VI° SERIE A MODO MIO

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  1. delia_73
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    :253: fansetti dato che la VI serie ha deluso tutti noi FANS ho deciso di riscriverla a modo mio cercando di dare, , un senso logico alle situazioni andate in onda :wacko:

    E’ vero che ne ho altre da finire ma date le premesse non sono riuscita a resistere dal metterne giù un’altra ;)

    Ve lo ricordate l’episodio del ritorno di Marco? Si concludeva con Giulio che lo accompagna all’aeroporto: la mia FF parte proprio da quel momento ;)


    Ore 17:00 aeroporto di Ciampino

    Giulio: sicuro che non vuoi rimanere ancora qualche giorno?

    Marco: no pà te l’ho detto ho bisogno di stare un po’ da solo…

    Giulio: certo, mi spiace solo che tu abbia scoperto che non sono il padre perfetto che pensavi

    Marco: è stato un duro colpo, proprio quello che voglio stare lontano devo metabolizzare il tutto.

    Giulio: spero che tornerai a trovarci presto, magari anche con Maya.

    Marco: lo sai dipende dai suoi impegni….è meglio che vada…tu mi raccomando non essere troppo duro con Rudy, stai vicino ad Alice e controlla Mimmo. Non vorrei che facesse delle sciocchezze ora che si è lasciato con Chiara.

    Giulio: ou guarda che dovrei essere io a farti le raccomandazioni.

    Marco: si è vero ma ti conosco per quello ti dico di stare attento.

    Giulio: su vai altrimenti perdi l’aereo.

    Marco: ciao papà (abbracciandolo)

    Una volta rimasto solo, Marco si dirige verso la sala d’aspetto da dove è possibile vedere la pista di decollo e guardando gli operai che scaricano e caricano le valigie ripensa agli avvenimenti degli ultimi due giorni.

    “ma che razza di b….o sono diventato? Non ho esitato a giudicare mio padre per quello che fatto, ma io non è che mi sia comportato in modo tanto diverso…..anzi….lui e mamma almeno si sono chiariti riuscendo a essere felici per altri otto anni io invece non sono stato capace di fare altrettanto. Ho preferito scappare e giocare al principe e alla bella principessa invece che assumermi le responsabilità che una famiglia comporta.”

    Riguardo a questo ripensa a una discussione avuta con Eva ai tempi in cui lavoravano insieme alla radio riguardo alla sua mancata ispirazione per l’uscita di un nuovo disco.

    Marco: mi togli i miei spazi, mi togli il respiro ecco perché ti accuso. Ti accuso perché io sono venuto qua per cercare emozioni vere.

    Eva: ma perché io e Marta non siamo emozioni vere?

    Marco: una famiglia non è uno stimolo, è responsabilità e preoccupazione.

    Eva: ma quale è il tuo problema?

    Marco: il mio problema è che ancora non ho scritto niente, niente. Si non c’è nessun disco ok? Manca meno di un mese alla consegna e io non ho niente in mano. Ogni volta che penso al disco mi paralizzo e il fatto che tu non fai altro che chiedermi continuamente di farti sentire qualcosa non fa che peggiorare le cose.

    Eva: hai ragione. E’ colpa mia, però non di toglierti il tuo spazio o di soffocarti come dici tu, ma perché mi sono illusa. Si mi sono illusa che il diventare padre ti potesse trasformare, forse magicamente…in un uomo…..

    “bene Marco è ora di smetterla di fare il bambino e di diventare un uomo: hai 24 anni, a casa ci sono una marea di problemi da risolvere e tuo padre non può fare tutto da solo. Ha bisogno di te come ne hanno bisogno i tuoi fratelli. E una volta sistemate le cose qui, sali su uno di quegli aerei vola a New York e vai a riprenderti la tua famiglia”

    Dopo una notte passata a rimuginare su queste cose Marco animato da un nuovo spirito positivo esce dall’aeroporto e fa ritorno a casa: mancano pochi metri dal portone quando vede in strada Mimmo e Rudy che stanno facendo a botte. Con Giulio che tenta di dividerli e Irene e Sofia in preda allo spavento.

    Irene: state fermi basta. Mimmo lascialo in pace smettila

    Rudy: non è come pensi.

    Mimmo: stronzo

    Rudy: scemo

    Marco: oh ma che succede (buttando a terra la valigia)? Ma la volete piantare? (cercando di fermare Mimmo)

    Giulio: Rudy basta.

    Mimmo: sei un infame

    Marco: oh ma ti stai fermo? (rivolto a Mimmo)

    Giulio: Adesso voi due raccogliete le vostre cose e andate dentro TENENDO A POSTO LE MANI!!!

    Marco: tutto a posto papà?

    Giulio: si Marco tutto a posto. Sei arrivato in tempo ancora un po’ e menavano pure me. Voi state bene?

    Sofia: si vieni tesoro andiamo in casa ci facciamo una camomilla cosi ci rilassiamo. Ci vediamo dopo (rivolta a Giulio e Marco)

    Giulio: ma te che ci fai qua?

    Marco: e ti pare che con tutti sti casini lascio qua da solo?

    Giulio: allora non sei più incazzato con me?

    Marco: no non più…senti vuoi che ci parli io con Rudy e Mimmo?

    Giulio: si forse è meglio perché se lo faccio io non so come va a finire. Te riesci meglio di me a mantenere la calma. Ma il problema con Maya?

    Marco: ah….era una cosa da niente quando sono arrivato aveva già risolto ….cosi questa mattina ho preso il primo aereo e sono tornato qui….

    Giulio: dai rientriamo non vorrei che quei due ricominciassero e distruggessero la casa.

    Cosa ne pensate? Ovviamente c'è un seguito con dei ritorni in cui non mancano discussioni e musi lunghi :wub: :wub: perlomeno all'inizio ;) ;)

    Edited by delia_73 - 15/11/2014, 23:20
     
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  2. Elisa_96
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    Bellissima, magari fosse andato così invece... Va bè non pensiamoci. Bravissima come sempre, continua presto :) :)
     
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  3. jameskirk88
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    Marco che si pente degli errori che ha fatto in passato.. solo da questo si capisce che è una FF e non un copione di Favot :wacko: :wacko: :17: :17:

    :280: :280: :280: :280: :280: :280: questo era un antipasto, posta presto il seguito eh xD
     
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  4. Maria871901
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    wow... continua presto....
     
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  5. delia_73
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    Buonasera amici finalmente il seguito di questa mia versione su come avremo voluto che andasse la VI serie :rolleyes: eravamo rimasti al ritorno di Marco dal Lussemburgo e alla sua decisione a non ritornarci mai più :101: :101: In questo episodio assisteremo a un bel dialogo tra fratelli e tra padre e figlio. Buona lettura :B):

    Una volta rientrati Marco va di sopra a posare la borsa e trova Rudy e Mimmo tenuti lontano l’uno dall’altro da Augusto che li ha visti un’altra volta picchiarsi.

    Marco: bhe che succede?

    Augusto: succede che i tuoi fratelli qua si stavano dinnuovo a prendere a pugni, me ne sono accorto perché stavo a passare qua davanti. Che faccio li devo linciare o ci pensi te a farli ragionare?

    Marco: lascia ci penso io….

    Augusto: io vado di sotto se hai bisogno fa un fischio…ma prima aspetta che abbia finito i cornetti sempre che non abbia già provveduto Annibale….oh ma te non eri partito?

    Marco: non prima di avere fatto ragionare questi due (guardando severamente i fratelli)

    Augusto: ecco bravo fai il fratello maggiore e voi due dategli retta perché se non lo fate dovete vedervela con me. E io non sono vostro padre che si limitava allo scopettino. Do you understand?

    Detto questo Augusto va di sotto mentre Marco cerca di capire cosa è successo tra Mimmo e Rudy.

    Marco: si può sapere cosa state combinando?

    Rudy: ha cominciato lui, io non ho fatto niente.

    Mimmo: no mi hai solo fregato la ragazza.

    Rudy: ti ho detto che a me di Irene non importa niente. Manco mi piace.

    Mimmo: intanto te la stavi sbaciucchiando qua fuori.

    Rudy: primo mi ha baciato, secondo tu non le interessi, terzo non è la tua ragazza quindi anche ammesso che lei mi piaccia non ti avrei fregato un bel niente.

    Mimmo: allora ammetti che ti piace!!!

    Rudy: ma lo senti??? Come fai a ragionare con uno così?

    Mimmo: visto che non sei riuscito a prenderti Alice hai pensato bene di provarci con Irene.

    Rudy: con Alice è finita anzi mai cominciata.

    Mimmo: intanto te la sei s….a e anche piu di una volta, ovviamente alle spalle di Francesco. Sei un essere infido pensi solo a te stesso e non ai sentimenti degli altri. Fa attenzione che questo ti frega la fidanzata che manco te ne accorgi (rivolto a Marco prima di andarsene dalla stanza).

    Marco: non prendertela è normale alla sua età vedrai che gli passa, non appena si sarà calmato proverò a parlargli.

    Rudy: no ha ragione dovevo respingere Irene, invece ho lasciato che mi baciasse, e anche con Alice non avremmo dovuto….bel casino ho messo su. Ho litigato col mio fratellino e attirato le ire di papà; Non mi rivolge la parola ma il suo sguardo parla da solo. Tu mi capisci vero?

