Cesaroni 5-Il ritorno di Eva

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  1. bella'mbriana
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    CITAZIONE (Ylenia84 @ 21/5/2013, 00:16) 
    Ma piccola domanda comparirà anche la piccola Marta?

    Certo che comparirà, solo che in questa scena non sapevo come inserirla ^_^

    Nel prossimo capitolo sarà spiegato dove si trovava Marta
     
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  2. Ylenia84
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 21/5/2013, 20:47) 
    CITAZIONE (Ylenia84 @ 21/5/2013, 00:16) 
    Ma piccola domanda comparirà anche la piccola Marta?

    Certo che comparirà, solo che in questa scena non sapevo come inserirla ^_^

    Nel prossimo capitolo sarà spiegato dove si trovava Marta

    :100:
     
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  3. Bunny88
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    Dunque Lauretta ho letto il primo capitolo e mi piace un sacco!!!!! Non vedo l'ora di leggere il seguito! E spero di trovarci Marta! ;)
    :280: :280: :280: gran bel inizio!
     
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  4. fufetta1
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    Anche io spero di trovare Marta nel prossimo capitolo....ma senza la principessa e il francese....Almeno che stia assieme con i genitori una volta ogni tanto......:)
     
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  5. bella'mbriana
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    CITAZIONE (fufetta1 @ 23/5/2013, 18:45) 
    Anche io spero di trovare Marta nel prossimo capitolo....ma senza la principessa e il francese....Almeno che stia assieme con i genitori una volta ogni tanto......:)

    Marta ci sarà nel prossimo capitolo, ma non avrà un gran ruolo, mi dispiace :(
    In questo, sono un po' come gli autori, non sono brava a scrivere con i bambini in mezzo :17:

    Comunque, non è solo questo, il fatto è che è ancora un po' presto perché la famigliola passi del tempo insieme da soli, dovrete aspettare l'episodio 28 (vi prometto che in quello, Marta avrà un ruolo importante ^_^ ) Per il momento, voglio giocare ancora un po' sulla "guerra" fra Cip e Ciop.

    Colgo l'occasione per scusarmi per la lentezza con cui sto postando (in confronto all'ultima FF, in cui postavo ogni due giorni). Come vi ho detto, l'ispirazione al momento non è delle migliori e anche se ho più o meno chiaro in testa cosa succederà, ho difficoltà a metterlo per iscritto :(
    Per esempio, pensavo di riuscire a scrivere due capitoli questo finesettimana, invece non ho neanche finito il primo! :o:

    Così, anche se la FF sarà più corta dell'ultima (considerando due capitoli per episodio più prologo, dovrebbero essere 7 capitoli), probabilmente ci metterò più tempo a finirla. Spero che la cosa non si rifletta anche nella qualità della FF, oltre che nella velocità di postaggio, sarete voi a giudicare ^_^
     
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  6. nanacy
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    Laura fino ad oggi tutte le cose che hai scritto e che abbiamo avuto il piacere di leggere sono sempre state bellissime ed emozionanti e sarà così anche questa volta ^_^ ^_^ ne sono sicura, e poi diciamo la verità, qualsiasi cosa ci proporrete sarà comunque più bella di ciò che hanno scritto ultimamente i nostri cari autori!! :17:
     
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  7. Ylenia84
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    CITAZIONE (nanacy @ 26/5/2013, 19:58) 
    qualsiasi cosa ci proporrete sarà comunque più bella di ciò che hanno scritto ultimamente i nostri cari autori!! :17:

    :quoto: :quoto: :quoto: :quoto: :quoto:
     
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  8. bella'mbriana
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    Ragazzi, è stato un parto, ma ce l'ho fatta! ^_^
    Ecco a voi la prima parte dell'episodio 27: buona lettura! :100:


    Episodio 27
    (prima parte)



    Marco non fece neanche in tempo ad aprire la porta di casa, che un diavoletto scatenato gli si buttò fra le braccia.
    “Papà!”

    Marco spalancò gli occhi, sorpreso ma felice e, prendendola fra le braccia, la fece roteare in aria:

    “Amore mio! Ma quanto sei bella?” disse, riempiendola di baci, “Ma che cosa ci fai q…” si bloccò, incrociando lo sguardo colpevole di Lucia.

