CESARONI IV SERIE (DURANTE L'X-TOUR)

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  1. delia_73
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    :253: a tutti cari FANS, in questa sezione comincia la seconda parte sulle avventure dei nostri amici romani. Vi annuncio fin da ora che nello scrivere questi nuovi episodi, manterrò la linea usata fino a questo momento e allo stesso tempo prenderò spunto dalla IV serie trasmessa nel 2010 magari sviluppando quello che non abbiamo avuto modo di vedere. :)
    Non so bene che minestrone verrà fuori ma comunque spero che sia di vostro gradimento. Troveremo personaggi già conosciuti ma state tranquilli niente tradimenti o ritorni di fiamma :100:
    E ora ecco a voi il nuovo episodio buona lettura a tutti :)



    Primi giorni da X-Tour

    Dalla partenza di Eva e Marco sono passati circa dieci giorni: dopo Milano la tappa successiva è stata Zurigo a cui è seguita Berna; adesso invece sono a Parigi alloggiati presso l’hotel Ritz.

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    La sera precedente c’è stato il concerto presso l’Olympia, uno dei più noti e storici teatri parigini; oggi sono di libera uscita e ripartiranno il giorno seguente. L’organizzazione ha infatti previsto tre giorni per ogni città toccata.
    Con Marta nel passeggino Eva e Marco fanno i turisti passeggiando per le vie della città e arrivati a Montmartre il quartiere degli artisti passano davanti a un tizio che strimpella una chitarra e Marco si ferma ad ascoltarlo.


    Eva: vuoi imparare a suonare la chitarra?

    Marco: ci sto seriamente pensando. Sono talmente abituato a suonare io che mi fa effetto quando lo fanno gli altri.

    Musicista: (alzando lo sguardo) ehi ma tu sei quello che ieri sera ha cantato all’Olympia sono venuto ad assistere allo spettacolo. Sei stato bravissimo complimenti.

    Il musicista ha ovviamente parlato in francese e Marco non avendo capito niente deve ricorrere a Eva per la traduzione.

    Eva: dice che ieri sera è andato al concerto e che tra tutti sei quello che gli è piaciuto di più.

    Musicista: sarei felice se suonassi qualcosa con me.

    Eva: ha piacere se suoni insieme a lui.

    Marco: ma mi vergogno come un ladro.

    Eva: ma come hai cantato davanti a centinaia di persone e ora ti vergogni?

    Marco continua a esitare ma vedendo il ragazzo che gli porge la chitarra non osa lasciare stare e così si siede vicino a lui cominciando a strimpellare qualcosa dal suo repertorio. Tempo pochi minuti e una piccola folla si ferma ad ascoltare applaudendo quando lui finisce: qualche italiano lo ha anche riconosciuto e ovviamente autografo e foto di rito.
    Una volta congedati i fan Eva e Marco si fermano a chiacchierare un po’ con il musicista che si chiama Liam McCallister ed è di origini irlandesi ma nato in Francia e si guadagna da vivere facendo l’artista di strada; dopodichè riprendono il loro giro turistico fermandosi più tardi a dare la pappa a Marta seduti sull’erba di un parco.

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    La piccola sta seduta sulle gambe di papà con la schiena appoggiata alla sua pancia mentre mamma la imbocca.

    Eva: ahhm buono!!! Tutto a posto papà? (vedendo Marco soprappensiero)

    Marco: si si, pensavo…ti ricordi quel giorno sul traghetto per la Sardegna?

    Eva: oddio ti prego non me lo ricordare, ho passato un’estate da schifo.

    Marco: si anche io, ma a parte quello durante il viaggio di ritorno mentre guardavo il mare pensavo a quanto sarebbe stato bello fare un viaggio insieme a te. Noi due soli.

    Eva: il tuo sogno si è avverato, anzi invece che in due siamo in tre..vero patatina? (pulendole la bocca con il bavaglino)

    Marco: tutti i miei sogni si sono realizzati (accarezzando una guancia di Eva) però lo stesso non è successo a te…insomma volevi diventare una giornalista e invece hai dovuto rinunciare.

    Eva: (ricambiando la carezza) amore se rinunciare voleva dire essere felici come lo siamo adesso sono contenta di avere fatto questa scelta (dandogli un bacio). Ti amo tanto lo sai?

    Marco: anche io.

    Intanto in Italia tutti hanno ripreso la loro routine fatta di scuola e lavoro, ma questo non è sufficiente a fare sentire meno la mancanza di Eva, Marco e la bimba. Quelli che ne risentono maggiormente sono Giulio e Walter)

    Lucia: (vedendo Giulio seduto fuori sul dondolo a fissare il pavimento) Giulio dai su (sedendosi vicino a lui e circondandogli le spalle)

    Giulio: lo so Lucia ma non posso farci niente mi mancano.

    Lucia: amore i nostri figli sono cresciuti, anche io avrei voluto che non partissero e probabilmente se glielo avessimo chiesto avrebbero anche rinunciato. Ma pensaci sarebbe stato giusto?

    Giulio: no…abbiamo già sbagliato tanto con quei due…sai io voglio un bene immenso a tutti e tre i miei figli ma per Marco c’ho sempre avuto un debole anche se spesso con lui mi arrabbiavo e gli urlavo dietro. Lo so non è giusto nei confronti di Rudy e Mimmo però… però è così.

    Lucia: tu non hai mai fatto differenze tra i ragazzi; anche Eva e Alice le hai sempre trattate come se fossero figlie tue e non devi sentirti in colpa. Sei un papà straordinario e questo te lo hanno sempre detto anche loro. Come è che dice nonna Eva? Sono i buoni genitori che fanno i buoni figli. (appoggiando la sua testa a quella di Giulio). Che ne dici se da buoni genitori andiamo a preparare qualcosa per cena altrimenti qua non si mangia.

    Giulio: ti aiuto.

    Lucia e Giulio rientrano in casa ma quando mettono piede in cucina, trovano la tavola apparecchiata e la pasta pronta nella scodella.

    Lucia: ehi ma che bravi avete già preparato tutto.

    Alice: voi eravate fuori e noi non avevamo nulla da fare.

    Rudy: tutto a posto papà?

    Giulio: si tutto a posto, dai mettiamoci a tavola altrimenti la pasta si raffredda.

    Casa Masetti

    Anche Ezio e Stefania stanno per mettersi a tavola; chiacchierano normalmente quando qualcuno suona alla porta.

    Ezio: vado io…Walter (aprendo e trovandosi suo figlio davanti)

    Walter: ciao papà posso entrare?

    Ezio: certo che domande ma che ci fai con tutte queste borse? (abbassando lo sguardo sullo zerbino)

    Stefania: amore arrivi in tempo per la cena. Ma che è quella faccia non stai bene?
    Walter: volevo chiedervi…se posso tornare a vivere qui. Da quando Marco è partito mi sento solo in quel magazzino.

    Stefania: ma certo che puoi tornare qui è sempre casa tua. Dai posa la roba e vieni a tavola ho preparato il pollo con le patate.

    A tavola Walter mangia pochissimo; un pezzettino di pollo e due patate di numero cosa strana per lui che di solito divora tutto quello che ha nel piatto.

    Ezio: tutto bene Walterino?

    Walter: vi spiace se mi metto a letto? Non mi sento molto bene.

    Stefania: sei leggermente caldo mi sa che hai un po’ di febbre (toccandogli la fronte) mettiti a letto più tardi vengo a misurartela.

    Walter ha effettivamente qualche linea di febbre che va avanti per qualche giorni, ma poi anche quando scompare le cose non migliorano: mangia poco e passa la maggior parte del tempo a letto con lo sguardo perso nel vuoto. Ezio e Stefania cominciando a preoccuparsi sul serio decidono di chiamare Carlo che dopo una serie di esami e un’accurata visita dà il suo responso.

    Carlo: fisicamente sta bene, dalle analisi risulta tutto a posto: pressione nella norma, il cuore batte regolarmente e i polmoni sono puliti. Però c’è un problema…

    Ezio: ecco lo sapevo c’ha qualche strana malattia.

    Stefania: zitto lascialo finire

    Carlo: credo che vostro figlio soffra di nostalgia.

    Stefania: nostalgia?

    Ezio: oddio è che malattia è? Sta in pericolo di vita?

    Carlo: no no si tratta dello stato di apatia in cui è caduto. E’ saltato fuori da quando i suoi amici sono partiti giusto?

    Stefania: si circa una settimana dopo.

