CESARONI QUARTA SERIE (PRIMA DELL'X-TOUR)

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  1. delia_73
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    Ospedale di Roma: 20 Aprile 2009

    Eva ha partorito da poco, ma nonostante la fatica del parto si sente benissimo; guarda Marco seduto sul letto vicino a lei che tiene in braccio la bimba strapazzandola di coccole.

    Marco: Ciao scriciolo ma lo sai che sei bellissima tutta la tua mamma!!!! Eva guarda come agita le manine.

    Eva: E che piedini morbidi e rotondi, sembrano dei salsicciotti

    In quel momento entrano la ginecologa e l’ostetrica che hanno assistito Eva durante il parto

    Ginecologa: Allora Eva come ti senti?

    Eva: Benissimo dottoressa grazie. Ho solo un po’ di indolenzimento al basso ventre.

    Ginecologa: Tranquilla è normale passerà in poco tempo. Non appena finisce la flebo potrai alzarti, mi raccomando fa attenzione potrebbe girarti leggermente la testa. Più tardi verrà servita la cena è bene che mangi qualcosa, ne hai bisogno.

    Ostetrica: Anche la bimba ha bisogno di energie, ripasserò più tardi così ti do una mano per cominciare ad allattarla.

    Eva: Dottoressa fuori ci sono i miei genitori, sicuramente staranno aspettando di avere notizie, possono entrare?

    Ostetrica
    : (leggermente perplessa) Solo i tuoi genitori? A me sembra che la fuori ci sia mezza città. Comunque se promettete di non fare troppo rumore vi diamo il permesso di farli entrare.

    Eva: (guardando Marco) mezza città? Ma fuori non ci sono solo mamma, papà e Giulio?

    Marco: Oh si certo assieme a tutto il resto della famiglia Masetti compresi.


    Pochi minuti e nella stanza irrompono tutti

    Sergio
    : Bambina mia come stai? (abbracciando Eva)

    Eva: Papà sto benone solo un po’ stanca.

    Giulio: Allora Marco posso tenere in braccio mia nipote oppure devo aspettare che compia la maggiore età?

    Marco: Ah si scusa papà e che stavo….

    Giulio: Si si ti stavi rimbambendo, anche se non riesco a capire come tu possa rimbambirti più di quello che sei già. Sa dammi qua !!!!

    Ezio: Certo che questa proprio non c’è la aspettavamo. Hai capito sti due zitti zitti ma intanto…eh???

    Alla battuta di Ezio tutti si mettono a ridere e Marco che intanto si è seduto sul letto accanto a Eva le da un bacio sulla fronte.

    Mimmo: Marco come avete deciso di chiamarla?

    Eva: Sai Mimmo che non ci abbiamo minimamente pensato? Anzi veramente Walter un nome lo ha suggerito ma…preferiamo pensarci. Ti spiace Walter?

    Walter: Ma no tranquilli, è vostra figlia e avete tutto il diritto di chiamarla come vi pare. Tanto in qualsiasi caso io la chiamerò Anita.

    Marco improvvisamente diventa serio

    Lucia: Marco tesoro cosa c’è non stai bene?

    Marco: Eva sei d’accordo se la chiamiamo Marta come la mia mamma? Sai lei non c’è più da diversi anni, mi manca ancora tanto e mi piace pensare che l’arrivo di nostra figlia sia un suo regalo. Sai che ha gli stessi occhi azzurri? Sei d’accordo amore mio?

    Eva: (strofinando il suo naso contro quello di Marco, regalandogli uno dei suoi dolcissimi sorrisi) certo che sono d’accordo ma che domande fai???

    Giulio, Rudy e Mimmo abbracciano Marco commossi: Lucia è una buona moglie e un’ ottima mamma ma Marta rimarrà sempre nei loro cuori.

    Lucia: Bhe si è fatto tardi forse è meglio che andiamo così Eva può riposare un po’.Ne ha bisogno

    Cesare: Già è ora che ci togliamo dalle scatole per oggi abbiamo rotto abbastanza. Namo và.

    Marco: Io resto ancora un po’, vi raggiungo più tardi.

    In quel momento squilla il telefono di Walter, è Simona che preoccupata per la fuga di Marco dal concerto vuole avere notizie.

    Walter: Pronto ciao tesoro tutto ok?

    Simona: Walter hai notizie di Marco sono tre ore che cerco di rintracciarlo ma inutilmente.

    Walter: Tranquilla Marco è qua ora te lo passo.

    Marco: Simona? Si lo so ho commesso un’ enorme cazzata vi ho messo nei casini e mi assumo ogni responsabilità.

    Simona: Marco grazie al cielo stai bene ero preoccupata, ma dove sei?

