Il fuoco sotto la cenere

Marco&Eva sesta serie

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  1. bella'mbriana
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    Salve, ragazzi!
    Sarà stato il dolce far niente, il lago, o forse il cibo disgustoso, giudicate voi :255:

    Fatto sta che mi è tornata l'ispirazione...quindi, ecco qua, beccatevi questa nuova FF! ^_^
    Certo, adesso che torno in trincea, non so quanto spesso riuscirò ad aggiornarla...ma un po' di tempo si trova sempre.

    I principi guida di questa storia sono gli stessi della mia ultima FF, quella che scrissi l'anno scorso sulla quinta serie, e cioè:
    1) Marco ed Eva sono gli unici protagonisti, non ho né il tempo né la fantasia necessaria ad inventarmi storie coinvolgenti sugli altri personaggi.
    2) Cercherò di essere essenziale e di non tirarla troppo per le lunghe...altrimenti, finisco per lasciarla appesa, già lo so.

    Certo, stavolta sarà un po' meno essenziale dell'ultima: allora, c'era da rimediare solo ad un tradimento, e otto capitoli più epilogo erano più che sufficienti.
    Questa volta, c'è da rimediare a "Io non ti amo più, perché amo Maya" e a "Marco ed Eva non esistono più"...l'impresa è ardua, otto capitoli non bastano...a dirla tutta, non so se ci riuscirò :wacko: :wacko:
    Per il momento, nello schema che mi sono fatta, i capitoli dovrebbero essere dodici...però, il primo mi è già venuto troppo lungo, per cui l'ho sdoppiato.
    Quindi, per ora, fanno tredici...numero fortunato, ma provvisorio, perché tutto è ancora molto fluido, potrei ancora accorpare o allungare...vedremo! ^_^

    Insomma, ho parlato anche troppo...buona lettura!


    Capitolo 1
    Un grande amore
    (parte prima)



    Eva scese dalla scaletta e, preso l’ennesimo scatolone di libri, si accinse a risalire per sistemarli sugli scaffali.

    “Accidenti, quanto pesa!” pensò, mentre sistemava la scatola sull’ultimo scalino e si fermava un attimo a riprendere fiato. Era tutta la mattina che non faceva altro che sistemare libri, il giorno dopo avrebbero riaperto la libreria dopo la pausa estiva ed era appena arrivato un nuovo carico.

    “Tesoro, io vado a casa a cucinare, ti dispiace?”

    “Ma no mamma, vai, qui finisco io, non ti preoccupare”

    “Sei un angelo” Lucia sorrise e le mandò un bacio prima di uscire.

    Dopo aver cercato per mesi un lavoro da giornalista, senza ottenere alcun risultato, Eva si era arresa e per un po’, aveva accarezzato l’idea di tornare a Parigi. Ma l’idea di stare lì, da sola, lontana dalle persone che amava, non era poi così allettante; soprattutto, perché quando era da sola, aveva la tendenza a pensare troppo e, inevitabilmente, il pensiero andava sempre a finire a…insomma, dove non doveva andare a finire. Poi, Marta a Roma era molto più felice, senza contare che “il principe consorte” sarebbe venuto molto più spesso a Roma che a Parigi e quindi, Marta avrebbe visto di più suo padre. Il bene di Marta veniva prima di qualsiasi aspirazione, di certo prima della carriera. Così, era rimasta a Roma e aveva cominciato, quasi per gioco, ad aiutare sua madre in libreria. Ben presto ci aveva preso gusto e le erano venute un sacco di nuove idee per rinnovare il locale e l’offerta per la prossima riapertura.

    Tra l’altro, il lavoro in libreria era diventato un po’ troppo impegnativo per Stefania, che aveva volentieri lasciato il posto a Eva per potersi concentrare di più sulla scuola. E avendo finalmente un lavoro, Eva si era anche potuta prendere in affitto un piccolo appartamento, dove si era trasferita con Marta. Le faceva piacere avere vicino la sua famiglia, però aveva anche bisogno dei suoi spazi e della sua indipendenza. E poi, non le andava proprio di restare in quella casa, soprattutto in quella mansarda, le ricordava troppo…niente, non le ricordava niente, ma non ci voleva stare lo stesso.

    Finito di sistemare gli ultimi libri, Eva chiuse la libreria e si avviò verso l’asilo comunale, per andare a prendere Marta.



    Era una giornata calda e soleggiata, una di quelle giornate di metà Settembre che ti viene proprio voglia di andartene al mare e proprio non capisci perché cavolo sei dovuto tornare in città.

    Ai bambini che giocavano nel cortile non sembrava importare molto, a loro bastava una pozzanghera per fare finta di tuffarsi nell’oceano, ma per la maestra il ritorno al lavoro era stato traumatico, tutti quei bambini urlanti le avevano già fatto venire il mal di testa. Si accasciò su un gradino, sospirò e si prese il viso fra le mani…e non si accorse che una delle bambine si stava allontanando dal gruppo.



    Il ragazzo si chinò dietro al cespuglio per cambiare l’obiettivo alla macchina fotografica, i bambini si erano allontanati, gli ci voleva lo zoom…quando alzò gli occhi, però, restò a bocca aperta…ma dove diavolo era finita? Non poteva essere svanita nel nulla!

    “Sei una spia?”

    La vocina infantile lo fece sobbalzare, ma quando si voltò e vide a chi appartenevano i due occhietti vispi che lo guardavano con curiosità, un’espressione di trionfo gli apparve sul viso.

