I CESARONI - CAPITOLO IV

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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/12/2009, 11:27)
    Buongiorno ragazzi!! :B): :D Eccoci dunque all'ultimo capitolo del decimo episodio, al termine del quale i nostri amatissimi protagonisti saliranno finalmente all'altare... in attesa di vedere la scena nella prossima stagione dei Cesaroni..... :111: :111: :111: ...... il capitolo è leggermente lungo ma spero che vi piaccia lo stesso..... Buona lettura a tutti :253: :253: :253:


    ..... papiro (ed episodio) finito.... dopo il matrimonio di Marco ed Eva la FF va in vacanza ma tornerà sicuramente dopo le feste di Natale con il ritorno del re degli imbottigliati a casa Cesaroni e con l'arrivo di molte new entry.... Buone Feste a tutti, e arrivederci al 2010 per nuove (dis)avventure dei nostri amatissimi Cesaroni :253: :253: :253:

    :280: jhon.finalmente marco ed eva sono riusciti a sposarsi.in questo episodio è successo di tutto,in pieno stile cesaroni.ezio è sempre il solito,non ne fa mai una buona.mi sono divertito molto. :17:
     
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  2. delia_73
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    Jhon ho dimenticato una parte del commento: ma dico sei impazzito a scrivere il momento d'amore tra Eva e Marco. Non si dicono queste zozzerie adesso ti banno :17: :17: :17:
     
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  3. Bunny88
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    GRANDE JHON!
    sono finalmente riuscita a leggere quello che mi mancava ed è stato emozionante, divertente ed esilerante!
    COMPLIMENTISSIMI!!!!!
    ASPETTIAMO TUTTI IL 2010 per le nuove (dis)avventure dei nostri amati Cesaroni! :101: :100: :100: :100: :101:
    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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    CITAZIONE (delia_73 @ 19/12/2009, 20:56)
    Jhon ho dimenticato una parte del commento: ma dico sei impazzito a scrivere il momento d'amore tra Eva e Marco. Non si dicono queste zozzerie adesso ti banno :17: :17: :17:

    :17: delia sei simpaticissima.
     
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  5. jameskirk88
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    Ciao ragazzi!! :D :D Dopo le feste di fine anno ecco di ritorno la nostra FF con la prima parte dell'11°episodio.... la storia riparte con un piccolo salto di due mesi da quello che è successo nell'ultimo episodio nel quale Marco ed Eva si sono sposati... e vi dico subito che sarà un episodio molto movimentato per tutti i personaggi di casa Cesaroni e di casa Masetti.... :D :D :D .... Vi lascio dunque al primo capitolo dell'episodio.... Buona lettura a tutti!! :B): :B): :lol:


