The Terror

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    The Terror, il dramma tra i ghiacci: la recensione

    Ispirata a una storia vera, la serie è disponibile su Amazon Prime Video da lunedì 26 marzo su base settimanale. La recensione senza spoiler

    The Terror, la serie tv da oggi disponibile su base settimanale agli utenti Amazon Prime Video, è uno degli appuntamenti televisivi imperdibili dell’anno. Ecco di cosa racconta, perché restare a guardare e a chi piacerà.


    Una storia vera
    Il romanzo di Dan Simmons del 2007 intitolato The Terror (edito in Italia da Mondadori con il nome La scomparsa dell’Erebus ma attualmente irreperibile) prende le fila da una storia vera: nel 1845, due vascelli della Royal Navy — la Erebus e la Terror, appunto — partirono alla ricerca del passaggio a nord-ovest ma nessuna delle centotrenta persone a bordo fece ritorno. Come il libro, la serie tv da cui è tratta immagina quel che potrebbe essere accaduto all’equipaggio inglese negli anni del naufragio: nulla di rassicurante. Costretti dal clima insostenibile, dalle malattie e dalla progressiva decimazione ad abbandonare le navi incagliate nel mare artico e la missione stessa, gli avventurieri si sarebbero trovati a fronteggiare l’orrore abbandonando ogni speranza di tornare a casa. Tre personaggi sono al centro della storia: Sir John Franklin (Ciáran Hinds), irreprensibile comandante della spedizione; Sir Francis Crozier (Jared Harris), capitano della nave Terror dallo spirito più romantico; e Sir James Fitzjames (Tobias Menzies), ufficiale che diventa capitano della Erebus. Attorno a loro gravitano altri individui con diversi ruoli: principalmente il dottore dal buon cuore Henry Goodsir (Paul Ready) e Cornelius Hickey (Adam Nagaitis), sottoufficiale irlandese omosessuale cui viene offerto, da romanzo e serie, la parte di (complesso) antagonista. Accanto a loro una donna, Lady Silence (Nive Nielsen), eschimese saggia, silenziosa e indispettita.


    Terrore tra i ghiacci
    Da The Terror, presentato al Festival del Cinema di Berlino, ci si aspettavano grandi cose. Salutato fin da subito come un ambizioso show ad alto budget dalle premesse quantomeno interessanti, per fare breccia aveva bisogno di essere semplicemente buono. Be’, è più che buono: è ottimo. Osserviamo in azione personaggi che moriranno uno a uno, ed è già evidente dalla sigla che mostra i volti dei protagonisti trasformarsi in teschi; eppure nulla ci impedisce di comprenderli, di provare empatia, e calarci nei loro panni. Ognuno porta con sé frustrazioni e speranze, sogni di gloria e vergogna; ognuno finisce per pagare le conseguenze delle sue decisioni. La serie, però, è molto meno action di quanto ci si potrebbe aspettare: riflessiva, verbosa e posata nel ritmo, costruisce atmosfere familiari nei suoi interni per poi frantumarle (proprio come si frantumerebbe improvvisamente una lastra di ghiaccio) non appena i marinai entrano in contatto con il mondo là fuori. Perché forse è proprio questo il conflitto principale di The Terror: nelle navi ci si sente su suolo inglese, tra persone che condividono valori, codici e comportamenti; al gelo, messo un solo piede nella neve, ogni certezza crolla di fronte all’ignoto, persino la più radicale: l’umanità. Nei quattro episodi che abbiamo avuto in visione le emozioni negative strozzano molto presto l’ottimismo della compagnia in cerca del passaggio a nord-ovest, ma seguendo le tracce del libro di Simmons non procediamo bendati di episodio in episodio. Sappiamo cosa ci attende sulla strada fino alla decima puntata della prima stagione. La serie è più o meno pubblicizzata ovunque come un survival horror, ossia una storia dell’orrore basata sugli sforzi di un gruppo di uomini mentre tentano ogni stratagemma possibile per sopravvivere. Come dire che lo spettro del cannibalismo è sempre dietro l’angolo.


    Il nuovo Lost
    Non è un segreto né uno spoiler: The Terror è un thriller/horror sovrannaturale. Il pericolo che minaccia la ciurma delle due navi della Marina britannica – ciliegina sulla torta in una situazione già impossibile – è mostruoso. Bisogna leggere il libro di Simmons o restare a guardare per capire cosa sia la creatura ma con ogni possibilità (specie a giudicare dal silenzio denso di Lady Silence, l’unica che sembra avere lumi sulla questione) vive i naufraghi inglesi come intrusi nel suo regno. Ed ecco che viene da sé: un gruppo di persone bloccate in un luogo alieno senza possibilità di fuggire mentre una popolazione indigena e un’entità misteriosa li braccano… Suona familiare? Certo che sì. Lost, lo show che ha cambiato per sempre la televisione, e The Terror condividono molti aspetti. Trama a parte, anche l’attenzione alla psicologia e alla storia di ciascun protagonista (raccontata spesso attraverso flashback) non può che far tornare alla memoria la serie tv andata in onda nei primi anni Duemila. Più spiccatamente horror e meno esoterico, lo show Amc disponibile su Prime Video merita sicuramente uno sguardo da parte di chiunque senta la mancanza di Kate, Sawyer e tutti gli altri. Un secondo paragone forte suscitato da The Terror è Star Trek – specie la serie originale anni Sessanta – se non altro per la forte sinergia maschile tra i protagonisti: Crozier, Fitzjames e Goodsir sono facilmente assimilabili a Kirk, Spock e Bones e generalmente la serie seminale di Roddenberry tocca tematiche simili quali l’esplorazione da parte di uomini volenterosi (dove nessun altro si spingerebbe) per il bene comune, e il faticoso rispetto nei confronti del diverso.


    In conclusione
    Nessuno sa, nella realtà, come sia finito l’equipaggio dell’Erebus e della Terror con qualche eccezione che non riveliamo per evitare gli spoiler; il libro – fatto rilevante – è uscito alcuni anni prima che gli effettivi rimasugli delle due navi fossero rinvenuti rispettivamente nel 2014 e nel 2016. L’arte imita la vita, naturalmente, ma se è vero che la storia della spedizione a nord-ovest offrirebbe già di per sé materiale sufficiente per un film realistico, è anche vero che l’attenzione alle sfaccettature di ciascun personaggio, la grande cura del dettaglio e della ricostruzione storica congiunte al gusto nei confronti del sovrannaturale fanno di The Terror una delle promesse mantenute della serialità televisiva targata 2018.



    Fonte: corriere.it



    Il trailer





    Nell'articolo si parla del recente ritrovamento delle due navi, questo ritrovamento ha fatto luce anche su quello che è successo alle 129 persone presenti a bordo ma forse nell'articolo hanno omesso questo dettaglio per evitare spoiler.
     
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    Semi-SOCIO della bottiglieria

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    Grazie Francesco, proverò a guardare le prime puntate...non so se è il mio genere, ma mi incuriosisce...
     
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