    Grande, è proprio il mio giorno fortunato!

    Si portò il dito alle labbra e disse, in tono cospiratorio:

    “Shh…sono in missione segreta. Mi manda…Babbo Natale!”

    La bambina strizzò gli occhi, dubbiosa:

    “Non è Natale…”

    “Oh, ma noi ci prepariamo in anticipo, che credi? Io devo spiare tutti i bambini del mondo, per vedere chi è stato bravo e chi no…bisogna cominciare presto!”

    La bambina ci pensò un po’ su, poi disse:

    “Io voglio il castello di Cenneventola!”

    Il ragazzo prese la palla al balzo:

    “Oh, ma quello è solo per le principesse!”

    “Io sono pincipessa! Mio papà sposa una pincipessa vera!”

    Ecco, ci siamo…

    Un lampo di astuzia attraversò gli occhi del ragazzo

    “Ma davvero? Allora dobbiamo assolutamente farlo sapere a Babbo Natale! Fatti fare qualche foto, poi magari, mi racconti un po’ di tuo padre e della principessa….”

    La bambina si mise subito in posa, in fondo adorava farsi fotografare…se poi, era il fotografo di Babbo Natale, anche meglio!

    Il ragazzo cominciò a scattare e non si accorse della giovane donna bruna che si dirigeva verso di lui come una furia

    “Cosa credi di fare con mia figlia, pervertito!”

    Il calcio di Eva lo colpì dritto sul naso, facendo volare via la macchina fotografica e spedendo lui per terra, lungo disteso.

    “Mamma, è il fotogafo di Babbo Natale!”

    “Ah, sì? Allora, lo rispediamo subito al Polo Nord!”

    Eva si diresse minacciosa verso il fotografo, che scattò subito in piedi e si allontanò da lei velocemente:

    “Ehi, ehi, calmati, non è come pensi tu, posso spiegare!”

    Eva si fermò davanti a lui, a braccia conserte:

    “Sentiamo, sono tutta orecchie!”

    Il ragazzo sospirò di sollievo:

    “Io volevo solo scattare qualche foto a tua figlia, perché…perché sono uno studente di fotografia e sto preparando un esame”

    Eva si accigliò…sembrava un po’ troppo grande per essere uno studente. Si guardò intorno e l’occhio le cadde sulla custodia della macchina fotografica. Strinse gli occhi e si avvicinò…il logo le sembrava familiare. La prese in mano e si rivolse al ragazzo, beffarda:

    “E il corso di fotografia è finanziato da Up to you?” scaraventò la custodia a terra, con rabbia: “Hai ragione, mi sono sbagliata, non sei un pervertito…sei un maledetto paparazzo! Si può sapere che vuoi da mia figlia?”

    Il ragazzo fece un sorrise nervoso: “Da tua figlia, niente…da suo padre, magari…”

    Eva scosse la testa, incredula:

    “Non ci posso credere, è un incubo” Poi, rivolta al fotografo: “Il principe e la principessa sono in Lussemburgo, ti conviene andare lì se vuoi paparazzarli…e lascia perdere mia figlia!”

    Eva prese Marta per mano e fece per allontanarsi, ma il ragazzo la prese per un braccio:

    “Aspetta, aspetta…come cavolo faccio a paparazzarli nel palazzo? Magari, se tu mi dicessi quand’è che vengono a trovare Marta, ci potremmo mettere d’accordo…”

    Ad Eva stavano quasi per uscire gli occhi fuori dalle orbite:

    “Ma tu sei fuori di testa! Perché mai dovrei aiutarti a fare il tuo scoop sul mio ex e il suo grande amore!”

    Al ragazzo non sfuggì il tono sarcastico con cui Eva aveva pronunciato le parole “grande amore”

    “Perché così potresti prendere due piccioni con una fava…, io scatto le foto, tu scrivi un bell’articolo al vetriolo e in un colpo solo ti vendichi del tuo ex e riprendi il tuo lavoro di giornalista! Lo so che hai lavorato anche tu per Up to you, che credi?”

    Eva lo guardò per un attimo in silenzio e il ragazzo pensò che fosse un buon segno:

    “Allora, affare fatto? A proposito, io sono Andrea. Piacere di conoscerti, socia” e le tese la mano con un sorriso sbarazzino.

    Eva ignorò la mano e lo guardò dritto negli occhi:

    “Come fai a sapere tutte queste cose di me?”

    Il ragazzo esitò: “Be’…ecco…”

    Eva strinse gli occhi, minacciosa:

    “Da quanto tempo mi stai dietro?”

    “Oh…be’…non tantissimo…”

    Eva spalancò gli occhi: “Queste non sono le prime foto che scatti! Dammi quella macchina!”

    Eva si precipitò verso la macchina fotografica, che era ancora a terra, ma il ragazzo fu più veloce di lei e la afferrò con un balzo.

    “Calma, calma…e comunque le altre foto le ho già consegnate”

    Eva fece un respiro profondo, per calmarsi:

    “A chi?”

    Il ragazzo la guardò, canzonatorio:

    “E a chi, secondo te?”