    Carlo: appunto la partenza di Eva e Marco ha scatenato in lui una sensazione di solitudine il cui risultato è quello che state vedendo.

    Ezio: ma non c’è qualche medicina che lo faccia stare meglio?

    Carlo: purtroppo per questo non ci sono medicinali, giusto qualche antidepressivo ma personalmente ritengo che gli faccia più male che bene: lo intontirebbe soltanto. L’unica cosa che potrebbe farlo stare meglio è buttare fuori tutto quello che sente e farsi un bel pianto liberatorio. Più di questo non posso consigliarvi a parte cercare di convincerlo a mangiare: ora sta bene ma se continua così va a finire che si debilita. Ora se non vi spiace devo andare ho ancora due visite da fare e poi correre all’aereoporto: entro stasera devo essere a Milano per una noiosissima cena di lavoro. Ciao Walter e mi raccomando su con la vita (vedendolo uscire dalla sua camera)

    Ezio: ehi Walter hai sentito Carlo? Non c’hai niente sei sano come un pesce.

    Walter: già (lasciandosi cadere pesantemente sul divano).

    Stefania: (sedendosi vicino a lui) amore non puoi andare avanti così. Se continui a non mangiare finisce che ti ammali.

    Ezio: mamma c’ha ragione. E poi Eva e Marco mica sono spariti dalla faccia della terra e nemmeno si sono dimenticati di noi. Vedi che si fanno sentire spesso.

    Walter: senza di loro la vita mi sembra cosi vuota.

    Stefania: è normale che ti manchino, mancano a tutti noi però andiamo avanti con la nostra vita il mondo non si ferma per questo. E poi pensi che sarebbero contenti di sapere che invece di andare al lavoro passi le giornate a fare lo zombie in giro per casa?

    Walter: mamma lo so ma non posso farci niente vorrei reagire ma non ci riesco…non ci riesco (scoppiando a piangere)

    Walter va avanti in quello stato apatico ancora due giorni quando Simona irrompe in casa sua con una busta in mano.

    Simona: c’è posta per il mio amore (stampandogli un bacio su una guancia)

    Walter: per me?

    Simona: si il mio amore sei tu no? Dai apri la busta, pare arrivi da Oslo (sedendosi sul letto vicino a lui)

    Walter: Oslo?

    Simona: si Norvegia.

    Walter: è perché l’hai te se è per me?

    Simona: diciamo che sto facendo da messaggero.


    Oslo 15 ottobre 2009

    Caro Walter come avrai capito ci troviamo a Oslo, siamo arrivati nel pomeriggio e ripartiamo dopodomani per Edimburgo: pensa che in quindici giorni abbiamo già visitato sei città. Ci sentiamo un po’ degli zingari a spostarci in continuazione e se la prima settimana eravamo un po’ scombussolati ora ci stiamo facendo l’abitudine e in fondo è anche divertente almeno non corriamo il rischio di annoiarci.
    In questo momento sono da sola in albergo con Marta, Marco sta tenendo il suo concerto presso il Teatro dell’Opera, pensa che è stato inaugurato solo l’anno scorso ma è bellissimo, io l’ho visto oggi pomeriggio quando ho assistito alle prove. Mi farebbe piacere andare anche alla sera ma la bambina è troppo piccola e non mi va di portarla in mezzo a tutta quella confusione quindi preferisco aspettarlo in albergo: tanto non mi addormento finchè non lo sento rientrare. Sai è una cosa che ho sempre fatto da quando avevo 17 anni…tu e lui uscivate e io non mi addormentavo finchè non tornava solo allora piombavo nel sonno. Quando glielo ho detto ho scoperto che anche lui faceva la stessa cosa ogni volta che io uscivo con Veronica.
    Che bei tempi vero? Eravamo felici e l’unica preoccupazione che avevamo era non farci sgamare quando uscivamo di nascosto: quel periodo è passato e non tornerà più però ne verranno altri ugualmente belli e li vivremo insieme come abbiamo sempre fatto. Tu sei il migliore amico che si possa avere: sei caciarone e casinista ma hai un grande cuore e sei sempre pronto a dare una mano se c’è bisogno. Guarda cosa hai fatto con me e Marta: se non era per te lei non sarebbe mai nata…quante serate passate nel tuo magazzino mi viziavi e mi coccolavi facendo attenzione che non facessi troppi sforzi. E quando Marco la sera del concerto era indeciso se tornare da me o no? C’eri tu vicino a lui in quella piscina quel giorno, sei tu che lo hai convinto a prendere la giusta decisione.
    Ci manchi sai? Ci mancano le tue battute e le tue stupidaggini; ti pensiamo spesso specialmente quando per strada vediamo passare qualche “barbie tutta curve” che tu sicuramente non disdegneresti.
    Vedrai che un anno passa veloce e senza che tu te ne renda conto ci avrai dinnuovo tra i piedi ma per il momento dovremo aspettare: noi continueremo il nostro giro per il mondo e tu in mezzo a motori e marmitte.
    Fortunatamente per te il mio poema termina qui, anche perché ho esaurito le idee. Ci sentiamo presto Walterino e mi raccomando….

    Un bacione e un abbraccio

    Eva

    Walter finito di leggere si commuove, gli ha fatto piacere la lettera di Eva e leggendo tra le righe ha capito cosa lei ha voluto dirgli: di non stare a rimuginare troppo perché non è il caso. Pertanto animato da buone intenzioni si alza dal letto e si prepara ad andare in officina.

    Stefania: esci? (vedendolo vestito)

    Walter: si vado in officina, è quello il mio posto no?

    Ezio: ma sono solo le 14:00 aspetta almeno un’oretta.

    Walter: prima andiamo a fare una passeggiata vero amore mio? (prendendo Simona per mano)

    Simona: si dobbiamo recuperare il tempo perso.

    Walter: ciao mamma a stasera (dandole un bacio)

    Ezio: ma che gli è successo?

    Stefania: credo che sia merito della busta che Simona aveva in mano, dentro c’era una lettera di Eva.

    Walter: dici che è quella?

    Stefania: ovvio

    Ezio: perché non leggiamo che c’è scritto?

    Stefania: perché non sono affari nostri

    Ezio: e sono affari nostri si!!! Nostro figlio è stato per giorni a letto che sembrava un vegetale e ora grazie a una lettera si è improvvisamente risvegliato. Avrò pur diritto di sapere che ci sta scritto (dirigendosi in camera di Walter)

    Stefania: Ezio!!!

    Ezio: tanto sta fuori mica se ne accorge

    Stefania si lascia convincere da suo marito e insieme entrano in camera di Walter dove sul letto al posto della lettera trovano un foglio con sopra scritto:

    “ la lettera me la sono portata dietro è inutile che la cerchiate. CURIOSONI!!!!”



    Ezio: ci ha fregato ma come sapeva che volevamo leggerla?

    Stefania: perché non è cretino e ti conosce. Deficiente!!! (uscendo dalla stanza)

    Nel frattempo a Edimburgo Eva, Marco e Marta sono appena arrivati in albergo: Eva sta disfando la valigia, Marco monta il lettino e la piccola è seduta sul letto che guarda mamma e papà. Da pochi giorni ha imparato a stare seduta da sola senza aiuto ed è buffissima con le gambine a modi ranocchia e le manine cicciotelle che si muovono cercando di prendere tutto quello che possono. I capelli da scuri che erano stanno diventando chiari ma è normale avendo un nonno biondo.

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    Marco: il mio telefono…è Walter (vedendo il nome sul display) ehi Walter!!!

    Walter: ohi Marco che si dice?

    Marco: tutto bene siamo appena arrivati a Edimburgo. Tu come stai?

    Walter: benissimo grazie sto qua con Simona stiamo passeggiando lungo il Tevere.

    Marco: ah fate i piccioncini innamorati eh? Bravi bravi…oh ti passo Eva che ti vuole salutare.

    Eva: ciao Walter allora tutto a posto?

    Walter: si ora va tutto bene…grazie a te.

    Eva: figurati l’importante è che sia passato tutto.

    Walter: e la mia nipotina fa la brava?

    Eva: è bravissima come sempre ma sai che adesso sta seduta da sola?

    Walter: nooo e io che mi sto perdendo la sua crescita. Me triste!!!

    Eva: non preoccuparti appena possibile ti mandiamo un video così non ti perdi niente. Walter ora ti lascio che finisco di sistemare qua ci sentiamo. Un bacione.

