CESARONI IV SERIE (DURANTE L'X-TOUR)

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  1. Nogaretta
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    Continua è molto bella :)
     
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  2. delia_73
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    :253: a tutti amici rieccomi con un nuovo episodio della FF sulla famiglia allargata più famosa della tv (perlomeno quella che ERA una famiglia allargata). Vi ricordate dove eravamo rimasti? Rudy aveva bisogno di soldi per comprare un regalino alla sua Alice e non sapendo dove sbattere testa è andato a chiederli a nonno Marco che si dichiara disposto a darglieli ma a una sola condizione: che il ragazzo lavori per lui. La cosa non fa assolutamente piacere a zio Cesare che la prende a male in quanto geloso del fatto che il nipote preferisca lavorare per il nonno e non in bottiglieria. Nel frattempo in Lussemburgo Eva, mentre è al parco con Marta al parco ha modo di conoscere Maya una ragazza diciassettenne appassionata di fotografia. Le due ragazze fanno amicizia tanto che il mattino seguente fa recapitare in albergo un pacco contenente due gigantografie della bimba. Marco che non sapeva niente perché Eva ancora non gli aveva parlato di quell’incontro inizialmente e giustamente si arrabbia: sono in un paese straniero non conoscono nessuno e non è il caso di dare tanta confidenza a un estraneo. Ne nasce una piccola discussione che si placa nel giro di pochi minuti e Marco stesso suggerisce a Eva di chiamare Maya per ringraziarla, ma lei ha un’idea migliore: farle incontrare il suo idolo che poi sarebbe lui :)
    In questo episodio assistiamo alla prima parte dell'incontro tra Maya e Marco e al primo giorno di lavoro di Rudy che tra l'altro incontra a casa dei nonni una vecchia conoscenza ;)
    Ovviamente non mancheranno i soliti battibecchi tra i tre imbottigliati :17:
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    Vecchie e nuove amicizie

    Primo pomeriggio

    Rudy dopo pranzo si è recato a casa dei nonni e non appena arriva trova ad aspettarlo il loro cane Jack che lo ha “sentito” da lontano.

    Rudy: ehi mi stavi aspettando? (mentre il cane gli fa le feste)

    Nonno Marco: ben arrivato figliolo tutto bene?

    Rudy: si tutto a posto

    Nonna Eva: (comparendo sulla soglia di casa) Rudy!!!!

    Rudy: ciao nonna (baciandola)

    Nonna Eva: hai l’espressione serena e felice ti trovo proprio bene.

    Rudy: bhe si in questo periodo va tutto a gonfie vele.

    Nonna Eva: (con espressione severa) e la scuola?

    Rudy: questa mattina mi hanno interrogato di Filosofia ho preso 7 ½.

    Nonna Eva : oohh bene sono proprio contenta.

    Nonno Marco: perfetto così affronterai il lavoro che ti spetta con uno spirito positivo. Allora sei pronto nipote?

    Rudy: certo

    Nonno Marco: bene vai a cambiarti hai bisogno di essere comodo per lavorare. Io ti aspetto nel mio studio.

    Una volta pronto Rudy si reca nello studio dove trova il nonno e la nonna in compagnia di un altro ragazzo con dipinta in faccia un’ espressione spocchiosa per nulla simpatica che lui ben conosce e ricorda anche se è passato qualche anno. Il tizio in questione è infatti Ricky il bulletto che tre anni prima, durante le scuole medie, sfruttava Alice al fine di farsi passare i compiti, approfittando del fatto che la poveretta si era innamorata di lui. Ora è indubbiamente cresciuto ma a parte l’altezza e i capelli più corti la fisionomia è rimasta la stessa di allora e lo stesso vale per Rudy pertanto anche per Ricky riconoscerlo non è difficile.

    Nonno Marco: Rudy ti presento Riccardo per tutto il tempo che starete qui lavorerete insieme.

    Rudy: ci conosciamo già

    Nonno Marco: vi conoscete? (visibilmente stupito)

    Ricky: andavamo alla stessa scuola alle medie.

    Nonno Marco: perfetto il fatto che vi conosciate già facilita le cose.

    Rudy: in che senso?

    Nonno Marco: il vostro lavoro qui sarà quello di badare agli animali, visto che in questo periodo ci siete voi ho mandato i ferie le persone che di solito se ne occupano. Come sapete sono parecchi e pertanto dovrete dividervi i compiti: io vi darò delle indicazioni su come muovervi ma poi toccherà a voi imparare e organizzarvi. Se farete un buon lavoro sarete ricompensati altrimenti non riceverete un bel niente. Tutto chiaro?