    “Non ci penso neanche a restituirti le foto, Cudicini! Quelle della bambina non possiamo pubblicarle, senza il tuo permesso, ma per le tue, non c’è nessun problema! Fra l’altro, scusami…tua figlia si è accorta che la stavano pedinando e tu no? O è lei ad essere molto sveglia o tu stai perdendo colpi”

    Eva guardò con rabbia il suo ex capo, che la fissava con aria di superiorità dall’altro lato della scrivania. L’ufficio della Zavattini non era cambiato per niente, dall’ultima volta che c’era stata, e, a quanto pareva, neanche Iva era cambiata.

    “Ma a che vi servono le mie foto? Non sono mica io a sposare un principe!”

    “Be’, si fa quel che si può, mia cara…beccare i due piccioncini, a quanto pare, è impossibile. Quindi, se non possiamo parlare del principe e della principessa, parliamo della strega cattiva”

    Eva fece una smorfia:

    “Allora, dovrebbe pubblicare le sue, di foto”

    La Zavattini sorrise:

    “Vedo che non hai perso la tua lingua tagliente, mi congratulo. Facciamo così, ti propongo un accordo: tu aiuti Andrea a fare le foto alla coppia del secolo, mi scrivi un bell’articolo sul grande amore e io cestinerò le tue foto”

    Eva sospirò: “Non ho nessuna intenzione di scrivere un articolo al vetriolo su Marco e Maya, se lo scor…”

    “Ma quale articolo al vetriolo! Lascia perdere le idee di quel cinico di Andrea! Tu mi scriverai un bell’articolo romantico, in cui esalterai la forza dell’amore. Il romanticismo tira di questi tempi, la gente ha bisogno di sognare…”

    Eva non credeva alle sue orecchie:

    “Ma lei è pazza! Forse le sfugge un particolare: Marco mi ha lasciata per coronare il suo sogno d’amore con la principessina! Non sarò certo io a scrivere un articolo per celebrarli! E poi, di questi tempi, l’ultima cosa di cui la gente ha bisogno è un’altra favoletta da quattro soldi!”

    “Ah però, quanta amarezza! E di cosa avrebbe bisogno la gente, secondo te?”

    “Di qualcuno che gli racconti la realtà…è di questo che dovrebbe occuparsi, un giornalista”

    “E la realtà, secondo te, non include l’amore…”

    Eva parlò a bassa voce, quasi a sé stessa:

    “L’amore non esiste, è solo una grandissima fregatura”

    La Zavattini annuì:

    “Sono d’accordo…ma i lettori di Up to you la pensano diversamente, purtroppo. Vediamo…se tu mi porti una storia in due giorni e mi convinci che tirerà di più del grande amore principesco…io rinuncio a pubblicare l’articolo sul tuo ex e la sua nuova fiamma”

    Ad Eva veniva quasi da ridere:

    “Scusi, ma…mi sta offrendo un lavoro?”

    La Zavattini poggiò il mento sulle mani incrociate:

    “Adesso, non correre troppo…tu portami l’articolo e poi ne parliamo”

    Lo sguardo di Iva fece capire ad Eva che la conversazione era chiusa.

    La ragazza sospirò, poi prese la borsa e uscì dall’ufficio.


    Ho dimenticato di dirvi che in questa mia opera molto "originale", ho scopiazzato un po' di cose qua e là. Però farò la brava, dichiarerò sempre le cose che ho copiato...tanto, il plagio, quando è dichiarato si chiama "citazione" e non è più perseguibile, no? :255:
    Ecco, la prima "citazione" è questa: il personaggio del paparazzo è preso pari pari da Un posto al sole, non gli ho cambiato neanche il nome, proprio per essere sfacciata! ^_^
    Magari, nessuno lo guarda Un posto al sole in questo forum e non ve ne sareste accorti...ma che vi credete! Qua ci stanno gente onesta! :255:

    Alla prossima!
     
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  2. Maria871901
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    bella mi piace bravissima.... :100: :100: :100: :100: :100: cmq io lo guardo un posto al sole.... :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258:
     
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  3. bella'mbriana
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    CITAZIONE (Maria871901 @ 14/1/2013, 12:58) 
    cmq io lo guardo un posto al sole.... :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258:

    Ecco, allora ho fatto bene a dichiarare la "citazione" :17: :17:
     
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  4. cristalamber
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    Molto bello Laura. E' da tanto che non leggevo una ff, ma ho deciso di ricominciare. Un pò alla volta mi andrò a leggere tutte quelle rimaste in sospeso.
    La prossima volta ci descrivi questo Andrea? Lo sai che anch'io avevo pensato ad un bel fotografo per Eva? Ma poi mi viene in mente la futura fotografa artista nonchè principessa e mi cadono le braccia...
    Mi raccomando, trattami molto male i principini. Strapazzemeli per bene. Non mi sembra essere così fifficile, sono talmente imbecilli che lo fanno già da soli.
     
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  5. amorucciotuo
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    bravissima laura, io non guardo un posto al sole quindi non me ne sono accorta, però l'idea di far rientrare la Zavattini mi è piaciuta molto :D :D :D :D ma quanto è dolce marta?? però fa un po effetto leggere che si sposano... non ci piace!!!!!! continua presto
     
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  6. fufetta1
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    Bella.......continua......Eva protettiva nei confronti della figlia....Qui ancora i due principi nn si vedono .....Eva pensa ancora a Marco
     
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  7. Bunny88
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    :280: Laura mi è proprio piaciuta! Non vedo l'ora di leggere il continuo! Ho particolarmente apprezzato che tu abbia reinserito la Zavattini! Mi è sempre piaciuta come personaggio! Non seguo Un posto al sole perciò non ho colto la citazione, ma non hai scopiazzato, hai solamente preso spunto e quello si può fare! ;) Brava Brava Brava!
     