    “Che bella sorpresa che c’hanno fatto, eh?” disse quest’ultima, evidentemente imbarazzata.

    “Già” annuì Marco, sarcastico, “proprio una bella sorpresa. Come quella che Eva ci ha fatto al parco, vero amore?” si girò verso Maya, che era entrata dietro di lui.

    Maya sorrise appena, mentre Marco si rivolgeva di nuovo a Lucia:

    “E tu non ne sapevi niente, giusto?” chiese

    “Ecco…” cominciò quest’ultima, imbarazzata, “Eva mi ha chiesto se potevo tenere Marta per un po’, mentre lei...”

    “Mentre lei e Alain Delon ci fotografavano di nascosto!” concluse Marco per lei

    “Di nascosto?!” Lucia strabuzzò gli occhi, “A me ha detto che voleva intervistarvi, non sapevo che…”

    “Oh, certo che non lo sapevi!” la interruppe ancora Marco, sarcastico, “È per questo che non mi hai avvisato, giusto?”

    “Gliel’ho chiesto io di non dirti niente” Eva era appena entrata dalla porta che Marco e Maya avevano lasciato aperta, “Sapevo che mi avresti evitato, se l’avessi saputo” si fermò davanti a lui e lo guardò, “E comunque, le foto di nascosto ve le abbiamo fatte solo perché volevamo che fossero il più naturale possibile, non avevamo nessuna intenzione di pubblicarle senza il vostro permesso”

    Marco fece un risolino:

    “E io dovrei crederti?”

    Eva continuò a guardarlo fisso negli occhi:

    “Non sono certo io la bugiarda, in questa stanza”

    Maya si sentì chiamata in causa:

    “Senti, io non ti conosco nemmeno, come ti permetti?”

    Eva la guardò, stupita:

    “Mi permetto cosa?”

    “Mi hai appena dato della bugiarda!”

    Eva strabuzzò gli occhi, ancora più stupita:

    “A te? Scusami, ma non stavo parlando di te, parlavo di lui” disse, indicando Marco.

    Maya la guardò come se le fosse dato di volta il cervello:

    “Marco un bugiardo? Ma come ti viene in mente, è quasi ossessionato dalla verità!”

    Stavolta, Eva scoppiò a ridere di cuore:

    “Ossessionato dalla verità! Ma chi, lui?” indicò ancora Marco, sbellicandosi dalle risate, “Oddio, mi sa che non lo conosci tanto bene!” concluse, continuando a ridere

    Intanto, Alice, Rudi e Mimmo stavano scendendo le scale:

    “Ma che è sto casino?” stava dicendo Rudi

    “Eva!” Alice spalancò gli occhi, correndo ad abbracciare la sorella, subito seguita da Rudi e Mimmo. Anche Giulio rientrò proprio in quel momento dalla bottiglieria, e così, per un po’, la festa per il ritorno di Eva e Marta ebbe il sopravvento sulla guerra in corso…ma si trattava solo di una tregua temporanea.



    Dopo cena, e dopo che Marta ebbe giocato con tutti i membri della famiglia fino allo sfinimento e, finalmente, si era addormentata, Eva provò a tornare all’attacco:

    “Allora, ragazzi” disse, sorridendo verso Marco e Maya, “adesso che sapete perché sono qui, sareste disposti a concedermi un’intervista?”

    Maya sorrise e stava quasi per rispondere di sì, ma Marco la precedette:

    “Scordatelo, non se ne parla neanche!”

    Maya lo guardò, stupita dal suo tono aspro.

    “Andiamo, Marco, non fare il bambino…” provò a dire Eva

    “Senti un po’” la interruppe Marco, “quando c’è Marta, posso anche fare finta di sopportarvi, te e il tuo lacchè” disse, guardando disgustato Jean, “ma adesso che è andata a letto, non c’è nessun bisogno di fare l’ipocrita. La tua intervista te la puoi mettere…”

    “Marco!” lo interruppe Maya, sconvolta.