    Walter: ciao a presto.

    Marco: l’ho sentito bene Walter segno che ha superato lo stato depressivo.

    Eva: già

    Eva sorride soddisfatta e Marco immediatamente intuisce che è lei la causa della “guarigione” del loro amico.

    Marco: senti un po’ non è che tu centri qualcosa con Walter e il suo stare meglio?

    Eva: io??? No!!!

    Marco: Eva!!!

    Eva: ok ammetto due giorni fa gli ho scritto una lettera e dato che viveva in stato apatico dubito che avesse voglia di accendere il computer, per quello l’ho spedita via mail a Simona pregandola di portargliela. Gli ho raccontato di come stavamo, che ci manca, che lo pensiamo spesso e non vediamo l’ora di riabbracciarlo.

    Marco: in altre parole gli hai detto di piantarla di fare lo zombie e di darsi una mossa.

    Eva: in modo molto soft ma la sostanza era quella.

    Marco: mi chiedo come facevamo a sopravvivere prima di conoscerti (appoggiando le mani sui fianchi di Eva che gli mette le braccia intorno al collo)

    Eva: vi cacciavate nei pasticci e poi inevitabilmente le prendevate.

    Marco: si è vero papà quando mena ci va giù pesante. Il giorno che gli ho detto che mi ero innamorato di te per poco non mi cambiava i connotati.

    Eva: ma dai? E cosa lo ha fermato?

    Marco: la tua provvidenziale entrata. Anche se le sberle che mi avrebbe dato sarebbero state meno dolorose di quella che mi hai dato tu anche non intenzionalmente.

    Eva: perché cosa ho fatto?

    Marco: ti eri rimessa con Cristian e me non è rimasto che soffrire in silenzio.

    Eva: povero amore mio. Mi perdoni? ( bacio)

    Marco: ti ho perdonato da un sacco di tempo (bacio) e sai cosa sarebbe successo se non lo avessi fatto?

    Eva: mmm non lo so dimmelo tu (strofinando il naso sulla barba di Marco)

    Marco: (staccandosi da Eva e prendendo Marta in braccio) se io non avessi perdonato mamma tu non saresti lo sai amore mio? (baciandole la guancia)

    La piccola mette le braccia intorno al collo di papà appoggiando la testa alla sua spalla cosa che a lui piace tantissimo: non c’è niente di più bello al mondo che stringere tra le braccia quel morbido corpicino e sentire il profumo del suo collo che sa di crema alla camomilla.


    L'episodio si conclude qua, spero vi sia piaciuto :B):
    Nel prossimo vedremo Alice Rudy e i loro compagni alle prese con un problema scolastico leggermente fastidioso -_- e ovviamente altre tappe dell'X-Tour ;)











    Edited by delia_73 - 15/5/2012, 22:36
     
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  2. Ylenia84
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    CITAZIONE (delia_73 @ 22/4/2012, 18:51) 
    :253: a tutti cari FANS, in questa sezione comincia la seconda parte sulle avventure dei nostri amici romani. Vi annuncio fin da ora che nello scrivere questi nuovi episodi, manterrò la linea usata fino a questo momento e allo stesso tempo prenderò spunto dalla IV serie trasmessa nel 2010 magari sviluppando quello che non abbiamo avuto modo di vedere. :)
    Non so bene che minestrone verrà fuori ma comunque spero che sia di vostro gradimento. Troveremo personaggi già conosciuti ma state tranquilli niente tradimenti o ritorni di fiamma :100:
    Il tutto è ancora da scrivere ho solo voluto fare questa premessa per non lasciarvi col fiato sospeso.


    (IMG:www.bricosarda.it/UnderCostruction/Under_20Construction.jpg)


    Socia grazie per la premessa :100: stai pur certa che abbiamo tutti una gran voglia di "mangiare" (leggere) il tuo minestrone che sarà SICURAMENTE di nostro gradimento, accompagnando i nostri amici nel tuor e nelle loro nuove ed esilaranti avventure :100:
     
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  3. NicolettaBranciamore871
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    Delia, di sicuro il tuo minestrone lo mangiamo volentieri, perchè solo tu ci fai commuovere, già non vedo l'ora di leggere il loro ritorno :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :66: :66: :66:
     
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  4. Ylenia84
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    Eccoci qua a commentare e in un certo senso anche ad iniziare questa nuova avventura insieme ai nostri amici romani. Come sempre ottimo inizio :100: mamma mia Walter se Eva con la lettera non gli avesse tirato su il morale stava proprio messo male :cry: :cry: :cry: dolcissime e vere le sue parole nella lettera di amici come Walter c'è ne sono davvero pochi :hug: :hug: :hug:

    Caspiterina che lusso l'albergo :P :D davvero bellissimo e molto bello anche il parco :) a Marco fa effetto vedere qualcun altro che suona la chitarra :255: :255: ma è normale essendo appunto abituati a farlo lui da sempre :100: lui e il francese: una partita persa :255: :255: Marco Eva e la bimba che diventa sempre più bella si commentano da se, Eva che non dorme se non ha Marco vicino :hug: :hug: :hug: :hug: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:
    Come volevasi dimostrare ha fatto il pienone già ai primi concerti, non avevo dubbi :100:

    Bellissimo inizio e bellissimo capitolo, ora seguiremo tutto passo pass :280: e a presto con una nuova tappa e nuove avventure :100:
     
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  5. jameskirk88
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    Dunque, vediamo di ricapitolare: Marco, Eva e cippina all'X Tour :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: , Giulio che si ferma per un attimo a ripensare a tutti gli errori che avevano commesso in passato cercando di ostacolare la storia d'amore di Marco ed Eva, e ne parla con Lucia, Walterino che sente così tanto la mancanza dei suoi amici da cadere in depressione, con Ezio e Stefania che riescono a capire subito qual'è il suo problema,... la lettera di Marco ed Eva a Walterino, consegnata da Simona (a proposito, mi fa molto piacere rivederla.. o meglio rileggerla :255: ... è una delle pochissime new entry che di tanto in tanto mi capita di rimpiangere.. un personaggio azzeccato e simpaticissimo :B): :B): :B): :B): ).. quanti bei ricordi hai messo in quella lettera scritta da Eva... quelli si che erano Cesaroni.. quelli.. :286: :286: :286:
    A proposito... non so cosa pagherei per vedere in televisione Ezio che rimane li come un salame, con il biglietto che Walter gli ha lasciato al posto della lettera sapendo che poi sarebbe andato a leggerla... che scena che sarebbe stata :258: :258: :258: :258: :258: ... le scene a Parigi con Marco ed Eva che ricordano il passato, parlano del presente e giocano con la loro adorata cippina :uhm: :uhm: :uhm: .. beh non c'è che dire Deliuccia, la tua FF è proprio uguale spiccicata alla quinta stagione che i nostri autori ci hanno generosamente donato.. identica proprio... ma ti sembra bello copiare così???Gli autori dei Cesaroni potrebbero offendersi -_- -_- :2058: :258: :258: :258:

    Ringranziandoti a nome di tutta la bottiglieria per averci fatto dimenticare almeno per pochi minuti Favot e Pavolini, ti faccio tanti :280: :280: :280: :280: :280: e aspetto con ansia il prossimo capitolo :301: :301: :301:
     
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  6. =manu=
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    :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:


    Deliaaaaaaaaaaaa che bellissimo capitolo mamma mia :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: il povero walter era davvero con il morale sotto ai piedi :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: fortuna che eva gli ha scritto quella bellissima e-mail lettera !!!!!!!!!!!

    Bellissimo inizio complimenti e aspetto il seguito!!!!!!!!!!

    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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    Delia,che bello vivere le emozioni dell'X-Tour insieme a Marco ed Eva.
    Commovente la lettera che Eva ha scritto a Walter,è stato belle rivivere certi momenti ma mi ha messo anche nostalgia perchè tutto questo purtroppo non lo rivedremo più nella prossima serie.
    Per fortuna ci sono le FF tua e di Jhon.

    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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  8. fufetta1
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    nn vedol'ora di leggere altri episodi....dovrebbero scritturare voi come autori....
     
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  9. delia_73
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    CITAZIONE (fufetta1 @ 23/5/2012, 23:18)
    nn vedol'ora di leggere altri episodi....dovrebbero scritturare voi come autori....

