Scene da un matrimonio

Marco&Eva SoL

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  1. Pierina :)
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    Sono contenta che posti in questo forum ormai l'altro non ci va praticamente nessuno a parte me e altre due persone
     
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  2. Maria871901
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    wow.... mi piace molto imbarazzante il caro Marcolino.... poveretto....

    :258: :258: :258:
     
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  3. Scrappy
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    Eh si, il nostro Marcolino della prima serie che arrossisce nel corridoio della scuola quando Eva gli fa un complimento :wub: , che nostalgia per la tenerezza di quei momenti.
     
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  4. Maria871901
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    sai posso darti un consiglio potresti scrivere anche dei primi giorni a casa.....
     
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  5. Scrappy
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    intendi ipotetica casa loro? o dopo il ritorno dall'X Tour? Il secondo argomento non mi affascina per ovvi motivi se devo attenermi al canon, ma in effetti io non l'ho fatto in molte delle scene già scritte. I primi giorni in una casa tutta loro invece è decisamente una buona ispirazione.

    Ciao, Ari
     
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  6. Maria871901
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    anche i primi giorni con la bimba
     
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  7. Scrappy
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    Maria, questa scena risponde in parte alla tua richiesta, in parte perché l'avevo già scritta e quindi non sono proprio i primi giorni. Devo finire prima una scena che mi sta dando del filo da torcere, e poi te la scrivo (sperando che l'ispirazione non si faccia desiderare troppo)

    VIII. adesso siamo compagni di vita

    Ottobre 2013. Caos nella piccolissima cucina di una casa in affitto. Un profumo di semplice cibo casalingo si sprigiona da una casseruola che sobbolle sulla macchina del gas. Marco è in piedi intento a tagliare l’insalata. Guarda in basso sentendo una mano tirargli i pantaloni.
    “Up! Up! Up!”, sua figlia è lì con le braccia alzate, vuole essere presa.
    “ ‘Sta mania dell’inglese de tu madre… “borbotta mentre la solleva per sistemarla sul bancone accanto all’insalatiera e sposta automaticamente il coltello fuori portata.
    “Me too, me too daddy!”
    Marco prende in mano la scatola aperta del mais e guarda Marta in attesa.
    “Pure io, vojo cucina’ pur’io, pa’”
    “Mo’ si che va bene, brava piccolè” e le porge il barattolo controllando che il mais finisca nell’insalatiera e non sul pavimento.
    “Brava? Come no! Voglio proprio vedere che succederà tra un anno e mezzo in Prima. Parla solo inglese e romano …”
    Marco si gira sorridendo e la vede appoggiata alla porta con la mano su un fianco, l’espressione severa di rimprovero smentita dall’allegria che le danza negli occhi.
    “E capirai che problema, abitiamo a Tormarancia … Amo'", scoppia a ridere vedendo la sua faccia e abbassa la testa senza riuscire a schivare la manata sul collo in arrivo.
    Eva ride soddisfatta, lo abbraccia alla vita e, sollevandosi in punta di piedi per sbirciare il bancone, si appoggia alla sua schiena.

