UN NUOVO INIZIO

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  1. delia_73
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    :253: Visto che come ormai tutti sappiamo la VI serie non avrà come protagonisti Marco Eva e Marta ho pensato di scrivere questa mini FF, per rifarci l’amaro dello “splendido finale” che ha concluso la V -_- e di come vorremmo che cominciasse la VI :wub:

    Buona lettura. ;)


    Settembre 2013

    L’estate è ormai finita ed è tempo di ricominciare con la solita routine fatta di scuola e lavoro: Lucia in libreria, Giulio in bottiglieria, Mimmo che entra in 2° liceo e Rudy e Alice alle prese con l’ambiente universitario.
    Tutti hanno i loro impegni tranne Eva che, in seguito alla partenza di Marco per il Lussemburgo, ha passato l’estate a girare per casa in stato semidepressivo mangiando poco e parlando ancora meno. Davanti a Marta cercava di dimostrarsi forte ma non appena rimaneva sola crollava; a volte, di notte, per non svegliare la bimba andava sul tetto e lasciava che le lacrime scorressero liberamente… una parte di se odia Marco per quello che ha fatto, ma l’altra nonostante tutto lo ama ancora e darebbe qualsiasi cosa pur di tornare indietro ai tempi in cui sono stati felici.
    Anche adesso mentre parla con sua mamma, approfittando del fatto che Marta è fuori che gioca con Mimmo, fa fatica a trattenersi, e per l’ennesima volta piange tra le braccia di Lucia.

    Eva: mamma io lo amo, lo amo ancora e anche lui mi ama lo so….prima che partisse glielo ho letto in faccia…perché se ne è andato mamma? Perché è andato da lei se ama me?

    Lucia: tesoro Marco ha fatto la scelta di andare a vivere con Maya e questo devi imparare ad accettarlo anche se è molto difficile.

    Eva: non si abituerà mai a quell’ambiente è troppo diverso dal nostro, mamma non sarà felice.

    Lucia: sono passati due mesi da quando è partito e a quanto pare si trova bene, cosa succederà in futuro nessuno di noi può saperlo, ma nel frattempo tu devi cercare di andare avanti per te e per Marta.

    Eva: se fino ad ora ho cercato di reagire è stato solo per lei, altrimenti credo che avrei passato le giornate a letto aspettando che finisse un giorno per ricominciarne un altro.

    Lucia: senti Eva (allontanando sua figlia da se) tu hai bisogno di cambiare aria e di uscire da queste quattro mura è da Luglio che non metti il naso fuori di casa.

    Eva: non è che abbia molti posti dove andare oltretutto non ho nemmeno un lavoro.

    Lucia: da oggi si

    Eva: eh?

    Lucia: ci darai una mano in libreria, ultimamente c’è parecchio movimento e un po’ di aiuto ci farebbe comodo, oltretutto con le conoscenze sui libri che hai puoi sempre dare consigli ai clienti. Tesoro non fare quella faccia, ti paghiamo sai mica vieni a lavorare a gratis.

    Eva: mamma io non so se ce la faccio….

    Lucia: niente ma….tu adesso vai a lavarti la faccia ti vesti e vieni in libreria con me. Basta fare il fantasma in giro per casa…Eva vedrai che distraendo la testa poco per volta ti sentirai meglio (accarezzandole la testa come quando era piccola)

    L’idea di Lucia non è risultata così malvagia, infatti nel giro di due settimane Eva si è ripresa cominciando ad accettare il fatto che purtroppo le storie d’amore non sono sempre sono eterne… evidentemente la loro, anche se stata importante, prima o poi sarebbe comunque finita.
    Con questa consapevolezza, pur soffrendo ancora anche se meno, ricomincia a vivere: lavora alla libreria, si occupa di Marta e pensa di cercarsi un appartamentino per lei e la bimba, questo con grande dispiacere di tutti in casa.

    Giulio: ma perché vuoi andare a stare via? Non stai bene qua?

    Eva: certo però è giusto che io e Marta ci creiamo una nostra vita, e poi pensavo anche di iscriverla all’asilo così non devo sempre chiedere aiuto a voi.