    Marco: certo… te l’ho detto chi meglio di me può capirti.

    Rudy: a proposito te con Eva?

    Marco: sempre uguale…non riusciamo a tenere in piedi una conversazione senza litigare. Ovviamente le rare volte in cui ci parliamo.

    Rudy: certo che io e te con quelle due siamo proprio andati alla grande eh?

    Marco: già ma almeno tu e Alice vi siete risparmiati gli errori che abbiamo commesso io e Eva.

    Rudy: ti sembrerò pazzo ma pur di stare con Alice sarei disposto a commettere tutti gli errori del mondo.

    Marco: no..no… non sei pazzo…sei solo innamorato.

    Rudy: bhe l’innamorato deve correre a lezione altrimenti fa tardi. Ci vediamo stasera o sei già scappato?

    Marco: tranquillo non vi libererete di me tanto presto.

    Rudy: ciaooo

    Non appena rimasto solo Marco si appresta a svuotare la valigia rimettendo le sue cose nell’armadio dove aprendo uno dei cassetti trova il quadernetto che usava per scrivere i testi delle canzoni. Sfogliandolo alla pagina del testo di “Ninna Nanna” salta fuori una foto di Eva col pancione a spasso sulla spiaggia e naturalmente scattano i ricordi. La gravidanza, la nascita di Marta, i suoi primi passi la prima volta che ha detto papà. Tutti momenti bellissimi che ha condiviso con Eva. Giulio, che sta uscendo per andare in bottiglieria, passa davanti alla camera e lo trova seduto sul letto con la foto in mano e le lacrime che gli scendono sulle guance.

    Giulio: Marco tutto a posto?

    Marco: eh? Si si tutto a posto (tirando su col naso)

    Giulio: (guardando la foto) senti un po’ non è che mi sono perso qualche cosa?

    Marco: in che senso?

    Giulio: ma come in che senso Marco? Te ne stai qua a piangere davanti a una foto di Eva quando sei impegnato con Maya e ovvio che ti chiedo cosa c'è che non va.

    Marco: sono un idiota papà….io amo Eva l’ho sempre amata….ma da cretino quale sono me la sono lasciata scappare per l’ennesima volta.

    Giulio: ma se eri ancora innamorato di Eva perché non sei rimasto con lei?

    Marco: ho avuto paura…paura che le cose potessero dinnuovo andare male e ho pensato che vivendo in un posto diverso lontano dai ricordi avrei sofferto di meno.

    Giulio: e ovviamente non è stato così…

    Marco: per i primi tempi è andato tutto bene, poi ho cominciato a sentire sempre di più la loro mancanza, continuavo a pensare ai momenti felici che abbiamo passato insieme….

    Giulio: e Maya?

    Marco: aveva capito tutto da parecchio, certo è stata felice quando sono andato a stare a Palazzo, ma sapeva che non sarebbe durata. Sai è stata proprio lei a spingermi a tornare, capiva quanto stavo male e le spiaceva vedermi soffrire.

    Giulio: ma perché non mi hai detto niente una settimana fa quando sei tornato?

    Marco: mi sembra che tu in questo momento abbia già abbastanza casini senza bisogno che mi ci metta pure io con i miei.

    Giulio: a quanto pare noi Cesaroni con i casini ci andiamo a nozze (ridendo con Marco).

    Marco: già….

    Giulio: senti Marco a proposito di casini…

    Marco: tranquillo riguardo a Nina non dirò niente.

    Giulio: grazie, sai volevo dirlo a Lucia è una cosa troppo importante non posso tenergliela nascosta. Solo che non mi va di parlargliene per telefono, quindi devo aspettare che torni anche se non so quando….

    Marco: bhe se non viene lei puoi sempre andare tu no?

    Giulio: Marcolì mi piacerebbe ma non posso come faccio a lasciare la bottiglieria, Rudy e Mimmo litigati, Alice in crisi, poi Sofia da sola coi ragazzi….

    Marco: eddai papà non crearti dei problemi inutili, la bottiglieria senza di te va avanti lo stesso qua a casa ci sono io e anche Sofia se ha bisogno basta che attraversi la strada.

    Giulio: sei sicuro di riuscire a cavartela, guarda che è mica facile stare dietro a tutto e tutti.

    Marco: non ti preoccupare in fondo è anche per questo che sono tornato, per dare una mano a te.

    Giulio: bentornato a casa Marco (abbracciandolo). Bhe ora vado in bottiglieria tuo zio mi avrà dato per disperso. Tu stai bene si?

    Marco: si sto bene: piu tardi faccio un salto da Francesco cosi vedo se ha bisogno di una mano.

    Per il momento mi fermo qua, lo so è un pò corto come episodio ma non volevo lasciarvi troppo a secco. Nel prossimo vediamo cosa succede a New York :wub: ;)



    Edited by delia_73 - 14/2/2015, 21:38
     
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  6. Maria871901
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    bella...
     
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  7. jameskirk88
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    Marcolino che ripensa al passato con Eva :rolleyes: :uhm: almeno il tuo non si è buttato il passato alle spalle come ha fatto quello del Pavo e c. :400: e finalmente un bel dialogo decente con il padre che qui fa proprio il padre, incredibile xD

    Aspettiamo il seguito :rolleyes:
     
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    BELLISIMO CAPITOLO, CERTO MARCO STA FACENDO QUELLO CHE NELLA SERIE NON HA FATTO, AIUTA IL PADRE, CAPISCE DI AMARE EVA :) è RITORNARNO IN SE :17: :17: :17: :17: :17: :17: :17: :17:
     
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  9. delia_73
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    E dopo mesi di assenza rieccomi con il proseguo di questa FF a modo mio, pensavate di esservi sbarazzati delle mie assurdità? E invece continuo ad assillarvi :17:

    Vi ricordate dove eravamo rimasti? Rudy che continua a morire d'amore per Alice ha pensato bene di fare a pugni con Mimmo: il ragazzo infatti è convinto che il fratello gli abbia "rubato" Irene di cui si era invaghito. Marco scopertosi ancora innamorato di Eva è tornato dal Lussemburgo anche perchè le cose Maya non sono andate come avrebbero dovuto.

    A seguito del litigio tra Rudy e Mimmo Sofia cerca in qualche modo di parlare con Irene cercando di capire cosa è successo tra lei e i due giovani Cesaroni.

    Sofia: (bloccandola mentre esce dal bagno per tornare in camera sua dove si era rintanata da un’ora) sapevo che prima o poi avresti avuto bisogno di andare in bagno.

    Irene: e hai fatto la guardia tutto questo tempo? Da grande voglio fare il tuo lavoro…non deve essere molto impegnativo visto che puoi non fare niente tutto il giorno.

    Sofia: amore aspetta…come stai?

    Irene: benissimo grazie (sul punto di piangere). Ora che hai finito di provare a fare la madre posso andare in camera mia?

    Sofia: io vorrei soltanto sapere come sono andate veramente le cose tra te Mimmo e Rudy.

    Irene: e come vuoi che siano andate come al solito. Io ho fatto la stronza con uno e con l’altro cercando di metterli contro e ci sono anche riuscita bella scazzottata vero?

    Sofia: io non credo che le cose siano andate così

    Irene: ah no? E allora come sono andate mamma?

    Sofia: dimmelo tu.

    Irene: tua figlia si è innamorata di Rudy e non pensava minimamente che Mimmo potesse provare le stesse cose per lei…lei ha cercato di dirgli che non provava gli stessi sentimenti, ha cercato di parlargli ma a quanto pare non è bastato…ora posso andare in camera mia?

    Irene va a chiudersi in camera ma Sofia non si arrende: le spiace vedere sua figlia in quello stato pertanto, anche attraverso la porta chiusa a chiave, prova a parlarle.


    Irene: mamma lasciami in pace

    Sofia: se non vuoi aprirmi non fa niente ti parlo da qui. Non devi nemmeno rispondermi (sedendosi sul pavimento davanti alla porta) Ero poco più grande di te quando mi sono innamorata per la prima volta ma innamorata innamorata. Non mangiavo, non dormivo non facevo niente altro che pensare a lui.

    Irene: si lo so.. era papà ma vi siete sposati e avete vissuto felici e contenti ora per favore vattene.

    Sofia: era prima di conoscere papà

    Irene: chi era?

    Sofia: un altro ragazzo non sono Mata Hari.. forse tu non sai nemmeno chi è.. era una donna che ha avuto tanti amanti…anche io non ho avuto solo papà nella mia vita sai…ero innamorata persa ma lui non era libero, aveva un’altra donna e un…insomma le cose erano molto ma molto complicate.

    Irene: e che cosa hai fatto?

    Sofia: ho fatto la cosa giusta, ho rinunciato. A volte per salvare una famiglia bisogna farlo fa male dirlo è difficile e fa male farlo. Ma va fatto. E comunque dopo ho conosciuto papà e come vedi le cose mi sono andate bene no?

    Irene: e alla fine lo hai superato?

    Sofia: le cose non sono mai facili, non sai quanto vorrei dirti che non soffrirai amore mio ma ti direi una grandissima bugia. A volte la scelta giusta è anche quella più difficile. Se hai fame puoi uscire sai, ti giuro che con le prediche per oggi ho finito (sentendo che Irene appoggia la mano alla maniglia della porta) ti lascio in pace.