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  8. nanacy
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    Molta bella ;) quanto mi piace il personaggio di Eva!?!! X nn parlare di Marta, sempre più sveglia la bimba... Chissà a chi somiglia?!? Sicuramente nn al padre :286: :286:
     
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  9. bella'mbriana
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    CITAZIONE (cristalamber @ 14/1/2013, 13:39)
    Molto bello Laura. E' da tanto che non leggevo una ff, ma ho deciso di ricominciare. Un pò alla volta mi andrò a leggere tutte quelle rimaste in sospeso.
    La prossima volta ci descrivi questo Andrea? Lo sai che anch'io avevo pensato ad un bel fotografo per Eva? Ma poi mi viene in mente la futura fotografa artista nonchè principessa e mi cadono le braccia...
    Mi raccomando, trattami molto male i principini. Strapazzemeli per bene. Non mi sembra essere così fifficile, sono talmente imbecilli che lo fanno già da soli.

    Mi hai colto in castagna.... :wacko: :wacko:
    Un vero scrittore, quando introduce un personaggio nuovo, dovrebbe descriverlo...ma io sono una scribacchina, non una scrittrice e le descrizioni (sia di personaggi che di ambienti) non sono il mio forte.
    Non credo che inserirò una descrizione nel prossimo capitolo, sarebbe un po' ridicolo...un personaggio, o lo descrivi subito, oppure no.
    Quindi, facciamo che ci provo adesso: capello spettinato, faccia da schiaffi, occhio azzurro, sorriso strafottente, leggero pizzetto (ma proprio un velo, giusto per dare l'aria da "uomo vissuto").
    Mmhh...ho reso abbastanza l'idea? Forse no, eh?
    Facciamo che ti vai a guardare le foto dell'originale? Eccole qua.
    Ti metto pure queste. Queste qui sono più recenti, è invecchiato, l'Andrea della mia FF è più giovane...però te le metto lo stesso, perché si vede l'occhio azzurro :P

    Quanto al fatto che faccia il fotografo, hai ragione, ricorda un po' troppo la princess...però, io non è che avevo pensato ad un fotografo per Eva, io ho pensato specifcamente ad uno come Andrea di Un posto al sole, che guarda caso faceva il fotografo (anzi, il paparazzo). Avevo anche pensato di cambiargli mestiere, ma il fatto che facesse il paparazzo mi rendeva facile l'inserimento, perciò, alla fine, l'ho tenuto così ^_^ .

    Comunque, l'avete capito subito che lui è il nuovo boy di Eva, eh? Non ho segreti! :255:

    Quanto ai principini...lei sarà un personaggio secondario, non mi darò neanche la pena di strapazzarla più di tanto Un pochino sì, però :P ).
    Marcolino, invece...be', quando avrò finito con lui, desidererà essere un terrorista in mano all'esercito americano :255: :evil: :evil:
    CITAZIONE (amorucciotuo @ 14/1/2013, 14:56) 
    bravissima laura, io non guardo un posto al sole quindi non me ne sono accorta, però l'idea di far rientrare la Zavattini mi è piaciuta molto :D :D :D :D ma quanto è dolce marta?? però fa un po effetto leggere che si sposano... non ci piace!!!!!! continua presto

    Mi dispiace darvi una delusione, ma la Zavattini è solo di passaggio, non ci sarà nel prosieguo.

    Per il matrimonio...ma ti pare che li faccio sposare? È solo che se Marco è rimasto al Palazzo, mi sembrava naturale che stessero organizzando le nozze...i reali ci tengono a queste cose! ^_^
     
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  10. jameskirk88
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    Un inizio perfetto Lauretta: la trovata di far scrivere ad Eva un articolo sul grande amore dei due principini reali è veramente geniale, mi dispiace solo di non poter vedere la faccia che avrebbe fatto Eva a sentire una proposta del genere :o: :258: :258: :258: :258: non mi sarebbe dispiaciuto neanche di vedere Eva che prendi a calci il paparazzo che stava importunando Marta :258: :258: :258: quindi sarà il paparazzo il "sostituto" del fu Marco Cesaroni che sta per sposarsi la grande principessa... sono curioso di vedere se cercherai di rendercelo simpatico oppure antipatico, questo nuovo "incomodo"... certo dopo aver visto l'ultimo Marco, sarebbe difficile dipingere un personaggio che sia meno simpatico :wacko: :wacko: :wacko: :wacko: Intanto :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: ah e ovviamente sono anche curioso di sapere cosa ti inventerai per mandare a monte il matrimonio del millennio.. perchè lo manderai a monte, vero? :uhm: :17:
     
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    Lauretta,quando pensavo a cosa avrebbe fatto Eva nella sesta serie me l'aspettavo proprio così.Una Eva che,seppur vicino alla famiglia,decidesse di andare a vivere da sola per non perdere la propria indipendenza.Mi piace.
    Il futuro nuovo ragazzo di Eva promette bene,non seguo UPAS ma se non sbaglio Andrea è il classico sciupafemmine.Ce lo vedo bene con Eva,non mi piacciono quei personaggi che all'apparenza sembrano perfetti.Un ragazzo così è l'ideale per Eva.
    Non vedo l'ora di vedere Marco soffrire.
    Posta presto.
    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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  12. cristalamber
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    Il ragazzo mi piace Laura...non lo conoscevo, io non seguo Un posto al sole. Non lo voglio antipatico...assolutamente no! Neanche perfetto però...un "uomo" vero, terrestre e non di un altro universo. Fammi una Eva più leggera, lascia che ci pensi questo Andrea.
    Dopo uno stralunato, uno schizofrenico, uno stronzo imbecille e un fantasma...qualcuno piacevole da guardare e da ascoltare ce lo meritiamo tutte, anche Eva.
    Ah...fa che gli piacciono i bambini.
    Eva lo dovrebbe scrivere l'articolo romantico sui Beati Principi...e si, lo dovrebbe scrivere assolutamente!!!
     