    <b>Grazie molto gentile gattino
     
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  10. delia_73
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    :253: a tutti cari amici ecco un nuovo episodio della mia FF: è venuto più corto rispetto al solito ma cosi non vi annoiate troppo a leggere :rolleyes:


    Problemi e problemi

    Una volta passate tristezze e crisi depressive, la vita per i nostri amici romani riprende il suo solito corso con i problemi di ogni giorno: primo fra tutti quello che devono affrontare Rudy, Alice e i loro compagni con l’arrivo della nuova professoressa di Italiano che tra l’altro è la stessa che avevano Lucia e Stefania ai tempi del Liceo.

    Lucia: (chiacchierando con Stefania in corridoio) ci mancava la professoressa Ambrosi

    Stefania: non mi ci fare pensare guarda. Quando è arrivata la lettere del Provveditorato e ho letto il nome ci è mancato poco che rimanessi stecchita sulla sedia.

    Lucia: ah lo immagino, ma Pavolini non ha potuto fare niente?

    Stefania: purtroppo no. Pare che la Prof abbia agganci molto in alto.

    Lucia: bhe questo lo abbiamo sempre saputo, certo che stare dove era no eh?

    Stefania: pare abbia chiesto il trasferimento per una questione di comodità, visto che abita a due isolati da qui. E Pavolini o accettava le condizioni che gli venivano proposte o poteva dire addio al posto.

    Lucia: certo che cè né di marciume in giro.

    Stefania: l’hai detto comunque non possiamo farci niente è qua e ce la dobbiamo tenere.

    Lucia: quando dovrebbe cominciare?

    Stefania: oggi ha lezione in 3°B alla 4° ora. Sta arrivando eccola!!!

    Lucia: io vado a dopo.

    Stefania: ma come mi lasci da sola con la Prof? (con l’aria spaventata)

    Lucia: guarda che mica ti deve interrogare di che hai paura?

    Stefania: ah già è vero ora sono la Preside e non più un’allieva l’avevo scordato.

    Prof Ambrosi: scusino mi potrebbero indicare l’ufficio della Preside?

    Stefania: sono io la Preside dell’Istituto Stefania Masetti.

    Prof Ambrosi: Erminia Ambrosi onorata (è evidente che non si ricorda di Stefania)

    Stefania: venga la accompagno in Presidenza.

    Stefania un breve colloquio con la nuova arrivata la accompagna in 3° B per l’inizio della 4° ora dove ovviamente c’è il solito baccano.

    Stefania: eehhh che è tutto questo frastuono? Sedetevi e fate silenzio. Questa è la professoressa Ambrosi la vostra nuova insegnante di Italiano, vi pregherei di comportarvi come si deve e di portarle rispetto. Buona lezione (uscendo dalla classe)

    Prof Ambrosi: grazie. Loro non sono abituati ad alzarsi quando un professore entra in classe?

    Come tutti sappiamo, o perlomeno dovremo sapere, quando qualcuno si avvicina a noi se siamo seduti è buona educazione alzarsi e questo vale anche per l’ambito scolastico, cosa che a quanto pare in questa situazione è stata dimenticata. Alice cerca di salvare il salvabile alzandosi e incitando gli altri a farlo.

    Prof Ambrosi: ah bene sedetevi pure.

    Lorenzo: (sottovoce a Budino) andiamo bene.

    Budino: questa non mi piace

    Rudy: mi sa che dovrò rispolverare i miei scherzi

    Umberto: ma avete visto come è ridicola?

    La professoressa Ambrosi è piccolina di statura, all’incirca 1.50, capelli corti perennemente freschi di parrucchiere e rigorosamente tinti di un mogano scuro con venature rossastre, leggero trucco, occhialetti rotondi e leggermente spessi. Indossa una tailleur color crema, scarpe in tinta con tacco non altissimo. Come età si aggira tra i 60 e 65 anni.
    E’ facile immaginare che commenti possa suscitare un elemento simile in ragazzini di diciassette anni in piena crisi di stupideria dovuta allo scompenso ormonale.
    Dopo avere fatto l’appello e segnato le assenze dà inizio alla lezione tirando fuori dalla borsa il libro di letteratura.

    Prof Ambrosi: lei che sta in 3° fila all’angolo può venire per cortesia a cancellare la lavagna?

    Rudy: chi io?

    Prof Ambrosi: si. Mi può ripetere il cognome?

    Rudy: Cesaroni

    Prof Ambrosi: Ciceroni?

    Rudy: no Ce-sa-ro-ni

    Prof Ambrosi: ah Cesaroni? Che cognome strano. Mah (facendo una smorfia)

    Rudy: (tra se mentre cancella la lavagna ) sarà bello il tuo.

    Prof Ambrosi: grazie molto gentile, torni pure al posto. Ragazzi aprite il libro a pagina 20 “il 1300”.

    Intanto in bottiglieria, Giulio e Cesare ricevono l’inaspettata visita di una Guardia di Finanza seguita da Germana Barillon.

    Germana: ecco venga controlli guardi c’è tutto che non va qua dentro. E faccia attenzione al bagno si rischia la salmonellosi solo a guardarlo.

    Guardia: signora si calmi ora controllo.

    Augusto: ehi ma che succede?

    Guardia: cerco i signori Giulio e Cesare Cesaroni

    Giulio: siamo noi (guardando Cesare che annuisce)

    La Guardia comincia a guardarsi in giro controllando ogni minimo angolo e dopodichè chiede di visionare tutti i documenti. Giulio lo accompagna in ufficio mentre Cesare non si risparmia la sua battuta sarcastica a Germana

    Cesare: certo che ficcare il naso nei cessi di suo marito no eh?

    Germana: nel negozio di mio marito funziona tutto alla perfezione e se paghiamo tante tasse è per colpa di voi evasori. A causa vostra noi dobbiamo pagare di più per sopperire le vostre mancanze.

    Cesare: ma io questa la strozzo (girando attorno al bancone)

    Augusto: ohh che fai vuoi ficcarti nei casini? Lascia perdere.

    Germana: bhe io vado a presto.

    Cesare: si vada vada e care esequie a lei e famiglia


    Intanto ad Atene Marco, Eva e la piccola girano per le rovine delle antiche civiltà: fermandosi su una collinetta e guardandosi intorno vedono davanti a loro il mitico Monte Olimpo leggendaria dimora degli Dei.

    Eva: amore guarda il Monte Olimpo ha attorno la classica corona di nuvole come si vede in tv.

    Marco: è vero. Chissà gli Dei cosa staranno facendo?

    Eva: cosa vuoi che facciano, banchettano e si danno ai festini.

    Marco: mmm non mi sarebbe dispiaciuto essere un Dio greco.

    Eva: certo amore saresti perfetto nei panni di Apollo, che dà la morte con le frecce ma ridona la vita con la musica.

    Marco: ma io non ho ammazzato nessuno.

    Eva: no però grazie alla tua musica rendi serena la vita di tante persone (bacio)

    Marco: mi piace come idea. Tu invece potresti essere…Afrodite.

    Eva: Dea dell’amore e della seduzione.

    Marco: appunto mi hai sedotto e fatto innamorare.

    Eva: se è per questo anche tu. Comunque papà tu sei un Dio greco perlomeno lo sei per me (bacio).

    Marco: anche tu lo sei per me (abbracciandola e baciandole la testa)

    Eva: ehi la nostra piccola Dea si è svegliata (abbassando lo sguardo e vedendo che Marta aveva gli occhietti aperti e si guardava in giro). Buongiorno patatina fatto un po’ di ninna? Vieni che ti tiro un po’ su (sganciando le cinghie del passeggino e prendendola in braccio).

    Marta in meno di un mese è diventata la cocca di tutti i partecipanti che fanno a gara a tenerla in braccio, qualcuno addirittura si è offerto di fare da baby sitter qualora Eva e Marco avessero voglia di uscire una sera. Fortunatamente è una bimba abbastanza socievole che non ha problemi a stare con persone che non siano mamma e papà.

    Michelle: che bellina posso prenderla un po’ in braccio?

    Eva: vai un po’ con Michelle tata?

    Michelle: vieni piccolina (prendendola dalle braccia di Eva)

    Michelle è una delle partecipanti all’X-Tour: di origini italo-canadesi ha un look particolarmente vistoso che ricorda parecchio quello della cantante pop anni 80 Cindy Louper. Al di la della strampalata apparenza è un tipa simpatico come lo sono anche gli altri ragazzi tutti stranieri: c’è Timoty che arriva dalla Germania, poi Natalhie che inglese Daniel che invece è polacco, Pablo spagnolo, Martin portoricano infine c’è Mariano Gulli colui ha gareggiato con Marco per la selezione su chi avrebbe dovuto aprire il concerto degli Artric a Milano. A differenza degli altri lui è l’unico che non è molto ben disposto nei confronti del Cesaroni.