    Irene: mamma?

    Sofia: si?

    Irene: grazie magari dopo

    Sofia: ti voglio bene amore mio tanto

    Sofia torna in cucina lasciando Irene a riflettere sul racconto che la mamma le ha fatto: mentre è immersa nei suoi pensieri arriva Giulio che prima di andare in bottiglieria vuole rassicurarsi che stia bene.
    Sofia: dai vieni entra vuoi una tazza di tè?

    Giulio: si grazie

    Sofia: come stanno Mimmo e Rudy?

    Giulio: Marco ha provato a parlarci poco fa: ho visto Rudy uscire mi sembrava abbastanza tranquillo Mimmo non lo so è uscito di corsa….spesso litigano ma è la prima volta che arrivano alle mani e non riesco a capire come sia potuto succedere.

    Sofia: quando c’è una ragazza di mezzo tutto è possibile (versando il tè nelle tazze)

    Giulio: una ragazza?

    Sofia: certo…Giulio?

    Giulio: si?

    Sofia: perché non provi a parlare coi tuoi figli?

    Giulio: perché non sono capace…. io non sono un padre perfetto Sofia, sai credo di averli abbracciati pochissime volte ma sono infinite quelle in cui ho fatto volare urla e scopettini.

    Sofia: bhe non è mai troppo tardi per cominciare non credi?

    Giulio: ci proverò ma non sarà facile.

    Sofia: è più facile di quanto tu creda.

    Giulio: ora è meglio che vada altrimenti si fa troppo tardi ah un consiglio….

    Sofia: quale?

    Giulio: se non ne vuole sapere di uscire dalla camera, passa delle sottilette sotto la porta così non muore di fame.

    Sofia: grazie del consiglio

    Sofia si alza dalla sedia per accompagnare Giulio alla porta ma non appena si mette in piedi ha un mancamento: lui fortunatamente riesce a sostenerla e la fa risedere cercando di aiutarla rilassarsi.

    Giulio: forse è meglio se ti stendi sei pallida

    Sofia: no non c’è bisogno ora passa, mi capita spesso ultimamente

    Giulio: oh sarai mica incinta? (cercando di sdrammatizzare)

    Sofia: e di chi? L’unico uomo che frequento sei tu e tra noi non è successo nulla…perlomeno negli ultimi vent’anni

    Giulio: anche perché se fosse successo e non ce lo ricordassimo sarebbe preoccupante

    Sofia: Giulio ho un problema al cuore

    Giulio: che?

    Sofia racconta a Giulio che il motivo per cui è tornata a Roma è un serio problema cardiaco e che attualmente si sta sottoponendo a una cura sperimentale nella speranza di evitare un trapianto, ma è da qualche settimana che spesso ha dei mancamenti.

    Giulio: ma perché non mi hai mai detto niente.

    Sofia: hai già i tuoi problemi ci mancava solo che ti assillassi coi miei e comunque non lo sa nessuno nemmeno i ragazzi.

    Giulio: fammi capire i tuoi figli non sanno niente?

    Sofia: no Giulio e non devono saperlo, non voglio che rivivano le stesse ansie e preoccupazioni che hanno vissuto quando il padre si è ammalato. Per favore non dire nulla a nessuno.

    Giulio: certo tanto qua segreto piu o segreto meno tranquilla non dirò niente. Sai pensavo di andare un po’ di giorni a New York a trovare Lucia, Eva e Marta ma se te stai cosi ci rinuncio.

    Sofia: ma dico sei fuori? Rinunci a vedere tua moglie e stare un po’ con la tua nipotina per perdere tempo dietro un’acciaccata come me.

    Giulio: si ma se ti senti male come è successo poco fa.

    Sofia: Giulio potrei sentirmi male in qualsiasi momento e tu di certo non puoi stare con me 24 ore su 24. Più tardi ho appuntamento dalla cardiologa per il consueto controllo mensile, sicuramente mi darà qualcosa per evitare che accada ancora, sai può essere un effetto collaterale della cura.

    Giulio: certo

    Intanto Marco è arrivato a casa di Francesco dove è in corso una discussione tra lui e Nina: argomento principale la fisioterapia che il signorino si rifiuta di proseguire.

    Nina: nessuno ti ha mai detto che sei più cocciuto di un caprone?

    Francesco: forse lo sono diventato frequentando te.

    Marco: che succede? Perché litigate? (togliendosi il giubbotto)

    Nina: il tuo amico qua ha deciso che vuole smettere con la fisioterapia

    Marco: ah e come mai?

    Nina: dice che è una perdita di tempo

    Francesco: appunto sono mesi che vado avanti e indietro da quella palestra e ancora non ho ottenuto nessun risultato.

    Nina: forse lo otterresti se ti impegnassi un po’ di più e magari facendo anche solo finta di provare ad alzarti da quella sedia.

    Francesco: (sbuffando) sentite lasciatemi stare, sono stanco delle vostre intromissioni nella mia vita, mi arrangio benissimo da solo senza voi che mi fate da badanti.

    Nina: allora se la pensi così è inutile che io stia qui a perdere altro tempo (prendendo la giacca e la borsa). Sai che faccio? Torno ai miei libri che sicuramente mi danno più soddisfazione. Ciao Marco piacere di averti rivisto. Bbbllll (facendo a Francesco il verso della linguaccia)

    Una volta rimasto solo con l’amico Marco è assalito da una forte rabbia nei suoi confronti: sia a causa della sua apatia, sia per il fatto di non essere riconoscente a Nina per tutto quello che ha fatto per lui. Anche se lo ha scoperto da poco, lei rimane comunque sua sorella, e come ha sempre fatto nei confronti di Rudy, Mimmo e Alice si sente in dovere di proteggerla.

    Marco: bene immagino che ora sarai soddisfatto.

    Francesco: Marco per favore non ti ci mettere anche tu è meglio cosi cominciavo a non sopportare più la sua irruenza.

    Marco: (appoggiando le mani ai braccioli della sedia a rotelle e guardando Francesco negli occhi) ascoltami bene pezzo di c…..e Nina sarà anche irruente e forse un pò pazza ma ricorda che in questi mesi se non ci fosse stata lei a sostenerti e a starti vicino saresti ancora inchiodato a letto. Quindi un minimo di riconoscenza nei suoi confronti dovresti avercela.

    Francesco: stare in un letto o su una sedia non cambia

    Marco: certo che cambia e cambierà ancora a meno che tu non voglia passare il resto della tua vita su questo trabiccolo. E’questo che vuoi Frà?

    Francesco: non sono l’unico al mondo confinato su due ruote, ce ne sono a migliaia come me e vivono benissimo.

    Marco: già peccato che la maggior parte di quelle persone sa bene che non potrà mai camminare, tu si. Frà ci puoi riuscire.

    Francesco: senti piantala con la storiella del paralitico che si alza e cammina, io da questa sedia non mi alzerò mai più è un dato di fatto. E adesso fammi il santo piacere di andartene e lasciarmi in pace.

    Senza dire niente Marco prende la giacca e deluso se ne va: non appena esce vicino alla porta di casa trova Nina che ha origliato tutta la conversazione.

    Marco: ehi che ci fai qua?

    Nina: non ho avuto il coraggio di andarmene ho sentito tutto

    Marco: vai a casa?

    Nina: si…dovrei andare a lezione ma non sono nello spirito giusto per ascoltare il funzionamento della pompa cardiaca.

    Marco: che?

    Nina: il cuore.

    Marco: già che studi medicina

    Nina: si vorrei tanto diventare un medico cardiologo come lo era mio padre ma è difficile, c’è anche un esame bastardo che non so se riuscirò mai a superare

    Marco: e io vorrei tanto aiutarti... ma mi sa che non è roba per me..è già tanto se sono riuscito a superare l’esame di maturità.

    Nina: ma dai davvero?

    Marco: si tra me e i libri non c’è mai stato un buon rapporto

    Nina: senti a proposito di rapporti….grazie prima per avermi difeso

    Marco: era il minimo che potessi fare dopo tutto quello che hai fatto per lui.

    Nina: quell’incidente l’ho causato io, in qualche modo dovevo pur espiare i miei sensi di colpa.

    Marco: Nina scusa ma temo di non capire, cosa c’entri tu con l’incidente di Francesco.

    Nina racconta a Marco i fatti accaduti quella sera: la sua discussione con Federico, il volere andare da sua moglie a spiattellarle in faccia la verità, le parole di Francesco nel cercare di dissuaderla dal compiere un simile gesto.

    Nina: …..quando sono arrivata sotto casa di Federico lui mi stava aspettando fuori, abbiamo fatto pace, lui mi ha baciata e Francesco è arrivato in quel momento. Lo so avrei dovuto avvisarlo ma non ho fatto a tempo; se lo avessi fatto lui non sarebbe uscito e non avrebbe avuto nessun incidente (cominciando a piangere)

    Marco: non è colpa tua, doveva succedere dai vieni qui (abbracciandola).

    Marco e Nina erano intanto arrivati sotto casa e Giulio, uscendo da casa di Sofia vedendoli insieme fraintende la situazione: ovviamente non può fare una piazzata al figlio ma si ripromette di fargliela non appena ne avrà l’occasione.