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  13. bella'mbriana
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 15/1/2013, 13:53)
    sono curioso di vedere se cercherai di rendercelo simpatico oppure antipatico, questo nuovo "incomodo

    L'idea sarebbe di renderlo simpatico, ma poi non lo so se ci riuscirò...anzi, non so se riuscirò a "renderlo" e basta. Una cosa è avere chiaro nella mente com'è fatto un personaggio, un'altra è riuscire a trasmetterla :wacko: :wacko:
    Ho già fatto cilecca tralasciando la descrizione...i presupposti non sono buoni -_-
    Cmq, una cosa la posso dire: Andrea non è Maya...è un personaggio che amo tantissimo, ma non deve piacervi a tutti i costi. E soprattutto, NON è il protagonista, il protagonista è Marco, beninteso ^_^
    CITAZIONE (cristalamber @ 15/1/2013, 20:34) 
    Il ragazzo mi piace Laura...non lo conoscevo, io non seguo Un posto al sole. Non lo voglio antipatico...assolutamente no! Neanche perfetto però...un "uomo" vero, terrestre e non di un altro universo. Fammi una Eva più leggera, lascia che ci pensi questo Andrea.
    Dopo uno stralunato, uno schizofrenico, uno stronzo imbecille e un fantasma...qualcuno piacevole da guardare e da ascoltare ce lo meritiamo tutte, anche Eva.

    Cristal, guarda che alla fine Marco ed Eva li faccio tornare insieme, eh, non ti ci affezionare troppo ad Andreuzzo! :17: :17:
     
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  14. cristalamber
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    Peccato Laura...vabbè, Andrea me lo prendo io.
     
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  15. bella'mbriana
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    CITAZIONE (cristalamber @ 16/1/2013, 18:07) 
    Peccato Laura...vabbè, Andrea me lo prendo io.

    :258: :258: :258: Mi sa che devi metterti in fila, ci sono prima io! :P
    Ragassuoli, prima di andare a lavoro, vi lascio la seconda parte del primo capitolo.
    Buona lettura! :100:


    Capitolo 1
    Un grande amore
    (parte seconda)



    Eva gettò la borsa sul mobile all’ingresso e si lasciò crollare su una sedia. Era sfinita. Non era servito a niente lasciare Marta tutto il giorno con Alice e Francesco…aveva sgobbato una giornata intera, senza avere comunque uno straccio di storia da portare alla Zavattini. Era stata alle case popolari, al ricovero dei senzatetto, aveva persino fatto la fila fuori dall’ufficio di collocamento, nella speranza di trovare qualcuno che avesse qualcosa di interessante da raccontare. Ma era stato tutto inutile.

    Be’, in realtà, di gente che aveva cose da dirle ne aveva trovate a bizzeffe, ma purtroppo, le storie si assomigliavano tutte: la vita era difficile, non si trovava lavoro, non si trovava casa…per carità, era tutto vero, ma nessuno di loro aveva da dire qualcosa di veramente singolare, unico. Eva voleva dimostrare alla Zavattini che la realtà di tutti i giorni poteva essere più interessante della favoletta del grande amore…ma dubitava che quello che aveva trovato servisse allo scopo.

    In quel momento, squillò il campanello ed Eva andò ad aprire ad Alice, Francesco e Marta che tornavano a casa. Marta si buttò subito in braccio a lei:

    “Mamma! Zio Checco mi ha compato il vettito da pincipessa!”

    “Ma davvero?” rispose Eva, con un sorriso tirato. Ci mancava solo la fissa di sua figlia per le principesse, adesso! A volte le sembrava che tutto il mondo cospirasse contro di lei.

    “Oh, ma…l’abbiamo portata anche al locale di Francesco. Ha giocato tutto il tempo col microfono e ha detto che da grande vuole fare la cant…” Alice si interruppe, rendendosi conto che il suo tentativo di cambiare argomento aveva soltanto peggiorato la situazione.

    Eva rise: “Tranquilli, ragazzi, non c’è problema, davvero…anzi, grazie per averla tenuta con voi oggi”

    “Ma ti pare? Tua figlia è meravigliosa, mi fa quasi venire voglia di farci un pensierino anch’io…eh, amore?” Il tono di Francesco era scherzoso, ma lo sguardo che gli lanciò Alice non lo era affatto.

    “Tra qualche anno, naturalmente” si affrettò ad aggiungere Francesco, poi le mise un braccio intorno alle spalle, “Tranquilla, amore, non voglio mica incastrarti”

    Alice fece un sorriso nervoso e si sciolse dalla stretta di Francesco. Eva la guardò incuriosita: da quando era tornata dalle vacanze, Alice era un po’ strana, sembrava quasi che non fosse più così presa da Francesco. Ma allora che cavolo ci stava a fare ancora con lui?