    Marco: Sono saltato sul primo aereo e sono tornato a Roma, avevo assolutamente bisogno di parlare con Eva. Solo che quando sono arrivato in Chiesa non c’era più nessuno erano tutti qua all’ospedale: prima che iniziasse la cerimonia sono cominciate le doglie. E’ nata una bambina.

    Simona: Ma dai davvero??? E Eva come sta è tutto a posto?

    Marco: Si sta qua adesso te la passo

    Eva: Simona? Ciao si sto benissimo è tutto a posto grazie. Ho avuto un parto un po’ agitato perché la bimba era podalica ma è andato tutto bene. Comunque poi ti racconto. Ti ripasso Marco

    Marco
    : Simona senti mi faresti un favore? Potresti ritirare tu i miei bagagli in albergo? Oggi nella fretta ho lasciato tutto là.

    Simona: Certo io torno domani, poi te li lascio in magazzino da Walter. E sta tranquillo che qua è tutto a posto nonostante la fuga non hai incasinato niente.

    Marco: Grazie ci vediamo quando torni.

    Poco dopo sopraggiunge l’infermiera che viene a prendere Marta per portarla nel nido dell’ospedale: Eva e Marco rimasti soli ne approfittano per scambiarsi un po’ di coccole

    Eva: Eh ma quanti baci.

    Marco: Ho passato sette mesi a reprimere la voglia di baciarti adesso devo rifarmi del tempo perso.

    Eva: Scemo che sei!!! Marco è tutto così complicato (appoggia la testa alla sua spalla)

    Marco: Alex vero?

    Eva: Si, ho sbagliato tutto con lui, quando è tornato dovevo mettere le cose in chiaro subito, invece mi sono lasciata incantare dai suoi discorsi e adesso sono in un bel casino. Ed è anche normale che si sia arrabbiato, non è bello il giorno del proprio matrimonio venire a scoprire che la tua futura sposa non ti ha mai amato e che il figlio che pensavi fosse tuo in realtà è di un altro.

    Marco: Eva tu non potevi immaginare tutto questo, non hai colpe.

    Eva: Invece si con Alex non ero mai felice, lo ero solo quando….(guarda Marco intensamente negli occhi)

    Marco: Quando?

    Eva: Quando ero con te.

    Marco: Bhe d’ora in poi niente più momenti tristi, e se ci saranno li affrontiamo insieme d’accordo.

    Eva: D’accordo. (accarezzandogli una guancia) Ti fa ancora male il labbro?

    Marco: Non molto è bastato qualche bacio tuo per farmi passare il dolore, ma credo di avere ancora bisogno di qualche applicazione.

    Eva: Tesoro potessi ti farei dormire qua tutta la notte, ma dubito che ci diano il permesso quindi è meglio che tu vada a casa. Mamma e Giulio ti stanno aspettando. Io sto bene tra poco mi riporteranno Marta per darle la pappa.

    Marco: D’accordo allora vado e torno domani. Mi raccomando mangia qualcosa e cerca di dormire, ne hai bisogno (dandole un bacio)

    Edited by delia_73 - 29/12/2009, 18:01
     
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    No Marek questa è la prima che ho scritto nel forum dall'altra parte, d'ora in poi le posto tutte quante cosi anche chi di voi non c'era può leggerle. :100:

    Edited by delia_73 - 30/10/2009, 19:03
     
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  3. margaret09
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    Delia questa prima parte è bellissima! :)
    Mi è piaciuto molto il momento della scelta del nome!
    Divertente l'ingresso in stanza di tutta la truppa!
    Complimenti, continua così! image
     
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    CITAZIONE (marek @ 30/10/2009, 18:57)
    No Marek questa è la prima che ho scritto nel forum dall'altra parte, d'ora in poi le posto tutte quante cosi anche chi di voi non c'era può leggerle. :100:

    quindi queste posso anche non leggerle se sono le stesse.giusto?
     
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  5. delia_73
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    CITAZIONE (marek @ 30/10/2009, 22:27)
    CITAZIONE (marek @ 30/10/2009, 18:57)
    No Marek questa è la prima che ho scritto nel forum dall'altra parte, d'ora in poi le posto tutte quante cosi anche chi di voi non c'era può leggerle. :100:

    quindi queste posso anche non leggerle se sono le stesse.giusto?

    Certo le posto tutte per coerenza ma se le conosci già non è il caso che le leggi.
     
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  6. =manu=
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    CITAZIONE (delia_73 @ 30/10/2009, 22:44)
    CITAZIONE (marek @ 30/10/2009, 22:27)
    quindi queste posso anche non leggerle se sono le stesse.giusto?