    Metà pomeriggio

    Nel frattempo a casa Cesaroni zio Annibale parla a Mimmo cercando di fargli capire quanto sia importante il rapporto tra fratelli.

    Annibale: (bussando alla porta della camera dei ragazzi) è permesso?

    Mimmo: se sei venuto per farmi la predica perdi tempo

    Annibale: no sono venuto per difenderti

    Mimmo: difendermi?

    Annibale: si secondo me hai ragione ad avere preso tuo fratello a pugni, in fondo lui è appropriato di una cosa non sua che apparteneva a te. Il codice penale parla di appropriazione indebita tra l’altro punibile per legge con la reclusione fino a tre anni di carcere…

    Mimmo: zio non capisco dove vuoi arrivare

    Annibale: ti sto proponendo di difenderti in un regolare processo contro tuo fratello.

    Mimmo: un processo?

    Annibale: certo non sono bravo come Luigi ma me la cavo che dici sei d’accordo?

    Mimmo: si certo almeno la faccio pagare a quell’idiota. Però dovresti farlo gratis visto che sono squattrinato.

    Annibale: vorrà dire che ti difenderò gratis. Ma c’è un problema.

    Mimmo: quale?

    Annibale: sei ancora minorenne ci vuole qualcuno che garantisca per te.Hai bisogno di un tutore e non so perché ma non credo che tuo padre voglia garantire per te.

    Mimmo: potremo chiedere a Marco o a zio Cesare o zio Augusto

    Annibale: mmmm

    Mimmo: che c’è?

    Annibale: hai pensato alle conseguenze?

    Mimmo: e sarebbero?

    Annibale: che si vedrebbero costretti a prenderti le parti andando così contro Rudy e forse anche contro tuo padre e lo stesso vale per me. Mimmo questo processo rischierebbe di fare saltare tutti i legami familiari è questo che vuoi? E tutto per una ragazza che a quanto mi risulta non è nemmeno la tua fidanzata? Sai…io ho sempre saputo dell’esistenza dei miei fratelli, ma non ho mai voluto incontrarli ero tremendamente arrabbiato con loro, li incolpavo del fatto che io non avevo un padre che passava più tempo con loro che con me. E anche quando loro mi hanno trovato inizialmente non volevo saperne ma poi tuo padre poco per volta è riuscito a trascinarmi nella vostra vita e devo dire che non ci sto affatto male, anzi ho scoperto il vero significato di una famiglia. E ti dico una cosa Mimmo: quando due fratelli smettono di volersi bene, smettono pure di essere fratelli e quindi di volersi bene e aiutarsi nei momenti difficili.

    Mimmo: credo di avere capito (ripensando a tutte le volte che lui e Rudy si sono aiutati a vicenda magari coprendo a Giulio l’uno le bravate dell’altro).

    Annibale: allora vuoi ancora che ti difenda?

    Mimmo: no non più senti sono quasi le quattro Rudy dovrebbe finire la lezione tra poco quasi vado a prenderlo. Grazie zio (abbracciandolo)

    Annibale: di nulla


    Intanto in bottiglieria è un momento di calma Augusto, come al solito non fa niente, Cesare sistema le tazzine del caffè appena lavate e Giulio come capita spesso ultimamente trova una scusa per assentarsi.

    Cesare: dove vai? (vedendo che Giulio si leva il grembiule)

    Giulio: mi assento per un’ora accompagno Sofia a un colloquio di lavoro.

    Augusto: a un colloquio? Ma Sofia un lavoro già lo ha

    Cesare: infatti se gia il lavoro c’è l’ha che ci va a fare a un colloquio?

    Giulio: (cominciando a spazientirsi) perché il posto dove sta non le piace e ne sta cercando un altro.

    Cesare: e devi accompagnarla te? Non ci può andare da sola?

    Giulio: perché l’ufficio dove deve andare si trova in un posto isolato ha paura ad andarci da sola e mi ha chiesto di accompagnarla. Contenti adesso?

    Augusto: ci posso andare io

    Giulio: NO!!! Cioè insomma è meglio se vado io anzi è meglio che mi sbrigo che già sto in ritardo.

    Augusto: (non appena Giulio è fuori) ou ma non è che niente niente quello c’ha l’intrallazzo con Sofia?

    Cesare: il dubbio nasce



    Università La Sapienza

    Mimmo aspetta Rudy fuori dall’aula dove si è appena conclusa la lezione di Economia Politica.

    Rudy: Mimmo che ci fai qua è successo qualcosa a casa?

    Mimmo: ...scusami per questa mattina ho esagerato

    Rudy: no hai fatto bene non dovevo lasciare che Irene mi baciasse. Se non ci fossi saresti sicuramente più felice.

    Mimmo: no invece sono contento che tu ci sia, perché come dice zio Annibale se due fratelli si odiano smettono di essere fratelli e io voglio continuare ad esserlo…voglio continuare ad essere il tuo “fratellino”.

    Rudy: vieni qua (abbracciandolo).

    Mimmo: ti voglio bene Rudy e sei il miglior fratello del mondo non so come farei senza di te.

    Rudy: lo stesso vale per me: senza di te mi sentirei sperso. Andiamo a casa a festeggiare con una sfiziosa merenda?

    Mimmo: aggiudicato

    Non appena arrivano davanti a casa Mimmo e Rudy vengono fermati da Irene che vuole scusarsi con entrambi per come si è comportata.

    Rudy: che vuoi?

    Irene: vi aspettavo volevo scusarmi con voi per quello che è successo, se avete litigato è stato solo per colpa mia. Rudy non avrei dovuto baciarti, sapevo che non ti interessavo, ma sono abituata che quando voglio qualcosa cerco di ottenerla a tutti costi senza pensare alle conseguenze. Mimmo perdonami, avrei dovuto essere più chiara con te….

    Mimmo: lascia stare io e Rudy ci siamo chiariti e io sono stato un vero stupido non so proprio cosa mi sia preso. Pace?

    Irene: pace

    Rudy: che ne dici di venire dentro con noi a suggellare la nostra pace con una succulenta merenda? Ieri Gabriella ha preparato la crostata.

    Mimmo: scordatela zio Augusto si è finito l’ultima fetta oggi dopo pranzo

    Rudy: e te pareva



    Policlinico Gemelli ore 17:00

    Il vero motivo per cui Giulio si è assentato dalla bottiglieria è perché ha deciso di accompagnare Sofia alla visita cardiologia, proprio non se la sente di lasciarla andare da sola e ha fatto bene in quanto le notizie sulla salute del suo cuore non sono buone.

    Cardiologa: purtroppo sta succedendo quello che avevamo già calcolato come probabilità: la cura sperimentale ha smesso di funzionare.

    Sofia: (trattenendo le lacrime) adesso cosa facciamo?

    Cardiologa: le cambierò i farmaci, questi saranno di sostegno così non avrà più questi svenimenti, ci metteremo in lista per il trapianto. Sentendosi meglio affronteremo l’attesa di un cuore disponibile che speriamo arrivi molto presto; adesso i tempi non li possiamo più controllare.

    Sofia: non era proprio questo quello che volevo sentirmi dire…

    Cardiologa: sono contenta che adesso abbia un compagno…questo la aiuterà (vedendo che Giulio prende la mano di Sofia)

    Giulio: io sono un vicino di casa

    Cardiologa: piacerebbe anche a me avere un vicino così.


    Ore 20:00

    Dopo la visita Giulio accompagna Sofia a casa cercando di convincerla ad andare a cena da loro di modo che non si stanchi a preparare.

    Giulio: senti Sofia perché non venite a cena da noi c’è tanta roba cosi non devi cucinare, lavare i piatti…sei stanca oggi

    Ivan: (che sta facendo i compiti) ma si può sapere che avete da nascondere voi due?

    Giulio: niente

    Sofia: niente amore

    Nina: (rientrando con Marco) ciao Giulio

    Giulio: siete stati fino adesso da Francesco?

    Marco: si eravamo al locale….

    Giulio: te in bottiglieria non ci stai manco a inchiodarti ma da quando sei tornato vivi in quel locale…

    Marco: papà lo sai Francesco ha bisogno….

    Nina: che si mangia stasera?

    Sofia: faccio un sugo e un po’ di pasta

    Nina: mamma sono due giorni che non stai bene guarda quanto sei pallida…c’è qualcosa che non va?

    Sofia: io…

    Giulio: no è che mi stava dicendo che è un po’ stanca perché in questi giorni la stanno mettendo sotto pressione al lavoro…però non mi sembra pallida…Marco andiamo a casa ci stanno aspettando. Sicuro che non volete venire a cena da noi?

    Sofia: no Giulio grazie…

    Giulio: bhe se avete bisogno di qualcosa…chiamate

    Nina: vuoi che ti do una mano?

    Sofia: non è il caso.

    Ivan: (non appena Marco e Giulio sono fuori) ma che ti piace Giulio?

    Sofia: ma che dici?

    Ivan: no perché non capisco cosa abbia in più di Giuseppe (il padre di un suo compagno di scuola secondo lui adatto a Sofia) ah si…una moglie….

    Intanto fuori Marco e Giulio prima di entrare in casa hanno un accesa discussione a proposito di Nina e Sofia.

    Giulio: Marco non è che mi stai nascondendo qualcosa?

    Marco: perché cosa dovrei nasconderti?