    Marco abbassò gli occhi, dispiaciuto: “Scusami, amore, hai ragione”

    “Però!” fischiettò Jean, “Certo, che come lacchè, anche tu non sei male!” disse, ridendo

    Marco gli lanciò uno guardo omicida e Jean lo guardò, malizioso:

    “Ma lo sai che quando ti arrabbi, sei ancora più carino?”

    Marco strabuzzò gli occhi. Ma con che razza di tipo si era messa, Eva?

    “Tu invece, più ridi e più mi sembri uno str…” cominciò a dire, ma fu bloccato da Maya, che lo prese per un braccio.

    “Marco, ti posso parlare un attimo?”

    “Certo, amore” e si avviò in cucina, insieme a lei.

    “Certo, amore” lo scimmiottò Eva, con una smorfia, quando furono usciti.

    Jean cominciò a canticchiare a bassa voce:

    Je ne t’aime plus, mon amour.
    Je ne t’aime plus, tous les jours…


    Eva gli lanciò un’occhiataccia: “E tu non sfottere!”

    Jean alzò le mani, in un gesto d’innocenza: “Non mi permetterei mai” disse e scoppiò a ridere.

    Intanto, in cucina, Maya si era rivolta a Marco, incrociando le braccia:

    “Allora, si può sapere qual è il tuo problema?”

    Marco la guardò come se le fosse dato di volta il cervello:

    “Qual è il mio problema? Quella lì” disse, indicando il salotto, “mi ha spezzato il cuore!”

    “E allora?” lo incalzò Maya, “È passato un secolo, sarebbe ora di buttarsi tutto alle spalle, no? Anzi…” aggiunse, “credevo che, ormai, ti fossi già buttato tutto alle spalle. Ma evidentemente, mi sbagliavo” concluse, con amarezza.

    “Amore, ma che dici?” disse Marco, prendendole il viso fra le mani, “Certo che mi sono buttato tutto alle spalle. Io amo solo te!”

    “E allora che problema c’è a farsi intervistare?”

    Marco esitò, imbarazzato. Non riusciva a trovare un motivo valido…

    “Insomma…” provò a dire, “non mi va di mettere in piazza la mia vita privata…”

    Maya sospirò:

    “Lo so, amore, ma guardiamo in faccia la realtà: prima o poi succederà comunque, la storia della principessa che rinuncia al trono per amore è troppo succulenta…non è meglio parlarne con qualcuno di cui possiamo fidarci, piuttosto che con uno sconosciuto?”

    Marco fece una risatina:

    “Pfff! E secondo te, possiamo fidarci di Eva?! Se proprio vuoi saperlo, questa storia dell’intervista non mi convince affatto, chissà che cos’ha in mente, davvero…”

    “A me sembra che abbia in mente solo di scrivere un articolo su noi due” sbottò Maya, e all’improvviso si accigliò: “O forse è proprio questo che ti dà fastidio? Ti aspettavi che si ingelosisse e, invece, a quanto pare, non le dà per niente fastidio che tu stia con me!”

    Marco sospirò:

    “Maya, non cominciare a…”

    “Provi ancora qualcosa per lei, non è vero?” lo incalzò lei, le lacrime agli occhi

    “No” disse Marco, guardandola negli occhi, “Non provo più niente per lei, te l’ho già detto”

    “E allora dimostramelo” disse lei, decisa.

    Marco sospirò di nuovo:

    “E va bene, come vuoi. Facciamo pure questa maledetta intervista” capitolò, alla fine, “Ma poi non venire a lamentarti con me” la avvisò

    Maya sorrise:

    “Promesso”

    Marco non poté fare a meno di sorridere a sua volta:

    “Comunque adesso sono stanco, se ne parla domani mattina. Diglielo tu a Cip e Ciop, io me ne vado a letto”

    Le diede un bacio sulle labbra e uscì dalla cucina, per poi avviarsi direttamente in mansarda.



    Il giorno dopo, Lucia acconsentì ancora una volta a fare da baby sitter a Marta, mentre Eva e Jean salivano in mansarda, per intervistare Marco e Maya.

    Eva entrò nella stanza che un tempo aveva diviso con Marco e si guardò intorno: le pareti erano tappezzate di foto di Marco e Maya insieme, sorridenti, felici e spensierati come due bambini. Sembrava quasi che avessero vissuto insieme in quella stanza da sempre, sembrava quasi che nella vita di Marco non fosse successo niente d’importante, prima di incontrare Maya.