    Episodio 11 - L'ombra del dubbio





    Casa Cesaroni, 2 febbraio 2011, ore 7.30


    Mimmo socchiuse lentamente gli occhi, cercando di proteggersi dalla luce del giorno che già stava riempiendo tutta la camera. Quello era sempre il momento peggiore del risveglio, soprattutto se pensava che le successive sette ore le avrebbe passate dietro un banco di scuola ascoltando la professoressa Frontoni che si sforzava di rendere interessante la lezione di storia. E soprattutto che le avrebbe passate molto vicino a un banco che ormai era sempre vuoto.
    "Eccomi qua.... da un mese a questa parte tutte le mattine è sempre la stessa storia.... Non che il momento di andare a scuola mi sia mai piaciuto particolarmente, ma da un po' di tempo è diventato ancora più difficile di prima.... Sarà perchè non ero più abituato a percorrere la strada che separa casa nostra dalla scuola senza nessuno a tenermi la mano.... "
    Rudy aprì la porta di camera e uscì camminando lentamente e stropicciandosi gli occhi. Si avvicinò stancamente alla porta del bagno e cercò inutilmente di aprirla. Alzò gli occhi al cielo, rassegnato.
    Rudy: "Ma non è possibile.... maledizione sardina, ma a che ora ti alzi la mattina per entrare in bagno prima di me...??? E dai.... non posso aspettare fino a mezzogiorno che tu abbia finito di farti la permanente... devo uscire prima stamattina.... ehi... vuoi rispondermi si o no...???"
    Aspettò qualche secondo davanti alla porta prima di ascoltare la risposta: "Eh eh... questa è la prima volta che ti sento protestare perchè qualcuno ti fa fare tardi a scuola.... sorprendente, non pensavo che sarei vissuta abbastanza.... "
    Rudy, alzando gli occhi al cielo: "Ma chi se ne frega della scuola... ho un appuntamento al bar con Aurora e tu mi stai facendo fare tardi... "
    Alice: "Tranquillo, ti aspetterà... non rischierebbe mai di perdere un cavaliere come te... "
    Rudy: "Molto spiritosa.... si può sapere che stai combinando là dentro...???"
    Alice: "Non sei l'unico ad avere appuntamenti, caro mio.... "
    Rudy, voltandosi e scuotendo la testa: "Basta, ci rinuncio... parlare con la prof di matematica ti da più soddisfazione... "
    Stava per scendere le scale quando incrociò lo sguardo divertito di Marco che usciva di camera. Si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla.
    Marco: "Lascia perdere fratellino... non hai nessuna speranza... è un osso troppo duro per te.... "
    Rudy, guardandolo negli occhi: "Io userei altri aggettivi.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Se vuoi puoi andare a improfumarti nel nostro bagno... ma non esagerare con l'acqua di colonia, non sopporto l'odore... "
    Rudy: "Che ti ci metti pure te....???"
    Marco, alzando le braccia: "Neanche per sogno... dai forza, che fai tardi..."
    Rudy annuì e si diresse verso le camera mentre Marco lo guardava sorridendo e scuotendo la testa.
    Marco: "Non vorrei che la principessa dovesse aspettare troppo il suo cavaliere.... "
    Rudy gli lanciò prima un'occhiataccia e poi la sua maglietta appallottolata, scuotendo la testa, mentre Marco continuava a ridere e a guardarlo divertito.
    Mimmo osservava la scena sul ciglio della porta della sua camera, ridendo e scuotendo la testa: "Per fortuna il resto della famiglia se la passa un po' meglio di quanto non me la passi io in questo momento, e mi basta guardarli per farmi tornare subito il buon umore... Rudy e Alice sono sempre più presi dalle loro storie d'amore, anche se ovviamente, innamorati o no, rimangono sempre Rudy e Alice, e non perdono occasione per organizzarsi a vicenda gli scherzi più improbabili... "
    La porta di camera si aprì prima che Rudy appoggiasse la mano sulla maniglia ed Eva uscì guardando entrambi con aria rassegnata.
    Eva: "Bene.... non avete nemmeno finito di alzarvi che già cominciate a fare baccano... qui c'è gente che deve dormire almeno altre tre ore, non so se mi spiego... "
    Rudy: "Ehi, guarda che non è colpa mia... ha cominciato lui.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Io....?? Credi che potrei fare una cosa del genere....???"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Finito....??"
    Marco e Rudy si guardarono un attimo e poi annuirono insieme: "Si.... "
    Eva, sospirando: "Meno male và.... Che cercavi Rudy....??"
    Rudy: "Volevo darmi una sciacquata alla faccia ma qualcuno lo ha già requisito... vero sardina...???"
    Eva, annuendo: "Ho capito.... usa pure il nostro.... "
    Rudy, entrando in camera: "Grazie.... è bello vedere che c'è ancora qualcuno qua dentro che si fa gli affari suoi.... "
    Marco, stringendosi nelle spalle: "Perchè guardi me....??"
    Rudy entrò in camera scuotendo la testa mentre Eva si avvicinò a Marco e gli diede una pacca sulla testa: "Peggio dei ragazzini oh... è mai possibile che non vi si possa lasciare cinque minuti soli....??"
    Marco, abbassando lo sguardo: "Scusa... non ti volevo svegliare... lo so che ieri sera sei tornata tardissimo.... "
    Eva, annuendo: "Eh si... abbiamo un bel po' di lavoro in questo periodo... stanotte sono rientrata che erano passate da un pezzo le due.... "
    Marco, avvicinandosi a lei: "Dai, torna a letto e cerca di riposare qualche ora... "
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Sono le sette e mezza... i ragazzi devono andare a scuola, bisogna preparare la colazione... "
    Marco, sorridendo: "Vabbè, la preparo io... che problema c'è....??"
    Eva, ridendo: ".... che la prepari tu.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Cos'è, vorresti insinuare che io non so cucinare....???"
    Eva, annuendo: "Proprio così.... "
    Marco stava per replicare quando una voce proveniente dalle sue spalle lo precedette: "Tranquilla, ci penso io a controllare che non faccia saltare per aria la cucina... "
    Eva, sorridendo: "Mimmo, non so cosa farei senza di te con questi matti che vanno girando per casa... "
    Marco, voltandosi verso di lui: "Ehi Mimmo, che ci fai già in piedi....?? Oggi entri alla seconda ora... "
    Mimmo, annuendo: "Si lo so ma Matilde mi ha promesso che mi avrebbe aspettato al bar all'angolo per ripassare geometria... dopo abbiamo l'interrogazione, e questa non la posso sbagliare.... "
    Marco, pensieroso: "Strano... a quanto ricordo nelle ultime interrogazioni il voto più basso che hai preso è stato un Distinto..."
    Mimmo, aggrottando la fronte: "Si, è vero, ma.... insomma, se voglio tenere questa media fino alla fine non posso permettermi insufficienze, capisci....??"
    Marco, annuendo: "Certo che si.... "
    Mimmo, scendendo le scale a passo svelto: "Vado a scaldare il latte.... "
    Marco: "Non c'è bisogno Mimmo, ci penso io.... "
    Mimmo, senza voltarsi: "Faccio prima io.... "
    Eva, ridendo e scuotendo la testa: "Beh, su questo ha ragione.... "
    Marco, dubbioso: "Ma che ha Mimmo....?? E' qualche giorno che lo vedo un po'... strano.... Si alza prestissimo, è sempre con la testa sulle nuvole... e sembra che abbia sempre una voglia matta di andare a fare i compiti... "
    Eva, sorridendo: "Ha interrotto le tradizioni di famiglia.... "
    Marco, dandole una pacca sulla spalla: "Sto parlando sul serio... secondo me ci nasconde qualcosa... "
    Eva: "Si, forse... ma ormai ha quattordici anni, non è più un bambino... e questo io e te lo sappiamo molto bene, vero...??"
    Marco, annuendo: "Eh si.. molto bene.... "
    Eva, sorridendo: "Vedrai che se avrà bisogno di aiuto o di qualche consiglio, tu sarai la prima persona alla quale si rivolgerà..... "
    Marco, annuendo: "Va bene mamma, hai ragione.... come sempre..... "
    Eva si avvicinò a lui baciandolo sulle labbra e poi tornò verso la porta di camera: "Ehi papà.... "
    Marco: "Si....??"
    Eva: "Io torno a dormire... non è che ne approfitterai per fare il terzo grado a tuo fratello, vero....??"
    Marco, scuotendo la testa: "Ma come ti viene in mente....?? Non ci penso nemmeno.... "
    Eva, ridendo e scuotendo la testa: "Sicuro....??"
    Marco, annuendo: "Certo.... per chi mi hai preso, per papà....??"
    Eva, sorridendo e richiudendo la porta: "No.... ma c'è una certa somiglianza.... "
    Marco sorrise e scese a passo svelto le scale, ripensando per un attimo a quello che gli aveva detto Eva. C'è una certa somiglianza.... "Speriamo non troppa... povero Mimmo.... " pensò Marco sorridendo tra se e se.
    Entrò in cucina rivolgendo uno sguardo a Mimmo che stava accendendo i fornelli per riscaldare una grossa tazza di latte.
    Marco, appoggiandosi ad una sedia: "Che succede Mimmo....??"
    Mimmo, voltandosi dubbioso verso di lui: "Niente niente.... ho versato un po' di latte sul fornello ma tanto dopo lo asciugo, stai tranquillo... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Non stavo parlando del latte.... "
    Mimmo, dubbioso: "Ah no....??"
    Marco: "No.... parlavo di te.... "
    Mimmo, prendendo un cucchiaio dal cassetto: "Di me....?? Non ti ci vorrà molto per dire tutto.... "
    Marco, avvicinandosi a lui: "E dai Mimmo.... guarda che a me lo puoi dire.... si vede lontano un miglio che non stai bene e che c'è qualcosa che ti preoccupa.... "
    Mimmo, scuotendo la testa: "Guarda che ti sbagli... non c'è niente che mi preoccupa.... e poi adesso non è che abbia molte cose di cui preoccuparmi.... "
    Marco, sospirando: "Pensi sempre a lei, vero....??"
    Mimmo, scrollando le spalle: "No.... cioè si... qualche volta.... ma non è quello il problema.... "
    Marco, sorridendo: "Guarda che non c'è niente di cui vergognarsi... sentire la mancanza delle persone a cui vogliamo bene è assolutamente normale... succede a tutti... "
    Mimmo, voltandosi verso di lui: "Mi piaceva averla vicino.... ormai mi ero abituato all'idea di passare un gran bel po' di tempo insieme a lei... e invece.... "
    Marco: "Non l'hai più sentita....??"
    Mimmo scosse la testa, rassegnato: "No... da quando è tornata in Arabia insieme alla sua famiglia non mi ha più telefonato.... "
    Marco: "E tu hai provato a telefonarle....?"
    Mimmo, sospirando: "E' stata lei a dirmi di non farlo... la mattina che è partita mi ha detto che probabilmente non ci saremo più rivisti... e che se anche ci fosimo rivisti, sarebbero passati anni prima che potesse succedere... ha detto che sarebbe stato molto meglio se ci fossimo salutati qui, guardandoci negli occhi, piuttosto che guardando la cornetta di un telefono dall'altro capo del mondo... "
    Marco, annuendo: "E aveva ragione....?"
    Mimmo: "Su cosa....??"
    Marco: "E' stato più facile salutarsi così....??"
    Mimmo, sorridendo: "Lì per li si.... ma poi.... tutte le volte che vado a scuola, tutte le volte che vado al bar, o che vado a fare i compiti.... "
    Marco: ".... senti la sua mancanza... vero....??"
    Mimmo, annuendo: "Eh già.... l'altro giorno a scuola abbiamo letto un racconto sul nostro libro di antologia.. non mi ricordo come si intitolava, ma una frase mi è rimasta impressa più delle altre.... diceva che per notare una persona speciale fra tante ci vuole un minuto... un'ora per cominciare ad apprezzarla e un giorno per cominciare a volerle bene... ma poi non basta tutta la vita per dimenticarla.... Chiunque l'ha detto penso proprio che avesse ragione, sai... "
    Marco, sorridendo e annuendo lentamente: "Beh, menomale... Se dimenticassimo tutte le persone speciali che conosciamo durante la nostra vita saremo tutti molto più poveri, non credi....?? Non si possono dimenticare Mimmo... e forse non lo vorremo nemmeno... E' vero, non ce ne sono tante di persone speciali... però ci sono... sono intorno a noi.... E credimi... non passerà molto tempo prima che un'altra di queste persone riesca a trovarti.... "
    Mimmo, sospirando: "Lo credi davvero...??"
    Marco, annuendo: "Non ho dubbi... l'importante è non perdersi d'animo, e guardare avanti.... La sai una cosa....??"
    Mimmo: "Cosa....??"
    Marco si abbassò su di lui e gli mise le mani sulle spalle: "Anch'io quando avevo più o meno la tua età cercavo con tutte le mie forze di trovare una persona davvero speciale... ma per quanto la cercassi non riuscivo mai a trovarla... così a un certo punto mi sono detto che non valeva più la pena di cercare, e che potevo accontentarmi di vivere storielle fini a se stesse come facevano tanti miei compagni... sai quando l'ho trovata la persona speciale....?? Quando ho smesso di cercarla... è venuta lei da me... anzi, da noi...." Mimmo, sorridendo: "Si, me lo ricordo... Ma non tutti sono così fortunati... "
    Marco, ridendo: "Tu ti fidi di me....?"
    Mimmo: "Certo..... "
    Marco: "E allora dammi retta... la troverai... stai tranquillo.... Però non devi avere fretta.... e se qualche volta ti dovesse andare male, tu rialzati subito e riprovaci... non bisogna perdersi d'animo... le cose più belle succedono quando meno te le aspetti.... "
    Mimmo sorrise e annuì piano con la testa: "Ci proverò.... "
    Marco, scompigliandoli i capelli: "Bravo piccoletto, così mi piaci... "
    Mimmo sollevò la testa e lo guardò un attimo incrociando le braccia: "Non sono piccolo.... ho quattordici anni..... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Per adesso sono tredici anni e otto mesi.... ti mancano ancora quattro mesi.... "
    Mimmo: "E' uguale..... "
    Marco, dandogli una pacca sulla spalla: "Neanche per sogno... fa molta differenza.... "
    Si fermarono entrambi quando sentirono il campanello suonare due volte. Marco alzò lo sguardo, dubbioso: "Chi è a quest'ora....??"
    Mimmo: "Sarà Ezio... è giusto l'ora di colazione.... "
    Marco, pensieroso: "Si, ma... di solito Ezio bussa alla porta, non suona il campanello.... boh, vado a vedere.... Tu intanto versa il latte nelle tazze... sicuro di farcela da solo....??"
    Mimmo, lanciandogli un'occhiataccia: "Certo che ce la faccio da solo.... Se vuoi ti posso anche preparare il pranzo di oggi da solo... "
    Marco, ridendo e uscendo dalla cucina: "Lascia perdere... se cucini bene come tutti gli altri Cesaroni è meglio non correre rischi... " Entrò a passo svelto in corridoio ed aprì la porta, scuotendo la testa: "Beh che c'è....?? Cominciamo anche a suonare il campanello alle sette e mezza di mattina...?? Guarda che ti sentiamo anche se bussi... e poi c'è Eva su che sta cercando di.... " Si bloccò poco prima di finire la frase e rimase per un attimo interdetto quando si accorse che davanti a lui c'era un volto molto più familiare di quello di Ezio.
    Marco, sorpreso: "Papà.....??!! Ma che ci fai qui....?? NOn ti aspettavamo oggi.... non ci avevi detto che venivi a Roma.... "
    Giulio, avvicinandosi a lui e abbracciandolo forte: "Eh lo so Marcolì, ma ho deciso ieri sera e nun c'è stato tempo de telefonarvi... che posso entrare si....??"
    Marco, aggrottando la fronte: "Mah, non lo so... Ci devo pensare.... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla spalla: "Te possino.... Piuttosto vedi de darmi 'na mano che c'ho du' valigie dietro, mica una... che le voi fa' portà tutte e due a me...?? Lo sai che c'ho un'età.... "
    Marco, guardando dubbioso le due valigie accanto a lui: "Cavolo papà... ma che ti sei portato dietro tutto l'appartamento....?? Ti trattieni un po' di più questa volta....??"
    Giulio, annuendo ed entrando in casa: "Eh me sa de si.... "
    Marco, prendendo una delle due valigie e richiudendo la porta dietro di se: "Peppe ti fa recuperare tutti gli straordinari che hai fatto in autunno...??"
