I CESARONI - CAPITOLO IV

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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 5/12/2009, 18:51)
    Rieccoci ragazzi!! :D :D Siamo arrivati al fatidico venerdì sera prima del matrimonio dei nostri amatissimi protagonisti.... e credo proprio che Marco ed Eva oltre al matrimonio difficilmente potranno scordarsi di quello che succederà in questa serata.... vi lascio dunque alla lettura del primo capitolo dell'ultima parte del decimo episodio... :100: :100:


    Casa Cesaroni, venerdì ...... dicembre, ore 19.30


    ...... come finirà questa tranquilla serata di inizio dicembre...... ??? Alla prossima settimana per l'ultima parte dell'episodio, che sarà piuttosto lunga (tanto per cambiare :17: :17: ) :253: :253:

    jhon ma che dire troppo forte...la prima parte mi sembra di vedere i tr imbottigliati ed ezio...c'è un proverbio..matrimonio ghiacciato matrimonio fortunato.. :17: :17: :17: :17: :17: :17:

    che stronzo alex...le ha fatto credere ad eva che la piccola fosse sua.....
    mentre lui aveva la certezza che fosse di marco... :261: :261: :261: :261:

    cmq aspetto di leggere il seguito.... :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:

    e poi ricordati che voglio la RIS-SA...RIS-SA... :66: :66: :66: :66: :66: :66: :66: :66: :66: :

    jhon bravo bravo bravo.... :280: :280: :280: :280: :280:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 5/12/2009, 18:51)
    Rieccoci ragazzi!! :D :D Siamo arrivati al fatidico venerdì sera prima del matrimonio dei nostri amatissimi protagonisti.... e credo proprio che Marco ed Eva oltre al matrimonio difficilmente potranno scordarsi di quello che succederà in questa serata.... vi lascio dunque alla lettura del primo capitolo dell'ultima parte del decimo episodio... :100: :100:



    ...... come finirà questa tranquilla serata di inizio dicembre...... ??? Alla prossima settimana per l'ultima parte dell'episodio, che sarà piuttosto lunga (tanto per cambiare :17: :17: ) :253: :253:

    Bellissimo questo capitolo!! ;) ;) .......davvero divertenti sia la parte a casa quando i 3 imbottigliati convincono Marco ad andare "all'ìnaugurazione" .......troppo forte Ezio quando se ne esce con "matrimonio ghiacciato, matrimonio fortunato"....del resto non può esserci matrimonio senza eziate (come dimenticare sposa bagnata sposa fortunata e "è un pò dalico") :17: :17:

    E poi la parte della festa di addio al nubilato troppo forte...Gabriella completamente ubriaca....un altro pò davvero saliva sul palco anche lei :258: :258: ........l'avevo immaginato che il segreto che nascondeva il Gamberone fosse la sterilità (che x me è l'unica spiegazione a quella reazione da manicomio quando ha scoperto della gravidanza di Eva :286: :286: ).......la faccia di Eva quando ha scoperto che l'ex di Margherita era proprio il Gamberone mi è sembrata di vederla......immagino proprio che nel prossimo capitolo la vedremo in versione Pantera inferocita quando andrà a parlare con il Gamberone...non vedo l'ora :17: :17:
     
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  3. ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 5/12/2009, 18:51)
    Rieccoci ragazzi!! :D :D Siamo arrivati al fatidico venerdì sera prima del matrimonio dei nostri amatissimi protagonisti.... e credo proprio che Marco ed Eva oltre al matrimonio difficilmente potranno scordarsi di quello che succederà in questa serata.... vi lascio dunque alla lettura del primo capitolo dell'ultima parte del decimo episodio... :100: :100:


    Casa Cesaroni, venerdì ...... dicembre, ore 19.30


    Marco aprì la porta ed entrò in casa stringendosi nel cappotto. Quando si voltò richiudendo la porta dietro di se incrociò lo sguardo di Giulio che se ne stava in piedi davanti alle scale.
    Giulio: "Ah Marcolì....se' arrivato finalmente, ma 'ndo eri finito tutto il giorno.....???"
    Marco, dubbioso: "Perchè, mi stavi aspettando....???"
    Giulio, scuotendo la testa: "No, che c'entra.... era solo pe' sapè.... "
    Marco, guardandolo incuriosito: "Ma... perchè sei davanti alla porta vestito in quel modo....?? Guarda che il matrimonio è domattina, sei un po' in anticipo.... "
    Giulio, avvicinandosi a lui e dandogli una pacca sulla testa: "Eh certo, perchè io' so' rincoglionito, nun me lo ricordo.... "
    Marco, ridendo: "Beh, l'età c'è tutta.... "
    Giulio: "Si si, fà lo spiritoso.... e stò aspettando quel ritardatario de Cesare... doveva esse qui un quarto d'ora fà...."
    Marco: "Ah ecco.... ma perchè, che dovete fare....??"
    Giulio: "Ma niente, andiamo all'inaugurazione del nuovo ristorante de Peppe.... "
    Marco: "Davvero...?? Ma non aveva appena aperto quello a Torino dove lavori te....??"
    Giulio, annuendo: "Eh lo so, ma te nun sai quanto s'è allargato il locale in questi mesi... ha avuto tanto successo che ha deciso di aprì 'na succursale pure a Roma... "
    Marco, sorridendo: "Ah però... non male... Ma perchè non mi hai mai detto niente....?? Ti avrò telefonato cento volte ma non me l'avevi mai detto.... "
    Giulio: "Se, duemila.... In du' mesi t'avrò sentito du' volte e solo perchè t'ho telefonato io.... "
    Marco: "Vabbè, comunque non m'avevi detto niente..... "
    Giulio: "Eh beh, era 'na sorpresa no.... Lo sapevo che l'inaugurazione la faceva proprio la sera prima del matrimonio.... A proposito, ma c'hai impegni stasera....???"
    Marco: "No... niente di che.... Volevo passare una serata tranquilla prima..... prima del grande passo di domani.... A proposito, dov'è finita la sposa....??"
    Giulio: "Ah niente donne stasera.... Sò andate tutte a cena fuori co' Pamela..... "
    Marco, sorpreso: "Ah si...??? Strano, non m'aveva detto niente Eva.... "
    Giulio: "Perchè non lo sapeva,,,, Pamela l'ha invitate tutte stasera.... dice che era 'na cosa tra donne.... "
    Marco: "E Marta....?? Non è che se la sono portata dietro vero....???"
    In quel momento Ezio scese le scale e fece capolino al piano di sotto: "E nun te crede che sia stato facile convincila a nun andà pure lei... Quella s'era attaccata alla mamma come 'na cozza, nun la voleva lascià... Dice che voleva ballà n'altra volta sul tavolino del ristorante.... "
    Giulio, sorpreso: "Ma perchè, quella ha pure ballato al ristorante....???"
    Marco, ridendo: "Ma no.... si ricordava di una sera quando eravamo in crociera, prima di tornare a casa.... Eva si voltò un attimo per ordinare da bere e lei ne approfitt subito per uscire dal passeggino e arrampicarsi sul tavolo.... "
    Ezio, gesticolando: "Vabbè, ma dev'esse contento... Così almeno comincia subito a fà un po' d'esperienza, quelle so' cose che possono sempre fà comodo.... "
    Giulio, voltandosi verso di lui: "E certo.... mò mia nipote c'ha bisogno de imparà a fà la cubista.... "
    Ezio, annuendo: "Eh beh, nun se sa mai.... E poi oh, quello è un lavoro che nun conosce crisi.... stà sempre al top..... co' quello un impiego è sempre assicurato.... "
    Cesare, uscendo dalla cucina: "Pure il lavoro di chi spara frignacce dalla mattina alla sera nun conosce crisi.... specie da quando hai cominciato a farlo te.... cioè da cinquant'anni a questa parte.... "
    Ezio: "Oh.... che cinquant'anni..... Ma chi ce gli ha cinquant'anni....??? A me ce manca ancora una cifra prima d'arrivarci... "
    Giulio: "Capirai... gli ci mancano sette mesi... "
    Ezio: "E vabbè oh, mica so' pochi sette mesi.... Io a sette mesi già sapevo un sacco de cose.... "
    Cesare, annuendo: "E come no.... sapeva piagne quando glie davano il latte al posto della biretta.... Già cominciava a scassà pure allora.... "
    Ezio: "E mica c'era bisogno de piagne.... mì padre me la dava sempre prima d'andà a letto..... "£
    Cesare, dandogli uno sguardo: "Se vede..... "
    Marco: "Ma allora non c'è nessuno in casa....?? E Rudy, Mimmo, Alice... che fine hanno fatto....???"
    Giulio: "Ma guarda, Mimmo sta con Matilde insieme agli amici de scuola.... Alice è andata insieme a Eva e Lucia e Rudy sta con la fidanzata.... "
    Marco: "E la piccola che fine ha fatto.....???"
    Giulio: "Eva l'ha portata da Carlotta a giocà insieme a Tommasino..... "
    Marco: "Ma perchè, Carlotta non è andata a cena con loro....?? Strano..... "
    Giulio: "E nun è potuta andà perchè s'è rotta 'na gamba l'altro giorno.... Che non lo sapevi.....???"
    Marco, scuotendo la testa: "E no, non lo sapevo..... Com'è successo.....???"
    Ezio: "Ma niente.... è successo che l'altro giorno Walterino è andata a casa sua, come sempre quando và a trovà il piccoletto.... E siccome Carlotta nun c'era lui gli ha voluto fà 'na sorpresa e ha dato la cera sul pavimento.... "
    Marco: "Ah bravo... chissà come sarà stata contenta.... "
    Cesare, ridendo: "E mica tanto.... Tale padre tale figlio.... La cera l'ha passata pure in corridoio davanti alla porta.... "
    Ezio: "Poveretta, è inciampata sul pavimento.... so' cose che succedono.... mica è colpa de Walter.... "
    Cesare: "Eh certo, è colpa sua.... Se lo doveva immaginare che tanto qualche catastrofe l'aveva combinata.... "
    Marco: "Ma è grave la frattura.....???"
    Giulio: "Dice di no, però un mese de gesso nun glielo leva nessuno.... "
    Marco: "Quindi domani non viene.... "
    Giulio, sorridendo: "Viene viene.... dice che pure che se la dovessero portà col rimorchio sarà la prima ad arrivà in Chiesa.... "
    Marco, sorridendo: "Ah bene.... Non sarebbe stato lo stesso senza di lei presente alla cerimonia.... "
    Giulio: "Senti un po', ma nun c'avrai mica intenzione de rimanè a cena qui tutto solo, vero.....??"
    Marco, sorridendo: "Che hai paura, che soffra la solitudine.....??"
    Giulio: "Vabbè, che c'entra.... la sera prima del matrimonio magari ti và de svagarti. de divertirti un po'... de fà quattro salti.... "
    Marco, annuendo: "Eh.... magari dopo faccio uno squillo a Walter, sento se è libero... così ci facciamo una bella uscita a due come ai vecchi tempi..... "
    Giulio: "Walter....?? Guarda che nun ce lo trovi a casa.... "
    Marco: "Perchè, dove sta.....??"
    Ezio: "E sta al ristorante...... "
    Marco: "Pure lui.....??
    Ezio: "E certo.... quella è 'na festa nazionale, lo sanno tutti..... hanno invitato mezza Roma, ce stanno pure i cosi lì, come se chiamano... i vips..... "
    Marco: "Davvero.....???"
    Ezio: "Come no.....?? Ce stà pieno così, se nun corriamo nun famo manco in tempo a entrà...... "
    Giulio, avvicinandosi a Marco: "Vabbè Marcolì, perchè nun vieni pure te..... ?? Tanto qui nun ce sta nessuno, a casa de Walter uguale.... Mica la poi passà spaparanzato sul divano l'ultima notte prima delle nozze.... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Va bene..... Oh ma non è che stiamo fuori fino all'una di notte vero....?? No perchè io stasera vorrei andare a letto ad un'ora decente, sono pure un po' stanco.... "
    Ezio: "No, ma che scherzi.... Mica se po' stà fino all'una de notte.... "
    Marco, annuendo: "Ah bene..... "
    Ezio: "Quelli come minimo prima delle cinque della mattina col cavolo che staccano..... "
    Marco, sgranando gli occhi: "Come....???"
    Cesare si avvicinò e rifilò un pestone talmente forte a Ezio che lo fece sobbalzare e poi si rivolse a Marco: "Eh beh, con tutti gli invitati che c'hanno quelli prima delle cinque mica ce la fanno a ripulì tutto il locale..... "
    Giulio, mettendogli una mano sulla spalla: "E te credo..... Allora andiamo forza, che sennò famo tardi sul serio.... Dai Marcolì, nun devi manco metterte il cappotto che tanto già ce l'hai.... "
    Marco, annuendo e aprendo la porta: "Mamma mia, speriamo che domattina faccia un po' meno freddo di adesso..... fuori si gela... "
    Giulio: "E me sa de no.... Pare che domani sia pure più freddo d'oggi.... "
    Cesare, stringendosi nel cappotto: "Annamo bene... "
    Ezio: "E che ve dispiace.....?? Quello è buon segno..... Ce stà pure il detto che lo dice, siamo apposto.... "
    Cesare, facendo capolino dalla federa del cappotto: "Ma de che detto parli....???"
    Ezio, gesticolando: "Come, nun lo sai....??? Quello famoso.... Ah ecco.... matrimonio ghiacciato, matrimonio fortunato....."
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Guarda che era bagnato Ezio....."
    Ezio, dubbioso: "Chi, lo sposo.....??"
    Marco: "No, il matrimonio..... "
    Ezio, stringendosi nel cappotto: "E se sarà ghiacciato.... co' 'sto freddo..... "
    Marco sorrise scuotendo la testa e aprì il cancello del giardino, mentre Ezio e Cesare continuavano a bofonchiare tra loro.



    Locale ShaBar, quartiere Prati, alla stessa ora....



    Eva entrò in punta di piedi nel locale, guardandosi intorno senza parlare. Alla sua destra un tizio con i pantaloni tutti strappati e solo una canottiera addosso stava ballando sul tavolo con tre ragazze e due ragazzi che lo guardavano e applaudivano seduti sulle sedie intorno. Si voltò a sinistra e vide un gruppetto di ragazzi che si stavano ingozzando di tequila e ridevano come matti. Sul palco davanti un gruppo di cantanti che sbraitavano con le chitarre elettriche in mano e un paio di cubi ai lati della sala con due di loro che stavano facendo la pessima imitazione di due cubiste da discoteca. Nella sala quasi piena Eva riusciva a riconoscere qualche faccia conosciuta, anche se diverse non le aveva mai viste in vita sua.
    Lucia, avvicinandosi a Eva e mettendole una mano sulla spalla: "Tanti auguri tesoro..... !!!"
    Pamela, gesticolando: "Oh, l'idea è stata mia eh.... e 'ste due dicevano pure che sarebbe stata 'na fregatura.... "
    Stefania: "Eh beh, calma figlia mia.... prima de giudicà vogliamo vedè lo spettacolo principale.... A che ora l'hanno previsto....???"
    Pamela: "Ma dicevano verso le dieci..... Bisognerebbe sentì Loredana, mò vado a cercarla.... "
    Stefania: "Si, e 'ndo la cerchi.... te ricordi che disse che non poteva venì.... "
    Pamela: "Ah già, m'era passato de mente.... Vabbè, ma ce doveva esse quell'altra tipa, l'aiutante.... com'è che se chiamava....???"
    Lucia: "Margherita..... "
    Pamela, annuendo: "Eh, proprio lei.... "
    Stefania, lanciando uno sguardo verso il bancone: "Eccola là guarda..... E' seduta al bancone.... "
    Pamela, oltrepassando Eva: "Ah ecco.... mò vado a informarme sul programma.... Voi intanto pigliate posto, che me sa che se aspettamo altri cinque minuti ce tocca magnà in piedi.... "
    Eva diede un altro sguardo alla scena che aveva davanti e poi si voltò verso di loro: "Ehm.... scusate, se non vi è troppo disturbo.... potreste spiegarmi che diavolo ci facciamo in un posto come questo.....???"
    Lucia: "Ma come, non l'hai capito....??? E' la festa tua no...."
    Eva, sgranando gli occhi: "La festa.... mia......??? Guarda che il mio compleanno è il 20 di febbraio.... "
    Lucia, ridendo: "Eh beh, questo ancora me lo ricordo.... Non è per il compleanno, è per l'addio al nubilato..... "
    Eva, aggrottando la fronte: "L'addio al nubilato.....???"
    Stefania: "Eh certo.... Se te ne fossi dimenticata te domattina c'hai un certo impegno alla Chiesa della Garbatella.... con un certo Marco, non so se te dice niente questo nome.... "
    Eva, sospirando: "Ma va.....??? M'era passato di mente.... E torniamo alla prima domanda.... che ci facciamo noi in un posto come questo.....???"
    Lucia: "Eh, una festa d'addio al nubilato va festeggiata come si deve.... "
    Eva, indicando con lo sguardo i "ballerini" che si stavano dimenando mezzi nudi sul cubo: "Ah perchè quelli festeggiano.....??? Quelli si spogliano.... "
    Stefania: "Eh questo è un night club Eva.... che t'aspettavi de trovà, i ballerini in tutù.....???"
    Eva, allargando le braccia: "Per carità..... E tutto questo ovviamente l'avete organizzato..... "
    Stava per finire quando una voce alle sue spalle la interruppe: ".... noi ragazza mia..... E' tutto merito nostro..... "
    Eva si voltò e incrociò lo sguardo di una donna sulla quaranticinquina con i capelli biondi scarmigliati che gli ricadevano sulle spalle.
    Lucia, sorpresa: "Loredana..... E te che ci fai qui.....???"
    Loredana, ridendo: "Eh beh.... c'avevo un paio d'impegni stasera.... ma poi me so detta: chi se ne frega, mò vado a fà quattro salti nel locale mio insieme all'amiche mie.... che era qualche secolo che nun lo facevo.... Mamma mia oh, me pare d'esse ringiovanita de cinquant'anni.... "
    Stefania: "Si, te senti in fascie.... come a tre mesi di vita..... "
    Loredana, ridendo: "Ah ah ah.... Mamma mia ragazze, voi me fate morì, siete troppo forti..... Allora, saresti te la regina della serata.....???"
    Eva, lanciando un'occhiataccia a Stefania e Lucia: "Eh eh.... pare di si..... anche se io l'ho scoperto da cinque minuti.... Un altro po' e mi toccava scoprirlo mentre mi mettevano la corona in testa.... "
    Loredana, dandogli una pacca sulla spalla: "Ah, e volevo ben dire che la più giovane nun avesse ereditato lo spirito de famiglia.... Allora, che ne dici di 'sta meraviglia....?? Stasera ce siamo superati... e ancora nun hai visto il meglio.... "
    Eva, annuendo: "Posso immaginarlo.... "
    Loredana: "Eh non credo.... a meno che il tuo boy non abbia lavorato coi Califfoni Dremme Mense.... "
    Eva, aggrottando la fronte: "Ecco.... non potrei giurarci, ma penso proprio che con i Califfoni Marco non abbia mai lavorato.... almeno non che io sappia.... "
    Lucia, rivolgendosi a Stefania: "Ma che ha detto....???"
    Stefania: "Ah che ha detto non lo so..... ma forse in quel momento gli stavano frullando per la testa i California Dream Men....."
    Lucia: "Eh, mi sa di si.... "
    Loredana, accostandosi a Eva: "Ah ma nun te preoccupà.... Stasera su 'sto palco portamo l'elitte dello spogliarello.... roba che nun ce l'hanno manco a Brodwày.... "
    Eva, sorridendo: "Non ne dubito.... "
    Loredana, rivolgendosi a tutte e quattro: "Eccolo là guardate.... v'ho riservato il tavolo migliore de tutto il locale, quello sul terrazzino accanto alla finestra.... e d'altra parte con la festeggiata della serata bisognava per forza avè un paio d'occhi de riguardo.."
    Eva, guardandosi intorno: "Grazie mille Loredana.... è tutto molto..... molto...... vivace.... "
    Loredana, gesticolando: "E certo che è vivo, che te pensavi....??? Noi quando organizziamo una festa ci assicuriamo che tutto sia perfetto.... Modestia a parte, il nostro locale non teme confronti sul panorama quartieristico romano.... e le nostre serate sono famose per essere le più tranquille di tutta la città.... pensa che l'ultima volta avemo avuto solo un fermo per ubriachezza molesta e un altro per danneggiamento, perchè un disgraziato alla fine della festa è partito de cervello, gli pareva d'esse Tarzan nella giungla e ha cominciato a saltellà su tutte le macchine parcheggiate fuori... "
    Eva: "Ah beh.... a saperlo portavo pure Marta.... Sono sicura che si sarebbe trovata benissimo.... "
    Loredana: "Ah, la piccoletta tua.... dev'esse un amore deve... io nun vedo più 'na bambina piccola da quando pigliavo in collo la mia... che te somiglia....???"
    Eva, sorridendo leggermente: "Non esattamente.... "
    Loredana: "Beh, so' sicura che troverete la serata molto interessante.... Mò ve lascio un attimo perchè sò desiderata al primo tavolo... C' un tizio che s'è imbucato che me sta a fà l'occhiolino allupato da tutta la sera.... "
    Stefania, sotto voce: "Capirai, quello strizzerà gli occhi quando gli passa davanti per risparmiasse tutte le volte lo spavento de trovarsela davanti.... "
    Pamela: "Và tranquilla Loredà, che tanto noi ce la caviamo da sole.... "
    Loredana, voltandosi indietro: "Ah, quasi me ne scordavo... Al tavolo c'avete già degli ospiti... anzi, delle ospiti.... Ve stanno aspettando da mezz'ora.... "
    Lucia, dubbiosa: "Ospiti....?? Ma aspettano noi.....???"
    Loredana: "Eh così dicono loro.... Sò du' matte.... una sarà un po' più giovane della sposa e l'altra è 'na vecchia babbiona tutta imbiancata.... me pare che c'abbia 'na faccia conosciuta ma mò non me viene proprio.... Insomma, ve stanno aspettà.... mò le vedete voi.... Ora scusate, ma sapete.... il dovere mi chiama..... Ciao ciao..... "
    Eva la vide avvicinarsi al primo tavolo della sala e strusciarsi alle spalle di un tizio con i capelli lunghi che sembrava guardarla molto dubbioso. Sospirò un paio di volte e poi si rivolse a Lucia: "Mamma.... se non mi sbaglio qualche giorno fà vi avevo detto che non volevo nè feste, nè invitati, nè baccano.... che volevo fare un matrimonio tranquillo.... e tu mi inviti mezza Roma dentro un posto dove stappano lo champagne quando alla fine delle feste arrestano solo due sciroccati.....???"
    Lucia: "Vabbè dai, è un posto un po' caratteristico, però non è poi così male come sembra..... "
    Eva: "Ah non ne dubito... dal vero sarà anche molto peggio.... "
    Stefania, dandogli una pacca sulla spalla: "E dai Eva.... stai tranquilla...... E poi oh.... mica devi andà a ballare sul palco.... te ne puoi pure stare seduta e goderti lo spettacolo.... "
    Eva, ridendo: "Ma chi, quei due disperati che si contorcono sul cubo..... mi sembrano due serpenti con il mal di schiena.... "
    Pamela, avvicinandosi a lei: "Ma senti me..... Te dico che questa sarà 'na festa indimenticabile, damme retta.... "
    Eva, annuendo: "Su questo non ho il minimo dubbio.... "
    Stefania: "Vabbè, sarà meglio mettersi a tavola sennò ce rimangono davvero i posti in piedi.... Guarda che roba.... "
    Attraversarono la sala passando accanto a diversi tavoli tutti pieni di gente. Da uno dei tavoli si alzarono in piedi due ragazze, una con i capelli castani e l'altra con i capelli biondi che gli cadevano sulle spalle. La ragazza con i capelli castani si avvicinò ad Eva e le mise una mano sulla spalla: "Ohi.... e che, non si saluta più Cudicini.....???"
    Eva, voltandosi verso di lei: "Sara.... ma che ci fai qui....???"
    Sara, sorridendo: "E come che ci faccio.... Mi hai invitata tu, alla tua festa.... che non te lo ricordi....???"
    Eva, fingendo di ricordarsi qualcosa: "Eh eh.... certo certo.... volevo vedere se eri attenta o se già eri partita..... "
    Sara, scuotendo la testa: "Beh menomale.... se fossi partita alle otto di sera sarebbe un po' preoccupante... Ma quanto tempo è che non ci vediamo noi due....???"
    Eva, sorridendo: "E quanto tempo è..... parecchio..... Sono due anni ormai.... Sei sparita, non ti ho più vista....."
    Sara: "Ah io sono sparita.... te invece sei andata appena dietro l'angolo.... prima New York, poi Miami, poi Sidney..... non è che fai solo una fermata per il matrimonio e poi ricominci tutto da capo, vero.....???"
    Eva, ridendo: "Tutto da capo....?? Oddio, l'ultimo anno non mi dispiacerebbe di ricominciarlo da capo.... è quello prima che non ripeterei troppo volentieri.... soprattutto la prima parte.... Oh mi raccomando, non avrai intenzione di mancare domattina vero.....???"
    Sara: "Non preoccuparti.... non scapperò..... A proposito, come sta Marco....??"
    Eva: "Benissimo.... un po' eccitato, come me, ma benissimo.... Gli farà piacere rivederti..... Senti, noi andiamo a mangiare.... Ci sentiamo tra un po'.... "
    Sara, abbracciandola: "Ci conto..... "
    Eva si staccò da lei salutandola e raggiunse di nuovo Stefania e Lucia.
    Eva: "Ma come l'avete ritrovata.....???"
    Lucia, sorridendo: "Eh beh, t'avevamo promesso una sorpresa e ti abbiamo fatto una sorpresa.... E ce ne sono molte altre qua dentro.... "
    Eva, annuendo: "Eh l'ho visto, c'è mezzo liceo.... "
    Stefania: "Si.... la prima metà l'abbiamo invitata noi.... la seconda metà è venuta per passaparola.... "
    Oltrepassarono altri due tavoli e salirono un paio di gradini per raggiungere il loro. Rimasero un attimo senza parole quando videro le due "ospiti" che le stavano aspettando.
    Gabriella era seduta in mezzo a due ragazzi con una bottiglia di spumante in mano, e davanti a lei, dall'altra parte del tavolo, Alice che se ne stava con le gambe accavallate sulla sedia accanto ad un ragazzo dal volto familiare.
    Lucia, sgranando gli occhi: "Mamma..... Ma che ci fai qui.....???"
    Gabriella, voltandosi verso di lei: "Ah finalmente siete arrivate..... cominciavamo a preoccuparci sapete..... "
    Stefania: "Eh.... qui invece mi sa che cominciamo a preoccuparci ora.... "
    Lucia: "Ma non avevi detto che avevi mal di testa e volevi passare una tranquilla serata in casa.....???"
    Gabriella: "Eh ho capito.... poi però il mal di testa è passato.... che facevo, me ne stavo a casa mentre voi venivate qui a divertirvi..... Pamela....."
    Pamela, avvicinandosi al tavolo: "Eccomi Gabriè.... che c'è....???"
    Gabriella, ridendo: "Lo sai che ti dico....?? Avevi ragione..... Questo locale è straordinario..... e soprattutto è molto ben frequentato, altro che storie.... "
    Lucia, rivolgendosi a Pamela: "Ma che è ubriaca.....???"
    Pamela, scuotendo la testa: "No.... è proprio fracida.... "
    Lucia, avvicinandosi al tavolo: "Senti mamma... io penso che a questo punto sarebbe molto meglio se uscissimo a prendere una bella boccata d'aria... "
    Gabriella, scuotendo la testa: "Aria....?? Ma quale aria.....??? Qui non c'è bisogno d'aria.... C'è bisogno di qualcos altro..... "
    Lucia: "Ah si, e di che....???"
    Gabriella, alzando la bottiglia di spumante: "Di un'altra bottiglia... Perchè questa è già finita..... "
    Lucia: "Non ho dubbi guarda.... Dai forza, andiamo.... "
    Gabriella, gersticolando: "E dai Lucia... ci stiamo divertendo un mondo.... Ho conosciuto due ragazzi straordinari..... "
    Lucia: "Pure loro sò straordinari.... "
    Stefania, dandogli uno sguardo: "Oddio, su questo bisogna dà ragione a Gabriella.... "
    Lucia, dandole una pacca sulla spalla: "Che ti ci metti pure te.....??!! E dai, dammi una mano a portarla via.... lo vedi in che condizioni s'è ridotta.... "
    Gabriella: "Vi presento Roberto detto er magnone, ma non perchè mangia troppo eh.... O meglio, mangia troppo ma non quello che pensate voi.... se magna qualche altra cosa..... "
    Lucia: "Immagino.... "
    Gabriella, indicando l'altro: "E questo è Manuele.... oh scusa, Manuel.... lui ci tiene molto alla pronuncia spagnola... "
    Lucia: "Ma non mi dire.... "
    Manuel, voltandosi verso di loro: "Ehm.... non è colpa nostra.... Noi abbiamo ordinato solo una bottiglia di spumante, ma dopo il primo bicchiere ha cominciato a dare di matto.... "
    Stefania, cercando di non ridere: "E te credo... è praticamente astemia..... Quanto n'ha bevuto....??"
    Roberto: "Du' terzi de bottiglia..... "
    Stefania: "Ah, soltanto.....??? Lucia, qui ce vuole la terapia intensiva.... "
    Eva, avvicinandosi ad Alice: "Ma non potevi fermarla....?? Lo sai che nonna non regge l'alcol.... "
    Alice, allargando le braccia: "Guarda che io sono arrivata dopo, che gli potevo dire.....???"
    Eva, scuotendo la testa: "Vabbè ho capito.... Nonna..... "
    Gabriella, alzando lo sguardo: "Si tesoro..... Che c'è....???"
    Eva, avvicinandosi a lei: "Lo sai....?? Mi è venuta una splendida idea.... "
    Gabriella: "Vuoi invitare il resto della squadra di spogliarellisti al nostro tavolo....?? Bene.... tanto il tavolo è grande..... e poi se proprio non ci dovesse essere posto vorrà dire che io mi siederò sulle ginocchia di uno di loro, così guadagnamo un posto, vero Manuel....???"
    Manuel, aggrottando la fronte: "Casomai facciamo il contrario.... C'ho due gambe, mica due pezzi di acciaio.... "
    Gabriella, ridendo: "Ah ah ah.... è un fenomeno Lucia.... Non ridevo così da quando Cesare ci ha viste per la prima volta al bancone della bottiglieria a servire caffè e aperitivi sui tovaglioli laziali..... "
    Eva, mettendole una mano sulla spalla: "No.... un'idea molto migliore di questa.... Stà a sentire: ora tu e Lucia uscite un attimo, prendete la macchina e andate al magazzino di Walter.... "
    Gabriella, grattandosi la fronte: "Al magazzino di Walter......?? E che c'andiamo a fare al magazzino di Walter......?? Li non ci sono spogliarellisti.... "
    Eva, annuendo: "Lo so.... ma quelli già gli abbiamo, non lo vedi.....??"
    Gabriella: "Appunto... che ci manca....???"
    Eva: "Il vino di zio Cesare..... Ormai lo spumante te lo sei già bevuto tutto.... l'unica cosa che ti rimane da provare è il vino di zio Cesare... "
    Gabriella: "E' vero.... non l'ho mai ordinato in bottiglieria.... sai com'è, non esco mai con più di cento euro in tasca.... e Cesare per un bicchiere me gli farebbe spendere tutti senza neanche chiedere il resto.... "
    Eva: "Certo..... e allora voi cosa fate....?? Prendete una damigiana, la caricate in macchina e la portate qui.... Così lo facciamo assaggiare a tutto il locale.... "
    Gabriella: "Oh oh.... non esageriamo.... tutto il locale..... Facciamo solo noi cinque.... o noi sei.... insomma noi..... Sennò manco ce la facciamo ad assaggiarlo.... "
    Eva: "Ah beh certo.... Allora, ci stai.....?? Sai, mamma ha bisogno di te.... da solo non ce la fà mica a caricare una damigiana di vino in macchina.... "
    Gabriella: "Hai ragione... brava Eva, hai avuto proprio un'idea fenomenale.... Peccato solo che non potrò vedere la faccia di Cesare quando scoprirà che gli manca una damigiana dal magazzino.... "
    Eva, rivolgendosi ai due ragazzi: "Ma che state aspettando, la mancia....??? Datemi una mano a farla alzare, forza..... !!!"
    Manuel, annuendo: "Va bene va bene.... però stà calma eh.... "
    Eva, lanciandogli un'occhiataccia: "Ma stà zitto deficiente..... Se dici un'altra parola vi faccio una denuncia talmente lunga che la Bibbia vi sembrerà un fumetto.... "
    Roberto, sgranando gli occhi: "No no, che denuncia oh.... Noi siamo bravi ragazzi.... "
    Eva: "Come no, si nota a prima vista.... Guarda non dire niente, che è meglio..... "
    Lucia, rivolgendosi a Eva: "E dove la porto io Eva....??"
    Eva, reggendola per un braccio: "E dove la vuoi portare mamma.... A casa.... anzi, a letto, e di corsa..... E prima fagli bere una bella tazza di caffè nero.... doppio.... "
    Lucia: "A casa....?? E chi la convince a tornare a casa....?? Questa appena se ne accorge è capace di buttarsi giù dalla macchina, in queste condizioni.... "
    Eva, guardandola negli occhi: "In queste condizioni andrà in coma appena mette piede su qualcosa di morbido.... "
    Stefania, annuendo: "E c'ha ragione.... Vengo anch'io.... mi sa che per portarla in casa ti servirà un po' d'aiuto.... "
    Eva, annuendo: "Mi sa di si.... "
    Gabriella, aggrappandosi a Lucia facendola quasi cadere: "Ehi Lucia.... mi raccomando, prendiamo la damigiana più grande che riusciamo a trovare.... così domattina al matrimonio ci facciamo quattro risate.... "
    Stefania: "Si, se c'arriva a domattina.... "
    Lucia, voltandosi verso di lei: "Me la dai una mano o devo fare tutto da sola.....??"
    Stefania, prendendola per l'altro braccio: "Eccomi eccomi, sto qui..... "
    Lucia: "Meno male va.... Eva tesoro, la accompagno a casa e poi torno.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Guarda, è meglio che rimani con lei.... ho come l'impressione che domattina quando si sveglierà le servirà qualcosa di più di una tazza di caffè.... "
    Stefania, dandole uno sguardo: "Eh, questo è poco ma sicuro..... "
    Lucia, voltandosi indietro: "Vabbè tesoro, allora ci vediamo domattina.... Mi raccomando, divertiti..... "
    Eva, sorridendo leggermente: "Sicuramente.... "
    Lucia e Stefania si fecero strada tra i tavoli tenendo per le braccia Gabriella che di tanto in tanto gesticolava verso i clienti, soprattutto quelli di sesso maschile.
    Eva sospirò scuotendo la testa, voltandosi verso Manuel e Roberto e lanciandogli un'occhiataccia: "Oh, ma voi state ancora quà....?? Che vi ha invitati qualcuno....???"
    Manuel: "Eh beh, veramente.... si..... "
    Eva: "Eh se non ve ne siete accorti quella che vi ha invitati è appena uscita.... e siccome adesso ci stò io, sarà molto meglio per voi se tornate dietro le quinte a preparare il vostro "spettacolo"... sennò fate tardi.... dai forza, levatevi di mezzo..... !!!"
    I due si alzarono dal tavolo senza replicare e si allontanarono con la coda tra le gambe, mentre Alice si stava sganasciando dalle risate.
    Eva: "Bene, sono contenta che ti stia divertendo... almeno qualcuno che si diverte stasera..... Matteo, mi meraviglio di te.... pensavo che almeno tu avessi un po' più di giudizio... "
    Matteo, allargando le braccia: "Ah, non guardare me.... E' lei che ha instito per venire.... "
    Eva: "Non ne dubito.... "
    Alice: "E dai Eva..... in fondo non è successo niente..... "
    Eva: "No mica, che doveva succedere.... un'astemia si è scolata da sola una bottiglia di champagne e se non arrivavamo noi è capace che saliva pure sul palco a fare lo spettacolo insieme agli spogliarellisti.... "
    Alice, ridendo: "Sarebbe stato un successo strepitoso.... "
    Eva, allargando le braccia: "Vabbè, io ci rinuncio.... Vado a bere qualcosa e poi magari tiro una testata al bancone, così mi sveglio e scopro che questo bordello è solo un sogno..... anzi, un incubo..... "
    Alice, sorridendo: "Io non ci proverei fossi in te.... Una sposa con la testa fasciata non s'è mai vista.... "
    Eva: "Vorrà dire che inaugurerò una nuova moda matrimoniale..... Io vado, torno subito..... e cerca di non invitare tutti gli spogliarellisti che passano di qui a sedersi al tavolo.... "
    Matteo, annuendo: "Tranquilla, non succederà.... "
    Eva, allontanandosi: "Speriamo.... "
    Scese dal terrazzino e percorse tutta la sala, passando accanto al palco dove continuavano ad esibirsi cantanti e "animatori". Si avvicinò al bancone e si sedette su uno degli sgabelli, sospirando e incrociando lo sguardo del barman che aveva davanti.
    Eva: "Avete solo alcolici a questo bancone....???"
    Il barman, scuotendo la testa: "Certo che no... abbiamo anche bibite e aperitivi se vuoi... "
    Eva: "Me lo faresti un caffè per favore.....??"
    Il barman, annuendo: "Subito.... "
    Eva si voltò quando sentì una mano che le si era appoggiata sulla schiena.
    Margherita: "E' la prima volta da quando lavoro qui che sento qualcuno ordinare un caffè dopo le sette di sera.... "
    Eva, sorridendo: "C'è sempre una prima volta.... Ma tu lavori qui.....??"
    Margherita, annuendo: "Eh si... perchè....??"
    Eva: "No niente.... è che.... non mi aspettavo una come.... come te.... "
    Margherita, ridendo: "Come dovrei prenderlo.... come un complimento....??"
    Eva, annuendo: "Credo proprio di si.... Non hai capelli viola, ne piercing sulle labbra o sulle orecchie... non hai le labbra impastate di rossetto.... e pori addosso una maglietta a maniche corte.... in un posto come questo sei praticamente impellicciata... Io sarò anche la prima che prende un caffè in un night club, ma tu sei la prima studentessa universitaria che vedo organizzare feste di addio al nubilato.... "
    Margherita, sorpresa: "Come hai indovinato scusa....???"
    Eva, ridendo: "Eh eh, sono un'impicciona per natura.... faccio la giornalista.... "
    Margherita: "Ah ma tu sei Eva, allora....???"
    Eva, annuendo: "Ho paura di si..... Sono la festeggiata..... "
    Margherita, stringendogli la mano: "Tanto piacere.... Io sono Margherita.... ho organizzato io la festa di stasera, come sempre del resto.... "
    Eva: "Beh complimenti.... purtroppo non è proprio il mio genere, e non posso apprezzarla fino in fondo.... Ma si vede che tutto è stato organizzato molto bene.... "
    Margherita, sorridendo: "Si, l'avevo notato..... "
    Eva: "Cosa, che è organizzata bene....??"
    Margherita: "No.... che non era il tuo genere..... "
    Eva, ridendo: "Si vede così tanto....???"
    Margherita: "Eh direi di si.... Ma non preoccuparti, ti capisco.... Non entusiasmano neanche me, ma è il mio lavoro.... e in questo momento non potrei proprio farne a meno, di questo lavoro, anche se non è proprio il massimo della vita.... "
    Eva: "Ti serve per studiare, vero....?"
    Margherita, annuendo: "Infatti..... purtroppo gli studi non è che siano gratis, soprattutto all'Università, anzi.... di soldi ne servono, e parecchi... "
    Eva, sorridendo: "Eh, ti capisco.... anch'io un po' di tempo fà avevo disperato bisogno di trovare un lavoro... e mi sarei accontentata di fare qualsiasi cosa.... "
    Margherita, ridendo: "Anche l'organizzatrice di feste per un night club....??"
    Eva, ridendo e annuendo: "E perchè no....?? Non avessi trovato di meglio non ci avrei pensato due volte.... certo, io non è che fossi molto competente in materia.... Mi accontentai di fare la commessa in un supermercato, prima che mi cacciassero pure da lì...Tu da quanto è che lavori qui....??"
    Margherita: "Due anni.... anzi.... sono esattamente due anni e otto mesi..... "
    Eva: "Però.... devi essere molto brava... di solito in questi posti cambiano spesso organizzatori e addetti.... "
    Margherita, sorridendo: "Me la cavo.... Diciamo che in un modo o nell'altro ho sempre avuto a che fare con bar, locali, ristoranti, pub, discoteche.... Mio padre ha gestito per dieci anni un circolo a Varese, mio fratello qualche anno fà si è comprato un pub a Brescia e io c'ho lavorato per tre estati consecutive... e poi c'era il mio fidanzato.... o meglio, il mio ex fidanzato... "
    Eva: "Ah.... anche il tuo fidanzato gestiva un locale....??"
    Margherita: "Beh, all'inizio no.... Quando ci siamo conosciuti lavorava in un vecchio ristorante della Quinta Strada, a New York..."
    Eva: "Ah, era americano....."
    Margherita: "Veramente no.... o meglio, il padre era italiano ma si era trasferito in America da giovane e lui aveva sempre vissuto negli Stati Uniti.... Eh si.... è stato davvero un grande amore per me.... Siamo stati insieme cinque anni.... Per due anni abbiamo vissuto a New York, e poi ci siamo trasferiti qui a Roma.... Qualche mese dopo il trasloco rilevò un piccolo locale in perferia... il proprietario era stato costretto a venderlo perchè in cinque anni aveva accumulato solo debiti... e invece lui in poco tempo riuscì a mettere su un ristorante di successo... Era molto bravo nel suo lavoro, e non solo tra i fornelli... anche nella gestione del locale ci sapeva fare moltissimo..... "
    Eva: "Ma ce l'ha ancora il ristorante....??"
    Margherita, scuotendo la testa: "No.... l'ha venduto un paio di anni fà quando è tornato a New York con la sua nuova fidanzata... è da allora che non ho più notizie di lui.... "
    Eva, annuendo: "Beh, posso immaginarlo..... "
    Margherita, sorridendo: "Guarda che non è come pensi.... Non mi ha abbandonata per correre dietro ad un'altra... sono stata io a lasciarlo, molto prima che conoscesse quella ragazza.... E non fu facile, credimi.... Io gli volevo bene, davvero.... ma stare insieme a lui era diventato praticamente impossibile.... Non avevo mai visto un uomo così ossessionato da un problema come lo era lui.... Certo, non era un problema da poco.... Ma non c'è niente che non si possa superare insieme.... "
    Eva: "E' proprio vero.... non esistono problemi troppo grandi.... "
    Margherita, sospirando: "Per lui esistevano.... anzi, ne esisteva solo uno, ma per lui era abbastanza.... "
    Eva: "Era malato....??"
    Margherita: "Beh, in un certo senso.... Qualche anno fà cominciammo a desiderare moltissimo un figlio.... ma per quanto ci provassimo non ci riuscivamo.... allora abbiamo cominciato a pensare che forse in noi c'era qualcosa che non andava.... abbiamo fatto tutte le analisi.... e alla fine è venuto fuori che lui era completamente sterile, e che non avrebbe mai potuto avere un figlio in vita sua... "
    Eva, guardandola negli occhi: "Mi dispiace.... "
    Margherita: "Si, anche a me.... Io gli dissi che c'erano tanti modi per avere un figlio... che potevamo adottarne uno, che sarebbe stata una cosa bellissima.... e che sarebbe stato nostro ugualmente.... ma lui non ha voluto sentire ragioni.... Si sentiva menomato... diverso... Ha cominciato a diventare intrattabile, nervoso... era sempre irrascibile e si arrabbiava per le cose più stupide... una volta mi ha quasi messo le mani addosso, ma per fortuna si è fermato in tempo... Capisci bene che la situazione era diventata intollerabile per me... Non potevamo più stare insieme.... e allora me ne sono andata..... non sai quanto mi è pesato, ma sono ancora sicurissima di aver fatto la scelta giusta... Stare insieme a una persona ha senso soltanto quando ci sentiamo una cosa sola.... quando iniziamo a comportarci come due persone diverse e a pensare solo a noi stessi non ha più senso continuare.... "
    Eva: "Troppo giusto.... "
    Margherita, sorridendo: "Si, ma non ti spaventare eh.... di casi come il mio ce ne sono pochi, per fortuna..... "
    Eva, sorridendo: "Per fortuna io e Marco non abbiamo avuto questi problemi.... abbiamo già una splendida bambina.... "
    Margherita: "Ah davvero......?? Complimenti..... "
    Eva, voltandosi verso il palco: "Quand'è che comincia il pezzo forte della serata.....?"
    Margherita, ridendo: "Non vedi l'ora eh...??"
    Eva: "Mi struggo nell'attesa.... "
    Margherita: "Eh.... Questo sarebbe stato proprio il genere di spettacolo che avrebbe fatto salire il sangue alla testa al mio ex...."
    Eva, sorridendo: "Beh, onestamente su questo non me la sento di dargli torto.... "
    Margherita: "No certo.... Ma Alex a volte era davvero troppo ossessivo.... "
    Eva, ridendo: "Eh eh, lo credo..... Se passavi le tue serate così era ossessivo di certo..... " Prese in mano la tazzina di caffè che gli aveva lasciato il barman sul bancone e iniziò a bere, ma si fermò quasi subito, abbassando un attimo lo sguardo. Rimase per qualche secondo in silenzio e poi appoggiò di nuovo la tazzina sul bancone, mettendosi le mani nei capelli.
    Margherita, preoccupata: "Eva.... ehi Eva, che ti succede....?? Ti senti male.....???"
    Eva, scuotendo la testa incredula: "No.... non è possibile.... non può essere...... non può essere vero..... Ma allora..... Scusa Margherita.... come hai detto che si chiamava il tuo fidanzato....????"
    Margherita, dubbiosa: "Alex.... si chiamava Alex..... "
    Eva: "..... Alex Trebbiani.....???"
    Margherita, sorpresa: "Si.... ma tu come fai a saperlo....?? Lo conosci.....???"
    Eva, sorridendo leggermente: "Si, appena appena.... L'anno scorso stavo quasi per sposarlo.... "
    Margherita, sgranando gli occhi: "Cosa.....??? Ma allora tu sei...... "
    Eva, annuendo: "La nuova fidanzata.... Anzi, la ex nuova fidanzata.... "
    Margherita, passandosi una mano nei capelli: "Beh, te l'ho detto.... io non lo vedevo da quasi tre anni, non avevo idea che voi due.... si insomma, che vi foste sposati.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non ci siamo sposati.... "
    Margherita: "Ma hai detto che..... "
    Eva: "Ho detto quasi sposato.... E sai perchè lo stavo sposando....???"
    Margherita: "Perchè eravate innamorati.....??"
    Eva: "No..... Perchè io ero incinta.... e pensavo che fosse lui il padre di mia figlia.... "
    Margherita: "Lui.....??? Ma dai.... se lui è sterile.... Come poteva essere lui il padre di tua figlia scusa.....???"
    Eva, stringendo i pugni: "Eh già, è sterile..... Peccato che io non ne sapessi assolutamente niente..... E lui lo sapeva.... Lui ha sempre saputo che non poteva essere il padre..... e mi ha sempre mentito..... sempre...... E io..... io lo stavo per sposare per questo....!!!!!!!!"
    Margherita, passandosi una mano tra i capelli: "Che bastardo..... "
    Eva, alzandosi dallo sgabello: "Senti.... avete mai alloggiato in un albergo a Roma.....???"
    Margherita: "Beh si.... Quando ci siamo trasferiti la nostra casa era inagibile, e siamo stati per diverse settimane al Lord Byron Hotel..... "
    Eva: "Quello a Villa Borghese....??"
    Margherita: "Si... gli piaceva molto quell'albergo.... Quando stavamo fuori per qualche serata andavamo sempre ad alloggiare lì..." Eva: "Ah gli piaceva eh....?? Va bene.... "
    Margherita, mettendole una mano sulla spalla: "Eva.... dove vai....??"
    Eva: "A fare quattro passi..... Questo posto è un po' chiuso.... ho bisogno di una boccata d'aria..... "
    Margherita: "Eva per favore... So come ti senti.... "
    Eva, guardandola negli occhi: "No Margherita.... tu non lo sai..... Non lo puoi sapere..... "
    Eva si divincolò e si allontanò a passo svelto verso l'uscita, mentre Margherita la guardava con molta preoccupazione. .....