    Rudy: si certo

    Nonno Marco: per te Riccardo?

    Ricky: si

    Nonno Marco: bene prima di mostrarvi il vostro lavoro Riccardo dovresti andare a cambiarti.

    Ricky: perché dovrei cambiarmi?

    Nonna Eva: perché hai a che fare con degli animali che hanno la brutta abitudine di sporcarsi e la tua bella camicia cambierebbe colore nel giro di pochi minuti.



    Ricky: ma io non ho nulla da mettermi

    Nonna Eva: per questo non devi preoccuparti, vieni con me ti darò io qualcosa di più adatto.

    Nonno Marco: (non appena Ricky e la nonna sono usciti) cominciamo bene cosa pensava di venire a fare qui il damo di compagnia?

    Rudy: mi sa. Ma come mai sta qua?

    Nonno Marco: la settimana scorsa ha preso di nascosto la macchina di suo padre peccato che arrivato all’incrocio in fondo alla via non abbia rispettato lo stop e sia andato a sbattere contro Goffredo (autista dei nonni) che sopraggiungeva in quel momento. Fortunatamente andavano piano tutte e due e a parte il paraurti ammaccato nessuno si è fatto male.

    Rudy: ed è qui per pagare la sistemazione del paraurti giusto?

    Nonno Marco: non proprio visto che Walter non mi ha fatto pagare il lavoro, ma non potevo fargliela passare liscia e così in accordo con suo padre ho deciso di farlo lavorare qua per un po’, nella speranza che gli passi la voglia di fare certe bravate. E così lo conoscevi già eh?

    Rudy: si ripeteva la 1° media per la 2° volta. Alice si era presa una cotta per lui che però la sfruttava solo perché gli passava i compiti e intanto la cornificava con un’altra. Quando me ne sono accorto l’ho detto a papà che ha provveduto a dargli la lezione che si meritava.

    Nonno Marco: non ti chiedo cosa ha fatto perché lo immagino. Senti un po’ non è che Alice ti piaceva già allora?

    Rudy: ma se non facevamo altro che litigare

    Nonno Marco: bhe tu la provocavi e lei reagiva, però ti seccava se qualcun altro la importunava.

    Rudy: bhe era pur sempre mia sorella…..

    Nonno Marco: (ridendo) ho capito smettiamola con i discorsi imbarazzanti. Dai andiamo gli animali aspettano.

    Nel frattempo in bottiglieria Ezio dall’alto del suo sgabello ha ricominciato a stordire Cesare con la storia di volere trasformare il locale in un Night Club.

    Ezio: ma non avevate detto che eravate d’accordo?

    Cesare: appunto AVEVAMO tempo passato.

    Ezio:e perché avete cambiato idea? Fatemi un po’ capire.

    Cesare: perché io non ho alcuna intenzione di finire nei casini e ritrovarmi al commissariato. Poi chi la sente Pamela.

    Giulio: (uscendo dall’ufficio) ma che succede qua? (sentendo Cesare alzare la voce)

    Cesare: succede che il qui presente Ezio invece di starsene dove dovrebbe, cioè nella sua officina, sta qua a rompere a noi gente onesta che lavoriamo.

    Ezio: io cerco di aiutarvi a uscire dai casini e voi invece di ringraziarmi mi trattate a pesci in faccia. Bella riconoscenza tze (aprendo il giornale)

    Cesare: Ezio te non ci aiuti a uscire dai casini, semmai ci aiuti ad entrarci è diverso.

    Giulio: ma se può sapere perché state discutendo?

    Cesare: per la solita solfa che va avanti da giorni. Questo vuole trasformare la nostra rispettabile bottiglieria in un locale per depravati.

    Giulio: ancora con questa storia?

    Cesare: eh dillo a questo deficiente.

    Ezio: deficiente a me!!!! Ma come ti permetti? Guarda che ti gonfio sai?

    Ezio si alza dallo sgabello e si butta addosso a Cesare; fortunatamente Giulio interviene per placare i loro animi.

    Giulio: oohh calmi, eh!!! Ma è mai possibile che voi due non siate mai in grado di discutere come delle persone civili?

    Ezio: colpa di tuo fratello che gli salta subito la mosca al naso.

    Cesare: basta che non ti vedo e al naso non mi salta niente.

    Ezio: ho capito me ne vado, non voglio stare con gente che non apprezza il mio aiuto (uscendo dal locale)

    Cesare: ecco bravo cosi ci fai un piacere a tutti quanti.

    Giulio: non ti sembra di avere esagerato?

    Cesare: macchè sono stato anche troppo calmo.

    Giulio: non oso pensare cosa succedeva se la calma la perdevi…comunque Cè siamo nei casini.