    Giulio, appoggiando la valigia accanto al divano: "Eh... Peppe s'è trovato un bravissimo sostituto... un torinese di dieci anni più giovane de me... è pure bravo.... certo nun è un Cesaroni, ma se po' accontentà.... "
    Marco, avvicinandosi a lui dubbioso: "Ah.... papà....??"
    Giulio, voltandosi verso di lui: "Eh....??"
    Marco: ".... che succede.....?? Anzi, che è successo.....?? C'è qualcosa che dobbiamo sapere....? "
    Giulio, sospirando: "Per ora solo 'na cosa.... che sò tornato per restà.... "
    Marco, pensieroso: "Cioè torni a casa.... qui alla Garbatella.....??"
    Giulio: "Eh eh... me raccomando oh, frena l'entusiasmo, nun me saltà addosso dalla gioia.... "
    Marco: "Che c'entra papà, io sono felicissimo se tu torni a casa con noi... Però ecco... la cosa mi sembra un po' strana... non ti pare....??"
    Giulio, scrollando le spalle: "No... perchè strana....?? Torno a Roma, a casa mia, dalla mia famiglia, dai miei figli, dai miei amici.... me sembra normale no...?? E poi oh, se nun era ora al massimo tornavo tra qualche mese, ma nun è che cambiava molto.... "
    Marco stava per rispondere quando Mimmo fece capolino in soggiorno, sorpreso: "Ciao papà.... "
    Giulio, avvicinandosi a lui e mettendogli una mano sulla spalla: "Ciao piccolè... vieni qui, fatte vedè...... "
    Mimmo, sorridendo: "Ehm papà, non è che negli ultimi due mesi sia cambiato tanto.... "
    Giulio: "Vabbè, che c'entra, è un modo de dì.... come va....?? Tutto bene si.....???"
    Mimmo, annuendo: "Si, certo.... E te invece.....???"
    Giulio: "Io bene, benissimo.... mò che sò tornato un'altra volta a casa mia, nel quartiere mio, con la famiglia mia è tutta un'altra cosa... "
    Mimmo, dubbioso: "Dici....??"
    Giulio, annuendo: "Eh certo.... Perchè, nun se vede....??"
    Mimmo, scuotendo la testa: "Veramente no, con quella faccia.... "
    Marco scoppiò a ridere scuotendo la testa e poi si rivolse a Giulio: "Beh, in effetti non ha tutti i torti.... Non è che devi dirci qualche altra cosa, no....??"
    Giulio, scuotendo la testa: "E che voi che ci sia, Marcolì... t'ho detto che va tutto bene... de che te dovrei parlà....??"
    Marco: "Mah non lo so... Per esempio potresti cominciare a dirci come mai Lucia non è venuta con te.... "
    Giulio, sospirando e passandosi una mano sulla fronte: "Eh Lucia nun è potuta venì, c'aveva troppo da lavorà a scuola... il Preside stavolta nun gli ha dato il permesso de venì giù... che possiamo fà, quello è più rigido d'un pezzo de marmo.... "
    Marco, annuendo: "Ah ho capito... quindi non è venuta oggi ma verrà tra qualche giorno..... viene sabato o domenica....??"
    Giulio rimase per un attimo in silenzio e poi scosse lentamente la testa: "Nè sabato nè domenica Marcolì.... "
    Marco, dubbioso: "La prossima settimana allora...."
    Giulio: "Nemmeno.... "
    Marco e Mimmo si scambiarono qualche occhiata dubbiosa e stavano per fargli altre domande prima che Giulio gli anticipasse entrambi, sospirando: "Sentite ragazzi... purtroppo io e Lucia abbiamo avuto 'na piccola.... divergenza...."
    Mimmo: "Avete litigato....??"
    Giulio, gesticolando: "Vabbè ragazzi, ne riparliamo stasera, va bene....?? Mò proprio nun c'ho voglia... poi ve spiego tutto, nun ve preoccupate.... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Va bene papà, come vuoi, però.... "
    Giulio, mettendogli una mano sulla spalla: "Marcolì, t'ho detto de nun preoccuparti.... dopo te spiego, sta tranquillo.... mò però sò troppo stanco.... In questi giorni n'ho già parlato pure troppo... "
    Marco, annuendo: "Eh, me l'immagino.... Vuoi fare colazione....??"
    Giulio: "Magari... Non ho ancora messo niente sotto i denti.... "
    Marco: "Allora andiamo dai... che sennò si fredda... "
    In quel momento Rudy e Alice scesero a passo le svelto le scale ed entrarono in cucina senza nemmeno voltarsi, continuando a discutere molto animatamente. Giulio rise scuotendo la testa e poi si avvicinò piano alla porta della cucina, dando uno sguardo al tavolo dove Rudy e Alice si erano seduti uno accanto all'altra.
    Rudy, versandosi il latte nella tazza: "Non ho bisogno dei tuoi consigli, sardina.... sò cavarmela benissimo da solo.... "
    Alice, ridendo: "Oh si, l'ho notato.... Come l'ultimo regalo che gli hai fatto... cosa ci mettesti in quel pacchetto....?? Ah si, ora ricordo... un paio di mutandine rosse.... devono esserti costate una fortuna.... "
    Rudy, scrollando le spalle: "Eh beh, scusa... un regalo funzionale.... "
    Alice, senza riuscire a smettere di ridere: "Oh Romeo, come sei romantico... è proprio il sogno di ogni ragazza ricevere un regalo così... "
    Giulio scosse la testa e poi si avvicinò lentamente a Rudy, facendo cenno ad Alice di stare zitta. Rudy prese un biscotto, ne staccò un pezzetto e lo lanciò verso Alice, scuotendo la testa: "Sempre meglio dei regali che fai te... quel poveraccio porta vent'anni di più da quando ha cominciato a mettersi addosso la giacca che gli hai comprato te... "
    Alice: "Quanto sei ignorante... è un vestito di classe... non come quelli che porti tu... guarda che roba.... Quand'è l'ultima volta che l'hai lavata quella maglietta, per la tua prima comunione....??"
    Rudy stava per replicare quando Giulio lo afferrò da dietro le spalle facendolo sobbalzare e gli diede una pacca tremenda sulla testa: "E c'ha ragione... ma guarda te come deve andà un giro uno, oh.... Quella se te vede conciato così è capace che te scambi per un teppista de strada.... "
    Alice, annuendo: "E avrebbe indovinato.... "
    Rudy, voltandosi indietro: "Ah papà, ma che mi vuoi avere sulla coscienza....?? Ma quando sei arrivato....???"
    Giulio, ridendo: "E quando vuoi che sia arrivato... sò arrivato adesso... è che voi due eravate troppo impegnati a bisticcià per accorgervi de qualcos'altro... me raccomando eh, nun cambiate mai... sempre peggio dei regazzini.... "
    Alice, alzando le braccia: "Io...?? Non guardare me... è lui il troglodita.... "
    Marco, ridendo e avvicinandosi a loro: "La coppia più bella del mondo... "
    Rudy gli lanciò un'occhiataccia e poi si scostò di un passo dalla sedia di Alice: "Ma che sei matto...?? Io e lei una coppia....??? Non sono ridotto così male.... "
    Alice, annuendo: "Su questo ha ragione..... "
    Rudy: "Visto....?? Lo ammette pure la sardina.... "
    Alice, ridendo: "E' ridotto molto peggio di così.... "
    Rudy, dandogli una pacca sulla spalla: "Che sardina infame.... !!"
    Giulio, alzando lo sguardo: "A proposito de coppie.... 'ndo stanno la signora Cesaroni e figlia....??"
    Marco: "Sono a letto tutte e due..... per Marta è ancora un po' presto per alzarsi, ed Eva sta cercando di riposare qualche ora... stanotte è tornata alle due passate da lavoro.... "
    Giulio: "Ammazza oh... sò proprio pieni de lavoro eh....??"
    Marco, annuendo: "Eh si, è un momentaccio.... Irma ha dato incarico a lei e ai suoi colleghi di lavorare a un servizio molto importante.... una storia di romeni.... non ne so moltissimo perchè non abbiamo avuto tanto tempo per parlarne... sai com'è, passa un sacco di tempo a lavoro e quando riesce a staccare non voglio certo tormentarla con il lavoro anche a casa.... "
    Giulio: "Eh certo... vabbè, la saluto dopo, mò non andare a svegliarla che sarà sicuramente stanchissima.... tanto stavolta il tempo nun me manca di certo... "
    Rudy: "Ah, allora non riparti subito stavolta....?? Rimani per qualche giorno....???"
    Giulio, grattandosi la fronte: "E me sà che rimango un po' di più, Rudy.... "
    Rudy, dubbioso: "Di più....?? Cavolo, ma che c'è a Torino, un'epidemia di generosità....?? E' l'unica cosa che possa spiegare il fatto che Peppe ti ha dato più di tre giorni di ferie.... quello è quasi più tirchio di zio Cesare, ed è tutto dire.... "
    Alice, alzando lo sguardo: "Beh menomale... in questo periodo sto avendo un sacco di problemi con il latino e con Eva così impegnata non sapevo proprio a chi chiedere di darmi una mano a studiare.... "
    Rudy: "Guarda che papà non era proprio un fulmine di guerra... quando il professore a scuola gli chiese la data della morte di Giulio Cesare, lui gli rispose: Ah, è morto...?? Eh mica lo sapevo.... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla testa: "Ma senti questo oh... ha parlato Einstein... che per convincerlo che la Terra fosse rotonda l'abbiamo dovuto portà a fare il giro del mondo in aeroplano.... "
    Alice, ridendo: "E si è convinto....?? Io pensavo ti chiedesse di farci qualche palleggio per provare che fosse rotonda.... "
    Rudy, lanciandole un'occhiataccia: "Saprei io con cosa palleggiare.... solo che rischierei di farmi male ai piedi... la tua testa è troppo dura... "
    Alice, rivolgendosi verso Giulio: "Mamma è già andata di sopra....?? Volevo salutarla prima di uscire.... "
    Giulio, scambiandosi un'occhiata con un Marco: "Eh no tesoro... Lucia non è venuta.... "
    Alice: "Beh certo, siamo a metà settimana... il Preside non le ha dato il permesso di lasciare il posto a scuola.... viene sabato...??"
    Giulio, sospirando: "No Alice, non viene sabato... è che.... Vedi, in questo periodo anche lei è molto impegnata con il lavoro e allora.... proprio non riesce a liberarsi almeno per le prossime due settimane... "
    Alice, annuendo un po' delusa: "Ah ho capito.... "
    Giulio: "Però vi saluta tanto, tutti... e ha detto che appena può scende e viene a trovarvi.... "
    Alice si alzò in piedi e prese la cartella appoggiata sul muro, salutando Giulio con un bacio sulla guancia: "Allora a dopo... Ci vediamo a pranzo, vero....??"
    Giulio, sorridendo: "Eh certo, che vuoi che vada per ristoranti....?? L'ho fatto pure troppo guarda... voi mette la soddisfazione de magnasse un bel piatto de spaghetti al pomodoro fatti in casa... "
    Rudy: "E gli prepari te....??"
    Giulio, annuendo: "Certo... "
    Rudy, annuendo tristemente: "Allora sarà davvero un'altra cosa.... "
    Marco rise scuotendo la testa mentre Giulio cercò di afferrare Rudy che però nel frattempo era già sgattaiolato fuori dalla cucina a gambe levate.
    Giulio, gesticolando: "E' sempre il solito oh.... 'na cosa insopportabile.... me piacerebbe di sapè come fa quella poveretta della ragazza sua a sopportarlo tutto il santo giorno... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Ti mancava eh....??"
    Giulio, annuendo: "Non immagini quanto.... "
    Mimmo, che nel frattempo aveva già finito di fare colazione, si alzò lentamente dalla sedia e salutò Giulio e Marco: "Vado anch'io... Senti papà.... "
    Giulio: "Si....??"
    Mimmo: "Ehm... non lo so se dopo posso tornare a pranzo.... "
    Giulio, sorpreso: "Perchè, che c'hai da fà....??"
    Mimmo, scrollando le spalle: "No niente.... è che io e i miei amici volevamo andare al luna park che hanno aperto alla Magliana l'altra settimana, però non volevamo andare troppo tardi per non trovare troppa gente... Avevamo pensato di andarci direttamente dopo la scuola... magari mangiamo qualcosa là.... "
    Giulio, sorridendo leggermente: "Ah, ho capito.... vabbè Mimmo, potevi pure dirlo subito no....?? Papà le capisce 'ste cose.... Nun te preoccupà, tanto io ce sò pure stasera... ma alla tua ragazza non puoi mica darle buca... alle donne nun gli piace quando le pianti in asso... "
    Mimmo, abbassando lo sguardo: "Eh lo so... ma non è che faccia fare i salti di gioia nemmeno a noi maschi.... Vabbè io vado.... a stasera.... "
    Giulio lo vide uscire a testa bassa dalla cucina e poi richiudere la porta di casa dietro di se. Si voltò verso Marco e lo guardò per un attimo, dubbioso: "Ma che ho detto....??"
    Marco, sorridendo: "Niente niente... è lui che un po' giù di morale.... Non ha ancora mandato giù la partenza della sua amica..."
    Giulio, sorpreso: "Ma perchè, se n'è andata....??"
    Marco: "Eh si, tre settimane fà, dopo le vacanze di Natale.... lei e i suoi sono tornati al loro paese.... e Mimmo.... lo sai com'è fatto... si affeziona moltissimo alle persone a cui vuole bene e quando se ne vanno... è dura.... "
    Giulio, passandosi una mano tra i capelli: "Ma porca misera.... povero Mimmo..... proprio 'sta cosa dovevo andare a dirgli.... "
    Marco: "E vabbè, come facevi a saperlo? Non ti preoccupare, lo supererà.... Certo gli ci vorrà un po' di tempo... la prima delusione d'amore è tosta, lo sai.... "
    Giulio: "Eh lo so si.... "
    Marco, sospirando: "E te.....??"
    Giulio: "Io che....??"
    Marco: "Per quanto tempo hai intenzione di raccontare questa balla ad Alice, e poi anche a Eva?"
    Giulio: "No, perchè balla... gli ho detto la verità.... "
    Marco: "Papà.... "
    Giulio, allargando le braccia: "Ah Marcolì, per favore... t'ho detto che ora nun ne voglio parlà... sò ancora troppo agitato e soprattutto sò troppo stanco.... anzi guarda, mò mangio qualcosa e poi vado a distendermi un po' perchè n'ho bisogno... E' sempre libero il letto tuo si....??"
    Marco: "Eh certo papà, chi vuoi che lo occupi... però se c'è qualche problema con.... "
    Giulio, annuendo: "Si lo so Marco, lo so... nun te preoccupà, poi vi spiego tutto... ora però c'ho bisogno de stà un po' tranquillo, va bene....??"
    Marco: "Va bene papà.... Però se c'hai bisogno di parlare io sto quà.... "
    Giulio, mettendogli una mano sula spalla: "E che non lo so... Anche se me fa un po' strano... me pare ieri che c'ero io dove stai te adesso a dirti che se c'avevi bisogno de parlà con qualcuno io ero li apposta... Mò me sembra d'esse diventato io il figlio.... "
    Marco, ridendo: "Beh, a volte anche i figli hanno bisogno d'aiuto... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Mai quanto i padri, te l'assicuro.... Senti un po', pure te c'hai impegni a pranzo...??"
    Marco: "No no, nessun impegno... in questo periodo il tempo libero non mi manca davvero... faccio tre sere a settimana al Rock Studio e qualche apparizione qua e là.... per il resto stiamo solo seguendo le vendite dell'ultimo album.... "
    Giulio: "Capirai, quello più che un lavoro è 'na vacanza... ho letto che il disco sta avendo un successo clamoroso... "
    Marco: "Si, sta andando molto bene.... "
    Giulio: "Ma com'è che sei già in piedi a quest'ora....??"
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Walter... ieri sera m'ha chiamato a mezzanotte e m'ha chiesto se andavo a casa sua.... "
    Giulio: "Al magazzino suo.... "
    Marco: "Si.... E' che ero appena tornato dal Rock Studio, avevo cantato tutta la sera, ero stanco e già stavo in pigiama, quindi gli ho detto che sarei passato oggi... "
    Giulio: "E lui....??"
    Marco: "E lui m'ha dato appuntamento al Trick e Track alle otto.... "
    Giulio, aggrottando la fronte: "Annamo bene... ma c'ha fatto pure lui....??"
    Marco, allargando le braccia: "Boh... non lo so, non l'ho visto tanto negli ultimi giorni... Ma al telefono m'è sembrato un po' strano, agitato.... "
    Giulio: "Più strano del solito....??"
    Marco, annuendo: "Si..... Ne avrà combinata una delle sue e ora non sa come venirne fuori senza farsi rincorrere da Simona per mezza Garbatella.... "
    Giulio, ridendo: "Ah vabbè, tutto normale allora....."
    Marco, annuendo: "Normalissimo.... " Sorrise tra se e se mentre beveva lentamente il caffè latte dalla sua tazza, chiedendosi se le cose fossero davvero così semplici come lui le aveva immaginate.