    ...... come finirà questa tranquilla serata di inizio dicembre...... ??? Alla prossima settimana per l'ultima parte dell'episodio, che sarà piuttosto lunga (tanto per cambiare :17: :17: ) :253: :253:

    Jhon :280: come sempre capitolo molto bello e divertente rido ancora al pensiero Gabriella completamente sbronza :258: :258: :17: :17: Marco che canta con i califani :258: :258: :258: :17: :17: :17:

    Riguardo Alex, beh che dire, ancora una volta si è di mostrato il figlio di........che è :103: :103: :103: :103: :103:

    Aspetto con ansia il seguito con il tanto atteso giorno del si finalmente :111: :111: :111: :111: :111: e mi unisco anch'io al coro unanime RISSA :66: :66:

    Ancora :280: alla prossima :100: :101:

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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 5/12/2009, 18:51)
    Rieccoci ragazzi!! :D :D Siamo arrivati al fatidico venerdì sera prima del matrimonio dei nostri amatissimi protagonisti.... e credo proprio che Marco ed Eva oltre al matrimonio difficilmente potranno scordarsi di quello che succederà in questa serata.... vi lascio dunque alla lettura del primo capitolo dell'ultima parte del decimo episodio... :100: :100:



    ...... come finirà questa tranquilla serata di inizio dicembre...... ??? Alla prossima settimana per l'ultima parte dell'episodio, che sarà piuttosto lunga (tanto per cambiare :17: :17: ) :253: :253:

    complimeti jhon.una gabriella così non me la sarei mai aspettata.che colpo di scena:magherita è stata fidanzata con il gamberone.lui sapeva che era sterile ed ha ingannato eva per tutto questo tempo.merita di aver fatto quella fine.
    aspetto il seguito.
     
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  5. jameskirk88
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    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'ultima parte di questo decimo episodio.... l'ho divisa in due capitoli, per evitare di farvi prendere un'intera settimana di vacanza per leggerla tutta insieme..... :17: :17: ..... Buona lettura a tutti :100: :100: :100:


    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mezz'ora dopo....



    Marco rise scuotendo la testa mentre guardava Walter che se ne stava sotto il cubo senza togliere gli occhi di dosso alla "ballerina" che stava completando la sua esibizione. Poco distante da lui Rudy e Lorenzo si stavano accapigliando cercando di decidere chi avesse visto per primo la ragazza che stava vicina a loro per invitarla a ballare.
    Ezio, annuendo e gesticolando: "Ahò, che v'avevo detto io....??? Questo locale è 'na garanzia, il meglio der meglio che ce stà sul mercato... "
    Cesare, voltandosi verso di lui: "Si, sul mercato cinese.... quello che stà all'angolo della Tuscolana.... ch'hai provato a sentì se c'hanno un posto disponibile....?? A te te prenderebbero a occhi chiusi.... "
    Ezio: "Vabbè ma io c'ho già un'attività de grande rilievo nel campo della meccanica, mica la posso abbandonà così....."
    Cesare: "Ma mica come mercante.... come merce.... Lo sai che figura faresti sulla bancarella dei pezzi non funzionanti.... certo, per trovà qualcuno che te se piglia bisognerebbe che lo pagasse il cinese..... "
    Ezio, scuotendo la testa: "Mamma mia che ingratitudine che c'è a 'sto mondo... erano settant'anni che nun andavi più una festa... te c'accompagnarono con la macchina col clacson a trombetta... così almeno hai visto un po' de gente, te sei svagato... te sei rifatto pure gli occhi, guarda che roba che ce stà.... "
    Cesare, gesticolando: "L'unica cosa che me sò rifatto sò gli orecchi, che me sò diventati più grossi de du' palloni da rugby... sò du'ore che me ne sto qui a vedè Barilon che ce prova con la stangona, su' marito che pare nun gliene freghi niente, quell'altro scimunito de tu' figlio che me sembra uscito da una centrifuga, guarda in che condizioni stà.... "
    Ezio: "Ah Cè, mica è colpa mia se te nun c'hai più lo spirito de vent'anni.... certo, con tutto il tempo che è passato da quando ce gli avevi po' pure esse che te lo sei scordato.... "
    Cesare: "Eh beh, poco male.... tanto ce stai te che c'hai sempre lo spirito de venti mesi, nun c'è pericolo che ce roviniamo la media.... "
    Giulio, dando una pacca sulla spalla a Cesare: "Ahò, la volete finì si o no voi due....?? Altro che pallone da rugby.... la testa mia me la state a fà diventà 'na mongolfiera... e no solo quella.... "
    Ezio: "Ma mica colpa mia oh.... è lui che nun c'ha lo spirito giusto..... "
    Cesare, ridendo: "Eh eh... e a te giusto quello te ce vorrà pe' disinfettarti i lividi che c'avrai in faccia se Stefania dovesse venì a sapè che hai passato una serata intera dentro a 'sto bordello.... "
    Ezio, scrollando le spalle: "Vabbè... e che deve dì Stefania....?? Mica ce sò problemi.... stamo a passà 'na serata come un'altra.... ciu ciu mica c'ha la mentalità vecchia e avariata che c'hai te oh... Stefania è 'na donna moderna, le capisce 'ste cose.... "
    Cesare: "Ah ecco.... allora pure se domani glielo dicessi che avemo passato tutta la sera al club de Trick e Track lei nun farebbe 'na piega, vero....???"
    Ezio, deglutendo e sgranando gli occhi: "Beh ora domani.... ce stà il matrimonio, che ce mettemo a parlà di 'ste cose.....?? Dico bene Marcolì.... ??"
    Marco, annuendo: "E come no..... "
    Ezio: "Ecco... lo vedi.....?? Il ragazzo c'ha cervello, è intelligente... ha preso tutto dal padre... "
    Marco, sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla: "Non glielo diremo prima del pranzo.... poi magari tra una forchettata e un'altra potremmo anche tornare sull'argomento.... "
    Cesare: "Ecco.... così nun c'ha manco bisogno de cercà l'arma del delitto, ce l'ha già a portata de mano.... "
    Ezio, sgranando gli occhi: "Dici eh....???"
    Cesare: "E me sa de si..... "
    Marco, guardandosi intorno: "Senti un po'.... ma chi è che ha organizzato tutto....???"
    Ezio: "Come chi....?? Questa è tutta roba mia.... "
    Cesare: "Cala cala..... "
    Ezio, scrollando le spalle: "Si insomma, io c'ho messo l'idea e poi c'hanno pensato quelli del locale a metterla in pratica.... "
    Cesare: "Cala cala..... "
    Ezio, gesticolando: "Vabbè, io l'ho chiesto a Trick e Track e lui ha pensato a organizzà tutto.... "
    Cesare, annuendo: "Ecco, mo me torna de più.... "
    Ezio: "Vabbè oh, ma se nun era per me qui nun se faceva niente... Mo ce ne stavamo al bancone della bottiglieria co' mezza bottiglia de spumante del '35 e du' ciotole de noccioline che magari nun erano manco gratis..... "
    Cesare: "E per te questa sarebbe stata 'na grande novità, visto che sò vent'anni che paghi regolarmente tutte le consumazioni...." Giulio, scuotendo la testa e rivolgendosi a Marco: "Scua eh, ma 'sti due ultimamente so' più insopportabili del solito..... e è tutto dire.... "
    Marco, sorridendo: "Oh ma non è che Lucia e Stefania c'hanno avuto la stessa idea e si sono portate Eva in un night come questo qui da qualche altra parte.....???"
    Ezio: "Oddio, proprio come questo no.... "
    Marco, dubbioso: "Dici.....??"
    Ezio: "Eh certo.... che se porta 'na ragazza in un night dove ce so' le ballerine sul cubo....?? Casomai l'avranno portata in un night co' gli spogliarellisti sul cubo.... "
    Giulio, sgranando gli occhi: "Oh oh, ma che stai a dì....?? Mì moglie che se ne stà in un night davanti un paio de deficienti che fanno la danza del ventre sul cubo.... guarda, non ci crederei nemmeno se la vedessi.... "
    Ezio: "Eh quello sarà difficile.... "
    Giulio, dubbioso: "Cosa....??"
    Ezio: "Che la vedi.... quella mica vien qui per farsi vedè da te.... vai a sapè in che locale s'è infilata.... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla spalla: "Ma che insisti....?? T'ho detto che Lucia in questi posti non c'è mai venuta, e sicuramente non c'è andata stasera.... "
    Cesare, ridendo: "E poi oh... guarda che state sulla stessa barca Ezio.... tu' moglie stà con Lucia.... se ce sta Lucia, ce stà pure lei...."
    Ezio, alzando lo sguardo e dandosi una pacca sulla testa: "Porca miseria oh, c'ha ragione.... 'sta cosa m'era sfuggita..."
    Cesare, voltandosi verso di lui: "Eh meno male... sennò me sarei preoccupato..... "
    Una ragazza semi nuda si avvicinò al tavolo con un blocchetto in mano e si fermò proprio accanto a Ezio, che per guardarla più da vicino si allungò talmente tanto che Giulio dovette reggergli la sedia per evitare che si sdraiasse in terra.
    La ragazza, sorridendo: "Buonasera signori.... allora, vogliamo ordinare.....??"
    Ezio, squadrandola da capo a piedi: "E me sa che quello che voglio ordinà io nun ce stà nel menù..... "
    Giulio, lanciandogli un'occhiataccia: "Molto volentieri grazie.... Quanti pasti servite....???"
    La ragazza: "Cinque, compresi l'antipasto e il dolce.... ma potete ordinare quello che preferite, ovviamente.... "
    Marco, annuendo: "Portaci solo il primo e il secondo, grazie.... "
    La ragazza, guardandolo negli occhi: "Sicuro che non vuoi ordinare anche un bel.... dolce.....???"
    Ezio, dando una gomitata a Giulio: "Senti questa come parla oh..... secondo me questa qui stà a allungà gli occhi.... "
    Cesare, ridendo: "Eh certo, lei allunga gli occhi..... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "No no grazie.... niente dolce.... per quello posso aspettare domattina.... "
    La ragazza, avvicinandosi a lui e mettendogli un braccio intorno al collo: "Va bene.... ma se dovessi cambiare idea sai dove ordinare..... e soprattutto a chi ordinare.... "
    Marco, sorridendo: "Lo terrò presente..... "
    La ragazza si allontanò lentamente lanciando di tanto in tanto qualche altro occhiata a Marco, che ricambiava sorridendo e scuotendo la testa.
    Giulio si voltò verso Ezio e gli diede una pacca sulla schiena: "Ahò, ma la voi finì....??? T'è venuto un collo come quello de 'na giraffa a forza d'allungarlo.... "
    Marco si voltò quando sentì qualcuno che gli appoggiava una mano sulla spalla, e incrociò lo sguardo di Monti che si era avvicinato al tavolo.
    Monti, gesticolando: "Eccoli quà i nostri festeggiati.... nazi, il nostro festeggiato... allora Cesaroni, che ne dice dell'organizzazione....??? Ve l'avevo detto che il nostro locale era il no piuma ultra de tutta la capitale... "
    Marco, sorridendo: "Eh si, me ne sono accorto.... "
    Monti, dandogli una pacca sulla spalla: "E che ve ne pare del servizio...?? I nostri addetti sono sempre molto disponibili... "
    Marco, annuendo: "Questo è poco ma sicuro.... "
    Ezio: "Ma và alla grande Trick e Track... te sei un genio, lo sapevo io che facevamo bene a venì da te... A proposito oh.... ma nun è che quella cameriera de prima c'ha la residenza vicina alla Garbatella... "
    Monti, ridendo: "E bravo Ezio, te sei scelto proprio il pezzo forte de tutto lo staff.... che vorresti passà a farle un saluto de persona....??"
    Cesare: "Eh certo.... poi magari se è troppo lontano ce se fà accompagnà da su' moglie... tanto lei è 'na donna moderna.... vero Ezio....???"
    Ezio, sgranando gli occhi: "No vabbè, che c'entra... era così, pe' sapè.... Mica c'erano secondo fini.... "
    Cesare: "Eh si... sai com'è, lui fà la collezione de indirizzi.... gli chiede pure alle commesse dei negozi d'antiquariato... basta che siano sotto i quarant'anni... "
    Monti, ridendo: "Eh eh, lo so.... il nostro Masetti c'ha l'occhio lungo.... "
    Giulio: "Più che altro c'ha il collo lungo.... da stasera..... "
    Monti, guardandosi intorno: "A proposito.... nun è che v'è capitato de incrocià mì moglie... so' dieci minuti che la cerco ma nun me riesce de trovarla.... che fine ha fatto....???"
    Cesare: "Nun la trovi più.....???"
    Monti: "Eh no.... è sparita..... "
    Cesare: "Nun te preoccupà.... stà in buone mani..... l'ultima volta che l'ho vista stava facendo un giro panoramico del locale insieme a Barilon.... "
    Monti, ridendo: "Ah bene.... nessun problema allora.... "
    Cesare, accostandosi a Giulio: "Su questo c'ha ragione.... "
    Monti: "Beh, sò sicuro che ve divertirete un mondo stasera... ora scusate se ve lascio, ma il dovere me chiama.... Sà, i ragazzetti che stanno là dietro sò bravi, però senza il capo che glie dà lo rotta da seguì vanno un po' in confusione... so' ragazzi.... ce sentiamo dopo... e me raccomando.... per qualunque cosa basta che facciate un fischio, e io sò da voi... " Si avvicinò a Giulio dandogli una gomitata sul braccio: "... oddio, non proprio per qualunque cosa.... se c'avete necessità particolari, ce stanno le nostre addette apposta per quello... nun so se me spiego.... "
    Monti si allontanò da loro a passo svelto, fermandosi di tanto a salutare i clienti mentre Marco rideva scuotendo la testa.
    Ezio: "Eh beh certo, c'ha ragione.... Se c'è manca 'na bottiglia de vino mica possiamo andà a chiederla a lui.... lui è il capo della baracca, occupa un posto de rilievo quà dentro oh, ma che scherziamo.... "
    Giulio: "Una bottiglia de vino....."
    Ezio: "Eh certo.... perchè, te serve 'na bottiglia d'acqua....???"
    Cesare: "No.... ce servirebbe 'na bottiglia de fosforo per te ma me sà che qui non le servono.... "
    Ezio, aggrottando la fronte: "Si... e n'ho sentito parlà de 'sta bibita.... ma me sà che nun è alcolica, figurati se ce la danno quà dentro...."
    Cesare, alzandosi in piedi: "Senti... io vado a vedè se ritrovo Barilon.... che se quello lo becca con la moglie finisce de scontà gli arresti domiciliari che gli hanno revocato l'anno scorso... ce manca solo la magistratura quà dentro e poi avemo completato il circo.... " Si voltò un attimo verso Ezio: "Che amarezza.... !!!"
    Ezio, guardandolo allontanarsi: "Ma che ho detto....???"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Niente niente.... non farci caso... sente la mancanza di Pamela.... " Allungò la mano per prendere la bottiglia di vino rosso al centro della tavola ma rschiò di cadere in avanti quando qualcuno gli rovinò addosso spingendolo sulla schiena.
    Si voltò e incrociò lo sguardo un ragazzo alto e dinoccolato vestito molto elegantemente, che si stava faticosamente risollevando appoggiandosi al tavolo.
    Il ragazzo, alzando un braccio: "Cavolo.... scusa, sono inciampato sulle scarpe.... Te l'avevo detto che erano troppo grandi per me.... "
    La ragazza che aveva accanto sorrise scuotendo la testa: "Si certo, ora è colpa delle scarpe.... Stai sempre con la testa tra le nuvole, per forza inciampi.... "
    Il ragazzo, scuotendo la testa: "Si va bene và.... Scusa ancora.... tutto a posto....???"
    Marco, sorridendo: "Si si, tranquillo.... Poteva andarti peggio e sbattere la testa sul pavimento.... " Alzò lo sguardo verso di lui e rimase per un attimo in silenzio, aggrottando la fronte.
    Marco, sorpreso: "Ehi aspetta un attimo.... ma non ci siamo già visti da qualche parte io e te....???"
    Il ragazzo, dubbioso: "Dici....???"
    Marco, annuendo: "Eh mi sa proprio di si.... anche se non riesco a ricordare dove.... "
    Giulio, alzando lo sguardo: "E me lo ricordo io.... te sei James.... il testimone de nozze.... ma guarda te oh, certo che il mondo è proprio piccolo.... Ma che ce fai da 'ste parti....???"
    James, dandosi una pacca sulla testa: "Ma certo, i Cesaroni.... Come ho fatto a non riconoscervi subito.... "
    Giulio: "Eh beh sai, nun è che ce siamo visti poi tante volte... giusto quella.... "
    James, annuendo: "Eh si, è vero.... Anche voi siete venuti alla festa.....???"
    Giulio, ridendo: "Eh beh, mica potevo mancare alla festa d'addio al celibato de mì figlio...."
    James, voltandosi verso Marco: "Ma che sei tu il festeggiato....???"
    Marco, annuendo: "Ho paura di si... mi hanno fatto proprio una bella sorpresa... io pensavo di andare all'inaugurazione di una nuova pizzeria, pensa te.... "
    James, sorridendo: "Ah, ma allora ti sposi....?? Complimenti, mi fà piacere.... Certo, l'ultima volta che ci siamo incontrati non abbiamo avuto molto tempo per fare... conoscenza.... "
    Marco, portandosi la mano alla mascella: "Si, mi ricordo... Però possiamo sempre rimediare... potete sedervi qui al nostro tavolo, se non avete qualcun altro che vi aspetta.... "
    James, scuotendo la testa: "No figurati... siamo usciti dall'albergo per fare un giro e non sapevamo dove passare la serata, e allora abbiamo deciso di fare un salto in questo locale quando abbiamo visto che c'era una festa... spero che non fosse una festa privata... "
    Marco, ridendo: "Guardati intorno... pensi che io conosca tutta questa gente....??? Non sono ancora così popolare da avere tutti questi amici.... "
    James: "Si, lo immaginavo.... Allora grazie.... "
    Giulio, sorridendo: "Ma figurati.... a 'sto tavolo c'è posto per lo meno per altre dieci persone.... "
    James, indicando con lo sguardo la ragazza che aveva accanto: "Ah questa è Greta, la mia ragazza.... "
    Marco, stringendole la mano: "Ciao... piacere di conoscerti.... "
    Greta, sorridendo: "Il piacere è mio.... Ho sentito molto parlare di te... "
    Ezio: "Eh certo, me l'immagino.... questo fà tanto il modesto ma ormai è un cantante de grido, lo conoscono tutti.... "
    Greta, annuendo: "Ah senza dubbio... ho ascoltato quasi tutte le tue canzoni... Sono bellissime.... "
    Marco, sorridendo e abbassando lo sguardo: "Grazie, troppo gentile... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla testa: "Guarda questo oh.... Ha cantato davanti a 50.000 persone, in diretta televisiva e ancora diventa rosso come 'na fetta de peperoncino quando qualcuno glie fà un complimento.... "
    Greta, sorridendo: "Comunque non ho sentito parlare di te solo per le canzoni che scrivi.... anzi, direi che in quel momento l'argmento di discussione era leggermente più delicato.... "
    Marco, annuendo: "Ah bene... posso immaginare l'idea che ti sarai fatta di me.... "
    Greta, scuotendo la testa: "No... non mi piace farmi idee sbagliate sulle persone ascoltando i giudizi degli altri.... Soprattutto quando questi giudizi non sono proprio imparziali.... "
    Marco, sorridendo: "Beh meno male.... Ma voi siete qui in vacanza....???"
    James: "Eh magari.... No, siamo venuti per incontrarci con il proprietario del vecchio Bostonian.... "
    Marco: "Ah... ma non era il ristorante di.... "
    James, annuendo: "Proprio quello.... avremo pensato di rilevarne la proprietà per trasferirci a Roma.... Sai com'è, ci siamo un po' stancati del fumo e della confusione di New York... l'anno scorso siamo venuti in vacanza in Italia e abbiamo deciso di passarci un po' più di tempo.... "
    Giulio, sorridendo: "Eh beh certo.... Roma è un'altra cosa.... Ma pure te stai nell'ambiente dei ristoranti....???"
    James: "Eh si... Ho fatto l'aiuto cuoco nei migliori ristoranti di New York per un sacco di tempo.... ho lavorato parecchi anni anche con Alex.... mi ha insegnato molto e siamo diventati amici... è per questo che chiese a me di fargli da testimone al suo matrimonio.... Quando siamo tornati a New York con tutti i soldi che avevo messo da parte ho rilevato il vecchio ristorante di Alex.... l'aveva venduto quando era tornato a Roma.... "
    Marco: "Si certo, me lo ricordo.... Come và il locale adesso....??"
    James: "Molto bene, non ci possiamo lamentare... A volte si sente la mancanza di Alex tra i fornelli.... certo, non di quello con cui abbiamo lavorato dopo il ritorno da Roma.... era davvero irriconoscibile.... Io ho cercato di aiutarlo come meglio ho potuto, ma non ci sono riuscito... probabilmente perchè non voleva essere aiutato.... "
    Marco, annuendo: "Allora sei stato tu a licenziarlo....???"
    James: "Non ho potuto fare altro, purtroppo..... ma tu come facevi a saperlo....??"
    Marco, sorridendo: "Diciamo che ne avevo sentito parlare.... Perchè dici che non hai potuto fare altro....??"
    James: "Te l'ho detto.... dopo quello che è successo l'anno scorso è diventato intrattabile... stava sempre distratto, non si impegnava più nel lavoro, spesso e volentieri arrivava con ritardi mostruosi mettendoci in grande imbarazzo con i clienti... un paio di volte ha fatto anche dei pasticci incredibili in cucina.... è un miracolo se il vice sindaco della città non ci ha denunciati tutti quanti.... "
    Marco: "Perchè, che aveva fatto...???"
    James: "Ah niente... a parte preparargli un bel piatto di pasta al pomodoro.... "
    Ezio: "Eh beh, che c'è de male....?? Lo doveva ringrazià, con tutte le schifezze che se magnano in America una volta tanto ha fatto un pasto decente... "
    James: "Sicuramente.... e poi ha passato tutta la sera in una corsia d'ospedale... il vice sindaco è intollerante al glutine... noi ovviamente lo sapevamo e avevamo dato precise istruzioni perchè usassero pasta senza glutine.... ma purtroppo qualcuno se ne è dimenticato... o forse neanche ci aveva ascoltati, fatto stà che l'abbiamo scampata bella.... è un vecchio conoscente di famiglia, e per fortuna l'abbiamo convinto a chiudere un occhio... ma capisci bene che non potevamo far finta che non fosse successo niente.... non sai quanto mi è costato farlo, ma ho dovuto chiedergli di lasciare l'incarico.... "
    Marco: "Capisco... Forsi pensi anche tu che sia un po' colpa mia.... o magari di Eva.... vero...???"
    James, scuotendo la testa: "No.... figurati..... io Alex lo conosco da una vita, e gli voglio bene.... ma so benissimo che tutto quello che è successo lui se lo è andato a cercare... ha sbagliato troppo.... tu ed Eva non c'entrate proprio niente.... E' con lei che ti sposi...??"
    Marco, sorridendo: "Si, infatti.... Se non te la senti di farmi gli auguri lo capirò benissimo... "
    James: "E perchè non dovrei....???Te l'ho detto come la penso... Eva l'ho conosciuta a New York, due anni fà.... è una ragazza molto in gamba, ma si vedeva che era un pesce fuor d'acqua... Veniva spesso al ristorante a trovare Alex.... ma in tutte le volte che l'ho vista non sono mai riusciuto a vederle sorridere... Ogni tanto si sforzava di ridere, ma era chiaro che non era per niente felice... Mi chiedevo cosa aspettasse a prendere il primo volo per l'Italia e a tornare a casa.... Mah, probabilmente se non avesse scoperto di essere incinta non l'avrebbe mai fatto... sarebbero stati una di quelle tante coppie tristi che arrivano a sposarsi senza nemmeno sapere il perchè, e dopo un paio d'anni di matrimonio scoprono di non avere niente in comune e di non essersi mai amati... "
    Marco, annuendo: "E' probabile.... "
    James: "Io gliel'avevo detto.... non puoi arrabbiarti con lei perchè ti ha tenuto nascosto qualcosa quando tu sei stato il primo a non essere sincero, e a trascurarla per tre mesi da quando vi siete trasferiti a New York... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Scusa ma... perchè dici che non è stato sincero con Eva....???"
    James, sospirando: "Beh, capisco che ci sono cose delle quali non è facile parlare neanche con le persone che ami... ma una cosa del genere non puoi tenertela per te.... perchè quando stai insieme a una persona non riguarda più soltanto te, ma anche lei.... Se avessi saputo di non poter avere figli sarebbe stata la prima cosa che avrei detto a Greta quando abbiamo deciso di stare insieme.... se non l'avessi fatto mi sarei sentito un verme.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Ma di cosa stai parlando....?? Chi non può avere figli....???"
    James: "Alex.... Come... non ne sapevi niente.....??"
    Marco, sgranando gli occhi: "E chi doveva dirmelo....??? Lui forse.....????"
    James: "Poco prima di andarsene dal ristorante mi aveva detto che avrebbe fatto sapere la verità ad Eva perchè voleva chiederle scusa..... a lei e anche a te..... Non l'ha fatto....???"
    Marco: "Secondo te.....???"
    James, passandosi una mano tra i capelli: "Oh cavolo.... Mi sa che ho combinato un bel guaio... "
    Giulio, aggrottando la fronte: "Ma dai, che sta a dì....??? Non è possibile....Scusa, quando venne a sapè che Eva e Marco.... si insomma, ce semo capiti.... se ne andò via tutto incavolato dalla sala parto per farsi gli esami, perchè voleva esse sicuro che il padre fosse lui.... e poi dopo quando ha scoperto che invece era Marco s'è pure incazzato de brutto.... "
    James: "E' proprio per quello che se l'è presa tanto.... lui lo sapeva benissimo che il figlio non era suo.... lo ha scoperto nel momento stesso in cui Eva gli ha detto di essere incinta... ma l'idea di essere stato tradito per un ragazzino di dieci anni che non aveva mai preso in considerazione proprio non riusciva a mandarla giù.... è sempre stato molto orgoglioso..... "
    Marco, stringendo i pugni: "Non è proprio l'aggettivo che avevo in mente..... "
    Giulio, passandosi una mano tra i capelli: "E te questo lo sapevi....???"
    James, scuotendo la testa: "No, mi creda... io non ne sapevo niente.... Se lo avessi saputo lo avrei subito detto a Eva.... per me, per noi era diventata quasi un'amica.... No, Alex me l'ha detto solo quando siamo tornati a New York.... Non avevo mai capito perchè se la fosse presa così tanto quando scoprì che Eva aspettava un bambino... insomma, posso capire che lì per lì uno possa anche avere una reazione non proprio positiva, o magari anche avere un po' di paura.... ma così mi sembrava eccessivo.... E infatti lo era..... si era arrabbiato così tanto perchè aveva scoperto che Eva lo aveva tradito con qualcun altro.... "
    Giulio, alzando lo sguardo: "Cioè scusa, famme capì.... lui è tornato da Eva sette mesi dopo averla cacciata de casa in quel modo.... ha detto che se voleva prende le sue responsabilità, che voleva portarla a vivere con lui, che era disposto a crescere il bambino e a sposare la madre... e tutto questo quando già sapeva di non essere lui il padre del bambino....??? E senza dire niente a Eva...????"
    James, annuendo: "Credo proprio di si, signor Cesaroni.... "
    Ezio, scambiandosi un'occhiata con Giulio: "Ammazza che gran figlio de' bona donna oh.... Questo è da codice penale proprio..... "
    Giulio: "No questo è da codice sanitario, perchè se lo trovo lo manno all'ospedale.... hai capito il bastardo.... ha avuto pure il coraggio de fà l'incazzato quando ha saputo de Marco e Eva.... "
    Marco, annuendo e alzandosi lentamente dal tavolo: "Tranquillo papà, non c'è bisogno che ti disturbi.... "
    Giulio, dubbioso: "Per fare che....???"
    Marco, sorridendo leggermente: "Per mandarlo all'ospedale.... non ti preoccupare, a quello posso pensarci anche io.... "
    Giulio, prendendolo per un braccio: "Dai Marcolì.... lo so che c'hai un diavolo per capello però così nun risolvi niente.... "
    Ezio: "Eh certo, c'ha ragione.... poi vai a sapè quello 'ndo se sarà cacciato a quest'ora.... "
    Marco: "Meno lontano di quanto non pensiate.... vero James.....???"
    James, alzando lo sguardo: "Non capisco Marco.... che dovrei sapere io....???"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Vuoi farmi credere che non sai niente del fatto che Alex è qui a Roma.... "
    Ezio, voltandosi verso Giulio: "Ah, hai capito.... c'è sta pure il cornutone.... "
    Giulio, sorpreso: "Sta a Roma....?? Scusa, e te che ne sai.....???"
    Marco: "Lascia stare papà, è una storia lunga.... Allora, non vuoi dirmi proprio niente James.....??"
    James, sorridendo: "Ho paura di averti già detto anche troppo..... non imparerò mai a tenere la bocca chiusa.... "
    Marco: "Voglio solo parlargli.... "
    James, ridendo: "Si, come no.... Senti io non dico che tu non abbia ragione, e posso capire cosa stai provando... Ma prenderlo a pugni non cambierà quello che è già successo.... e poi alla fine tutto si è sistemato, o sbaglio....??"
    Marco: "Eh eh, certo..... A quest'ora se la starebbe spassando in un locale di New York mentre Eva sarebbe a casa sua a preparare la pappa per la piccola se fosse stato per quel figlio di puttana..... Avrebbe distrutto la sua vita e anche la mia sapendo di non essere lui il padre.... l'ha riportata a casa sua, l'ha convinta a sposarlo, solo per il bene di quel bambino che doveva nascere.... non ha pensato neanche per un attimo che lo stava portando via al vero padre... non ha pensato neanche per un attimo che stava per strapparmi di dosso un pezzo della mia vita....???? "
    James, sospirando: "Si lo so Marco.... però.... "
    Marco: "Però cosa.....eh.... però cosa.....???!! A lui non gliene è mai fregato niente di Eva.... non gliene è mai fregato niente del bambino, delle sue responsabilità, della sua felicità, della sua vita... a lui è sempre importato solo di se stesso.... Voleva soltanto un bel trofeo da mettere in mostra all'ingresso del suo ristorante newyorkese... e non si è fatto nessuno scrupolo per riportarselo a casa.... " Scostò la sedia dal tavolo e si allontanò a passo svelto.
    James, alzandosi in piedi: "Marco, dove vai....???"
    Marco, voltandosi verso di lui: "A restituirgli una cosa che mi ha dato l'anno scorso.... pensavo che non avrei avuto più occasione di ridargliela, ma a quanto pare adesso ne ho una irripetibile.... "
    Giulio, alzandosi dal tavolo e raggiungendolo: "Ma 'ndo vai Marco....??? Non sai manco dove stà quello....'ndo lo voi cercà....???"
    Marco, guardandolo negli occhi: "In albergo..... "
    Giulio, ridendo: "Eh beh certo, qui stamo a Pizzighettone, ce stà solo un albergo in tutta la città.... mica sarà difficile andarlo a trovà.... "
    Marco, stringendo i pugni: "Gli girerò tutti se sarà necessario.... ma ti giuro che io quel verme lo scovo, anche a costo di rivoltare tutti gli alberghi della città come calzini.... ho chinato la testa quando è entrato nella nostra vita.... ho chinato la testa quando se n'è andato con Eva a New York... ho chinato la testa quando è tornato a portarmela via... ma con questa carognata ha passato il limite.... e stavolta non ho nessuna intenzione di fare finta di niente, mi dispiace.... "
    Giulio sospirò un paio di volte passandosi una mano tra i capelli mentre Marco si allontanava a passo svelto verso l'uscita del locale.



    Lord Byron Hotel, a Villa Borghese, mezz'ora prima....



