Adesso che ci siete voi

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  1. bella'mbriana
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    Ciao ragazzi,
    per provare a togliere un po' di ruggine dalla tastiera, ho scritto questa cosuccia, niente di originale, i soliti pensieri triti e ritriti di Marco, che avete gia' letto, immaginato e visto in tutte le salse.
    Anzi, mi scuso con Saretta per averle copiato l'idea. ^_^
    Consideratelo come una specie di esercizio per riprendere la mano a scrivere...mi piacerebbe ricominciare con la FF principale, ma proprio non mi veniva niente :( . Mi e' venuta pure un po' lunghetta, ma spezzarla mi sembrava un po' una cavolata, per cui ve la dovrete sorbire cosi' com'e'...pero' non vi addormentate sulla tastiera, mi raccomando! :lol: :lol:
    Allora, pronti?
    Spazzolino e dentifricio nella mano destra, insulina in quella sinistra e...vai! Buona lettura!


    Mi sono innamorato di te fin da quando ti ho vista entrare per la prima volta dalla porta di casa.
    Avevi quell’aria imbronciata, sembrava che ce l’avessi con tutto il mondo... ma io ho capito che in realtà avevi solo paura.
    Tu però non volevi che gli altri se ne accorgessero. Soprattutto, non volevi che se ne accorgesse tua madre, ecco perché hai tirato su quella faccia indisponente, da bambina capricciosa: perché se tua madre avesse creduto che ce l’avevi con lei, magari si sarebbe arrabbiata...ma se avesse capito che eri spaventata a morte, allora si sarebbe sentita in colpa.
    E sarebbe stato peggio.
    Perché tu sei così, ti preoccupi sempre dei sentimenti delle persone che ami. A volte anche troppo: se penso ai casini che hai combinato negli ultimi mesi perchè avevi paura di deludere tua madre!
    Solo con me non ce li hai, tutti questi riguardi. Forse perchè lo sai che non importa quanto male tu possa farmi: puoi insultarmi, abbandonarmi, trattarmi come un “fratello”...io sono capace di innamorarmi di te ogni volta, proprio come quella sera in cui sei entrata nella mia vita per la prima volta.
    Se raccontassi questa storia a Walter, probabilmente mi prenderebbe in giro: “’Mazza aho, e tu l’hai guardata in faccia una volta e hai capito tutte ste cose? Ma non è che aveva mangiato i peperoni, magari era un problema di digestione!
    A dirti la verità, non è che abbia formulato un pensiero coerente, sapevo solo che eri bellissima e che io avevo una voglia matta di stringerti e dirti di stare tranquilla, che sarebbe andato tutto bene, che ci avrei pensato io a farti ambientare a Roma.
    Credo di esserci riuscito a farti ambientare...e incredibilmente, sono anche riuscito a farti innamorare di me.
    Meno incredibilmente, visto l’idiota che sono, sono pure riuscito a rovinare tutto.
    Se ci penso adesso, mi rendo conto che mio padre aveva ragione su una cosa, io non avevo capito ancora niente dell’amore: ti amavo, ma non sapevo ancora cosa voleva dire, non ero ancora disposto ad accettare tutte le conseguenze, ad assumermi tutte le responsabilità che nascono dall’amare qualcuno...e così, sono scappato.
    E anche quando sono tornato da Londra e ti ho detto che ero tuo, in realtà non capivo bene il significato di queste parole; quel giorno ti ho detto che ero tuo, ma in realtà intendevo dire che tu eri mia...e quando ho scoperto che non era così, mi è crollato il mondo addosso.
    Ti avevo messa su un piedistallo e quando il piedistallo è crollato, non ho voluto chinarmi a raccogliere i pezzi.
    Li ha raccolti un altro, che ti ha portata via...e io ho fatto poco, troppo poco per trattenerti: sono riuscito a strapparti una notte, una sola notte in cui ti ho amata con tutta la dolcezza, l’amore, la rabbia di cui ero capace.
    Ma non è bastato.
    Il giorno dopo sei salita su un aereo, senza voltarti indietro...e io sono rimasto a terra, solo, cercando di abituare i miei occhi a guardarsi intorno, pur sapendo che tu non ci saresti stata.
    Quando sei tornata, non eri più tu.
    Io ce l’avevo con te, cazzo se ce l’avevo con te, ma se tu avessi detto una sola parola, quanto credi che ci avrei messo a cadere di nuovo ai tuoi piedi?
    Tu però quella parola non l’hai detta.
    Anzi, a dirla tutta, parlavi appena.
    Per la maggior parte del tempo, te ne stavi chiusa nella tua stanza, china sui libri, pronta a rispondere con un falso sorriso a chiunque ti rivolgesse la parola.