    Marco notò l’ombra di tristezza nello sguardo di Eva e non poté fare a meno di provare una strana sensazione, che non riusciva a decifrare. Non riusciva a capire se vederla così lo faceva stare male, oppure se ne era soddisfatto…forse un po’ tutt’e due.

    “Belle foto, vero?” disse, mettendo un braccio intorno a Maya, “le scattate quasi tutte Maya, tranne quelle dove c’è anche lei, ovvio”

    Jean si sedette e annuì: “Confermo, sono bellissime. Complimenti Maya, hai la stoffa per diventare una vera fotografa professionista”

    “Grazie” sorrise Maya

    “È molto più che una professionista, è un’artista!” esclamò Marco, dandole un bacio. Poi, si rivolse ad Eva, che era ancora in piedi a fissare le foto, “Non sei d’accordo, Eva?”

    Eva si riscosse:

    “Certo, certo, sono d’accordo. Sono davvero bellissime” disse, sorridendo a Maya.

    “Dalla faccia che avevi, sembrava che ci fosse qualcosa che non ti piacesse” continuò Marco, in tono di scherno.

    “Be’, in effetti sì, qualcosa c’è” disse Eva, guardandolo negli occhi.

    Marco sorrise lievemente

    Se ti stai chiedendo perché non c’è neanche una tua foto, è perché ti ho cancellato dalla mia vita, dicevano i suoi occhi.

    Quello che disse Eva, però, lo prese completamente alla sprovvista:

    “Come mai non c’è neanche una foto di Marta?”

    Marco rimase senza parole, non sapeva proprio cosa rispondere:

    “Ma…Marta?”

    “Già, Marta, tua figlia” rispose Eva, ironica, “Te la ricordi, no?”

    “Io…c-certo che me la ricordo” Marco balbettava, “È-è s-solo c-che…”

    Mi ricorda troppo te…no, non poteva certo dirle questo.

    “È colpa mia, sono stata io ad appendere le foto” lo salvò Maya “Più tardi, ne aggiungeremo senz’altro qualcuna di Marta”

    “Oh, no, non voglio rovinare il vostro nido d’amore!” rise Eva, “mantenetelo pure così, una foto di Marta rovinerebbe l’atmosfera” concluse, sarcastica.

    “Di che atmosfera parli?” chiese Marco, ritornando bellicoso

    Dell’atmosfera da liceale alla prima cotta
    , stava per rispondere Eva, ma fu preceduta da Maya, che voleva evitare uno scontro:

    “Comunque sia, fra un po’ avremo una casa tutta per noi e potremo metterci tutte le foto che vogliamo” disse la principessa, sorridendo

    “Ah!” commentò Eva, “avete preso casa?”

    “Be’, in realtà la stiamo ancora cercando” rettificò Maya, “Sembra che tutte le case decenti costino un occhio della testa”

    Eva aggrottò le sopracciglia:

    “Scusa, ma perché non hai chiamato Carlotta?” chiese, rivolta a Marco, “I suoi genitori hanno più appartamenti che vestiti nel guardaroba, figurati se non ce n’è uno che fa al caso vostro!”

    Maya spalancò gli occhi, stupita:

    “Davvero conosci qualcuno che può farci avere una casa a poco prezzo?”

    “Certo” sorrise Eva, “e la conosce molto bene anche Marco”

    Maya guardò Marco, perplessa:

    “Perché non me ne hai parlato? Abbiamo perso un sacco di tempo a cercare casa, quando bastava una semplice telefonata!”

    Marco era sempre più in difficoltà:

    “Io…io non ci ho pensato. Ma la chiamerò subito dopo l’intervista, ok?”

    “Ok” sorrise Maya, e si baciarono ancora.

    “Belli, fermi così!” disse Jean, scattando. Poi, arruffò i capelli di Marco, “Che bel maschione che sei, la mattina appena sveglio!”

    Marco strabuzzò gli occhi, ancora una volta. Quel tipo gli sembrava sempre più strano.