    Eva rimase per un attimo immobile davanti al grande albergo, ormai a poche centinaia di metri davanti a lei, e lo guardò sospirando e stringendo forte i pugni. Si passò una mano tra i capelli, ripensando alle parole che aveva sentito qualche minuto prima e che le stavano ancora rimbombando nelle orecchie: Alex non può avere figli..... Socchiuse gli occhi e tornò indietro con la memoria a quello che succedeva due anni prima, quando lei stava ancora cercando di accettare un regalo che mai si sarebbe aspettata di ricevere, anche se era la cosa più bella che le fosse mai capitata. Si sentiva solo, abbandonata, insicura. Sapeva di aver fatto l'errore più grand di tutta la sua vita e di non essere più i tempo per rimediare... sapeva che quel regalo inaspettato aveva spazzato via ogni speranza di potersi riavvicinare all'unia persona che avesse mai amato, e che l'avessa mai amata.
    E poi il riavvicinamento. Bello, inaspettato, diverso. Lento ma costante.
    Sembrava incredibile, ma niente gli aveva avvicinati come quella cosa che invece avrebbe dovuto separarli per sempre... erano più vicini allora di quanto non lo fossero mai stati, nemmeno qundo erano insieme. Era difficile, certo..... non sarebbe stato facile ricominciare dopo tutto quello che era successo.... non sarebbe stato facile ricominciare da quel regalo che in fondo non era loro.
    Eppure lei sentiva che ci sarebbero riusciti. Anzi, era sicura che non avrebbero dovuto nemmeno faticare tanto.... perchè nonostante tutto quello che era successo, gli errori, le incomprensioni, le amarezze.... erano ancora una cosa sola..... e niente e nessuno sarebbe mai riuscito a cambiare questa cosa.
    Già, niente e nessuno a parte lui.
    Lui, che era il vero padre di quel regalo che portava in grembo. Lui che l'aveva trascurata, trattata male, cacciata di casa, ignorata per dei mesi senza mai farsi vivo... ma era il padre.... una parte di quello che si stava portando dentro era sua.... Come avrebbe potuto negargliela....??? Aveva il diritto di far portare a Marco il peso di quella gravidanza, il peso di un figlio nato un anno dopo la festa per la loro maturità, ad appena vent'anni....? E aveva il diritto di negare al padre di quel bambino la possibilità di crescerlo.....?? No, certo che non lo aveva. Lei aveva sbagliato, tanto. Lei dovevo porre rimedio a tutti questi errori.
    Lo fece, prendendo l'unica decisione che non avrebbe mai voluto prendere, ma che in quel momento pensava essere assolutamente inevitabile. Si guardava intorno, in silenzio. Sapeva benissimo di non essere felice. Si sentiva più sola in quei giorni che in tutti quei mesi in cui aveva dovuto affrontare la sua gravidanza da sola. O meglio, quando pensava di essere sola. Quante volte aveva soppresso il desiderio di uscire da quella porta, attraversare di corsa tutta la città e tornare nell'unico posto dove voleva essere, accanto all'unica persona che avrebbe voluto vicino a se. Ma non lo poteva fare. Non lo doveva fare. Non era giusto nei confronti di Alex.... non era giusto nemmeno nei confronti di Marco. E lei che aveva sempre pensato a se stessa ora voleva e doveva pensare anche alla vita e alla felicità degli altri, oltre alla sua. Aveva accettato quella proposta, quell'anello, quasi senza sorridere, senza rispondere al bacio che le aveva dato. Aveva soffocato le lacrime quando Marco le aveva detto che sarebbe partito e che sarebbe stato lontano per un anno.... perchè sapeva che da quel viaggio lei non lo avrebbe mai più rivisto. O almeno, non come lo vedeva adesso. Era la fine di tutti i suoi sogni, di tutti i suoi desideri.
    Ma doveva farlo. Era giusto fare così.
    Ci aveva pensato tante volte..... Cosa sarebbe successo se quella peste non avesse deciso di nascere proprio nel momento più (meno) opportuno.....?? Cosa sarebbe successo se spinta dalla paura o da quel senso del dovere completamente sbagliato avesse pronunciato su quell'altare la parola "si"....??? Sarebbe bastato un niente, un dettaglio, e la storia di quella giornata sarebbe potuta cambiare completamente.... e con lei anche la storia della sua vita.... E perchè.....??? Lei stava rinunciando a tutti i suoi sogni per una menzogna. Lei avrebbe rinunciato a tutti i suoi sogni per la bugia più grande che si potesse dire ad una persona. E probabilmente anche tutto quello che le aveva raccontato qualche giorno prima non era vero. Forse era solo un pretesto per vendicarsi di quell'affronto che era stato costretto a subire l'anno prima quando lei gli aveva detto davanti a tutti che in realtà amava un altro. Non si era potuto prendere lei, e ora cercava di prendersi la sua serenità, di disturbare quello per lei era il momento più bello di tutta la sua vita. E magari anche i suoi soldi.
    Eva scosse la testa e riprese a camminare, alzando lo sguardo e cercando di non far esplodere prima del tempo tutta la rabbia che si portava dentro. Si chinò un attimo prendendo qualcosa da terra quando ormai era arrivata a poche decine di metri dall'entrata dell'albergo. A testa alta oltrepassò due clienti in abiti eleganti che stavano uscendo ed entrò per la porta girevole. L'ambiente all'interno certo non era molto compatibile con l'idea che qualche giorno prima si era fatta di Alex. Un ingresso sontuoso, con grandi lampadari che pendevano dal soffitto, un ampia sala d'attesa alla sua sinistra con due divani, tre poltrone e molti clienti in giacca e gravatta che stavano parlando da un sorso e l'altro di champagne. Eva sorrise scuotendo la testa e poi si avvicinò alla reception, aspettando per qualche secondo l'arrivo dell'addetto. Si accorse solo dopo che doveva essere lei a richiamarne l'attenzione con il campanello che stava sul bancone. Eva lo spinse tre volte con forza e si presentò davanti a lei sulla sessantina, stempiato e in doppio petto, che sembrava un po' incuriosito dalla ragazza molto poco elegante, sudata e con il fiatone che si ritrovava davanti.
    L'uomo, guardandola negli occhi: "Buonasera signorina.... Desidera......???"
    Eva: "Salve.... Senta, vorrei parlare con il signor Trebbiani.... Alex Trebbiani.... è in camera.....??"
    L'uomo, sorpreso: "Mah, veramente signorina..... "
    Eva, alzando la voce: "E' in camera o no....???"
    L'uomo, gesticolando: "Per favore, signorina, cerchi di controllarsi.... questo è un albergo a cinque stelle.... "
    Eva: "Sa dove se le deve mettere le cinque stelle..... "
    L'uomo: "Signorina, la prego..... Non sia volgare...... "
    Eva, sbuffando: "E lei non sia stupido.... Le ho fatto una domanda molto semplice mi sembra.... voglio solo sapere se questo signore è in camera o è uscito.... se in camera allora salgo a fargli una visita, sennò lo aspetto qui... non c'è problema.... parlerò della questione mediorientale con il Ministro degli Esteri.... pure lui sta per arrivare.....???"
    L'uomo, aggrottando la fronte: "Veramente il Ministro Frattini non è nostro cliente.... "
    Eva: "Ma pensa te.... Vi consolerete con Berlusconi.... "
    L'uomo, sospirando: "Signorina, la prego.... Cerchi di capire.... io non posso dirle i nomi dei nostri clienti.... c'è la legge sulla privacy.... "
    Eva: "Me ne frego della privacy.... non le ho chiesto se il Primo Ministro ha preso la stanza migliore.... le ho chiesto se il signor Trebbiani è vostro cliente.... Trebbiani, capisce....?? Un illustre sconosciuto.... "
    L'uomo, scuotendo la testa: "E io non posso accontentarla, mi dispiace.... Se vuole può attendere in sala d'attesa per vedere se arriva il suo.... amico....."
    Eva, stringendo i pugni: "Amico un corno..... "
    Stava per andarsene quando sentì la porta dell'ascensore che si apriva e vide la sagoma di Alex che ne usciva in smooking e cravatta, completamente rasato e ripulito da capo a piedi. Portava a braccetto una donna, apparentemente molto più grande di lui, cosparsa di gioielli dalla testa alle mani.
    Eva, voltandosi verso l'uomo dietro al bancone: "Grazie per la gentile collaborazione.... il mio "amico" mi ha risparmiato un mucchio di fatica.... " Si scostò dal bancone e si avvicinò lentamente alla coppia che aveva davanti a se.
    Quando Alex guardò davanti a se sbiancò come un panno lavato, sgranando gli occhi. La donna che aveva accanto a se lo guardò dubbiosa, cercando di scuoterlo, ma lui non riusciva nemmeno a parlare. Eva si fermò a pochi passi da lui, incrociando il suo sguardo e senza dire una parola. La donna la guardò dubbiosa e poi le rivolse cautamente la parola: "Salve signorina.... per caso ci conosciamo....???"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Eh, credo proprio di no...Però mi sembra di conoscere il suo compagno.... anzi, il suo cavaliere... Non sembra anche a lei.....???"
    Guardò un attimo Alex aspettando la sua risposta, che non arrivò. Abbassò lo sguardo, deglutendo e sospirando nervosamente.
    Eva, avvicinandosi a lui: "Che c'è....?? Ha perso la lingua, signore.....?? Strano.... tre giorni fà sembrava avere una gran voglia di parlare.... le è passata tutta insieme....???"
    La donna, sorpresa: "Ma di cosa stà parlando.....?? Alex, che stà succedendo....???"
    Alex, voltandosi verso di lei: "Niente niente.... stai tranquilla.... è soltanto un equivoco, ora lo chiariamo subito.... "
    Eva, ridendo: "Eh già.... Lo sà signora, questo equivoco l'anno scorso stava per sposare il suo cavaliere.... "
    La donna, sgranando gli occhi: "Che cosa.....???"
    Eva, avvicinandosi ad Alex e mettendogli una mano sulla spalla: "Ma come, non le hai detto niente....?? Ah.... e io che pensavo che ci avessi messo un sacco di tempo per dimenticarti di me.... che avessi sofferto come un cane bastonato per un anno e mezzo... e invece vedo che ti sei consolato alla svelta.... e anche molto bene.... Complimenti, non hai perso il tuo proverbiale buon gusto.... D'altronde non c'era da aspettarsi niente di meno da uno che ha tenuto per tre mesi un quadro di melanzane in camera da letto...."
    La donna, voltandosi verso di lui: "Alex.... ma cos'è questa storia....?? Stà dicendo la verità....???"
    Alex, annuendo: "Si... è vero, era la mia fidanzata..... "
    La donna: "E stavi per sposarti....???"
    Alex, avvicinandosi a lei: "Ma è il passato tesoro.... tutto questo è stato prima che ti conoscessi.... Non ha nessuna importanza.."
    Eva, annuendo: "Su questo hai ragione.... quello che c'è stato fra noi non ha assolutamente nessuna importanza.... e lo sai perchè....??? Perchè era tutta una menzogna.... una grandissima menzogna, la peggiore che un uomo possa dire ad una donna...."
    Alex, distogliendo lo sguardo da lei: "C-cosa....?? Di cosa parli....???"
    Eva: "Non l'hai detto neanche lei...??"
    La donna, prendendolo per un braccio: "Cosa....?? Detto cosa.....???"
    Eva, sorridendo leggermente: "Il suo compagno non può avere figli.... "
    La donna, sgranando gli occhi: "Alex.... è vero....??"
    Alex rimanse in silenzio, senza parlare. Eva gli si avvicinò ancora di più: "Pensi che sia questo il problema.....?? No Alex, non è questo il problema.... Il problema è che tu non mi hai detto niente neanche quando sono rimasta incinta.... e hai continuato a farmelo credere anche quando sei tornato da me, e mi hai spinto a lasciare tutto quello che amavo di più al mondo. Quanto eri disposto a prendermi in giro....?? Quanto avresti continuato.... un mese, un anno, dieci anni.... eh....?? Quanto avresti aspettato a dirmi che in realtà tu non potevi essere il padre di mia figlia, e che non c'era niente, assolutamente niente che mi legasse a te....??? Quanto.....??? " Eva lo afferò per la giacca e lo spinse indietro: "Rispondimi, figlio di puttana.... !!!!" Da dietro di loro sbucò di nuovo l'uomo stempiato, mettendosi le mani sulla testa: "Oh Signore, che stà succedendo adesso....?? Lei... ancora lei.... che altro sta combinando....???"
    Eva, voltandosi verso di lui: "Lei non si azzardi ad immeschiarsi, capito....??!!!"
    L'uomo si fermò a mezza strada, alzando gli occhi al cielo. Alex afferò le mani di Eva e se le tolse di dosso, guardandola negli occhi: "Sei tu la puttana.... Tu mi hai tradito.... Sei andata a letto con quel ragazzino mentre io stavo a casa tua a giocare a biliardino... Senza nessun riguardo.... e sei partita con me come se niente fosse successo.... ti sei infilata sotto le mie coperte come se niente fosse successo.... Che cosa volevi da me, che facessi finta di niente anch'io....???"
    Eva, scuotendo la testa: "E' vero, ti ho tradito.... Ma spiegami una cosa Alex: perchè non te ne sei andato....?? Perchè non ti sei rifatto una vita....?? Perchè sei tornato a rovinare la mia quando sapevi che tra noi non c'era più niente, e che non avrebbe mai potuto esserci più niente....??? Perchè volevi costringermi a sposarti quando sapevi benissimo che non eri il padre del bambino....?? Perchè volevi togliere al vero padre la gioia di veder nascere e crescere suo figlio....?? Spiegami perchè..... "
    Alex la guardava negli occhi, senza parlare. Eva scosse la testa e poi gli si scagliò contro urlando con tutta la voce che aveva in corpo: "Perchè.....????!!!!!"
    Alex, senza distogliere lo sguardo da lei: "Tu mi avevi ingannato.... mi avevi preso in giro per poi andare a spassartela con il tuo amante.... Perchè io non dovevo fare la stessa cosa con te.....???"
    Eva, annuendo: "Tu non avevi nessuna intenzione di stare con me, vero....?? Non avevi nessuna intenzione di prenderti cura della bambina nè tantomeno della madre... Volevi sposarmi per poi piantarmi e lasciarmi in mezzo ad una strada... è così vero...?? Era questa la tua vendetta per il tradimento....???"
    La donna si passò una mano tra i capelli e poi si rivolse ad Alex; "Per favore Alex.... dimmi che non è vero.... dimmi che sono tutte bugie... per favore, dimmi che non c'è assolutamente niente di vero in tutto quello che dice questa ragazza....."
    Eva, sorridendo leggermente: "Non dirglielo.... le diresti un'altra menzogna.... Anche se per te una in più o una in meno non farebbe molta differenza, vero....??"
    Alex, annuendo: "Neanche tu avevi nessuna intenzione di stare con me quando ci siamo messi insieme.... tu volevi soltanto qualcuno che ti aiutasse a dimenticare il tuo amore perduto.... per poi gettarmi da una parte una volta che lo avresti ritrovato... non è così....??"
    Eva: "Si è vero.... ho sbagliato.... ma ero in una situazione molto difficile.... io e Marco ci eravamo lasciati quasi senza sapere perchè.... ci amavamo ancora ma nessuno dei due aveva il coraggio di ammetterlo, nè a se stesso nè all'altro...... Non volevo tradirti quella sera.... Che tu ci creda o no non ci eravamo messi d'accordo per prenderci gioco di te... è successo, e basta.... e anche se avessimo voluto non c'era niente che potessimo fare per impedirlo.... Non si possono ignorare a lungo i sentimenti, anche se a volte ci farebbe comodo farlo.... Sarebbe successo comunque, non lo capisci....?? Era assolutamente inevitabile..... Tu ti eri accorto che con te a New York non ero felice.... "
    Alex, annuendo: "Si.... "
    Eva, sospirando: "E non ti sei mai chiesto perchè.....??"
    Alex attese un attimo e poi disse lentamente: "No..... "
    Eva, scuotendo la testa: "Certo.... perchè dovevi..... In fondo eri soltanto il mio ragazzo, che motivo avevi di chiederti perchè non ero felice, o perchè non riuscissi mai a sorridere se non alle feste nel tuo ristorante con tutti quegli invitati importanti, ai quali mi sforzavo di mostrarmi per quella che non ero.... Alex.... abbiamo sbagliato in due.... in due..... non ho sbagliato solo io.... Perchè volevi farmi questo....?? Non ci pensavi al bambino che doveva nascere.... anche se non era tuo, era pur sempre un bambino innocente... e non aveva nessuna colpa per gli errori che potevo aver fatto io.... Ti rendi conto di quello che gli avresti fatto passare....?? Proprio tu, che sai benissimo cosa significa crescere senza una famiglia accanto.... eri disposto a far passare tutto questo a quel bambino soltanto perchè volevi vendicarti di me....??? Ma che razza di uomo è uno che anche solo pensa di fare una cosa del genere....????"
    Alex: "Quello che stavi per sposare, Eva.... quello con cui sei andata a letto due giorni dopo averlo conosciuto.... quello con cui hai fatto sesso per tre mesi.... Quello sul quale ti appoggiavi la sera quando andavi a letto... te lo ricordi questo, Eva....??"
    Eva, annuendo: "Si.... e mi viene da vomitare soltanto a pensarci... Tu fai schifo..... "
    Alex, sorridendo leggermente: "Un uomo che fà schifo era l'unico con cui una stronza come te poteva stare insieme.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Questa è una delle poche cose giuste che ti sento dire da due anni a questa parte... Hai ragione.... Io in quel momento non meritavo di meglio che stare insieme ad uno come te... Toglimi un'ultima curiosità, poi ti lascio alla tua serata di gala.... Perchè sei venuto da me a chiedermi quei soldi....?? Così a occhio e croce direi che non ne dovresti avere un disperato bisogno.... perchè allora.....???"
    Alex la guardò negli occhi senza parlare per qualche secondo, poi Eva annuì lentamente con la testa.
    Eva: "Tanto anche se non rispondi è lo stesso, io lo so benissimo perchè.... sei senza lavoro da un anno a questa parte perchè il padrone del ristorante di New York ti ha licenziato, e l'unica fonte di sostentamento che hai adesso è questa graziosa e matura signora... Una fonte solida e affidabile, ma si sa come sono le donne.... si stancano facilmente dei loro amanti.... E se lei domattina decidesse che non vuole più saperne di te, tu ti ritroveresti esattamente dove eri prima di conoscerla... vale a dire in mezzo a una strada, probabilmente il posto che più ti compete, sempre che i barboni non siano offesi dalla tua presenza.... Questa prospettiva deve spaventarti a morte, vero....?? E' per questo che hai cercato di spillarmi quei soldi.... per dormire un po' più tranquillo la notte.... avanti, dì la verità.... è così, vero....??"
    Alex, con una smorfia: "Quanto sei brava, eh.....??"
    Eva, scuotendo la testa: "Non abbastanza.... Se lo fossi stata davvero ti avrei mandato al diavolo due anni fà.... e quella maledetta storia non sarebbe mai nemmeno cominciata... se solo avessi avuto un po' più di coraggio e un po' meno orgoglio.... Ma per fortuna, questo è uno sbaglio che non toccherà la mia coscienza..... "
    Eva si avvicinò a lui guardandolo negli occhi e tirando fuori tre grossi sassi dalle tasche. Alex si riparò il volto arretrando di qualche passo mentre le persone intorno si lanciarono qualche occhiata preoccupata.
    Alex: "Ehi ferma.... sei impazzita...... che vuoi fare.....???"
    Eva, ridendo: "Gli vedi questi.....?? Gli avevo raccolti per strada prima di arrivare qui..... Volevo tirarteli tutti e tre sulla testa per vedere se almeno questi ce la facevano a rompertela.... giusto per la curiosità di vedere cosa c'avevi dentro.... Ma lo sai che ti dico....?? Un verme falso, vigliacco, infido e bugiardo come te.... uno che sarebbe stato capace di abbandonare una ragazza e sua figlia in mezzo a una strada solo per prendersi la sua stupida vendetta su di lei... uno che per fare tutto questo mi ha fatto credere per quasi un anno di essere il padre di mia figlia.... e che mi amava, e voleva aiutarmi..... Uno che voleva farmi abbandonare tutto quello che avevo nella mia vita per poi lasciarmi da sola un mese dopo il matrimonio, e che dopo un anno ha cercato di completare l'opera che non era riuscito a finire mandandomi in rovina.... cercando di farmi sentire in colpa per quello che io gli avevo fatto, e di convincermi a risarcirlo per tutto quello che aveva passato per colpa mia.... Uno come te Alex.... non merita neanche di essere preso a sassate.... "
    Eva abbassò lo sguardo e lasciò cadere a terra i sassi che aveva raccolto per strada, poi si voltò e si incamminò lentamente verso l'uscita, sotto lo sguardo attonito di tutti i clienti che si erano accalcati vicino alla reception incuriositi da quella scena.
    Alex fece un passo in avanti, alzando lo sguardo verso di lei: "Spero proprio che tua figlia non ti assomigli troppo.... "
    Eva si fermò davanti alla porta girevole, rimanendo per qualche secondo immobile, senza parlare. Voltò lentamente la testa, incrociando di nuovo il suo sguardo. Forse era la prima volta in tutta la sua vita che aveva la netta sensazione di non essere più in grado di controllare la sua rabbia. Strinse violentemente i pugni e sospirò un paio di volte. Fu questione di un attimo. Le cadde lo sguardo su una piccola sedia appoggiata proprio contro la parete alla sua sinistra. La prese con la mano sinistra e poi la afferrò con entrambe le mani, sollevandola davanti a se. Con uno scatto improvviso corse verso il centro della reception oltrepassando il gruppetto di persone davanti a lei che stava anche coprendo la visuale di Alex.
    Alex si accorse di quello che stava succedendo soltanto all'ultimo momento: raccogliendo tutta la forza che aveva nelle braccia Eva scagliò la sedia di legno massiccio contro la sua schiena facendolo ricadere in avanti con tutto il peso del corpo. Alex andò a sbattere contro il muro e si accasciò a terra, urlando di dolore, mentre la donna che lo stava accompagnando rimase ferma, immobile, a guardarlo gemere senza muovere un dito.
    Alex, gesticolando a terra: "Ah........!!!!!!!!!! La schiena..... la schiena...... mi ha rotto la schiena...... mi ha rotto la schiena...... aiutatemi......!!!!!!!!!"
    Eva si scagliò contro di lui colpendolo con un calcio nello stomaco che lo fece accartocciare sul pavimento: "Peccato che non sono riuscita a romperti la testa, bastardo......!!!!"
    Tre addetti della sicurezza si mossero dal gruppetto afferrandola per le braccia e costringendola ad allontanarsi, mentre l'uomo della reception si stava mettendo le mani nei capelli: "Oh mio Dio... la sedia..... la mia povera sedia...... !!!!"
    Alex, contorcendosi sul pavimento: "Ehi... questa matta mi sta uccidendo e tu pensi a una stramaledetta sedia.....??? Avanti, che aspettate....???? Chiamate un dottore, un'ambulanza..... Clara..... Clara tesoro.... aiutami.... ti prego.... portami all'ospedale..... "
    Clara, la donna che lo stava accompagnando, si scostò di qualche passo e lo guardò per qualche secondo con aria sprezzante, prima di scandire lentamente poche parole: "Mi dispiace..... Ho dimenticato le chiavi della macchina.... fatti accompagnare da qualcun altro.... "
    Gli voltò le spalle e si allontanò a passo svelto, fermandosi un attimo accanto a Eva e facendo un cenno agli addetti alla sicurezza: "Lasciatela andare.... "
    Uno degli addetti, sorpreso: "Ma signora Rinaldi.... questa ragazza ha aggredito un uomo, ha danneggiato la proprietà dell'albergo.... dobbiamo trattenerla fino all'arrivo della forza pubblica... "
    Clara, scuotendo la testa: "State tranquilli, garantisco io per lei... E quanto alla proprietà danneggiata.... non vi preoccupate, vi rimborserò fino all'ultimo centesimo compresi gli interessi.... "
    Gli addetti si guardarono tra loro un po' spaesati, poi il più alto di loro annuì verso di lei: "Va bene signora, voglio fidarmi di lei perchè è una delle nostre migliori clienti.... Però non la voglio più vedere neanche avvicinarsi alla porta di quest'albergo... non lo deve più vedere neanche in fotografia.... è chiaro....???"
    Eva annuì con la testa, cercando di divincolarsi dalla prese dei due uomini che la stavano trattenendo.
    Clara: "Non si preoccupi.... la ragazza viene via con me.... vero Eva....??"
    Eva, sospirando: "Certo.... non voglio stare qui un minuto di più.... "
    Il capo fece un cenno con la testa e i suoi addetti lasciarono andare Eva, sotto gli occhi attoniti dei clienti, dopo di che entrambe si diressero verso l'uscita a passo svelto.
    Alex cercò faticosamente di sollevarsi in piedi, aiutato da alcuni facchini, mentre la maggior parte dei clienti non aveva mosso un dito, limitandosi semplicemente ad osservarlo. Fece qualche passo ma si fermò subito, piegandosi in due per il dolore.
    Alex: "Clara.... ehi Clara..... non farai sul serio..... Clara..... Clara.....!!!!"
    Clara si voltò verso di lui poco prima di uscire dalla porta e lo guardò per qualche secondo, in silenzio: "Faresti meglio a cercarti quel posto sotto un ponte.... perchè è l'unico posto nel quale potrai dormire stanotte... sempre che i topi di fogna accettino la tua compagnia.... Buonanotte Alex.... mi raccomando, dormi bene.... " Incrociò ancora per qualche secondo il suo sguardo e poi gli voltò le spalle uscendo dalla porta girevole, seguita da Eva che la oltrepassò senza mai voltarsi.
    Alex cercò di raggiungerle ma si fermò dopo pochi passi, piegandosi in due dal dolore e allungando le mani verso la porta: "Clara..... non puoi lasciarmi così.... ti prego Clara, torna indietro..... !!!" Gli addetti che lo avevano aiutato ad alzarsi da terra lo presero per le braccia e lo trascinarono sul divano mentre lui continuava a gesticlare e a urlare frasi incomprensibili.
    Eva rimase per qualche secondo davanti all'entrata dell'albergo e poi si voltò verso Clara: "Scusi... "
    Clara, tornando indietro: "Si.....??"
    Eva, sospirando: "Io.... Mi dispiace se l'ho aggredita.... non ne avevo alcun diritto.... "
    Clara, cercando di trattenere le lacrime: "Avevi tutti i diritti.... "
    Eva, guardandola negli occhi: "Grazie per avermi tolta dai guai poco fà.... "
    Clara, sorridendo ed avvicinandosi a lei: "Tu mi hai tolta dai guai.... Sono io che devo ringraziarti.... e non immagini quanto..... " Sospirò un paio di volte e poi si avvicinò a lei abbracciandola forte. Eva rimase immobile per qualche secondo e poi rispose all'abbraccio, sorridendo e stringendola a se.



    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mezz'ora dopo....



    Marco oltrepassò tutti i tavoli del locale e e poi uscì sbattendo la porta dietro di se, seguito immediatamente da Giulio e James che cercavano di fermarlo.
    Giulio, raggiungendolo: "Marco, per favore.... te voi calmà....??? Ormai quello che è fatto è fatto, nun è che lo poi cambià così.... e dai su, torniamo dentro e vediamo di darci tutti una calmata.... "
    Marco: "Forse quello non lo posso cambiare, ma ti assicuro che c'è una cosa che posso cambiare.... i suoi connotati.... "
    Giulio, alzando gli occhi al cielo: "Marco.... io ti capisco, credimi.... Ma così non risolvi niente.... te caccierai solo nei casini.... damme retta.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Tranquillo papà, ci voglio solo parlare.... "
    Giulio: "Ma non dì fregnacce che tanto nun te riesce.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Tu che faresti al mio posto se avessi appena saputo una cosa del genere sull'uomo che stava per toglierti Lucia.... ti rimetteresti a sedere come se non avessi sentito nulla.... come se niente fosse successo.....???"
    Giulio, sospirando: "E me sa de no.... "
    Marco, annuendo: "Ecco, appunto..... "
    Giulio: "Si lo so.... ma te non sei me Marco..... lo sai te in quanti pasticci me so sempre cacciato io, o no...?? Te sei meglio di me Marco.... molto meglio.... E soprattutto sei molto più sveglio.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "A quanto pare non lo ero abbastanza, visto che stavo per lasciare che quel bastardo figlio di una buona donna si portasse via la persona più importante di tutta la mia vita... "
    Giulio, mettendogli una mano sulla spalla: "Lo so Marco... lo so come ti senti... Però dammi retta: siediti un attimo, bevi qualcosa e cerca di calmarti..perdere la testa nun te servirà a niente.... "
    Marco sospirò scuotendo la testa e poi appoggiò la schiena ad una delle macchine che erano parcheggiate davanti al locale, passandosi una mano tra i capelli. Si abbassò lentamente e si sedette a terra incrociando le braccia e rimanendo in silenzio.
    James gli si avvicinò e lo guardò negli occhi: "Mi dispiace Marco... è colpa mia.... non dovevi saperlo così.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Avrei dovuto saperlo già da un pezzo.... "
    Giulio: "Si, e come....?? Che sei diventato indovino....??? Nessuno se poteva immaginà 'na cosa del genere, dai.... E soprattutto nessuno se poteva immaginà che fosse un bastardo de quella risma.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Io si.... io avrei dovuto immaginarlo.... avevo visto come era stato capace di sfruttare i miei consigli spacciandoli per idee sue per convincere Eva a tornare insieme a lui.... un uomo capace di fare questo può essere capace di qualunque cosa per ottenere quello che vuole... anche di dire la bugia più grossa che si possa immaginare.... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Marco..... "
    Marco, urlando con la testa tra le mani: "Marco cosa, papà.....?? Marco cosa.....???!!! Ma ti rendi conto......?????"
    Giulio, annuendo: "Eh certo che mi rendo conto.... Ma te non c'hai nessuna colpa, hai capito......?? Nessuna....."
    Marco, scuotendo la testa: "Forse no, ma..... "
    Stava per finire la frase quando fu interrotto dal rumore di un'automobile che aveva appena inchiodato proprio davanti a loro, rischiandodi sbattere contro una macchina che era parcheggiata accanto al marciapiede. L'automobile cercò di fare retromarcia ma sbattè contro un camion distruggendo quasi tutto il bagagliaio.
    Giulio, sorpreso: "Oh, ma questo è scemo....?? Ma che stà a fà....???"
    James: "Probabilmente è ubriaco fradicio.... Sarà meglio spostarsi dalla strada, non si sa mai.... "
    Giulio e James saltarono sul marciapiede, seguiti da Marco che si alzò da terra e rimase per un attimo a guardare le strane manovre che stava tentando di fare quel conducente apparentemente impazzito. Spinse il piede sull'acceleratore un paio di volte ma non riuscì a ripartire. Dopo qualche tentativo rinunciò e spense il motore. Marco cercò di intravedere il volto del conducente da dietro il vetro dell'automobile, ma era troppo buio perchè riuscisse a vedere qualcosa. Non sapeva perchè ma era sicuro di aver già visto quella sagoma senza volto.
    Giulio, aggrottando la fronte: "Che c'è Marcolì.....???"
    Marco: "Niente niente.... non ti preoccupare.... "
    Giulio: "Eh, non te preoccupà.... c'hai una faccia..... "
    Dopo qualche secondo la portiera dell'automobile si aprì di scatto e ne uscì la figura barcollante di un uomo alto, con una camicia bianca e un paio di pantaloni neri addosso. Marco riconobbe subito lo sguardo apparentemente inespressivo, i capelli lunghi perennemente scarmigliati, la barba sul viso... era passato un anno dall'ultima volta che lo aveva visto ma era esattamente uguale a come se lo ricordava. La faccia ugualmente sconvolta come quando incrociò il suo sguardo dopo avergli dato la splendida notizia che la bambina era venuta al mondo. Anche se la sua reazione fu molto diversa da quella che si era immaginato. Gli ripassarono davanti agli occhi tutti quei momenti: lo sforzo disumano che dovette fare per staccarsi da Eva dopo la nascita della piccola e per dirgli che doveva andare da Alex... il suo sguardo che nonostante quella gioia straordinaria tradiva a malapena tristezza e delusione al pensiero che Marco avrebbe anche potuto farsi da parte un'altra volta per non usurpare il posto a quello che tutti e due pensavano essere il vero padre di quella bambina. Lui che percorre il corridoio dell'ospedale pensando a quello che avrebbe potuto dire ad Alex una volta che l'avrebbe trovato.... che poteva dire al padre della bambina di una donna che amava come nessun'altra persona al mondo....?? In realtà non lo sapeva, non ne aveva idea... pensava che le parole gli sarebbero venute spontanee, come gli erano venute spontanee in quella sala parto quando aveva detto tutto quello che avrebbe voluto dire da un sacco di tempo, anche se fino a quel momento non aveva mai avuto il coraggio di farlo.
    Quando lo trovò seduto su quella sedia con quel foglio in mano, l'unica cosa che riuscì a dirgli era che finalmente sua figlia era nata... Lui gli si avvicinò con lo sguardo pieno di rabbia e poi gli rigirò la faccia con un pugno che gli spaccò un labbro, lasciandolo senza parole. Gli sbattè in faccia quel foglio e gli disse che lui e la bambina avevano gruppi sanguigni incompatibili, e che quindi non poteva essere lui il padre.... già, chissà perchè l'aveva fatto poi.... visto che già lo sapeva che non poteva essere lui..... Forse perchè nonostante tutto voleva ancora ostinarsi a negare l'evidenza, o magari perchè voleva uscire di scena da martire sedotto, abbandonato e ingannato.... forse perchè pensava che un giorno quella menzogna potesse ancora essergli utile.... o magari solo perchè in quella mezz'ora che aveva passato girovagando da solo in ospedale già stava meditando come vendicarsi dell'affronto che aveva subito... non solo essere tradito, ma essere tradito per un ragazzino di vent'anni che lui aveva sempre considerato uno sciocco senza alcuna importanza... uno che era stato talmente stupido da dirgli come avrebbe potuto riconquistare Eva risparmiandogli così un sacco di fatica.
    Era difficile mettersi nei suoi panni. Di una cosa però Marco era assolutamente sicuro: lui adesso era lì, a pochi metri da lui.
    James si portò le mani tra i capelli riconoscendo il conducente impazzito: "Oh Signore.... Alex, ma che è successo....???"
    Alex, andandogli incontro: "James..... James devi aiutarmi.... ho la schiena a pezzi.... non so dov'è l'ospedale.... non riesco a guidare.... aiutami......!!!!"
    Marco gli si avvicinò lentamente e si fermò a pochi passi da lui, che ricadde a terra stringendosi le braccia all'addome. Alzò lo sguardo e sgranò gli occhi vedendo chi aveva davanti.
    Alex, socchiudendo gli occhi: "No..... no....... "
    Marco lo afferrò per la camicia e lo sollevò in piedi: "E' proprio la tua serata fortunata sai.....?? Non potevi capitare in un posto migliore.... "
    Alex; "No ti prego.... ti prego, lasciami andare..... Eva...... "
    Marco, sbattendolo contro la macchina: "Tu non la devi neanche nominare, hai capito..... non la nominare, figlio di puttana.... !!!!"
    Giulio e James corsero verso di lui afferrandolo per le braccia.
    Giulio: "Marco.... Marco..... !!! Che cavolo hai intenzione di fare....???"
    Marco, cercando di divincolarsi: "Voglio finire di farlo a pezzi..... "
    Giulio, strattonandolo via: "Ma che sei impazzito.... non lo vedi in che condizioni è....?? Ti vuoi beccare anche una denuncia per completà la serata....???"
    Marco, scuotendo la testa: "Non me ne frega niente.... niente...... !!!! Voglio mettergli le mani addosso.... !!!!"
    Giulio: "E invece non lo farai.... "
    Marco, urlando: "Perchè.....????"
    Giulio: "Perchè è sbagliato.... Non è questo che hai sempre detto a me tutte le volte che perdevo le staffe, tutte le volte che stavo per fare 'na cazzata.... papà, non bisogna farci giustizia con le nostre mani... la vendetta non serve a niente.... Hai sempre detto questo Marco... sempre.... e ti sono grato, perchè forse se non ci fossi stato tu a farmi ragionare chissà quante stupidaggini avrei fatto in tutta la mia vita... e ora che vuoi fare.... vuoi buttare tutto nel cesso solo perchè te voi vendicà de quel figlio de buona donna.... Io ho sempre pensato che con le mani si potesse spiegare tutto.... ma tu e Lucia mi avete insegnato che non è sempre così... che più delle mani contano le parole.... lascialo stare.... uno come lui non merita neanche la vendetta.... "
    Marco sospirò scuotendo la testa, poi scattò verso Alex e sfogò tutta la sua rabbia dando un calcio alla portiera della sua macchina.
    Giulio tirò un sospiro di sollievo e poi si rivolse a James: "Senti, famme 'na cortesia.... portalo all'ospedale che questo me sembra stia inguaiato forte... Glielo dico a Greta che nun è successo niente e che torni subito, va bene....??"
    James, annuendo: "Si, va bene....." Si rivolse ad Alex aiutandolo ad alzarsi: "Dai su, cerca di alzarti.... Ma com'è possibile che ti sia ridotto in questo modo....?? L'urto non era così forte.... "
    Alex, dolorante: "Non è stato l'incidente.... E' stata Eva..... "
    Marco si voltò verso di lui sgranando gli occhi e poi gli si avvicinò di scatto: "Ma che stai dicendo, carogna....???"
    Alex, alzando una mano verso di lui: "Ti guro che è la verità.... è stata lei.... mi ha colto di sorpresa..... mi ha rotto una sedia di legno sulla schiena.... "
    Giulio, passandosi una mano tra i capelli: "Ma porca miseria.... Ce mancava solo questa.... "
    Marco: "Quand'è successo.....??"
    Alex: "Una mezz'ora fà, a Villa Borghese.... all'Hotel Byron.... "
    Marco, ridendo: "Ah, ci trattiamo bene eh....?? Ma scusa, perchè lo avrebbe fatto....???"
    Alex: "Lei.... lo sapeva.... qualcuno.... glielo ha detto..... "
    Marco, dubbioso: "Com'è possibile se fino a dieci minuti fà non ne sapevo niente nemmeno io....???"
    Alex: "Non ne ho idea.... ma ti assicuro che lo sapeva..... "
    Marco: "E dov'è andata....???"
    Alex: "E che vuoi che ne sappia.....?? Se n'è andata insieme a Clara..... "
    Giulio: "E chi è Clara....???"
    Marco, scuotendo la testa: "La prossima fortunata..... Per favore James, levamelo di torno.... "
    James si incamminò verso la sua macchina. Marco gli raggiunse e prese Alex per le spalle, guardandolo dritto negli occhi: "E certo sarebbe molto meglio per te se io non ti rivedessi mai più.... è chiaro....???"
    Alex lo guardò un attimo senza parlare. Marco lo scosse con forza: "E' chiaro....?????"
    Alex, annuendo: "Si.... è chiaro..... "
    Marco lo lasciò andare e James lo aiutò ad entrare in macchina, poi salì a bordo anche lui, mise in moto e partì a tutta velocità in direzione del pronto soccorso che stava a pochi isolati da lì.
    Marco sospirò un paio di volte e poi si diresse a passo svelto per la macchina. Giulio lo raggiunse: "Ahò Marcolìm, ma 'ndo corri....???"
    Marco: "A Villa Borghese.... A cercare Eva.... posso immaginare come si senta in questo momento.... devo assolutamente trovarla.... "
    Giulio: "Voi che venga con te...??"
    Marco, scuotendo la testa: "No, non c'è bisogno.... Posso cavarmela da solo..... "
    Giulio: "Sicuro....??"
    Marco, annuendo: "Sicuro..... " Saltò in macchina e partì velocemente percorrendo il lungo Viale Tirreno, mentre Giulio rientrava lentamente nel locale....

    ..... dopo l'ultima apparizione del nostro amato Gamberone, che purtroppo non tornerà più a farci visita (lo so che vi dispiace, ma purtroppo aveva altri programmi.....:255: :255: :255: ..... nel prossimo capitolo Marco ed Eva saliranno finalmente all'altare... alla prossima settimana per la fine dell'episodio :253: :253:
    :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :17: :253: :253: :253:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 12/12/2009, 14:49)
    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'ultima parte di questo decimo episodio.... l'ho divisa in due capitoli, per evitare di farvi prendere un'intera settimana di vacanza per leggerla tutta insieme..... :17: :17: ..... Buona lettura a tutti :100: :100: :100:


    ..... dopo l'ultima apparizione del nostro amato Gamberone, che purtroppo non tornerà più a farci visita (lo so che vi dispiace, ma purtroppo aveva altri programmi.....:255: :255: :255: ..... nel prossimo capitolo Marco ed Eva saliranno finalmente all'altare... alla prossima settimana per la fine dell'episodio :253: :253:
    :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :17: :253: :253: :253:

    jhon ci riservi sempre molte sorprese.finalmente james ha fatto qualcosa di buono dicendo a marco la verità su alex.hai usato delle bellisime parole nel descrivere i pensieri di eva.la discussione tra lei ed alex ci voleva.che brutta fine ha fatto il gamberone.poi all'improvviso eva si è trasformata nell'incredibile hulk ed ha rotto la sedia dietro la schiena del gamberone.non mi sarei mai aspettato una cosa del genere.come al solito sei stato bravissimo. :280:
     
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  7. ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 12/12/2009, 14:49)
    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'ultima parte di questo decimo episodio.... l'ho divisa in due capitoli, per evitare di farvi prendere un'intera settimana di vacanza per leggerla tutta insieme..... :17: :17: ..... Buona lettura a tutti :100: :100: :100:


    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mezz'ora dopo....