    Timoty: ma perché Mariano è sempre così freddo con te?

    Marco: non gli è andato giù il fatto che abbia vinto contro di lui.

    Timoty: che colpa ne hai se la gente ha preferito te a lui?

    Natalhie: appunto lo sapeva prima che avrebbe potuto perdere, se non gli andava aveva solo da non partecipare.

    Daniel: comunque anche adesso non mi sembra molto entusiasta; si lamenta che ci spostiamo in continuazione, che mangia male che è sempre li a rifare e disfare i bagagli.

    Michelle: io non le disfo proprio faccio prima.

    Eva: anche noi prendiamo direttamente quello che ci serve; se tutte le volte dovessimo rifare e disfare non saremo mai pronti.

    Pablo: ma sapete che voi due siete proprio una bella coppia?

    Natalhie: è vero avete una sintonia fuori dal comune e poi è meraviglioso vedere come vi guardate e come guardate vostra figlia.

    Michelle: quale è il vostro segreto?

    Marco: non lo so forse il fatto che prima di riuscire a stare insieme ne abbiamo passate tante e adesso che siamo felici cerchiamo di fare di tutto per non rovinare il nostro amore.

    Eva: già specialmente adesso che c’è Marta (accarezzando la testolina della piccola)

    Micheal: ragazzi pausa finita che dite di riprendere il giro?

    Micheal è la guida turistica pagata appositamente dall’X-Tour perché porti in giro i ragazzi. E’ italo-americano con la passione per l’arte e per i viaggi; per quello ha deciso di fare la guida turistica di modo da conciliare le due passioni. Parla quattro lingue: italiano, inglese, tedesco e francese e coi ragazzi in generale parla inglese poi con ciascuno di loro separatamente cambia lingua a seconda della nazione di provenienza. Con Michelle ad esempio parla francese, con Timoty tedesco e con Eva e Marco italiano anche se qualche volta con Eva parla inglese cosa che fa incavolare Marco in quanto capisce sempre la metà del discorso.

    Mentre in Grecia si continua il giro turistico, in Italia Cesare e Giulio continuano a vedersela con la Guardia di Finanza.

    Cesare: abbiamo finito la carta per gli scontrini, per quello non ne abbiamo più rilasciati.

    Guardia: a quanto pare l’avete finita da parecchio l’ultimo scontrino rilasciato risale al 2006.

    Cesare: sa come … è il tempo passa e non te ne rendi conto vero Giù?

    Giulio: sa a noi piace talmente il nostro lavoro che quando siamo qui dentro non ci rendiamo conto del tempo che passa. Però adesso risolviamo tutto, andiamo a comprare la carta e paghiamo eventuali penali.

    Guardia: che dovete pagare è fuori dubbio. Avete un conto in sospeso con lo Stato di € 15.000.

    Cesare: co cosa???

    Guardia: € 10.000 per evasione fiscale e € 5.000 di multa. Come se non bastasse non vedo nemmeno un estintore in caso di incendio e a quanto al bagno non è a norma: dovrebbe essere per uomini, donne e disabili.

    Giulio: in effetti lo volevamo rifare ma sa questi lavori costano e in questo momento siamo un po’ al verde.

    Guardia: avete 60 giorni di tempo per mettervi in regola se ci riuscite bene altrimenti siamo costretti a farvi chiudere e ricordate che se non pagate entro due mesi scatta la mora di €10.000. Buona giornata signori.

    Il povero zio Cesare sentendo queste parole si siede su uno sgabello cominciando ad annaspare e ad asciugarsi la faccia col fazzoletto.

    Giulio: dai Cè rilassati vedrai che risolviamo tutto.

    Cesare: e come che non c’abbiamo un centesimo?

    Ezio: (che fino a quel momento è stato zitto) ma questo è mica un problema ve li presto io. Me li restituite con comodo a rate.

    Cesare: guarda che sei te che devi restituirli a noi e con tanto di interessi.

    Ezio: il solito taccagno attaccato al denaro. Vai a fare del bene.

    Cesare: S. Saverio protettore dei Cesaroni dacci una mano tu (pregando davanti alla statua del Santo)

    Le preghiere di Cesare non sono risultate del tutto inutili, infatti mentre è intento a pregare entra qualcuno che potrebbe fare al loro caso.

    Anselmi: buongiorno a tutti!!!

    Giulio: Anselmi che piacere vederla è tutto a posto?

    Anselmi: si grazie al cielo va tutto bene. Ho portato la macchina in officina, suo figlio mi ha detto che per domani è pronta (rivolto a Ezio).

    Ezio: è in gamba Walterino mio. Tutto suo padre.

    Cesare: su questo avrei qualche dubbio

    Ezio: che vuoi dire che Walter non è figlio mio? Ma come ti permetti di dire certe cose? Stefania è una persona seria sai? Mica una donnaccia di strada.

    Cesare a sentire quelle parole si sente offeso a causa del vecchio lavoro di Pamela.

    Cesare: come ti permetti tu di fare certe insinuazioni?

    Ezio: che ho detto di strano?

    Cesare: hai alluso su mia moglie.

    Ezio: ma quando mai ho solo detto che Stefania non è una donnaccia di strada.

    Cesare: ooh ancora!!!! (avvicinandosi a Ezio e cercando di colpirlo)

    Augusto: ma la volete piantare? Che figura ci state facendo davanti al capitano. Anselmi mi scuso io da parte loro.

    Cesare: ringrazia mio fratello se non ci stava lui ti gonfiavo.

    Anselmi: su ragazzi non litigate per queste sciocchezze non ne vale la pena. Piuttosto cosa è successo? Ho visto una Guardia di Finanza uscire di qui.

    Giulio: è successo che quella guardia è venuta qui grazie alla nostra dirimpettaia qua davanti che non si fa mai i fatti suoi.

    Anselmi: ahi ahi ahi vi hanno lasciato un verbale immagino.

    Cesare: si è questo

    Cesare consegna il verbale ad Anselmi che lo guarda con aria seria e perplessa cosa che preoccupa tutti.

    Cesare: c’è qualcosa che non va?

    Anselmi: miei cari siete in un bel pasticcio, se non vi mettete in regola rischiate la chiusura.

    Ezio: senta..lei che sta nell’ambiente non è che potrebbe…insomma ha capito no?

    Anselmi: in effetti io potrei anche fare in modo che questo verbale sparisca dagli uffici della Guardia di Finanza, ma se succede un patatrac perché il locale non è a norma poi finisce tutto sotto sequestro. E’ questo che volete?

    Giulio: bhe no (guardando Cesare)

    Cesare: d’accordo faremo i lavori di ristrutturazione e per quanto riguarda i soldi della multa in qualche modo li tiriamo fuori.

    Anselmi: ohhh bene cosi mi piacete. Allora me lo offrite un caffè?

    Augusto: arriva subito.

    Ezio: il caffè glielo offro io mettetelo sul mio conto.

    Cesare: tanto un euro in più aggiunto agli 8.000 che già ci devi.

    Ezio: che non ti fidi di me?

    Cesare: lasciamo perdere che è meglio.

    Anselmi: signori vi saluto il dovere chiama. Mi raccomando provvedete il prima possibile a mettervi in regola.

    Giulio: sicuramente e grazie per essere passato.

    Una volta che Anselmi è uscito mentre Augusto lava e sistema le tazzine Giulio e Cesare si danno da fare per cercare un buon idraulico ed elettricista che faccia i lavori in bottiglieria; ma Ezio li ferma perché ha avuto la sua solita brillante idea…..