    Certo le posto tutte per coerenza ma se le conosci già non è il caso che le leggi.

    bhe fantastica stupenda...è sempre un piiacere rilegerla...
    ma ancora nn hai postato il secondo capitolo???? :cry: :cry: :cry:
     
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  7. delia_73
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    CITAZIONE (=manu= @ 30/10/2009, 23:10)
    CITAZIONE (delia_73 @ 30/10/2009, 22:44)
    Certo le posto tutte per coerenza ma se le conosci già non è il caso che le leggi.

    bhe fantastica stupenda...è sempre un piiacere rilegerla...
    ma ancora nn hai postato il secondo capitolo???? :cry: :cry: :cry:

    Un attimoooo adesso lo posto :D
     
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  8. delia_73
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    Questo è il seguito dell'episodio posto poco fa scusate se sto facendo dei casini ma imparerò  :rolleyes:  

    E’ tarda sera in casa Cesaroni hanno finito di cenare e i ragazzi si apprestano ad aiutare a sparecchiare e sistemare.

    Giulio: Ragazzi ma… state poco bene? Da quando in qua date una mano a sistemare

    Alice:  Abbiamo scoperto che in fondo la cosa ci diverte, ma se non volete il vostro aiuto….

    Lucia: No no per carità va benissimo così!!!

    Giulio: Marco fa attenzione, non vedi che stai mettendo il latte al posto del detersivo nella lavastoviglie?

    Marco: Eh!!! Ah si ero sovrappensiero.

    Rudy:  Il solito imbranato!!!

    Marco: Ha parlato Einstein (tirandogli dietro un tovagliolo).

    Rudy: Prrrrrrrr

    Giulio: Ragazzi eh su!!!!

    Marco: Sai Papà  prima tornando a casa dall’ospedale camminavo a tre metri da terra. Ancora non mi sembra vero: io amo Eva lei ama me e abbiamo messo al mondo una bimba bellissima. NOSTRA FIGLIA!!!! E un po’ mi vergogno ad ammetterlo ma anche se le ho lasciate da poche ore già mi mancano.

    Giulio stringe suo figlio in un abbraccio tanto forte che quasi lo soffoca

    Marco:  Piano papà così mi soffochi non riesco a respirare. Ehi ma che c’è piangi?

    Giulio: Niente figliolo è… che sono orgoglioso di te anzi di voi: in questi mesi vi siete  comportati con grande responsabilità affrontando tutto da soli, senza l’aiuto di nessuno. Piuttosto siamo stati noi dei veri ottusi, se non avessimo cercato di ostacolarvi con le nostre stupide paranoie, avremmo potuto darvi una mano.

    Marco: Tranquillo papà (abbraccio tra i due), ora però se non ti spiace vado a letto sono un po’ stanco. Notte.

    Giulio/Lucia: Buonanotte

    I ragazzi in camera loro mentre si preparano per andare a dormire parlano tra loro.

    Mimmo: Marco Eva quando esce dall’ospedale?

    Marco: Ancora non si sa, Mimmo, i dottori diranno qualcosa di più preciso domani. Prima devono assicurarsi che lei e Marta stiano bene.

    Mimmo: Sposerà ancora Alex?

    Marco: No lo sposerà più. Ti spiace?

    Mimmo: Per niente: con lui Eva era sempre triste. E penso che non le piacesse nemmeno l’idea di doverlo sposare. E poi non eri contento nemmeno tu. Eravate felici solo quando eravate insieme, come l’altra sera quando abbiamo cucinato tutti insieme. Oppure come oggi.

    Marco: Hai ragione nano, ma d’ora in poi le cose cambieranno niente più musi lunghi. Ora però mettiti a letto.

    Rudy: Però è stato divertente l’altra sera tutti insieme in cucina una volta tanto senza genitori tra le scatole, anche se la situazione tra loro non era delle più felici.

    Alice: (Aveva sentito parlare i fratelli e si era unita alla conversazione): e chi ci dice che non lo possiamo rifare? Anzi questa volta verrebbe pure meglio sapendo che mamma e Giulio hanno fatto pace.

    Rudy: Giusto spediamo i vecchi fuori dai piedi e noi ci diamo alla pazza gioia.

    Mimmo: Forteee domani lo dico a Matilde.

    Giulio e Lucia passando li davanti sentono la battuta di Rudy e pensando che stesse premeditando una delle sue bravate entrano nella stanza a chiedere spiegazioni.

    Giulio: Chi è che volete sbattere fuori per darvi alla pazza gioia?

    Marco: Papà e che stiamo organizzando una cena tra noi fratelli: l’ho abbiamo fatto già una volta e ci siamo divertiti un sacco.

    Lucia: Ah e da quando voi sareste in grado di cucinare?

    Alice: Mamma vi ricordate tre giorni fa quando voi avete avuto quella furente litigata e nonna e zio Cesare vi hanno trascinato fuori di casa separandovi per evitare che vi scannaste?

    Lucia: Eh altrochè se ci ricordiamo.