    Marco rise scuotendo la testa mentre guardava Walter che se ne stava sotto il cubo senza togliere gli occhi di dosso alla "ballerina" che stava completando la sua esibizione. Poco distante da lui Rudy e Lorenzo si stavano accapigliando cercando di decidere chi avesse visto per primo la ragazza che stava vicina a loro per invitarla a ballare.
    Ezio, annuendo e gesticolando: "Ahò, che v'avevo detto io....??? Questo locale è 'na garanzia, il meglio der meglio che ce stà sul mercato... "
    Cesare, voltandosi verso di lui: "Si, sul mercato cinese.... quello che stà all'angolo della Tuscolana.... ch'hai provato a sentì se c'hanno un posto disponibile....?? A te te prenderebbero a occhi chiusi.... "
    Ezio: "Vabbè ma io c'ho già un'attività de grande rilievo nel campo della meccanica, mica la posso abbandonà così....."
    Cesare: "Ma mica come mercante.... come merce.... Lo sai che figura faresti sulla bancarella dei pezzi non funzionanti.... certo, per trovà qualcuno che te se piglia bisognerebbe che lo pagasse il cinese..... "
    Ezio, scuotendo la testa: "Mamma mia che ingratitudine che c'è a 'sto mondo... erano settant'anni che nun andavi più una festa... te c'accompagnarono con la macchina col clacson a trombetta... così almeno hai visto un po' de gente, te sei svagato... te sei rifatto pure gli occhi, guarda che roba che ce stà.... "
    Cesare, gesticolando: "L'unica cosa che me sò rifatto sò gli orecchi, che me sò diventati più grossi de du' palloni da rugby... sò du'ore che me ne sto qui a vedè Barilon che ce prova con la stangona, su' marito che pare nun gliene freghi niente, quell'altro scimunito de tu' figlio che me sembra uscito da una centrifuga, guarda in che condizioni stà.... "
    Ezio: "Ah Cè, mica è colpa mia se te nun c'hai più lo spirito de vent'anni.... certo, con tutto il tempo che è passato da quando ce gli avevi po' pure esse che te lo sei scordato.... "
    Cesare: "Eh beh, poco male.... tanto ce stai te che c'hai sempre lo spirito de venti mesi, nun c'è pericolo che ce roviniamo la media.... "
    Giulio, dando una pacca sulla spalla a Cesare: "Ahò, la volete finì si o no voi due....?? Altro che pallone da rugby.... la testa mia me la state a fà diventà 'na mongolfiera... e no solo quella.... "
    Ezio: "Ma mica colpa mia oh.... è lui che nun c'ha lo spirito giusto..... "
    Cesare, ridendo: "Eh eh... e a te giusto quello te ce vorrà pe' disinfettarti i lividi che c'avrai in faccia se Stefania dovesse venì a sapè che hai passato una serata intera dentro a 'sto bordello.... "
    Ezio, scrollando le spalle: "Vabbè... e che deve dì Stefania....?? Mica ce sò problemi.... stamo a passà 'na serata come un'altra.... ciu ciu mica c'ha la mentalità vecchia e avariata che c'hai te oh... Stefania è 'na donna moderna, le capisce 'ste cose.... "
    Cesare: "Ah ecco.... allora pure se domani glielo dicessi che avemo passato tutta la sera al club de Trick e Track lei nun farebbe 'na piega, vero....???"
    Ezio, deglutendo e sgranando gli occhi: "Beh ora domani.... ce stà il matrimonio, che ce mettemo a parlà di 'ste cose.....?? Dico bene Marcolì.... ??"
    Marco, annuendo: "E come no..... "
    Ezio: "Ecco... lo vedi.....?? Il ragazzo c'ha cervello, è intelligente... ha preso tutto dal padre... "
    Marco, sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla: "Non glielo diremo prima del pranzo.... poi magari tra una forchettata e un'altra potremmo anche tornare sull'argomento.... "
    Cesare: "Ecco.... così nun c'ha manco bisogno de cercà l'arma del delitto, ce l'ha già a portata de mano.... "
    Ezio, sgranando gli occhi: "Dici eh....???"
    Cesare: "E me sa de si..... "
    Marco, guardandosi intorno: "Senti un po'.... ma chi è che ha organizzato tutto....???"
    Ezio: "Come chi....?? Questa è tutta roba mia.... "
    Cesare: "Cala cala..... "
    Ezio, scrollando le spalle: "Si insomma, io c'ho messo l'idea e poi c'hanno pensato quelli del locale a metterla in pratica.... "
    Cesare: "Cala cala..... "
    Ezio, gesticolando: "Vabbè, io l'ho chiesto a Trick e Track e lui ha pensato a organizzà tutto.... "
    Cesare, annuendo: "Ecco, mo me torna de più.... "
    Ezio: "Vabbè oh, ma se nun era per me qui nun se faceva niente... Mo ce ne stavamo al bancone della bottiglieria co' mezza bottiglia de spumante del '35 e du' ciotole de noccioline che magari nun erano manco gratis..... "
    Cesare: "E per te questa sarebbe stata 'na grande novità, visto che sò vent'anni che paghi regolarmente tutte le consumazioni...." Giulio, scuotendo la testa e rivolgendosi a Marco: "Scua eh, ma 'sti due ultimamente so' più insopportabili del solito..... e è tutto dire.... "
    Marco, sorridendo: "Oh ma non è che Lucia e Stefania c'hanno avuto la stessa idea e si sono portate Eva in un night come questo qui da qualche altra parte.....???"
    Ezio: "Oddio, proprio come questo no.... "
    Marco, dubbioso: "Dici.....??"
    Ezio: "Eh certo.... che se porta 'na ragazza in un night dove ce so' le ballerine sul cubo....?? Casomai l'avranno portata in un night co' gli spogliarellisti sul cubo.... "
    Giulio, sgranando gli occhi: "Oh oh, ma che stai a dì....?? Mì moglie che se ne stà in un night davanti un paio de deficienti che fanno la danza del ventre sul cubo.... guarda, non ci crederei nemmeno se la vedessi.... "
    Ezio: "Eh quello sarà difficile.... "
    Giulio, dubbioso: "Cosa....??"
    Ezio: "Che la vedi.... quella mica vien qui per farsi vedè da te.... vai a sapè in che locale s'è infilata.... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla spalla: "Ma che insisti....?? T'ho detto che Lucia in questi posti non c'è mai venuta, e sicuramente non c'è andata stasera.... "
    Cesare, ridendo: "E poi oh... guarda che state sulla stessa barca Ezio.... tu' moglie stà con Lucia.... se ce sta Lucia, ce stà pure lei...."
    Ezio, alzando lo sguardo e dandosi una pacca sulla testa: "Porca miseria oh, c'ha ragione.... 'sta cosa m'era sfuggita..."
    Cesare, voltandosi verso di lui: "Eh meno male... sennò me sarei preoccupato..... "
    Una ragazza semi nuda si avvicinò al tavolo con un blocchetto in mano e si fermò proprio accanto a Ezio, che per guardarla più da vicino si allungò talmente tanto che Giulio dovette reggergli la sedia per evitare che si sdraiasse in terra.
    La ragazza, sorridendo: "Buonasera signori.... allora, vogliamo ordinare.....??"
    Ezio, squadrandola da capo a piedi: "E me sa che quello che voglio ordinà io nun ce stà nel menù..... "
    Giulio, lanciandogli un'occhiataccia: "Molto volentieri grazie.... Quanti pasti servite....???"
    La ragazza: "Cinque, compresi l'antipasto e il dolce.... ma potete ordinare quello che preferite, ovviamente.... "
    Marco, annuendo: "Portaci solo il primo e il secondo, grazie.... "
    La ragazza, guardandolo negli occhi: "Sicuro che non vuoi ordinare anche un bel.... dolce.....???"
    Ezio, dando una gomitata a Giulio: "Senti questa come parla oh..... secondo me questa qui stà a allungà gli occhi.... "
    Cesare, ridendo: "Eh certo, lei allunga gli occhi..... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "No no grazie.... niente dolce.... per quello posso aspettare domattina.... "
    La ragazza, avvicinandosi a lui e mettendogli un braccio intorno al collo: "Va bene.... ma se dovessi cambiare idea sai dove ordinare..... e soprattutto a chi ordinare.... "
    Marco, sorridendo: "Lo terrò presente..... "
    La ragazza si allontanò lentamente lanciando di tanto in tanto qualche altro occhiata a Marco, che ricambiava sorridendo e scuotendo la testa.
    Giulio si voltò verso Ezio e gli diede una pacca sulla schiena: "Ahò, ma la voi finì....??? T'è venuto un collo come quello de 'na giraffa a forza d'allungarlo.... "
    Marco si voltò quando sentì qualcuno che gli appoggiava una mano sulla spalla, e incrociò lo sguardo di Monti che si era avvicinato al tavolo.
    Monti, gesticolando: "Eccoli quà i nostri festeggiati.... nazi, il nostro festeggiato... allora Cesaroni, che ne dice dell'organizzazione....??? Ve l'avevo detto che il nostro locale era il no piuma ultra de tutta la capitale... "
    Marco, sorridendo: "Eh si, me ne sono accorto.... "
    Monti, dandogli una pacca sulla spalla: "E che ve ne pare del servizio...?? I nostri addetti sono sempre molto disponibili... "
    Marco, annuendo: "Questo è poco ma sicuro.... "
    Ezio: "Ma và alla grande Trick e Track... te sei un genio, lo sapevo io che facevamo bene a venì da te... A proposito oh.... ma nun è che quella cameriera de prima c'ha la residenza vicina alla Garbatella... "
    Monti, ridendo: "E bravo Ezio, te sei scelto proprio il pezzo forte de tutto lo staff.... che vorresti passà a farle un saluto de persona....??"
    Cesare: "Eh certo.... poi magari se è troppo lontano ce se fà accompagnà da su' moglie... tanto lei è 'na donna moderna.... vero Ezio....???"
    Ezio, sgranando gli occhi: "No vabbè, che c'entra... era così, pe' sapè.... Mica c'erano secondo fini.... "
    Cesare: "Eh si... sai com'è, lui fà la collezione de indirizzi.... gli chiede pure alle commesse dei negozi d'antiquariato... basta che siano sotto i quarant'anni... "
    Monti, ridendo: "Eh eh, lo so.... il nostro Masetti c'ha l'occhio lungo.... "
    Giulio: "Più che altro c'ha il collo lungo.... da stasera..... "
    Monti, guardandosi intorno: "A proposito.... nun è che v'è capitato de incrocià mì moglie... so' dieci minuti che la cerco ma nun me riesce de trovarla.... che fine ha fatto....???"
    Cesare: "Nun la trovi più.....???"
    Monti: "Eh no.... è sparita..... "
    Cesare: "Nun te preoccupà.... stà in buone mani..... l'ultima volta che l'ho vista stava facendo un giro panoramico del locale insieme a Barilon.... "
    Monti, ridendo: "Ah bene.... nessun problema allora.... "
    Cesare, accostandosi a Giulio: "Su questo c'ha ragione.... "
    Monti: "Beh, sò sicuro che ve divertirete un mondo stasera... ora scusate se ve lascio, ma il dovere me chiama.... Sà, i ragazzetti che stanno là dietro sò bravi, però senza il capo che glie dà lo rotta da seguì vanno un po' in confusione... so' ragazzi.... ce sentiamo dopo... e me raccomando.... per qualunque cosa basta che facciate un fischio, e io sò da voi... " Si avvicinò a Giulio dandogli una gomitata sul braccio: "... oddio, non proprio per qualunque cosa.... se c'avete necessità particolari, ce stanno le nostre addette apposta per quello... nun so se me spiego.... "
    Monti si allontanò da loro a passo svelto, fermandosi di tanto a salutare i clienti mentre Marco rideva scuotendo la testa.
    Ezio: "Eh beh certo, c'ha ragione.... Se c'è manca 'na bottiglia de vino mica possiamo andà a chiederla a lui.... lui è il capo della baracca, occupa un posto de rilievo quà dentro oh, ma che scherziamo.... "
    Giulio: "Una bottiglia de vino....."
    Ezio: "Eh certo.... perchè, te serve 'na bottiglia d'acqua....???"
    Cesare: "No.... ce servirebbe 'na bottiglia de fosforo per te ma me sà che qui non le servono.... "
    Ezio, aggrottando la fronte: "Si... e n'ho sentito parlà de 'sta bibita.... ma me sà che nun è alcolica, figurati se ce la danno quà dentro...."
    Cesare, alzandosi in piedi: "Senti... io vado a vedè se ritrovo Barilon.... che se quello lo becca con la moglie finisce de scontà gli arresti domiciliari che gli hanno revocato l'anno scorso... ce manca solo la magistratura quà dentro e poi avemo completato il circo.... " Si voltò un attimo verso Ezio: "Che amarezza.... !!!"
    Ezio, guardandolo allontanarsi: "Ma che ho detto....???"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Niente niente.... non farci caso... sente la mancanza di Pamela.... " Allungò la mano per prendere la bottiglia di vino rosso al centro della tavola ma rschiò di cadere in avanti quando qualcuno gli rovinò addosso spingendolo sulla schiena.
    Si voltò e incrociò lo sguardo un ragazzo alto e dinoccolato vestito molto elegantemente, che si stava faticosamente risollevando appoggiandosi al tavolo.
    Il ragazzo, alzando un braccio: "Cavolo.... scusa, sono inciampato sulle scarpe.... Te l'avevo detto che erano troppo grandi per me.... "
    La ragazza che aveva accanto sorrise scuotendo la testa: "Si certo, ora è colpa delle scarpe.... Stai sempre con la testa tra le nuvole, per forza inciampi.... "
    Il ragazzo, scuotendo la testa: "Si va bene và.... Scusa ancora.... tutto a posto....???"
    Marco, sorridendo: "Si si, tranquillo.... Poteva andarti peggio e sbattere la testa sul pavimento.... " Alzò lo sguardo verso di lui e rimase per un attimo in silenzio, aggrottando la fronte.
    Marco, sorpreso: "Ehi aspetta un attimo.... ma non ci siamo già visti da qualche parte io e te....???"
    Il ragazzo, dubbioso: "Dici....???"
    Marco, annuendo: "Eh mi sa proprio di si.... anche se non riesco a ricordare dove.... "
    Giulio, alzando lo sguardo: "E me lo ricordo io.... te sei James.... il testimone de nozze.... ma guarda te oh, certo che il mondo è proprio piccolo.... Ma che ce fai da 'ste parti....???"
    James, dandosi una pacca sulla testa: "Ma certo, i Cesaroni.... Come ho fatto a non riconoscervi subito.... "
    Giulio: "Eh beh sai, nun è che ce siamo visti poi tante volte... giusto quella.... "
    James, annuendo: "Eh si, è vero.... Anche voi siete venuti alla festa.....???"
    Giulio, ridendo: "Eh beh, mica potevo mancare alla festa d'addio al celibato de mì figlio...."
    James, voltandosi verso Marco: "Ma che sei tu il festeggiato....???"
    Marco, annuendo: "Ho paura di si... mi hanno fatto proprio una bella sorpresa... io pensavo di andare all'inaugurazione di una nuova pizzeria, pensa te.... "
    James, sorridendo: "Ah, ma allora ti sposi....?? Complimenti, mi fà piacere.... Certo, l'ultima volta che ci siamo incontrati non abbiamo avuto molto tempo per fare... conoscenza.... "
    Marco, portandosi la mano alla mascella: "Si, mi ricordo... Però possiamo sempre rimediare... potete sedervi qui al nostro tavolo, se non avete qualcun altro che vi aspetta.... "
    James, scuotendo la testa: "No figurati... siamo usciti dall'albergo per fare un giro e non sapevamo dove passare la serata, e allora abbiamo deciso di fare un salto in questo locale quando abbiamo visto che c'era una festa... spero che non fosse una festa privata... "
    Marco, ridendo: "Guardati intorno... pensi che io conosca tutta questa gente....??? Non sono ancora così popolare da avere tutti questi amici.... "
    James: "Si, lo immaginavo.... Allora grazie.... "
    Giulio, sorridendo: "Ma figurati.... a 'sto tavolo c'è posto per lo meno per altre dieci persone.... "
    James, indicando con lo sguardo la ragazza che aveva accanto: "Ah questa è Greta, la mia ragazza.... "
    Marco, stringendole la mano: "Ciao... piacere di conoscerti.... "
    Greta, sorridendo: "Il piacere è mio.... Ho sentito molto parlare di te... "
    Ezio: "Eh certo, me l'immagino.... questo fà tanto il modesto ma ormai è un cantante de grido, lo conoscono tutti.... "
    Greta, annuendo: "Ah senza dubbio... ho ascoltato quasi tutte le tue canzoni... Sono bellissime.... "
    Marco, sorridendo e abbassando lo sguardo: "Grazie, troppo gentile... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla testa: "Guarda questo oh.... Ha cantato davanti a 50.000 persone, in diretta televisiva e ancora diventa rosso come 'na fetta de peperoncino quando qualcuno glie fà un complimento.... "
    Greta, sorridendo: "Comunque non ho sentito parlare di te solo per le canzoni che scrivi.... anzi, direi che in quel momento l'argmento di discussione era leggermente più delicato.... "
    Marco, annuendo: "Ah bene... posso immaginare l'idea che ti sarai fatta di me.... "
    Greta, scuotendo la testa: "No... non mi piace farmi idee sbagliate sulle persone ascoltando i giudizi degli altri.... Soprattutto quando questi giudizi non sono proprio imparziali.... "
    Marco, sorridendo: "Beh meno male.... Ma voi siete qui in vacanza....???"
    James: "Eh magari.... No, siamo venuti per incontrarci con il proprietario del vecchio Bostonian.... "
    Marco: "Ah... ma non era il ristorante di.... "
    James, annuendo: "Proprio quello.... avremo pensato di rilevarne la proprietà per trasferirci a Roma.... Sai com'è, ci siamo un po' stancati del fumo e della confusione di New York... l'anno scorso siamo venuti in vacanza in Italia e abbiamo deciso di passarci un po' più di tempo.... "
    Giulio, sorridendo: "Eh beh certo.... Roma è un'altra cosa.... Ma pure te stai nell'ambiente dei ristoranti....???"
    James: "Eh si... Ho fatto l'aiuto cuoco nei migliori ristoranti di New York per un sacco di tempo.... ho lavorato parecchi anni anche con Alex.... mi ha insegnato molto e siamo diventati amici... è per questo che chiese a me di fargli da testimone al suo matrimonio.... Quando siamo tornati a New York con tutti i soldi che avevo messo da parte ho rilevato il vecchio ristorante di Alex.... l'aveva venduto quando era tornato a Roma.... "
    Marco: "Si certo, me lo ricordo.... Come và il locale adesso....??"
    James: "Molto bene, non ci possiamo lamentare... A volte si sente la mancanza di Alex tra i fornelli.... certo, non di quello con cui abbiamo lavorato dopo il ritorno da Roma.... era davvero irriconoscibile.... Io ho cercato di aiutarlo come meglio ho potuto, ma non ci sono riuscito... probabilmente perchè non voleva essere aiutato.... "
    Marco, annuendo: "Allora sei stato tu a licenziarlo....???"
    James: "Non ho potuto fare altro, purtroppo..... ma tu come facevi a saperlo....??"
    Marco, sorridendo: "Diciamo che ne avevo sentito parlare.... Perchè dici che non hai potuto fare altro....??"
    James: "Te l'ho detto.... dopo quello che è successo l'anno scorso è diventato intrattabile... stava sempre distratto, non si impegnava più nel lavoro, spesso e volentieri arrivava con ritardi mostruosi mettendoci in grande imbarazzo con i clienti... un paio di volte ha fatto anche dei pasticci incredibili in cucina.... è un miracolo se il vice sindaco della città non ci ha denunciati tutti quanti.... "
    Marco: "Perchè, che aveva fatto...???"
    James: "Ah niente... a parte preparargli un bel piatto di pasta al pomodoro.... "
    Ezio: "Eh beh, che c'è de male....?? Lo doveva ringrazià, con tutte le schifezze che se magnano in America una volta tanto ha fatto un pasto decente... "
    James: "Sicuramente.... e poi ha passato tutta la sera in una corsia d'ospedale... il vice sindaco è intollerante al glutine... noi ovviamente lo sapevamo e avevamo dato precise istruzioni perchè usassero pasta senza glutine.... ma purtroppo qualcuno se ne è dimenticato... o forse neanche ci aveva ascoltati, fatto stà che l'abbiamo scampata bella.... è un vecchio conoscente di famiglia, e per fortuna l'abbiamo convinto a chiudere un occhio... ma capisci bene che non potevamo far finta che non fosse successo niente.... non sai quanto mi è costato farlo, ma ho dovuto chiedergli di lasciare l'incarico.... "
    Marco: "Capisco... Forsi pensi anche tu che sia un po' colpa mia.... o magari di Eva.... vero...???"
    James, scuotendo la testa: "No.... figurati..... io Alex lo conosco da una vita, e gli voglio bene.... ma so benissimo che tutto quello che è successo lui se lo è andato a cercare... ha sbagliato troppo.... tu ed Eva non c'entrate proprio niente.... E' con lei che ti sposi...??"
    Marco, sorridendo: "Si, infatti.... Se non te la senti di farmi gli auguri lo capirò benissimo... "
    James: "E perchè non dovrei....???Te l'ho detto come la penso... Eva l'ho conosciuta a New York, due anni fà.... è una ragazza molto in gamba, ma si vedeva che era un pesce fuor d'acqua... Veniva spesso al ristorante a trovare Alex.... ma in tutte le volte che l'ho vista non sono mai riusciuto a vederle sorridere... Ogni tanto si sforzava di ridere, ma era chiaro che non era per niente felice... Mi chiedevo cosa aspettasse a prendere il primo volo per l'Italia e a tornare a casa.... Mah, probabilmente se non avesse scoperto di essere incinta non l'avrebbe mai fatto... sarebbero stati una di quelle tante coppie tristi che arrivano a sposarsi senza nemmeno sapere il perchè, e dopo un paio d'anni di matrimonio scoprono di non avere niente in comune e di non essersi mai amati... "
    Marco, annuendo: "E' probabile.... "
    James: "Io gliel'avevo detto.... non puoi arrabbiarti con lei perchè ti ha tenuto nascosto qualcosa quando tu sei stato il primo a non essere sincero, e a trascurarla per tre mesi da quando vi siete trasferiti a New York... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Scusa ma... perchè dici che non è stato sincero con Eva....???"
    James, sospirando: "Beh, capisco che ci sono cose delle quali non è facile parlare neanche con le persone che ami... ma una cosa del genere non puoi tenertela per te.... perchè quando stai insieme a una persona non riguarda più soltanto te, ma anche lei.... Se avessi saputo di non poter avere figli sarebbe stata la prima cosa che avrei detto a Greta quando abbiamo deciso di stare insieme.... se non l'avessi fatto mi sarei sentito un verme.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Ma di cosa stai parlando....?? Chi non può avere figli....???"
    James: "Alex.... Come... non ne sapevi niente.....??"
    Marco, sgranando gli occhi: "E chi doveva dirmelo....??? Lui forse.....????"
    James: "Poco prima di andarsene dal ristorante mi aveva detto che avrebbe fatto sapere la verità ad Eva perchè voleva chiederle scusa..... a lei e anche a te..... Non l'ha fatto....???"
    Marco: "Secondo te.....???"
    James, passandosi una mano tra i capelli: "Oh cavolo.... Mi sa che ho combinato un bel guaio... "
    Giulio, aggrottando la fronte: "Ma dai, che sta a dì....??? Non è possibile....Scusa, quando venne a sapè che Eva e Marco.... si insomma, ce semo capiti.... se ne andò via tutto incavolato dalla sala parto per farsi gli esami, perchè voleva esse sicuro che il padre fosse lui.... e poi dopo quando ha scoperto che invece era Marco s'è pure incazzato de brutto.... "
    James: "E' proprio per quello che se l'è presa tanto.... lui lo sapeva benissimo che il figlio non era suo.... lo ha scoperto nel momento stesso in cui Eva gli ha detto di essere incinta... ma l'idea di essere stato tradito per un ragazzino di dieci anni che non aveva mai preso in considerazione proprio non riusciva a mandarla giù.... è sempre stato molto orgoglioso..... "
    Marco, stringendo i pugni: "Non è proprio l'aggettivo che avevo in mente..... "
    Giulio, passandosi una mano tra i capelli: "E te questo lo sapevi....???"
    James, scuotendo la testa: "No, mi creda... io non ne sapevo niente.... Se lo avessi saputo lo avrei subito detto a Eva.... per me, per noi era diventata quasi un'amica.... No, Alex me l'ha detto solo quando siamo tornati a New York.... Non avevo mai capito perchè se la fosse presa così tanto quando scoprì che Eva aspettava un bambino... insomma, posso capire che lì per lì uno possa anche avere una reazione non proprio positiva, o magari anche avere un po' di paura.... ma così mi sembrava eccessivo.... E infatti lo era..... si era arrabbiato così tanto perchè aveva scoperto che Eva lo aveva tradito con qualcun altro.... "
    Giulio, alzando lo sguardo: "Cioè scusa, famme capì.... lui è tornato da Eva sette mesi dopo averla cacciata de casa in quel modo.... ha detto che se voleva prende le sue responsabilità, che voleva portarla a vivere con lui, che era disposto a crescere il bambino e a sposare la madre... e tutto questo quando già sapeva di non essere lui il padre del bambino....??? E senza dire niente a Eva...????"
    James, annuendo: "Credo proprio di si, signor Cesaroni.... "
    Ezio, scambiandosi un'occhiata con Giulio: "Ammazza che gran figlio de' bona donna oh.... Questo è da codice penale proprio..... "
    Giulio: "No questo è da codice sanitario, perchè se lo trovo lo manno all'ospedale.... hai capito il bastardo.... ha avuto pure il coraggio de fà l'incazzato quando ha saputo de Marco e Eva.... "
    Marco, annuendo e alzandosi lentamente dal tavolo: "Tranquillo papà, non c'è bisogno che ti disturbi.... "
    Giulio, dubbioso: "Per fare che....???"
    Marco, sorridendo leggermente: "Per mandarlo all'ospedale.... non ti preoccupare, a quello posso pensarci anche io.... "
    Giulio, prendendolo per un braccio: "Dai Marcolì.... lo so che c'hai un diavolo per capello però così nun risolvi niente.... "
    Ezio: "Eh certo, c'ha ragione.... poi vai a sapè quello 'ndo se sarà cacciato a quest'ora.... "
    Marco: "Meno lontano di quanto non pensiate.... vero James.....???"
    James, alzando lo sguardo: "Non capisco Marco.... che dovrei sapere io....???"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Vuoi farmi credere che non sai niente del fatto che Alex è qui a Roma.... "
    Ezio, voltandosi verso Giulio: "Ah, hai capito.... c'è sta pure il cornutone.... "
    Giulio, sorpreso: "Sta a Roma....?? Scusa, e te che ne sai.....???"
    Marco: "Lascia stare papà, è una storia lunga.... Allora, non vuoi dirmi proprio niente James.....??"
    James, sorridendo: "Ho paura di averti già detto anche troppo..... non imparerò mai a tenere la bocca chiusa.... "
    Marco: "Voglio solo parlargli.... "
    James, ridendo: "Si, come no.... Senti io non dico che tu non abbia ragione, e posso capire cosa stai provando... Ma prenderlo a pugni non cambierà quello che è già successo.... e poi alla fine tutto si è sistemato, o sbaglio....??"
    Marco: "Eh eh, certo..... A quest'ora se la starebbe spassando in un locale di New York mentre Eva sarebbe a casa sua a preparare la pappa per la piccola se fosse stato per quel figlio di puttana..... Avrebbe distrutto la sua vita e anche la mia sapendo di non essere lui il padre.... l'ha riportata a casa sua, l'ha convinta a sposarlo, solo per il bene di quel bambino che doveva nascere.... non ha pensato neanche per un attimo che lo stava portando via al vero padre... non ha pensato neanche per un attimo che stava per strapparmi di dosso un pezzo della mia vita....???? "
    James, sospirando: "Si lo so Marco.... però.... "
    Marco: "Però cosa.....eh.... però cosa.....???!! A lui non gliene è mai fregato niente di Eva.... non gliene è mai fregato niente del bambino, delle sue responsabilità, della sua felicità, della sua vita... a lui è sempre importato solo di se stesso.... Voleva soltanto un bel trofeo da mettere in mostra all'ingresso del suo ristorante newyorkese... e non si è fatto nessuno scrupolo per riportarselo a casa.... " Scostò la sedia dal tavolo e si allontanò a passo svelto.
    James, alzandosi in piedi: "Marco, dove vai....???"
    Marco, voltandosi verso di lui: "A restituirgli una cosa che mi ha dato l'anno scorso.... pensavo che non avrei avuto più occasione di ridargliela, ma a quanto pare adesso ne ho una irripetibile.... "
    Giulio, alzandosi dal tavolo e raggiungendolo: "Ma 'ndo vai Marco....??? Non sai manco dove stà quello....'ndo lo voi cercà....???"
    Marco, guardandolo negli occhi: "In albergo..... "
    Giulio, ridendo: "Eh beh certo, qui stamo a Pizzighettone, ce stà solo un albergo in tutta la città.... mica sarà difficile andarlo a trovà.... "
    Marco, stringendo i pugni: "Gli girerò tutti se sarà necessario.... ma ti giuro che io quel verme lo scovo, anche a costo di rivoltare tutti gli alberghi della città come calzini.... ho chinato la testa quando è entrato nella nostra vita.... ho chinato la testa quando se n'è andato con Eva a New York... ho chinato la testa quando è tornato a portarmela via... ma con questa carognata ha passato il limite.... e stavolta non ho nessuna intenzione di fare finta di niente, mi dispiace.... "
    Giulio sospirò un paio di volte passandosi una mano tra i capelli mentre Marco si allontanava a passo svelto verso l'uscita del locale.



    Lord Byron Hotel, a Villa Borghese, mezz'ora prima....



    Eva rimase per un attimo immobile davanti al grande albergo, ormai a poche centinaia di metri davanti a lei, e lo guardò sospirando e stringendo forte i pugni. Si passò una mano tra i capelli, ripensando alle parole che aveva sentito qualche minuto prima e che le stavano ancora rimbombando nelle orecchie: Alex non può avere figli..... Socchiuse gli occhi e tornò indietro con la memoria a quello che succedeva due anni prima, quando lei stava ancora cercando di accettare un regalo che mai si sarebbe aspettata di ricevere, anche se era la cosa più bella che le fosse mai capitata. Si sentiva solo, abbandonata, insicura. Sapeva di aver fatto l'errore più grand di tutta la sua vita e di non essere più i tempo per rimediare... sapeva che quel regalo inaspettato aveva spazzato via ogni speranza di potersi riavvicinare all'unia persona che avesse mai amato, e che l'avessa mai amata.
    E poi il riavvicinamento. Bello, inaspettato, diverso. Lento ma costante.
    Sembrava incredibile, ma niente gli aveva avvicinati come quella cosa che invece avrebbe dovuto separarli per sempre... erano più vicini allora di quanto non lo fossero mai stati, nemmeno qundo erano insieme. Era difficile, certo..... non sarebbe stato facile ricominciare dopo tutto quello che era successo.... non sarebbe stato facile ricominciare da quel regalo che in fondo non era loro.
    Eppure lei sentiva che ci sarebbero riusciti. Anzi, era sicura che non avrebbero dovuto nemmeno faticare tanto.... perchè nonostante tutto quello che era successo, gli errori, le incomprensioni, le amarezze.... erano ancora una cosa sola..... e niente e nessuno sarebbe mai riuscito a cambiare questa cosa.
    Già, niente e nessuno a parte lui.
    Lui, che era il vero padre di quel regalo che portava in grembo. Lui che l'aveva trascurata, trattata male, cacciata di casa, ignorata per dei mesi senza mai farsi vivo... ma era il padre.... una parte di quello che si stava portando dentro era sua.... Come avrebbe potuto negargliela....??? Aveva il diritto di far portare a Marco il peso di quella gravidanza, il peso di un figlio nato un anno dopo la festa per la loro maturità, ad appena vent'anni....? E aveva il diritto di negare al padre di quel bambino la possibilità di crescerlo.....?? No, certo che non lo aveva. Lei aveva sbagliato, tanto. Lei dovevo porre rimedio a tutti questi errori.
    Lo fece, prendendo l'unica decisione che non avrebbe mai voluto prendere, ma che in quel momento pensava essere assolutamente inevitabile. Si guardava intorno, in silenzio. Sapeva benissimo di non essere felice. Si sentiva più sola in quei giorni che in tutti quei mesi in cui aveva dovuto affrontare la sua gravidanza da sola. O meglio, quando pensava di essere sola. Quante volte aveva soppresso il desiderio di uscire da quella porta, attraversare di corsa tutta la città e tornare nell'unico posto dove voleva essere, accanto all'unica persona che avrebbe voluto vicino a se. Ma non lo poteva fare. Non lo doveva fare. Non era giusto nei confronti di Alex.... non era giusto nemmeno nei confronti di Marco. E lei che aveva sempre pensato a se stessa ora voleva e doveva pensare anche alla vita e alla felicità degli altri, oltre alla sua. Aveva accettato quella proposta, quell'anello, quasi senza sorridere, senza rispondere al bacio che le aveva dato. Aveva soffocato le lacrime quando Marco le aveva detto che sarebbe partito e che sarebbe stato lontano per un anno.... perchè sapeva che da quel viaggio lei non lo avrebbe mai più rivisto. O almeno, non come lo vedeva adesso. Era la fine di tutti i suoi sogni, di tutti i suoi desideri.
    Ma doveva farlo. Era giusto fare così.
    Ci aveva pensato tante volte..... Cosa sarebbe successo se quella peste non avesse deciso di nascere proprio nel momento più (meno) opportuno.....?? Cosa sarebbe successo se spinta dalla paura o da quel senso del dovere completamente sbagliato avesse pronunciato su quell'altare la parola "si"....??? Sarebbe bastato un niente, un dettaglio, e la storia di quella giornata sarebbe potuta cambiare completamente.... e con lei anche la storia della sua vita.... E perchè.....??? Lei stava rinunciando a tutti i suoi sogni per una menzogna. Lei avrebbe rinunciato a tutti i suoi sogni per la bugia più grande che si potesse dire ad una persona. E probabilmente anche tutto quello che le aveva raccontato qualche giorno prima non era vero. Forse era solo un pretesto per vendicarsi di quell'affronto che era stato costretto a subire l'anno prima quando lei gli aveva detto davanti a tutti che in realtà amava un altro. Non si era potuto prendere lei, e ora cercava di prendersi la sua serenità, di disturbare quello per lei era il momento più bello di tutta la sua vita. E magari anche i suoi soldi.
    Eva scosse la testa e riprese a camminare, alzando lo sguardo e cercando di non far esplodere prima del tempo tutta la rabbia che si portava dentro. Si chinò un attimo prendendo qualcosa da terra quando ormai era arrivata a poche decine di metri dall'entrata dell'albergo. A testa alta oltrepassò due clienti in abiti eleganti che stavano uscendo ed entrò per la porta girevole. L'ambiente all'interno certo non era molto compatibile con l'idea che qualche giorno prima si era fatta di Alex. Un ingresso sontuoso, con grandi lampadari che pendevano dal soffitto, un ampia sala d'attesa alla sua sinistra con due divani, tre poltrone e molti clienti in giacca e gravatta che stavano parlando da un sorso e l'altro di champagne. Eva sorrise scuotendo la testa e poi si avvicinò alla reception, aspettando per qualche secondo l'arrivo dell'addetto. Si accorse solo dopo che doveva essere lei a richiamarne l'attenzione con il campanello che stava sul bancone. Eva lo spinse tre volte con forza e si presentò davanti a lei sulla sessantina, stempiato e in doppio petto, che sembrava un po' incuriosito dalla ragazza molto poco elegante, sudata e con il fiatone che si ritrovava davanti.
    L'uomo, guardandola negli occhi: "Buonasera signorina.... Desidera......???"
    Eva: "Salve.... Senta, vorrei parlare con il signor Trebbiani.... Alex Trebbiani.... è in camera.....??"
    L'uomo, sorpreso: "Mah, veramente signorina..... "
    Eva, alzando la voce: "E' in camera o no....???"
    L'uomo, gesticolando: "Per favore, signorina, cerchi di controllarsi.... questo è un albergo a cinque stelle.... "
    Eva: "Sa dove se le deve mettere le cinque stelle..... "
    L'uomo: "Signorina, la prego..... Non sia volgare...... "
    Eva, sbuffando: "E lei non sia stupido.... Le ho fatto una domanda molto semplice mi sembra.... voglio solo sapere se questo signore è in camera o è uscito.... se in camera allora salgo a fargli una visita, sennò lo aspetto qui... non c'è problema.... parlerò della questione mediorientale con il Ministro degli Esteri.... pure lui sta per arrivare.....???"
    L'uomo, aggrottando la fronte: "Veramente il Ministro Frattini non è nostro cliente.... "
    Eva: "Ma pensa te.... Vi consolerete con Berlusconi.... "
    L'uomo, sospirando: "Signorina, la prego.... Cerchi di capire.... io non posso dirle i nomi dei nostri clienti.... c'è la legge sulla privacy.... "
    Eva: "Me ne frego della privacy.... non le ho chiesto se il Primo Ministro ha preso la stanza migliore.... le ho chiesto se il signor Trebbiani è vostro cliente.... Trebbiani, capisce....?? Un illustre sconosciuto.... "
    L'uomo, scuotendo la testa: "E io non posso accontentarla, mi dispiace.... Se vuole può attendere in sala d'attesa per vedere se arriva il suo.... amico....."
    Eva, stringendo i pugni: "Amico un corno..... "
    Stava per andarsene quando sentì la porta dell'ascensore che si apriva e vide la sagoma di Alex che ne usciva in smooking e cravatta, completamente rasato e ripulito da capo a piedi. Portava a braccetto una donna, apparentemente molto più grande di lui, cosparsa di gioielli dalla testa alle mani.
    Eva, voltandosi verso l'uomo dietro al bancone: "Grazie per la gentile collaborazione.... il mio "amico" mi ha risparmiato un mucchio di fatica.... " Si scostò dal bancone e si avvicinò lentamente alla coppia che aveva davanti a se.
    Quando Alex guardò davanti a se sbiancò come un panno lavato, sgranando gli occhi. La donna che aveva accanto a se lo guardò dubbiosa, cercando di scuoterlo, ma lui non riusciva nemmeno a parlare. Eva si fermò a pochi passi da lui, incrociando il suo sguardo e senza dire una parola. La donna la guardò dubbiosa e poi le rivolse cautamente la parola: "Salve signorina.... per caso ci conosciamo....???"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Eh, credo proprio di no...Però mi sembra di conoscere il suo compagno.... anzi, il suo cavaliere... Non sembra anche a lei.....???"
    Guardò un attimo Alex aspettando la sua risposta, che non arrivò. Abbassò lo sguardo, deglutendo e sospirando nervosamente.
    Eva, avvicinandosi a lui: "Che c'è....?? Ha perso la lingua, signore.....?? Strano.... tre giorni fà sembrava avere una gran voglia di parlare.... le è passata tutta insieme....???"
    La donna, sorpresa: "Ma di cosa stà parlando.....?? Alex, che stà succedendo....???"
    Alex, voltandosi verso di lei: "Niente niente.... stai tranquilla.... è soltanto un equivoco, ora lo chiariamo subito.... "
    Eva, ridendo: "Eh già.... Lo sà signora, questo equivoco l'anno scorso stava per sposare il suo cavaliere.... "
    La donna, sgranando gli occhi: "Che cosa.....???"
    Eva, avvicinandosi ad Alex e mettendogli una mano sulla spalla: "Ma come, non le hai detto niente....?? Ah.... e io che pensavo che ci avessi messo un sacco di tempo per dimenticarti di me.... che avessi sofferto come un cane bastonato per un anno e mezzo... e invece vedo che ti sei consolato alla svelta.... e anche molto bene.... Complimenti, non hai perso il tuo proverbiale buon gusto.... D'altronde non c'era da aspettarsi niente di meno da uno che ha tenuto per tre mesi un quadro di melanzane in camera da letto...."
    La donna, voltandosi verso di lui: "Alex.... ma cos'è questa storia....?? Stà dicendo la verità....???"
    Alex, annuendo: "Si... è vero, era la mia fidanzata..... "
    La donna: "E stavi per sposarti....???"
    Alex, avvicinandosi a lei: "Ma è il passato tesoro.... tutto questo è stato prima che ti conoscessi.... Non ha nessuna importanza.."
    Eva, annuendo: "Su questo hai ragione.... quello che c'è stato fra noi non ha assolutamente nessuna importanza.... e lo sai perchè....??? Perchè era tutta una menzogna.... una grandissima menzogna, la peggiore che un uomo possa dire ad una donna...."
    Alex, distogliendo lo sguardo da lei: "C-cosa....?? Di cosa parli....???"
    Eva: "Non l'hai detto neanche lei...??"
    La donna, prendendolo per un braccio: "Cosa....?? Detto cosa.....???"
    Eva, sorridendo leggermente: "Il suo compagno non può avere figli.... "
    La donna, sgranando gli occhi: "Alex.... è vero....??"
    Alex rimanse in silenzio, senza parlare. Eva gli si avvicinò ancora di più: "Pensi che sia questo il problema.....?? No Alex, non è questo il problema.... Il problema è che tu non mi hai detto niente neanche quando sono rimasta incinta.... e hai continuato a farmelo credere anche quando sei tornato da me, e mi hai spinto a lasciare tutto quello che amavo di più al mondo. Quanto eri disposto a prendermi in giro....?? Quanto avresti continuato.... un mese, un anno, dieci anni.... eh....?? Quanto avresti aspettato a dirmi che in realtà tu non potevi essere il padre di mia figlia, e che non c'era niente, assolutamente niente che mi legasse a te....??? Quanto.....??? " Eva lo afferò per la giacca e lo spinse indietro: "Rispondimi, figlio di puttana.... !!!!" Da dietro di loro sbucò di nuovo l'uomo stempiato, mettendosi le mani sulla testa: "Oh Signore, che stà succedendo adesso....?? Lei... ancora lei.... che altro sta combinando....???"
    Eva, voltandosi verso di lui: "Lei non si azzardi ad immeschiarsi, capito....??!!!"
    L'uomo si fermò a mezza strada, alzando gli occhi al cielo. Alex afferò le mani di Eva e se le tolse di dosso, guardandola negli occhi: "Sei tu la puttana.... Tu mi hai tradito.... Sei andata a letto con quel ragazzino mentre io stavo a casa tua a giocare a biliardino... Senza nessun riguardo.... e sei partita con me come se niente fosse successo.... ti sei infilata sotto le mie coperte come se niente fosse successo.... Che cosa volevi da me, che facessi finta di niente anch'io....???"
    Eva, scuotendo la testa: "E' vero, ti ho tradito.... Ma spiegami una cosa Alex: perchè non te ne sei andato....?? Perchè non ti sei rifatto una vita....?? Perchè sei tornato a rovinare la mia quando sapevi che tra noi non c'era più niente, e che non avrebbe mai potuto esserci più niente....??? Perchè volevi costringermi a sposarti quando sapevi benissimo che non eri il padre del bambino....?? Perchè volevi togliere al vero padre la gioia di veder nascere e crescere suo figlio....?? Spiegami perchè..... "
    Alex la guardava negli occhi, senza parlare. Eva scosse la testa e poi gli si scagliò contro urlando con tutta la voce che aveva in corpo: "Perchè.....????!!!!!"
    Alex, senza distogliere lo sguardo da lei: "Tu mi avevi ingannato.... mi avevi preso in giro per poi andare a spassartela con il tuo amante.... Perchè io non dovevo fare la stessa cosa con te.....???"
    Eva, annuendo: "Tu non avevi nessuna intenzione di stare con me, vero....?? Non avevi nessuna intenzione di prenderti cura della bambina nè tantomeno della madre... Volevi sposarmi per poi piantarmi e lasciarmi in mezzo ad una strada... è così vero...?? Era questa la tua vendetta per il tradimento....???"
    La donna si passò una mano tra i capelli e poi si rivolse ad Alex; "Per favore Alex.... dimmi che non è vero.... dimmi che sono tutte bugie... per favore, dimmi che non c'è assolutamente niente di vero in tutto quello che dice questa ragazza....."
    Eva, sorridendo leggermente: "Non dirglielo.... le diresti un'altra menzogna.... Anche se per te una in più o una in meno non farebbe molta differenza, vero....??"
    Alex, annuendo: "Neanche tu avevi nessuna intenzione di stare con me quando ci siamo messi insieme.... tu volevi soltanto qualcuno che ti aiutasse a dimenticare il tuo amore perduto.... per poi gettarmi da una parte una volta che lo avresti ritrovato... non è così....??"
    Eva: "Si è vero.... ho sbagliato.... ma ero in una situazione molto difficile.... io e Marco ci eravamo lasciati quasi senza sapere perchè.... ci amavamo ancora ma nessuno dei due aveva il coraggio di ammetterlo, nè a se stesso nè all'altro...... Non volevo tradirti quella sera.... Che tu ci creda o no non ci eravamo messi d'accordo per prenderci gioco di te... è successo, e basta.... e anche se avessimo voluto non c'era niente che potessimo fare per impedirlo.... Non si possono ignorare a lungo i sentimenti, anche se a volte ci farebbe comodo farlo.... Sarebbe successo comunque, non lo capisci....?? Era assolutamente inevitabile..... Tu ti eri accorto che con te a New York non ero felice.... "
    Alex, annuendo: "Si.... "
    Eva, sospirando: "E non ti sei mai chiesto perchè.....??"
    Alex attese un attimo e poi disse lentamente: "No..... "
    Eva, scuotendo la testa: "Certo.... perchè dovevi..... In fondo eri soltanto il mio ragazzo, che motivo avevi di chiederti perchè non ero felice, o perchè non riuscissi mai a sorridere se non alle feste nel tuo ristorante con tutti quegli invitati importanti, ai quali mi sforzavo di mostrarmi per quella che non ero.... Alex.... abbiamo sbagliato in due.... in due..... non ho sbagliato solo io.... Perchè volevi farmi questo....?? Non ci pensavi al bambino che doveva nascere.... anche se non era tuo, era pur sempre un bambino innocente... e non aveva nessuna colpa per gli errori che potevo aver fatto io.... Ti rendi conto di quello che gli avresti fatto passare....?? Proprio tu, che sai benissimo cosa significa crescere senza una famiglia accanto.... eri disposto a far passare tutto questo a quel bambino soltanto perchè volevi vendicarti di me....??? Ma che razza di uomo è uno che anche solo pensa di fare una cosa del genere....????"
    Alex: "Quello che stavi per sposare, Eva.... quello con cui sei andata a letto due giorni dopo averlo conosciuto.... quello con cui hai fatto sesso per tre mesi.... Quello sul quale ti appoggiavi la sera quando andavi a letto... te lo ricordi questo, Eva....??"
    Eva, annuendo: "Si.... e mi viene da vomitare soltanto a pensarci... Tu fai schifo..... "
    Alex, sorridendo leggermente: "Un uomo che fà schifo era l'unico con cui una stronza come te poteva stare insieme.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Questa è una delle poche cose giuste che ti sento dire da due anni a questa parte... Hai ragione.... Io in quel momento non meritavo di meglio che stare insieme ad uno come te... Toglimi un'ultima curiosità, poi ti lascio alla tua serata di gala.... Perchè sei venuto da me a chiedermi quei soldi....?? Così a occhio e croce direi che non ne dovresti avere un disperato bisogno.... perchè allora.....???"
    Alex la guardò negli occhi senza parlare per qualche secondo, poi Eva annuì lentamente con la testa.
    Eva: "Tanto anche se non rispondi è lo stesso, io lo so benissimo perchè.... sei senza lavoro da un anno a questa parte perchè il padrone del ristorante di New York ti ha licenziato, e l'unica fonte di sostentamento che hai adesso è questa graziosa e matura signora... Una fonte solida e affidabile, ma si sa come sono le donne.... si stancano facilmente dei loro amanti.... E se lei domattina decidesse che non vuole più saperne di te, tu ti ritroveresti esattamente dove eri prima di conoscerla... vale a dire in mezzo a una strada, probabilmente il posto che più ti compete, sempre che i barboni non siano offesi dalla tua presenza.... Questa prospettiva deve spaventarti a morte, vero....?? E' per questo che hai cercato di spillarmi quei soldi.... per dormire un po' più tranquillo la notte.... avanti, dì la verità.... è così, vero....??"
    Alex, con una smorfia: "Quanto sei brava, eh.....??"
    Eva, scuotendo la testa: "Non abbastanza.... Se lo fossi stata davvero ti avrei mandato al diavolo due anni fà.... e quella maledetta storia non sarebbe mai nemmeno cominciata... se solo avessi avuto un po' più di coraggio e un po' meno orgoglio.... Ma per fortuna, questo è uno sbaglio che non toccherà la mia coscienza..... "
    Eva si avvicinò a lui guardandolo negli occhi e tirando fuori tre grossi sassi dalle tasche. Alex si riparò il volto arretrando di qualche passo mentre le persone intorno si lanciarono qualche occhiata preoccupata.
    Alex: "Ehi ferma.... sei impazzita...... che vuoi fare.....???"
    Eva, ridendo: "Gli vedi questi.....?? Gli avevo raccolti per strada prima di arrivare qui..... Volevo tirarteli tutti e tre sulla testa per vedere se almeno questi ce la facevano a rompertela.... giusto per la curiosità di vedere cosa c'avevi dentro.... Ma lo sai che ti dico....?? Un verme falso, vigliacco, infido e bugiardo come te.... uno che sarebbe stato capace di abbandonare una ragazza e sua figlia in mezzo a una strada solo per prendersi la sua stupida vendetta su di lei... uno che per fare tutto questo mi ha fatto credere per quasi un anno di essere il padre di mia figlia.... e che mi amava, e voleva aiutarmi..... Uno che voleva farmi abbandonare tutto quello che avevo nella mia vita per poi lasciarmi da sola un mese dopo il matrimonio, e che dopo un anno ha cercato di completare l'opera che non era riuscito a finire mandandomi in rovina.... cercando di farmi sentire in colpa per quello che io gli avevo fatto, e di convincermi a risarcirlo per tutto quello che aveva passato per colpa mia.... Uno come te Alex.... non merita neanche di essere preso a sassate.... "
    Eva abbassò lo sguardo e lasciò cadere a terra i sassi che aveva raccolto per strada, poi si voltò e si incamminò lentamente verso l'uscita, sotto lo sguardo attonito di tutti i clienti che si erano accalcati vicino alla reception incuriositi da quella scena.
    Alex fece un passo in avanti, alzando lo sguardo verso di lei: "Spero proprio che tua figlia non ti assomigli troppo.... "
    Eva si fermò davanti alla porta girevole, rimanendo per qualche secondo immobile, senza parlare. Voltò lentamente la testa, incrociando di nuovo il suo sguardo. Forse era la prima volta in tutta la sua vita che aveva la netta sensazione di non essere più in grado di controllare la sua rabbia. Strinse violentemente i pugni e sospirò un paio di volte. Fu questione di un attimo. Le cadde lo sguardo su una piccola sedia appoggiata proprio contro la parete alla sua sinistra. La prese con la mano sinistra e poi la afferrò con entrambe le mani, sollevandola davanti a se. Con uno scatto improvviso corse verso il centro della reception oltrepassando il gruppetto di persone davanti a lei che stava anche coprendo la visuale di Alex.
    Alex si accorse di quello che stava succedendo soltanto all'ultimo momento: raccogliendo tutta la forza che aveva nelle braccia Eva scagliò la sedia di legno massiccio contro la sua schiena facendolo ricadere in avanti con tutto il peso del corpo. Alex andò a sbattere contro il muro e si accasciò a terra, urlando di dolore, mentre la donna che lo stava accompagnando rimase ferma, immobile, a guardarlo gemere senza muovere un dito.
    Alex, gesticolando a terra: "Ah........!!!!!!!!!! La schiena..... la schiena...... mi ha rotto la schiena...... mi ha rotto la schiena...... aiutatemi......!!!!!!!!!"
    Eva si scagliò contro di lui colpendolo con un calcio nello stomaco che lo fece accartocciare sul pavimento: "Peccato che non sono riuscita a romperti la testa, bastardo......!!!!"
    Tre addetti della sicurezza si mossero dal gruppetto afferrandola per le braccia e costringendola ad allontanarsi, mentre l'uomo della reception si stava mettendo le mani nei capelli: "Oh mio Dio... la sedia..... la mia povera sedia...... !!!!"
    Alex, contorcendosi sul pavimento: "Ehi... questa matta mi sta uccidendo e tu pensi a una stramaledetta sedia.....??? Avanti, che aspettate....???? Chiamate un dottore, un'ambulanza..... Clara..... Clara tesoro.... aiutami.... ti prego.... portami all'ospedale..... "
    Clara, la donna che lo stava accompagnando, si scostò di qualche passo e lo guardò per qualche secondo con aria sprezzante, prima di scandire lentamente poche parole: "Mi dispiace..... Ho dimenticato le chiavi della macchina.... fatti accompagnare da qualcun altro.... "
    Gli voltò le spalle e si allontanò a passo svelto, fermandosi un attimo accanto a Eva e facendo un cenno agli addetti alla sicurezza: "Lasciatela andare.... "
    Uno degli addetti, sorpreso: "Ma signora Rinaldi.... questa ragazza ha aggredito un uomo, ha danneggiato la proprietà dell'albergo.... dobbiamo trattenerla fino all'arrivo della forza pubblica... "
    Clara, scuotendo la testa: "State tranquilli, garantisco io per lei... E quanto alla proprietà danneggiata.... non vi preoccupate, vi rimborserò fino all'ultimo centesimo compresi gli interessi.... "
    Gli addetti si guardarono tra loro un po' spaesati, poi il più alto di loro annuì verso di lei: "Va bene signora, voglio fidarmi di lei perchè è una delle nostre migliori clienti.... Però non la voglio più vedere neanche avvicinarsi alla porta di quest'albergo... non lo deve più vedere neanche in fotografia.... è chiaro....???"
    Eva annuì con la testa, cercando di divincolarsi dalla prese dei due uomini che la stavano trattenendo.
    Clara: "Non si preoccupi.... la ragazza viene via con me.... vero Eva....??"
    Eva, sospirando: "Certo.... non voglio stare qui un minuto di più.... "
    Il capo fece un cenno con la testa e i suoi addetti lasciarono andare Eva, sotto gli occhi attoniti dei clienti, dopo di che entrambe si diressero verso l'uscita a passo svelto.
    Alex cercò faticosamente di sollevarsi in piedi, aiutato da alcuni facchini, mentre la maggior parte dei clienti non aveva mosso un dito, limitandosi semplicemente ad osservarlo. Fece qualche passo ma si fermò subito, piegandosi in due per il dolore.
    Alex: "Clara.... ehi Clara..... non farai sul serio..... Clara..... Clara.....!!!!"
    Clara si voltò verso di lui poco prima di uscire dalla porta e lo guardò per qualche secondo, in silenzio: "Faresti meglio a cercarti quel posto sotto un ponte.... perchè è l'unico posto nel quale potrai dormire stanotte... sempre che i topi di fogna accettino la tua compagnia.... Buonanotte Alex.... mi raccomando, dormi bene.... " Incrociò ancora per qualche secondo il suo sguardo e poi gli voltò le spalle uscendo dalla porta girevole, seguita da Eva che la oltrepassò senza mai voltarsi.
    Alex cercò di raggiungerle ma si fermò dopo pochi passi, piegandosi in due dal dolore e allungando le mani verso la porta: "Clara..... non puoi lasciarmi così.... ti prego Clara, torna indietro..... !!!" Gli addetti che lo avevano aiutato ad alzarsi da terra lo presero per le braccia e lo trascinarono sul divano mentre lui continuava a gesticlare e a urlare frasi incomprensibili.
    Eva rimase per qualche secondo davanti all'entrata dell'albergo e poi si voltò verso Clara: "Scusi... "
    Clara, tornando indietro: "Si.....??"
    Eva, sospirando: "Io.... Mi dispiace se l'ho aggredita.... non ne avevo alcun diritto.... "
    Clara, cercando di trattenere le lacrime: "Avevi tutti i diritti.... "
    Eva, guardandola negli occhi: "Grazie per avermi tolta dai guai poco fà.... "
    Clara, sorridendo ed avvicinandosi a lei: "Tu mi hai tolta dai guai.... Sono io che devo ringraziarti.... e non immagini quanto..... " Sospirò un paio di volte e poi si avvicinò a lei abbracciandola forte. Eva rimase immobile per qualche secondo e poi rispose all'abbraccio, sorridendo e stringendola a se.



    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mezz'ora dopo....