    Bah, fatti suoi…se avesse avuto voglia di parlargliene, gliene avrebbe parlato, era abbastanza grande ormai da prendere le sue decisioni da sola.

    Dopo che furono usciti, mise a letto Marta e realizzò di avere fame: non aveva mangiato tutto il giorno. In frigo non c’era un tubo…anzi, doveva ricordarsi di fare la spesa, altrimenti Marta l’avrebbe nutrita coi lupini e le olive ascolane della bottiglieria. Così, chiamò il kebabbaro all’angolo, che faceva anche consegne a domicilio e ordinò la cena.

    Ahmed arrivò dopo pochi minuti, Eva lo fece entrare, si scambiarono i soliti convenevoli, lui lasciò tutto in cucina ed Eva fece per prendere il portafoglio per pagarlo. Nel farlo, urtò contro la borsa che aveva lasciato sul mobile che cadde a terra, rovesciando tutto il contenuto sul pavimento.

    “Accidenti!”

    Eva fece per chinarsi, ma Ahmed la precedette , raccolse tutto e lo rimise nella borsa, prima di porgergliela. Nel chinarsi, la maglietta si era sollevata ed Eva aveva notato una brutta cicatrice sulla schiena. Quando si rialzò, Ahmed colse lo sguardo esterrefatto di Eva e sorrise:

    “Quella è solo un ricordino di quando lavoravo come stagionale nella raccolta dei pomodori…acqua passata, per fortuna”

    Eva era ancora più esterrefatta:

    “Ti hanno frustato?”

    “Oh, frustato, bastonato…non mi sono fatto mancare niente!” Nella voce di Ahmed c’era amarezza, ma anche il sollievo di chi racconta una storia orribile, ma per fortuna, lontana nel tempo.

    “Va bene, adesso devo andare. Buona notte, Eva e, mi raccomando, continua a dimenticarti di mangiare, che sei la mia migliore cliente!”

    Stava per andarsene, quando Eva lo fermò:

    “Ahmed, aspetta un attimo!”

    Lui si voltò incuriosito.

    “Senti, magari ti sembrerà strano e se non vuoi, non c’è problema, ti capisco benissimo…”

    “Se non voglio cosa?” L’uomo era sempre più confuso

    “Ecco, io sono una giornalista e mi piacerebbe raccontare la tua storia…se ti va, chiaro”

    Ahmed sorrise, sorpreso:

    “Vuoi raccontare la mia storia? Mah, non lo so…” esitò un attimo, “ma sì, perché no! Sarà divertente essere intervistato”
    sembrava quasi lusingato.

    Eva sorrise:

    “Benissimo, grazie! Allora, magari, puoi venire domani pomeriggio, io la mattina devo andare in libreria…”

    “No no, non si può fare, domani è il compleanno di mio figlio…facciamo dopodomani”

    “Il fatto è che l’articolo dev’essere pronto per dopodomani mattina…” Eva stava già perdendo le speranze…

    “Be’, allora…facciamo una cosa, vieni a pranzo a casa mia! Festeggiamo mio figlio e poi, mi potrai fare tutte le domande che vuoi”

    Eva esitava:

    “Non lo so, non vorrei disturbare…”

    “Ma quale disturbo? È una festa, più siamo e meglio è! Così, ti faccio conoscere mia moglie, è da poco che siamo qui e ancora non si è ambientata bene…” negli occhi di Ahmed, brillò una luce particolare quando nominò sua moglie.

    Eva si convinse:

    “Va bene, allora grazie per l’invito. A domani”

    “A domani” salutò Ahmed, poi uscì.

    “Sì! Ahahahaha!” Eva si mise a saltellare per tutta la casa, il suo sesto senso le diceva che stavolta aveva trovato la storia giusta. Prese il cellulare e inviò un messaggio alla Zavattini, in cui le diceva che aveva trovato la storia e che l’articolo sarebbe stato pronto entro il termine previsto.

    Poi, dopo aver dato un’ultima occhiata a Marta, andò a dormire.



    Il giorno dopo, a ora di pranzo, Eva e Marta passeggiavano, chiacchierando allegramente, mentre si dirigevano a casa di Ahmed.
    Marta, quella mattina, aveva deciso che, quando sarebbe diventata la regina di “Ussembuco”, avrebbe fatto distruggere tutte le scuole , così tutti i bambini sarebbero potuti restare a casa con la mamma, oppure dal nonno in bottiglieria (per Marta, tutti i bambini avevano diritto ad un nonno in bottiglieria, se non ce l’avevano, gliel’avrebbe prestato lei).

    Eva rideva, divertita:

    “Sì certo, così stai sicura che scoppia la rivoluzione”

    “Cos’è la volizzone?”

    Eva si chinò verso di lei e disse, con aria misteriosa:

    “Una cosa che imparerai ad apprezzare, quando sarai più grande”

    Marta stava per arrabbiarsi, ma ad un tratto sorrise e urlò, indicando col dito l’altra parte della strada:

    “Guarda, mamma! Il fotogafo di Babbo Natale!”

    Eva si voltò e il sorriso sulle sue labbra svanì all’istante, per essere sostituito da un’espressione tempestosa, che non si placò al saluto scherzoso di lui.

    “Oh, ma guarda un po’ le coincidenze! Pure tu da queste parti?”

    Il tono gioviale non aiutò Andrea a dissipare le nuvole dal volto di Eva.