    Lucia: amore guarda che lo facciamo volentieri e poi i nonni e gli zii a questo servono.

    Eva: lo so mamma, ma Marta sta troppo in mezzo gli adulti: è ora che cominci a stare coi ai bambini della sua età….

    Metà pomeriggio

    Eva si sta accingendo a uscire con Lucia, ma quando va a salutare Marta si accorge che la piccola non sta bene tossisce parecchio e ha la fronte calda oltre al fatto che se ne sta mogia mogia sul divano.

    Eva: amore mamma adesso esce ma torna presto, tu stai brava con nonna Iella (dandole un bacio) ehi ma….sei calda (tastandole la fronte e le guance). Vado a prendere il termometro.

    Marta: feddo mamma

    Lucia: ecco perché oggi a pranzo ha mangiato poco cominciava a non stare bene (mentre la copre con la coperta di pile).

    Eva: amore adesso misuriamo la febbre….(mettendole il termometro nell’orecchio) 38 e mezzo. Forse è meglio che stia a casa.

    Gabriella: no no no Eva tu vai ci penso io alla bambina. Cosa vuoi che sia un po’ di tosse e qualche linea di febbre.

    Eva: nonna ma sei sicura insomma….

    Gabriella: so benissimo come si cura un bambino quando è malato quindi smettila di fare la madre ansiosa.

    Eva: d’accordo ma se c’è qualche problema chiama ok?

    Gabriella: certo ma ora va e sta tranquilla…..

    Eva sta tranquilla ma quella sera la sua tranquillità comincia a vacillare, Marta non sta affatto meglio tanto che si vedono costretti a telefonare alla pediatra che nonostante l’ora tarda viene a visitarla.

    Lucia: (facendo accomodare la dottoressa) si accomodi ci scusi se l’abbiamo disturbata a quest’ora.

    Dottoressa: nessun problema in fondo è il mio lavoro. Siete voi i genitori della bimba?

    Giulio: no noi siamo i nonni

    Dottoressa: complimenti che nonni giovani

    Lucia: si in effetti ma sa come succedono certe cose…

    Dottoressa: ho capito è stata una nascita imprevista (sorridendo)

    Lucia: si direi molto imprevista, vabbhè… è meglio se la accompagno di sopra…Eva la dottoressa è qui (affacciandosi alla porta della mansarda).

    Eva: buonasera

    Dottoressa: buonasera Eva tutto bene?

    Eva: io si Marta un po’ meno

    Dottoressa: adesso vediamo cosa è che fa stare tanto male questa piccolina.

    La pediatra era già stata contattata da Eva due mesi prima quando, pochi giorni dopo il suo ritorno da Parigi a Marta era venuta la febbre. Per telefono, dati i sintomi, le aveva prescritto uno sciroppo e dell’aspirinetta per bambini anche se poi Eva l’aveva portata in studio per un controllo; una volta lì si era accorta che era la stessa dottoressa che due anni prima si trovava di turno in pronto soccorso quando erano corsi in ospedale perché Marta aveva pensato bene di ingoiare le perle di una collana in ambra.

    Dottoressa: da quanto tempo sta male? (mentre le ascolta i polmoni)

    Eva: ha cominciato oggi pomeriggio a pranzo non ha mangiato quasi nulla e poco fa si lamentava che le dava fastidio la gola e del mal di pancia

    Dottoressa: Marta apri bene la bocca un po’ di più così bravissima….ancora un attimo di pazienza…Ecco perché hai male piccola….ha le placche in gola… Senti quando mangi ti fa male qui? (toccandole la gola)

    Marta: cii pizzica

    Dottoressa: le placche sono piene di pus il che ha provocato un’infezione adesso vi prescrivo una cura antibiotica da fare per almeno cinque giorni. Data l’età della bambina e il dolore in gola vanno meglio le bustine, cosi non deve deglutire, (dando a Eva il foglio della ricetta) e non preoccupatevi se mangia poco e dorme tanto è normale. Senti piccola lo sai cosa c’è qui dentro? (facendo vedere a Marta una bustina) C’è una polverina magica se la metti dentro l’acqua e la bevi ti passa il male alla gola e alla pancia.