    Marco oltrepassò tutti i tavoli del locale e e poi uscì sbattendo la porta dietro di se, seguito immediatamente da Giulio e James che cercavano di fermarlo.
    Giulio, raggiungendolo: "Marco, per favore.... te voi calmà....??? Ormai quello che è fatto è fatto, nun è che lo poi cambià così.... e dai su, torniamo dentro e vediamo di darci tutti una calmata.... "
    Marco: "Forse quello non lo posso cambiare, ma ti assicuro che c'è una cosa che posso cambiare.... i suoi connotati.... "
    Giulio, alzando gli occhi al cielo: "Marco.... io ti capisco, credimi.... Ma così non risolvi niente.... te caccierai solo nei casini.... damme retta.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Tranquillo papà, ci voglio solo parlare.... "
    Giulio: "Ma non dì fregnacce che tanto nun te riesce.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Tu che faresti al mio posto se avessi appena saputo una cosa del genere sull'uomo che stava per toglierti Lucia.... ti rimetteresti a sedere come se non avessi sentito nulla.... come se niente fosse successo.....???"
    Giulio, sospirando: "E me sa de no.... "
    Marco, annuendo: "Ecco, appunto..... "
    Giulio: "Si lo so.... ma te non sei me Marco..... lo sai te in quanti pasticci me so sempre cacciato io, o no...?? Te sei meglio di me Marco.... molto meglio.... E soprattutto sei molto più sveglio.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "A quanto pare non lo ero abbastanza, visto che stavo per lasciare che quel bastardo figlio di una buona donna si portasse via la persona più importante di tutta la mia vita... "
    Giulio, mettendogli una mano sulla spalla: "Lo so Marco... lo so come ti senti... Però dammi retta: siediti un attimo, bevi qualcosa e cerca di calmarti..perdere la testa nun te servirà a niente.... "
    Marco sospirò scuotendo la testa e poi appoggiò la schiena ad una delle macchine che erano parcheggiate davanti al locale, passandosi una mano tra i capelli. Si abbassò lentamente e si sedette a terra incrociando le braccia e rimanendo in silenzio.
    James gli si avvicinò e lo guardò negli occhi: "Mi dispiace Marco... è colpa mia.... non dovevi saperlo così.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Avrei dovuto saperlo già da un pezzo.... "
    Giulio: "Si, e come....?? Che sei diventato indovino....??? Nessuno se poteva immaginà 'na cosa del genere, dai.... E soprattutto nessuno se poteva immaginà che fosse un bastardo de quella risma.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Io si.... io avrei dovuto immaginarlo.... avevo visto come era stato capace di sfruttare i miei consigli spacciandoli per idee sue per convincere Eva a tornare insieme a lui.... un uomo capace di fare questo può essere capace di qualunque cosa per ottenere quello che vuole... anche di dire la bugia più grossa che si possa immaginare.... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Marco..... "
    Marco, urlando con la testa tra le mani: "Marco cosa, papà.....?? Marco cosa.....???!!! Ma ti rendi conto......?????"
    Giulio, annuendo: "Eh certo che mi rendo conto.... Ma te non c'hai nessuna colpa, hai capito......?? Nessuna....."
    Marco, scuotendo la testa: "Forse no, ma..... "
    Stava per finire la frase quando fu interrotto dal rumore di un'automobile che aveva appena inchiodato proprio davanti a loro, rischiandodi sbattere contro una macchina che era parcheggiata accanto al marciapiede. L'automobile cercò di fare retromarcia ma sbattè contro un camion distruggendo quasi tutto il bagagliaio.
    Giulio, sorpreso: "Oh, ma questo è scemo....?? Ma che stà a fà....???"
    James: "Probabilmente è ubriaco fradicio.... Sarà meglio spostarsi dalla strada, non si sa mai.... "
    Giulio e James saltarono sul marciapiede, seguiti da Marco che si alzò da terra e rimase per un attimo a guardare le strane manovre che stava tentando di fare quel conducente apparentemente impazzito. Spinse il piede sull'acceleratore un paio di volte ma non riuscì a ripartire. Dopo qualche tentativo rinunciò e spense il motore. Marco cercò di intravedere il volto del conducente da dietro il vetro dell'automobile, ma era troppo buio perchè riuscisse a vedere qualcosa. Non sapeva perchè ma era sicuro di aver già visto quella sagoma senza volto.
    Giulio, aggrottando la fronte: "Che c'è Marcolì.....???"
    Marco: "Niente niente.... non ti preoccupare.... "
    Giulio: "Eh, non te preoccupà.... c'hai una faccia..... "
    Dopo qualche secondo la portiera dell'automobile si aprì di scatto e ne uscì la figura barcollante di un uomo alto, con una camicia bianca e un paio di pantaloni neri addosso. Marco riconobbe subito lo sguardo apparentemente inespressivo, i capelli lunghi perennemente scarmigliati, la barba sul viso... era passato un anno dall'ultima volta che lo aveva visto ma era esattamente uguale a come se lo ricordava. La faccia ugualmente sconvolta come quando incrociò il suo sguardo dopo avergli dato la splendida notizia che la bambina era venuta al mondo. Anche se la sua reazione fu molto diversa da quella che si era immaginato. Gli ripassarono davanti agli occhi tutti quei momenti: lo sforzo disumano che dovette fare per staccarsi da Eva dopo la nascita della piccola e per dirgli che doveva andare da Alex... il suo sguardo che nonostante quella gioia straordinaria tradiva a malapena tristezza e delusione al pensiero che Marco avrebbe anche potuto farsi da parte un'altra volta per non usurpare il posto a quello che tutti e due pensavano essere il vero padre di quella bambina. Lui che percorre il corridoio dell'ospedale pensando a quello che avrebbe potuto dire ad Alex una volta che l'avrebbe trovato.... che poteva dire al padre della bambina di una donna che amava come nessun'altra persona al mondo....?? In realtà non lo sapeva, non ne aveva idea... pensava che le parole gli sarebbero venute spontanee, come gli erano venute spontanee in quella sala parto quando aveva detto tutto quello che avrebbe voluto dire da un sacco di tempo, anche se fino a quel momento non aveva mai avuto il coraggio di farlo.
    Quando lo trovò seduto su quella sedia con quel foglio in mano, l'unica cosa che riuscì a dirgli era che finalmente sua figlia era nata... Lui gli si avvicinò con lo sguardo pieno di rabbia e poi gli rigirò la faccia con un pugno che gli spaccò un labbro, lasciandolo senza parole. Gli sbattè in faccia quel foglio e gli disse che lui e la bambina avevano gruppi sanguigni incompatibili, e che quindi non poteva essere lui il padre.... già, chissà perchè l'aveva fatto poi.... visto che già lo sapeva che non poteva essere lui..... Forse perchè nonostante tutto voleva ancora ostinarsi a negare l'evidenza, o magari perchè voleva uscire di scena da martire sedotto, abbandonato e ingannato.... forse perchè pensava che un giorno quella menzogna potesse ancora essergli utile.... o magari solo perchè in quella mezz'ora che aveva passato girovagando da solo in ospedale già stava meditando come vendicarsi dell'affronto che aveva subito... non solo essere tradito, ma essere tradito per un ragazzino di vent'anni che lui aveva sempre considerato uno sciocco senza alcuna importanza... uno che era stato talmente stupido da dirgli come avrebbe potuto riconquistare Eva risparmiandogli così un sacco di fatica.
    Era difficile mettersi nei suoi panni. Di una cosa però Marco era assolutamente sicuro: lui adesso era lì, a pochi metri da lui.
    James si portò le mani tra i capelli riconoscendo il conducente impazzito: "Oh Signore.... Alex, ma che è successo....???"
    Alex, andandogli incontro: "James..... James devi aiutarmi.... ho la schiena a pezzi.... non so dov'è l'ospedale.... non riesco a guidare.... aiutami......!!!!"
    Marco gli si avvicinò lentamente e si fermò a pochi passi da lui, che ricadde a terra stringendosi le braccia all'addome. Alzò lo sguardo e sgranò gli occhi vedendo chi aveva davanti.
    Alex, socchiudendo gli occhi: "No..... no....... "
    Marco lo afferrò per la camicia e lo sollevò in piedi: "E' proprio la tua serata fortunata sai.....?? Non potevi capitare in un posto migliore.... "
    Alex; "No ti prego.... ti prego, lasciami andare..... Eva...... "
    Marco, sbattendolo contro la macchina: "Tu non la devi neanche nominare, hai capito..... non la nominare, figlio di puttana.... !!!!"
    Giulio e James corsero verso di lui afferrandolo per le braccia.
    Giulio: "Marco.... Marco..... !!! Che cavolo hai intenzione di fare....???"
    Marco, cercando di divincolarsi: "Voglio finire di farlo a pezzi..... "
    Giulio, strattonandolo via: "Ma che sei impazzito.... non lo vedi in che condizioni è....?? Ti vuoi beccare anche una denuncia per completà la serata....???"
    Marco, scuotendo la testa: "Non me ne frega niente.... niente...... !!!! Voglio mettergli le mani addosso.... !!!!"
    Giulio: "E invece non lo farai.... "
    Marco, urlando: "Perchè.....????"
    Giulio: "Perchè è sbagliato.... Non è questo che hai sempre detto a me tutte le volte che perdevo le staffe, tutte le volte che stavo per fare 'na cazzata.... papà, non bisogna farci giustizia con le nostre mani... la vendetta non serve a niente.... Hai sempre detto questo Marco... sempre.... e ti sono grato, perchè forse se non ci fossi stato tu a farmi ragionare chissà quante stupidaggini avrei fatto in tutta la mia vita... e ora che vuoi fare.... vuoi buttare tutto nel cesso solo perchè te voi vendicà de quel figlio de buona donna.... Io ho sempre pensato che con le mani si potesse spiegare tutto.... ma tu e Lucia mi avete insegnato che non è sempre così... che più delle mani contano le parole.... lascialo stare.... uno come lui non merita neanche la vendetta.... "
    Marco sospirò scuotendo la testa, poi scattò verso Alex e sfogò tutta la sua rabbia dando un calcio alla portiera della sua macchina.
    Giulio tirò un sospiro di sollievo e poi si rivolse a James: "Senti, famme 'na cortesia.... portalo all'ospedale che questo me sembra stia inguaiato forte... Glielo dico a Greta che nun è successo niente e che torni subito, va bene....??"
    James, annuendo: "Si, va bene....." Si rivolse ad Alex aiutandolo ad alzarsi: "Dai su, cerca di alzarti.... Ma com'è possibile che ti sia ridotto in questo modo....?? L'urto non era così forte.... "
    Alex, dolorante: "Non è stato l'incidente.... E' stata Eva..... "
    Marco si voltò verso di lui sgranando gli occhi e poi gli si avvicinò di scatto: "Ma che stai dicendo, carogna....???"
    Alex, alzando una mano verso di lui: "Ti guro che è la verità.... è stata lei.... mi ha colto di sorpresa..... mi ha rotto una sedia di legno sulla schiena.... "
    Giulio, passandosi una mano tra i capelli: "Ma porca miseria.... Ce mancava solo questa.... "
    Marco: "Quand'è successo.....??"
    Alex: "Una mezz'ora fà, a Villa Borghese.... all'Hotel Byron.... "
    Marco, ridendo: "Ah, ci trattiamo bene eh....?? Ma scusa, perchè lo avrebbe fatto....???"
    Alex: "Lei.... lo sapeva.... qualcuno.... glielo ha detto..... "
    Marco, dubbioso: "Com'è possibile se fino a dieci minuti fà non ne sapevo niente nemmeno io....???"
    Alex: "Non ne ho idea.... ma ti assicuro che lo sapeva..... "
    Marco: "E dov'è andata....???"
    Alex: "E che vuoi che ne sappia.....?? Se n'è andata insieme a Clara..... "
    Giulio: "E chi è Clara....???"
    Marco, scuotendo la testa: "La prossima fortunata..... Per favore James, levamelo di torno.... "
    James si incamminò verso la sua macchina. Marco gli raggiunse e prese Alex per le spalle, guardandolo dritto negli occhi: "E certo sarebbe molto meglio per te se io non ti rivedessi mai più.... è chiaro....???"
    Alex lo guardò un attimo senza parlare. Marco lo scosse con forza: "E' chiaro....?????"
    Alex, annuendo: "Si.... è chiaro..... "
    Marco lo lasciò andare e James lo aiutò ad entrare in macchina, poi salì a bordo anche lui, mise in moto e partì a tutta velocità in direzione del pronto soccorso che stava a pochi isolati da lì.
    Marco sospirò un paio di volte e poi si diresse a passo svelto per la macchina. Giulio lo raggiunse: "Ahò Marcolìm, ma 'ndo corri....???"
    Marco: "A Villa Borghese.... A cercare Eva.... posso immaginare come si senta in questo momento.... devo assolutamente trovarla.... "
    Giulio: "Voi che venga con te...??"
    Marco, scuotendo la testa: "No, non c'è bisogno.... Posso cavarmela da solo..... "
    Giulio: "Sicuro....??"
    Marco, annuendo: "Sicuro..... " Saltò in macchina e partì velocemente percorrendo il lungo Viale Tirreno, mentre Giulio rientrava lentamente nel locale....

    ..... dopo l'ultima apparizione del nostro amato Gamberone, che purtroppo non tornerà più a farci visita (lo so che vi dispiace, ma purtroppo aveva altri programmi.....:255: :255: :255: ..... nel prossimo capitolo Marco ed Eva saliranno finalmente all'altare... alla prossima settimana per la fine dell'episodio :253: :253:
    :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :17: :253: :253: :253:

    :280: :280: :280: :280: :280: jhon Eva è stata a dir poco formidabile, finalmente è riuscita ad urlare in faccia a quel figlio di.....di Alex tutta la sua rabbia spezzandogli la schiena :66: :66: :66: peccato però che Alex sia riuscito a rialzarsi :103: :103: :103: :103: :103: Mi sarebbe piacuito che Marco completasse l'opera iniziata splendidamente da Eva (ancora qualche lividino :17: :17: :17: )

    :280: ancora, aspettiamo con ansia il giorno del si, in cui i nostri amati protagonisti potranno finalmente coronare il loro sogno d'amore :111: :111: :111: :111: :111:

    Edited by ylenia84 - 12/12/2009, 19:01
     
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  8. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 12/12/2009, 14:49)
    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'ultima parte di questo decimo episodio.... l'ho divisa in due capitoli, per evitare di farvi prendere un'intera settimana di vacanza per leggerla tutta insieme..... :17: :17: ..... Buona lettura a tutti :100: :100: :100:


    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mezz'ora dopo....

    ..... dopo l'ultima apparizione del nostro amato Gamberone, che purtroppo non tornerà più a farci visita (lo so che vi dispiace, ma purtroppo aveva altri programmi.....:255: :255: :255: ..... nel prossimo capitolo Marco ed Eva saliranno finalmente all'altare... alla prossima settimana per la fine dell'episodio :253: :253:
    :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :17: :253: :253: :253:

    :280: :280: :280: Bel capitolo, esileranti come sempre i tre imbottigliati :17: :17: Eva poi incavolata nera che lancia pietre e sedie :17: :17: :17: certo che Alex è proprio da denuncia :106: :106: :106:

    Adesso aspettiamo il matrimonio :100: :100: :100:
     
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  9. =manu=
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 12/12/2009, 14:49)
    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'ultima parte di questo decimo episodio.... l'ho divisa in due capitoli, per evitare di farvi prendere un'intera settimana di vacanza per leggerla tutta insieme..... :17: :17: ..... Buona lettura a tutti :100: :100: :100:


    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mezz'ora dopo....


    ..... dopo l'ultima apparizione del nostro amato Gamberone, che purtroppo non tornerà più a farci visita (lo so che vi dispiace, ma purtroppo aveva altri programmi.....:255: :255: :255: ..... nel prossimo capitolo Marco ed Eva saliranno finalmente all'altare... alla prossima settimana per la fine dell'episodio :253: :253:
    :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :17: :253: :253: :253:

    bhe jhon che dire... :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: ..e dire poco
    troopo forte il dialogo dei tre imbotigliati!!!

    e poi che bello finalmente la RISSA è avventa grande eva... :66: :66:
    certo jhon mi hai datto n forte dispiacere che il gambero nn si vedrà più... :17: :17: :17: :17:

    cmq nn vedo l ora che posti il seguto dove finalmente ci sarà il matrimonio.. :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:
     
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    I will go down with this ship!

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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 12/12/2009, 14:49)
    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'ultima parte di questo decimo episodio.... l'ho divisa in due capitoli, per evitare di farvi prendere un'intera settimana di vacanza per leggerla tutta insieme..... :17: :17: ..... Buona lettura a tutti :100: :100: :100:


    ..... dopo l'ultima apparizione del nostro amato Gamberone, che purtroppo non tornerà più a farci visita (lo so che vi dispiace, ma purtroppo aveva altri programmi.....:255: :255: :255: ..... nel prossimo capitolo Marco ed Eva saliranno finalmente all'altare... alla prossima settimana per la fine dell'episodio :253: :253:
    :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :255: :17: :253: :253: :253:

    :280: :280: :280: :280:

    :66: :66: :66: :66: ....giustizia è stata fatta nei confronti del Gamberone!!!! Ha avuto quello che si meritava.....all'inizio Eva diciamo che si era trattenuta......ma poi quando ha sentito "speriamo che tua figlia non prenda da te" è scattata e con tutta la forza ha scagliato la sedia contro il Gambero lesso (ed ammaccato :17: )...poi anche la sua nuova "fiamma" l'ha abbandonato, dopo aver sentito le parole di Eva (e capito che persona era realmente) :17: :17: .....e poi tra tutte le strade di Roma è capitato proprio fuori al locale dove stava Marco....che, se non fosse stato x Giulio, l'avrebbe finito di "ammaccare" :17: :255: :255: :255: ......Hai dato un senso al personaggio di James, che nella serie non aveva tanto un senso.....non avevano detto praticamente niente di lui......e l'hai fatto apparire come una persona normale....certamente non come il Gamberone ;) ;) ;)

    Nel primo paragrafo davvero divertenti i continui battibecchi Cesare-Ezio....che in questo capitolo l'abbiamo visto in versione "giraffa", dato che allungava sempre il collo verso le "cameriere" :17: :17: :17:

    Sono curioso di leggere la fine del capitolo e dell'episodio x vedere cosa succederà al matrimonio....e qual è l'imprevisto che farà arrivare tutti tardi in Chiesa :286: :286:

    Edited by marko.988 - 13/12/2009, 03:46
     
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  11. jameskirk88
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    Buongiorno ragazzi!! :B): :D Eccoci dunque all'ultimo capitolo del decimo episodio, al termine del quale i nostri amatissimi protagonisti saliranno finalmente all'altare... in attesa di vedere la scena nella prossima stagione dei Cesaroni..... :111: :111: :111: ...... il capitolo è leggermente lungo ma spero che vi piaccia lo stesso..... Buona lettura a tutti :253: :253: :253:


    Via Portuense, zona di Trastevere, ore 3.00 del mattino....



    Marco si strinse nel suo cappotto guardandosi intorno, dubbioso. Rabbrividì quando una raffica di vento gli sferzò la faccia portandosi dietro qualche cartaccia che rotolò rapidamente sulla strada deserta. Tirò fuori di tasca il telefonino e diede uno sguardo allo schermo: erano le tre del mattino e stava girando per la città da più di tre ore... e da tre ore cercava di capire cosa potesse esserle passato per la testa dopo aver saputo una cosa del genere sulla persona che non più tardi di un anno e mezzo prima stava per sposare.... cosa poteva aver pensato, cosa poteva aver provato....?? Rabbia, amarezza, delusione, sconforto, rammarico..... o magari un po' di tutte queste cose insieme..... forse aveva ripensato a tutte le volte che lo aveva guardato negli occhi pensando di incrociare lo sguardo di una persona che l'amava, che la considerava importante, e che invece la stava ingannando e prendendo in giro nel modo più sporco e ignobile possibile.... Forse aveva ripensato a tutte le volte in cui avrebbe potuto andarsene, voltargli le spalle, tornare dalla persona che amava davvero e che la faceva stare bene, ma non l'aveva fatto.... e al rischio che aveva corso di gettare al vento tutta la sua vita e tutta la sua felicità.
    Non faceva fatica a capire la reazione che aveva avuto, e che in fondo avrebbe avuto anche lui se non ci fosse stato Giulio a trattenerlo.... poi se n'era andata.... lui l'aveva cercata fuori dall'albergo, poi era tornato alla Garbatella per vedere se fosse andata a casa ma non l'aveva trovata neanche lì.... aveva provato a chiamarla almeno dieci volte ma non gli aveva mai risposto. Il telefono squillava sempre, ma lei non rispondeva. Aveva provato a chiamare Walter ma già immaginava che difficilmente avrebbe avuto una risposta in quel momento... poi aveva pensato che potesse essersi fatta viva con Carlotta e l'aveva chiamata a casa, ma lei le aveva detto che non l'aveva vista nè sentita. Aveva telefonato a Simona, a Manuela, agli amici della redazione.... ma a quanto pare non si era fatta viva con nessuno di loro. Saltò di nuovo in macchina e percorse le strade della città passando in tutti quei posti nei quali lui ed Eva erano stati insieme... passò davanti alla scuola, davanti al vecchio bar sul pavè poco lontano da casa, al parco della Garbatella nel quale avevano fatto le prime passeggiate, prima insieme parlando timidamente e poi mano nella mano ridendo e scherzando, al campetto della Romulana dove lei andava sempre a vedere i suoi allenamenti e le sue partite sulle gradinate.... poi era passato di nuovo davanti a quella macchinetta dove si erano dati il loro primo vero bacio, davanti al ristorante nel quale lui stava per darle la buca più colossale della sua vita, e su quel lungotevere dopo qualche mese prima, sotto uno splendido cielo stellato in una nave tutta per loro le aveva chiesto di sposarlo.
    Niente, non era riuscito a trovarla da nessuna parte.
    Ripensò poi ad Ostia, a quel lungomare nel quale avevano passato uno dei loro primi week end da veri fidanzati e nel quale avevano festeggiato il loro prime mese insieme. Arrivò fino alla terrazza che dava sul mare, immersa in un buio completo e in un fredd gelido, senza riuscire a trovarla. L'ultimo posto in cui gli rimaneva di guardare era il lungomare di Fiumicino, dove tanti anni prima erano stati entrambi protagonisti di una incredibile avventura, e dove avevano cominciato a volersi bene.
    Aveva cominciato a preoccuparsi seriamente dopo aver visto che nemmeno su quella spiaggia c'era traccia di Eva, e che non si era fatta vedere nemmeno dalla loro vecchia amica Eleonora, che Marco aveva trovato molto ma molto migliorata rispetto all'ultima volta che l'aveva vista. Era tornato su quella spiaggia e si era lasciato cadere sulla sabbia, mettendosi le mani tra i capelli e sforzandosi di immaginare dove mai potesse essere andata Eva, e perchè si ostinasse a non rispondere alle sue telefonate e a farlo preoccupare.
    Forse voleva stare un po' da sola, senza vedere nessuno e senza parlare con nessuno.
    Ma lui no.... in quel momento l'unica cosa che voleva fare era stare con lei, abbracciarla... farle sentire che nonostante tutto quello che era successo e nonostante tutto quello che aveva fatto Alex loro erano ancora lì, insieme.... erano sempre loro, e tra poche ore lo sarebbero stati ancora di più.... perchè niente e nessuno, per quanto si fosse impegnato per farlo, era mai riuscito a dividerli.... e niente e nessuno ci sarebbe mai riuscito.... Quando aveva sentito squillare il telefono nella tasca della sua giacca era sobbalzato e aveva risposto gridando il suo nome senza nemmeno dare uno sguardo allo schermo. Giulio dall'altra parte gli rispose un po' preoccupato: "Ah Marcolì sò io... ma se pò sapè 'ndo cavolo sei finito....???"
    Marco, sospirando e scuotendo la testa: "Papà.... che succede....??"
    Giulio: "E a me lo chiedi....?? Te piuttosto dimmi che cavolo sta succedendo.... 'ndo stai, che fine hai fatto....??"
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Ma niente papà, sto qui con Eva..... "
    Giulio: "Ah strano.... mica lo sapevo che uno pò essere allo stesso momento accanto a te e dall'altro capo del telefono.... La fai finita de dì fregnacce che nun te vengono manco tanto bene.... "
    Marco: "Papà, per favore... sto già abbastanza preoccupato per conto mio.... "
    Giulio: "Marcolì, ma che devo fà pure l'indovino....?? Me dici che è successo.....?? 'Ndo stà Eva....???"
    Marco, sorridendo leggermente: "Bella domanda.... Vorrei tanto saperlo..... Non riesco a trovarla da nessuna parte.... L'ho cercata dappertutto papà.... dappertutto, ma non c'è nienteda fare... è sparita..... E io sono preoccupato.... "
    Giulio: "No dai Marco, sta tranquillo..... Dopo tutto il casino che è successo avrà voglia de starsene un po' da sola, me sembra normale, no....??"
    Marco: "Si ho capito, ma non mi risponde nemmeno al telefono..... "
    Giulio: "Marco, damme retta..... Sò appena tornato dall'ospedale..... "
    Marco, dubbioso: "Quale ospedale.....??"
    Giulio: "Quello 'ndo il suo amico ha portato Alex... nun poi sapè chi c'ho trovato guarda.... "
    Marco: "Chi.....???"
    Giulio: "Una donna che c'avrà più o meno la mia età, forse qualche anno meno.... e du' agenti de polizia.... era la sua nuova fidanzata... dice che lo vuole denunciare per truffa, raggiro, appropriazione indebita e nun so quante altre cose, mò me le sò scordate.." Marco, sorpreso: "Cioè fammi capire... Alex stava insieme a una donna con il doppio dei suoi anni....???"
    Giulio: "Eh certo...... "
    Marco: "Cos'è, si era innamorato pure di lei.....???"
    Giulio, ridendo: "E me sà proprio di no Marcolì.... 'sta donna c'ha un conto in banca che è più lungo della Roma-Milano.... pare sia la figlia d'un vecchio industriale americano che sta pieno di soldi.... c'ho fatto due chiacchiere mentre eravamo fuori dall'ospedale.... stasera ha fatto controllare il suo conto in banca e sembra che manchino non sò quanti milioni di dollari.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Alex.... "
    Giulio: "Infatti.... ma il meglio deve ancora venì.... c'era pure lei quando è arrivata a Eva all'albergo.... pensa che stavano appena uscendo mano nella mano dall'albergo quand'è arrivata lei.... In pratica mentre se stavano accapigliando è venuto fuori che il signorino nun è tornato a Roma per prendersi le sue responsabilità de padre verso Eva e verso la bambina, come pensavamo noi, ma era tornato proprio se voleva rimette insieme a Eva, se voleva sposà con lei e poi dopo qualche settimana de matrimonio voleva prende baracca e burattini e piantare lei e la bambina in mezzo a una strada a New York.... "
    Marco, sgranando gli occhi: "Ma stai scherzando.....???"
    Giulio: "Casomai scherzava lui, visto che l'ha detto lui davanti a una trentina de persone, addetti dell'albergo compresi.... Hai capito, 'sto figlio de 'na grandissima mignotta..... Pare che Eva se ne stesse andando tranquilla, poi quel sacco de letame ha fatto 'na battutaccia su Marta e allora ha perso completamente le staffe.... Oh se nun ce stavano altre trenta persone d'intorno nun lo so come andava a finì.... "
    Marco: "Non ti ha detto dove è andata Eva dopo che sono uscite dall'albergo....???"
    Giulio: "E nun me l'ha detto per nun lo sa... dice che se sò salutate fuori dall'albergo e che poi Eva se n'è andata a piedi.... poi non l'ha più vista.... "
    Marco, sospirando: "Ho capito.... "
    Giulio: "Marco, damme retta.... Ma te rendi conto come se deve sentita dopo che quel bastardo le ha detto 'na cosa del genere....??? E' normale che se ne voglia sta un po' da sola senza parlà con nessuno.... Sta tranquillo, vedrai che tra qualche ora tornerà a casa... nun vorrà certo fà tardi all'appuntamento de domattina.... "
    Marco, annuendo: "Spero proprio di no.... "
    Giulio: "Ma certo, stai tranquillo.... La cosa migliore che poi fare è tornà a casa e andartene a dormire per qualche ora... vedrai che tornerà prestissimo... "
    Marco: "Va bene papà, arrivo tra poco..... "
    Giulio: "Oh, così me piaci.... E nun te fà venì le paranoie che nun è proprio il caso.... Mò vado a letto pure io sennò domattina me sveglio quando avete già finito.... "
    Marco: "Ciao papà, a domani.... " Chiuse la comunicazione e si rimise il telefono in tasca, guardando verso la linea dell'orizzonte che nel buio della notte si confondeva con il mare. Sospirò un paio di volte e poi si alzò in piedi scuotendosi dalla sabbia e dirigendosi di nuovo verso la strada. Aveva guardato proprio dappertutto, e ora non aveva la più pallida idea di dove Eva potesse essersene andata. Probabilmente aveva ragione Giulio.... dopo quello che aveva saputo era normale che volesse starsene un po' da sola senza parlare con nessuno.... Tanto valeva tornare a casa e cercare di dormire per qualche ora, anche se già sapeva che difficilmente sarebbe riuscito a chiudere occhio. Aveva ormai raggiunto la macchina dall'altra parte della strada deserta quando ebbe un lampo.... un'idea, forse strana, forse assurda, ma in fondo era l'unica che ancora non aveva considerato. Ci pensò un attimo e poi salì in macchina. D'altronde le aveva provate tutte.... tanto valeva fare anche un ultimo tentativo. Percorse velocemente l'autostrada e rientrò in città attraversando l'Eur e il Trullo ed entrando finalmente sulla Via Portuense. Attraversò il quartiere di Trastevere e svoltò a destra in un ampio viale costeggiato da moltissimi alberi ai bordi della strada e da una serie di villette e appartamenti molto eleganti. Percorse quasi la metà del viale e poi accostò al marciapiede, spegnendo il motore e scendendo lentamente dalla macchina. Non era cambiato niente dall'ultima volta che aveva visto quella zona, e in fondo non era passato poi tanto tempo. Scendendo di macchina si accorse che nel frattempo il freddo era addirittura aumentato e si era alzato un vento gelido che faceva venire la pelle d'oca. Tirò fuori di tasca un paio di guanti e si guardò intorno. La strada era completamente deserta, e non si intravedeva nemmeno l'ombra di una luce accesa in nessuno degli appartamenti. Alzò lo sguardo verso l'elegante condominio che aveva davanti e osservò con attenzione le finestre all'ultimo piano, ma da quella che poteva vedere nemmeno lì c'erano luci accese. Dopo qualche secondo di esitazione si decise ad oltrepassare il piccolo vialetto all'ingresso e si avvicinò alla porta del condominio, dando uno sguardo ai nomi che stavano scritti sul citofono. Sospirò scuotendo la testa e poi suonò l'ultimo campanello sul pannello del citofono, aspettando una risposta.



    Nel frattempo, nell'appartamento all'ultimo piano.....



    Il rumore del campanello che suonava ruppe il silenzio che regnava nell'appartamento. Eva si scosse alzando la testa, sorpresa. Era sicura che quell'appartamento fosse assolutamente sfitto e che non ci fosse nessuno. Chi poteva cercare qualcuno in un appartamento deserto nel cuore della notte....??? Pensò quasi di averlo immaginato, ma la seconda scampanellata le fece scartare questa ipotesi. Si alzò dal tappeto accanto al divano e camminò lentamente verso la porta d'ingresso, scuotendo la testa. Guardò un attimo il citofono, sperando che quella fosse stata l'ultima scampanellata. Invece pochi secondi dopo il campanello suonò per la terza volta, e poi per una quarta, e questa volta suonò per diversi secondi consecutivi. Eva sospirò e alzò il ricevitore aprendo la comunicazione: "Si....???"
    Una voce molto familiare dall'altra parte dell'apparecchio le rispose subito dopo: "Eva..... Sei tu.....???"
    Eva, sorridendo: "Marco..... ma che ci fai qui.....???"
    Marco, scuotendo la testa: "Sto prendendo una boccata d'aria.... è una bellissima serata qua fuori.... non ci saranno nemmeno due gradi sotto lo zero, pensa un po'..... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "E io che pensavo di essere venuta nell'ultimo posto dove qualcuno mi potesse cercare.... Come hai fatto a trovarmi....???"
    Marco, stringendosi nel cappotto: "Ehm.... che ne dici se ne parliamo in un posto un po' più caldo.... sto congelando.... "
    Eva, dandosi una pacca sulla fronte: "Scusa.... ti apro subito..... "
    Riagganciò la cornetta e premette il tasto di apertura della porta principale, poi socchiuse la porta dell'appartamento e tornò lentamente a sedere sul tappeto dal quale si era alzata. Qualche minuto dopo Marco entrò richiudendo rapidamente la porta dietro di se. Cercò a tentoni l'interruttore della luce e lo accese, illuminando così tutto l'appartamento. Anche quello non era molto diverso da come se lo ricordava. Oltrepassò il corridoio dando uno sguardo alla scala a chiocciola che portava al piano di sopra, all'ampia cucina nella stanza accanto e al soggiorno che aveva davanti, che nonostante fosse quasi completamente spoglio rimaneva comunque bellissimo. Si tolse i guanti dalle mani e appoggiò il cappotto sul divano, notando Eva che se ne stava seduta sul tappeto con le gambe incrociate.
    Marco, sorridendo: "Sembri Walter durante un'occupazione a scuola.... Ti mancano solo i cartelli in mano e poi sei apposto.... "
    Eva, ridendo e voltandosi verso di lui: "Sorvoliamo su quello che sembri te.... sei così rosso che sembri uscendo da un forno.... "
    Marco, lanciandole un'occhiataccia: "Non so te, ma io ricordavo che i forni dovevano servire a scaldare.... non a congelare.... guarda che roba, non mi sento più le mani nemmeno ad usare i guanti... "
    Eva, sospirando: "Scusa..... mi dispiace, è tutta colpa mia.... Come sempre.... "
    Marco, sorridendo e sedendosi accanto a lei: "Si, infatti..... è proprio colpa tua.... perchè come al solito invece di venire a parlare con me hai preferito sparire.... Ti avrò telefonato duecento volte.... perchè non volevi rispondermi....?? Lo sai che mi hai fatto preoccupare, si.....???"
    Eva, appoggiandosi alla sua spalla: "Marco..... tu non lo sai cosa mi è successo..... non hai idea di cosa abbia scoperto... Alex.... Alex è.... "
    Marco: ".... sterile..... vero.....??"
    Eva, sorpresa: "Ma come..... come fai a saperlo.....??"
    Marco: "Me l'ha detto James.... l'ho incontrato stasera al Trick e Track...."
    Eva, sgranando gli occhi: "E tu che ci facevi in un night club di spogliarelliste....???"
    Marco: "Ma perchè, lo conosci....???"
    Eva: "Eh lo conosco si.... tre settimane fa abbiamo fatto un servizio su una rissa notturna... a momenti un ladro e uno spacciatore si ammazzavano perchè uno diceva all'altro che gli stava scippando la spogliarellista.... "
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Ah ecco.... non lo sapevo.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla testa: "Guarda che non mi hai ancora risposto.... Che ci facevi in quel localaccio notturno....??? Ma non ti vergogni a fare di queste cose tre ore prima di sposarti....???"
    Marco: "Non è vero.... "
    Eva: "Ah scusa... mancano ancora otto ore, non tre... "
    Marco, voltandosi verso di lei: "E' stata un'idea di papà, Ezio e zio Cesare.... mi hanno organizzato una festa di addio al celibato indimenticabile.... o almeno quella era l'intenzione.... "
    Eva, ridendo e passandosi una mano tra i capelli: "Beh, ti assicuro che qualcuno ci è riuscito.... "
    Marco: "Come....??"
    Eva: "Lucia, Stefania e Pamela.... mi hanno trascinata allo ShaBar dicendomi che mi volevano fare una sorpresa indimenticabile...." Marco: "Ah.... allora pure te stavi in un night ai piedi di qualche spogliarellista.... avanti, dì la verità.... "
    Eva: "Ero in un night.... ma ai piedi degli spogliarellisti ci stava solo mia nonna.... anzi, ci stava accanto.... "
    Marco, ridendo: "Ma è roba da matti.... "
    Eva, sorridendo: "No, è solo roba da Cesaroni.... che poi forse è la stessa cosa.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Papà mi ha detto tutto..... "
    Eva: "Su cosa....??"
    Marco: "La scena al Byron Hotel.... mi dispiace, non dev'essere stato facile.... "
    Eva: "Ho incontrato Margherita..... "
    Marco, dubbioso: "Chi hai incontrato....???"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Te la ricordi l'amica di Alex.... quella che veniva da New York.... quella che quello scemo di Walter fotografò mentre si abbracciava con lui due anni fa....??"
    Marco, annuendo: "Ah si, certo.... Mamma mia, sembra passato un secolo..... "
    Eva, sorridendo: "E' passato un secolo...... Io all'inizio non l'avevo riconosciuta.... Abbiamo cominciato a parlare e lei mi ha raccontato di essere stata fidanzata con un giovane italo americano.... un cuoco italo americano...... col quale era stata felice prima che lui scoprisse di non poter avere figli.... dopo che lo ebbe scoperto non fu più lo stesso.... diventò sempre più nervoso, più irrequieto.... più intrattabile.... dice che aveva dei tremendi scatti di rabbia che potevano uscir fuori all'improvviso, di punto in bianco.... mi c'è voluto un po' di tempo per capire che stava parlando di Alex... non ci potevo credere.... Ho sempre pensato che io e lui non avessimo niente in comune e che in realtà nemmeno lui mi avesse mai amata quanto diceva... ma non avrei pensato una cosa del genere.... non me lo sarei mai immaginato.... Perchè....?? Perchè lo ha fatto.....??? E soprattutto come ho fatto a non accorgermi che stavo dividendo lo stesso letto con una persona del genere.....??? Come ho fatto a non capire.....???"
    Marco, accarezzandole i capelli: "Pensavi solo al bene della piccola.... "
    Eva, sorridendo leggermente: "Già.... stavo pensando alla piccola.... le stavo facendo proprio un regalo a mia figlia..... Che stupida.... "
    Marco, sospirando: "Dai amore, non dire così..... "
    Eva: "E perchè no.....?? E' la verità..... Non mi sono accorta che tu stavi tanto male da rischiare quasi di morire in una corsa clandestina.... non mi sono accorta che Alex era sterile.... non mi sono accorta che era tornato solo per prendermi in giro... non mi sono accorta di quello che stava nascondendo.... C'è qualcosa di quello che è successo intorno a me negli ultimi due anni che io abbia capito fino in fondo.... ???"
    Marco, annuendo: "Una cosa l'hai capita.... "
    Eva, aggrottando la fronte: "Cosa....???"
    Marco, scompigliandole i capelli: "Hai capito che mi ami..... "
    Eva, ridendo e scostandolo con una mano: "Ah si....???"
    Marco, sorridendo e avvicinandosi a lei: "Si..... "
    Eva, scuotendo la testa: "Ma quanto sarai scemo.....!!!"
    Marco, stuzzicandole il naso: "Un po' meno della mamma più bella del mondo.... Ma solo un po' eh.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla spalla: "Marco..... Stavo parlando seriamente.... anche se con te è praticamente impossibile.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Eva.... Quello che è successo due anni fa non cambia assolutamente niente.... "
    Eva: "Ma avrebbe potuto farlo.... se io.... cioè, se lei non avesse deciso di nascere proprio in quel momento.... cosa sarebbe successo....??? Che ne sarebbe stato della nostra vita.... di nostra figlia.....?? Stavo per distruggere tutto... "
    Marco: "Lui stava per distruggere tutto.... tu non c'entri niente..... non potevi sapere niente.... "
    Eva: "Sapevo della sua reazione..... a New York, quando gli ho detto che aspettavo Marta.... quello sguardo.... lo stesso che ho visto l'altro giorno al bar.... per questo non riuscivo a dimenticarlo.... Era pazzo.... era completamente fuori di testa.... avrebbe anche potuto farmi del male.... o fare del male alla piccola.... ti rendi conto....???"
    Marco, annuendo: "Si certo... Quando James me l'ha detto sono corso fuori dal locale per andare da lui e riempirlo di botte... poi però quando l'ho visto arrivare davanti al Trick e Track con una faccia non troppo diversa a quella di Holifyled dopo aver fatto a pugni con Mike Tyson ho capito che non era proprio il caso, sennò ce l'avrei avuto sulla coscienza.... Tu ovviamente in tutto questo non c'entri niente.... "
    Eva: "Io....?? E come potrei entrarci....??? Avrà fatto a pugni con un ladro fuori dall'hotel.... "
    Marco, ridendo: "Eh certo.... voleva rubargli la camicia bianca, se ne trovano così poche in commercio.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non volevo farlo.... ma quel maledetto bastardo, dopo tutto quello che mi aveva detto.... ha avuto anche il coraggio di insultare nostra figlia.... quella stessa figlia che lui avrebbe abbandonato in mezzo a una strada solo perchè voleva farmela pagare... E lui se ne stava lì, ridendo.... rideva, capisci....?? Rideva per quello che aveva fatto, e per quello che stava per fare.... era tornato per cercare di prendermi in giro un'altra volta... e c'era quasi riuscito anche questa volta, pensa te.... "
    Marco, sorridendo verso di lei: "Credo che per un bel po' di tempo l'unica persona che riuscirà a prendere in giro sarà il secondino di una prigione.... o il suo compagno di cella, al limite.... "
    Eva, sorpresa: "Cosa....??"
    Marco: "La donna che stava con lui in hotel quando lo hai incontrato.... dopo la scenata ha controllato il suo conto in banca e pare che non fosse proprio uguale a come se lo ricordava.... "
    Eva: "Vuoi dire che..... "
    Marco: ".... che da un po' di tempo a questa parte aveva lasciato la cucina per dedicarsi ad attività un po' meno faticose.... e più redditizie... Ma ora ha finito di divertirsi, te l'assicuro..... E poi se proprio vuoi saperlo non mi sembrava gran che contento l'ultima volta che l'ho visto.... riusciva a malapena a reggersi in piedi.... Certo che te sei pericolosa forte... "
    Eva, dandogli una pacca sulla schiena: "Ecco appunto.... ricordatelo la prossima volta che te ne vai per night club a caccia di spogliarelliste.... "
    Marco: "Senti chi parla.... "
    Eva, guardandolo negli occhi: "Ancora però non mi hai risposto..... "
    Marco: "A cosa....??"
    Eva: "Come hai fatto a trovarmi qui....???"
    Marco, sospirando: "Per esclusione.... era l'unico posto nel raggio di cento chilometri che ancora non avevo controllato.... "
    Eva, sorridendo: "Pensavo che non te la ricordassi nemmeno..... "
    Marco: "E' un po' difficile dimenticarsela..... "
    Eva, annuendo: "Eh lo credo.... in fondo è un po' da qui che è cominciato tutto.... "
    Marco, sorridendo: "Beh, credo che sia cominciato anche un po' prima di allora, non credi.....??"
    Eva: "E' vero.... ma l'ultima spinta la diedi io quando pensai che potevamo andarcene di casa per venire a vivere qui... Ti stavo davvero chiedendo troppo, ma io allora non me ne rendevo conto.... "
    Marco, stringendola a se: "Non mi stavi chiedendo troppo.... è solo che io allora ero troppo confuso.,.. troppo insicuro per prendere una decisione come quella.... Mi sentivo debole... era la prima volta che facevo qualcosa senza sentire l'appoggio di mio padre, della mia famiglia... mi sentivo solo, anche se in realtà non lo ero affatto.... avevo te.... "
    Eva, annuendo: "Appunto, eri solo..... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Scema.... Ma scusa... di chi è questa casa....???"
    Eva, alzando le spalle: "Di nessuno.... fino a poco tempo fa ci abitava una famiglia, ma poi si sono trasferiti ed è tornata ad essere sfitta.... come due anni fa.... a quanto pare non avevano pensato a rifare la serratura, sono riuscita ad aprire la porta con le vecchie chiavi che mi diede Carlotta.... "
    Marco: "E tu....?? Perchè sei venuta qui....???"
    Eva, scrollando le spalle: "Non lo so.... forse perchè volevo cercare di capire come avevo fatto a sbagliare così tanto.... e a sbagliarmi così tanto.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Io credevo che ci avessi ripensato..... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Ci avevo pensato, ma poi ho cambiato idea.... non sarebbe carino, con tutti quegli invitati che stanno là ad aspettarci... che figura ci avrei fatto....??"
    Marco, ridendo: "MI sembra un ottimo motivo.... "
    Eva, annuendo: "E' vero.... ma non è quello giusto..... "
    Marco: "Ah no....? E qual'è allora....???"
    Eva, sorridendo: "Ho già passato facendo finta che noi non esistessimo.... e sono stata male, malissimo.... E non ho nessuna voglia di tornare a stare male.... non farti illusioni, non sarà tanto facile liberarsi di me... "
    Marco, ridendo: "Questa è la più bella notizia che abbia avuto stasera.... anzi, la più bella che mi abbiano mai dato.... "
    Eva, sorridendo e guardandolo negli occhi: "Eh no.... la più bella te la daranno domattina.... "
    Marco, annuendo e avvicinando le labbra alle sue: "Non vedo l'ora.... Senti ma.... ci saranno ancora le coperte nel letto...???"
    Eva, ridendo: "Si, con dieci centrimetri di polvere sopra come minimo.... "
    Marco: "Vabbè, non è mica detto che dobbiamo stare per forza sopra.... possiamo anche stare sotto.... in questa casa ci sono dei bellissimi tappeti... "
    Eva, annuendo: "C'è solo un piccolo problema.... "
    Marco: "Quale....??"
    Eva, sorridendo: "La camera da letto è al piano di sopra.... quindi se ci vuoi arrivare dovrai fare una bella rampa di scale con una bellissima ragazza in braccio.... te la senti.....???"
    Marco, aggrottando la fronte: "Una serata in palestra mi stancherebbe meno..... "
    Eva, ridendo e dandogli una pacca sulla spalla: "Cosa vorresti dire.... che sono troppo pesante....???"
    Marco, alzando le braccia: "No no, per carità.... mi arrendo senza combattere.... non vorrei fare la fine dell'ultimo sfidante.... "
    Eva, sorridendo e avvicinandosi a lui: "Veramente non è proprio questo che avevo in mente..... "
    Marco: "Ah no....??"
    Eva, gettandogli le braccia al collo e guardandolo negli occhi: "Non esattamente..... "
    Si baciarono dolcemente sulle labbra, continuando a incrociare i loro sguardi per qualche secondo. Sorrisero entrambi quando Marco la sollevò lentamente prendendola in braccio con un'espressione stravolta e poi ricominciarono a baciarsi mentre si avvicinavano alla scala a chiocciola. Ci misero diversi minuti prima di arrivare al piano di sopra, visto che si fermavano praticamente ad ogni gradino per ridere e stuzzicarsi a vicenda. Percorsero tutto il corridoio passando accanto alla cucina e poi arrivarono in camera senza mai staccarsi un istante. Passarono accanto alla porta finestra che dava sul balcone, dal quale si potevano ancora vedere le luci di tutta la città sotto di loro, che in quel momento però sembravano ancora più lontane di quanto già non lo fossero in realtà. Socchiusero gli occhi, incrociando i loro sguardi sorridenti per qualche secondo, poi Marco la appoggiò delicatamente sul letto e salì sopra di lei, continuando a guardarla negli occhi. Eva lo aiutò a togliersi la maglia di dosso e lui fece altrettanto, sfiorandola dolcemente sulla pella con le sue dita. Quando ebbero finito di spogliarsi si baciarono reciprocamente sulle guance, sul collo, sul petto.... incrociarono di nuovo le loro labbra baciandosi con tutta la passione che sentivano dentro di loro in quel momento. Poi si abbracciarono, stringendosi forte l'uno all'altra.... Eva lasciò che Marco la spingesse con la schiena sul materasso e si mettesse di nuovo sopra di lei. Si guardarono ancora per pochi secondi interminabili, e poi si avvicinarono, di nuovo.
    E diventarono ancora una volta una cosa sola.
    Come lo erano sempre stati, e come lo sarebbero stati per sempre.