    Alice: Io Rudy e Mimmo siamo rimasti in casa da soli, Mimmo è caduto da una scala, battendo la testa, perché cercava di fotografare un gatto su un albero in giardino. Io ero sconvolta così ho telefonato a Eva che era fuori città con Alex. Nel frattempo è arrivato anche Marco che ha rimandato la sua partenza per Milano. Ha messo del ghiaccio sulla testa di Mimmo e poi insieme abbiamo cominciato a pulire il soggiorno dalle macerie che voi avevate lasciato.
    Quando Eva è arrivata eravamo tutti davvero a terra e dato che era ora di cena lei ci ha suggerito di preparare qualcosa: siamo andati tutti in cucina e con un po’ di musica allegra abbiamo preparato una pasta al sugo e una frittata.

    Marco: Dopo abbiamo messo tutto in ordine e io ed Eva da bravi fratelli maggiori abbiamo messo a letto i nostri fratellini, Matilde compresa che ha preferito dormire qui.

    Lucia: E voi due?

    Marco: Ci siamo seduti sul divano a chiacchierare e… a mangiare nutella. Poi Eva si è addormentata e poco dopo pure io. Mi sono risvegliato la mattina dopo grazie al flash della macchina fotografica di Mimmo, quando ha scattato la foto che gli ha permesso di vincere la mostra a scuola.

    Lucia: Bhe… se volete ripetere l’esperienza per noi non ci sono problemi, ma aspettate almeno che Eva torni a casa d’accordo?

    I ragazzi: D’accordo.

    Giulio: Ora però è tardi andate a dormire. Buona notte

    Giulio e Lucia nella loro stanza: Lucia uscendo dal bagno trova Giulio seduto sul letto con espressione pensierosa.

    Lucia: Amore cosa c’è?

    Giulio: Niente Lucia pensavo ai nostri figli.

    Lucia: A quello che ci hanno appena raccontato?

    Giulio: Già sono talmente abituato a vederli litigare per qualsiasi stupidaggine che mi ha sorpreso sentire che si sono dati una mano. E ancora di più mi ha sorpreso il sapere che Marco ed Eva si sono presi carico dei loro fratelli lasciando da parte gli impegni che avevano. Abbiamo dei figli maturi e responsabili, dobbiamo essere fieri di loro Lucia.

    Lucia: E’ vero anche se ci hanno resi nonni troppo presto (ridono).

    Giulio: Lucia credo che bisognerà fare delle modifiche in questa casa: da oggi siamo in otto.

    Lucia: Che ne dici se ne parliamo con i ragazzi?

    Giulio e Lucia vanno in camera dei figli che sono ancora intenti a parlare tra loro

    Lucia: E’ permesso? Scusate ma dobbiamo parlarvi.

    Marco: Di che si tratta? Siete seri è qualcosa di grave?

    Lucia: No no Marco anzi quello di cui dobbiamo parlarvi riguarda te Eva e la bambina.

    Marco: Noi?

    Giulio: Marco dato quello che è successo oggi in ospedale dubito che Eva torni con Alex., quindi va da se che tornerà a vivere qua.

    Alice: E allora dove sta il problema? Marco e Eva possono stare in camera nostra mentre io mi posso trasferire di qua con Mimmo e Rudy. Sempre che voi non abbiate altre idee

    Lucia: No no anzi era proprio quello che volevamo proporvi.

    Mimmo: Marco ma se Eva torna qua tutta la sua roba sta a casa di Alex.

    Marco: Lo so Mimmo bisogna andare a recuperarla; però tutto il mobilio della camera della bambina rimane là. Compreremo tutto nuovo e soprattutto cose allegre.

    Mimmo: Papà perché non facciamo una festa quando Eva torna a casa?

    Giulio: Questa è una buona idea, ma a Eva non diciamo nulla deve essere una sorpresa. Intesi?

    I ragazzi: D’accordo

    Lucia: bisogna avvisare Sergio ora gli telefono.

    Sergio: Lucia come mai a quest’ora è successo qualcosa?

    Lucia: no no Sergio è tutto a posto, volevo solo dirti che abbiamo intenzione di fare una festa per il ritorno di Eva e se ti andava di esserci…

    Sergio: scherzi ma certo che mi va, rimanderò di qualche giorno i miei impegni e domani vado all’aeroporto a cambiare la data di ritorno sul biglietto.

    Lucia: bene allora ci vediamo quando Eva torna a casa. Ciao eh Sergio ciao ciao. E’ anche questa è sistemata. Ora è meglio andare a dormire domani ci aspetta una giornata piuttosto movimentata.

    Marco: papà Lucia….grazie

    Lucia: di niente Marco ora però dormi che ne hai bisogno.