    Giulio: non fare lo gnorri questa mattina ti ho visto qua fuori abbracciato a Nina, oggi siete stati fuori tutto il pomeriggio e non mi raccontare la frottola che stavi da Francesco perché non è vero.

    Marco: ok io e Nina siamo stati insieme tutto il pomeriggio….

    Giulio: ma sei diventato cretino???? Marco quella è tua sorella per davvero questa volta sarebbe sul serio un incesto.

    Marco: papà guarda che le cose mica stanno come pensi: è vero ho passato il pomeriggio insieme a Nina a…consolarla. Si sente in colpa per avere causato l’incidente di Francesco e ora non si da pace perché lui si rifiuta di collaborare. E comunque sei te che dovresti dirmi qualcosa non credi?

    Giulio: io cosa dovrei dirti?

    Marco: papà che stai a combinare con Sofia?

    Giulio: niente perché?

    Marco: perché ultimamente passi parecchio tempo con lei, e prima Nina non è stata l’unica a notare che sta poco bene. Oh non è che avete combinato un altro casino?

    Giulio: andiamo dentro c’è qualcosa che tutti dovete sapere.

    Alice: (correndo fuori di casa) Giulio per fortuna siete qua venite dentro Stefania è impazzita sta minacciando tutti con un coltellaccio da cucina.

    Giulio: ecco ci mancava anche questa.

    La scena che si presenta in casa davanti agli occhi di Giulio e Marco è tragicomica, Augusto e Cesare in cucina con le mani alzate davanti a una Stefania a dir poco iraconda e armata di coltello che minaccia di sgozzare quei due poveretti se non si decidono a confessare la verità su un eventuale tresca tra il fratello e Sofia.

    Stefania: allora vi decidete a dirmi cosa sta combinando Giulio alle spalle di Lucia?

    Augusto: ti abbiamo già detto che noi non sappiamo niente.

    Stefania: e pensate che vi creda? Poveri illusi. FORZA PARLATE!!!

    Giulio: (entrando in cucina) ma che sta a succedere qua?

    Stefania: ahhh eccolo qua il fedifrago dai confessa: che c’è tra te e Sofia?

    Guido: ma che oggi ce l’avete tutti con sta storia

    Stefania: eh chissà come mai!!!!

    Marco: ma non stava meglio?

    Augusto: appunto STAVA!!!

    Stefania: zitto tu!! Alain Delon della Garbatella. Chissà quante ne hai irretite Gabriella compresa.

    Rudy: papà ti prego fa qualcosa

    Questa assurda situazione sarebbe andata avanti per ore se non fosse intervenuto Annibale, rientrato in quel momento, a calmare le pazzie di Stefania.

    Annibale: buona sera a tutti…ehi che succede?

    Cesare: Annibale per favore leva quell’arnese dalle mani di questa svitata

    Stefania: ah bello svitato ci sarai te

    Annibale: Stefania non conosco il problema ma credo possa essere tranquillamente risolto senza troppi spargimenti di sangue (levandole il coltello dalle mani). Adesso siediti bevi un po’ di acqua rilassati e spiegatemi cosa è successo.

    Cesare: chiedilo a Giulio visto che la causa di tutto sto casino è lui e te non fare il finto tonto che sappiamo tutto. Povera Lucia che amarezza!!!!

    Giulio: d’accordo vi dirò tutto….oggi Sofia non aveva nessun colloquio di lavoro l’ho accompagnata dal medico.

    Stefania: dal medico?

    Giulio: si e le notizie non sono state incoraggianti: Sofia soffre di un grave problema di cuore è venuta a Roma per sottoporsi a una cura sperimentale che a quanto sembra non ha funzionato.

    Alice: e cosa succederà?

    Giulio: dovrà subire un trapianto nell’attesa dovrà prendere dei farmaci che le impediscano di svenire, pare che in questi ultimi giorni le sia capitato spesso.

    Augusto: Giù ma tu lo sapevi allora?

    Giulio: no del problema al cuore l’ho saputo solo oggi, quanto ai giorni scorsi è vero sono stato parecchio vicino a lei ma cosa dovevo fare? E’ sola qua non conosce nessuno e io sono l’unico supporto che ha. Non è facile crescere tre figli da soli…io ne so qualcosa.

    Augusto: bhe d’ora in poi Sofia può contare su tutti noi per qualsiasi cosa abbia bisogno.

    Stefania: Giusto!!!

    Annibale: Giusto!!

    Giulio: c’è ancora una cosa….lei è preoccupata per i figli se le cose dovessero andare male non saprebbe a chi affidarli cosi io….le ho promesso che mi sarei occupato di loro.

    Cesare: e come la metti con Lucia? Pensi di dirglielo oppure quando torna si trova altri tre ragazzini in giro per casa?

    Giulio: (guardando Marco) pensavo di partire e stare un po’ di tempo a New York con Lucia e magari ne approfitto anche per fare un po’ il nonno. Quando ho scoperto che Sofia stava male quasi non volevo più partire ma lei mi ha convinto.

    Augusto: Giù parti sereno che qua ci sono io che tengo tutto sotto controllo.

    Cesare: allora siamo a posto

    Augusto: che non vi fidate di me?

    Cesare/Giulio: NO!!!!

    Stefania: Giulio non preoccuparti ci penso io a tenere a bada questa banda di maschi. Bastano un coltello e due urli e filano come soldatini.

    Mimmo: ma stasera non mangiamo? Io sto morendo di fame.

    Stefania: bhe è pronto da un pezzo

    Giulio: voi due come andate?

    Rudy: tutto a posto, abbiamo fatto pace

    Mimmo: si e di questo devo ringraziare zio Annibale abbiamo parlato e mi ha fatto capire che sbagliavo. Ci siamo chiariti anche con Irene.

    Giulio: bene sono proprio contento l’idea di partire e lasciarvi litigati non mi piaceva per niente.

    In quel momento squilla il telefono Augusto risponde.

    Augusto: buonasera qui è casa Cesaroni in cosa posso esserle utile?

    Lucia: Augusto sempre il solito eh

    Augusto: oh la mia cognata americana allora che si dice in quel di New York?

    Lucia: tutto nella norma, faccio la nonna, la mamma, la domestica. E li come va?

    Augusto: non ci lamentiamo, ti passo tuo marito che ha una cosa importante da dirti.

    Giulio: pronto Lucia?

    Lucia: Giulio amore che novità c’è?

    Giulio: niente è che pensavo di venire a trovarvi e stare con voi per un po’.

    Lucia: amore è una notizia meravigliosa!!! E quando pensi di venire?

    Giulio: ancora non lo so l’ho deciso questa mattina. Voi state bene? Eva e la piccola?

    Lucia: Eva è al lavoro e Marta sta giocando in camera sua.

    Giulio: a quest’ora ancora al lavoro?

    Lucia: Giulio qua sono le due del pomeriggio. Comunque tutto bene li?

    Giulio: si a parte Mimmo e Rudy che questa mattina hanno pensato bene di prendersi a sberle, ma nulla di serio.

    Lucia: cosa? Rudy e Mimmo si azzuffano e mi dici che non è nulla di serio? Ma si sono fatti male?

    Giulio: bhe stavano meglio prima comunque non ti preoccupare la situazione è sotto controllo.

    Lucia: e ci manca solo che non sia sottocontrollo guarda!!! Senti forse è meglio se rimandi il viaggio, almeno finchè quei due non si sono chiariti nella speranza che nel frattempo non saltino fuori altre grane.

    Giulio: Lucia Mimmo e Rudy hanno fatto pace oggi nel pomeriggio e comunque mentre sono via ci penserà Marco a mandare avanti tutto.

    Lucia: Marco? Ma non stava in Lussemburgo?

    Giulio: si ma è tornato proprio per darmi una mano (guardandolo e accarezzandogli la testa) dai te lo passo cosi ci parli.

    Marco: ciao Lucia come va?

    Lucia: tesoro come stai? Tutto bene? E Maya?

    Marco: si si tutto a posto Maya…non è potuta venire aveva delle faccende da sbrigare (mentre Giulio lo guarda perplesso sapendo la verità)

    Marta: (uscendo dalla camera) nonna quando andiamo al parco?

    Lucia: tra poco andiamo ma prima non vuoi salutare papà?

    Marta: SIIII!!!!!

    Lucia: (ridendo) ti passo tua figlia che vuole salutarti.

    Marta: ciao papà!

    Marco: ciao amore mio!!!!

    Marta: quando vieni mi manchi tanto.

    Marco: anche tu mi manchi appena posso vengo a trovarti promesso.

    Marta: papà lo sai ho imparato ad andare sui pattini a rotelle? Mamma mi ha insegnato io però non sono brava come lei.

    Marco: scommetto che sei bravissima amore…proprio come mamma.

    Lucia: tesoro adesso però saluta papà i tuoi progressi sui pattini glieli racconti la prossima volta.
    Marta: papà nonna dice che ti devo salutare perché dobbiamo uscire, ti voglio tanto bene

    Marco: anche io amore mio, mi raccomando fai la brava e ….. ubbidisci sempre a mamma e nonna d’accordo?

    Marta: sempre. Ciao papino. Nonna papà dice che presto viene.

    Lucia: si ho sentito ma prima di papà viene nonno.

    Marta: ma perché non vengono insieme papà e nonno?