    E a me andava bene così. O meglio...facevo finta che mi andasse bene così. In realtà, ancora una volta, l’unica cosa che volevo era stringerti e dirti di non preoccuparti, che sarebbe andato tutto bene. O in alternativa, urlarti in faccia tutta la mia rabbia e dirti di smetterla di fare la vittima, che tanto con me non attaccava...o ancora, afferrarti per le braccia, scuoterti e gridarti: “Amore, ma che hai? Davvero credi di poterti nascondere anche con me?
    Naturalmente, non ho fatto nessuna di queste cose; ero troppo arrabbiato, deluso, ferito, orgoglioso...stupido.
    E poi cos’avrei fatto se tu ti fossi messa a piangere per lui?
    Alla fine però me l’hai detto che cosa avevi...e sì, decisamente con me i riguardi proprio non ce li hai.
    Sono incinta. E’ di Alex, ma non l’ha voluto
    Che bella frase, eh? Se ci fosse un concorso su come uccidere qualcuno usando solo le parole, direi che con questa potresti tranquillamente classificarti al primo posto.
    Oddio, anche “Io e Alex ci sposiamo” non è male...non c’è che dire, hai un talento naturale per queste cose.
    Sono incinta. E’ di Alex, ma non l’ha voluto
    Un bambino. Un bambino con lui.
    In un colpo solo, tutti i miei sogni sono crollati ed io con loro.
    Un bambino. Un bambino con lui.
    Cazzo, un bambino è una cosa reale, altro che fili rossi, gatti sul tetto e tutte le menate che mi ero inventato in questi anni, per cercare di descrivere il legame che mi univa a te!
    Un bambino con lui...un legame vero, di quelli che ti legano tutta la vita.
    Ti avevo persa. Persa per sempre.
    E lui non l’aveva neanche voluto!
    Ti ho urlato addosso, quella sera.
    Ho urlato, come un naufrago che chiede aiuto, anche se sa che nessuno può sentirlo.
    Ho urlato, sperando che il frastuono delle grida coprisse il rumore del mio cuore che andava a pezzi.
    Ho urlato, perché pensavo che le urla mi avrebbero svegliato da quell’incubo.
    E invece non sono state le urla a svegliarmi, ma è stata lei, in silenzio, mentre cresceva dentro di te.
    Due giorni dopo ho scritto una canzone.
    Ti saresti stupita, se l’avessi ascoltata: non ci crederai, ma per la prima volta, Marco Cesaroni, il re degli egocentrici, non parlava di sé stesso in una sua canzone.
    Già da questo avrei dovuto capire tutto, eh?
    E invece ce ne ho messo di tempo per capire...ma la canzone è stata il primo passo per risvegliarmi dal sonno. Dopo averla scritta, finalmente ho fatto quello che desideravo da quando ti avevo rivista su quella sedia: ti ho stretta a me e ti ho detto di non preoccuparti, di stare tranquilla, che c’ero io vicino a te.
    E mentre ti abbracciavo, ti accarezzavo i capelli e ti baciavo la fronte, lentamente ricominciavo a vivere.
    Finalmente, potevo tornare a sorriderti.
    Finalmente, tu sorridevi di nuovo a me. Tutte le mattine, a colazione, entravi in cucina e sorridevi.
    Ma il tuo sorriso era solo per me, perché ero l’unico a conoscere il tuo segreto.
    Tu sorridevi, e il mio cuore si apriva.
    E me lo facevo bastare per tutta la giornata.
    Figurati che pensavo fosse Simona a farmi stare così bene! E invece eri tu: sei sempre stata tu.
    Poi sei stata male e ti ho portato al magazzino di Walter.
    Anche lì avrei dovuto capire.
    Qualunque “fratello” affettuoso ti avrebbe convinta a tornare a casa, perché era l’unica cosa ragionevole da fare. Ma io non volevo portarti a casa, non volevo dire tutto agli altri, non ancora...volevo continuare ad essere il tuo eroe, ancora per un po’, solo per un po’...
    E intanto lei continuava a crescere e mentre occupava la tua pancia, faceva lo stesso col mio cuore, che si allargava per farle spazio. Anzi, per farvi spazio.
    E sì, perchè tu ormai non eri più su un piedistallo: stavi mentendo a tua madre, per mesi avevi mentito persino a te stessa, avevi anche messo in pericolo la vita del tuo bambino...eri decisamente scesa sulla terra, solo per farmi innamorare più di prima.
    Così, mi sono ritrovato a leggere libri sulla prima infanzia, io che persino le pagine sportive me le sono sempre fatte leggere da Walter; mi sono ritrovato a fare due passi e finire (chissà perché?) in un negozio per bambini; mi sono ritrovato ad uscire per comprarti qualcosa da mangiare e presentarmi invece con un album da colorare...forse era un modo di dirti che potevi ancora colorare la tua vita con i colori che volevi e, soprattutto, che io non chiedevo di meglio che aiutarti a farlo.