    Giulio: notte ragazzi

    Ragazzi: notte

    E’ notte fonda e Marco sdraiato nel suo letto non riesce ad addormentarsi, è troppo agitato continua a pensare a Eva e alla loro bimba.
    “Eva sono le due di notte e io non riesco a dormire, continuo a pensare a noi alla nostra storia e a tutto quello che abbiamo passato in tre anni di vita in comune. All’inizio, ammetto, non ero contento di avere tre donne per casa, noi avevamo le nostre abitudini e voi col vostro arrivo ce le avreste sconvolte, però devo ammettere che non ci avete scombinato un bel niente anzi in questa casa è tornata l’allegria che se ne era andata con la morte di mamma. Se non fosse stato per te non avrei nemmeno ripreso a suonare, invece tu hai insistito talmente che alla fine mi hai convinto.
    Quando ci siamo accorti dei sentimenti che provavamo e facevamo tutto di nascosto per non essere scoperti: baci rubati e sguardi languidi. Siamo riusciti a tenere nascosto tutto fino a quella mattina, quando ci hanno scoperti addormentati nel lettone: quello è costato a papà un infarto.
    Da quel giorno abbiamo provato a stare lontani, la mia partenza per Londra accompagnata da un’atroce sofferenza nello starti lontano, il ritorno seguito da continue litigate…stavamo per fare la pace quando hai conosciuto Alex e io…ho ricominciato a essere geloso, tremendamente geloso. Lui poteva baciarti e abbracciarti mentre io potevo solo stare a guardare. Poi lui ti ha portato via lontano da me e quando sei tornata ero arrabbiato: mi sono sentito solo e abbandonato la stessa sensazione di quando se né è andata mamma. Avevo paura che andassi di nuovo via e per la paura di soffrire ancora cercavo di tenerti a distanza. Ripenso al giorno che mi confessasti di essere incinta; ho reagito male me ne rendo conto. Ti amavo e non riuscivo ad accettare l’idea che nella pancia avessi il figlio di un altro, poi quel pomeriggio quando sei entrata in camera mia per cercare di instaurare un dialogo….ti ho vista cosi fragile che non ho resistito e ho ceduto all’impulso di abbracciarti: con la testa appoggiata al mio petto, piangevi stringendo la mia maglietta tra le mani chiedendomi di aiutarti. In quel momento ho maledetto Alex con tutto me stesso per averti trattato in quel modo.
    In otto mesi ti sono stato vicino, scoprendo giorno dopo giorno quanto il mio amore per te fosse grande promettendo a me stesso che avrei fatto da padre alla creatura che portavi in grembo, nonostante rimpiangessi il fatto che non fosse mio. Evidentemente qualcuno è venuto in mio soccorso data la  meravigliosa scoperta fatta poche ore fa: NOSTRA FIGLIA. Mi piace questa frase. Io e te abbiamo una meravigliosa bambina bella come la sua dolcissima mamma.
    Mi mancate tanto vorrei avervi qua vicino per stringervi e coccolarvi, ma non dovrò aspettare molto, tra qualche giorno tornate a casa e allora…potrò sbizzarrirmi. Tanto lo so mi dirai che sono scemo!!!! Me lo hai detto anche oggi e… mi è piaciuto tanto”. Domani dopo essere andato a recuperare la tua roba in quel museo degli orrori, vado al negozio di articoli per bambini e compro la culla più bella che c’è. Poi passo alla caffetteria che c’è vicino alla scuola e ti compro i cornetti alla nutella che ti piacciono tanto… questo e altro per le mie donne.

    Marco con impressa nella mente l’immagine di Eva e Marta sfinito si addormenta.



     
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  9. =manu=
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    fantasticaaaa...è troppo bella!!!!!!!!!!!!! :D :D :D
     
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    CITAZIONE (=manu= @ 31/10/2009, 00:11)
    fantasticaaaa...è troppo bella!!!!!!!!!!!!! :D :D :D

    delia quando posterai le nuove FF?
     
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    continuerai a scrivere le FF?

    Edited by delia_73 - 17/4/2010, 17:46
     
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  12. jameskirk88
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    CITAZIONE (delia_73 @ 31/10/2009, 23:20)
    CITAZIONE (marek @ 31/10/2009, 23:00)
    fantasticaaaa...è troppo bella!!!!!!!!!!!!! :D :D :D

    Ma che fai commenti quello che hai già commentato? :17:

    Beh, è talmente bella che la si può sicuramente rileggere almeno due volte... :111: :111: :111: :)
     
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  13. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 31/10/2009, 23:28)
    CITAZIONE (delia_73 @ 31/10/2009, 23:20)
    Ma che fai commenti quello che hai già commentato? :17:

    Beh, è talmente bella che la si può sicuramente rileggere almeno due volte... :111: :111: :111: :)

    Grazie Jhon :257:
     