    Eva: uuh hai sentito?

    Marta: come la povvere magica di Gande Puffo.

    Dottoressa: si proprio quella. Però devi prenderla eh altrimenti non guarisci (preparandosi per andare via)

    Eva: dopo la prendiamo. Adesso saluta la dottoressa che è stata gentile a venire a visitarti

    Marta: ciao

    Dottoressa: Ciao bellissima mi raccomando prendi la pozione magica eh?

    Eva: grazie per essere venuta e ci scusi ancora per l’ora.

    Dottoressa: ci mancherebbe altro e chiamate pure se avete ancora bisogno.

    Eva: certamente (accompagnando la dottoressa alla porta)

    Giulio: allora che ha la piccola?

    Eva: placche in gola piene di pus, ha prescritto un antibiotico da prendere due volte al giorno per cinque giorni. Mi ha dato una bustina in omaggio da darle già questa sera poi domani vado in farmacia e compro la scatola.

    Ore 22:00

    Eva ha appena messo a letto Marta; sta finendo di sistemarle le coperte quando la piccola attacca con un discorso che la lascia alquanto perplessa.

    Eva: ecco ora sei a posto, la mia bimba malata (dandole un bacio e accarezzandole la testa)

    Marta: mamma?

    Eva: dimmi amore

    Marta: io voio papà

    Eva: tesoro papà è andato via lo sai….

    Marta: non mi vuole più bene

    Eva: no amore papà ti vuole tanto bene lo sai

    Marta: a pechè non viene più?

    Eva: perché è in un posto molto lontano e venire qua è molto difficile.

    Marta: ohh io voio bene a papà

    Eva: lo so

    Marta: tu vuoi a papà mamma?

    Eva: si amore gliene voglio anche io....adesso però chiudi gli occhietti e cerca di dormire.

    Mentre aspetta che Marta si addormenti, Eva pensando a Marco realizza che è un mese che non si fa sentire il che è abbastanza strano visto che prima chiamava spesso; sarà troppo preso a giocare al principe consorte per pensare che in Italia ha una figlia che si sta convincendo che il suo papà non le vuole più bene?

    Molti di voi avranno avuto lo stesso pensiero di Eva, ma le cose non sono come sembrano…perché Marco non si è piu fatto sentire? Lo scoprirete nel prossimo episodio


    Lo so ho interrotto sul più bello siete contenti vero? :17: :17: :17:


    Edited by delia_73 - 15/2/2014, 23:34
     
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  2. jameskirk88
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    Beh alzi la mano chi non ha avuto almeno una volta il dubbio della piccola Marta... l'anno scorso era proprio l'ultimo dei suoi pensieri, secondo me veniva anche dopo il locale di Francesco :o: :o: :wacko: :wacko: non l'ha quasi mai nominata (a parte quando c'era) non ha quasi mai parlato di lei, addirittura un paio di volte ha pure meso la principessina di 'sti cazzi al di sopra della figlia ("sei la persona più importante della mia vita" :o: :o: :o: ) ed è volato in Lussemburgo senza farle neanche una carezza.. non mi sorprende che abbia cattivi pensieri, poverina :wacko: :wacko: ... hai fatto benissimo a mettere questa scena, rende l'idea di quanto sia sceso in basso il caro Marcolino l'anno scorso (per non parlare degli autori :o: :255: ) ora aspetto di avere notizie dal tontolone del Lussemurgo.. sperando che se casomai dovesse tornare a casa si becchi almeno un po' della febbre della povera Marta :evil: :evil: :evil: :17: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258:
     
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    Sono con te John alzo la mano con te :) :) Cmq complimenti non lasciarci troppo col fiato in sospeso continua presto :) Bravissima
     
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  4. jameskirk88
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    CITAZIONE (Elisa Perinelli @ 19/12/2013, 22:54) 
    Sono con te John alzo la mano con te :) :) Cmq complimenti non lasciarci troppo col fiato in sospeso continua presto :) Bravissima