    Mi sono ritrovato a cambiare le parole di una canzone, perchè l’unica cosa per cui valeva la pena cantare era la famiglia dei miei sogni: tu, io e nostra figlia.
    Certo, allora non lo sapevo che era mia.
    Ma non aveva nessuna importanza.
    Lei non era mia, neanche tu eri mia...però io ero vostro.
    Ora sì che sapevo cosa voleva dire, ora sì che potevo dirtelo sul serio: e te l’ho detto, non a parole, ma con ogni gesto che ho fatto in questi mesi.
    Tu però non hai capito.
    E poi c’era un piccolo problema, una voce fastidiosa, insistente, che come un tarlo continuava ad assilllarmi, a dirmi che il bel castello di carte che mi ero costruito poteva crollare da un momento all’altro: bastava che tornasse lui, a reclamare quello che gli apparteneva.
    Ho fatto di tutto per metterla a tacere, questa voce. Una volta, per esorcizzarla, ti ho addirittura suggerito di chiamarlo...e quando lui non ha risposto, ti ho abbracciato e ho sorriso. Tu hai pensato che volessi darti coraggio, anch’io l’ho pensato...ma in realtà ero felice, perchè se lui non c’era io mi sentivo libero di amarti.
    Poi, proprio quando avevo imparato ad amarti sul serio, proprio quando ero pronto a darti tutto me stesso, senza chiederti niente in cambio...ecco che è ricomparso, così, dal nulla.
    Proprio come in quei film dell’orrore, dove c’è un demone che arriva e, all’improvviso, la paura più grande del protagonista si materializza davanti ai suoi occhi: ecco, è così che mi sono sentito quando ho visto Alex.
    Lui è tornato e ti ha portata via con sé.
    E come al solito, io non sono stato in grado di fare niente.
    Volevo tanto, sai? Non immagini quanto volessi abbracciarti forte, dirti che ti amavo e che nessuno poteva amarti come me, lui meno che mai. O forse non ci sarebbe stato bisogno di parole, ti avrei presa e portata via, ti avrei cantato la mia canzone e tu mi avresti sorriso...avresti sorriso solo per me, ancora una volta, e niente e nessuno avrebbe più potuto separarci.
    Ma poi, davanti a te che piangevi per lui, non ce l’ho fatta.
    Se lo ami davvero, non fare come ho fatto io con te
    Come hai fatto a non capire, Eva?
    Come hai fatto a non vedere che ti ho ripetuto tante volte “se lo ami davvero” perchè volevo disperatamente che tu mi dicessi “Non lo so più se lo amo...forse amo qualcun altro”.
    E sì, mi sarebbe bastato anche un “forse”.
    Su quel “forse” ci avrei costruito un castello, il castello dei nostri sogni..ma tu non hai detto niente, hai abbassato gli occhi e hai continuato a piangere per lui.
    E io sono scappato via, per evitare di scoppiare a piangere davanti a te.
    L’ho persino aiutato, gli ho portato una scatola in cui avevo messo tutto quello che mi ero conservato in questi mesi passati insieme...una scatola di ricordi, patetico no? Come se dentro di me già sapessi che sarebbe finita e volessi tenermi qualcosa che mi parlasse di te, per potermene ricordare in futuro.
    E’ stata dura separarsene...ma in fondo, a cosa mi serviva quella scatola? Ormai ero tuo, no? Tu e la bambina eravate il mondo intorno a me e lo sareste state sempre...non avevo certo bisogno di una scatola per portarvi con me.
    Invece a lui poteva servire: per provare a capirti, almeno un po’...per provare a renderti felice. Non ci speravo troppo, ma era l’unica cosa che potevo fare per te in quel momento.
    E così te ne sei andata, i giorni passavano uno dopo l’altro e a me non importava più di niente: non c’eri più tu a sorridermi la mattina e il mio cuore non poteva aprirsi.
    Neanche quando è uscito il mio primo disco.
    Neanche quando sono partito per l’X-tour.
    L’unico momento felice è stato quando ci siamo addormentati abbracciati sul divano. Mimmo ci ha fotografati: in uno scatto, il mio sogno più bello.
    Era anche il tuo?
    Per un attimo, quando mi hai guardato a scuola, ho pensato che fosse così.
    Poi sono partito e mi hanno tenuto in piedi Walter e Simona e i mille impegni pre-concerto.
    Il mio primo, vero concerto, proprio il giorno del tuo matrimonio. Sembra quasi uno scherzo del destino...dev’esserci davvero un demone che ce l’ha con me, da qualche parte.
    Non lo so come ho fatto, ma in qualche modo sono riuscito a cantare senza crollare a pezzi davanti a tutti. Poi la canzone è finita, tutti applaudivano e io non sentivo niente...o meglio, risentivo le parole della canzone che mi rimbombavano nella testa.
    Io sarò dove sei
    Capirò i tuoi sbagli ovunque andrai
    Ci sarò, ci sarai per sempre...