    Capo di Posillipo, provincia di Napoli, 10 dicembre, ore 7.30



    Uno scossone tremendo, un rumore simile a quello di una frenata e poi il tonfo. Walter si scosse di soprassalto già prima di toccare di terra, protestando e gesticolando nell'aria alla ricerca di qualcosa.
    Walter, mettendosi una mano sulla schiena: "Simo.... ma te sembra questo il modo de sveglià la gente.... m'hai fatto venì il colpo della strega.... !!!"
    Si stropicciò gli occhi e aspettò di mettere a fuoco l'immagine che aveva davanti. Rimase sorpreso nel vedere che apparentemente il soffitto sembrava aver cambiato colore. Si passò una mano davanti alla faccia e guardò di nuovo, pensando che fosse uno degli ultimi postumi della sbornia della sera prima. Ma l'immagine non sparì. Anzi, si fece più nitida. Appoggiò le mani su quello che pensava essere il letto e si accorse che stava toccando qualcosa di ruvido, filamentoso. Abbassò lo sguardo e vide una distesa di paglia tutta intorno a se, interrotta di tanto in tanto da qualche grossa cassa di legno. Cercò di alzarsi ma ricadde quasi subito, passandosi le mani sulle tempie ancora doloranti. Alla sua sinistra gli sembrò di intravedere qualcosa di simile a due gambe che sbucavano da sotto un mucchio di paglia, un paio di pantaloni appoggiati sulla cassa di legno più vicina, una scarpa e un paio di calzini appoggiati sulla paglia proprio davanti a lui.
    Walter, passandosi una mano sulla testa: "Oh ma che sto ancora a dormì.....?? Ma si... sto ancora a dormì.... mò arriva Simona, me da 'na bella pizza in faccia e me tira giù dal letto perchè sto a fà tardi.... " Non aveva ancora finito di parlare che qualcosa di duro lo colpì proprio sulla testa facendo sobbalzare: "Ah....!!!!!! Ma porca miseria Simò..... io dicevo per dì, mica lo dovevi fà per forza..... !!!!"
    Alzò lo sguardo e vide sopra di lui un piede che stava sporgendo da un cassa di legno.
    Walter, sgranando gli occhi: "Oddio.... ma non sto a dormì.... ma 'ndo sò capitato, sul set d'un film dell'orrore...????"
    Si alzò lentamente guardando la cassa di legno e quando fu in piedi vide Barilon accartocciato sul coperchio con i pantaloni mezzi abbassati e i capelli tutti scarmigliati.
    Walter, passandosi una mano tra i capelli: "Pure Barilon.... Ora sò proprio sicuro che è un film dell'orrore.... Barilon.... Ah Barilon, c'è ancora o sta già dall'altra parte....???"
    Dopo qualche strattone Barilon dischiuse lentamente gli occhi, guardandosi intorno con aria stralunata: "Letterina.... eccomi letterina, sto arrivando.... hanno già staccato la musica.....??? Ma che gente.... non si può nemmeno fare quattro salti in santa pace.... " Walter, cercando di scuoterlo: "Mamma mia, questo sta più sbroccato de me.... Ah Barilon, mi sa che la letterina se n'è già andata a casa.... c'aveva da fà.... "
    Barilon, guardandosi intorno: "Ma sei sicuro.....???"
    Walter: "Me sa de si..... "
    Barilon: "Ma che hanno già spento le luci questi....?? Se ne sono andati tutti e non c'hanno detto niente.....???"
    Walter, guardandosi intorno dubbioso: "Questi c'hanno chiusi in cantina oh.... Ma che avete combinato qualche pasticcio lei e mio padre e allora c'hanno rinchiusi tutti qua dentro prima de chiamà la polizia....???"
    Barilon: "Ma cosa vai a pensare Masetti... io sono una persona seria e integerrima, cosa credi....???"
    Walter, squadrandolo da capo a piedi: "Integerrima senza pantaloni..... "
    Sobbalzarono entrambi quando videro un mucchio di paglia che si stava muovendo avanti e indietro.
    Walter, nascondendosi dietro la cassa: "Oh ma che ce stanno gli spettri.....??? Questo nun è un film dell'orrore.... questo è il locale degli orrori, ma 'ndo siamo capitati.....???"
    Barilon, nascondendosi dietro di lui: "Ma non dire sciocchezze Masetti.... queste cose non esistono..... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Ah ecco.... è per questo che m'ha preso per un muro...... "
    Barilon: "Ma niente affatto.... sto solo cercando l'altro calzino.... "
    Walter: "E lo cerca sulla schiena mia....???"
    Il mucchio di paglia che si era mosso rotolò per terra lasciando intravedere la figura di un uomo tutto ricoperto dalla pagliuzza che barcollava e gesticolava con le mani.
    Walter, sgranando gli occhi: "Eccolo là, che l'avevo detto....?? Queto dev'esse un covo de mostri preistorici..... guardi quant0è brutto....!!!"
    L'uomo smise di gesticolare e sembrò rivolgersi verso di loro: "Eh capirai, sei bello te...... Ma che te sei visto nello specchio....???"
    Walter, scambiandosi un'occhiata con Barilon: "Non so perchè ma a me 'sta voce me sembra di conoscerla.... "
    L'uomo si avvicinò a loro togliendosi la paglia dalla faccia e passandosi una mano sulla testa: "Oddio la testa.... povera testa mia..... ma che me l'hanno passato in un frullatore....???"
    Walter, alzando lo sguardo: "Papà.... ma che ce sei pure te.....???"
    Ezio: "Eh certo, 'ndo dovrei esse.... Che se lasciano le feste a metà, mica è educazione..... "
    Walter: "Guarda papà che secondo me la festa è già finita da un pezzo..... "
    Ezio: "E me sembrava di nun sentì più la musica..... Ma che hanno spento pure le luci....???"
    Walter stava per rispondere quando sentì un lamento provenire da una delle casse in fondo alla stanza. Si voltarono tutti e tre e videro la sagoma di Cesare che si alzava lentamente, bofonchiando e tenendosi una mano sulla testa.
    Cesare: "Mortacci vostri.... ahò, qui ce stanno pure i ladri..... m'hanno fregato un paio de pantaloni nuovi.... gli avevo comprati du' settimane fà.... "
    Barilon: "Capirai che perdita.... per pagarli gli era bastato tirare fuori il resto di cinque euro che gli avevo dato per pagare un bicchiere di grappa taroccata.... "
    Cesare: "Ah Barilon.... per sua norma e regola nella mia bottiglieria se beve soltanto roba de primissima scelta.... no come in questi localacci de quarta categoria.... "
    Walter: "Strano.... m'era parso che di questa robaccia de quarta categoria te ne fossi bevute un paio de bottiglie ieri sera.... "
    Cesare: "Che c'entra... il proprietario d'un locale de successo come la premiata bottiglieria Cesaroni c'ha il dovere de giudicà anche i prodotti che vende la concorrenza.... "
    Walter: "E alla seconda bottiglia ancora non c'eri riuscito....?? Ammazza oh.... stai a perde colpi Cesare.... "
    Cesare, guardandosi intorno: "Ahò, ma che c'hanno chiusi dentro per completà l'opera......???"
    Ezio, gesticolando: "Porca miseria oh, questo è un rapimento, c'hanno sequestrati..... E' capace che mò stanno già a chiamà a casa per chiede il riscatto..... "
    Cesare: "Si, te chiedono quella macchinaccia rossa più vecchia de me che te tieni in garage.... "
    Ezio: "Vabbè oh, ma quella è 'na macchina de gran classe, ma che scherziamo....??? C'è gente che darebbe un occhio per avè 'na macchina così.... "
    Cesare: "Veramente ce ne sta uno solo.... un deficiente che sta qui ora.... "
    Ezio, voltandosi verso Barilon: "Ma che se interessa de macchine Barilon....???"
    Walter, dando uno sguardo alle pareti di metallo: "Oh ma questi sò differenti dai muri che ce stavano nel locale.... Sò de ferro.... E poi guarda com'è bassa 'sta stanza... Più che una stanza me sembra un.... " Si passò una mano tra i capelli e poi si avvicinò alla parete in fondo, rivolgendosi verso di loro: "Oh me date 'na mano.... bisogna spostà 'sta cassa.... "
    Ezio, scuotendo la testa: "Ah Walterì, ma che te sembra il momento de fà ginnastica....?? Poi lo sai che me serve un po' de riscaldamento per entrà in partita.... "
    Cesare: "Manco se te mettessero in un forno te riscalderesti abbastanza.... "
    Walter, gesticolando: "Oh, ve volete dà una mossa.... quest'arnese è troppo pesante.... "
    Si avvicinarono tutti a tre e aiutarono Walter a spingere via la cassa. Dietro c'era una grossa porta metallica a scorrimento.
    Ezio: "E mò che famo....???"
    Cesare: "Un pic-nic sulla paglia.... Che voi che famo, apriamo la porta, no....???"
    Ezio: "Eh certo, aprimo la porta.... che dovemo fà a 'sto punto....?? Ma semo sicuri che nun trovamo qulahce sicario armato dall'altra parte della porta.... "
    Cesare: "E vabbè, che voi che sia.... tanto quando vede te gli si piglia 'n ictus all'istante..... "
    Ezio: "Dici.....??"
    Cesare: "Dico.... "
    Walter spinse la porta scorrevole verso la sua sinistra con tutte e due le mani, ma non si spostò neanche di un millimetro. Ci riprovò un'altra volta mettendoci tutta la forza che aveva e dopo qualche secondo sentì' uno scatto e la porta che lentamente cominciava a scorrere. Ci volle qualche altro secondo per farla scorrere tutta, e quando finì di aprirla una ventata di aria fredda lo sferzò sulla faccia facendolo rabbrividire.
    Walter: "Ah Cè.... faresti meglio a rimetterti i pantaloni, damme retta... Sennò al posto delle gambe te ritrovi du' ghiaccioli.... "
    Mise una gamba fuori dalla porta e rischiò di cadere in terra prima di riprendersi e afferrare con tutte e due le mani la porta scorrevole. Si guardò intorno notando una piazzola di terra battuta, una serie di cespugli e ai bordi della strada e un terrazzamento che dava direttamente su una specie di scogliera. In lontananza si intravedeva il mare sferzato dalla gelida brezza di tramontana.
    Walter saltò giù sul terreno polveroso mentre Ezio, Cesare e Barilon si affacciarono guardandosi intorno.
    Ezio: "Ahò, ma 'ndo sò finite le macchine parcheggiate.....?? Che se sò rubate pure quelle....???"
    Walter, guardandosi intorno: "Sbaglierò, ma questo non mi sembra l'entrata del Trick e TRack a Monte Sacro..... "
    Ezio: "E me sà de no, c'è un po' troppa acqua..... "
    Cesare, saltando giù: "Le macchine......?? Qui manca pure il locale, che l'hanno portato via.....???"
    Ezio: "E se lo sò rubati si, 'ndo lo trovano un altro locale come il Trick e Track.....???"
    Cesare: "Quello lo potevi trovà solo te.... Ce stavano più pregiudicati là dentro che a Regina Coeli all'ora de punta.... "
    Barilon: "Ma cos'è questo posto.....??"
    Ezio, voltandosi verso di lui: "Boh, forse stamo al mare.... "
    Cesare: "Ammazza che intuito.... c'abbiamo il tenente Colombo tra di noi..... "
    Barilon: "Ma non è possibile.... stavamo a una festa nel centro di Roma e ora stiamo al mare chissà dove..... come ci siamo arrivati in questo posto....???"
    Walter, voltandosi indietro: "Azzardo un'ipotesi.... ah papà, ma quando c'hai aperto la porta per rientrà nel locale ieri sera... sei sicuro d'avè aperto la porta del locale....???"
    Ezio, gesticolando: "Eh certo oh, ma per chi m'hai preso....?? Ora secondo te uno come me nun sà distingue la porta d'un locale... ma che stiamo scherzando....???"
    Cesare: "Certo.... lui se sbaglia solo a distingue tra un carburatore e un frullatore.... "
    Ezio: "Eh beh, una certa somiglianza nun è che nun ce sia...."
    Walter, scuotendo la testa: "Ah papà..... "
    Ezio: "E vabbè, mò è colpa mia.... ve ne potevate accorge pure voi....."
    Walter: "E come no....fradici come eravamo non c'accorgevamo manco se scoppiava la terza guerra mondiale fuori dal locale.... "
    Barilon, allargando le braccia: "Mamma mia che guaio.... ma si può sapere almeno dove siamo finiti....??"
    Ezio: "E che ne so Barilon.... come alzo gli occhi me pare de sentì un martello pneumatico che me sfonda la testa.... "
    Cesare: "Beato lui... c'avrà da lavorà poco... "
    In quel momento la portiera del camion dal quale erano scesi si aprì e un tizio alto più o meno un metro e novanta con le spalle più larghe di quelle di un nuotatore scese saltando giù e guardandosi intorno.
    Barilon: "Ah ecco... adesso lo chiediamo a quel brav'uomo dove siamo capitati.... "
    Ezio, dandogli uno sguardo: "Ecco bravo.... vada avanti lei, che noi le stiamo dietro.... "
    L'uomo si voltò verso di loro lanciandogli un'occhiataccia e poi si avvicinò a passo svelto, mentre Ezio e Barilon andarono a rifugiarsi tutti e due dietro la schiena di Walter.
    Walter, osservando il mastino che gli si stava avvicinando: "Grazie eh.... siete sempre di grandissimo aiuto.... "
    Barilon, annuendo: "Per noi uomini del nord operoso è sempre un piacere essere utili a qualcuno.... "
    Walter: "Annamo bene..... "
    L'uomo con i lunghi capelli scuri che gli ricadevano sulle spalle, un paio d'occhiali da sole piuttosto inutili viste le circostanze e una giacca di jeans tutta strappata si parò proprio davanti a Walter, squadrandolo da capo a piedi.
    L'uomo, aggrottando la fronte: "Uhm.... me pareva d'avè sentito puzza de clandestini.... Certo che siete stati fortunati, siete capitati proprio nel posto giusto con la persona giusta.... complimenti..... "
    Walter, balbettando e alzando la mano: "Ehm.... guardi, le assicuro che si tratta soltanto di uno spiacevolissimo incidente..... "
    L'uomo, annuendo: "No.... l'incidente ancora nun è successo, ma manca poco.... basta che aspetti un altro paio de minuti.... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Ahò, a Kingh Kong dei poveri..... guarda che qui ce stanno solo persone serie, ma che te credi...???"
    L'uomo, ridendo: "Eh certo, me pare giusto..... infatti le persone serie nun fanno altro che infilassi nei camion da trasporto dalla mattina alla sera... giusto pe' cambià un po' aria, vero....???"
    Ezio, facendo capolino da dietro Walter: "Eh beh oh, po' succede.... uno nun sa che fà e allora per passà cinque minuti.... "
    L'uomo, lanciandogli un'occhiataccia: "..... tira il collo a un clandestino..... "
    Ezio, deglutendo: "Magari se se trovasse 'na gallina sarebbe un po' meglio, sà com'è..... "
    Cesare, voltandosi verso di lui: "Oh ma te voi stà zitto.... guarda che se stamo in questa situazione è tutta colpa tua..... Senta, autista.... "
    L'uomo: "Camionista.... che te sembra che c'abbia la faccia d'Ambrogio....???"
    Ezio, annuendo: "Ecco... me pareva che fosse 'na faccia conosciuta.... "
    Cesare, dandogli una gomitata sulla spalla: "Ma la voi finì de sparà fregnacce.... sennò qui va a finì che alla fine ce spara lui.... "
    L'uomo, puntando l'indice della mano verso Walter: "Ahò... qui le chiacchiere stanno a zero.... v'ho beccati in flagranza de reato mentre stavate a scende dal camion mio, dopo che ve siete scroccati un bel viaggetto da Roma a Napoli.... quindi io a termini de legge sarei pure autorizzato a prendervi uno per uno e sbatterve in terra come un tappetto da lavà.... e io c'avevo proprio intenzione de farlo, pensa un po'..... "
    Walter, andandogli incontro: "Guardi... sò che le sembra impossibile, ma c'è una spiegazione se ci ha trovati nel suo camion..... "
    L'uomo: "Sò tutto orecchi.... "
    Walter, annuendo: "Ecco.... Vede, il fatto è che noi ieri sera eravamo a una festa in un locale notturno a Monte Sacro..... "
    L'uomo, sbuffando: "E questo a me me dovrebbe interessà scusa....???"
    Walter: "Eh certo... perchè poi verso mezzanotte e mezza siamo usciti per prende 'na boccata d'aria... sà com'è, dopo tre ore in un posto chiuso come quello a riempirsi di Martini e champagne non è che c'avevamo le idee tanto chiare.... "
    L'uomo, annuendo: "Ah perchè ora invece ce l'avete chiare, vero....???"
    Walter: "Vabbè.... il succo è che quando semo rientrati abbiamo..... "
    L'uomo: "Che avete fatto....???"
    Cesare, indicando Ezio: ".... 'sto deficiente ha aperto la porta sbagliata.... "
    Ezio: "Ridaje.... mò ricominciamo.... guarda che ce sei salito pure te.... "
    Cesare: "E ti credo, m'avevi detto che dentro ce stava 'na damigiana piena de frascati, sò salito si.... "
    L'uomo, lanciandogli un'occhiataccia: "Ma che me state a piglià per i fondelli, si....?? Ve sembra che c'abbia voglia de scherzà....???"
    Walter, scuotendo la testa: "No no... è la pura verità, lo garantisco.... e poi scusi.... pensa che una storia del genere la si possa inventare così de sana pianta.... E dai, è impossibile.... "
    L'uomo, aggrottando la fronte: "E me sà che c'hai ragione... Una frignaccia del genere nun se la sarebbe inventata manco un pazzo uscito dal manicomio.... "
    Cesare: "Ecco... noi ce n'abbiamo uno che ce stà per entrà, più o meno siamo lì.... "
    Ezio, voltandosi verso Barilon: "Ah Barilon, mica lo sapevo che stava ridotto così.... "
    Il camionista, gesticolando: "Ma insomma.... se pò sapè chi cavolo siete....???"
    Walter, annuendo: "E come no.... io sò Walter Masetti, questo è mì padre, quello formato extralarge è Cesare Cesaroni, oste della premiata bottiglieria omonimo.... è questo qui è Antonio Barilon, ex commerciante in cessi... "
    Cesare, annuendo: "Da noi solo clientela de alta qualità.... "
    Barilon, mettendo una mano avanti: "Commerciante attivo nel ramo sanitario, prego.... "
    Cesare: "Eh insomma.... attivo mica tanto..... da du' mesi a 'sta parte l'unico cesso che vede è quello della bottiglieria mia.... "
    Walter, rivolgendosi al camionista: "Ehm scusi.... non è che cortesemente potrebbe dirci dove siamo....???"
    Il camionista, allargando le braccia: "E 'ndo voi stà, stamo a Posillipo, nun lo vedi il mare.....???"
    Ezio: "Vabbè che c'entra, poteva pure esse il Lago Minore, che ne sappiamo noi.... "
    Cesare, aggrottando la fronte: "Il Lago come.....???"
    Ezio: "Che non lo conosci....?? Ammazza Cesare, certo che te nun c'hai proprio un briciolo de cultura generale... "
    Cesare: "Eh ma sò fortunato.... ce stai te a insegnarmi tutto quello che sai... tanto nun sarà neanche 'na cosa lunga... due o tre minuti e stiamo apposto.... "
    Il camionista alzò gli occhi al cielo e si passò una mano tra i capelli: "Andate via.... per favore, levatevi de torno sennò nun rispondo più dell'azioni mie....!!!"
    Walter, balbettando: "Ma c-come... ci lascia qui, in questo modo.... ???"
    L'uomo, avvicinandosi a lui con le mani aperte: "Te devi ringranzià nun so quale santo che te guarda dall'altro se te lascio così.... che se me salta la mosca al naso nun lo so come va a finì.... "
    Walter, voltandosi indietro: "Non me vorrei sbaglià ma me sà che questo nun c'ha tanta voglia d'aiutarci.... "
    Ezio, gesticolando: "Vabbè ma perchè te nun sai trattà... mò ce penso io, vedrai che una mano ce la dà.... "
    Walter: "Si, in faccia ce la dà.... "
    Ezio, facendo un passo verso di lui: "Senta scusi.... nun è che per caso ce potrebbe..... "
    Il camionista, lanciandogli un'occhiataccia: "Ancora quà state.....??? Decideteve.... o ve n'andate per la strada o vi faccio andà via per mare.... Basta che ve decidete alla svelta perchè me state facendo venì du' balle grosse come du' cocomeri.... "
    Cesare: "Ammazza oh, te si che sai trovà le parole giuste.... com'è che nun t'hanno ancora preso nel corpo diplomatico.....???"
    Ezio: "E mica è colpa mia se questo nun è pratico de diplomazia... io ce l'ho messa tutta, gli ho fatto proprio un discorso de quelli importanti, ma da quell'orecchio nun ce vole sentì.... "
    Cesare: "Eh ce credo, se sei te a parlà..... "
    Walter, salutando con la mano: "Va bene.... grazie per la disponibilità.... è stato davvero la gentilezza fatta uomo.... ora però se non le dispiace dovremo assentarci un istante.... sa, du' nostri amici se stanno a sposà e nun vorremo fà troppo tardi alla cerimonia... "
    Il camionista, mettendosi le mani nei capelli: "E che aspettate ancora... che ve devo pregà in cinese per farve sparì da 'sto posto.... me state a fà diventà matto.... ma a che santo me devo votà per vedervì sparì....???"
    Ezio, allargando le braccia: "Eh non lo so, provi co' quello dei camionisti.... io c'ho solo quello dei meccanici, me sa che non funziona.... "
    Il camionista, scuotendo la testa rassegnato: "Ma che avrò fatto de male stanotte per meritarmi 'sto castigo... nun me so manco fermato in qualche pub de periferia a rimorchià du' mignotte.... "
    Ezio: "Seratina tranquilla, eh....???"
    Il camionista, alzando le mani e tornando al camion: "No io ce rinuncio.... mò torno a dormì e ce rimango fino alle due de pomeriggio.... tanto sicuramente questi nun sò mica veri.... è un incubo, de sicuro... l'incubo peggiore della vita mia è..... "
    Riaprì la portiera e saltò di nuovo sul camion, mentre Ezio si voltò verso di loro, dubbioso: "Oh ma c'ho detto...???"
    Cesare: "Ma niente.... hai parlato.... per te basta e avanza..... "
    Barilon, allargando le braccia: "E adesso che facciamo...?? Come ci torniamo alla Garbatella.....???"
    Walter: "Più che altro come ce torniamo prima delle undici..... "
    Ezio: "Vabbè oh, se ce incamminiamo subito.... "
    Cesare: "...arrivamo per il matrimonio de Matilde.... se famo in tempo..... "
    Walter: "Vabbè oh, ce sarà un mezzo de trasporto per arrivà a Roma prima che finisca il secolo, no....?? Un pulman, un treno.... "
    Ezio: "Un asino.... "
    Cesare, dandogli uno sguardo: "E mica lo so se ce la facciamo a montà tutti sulla schiena tua.... me pare un po' troppo piccola.... "
    Ezio, dubbioso: "Ma davvero.....???"
    Cesare, annuendo: "E me sa de si..... "
    Walter, alzando gli occhi al cielo: "Sempre che ce s'arrivi al treno..... "
    Cesare: "Se stamo qui nun ce s'arriva de sicuro..... "
    Walter, annuendo: "Va bene và, ho capito.... andiamo da quella parte..... "
    Barilon, lanciando uno sguardo alla tortuosa strada in discesa che aveva indicato Walter: "Per qualche motivo particolare.....???"
    Walter: "Eh certo... scusa noi siamo a Posillipo, giusto...??"
    Cesare: "Eh.... e allora.....??"
    Walter: "Come allora....?? Se noi stiamo a Posillipo vuol dire che siamo vicino a Napoli.... e se siamo vicino a Napoli vuol dire che stiamo a sud.... e che vuol dire se stiamo a sud....??"
    Cesare, gesticolando: "Ahò, la voi finì de fà Gerry Scotti..... ??!!"
    Walter: ".... vuol dire che siamo a sud di Roma... quindi per avvicinarci a Roma dobbiamo andare verso nord.... hai capito....??"
    Cesare: "No..... "
    Walter: "Ecco appunto, è così.... Andiamo dai, che sennò famo tardi sul serio.... " Si incamminò lungo la stradina seguito da Ezio e Barilon, mentre Cesare rimase per qualche secondo immobile, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo: "Che amarezza.....!!!!!"








    Via Portuense, zona di Trastevere, ore 10 del mattino....



    Marco scosse la testa alzando una mano quando si accorse che un fascio di luce lo stava colpendo proprio sugli occhi. Borbottò tra se e se e poi si voltò dall'altra parte, allungando le braccia su Eva che stava dormendo accanto a lui.
    Dopo qualche secondo Eva sospirò stropicciandosi gli occhi e alzandosi faticosamente a sedere. Si voltò e sorrise sentendo il peso di Marco su di se. Gli scompigliò i capelli e gli diede un paio di spinte: "Ehi, ma ti sembra questo il modo di trattare tua moglie....?? Come un cuscino....???"
    Marco, sorridendo sempre a occhi chiusi: "Il cuscino più bello e più morbido del mondo... soprattutto il più morbido da un po' di tempo a questa parte.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla testa: "Ancora insisti....?? T'ho detto che non sono ingrassata, capito....???"
    Marco, annuendo e alzando le braccia: "Capito.... E poi anche se fosse lo sai che a me tu piaci in tutti i modi.... anche quando diventi rossa di rabbia.... "
    Eva, sorridendo maliziosa: "Ah si eh....?? Basta chiedere..... "
    Marco, guardandola negli occhi: ".... ma ti preferisco quando hai le guance rosse per i troppi sorrisi..... "
    Eva, annuendo: "Meno male và.... "
    Marco, stropicciandosi gli occhi: "Mamma mia, ma è già mattina.... "
    Eva, sorridendo: "Eh mi sa di si.... Cos'è, nel frattempo hai cambiato idea.....???"
    Marco, tirandole addosso un cuscino: "Non ci sperare carina.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Sarà meglio tornare a casa.... non oso pensare cosa sarà successo quando si sono accorti che non siamo tornati a casa.... "
    Marco, ridendo: "Ecco brava, meglio che non ci pensi..... Vabbè dai, prendiamoci un caffè, poi vestiamoci e andiamo.... tanto non c'è mica fretta, è ancora presto...."
    Eva, alzandosi lentamente dal letto: "Va bene.... Però è strano.... "
    Marco, voltandosi verso di lei: "Cosa....??"
    Eva, dubbiosa: "Beh, per essere presto c'è già un gran bel sole fuori, non ti pare....???"
    Marco, sorridendo: "E volevi che in un giorno come questo non ci fosse il sole....???"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Impossibile..... Ma dov'è finita la mia maglia....??"
    Marco, alzando lo sguardo: "Ah non lo so, non chiederlo a me..... "
    Eva, sorridendo maliziosa: "Io invece lo chiedo proprio a te.... chissà perchè...... "
    Marco, alzando le braccia: "Non ne so niente...."
    Eva, scuotendo la testa: "Piuttosto guarda un po' che ore sono.... non vorrei che tra una cosa e un'altra arrivassimo in ritardo.... "
    Marco, alzandosi lentamente e scuotendo la testa: "Ma no dai, è impossibile.... " Mise sottosopra tutte le coperte cercando di ritrovare il telefonino, poi prese in mano i pantaloni e vuotò tutte e due le tasche prima di riuscire a trovarlo nella tasca posteriore.
    Lo prese in mano, lo accese e diede uno sguardo allo schermo: "Come vuoi che facciamo tardi se ora sono appena le..... " Sgranò gli occhi quando mise a fuoco l'ora sullo schermo del telefonino: ".... le dieci e un quarto del mattino..... "
    Eva: "Ah beh, allora..... Cosa....?? Che hai detto.....???"
    Marco: "Ora le dieci e sedici minuti..... "
    Eva, mettendosi le mani nei capelli: "Cioè, vuoi dire che tra mezz'ora o poco più dovremo sposarci....???"
    Marco, annuendo: "Così sembra..... "
    Eva: "Oh cavolo, ma è tardissimo.... come abbiamo fatto a non svegliarci prima.....???"
    Marco, saltando giù dal letto e cercando di infilarsi i pantaloni: "Secondo te....?? Non sia andati a letto ieri sera, siamo andati a letto stamattina.... erano le quattro quando siamo saliti in camera da letto.... "
    Eva: "E chissà che ora era quando abbiamo cominciato a dormire..... "
    Marco, allargando le braccia: "E che ne so.... tardi era.... o presto, dipende dai punti di vista.... Dai, dammi una mano, mi si è impigliata la cerniera.... "
    Eva, guardandosi nervosamente intorno: "E come faccio....?? Non ho ancora ritrovato la maglietta.... che esco fuori così, ci saranno due gradi sotto lo zero.... "
    Marco: "Vabbè dai, l'avrai messa sotto il letto.... "
    Eva, guardandolo negli occhi: "Tu l'hai messa sotto il letto.... "
    Marco: "Vabbè, ora non stiamo a guardà il pelo nell'uovo..... che non c'è tempo.... speriamo di non trovà traffico che dobbiamo attraversà mezza città.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No dai, ce la facciamo.... cavolo, non ci metteremo mica quaranta minuti per fare tre chilometri....??"
    Marco: "Speriamo di no.... sennò poi con Don Saverio ce parli te.... "
    Eva tirò fuori da sotto il tappetto la maglietta che aveva perso, lanciando un'occhiataccia verso Marco che intanto aveva finito di vestirsi e di allacciarsi le scarpe. Si avvicinò a lei aiutandola a infilarsi gli ultimi vestiti addosso.
    Marco: "Bisogna metterci un po' meno di quaranta minuti.... lo sai che ci dobbiamo vestire, no....???"
    Eva: "Davvero....?? Io pensavo che ci potessimo sposare in pigiama.... un pigiama matrimonio..... non ti piace l'idea.....???"
    Marco, ridendo e dandole una pacca sulla spalla: "Tu sei matta, te l'ha mai detto nessuno....???"
    Eva, annuendo: "Si, tu.... una dozzina di volte al giorno..... "
    Marco: "E sò poche.... dai amore, andiamo che già stiamo fuori tempo massimo.... "
    Eva, annnuendo e seguendolo fuori dalla porta: "Eccomi eccomi... guarda che non ci si può ancora sposare da soli, lo sapevi....??"
    Marco, uscendo dall'appartamento e richiudendo la porta: "M'era giunta voce, si.... "
    Scesero entrambi correndo per le scale sotto gli occhi scioccati di un paio di vecchie signore che stavano salendo con le borse della spesa in mano e che barcollarono non poco al loro passaggio. Uscirono di corsa dalla porta e arrivarono in pochi secondi alla macchina parcheggiata poco lontano.
    Eva, aprendo la portiera: "Oh ma le hai prese le chiavi....??"
    Marco, voltandosi verso di lei: "Me n'ero scordato, ma tanto l'avevo lasciate nella tasca del cappotto... "
    Eva, tirando un sospiro di sollievo: "La prossima volta che usciamo ti chiederò se ti sei ricordato di portarti dietro la testa.... "
    Chiusero entrambe le portiere, e Marco infilò alla svelta la chiave nel cruscotto e la girò per mettere in moto. Al primo tentativo, il motore non si accese. Girò un'altra volta la chiave, ottenendo lo stesso risultato.
    Eva, preoccupata: "Ohi, che succede....???"
    Marco, scuotendo la testa: "No niente, tranquilla... è normale che il motore giri un po' a vuoto, stanotte è capace che c'erano dieci gradi sotto zero.... "
    Eva, annuendo: "Non è che ci pianta proprio stamattina, vero....???"
    Marco: "Ma no dai, scherzi.... l'ho fatta riguardare che non saranno ancora due settimane.... "
    Eva, sgranando gli occhi: "L'hai portata alla Masetti and Son's, vero....???"
    Marco, annuendo: "E' l'officina più vicina a casa.... "
    Eva, mettendosi le mani nei capelli: "E chi c'ha lavorato, Ezio o Walter.....???"
    Marco, aggrottando la fronte: "E mi sembra che Walter in quel periodo ci sia stato meno in officina.... è quando Stefania ha rinchiuso Ezio in officina.... "
    Eva, alzando gli occhi al cielo: "E ti pareva.... "
    Marco tentò di mettere in moto altre tre volte ma non ci fu verso di farla partire. Appoggiò la schiena al seggiolino, sospirando e voltandosi verso di lei: "Eva ti prego.... dimmi che sei venuta qui con la tua macchina.... ti prego..... "
    Eva, scuotendo la testa: "Sono venuta a piedi.... "
    Marco, mettendosi le mani nei capelli: "E quanto c'hai messo....???"
    Eva: "A fare che.....??"
    Marco: "A venire qui a piedi.... quanto ci hai messo....??"
    Eva, sospirando: "Due ore e mezza.... "
    Marco, alzando gli occhi al cielo: "Ecco..... "
    Eva: "Però camminavo pianissimo... forse se provassimo a correre.... "
    Marco: ".... ci verrebbe un infarto a un chilometro dalla Chiesa.... Che sei matta, con questo freddo non è neanche da parlarne.... "
    Eva, annuendo: "Si lo so.... E ora che facciamo....???"
    Marco: "Chiamiamo un taxi...... "
    Eva, annuendo: "Speriamo che venga alla svelta.... "
    Marco: "Eh speriamo si.... " Tirò fuori di tasca il cellulare ma appena cominciò a a digitare il numero del radio taxi lo schermo si spense all'improvviso.
    Marco, sgranando gli occhi: "Oh no.... la batteria.... la batteria.....!!!"
    Eva: "Che è successo....??"
    Marco: "Mi s'è scaricata la batteria.... "
    Eva, alzando gli occhi al cielo: "Fantastico.... "
    Marco: "Vabbè dai, telefona te.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non posso..... "
    Marco: "E perchè...???"
    Eva, voltandosi verso di lui: "L'ho perso.... "
    Marco: "Che cosa.....???"
    Eva: "Il telefonino... l'ho perso ieri sera.... dev'essere stato quand'è successo tutto quel casino al Byron Hotel... "
    Marco, allargando le braccia: "E adesso me lo dici....???"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Non mi sembrava l'argomento di cui volevi parlare ieri sera.... anzi, stamattina.... "
    Marco, sforzandosi di non ridere: "E dai Eva.... ti sembra il momento di scherzare....??? Stiamo fuori tempo massimo e siamo bloccati a tre chilometri e mezzo dalla Chiesa.... come facciamo adesso....????"
    Eva, alzando le spalle: "E che ne so Marco.... ho esaurito le idee.... Sicuro che non vuoi fare una bella corsa fino alla Chiesa....?? O hai paura di fart battere sul tempo da una donna.....???"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Guarda non scherzare su questo argomento che sono pure capace di darti retta.... la femminista.... "
    Eva, alzando lo sguardo: "Ehi Marco.... forse ho trovato il modo di arrivare in tempo al matrimonio.... certo, per i vestiti mi sa che dovranno accontentarsi di quelli che abbiamo addosso....."
    Marco, voltandosi e squadrandola da capo a piedi: "Un piumino più vecchi di me, un paio di jeans scuri, una camicia bianca tutta sbottonata..... "
    Eva, ridendo: "Ha parlato quello con la camicia sulla maglietta e la cerniera dei pantaloni ancora aperta..... "
    Marco, abbassando lo sguardo: "Oh ma che sei pazza.... che aspettavi a dirmelo....???"
    Eva, sganasciandosi dalle risate: "E che aspettavo.... aspettavo di accorgermene.... Dai, chiudi quella cerniera che se ti vedono entrare in Chiesa così ci arrestano a tutti e due.... "
    Marco, cercando di sistemarsi: "Oh di che idea parlavi....???"
    Eva, aprendo la portiera della macchina: "Dai vieni che te lo spiego..... "
    Marco, dubbioso: "Me lo spieghi....?? Ah perchè c'abbiamo pure il tempo di fare conversazione....???"
    Eva: "E dai sbrigati poltrone.... che sennò lo perdiamo..... "
    Marco, correndogli dietro: "Perdiamo cosa, scusa.....?? A parte il fiato..... "
    Eva, voltandosi verso di lui: "L'autobus....."
    Marco: "L'autobus..... ?? Ma già è partito....."
    Eva: "Ancora no.... non ha ancora chiuso le porte.... "
    Corsero entrambi verso l'autobus che stava ripartendo e arrivarono proprio mentre la porta si stava richiudendo. Salirono a bordo mentre il conducente gli guardò dubbioso: "Ah ragazzi.... guarda che tra mezz'ora n'arriva un altro, nun è mica necessario rompersi l'osso del collo per montà su questo qui.... "
    Eva: "Già.... però ci si sposa una volta sola.... "
    Marco, cercando di riprendere fiato: "Speriamo..... "
    Si guardarono entrambi e scoppiarono a ridere mentre l'autobus ripartiva lentamente oltrepassando il viale alberato.




    Chiesa della Garbatella, ore 11.15....


    Lucia premette il tasto di fine chiamata dopo aver fatto la decima telefonata in pochi minuti. Si voltò rassegnata verso Stefania e Pamela oltrepassando di nuovo l'ingresso della Chiesa che ormai era praticamente stracolma. Tutte le panche erano state riempite e in fondo alla Chiesa davanti alla porta c'era un altro nutrito gruppetto di persone che aveva dovuto accontentarsi di rimanere in piedi.
    Lucia, sospirando e scuotendo la testa: "Niente.... "
    Stefania, allargando le braccia: "Ma come niente.....?? Ma hai riprovato.....???"
    Lucia, gesticolando: "Se ho riprovato.... ho consumato il tasto di chiamata a forza di premerlo.... tra un po' ci lascio pure l'impronta sopra... non c'è niente da fare, non si trovano..... "
    Stefania: "Ma roba da matti oh... mò vai a sapè questi in che guai se saranno cacciati dopo il casino che è successo ieri sera fuori da quell'albergo.... "
    Lucia, passandosi una mano sulla fronte: "Guarda non ci voglio neanche pensare... chissà Eva com'era sconvolta dopo quello che è successo.... chissà dov'è andata, che ha fatto tutta la notte.... "
    Pamela, aggrottando la fronte: "Vabbè oh, forse stava con Marco.... "
    Lucia: "Eh ho capito, ma se sta con Marco perchè non risponde.... perchè non hanno chiamato..... No no no, qui è successo qualcosa, me lo sento.... è successo qualcosa.... e Giulio non mi vuole dire niente.... "
    Stefania, guardandosi intorno: "A proposito oh.... ma che fine ha fatto pure lui....??"
    Lucia, sospirando: "Ma non lo so.... dice che voleva andare a casa di Walter per sentire se lui poteva avercela un'idea su dove possa essersi andato a cacciare Marco.... "
    In quel momento la porta della Chiesa si aprì con tutti i presenti che si voltarono praticamente insieme per vedere se quella fosse la volta buona, ma capirono subito che anche quello era un falso allarme. Giulio richiuse la porta dietro di se e percorse l'ingresso della Chiesa a passo svelto. Nando si alzò dalla terza panchina rivolgendosi a lui: "Ah Giulio.... ma che se sò scordati 'ndo hanno messo i vestiti da cerimonia....???"
    Giulio, sorridendo rassicurante: "Ma no, cose da niente.... solo un piccolissimo ritardo, ma hanno detto che saranno qui a momenti.... nun c'è ragione de preoccuparsi.... " Si voltò e riprese a camminare a passo svelto, fermandosi proprio davanti a Lucia che lo guardò sorridente.
    Lucia: "Ah meno male.... allora li hai sentiti....??"
    Giulio: "Ma chi.....???"
    Lucia: "I ragazzi, no....?? Scusa, hai detto ora che.... "
    Giulio, gesticolando e cercando di parlare a bassa voce: "Ah Lucì, ho detto ora... che glie dovevo dì, che nun sò 'ndo cavolo se sò cacciati 'sti due disgraziati e che è da ieri notte che nun gli sento....???"
    Lucia, mettendosi le mani nei capelli: "Mannaggia.... e ora che si fà.....???"
    Giulio, allargando le braccia: "E che voi fà Lucì.... c'è poco da fà... mò ce dobbiamo solo mette a sedè e sperà che quei du' deficienti se decidano a arrivà prima che gli invitati comincino a lanciarci le sedie addosso.... "
    Stefania: "Ma Walter che dice....??"
    Giulio, voltandosi verso di lei: "Ah non lo so.... domandaglielo quando lo trovi, poi magari lo dici pure a me..... "
    Stefania, dubbiosa: "Ma perchè scusa, dove sta....???"
    Giulio: "E che ne so Stefà....?? Al magazzino nun c'è.... al cellulare nun risponde..... "
    Stefania, alzando gli occhi al cielo: "Eccola là.... voi scommette che stanno insieme.,....???"
    Giulio, sorpreso: "Ma chi, Walter e Marco.....???"
    Stefania, scuotendo la testa: "No.... quel disgraziato de mì figlio con quel deficiente de mì marito... un'accoppiata che se gli vedevano Stanlio e Ollio gli cedevano il posto...."
    Lucia: "Ma scusa, non stavano con te tutti e due ieri sera in quel posto là..... come si chiama.... "
    Stefania, alzando gli occhi al cielo: "Eh lo sò io lo sò... da quell'altro scioperato de Trick e Track.... "
    Pamela: "Ma scusa, nun era un amico de Ezio.....??"
    Stefania, annuendo: "Appunto..... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Ma che ne sò Lucia.... io verso le undici già stavo a casa, gli ho lasciati che stavano ancora a ballà e...."
    Stefania: ".... e a fà i deficienti..... "
    Giulio, annuendo: "Ecco.... "
    Pamela: "E Cesare ovviamente era il terzo.... "
    Giulio, voltandosi verso di lei: "No, era il quarto.... ce stava pure Barilon..... "
    Stefania: "Capirai, i quattro moschettieri...... Vai a sapè dove se sò infilati questi... manco col radar gli ritrovamo..... "
    Giulio, passandosi una mano sulla testa: "Loro ancora nun rispondono no....??"
    Lucia, scuotendo la testa: "Macchè, niente..... "
    Giulio: "Sempre meglio.... oh io vorrei sapè dove cavolo se sò andati a infilà questi due.... ai matrimoni ne sò sempre successe de tutti i colori ma tutti e due gli sposi che nun se presentano io nun l'avevo mai sentita.... "
    Giulio si voltò sentendo una mano che gli si poggiava sulla spalla e incrociò lo sguardo di Rudy: "E dai papà.... sicuramente saranno per strada e staranno per arrivare....te pare possibile che quei due c'abbiano ripensato....??"
    Alice, raggiungendolo alle spalle: "Sembra impossibile, ma una volta tanto il troglodita qui presente ha fatto un'osservazione intelligiente.... Arriveranno.... sarà sicuramente questione di minuti.... "
    Giulio stava per rispondere ma fu interrotto da Don Saverio che uscì a passo svelto dalla sacrestia e gli venne incontro, borbottando e gesticolando: "E gli è un'ora che vu mi dite che gliè questione di minuti, e semo sempre qui.... Oh Cesaroni.... ma che pensi che io tutto il giorno un c'abbia nulla da fare....?? Che credi che stia tutto i' giorno a rigirarmi i pollici....???"
    Giulio: "Don Savè.... c'ha ragione, ma io nun sò che dirle... abbiamo provato cento volte a sentì se ce rispondevano al telefono ma ancora non se sò fatti vivi.... Che possiamo fà....?? Bisogna aspettà....."
    Don Saverio, annuendo: "E perchè, fino a ora ì' che s'è fatto... ?? Du'ore vu m'avete fatto aspettà.... un vu m'avete nemmen fatto finì la messa di stamani.... e ora e ritardano anche... oh Cesaroni.... qui s'era detto all'undici.... e son di già l'undici e venticinque.... mi dici i' che s'aspetta ancora....???"
    Giulio, alzando le spalle: "Che aspettamo.... aspettamo gli sposi.... sennò chi si sposa, mica me posso risposà io....?? Già l'abbiamo fatto una volta... "
    Don Saverio: "Ecco, ora si fà anche gli spiritosi..... Cesaroni io te lo dico.... aspetto un'altro quarto d'ora... se qui un si fà vedè nessuno io vò a pranzo e vi mollo tutti.... che ci sempo capiti....???"
    Giulio, annuendo: "Eh certo.... che glie devo dì.... speriamo che arrivino subito.... "
    Don Saverio, allargando le braccia: "E speriamo si.... Di già un ho fatto colazione, ora vu mi fate sartà anche i' pranzo.... Ma che è possibile che qui a Roma un vada liscio neanche mezzo matrimonio oh.... l'altr'anno gli è successo qui casino coi Martini, quest'anno ne succede un altro coi Cesaroni.... e me l'avevan detto che gli era tutto un bordello.... "
    Lucia, rivolgendosi a Rudy e Alice: "Sentite ragazzi... ma voi non avete proprio nessuna idea... non lo so, un posto dove potrebbero essere andati.... "
    Alice, scuotendo la testa: "Non lo so, non saprei.... " Stava per finire di parlare quando qualcuno la interruppe venendo da dietro: "Forse vi posso aiutare io.... "
    Si voltarono tutti e videro Carlotta che si stava avvicinando camminando sulle stampelle con Marta accanto a lei.
    Alice: "Carlotta.... sei venuta allora..... "
    Carlotta, sorridendo: "Eh certo... che pensavi che non venissi.... Pensavo di essere un po' in ritardo ma invece vedo che sono in anticipo.... "
    Lucia: "Come è stata la piccola....?? Ti ha fatta dannare....???"
    Carlotta, ridendo e scuotendo la testa: "Ma no.... oddio, lei e Tommy hanno messo sotto sopra mezza casa ma non hanno causato danni irreparabili..... mi sono divertita un mondo..... "
    Marta, sorridendo e battendo le manine: "Anch'io divettita.... !!!"
    Giulio, sorridendo: "Non ne dubito guarda..... "
    Lucia: "Senti ma che stavi dicendo....??"
    Carlotta, sospirando: "Ma niente.... credo di sapere dove si sono andati a cacciare quei due matti.... certo non capisco perchè siano così in ritardo... forse avranno avuto qualche problema con la macchina..... "
    Giulio: "Ma scusa, te lo sai.... 'ndo sò andati quei pazzi scatenati....?? Quà ce stanno cento persone che sò du' ore che se grattano.... "
    Lucia, dandogli una pacca sulla spalla: "Giulio....!!!"
    Giulio: "..... le ginocchia..... se grattano le ginocchia.... per nun parlà del prete che è più nervoso de me.... e questi ancora nun se vedono.... Ma 'ndo sò finiti 'sti due disgraziati....???"
    Carlotta, sorridendo: "Per me sono andati all'appartamento.... "
    Lucia, dubbiosa: "Che appartamento....???"
    Carlotta: "Due anni fà, dopo il malore di Giulio, Marco ed Eva pensavano di andarsene a vivere da soli... e io allora gli diedi le chiavi di uno degli appartamenti di mia madre... e niente, loro andarono a guardarlo ma poi decisero che non era il caso.... "
    Giulio, annuendo: "E me lo ricordo.... mannaggia a me e quando me sò messo in mezzo.... forse a quest'ora quei due già stavano sposati da mò.... Ma dici che sò tornati là.... Ma sarà stato occupato, no....??"
    Carlotta, scuotendo la testa: "No, era sfitto.... ci stava una famiglia fino a un po' di tempo fà ma ora era tornato sfitto... gliene parlavo a Eva qualche giorno fà, è per questo che penso che stanotte sia andata là.... "
    Giulio: "Ho capito, ma perchè nun chiamano, nun avvertono.... nun rispondono..... "
    Carlotta: "Boh, non lo so.... te l'ho detto, forse hanno avuto quache problema..... "
    Giulio: "Lo sò io dove ce gli hanno i problemi quei due.... Mò quand'arrivano me sentono... se arrivano...... "



    Nel frattempo, fuori dalla Chiesa....