    Lucia: perché la casa è troppo piccola e tutti non ci stiamo, non è come a Roma che possiamo stare in tanti. Su corri a mettere il giubbino che usciamo.

    Marta: andiamo al parco?

    Lucia: si e poi a fare un po’ di spesa.

    Marta: andiamo anche a prendere mamma?

    Lucia: no amore stasera mamma torna tardi

    Marta: mamma lavora sempre tanto….

    Marta non ha torto ultimamente Eva sta lavorando parecchio: esce di casa la mattina presto e raramente rientra prima delle undici di sera quando sua figlia spesso è già a letto. E anche questa sera non fa eccezione: Lucia sente girare la chiave nella serratura che è mezzanotte passata.

    Lucia: tesoro finalmente stavo cominciando a preoccuparmi.

    Eva: si lo so scusami pensavo di arrivare prima, ma è successa una rogna sul lavoro che mi è toccato risolvere e poi il capo mi ha convocato per un colloquio.

    Lucia: mi auguro che fossero buone notizie…ma che è quel sorriso malandrino.

    Eva: ho ottenuto una promozione mamma, mi hanno promosso vice direttrice dell’ ufficio corrispondenze dall’estero.

    Lucia: ohh amore ma è fantastico!!! (abbracciandola)

    Eva: si ma dovremo trasferirci

    Lucia: dinnuovo

    Eva: bhe si l’ufficio corrispondenze in genere si trova in uno Stato diverso da quello in cui vivi.

    Lucia: si in effetti… e dove ti spediscono?

    Eva: a S. Francisco.

    Lucia: ma è dall’altra parte degli Stati Uniti.

    Eva: lo so mamma ma mica potevo rinunciare per quello.

    Lucia: no certo che no…ma si affronteremo un altro trasloco.

    Eva: no mamma io e Marta affronteremo un altro trasloco, è ora che tu torni a Roma.

    Lucia: ma tesoro come fai? C’è tutto da imballare, da spedire e poi con Marta…

    Eva: Marta è abbastanza grande mi aiuterà lei…mamma (mettendole le mani sulle spalle) tu sei stata per troppo tempo dietro a noi, ammetto che il tuo aiuto è stato prezioso ma è giusto che torni a casa: da quello che mi è parso di capire ci sono un bel po’ di casini da risolvere e Giulio non può fare tutto da solo. E poi c’è Aly è tua figlia anche lei è credo proprio che in questo momento abbia bisogno di te.

    Lucia: sai oggi ho parlato con Giulio pensava di venire e stare per un po’, magari potrebbe darci una mano per il trasloco…

    Eva: d’accordo ma poi tu torni indietro con lui? Ok. Mamma prometti che tornerai a Roma

    Lucia: promesso…la mia bambina non ha più bisogno di me…(prendendole il viso tra le mani)

    Eva: a proposito e la mia di bambina?

    Lucia: dorme, almeno credo. L’ho messa a letto un’ora fa.

    Eva: vado a vedere.

    Eva entra nella camera che divide con Marta e trova la piccola nel letto ancora sveglia abbracciata a Prezzemolo, il draghetto di peluches che le hanno comprato a Gardaland durante la tappa dell’X-Tour alll’arena di Verona.

    Eva: ehi patatina non dovresti dormire?

    Marta: mammina (tirandosi su)

    Eva: come mai ancora niente ninna?

    Marta: non riesco

    Eva: c’è qualcosa che non va? (vedendola triste)

    Marta: mamma mi manca tanto papà. (andando a rannicchiarsi tra le braccia di Eva).

    Eva: amore lo so che papà ti manca ma abbiamo già parlato di questo te lo ricordi? Ti ho spiegato perché siamo venute a stare qui.

    Marta: si….ma mi manca tanto lo stesso.

    Eva: cosa ne dici adesso di rimetterti giu e provare a dormire un pochino? E’veramente tardi.

    Marta: notte mamma

    Eva: buona nanna (dandole un bacio sulla fronte)

    Eva esce dalla camera con le lacrime agli occhi e Lucia ovviamente preoccupata le chiede il motivo.

    Lucia: tutto bene?

    Eva: si…si tutto bene.

    Lucia: ti ha chiesto di Marco non è così? (Eva annuisce). Tesoro, capisco che siete ai ferri corti e parlarvi vi viene difficile, ma in qualche maniera dovete ricominciare a farlo se non per voi per fatelo per vostra figlia.

    Eva: è così difficile mamma (piangendo tra le braccia di Lucia)

    Lucia: aah amore vedrai che tutto si sistemerà….

    Riuscirà Marta a vedere il suo papà? E lui e Eva ricominceranno a parlarsi? Per saperlo aspettate il prossimo episodio.

    Edited by delia_73 - 4/11/2016, 17:25
     
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  10. jameskirk88
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    Che bella la sesta serie.... quando non sono Favot e la De Panfilis a scriverla :uhm: :17: :17: anche perchè qui vediamo finalmente cosa combinavano Eva e Lucia a New York, visto che nella serie di questo si è parlato poco o niente. Bellissima la telefonata tra Marco e la piccola, e la scena in cui Marta dice a mamma quanto gli manca il suo papà :( :( :( l'oscar però va sempre al mitico Giulio Cesaroni: prima vede l'incesto tra Marco e Nina, e poi si dimentica del fuso orario tra Roma e New York :o: :258: :258: :17: bastava tanto poco per fare una stagione decente...

    Complimenti, al prossimo capitolo xD
     
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    Eva è ancora molto ferita per quello successo alla fine della 5a Stagione (che io non comprendo affatto) spero che Marco si faccia perdonare presto e che Giulio non lasci Lucia per una Sofia qualunque. Bravissima come sempre continua così che avresti un futuro da autrice :)
     
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  12. delia_73
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    CITAZIONE (Elisa Perinelli @ 18/6/2015, 23:11)
    Eva è ancora molto ferita per quello successo alla fine della 5a Stagione (che io non comprendo affatto) spero che Marco si faccia perdonare presto e che Giulio non lasci Lucia per una Sofia qualunque. Bravissima come sempre continua così che avresti un futuro da autrice :)

    Non vi preoccupate Giulio rimarrà con la sua Lucia :111: e Marco ed Eva poco per volta imparerano a perdonarsi a vicenda :wub: oltre a questo ci saranno novità per tutti i membri della famiglia e anche qualche piccolo problema causato involontariamente dalla famiglia Scaramozzino :(
     
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  13. delia_73
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    Buona sera tutti amici, guardando le date dei post mi sono resa conto che è quasi un anno che non posto (che vergogna :111:)
    spero non l'abbiate a male ma non sempre l'ispirazione è presente :unsure:. Mi faccio perdonare postando adesso ;).
    Eravamo rimasti a Eva a cui è stato proposto il trasferimento a Los Angeles, mentre a Roma Giulio si sta apprestando a partire per gli Stati Uniti per andare a trovare moglie, ex nuora e nipotina lasciando la gestione della famiglia (Scaramozzino compresi) nelle mani di Marco, tornato a casa perchè le cose con Maya non sono andate come avrebbero dovuto :17:.


    Buona lettura :)


    Nei giorni a seguire in casa Cesaroni c’è la consueta routine fatta di scuola, lavoro, lezioni all’Università e quotidiane discussioni specialmente tra Marco e Giulio. Quest’ultimo, che si sta preparando per la partenza per New York, non è ancora del tutto convinto a lasciare l’andamento della casa in mano a suo figlio.

    Giulio: Marco sei sicuro di riuscire a tenere tutto sotto controllo? No perché se non te la senti piuttosto non parto.

    Marco: eddai papà non ricominciare….

    Giulio: io non ricomincio però…..

    Rudy: (seguito da Mimmo) papà?

    Giulio: che c’è

    Rudy: ehm c’è un problema

    Giulio: ecco appunto non sono ancora partito e già ci sono dei problemi. Che succede stavolta?

    Rudy: riguarda il tuo biglietto…insomma mi sono dimenticato di prenotarlo.

    Mimmo: (vedendo la faccia sconvolta di Giulio) ma lui non c’entra è stata colpa mia. Il giorno che avrebbe dovuto prenotare il biglietto gli ho chiesto un consiglio su come riconquistare Chiara e….

    Giulio: e…..?

    Rudy: il tempo è passato e quando sono andato nel sito per la prenotazione tutti i posti erano esauriti.

    Giulio: e non potevate scegliere un altro volo? Mica sarà stato l’unico no?

    Mimmo: per Pasqua era tutto occupato

    Giulio: state scherzando? No ditemi che è uno scherzo perché se è vero vi scarto le orecchie come le caramelle.

    Marco: papà credo che stiano dicendo sul serio.

    Giulio: andiamo bene e adesso che racconto a Lucia? Che devo rimandare il viaggio perché invece di pensare al biglietto mio pensavate alle vostre fidanzate? E per fortuna che le ho detto che siete cresciuti e diventati responsabili.

    Annibale: Giulio devi sempre fare una tragedia per tutto, il viaggio lo rimandi che problema c’è?

    Giulio: il problema è che sono mesi che per un motivo o per l’altro rimando e ora che finalmente avrei potuto partire non posso perché ho dei figli deficienti.