    L'episodio si conclude qua, spero vi sia piaciuto :B):
    Quale sarà l'idea di Ezio? Per saperlo aspettate il prossimo episodio
     
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  11. Ylenia84
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    Socia secondo bellissimo capitolo :100: i nostri amici dopo il primo momento di comprensibile tristezza hanno ripreso il solito tran tran :100: Simpatica la nuova prof, bersaglio perfetto per gli scherzi di Rudi direi :17: :17: :17: Certo che Germana farsi gli affari suoi invece di ficcare il naso in cose altrui non eh? Sono sicura che Anselmi troverà il modo ti aiutare Cesare e Giulio :100: Per quanto riguarda Marco Eva e Marta, beh la dolcezza in persona come sempre del resto :wub: :wub: :wub: :wub: immagino come anche gli altri partecipanti al tour, escluso Gulli, che secondo me mangia pane e simpatia la mattina, facciano a gara per tenere in braccio la piccola, è cosi bella e dolce :hug: :hug: :hug: Marco che parla a Natalie del suo amore per Eva si commenta da se :uhm: :uhm: :uhm:
    Cosa avrà in mente Ezio?
    :280: continua così :100:
     
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  12. jameskirk88
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    Non oso immaginare quale sia l'ideona di Ezio per risolvere la situazione :wacko: :258: :258: :258: :258:

    Questo capitolo è la dimostrazione che gli imbottigliati, quando vengono dipinti nel modo giusto, sanno essere esilaranti come pochi :258: :258: :258: :17: :17: ... mitico zio Cesare, non ha più fatto scontrini dal 2006 perchè aveva finito la carta... un grande :258: :258: :258: :258: ... Germana sempre simpatica eh.. povero Barilon, che triste vita di coppia gli è toccata :wacko: :o: :258: :258:
    Hai messo sulla scena pure un altro personaggio fenomenale, la nuova prof del liceo di Rudy e Alice che mi sembra di vederla davanti agli occhi manco le avessi fatto una fotografia.. troppo forte :17: :17: ... non è che con lei Rudy tirerà fuori di nuovo il suo lato tremendo stile prima serie? :255: :255 :255:

    Per quanto riguarda cip e ciop alle pendici del Monte Olimpo, non ci sarebbero neanche bisogno di commenti :uhm: :uhm: :uhm: ... come ha detto Eva?? La nascita di Marta li ha uniti ancora di più... eh già, proprio com'è successo nella fiction di Pavolini e soci :wacko: :wacko: :258: :258: ... hai messo anche la guida inglese che parla, in inglese, con Eva e non fa capire una mazza a Marcolino :17: :17:
    Bello bello bello Delia... posta presto il seguito :280: :280: :280: :280: :305: :305: :305: :305: :305: :305:
     
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  13. =manu=
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    E con qualche giorno di ritardo eccomi a commentare questo secondo capito...

    :255: :255: :255: :255: :255: :255: Cesare che dal 2006 non fa scontrini solo perchè ha finito la carta :255: :255:

    ...Bhe che dire di Germana ??!si commenta da sola... :blink: :blink: :blink: :blink:

    E Marco e Eva... :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: fantastici .. :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:

    280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:

    Aspetto anche io il prossimo capitolo
    ^_^ ^_^ ^_^
     
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    Ma Germana perchè no pensa ai cessi del marito?
    Non è che Ezio pensai di aggiustare lui i bagni con l'aiuto di Giulio e Cesare? :258: :258: :258:
    Come sono affiatati Eva e Marco :wub: :wub: :wub: ,purtroppo nella serie questo rimarrà solo un ricordo.

    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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  15. delia_73
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    :253: amici vi ricordate dove eravamo rimasti? Ezio aveva avuto una brillante idea per aiutare gli amici a uscire dai pasticci con la guardia di finanza vediamo che cosa si è inventato :17:


    Gioie e preoccupazioni

    Cesare: ….NO NO NO e NO non trasformerò mai la mia bottiglieria in un luogo di peccato. Questo è un posto rispettabile non un infimo locale che ospita della genti poco raccomandate e di facili costumi.

    Ezio: ma che facili costumi solo qualche ballerina che intrattiene gli ospiti.

    Augusto: conosco giusto qualche pollastra disponibile.

    Cesare: non ti ci mettere pure te ho detto NO.

    Giulio: ehi che succede? (venendo su dalla cantina)

    Cesare: succede che Ezio vuole trasformare la nostra bottiglieria in un luogo di peccato. Con tanto di spogliarelliste offerte dal qui presente Augusto.

    Ezio: a ridajeee un night club non è un luogo di peccato ma un posto dove è possibile ascoltare buona musica, consumare bevande e ballare.

    Cesare: eh mi sai dire dove troviamo i musici e dove mettiamo la gente a ballare? Fuori in piazza?

    Giulio: ma mi volete spiegare per quale motivo dobbiamo trasformare questo posto in un night club?

    Ezio: così tirate su i soldi per la multa e per i lavori, anzi per quelli dovrete pagare solo il materiale perché la manodopera ce la metto io.

    Giulio: te?

    Ezio: certo perché non ti fidi?

    Giulio: Ezio qua non si tratta di fidarsi ci vogliono delle competenze di idraulica ed elettricità che te non hai.

    Ezio: e allora? Non saranno i tubi e l’impianto di un motore ma la sostanza quella è.

    Giulio: senti ti ringraziamo per esserti offerto ma non è il caso anzi adesso chiamo Barillon e gli chiedo se c’ha un idraulico un muratore e un elettricista.

    Cesare: ma ti sei impazzito? Se siamo in questo casino è proprio per colpa sua e adesso lo cerchi per farti dare una mano su che idraulico scegliere?

    Giulio: Cesare il casino è successo per colpa di Germana, Barillon invece è una brava persona sicuramente ci darà una mano.

    Cesare: ma se il lavoro lo fa Ezio possiamo risparmiare

    Giulio: si per poi spendere il quadruplo per chiamare qualcuno che venga a sistemare i danni.

    La discussione va avanti per un po’ quando Giulio stanco di “combattere” si arrende dandola vinta ai fratelli e a Ezio che la spunta anche sulla storia del Night Club arrivando a un compromesso: solo bevande e un po’ di musica ma niente ballerine e lap dance.

    Ezio: dovete solo mettere il locale al resto ci penso io. C’ho un giro di conoscenze tra i miei clienti.

    Giulio: eccalà siamo a posto.

    Cesare: eddai per una volta fidati. Vuole aiutarci diamogli la possibilità.

    Ezio: grazie Cè sei un vero amico (baciandolo sulle guance)

    Cesare: ma che schifo levati mi stai sbavando tutto.


    Ore 13:45 Casa Cesaroni

    Alice e Rudy non sono ancora tornati, Mimmo si lamenta che ha fame e Giulio comincia a preoccuparsi. Uscendo alle 13:20 in dieci minuti dovrebbero essere a casa invece sono in ritardo di quasi un quarto d’ora.

    Mimmo: papà ho fame

    Giulio: eh lo so Mimmo ma dobbiamo aspettare Rudy e Alice, sono in ritardo. Vorrei sapere che fine hanno fatto.

    Lucia: non preoccuparti amore saranno qui a momenti. Oggi avevano lezione con la nuova insegnante di Italiano.

    Giulio: e c’entra col loro ritardo?

    Lucia: ti ricordi la professoressa di Italiano che io e Stefania avevamo quando andavamo al liceo?

    Giulio: si quella tremenda me ne parlavi sempre. Non mi dire che a Rudy e Alice è toccata una come lei?

    Lucia: no caro è toccata proprio lei.

    Rudy: (entrando in casa seguito da Alice) ciao a tutti scusate il ritardo

    Mimmo: finalmente sto morendo di fame.

    Alice: ciao mamma (dandole un bacio su una guancia)

    Lucia: ciao tesoro su sedetevi che è pronto.

    Giulio: ho saputo che oggi è arrivata la nuova insegnante di Italiano.

    Alice/Rudy: no comment!!!

    Giulio: dai è così terribile

    Alice: no a parte il fatto che non si capisce niente delle sue spiegazioni

    Rudy: io dopo dieci minuti già dormivo. A proposito cosa ha spiegato?

    Alice: ha cominciato la letteratura del ‘300

    Lucia: ragazzi su la prof Ambrosi non è poi così malvagia. Con un po’ di sforzo si riesce a capire.

    Rudy: credimi quella è incomprensibile peggio della Zuppante.

    Alice: mamma ma come fai a sapere come è la Ambrosi.

    Lucia: semplice l’ho avuta io prima di voi (mettendo la pasta nei piatti)

    Alice: l’hai avuta anche tu?

    Lucia: certo alle superiori come vedete io e Stefania siamo sopravvissute, quindi non disperate. E ora mangiate.


    Casa Masetti

    Ezio sta raccontando a Stefania, Walter e Simona cosa è successo quella mattina in bottiglieria, compresa la sua idea riguardo al Night Club e al rinnovo del bagno.