    L’intervista era avviata. Eva aveva chiesto a Maya come era finita a fare la colf a casa Cesaroni e cosa l’aveva spinta a scappare dalla sua vita principesca. Le spiegazioni date da Maya, però, non l’avevano convinta più di tanto.

    “Scusa, ma se la vita da principessa ti soffocava tanto, perché non ne hai semplicemente parlato ai tuoi genitori e non ti sei cercata una vita normale?”

    Maya spalancò gli occhi:

    “Non potevo lasciare tutto così, avevo delle responsabilità!”

    “Che genere di responsabilità?” sorrise Eva, “Il Lussemburgo è una monarchia costituzionale, non è che devi governare o…”

    “Be’…io…io non ero ancora sicura di me stessa. All’inizio volevo soltanto prendermi una piccola vacanza, per vedere com’era fatto il mondo reale” sorrise a Marco, “Poi, ho conosciuto Marco, e tutto è diventato chiaro”

    I due ragazzi si sorrisero, guardandosi negli occhi. Eva cominciava a chiedersi se sarebbe riuscita ad arrivare in fondo all’intervista, senza una dose massiccia di antiacido.

    Respirò profondamente e continuò:

    “Un vero colpo di fulmine, a quanto pare”

    Maya rise:

    “Oh no, per niente! All’inizio, non ci sopportavamo affatto. Lui non si fidava di me, si è messo persino a frugare nella mia biancheria!”

    “Ma dai?” sorrise Eva, lanciando a Marco uno sguardo ironico, “Anche con lei?”

    Marco si irrigidì…già, era vero, che strano…scrollò le spalle. E va bene, aveva frugato nella biancheria di entrambe, e allora? Era solo una stupida coincidenza, non voleva dire nulla.

    Intanto, Maya continuava a raccontare:

    “Poi, una volta, siamo rimasti bloccati in una stazione e lui è rimasto con me tutto il tempo, mi è stato vicino…e io ho cominciato a cambiare idea su di lui…”

    “Hai pensato che fosse il miglior fratello del mondo?” chiese Eva, soprappensiero

    A Marco, proprio come ad Eva, venne in mente un antico acquedotto, una strada di campagna che andava verso Viterbo, un motorino in panne e due ragazzi abbracciati su una panchina…un brivido scosse entrambi, mentre i loro occhi si incrociavano, come attratti da una calamita e poi, velocemente, bruscamente, distoglievano lo sguardo l’uno dall’altra.

    “Be’, non proprio…” stava intanto rispondendo Maya, “Però, sì, forse ho pensato qualcosa del genere…” concluse, stupita

    “E quando hai capito di essere innamorata di lui?” chiese Eva, cercando di ritrovare il controllo di sé stessa.

    “Oh, questa è facile…” sorrise Maya, “È stato alla festa, quando ha cantato con Natalie. Io mi sono ubriacata e lui mi ha messa a letto…”fece un risolino…”Credo di averci quasi provato, vero Marco?”

    Marco non rispose e tenne gli occhi bassi per non guardare Eva. Anche senza guardarla, comunque, gli sembrava quasi di sentire i suoi pensieri, di percepire il suo turbamento dal ritmo irregolare del suo respiro…irregolare, proprio come quello di Marco.

    Marco che cantava, Eva che si rendeva conto di essere innamorata di lui, vedendolo cantare…Eva ubriaca, lui che la metteva a letto, nuda…

    “A dire la verità” continuò Maya, in tono sognante, “credo che quella sera, anche Marco abbia cominciato ad innamorarsi di me…”

    “No, non è stato quella sera” disse Marco, brusco

    “Ma sì, amore, è allora che hai cominciato a…”

    “Ti ho detto di no! È…è stato la sera di Natale, quando tu non c’eri e…”

    “No, quello è stato il momento in cui hai cominciato a renderti conto di quello che provavi, ma era già scattato qualcosa la sera in cui mi sono ubriacata…”

    “Ti ho detto che non è stato quella sera!” Marco urlò, quasi.

    No, non può essere tutto uguale, non è tutto uguale…deve esserci qualcosa di diverso...


    “Quando ci siamo dichiarati!” esclamò trionfante, un sorriso di sollievo, “Io sono corso all’aeroporto e credevo che tu fossi già partita, e invece sei tornata indietro siamo corsi uno fra le braccia dell’altro…questo non è uguale, non è uguale!” concluse, guardano Eva trionfante.