    Alice: (uscendo dalla camera) Giulio questa è per te (consegnandogli una busta)

    Giulio: per me? “Agenzia di viaggi Terre Lontane” (leggendo il nome sulla busta)

    Rudy: dai aprila

    Giulio: (aprendo la busta) ma è il biglietto per New York…allora non l’avete dimenticato.

    Mimmo: c’è anche un bigliettino leggilo.

    Giulio: “caro papà questo è il nostro regalo per te. Marco, Rudy, Mimmo, Alice, Eva”. Ma che significa?

    Augusto: significa che sei il solito frolloccone ma non l’hai capito che il viaggio te lo hanno regalato i tuoi figli?

    Giulio: l’avete pagato voi?

    Marco: bhe mi pare evidente

    Alice: il biglietto è aperto puoi partire quando vuoi.

    Giulio: io… davvero non so cosa dire

    Mimmo: non devi dire niente solo preparare la valigia e andare. Lucia ti aspetta.

    Giulio commosso abbraccia forte i suoi ragazzi, mai si sarebbe aspettato un regalo simile e soprattutto si è reso conto che non sono poi cosi maturi e irresponsabili come lui credeva. Una volta scioltosi dal loro abbraccio li esorta a tornare alle loro faccende e una volta in camera, nel posare il biglietto sul comodino lo sguardo inevitabilmente gli cade sulla foto di Marta, il chè fa riaffiorare ricordi e tristi pensieri.

    Marco: (sedendosi sul letto vicino a Giulio) lo sapeva? (riferendosi al tradimento con Sofia)

    Giulio: si lo ha sempre saputo….


    Flashback 20 anni prima

    Giulio è appena rincasato, dopo avere passato la notte con Sofia ma trova un’amara sorpresa: Marta sta riempiendo una valigia.

    Giulio: ma che stai a fare?

    Marta: me ne vado

    Giulio: come te ne vai? E Marco dove sta?

    Marta: ho chiamato Ezio che venisse a prenderlo sta a casa loro, non volevo che ci vedesse litigare né che assistesse alla fine del nostro matrimonio. Ti lascio campo libero così finalmente potrai divertirti con la tua nuova fiamma diciottenne.

    Giulio: Marta lo so ho sbagliato ma è successo una volta, una sola io amo solo te.

    Marta: bel modo di dimostrarmelo, facendo il porco con un’altra che potrebbe essere tua figlia e pensare che ci siamo scambiati la promessa di fedeltà. Mi hai deluso Giulio.

    Giulio: cosa posso fare per farmi perdonare?

    Marta: niente…quello che hai fatto non giustifica un perdono. Oggi nel pomeriggio vengo a prendere il resto.

    Giulio: e Marco?

    Marta: potrai vederlo quando vuoi in fondo è sempre tuo figlio

    Giulio: non puoi ripensarci?

    Marta: per il momento no….

    Fine flashback


    Giulio: siamo stati separati un mese io qui e lei a casa di Ezio e Stefania.

    Marco: e cosa vi ha spinto a tornare insieme?

    Giulio: l'amore figliolo. Io amavo immensamente la mamma e lei amava me. A stare separati proprio non ci riuscivamo e poi c'eri tu che avevi tutto il diritto di crescere in una famiglia unita e serena. Vabbhè basta coi ricordi è meglio andare a letto.

    Marco: certo notte papà (alzandosi e dirigendosi fuori dalla camera)

    Giulio: Marco?

    Marco: si?

    Giulio: sono contento che tu sia tornato a casa, senza di te mi sentivo sperso.

    Marco: (rientrando e abbracciando suo padre) tranquillo non andrò più via.

    Alice: (entrando in camera con il telefono in mano) si sta qua adesso te lo passo, ciao mamma bacio. Mamma vuole parlarti.

    Marco: (lasciando Giulio al telefono e seguendo Giulio in corridoio) hai per caso parlato con Eva?

    Alice: si perché?

    Marco: e….come sta?

    Alice: bene almeno cosi mi è sembrato ma se vuoi sapere se ha chiesto di te la risposta è no, non sa nemmeno che sei qui.

    Marco: non glielo avete detto?

    Alice: no vuole sentire parlare di te il meno possibile…anche se mamma mi ha detto che secondo lei ti ama ancora ma non riesce a smettere di soffrire.

    Marco: e tu come stai?

    Alice: tiro avanti ma non ho il coraggio né di guardare in faccia Francesco né di parlare con Rudy (sedendosi sul divanetto in corridoio) è tutto un gran casino

    Marco: non dire così dai vieni qua (facendole appoggiare la testa sulla sua spalla)

    Alice: aveva ragione Rudy non avremo mai dovuto venire a stare qui e voi Cesaroni dovreste stare lontano da noi Cudicini creiamo solo scompiglio (tirando su col naso)

    Marco: mai quanto ne creiamo noi (ridendo con Alice)

    Alice: è piuttosto tardi io andrei a letto domani devo alzarmi presto ho lezione alle 9:00….grazie sei un fratello fantastico (dandogli un bacio e alzandosi per andare in bagno)

    Marco: di niente figurati “anche se avrei preferito essere tuo cognato” (pensando tra se)

    I pensieri di Marco vengono improvvisamente interrotti da una telefonata di Nina, che nonostante i suoi contrasti con Francesco continua comunque a stargli vicino spronandolo a riprovare camminare.

    Marco: ehi dimmi.

    Nina: Marco lo so che è tardi ma qua è successo un casino...

    Marco: come un casino?

    Nina: Francesco...è caduto e non riesco a tirarlo su. Ti prego vieni.

    Marco: d'accordo arrivo...

    Giulio: tutto a posto Marco?

    Marco: ha appena chiamato Nina, Francesco è caduto e lei non riesce a tirarlo su vado là.

    Giulio: vuoi che venga con te?

    Marco: no dovrei riuscirci da solo

    Giulio: va bene ma se hai bisogno chiama ok?

    Rudy: vengo ad aiutarti...

    Marco: Rudy non credo sia una buona idea

    Rudy: lo so ma voglio venire lo stesso...

    Marco: ok dai andiamo.

    Alice: Rudy?

    Rudy: si?

    Alice: fatemi sapere come sta...

    Circa un quarto d'ora dopo Rudy e Marco sono a casa di Francesco che si trova semiseduto sul pavimento del bagno con un asciugamano pieno di ghiaccio sulla fronte.

    Marco: Frà!!!

    Francesco: finalmente ti si rivede che fine avevi fatto?

    Marco: ma che hai combinato?

    Francesco: ero in bagno stavo cercando di rimettermi sulla sedia a rotelle quando qualcosa è andato storto e mi sono ritrovato per terra.

    Nina: per fortuna che stavo qua altrimenti avrebbe rischiato di passare la notte sul pavimento.

    Francesco: e che ci fai te qua? (rivolto a Rudy)

    Rudy: mah forse per darti una mano?

    Francesco: dopo tutti i casini che sei riuscito a combinare hai anche il coraggio di venire qua a fare il buon samaritano?

    Nina: Rudy sta solo cercando di rendersi utile

    Marco: dai ti aiutiamo a rimetterti a letto.

    Francesco: confinato su una sedia a rotelle con una patacca sulla fronte, pronto per l'ospizio.

    Nina: bhe se ci vuoi andare non c'è problema, al massimo ti ritrovi in camera con qualche vecchietto affetto da demenza senile che ha preso il giorno per la notte e ti scambia per il figlio che sta in guerra in Afghanistan.

    Francesco: ahh davvero divertente

    Nina: mi spiace ma te le cerchi. Certo che Alice doveva essere davvero una santa a sopportarti.

    Francesco: mmm per favore non parlarmi di Alice.

    Nina: e allora di cosa vogliamo parlare??? Di come passi le giornate a commiserarti? Ma quando ti deciderai a reagire?

    Francesco: senti non ho bisogno di prediche va bene?

    Rudy: già perchè sei troppo concentrato su te stesso per pensare agli altri. Tanto che ti importa? Hai tre persone al tuo servizio: due a casa e una al locale che si sta facendo il mazzo perchè non non vada tutto a rotoli. Alice avrà anche sbagliato e in parte la colpa è mia, ma ricordati che se sei uscito dai casini e dai debiti che avevi è sopratutto grazie a lei quindi perlomeno cerca di avere nei suoi confronti un minimo di riconoscenza.

    Francesco: cioè dovrei inzerbinirmi davanti a lei per il resto della mia vita?

    Rudy: no ma evita di trattarla come un' appestata, perchè non lo merita....io vado a casa ci vediamo dopo? (rivolto a Marco).

    Marco: no dì a papà che questa notte mi fermo qui.

    Nina: se tu stai qui, io vado a casa cerco di studiare ancora qualcosa. L'esame si avvicina e non sono nemmeno a metà del libro.

    Marco: la accompagni tu vero?

    Rudy: certo....

    Marco: che vuoi? (vedendo Rudy con la mano tesa)

    Rudy: le chiavi del furgoncino, se domani non sta sotto casa chi lo sente zio Cesare.

    Marco: si scusa (mettendosi le mani in tasca e tirando fuori le chiavi)

    Rudy: oh ma non è che tra te e Nina.....? (parlando piano per non farsi sentire)

    Marco: che ti ci metti anche te? Già papà ha rotto con sta storia. Comunque no non c'è niente e mai nulla ci sarà va bene?