    Simona: quindi se entro tre mesi non sistemano tutto devono chiudere

    Walter: Cesare e Giulio senza la bottiglieria sono finiti. Come minimo vanno in depressione dopo un giorno.

    Stefania: senza contare che tirare avanti con il solo stipendio di Lucia non è semplice.

    Simona: io non conosco le loro disponibilità economiche ma la cifra che dovranno sborsare tra la multa e la messa a norma non penso sia molto bassa.

    Ezio: eh ma qui è entrato in azione Ezio che è sempre disposto ad aiutare gli amici.

    Stefania: Ezio fammi il santo piacere di tenerti per te le tue idee, visto che ogni volta che te ne fai venire una chissà come mai finiamo nei guai.

    Ezio: non è colpa mia se c’ho sempre la sfiga che mi perseguita.

    Walter: papà la sfiga ti perseguita perché tu la istighi, quindi dai ascolto a mamma e lasciala dove stà.

    Simona: voi tre siete davvero esilaranti dovreste fare gli attori comici.

    Stefania: si guarda invece di casa Vinello possiamo fare “Casa Masetti”non dobbiamo nemmeno pensare al copione le battute ci vengono naturali.

    Walter: papà saresti perfetto nel ruolo di Raimondo

    Stefania: specie nella parte del piacione quella gli verrebbe benissimo.

    Ezio: sbaglio o state a prendere per i fondelli?

    Stefania/Walter: chi noi??? Naaaa!!!!


    Ore 15:30 Università la Sapienza: Facoltà di Medicina


    Matteo, l’amico di Marco, sta per accingersi a sostenere l’esame di Neurologia e ovviamente è molto nervoso. Ilaria è andata con lui per sostenerlo.

    Matteo: non mi ricordo niente, farò scena muta.

    Ilaria: stai tranquillo vedrai che andrà tutto bene le cose le sai.

    Matteo: io si ma il mio cervello non ne vuole sapere. Oddio il cervello!!! Non mi ricordo quanto pesa e quali sono le aree addette al linguaggio sfogliando nervosamente il libro.

    Matteo: Matte calmati altrimenti davvero rischi che non passi…ehi tocca a te ti hanno chiamato. Su vai e torna vincitore.

    Matteo: tu mi aspetti?

    Ilaria: che domande ovvio che ti aspetto. Dai vai che il prof ti sta già guardando male.

    Matteo si dirige verso la cattedra, come se stesse andando alla ghigliottina, si siede davanti al professore e comincia il suo esame. Risponde correttamente e in modo esaustivo a tutte le domande e dopo dieci minuti (che a lui sono sembrati ore) torna al posto con un bel 30 e lode.

    Ilaria: hai visto che ce l’hai fatta? E dicevi che non saresti passato (abbracciandolo e riempiendolo di baci nel corridoio).

    Matteo: mamma mia 30 e lode e chi se lo aspettava? Devo chiamare a casa e avvisare, saranno in attesa. Poi per festeggiare andiamo a mangiare qualcosa. Sto morendo di fame oggi dal nervoso non ho buttato giù niente.

    Ilaria: possiamo andare in qualche bar qui intorno.

    Matteo: no no sono troppo affollati per i miei gusti ti va di andare alla bottiglieria? Almeno è tranquillo.

    Ilaria: ok andiamo….


    Dieci minuti dopo

    Matteo: buon pomeriggio a tutti!!! (entrando in bottiglieria con Ilaria per mano)

    Augusto: oh chi si vede il nostro “dottorino”

    Giulio: tutto bene?

    Matteo: si grazie siamo qui per festeggiare.

    Ezio: che ti ha chiesto di sposarlo?

    Ilaria: no no ha appena dato un esame e l’ha passato.

    Cesare: allora bisogna festeggiare con un bel bicchiere di Frascati.

    Matteo: si ma insieme vorrei mangiarci qualcosa, oggi non ho pranzato ero troppo nervoso.

    Giulio: certo cosa vuoi un toast, un panino, una brioche?

    Matteo: Sig Cesare li prepara ancora i panini con burro e acciughe?

    Cesare: non te li sei scordati eh?

    Ilaria: burro e acciughe?

    Matteo: si quando io Marco e Walter eravamo piccoli, una volta alla settimana andavamo in piscina, quando uscivamo le mamme ci portavano qui a fare merenda e Cesare ci preparava sempre i panini con burro e acciughe.

    Giulio: e da bere la solita aranciata?

    Matteo: quella non può mancare

    Ezio: Walter ne va matto ancora adesso.

    Giulio: anche Marco Lucia quando compra le acciughe deve nasconderle altrimenti è la fine.

    Matteo: uh Marco lo dovevo avvisare dell’esame, mi ha raccomandato di fargli sapere come è andata. Ora gli mando un sms.

    Intanto ad Atene Eva e Marco approfittando del fatto che la piccola Marta fa il suo sonnellino pomeridiano si concedono qualche attimo di coccole.

    Marco: come stai mamma? (stringendo Eva tra le braccia)

    Eva: benissimo e tu?

    Marco: benone sai cosa stavo pensando?

    Eva: che mi ami?

    Marco: quello sempre…visto che fa ancora caldo e fino a domani non partiamo che ne dici se più tardi portiamo patatina in spiaggia? Se sei d’accordo.

    Eva: (alzandosi guardando Marco negli occhi e accarezzandogli la testa) perché non dovrei esserlo? A dire il vero ci stavo pensando prima, stavo per dirtelo quando…ci siamo messi a fare altro.

    Marco: colpa tua che sei troppo bella e mi stuzzichi la fantasia.

    Eva: scemo (dandogli un bacio)

    Marco: chi mi manda un messaggio? (sentendo il telefono che manda il tipico segnale)

    Eva: basta leggere cosi lo scopri

    Marco: non ti facevo così in gamba Cudicini.

    Eva: ah no eh? (sfregando il suo naso contro quello di Marco)

    Marta: babibuprrr

    Eva: credo che qualcuno si sia svegliato.

    Marco: mi sa

    Eva: (avvicinandosi al lettino) ma ciao patatina!!! Vieni qui (tirandola su)

    Marco: è Matteo (guardando il mess) ha dato l’esame ha preso 30 e lode.

    Eva: uuh complimenti.

    Marco: ora lo chiamo…ciao dottore e cosi hai passato l’esame (non appena Matteo risponde)

    Matteo: ehi Marco che piacere sentirti!!! Siete ancora in Grecia?

    Marco: si ripartiamo domani andiamo a Praga.

    Matteo: fate proprio schifo io qua a studiare e voi in giro a fare i turisti. Visto che siete ad Atene ci manca solo che mi dici che ve ne state andando in spiaggia.

    Marco: infatti andiamo tra poco; aspettavamo che Marta si svegliasse.

    Matteo: ecco appunto. Meglio che mi consoli con il panino al burro e acciughe che mi sta preparando tuo zio.

    Marco: adesso sei te che fai schifo.

    Matteo: lo sta preparando bello grosso proprio come quando eravamo piccoli. Senti qua c’è tuo papà che ti vuole salutare, te lo passo noi poi ci sentiamo.

    Marco: ok ciao…pronto papà?

    Giulio: ohi Marco

    Marco: ciao papà tutto bene?

    Giulio: si si qua tutto come sempre: Ezio che rompe, tuo zio che brontola insomma solito.

    Marco: papà sicuro che è tutto a posto? Hai una voce strana.

    Giulio: aahh Marco che voce vuoi che abbia la mia di sempre. Piuttosto voi come va? La piccola tutto a posto sento che chiacchera.

    Marco: si è appena svegliata adesso la portiamo un po’ in spiaggia.

    Giulio: certo un po’ di mare male non le fa. Oh Marco ti saluto che devo andare a scuola. Ho appuntamento con Lucia tra mezz’ora.

    Marco: ma scusa se vi vedete a casa non è meglio?

    Giulio: ma che ne so non ha voluto dirmi niente, ha solo detto: “vieni oggi a scuola e saprai tutto”.

    Marco: ok papà ti lascio andare altrimenti se fai tardi poi parte il cazziatone.

    Giulio: ciao Marco dai un bacio a Eva e alla piccina.

    Marco: ok ciao

    Eva: tutto a posto a casa? (mentre cambia Marta)

    Marco: si ma papà aveva un tono di voce strano, come se avesse avuto qualcosa che lo preoccupa. Ovviamente non ha voluto dirmi niente.

    Eva: ho capito più tardi chiamo mamma così le chiedo se davvero Giulio ha qualcosa che non va e sentiremo anche cosa ha combinato Mimmo.