    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, quaranta minuti dopo....


    Marco oltrepassò velocemente l'ingresso del Trick e Track, sorridendo e scuotendo la testa quando una "cameriera" del locale gli passò accanto e gli strizzò l'occhiolino salutandolo con un cenno della mano. Si fermò un attimo sulla porta e diede uno sguardo all'interno del locale, come al solito immerso nella penombra, alla ricerca di Walter. Annuì quando lo vide seduto su uno sgabello davanti al bancone con un bicchiere in mano. Si avvicinò a lu guardandolo con curiosità e poi cercò inutilmente di richiamare la sua attenzione.
    Marco: "Se hai da fare ripasso più tardi.... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Ohi Marco... scusa eh, c'avevo la testa impicciata.... "
    Marco, annuendo: "Eh lo vedo.... c'ha una faccia.... ma si può sapere che succede....?? E' già qualche giorno che ti vedo un po' strano.... "
    Walter: "Sai che novità.... "
    Marco prese uno sgabello e si mise lentamente a sedere, guardando negli occhi Walter davanti a lui: "Allora.... me lo dici che sta succedendo o devo tirare a indovinare....?? Ieri sera mi chiami a mezzanotte per darmi un appuntamento fuori dalla bottiglieria manco fossimo due fidanzati... poi mi dice di venire la mattina dopo nel posto più improbabile di tutta la città, soprattutto per parlare di qualcosa... qual'è il problema Walter....?? Perchè c'è un problema... o sbaglio....??"
    Walter annuì finendo quello che rimaneva nel suo bicchiere, e poi lo appoggiò sul bancone, incrociando per un attimo lo sguardo di Marco.
    Walter: "Guardami un po'.... "
    Marco, dubbioso: "Lo sto già facendo Walter.... "
    Walter, aggrottando la fronte: "Ecco.... secondo te.... io.... cioè, a me.... che mi manca....???"
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Eh non lo so.... basterà tutta la mattina per fare un elenco dettagliato....???"
    Walter, gesticolando: "Bell'amico che sei... quando vedi un amico sul ciglio del burrone che fai, gli dai un'altra spinta...???"
    Marco, sorridendo: "Eh dai Walter.... sei un po' giù di morale ma non mi sembri messo così male.... "
    Walter, scuotendo la testa: "Te sembra male.... io sto a pezzi.... "
    Marco, annuendo: "Si, questo l'ho capito.... ma ancora non credo di aver capito perchè.... "
    Walter richiamò l'attenzione del barman in fondo al bancone: "Dammene un altro... doppio..... "
    Il barman, avvicinandosi a loro: "Beh, non parlo certo nel mio interesse ma.... sei proprio sicuro....?? Te ne sei già scolati tre e sono le otto e un quarto del mattino.... "
    Walter stava per rispondere ma Marco lo interruppe subito: "Un caffè grazie... "
    Il barman: "Per te....??"
    Marco: "No, per lui.... "
    Walter: "Io non ho ordinato nessun caffè..... !!!"
    Marco: "L'ho ordinato io.... tu lo devi solo bere.... "
    Il barman, grattandosi la fronte: "Vabbè... mal che vada me lo berrò io.... Lo preparo subito.... "
    Marco, sorridendo: "Grazie.... " Si voltò di nuovo verso Walter mettendogli una mano sulla spalla: "Qual'è il problema....?? Ezio ne ha combinata un'altra delle sue....?? Si è venduto la casa per comprarsi una villa con vista montagna in Patagonia...???"
    Walter, ridendo e scuotendo la testa: "Se, magari.... Fosse quello il problema ce penserebbe mamma a risolverlo, e ce metterebbe pure poco... "
    Marco: "E allora che c'è....??"
    Walter, guardandolo negli occhi: "Simona.... "
    Marco, dubbioso: "Eh.... che ha fatto....?? Le è successo qualcosa.....???"
    Walter, scuotendo la testa: "Le è successo qualcosa.... s'è trovata qualcosa semmai.... "
    Marco, pensieroso: "Cosa....??"
    Walter, abbassando lo sguardo: "Un altro..... "
    Marco, sgranando gli occhi: "Come....???"
    Walter, annuendo tristemente: "Si... è così..... manco io ce volevo credere ma è così..... e certo, che mi aspettavo....?? Come faceva 'na ragazza bella, intelligente come lei a restà con uno zuccone come me... ha resistito pure troppo tempo.... l'altra m'ha piantato prima.... "
    Marco, passandosi una mano tra i capelli, dubbioso: "Walter.... sei proprio sicuro di quello che stai dicendo....??"
    Walter, annuendo: "Si..... "
    Marco: "Te l'ha detto lei.....??"
    Walter scosse la testa: "Se, figuriamoci.... che l'hai mai sentita te una donna che te prende da una parte e te dice scusa sai, ieri non s'ho venuta all'appuntamento perchè dovevo sta insieme all'amante del momento... sarà per la prossima volta...."
    Marco: "Allora l'hai vista con qualcuno....??"
    Walter: "Che m'hai preso per un investigatore privato...?? Guarda che non l'ho seguita con una macchina fotografica in mano.... non ce n'era bisogno... "
    Marco, annuendo: "Ne sono sicuro... e allora scusa, come fai a dire che.... "
    Walter, gesticolando: "Perchè lo so.... perchè lo sento.... non sono tanto scemo da non capire quando non interesso più a qualcuno... già una volta l'ho fatto quest'errore e lo sappiamo tutti e due com'è andata a finire.... a volte mi ce rivedo ancora con quel vassoio in mano mentre quel deficente mi presentava la sua fidanzata... e io lì, fermo come un baccalà a fare la figura del cretino più cretino dell'Universo davanti a tutti... ce sò già passato una volta Marco, e lo sai come sono stato.... questa volta non voglio fare finta di non vedere... Lo sai quand'è l'ultima volta che abbiamo passato una serata insieme io e lei....??"
    Marco: "No.... "
    Walter: "Beh te lo dico io.... te e Eva manco v'eravate sposati ancora.... E lo sai quant'è che lei non mi chiede di passare un po' di tempo insieme, eh...?? No che non lo sai... e ora che ci penso non lo so nemmeno io perchè manco me lo ricordo... ma dev'essere tanto di sicuro.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Vabbè dai, a volte capita di avere un sacco di cose da fare, di avere tanti pensieri per la testa... e allora può sembrare che qualcuno si sia dimenticato di noi, ma non è detto che sia così... Anzi, spesso non lo è.... "
    Walter, sorridendo e scuotendo la testa: "Marco.... io Simona la conosco.... sono due anni che la conosco.... e soprattutto so ancora distinguere la differenza tra una persona che ha tante cose per la testa e una che nella testa non ha più me... e questo è proprio il suo caso.... Non parliamo più, non ci confidiamo più.... non litighiamo più..... Ci diamo il buon giorno, un bacio sulla bocca, qualche carezza, qualche complimento... e poi tiriamo dritti per la nostra strada.... cioè, lei tira dritta per la strada sua.... E quelle poche volte che riusciamo a stare insieme la sento talmente lontana che a volte mi sembra di essere da solo, a passeggiare per la strada e a parlare da solo come un imbecille.... Non le interesso più Marco.... è questa la verità.... "
    Marco: "Hai provato a parlarci....??"
    Walter, sorridendo leggermente: "Eh eh, è 'na parola... e come fai....?? Tutte le volte c'ha sempre qualcosa da fare, un impegno improrogabile.... o peggio ancora dice che c'ha il mal di testa, che non se sente tanto bene.... Capirai, la madre di tutte le cazzate che te raccontano le donne quando te vogliano evitare.... A me 'sta situazione me sta facendo diventà matto proprio.... almeno venisse lei a dirmelo.... me prendesse da una parte e me dicesse: guarda Walter, è stato bellissimo finchè è durato, siamo stati benissimo insieme, ma ora io non ti amo più.... Chiudiamola qui prima di farci del male a vicenda.... Ma non sarebbe meglio, invece de tenermi così a bagno maria....???"
    Marco, sospirando: "Magari è solo un momento un po' così, una cosa passeggera.... capita a tutte le coppie del mondo, anche a quelle più solide.... "
    Walter, annuendo: "Il primo passo verso la separazione.... "
    Marco: "Si, a volte è così, ma altre volte invece è solo una cosa momentanea che poi passa..... e magari dopo sarete ancora più felici di prima... "
    Walter: "Non lo so Marco... a me me sembra che se sia rotto qualcosa tra noi... non sò cose che se possono spiegà così, a parole... però le senti, le capisci.... E io mò sento proprio questo.... che semo arrivati al capolinea... E' inutile fa finta de niente.... se finisce solo per peggiorare le cose.... E poi pure Franco dice che in questo periodo al locale non ce stà quasi mai, che è sempre in giro, che sta sempre fuori, che nun fa altro che riceve telefonate e messaggini al cellulare... l'altra sera mentre stavamo al bancone m'ha pure chiesto se per favore evitavo de tempestarla de messaggini mentre era al Rock Studio perchè ormai il novanta per cento del tempo che stava lì lo passava ad armeggiare sul cellulare, pensa un po'.... un'altra bella figura che ho fatto, s'aggiunge all'elenco... "
    Marco: "Beh, non aveva tutti i torti comunque.... "
    Walter: Ah no davvero.... peccato che non a me che doveva chiederlo, visto che io di messaggini gliene manderò si e no due al giorno nell'ultimo mese... "
    Marco: "E allora gli altri..... "
    Walter: ".... appunto...... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Magari negli ultimi tempi si è fatta qualche amica e passano tutto il giorno a parlare e a scambiarsi messaggini.... "
    Walter, sorridendo e scuotendo la testa: "Non ce credi manco te, Marco..... "
    Marco sospirò, pensando a quale fosse il modo più delicato per dire a Walter che molto probabilmente i suoi sospetti erano più che fondati.
    Marco: "Walter.... possiamo passare anche le prossime tre ore a parlare tra di noi ma non concluderemo niente..... " Si interruppe un attimo quando il barman si avvicinò di nuovo al bancone porgendogli una tazzina piena di caffè nero. Marco la prese in mano e la porse a Walter: "Tieni, bevilo tutto...."
    Walter, scuotendo la testa: "No, non mi va.... voglio restare sbronzo.... "
    Marco: "Piantala di fare il cretino.... devi andare a lavoro..... non vorrai presentarti in officina in queste condizioni.....?? Dai forza, non discutere.... bevi e basta.... "
    Walter storse la bocca per qualche secondo prima di convincersi a mandare giù tutto d'un fiato il caffè. Posò la tazzina sul bancone, abbassando di nuovo lo sguardo sopra di esso.
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Ascolta.... ora vai in officina ad aiutare Ezio.... "
    Walter, ridendo: "Si, l'aiuto a tirare su la saracinesca.... sempre che ce lo trovi..... "
    Marco rise scuotendo la testa, e poi si rivolse di nuovo a lui: ".... poi vai a pranzo, mangi, ti rilassi.... e dopo chiami Simona e le dici che devi assolutamente parlarle, che è una cosa molto importante.... "
    Walter: "E poi....???"
    Marco: "... e poi ci parli Walter.... è l'unica, non c'è altra soluzione... "
    Walter, sospirando e scuotendo la testa: "Ah Marco, lo sai che non so bravo a parlà, specie quando se tratta di queste cose... non saprei manco da dove cominciare, inizierei a balbettare, a spezzettare le parole.... "
    Marco, sorridendo: "E mica devi fare una conferenza.... non è la forma che conta, è la sostanza.... Non sopporti più questa situazione, giusto....??"
    Walter: "Giusto..... "
    Marco: ".... e allora se non la sopporti più la devi affrontare, per forza... che vuoi rimanere in questo stato ancora per un altro mese.....?? Ad andare a letto alle tre del mattino e ad alzarti alle sette e a prendere tre bicchieri di wisky al posto del caffè latte...??? Quanto pensi di resistere....???"
    Walter, massaggiandosi piano le tempie: "Non lo so... ma così a occhio e croce direi poco... "
    Marco: "Appunto.... quindi piantala di fare il vigliacco e prendi il toro per le corna.... "
    Walter, gesticolando: "Ahò, che lo fai apposta....?? Qualunque cosa ma non mi nominà le corna..... "
    Marco, sforzandosi di non ridere: "Fa come te pare, ma ce devi parlare.... Capito.....??"
    Walter, guardandolo negli occhi: "Senti.... non è che potresti venì pure te..... "
    Marco: "Io....?? E che c'entro io....??? Questa è una cosa che dovete risolvere voi due, da soli.... E dai Walter.... così ti levi stò pensiero.... non puoi rimanè così.... "
    Walter, annuendo lentamente: "E me sa che c'hai ragione.... "
    Marco, sorridendo: "E c'ho ragione si.... Andiamo dai, che sennò fai tardi in officina..... "
    Walter: "Si.... vado subito.... rimango altri cinque minuti e poi vado..... "
    Marco, alzandosi dallo sgabello: "Oh, io vado... non è che ne approfitti per scolarti un'altra bottiglia, vero....??"
    Walter, scuotendo la testa: "Tranquillo.... c'ho già abbastanza mal di testa per stamani.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Mi raccomando eh...."
    Walter: "Contaci..... "
    Marco annuì e poi si allontanò dal bancone percorrendo lentamente la distanza che lo separava dall'uscita del locale, chiedendosi cosa altro potesse capitare in un giorno che era cominciato così male.
    Oltrepassò la porta girevole e si ritrovò di nuovo sul marciapiede con la luce del giorno che lo investì in pieno facendogli socchiudere gli occhi, dopo aver passato mezz'ora in un locale quasi completamente in penombra. Mentre si avvicinava alla macchina gli cadde lo sguardo sulla persona che stava camminando sul marciapiede proprio in quel momento, notando che era un viso molto familiare. Lo salutò con un cenno della mano: "Ehi Alberto, ciao.... che ci fai da queste parti.....???"
    Alberto alzò lo sguardo e ricambiò il saluto: "Ciao Marco.... eh io sto lavorando, sto andando all'albergo in fondo alla strada... stanotte c'è stato un brutto incidente, un frontale tra due macchine... "
    Marco: "Credevo che di solito vi mandassero almeno in due a fare un servizio.... "
    Alberto, annuendo: "E che non lo so... infatti siamo in due.... miss Italia sta per raggiungermi, purtroppo.... "
    Marco, ridendo: "Valentina..... "
    Alberto: "L'unica e la sola, per fortuna..... Te piuttosto.... com'è che esci da uno dei locali più equivoci di tutta la città alle otto e mezza del mattino....???"
    Marco, ridendo: "Ho appena lasciato l'amante del momento.... mi annoiava troppo.... "
    Alberto, annuendo: "Bravo, così si fa.... Attento che se te scopre Eva.... all'americano gli tocca farsi vestire da qualcuno fino alla primavera dell'anno prossimo dopo la randellata che ha preso... "
    Marco, sorridendo: "Non sai quanto mi dispiace.... "
    Alberto, ridendo: "Oh, ho letto che il disco sta andando alla grandissima.... "
    Marco: "Va bene, va bene.... per ora sta andando bene..... Voi invece per quanto ne avrete...???"
    Alberto, guardandolo dubbioso: "Di che cosa....???"
    Marco: "Come di cosa....?? Del servizio sui romeni, no..... Eva mi ha detto che vi sta prendendo un mucchio di tempo in questi giorni.... "
    Alberto, aggrottando la fronte: "Beh, veramente ci ha preso un bel po' di tempo.... "
    Marco, sorpreso: "Che significa?"
    Alberto: "Eh, significa che l'abbiamo già finito quel servizio..... "
    Marco rimase per un attimo in silenzio, e poi si rivolse di nuovo ad Alberto: "Ah, l'avete finito stanotte.... Beh bene, meno male.... è più di una settimana che Eva fa le due di notte a TeleTua... pure lei comincia a essere un po' stanca.... "
    Alberto, scuotendo la testa: "No guarda.... noi quel servizio lo abbiamo finito dieci giorni fà.... "
    Marco, sgranando gli occhi: "Quando....???"
    Alberto sospirò ed iniziò a capire dove stava andando a parare quella conversazione. Pensò che sarebbe stato meglio troncarla al più presto possibile, e ci provò: "Vabbè, tanto ti spiegherà tutto Eva.... ora fammi andare che sennò va a finire che faccio tardi, poi Irma chi la sente..... "
    Marco lo trattenne per un braccio: "No aspetta Alberto..... qui c'è qualcosa che non torna.... lo so che è un servizio molto importante... magari Irma vi ha detto di non farne parola con nessuno... però sai com'è, io e Eva siamo sposati... e poi noi ci diciamo sempre tutto.... "
    Alberto, sospirando: "Va bene Marco, stai calmo.... non è successo niente.... "
    Marco, avvicinandosi a lui: "Ma è così....?? Dimmi solo se è così, per favore.... "
    Alberto alzò gli occhi al cielo, cercando di evitare lo sguardo indagatore di Marco e di pensare a come uscire da quella situazione imbarazzante. Chi poteva immaginare che un semplice saluto si sarebbe trasformato in questo pasticcio.... Alla fine scelse l'unica via d'uscita che riusciva ad intravedere: "Senti Marco, ora non ho proprio tempo... e poi scusa, c'hai una giornalista in casa, meglio di così....?? Chiedilo a Eva, vedrai che ti spiegherà tutto.... "
    Marco annuì, per niente convinto: "Va bene, non ti voglio far arrivare in ritardo.... scusa se t'ho fatto perdere tempo... "
    Alberto, scuotendo la testa: "Ma che scherzi....?? Oh mi raccomando, quando esci con un altro inedito voglio stare in prima fila.... "
    Marco, annuendo: "Sicuro.... "
    Alberto lo salutò con un cenno della mano e si allontanò a passo svelto: "Allora ci conto eh.... ciao, a presto....!!"
    Marco. sorridendo leggermente: "Ciao, buon lavoro.... "
    Alberto: "Grazie....!"
    Marco lo guardò camminare a passo svelto lungo il marciapiede e svoltare poche decine di metri più avanti, poi abbassò lo sguardo, pensieroso. Ripensò alle parole che aveva appena sentito, cercando di dargli un senso, ma per quanto si sforzasse proprio non ci riusciva.
    Eva gli aveva mentito, questo ormai lo sapeva.
    Ma quello che più lo preoccupava e che non riusciva a capire era il perchè.


    ..... che starà combinando la nostra Eva....?? E che ne sarà di Walter e Simona....?? Alla prossima settimana con la seconda parte dell'episodio.... :253: :253: :253:









     
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  6. ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/1/2010, 16:25)
    Ciao ragazzi!! :D :D Dopo le feste di fine anno ecco di ritorno la nostra FF con la prima parte dell'11°episodio.... la storia riparte con un piccolo salto di due mesi da quello che è successo nell'ultimo episodio nel quale Marco ed Eva si sono sposati... e vi dico subito che sarà un episodio molto movimentato per tutti i personaggi di casa Cesaroni e di casa Masetti.... :D :D :D .... Vi lascio dunque al primo capitolo dell'episodio.... Buona lettura a tutti!! :B): :B): :lol:


    Episodio 11 - L'ombra del dubbio





    Casa Cesaroni, 2 febbraio 2011, ore 7.30





    ..... che starà combinando la nostra Eva....?? E che ne sarà di Walter e Simona....?? Alla prossima settimana con la seconda parte dell'episodio.... :253: :253: :253:

    :280: jhon sei tornato dopo le feste con un altro bel capitolo; dolcissimo Mimmo e i suoi primi batticuori :111: :111: :111: grande Marco che parla a Mimmo "da uomo a uomo" :100: :101: . Giulio che torna senza Lucia :106: :106: :106:
    Cosa avrà combinato Eva? :286: :286: :286:
    Alla prossima e ancora :280:

    Edited by =manu= - 16/1/2010, 23:52
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/1/2010, 16:25)
    Ciao ragazzi!! :D :D Dopo le feste di fine anno ecco di ritorno la nostra FF con la prima parte dell'11°episodio.... la storia riparte con un piccolo salto di due mesi da quello che è successo nell'ultimo episodio nel quale Marco ed Eva si sono sposati... e vi dico subito che sarà un episodio molto movimentato per tutti i personaggi di casa Cesaroni e di casa Masetti.... :D :D :D .... Vi lascio dunque al primo capitolo dell'episodio.... Buona lettura a tutti!! :B): :B): :lol:



    ..... che starà combinando la nostra Eva....?? E che ne sarà di Walter e Simona....?? Alla prossima settimana con la seconda parte dell'episodio.... :253: :253: :253:

    :280: jhon.alice e rudy sono sempre i soliti.simona ha davvero un altro?cosa nasconde eva?secondo me simona si vede con eva,ma non immagino per quale motivo.aspetto con molta curiosità il seguito.
     
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  8. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/1/2010, 16:25)
    Ciao ragazzi!! :D :D Dopo le feste di fine anno ecco di ritorno la nostra FF con la prima parte dell'11°episodio.... la storia riparte con un piccolo salto di due mesi da quello che è successo nell'ultimo episodio nel quale Marco ed Eva si sono sposati... e vi dico subito che sarà un episodio molto movimentato per tutti i personaggi di casa Cesaroni e di casa Masetti.... :D :D :D .... Vi lascio dunque al primo capitolo dell'episodio.... Buona lettura a tutti!! :B): :B): :lol:


    Episodio 11 - L'ombra del dubbio




    ..... che starà combinando la nostra Eva....?? E che ne sarà di Walter e Simona....?? Alla prossima settimana con la seconda parte dell'episodio.... :253: :253: :253:

    Jhon :280: :280: :280: come sempre davvero divertente ora aspettiamo il segreto di Eva, perchè Giulio è tornato senza Lucia, e cosa nasconde Mimmo? :286: :286:

     
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  9. Bunny88
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/1/2010, 16:25)
    Ciao ragazzi!! :D :D Dopo le feste di fine anno ecco di ritorno la nostra FF con la prima parte dell'11°episodio.... la storia riparte con un piccolo salto di due mesi da quello che è successo nell'ultimo episodio nel quale Marco ed Eva si sono sposati... e vi dico subito che sarà un episodio molto movimentato per tutti i personaggi di casa Cesaroni e di casa Masetti.... :D :D :D .... Vi lascio dunque al primo capitolo dell'episodio.... Buona lettura a tutti!! :B): :B): :lol:


    Episodio 11 - L'ombra del dubbio





    Casa Cesaroni, 2 febbraio 2011, ore 7.30




    ..... che starà combinando la nostra Eva....?? E che ne sarà di Walter e Simona....?? Alla prossima settimana con la seconda parte dell'episodio.... :253: :253: :253:

    WOW JOHN!
    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
    Bellissimo Capitolo!
    Sono curiosissima di scoprire cosa combina Eva e se Simona realmente tradisce Walter! Secondo me no ci deve essere sotto qualcosaltro! :286: :286: :286:
    Comunque :280: :280: :280:
    Aspetto con ansia il seguito!!!!
     