    Rudy: se lo dici te...a domani fratellino

    Marco: vedi di andartene va?


    New York redazione CNN : ore 18:00 (orario americano)

    Eva sta lavorando a un articolo di cronaca quando viene convocata in ufficio dal direttore mister Hike un uomo semplice e alla mano che crede nelle capacità dei giovani, indipendentemente dal loro titolo di studio.

    Eva: è permesso? (facendo capolino alla porta dell'ufficio del direttore e accorgendosi che non è solo)

    Mister Hike: oh Eva vieni vieni ti presento Stuart Lambert.

    Eva: piacere Eva Cudicini (tendendogli la mano)

    Stuart: (rivolto a Mike ma continuando a fissare Eva) oltre a essere brava è anche carina, l'ideale per il ruolo di corrispondente dall'estero. Credo che lavoreremo bene insieme.

    Eva: eh.....

    Mister Hike: (accorgendosi dell'espressione stupita di Eva) Stuart è il direttore del nostro ufficio corrispondenza a Roma. C'è bisogno di un nuovo corrispondente e tu sei la persona adatta: oltretutto avendoci vissuto conosci bene la città.

    Eva: ma....il mio trasferimento a Los Angeles?

    Mister Hike: quello è sempre valido, ma la scelta spetta solo a te.

    Eva: e quali sarebbero le condizioni?

    Stuart: ma perchè parlarne qui? Possiamo farlo tranquillamente questa sera davanti a una bistecca e un bicchiere di vino. Conosco un ottimo ristorante italiano poco distante da qui: il Lincoln.

    Mister Hike: vi terrei volentieri compagnia, ma questa sera ho già preso un impegno, però potete andare voi due, in fondo il direttore laggiù sei tu non io.

    Stuart: allora è deciso passo a prenderti alle 20:00, tanto non penso tu abbia impegni particolari.

    Eva: no...no va benissimo.

    Eva in realtà l'impegno lo aveva: sono diversi giorni che arriva a casa tardi e Marta si è giustamente lamentata, cosi per quella sera le ha promesso che sarebbe arrivata prima cosi da cenare insieme e poi leggerle la favola prima di andare a nanna. Ovviamente la promessa non può mantenerla anche se l'idea di uscire a cena con quel tipo non la aggrada per niente: uno che dà per scontato che le donne cadano ai suoi piedi e accettino qualsiasi sua decisione senza fiatare la dice lunga su che razza di uomo sia. Nonostante tutto questo deve accettare quell'invito, in fondo è pur sempre una cena di lavoro.

    Eva: ciao mamma (entrando in casa)

    Lucia: ciao tesoro (mentre Eva le dà un bacio sulla guancia)

    Eva: si ma riesco ho una cena di lavoro

    Lucia: riguarda il trasferimento a Los Angeles?

    Eva: non proprio, oggi mi hanno proposto un posto di vice-direttore all'ufficio corrispondenze dall'estero a Roma.

    Lucia: amore è una notizia fantastica potresti tornare a casa. Ma Los Angeles?

    Eva: posso scegliere, tutto dipende da cosa mi propone il Clark Gable de noantri

    Lucia: Clark Gable?

    Eva: è il direttore dell'ufficio corrispondenze a Roma

    Lucia: assomiglia a Clark Gable?

    Eva: già con la stessa “simpatia” che aveva nel ruolo di Rett Butler in Via col Vento

    Lucia: bhe mica male almeno è un bel vedere e poi non si sa mai che magari....

    Eva: mamma per favore, l'ultima cosa di cui ho bisogno è un uomo...stò bene così. Vado a cambiarmi

    Lucia: Eva?

    Eva: dimmi?

    Lucia: tra Roma e Los Angeles...c'è Marta....pensaci bene prima di prendere una decisione.


    Flash back tre anni prima

    Marco e Eva si sono concessi una seratina romantica andando fuori a cena: quella sera niente concerto in quanto è stato la sera prima e l'indomani partiranno per la successiva tappa che ha come destinazione Los Angeles. Il ristorante prescelto è il “Lincoln” che si trova di fronte all'albergo presso cui alloggiano e all'interno del Lincoln Center il complesso di edifici adibiti allo spettacolo. In esso si possono infatti trovare:

    - Juliard School
    Principale scuola di musica e spettacolo

    - New York Philarmonic
    La migliore orchestra sinfonica del mondo

    - Il Metropolitan Opera
    Il teatro d'opera più famoso del mondo che ha ospitato la tappa newyorkese dell' X-TOUR

    L'architettura del “Lincoln” è molto avveneristica: il tetto verde inclinato, il soffitto in legno sagomato e le pareti costituite da ampie vetrate che si affacciano in parte sulla piazza e in parte sulla strada. Il rumore del traffico non si sente e si ha la sensazione di trovarsi in città e campagna allo stesso tempo.

    24restaurant-chameleon-custom2



    lincoln013



    Marco: Eva ma dobbiamo proprio entrarci li dentro?

    Eva: perchè non ti piace? Ha un'architettura cosi futuristica

    Marco: sarà anche futuristico ma sembra di stare dentro a un acquario. Ci manca la grotta, lo scoglio e il pesciolino che passa e saluta con la pinna. Perchè mi guardi in quel modo?

    Eva: perchè mi fai ridere? Brontoli come zio Cesare

    Marco: ah mi paragoni a zio Cesare eh? (facendole il solletico sui fianchi e baciandola sul collo)

    Eva: ma la smetti? Stiamo dando spettacolo ci stanno guardando tutti (mentre i passanti li guardano divertiti)

    Marta: mammmmm

    Eva: anche tua figlia ti sta rimproverando

    Marco tira su Marta dal passeggino e la alza sopra la sua testa mentre lei gli mette le manine cicciottelle sulla fiaccia lanciando gridolini.

    Fine Flash Back

    A questi bei momenti pensa Eva mentre si prepara per uscire: Marco era un papà fantastico e un compagno perfetto. La loro intesa era ottima sotto ogni punto di vista e allora come mai è finita? Colta dal magone si siede sul letto cominciando a piangere...cosi la trova Marta entrando in camera dopo essere stata a giocare al piano di sotto con Julie, la sua nuova amichetta, che fortunatamente parla la lingua italiana in quanto figlia di mamma tedesca, traduttrice di libri, e papà italiano che lavora per la General Motors.

    Marta: mamma sei triste?

    Eva: un pochino amore

    Marta: pecchè?

    Eva: (prendendola sulle ginocchia) perchè stasera avrei tanto voluto stare a casa con te e invece devo tornare al lavoro.

    Marta: dinnuovo?

    Eva: eh si...

    Marta: e tu non andare

    Eva: magari potessi ma non è possibile se non lavoro come li guadagno i soldini per comprare i vestiti, le scarpe, i giochini e per fare la spesa?

    Marta: Ingrid (la mamma di Julie) non lavora.

    Eva: no amore anche Ingrid lavora, solo che ha la fortuna di poterlo fare in casa visto che traduce libri.

    Marta: cosa vuol dire?

    Eva: vuol dire che se c'è un libro scritto in italiano lei lo riscrive in tedesco, cosi tutte le persone tedesche possono leggerlo.

    Marta: ha tanti libri

    Eva: proprio per quello. Tesoro adesso devo finire di cambiarmi altrimenti faccio tardi.

    Marta: ti sgridano se fai tardi?

    Eva: proprio così....

    Marta: posso vedere un po' di catoni nimati?

    Eva: certamente...senti ti piacerebbe tornare a vivere a Roma?

    Marta: con nonno, zia,zio e tutti?

    Eva: si

    Marta: anche con papà?

    Eva: no amore lo sai che adesso papà vive da un' altra parte.

    Marta: ah già... allora se non c'è papà possiamo anche stare qui (uscendo dalla stanza)

    Continua.....

    Cosa dite Eva tornerà a Roma? Oppure deciderà per Los Angeles? Lo scopriremo nei prossimi episodi ;)

    P.S.

    Mi auguro di non farvi attendere un altro anno :255:


    Edited by delia_73 - 14/5/2016, 22:06
     
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  14. jameskirk88
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    Beh almeno Marta non se n'è andata nella convinzione di aver sposato un uomo che non l'aveva mai tradita... è già qualcosa xD E' anche confortante che qui Marco d Eva quanto meno si pensino ancora.. nell'ultima stagione sembrava si odiassero più di zio Cesare e della moglie di Barilon :o :O xD :255: :255: :255: sicuramente Evuccia tornerà a Roma, perchè almeno qui nessuno si è dimenticato delle prime stagioni :uhm: :uhm: :uhm: aggiorna presto ^_^
     
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  15. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/5/2016, 13:40)
    Beh almeno Marta non se n'è andata nella convinzione di aver sposato un uomo che non l'aveva mai tradita... è già qualcosa xD E' anche confortante che qui Marco d Eva quanto meno si pensino ancora.. nell'ultima stagione sembrava si odiassero più di zio Cesare e della moglie di Barilon :o :O xD :255: :255: :255: sicuramente Evuccia tornerà a Roma, perchè almeno qui nessuno si è dimenticato delle prime stagioni :uhm: :uhm: :uhm: aggiorna presto ^_^

    Adesso Jhon comincerà a tempestarmi con le domande :258: :258:
     
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19 replies since 15/11/2014, 22:46   1141 views
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