    Eh ma se sei con me non devi alzare la mano... io il dubbio della piccola Marta ce l'ho avuto eccome, la mano devono alzarla quelli che non c'hanno mai pensato :101: :17: :17: .. prendo la palla al balzo per fare quello che prima mi sono dimenticato di fare, ero troppo preso dalle frecciatine agli autori :255: COMPLIMENTI Delia :280: :280: :280:
     
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  5. delia_73
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    Vedo che la storiella è piaciuta hOpDE hOpDE e ancora non sapete cosa ho in mente :evil:
     
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    Scusa John avevo letto male, Delia quando posti il continuo di questa e delle altre ff?
     
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  7. delia_73
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    CITAZIONE (Elisa Perinelli @ 20/12/2013, 16:50)
    Scusa John avevo letto male, Delia quando posti il continuo di questa e delle altre ff?

    Tranquilli continuerò a postare anche se a rilento posso mica smettere di rompervi le scatole :17: :17: :17: poi James come fa a farmi le domande? :258: :258: :258:
    Il continuo di questa è in fase di scrittura ;)
     
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  8. jameskirk88
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    CITAZIONE (delia_73 @ 20/12/2013, 21:55) 
    Tranquilli continuerò a postare anche se a rilento posso mica smettere di rompervi le scatole :17: :17: :17: poi James come fa a farmi le domande? :258: :258: :258:
    Il continuo di questa è in fase di scrittura ;)

    Ma se non chiedo mai niente :258: :258: :258:
     
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    Sono stata io a fare la domanda non John
     
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  10. Ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/12/2013, 19:45) 
    la principessina di 'sti cazzi

    Sei un mito jhon, non c'è altro da dire :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258:
     
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  11. delia_73
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    Jhon sa benissimo a cosa mi riferisco visto che tutti i momenti è sempre li che mi fa domande :258: :258: :258: :258:
     
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  12. cristalamber
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    E' molto bella la tua ff Delia, sembra quasi di rivedere i "vecchi" Cesaroni. Una famiglia che si accorge di quello che sta succedendo in casa, che sa essere vicino alle persone che ama. Aspetto con ansia di leggere che altro sta combinando il tuo Marco.
    Buon Natale!
     
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    Giusto Buon Natale a tutti :) :)
     
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  14. delia_73
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    :253: a tutti ecco il seguito di questa mini FF sull'inizio di una VI serie impostata su come tutti vorremmo che andasse ma che come ormai sappiamo andrà controcorrente -_- Eravamo rimasti alla piccola Marta che sente la mancanza del suo papà ora vediamo cosa fa Marco in Lussemburgo ;)

    Granducato del Lussemburgo (giorno seguente)

    Mentre Marta è a letto febbricitante il suo papà in Lussemburgo non se la passa granchè bene: passato il primo mese di euforia in cui tutto era bello e fantastico, stà cominciando a rendersi conto che la vita di corte non è una favola anzi, il bel castello in cui vive sta quasi diventando una prigione. Quando è arrivato era tutto bellissimo: il palazzo reale, l’essere servito e riverito, il non doversi preoccupare di niente…l’unico suo cruccio erano i Granduchi che nei suoi confronti si dimostravano sempre molto distaccati specialmente la Granduchessa. Era palese che lo avessero accettato solo per amore della figlia, ma non erano contenti di questa relazione: Marco proveniva da un ambiente sociale troppo diverso dal loro e per quanto si sarebbe impegnato non sarebbe mai arrivato alla loro altezza.
    Questo i genitori di Maya lo hanno sempre saputo e pur di stufarlo e costringerlo a tornarsene da dove era venuto non hanno esitato a continuare con le pressioni cominciate quando ancora erano in Italia consistenti nello studio di lingue straniere quali francese e tedesco abbinate a nozioni di cultura generale. Come se questo da solo non bastasse, gli hanno appioppato come insegnante fraulein Agart di origini tedesche che caratterialmente era un misto tra Hitler e Mussolini e fisicamente ricordava Mrs Doubfire. Durante le sue lezioni e le interrogazioni era inflessibile: pretendeva la massima attenzione, detestava le incertezze non ammetteva battute spiritose: Marco che non seguiva le spiegazioni nemmeno quando andava a scuola figuriamoci adesso, infatti invece di ascoltare pensa ad altro…

    Flash Back (cinque anni prima)

    Marco sta studiando francese, Eva entra in salotto con una tazza di tè in mano.