    Cesare: di quali casini stai parlando?

    Giulio: del fatto che tra meno di un mese dobbiamo pagare una multa e fare tutti gli adeguamenti al locale altrimenti ci fanno chiudere. Questa mattina sono passato in banca, sul conto abbiamo solo 5,000 Euro e ce ne servono almeno il doppio.

    Cesare: ci fosse ancora papà saprebbe come fare

    Giulio: si ma papà non ci sta e quindi ci dobbiamo arrangiare.

    Cesare: arrangiare ecco….Giù sei un genio!!!!

    Giulio: Cesare che c’hai in mente?

    Cesare: perché non li facciamo noi i lavori? Così risparmiamo sulla manodopera e magari riusciamo a pagare la multa. Che ne dici?

    Giulio: dico che non ci penso proprio. Cesare qua bisogna sventrare il bagno, rifarlo e mettere a norma tutto l’impianto elettrico. Noi facciamo gli osti non siamo preparati per questo genere di lavori.

    Cesare: e allora per il bagno possiamo chiedere a Barillon. Vende cessi ne capirà qualcosa….dici di no eh? (notando lo sguardo perplesso di suo fratello)

    Nel frattempo in Lussemburgo Maya si è recata presso l’hotel Luxembourg dove alloggiano i suoi nuovi amici. La struttura appartiene al Granducato del Lussemburgo dal 1750 e questo Marco e Eva lo sanno in quanto hanno avuto modo di leggerlo nel depliant presente in ogni stanza: quello che ignorano e il fatto che Maya, essendo la figlia del Granduca attualmente in carica, in un certo senso ne è la proprietaria, ma su questo fatto (tanto per cambiare) preferisce tacere.

    Maya: ciao Fritz (arrivando alla reception dove trova il direttore ad accoglierla)

    Fritz: Sua Altezza che piacere la stavamo aspettando. Ogni volta che la vedo è sempre più carina.

    Maya: Fritz tu mi fai sempre troppi complimenti.

    Fritz: non sono mai troppi per una ragazza giovane e bella come lei: una vera principessa.

    Maya: grazie ma a proposito di questo avrei una cortesia da chiederti.

    Fritz: dica pure.

    Maya: vorrei che nessuno del personale mi chiami Sua Altezza in presenza dei miei amici.

    Fritz: ma non ci è permesso e se lo venisse a sapere suo padre il Granduca.

    Maya: lui non lo saprà mai se tenete tutti la bocca chiusa

    Fritz: scusi ma non mi dica che i suoi amici non sanno chi è lei.

    Maya: no non lo sanno, e non devono saperlo. Almeno per qualche ora voglio vivere la vita di una normalissima diciassettenne senza pensare alle formalità reali.

    Fritz: d’accordo farò in modo che non trapeli nulla. Lo sa Sua Altezza lei sarà una buona regnante.

    Maya: ci vorranno ancora diversi anni prima che capiti. Senti di là è tutto pronto?

    Fritz: certo come dai suoi ordini.

    Maya: perfetto allora potresti gentilmente chiamare i signori Cesaroni e avvisarli che li sto aspettando?

    Fritz: subito

    Intanto in camera, Eva sta cercando di vestire Marta impresa non semplice visto che la bimba continua ad agitarsi perché è impegnata a giocare con papà.

    Eva: ma è mai possibile che ogni volta che la cambio ci devo impiegare una vita perché tu la distrai?

    Marco: non è mica colpa mia se ho una bimba bellissima da mordere di baci (continuando a farle il solletico)

    Eva: è vero però è meglio se ci diamo una mossa altrimenti rischiamo di fare tardi.

    Marco: ok (alzandosi e dando un bacio a Marta e uno a Eva )…pronto (rispondendo al telefono)

    Fritz: Signor Cesaroni volevo avvisarla che Sua….la signorina Maya vi sta attendendo qui alla reception.

    Marco: ah…si certo tempo cinque minuti e scendiamo….grazie. Era la reception Maya ci sta aspettando sotto (una volta riattaccato).

    Pochi minuti dopo nella hall dell’hotel quando Maya si trova Marco davanti Marco deve ricorrere a tutte le sue forze per non svenire; che fosse un bel tipo non aveva dubbi, ma non immaginava che dal vivo fosse uno “strafigo” da urlo.



    Fortunatamente la reazione dura pochi attimi e in breve, seppure a fatica, riesce a riprendere il controllo di se stessa.

    Eva: scusaci se ti abbiamo fatto aspettare ma questa birba non voleva saperne di vestirsi.

    Maya: non c’è problema tanto ero qui da pochi minuti.