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  10. checca.68.9
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    :253: :253: Ciao Jhon :280: :280: :280: :280: :280: sai sempre sorprenderci, ma che fai combinare a Eva? Mi sembra che di bugie ne avesse dette abbastanza..spero si risolva tutto x il meglio!!! Cmq bravissimo come sempre!!! :66: :66: :66:
     
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  11. =manu=
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/1/2010, 16:25)
    Ciao ragazzi!! :D :D Dopo le feste di fine anno ecco di ritorno la nostra FF con la prima parte dell'11°episodio.... la storia riparte con un piccolo salto di due mesi da quello che è successo nell'ultimo episodio nel quale Marco ed Eva si sono sposati... e vi dico subito che sarà un episodio molto movimentato per tutti i personaggi di casa Cesaroni e di casa Masetti.... :D :D :D .... Vi lascio dunque al primo capitolo dell'episodio.... Buona lettura a tutti!! :B): :B): :lol:


    Episodio 11 - L'ombra del dubbio





    Casa Cesaroni, 2 febbraio 2011, ore 7.30



    ..... che starà combinando la nostra Eva....?? E che ne sarà di Walter e Simona....?? Alla prossima settimana con la seconda parte dell'episodio.... :253: :253: :253:

    bhe anche se è tardi nn puo mancare il mio commento...
    :280: :280: :280: :280: :280: ....jhon...

    mmmmhh che puo nascondere eva...x me centra simona...??!!!.e poi giulio che ritorna senza lucia...
    cmq aspetto il prossimo capitolo :101: :101: :101:
     
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    I will go down with this ship!

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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/1/2010, 16:25)
    Ciao ragazzi!! :D :D Dopo le feste di fine anno ecco di ritorno la nostra FF con la prima parte dell'11°episodio.... la storia riparte con un piccolo salto di due mesi da quello che è successo nell'ultimo episodio nel quale Marco ed Eva si sono sposati... e vi dico subito che sarà un episodio molto movimentato per tutti i personaggi di casa Cesaroni e di casa Masetti.... :D :D :D .... Vi lascio dunque al primo capitolo dell'episodio.... Buona lettura a tutti!! :B): :B): :lol:


    ..... che starà combinando la nostra Eva....?? E che ne sarà di Walter e Simona....?? Alla prossima settimana con la seconda parte dell'episodio.... :253: :253: :253:

    :280: :280: :280: :280: ......mi sembrava di vedere un episodio mentre leggevo!! ;) ;) .....troppo forte Eva che prende in giro Marco sul fatto del suo "saper cucinare" :17: :17: ......e poi i battibecchi tra Rudy ed Alice.......Marco che torna indietro di 5-6 anni in occasione di quello scambio di "battute" con Rudy :255: :255: :17:
    E poi bello quando Marco consola Mimmo....davvero belle le parole che gli dice :111: :111: :111: ......e poi divertente anche quando torna il re degli imbottigliati!! ;) ;)

    Sono curioso di sapere come continua il fatto di Simona e scoprire se i sospetti di Walter erano fondati......e sono curioso anche di scoprire il perchè Eva non ha detto a Marco che il lavoro sui romeni l'aveva finito e come mai fa tardi la notte :blink: :blink:

    Non farci aspettare troppo x il seguito!! ;) ;)
     
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  13. jameskirk88
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    Ciao ragazzi!! :D :D Eccoci con la seconda parte dell'undicesimo episodio della FF.... capitolo di transizione (anche se non molto corto.... :17: :17: ) in attesa dell'ultima parte dove scopriremo cosa nasconde Eva e cosa è successo a Giulio e Lucia a Torino.... buona lettura a tutti!! :B): :B): :B):

    Casa Cesaroni, 2 febbraio, ore 10.30....



    Il rumore di qualcosa che era appena caduto a terra frantumandosi in mille pezzi riuscì finalmente a distogliere Marco dai suoi pensieri, nei quali era immerso da quando si era allontanato dal Trick e Track. Alzò distrattamente lo sguardo cercando e fu molto sorpreso di vedere Germana e Antonio Barilon impegnatissimi a riempire l'automobile di valigie e borse da viaggio... o meglio, di vedere Barilon che si sobbarcava sulla schiena un paio di valigie per volta mentre Germana sbraitava e gesticolava cercando di "dirigere le operazioni".
    Germana: "Ma dico io... si è mai vista caricare una macchina in questo modo....???"
    Barilon si voltò faticosamente con una valigia per mano e la guardò lanciandole un'occhiataccia: "Perchè scusa, te come faresti..??"
    Germana, gesticolando: "Ma stai mettendo tutto le valigie più pesanti da una parte sola.... "
    Barilon, appoggiando le valigie in macchina: "Ah perchè tu riesci a distinguere quelle più pesanti da quelle meno pesanti....?? Guarda che non era necessario impacchettare pure i mobili della casa nelle valigie... "
    Germana, scuotendo la testa: "Beh, che volevi fare....?? Lasciare la nostra roba quà dentro ai nuovi inquilini....???"
    Barilon, passandosi una mano sulla fronte: "Se sono tanto fessi da prendersele, si accomodino pure.... "
    Dalla porta di casa uscirono Lorenzo e Rudy con in mano qualche borsa che appoggiarono accanto alla macchina.
    Barilon, annuendo: "Oh grazie ragazzi, meno male che ci siete voi... che se aspettassi qualcun altro.... "
    Germana, allargando le braccia: "Ah, ma questa è proprio bella.... non pretenderai sul serio che mi sobbarchi tutto il peso di queste valigie con la schiena che mi ritrovo....?? Lo sai che c'ho l'ernia del disco.....!!!"
    Barilon: "Certo che è un'ernia strana... va e viene.... e guarda caso se ne va sempre la sera quando te ne vai in palestra con le tue amiche o alla scuola di ballo latino americano.... "
    Germana, scrollando le spalle: "Che c'entra, me l'ha prescritto il medico di fare movimento.... e non sai la fatica che mi tocca fare.."
    Barilon, gesticolando: "Ah lo credo.... visto come balli non ne dubito.... "
    Germana, scuotendo la testa: "Mamma mia, che marito che si deve ritrovare una giovane madre di famiglia come me... "
    Barilon stava per replicare ma Marco lo interruppe, avvicinandosi a loro: "Barilon... che fa, una vacanza fuori stagione....??"+
    Barilon: "Eh eh, magari.... Niente vacanze... oggi è il giorno del trasloco, dobbiamo prendere possesso della nuova casa.... "
    Marco, sorpreso: "Il trasloco....?? Ma che ve ne andate.....???"
    Barilon, annuendo: "Eh si.... il gestore della premiata Bottiglieria Cesaroni non ti aveva detto niente....???"
    Marco: "In effetti no, ma è qualche giorno che non lo vedo... "
    Barilon, ridendo: "La signora Pamela lo ha messo a stecchetto... la mattina non esce di casa se prima non l'ha aiutata a rimettere a posto la cucina dopo la colazione.... "
    Marco: "Ma non è che tornate su al nord, vero....??"
    Barilon, scuotendo la testa: "Ma no, figurati.... E' che questa casa sta cadendo a pezzi da un anno a questa parte.... ormai non si ripara più a rattopparla... l'anno scorso abbiamo dovuto rifare il bagno, quest'anno abbiamo dovuto rimettere a posto tutti i muri della casa che a momenti ci crollavano addosso... insomma, alla fine ci siamo decisi a prendere armi e bagagli e a lasciare questa catapecchia.... un mese fa siamo riusciti a trovare un appartamento che faceva al caso nostro ad un prezzo molto ragionevole e ne abbiamo approfittato.... è a un paio di chilometri da qui.... "
    Marco, annuendo: "Ah, ho capito.... E il suo negozio....???"
    Barilon: "Eh, il negozio ormai è andato.... e visto che c'eravamo, abbiamo venduto pure quello.... e non sai quanto mi è costato.... "
    Germana, voltandosi verso di loro: "Casomai quanto mi è costato.... "
    Barilon, scuotendo la testa: "Che donna di poca fede... non parlavo di vile denaro, ma di affetti, di sentimenti.... quel negozio era stato il mio investimento per il futuro.... era diventato quasi come una seconda casa per me, che scherziamo.... "
    Germana, annuendo: "Beh su una cosa almeno hai ragione.... "
    Barilon, dubbioso: "Ah si....?? Che strano... è su cosa....??"
    Germana: "Che quel negozio era diventata la tua seconda casa.... e che ti somigliava moltissimo.... "
    Barilon, annuendo: "Eh si, hai proprio ragione.... eravamo due gocce d'acqua.... "
    Germana, porgendogli una borsa: "Infatti... due cessi.... tò, metti dentro questa borsa che io vado a controllare che non abbiamo lasciato niente... se c'è rimasto ancora qualcosa.... "
    Barilon: ".... lo porti fuori..... "
    Germana, sorridendo leggermente: "..... ti chiamo per prenderla e portarla fuori..... "
    Barilon: "Ah ecco, mi sembrava strano..... "
    Marco abbassò lo sguardo sorridendo tra se e se mentre Germana rientrava in casa a passo svelto e Barilon gli si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla.
    Barilon: "E pensare che quando l'ho conosciuta l'avrei mangiata a forza di baci.... "
    Marco, sorridendo: "E ora....??"
    Barilon, alzando gli occhi al cielo: "Son pentito di non averla mangiata.... "
    Marco, ridendo: "Allora continua a lavorare in bottiglieria....??"
    Barilon: "E per forza, che posso fare sennò....?? C'ho cinquant'anni, son mica un laureando... io in tutta la mia vita ho sempre fatto il negoziante o il barista su nel nord... che altro potrei fare a quest'età.... "
    Marco, dando uno sguardo alla casa accanto a loro: "Questa l'avete venduta....??"
    Barilon: "Si certo, e meno male che abbiamo trovato qualcuno disposto a comprarla in breve tempo... non era mica un'impresa facile... "
    Marco: "E chi saranno i nuovi inquilini....??"
    Barilon: "L'ha comprata una donna sulla trentacinquina, molto carina.... si chiama Germana, come mia moglie, ma le somiglianze si fermano qui... dovrebbe traslocare qui domani con suo padre e con il suo bambino.... "
    Lorenzo, avvicinandosi a loro: "E questa era l'ultima papà.... abbiamo caricato tutto.... "
    Barilon: "Ah benissimo... allora vai a cercare tua madre e digli che possiamo andare.... "
    Marco, rivolgendosi a Rudy: "Eva è in casa.....??"
    Rudy, scuotendo la testa: "Eh no... è uscita mezz'ora fa.... "
    Marco: "E dov'è andata....??"
    Rudy lo guardò per un attimo, sorpreso: "A lavoro... dove vuoi che sia andata a quest'ora....??"
    Marco sorrise leggermente e annuì: "Eh certo... dove....? Vabbè.... e Marta....??"
    Rudy: "Sta con Gabriella, è in casa... "
    Lorenzo e Germana uscirono insieme di casa e chiusero la porta dietro di loro, camminando a passo svelto verso la macchina.
    Germana: "Tutto a posto.... stranamente non ti eri dimenticato di nulla.... "
    Marco, sorridendo: "Beh Barilon... viste le circostanze non è neanche necessario che le stringa la mano per salutarla... tanto ci vediamo oggi pomeriggio in bottiglieria.... "
    Barilon, annuendo: "Certamente.... in perfetto orario come al solito, per non incorrere nelle ire del gestore del locale.... "
    Marco, ridendo: "Sarà meglio... ultimamente è più nervoso del solito... gli operai che gli hanno rifatto il tetto gli hanno appena presentato il conto... "
    Barilon, sgranando gli occhi: "Ostrega.... e io che stasera gli volevo chiedere un piccolo aumento per le spese della nuova casa.... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Non penso che sia proprio il momento più adatto.... "
    Barilon: "Eh mi sa proprio di no.... "
    Germana, aprendo la portiera: "Dai Antonio.... che sennò facciamo tardi.... "
    Barilon: "Ma tardi per cosa, non sono neanche le undici del mattino.... "
    Germana, sospirando: "Si lo so... ma all'una e mezza ho la lezione di addominali in palestra da Roberto e non posso assolutamente mancare.... "
    Marco, rivolgendosi a Barilon: "Chi è Roberto...??"
    Barilon, sospirando: "Purtroppo non è il suo amante.... "
    Germana: "Allora, ti vuoi muovere.....???"
    Barilon: "Beh Cesaroni.... mi saluti tanto la sua signora.... è un po' di tempo che la vediamo solo in televisione.... "
    Marco, annuendo: "E non siete i soli.... riferirò, stia tranquillo.... "
    Rudy si avvicinò al marciapiede dall'altra parte della strada e richiamò l'attenzione dei Barilon che erano già in macchina: "Ehm... signora Barilon....??"
    Germana si affacciò al finestrino: "Che c'è....??"
    Rudy indicò un oggetto marrone appoggiato sul marciapiede: "Quello lì non è il suo beauty case....???"
    Germana gli diede uno sguardo e poi annuì scuotendo la testa: "E meno male che avevi preso tutto.... "
    Barilon, scrollando le spalle: "Ma scusa... ha detto il tuo, mica il mio.... pensaci te alla tua roba..... "
    Rudy, grattandosi la fronte: "Tra l'altro mi sembra pure che.... "
    Germana, dubbiosa: ".... cosa....???"
    Rudy, voltandosi verso di lei: ".... che si sia graffiato..... "
    Germana, sgranando gli occhi: "Come....?? Graffiato....???"
    Rudy, annuendo: "Ho paura di si.... ed è pure bello grosso.... "
    Germana, gesticolando: "Ecco... quello che succede a fidarsi di te.... Ti avevo detto di metterlo dentro per primo.... "
    Barilon, dubbioso: "Ma io l'avevo messo dentro per primo.... "
    Germana: "Ah certo... è uscito di macchina da solo perchè voleva prendersi un po' d'aria.... "
    Barilon: "Dagli torto... a confronto il bagno della bottiglieria Cesaroni è una sala da ballo... questa macchina è più piena di un autotreno, ti sei portata via tutta la casa, pareti comprese... "
    Germana aprì la portiera e scese dalla macchina, borbottando tra se e se e attraversando velocemente la strada. Si rivolse a Rudy: "Lascia stare, ci penso io.... povero piccolo, lasciarti qui da solo in mezzo a questa strada malfamata..."
    Rudy, dubbioso: "Grazie signora, ma non si preoccupi, riesco a cavarmela da solo.... "
    Germana, lanciandogli un'occhiataccia: "Ma non è di te che stavo parlando..... "
    Rudy: "E di chi allora.....??"
    Germana, abbassandosi e prendendo in mano il beauty case: "A lui.... e a chi sennò....???"
    Rudy: "Ah ecco.... " Abbassò lo sguardo, cercando di non ridere. "E poi mi prendono per pazzo quando parlo con la gigantografia delle modelle di Play Boy....
    Germana osservò attentamente il suo beauty case rigirandoselo tra le mani e poi si rivolse a Rudy, dubbiosa: "Ehi... ma dove diavolo è...???"
    Rudy: "Cosa....???"
    Germana: "Il graffio... io non vedo niente.... "
    Rudy si avvicinò e le indicò con il dito una parte assolutamente intatta: "Come, non lo vede...?? E' qui no.... è così grande.... Per caso ha qualche problema di vista...???"
    Germana: "Io ci vedo benissimo, e qui non c'è niente..... !!!"
    Rudy si allontanò a passo svelto da lei continuando a parlare: "Guardi meglio, che lo vede.... " Non aveva ancora finito di parlare che dal nulla sbucò una cordicella con attaccato alla sua estremità un palloncino gonfiato, che nel giro di poche frazioni di secondo finì la sua corsa proprio sulla faccia della signora Barilon che in un batter d'occhio fu cosparsa da un liquido rosso che somigliava molto a vernice fresca. Se i vecchi inquilini della casa in cui stavano per traslocare i Barilon fossero stati ancora là probabilmente sarebbero riusciti a sentire le urla e le imprecazioni di Germana, che se ne stava lì in mezzo alla strada a saltellare come una gazzella impazzita e a urlare in preda al panico, sempre più sporca di vernice rossa. Rudy dovette fare uno sforzo disumano per evitare di scoppiare a ridere, mentre Lorenzo non ci provò neanche e cominciò a ridere senza riuscire a fermarsi nascondendosi dall'altra parte della macchina. Barilon si affacciò dal finestrino della macchina: "Amore, che ti è successo....???"
    Germana, gesticolando e sbraitando: "AHHHHH........!!!!!!!! La mia faccia..... la mia povera faccia..... ahhhhh.... assassini, delinquenti, maledetti...... brutti vandali..... !!!!!!"
    Marco, avvicinandosi a lei: "Che è successo....???"
    Germana: "Come che è successo....??? Non lo vedi....???? I miei vicini..... eccoli i miei vicini..... maledetti..... !!!!!! Come hanno potuto fare una cosa del genere....??????"
    Marco: "Me lo domando anch'io..... Se vuole può sciacquarsi in casa nostra..... "
    Germana, allontanandosi e gesticolando: "Non c'è bisogno..... Antonio.... Antonio, ma vuoi scendere di macchina.....??? Non lo vedi che mi hanno fatto....????"
    Barilon, scendendo di macchina: "E vabbè dai, non te la prendere.... quando arriviamo nella nuova casa ti vai una bella doccia e passa tutto.... "
    Germana: "Cosa....??? E io dovrei andarmene in giro travestita da pelle rossa.....?????"
    Barilon, scrollando le spalle: "Ma no, perchè vuoi andartene in giro....?? Sali e ci andiamo in macchina..... "
    Germana alzò gli occhi al cielo, imprecando: "ARGHHHHHHH!!!!!!!"
    Barilon la guardò attraversare la strada e entrare in macchina sbattendo la portiera, poi si rivolse a Marco: "Ma che ho detto....???"
    Marco, scuotendo la testa e sforzandosi di non ridere: "Ma niente.... è un po' nervosa per lo scherzo... c'è da capirla.... "
    Germana, affacciandosi al finestrino imbufalita: "Ti vuoi muovere....?? Non voglio stare in questo quartiere un minuto di più.... !!!!"
    Barilon salutò Marco con un cenno della mano e poi rientrò in macchina: "Ma perchè dici queste cose...?? Questo è un bellissimo quartiere, pieno di gente per bene e soprattutto molto tranquillo..... "
    Marco avrebbe pagato per sentire la risposta della signora Barilon, ma la macchina sgommò via privandolo di questo piacere. Si avvicinò al marciapiede tutto sporco di vernice rossa, e poi lanciò un'occhiataccia verso Rudy.
    Rudy, sfoggiando il suo sguardo innocente: "Perchè guardi me....?? Io non c'entro niente..... Stavo qui.... "
    Marco: "Avanti, quanto l'hai pagato Budino per fare questa caragonata..... tre panini.... o tre pizzette.....???"
    Rudy: "Ma pensi davvero che io avrei potuto fare una cosa del genere....???"
    Marco, annuendo: "Senza pensarci due volte..... "
    Rudy, scuotendo la testa: "Mamma mia, che fratello malfidato... "
    Mentre stavano parlando un fagottino si affacciò alla ringhiera, saltellando e agitando le manine. Marco alzò lo sguardo, anche se già sapeva chi avrebbe visto sopra di lui: "Marta.... !!!!!"
    Marta, saltellando: "Papà.... papà..... palloncino fatto BOOM!!!"
    Marco, voltandosi verso Rudy: "Tu ovviamente.... "
    Rudy: "... non c'entro niente..... !!"
    Marco: "Non avevo dubbi.... "
    Gabriella uscì di casa, guardandosi intorno e correndo poi verso la ringhiera con le mani nei capelli: "Oh Signore, Marta.... meno male che sei qui... ti ho cercata dappertutto, mi hai fatto prendere un colpo.... !!!"
    Marta, agitando le manine: "Io giardino a fare BOOM col palloncino.... !!!"
    Gabriella la prese in braccio, sospirando: "Oh, dieci secondi mi sono voltata.... sono andata a dare un'occhiata alla pentola e già era sparita.... "
    Marco oltrepassò il cancello ed entrò in giardino seguito da Rudy: "Marta... ti sembra bello far preoccupare così nonna Gabriella...???"
    Marta ci pensò su un attimo e poi si voltò verso Gabriella: "Scusa nonna Lella.... "
    Gabriella, sorridendo: "Non fa niente piccolina, ma cerca di stare un pochino più tranquilla, va bene....??"
    Marta incrociò per un attimo lo sguardo fintamente severo di Marco e poi annuì piano: "Bene.... "
    Marco, avvicinandosi a Gabriella: "Forse sarebbe meglio che le dessi un'occhiata io... è difficile starle dietro e fare contemporaneamente qualche altra cosa.... "
    Gabriella: "Ma no, figurati, non c'è proprio nessun problema.... anzi, mi fa piacere stare un po' con la mia nipotina preferita.... "
    Rudy, sorridendo leggermente: "Veramente sarebbe la tua bisnipotina preferita... "
    Gabriella, lanciandogli un'occhiataccia: "Fa lo stesso.... "
    Rudy, ridendo: "Insomma, mica tanto..... "
    Gabriella, rivolgendosi di nuovo a Marco: "Stai tranquillo, ci penso io... e poi in fondo non ha mica fatto niente di male.... "
    Marco annuì osservando Gabriella che rientrava in casa con Marta in braccio mentre Rudy gli si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla: "Non so se la signora Barilon sarebbe molto d'accordo.... "
    Marco gli lanciò un'occhiataccia ma non riuscì a trattenersi a lungo, e scoppiò a ridere insieme a Rudy. Per qualche minuto quelle pesti di Rudy e Marta gli avevano permesso di non pensare a quella conversazione di mezz'ora prima con Alberto.
    Anche se non l'aveva certo dimenticata. E presto avrebbe ricominciato a cercare una spiegazione plausibile.