    E ho capito che avevo solo due alternative: o impazzivo per sempre oppure cominciavo a correre.
    Ho scelto di correre.
    Se ci penso, era davvero una follia: non avevo alcuna speranza di arrivare in tempo. Evidentemente, c’era poco da scegliere, ero già impazzito.
    Quando sono arrivato in Chiesa, non c’era più nessuno. C’era del riso per terra, mi sono chinato a raccoglierlo, mi sembrava quasi di raccogliere la mia vita che era andata in pezzi.
    Poi, la telefonata di mio padre.
    Il bambino sta nascendo...aveva tanta fretta di nascere che non ha fatto neanche sposare i genitori, pensa!
    Papà, non lo sai quanto ti voglio bene...con una frase mi hai rimesso al mondo.
    Ancora una corsa, l’ennesima corsa per arrivare da te, per dire a tutti che ti amavo, che non me ne fregava niente se aspettavi un bambino da un altro. Papà mi ha guardato come se fossi un marziano, Lucia invece mi ha letteralmente scaraventato in sala parto, non ci ho capito granché...ma non mi importava, io volevo solo venire da te.
    Tu mi hai visto, e mi hai sorriso.
    Il tuo sorriso, ancora solo per me.
    E il mio cuore si è aperto di nuovo.
    Ti amo
    Erano le uniche parole che potevo dirti, le uniche che avessero un senso. E quando mi hai detto che mi amavi anche tu, mi sono sentito forte, così forte che ho potuto aiutarti, ho potuto starti accanto nel momento più bello della tua vita.
    E mentre tu diventavi mamma, io ho capito cosa sono i miracoli.
    Adesso ti sto guardando metre dormi, stringendo nostra figlia al petto...nostra figlia, ancora non ci credo: eppure ho avuto anche un bel pugno sul muso a dimostrarmelo!
    Ancora mi fa male, se lo tocco...poi però sono corso da te (e sì, ancora una volta) e tu, ancora una volta, mi hai sorriso.
    Il tuo sorriso, sempre solo per me.
    Eva, la bambina non è nata prematura
    Il tuo sguardo stupito, le tue labbra sulle mie.
    E nostra figlia fra le braccia.