    Eva: amore ti presento Maya

    Maya: piacere di conoscerti Marco (dandogli la mano)

    Marco: ciao piacere (ricambiando la stretta)

    Fritz: se volete accomodarvi di la

    Marco: ma non dovevamo uscire?

    Maya: in effetti l’idea iniziale era quella ma dato il colore del cielo ho pensato di organizzare qualcosa qui almeno se si mette a piovere siamo al riparo.

    Marco: appunto (commentando lo scatenarsi di un tuono e di un lampo proprio sopra l’albergo)

    Cameriere: se i signori sono pronti porterei il tè con il dolce.

    Maya: se siete d’accordo…

    Eva/Marco: si certo.

    Maya: spero che la mia inziativa senza dirvi niente non vi abbia dato fastidio.

    Eva: ma no figurati hai fatto benissimo guarda che diluvio sta venendo giù (guardando fuori e vedendo la pioggia scendere incessante).

    Maya: spero di avere scelto giusto con la torta di frutta (mentre il cameriere appoggia la roba sul tavolo)

    Marco: direi di si visto che la adoro…ma tu come lo sapevi?

    Maya: me lo ha detto ieri Eva.

    Eva: e quando?

    Maya: davanti alla pasticceria di fronte al centro commerciale ti ricordi? Vedendo le torte di frutta esposte hai detto che se ci fosse stato Marco sicuramente sarebbe entrato a comprarne una.

    Marco: bhe ammetto ne vado matto….

    Maya: a quanto pare non sei l’unico (vedendo Marta che cerca di mettere le manine sulla fetta che Marco ha nel piatto)

    Marco: amore ne vuoi un po’? Adesso papà te la fa assaggiare (tagliandone un pezzettino e dandolo alla bimba)

    Eva: aaamm che buono che è!!!!

    Maya: è davvero una bimba bellissima e voi due da quello che vedo siete dei genitori fantastici. E poi non so perché ma mi date l’idea di quelli che non litigate quasi mai…sbaglio?

    Marco: Maya non siamo la famiglia del Mulino Bianco e ogni tanto capita anche a noi di litigare.

    Eva: anche se molto meno di qualche anno fa.

    Maya: vi conoscete da molto tempo?

    Eva: tre anni: e pensa che all’inizio non lo potevo sopportare

    Marco: io invece me ne sono innamorato all’istante….

    Intanto che Eva e Marco raccontano a Maya la loro storia, in Italia nonno Marco ha assegnato a Rudy e Ricky il loro primo lavoro presso la sua azienda agricola.

    Nonno Marco: dunque ragazzi il lavoro che dovrete svolgere oggi consiste nel pulire la stalla: dovrete togliere la paglia sporca, gettarla nella compostiera che si trova qua dietro e metterne di pulita. Come vedete le balle di fieno stanno nel fienile qua sopra. Domande in merito?

    Rudy: no

    Ricky: no

    Nonno Marco: allora al lavoro. Se avete qualche problema venite pure a chiedere. Buon lavoro ragazzi (andandosene e lasciandoli soli)

    Ricky: che puzza che c’è qua dentro

    Rudy: è una stalla cosa pensavi che profumasse di lavanda? Dai prendiamo i rastrelli e mettiamoci al lavoro.

    I ragazzi cominciano a lavorare ma dopo soli cinque minuti Ricky smette per la “pausa sigaretta” e intelligente come è pensa bene di accenderla dentro la stalla. Rudy gliela toglie di mano e la spegne gettandola dentro l’abbeveratoio dei maiali.

    Ricky: ma che fai sei impazzito????

    Rudy: ho evitato l’innescarsi di un incendio

    Ricky: un incendio?

    Rudy: non vedi che siamo circondati da paglia hai idea di cosa potrebbe succedere se venisse a contatto con la cenere calda?

    Ricky: ok ok vado a fumare fuori….e così sei il nipote del vecchio….

    Rudy: te lo ha detto lui?

    Ricky: si prima mentre ti aspettavamo ho visto una vostra foto nel suo studio….certo che Alice è diventata proprio carina. Quasi ci faccio un pensierino

    Rudy: fossi in te lascerei perdere

    Ricky: perchè?

    Rudy: perché è già impegnata

    Ricky: e allora? Mica sono geloso (mandando fuori il fumo inalato)

    Rudy: dammi retta lascia perdere

    Detto questo Rudy esce con la carriola per andare a gettare la paglia sporca e quando rientra, dopo qualche minuto, trova Ricky intento a maneggiare col telefonino.

    Rudy: se mi dessi una mano te ne sarei grato eh

    Ricky: cosa c’è da fare?