    Studi di TeleTua, due ore dopo....


    Da quando era stata assunta Eva aveva sempre cercato di passare il meno tempo possibile in compagnia di Valentina, sia perchè non era esattamente una compagna di lavoro molto affidabile e sia perchè lei nutriva ancora nei suoi confronti un'invidia mista a rancore che la rendeva ancora più insopportabile di quanto non lo fosse nei confronti degli altri colleghi, ed era tutto dire. Quella mattina però non era riuscita ad evitare il piacere di passare un'intera giornata con lei, e forse anche qualcosa in più. "Irma, maledizione.... proprio a me dovevi fare uno scherzo del genere....???" Un'ora prima Alberto era dovuto scappare in tutta fretta perchè a quanto pare sua madre aveva avuto un malore mentre si trovava al vivaio del marito. Al telefono il signor Biglietti gli aveva detto che non era una cosa particolarmente grave ma lui aveva voluto comunque staccare subito dal lavoro per andare da lei. E Irma aveva pregato Eva di sostituire Alberto nel servizio che avrebbe dovuto essere pronto entro la sera sull'incidente stradale avvenuto a Monte Sacro. Eva aveva cercato di farle capire che probabilmente non sarebbe stata una buona idea farla lavorare gomito a gomito insieme a Valentina, ma Irma le aveva detto che tutti gli altri colleghi erano impegnati a fare altro e che lei in quel momento era l'unica che poteva sostituire degnamente Alberto. Rassegnata, alla fine aveva dovuto accettare, ma già se ne era pentita. Aveva iniziato a rimettere in ordine tutta la documentazione e le testimonianze relative all'incidente che avevano raccolto, e fu molto sorpresa nello scoprire che l'intera documentazione si limitava a due righe che Alberto aveva scritto poco prima di essere chiamato in ospedale. Eva ripose il blocco sulla scrivania e si voltò verso Valentina, che era seduta accanto a lei con tutta l'attenzione rivolta allo smalto delle sue unghie.
    Eva: "Tutto qui.....???"
    Valentina, senza distogliere lo sguardo: "Che ti aspettavi carina, uno schizzo dell'incidente....???"
    Eva: "Sarebbe stato sicuramente più utile.... che cosa ci dovrei fare io con questa roba....???"
    Valentina, sorridendo leggermente: "Un servizio per l'edizione serale del telegiornale... Irma ha detto che lo vuole molto dettagliato.... "
    Eva, allargando le braccia: "Ah certo... Cosa gli raccontiamo agli spettatori, un romanzo poliziesco o una storia di fantascienza...??? Come diavolo vuoi che facciamo un servizio su quello che è successo stanotte a Monte Sacro se in realtà non sappiamo niente di quello che è successo....??? Me la togli una curiosità...?"
    Valentina: "Niente potrebbe rendermi più felice.... "
    Eva: "Prima di tornare agli studi, nelle ultime cinque ore.... si può sapere che cavolo hai combinato....??"
    Valentina: "Assolutamente niente..... "
    Eva, annuendo: "L'ho notato.... "
    Valentina: "Cosa vorresti dire....???"
    Eva prese in mano il foglio scarabocchiato e glielo sventolò davanti: "Che voglio dire....?? Che qui non c'è niente... non c'è assolutamente niente... "
    Valentina, scrollando le spalle: "E te la prendi con me....?? Prenditela con Alberto...."
    Eva: "Alberto ci ha lavorato si e no un quarto d'ora a questo servizio e poi è dovuto andare in ospedale da sua madre... ha scritto anche troppo.... "
    Valentina: "E allora....??"
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Allora....??? Sei stata a contemplare le tue unghie e a non fare assolutamente niente per cinque ore e hai anche il coraggio di dire allora....????
    Valentina, alzandosi in piedi: "Senti carina, di raccogliere le testimonianze e i referti sull'incidente doveva occuparsi Alberto, non io... io dovevo soltanto rielaborare i contenuti e montarli per completare il servizio... non è colpa mia se ha dovuto lasciare il lavoro a metà... "
    Eva sospirò un paio di volte e poi gli andò davanti alzando così tanto la voce che tutto lo studio si voltò a guardare la scnea: "E tu che cosa sei, scusa....??? O meglio, cosa dovresti essere...???? Una giornalista o un metalmeccanico....????? Non potevi muovere il tuo fondoschiena da quella sedia, andare sul posto e raccogliere almeno uno straccio di intervista....??? Cos'è, avevi paura di sporcarti lo smalto alle unghie....????"
    Valentina arretrò di qualche passo, un po' sorpresa dalla reazione di Eva: "Ma come ti permetti di parlarmi così....?? Vuoi forse insinuare che sono una scansafatiche...???"
    Eva le si avvicinò così tanto che Valentina arretrò ancora di qualche passo, fermandosi solo quando sentì la parete dietro la sua schiena.
    Eva: "No... non sei una scansafatiche.... Sei la sanguisuga più incapace, incompetente e insopportabile che abbia mai incontrato in tutta la mia vita... non mi sorprende che te e la Zavattini foste sul punto di stringere una bellissima amicizia..."
    Valentinò cercò di rispondere ma dopo la marea di insulti che le erano piovuti addosso davanti a tutti faceva quasi fatica a parlare. Abbassò la testa mentre Eva prese dalla scrivania un taccuino bianco, una penna e un computer palmare, mettendoglieli in tasca uno dopo l'altro sotto lo sguardo sconcertato di Valentina.
    Valentina: "Che stai facendo....??"
    Eva, sorridendo leggermente: "I ferri del mestiere... so che ti sei quasi dimenticata di come si usano ma vedrai che col tempo ti ci abituerai di nuovo... "
    Valentina: "Cosa vuol dire....???"
    Eva: "Oh, te lo spiego subito.... voglio dire che sarai tu a tornare sul posto, sarai tu a raccogliere le testimonianze degli abitanti del posto, sarai tu ad andare dalla polizia stradale a chiedere un referto completo sull'incidente di stanotte... e quando avrai finito io monterò il servizio per mandarlo in onda stasera.... "
    Valentina, sgranando gli occhi: "Ma io non ho mai.... "
    Eva: ".... fatto niente del genere....?? Non importa, c'è sempre una prima volta... "
    Valentina, gesticolando: "Tu non hai il diritto di.... "
    Eva la interruppe subito: "Senti.... e ascoltami bene perchè te lo dico una volta sola.... non ho nessuna intenzione di diventare matta correndo a destra e sinistra per poi mettere il tuo nome accanto al mio nella didascalia del servizio.... per cui ho ti dai una mossa o stasera sarai tu a spiegare a Irma perchè tutti i telegiornali hanno parlato di quello che è successo stanotte tranne quello di TeleTua... mi sono spiegata o vuoi che ti faccia anche un disegnino....????"
    Valentina strinse i pugni, più arrabbiata per la figura che le stava facendo fare davanti a tutti che non per quello che le stava dicendo, ma alla fine fu costretta ad annuire a denti stretti: "Va bene.... vado subito a raccogliere le testimonianze..... "
    Eva, sospirando: "Grazie, molto gentile..... " Si voltò oltrepassando a passo svelto tutto lo studio e uscì dalla porta senza richiuderla, sotto lo sguardo sorpreso di tutti i presenti. Camminò a testa bassa fino alla porta del bagno ed entrò sbattendola dietro di se. Si avvicinò allo specchio sopra i lavandini e rimase per qualche secondo a fissare la sua immagine riflessa, senza parlare. Si sciacquò lentamente la faccia un paio di volte, sospirando. Dopo qualche secondo sentì la porta che si apriva alle sue spalle e vide un'ombra abbastanza inconfondibile allungarsi sul pavimento. Emanuela si fermò a pochi passi da lei, incrociando le braccia e guardandola con aria preoccupata: "Eva..... "
    Eva, senza voltarsi: "Che c'è....???"
    Emanuela, sorridendo: "Ah non lo so.... perchè non me lo dici tu....??"
    Eva alzò la testa e incrociò lo sguardo con il suo: "Che intendi dire....??"
    Emanuela: "E dai.... guarda che puoi fare la commedia con tutti ma non con me, ti conosco troppo bene.... e Valentina non è diventata improvvisamente una stronza, lo è sempre stata.... ma fino ad oggi non avevi mai rischiato di mangiartela viva.... "
    Eva, sospirando: "Si, lo so, mi dispiace.... ma quella te le strapperebbe dalle mani.... "
    Emanuela, annuendo: "A me le ha già strappate dalle mani, te lo assicuro.... ma tu non sei me.... Avanti, me lo dici che succede....??"
    Eva, scrollando le spalle: "Niente.... che deve succedere.....?? Sono solo un po' stanca, in questo periodo lavoriamo senza sosta... può succedere di essere un pochino più nervosi ogni tanto, no....??"
    Emanuela: "Si si, è vero.... ma io sono sicurissima che c'è qualcosa che ti preoccupa.... e non c'entra niente con il lavoro, o con Valentina.... "
    Eva, sorridendo leggermente: "Fai bene a separare le due cose, non hanno niente a che spartire.... "
    Emanuela, ridendo: "Non c'è niente da fare oh... quando ti metti in testa una cosa sei più dura di un pezzo di marmo di Carrara, non c'è verso di farti cambiare idea... sei imbattibile nel girare intorno alle domande quando vuoi tenerti qualcosa per te.... "
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: "Manu, davvero.... apprezzo molto quello che stai cercando di fare, ma ti assicuro che va tutto bene... sono solo un po'.... stanca.... "
    Emanuela: "Non sei stanca Eva... sei stressata, è diverso.... quello che non capisco è perchè sei stressata... certo non dalla tua famiglia, e per quanto riguarda il lavoro, non è ne più ne meno di quello che è stato in moltissime altre occasioni... che c'è che non va.... ti è successo qualcosa.... hai un problema... "
    Eva, sorridendo: "Senti Manu.... "
    Emanuela, alzando le braccia: "Va bene, ho capito... non ne vuoi parlare... sarebbe inutile tentare di far cedere il marmo più duro del mondo... comunque, se per caso dovessi cambiare idea... io ci sono... sempre.... capito...??"
    Eva sorrise e la abbracciò forte: "Lo so... grazie.... "
    Emanuela: "Figurati, per così poco... Comunque ti conviene starle dietro... non vorrei che cercando i testimoni si perdesse in qualche sobborgo di Testaccio... "
    Eva, sorridendo: "Farò il possibile..... "
    Emanuela, uscendo dal bagno: "Brava.... "
    La porta si richiuse ed Eva sospirò, scuotendo la testa. Stava per seguire la sua amica quando sentì il cellulare vibrare nella tasca. Lo tirò fuori e diede uno sguardo al display. Era lui. Eppure gli aveva detto di non telefonare mentre era al lavoro. Alzò gli occhi al cielo e rispose al telefono: "Pronto, che succede....?? Ti avevo detto di non chiamarmi qui e che sarei passata io stasera.... " Qualche secondo di silenzio, mentre ascoltava la risposta del suo interlocutore. "Cosa...?? Ma che vuol dire non lo so come....?? .... no, non posso.... ti ho detto che non posso adesso, sono al lavoro.... ma non lo so, senti.... cerca di stare calmo, va bene....?? Sono sicura che è una sciocchezza.... Va bene.... si, va bene, fai così, poi dopo ci penso io.... e per favore, stai calmo e non telefonarmi più mentre sono al lavoro... Si, ciao.... " Chiuse la comunicazione, passandosi una mano sulla fronte madida di sudore nonostante l'ambiente fosse tutt'altro che riscaldato. Si rimise il telefono in tasca e uscì lentamente dal bagno, cercando di calmarsi.
    Anche se sapeva benissimo che non sarebbe stata capace di portare avanti quella situazione ancora per molto. E che doveva trovare una soluzione, in un modo o nell'altro.