    Che cognome devo metterci?”
    “Cesaroni


    Adesso so cos’è il paradiso.


    Zzzz...zzz...ehi, ragazzi...SVEGLIA!!!! :17: :17:
    Per chi e' arrivato fino a qui, vi ringrazio dell'attenzione ^_^


    Edited by bella'mbriana - 19/8/2010, 22:13
     
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  2. jameskirk88
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    Lauretta..... :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :102: :102: :102: :102: :102: ... non so se bastano le faccine a rendere l'idea.. e questa sarebbe la prova?? Figuriamoci quando scriverai seriamente.... :17: .. sembra uno spezzone tratto dal primo libro di Marco ed Eva.. stesso stile e stessa scorrevolezza... e i pensieri di Marcolino sembrano veri come se li avesse scritti lui di suo pugno... splendido Laura, veramente bello.. COMPLIMENTI........
     
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  3. delia_73
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 18/8/2010, 22:24)
    Ciao ragazzi,
    per provare a togliere un po' di ruggine dalla tastiera, ho scritto questa cosuccia, niente di originale, i soliti pensieri triti e ritriti di Marco, che avete gia' letto, immaginato e visto in tutte le salse.
    Anzi, mi scuso con Saretta per averle copiato l'idea. ^_^
    Consideratelo come una specie di esercizio per riprendere la mano a scrivere...mi piacerebbe ricominciare con la FF principale, ma proprio non mi veniva niente :( . Mi e' venuta pure un po' lunghetta, ma spezzarla mi sembrava un po' una cavolata, per cui ve la dovrete sorbire cosi' com'e'...pero' non vi addormentate sulla tastiera, mi raccomando! :lol: :lol:
    Allora, pronti?
    Spazzolino e dentifricio nella mano destra, insulina in quella sinistra e...vai! Buona lettura!



    Zzzz...zzz...ehi, ragazzi...SVEGLIA!!!! :17: :17:
    Per chi e' arrivato fino a qui, vi ringrazio dell'attenzione ^_^

    Laura :280: :280: :280: davvero carina belli i pensieri di Marco nei confronti della sua dolce metà :102: :102:

    Posso prendere spunto? :17: :17: :17:
     
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    Proprietario della bottiglieria

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    :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:
    Laura mi hai fatto piangere per davvero.Sembra veramente che questi pensieri li abbia scritti Marco.Sarebbe molto bello se nella 4^ serie ci facessero ascoltare i pensieri dei protagonisti.
    "Solo con me non ce li hai, tutti questi riguardi. Forse perchè lo sai che non importa quanto male tu possa farmi: puoi insultarmi, abbandonarmi, trattarmi come un “fratello”...io sono capace di innamorarmi di te ogni volta, proprio come quella sera in cui sei entrata nella mia vita per la prima volta"
    Questa frase racchiude tutto.Marco ama Eva qualunque cosa lei faccia.
    E' stato bello leggere i pensieri di Marco quando Eva gli ha detto di aspettare un figlio dal Gamberone.

    Quando ho letto questa frase:"E intanto lei continuava a crescere e mentre occupava la tua pancia, faceva lo stesso col mio cuore, che si allargava per farle spazio. Anzi, per farvi spazio." non sono riuscito a mantenere le lacrime.
     