    Marco ed Eva si fermarono davanti alla porta della Chiesa, guardandosi negli occhi e sorridendo tra loro.
    Eva: "Ma dici che è una buona idea....???"
    Marco: "E che vuoi fare.... Hai sbagliato autobus, c'ha fatto fare tutto il giro di Roma.... "
    Eva: "Vabbè oh, già è un miracolo se siamo riusciti a beccarlo.... " Mentre stava parlando passò davanti a loro un camion della verdura e si fermò proprio davanti a loro, lasciando scendere Ezio, Cesare, Barilon e Walter con i vestiti tutti sottosopra e una faccia stravolta.
    Walter, alzando lo sguardo: "Ahò.... ma che è già finita, sò già andati via tutti....???"
    Marco sorrise scuotendo la testa: "Puntuale come sempre, eh Walter.....??"
    Walter, passandosi una mano tra i capelli: "Ah Marco, per piacere..... lascia perde che c'ho avuto 'na mattinata allucinante.... "
    Cesare: "Eh certo, perchè noi invece ce semo divertiti....?? Amo fatto il Giro d'Italia in tre ora e mezza su quella specie de baldacchino vegetale ambulante.... "
    Ezio: "Vabbè oh, ma mica era tanto male.... c'ha pure fatto magnà 'na cesta d'insalata gratis..... "
    Cesare: "Senti... te stai zitto che è successo tutto per colpa tua e de quell'altro sciroppato de Trick e Track, che se lo ripiglio lo so io come finisce... "
    Barilon: "Giovane Cesaroni, mi faccia una cortesia.... vada a sposarsi che così forse riusciamo a stare trenta secondi senza sentirli.... "
    Marco, incrociando lo sguardo sorridente di Eva: "Se proprio insiste.... "
    Cesare, guardandoli dubbiosi: "Oh ma voi sempre così state.... Che ve volete sposà in jeans e maglietta....???"
    Eva, scambiandosi un'occhiata con Marco: "Perchè.... serve qualche altra cosa.....??"
    Cesare, annuendo: "No no....a voi nun ve serve niente de più.... C'avete già tutto quello che conta.... "
    Eva, voltandosi verso Marco: "Andiamo....??"
    Marco, sorridendo: "Andiamo..... "
    Si incamminarono entrambi tenendosi per mano, seguiti da Walter prima e poi da Ezio, Cesare e Barilon. Quando entrarono dalla porta della Chiesa tutti i presenti si voltarono verso di loro, guardandoli ad occhi sgranati. Seguì poi un brusio sorpreso mentre Marco ed Eva percorrevano mano nella mano l'ingresso della Chiesa. Giulio e Lucia si scambiarono un'occhiata terrorizzata mentre Carlotta rideva scuotendo la testa. Giulio e Lucia si avvicinarono a loro a passo svelto e si fermarono a guardarli un attimo in silenzio,
    Lucia, sospirando: "Ragazzi.... ma che è successo....?? Perchè non vi sposate più....??? Eppure sembravate tanto felici, tanto sicuri... che cosa avete combinato stanotte.....??? Guarda tesoro che anche se è successo qualcosa tra voi non bisogna essere così precipitosi... tutto si risolve in fondo, basta volerlo.... "
    Giulio, annuendo: "Eh certo, Lucia c'ha ragione.... a tutto c'è rimedio... E dai su, nun fate così..... "
    Marco non riuscì a trattenere una risata scambiandosi un'occhiata divertita con Eva, mentre Giulio e Lucia continuavano a guardarli sempre più allibiti.
    Gulio: "Ma che ridete oh....?? Che ve sembrano cose da ride....??? Un matrimonio che salta è 'na cosa seria, oh.... "
    Eva: "Cos'è che salta scusa....??"
    Giulio, guardando Lucia: "Il matrimonio..... non ve siete manco messi i vestiti,quindi non ve sposate più.... "
    Marco, sorridendo verso Eva: "Tu hai annullato qualcosa, scusa....??"
    Eva, scuotendo la testa: "Io no..... Se non l'hai fatto tu.... "
    Marco: "Io no davvero..... "
    Giulio, passandosi una mano sulla fronte: "Oh a me me stà a schioppà il cervello.... se po' sapè che stà succedendo qui....???"
    Eva, alzando le spalle: "Niente..... Ci sposiamo..... "
    Giulio, guardando Marco: "Ve sposate.....???"
    Marco, sorridendo e annuendo: "Si..... "
    Giulio, guardandoli: "Così.....???"
    Marco ed Eva, guardandosi e rispondendo insieme: "Certo..... "
    Don Saverio, gesticolando: "Ovvia.... gl'era l'ora.... altri cinque minuti e vu mi facevate ghiaccià anche le pastasciutte.... Allora.... vi sposate si.... Che siamo sicuri....?? Un è che poi gli arriva quarche d'uno alla porta all'ultimo minuto e ci viene a rompe l'ova nì paniere, no....???"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Non credo proprio..... "
    Don Saverio, annuendo: "Oh... o vediamo se mi riesce portà un matrimonio alla fine.... I testimoni.....???"
    Marco ed Eva si voltarono indietro, facendo cenno a Walter e Carlotta di farsi vedere.
    Marco: "Eccoli lì i nostri testimoni.... "
    Eva: "I migliori che potevamo chiedere..... "
    Don Saverio: "Oh bravi.... su andiamo.... Organista, la fai partì questa musica, che gli è tutta la mattina che tu strimpelli su codesto trespolo....???"
    Marco ed Eva sorrisero insieme, si tolsero i cappotti porgendoli a Giulio e Lucia e poi raggiunsero i loro posti davanti all'altare tenendosi per mano con la musica dell'organo che li accompagnava.
    Rimasero mano nella mano praticamente per tutta la cerimonia, scambiandosi ogni tanto qualche occhiata sorridente ed emozionata. Fino a quando Don Saverio gli porse il foglio con la formula rituale sopra, che Marco rifiutò con un cenno della mano perchè non ne aveva alcun bisogno, Perchè quel momento lo stava vivendo ormai da quattro anni, dal momento in cui quella ragazzina bellissima, un po' imbronciata e apparentemente insopportabile era entrata dalla porta di casa sua. Lo aveva sognato di notte, lo aveva immaginato di giorno. Ora lo stava vivendo. Finalmente.
    Marco, voltandosi verso Eva e sorridendole dolcemente: "Io, Marco.... accolgo te, Eva, come mia sposa.... E prometto di esserti fedele sempre.... nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà.... e di amarti e onorarti ogni giorno della mia vita.... "
    Eva, ricambiando il suo sorriso: "Io, Eva.... accolgo te, Marco, come mio sposo.... E prometto di esserti fedele sempre... nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà.... e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita..... " Neanche lei aveva bisogno di rileggersela, perchè anche lei quel momento lo stava aspettando da molto tempo. Da quando si era accorta che quel ragazzo apparentemente un po' rozzo, dai modi e dalle abitudini tanto diverse dalle sue in realtà nascondeva molto più di quello che nessuno potesse immaginare.... neanche lei, che lo aveva giudicato a prima vista come uno dei tanti, il bello di quartiere da una botta e via che si diverte a passare di storiella in storiella senza mai fermarsi a pensare. Molto presto si era accorta che lui passava molto più tempo a pensare di quello che passava a fare le cose. Si era accorta della fantasia, della sensibiltà, della poesia che si nascondeva in ogni suo gesto, in ogni sua parola, in ogni sua frase. Aveva visto il suo talento inespresso sbocciare e diventare un fiore bellissimo. Aveva visto l'amore che provava per lei, che non aveva mai cessato di essere così grande e così speciale neanche quando tutto sembrava andargli contro. E aveva sempre sentito l'amore che lei, nonostante spesso cercasse di convincersi del contrario, provava e a aveva sempre provato per lui. Quel bellissimo fiore ora stava mettendo su il petalo più bello.
    Quando Don Saverio gli chiese se volevano diventare marito e moglie non ebbe nemmeno il tempo di finire la domanda che loro già gli avevano risposto. Non era difficile. Non poteva esserci altra risposta a quella domanda.
    Dopo aver ascoltato le loro risposte, Don Saverio alzò lo sguardo: "I testimoni hanno sentito....??"
    Walter e Carlotta annuirono e risposero insieme: "Si..... "
    Don Saverio, sorridendo: "Bene.... Allora io vi dichiaro marito e moglie..... Ora potete anche baciarvi.... "
    Marco ed Eva si guardarono per qualche secondo, sorridendo, Poi socchiusero gli occhi e si avvicinarono l'uno all'altra, sfiorandosi dolcemente le labbra, come avevano fatto tante volte, anche se quella volta sembrava diversa da tutte le altre. Si abbracciarono e si strinsero forte, insieme, mentre tutti i presenti applaudivano verso di loro. Si scambiarono qualche altro bacio e poi scesero sotto braccio dall'altare, percorrendo lentamente l'ingresso della Chiesa. Quando uscirono trovarono ad accoglierli un gruppetto di facce conosciute che gli riempì di riso. Videro in quel gruppetto molti dei loro ex compagni di scuola, Manuela, Alberto e diversi colleghi della redazione di TeleTua.
    Sara si staccò dal gruppetto e andò verso Eva: "Ce l'avete fatta finalmente.... Ma era tanto difficile....???"
    Eva si scambiò un'occhiata con Marco: "Il matrimonio no.... arrivarci non era facile.... "
    Tutti scoppiarono a ridere mentre dalla Chiesa uscivano lentamente tutti gli invitati che si raggrupparono intorno a loro, invocando a gran voce un discorso di Marco.
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "E che vi devo dire.... Non è che ci sia molto da dire... Questa settimana prima delle nozze è stata un po' come tutta la nostra storia: lunga, difficile, piena di ostacoli, di imprevisti.... " Si voltò verso Giulio ed Ezio: ".... di ogni genere ovviamente..... " Tutti scoppiarono a ridere.... "..... però nonostante tutti i problemi e tutti gli ostacoli che abbiamo trovato, non abbiamo mai smesso di fare una cosa..... " Marco si interruppe ed Eva cominciò a parlare: "..... non abbiamo mai smesso di avere fiducia l'una dell'altro... di cercarci quando uno di noi si trovava in difficoltà... di amarci come si può amare soltanto l'altra metà della nostra anima.... è questo che ci rende forti... è questo che ci ha fatto superare tutte le difficoltà, anche quelle che in questi anni sembravano più insormontabili.... ne abbiamo passate tante... a volte stavamo insieme, a volte eravamo divisi.... ma qualunque cosa sia successa noi siamo sempre stati una cosa sola.... siamo sempre stati noi.... e lo saremo sempre...... Qualunque cosa ci riserverà il futuro, io non avrò nè paura nè timore... finchè l'altra metà della mia anima resterà insieme a me.... e sono sicura che sarà così anche per lui..... "
    Marco, sorridendo: "Credo proprio di si.... Grazie.... grazie a tutti, noi non ci aspettavamo così tanta gente, e avrete visto che non siamo persone che diamo tanta importanza alla forma.... Grazie per essere venuti..... "
    Eva, sorridendo: ".... e grazie in anticipo per tutte le volte che vi toccherà sopportarci.... "
    Marco, ridendo: "..... e saranno tante, ve lo assicuro..... " Tutti scoppiarono a ridere e ad applaudire, mentre Marco ed Eva ricevevano gli abbracci e le congratulazioni di tutti i loro amici.
    Proprio in quel momento nella piazzetta passò una ragazza sulla trentina, apparentemente un po' stupita da quella folla urlante che si era trovata davanti. Stava per passare oltre a passo svelto quando si fermò all'improvviso e si diresse proprio al centro del gruppo, dando una pacca sulle spalle a uno degli uomini che stavano ridendo e scherzando con gli sposi.
    La ragazza, sorridendo: "Ezio..... topolino mio, che cosa ci fai qui....??? Non mi avevi detto che stavi per sposarti.... ah mascalzone che non sei altro.... ma ti sembrano cosa da farsi alla tua bellissima moglie...???"
    Ezio sgranò gli occhi mentre un po' tutti i presenti si voltarono verso di lui, guardandolo incuriositi.
    Ezio, gesticolando e andandole incontro: "Carissima ragioniera, che piacere vederla.... Ah brava, vedo che pure lei è venuta al mattrimonio.... ha fatto bene, è stata 'na gran cerimonia, però magari ne possiamo parlà più tardi, mò se ne dovemo andà a magnà, sa com'è....."
    La ragazza, aggrottando la fronte: "Ma quale ragioniera....?? Ma che dici, cretino....???"
    Ezio: "Ridaje.... e t'ho detto che nun è il momento.... "
    Stefania, prendendolo per un braccio e stringendolo tanto forte da farlo sobbalzare: "No no no... invece questo è proprio il momento giusto.... Ce voglio proprio fà quattro chiacchiere co 'sta ragioniera... così poi me dice 'ndo ha preso il diploma.... Che te sei diplomata al Trick e Track, carina....???"
    La ragazza, annuendo: "Brava, hai indovinato.... Ma come hai fatto....???"
    Stefania, allargando le braccia: "Eh eh.... che ce voi fà, intuito matrimoniale.... forse prima o poi verrà pure a te... magari verso la settantina, se sei fortunata.... " Allentò un attimo la presa ed Ezio non si fece pregare ad alzare i tacchi e a squagliarsela alla svelta, con Stefania che gli andava dietro urlando a squarciagola: "Ezio.... Ah disgraziato, infame, delinquente, carogna, viscido che non sei altro, vieni qui..... "
    Ezio, correndo: "Scusa amore ma me sò ricordato che c'ho un impegno improrogabile.... "
    Stefania: "Certo.... con la sala rianimazione..... "
    Gli invitati si scambiarono qualche occhiata sorpresa e poi scoppiarono a ridere, mentre Marco ed Eva approfittarono della confusione per scambiarsi l'ennesimo bacio di quella giornata indimenticabile.


    ..... papiro (ed episodio) finito.... dopo il matrimonio di Marco ed Eva la FF va in vacanza ma tornerà sicuramente dopo le feste di Natale con il ritorno del re degli imbottigliati a casa Cesaroni e con l'arrivo di molte new entry.... Buone Feste a tutti, e arrivederci al 2010 per nuove (dis)avventure dei nostri amatissimi Cesaroni :253: :253: :253:
     
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  12. =manu=
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/12/2009, 11:27)
    Buongiorno ragazzi!! :B): :D Eccoci dunque all'ultimo capitolo del decimo episodio, al termine del quale i nostri amatissimi protagonisti saliranno finalmente all'altare... in attesa di vedere la scena nella prossima stagione dei Cesaroni..... :111: :111: :111: ...... il capitolo è leggermente lungo ma spero che vi piaccia lo stesso..... Buona lettura a tutti :253: :253: :253:

    ..... papiro (ed episodio) finito.... dopo il matrimonio di Marco ed Eva la FF va in vacanza ma tornerà sicuramente dopo le feste di Natale con il ritorno del re degli imbottigliati a casa Cesaroni e con l'arrivo di molte new entry.... Buone Feste a tutti, e arrivederci al 2010 per nuove (dis)avventure dei nostri amatissimi Cesaroni :253: :253: :253:

    jonh.....che dire :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
    finalmente il matrimonio di marco ed eva... :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: ..bellissimo e in stile modello cesaroni...con tante disaventure...ma cmq l importante è che si siano sposati finalmente!

    e poi i 4 imbottigliati che sono finiti a napoli..... :258: :258: :258:
    bhe allora ci rileggiamo nel 2010... :101:
     
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  13. ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/12/2009, 11:27)
    Buongiorno ragazzi!! :B): :D Eccoci dunque all'ultimo capitolo del decimo episodio, al termine del quale i nostri amatissimi protagonisti saliranno finalmente all'altare... in attesa di vedere la scena nella prossima stagione dei Cesaroni..... :111: :111: :111: ...... il capitolo è leggermente lungo ma spero che vi piaccia lo stesso..... Buona lettura a tutti :253: :253: :253:


    Via Portuense, zona di Trastevere, ore 3.00 del mattino....



    Marco si strinse nel suo cappotto guardandosi intorno, dubbioso. Rabbrividì quando una raffica di vento gli sferzò la faccia portandosi dietro qualche cartaccia che rotolò rapidamente sulla strada deserta. Tirò fuori di tasca il telefonino e diede uno sguardo allo schermo: erano le tre del mattino e stava girando per la città da più di tre ore... e da tre ore cercava di capire cosa potesse esserle passato per la testa dopo aver saputo una cosa del genere sulla persona che non più tardi di un anno e mezzo prima stava per sposare.... cosa poteva aver pensato, cosa poteva aver provato....?? Rabbia, amarezza, delusione, sconforto, rammarico..... o magari un po' di tutte queste cose insieme..... forse aveva ripensato a tutte le volte che lo aveva guardato negli occhi pensando di incrociare lo sguardo di una persona che l'amava, che la considerava importante, e che invece la stava ingannando e prendendo in giro nel modo più sporco e ignobile possibile.... Forse aveva ripensato a tutte le volte in cui avrebbe potuto andarsene, voltargli le spalle, tornare dalla persona che amava davvero e che la faceva stare bene, ma non l'aveva fatto.... e al rischio che aveva corso di gettare al vento tutta la sua vita e tutta la sua felicità.
    Non faceva fatica a capire la reazione che aveva avuto, e che in fondo avrebbe avuto anche lui se non ci fosse stato Giulio a trattenerlo.... poi se n'era andata.... lui l'aveva cercata fuori dall'albergo, poi era tornato alla Garbatella per vedere se fosse andata a casa ma non l'aveva trovata neanche lì.... aveva provato a chiamarla almeno dieci volte ma non gli aveva mai risposto. Il telefono squillava sempre, ma lei non rispondeva. Aveva provato a chiamare Walter ma già immaginava che difficilmente avrebbe avuto una risposta in quel momento... poi aveva pensato che potesse essersi fatta viva con Carlotta e l'aveva chiamata a casa, ma lei le aveva detto che non l'aveva vista nè sentita. Aveva telefonato a Simona, a Manuela, agli amici della redazione.... ma a quanto pare non si era fatta viva con nessuno di loro. Saltò di nuovo in macchina e percorse le strade della città passando in tutti quei posti nei quali lui ed Eva erano stati insieme... passò davanti alla scuola, davanti al vecchio bar sul pavè poco lontano da casa, al parco della Garbatella nel quale avevano fatto le prime passeggiate, prima insieme parlando timidamente e poi mano nella mano ridendo e scherzando, al campetto della Romulana dove lei andava sempre a vedere i suoi allenamenti e le sue partite sulle gradinate.... poi era passato di nuovo davanti a quella macchinetta dove si erano dati il loro primo vero bacio, davanti al ristorante nel quale lui stava per darle la buca più colossale della sua vita, e su quel lungotevere dopo qualche mese prima, sotto uno splendido cielo stellato in una nave tutta per loro le aveva chiesto di sposarlo.
    Niente, non era riuscito a trovarla da nessuna parte.
    Ripensò poi ad Ostia, a quel lungomare nel quale avevano passato uno dei loro primi week end da veri fidanzati e nel quale avevano festeggiato il loro prime mese insieme. Arrivò fino alla terrazza che dava sul mare, immersa in un buio completo e in un fredd gelido, senza riuscire a trovarla. L'ultimo posto in cui gli rimaneva di guardare era il lungomare di Fiumicino, dove tanti anni prima erano stati entrambi protagonisti di una incredibile avventura, e dove avevano cominciato a volersi bene.
    Aveva cominciato a preoccuparsi seriamente dopo aver visto che nemmeno su quella spiaggia c'era traccia di Eva, e che non si era fatta vedere nemmeno dalla loro vecchia amica Eleonora, che Marco aveva trovato molto ma molto migliorata rispetto all'ultima volta che l'aveva vista. Era tornato su quella spiaggia e si era lasciato cadere sulla sabbia, mettendosi le mani tra i capelli e sforzandosi di immaginare dove mai potesse essere andata Eva, e perchè si ostinasse a non rispondere alle sue telefonate e a farlo preoccupare.
    Forse voleva stare un po' da sola, senza vedere nessuno e senza parlare con nessuno.
    Ma lui no.... in quel momento l'unica cosa che voleva fare era stare con lei, abbracciarla... farle sentire che nonostante tutto quello che era successo e nonostante tutto quello che aveva fatto Alex loro erano ancora lì, insieme.... erano sempre loro, e tra poche ore lo sarebbero stati ancora di più.... perchè niente e nessuno, per quanto si fosse impegnato per farlo, era mai riuscito a dividerli.... e niente e nessuno ci sarebbe mai riuscito.... Quando aveva sentito squillare il telefono nella tasca della sua giacca era sobbalzato e aveva risposto gridando il suo nome senza nemmeno dare uno sguardo allo schermo. Giulio dall'altra parte gli rispose un po' preoccupato: "Ah Marcolì sò io... ma se pò sapè 'ndo cavolo sei finito....???"
    Marco, sospirando e scuotendo la testa: "Papà.... che succede....??"
    Giulio: "E a me lo chiedi....?? Te piuttosto dimmi che cavolo sta succedendo.... 'ndo stai, che fine hai fatto....??"
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Ma niente papà, sto qui con Eva..... "
    Giulio: "Ah strano.... mica lo sapevo che uno pò essere allo stesso momento accanto a te e dall'altro capo del telefono.... La fai finita de dì fregnacce che nun te vengono manco tanto bene.... "
    Marco: "Papà, per favore... sto già abbastanza preoccupato per conto mio.... "
    Giulio: "Marcolì, ma che devo fà pure l'indovino....?? Me dici che è successo.....?? 'Ndo stà Eva....???"
    Marco, sorridendo leggermente: "Bella domanda.... Vorrei tanto saperlo..... Non riesco a trovarla da nessuna parte.... L'ho cercata dappertutto papà.... dappertutto, ma non c'è nienteda fare... è sparita..... E io sono preoccupato.... "
    Giulio: "No dai Marco, sta tranquillo..... Dopo tutto il casino che è successo avrà voglia de starsene un po' da sola, me sembra normale, no....??"
    Marco: "Si ho capito, ma non mi risponde nemmeno al telefono..... "
    Giulio: "Marco, damme retta..... Sò appena tornato dall'ospedale..... "
    Marco, dubbioso: "Quale ospedale.....??"
    Giulio: "Quello 'ndo il suo amico ha portato Alex... nun poi sapè chi c'ho trovato guarda.... "
    Marco: "Chi.....???"
    Giulio: "Una donna che c'avrà più o meno la mia età, forse qualche anno meno.... e du' agenti de polizia.... era la sua nuova fidanzata... dice che lo vuole denunciare per truffa, raggiro, appropriazione indebita e nun so quante altre cose, mò me le sò scordate.." Marco, sorpreso: "Cioè fammi capire... Alex stava insieme a una donna con il doppio dei suoi anni....???"
    Giulio: "Eh certo...... "
    Marco: "Cos'è, si era innamorato pure di lei.....???"
    Giulio, ridendo: "E me sà proprio di no Marcolì.... 'sta donna c'ha un conto in banca che è più lungo della Roma-Milano.... pare sia la figlia d'un vecchio industriale americano che sta pieno di soldi.... c'ho fatto due chiacchiere mentre eravamo fuori dall'ospedale.... stasera ha fatto controllare il suo conto in banca e sembra che manchino non sò quanti milioni di dollari.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Alex.... "
    Giulio: "Infatti.... ma il meglio deve ancora venì.... c'era pure lei quando è arrivata a Eva all'albergo.... pensa che stavano appena uscendo mano nella mano dall'albergo quand'è arrivata lei.... In pratica mentre se stavano accapigliando è venuto fuori che il signorino nun è tornato a Roma per prendersi le sue responsabilità de padre verso Eva e verso la bambina, come pensavamo noi, ma era tornato proprio se voleva rimette insieme a Eva, se voleva sposà con lei e poi dopo qualche settimana de matrimonio voleva prende baracca e burattini e piantare lei e la bambina in mezzo a una strada a New York.... "
    Marco, sgranando gli occhi: "Ma stai scherzando.....???"
    Giulio: "Casomai scherzava lui, visto che l'ha detto lui davanti a una trentina de persone, addetti dell'albergo compresi.... Hai capito, 'sto figlio de 'na grandissima mignotta..... Pare che Eva se ne stesse andando tranquilla, poi quel sacco de letame ha fatto 'na battutaccia su Marta e allora ha perso completamente le staffe.... Oh se nun ce stavano altre trenta persone d'intorno nun lo so come andava a finì.... "
    Marco: "Non ti ha detto dove è andata Eva dopo che sono uscite dall'albergo....???"
    Giulio: "E nun me l'ha detto per nun lo sa... dice che se sò salutate fuori dall'albergo e che poi Eva se n'è andata a piedi.... poi non l'ha più vista.... "
    Marco, sospirando: "Ho capito.... "
    Giulio: "Marco, damme retta.... Ma te rendi conto come se deve sentita dopo che quel bastardo le ha detto 'na cosa del genere....??? E' normale che se ne voglia sta un po' da sola senza parlà con nessuno.... Sta tranquillo, vedrai che tra qualche ora tornerà a casa... nun vorrà certo fà tardi all'appuntamento de domattina.... "
    Marco, annuendo: "Spero proprio di no.... "
    Giulio: "Ma certo, stai tranquillo.... La cosa migliore che poi fare è tornà a casa e andartene a dormire per qualche ora... vedrai che tornerà prestissimo... "
    Marco: "Va bene papà, arrivo tra poco..... "
    Giulio: "Oh, così me piaci.... E nun te fà venì le paranoie che nun è proprio il caso.... Mò vado a letto pure io sennò domattina me sveglio quando avete già finito.... "
    Marco: "Ciao papà, a domani.... " Chiuse la comunicazione e si rimise il telefono in tasca, guardando verso la linea dell'orizzonte che nel buio della notte si confondeva con il mare. Sospirò un paio di volte e poi si alzò in piedi scuotendosi dalla sabbia e dirigendosi di nuovo verso la strada. Aveva guardato proprio dappertutto, e ora non aveva la più pallida idea di dove Eva potesse essersene andata. Probabilmente aveva ragione Giulio.... dopo quello che aveva saputo era normale che volesse starsene un po' da sola senza parlare con nessuno.... Tanto valeva tornare a casa e cercare di dormire per qualche ora, anche se già sapeva che difficilmente sarebbe riuscito a chiudere occhio. Aveva ormai raggiunto la macchina dall'altra parte della strada deserta quando ebbe un lampo.... un'idea, forse strana, forse assurda, ma in fondo era l'unica che ancora non aveva considerato. Ci pensò un attimo e poi salì in macchina. D'altronde le aveva provate tutte.... tanto valeva fare anche un ultimo tentativo. Percorse velocemente l'autostrada e rientrò in città attraversando l'Eur e il Trullo ed entrando finalmente sulla Via Portuense. Attraversò il quartiere di Trastevere e svoltò a destra in un ampio viale costeggiato da moltissimi alberi ai bordi della strada e da una serie di villette e appartamenti molto eleganti. Percorse quasi la metà del viale e poi accostò al marciapiede, spegnendo il motore e scendendo lentamente dalla macchina. Non era cambiato niente dall'ultima volta che aveva visto quella zona, e in fondo non era passato poi tanto tempo. Scendendo di macchina si accorse che nel frattempo il freddo era addirittura aumentato e si era alzato un vento gelido che faceva venire la pelle d'oca. Tirò fuori di tasca un paio di guanti e si guardò intorno. La strada era completamente deserta, e non si intravedeva nemmeno l'ombra di una luce accesa in nessuno degli appartamenti. Alzò lo sguardo verso l'elegante condominio che aveva davanti e osservò con attenzione le finestre all'ultimo piano, ma da quella che poteva vedere nemmeno lì c'erano luci accese. Dopo qualche secondo di esitazione si decise ad oltrepassare il piccolo vialetto all'ingresso e si avvicinò alla porta del condominio, dando uno sguardo ai nomi che stavano scritti sul citofono. Sospirò scuotendo la testa e poi suonò l'ultimo campanello sul pannello del citofono, aspettando una risposta.



    Nel frattempo, nell'appartamento all'ultimo piano.....



    Il rumore del campanello che suonava ruppe il silenzio che regnava nell'appartamento. Eva si scosse alzando la testa, sorpresa. Era sicura che quell'appartamento fosse assolutamente sfitto e che non ci fosse nessuno. Chi poteva cercare qualcuno in un appartamento deserto nel cuore della notte....??? Pensò quasi di averlo immaginato, ma la seconda scampanellata le fece scartare questa ipotesi. Si alzò dal tappeto accanto al divano e camminò lentamente verso la porta d'ingresso, scuotendo la testa. Guardò un attimo il citofono, sperando che quella fosse stata l'ultima scampanellata. Invece pochi secondi dopo il campanello suonò per la terza volta, e poi per una quarta, e questa volta suonò per diversi secondi consecutivi. Eva sospirò e alzò il ricevitore aprendo la comunicazione: "Si....???"
    Una voce molto familiare dall'altra parte dell'apparecchio le rispose subito dopo: "Eva..... Sei tu.....???"
    Eva, sorridendo: "Marco..... ma che ci fai qui.....???"
    Marco, scuotendo la testa: "Sto prendendo una boccata d'aria.... è una bellissima serata qua fuori.... non ci saranno nemmeno due gradi sotto lo zero, pensa un po'..... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "E io che pensavo di essere venuta nell'ultimo posto dove qualcuno mi potesse cercare.... Come hai fatto a trovarmi....???"
    Marco, stringendosi nel cappotto: "Ehm.... che ne dici se ne parliamo in un posto un po' più caldo.... sto congelando.... "
    Eva, dandosi una pacca sulla fronte: "Scusa.... ti apro subito..... "
    Riagganciò la cornetta e premette il tasto di apertura della porta principale, poi socchiuse la porta dell'appartamento e tornò lentamente a sedere sul tappeto dal quale si era alzata. Qualche minuto dopo Marco entrò richiudendo rapidamente la porta dietro di se. Cercò a tentoni l'interruttore della luce e lo accese, illuminando così tutto l'appartamento. Anche quello non era molto diverso da come se lo ricordava. Oltrepassò il corridoio dando uno sguardo alla scala a chiocciola che portava al piano di sopra, all'ampia cucina nella stanza accanto e al soggiorno che aveva davanti, che nonostante fosse quasi completamente spoglio rimaneva comunque bellissimo. Si tolse i guanti dalle mani e appoggiò il cappotto sul divano, notando Eva che se ne stava seduta sul tappeto con le gambe incrociate.
    Marco, sorridendo: "Sembri Walter durante un'occupazione a scuola.... Ti mancano solo i cartelli in mano e poi sei apposto.... "
    Eva, ridendo e voltandosi verso di lui: "Sorvoliamo su quello che sembri te.... sei così rosso che sembri uscendo da un forno.... "
    Marco, lanciandole un'occhiataccia: "Non so te, ma io ricordavo che i forni dovevano servire a scaldare.... non a congelare.... guarda che roba, non mi sento più le mani nemmeno ad usare i guanti... "
    Eva, sospirando: "Scusa..... mi dispiace, è tutta colpa mia.... Come sempre.... "
    Marco, sorridendo e sedendosi accanto a lei: "Si, infatti..... è proprio colpa tua.... perchè come al solito invece di venire a parlare con me hai preferito sparire.... Ti avrò telefonato duecento volte.... perchè non volevi rispondermi....?? Lo sai che mi hai fatto preoccupare, si.....???"
    Eva, appoggiandosi alla sua spalla: "Marco..... tu non lo sai cosa mi è successo..... non hai idea di cosa abbia scoperto... Alex.... Alex è.... "
    Marco: ".... sterile..... vero.....??"
    Eva, sorpresa: "Ma come..... come fai a saperlo.....??"
    Marco: "Me l'ha detto James.... l'ho incontrato stasera al Trick e Track...."
    Eva, sgranando gli occhi: "E tu che ci facevi in un night club di spogliarelliste....???"
    Marco: "Ma perchè, lo conosci....???"
    Eva: "Eh lo conosco si.... tre settimane fa abbiamo fatto un servizio su una rissa notturna... a momenti un ladro e uno spacciatore si ammazzavano perchè uno diceva all'altro che gli stava scippando la spogliarellista.... "
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Ah ecco.... non lo sapevo.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla testa: "Guarda che non mi hai ancora risposto.... Che ci facevi in quel localaccio notturno....??? Ma non ti vergogni a fare di queste cose tre ore prima di sposarti....???"
    Marco: "Non è vero.... "
    Eva: "Ah scusa... mancano ancora otto ore, non tre... "
    Marco, voltandosi verso di lei: "E' stata un'idea di papà, Ezio e zio Cesare.... mi hanno organizzato una festa di addio al celibato indimenticabile.... o almeno quella era l'intenzione.... "
    Eva, ridendo e passandosi una mano tra i capelli: "Beh, ti assicuro che qualcuno ci è riuscito.... "
    Marco: "Come....??"
    Eva: "Lucia, Stefania e Pamela.... mi hanno trascinata allo ShaBar dicendomi che mi volevano fare una sorpresa indimenticabile...." Marco: "Ah.... allora pure te stavi in un night ai piedi di qualche spogliarellista.... avanti, dì la verità.... "
    Eva: "Ero in un night.... ma ai piedi degli spogliarellisti ci stava solo mia nonna.... anzi, ci stava accanto.... "
    Marco, ridendo: "Ma è roba da matti.... "
    Eva, sorridendo: "No, è solo roba da Cesaroni.... che poi forse è la stessa cosa.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Papà mi ha detto tutto..... "
    Eva: "Su cosa....??"
    Marco: "La scena al Byron Hotel.... mi dispiace, non dev'essere stato facile.... "
    Eva: "Ho incontrato Margherita..... "
    Marco, dubbioso: "Chi hai incontrato....???"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Te la ricordi l'amica di Alex.... quella che veniva da New York.... quella che quello scemo di Walter fotografò mentre si abbracciava con lui due anni fa....??"
    Marco, annuendo: "Ah si, certo.... Mamma mia, sembra passato un secolo..... "
    Eva, sorridendo: "E' passato un secolo...... Io all'inizio non l'avevo riconosciuta.... Abbiamo cominciato a parlare e lei mi ha raccontato di essere stata fidanzata con un giovane italo americano.... un cuoco italo americano...... col quale era stata felice prima che lui scoprisse di non poter avere figli.... dopo che lo ebbe scoperto non fu più lo stesso.... diventò sempre più nervoso, più irrequieto.... più intrattabile.... dice che aveva dei tremendi scatti di rabbia che potevano uscir fuori all'improvviso, di punto in bianco.... mi c'è voluto un po' di tempo per capire che stava parlando di Alex... non ci potevo credere.... Ho sempre pensato che io e lui non avessimo niente in comune e che in realtà nemmeno lui mi avesse mai amata quanto diceva... ma non avrei pensato una cosa del genere.... non me lo sarei mai immaginato.... Perchè....?? Perchè lo ha fatto.....??? E soprattutto come ho fatto a non accorgermi che stavo dividendo lo stesso letto con una persona del genere.....??? Come ho fatto a non capire.....???"
    Marco, accarezzandole i capelli: "Pensavi solo al bene della piccola.... "
    Eva, sorridendo leggermente: "Già.... stavo pensando alla piccola.... le stavo facendo proprio un regalo a mia figlia..... Che stupida.... "
    Marco, sospirando: "Dai amore, non dire così..... "
    Eva: "E perchè no.....?? E' la verità..... Non mi sono accorta che tu stavi tanto male da rischiare quasi di morire in una corsa clandestina.... non mi sono accorta che Alex era sterile.... non mi sono accorta che era tornato solo per prendermi in giro... non mi sono accorta di quello che stava nascondendo.... C'è qualcosa di quello che è successo intorno a me negli ultimi due anni che io abbia capito fino in fondo.... ???"
    Marco, annuendo: "Una cosa l'hai capita.... "
    Eva, aggrottando la fronte: "Cosa....???"
    Marco, scompigliandole i capelli: "Hai capito che mi ami..... "
    Eva, ridendo e scostandolo con una mano: "Ah si....???"
    Marco, sorridendo e avvicinandosi a lei: "Si..... "
    Eva, scuotendo la testa: "Ma quanto sarai scemo.....!!!"
    Marco, stuzzicandole il naso: "Un po' meno della mamma più bella del mondo.... Ma solo un po' eh.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla spalla: "Marco..... Stavo parlando seriamente.... anche se con te è praticamente impossibile.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Eva.... Quello che è successo due anni fa non cambia assolutamente niente.... "
    Eva: "Ma avrebbe potuto farlo.... se io.... cioè, se lei non avesse deciso di nascere proprio in quel momento.... cosa sarebbe successo....??? Che ne sarebbe stato della nostra vita.... di nostra figlia.....?? Stavo per distruggere tutto... "
    Marco: "Lui stava per distruggere tutto.... tu non c'entri niente..... non potevi sapere niente.... "
    Eva: "Sapevo della sua reazione..... a New York, quando gli ho detto che aspettavo Marta.... quello sguardo.... lo stesso che ho visto l'altro giorno al bar.... per questo non riuscivo a dimenticarlo.... Era pazzo.... era completamente fuori di testa.... avrebbe anche potuto farmi del male.... o fare del male alla piccola.... ti rendi conto....???"
    Marco, annuendo: "Si certo... Quando James me l'ha detto sono corso fuori dal locale per andare da lui e riempirlo di botte... poi però quando l'ho visto arrivare davanti al Trick e Track con una faccia non troppo diversa a quella di Holifyled dopo aver fatto a pugni con Mike Tyson ho capito che non era proprio il caso, sennò ce l'avrei avuto sulla coscienza.... Tu ovviamente in tutto questo non c'entri niente.... "
    Eva: "Io....?? E come potrei entrarci....??? Avrà fatto a pugni con un ladro fuori dall'hotel.... "
    Marco, ridendo: "Eh certo.... voleva rubargli la camicia bianca, se ne trovano così poche in commercio.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non volevo farlo.... ma quel maledetto bastardo, dopo tutto quello che mi aveva detto.... ha avuto anche il coraggio di insultare nostra figlia.... quella stessa figlia che lui avrebbe abbandonato in mezzo a una strada solo perchè voleva farmela pagare... E lui se ne stava lì, ridendo.... rideva, capisci....?? Rideva per quello che aveva fatto, e per quello che stava per fare.... era tornato per cercare di prendermi in giro un'altra volta... e c'era quasi riuscito anche questa volta, pensa te.... "
    Marco, sorridendo verso di lei: "Credo che per un bel po' di tempo l'unica persona che riuscirà a prendere in giro sarà il secondino di una prigione.... o il suo compagno di cella, al limite.... "
    Eva, sorpresa: "Cosa....??"
    Marco: "La donna che stava con lui in hotel quando lo hai incontrato.... dopo la scenata ha controllato il suo conto in banca e pare che non fosse proprio uguale a come se lo ricordava.... "
    Eva: "Vuoi dire che..... "
    Marco: ".... che da un po' di tempo a questa parte aveva lasciato la cucina per dedicarsi ad attività un po' meno faticose.... e più redditizie... Ma ora ha finito di divertirsi, te l'assicuro..... E poi se proprio vuoi saperlo non mi sembrava gran che contento l'ultima volta che l'ho visto.... riusciva a malapena a reggersi in piedi.... Certo che te sei pericolosa forte... "
    Eva, dandogli una pacca sulla schiena: "Ecco appunto.... ricordatelo la prossima volta che te ne vai per night club a caccia di spogliarelliste.... "
    Marco: "Senti chi parla.... "
    Eva, guardandolo negli occhi: "Ancora però non mi hai risposto..... "
    Marco: "A cosa....??"
    Eva: "Come hai fatto a trovarmi qui....???"
    Marco, sospirando: "Per esclusione.... era l'unico posto nel raggio di cento chilometri che ancora non avevo controllato.... "
    Eva, sorridendo: "Pensavo che non te la ricordassi nemmeno..... "
    Marco: "E' un po' difficile dimenticarsela..... "
    Eva, annuendo: "Eh lo credo.... in fondo è un po' da qui che è cominciato tutto.... "
    Marco, sorridendo: "Beh, credo che sia cominciato anche un po' prima di allora, non credi.....??"
    Eva: "E' vero.... ma l'ultima spinta la diedi io quando pensai che potevamo andarcene di casa per venire a vivere qui... Ti stavo davvero chiedendo troppo, ma io allora non me ne rendevo conto.... "
    Marco, stringendola a se: "Non mi stavi chiedendo troppo.... è solo che io allora ero troppo confuso.,.. troppo insicuro per prendere una decisione come quella.... Mi sentivo debole... era la prima volta che facevo qualcosa senza sentire l'appoggio di mio padre, della mia famiglia... mi sentivo solo, anche se in realtà non lo ero affatto.... avevo te.... "
    Eva, annuendo: "Appunto, eri solo..... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Scema.... Ma scusa... di chi è questa casa....???"
    Eva, alzando le spalle: "Di nessuno.... fino a poco tempo fa ci abitava una famiglia, ma poi si sono trasferiti ed è tornata ad essere sfitta.... come due anni fa.... a quanto pare non avevano pensato a rifare la serratura, sono riuscita ad aprire la porta con le vecchie chiavi che mi diede Carlotta.... "
    Marco: "E tu....?? Perchè sei venuta qui....???"
    Eva, scrollando le spalle: "Non lo so.... forse perchè volevo cercare di capire come avevo fatto a sbagliare così tanto.... e a sbagliarmi così tanto.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Io credevo che ci avessi ripensato..... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Ci avevo pensato, ma poi ho cambiato idea.... non sarebbe carino, con tutti quegli invitati che stanno là ad aspettarci... che figura ci avrei fatto....??"
    Marco, ridendo: "MI sembra un ottimo motivo.... "
    Eva, annuendo: "E' vero.... ma non è quello giusto..... "
    Marco: "Ah no....? E qual'è allora....???"
    Eva, sorridendo: "Ho già passato facendo finta che noi non esistessimo.... e sono stata male, malissimo.... E non ho nessuna voglia di tornare a stare male.... non farti illusioni, non sarà tanto facile liberarsi di me... "
    Marco, ridendo: "Questa è la più bella notizia che abbia avuto stasera.... anzi, la più bella che mi abbiano mai dato.... "
    Eva, sorridendo e guardandolo negli occhi: "Eh no.... la più bella te la daranno domattina.... "
    Marco, annuendo e avvicinando le labbra alle sue: "Non vedo l'ora.... Senti ma.... ci saranno ancora le coperte nel letto...???"
    Eva, ridendo: "Si, con dieci centrimetri di polvere sopra come minimo.... "
    Marco: "Vabbè, non è mica detto che dobbiamo stare per forza sopra.... possiamo anche stare sotto.... in questa casa ci sono dei bellissimi tappeti... "
    Eva, annuendo: "C'è solo un piccolo problema.... "
    Marco: "Quale....??"
    Eva, sorridendo: "La camera da letto è al piano di sopra.... quindi se ci vuoi arrivare dovrai fare una bella rampa di scale con una bellissima ragazza in braccio.... te la senti.....???"
    Marco, aggrottando la fronte: "Una serata in palestra mi stancherebbe meno..... "
    Eva, ridendo e dandogli una pacca sulla spalla: "Cosa vorresti dire.... che sono troppo pesante....???"
    Marco, alzando le braccia: "No no, per carità.... mi arrendo senza combattere.... non vorrei fare la fine dell'ultimo sfidante.... "
    Eva, sorridendo e avvicinandosi a lui: "Veramente non è proprio questo che avevo in mente..... "
    Marco: "Ah no....??"
    Eva, gettandogli le braccia al collo e guardandolo negli occhi: "Non esattamente..... "
    Si baciarono dolcemente sulle labbra, continuando a incrociare i loro sguardi per qualche secondo. Sorrisero entrambi quando Marco la sollevò lentamente prendendola in braccio con un'espressione stravolta e poi ricominciarono a baciarsi mentre si avvicinavano alla scala a chiocciola. Ci misero diversi minuti prima di arrivare al piano di sopra, visto che si fermavano praticamente ad ogni gradino per ridere e stuzzicarsi a vicenda. Percorsero tutto il corridoio passando accanto alla cucina e poi arrivarono in camera senza mai staccarsi un istante. Passarono accanto alla porta finestra che dava sul balcone, dal quale si potevano ancora vedere le luci di tutta la città sotto di loro, che in quel momento però sembravano ancora più lontane di quanto già non lo fossero in realtà. Socchiusero gli occhi, incrociando i loro sguardi sorridenti per qualche secondo, poi Marco la appoggiò delicatamente sul letto e salì sopra di lei, continuando a guardarla negli occhi. Eva lo aiutò a togliersi la maglia di dosso e lui fece altrettanto, sfiorandola dolcemente sulla pella con le sue dita. Quando ebbero finito di spogliarsi si baciarono reciprocamente sulle guance, sul collo, sul petto.... incrociarono di nuovo le loro labbra baciandosi con tutta la passione che sentivano dentro di loro in quel momento. Poi si abbracciarono, stringendosi forte l'uno all'altra.... Eva lasciò che Marco la spingesse con la schiena sul materasso e si mettesse di nuovo sopra di lei. Si guardarono ancora per pochi secondi interminabili, e poi si avvicinarono, di nuovo.
    E diventarono ancora una volta una cosa sola.
    Come lo erano sempre stati, e come lo sarebbero stati per sempre.