    Marco: Oh ma zio Cesare ancora non arriva?

    Eva: Eh no, ha chiamato prima. Ha detto che ha avuto un impedimento, non ho capito bene cosa.

    Marco: Ah allora ho l'insegnante di francese tutta per me oggi

    Eva: Mi sa che questa interrogazione è un pò la tua ultima spiaggia eh?

    Marco: E' che io ho poca dimestichezza con i vocaboli, non..

    Eva: Eh, perchè devi imparare a parlare, devi imparare a scioglierti. Dai descrivimi qualcosa. Che ne so.. il divano

    Marco: Il divano? Non è che mi ispiri molto il divano. Il divano è sempre un divano, c'è poco da descrivere.

    Eva: Ho capito ho capito, allora.. descrivi me. Dai prima in italiano e poi.. in francese

    Marco: Dunque, sei.. bruna, con la pelle molto chiara. Così chiara che quando ti arrabbi diventi subito rossa. I tuoi occhi sono bellissimi. E.. anche le orecchi sono belle e.. al punto giusto, carine. E.. le labbra, e il tuo sorriso.. è unico. E anche le scapole sono strepitose e.. le braccia, la schiena e..

    Eva: Vabbene, vabbene. Ora traduciamo, eh

    Marco: Ok

    Fine Flash back

    Marco ripensando a quei momenti sorride, quando c’era qualche concetto che non riusciva a capire Eva con pazienza glielo spiegava rendendo tutto più semplice….se è riuscito ad uscire dalla scuola con una media decente è stato solo per merito suo perché da solo non cè l’avrebbe mai fatta….

    Fraulein Agart: Marco Cesaroni tu stai ascoltando cosa sto dicendo? O stai pensando ai fatti tuoi? (notando che aveva lo sguardo perso nel vuoto).

    Marco: eh? Cosa? Si si stavo ascoltando.

    Fraulein Agart: bene allora ripeti cosa ho appena detto.

    Maya: posso? (facendo capolino dalla porta)

    Fraulein Agart: Maya lo sai che non mi piace quando le mie lezioni vengono interrotte.

    Maya: si lo so mi scusi Fraulein Agart ma c’è una telefonata urgente per Marco da Roma…e….credo che sia meglio se vieni a rispondere….

    Fraulein Agart: tanto mancava poco alla fine della lezione, Marco ci vediamo domani e ricorda di studiare bene la grammatica tedesca, voglio farti una prova scritta per vedere cosa hai capito.

    Marco: certo…

    Maya: vieni (accompagnando Marco fuori dalla stanza)

    Marco: è successo qualcosa a casa?

    Maya: (sorridendo) no tranquillo non c’è nemmeno la telefonata me la sono inventata

    Marco: ma….?

    Maya: passando davanti alla porta ho capito che eri in difficoltà così sono corsa in tuo aiuto…Marco però tu devi applicarti di più Fraulein Agart è un’ottima insegnante ma se tu non fai la tua parte è tutto inutile e io non sempre riesco a tirarti fuori dai guai. Adesso è stato un caso che passassi qua davanti.

    Marco: Maya io passo le mie giornate tra libri e lezioni di vita a corte: viviamo sotto lo stesso tetto ma non ci vediamo quasi mai e quando capita non possiamo nemmeno stare soli perché c’è sempre qualcuno che si diverte a interrompere la nostra intimità. Oltre a questo è quasi un mese che non sento mia figlia non so nemmeno come stà.

    Maya: Marco quando sei venuto a stare qui ti sono state dettate delle regole, lo sapevi a cosa saresti andato incontro e hai accettato. Ora non puoi lamentarti che la cosa non ti sta bene e quanto a Marta nessuno ti vieta di chiamarla né di salire su un aereo e andarla a trovare.