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  5. checca.68.9
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    :257: :257: :257: :257: :257: :257: :257: :257: :257: Lauretta che dire ?? Che mi hai fatto commuovere ??? Ebbene si...l'ho sempre saputo che sotto alle tue battute a volte sarcastiche ai tuoi modi a volte un po' bruschi si nasconde un cuore d'oro un animo dolce e romantico altrimwnti nn avresti potuto scrivere delle parole così belle,grazie per avermi fatto emozionare ed è bello scoprire degli aspetti così dolci del tuo carattere..ecco perchè ti voglio tanto bene !!!!!!!!!! :257: :257: :257: :257: :257: :257: :257: :257: :257: :257:
     
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    I will go down with this ship!

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    :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: ...sembrano della pagine di un diario scritto da Marco...1 pò come i 2 libri!! :111: :111: :111: ....belle le parole con cui Marco si ricorda tutti i momenti passati con Eva...da quando l'ha vista x la prima volta....al momento in cui stava nella camera dell'ospedale con lei e con loro figlia :102: :102: :102: :102: .....passando x i litigi, le incomprensioni...la notte della maturità....e poi i monenti della 3 serie.....Hai spiegato davvero bene cosa poteva passare x la testa a Marco durante la 3 stagione....e mi è piaciuta anche la motivazione x cui ha aiutato Alex, dandogli quella scatola...probabilmente in quelle parole "se lo ami, non fare come ho fatto io con te" davvero si nascondeva quello che hai scritto......quelle parole erano una specie di dichiarazione....e poi la corsa dopo il concerto....Io commentando l'ultima puntata, avevo detto che secondo me il biglietto l'aveva prenotato prima di cantare...però pensandoci bene è molto meglio cosi....e cioè che lui dopo aver cantato si mette a correre e cerca un volo x Roma....è anche più romantico :wub: :wub: :wub: :111: :111: :111: :111: :111:

    :280: :280: :280: :280: :280: :280:

    solo una cosa....Marco quando avrebbe scritto questi pensieri? cioè quando hai immaginato che ha scritto queste cose? xchè ad un certo punto sta scritto "ora ti guardo mentre dormi, vicino a nostra figlia"....stava scrivendo una volta tornati dall'x-tour? o subito dopo la nascita? ;) ;) ;) ;)

    Cmq aspettiamo i pensieri di Eva...se farai qualche altra prova di scrittura, scrivi quelli! :lol: :lol: :lol:
     
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  7. Bunny88
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    Lauretta hai usato molto bene la mia idea dei pensieri di Marco ed Eva! :100: Se questa è la prova la tua prossima FF sarà un capolavoro! (già questa lo è!) Io ho scritto solo i pensieri della 3 stagione, tu sei partita dalla prima serie! Bravissima!!!! Mi sono commossa!!!! :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:
    C'è una frase che hai scritto che mi è piaciuta molto! :"E intanto lei continuava a crescere e mentre occupava la tua pancia, faceva lo stesso col mio cuore, che si allargava per farle spazio. Anzi, per farvi spazio." Mi è scesa una lacrimuccia!!!!
    Ora però quando hai tempo ci devi mettere anche la parte di Eva! (ti avviso quella è tosta!) :17: :17: :17: ma sono sicura che farai un ottimo lavoro!
     
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  8. =manu=
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 18/8/2010, 22:24)
    Ciao ragazzi,
    per provare a togliere un po' di ruggine dalla tastiera, ho scritto questa cosuccia, niente di originale, i soliti pensieri triti e ritriti di Marco, che avete gia' letto, immaginato e visto in tutte le salse.
    Anzi, mi scuso con Saretta per averle copiato l'idea. ^_^
    Consideratelo come una specie di esercizio per riprendere la mano a scrivere...mi piacerebbe ricominciare con la FF principale, ma proprio non mi veniva niente :( . Mi e' venuta pure un po' lunghetta, ma spezzarla mi sembrava un po' una cavolata, per cui ve la dovrete sorbire cosi' com'e'...pero' non vi addormentate sulla tastiera, mi raccomando! :lol: :lol:
    Allora, pronti?
    Spazzolino e dentifricio nella mano destra, insulina in quella sinistra e...vai! Buona lettura!