    Rudy: dobbiamo tirare giù dal fienile la paglia fresca e poi ci sono le vasche dell’acqua da riempire.

    Ricky: ok

    Rudy si rende presto conto che l’avere a che fare con Ricky non è cosi semplice: il ragazzo infatti sbuffa in continuazione ed è più il tempo che passa attaccato al telefono che al lavoro. Come se non bastasse quel poco che fa, lo fa male tanto che dopo un’ora e mezza quando i nonni si accorgono che il lavoro non è svolto a dovere giustamente si arrabbiano.

    Nonno Marco: ma come dovete ancora finire?

    Rudy: bhe….pensavamo di fare più veloce. Questa stalla è più grande di quello che sembra….

    Nonno Marco: ragazzi così non ci siamo, badare agli animali non è un gioco e capisco che non sia semplice ma qui vedo davvero poco impegno.

    Nonna Eva: se avevate dei problemi perché non siete venuti da noi?

    Rudy: volevamo fare da soli…

    Nonno Marco: questo è lodevole ma non sufficiente: guardate qua le vasche sono da riempire di acqua le bestie ancora senza cibo e qua nel recinto del toro? E’ ancora tutto sporco…

    Ricky: ma quello è incazzato nero non appena uno si avvicina comincia a muggire.

    Nonno Marco: e cosa pensavi che facesse coccodè???

    Nonna Eva: bhe è inutile continuare a discutere adesso tu Ricky vieni con me ho bisogno del tuo aiuto.

    Nonno Marco: nel frattempo io e Rudy vediamo di finire qui…..


    Rudy si è preso il cazziatone dal nonno: qualcuno di voi penserà che è giusto così ma attenzione perché le cose non sono come sembrano….per sapere cosa è successo aspettate il prossimo episodio ;)
     
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  3. Ylenia84
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    Bello brava
     
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  4. jameskirk88
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    Bello tornare ogni tanto a respirare l'aria dei cari vecchi Cesaroni...le ultime due stagioni ce l'hanno quasi fatta dimenticare, meno male che ci sono le repliche e queste FF :uhm: :uhm: : wub: :wub: è anche bello vedere Marco, Eva e Marta come non li abbiamo mai visti nella serie, come una famiglia unita e felice, con Marco che passa la maggior parte del suo tempo a pensare alla piccola Marta (e a distrarla mentre la mamma cerca di vestirla... questa scena sarebbe stata perfetta per Ale e Matteo :uhm: :17: :17: ) Certo c'è Maya.. ma qui sembra quasi simpatica.. quasi eh -_- :255: :255: :255: ... la cara vecchia bottiglieria di una volta, senza alieni, porno divi e altre stupidaggini simili.. con Ezio che cerca di convincere i due Cesaroni a seguirlo in una delle sue solite idee strampalate :258: :258: :258: .. proprio belli, i vecchi Cesaroni :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: .. ah facci sapere presto come uscirà di scena il simpatico Ricky... un bel calcio nel sedere sarebbe l'ideale :evil: :evil: :258: :258: :258: :258:

    :280: :280: :280: :280: :280:, come sempre :rolleyes: :rolleyes:
     
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  5. Nogaretta
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    Quando continui??
     
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  6. delia_73
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    CITAZIONE (Nogaretta @ 19/10/2013, 16:11)
    Quando continui??

    Non appena comincio scrivere il nuovo capitolo ;)
     
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  7. Nogaretta
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    Ok :) ;)
     
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  8. delia_73
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    CITAZIONE (Nogaretta @ 20/10/2013, 21:22)
    Ok :) ;)

    E' in fase di scrittura mi ci vorrà un pò prima di finirlo tu porta pazienza :B): Nel frattempo puoi leggere qua :D
     
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  9. Nogaretta
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    Avevo già iniziato a leggerla cmq molto belle tutte e tue Ff finite e non.
     
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    Quando continui??
     
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  11. delia_73
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    CITAZIONE (Elisa Perinelli @ 4/12/2013, 14:04)
    Quando continui??

    :253: ne sto scrivendo due contemporaneamente quindi ci va un pò ma tranquilla che continuo :D

    Ne approfitto per annunciare che presto posterò una one shot una, massimo due capitoli, ma non vi dico cosa riguarda....niente panico Maya non c'e :17: :17:
     
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    Meno male evviva ;)
     
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  13. Rosa96
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    Ma questa splendida FF non la continui più? È un vero peccato, almeno tu ci fai ricordare dei VERI Cesaroni.

    Aggiorna ti supplico😢😢😢😭😭😭
     
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102 replies since 22/4/2012, 17:51   5250 views
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