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  14. delia_73
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    Anche Eva in ospedale non riesce a dormire ripensa a tutto quello che è successo nell’arco delle ultime ore.
    “Ho sonno ma non riesco ad addormentarmi, mi sento bene molto bene: finalmente la sensazione di peso che mi sono portata addosso in questi mesi si è dissolta. E’ incredibile come la vita possa cambiare in pochi attimi: fino a poche ore fa ero sull’orlo della disperazione e adesso vorrei gridare al mondo quanto sono felice. Stavo per sposare a una persona che non amavo e che….non ho mai amato veramente. E non so nemmeno se anche lui mi amasse come sosteneva, si me lo ripeteva spesso ma era davvero così? Probabilmente mi voleva bene, ma non mi amava e non so nemmeno se avrebbe amato la bimba: a pensarci bene… per lei non ha mai fatto una pazzia, come in genere fanno tutti i padri, non le ha mai comprato un giochino, un vestitino o un pupazzo di peluche. Non le ha mai parlato ne mai toccato la mia pancia, se non il giorno in cui mi ha chiesto di sposarlo e io ho accettato senza entusiasmo.
    E’ Marco il papà della mia bimba, il mio Marco: buffo, timido e dolce ma allo stesso tempo testardo e tenace, se non fosse stato per lui non so come avrei fatto. E’ lui l’uomo che voglio avere accanto tutta la vita, con cui voglio condividere gioie e dolori, è il suo respiro che voglio sentire accanto a me ogni notte, ed è il suo sguardo da bambino che voglio vedere al mattino non appena mi sveglio.

    Eva cede al sonno e si addormenta.

    Il giorno seguente si presenta piuttosto movimentato per la famiglia Cesaroni sono tutti in fibrillazione a causa dei preparativi per il ritorno di Eva.

    Lucia: ragazzi su sbrigatevi a fare colazione che oggi abbiamo un sacco di cose da fare.

    Marco: io devo pensare a come entrate dentro “la casa degli Addams” senza rischiare di essere preso a coltellate. Rudy hai qualche idea sei tu l’esperto in queste cose.

    Rudy: mi spiace ma sono a corto di idee, prova con un giubbotto antiproiettile.

    In quel momento suona il campanello Giulio va ad aprire

    Giulio: Sergio entra hai sistemato la questione del biglietto?

    Sergio: si tutto a posto volevo dirvi che mentre ero all’aeroporto ho visto Alex

    Gelo in casa

    Sergio: stava seduto su delle sedie nella sala d’attesa, con uno sguardo da assassino, mentre James faceva i biglietti. Non mi hanno visto ma da quel poco che sono riuscito a capire sono tornati a New York.

    Marco: dici davvero?

    Sergio: si Marco credo che adesso non corriate più pericoli di finire accoltellati (ridendo)

    Marco: devo dirlo a Eva corro subito in ospedale.

    Marco raggiunge l’ospedale praticamente di corsa, è ancora presto e l’orario di visita non è ancora cominciato ma supplica l’infermiera di lasciarlo entrare.

    Infermiera: caro Marco che piacere vederti ma sai che l’orario di visita non è ancora cominciato.

    Marco: lo so ma la prego mi faccia entrare prometto che vado via subito per favore!!!!

    Infermiera: non resisti più vero?

    Ginecologa
    : (la ginecologa è il primario del reparto) Marco già qui mancano due ore all’orario di visita?

    Infermiera: deve assolutamente vedere Eva lei è il primario faccia una concessione

    Ginecologa: d’accordo entra pure. E non correre !!!

    Infermiera: mi piacciono quei due, si amano molto e spero per loro che duri

    Eva: Marco ma sei impazzito l’orario di visita ancora non è cominciato se ti beccano ti linciano.

    Marco: amore la ginecologa e l’infermiera mi hanno lasciato entrare (stampandogli un bacio sulle labbra)

    Eva: confessa che non resistevi più?

    Marco: anche quello ma devo dirti una cosa…. questa mattina è venuto tuo papà a casa.

    Eva: papà? Ma non è partito per Milano?

    Marco: ha rimandato di qualche giorno, dice che mentre era all’aeroporto per cambiare la data di ritorno ha visto Alex e James. Loro non lo hanno visto ma da quello che ha capito…sono tornati a New York.

    Eva: cosa? se ne è andato? Davvero?

    Marco: non corriamo più pericoli adesso vieni qui (abbracciandola). Ora però devo andare mi hanno fatto entrare per grazia ricevuta e non vorrei approfittare troppo del permesso. Torno stasera, riesci resisti senza di me?

    Eva: ci provo ma sarà dura (ridendo)

    Marco: a stasera amore mio (bacio).

    Prima di andare via Marco va nel nido del reparto a vedere la bimba che dorme tranquillamente.
    Durante il pomeriggio Marco Alice e Walter si recano a casa di Alex a recuperare la roba di Eva: il carillon a forma di giostrina, le apine da mettere sulla culla e tutti i suoi vestiti e i suoi libri. Marco passando davanti alla camera da letto ha un attimo di smarrimento.