    “Che si mangia stasera?”
    “Polpette al sugo e insalata. Per Marta ho preparato gli hamburger”
    “Stai diventando proprio bravo, lo sai?”
    “Sì, e non essere così sorpresa però, non fa bene al mio ego di artista”
    “E’ che non ti avevo mai visto cucinare a casa Cesaroni”
    “C’erano papà, e soprattutto Lucia” e aggiunge a voce più bassa “ Dopo la morte di mamma abbiamo dovuto imparare ad arrangiarci e io ho avuto ripetizioni da zio e Stefania”
    “Allora sei un esperto di purè e rigatoni con la pajata”
    Eva muove la mano ancora appoggiata sulle spalle di Marco in una lieve carezza tra le scapole. Lui gira la testa per guardarla dicendole grazie con gli occhi e lei gli sorride.
    “Veramente il piatto preferito di zio sono i fagioli con le cotiche. Ti dovresti ricordare”
    “Mi ricordo, mi ricordo … soprattutto del cavaliere con la scintillante armatura, che arrivava sempre in tempo per salvarmi”
    “E’ la clausola principale del contratto!” sorride anche lui e ricomincia a tagliare l’insalata.
    “Mi piace. Non mi ero mai accorto che fosse anche questa un’attività creativa.”
    “Oh, non è che mi stai diventando un nuovo Alex?”
    Marco la guarda con esagerata espressione di disgusto “Prometti che porrai fine alla mia inutile vita ai primi sintomi della malattia” e intanto toglie il barattolo dalle mani di Marta, che ha cominciato a usarlo come strumento a percussione su tutto quello che trova a portata di mano, e la solleva per farla scendere dal bancone. Marta corre via verso il soggiorno. Marco cinge Eva alla vita e la attira contro di sé, appoggiandosi al bancone per mantenere l’equilibrio.
    “Quello che mi piace è cucinare per voi. Per noi. Te lo ricordi eh, quando eravamo piccoli e tornavamo a casa da scuola, sicuri che ad aspettarci c’era mamma e l’odore di cibo caldo che invadeva tutta la casa?”
    Eva annuisce, l’emozione che le chiude la gola. Lo guarda per un attimo perdendosi nei dolci occhi scuri che brillano d’amore.
    “E’ questo, è questo che voglio che tu e Marta abbiate. Tutte le volte che …” non riesce a finire la frase, è Eva che gli chiude la bocca con un bacio stringendogli le braccia al collo.

    Nessuno dei due si accorge della macchia di sugo che la camicetta di seta e la t-shirt di cotone si stanno scambiando, esattamente come le labbra maschili e femminili si stanno raccontando senza alcun bisogno di parole.


    da La promessa di Niccolò Fabi

    Tormarancia è un quartiere popolare confinante con la Garbatella, sul lato opposto di via Cristoforo Colombo.

    Ciao, Ari
     
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  8. Maria871901
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    ok..... trnquilla aspetterò....
     
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  9. jameskirk88
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    Scrappy scusami se commento solo ora, purtroppo in questi giorni sono passato poco dal forum. Stavo facendo un giretto nella sezione FF e mi sono imbattuto per caso in queste tue "one-shot".. sia benedetto il caso :uhm: :uhm: :uhm: :255: :255: Scrappy sei bravissima, le tue non sono semplici FF, sono racconti con la R maiuscola che per come sono scritti e per come descrivono alla perfezione le caratteristiche e i sentimenti dei due protagonisti, farebbero impallidire certi autori di mia conoscenza :wacko: :wacko: :17: :17: brava, brava, brava... e te lo dico un'altra volta va, BRAVA :280: :280: :280: :280: non saprei sceglierne uno in particolare, sono tutti molto belli (il primo eccezionale :uhm: ) ma mi sono piaciuti soprattutto quelli ambientati nel "futuro remoto", quello che la serie (per fortuna) non arriverà mai a raccontare: Marco ed Eva che ripensano al loro passato, ascoltando i vecchi cd stile "anni 2000 " xD e che guardano al loro futuro, ovviamente sempre insieme, come tutti noi avremmo voluto vederli. Sempre. :uhm:
     
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  10. Scrappy
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    Però, quello che dici, detto da uno scrittore bravo come te (è stato il mio desiderio di leggere tutta la tua IV serie, che avevo letto solo in parte da un'altra parte che mi ha fatto scoprire il forum) mi fa veramente arrossire

    :111: :111: :111: :111: :111: :111:

    ma ti ringrazio comunque, mi aiuti a continuare, perché non è facile scrivere di Marco ed Eva adesso.

    Ciao, Ari
     
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24 replies since 6/10/2014, 17:51   346 views
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