    “Che diavolo vuoi ancora da noi?” Buttò uno sguardo alla macchina fotografica, che Andrea portava al collo, “E metti via quell’arnese infernale”

    “Tranquilla, non è te che voglio fotografare oggi…e neanche tua figlia” si affrettò ad aggiungere, vedendo che il viso di Eva si faceva, se possibile, ancora più scuro.

    “E allora che vuoi?”

    “Be’, pare che tu abbia una storia…la Zavattini pensava che un fotografo ti potesse essere utile. Lo conosci il detto, no? Un’immagine vale più di mille parole”

    “Anche se mi servisse un fotografo, tu saresti l’ultimo a cui mi sarei rivolta. E comunque, il mio è un articolo serio, non uno dei tuoi squallidi scoop”

    Andrea atteggiò il viso ad un’espressione triste:

    “Ma tu ferisci i miei sentimenti. Io faccio questo lavoro per sbarcare il lunario, ma in realtà, sono un artista”

    “Pff…un artista, come no?” sbuffò Eva

    “L’hai detto a Babbo Natale che sono buona?” intervenne Marta

    Andrea si chinò verso di lei:

    “Mah…veramente non lo so ancora se sei buona. Se mi dai un bacetto, forse…”

    Marta si lanciò subito in braccio a lui e gli diede un sonoro bacio sulla guancia.

    Andrea sorrise trionfante, rivolto ad Eva:

    “Lo vedi? Sono un bravo ragazzo, piaccio pure a tua figlia!”

    Eva lo guardò, torva:

    “Marta non le sa giudicare le persone, le piace pure la principessa sul pisello….e persino suo padre” aggiunse a mezza voce, poi si voltò e riprese a camminare.

    “Se vuoi venire con me, sbrigati, non ho tempo da perdere, io”

    Andrea si portò la mano alla fronte in un gesto marziale:

    “Agli ordini, generale!” e con una smorfia che fece scoppiare a ridere Marta, si incamminò dietro ad Eva.



    La festa di compleanno di Husseini, il figlio di Ahmed, volgeva alla fine. Avevano mangiato tutti insieme, spento le candeline e, adesso, i bambini stavano giocando tra di loro. Marta era stata accolta senza problemi nel gruppo ed Eva sorrideva, guardandola giocare.

    Tutto sommato, era stata una bella festa, anche lei si era divertita. Ahmed le fece segno di accompagnarlo in salotto, dove avrebbero potuto parlare con più calma.

    “Mi piacerebbe che restasse anche tua moglie, così potrei sentire anche il suo lato della storia, se non ti dispiace”

    “Certo che no! Solo che lei non era con me, quando lavoravo nei campi…siamo sposati da un anno soltanto”

    Eva strabuzzò gli occhi:

    “Come, da un anno? Husseini ne ha appena compiuti otto…”

    Ahmed e Yasmine sorrisero, guardandosi negli occhi.

    “Vedi, il fatto è che Husseini non è proprio mio figlio…”

    “È nato dal mio primo matrimonio…io sono vedova” intervenne Yasmine.

    La naturalezza con cui Ahmed aveva parlato del “compleanno di mio figlio” la sera prima sarebbe già bastata a commuovere Eva…ma il meglio doveva ancora venire.

    “Ah, mi dispiace...be’, per fortuna, dopo la morte di tuo marito, hai incontrato Ahmed…non ce ne sono tanti come lui, in giro”

    Stavolta, Ahmed e Yasmine scoppiarono a ridere apertamente.

    “Lo so bene che non ce ne sono come lui! Sono più di vent’anni che ne sono innamorata!”

    Eva e Andrea erano rimasti senza parole.

    “Co…come vent’anni?” balbettò Eva

    Ahmed sorrise:

    “Noi ci siamo innamorati da ragazzini…ma la sua famiglia non approvava la nostra unione, perché io non ero abbastanza ricco, per loro”

    Andrea sussurrò con un sogghigno, rivolto ad Eva: “Chi ti ricorda?”

    Eva lo incenerì con lo sguardo…

    Yasmine guardò il marito con rimprovero:

    “Anche perché eri un teppista, dilla tutta la verità…”

    “Adesso non esagerare, teppista…facevo a botte ogni tanto, ma sempre per delle buone ragioni”

    Yasmine scoppiò a ridere:

    “Sì certo, picchiare uno perché non aveva salutato il tuo amico era una buona ragione!”

    “Mi dava fastidio quando trattavano male Mohammed solo perché era down!”

    Yasmine lo guardò con amore:

    “Lo so, è per questo che ti amo…”

    Ahmed le sorrise:

    “Comunque, stiamo divagando…insomma, il punto è che io decisi di lasciare l’Algeria per cercarmi un lavoro e fare un po’ di soldi, così avrei potuto sposare Yasmine”

    “E io gli promisi che lo avrei aspettato…” la voce di Yasmine aveva una nota amara

    “Andiamo, amore, non è colpa tua, ti hanno costretta…e poi, io sono stato via per troppi anni, avrei dovuto cercarti e non l’ho fatto”

    Eva cominciava a capire cos’era successo.

    “La tua famiglia ti ha costretta a sposare un altro?”