    Marco: già ma ogni volta che accenno al fatto che avrei piacere di passare qualche giorno con lei mi viene fatto pesare, nemmeno avessi commesso chissà quale crimine nell’averla messa al mondo.

    Maya: lo sai che a palazzo è meglio che non si sappia dell’esistenza di Marta: mamma e papà hanno paura che se si viene a sapere potrebbe nascere uno scandalo.

    Marco: già mi ero dimenticato che qua si dà più importanza all’apparenza che agli affetti

    Dopo questa frecciata Marco si ritira in camera lasciando Maya imbambolata in mezzo al corridoio a riflettere sul fatto che da un po’ di tempo è cambiato.

    Granduchessa: (arrivando alle spalle di sua figlia) Maya tutto bene? Ti ho sentito discutere con Marco.

    Maya: si si tutto a posto…niente che non si possa risolvere. Bhe io sono in biblioteca vado a finire gli esercizi di portoghese….

    Granduca: (sopraggiungendo dietro alla moglie) è successo qualcosa? Ho sentito discutere.

    Granduchessa: hanno litigato, chissà se riusciremo mai a levarcelo di torno.

    Granduca: mia cara abbi fede stà cominciando a dare segni di cedimento, manca poco al crollo dopodichè potremo rispedirlo tranquillamente da dove è venuto.

    Granduchessa: me lo auguro, ancora devo capire cosa ci trova Maya in lui è così plebeo come d’altronde tutta la sua famiglia. La sera della cena di gala lo hanno ampliamente dimostrato.

    Nel frattempo il plebeo in camera sta cercando di calmarsi: nonostante sapesse cosa lo aspettava vivendo a corte non avrebbe mai pensato che tutto fosse così complicato da gestire. Oltretutto comincia a soffrire di nostalgia nei confronti della sua famiglia: gli mancano le carezze di Lucia, gli abbracci di Giulio, Rudy e Alice con i loro problemi, i brontolamenti di zio Cesare e la saggezza di Mimmo. Ma soprattutto gli mancano le faccine buffe di Marta, i suoi discorsi, le sue braccine attorno al suo collo e il suo sorriso che è identico a quello di Eva….Eva….anche lei gli manca più di quanto immaginasse.

    Marco: (pensando tra se) chissà dove sono cosa stanno facendo e come stanno… le donne più importanti della mia vita… e io per fare l’idiota ho rovinato tutto non una ma due volte. L’istinto mi dice di tornare da loro ma se lo faccio farei soffrire Maya, però se resto rischio di non vederle mai più….qualsiasi decisione prenda farei comunque stare male qualcuno.

    Maya: (entrando in camera) Marco? Senti scusami per prima, hai ragione parlerò con mamma e papà. Il fatto che tu viva qui non vuol dire che sono autorizzati a trattarti come un pupazzo.

    Marco: no hanno ragione questa è casa loro d’altronde anche tu quando sei venuta a stare da noi hai accettato le regole di casa nostra.

    Maya: è vero ma con la differenza che Giulio non mi ha mai imposto nulla lasciandomi tutta la libertà che volevo….comunque sono venuta per consegnarti questa (consegnando a Marco una busta)

    Marco: cosa è?

    Maya: aprila e lo saprai (sorridendo)

    Marco apre la busta dove sono contenuti due fogli, il primo riguarda una lettera di Mimmo.

