SICILIA: SCIOPERO DEGLI AUTOTRASPORTATORI

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  1. delia_73
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    Palermo, 20 gen. - I padroncini dell'Aias alla mezzanotte di oggi, come comunicato alla Commissione di garanzia sciopero, interromperanno la protesta iniziata domenica scorsa. Ma tutti gli altri autotrasportatori indipendenti, assieme ai produttori agricoli e ai pescatori delle marinerie, "continueranno la protesta a oltranza", afferma il comitato 'Forza d'urto'. Un ennesimo colpo alle speranze dei siciliani, stremati da cinque giorni di proteste, dalla penuria di carburante e dagli scaffali dei supermercati che vanno vuotandosi. Numerosi gli arresti per furto di benzina, ad auto e barche, uno dei sintomi dell'esasperazione; mentre ad Agrigento i vigili urbani sono rimasti a piedi per mancanza di carburante.


    Da questa mattina i vertici del movimento sono riuniti in un'assemblea permanente e aperta a tutti nella zona industriale di Catania. La tensione resta alta. "I presidi non li togliamo e la protesta andra' avanti - spiega Mariano Ferro del Movimento dei forconi - perche' attendiamo ancora risposte concrete. Questo popolo si' e' messo in cammino e non possiamo fermarlo senza una vera ragione. Ma - spiega - allargheremo le maglie dei presidi per permettere il rifornimento delle stazioni di servizio e la presenza di generi di prima necessita'".
    Il governatore Raffaele Lombardo oggi ha sentito il presidente del Consiglio Mario Monti: "Abbiamo discusso di quanto sta accadendo in Sicilia. Al piu' presto, gia' all'inizio della prossima settimana, ci incontreremo a Roma per affrontare i nodi di una vertenza delicata e complessa. E' la dimostrazione di come nessuno abbia sottovalutato le ragioni di chi sta manifestando. Non condividiamo certo i metodi della protesta, ma dopo il colloquio con Monti sono convinto che riusciremo a sbloccare positivamente la situazione". Nel suo blog, Lombardo ha detto che sta facendo tutto quello che puo', ma che non ha "il potere di abbassare il prezzo della benzina o le tariffe autostradali o quelle delle assicurazioni. Se si vuole protestare bisogna farlo a Roma per far sentire li' il disagio e la protesta". Sono 26, secondo i dati dei manifestanti, i blocchi stradali principali che interessano sette delle nove province, ognuno dei quali con un coordinatore.
    Gli autotrasportatori continuano a presidiare i caselli in entrata e uscita a Messina. Ai caselli di Tremestieri si trova la concentrazione maggiore di manifestanti, mentre il resto si trova sul versante opposto, alla barriera di Divieto a Villafranca Tirrena.
    Situazione difficile anche allo svincolo di Catenanuova (Enna), sull'autostrada A/19, Palermo-Catania. Resistono ancora i blocchi agli svincoli autostradali e sulla statale 114, nel siracusano. Le forze dell'ordine continuano a scortare i trasporti essenziali, tra cui i carichi di ossigeno, destinati agli ospedali e alle cliniche private, che escono dallo stabilimento Air Liquide di Siracusa.
    Emergenza rifiuti a Gela dove rimane molto grave la situazione igienico-sanitaria. La spazzatura non viene raccolta da quattro giorni perche' gli auto-compattatori non riescono a raggiungere la discarica di contrada Timpazzo. Un vertice si e' tenuto in prefettura sull'emergenza e un appello alla ragionevolezza e' stato lanciato dal sindaco. I manifestanti continuano a presidiare le principali vie d'accesso alla citta' e circa cinquemila agricoltori di Niscemi e Butera con i loro trattori stazionano in contrada Ponte Olivo, lungo la statale 117 Catania-Gela a una decina di chilometri dalla citta'.
    Accanto a loro mogli e figli. A Ragusa i padroncini hanno preso in 'ostaggio' il polo commerciale. Nella notte i pescatori delle marinerie di Porticello, Termini Imerese e Santa Flavia hanno occupato il mercato ittico di Palermo. E, sempre nel capoluogo, gli studenti oggi si sono uniti al movimento dei Forconi: hanno paralizzato le vie del centro, bloccato il porto e bruciato una bandiera italiana. Intanto, la Digos indaga su possibili infiltrazioni tra i manifestanti di estremisti di destra e di sinistra. Mentre resta alto il livello della polemica per l'accusa di presenze mafiose nelle fila della protesta lanciata dal presidente degli industriali siciliani Ivan Lo Bello. Uno dei leader dei 'Forconi' prosegue da ieri lo sciopero della fame per contestare queste affermazioni. Il procuratore di Palermo Francesco Messineo ha spiegato che e' stato "predisposto un fascicolo" sulle possibili infiltrazioni da parte di uomini di Cosa nostra.

    Fonte: www.agi.it
     
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