    Piazza Federico Marcello Lante, alla Garbatella, ore 15....



    Il cameriere si avvicinò lentamente all'ultimo tavolino davanti al bar con un bicchiere di scotch e ghiaccio. Lo posò altrettanto lentamente sul tavolino, incrociando lo sguardo del tipo che se ne stava stravaccato sulla sedia osservando attentamente un vecchio taccuino mezzo strappato.
    Il cameriere: "E' a posto così....??"
    Il tipo si voltò distrattamente verso di lui: "Si.... anzi no.... porta anche un bicchiere di soda.... "
    Il cameriere annuì riprendendo in mano il vassoio: "Va bene, arriva subito.... "
    Lui sorrise facendo un cenno della mano: "Nah, non c'è fretta.... è per il mio amico, ma non è ancora arrivato.... " Alzò un attimo lo sguardo e sorrise di nuovo verso il cameriere: "Come non detto.... l'ospite sarà qui entro i prossimi venti secondi.... " Il cameriere annuì sorridendo e poi rientrò a passo svelto nel bar, mentre il tipo sulla sedia si alzò e salutò con un cenno della testa il ragazzo che si stava avvicinando a lui dopo aver attraversato la strada: "Ah ah, te sei deciso finalmente.... a momenti me scolavo pure il bicchiere tuo.... "
    Marco si fermò a pochi passi da lui e gli strinse la mano: "Scusa eh... ho trovato un traffico assurdo alla Magliana, ero dall'altra parte della città... aspetti da molto....??"
    "Venti minuti, ma non ti preoccupare... oggi pomeriggio non avevo gran che da fare.... "
    Marco, mettendosi a sedere: "Ah.... credevo foste pieni di lavoro in questo periodo.... "
    Lui si accomodò sulla sedia, prendendo in mano il bicchiere e iniziando a bere a piccoli sorsi: "In effetti siamo stati un bel po' indaffarati in questo periodo, ma da qualche giorno stiamo tirando un po' il fiato, per fortuna.... "
    Marco, annuendo: "Mi fa piacere... "
    Lui sorrise dandogli una pacca sulla spalla: "Eh eh, me l'immagino.... te stavi annoiando a andare a letto tutto solo.... "
    Marco, ridendo: "In effetti non è il massimo.... "
    Lo guardò annuendo e posando il bicchiere sul tavolino: "Senti un po' Cesaroni... non che non apprezzi la compagnia di uno dei cantanti più in voga del momento.... ma non penso che tu mi abbia dato appuntamento qui solo per chiedermi come stavo e parlare del più e del meno... o sbaglio....??"
    Marco, annuendo: "No Floppy, non sbagli..... stamattina mentre uscivo dal Trick e Track.... "
    Floppy annuì ridendo: "Ah, andiamo bene... bei localini che vai frequentando.... magari potessi farlo pure io.... purtroppo aprono tutti dopo le due del mattino, come faccio... alle sei devo stà 'n'altra volta in piedi... "
    Marco, scuotendo la testa: "Non ero lì per quello che pensi te.... "
    Floppy, ridendo: "Certo, stavi a passà de lì per caso.... "
    Marco: "No, ero passato a trovare un amico che se la sta passando male come me.... comunque sia, all'uscita ho incontrato Alberto e abbiamo scambiato due parole.... e mi ha detto una cosa che io non mi sarei mai aspettato di sentire.... "
    Floppy, dubbioso: "E che t'ha detto...??"
    Marco: "Che negli ultimi giorni non avete mai lavorato di notte.... "
    Floppy, annuendo: "E' vero.... e perchè 'sta cosa te sconvolge tanto....??"
    Il cameriere si avvicinò al tavolino e gli porse un bicchiere prima di tornare nel bar a passo svelto. Marco prese qualche sorso e poi alzò lo sguardo verso il suo interlocutore, scuotendo la testa.
    Marco: "Perchè Eva ha passato le ultime cinque serate fuori di casa... e a sentire lei, le aveva passate a lavoro.... "
    Floppy aggrottò la fronte, dubbioso: "Ma davvero dici....???"
    Marco, annuendo: "Si.... e io onestamente non so proprio cosa pensare.... "
    Floppy: "Eh, me l'immagino.... vabbè, ma forse se ne starà da qualche amica.... "
    Marco: "Ho capito, ma se è così perchè si è presa tanto disturbo a raccontarmi la balla che passava le serata agli studi di TeleTua....?? Perchè mi ha mentito....???"
    Floppy, scuotendo la testa: "Ah non lo so guarda.... me sembra proprio 'na cosa strana.... Eva nun è proprio il tipo da prende in giro la gente, specie suo marito... è strano.... "
    Marco: "Molto strano... senti, voi in questi giorni passate più tempo insieme a Eva di quanto non faccia io... non è che per caso l'hai vista un po' diversa, un po' più nervosa del solito.... più indaffarata, non lo so.... "
    Floppy, annuendo: "Ma, in effetti me sembrava che c'avesse la testa un po' troppo sulle nuvole in questi giorni... però nun è che c'abbia dato tanto peso.... "
    Marco: "In che senso con la testa tra le nuvole....??"
    Floppy, gesticolando: "E in che senso, Cesarò.... distratta, sbadata.... se nota subito perchè per lei nun è che sia proprio 'na cosa normale esse sbadata.... e poi.... "
    Marco: "Poi....??"
    Floppy: "Niente, stamani a momenti se magnava viva quella deficiente de Valentina.... meno male che nun l'ha fatto sennò rischiava un avvelenamento.... "
    Marco, sorridendo: "Vabbè, questo non è che sia tanto strano.... "
    Floppy: "No, ma di solito siamo noi a perde la pazienza con la strega e Eva a cercà de calmà la situazione.... "
    Marco finì di bere la soda che rimaneva nel bicchiere e poi si rivolse di nuovo a lui: "Senti, io non lo so cosa sta combinando.... ma se non è per.... si insomma, hai capito.... "
    Floppy, scuotendo la testa: "No no, Marco, per carità, nun ce pensà nemmeno.... "
    Marco: "Eh ho capito.... però se non è così.... l'unica spiegazione è che abbia avuto dei problemi sul lavoro.... o con quello a cui stava lavorando... "
    Floppy: "Ma nun è che quel figlio de 'na bona donna.... quel tipo che è tornato l'altra volta a rompervi le scatole.... s'è rifatto vivo 'n'altra volta...???"
    Marco: "Si, con la sedia a rotelle... dopo l'ultimo incontro che ha avuto con Eva gli sarebbe servita.... no no, non credo proprio.... e poi quello sta in galera, la compagna l'ha denunciato per truffa, raggiro e sottrazione di denaro.... lui non c'entra, una volta tanto.... Eva mi ha detto che stavate lavorando a un servizio sull'immigrazione clandestina a Roma.... "
    Floppy, annuendo: "Si, è vero... c'hanno lavorato lei, Giovanna e Alberto, ma hanno finito già da una settimana buona... tra l'altro il servizio è pure piaciuto un sacco, se lo vogliono comprare pure sulla televisione nazionale per mandarlo in una trasmissione d'approfondimento.... "
    Marco: "E negli ultimi giorni a cosa stava lavorando....??"
    Floppy: "Ma, niente de che... le solite cose.... "
    Marco: "Nessun servizio particolare, nessun incarico di Irma..... "
    Floppy, scuotendo la testa: "No, te l'ho detto, nulla d'importante.... lavoro de routine.... anzi, gli ultimi tre giorni a dì la verità Eva ha pure staccato un po' prima del solito.... "
    Marco, sospirando: "Pure.... "
    Floppy: "Vabbè dai, mò non fa così.... ce sarà sicuramente 'na spiegazione ragionevole.... "
    Marco, sorridendo leggermente: "Quale....??"
    Floppy, scrollando le spalle: "Beh ora sul momento non lo so, ma c'è de sicuro.... "
    Marco si passò una mano tra i capelli, pensieroso: "Il lavoro sull'immigrazione..... "
    Floppy: "L'hanno finito la settimana scorsa, te l'ho detto.... "
    Marco: "Si si, ho capito.... non è che mi puoi dire a cosa stavano lavorando di preciso....??"
    Floppy aggrottò la fronte, dubbioso: "Ma veramente nun lo so se posso.... cioè, è un servizio in esclusiva che ancora nun è andato in onda, io in teoria nun ne potrei parlà con nessuno.... "
    Marco, annuendo: "Va bene, ma io non sono il rappresentate di una televisione concorrente... sono un amico che ha bisogno di aiuto.... e di sapere la verità, soprattutto.... "
    Floppy: "E che non lo so.... "
    Marco: "E dai Floppy... non dirò niente ad anima viva, promesso..... però te mi devi dire a cosa stava lavorando Eva prima di cominciare a comportarsi in questo modo.... per favore, l'ho saputo da sette ore e da sette ore mi sto scervellando cercando di capire che cavolo sta succedendo... pensi che potrei resistere ancora molto senza sapere niente....???"
    Floppy, sospirando: "Vabbè Cesarò, m'hai convinto... però me raccomando, acqua in bocca.... che se per disgrazia lo viene a sapè Irma io entro domattina me ritrovo a spazzà il marciapiede all'entrata de TeleTua, se sò fortunato.... "
    Marco: "Tranquillo..... di che parla esattamente il servizio....??"
    Floppy: "Eh.... parla dell'immigrazione a Roma.... no de quella clandestina eh, o almeno non solo de quella.... parla del fenomeno dell'immigrazione in generale, con un'attenzione particolare a quella dei romeni.... Eva e Giovanna hanno girato la città in lungo e in largo per una settimana raccogliendo interviste, testimonianze.... è stato un lavoro lungo e difficile... nun è 'na cosa facile avvicinà quella gente e convincerla a parlà, specie davanti a una telecamera.... però loro l'hanno fatto, e l'hanno fatto benissimo, come sempre... è venuto fuori un servizio di un'ora e mezza, un vero capolavoro... l'ho montato io stesso, e nun è stato tanto facile scartà le cose meno importanti perchè fosse stato per me c'avrei lasciato tutto.... "
    Marco: "Dove sono andate di preciso....??"
    Floppy: "I primi due giorni sono state dalle parti del Trullo... lì ce ne stanno moltissime de famiglie de immigrati.... poi hanno fatto un giro all'Eur e alla Magliana.... alla Magliana c'hanno passato più tempo che negli altri due quartieri.... "
    Marco: "Ah... perchè.....??"
    Floppy: "Eh perchè hanno trovato due famiglie.... una di marocchini e l'altro di rumeni.... e l'hanno seguite per tre o quattro giorni perchè erano i soggetti perfetti per il servizio... una, la famiglia de marocchini era composta da sei persone... padre, madre, tre figli e un nipote.... il padre ha perso un braccio mentre lavorava in nero in un cantiere sulla Predestina e da quel momento non ha più trovato un lavoro nè regolare nè in nero.... la moglie se spacca la schiena tutto il giorno a fa le pulizie e qualche lavoretto domestico 'ndo le capita, ma campà solo con quei soldi nun è che sia proprio il massimo... vivono in sei in un appartamento fatiscente che al massimo potrebbe bastà per un paio de persone e quando va bene mangiano un giorno si e uno no.... 'na gran brutta situazione, insomma... Gli hanno convinti ad aprire la porta e a farle entrare per riprendere tutto... la casa, le stanze... cioè, la stanza..... 'na cosa tremenda proprio, da fà venì i brividi.... "
    Marco, annuendo: "Immagino.... e gli altri....??"
    Floppy: "Quali altri....??"
    Marco: "Hai detto che hanno seguito due famiglie... i marocchini e i.... "
    Floppy, annuendo: "Ah si, scusa... i rumeni.... capirai, quelli a momenti stanno peggio della famiglia marocchina... sò cinque ragazzi Marco... cinque ragazzi.... "
    Marco, dubbioso: "Come cinque ragazzi....??"
    Floppy: "Eh... tre anni fà sò arrivati in Italia da Bucarest.... erano padre, madre e cinque figli... i due più grandi adesso hanno 20 e 19 anni... i tre più piccoli hanno 8, 12 e 13 anni... l'anno scorso la mamma e il papà sono morti in un regolamento di conti tra rumeni... e loro sò rimasti da soli... "
    Marco: "Come...?? Da soli....??? Ma è impossibile scusa.... quando succedono cose del genere gli assistenti sociali dovrebbero occuparsene subito, o sbaglio...??"
    Floppy: "No, non sbagli.... per lo meno in teoria.... nella pratica poi è tutta un'altra cosa.... Il problema è che quei due rumeni sò morti a cinque chilometri dalla Magliana... erano due irregolari, senza passaporti, senza documenti, carte d'identità... du' fantasmi insomma...poi lo sai come vanno 'ste cose... collaborazione da parte della comunità rumena, specie dagli irregolari, nun è che ce ne sia tanta... "
    Marco, scuotendo la testa: "Quindi nessuno sapeva di questi ragazzi rimasti soli....."
    Floppy: "O quantomeno, nessuno se ne è interessato.... Capisci perchè Irma non voleva che facessimo parola di questo servizio....?? Perchè quando lo pubblicheremo scoppierà un putiferio sull'autorità competente... polizia, magistratura, servizi sociali, comune.... "
    Marco: "Me lo auguro.... che vergogna..... "
    Floppy, annuendo: "Già, proprio così.... "
    Marco: "Quanto tempo hai detto che hanno passato insieme a questa famiglia....??"
    Floppy: "Quattro giorni... è l'ultima famiglia che hanno seguito e ripreso prima di portare tutto il materiale del servizio agli studi dove l'abbiamo montato.... "
    Marco: "E in quei quattro giorni non è successo niente....??"
    Floppy, scrollando le spalle: "No.... non che io sappia, almeno.... loro gli hanno rilasciato delle interviste, gli hanno permesso di entrare nel loro appartamento per riprendere il posto in cui sono costretti a vivere... hanno passato un po' di tempo insieme a loro.... insomma, quello che succede ogni volta che si gira un servizio, specie un servizio di quel genere... ma niente de più.... "