    “Caro Marco dato che è un mese che non ti fai vivo e riuscire a parlarti è pressoché impossibile ho mandato questa lettera via mail a Maya pregandola di consegnartela. Qui tutto procede come sempre: Alice e Rudy hanno incominciato l’Università e sembrano contenti, pensa che Rudy si è messo a studiare cosa incredibile vero? Io due pomeriggi alla settimana aiuto Francesco al locale, Eva gli ha dato dei consigli su come farlo funzionare e adesso le cose vanno molto meglio, così può permettersi del personale. Non è molto quello che mi dà ma almeno posso togliermi qualche sfizio senza doverli chiedere a papà o a Lucia. Ti lascio immaginare zio Cesare quando lo ha saputo: è geloso perché ho rifiutato la sua offerta di andare a lavorare in bottiglieria…lui e la sua paga da fame e poi al Bombay mi piace di più.
    In questo momento sono seduto sul divano col computer sulle ginocchia mentre Marta è sdraiata qua vicino a me coi piedi appoggiati alle mie cosce. Non sta bene, ha la febbre dovuta alle placche in gola fa fatica a deglutire, tossisce e ha un po’ di male alle orecchie, sta prendendo gli antibiotici e non fa altro che dormire ma la dottoressa ha detto che è normale. Chiede spesso di te le manchi, come a tutti noi Eva compresa anche se non lo ammette nemmeno sotto tortura….sarà anche una Cudicini ma è più capa tosta di noi Cesaroni. Adesso, comunque, da una mano a Lucia e Stefania in libreria e i clienti sono contenti perché sa dare buoni consigli anche se secondo me qualcuno va lì solo per lei, d’altronde come dargli torto è talmente carina….
    Ora ti devo lasciare tra poco vado che Francesco mi aspetta; in allegato ti metto un disegnino che Marta ha fatto per te due giorni fa prima del crollo, ha anche voluto scriverti qualche parolina. Non essendo ancora capace a scrivere l’ho aiutata io guidandole la manina.”
    Baci Mimmo

    Marco apre l’altro foglio dove è riportato il disegnino fatto da Marta che lei per mano a mamma e papà al parco giochi: appiccicato al foglio un altro più piccolo con scritte poche righe.

    “PAPINO MIO TI VOGLIO BENE GRANDE COME UNA CASA…IO E MAMMA TI ASPETTIAMO SEMPRE COSI’ ANDIAMO SUI CASTELLI CHE SI GONFIANO FACCIAMO VOLA VOLA. MI COMPRI ANCHE LO ZUCCHERO FILATO. VIENI PRESTO.
    TI MANDO TANTI BACI.”

    MARTA

    Nel leggere queste parole Marco si commuove e non riesce a trattenere le lacrime.

    Marco: la mia piccolina….

    Maya: ti manca ma le manchi anche tu, senti perché non vai a Roma qualche giorno così stai un po’ con lei, poi adesso che non sta bene ha ancora più bisogno di te.

    Marco: ho davvero voglia di vederla…

    Maya: e allora vai.

    Marco: non è che poi tuo padre comincia con le solite lamentele?

    Maya: lascia stare papà con lui ci parlo io. Vado a dire a Ingrid di prenotarti un volo (dandogli un bacio su una guancia e uscendo).

    Cosa succederà a Marco a seguito del suo rientro a Roma? E come reagirà Eva nel rivederlo? Per saperlo aspettate i prossimi episodi :B):


    Edited by delia_73 - 15/2/2014, 23:41
     
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  15. jameskirk88
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    Mi fai scendere la lacrimuccia con quel flashback sulla cara, vecchia prima serie: la "lezione di francese" dei nostri amici, con Marco che non riusciva mai a togliere gli occhi da quelli di Eva e faceva fatica a spiccicare le parole :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :uhm: :uhm :uhm: :uhm: :uhm: che momenti. Quindi il fesso sta soffrendo le pene dell'inferno a palazzo reale?? Beneeeee :66: :66: :66: :66: :66: :258: :258: :258: :258: :258: :258: è quello che si merita dopo aver piantato in asso Eva a Roma senza degnare Marta neanche di uno sguardo. Un grazie a Fraulen Agart e ai granduchi che lo hanno martellato bene bene :17: :17: Meno male che ci hanno pensato Mimmo e Marta a dare una smossa al nostro tontolone.. che belle le parole della piccola :wub: :wub: :wub: :wub: posta presto il seguito... e possibilmente fallo soffrire un altro po'.. è un bravo ragazzo, se lo merita :evil: :evil: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258:
     
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61 replies since 19/12/2013, 18:56   2645 views
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