    Yasmine annuì

    “Fosse stato per loro, mi avrebbero fatta sposare il giorno dopo che Ahmed è partito…ma io ho resistito, ho resistito per anni. Però, poi, gli anni passavano e di lui non sapevo niente…”

    “Come facevo a contattarti? Ero praticamente uno schiavo, mi ero ridotto molto peggio di quanto non fossi quando ero partito. Mi vergognavo troppo…”

    “E così, alla fine, accettai di sposare un uomo molto più anziano di me” l’espressione di Yasmine si fece cupa…”L’unica cosa buona di questa storia è stato Husseini”

    Eva si sentì gelare, guardando gli occhi di Yasmine…aveva l’atroce sospetto che, se Husseini era stata l’unica cosa buona di quel matrimonio, il modo in cui era arrivato non doveva essere stato altrettanto buono.

    “La mia famiglia mi informò subito, quando lei si sposò. Mi dissero di mettermi il cuore in pace, di cercarmi un’altra donna” Ahmed sorrise per l’ennesima volta, nel guardare sua moglie, sempre con la stessa luce negli occhi, “ma come facevo a mettermi il cuore in pace? Lei è sempre stata l’unica per me, e sempre lo sarà”

    Eva ascoltava rapita, gli occhi lucidi…Andrea, dal canto suo, sembrava molto occupato a togliersi qualcosa che gli dava fastidio agli occhi.

    Intanto, Ahmed continuava il suo racconto.

    “Quando finalmente sono riuscito a liberarmi dalla schiavitù e ho cominciato a fare il cameriere in un ristorante arabo a Firenze, sono tornato al villaggio e…” fece una risatina, “l’ho rapita”

    “Che cosa?” Eva era esterrefatta

    “Ma sei un pazzo scatenato!” Andrea, se possibile, lo era ancora più di lei, “C’è la pena di morte, in quei paesi, per le donne che commettono adulterio!”

    Ahmed disse, fiero:

    “Non avrei mai permesso che le facessero del male”

    Yasmine sorrise:

    “Sei il mio eroe. Comunque, siamo stati fortunati. Mio marito ha pensato bene di farsi venire un infarto proprio il giorno in cui sono scappata di casa” guardò suo marito, con fare canzonatorio, “Perché sono io che sono scappata, non tu che mi hai rapito”

    “Be’, avevo intenzione di rapirti, è la stessa cosa…”

    Yasmine scosse la testa, sorridendo:

    “I miei genitori corsero ad avvisarmi…così, tornai subito a casa e nessuno si accorse di niente. E, dopo un congruo periodo di lutto, finalmente abbiamo potuto sposarci” guardò Ahmed, con fare sbarazzino, “Dovresti essere grato ai miei, in fondo ci hanno salvato la vita”

    “Ma che discorsi fai! Se loro non ti avessero costretta a sposarti, non ci sarebbe stato nessun bisogno di salvarti la vita!”

    Yasmine rise. Eva era stupefatta di come potessero parlare di avvenimenti tanto tragici in un modo così leggero. L’amore faceva davvero miracoli, dopotutto.

    “Oh scusami Eva, ti ho fatto perdere tempo raccontandoti tutta questa storia e ancora non ti ho detto niente di quello che volevi sapere”

    Eva scosse la testa:

    “Non preoccuparti, il pomeriggio è ancora lungo. E comunque, non abbiamo affatto perso tempo, anzi…questa storia è anche meglio di quella che volevo raccontare”

    Più tardi, mentre si incamminavano verso casa, con Marta in braccio che dormiva, Eva guardava il cielo con aria sognante. Chi l’avrebbe mai detto? Senza volerlo, aveva trovato proprio quello che cercava la Zavattini: la storia di un grande amore, un amore forte, tenace, che aveva resistito al tempo, alla distanza e alla violenza del mondo. Altro che principi e principesse, l’amore vero era molto più commovente delle favole…

    “Guarda che sono sposati da poco, eh…ricapita qui fra due o tre anni e vedrai come si scaglieranno addosso l’argenteria”

    Eva si girò verso Andrea:

    “Credi che quella tua aria da cinico ti renda affascinante? Fai solo compassione, lasciatelo dire”

    “Sempre meglio degli occhi a cuoricino che c’hai stampati in faccia da oggi pomeriggio…ti preferivo in versione pantera. Poi, non eri tu quella che non credeva nell’amore?”

    Eva fece spallucce:

    “Mi sono sbagliata. Capita a tutti di sbagliare, no?” Guardò di nuovo Andrea, “Evidentemente, il fatto che io e te non l’abbiamo mai conosciuto, non significa che l’amore non esiste”

    Andrea sogghignò:

    “Ah-ah! Che vuoi dire, che non eri innamorata del principe consorte?”

    Eva si fece scura in volto:

    “Questi non sono affari tuoi” Si girò e cominciò a camminare più velocemente: “Comunque, complimenti! Se volevi rovinarmi l’umore, ci sei riuscito!”

    Andrea fece un sorrisetto e si affrettò a seguirla. Quella ragazza cominciava a piacergli…

    Ci avevate creduto che il grande amore del titolo fosse quello dei principini, eh?
    E invece no, vi ho fregato! :255:
    Diciamo che prima di entrare nel vivo della storia, volevo togliermi questo sassolino dalla scarpa e mostrare cosa intendo io per "grande amore".
    Quella di Marco e Maya è solo una storia banale bardata a festa, di "grande" non ha proprio niente...ma tanto lo so che con voi sfondo una porta aperta! :P
    Nel prossimo capitolo, vedremo come se la passa Marcolino ^_^
    Alla prossima! :ciao:
     
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