    Walter: Marco è passato le prossime braccia tra cui Eva dormirà saranno le tue. Vieni andiamo Alice ci aspetta usciamo da questo mortorio.

    Una volta a casa scaricano la roba dove assieme a Lucia ci sono Stefania, Pamela, e Gabriella che si accingono ad uscire con Mimmo e Matilde.

    Walter: mamma dove andate tutti?

    Stefania: stiamo andando tutti a saccheggiare i negozi di articoli per bambini.

    Marco: avete avuto la mia stessa idea.

    Lucia: bhe vieni con noi, in fondo sei il papà tu scegli e noi paghiamo.

    Il pomeriggio passa in fretta tra risate e scelte di vestitini e giocattoli, biberon e ciucci dalle forme più strane. Verso sera una volta portato tutto a casa Marco torna in ospedale ma prima fa un ultimo acquisto un enorme orsacchiotto di peluche, accompagnato da una caraffa di Nutella di cui Eva è golosa.

    Infermiera: Oh ecco il nostro papà in arrivo!!! Marco, lo sai che non è ammesso portare cibo ai degenti.

    Marco: lo so giuro che poi mi riporto a casa il barattolo. Ma ora ho bisogno della sua collaborazione.

    Infermiera: ancora!!! Vabbhe cosa ti serve.

    Marco: può fare uscire Eva dalla camera con una scusa qualsiasi?

    Infermiera: capiti a proposito stavo giusto per portarla nel nido a cambiare la bambina. Tu aspetta qua ti avviso io quando entrare. Mi raccomando allontanati che quell’orso è difficile da nascondere.

    Marco: grazie

    Pochi minuti dopo

    Infermiera
    : Marco puoi entrare via libera. Ma dimmi tu cosa mi tocca di fare!!!!

    Ginecologa: cosa succede? Ancora bisogno di aiuto?

    Infermiera: Indovinato. Senta può fare il palo se vede arrivare Eva con una scusa la blocchi.

    Ginecologa: (ridendo) d’accordo su entra veloce, Eva sta per arrivare.

    Marco: grazie cosa posso fare per sdebitarmi?

    Ginecologa: niente Marco ti aiutiamo volentieri. Non capita tutti i giorni di avere una coppia simpatica come voi.

    Marco: sentite perché non venite alla festa a casa nostra, per festeggiare la nascita di Marta? Eva non sa nulla è una sorpresa.

    Infermiera: lei cosa dice dottoressa? Ci prendiamo una giornata di ferie?

    Ginecologa
    : e perché no? D’accordo Marco accettiamo volentieri.

    Marco: vi avviso che la nostra è una famiglia un po’ numerosa siamo una famiglia allargata.

    Infermiera: se sono tutti simpatici come voi due sshhh sta arrivando meglio se leviamo il disturbo.

    Marco: si nasconde dietro la porta cosi da non essere visto.

    Eva: piccola mia sei contenta domani andiamo a casa e….ma… guarda che orso enorme vediamo un po’ cosa tiene tra le mani… una caraffa di nutella…. peccato che papà non sappia che agli orsi piace il miele e non la nutella. Marco ti ho visto esci da dietro a quella porta!!!!

    Marco: agli orsi no, ma mamma per la nutella impazzisce….

    Eva: ero convinta di avere una figlia sola, ma a quanto pare mi ritrovo anche un figlio (baciando Marco e appoggiando la testa sulla sua spalla).

    Marco: come stanno le mie principesse?

    Eva: benissimo grazie, tua figlia ha mangiato come un torello e adesso passiamo il tempo andando su e giù per i corridoi. Ma sai che è una bimba bravissima non piange quasi mai, solo se ha fame o è da cambiare.

    Marco: Davvero? Allora è tutta il suo papà. (appoggia la sua fronte a quella di Eva stringendola tra le braccia)

    Eva: tesoro è tardi mamma e Giulio ti staranno aspettando per cena. Su va tanto adesso riporto la bimba nel nido.

    Marco: domani mattina vengo a prendervi per riportarvi a casa (dando un bacio a Eva).

    Eva: Marco.

    Marco: Si

    Eva: ti amo

    Marco: anche io.



     
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  15. delia_73
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    Eva e Marta tornano a casa

    Finalmente è arrivato il gran giorno, Eva e la piccola stanno per lasciare l’ospedale e a casa è tutto pronto per festeggiare il loro ritorno: addobbi a festa con palloncini colorati ovunque, un’ enorme striscione, preparato da Mimmo e Matilde su cui è scritto “ benvenuta alla nuova famiglia Cesaroni”, vicino al divano riposti tutti i regali comprati nei giorni precedenti da nonni e zii.
    Zio Cesare sta preparando il tradizionale barbecue, aiutato da Ezio, che continua a combinare un pasticcio dietro l’altro mentre le donne sono indaffarate in cucina.
    Eva di tutto questo non sa nulla.