    Marco, sospirando: "Sicuro....??"
    Floppy, annuendo: "Ma si, sicurissimo.... e poi lavoriamo sempre a stretto contatto.... se ci fosse stato qualcosa che non andava me ne sarei accorto... come me ne sono accorto adesso.... "
    Marco si grattò la fronte, perplesso, cercando di riordinare tutti i pezzi che pian piano stava trovando, ma c'erano ancora molte cose che non riusciva a spiegarsi. Troppe.
    Floppy: "Ma c'hai provato a parlà con lei....??"
    Marco, scuotendo la testa: "Eh no, ancora non ho avuto l'occasione... l'ho saputo solo stamattina e ancora non ci siamo rivisti.... stasera sarà la prima cosa che le chiederò, ci puoi scommettere.... "
    Floppy: "Me dispiace Marco.... io te vorrei aiutà de più ma proprio nun sò altro..... manco io riesco a immaginà perchè t'abbia detto tutte 'ste balle.... "
    Marco sorrise alzandosi dal tavolino: "Figurati.... anzi, grazie per essere venuto.... e scusa se t'ho fatto perdere un po' di tempo.... "
    Floppy, annuendo: "Sempre a disposizione.... prendi qualche altra cosa....??"
    Marco, scuotendo la testa: "No no grazie.... devo passare un attimo al Rock Studio... c'è Franco che vuole parlarmi di una cosa, forse di una serata... poi vado a casa.... "
    Floppy si alzò e gli strinse la mano: "Nun te preoccupà.... 'na spiegazione c'è... c'è di sicuro....."
    Marco, annuendo: "Lo so, lo so.... Ci vediamo..... " Si voltò salutando con un cenno della mano e poi si allontanò lentamente dal marciapiede. Si guardò un attimo intorno e poi attraversò la strada di corsa per evitare l'impressionante via vai di traffico che già c'era a quell'ora del pomeriggio. Stava aprendo la portiera della macchina quando una sagoma conosciuta si avvicinò dal marciapiede accanto. Sembrava andare particolarmente di corsa.
    Marco, alzando lo sguardo: "Simona....."
    Simona si voltò verso di lui, salutandolo con un cenno della mano: "Oh Marco, giusto te cercavo.... "
    Marco, sorridendo: "Ah si....?? Perchè....??"
    Simona si avvicinò a lui, con la faccia preoccupata: "Non lo so guarda... è da quando sono uscita di casa stamattina che mi perseguita... non mi molla un attimo.... "
    Marco, dubbioso: "Ma chi....??"
    Simona gli indicò con il dito un punto dall'altra parte della strada, dove si intravedeva la figura di un tizio avvolto in un improbabile impermeabile nero, con un cappello altrettanto improbabile in testa e un paio di occhiali dello stesso colore dell'impermeabile. Era appoggiato ad un muro e faceva finta di leggere il giornale, anche se si vedeva benissimo in che direzione stesse guardando.
    Simona: "Quello lì... mi sta alle costole da stamani.... "
    Marco: "Ma sei sicura....??"
    Simona, annuendo: "Certo che sono sicura... scusa, sono uscita di casa e l'ho visto appoggiato al cofano di una macchina con il giornale in mano... sono andata al Rock Studio e quando sono uscita quello era al centro della piazza che leggeva il giornale... sono andata a prendere un caffè e l'ho ritrovato appoggiato a un palo della luce sempre con quel giornale in mano... a quest'ora aveva già finito di leggere Guerra e Pace... prima mentre venivo qui mi sono voltata e l'ho visto che mi stava seguendo... a momenti prendeva in pieno un palo della luce perchè guardava me invece della strada... "
    Marco: "Davvero....???"
    Simona: "Eh.... quello è un maniaco... sono preoccupata.... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Vabbè, stai tranquilla.... ora vado a dirgli due parole.... "
    Simona, scuotendo la testa: "No no guarda... non è il caso... non importa.... "
    Marco: "No, invece importa.... Non ti preoccupare, vedrai che non ti darà più fastidio.... a proposito, ma dov'è che stai andando....??"
    Simona: "Mah niente... stavo.... andando a un appuntamento.... "
    Marco, annuendo: "Ah... con Walter....???"
    Simona esitò un attimo e poi annuì: "Si, esatto... speriamo almeno che non sia in ritardo come al solito.... "
    Marco: "Va bene... allora a presto... Franco mi ha telefonato, vuole vedermi... forse vuole organizzare una serata.... "
    Simona: "Si si, me ne ha parlato, ma non al Rock Studio... vabbè, ti spiegherà tutto lui... ora devo scappare sennò va a finire che faccio tardi io.... Davvero, se non ti và.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Ma figurati, non c'è problema.... Vai tranquilla..... "
    Simona: "Grazie.... " Lo salutò con un cenno della mano e poi si allontanò a passo svelto lungo il marciapiede. Marco stava per attraversare la strada ma si accorse che il misterioso importunatore già stava venendo verso di lui per stare dietro al suo obiettivo. Aspettò qualche secondo accanto alla portiera, facendolo camminare fino a lui, e quando fu abbastanza vicino spostò di colpo il piede tra le sue gambe, facendogli perdere l'equilibrio. Cercò di mantenersi in equilibrio ma finì per schiantarsi rovinosamente a terra davanti a lui. Non appena toccò terra cacciò un urlo così forte che si voltarono anche i clienti al bar dall'altra parte della strada, e Marco ebbe la netta sensazione che quella voce l'aveva già sentita molte, moltissime altre volte. Si chinò su di lui afferrandolo per l'impermeabile e voltandolo verso di se, e si ritrovò davanti un visto molto conosciuto con un paio d'occhiale da sole mezzi sfasciati e il cappello alla Humphrey Bogart del quale era rimasto intera soltanto la base.
    Marco, sgranando gli occhi: "Walter.... ma che diavolo stai facendo....???"
    Walter, gesticolando: "Ahhh..... li mortacci tua.... che sto a fà io... che stai a fà te, a momenti me fai sganascià l'osso del collo... ah che male... madonna mia che male.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Ho capito, vai in giro vestito da Tiger Man a pedinare la gente e poi ti lamenti se qualcuno te ferma...???"
    Walter, massaggiandosi il braccio: "Ma che stai a dì....?? Io non pedino nessuno.... me stavo facendo una corsa da 'ste parti.... perchè, è proibito...???"
    Marco, aiutandolo a rialzarsi: "Certo... e questa era la tuta sportiva più alla moda che hai trovato al centro commerciale, vero....???"
    Walter, rialzandosi faticosamente: "Questo è abbigliamento trendy.... non ce l'hanno mica tutti.... "
    Marco, annuendo: "Questo è poco ma sicuro.... "
    Walter, guardandosi intorno: "Eccola là, l'ho persa.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Chi hai perso.....??"
    Walter, gesticolando: "Come che ho perso.... ho perso... la strada... ho perso la strada..... mò m'hai fatto cascà e me so scordato il percorso... ce l'avevo tutto qui nella testa.... "
    Marco: "Allora si deve essere sentito molto solo.... "
    Walter, guardandolo negli occhi: "Oh, ma che me stai prendendo per i fondelli..???"
    Marco, ridendo: "Eh non lo so Walter... a momenti fai prendere un colpo a Simona, pensava d'aver dietro chissà quale maniaco.... ma ti sei visto nello specchio....???"
    Walter: "Veramente no, stavo andando troppo de fretta.... perchè....??"
    Marco: "No no, niente.... giusto per sapere.... "
    Walter, esitante: "Senti ma... m'è parso di vedere... così eh, per caso.... te che stavi parlando con Simona.... che t'ha detto....???"
    Marco: "Che era seguita dal cugino romano di Michael Meyers.... "
    Walter, gesticolando: "Si vabbè, a parte quello..... "
    Marco: "Che stava andando a un appuntamento con te.... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Cosa....???"
    Marco: "Non è vero....???"
    Walter: "Se è vero se lo è data da sola, perchè io nun ne sapevo niente... lo vedi... lo vedi che c'ho ragione... ma io me le sentivo, me le sentivo.... "
    Marco: "Cos'è che ti sentivi...??"
    Walter: "Un paio de corna sotto il cappello... a momenti me lo sfasciava.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Ma no dai, non dire così.... "
    Walter, allargando le braccia: "Ma che devo dì Marco....??? Quella nun fà altro che dì frignacce tutte le volte che apre bocca.... mentre io.... "
    Marco: ".... non fai altro che frignacce tutto il giorno.... "
    Walter, scuotendo la testa: "Eccolo qui... il mio miglior amico.... ridere delle disgrazie del suo miglior amico.... "
    Marco, sorridendo leggermente: "Vabbè dai, è per sdrammatizzare.... "
    Walter, gesticolando: "Ma che voi sdrammatizzà.....?? La situazione è drammatica, drammatica è.... se la sdrammatizzi nun è più drammatica.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Walter... ti vuoi calmare un attimo....??"
    Walter, guardandosi intorno: "Senti Marco, io nun posso sta qui con le mani in mano... devo fà qualcosa, la devo ritrovà... la devo cogliere con le mani nel sacco... ahi.... !!!" si portò una mano sul fianco ancora dolorante.
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Si, te cogli qualche altro sassolino dall'asfalto se non stai attento... dai, vai a casa e levati 'sta roba di dosso che se passi davanti a un centro di bellezza vestito così t'arrestano e buttano via la chiave... "
    Walter, scuotendo la testa: "A casa...?? Ma che casa oh....??? Io devo andà a cercà le prove della schifezza, sennò come faccio...?? Sò due settimane che vedo amanti dappertutto... me gli stò a sognà la notte.... mò me sò stufato, voglio vedè che c'è sotto.... "
    Marco, sospirando: "Walter..... "
    Walter gli diede una pacca sulla spalla e poi lo oltrepassò camminando a passo svelto sul marciapiede e rischiando di travolgere tutti quelli che gli si paravano davanti e che lo guardavano con un'aria a dir poco stranita. Marco mise le mani sulla portiera per qualche secondo, poi scosse la testa, quasi rassegnato, e rimise le chiavi della macchina in tasca. Saltò sul marciapiede e seguì la stessa strada percorsa da Walter, correndogli dietro e cercando di raggiungerlo: "Walter.... ehi Walter aspetta..... non fare sciocchezze.... aspettami..."


    ..... per ora ci fermiamo qui... alla prossima settimana con l'ultima parte dell'undicesimo episodio....



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  14. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 24/1/2010, 11:56)
    Ciao ragazzi!! :D :D Eccoci con la seconda parte dell'undicesimo episodio della FF.... capitolo di transizione (anche se non molto corto.... :17: :17: ) in attesa dell'ultima parte dove scopriremo cosa nasconde Eva e cosa è successo a Giulio e Lucia a Torino.... buona lettura a tutti!! :B): :B): :B):

    Casa Cesaroni, 2 febbraio, ore 10.30....



    :253: :253: :253:

    Collega troppo forte Eva con Valentina :258: :258: finalmente quella sciaccuetta ha trovato qualcuno che la raddrizzi. Ma sarà in grado di raccogliere tutte le informazioni necessarie? :17: :17: :17:

    Marco poverino è preoccupato perchè la sua dolce metà gli sta nascondendo di tutto e di più :263:

    Walter vestito da Humprey Bogart che pedina SImona :17: :17:

    E Marta che con la complicità di Rudy ha fatto scoppiare il palloncino pieno di vernice in faccia alla Germana :17: :17: :17:

    :280: :280: :280: Aspettiamo il seguito
     
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  15. Bunny88
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 24/1/2010, 11:56)
    Ciao ragazzi!! :D :D Eccoci con la seconda parte dell'undicesimo episodio della FF.... capitolo di transizione (anche se non molto corto.... :17: :17: ) in attesa dell'ultima parte dove scopriremo cosa nasconde Eva e cosa è successo a Giulio e Lucia a Torino.... buona lettura a tutti!! :B): :B): :B):

    Casa Cesaroni, 2 febbraio, ore 10.30....





    ..... per ora ci fermiamo qui... alla prossima settimana con l'ultima parte dell'undicesimo episodio....


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    GRANDE JOHN! :100: :101:
    Capitolo molto interessante e come sempre affronti temi di grande attualità! :100:
    Credo di aver capito chi è il "lui" che chiama Eva. Penso sia suo padre Sergio! :286: :286: :286:
    Sono sempre più curiosa di capire che fanno Eva e Simona! Per Eva sospetto che stia aiutando suo padre che magari si è cacciato in qualche guaio :286: :286: :286: .
    Per Simona non ci sono indizi, tutto porterebbe ad un tradimento, ma sono convinta che non ci dobbiamo far ingannare dalla cosa che sembra più scontata!
    Divertentissimo lo scherzo di Marta e Rudi a Germana Barilon!:17::258::258::258:
    Vabbè aspetto con ansia il seguito! :101: :101: :101: :100: :100: :100:
    e naturalmente:

    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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299 replies since 4/11/2009, 22:51   14895 views
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