    Zzzz...zzz...ehi, ragazzi...SVEGLIA!!!! :17: :17:
    Per chi e' arrivato fino a qui, vi ringrazio dell'attenzione ^_^

    Lauretta ti è tornata l'ispirazione...!!!!!!!!!!!!!!!!
    Complimenti davvero moltooo bella MArco e i suoi pensieri... :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: ..mentre le guarda dormire.......... :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: .....
    Bhe cosi per curiosità...ma scriverai anche i pensieri di eva??????????????.........
    Nell'attesa :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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  9. bella'mbriana
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    Ragazzi, grazie a tutti, mi fate veramente arrossire :wub: :wub: :wub:
    Per la parte di Eva non lo so, una mezza idea mi e' venuta, pero' qui in Nigeria trovare un bravo esorcista non e' facile...e per scrivere i pensieri di Eva nella terza serie solo un esorcista ci vuole! :D :D

    Per il capo, l'idea e' che la bambina sia appena nata, anzi sono ancora in ospedale, Marcolino ha ancora la ferita al labbro...diciamo che me lo sono immaginato avendo in mente quella foto di lui che scosta i capelli di Eva mentre dorme, quella che in TV non si e' vista :wub:
    Per Checcuccia, guarda che a scrivere due paroline dolci son buoni tutti, non e' certo da questo che si puo' giudicare se uno ha il cuore d'oro oppure no...comunque, ti voglio bene anch'io :101:

    Grazie ancora a tutti! :257: :257: :257:
     
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  10. NicolettaBranciamore871
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    Bellissimo racconto brava Laura, mamma mia quanti emozioni che ci hanno fatto vivere :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:

    Edited by NicolettaBranciamore871 - 8/2/2012, 15:53
     
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  11. V@l&Ría
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    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :301: :301: :301: :301: :301: :301: :301: :301: :301: :301: :kiss: :kiss: :kiss: :kiss: :kiss: :kiss: :kiss: q5PsH gzLyv
     
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  12. fufetta1
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    ASPETTIAMO CON ANSIA I PENSIERI DI EVA
     
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  13. gorak432
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    ???
     
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  14. bella'mbriana
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    Grazie ragazzi, per aver riesumato questa mia vecchia FF e grazie anche per i complimenti ^_^
    Certo che però, a rileggerla, mamma quanto è brutta! :wacko: :wacko: :wacko:
    Tutte quelle frasi ripetute...manco una bambina di dieci anni avrebbe scritto così :blink: :blink:
    CITAZIONE (fufetta1 @ 16/8/2012, 19:29) 
    ASPETTIAMO CON ANSIA I PENSIERI DI EVA

    Ci sono già, in questa stessa sezione, si chiama "L'esorcista 4" :D
    CITAZIONE (gorak432 @ 16/8/2012, 19:32)
    ???

    Gorak, questa è una fan-fiction che ho scritto dopo la fine della terza serie, in cui immaginavo i pensieri di Marco dopo la nascita della bambina. Questa sezione è tutta dedicata alle fan-fiction, cioè storie scritte dai fan che si immaginano la prosecuzione della serie come la vorrebbero loro (cioè noi)...chiaramente, alcune (tipo questa) sono un po', come dire?...scadute?...perché sono state scritte prima della quarta serie.

    Ma ce n'è anche qualcuna, come quella del nostro John, in cui si immagina la quinta serie...se ti va, leggila ^_^
     
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  15. Ylenia84
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    E concludiamo con questa, non con l'ultima che stai scrivendo perchè quella la sto già commentando :101:

    Beh su questa ho poco da dire, è la siciarazione d'amore più bella e intensa che abbia mai letto, Marco che si innamora di lei al primo sguardo, Marco incazzato come una bestia al solo pensiero che lei potesse aver conepito un figlio con un altro ma Marco che nonostante tutto c'è sempre per lei, marco che dall'inferno si è ritrovato in paradiso nel giro di pochi minuti, il suo paradiso, il più bello, chiuso in usa stanza d'ospedale :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:

    Con questa il mio tuor finisce, come ti ho detto all'inizio sei davvero molto brava, ci aggiorniamo prossimamente con l'altra sul ritorno di Eva e spero con altri tuoi scritti :101:
     
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16 replies since 18/8/2010, 21:24   681 views
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