    “Ma uguale a cosa?” domandò Maya, perplessa

    “Non è uguale a…a…” Marco abbassò di nuovo gli occhi. Non poteva certo dirle Non è uguale a quando mi sono dichiarato con Eva, l’avrebbe resa sospettosa.

    “Be’, non è certo la prima volta che credi di aver corso inutilmente, di aver perso tutto e poi, invece, succede un miracolo” disse Eva, serafica

    Marco trattenne il respiro. L’aeroporto, il taxi, la chiesa vuota…poi, la telefonata di suo padre, l’ospedale e…sentì le gambe che gli tremavano. La dichiarazione fra lui e Maya non era uguale alla prima volta che si era dichiarato con Eva, ma somigliava un po’ troppo alla seconda…

    “In un certo senso, è stato davvero un miracolo” disse Maya, poi continuò, sempre con lo stesso sguardo sognante, “Poi, è cominciato un periodo meraviglioso. Mi sembrava di vivere sulle nuvole, esistevamo solo io e Marco. Ti ricordi quando abbiamo fatto l’amore sul palco?” si rivolse a Marco, ridendo.

    L’amore sul palco…Marco ansimava, e non riusciva più a distogliere lo sguardo da quello di Eva.

    “Poi, però, ho rischiato di rovinare tutto con le mie bugie. Quando Marco ha scoperto chi ero davvero, mi ha lasciata” disse Maya, rabbuiandosi per un attimo. Ma subito tornò a sorridere: “Per riconquistarlo, ho dovuto regalargli una passeggiata”.

    Regalare una passeggiata…

    Marco si alzò bruscamente e strappò la macchina fotografica dalle mani di Jean.

    “Smettila di fare foto, l’intervista è finita”

    “No, che non è finita!” sbottò Eva, “Voglio ancora chiedervi di…”

    “Un’altra volta” Marco non la fece finire di parlare. “Adesso, io e Maya dobbiamo chiamare Carlotta e cercare una casa, vero amore?” Sorrise a Maya e la prese per mano

    “Va bene” mormorò Maya, incerta. Non ci stava capendo niente, ma il fatto che Marco fosse così ansioso di trovare una casa non poteva essere una cosa negativa.

    “Magari, chiedetele se i suoi genitori hanno una bella casetta al mare” disse Eva, beffarda, guardando Marco.

    Lui distolse precipitosamente lo sguardo, sempre più sconvolto, e si fiondò fuori dalla mansarda, afferrando la mano di Maya come fosse un’ancora di salvezza.

    Ma all’improvviso, persino il tocco leggero della mano di Maya gli faceva venire in mente quello di lei.

    Ecco fatto, mi dovevo prendere la mia piccola vendetta sugli autori e ridimensionare un po' la grande storia del secolo! :P
    Alla prossima! :253:
     
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  9. Maria871901
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    GRANDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  10. cristalamber
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    Applaudiamo Laura!!! Questo capitolo è meraviglioso, mette in evidenza che le due storie sono assolutamente identiche. L'assenza di una foto di Marta in quella casa è inspiegabile. Eva se la porta dietro invece. Questo particolare fa riflettere e anche tutto il resto. Sono curiosa di leggere il resto.
    Jean è innamorato di Marco? "Non ti amo più, amore mio", Jean sa che Eva è ancora innamorata. Mi sembra di capire che non stanno insieme.
    Ti è venuto proprio bene questo capitolo. Complimenti!

    Io un'idea sul perchè gli autori hanno agito così in questa serie me la sono fatta. In caso contrario vuol dire che sono pazzi.
     
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  11. fufetta1
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    Ma Marco ci fa o ci è??

    Bello quando Eva dice a Marco che in camera sua non ha nemmeno una foto di Marta......non vuol dire niente il fatto che le ricordasse troppo Eva ....Marta è sua figlia ed era giusto che ci fossero sue foto

    Ma Jean è...dell'altra sponda per caso?...Almeno mi sembra di capire che è così.....
     