    Marco: Mimmo?

    Eva: Giulio aveva un appuntamento a scuola con mamma giusto?

    Marco: si

    Eva: appunto, mamma ogni volta che c’e un problema a scuola che riguarda uno di noi non ne parla mai con Giulio a casa dovresti saperlo.

    Marco: dici che riguarda Mimmo?

    Eva: ma secondo te?

    Marco: chissà che ha combinato.

    Eva: ha preso quattro alla verifica di storia, non ha finito i compiti delle vacanze e da quando la scuola è cominciata non ha ancora aperto il libro.

    Marco: ah. Ma tu come lo sai scusa?

    Eva: le antenne non ti ricordi?

    Marco: e ti hanno detto tutte queste cose? (prendendola tra le braccia)

    Eva: me le ha dette mamma per quanto riguarda quel votaccio l’ho saputo da Alice, ieri sera ha spiato i fogli mentre lei era in bagno.

    Marco: è strano Mimmo non ha mai dato problemi.

    Eva: non ha nemmeno mai avuto dodici anni e gli ormoni in subbuglio.

    Marco: ma sta ancora dietro a Matilde? Pensavo gli fosse passata.

    Eva: evidentemente no. Però non so se è ricambiato perché se non lo fosse povero piccolo sta proprio male.

    Marco: ne sappiamo qualcosa noi due vero?

    Eva: già: ci innamoravamo a tempi alterni.

    Marta: mam mam mamm

    Eva: hai ragione piccola adesso ci prepariamo e andiamo al mare.

    Mentre Eva e Marco si preparano per andare in spiaggia Giulio è arrivato a scuola dove Lucia lo sta aspettando in aula.

    Giulio: è permesso?

    Lucia: certo vieni pure

    Giulio: amore mi vuoi dire cosa è successo? E poi perché mi hai fatto venire qui? Non potevamo parlarne a casa?

    Lucia: lo sai che non mischio mai il lavoro con la famiglia. Per quanto mi è possibile.

    Giulio: scusa l’avevo scordato. Allora dimmi tutto.

    Lucia: si tratta di Mimmo.

    Giulio: Mimmo?

    Lucia: si tuo figlio hai presente no? Biondo occhi azzurri…

    Giulio: Lucia per cortesia vieni al sodo che ha combinato?

    Lucia: piuttosto direi cosa NON ha combinato. La scuola è cominciata da quasi due settimane e il signorino a parte il non avere terminato i compiti delle vacanze, non ha neppure cominciato ad aprire i libri. Due giorni fa ho assegnato una mini verifica di storia per vedere se avevano assimilato la spiegazione della settimana scorsa.

    Giulio: e allora?

    Lucia: e allora questo è il compito di tuo figlio

    Lucia consegna a Giulio un foglio pieno di segni rossi e un bel quattro che troneggia nella parte superiore.

    Giulio: quattro??? Ma come è possibile?

    Lucia: perché su dieci domande ne ha fatte giuste due le altre sono o incomplete o sbagliate.

    Giulio: non è da lui, ma in classe come si comporta?

    Lucia: come sempre; è tranquillo solo è come se fosse svogliato e anche a casa non è che sia meglio. Ieri ad esempio ha passato un’ora sulla stessa pagina e prima che uscissi per venire qui stava fuori a dondolarsi sul dondolo con lo sguardo perso nel vuoto.

    Giulio: non è da lui comportarsi così, ma cosa gli è successo?

    Lucia: non lo so però dovresti parlargli possibilmente senza urlare come fai di solito.

    Giulio: con Mimmo non ho mai urlato non ci riuscirei: proverò a parlargli questa sera. C’è altro?

    Lucia: no per ora. Signor Cesaroni mi spiace ma il suo tempo a disposizione è finito e io dovrei tornare a casa dove ho ancora una marea di faccende da sbrigare.

    Giulio: la posso accompagnare?

    Lucia: grazie lei è molto gentile ma mi lasci sull’angolo non vorrei che mio marito mi vedesse con un altro. Sa è molto geloso.

    Giulio: credo che in questo caso non avrà nulla da ridire.

    Lucia: già lo penso anche io.

    Giulio: sai prima che venissi qui ho parlato con Marco.

    Lucia: tutto bene?

    Giulio: stavano per andare in spiaggia quindi deduco che fosse tutto a posto. C’era la bambina che chiacchierava.

    Lucia: mi spiace non vederla crescere, sentire le sue prime paroline e assistere ai suoi primi passi.

    Giulio: si è vero…

    Lucia: ti rendi conto ha già sei mesi. Sembra ieri che stavamo in quella sala d’attesa trepidanti ad aspettare.

    Giulio: e quando siamo entrati in camera e ho visto Eva con quel fagottino in braccio e Marco che continuava a riempirla di baci mi sono commosso.

    Lucia: pure io ero troppo contenta che il padre non fosse Alex.

    Giulio: non mi ci fare pensare….


    Spiaggia di Atene ore 16:00

    Eva, Marco e la piccola sono sulla spiaggetta di fronte all'albergo; sono da soli in quanto i loro compagni di avventura avevano altri programmi.
    Nonostante siano le quattro del pomeriggio e i primi di ottobre il sole è ancora caldo e c’è anche aria: Eva per evitare che Marta si scotti la impana di crema cosa che non le piace specialmente sulla faccia; infatti continua a girarla da una parte all’altra facendo smorfie di disgusto.
    Quello ha finito Eva si pulisce la mano sul petto di Marco, impresa alquanto difficile perché lui continua a farle i succhiotti sul collo.

    Eva: ma la smetti??? Se arriva qualcuno.

    Marco: colpa tua lo sai che effetto mi fai ogni volta che mi metti le mani sul petto.

    Eva: uh me ne sono scordata

    Marco: dovresti scordartene più spesso.

    Eva: in attesa che me ne scordi che ne dici se rimandiamo tutto a questa sera e portiamo questa signorina in acqua?

    Marco: agli ordini mamma (bacio)

    Marco prende la bimba in braccio la porta in riva al mare e le fa bagnare i piedini: subito lei frigna un po’, non le piace per niente sentire quella roba bagnata sui piedi ma poi una volta resasi conto che non succede niente comincia a piacerle e continua a sgambettare e agitare le braccia ogni volta che vede l’onda arrivare.
    Visto che le piace papà prova a entrare in acqua con lei e una volta dentro e a farla nuotare

    Marco: brava la mia pupetta che nuota, guarda mamma!!!!

    Eva: amore fai il pesciolino dai muovi i piedini.

    Marco: cosa dici proviamo a metterla dentro il salvagente?

    Eva: proviamo vediamo se ci sta.

    Marco: vado a prenderlo.

    Mentre papà recupera e gonfia il salvagente Eva si siede sulla riva tenendo sulle ginocchia la bimba, che gioca picchiando le manine sull’acqua e ridendo felice.

    Marco: ehi ranocchietto ci mettiamo dentro al salvagente?

    Eva: ciii 1-2-3- oplaaa dentro. Uuhh che bello guarda c’è anche il volante come la macchina di nonno.

    Marco: (da fuori) amore guarda un po’ qui? (mentre ha la macchina fotografica in mano)

    martanelcanottino



    Eva: Marta guarda…guarda la papà che sta facendo una foto. Poi la mandiamo ai nonni cosi vedono che nuoti come un pesciolino…amore tutto a posto? (vedendo che Marco è rientrato in acqua ma è pensieroso)

    Marco: si certo pensavo alla mamma…vorrei che fosse qui…che vedesse quanto siamo felici.

    Eva: ma lei vede, vede tutto ed è fiera di avere un figlio come te. Cosi come lo sono io.

    Marco: sai senza voi due mi sentirei sperso e credo che se mai dovesse succedere una cosa del genere, potrei anche arrivare a fare un gesto estremo.

    Eva: amore queste cose non le devi nemmeno pensare, noi staremo insieme ancora per tanto tempo. Vedremo Marta crescere e magari un giorno diventeremo anche nonni.

    Marco: ti amo mamma…

    Eva: pure io papà


    Piaciuto l'episodio? :D
    Nel prossimo episodi vedremo i nostri imbottigliati alle prese con la bottiglieria trasformata in night club: ovviamente sorgeranno dei pasticci grazie alla sapiente organizzazione masettiana :17: :17:


    Edited by delia_73 - 8/6/2013, 14:45
     
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