    Lucia: allora dovrebbe essere quasi tutto a posto, bisogna solo apparecchiare la tavola e sistemare vicino al divano tutta quella marea di roba che abbiamo comprato ieri.

    Gabriella
    : e si abbiamo svuotato tutti i negozi di articoli per bambini, ma d’altra parte sono cose che servono.

    Stefania
    : ma poi come si fa non comprare tutte quelle tutine e scarpine cosi caruccie, quando era piccolo Walterino mica esistevano tutte queste chincaglierie.

    Pamela
    : (entrando in cucina a seguito di Matilde) eccoci ho portato il dolce al cioccolato oh è ipercalorico ma così bono!!! Ogni volta devo nasconderlo dalle grinfie di Cesare.

    Giulio: allora siamo quasi pronti manca poco ormai.

    Sergio
    : Giulio vi ringrazio per avermi invitato alla festa, non so come ringraziarvi

    Giulio: e ci mancherebbe che non invitiamo il nonno.

    Marco: papà io vado dove sono le chiavi della macchina?

    Giulio: Marco dove vuoi che stiano al solito posto no? E’ diventato padre da due giorni ed è già completamente rimbambito

    Sergio: lo capisco, pure io ero così quando sono nate Eva e Alice non capivo più niente.

    Lucia: Marco tieni qua c’è la borsa con i vestiti di Eva; ho preso uno di quelli che aveva lasciato qua altrimenti si insospettisce. Mi raccomando ricordati di prendere il trasportino per metterci la bambina.

    Matilde: Marco puoi portare questo a Eva è un vestitino per Marta l’ ho comprato ieri con mamma

    Marco: grazie piccola mettilo nella borsa assieme al resto. Ciao a tutti a dopo.


    Mentre aspetta che le riportino Marta, Eva sfoglia distrattamente un giornale dando le spalle alla porta. Marco entra in silenzio e arrivandole dietro le spalle le mette le braccia attorno alla vita dandole un bacio sul collo.

    Eva: aaahhh. Ma sei scemo!!!! Non me la aspettavo mi hai fatto spaventare. Ti sembra questo il modo di entrare ( girandosi mettendo le braccia attorno al suo collo e riempiendolo di baci).

    Ginecologa
    : ecco qua la vostra piccola adesso potete tornare a casa. Eva prima di uscire passa all’accettazione a ritirare la cartella clinica. Voglio vederti tra un mese per una visita di controllo.

    Eva: grazie di tutto dottoressa a presto.

    Marco
    : tieni Lucia ti manda questo cosi puoi vestirti. C’è anche un vestitino per Marta da parte di Matilde.

    Eva: che carino una gonnellina di jeans con il giubbotto. Quasi glielo metto subito.

    Marco: tu vestiti ci penso io.

    Mentre si veste Eva guarda Marco che con sorprendente abilità mette il vestitino a Marta.

    Marco: cosa c’è da guardare ho sbagliato qualcosa?

    Eva: guardavo con che abilità le hai messo quel vestito, sembra che tu abbia passato la tua vita a vestire neonati.

    Marco: eh che quando Mimmo era piccolo spesso aiutavo mamma e a quanto pare quei gesti sono rimasti impressi nella mia memoria.

    Eva
    : lo sai che sei un papà meraviglioso? (gli da un affettuoso bacio)

    Marco: un papà meraviglioso, ma quanto mi piace questa frase!!!! Ripetila un po’ ovviamente accompagnata da un “ti amo alla follia amore mio”

    Una volta sistemate le pratiche burocratiche all’accettazione, Marco ed Eva escono dall’ospedale e tenendosi per mano, si avviano verso la macchina. Prima di mettere in moto Marco guarda Eva e le sorride in modo furbetto.

    Eva: Marco cosa mi nascondi?

    Marco
    : Niente perché me lo chiedi (continua a sorridere)?

    Eva: Hai l’espressione del bambino che ha combinato una birichinata, su dimmi cosa mi nascondi?

    Per tutta risposta Marco la prende tra le braccia e la bacia dopodichè parte alla volta di casa, guidando con una mano sul volante e l’altra sulla coscia di Eva.
    Appena arrivati Mimmo e Matilde gi corrono incontro.

    Mimmo: Marco Eva siete arrivati era ora!!!

    Eva
    : ciao piccoli tutto a posto?

    Matilde: certamente posso portare dentro Marta?

    Marco: si ma fa attenzione che pesa

    Mimmo
    : ti aiuto cosi la portiamo dentro assieme.



    Edited by delia_73 - 7/11/2009, 23:58
     
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