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  12. nanacy
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    Che dire Laura, stupendo :D :D non ci sono altre parole per il momento
    Aspetto il continuo :P
     
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  13. Ylenia84
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 30/5/2013, 19:26) 
    Ragazzi, è stato un parto, ma ce l'ho fatta! ^_^
    Ecco a voi la prima parte dell'episodio 27: buona lettura! :100:


    Episodio 27
    (prima parte)


    Eva entrò nella stanza che un tempo aveva diviso con Marco: le pareti erano tappezzate di foto di Marco e Maya insieme, sorridenti, felici e spensierati come due bambini. Sembrava quasi che avessero vissuto insieme in quella stanza da sempre, sembrava quasi che nella vita di Marco non fosse successo niente d’importante, prima di incontrare Maya.



    Azz mi stavo quasi perdendo il tuo capitolo, mi ero accorta ieri sera che avevi postato ma era troppo tardi per commentare, beh no problem rimedio subito :101: Prima di tutto ti dico che hai centrato i due punti focali della storia e cioè che appunto 1 gli eventi che vedono protagonisti Marco e Maya sono IDENTICI a quelli vissuti da Marco ed Eva (per la serie fantasia dove sei finita ^_^ ) e 2 come ti ho evidenziato la sensazione che ha avuto Eva entrando in mansarda è la stessa che ho avuto io vedendo quella scena da casa, cioè che prima di Maya, Eva e Marta per Marco non fossero mai esistite.
    Entrando più dettagliatamente nel capitolo mi piace vedere Marco così incazz... il rancore ci sta, anche se cmq tutto, ascoltando i suoi pensieri, come anche quello di Eva fa capire che si amano ancora e che, almeno qui, non è vero che non esistono più..... Condivido anche il pensiero di Eva quando chiede a Marco se si ricorda ancora di avere una figlia, nella 5^ se ne era dimenticato :wacko: (sveglio come una volpe proprio :blink: )
    Jean mi fa ridere :258: mi ricorda il parrucchiere che si è occupato del trucco e parrucco di Marco quando, nella terza serie, si è travestito da cugino di campagna :258:
    Mi unisco al coro e ti dico aspetto il seguito per ora :280: :101:

    Edited by Ylenia84 - 31/5/2013, 18:02
     
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  14. Bunny88
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    Lauretta è fantastico sto capitolo!!!! Sempre meglio! In effetti le due storie sono identiche! Cambia solo la protagonista femminile! Questo denota proprio la nulla fantasia degli autori! -_- Mi piace che tu l'abbia messo in evidenza! Brava!!!! :280: :280: :280: Continua così! Non vedo l'ora di leggere il resto!!!!! :280: :280: :280:
     
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  15. jameskirk88
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    :255: :255: :255: :255: :255: guarda mi piacerebbe passarne una copia agli autori... ma non perchè imparino qualcosa (ormai si è capito che non sono capaci di scrivere qualcosa di decente neanche avendo sotto mano la sceneggiatura di un'altra serie identica a quella che dovevano scrivere loro, Los Serrano :o: :o: ) ma proprio per fargli capire quanto fosse ridicola, assurda, surreale e poco originale la storia sulla quale aveva intenzione di incentrare chissà quante stagioni dei Cesaroni.. certo poi si sono dovuti accontentare di una, visto il successo clamoroso che ha avuto :wacko: :wacko: :wacko: :258: :258: :258: :258: l'hai smontata pezzo per pezzo mostrando tutte le cose che avevano copiato (male) dalla storia di Marco ed Eva (Marco frustrato perchè non riusciva a trovare qualcosa di diverso.. sembrava Pavolini :258: :258: :258: :258: :258: ) e tutto quello che non sta in piedi di tutta la telenovelas della principessa che scappa da corte per venire a Roma a fare la colf dei Cesaroni... in più ci hai anche restituito la vera Eva, sarcastica, ironica, anche un po' cattiva, ma senza eccedere in acidità come ha fatto quella della quinta serie... e uno Jean molto diverso da come me l'aspettavo. Ha ragione Crista... ce lo vedo poco come innamorato di Eva :o: :o: :255: :255: :255:
    Complimenti, come sempre :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :301: :301: :301: :301: :301:
     
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55 replies since 19/5/2013, 11:54   2490 views
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