    Capo di Posillipo, provincia di Napoli, 10 dicembre, ore 7.30



    Uno scossone tremendo, un rumore simile a quello di una frenata e poi il tonfo. Walter si scosse di soprassalto già prima di toccare di terra, protestando e gesticolando nell'aria alla ricerca di qualcosa.
    Walter, mettendosi una mano sulla schiena: "Simo.... ma te sembra questo il modo de sveglià la gente.... m'hai fatto venì il colpo della strega.... !!!"
    Si stropicciò gli occhi e aspettò di mettere a fuoco l'immagine che aveva davanti. Rimase sorpreso nel vedere che apparentemente il soffitto sembrava aver cambiato colore. Si passò una mano davanti alla faccia e guardò di nuovo, pensando che fosse uno degli ultimi postumi della sbornia della sera prima. Ma l'immagine non sparì. Anzi, si fece più nitida. Appoggiò le mani su quello che pensava essere il letto e si accorse che stava toccando qualcosa di ruvido, filamentoso. Abbassò lo sguardo e vide una distesa di paglia tutta intorno a se, interrotta di tanto in tanto da qualche grossa cassa di legno. Cercò di alzarsi ma ricadde quasi subito, passandosi le mani sulle tempie ancora doloranti. Alla sua sinistra gli sembrò di intravedere qualcosa di simile a due gambe che sbucavano da sotto un mucchio di paglia, un paio di pantaloni appoggiati sulla cassa di legno più vicina, una scarpa e un paio di calzini appoggiati sulla paglia proprio davanti a lui.
    Walter, passandosi una mano sulla testa: "Oh ma che sto ancora a dormì.....?? Ma si... sto ancora a dormì.... mò arriva Simona, me da 'na bella pizza in faccia e me tira giù dal letto perchè sto a fà tardi.... " Non aveva ancora finito di parlare che qualcosa di duro lo colpì proprio sulla testa facendo sobbalzare: "Ah....!!!!!! Ma porca miseria Simò..... io dicevo per dì, mica lo dovevi fà per forza..... !!!!"
    Alzò lo sguardo e vide sopra di lui un piede che stava sporgendo da un cassa di legno.
    Walter, sgranando gli occhi: "Oddio.... ma non sto a dormì.... ma 'ndo sò capitato, sul set d'un film dell'orrore...????"
    Si alzò lentamente guardando la cassa di legno e quando fu in piedi vide Barilon accartocciato sul coperchio con i pantaloni mezzi abbassati e i capelli tutti scarmigliati.
    Walter, passandosi una mano tra i capelli: "Pure Barilon.... Ora sò proprio sicuro che è un film dell'orrore.... Barilon.... Ah Barilon, c'è ancora o sta già dall'altra parte....???"
    Dopo qualche strattone Barilon dischiuse lentamente gli occhi, guardandosi intorno con aria stralunata: "Letterina.... eccomi letterina, sto arrivando.... hanno già staccato la musica.....??? Ma che gente.... non si può nemmeno fare quattro salti in santa pace.... " Walter, cercando di scuoterlo: "Mamma mia, questo sta più sbroccato de me.... Ah Barilon, mi sa che la letterina se n'è già andata a casa.... c'aveva da fà.... "
    Barilon, guardandosi intorno: "Ma sei sicuro.....???"
    Walter: "Me sa de si..... "
    Barilon: "Ma che hanno già spento le luci questi....?? Se ne sono andati tutti e non c'hanno detto niente.....???"
    Walter, guardandosi intorno dubbioso: "Questi c'hanno chiusi in cantina oh.... Ma che avete combinato qualche pasticcio lei e mio padre e allora c'hanno rinchiusi tutti qua dentro prima de chiamà la polizia....???"
    Barilon: "Ma cosa vai a pensare Masetti... io sono una persona seria e integerrima, cosa credi....???"
    Walter, squadrandolo da capo a piedi: "Integerrima senza pantaloni..... "
    Sobbalzarono entrambi quando videro un mucchio di paglia che si stava muovendo avanti e indietro.
    Walter, nascondendosi dietro la cassa: "Oh ma che ce stanno gli spettri.....??? Questo nun è un film dell'orrore.... questo è il locale degli orrori, ma 'ndo siamo capitati.....???"
    Barilon, nascondendosi dietro di lui: "Ma non dire sciocchezze Masetti.... queste cose non esistono..... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Ah ecco.... è per questo che m'ha preso per un muro...... "
    Barilon: "Ma niente affatto.... sto solo cercando l'altro calzino.... "
    Walter: "E lo cerca sulla schiena mia....???"
    Il mucchio di paglia che si era mosso rotolò per terra lasciando intravedere la figura di un uomo tutto ricoperto dalla pagliuzza che barcollava e gesticolava con le mani.
    Walter, sgranando gli occhi: "Eccolo là, che l'avevo detto....?? Queto dev'esse un covo de mostri preistorici..... guardi quant0è brutto....!!!"
    L'uomo smise di gesticolare e sembrò rivolgersi verso di loro: "Eh capirai, sei bello te...... Ma che te sei visto nello specchio....???"
    Walter, scambiandosi un'occhiata con Barilon: "Non so perchè ma a me 'sta voce me sembra di conoscerla.... "
    L'uomo si avvicinò a loro togliendosi la paglia dalla faccia e passandosi una mano sulla testa: "Oddio la testa.... povera testa mia..... ma che me l'hanno passato in un frullatore....???"
    Walter, alzando lo sguardo: "Papà.... ma che ce sei pure te.....???"
    Ezio: "Eh certo, 'ndo dovrei esse.... Che se lasciano le feste a metà, mica è educazione..... "
    Walter: "Guarda papà che secondo me la festa è già finita da un pezzo..... "
    Ezio: "E me sembrava di nun sentì più la musica..... Ma che hanno spento pure le luci....???"
    Walter stava per rispondere quando sentì un lamento provenire da una delle casse in fondo alla stanza. Si voltarono tutti e tre e videro la sagoma di Cesare che si alzava lentamente, bofonchiando e tenendosi una mano sulla testa.
    Cesare: "Mortacci vostri.... ahò, qui ce stanno pure i ladri..... m'hanno fregato un paio de pantaloni nuovi.... gli avevo comprati du' settimane fà.... "
    Barilon: "Capirai che perdita.... per pagarli gli era bastato tirare fuori il resto di cinque euro che gli avevo dato per pagare un bicchiere di grappa taroccata.... "
    Cesare: "Ah Barilon.... per sua norma e regola nella mia bottiglieria se beve soltanto roba de primissima scelta.... no come in questi localacci de quarta categoria.... "
    Walter: "Strano.... m'era parso che di questa robaccia de quarta categoria te ne fossi bevute un paio de bottiglie ieri sera.... "
    Cesare: "Che c'entra... il proprietario d'un locale de successo come la premiata bottiglieria Cesaroni c'ha il dovere de giudicà anche i prodotti che vende la concorrenza.... "
    Walter: "E alla seconda bottiglia ancora non c'eri riuscito....?? Ammazza oh.... stai a perde colpi Cesare.... "
    Cesare, guardandosi intorno: "Ahò, ma che c'hanno chiusi dentro per completà l'opera......???"
    Ezio, gesticolando: "Porca miseria oh, questo è un rapimento, c'hanno sequestrati..... E' capace che mò stanno già a chiamà a casa per chiede il riscatto..... "
    Cesare: "Si, te chiedono quella macchinaccia rossa più vecchia de me che te tieni in garage.... "
    Ezio: "Vabbè oh, ma quella è 'na macchina de gran classe, ma che scherziamo....??? C'è gente che darebbe un occhio per avè 'na macchina così.... "
    Cesare: "Veramente ce ne sta uno solo.... un deficiente che sta qui ora.... "
    Ezio, voltandosi verso Barilon: "Ma che se interessa de macchine Barilon....???"
    Walter, dando uno sguardo alle pareti di metallo: "Oh ma questi sò differenti dai muri che ce stavano nel locale.... Sò de ferro.... E poi guarda com'è bassa 'sta stanza... Più che una stanza me sembra un.... " Si passò una mano tra i capelli e poi si avvicinò alla parete in fondo, rivolgendosi verso di loro: "Oh me date 'na mano.... bisogna spostà 'sta cassa.... "
    Ezio, scuotendo la testa: "Ah Walterì, ma che te sembra il momento de fà ginnastica....?? Poi lo sai che me serve un po' de riscaldamento per entrà in partita.... "
    Cesare: "Manco se te mettessero in un forno te riscalderesti abbastanza.... "
    Walter, gesticolando: "Oh, ve volete dà una mossa.... quest'arnese è troppo pesante.... "
    Si avvicinarono tutti a tre e aiutarono Walter a spingere via la cassa. Dietro c'era una grossa porta metallica a scorrimento.
    Ezio: "E mò che famo....???"
    Cesare: "Un pic-nic sulla paglia.... Che voi che famo, apriamo la porta, no....???"
    Ezio: "Eh certo, aprimo la porta.... che dovemo fà a 'sto punto....?? Ma semo sicuri che nun trovamo qulahce sicario armato dall'altra parte della porta.... "
    Cesare: "E vabbè, che voi che sia.... tanto quando vede te gli si piglia 'n ictus all'istante..... "
    Ezio: "Dici.....??"
    Cesare: "Dico.... "
    Walter spinse la porta scorrevole verso la sua sinistra con tutte e due le mani, ma non si spostò neanche di un millimetro. Ci riprovò un'altra volta mettendoci tutta la forza che aveva e dopo qualche secondo sentì' uno scatto e la porta che lentamente cominciava a scorrere. Ci volle qualche altro secondo per farla scorrere tutta, e quando finì di aprirla una ventata di aria fredda lo sferzò sulla faccia facendolo rabbrividire.
    Walter: "Ah Cè.... faresti meglio a rimetterti i pantaloni, damme retta... Sennò al posto delle gambe te ritrovi du' ghiaccioli.... "
    Mise una gamba fuori dalla porta e rischiò di cadere in terra prima di riprendersi e afferrare con tutte e due le mani la porta scorrevole. Si guardò intorno notando una piazzola di terra battuta, una serie di cespugli e ai bordi della strada e un terrazzamento che dava direttamente su una specie di scogliera. In lontananza si intravedeva il mare sferzato dalla gelida brezza di tramontana.
    Walter saltò giù sul terreno polveroso mentre Ezio, Cesare e Barilon si affacciarono guardandosi intorno.
    Ezio: "Ahò, ma 'ndo sò finite le macchine parcheggiate.....?? Che se sò rubate pure quelle....???"
    Walter, guardandosi intorno: "Sbaglierò, ma questo non mi sembra l'entrata del Trick e TRack a Monte Sacro..... "
    Ezio: "E me sà de no, c'è un po' troppa acqua..... "
    Cesare, saltando giù: "Le macchine......?? Qui manca pure il locale, che l'hanno portato via.....???"
    Ezio: "E se lo sò rubati si, 'ndo lo trovano un altro locale come il Trick e Track.....???"
    Cesare: "Quello lo potevi trovà solo te.... Ce stavano più pregiudicati là dentro che a Regina Coeli all'ora de punta.... "
    Barilon: "Ma cos'è questo posto.....??"
    Ezio, voltandosi verso di lui: "Boh, forse stamo al mare.... "
    Cesare: "Ammazza che intuito.... c'abbiamo il tenente Colombo tra di noi..... "
    Barilon: "Ma non è possibile.... stavamo a una festa nel centro di Roma e ora stiamo al mare chissà dove..... come ci siamo arrivati in questo posto....???"
    Walter, voltandosi indietro: "Azzardo un'ipotesi.... ah papà, ma quando c'hai aperto la porta per rientrà nel locale ieri sera... sei sicuro d'avè aperto la porta del locale....???"
    Ezio, gesticolando: "Eh certo oh, ma per chi m'hai preso....?? Ora secondo te uno come me nun sà distingue la porta d'un locale... ma che stiamo scherzando....???"
    Cesare: "Certo.... lui se sbaglia solo a distingue tra un carburatore e un frullatore.... "
    Ezio: "Eh beh, una certa somiglianza nun è che nun ce sia...."
    Walter, scuotendo la testa: "Ah papà..... "
    Ezio: "E vabbè, mò è colpa mia.... ve ne potevate accorge pure voi....."
    Walter: "E come no....fradici come eravamo non c'accorgevamo manco se scoppiava la terza guerra mondiale fuori dal locale.... "
    Barilon, allargando le braccia: "Mamma mia che guaio.... ma si può sapere almeno dove siamo finiti....??"
    Ezio: "E che ne so Barilon.... come alzo gli occhi me pare de sentì un martello pneumatico che me sfonda la testa.... "
    Cesare: "Beato lui... c'avrà da lavorà poco... "
    In quel momento la portiera del camion dal quale erano scesi si aprì e un tizio alto più o meno un metro e novanta con le spalle più larghe di quelle di un nuotatore scese saltando giù e guardandosi intorno.
    Barilon: "Ah ecco... adesso lo chiediamo a quel brav'uomo dove siamo capitati.... "
    Ezio, dandogli uno sguardo: "Ecco bravo.... vada avanti lei, che noi le stiamo dietro.... "
    L'uomo si voltò verso di loro lanciandogli un'occhiataccia e poi si avvicinò a passo svelto, mentre Ezio e Barilon andarono a rifugiarsi tutti e due dietro la schiena di Walter.
    Walter, osservando il mastino che gli si stava avvicinando: "Grazie eh.... siete sempre di grandissimo aiuto.... "
    Barilon, annuendo: "Per noi uomini del nord operoso è sempre un piacere essere utili a qualcuno.... "
    Walter: "Annamo bene..... "
    L'uomo con i lunghi capelli scuri che gli ricadevano sulle spalle, un paio d'occhiali da sole piuttosto inutili viste le circostanze e una giacca di jeans tutta strappata si parò proprio davanti a Walter, squadrandolo da capo a piedi.
    L'uomo, aggrottando la fronte: "Uhm.... me pareva d'avè sentito puzza de clandestini.... Certo che siete stati fortunati, siete capitati proprio nel posto giusto con la persona giusta.... complimenti..... "
    Walter, balbettando e alzando la mano: "Ehm.... guardi, le assicuro che si tratta soltanto di uno spiacevolissimo incidente..... "
    L'uomo, annuendo: "No.... l'incidente ancora nun è successo, ma manca poco.... basta che aspetti un altro paio de minuti.... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Ahò, a Kingh Kong dei poveri..... guarda che qui ce stanno solo persone serie, ma che te credi...???"
    L'uomo, ridendo: "Eh certo, me pare giusto..... infatti le persone serie nun fanno altro che infilassi nei camion da trasporto dalla mattina alla sera... giusto pe' cambià un po' aria, vero....???"
    Ezio, facendo capolino da dietro Walter: "Eh beh oh, po' succede.... uno nun sa che fà e allora per passà cinque minuti.... "
    L'uomo, lanciandogli un'occhiataccia: "..... tira il collo a un clandestino..... "
    Ezio, deglutendo: "Magari se se trovasse 'na gallina sarebbe un po' meglio, sà com'è..... "
    Cesare, voltandosi verso di lui: "Oh ma te voi stà zitto.... guarda che se stamo in questa situazione è tutta colpa tua..... Senta, autista.... "
    L'uomo: "Camionista.... che te sembra che c'abbia la faccia d'Ambrogio....???"
    Ezio, annuendo: "Ecco... me pareva che fosse 'na faccia conosciuta.... "
    Cesare, dandogli una gomitata sulla spalla: "Ma la voi finì de sparà fregnacce.... sennò qui va a finì che alla fine ce spara lui.... "
    L'uomo, puntando l'indice della mano verso Walter: "Ahò... qui le chiacchiere stanno a zero.... v'ho beccati in flagranza de reato mentre stavate a scende dal camion mio, dopo che ve siete scroccati un bel viaggetto da Roma a Napoli.... quindi io a termini de legge sarei pure autorizzato a prendervi uno per uno e sbatterve in terra come un tappetto da lavà.... e io c'avevo proprio intenzione de farlo, pensa un po'..... "
    Walter, andandogli incontro: "Guardi... sò che le sembra impossibile, ma c'è una spiegazione se ci ha trovati nel suo camion..... "
    L'uomo: "Sò tutto orecchi.... "
    Walter, annuendo: "Ecco.... Vede, il fatto è che noi ieri sera eravamo a una festa in un locale notturno a Monte Sacro..... "
    L'uomo, sbuffando: "E questo a me me dovrebbe interessà scusa....???"
    Walter: "Eh certo... perchè poi verso mezzanotte e mezza siamo usciti per prende 'na boccata d'aria... sà com'è, dopo tre ore in un posto chiuso come quello a riempirsi di Martini e champagne non è che c'avevamo le idee tanto chiare.... "
    L'uomo, annuendo: "Ah perchè ora invece ce l'avete chiare, vero....???"
    Walter: "Vabbè.... il succo è che quando semo rientrati abbiamo..... "
    L'uomo: "Che avete fatto....???"
    Cesare, indicando Ezio: ".... 'sto deficiente ha aperto la porta sbagliata.... "
    Ezio: "Ridaje.... mò ricominciamo.... guarda che ce sei salito pure te.... "
    Cesare: "E ti credo, m'avevi detto che dentro ce stava 'na damigiana piena de frascati, sò salito si.... "
    L'uomo, lanciandogli un'occhiataccia: "Ma che me state a piglià per i fondelli, si....?? Ve sembra che c'abbia voglia de scherzà....???"
    Walter, scuotendo la testa: "No no... è la pura verità, lo garantisco.... e poi scusi.... pensa che una storia del genere la si possa inventare così de sana pianta.... E dai, è impossibile.... "
    L'uomo, aggrottando la fronte: "E me sà che c'hai ragione... Una frignaccia del genere nun se la sarebbe inventata manco un pazzo uscito dal manicomio.... "
    Cesare: "Ecco... noi ce n'abbiamo uno che ce stà per entrà, più o meno siamo lì.... "
    Ezio, voltandosi verso Barilon: "Ah Barilon, mica lo sapevo che stava ridotto così.... "
    Il camionista, gesticolando: "Ma insomma.... se pò sapè chi cavolo siete....???"
    Walter, annuendo: "E come no.... io sò Walter Masetti, questo è mì padre, quello formato extralarge è Cesare Cesaroni, oste della premiata bottiglieria omonimo.... è questo qui è Antonio Barilon, ex commerciante in cessi... "
    Cesare, annuendo: "Da noi solo clientela de alta qualità.... "
    Barilon, mettendo una mano avanti: "Commerciante attivo nel ramo sanitario, prego.... "
    Cesare: "Eh insomma.... attivo mica tanto..... da du' mesi a 'sta parte l'unico cesso che vede è quello della bottiglieria mia.... "
    Walter, rivolgendosi al camionista: "Ehm scusi.... non è che cortesemente potrebbe dirci dove siamo....???"
    Il camionista, allargando le braccia: "E 'ndo voi stà, stamo a Posillipo, nun lo vedi il mare.....???"
    Ezio: "Vabbè che c'entra, poteva pure esse il Lago Minore, che ne sappiamo noi.... "
    Cesare, aggrottando la fronte: "Il Lago come.....???"
    Ezio: "Che non lo conosci....?? Ammazza Cesare, certo che te nun c'hai proprio un briciolo de cultura generale... "
    Cesare: "Eh ma sò fortunato.... ce stai te a insegnarmi tutto quello che sai... tanto nun sarà neanche 'na cosa lunga... due o tre minuti e stiamo apposto.... "
    Il camionista alzò gli occhi al cielo e si passò una mano tra i capelli: "Andate via.... per favore, levatevi de torno sennò nun rispondo più dell'azioni mie....!!!"
    Walter, balbettando: "Ma c-come... ci lascia qui, in questo modo.... ???"
    L'uomo, avvicinandosi a lui con le mani aperte: "Te devi ringranzià nun so quale santo che te guarda dall'altro se te lascio così.... che se me salta la mosca al naso nun lo so come va a finì.... "
    Walter, voltandosi indietro: "Non me vorrei sbaglià ma me sà che questo nun c'ha tanta voglia d'aiutarci.... "
    Ezio, gesticolando: "Vabbè ma perchè te nun sai trattà... mò ce penso io, vedrai che una mano ce la dà.... "
    Walter: "Si, in faccia ce la dà.... "
    Ezio, facendo un passo verso di lui: "Senta scusi.... nun è che per caso ce potrebbe..... "
    Il camionista, lanciandogli un'occhiataccia: "Ancora quà state.....??? Decideteve.... o ve n'andate per la strada o vi faccio andà via per mare.... Basta che ve decidete alla svelta perchè me state facendo venì du' balle grosse come du' cocomeri.... "
    Cesare: "Ammazza oh, te si che sai trovà le parole giuste.... com'è che nun t'hanno ancora preso nel corpo diplomatico.....???"
    Ezio: "E mica è colpa mia se questo nun è pratico de diplomazia... io ce l'ho messa tutta, gli ho fatto proprio un discorso de quelli importanti, ma da quell'orecchio nun ce vole sentì.... "
    Cesare: "Eh ce credo, se sei te a parlà..... "
    Walter, salutando con la mano: "Va bene.... grazie per la disponibilità.... è stato davvero la gentilezza fatta uomo.... ora però se non le dispiace dovremo assentarci un istante.... sa, du' nostri amici se stanno a sposà e nun vorremo fà troppo tardi alla cerimonia... "
    Il camionista, mettendosi le mani nei capelli: "E che aspettate ancora... che ve devo pregà in cinese per farve sparì da 'sto posto.... me state a fà diventà matto.... ma a che santo me devo votà per vedervì sparì....???"
    Ezio, allargando le braccia: "Eh non lo so, provi co' quello dei camionisti.... io c'ho solo quello dei meccanici, me sa che non funziona.... "
    Il camionista, scuotendo la testa rassegnato: "Ma che avrò fatto de male stanotte per meritarmi 'sto castigo... nun me so manco fermato in qualche pub de periferia a rimorchià du' mignotte.... "
    Ezio: "Seratina tranquilla, eh....???"
    Il camionista, alzando le mani e tornando al camion: "No io ce rinuncio.... mò torno a dormì e ce rimango fino alle due de pomeriggio.... tanto sicuramente questi nun sò mica veri.... è un incubo, de sicuro... l'incubo peggiore della vita mia è..... "
    Riaprì la portiera e saltò di nuovo sul camion, mentre Ezio si voltò verso di loro, dubbioso: "Oh ma c'ho detto...???"
    Cesare: "Ma niente.... hai parlato.... per te basta e avanza..... "
    Barilon, allargando le braccia: "E adesso che facciamo...?? Come ci torniamo alla Garbatella.....???"
    Walter: "Più che altro come ce torniamo prima delle undici..... "
    Ezio: "Vabbè oh, se ce incamminiamo subito.... "
    Cesare: "...arrivamo per il matrimonio de Matilde.... se famo in tempo..... "
    Walter: "Vabbè oh, ce sarà un mezzo de trasporto per arrivà a Roma prima che finisca il secolo, no....?? Un pulman, un treno.... "
    Ezio: "Un asino.... "
    Cesare, dandogli uno sguardo: "E mica lo so se ce la facciamo a montà tutti sulla schiena tua.... me pare un po' troppo piccola.... "
    Ezio, dubbioso: "Ma davvero.....???"
    Cesare, annuendo: "E me sa de si..... "
    Walter, alzando gli occhi al cielo: "Sempre che ce s'arrivi al treno..... "
    Cesare: "Se stamo qui nun ce s'arriva de sicuro..... "
    Walter, annuendo: "Va bene và, ho capito.... andiamo da quella parte..... "
    Barilon, lanciando uno sguardo alla tortuosa strada in discesa che aveva indicato Walter: "Per qualche motivo particolare.....???"
    Walter: "Eh certo... scusa noi siamo a Posillipo, giusto...??"
    Cesare: "Eh.... e allora.....??"
    Walter: "Come allora....?? Se noi stiamo a Posillipo vuol dire che siamo vicino a Napoli.... e se siamo vicino a Napoli vuol dire che stiamo a sud.... e che vuol dire se stiamo a sud....??"
    Cesare, gesticolando: "Ahò, la voi finì de fà Gerry Scotti..... ??!!"
    Walter: ".... vuol dire che siamo a sud di Roma... quindi per avvicinarci a Roma dobbiamo andare verso nord.... hai capito....??"
    Cesare: "No..... "
    Walter: "Ecco appunto, è così.... Andiamo dai, che sennò famo tardi sul serio.... " Si incamminò lungo la stradina seguito da Ezio e Barilon, mentre Cesare rimase per qualche secondo immobile, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo: "Che amarezza.....!!!!!"








    Via Portuense, zona di Trastevere, ore 10 del mattino....



    Marco scosse la testa alzando una mano quando si accorse che un fascio di luce lo stava colpendo proprio sugli occhi. Borbottò tra se e se e poi si voltò dall'altra parte, allungando le braccia su Eva che stava dormendo accanto a lui.
    Dopo qualche secondo Eva sospirò stropicciandosi gli occhi e alzandosi faticosamente a sedere. Si voltò e sorrise sentendo il peso di Marco su di se. Gli scompigliò i capelli e gli diede un paio di spinte: "Ehi, ma ti sembra questo il modo di trattare tua moglie....?? Come un cuscino....???"
    Marco, sorridendo sempre a occhi chiusi: "Il cuscino più bello e più morbido del mondo... soprattutto il più morbido da un po' di tempo a questa parte.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla testa: "Ancora insisti....?? T'ho detto che non sono ingrassata, capito....???"
    Marco, annuendo e alzando le braccia: "Capito.... E poi anche se fosse lo sai che a me tu piaci in tutti i modi.... anche quando diventi rossa di rabbia.... "
    Eva, sorridendo maliziosa: "Ah si eh....?? Basta chiedere..... "
    Marco, guardandola negli occhi: ".... ma ti preferisco quando hai le guance rosse per i troppi sorrisi..... "
    Eva, annuendo: "Meno male và.... "
    Marco, stropicciandosi gli occhi: "Mamma mia, ma è già mattina.... "
    Eva, sorridendo: "Eh mi sa di si.... Cos'è, nel frattempo hai cambiato idea.....???"
    Marco, tirandole addosso un cuscino: "Non ci sperare carina.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Sarà meglio tornare a casa.... non oso pensare cosa sarà successo quando si sono accorti che non siamo tornati a casa.... "
    Marco, ridendo: "Ecco brava, meglio che non ci pensi..... Vabbè dai, prendiamoci un caffè, poi vestiamoci e andiamo.... tanto non c'è mica fretta, è ancora presto...."
    Eva, alzandosi lentamente dal letto: "Va bene.... Però è strano.... "
    Marco, voltandosi verso di lei: "Cosa....??"
    Eva, dubbiosa: "Beh, per essere presto c'è già un gran bel sole fuori, non ti pare....???"
    Marco, sorridendo: "E volevi che in un giorno come questo non ci fosse il sole....???"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Impossibile..... Ma dov'è finita la mia maglia....??"
    Marco, alzando lo sguardo: "Ah non lo so, non chiederlo a me..... "
    Eva, sorridendo maliziosa: "Io invece lo chiedo proprio a te.... chissà perchè...... "
    Marco, alzando le braccia: "Non ne so niente...."
    Eva, scuotendo la testa: "Piuttosto guarda un po' che ore sono.... non vorrei che tra una cosa e un'altra arrivassimo in ritardo.... "
    Marco, alzandosi lentamente e scuotendo la testa: "Ma no dai, è impossibile.... " Mise sottosopra tutte le coperte cercando di ritrovare il telefonino, poi prese in mano i pantaloni e vuotò tutte e due le tasche prima di riuscire a trovarlo nella tasca posteriore.
    Lo prese in mano, lo accese e diede uno sguardo allo schermo: "Come vuoi che facciamo tardi se ora sono appena le..... " Sgranò gli occhi quando mise a fuoco l'ora sullo schermo del telefonino: ".... le dieci e un quarto del mattino..... "
    Eva: "Ah beh, allora..... Cosa....?? Che hai detto.....???"
    Marco: "Ora le dieci e sedici minuti..... "
    Eva, mettendosi le mani nei capelli: "Cioè, vuoi dire che tra mezz'ora o poco più dovremo sposarci....???"
    Marco, annuendo: "Così sembra..... "
    Eva: "Oh cavolo, ma è tardissimo.... come abbiamo fatto a non svegliarci prima.....???"
    Marco, saltando giù dal letto e cercando di infilarsi i pantaloni: "Secondo te....?? Non sia andati a letto ieri sera, siamo andati a letto stamattina.... erano le quattro quando siamo saliti in camera da letto.... "
    Eva: "E chissà che ora era quando abbiamo cominciato a dormire..... "
    Marco, allargando le braccia: "E che ne so.... tardi era.... o presto, dipende dai punti di vista.... Dai, dammi una mano, mi si è impigliata la cerniera.... "
    Eva, guardandosi nervosamente intorno: "E come faccio....?? Non ho ancora ritrovato la maglietta.... che esco fuori così, ci saranno due gradi sotto lo zero.... "
    Marco: "Vabbè dai, l'avrai messa sotto il letto.... "
    Eva, guardandolo negli occhi: "Tu l'hai messa sotto il letto.... "
    Marco: "Vabbè, ora non stiamo a guardà il pelo nell'uovo..... che non c'è tempo.... speriamo di non trovà traffico che dobbiamo attraversà mezza città.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No dai, ce la facciamo.... cavolo, non ci metteremo mica quaranta minuti per fare tre chilometri....??"
    Marco: "Speriamo di no.... sennò poi con Don Saverio ce parli te.... "
    Eva tirò fuori da sotto il tappetto la maglietta che aveva perso, lanciando un'occhiataccia verso Marco che intanto aveva finito di vestirsi e di allacciarsi le scarpe. Si avvicinò a lei aiutandola a infilarsi gli ultimi vestiti addosso.
    Marco: "Bisogna metterci un po' meno di quaranta minuti.... lo sai che ci dobbiamo vestire, no....???"
    Eva: "Davvero....?? Io pensavo che ci potessimo sposare in pigiama.... un pigiama matrimonio..... non ti piace l'idea.....???"
    Marco, ridendo e dandole una pacca sulla spalla: "Tu sei matta, te l'ha mai detto nessuno....???"
    Eva, annuendo: "Si, tu.... una dozzina di volte al giorno..... "
    Marco: "E sò poche.... dai amore, andiamo che già stiamo fuori tempo massimo.... "
    Eva, annnuendo e seguendolo fuori dalla porta: "Eccomi eccomi... guarda che non ci si può ancora sposare da soli, lo sapevi....??"
    Marco, uscendo dall'appartamento e richiudendo la porta: "M'era giunta voce, si.... "
    Scesero entrambi correndo per le scale sotto gli occhi scioccati di un paio di vecchie signore che stavano salendo con le borse della spesa in mano e che barcollarono non poco al loro passaggio. Uscirono di corsa dalla porta e arrivarono in pochi secondi alla macchina parcheggiata poco lontano.
    Eva, aprendo la portiera: "Oh ma le hai prese le chiavi....??"
    Marco, voltandosi verso di lei: "Me n'ero scordato, ma tanto l'avevo lasciate nella tasca del cappotto... "
    Eva, tirando un sospiro di sollievo: "La prossima volta che usciamo ti chiederò se ti sei ricordato di portarti dietro la testa.... "
    Chiusero entrambe le portiere, e Marco infilò alla svelta la chiave nel cruscotto e la girò per mettere in moto. Al primo tentativo, il motore non si accese. Girò un'altra volta la chiave, ottenendo lo stesso risultato.
    Eva, preoccupata: "Ohi, che succede....???"
    Marco, scuotendo la testa: "No niente, tranquilla... è normale che il motore giri un po' a vuoto, stanotte è capace che c'erano dieci gradi sotto zero.... "
    Eva, annuendo: "Non è che ci pianta proprio stamattina, vero....???"
    Marco: "Ma no dai, scherzi.... l'ho fatta riguardare che non saranno ancora due settimane.... "
    Eva, sgranando gli occhi: "L'hai portata alla Masetti and Son's, vero....???"
    Marco, annuendo: "E' l'officina più vicina a casa.... "
    Eva, mettendosi le mani nei capelli: "E chi c'ha lavorato, Ezio o Walter.....???"
    Marco, aggrottando la fronte: "E mi sembra che Walter in quel periodo ci sia stato meno in officina.... è quando Stefania ha rinchiuso Ezio in officina.... "
    Eva, alzando gli occhi al cielo: "E ti pareva.... "
    Marco tentò di mettere in moto altre tre volte ma non ci fu verso di farla partire. Appoggiò la schiena al seggiolino, sospirando e voltandosi verso di lei: "Eva ti prego.... dimmi che sei venuta qui con la tua macchina.... ti prego..... "
    Eva, scuotendo la testa: "Sono venuta a piedi.... "
    Marco, mettendosi le mani nei capelli: "E quanto c'hai messo....???"
    Eva: "A fare che.....??"
    Marco: "A venire qui a piedi.... quanto ci hai messo....??"
    Eva, sospirando: "Due ore e mezza.... "
    Marco, alzando gli occhi al cielo: "Ecco..... "
    Eva: "Però camminavo pianissimo... forse se provassimo a correre.... "
    Marco: ".... ci verrebbe un infarto a un chilometro dalla Chiesa.... Che sei matta, con questo freddo non è neanche da parlarne.... "
    Eva, annuendo: "Si lo so.... E ora che facciamo....???"
    Marco: "Chiamiamo un taxi...... "
    Eva, annuendo: "Speriamo che venga alla svelta.... "
    Marco: "Eh speriamo si.... " Tirò fuori di tasca il cellulare ma appena cominciò a a digitare il numero del radio taxi lo schermo si spense all'improvviso.
    Marco, sgranando gli occhi: "Oh no.... la batteria.... la batteria.....!!!"
    Eva: "Che è successo....??"
    Marco: "Mi s'è scaricata la batteria.... "
    Eva, alzando gli occhi al cielo: "Fantastico.... "
    Marco: "Vabbè dai, telefona te.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non posso..... "
    Marco: "E perchè...???"
    Eva, voltandosi verso di lui: "L'ho perso.... "
    Marco: "Che cosa.....???"
    Eva: "Il telefonino... l'ho perso ieri sera.... dev'essere stato quand'è successo tutto quel casino al Byron Hotel... "
    Marco, allargando le braccia: "E adesso me lo dici....???"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Non mi sembrava l'argomento di cui volevi parlare ieri sera.... anzi, stamattina.... "
    Marco, sforzandosi di non ridere: "E dai Eva.... ti sembra il momento di scherzare....??? Stiamo fuori tempo massimo e siamo bloccati a tre chilometri e mezzo dalla Chiesa.... come facciamo adesso....????"
    Eva, alzando le spalle: "E che ne so Marco.... ho esaurito le idee.... Sicuro che non vuoi fare una bella corsa fino alla Chiesa....?? O hai paura di fart battere sul tempo da una donna.....???"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Guarda non scherzare su questo argomento che sono pure capace di darti retta.... la femminista.... "
    Eva, alzando lo sguardo: "Ehi Marco.... forse ho trovato il modo di arrivare in tempo al matrimonio.... certo, per i vestiti mi sa che dovranno accontentarsi di quelli che abbiamo addosso....."
    Marco, voltandosi e squadrandola da capo a piedi: "Un piumino più vecchi di me, un paio di jeans scuri, una camicia bianca tutta sbottonata..... "
    Eva, ridendo: "Ha parlato quello con la camicia sulla maglietta e la cerniera dei pantaloni ancora aperta..... "
    Marco, abbassando lo sguardo: "Oh ma che sei pazza.... che aspettavi a dirmelo....???"
    Eva, sganasciandosi dalle risate: "E che aspettavo.... aspettavo di accorgermene.... Dai, chiudi quella cerniera che se ti vedono entrare in Chiesa così ci arrestano a tutti e due.... "
    Marco, cercando di sistemarsi: "Oh di che idea parlavi....???"
    Eva, aprendo la portiera della macchina: "Dai vieni che te lo spiego..... "
    Marco, dubbioso: "Me lo spieghi....?? Ah perchè c'abbiamo pure il tempo di fare conversazione....???"
    Eva: "E dai sbrigati poltrone.... che sennò lo perdiamo..... "
    Marco, correndogli dietro: "Perdiamo cosa, scusa.....?? A parte il fiato..... "
    Eva, voltandosi verso di lui: "L'autobus....."
    Marco: "L'autobus..... ?? Ma già è partito....."
    Eva: "Ancora no.... non ha ancora chiuso le porte.... "
    Corsero entrambi verso l'autobus che stava ripartendo e arrivarono proprio mentre la porta si stava richiudendo. Salirono a bordo mentre il conducente gli guardò dubbioso: "Ah ragazzi.... guarda che tra mezz'ora n'arriva un altro, nun è mica necessario rompersi l'osso del collo per montà su questo qui.... "
    Eva: "Già.... però ci si sposa una volta sola.... "
    Marco, cercando di riprendere fiato: "Speriamo..... "
    Si guardarono entrambi e scoppiarono a ridere mentre l'autobus ripartiva lentamente oltrepassando il viale alberato.




    Chiesa della Garbatella, ore 11.15....


    Lucia premette il tasto di fine chiamata dopo aver fatto la decima telefonata in pochi minuti. Si voltò rassegnata verso Stefania e Pamela oltrepassando di nuovo l'ingresso della Chiesa che ormai era praticamente stracolma. Tutte le panche erano state riempite e in fondo alla Chiesa davanti alla porta c'era un altro nutrito gruppetto di persone che aveva dovuto accontentarsi di rimanere in piedi.
    Lucia, sospirando e scuotendo la testa: "Niente.... "
    Stefania, allargando le braccia: "Ma come niente.....?? Ma hai riprovato.....???"
    Lucia, gesticolando: "Se ho riprovato.... ho consumato il tasto di chiamata a forza di premerlo.... tra un po' ci lascio pure l'impronta sopra... non c'è niente da fare, non si trovano..... "
    Stefania: "Ma roba da matti oh... mò vai a sapè questi in che guai se saranno cacciati dopo il casino che è successo ieri sera fuori da quell'albergo.... "
    Lucia, passandosi una mano sulla fronte: "Guarda non ci voglio neanche pensare... chissà Eva com'era sconvolta dopo quello che è successo.... chissà dov'è andata, che ha fatto tutta la notte.... "
    Pamela, aggrottando la fronte: "Vabbè oh, forse stava con Marco.... "
    Lucia: "Eh ho capito, ma se sta con Marco perchè non risponde.... perchè non hanno chiamato..... No no no, qui è successo qualcosa, me lo sento.... è successo qualcosa.... e Giulio non mi vuole dire niente.... "
    Stefania, guardandosi intorno: "A proposito oh.... ma che fine ha fatto pure lui....??"
    Lucia, sospirando: "Ma non lo so.... dice che voleva andare a casa di Walter per sentire se lui poteva avercela un'idea su dove possa essersi andato a cacciare Marco.... "
    In quel momento la porta della Chiesa si aprì con tutti i presenti che si voltarono praticamente insieme per vedere se quella fosse la volta buona, ma capirono subito che anche quello era un falso allarme. Giulio richiuse la porta dietro di se e percorse l'ingresso della Chiesa a passo svelto. Nando si alzò dalla terza panchina rivolgendosi a lui: "Ah Giulio.... ma che se sò scordati 'ndo hanno messo i vestiti da cerimonia....???"
    Giulio, sorridendo rassicurante: "Ma no, cose da niente.... solo un piccolissimo ritardo, ma hanno detto che saranno qui a momenti.... nun c'è ragione de preoccuparsi.... " Si voltò e riprese a camminare a passo svelto, fermandosi proprio davanti a Lucia che lo guardò sorridente.
    Lucia: "Ah meno male.... allora li hai sentiti....??"
    Giulio: "Ma chi.....???"
    Lucia: "I ragazzi, no....?? Scusa, hai detto ora che.... "
    Giulio, gesticolando e cercando di parlare a bassa voce: "Ah Lucì, ho detto ora... che glie dovevo dì, che nun sò 'ndo cavolo se sò cacciati 'sti due disgraziati e che è da ieri notte che nun gli sento....???"
    Lucia, mettendosi le mani nei capelli: "Mannaggia.... e ora che si fà.....???"
    Giulio, allargando le braccia: "E che voi fà Lucì.... c'è poco da fà... mò ce dobbiamo solo mette a sedè e sperà che quei du' deficienti se decidano a arrivà prima che gli invitati comincino a lanciarci le sedie addosso.... "
    Stefania: "Ma Walter che dice....??"
    Giulio, voltandosi verso di lei: "Ah non lo so.... domandaglielo quando lo trovi, poi magari lo dici pure a me..... "
    Stefania, dubbiosa: "Ma perchè scusa, dove sta....???"
    Giulio: "E che ne so Stefà....?? Al magazzino nun c'è.... al cellulare nun risponde..... "
    Stefania, alzando gli occhi al cielo: "Eccola là.... voi scommette che stanno insieme.,....???"
    Giulio, sorpreso: "Ma chi, Walter e Marco.....???"
    Stefania, scuotendo la testa: "No.... quel disgraziato de mì figlio con quel deficiente de mì marito... un'accoppiata che se gli vedevano Stanlio e Ollio gli cedevano il posto...."
    Lucia: "Ma scusa, non stavano con te tutti e due ieri sera in quel posto là..... come si chiama.... "
    Stefania, alzando gli occhi al cielo: "Eh lo sò io lo sò... da quell'altro scioperato de Trick e Track.... "
    Pamela: "Ma scusa, nun era un amico de Ezio.....??"
    Stefania, annuendo: "Appunto..... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Ma che ne sò Lucia.... io verso le undici già stavo a casa, gli ho lasciati che stavano ancora a ballà e...."
    Stefania: ".... e a fà i deficienti..... "
    Giulio, annuendo: "Ecco.... "
    Pamela: "E Cesare ovviamente era il terzo.... "
    Giulio, voltandosi verso di lei: "No, era il quarto.... ce stava pure Barilon..... "
    Stefania: "Capirai, i quattro moschettieri...... Vai a sapè dove se sò infilati questi... manco col radar gli ritrovamo..... "
    Giulio, passandosi una mano sulla testa: "Loro ancora nun rispondono no....??"
    Lucia, scuotendo la testa: "Macchè, niente..... "
    Giulio: "Sempre meglio.... oh io vorrei sapè dove cavolo se sò andati a infilà questi due.... ai matrimoni ne sò sempre successe de tutti i colori ma tutti e due gli sposi che nun se presentano io nun l'avevo mai sentita.... "
    Giulio si voltò sentendo una mano che gli si poggiava sulla spalla e incrociò lo sguardo di Rudy: "E dai papà.... sicuramente saranno per strada e staranno per arrivare....te pare possibile che quei due c'abbiano ripensato....??"
    Alice, raggiungendolo alle spalle: "Sembra impossibile, ma una volta tanto il troglodita qui presente ha fatto un'osservazione intelligiente.... Arriveranno.... sarà sicuramente questione di minuti.... "
    Giulio stava per rispondere ma fu interrotto da Don Saverio che uscì a passo svelto dalla sacrestia e gli venne incontro, borbottando e gesticolando: "E gli è un'ora che vu mi dite che gliè questione di minuti, e semo sempre qui.... Oh Cesaroni.... ma che pensi che io tutto il giorno un c'abbia nulla da fare....?? Che credi che stia tutto i' giorno a rigirarmi i pollici....???"
    Giulio: "Don Savè.... c'ha ragione, ma io nun sò che dirle... abbiamo provato cento volte a sentì se ce rispondevano al telefono ma ancora non se sò fatti vivi.... Che possiamo fà....?? Bisogna aspettà....."
    Don Saverio, annuendo: "E perchè, fino a ora ì' che s'è fatto... ?? Du'ore vu m'avete fatto aspettà.... un vu m'avete nemmen fatto finì la messa di stamani.... e ora e ritardano anche... oh Cesaroni.... qui s'era detto all'undici.... e son di già l'undici e venticinque.... mi dici i' che s'aspetta ancora....???"
    Giulio, alzando le spalle: "Che aspettamo.... aspettamo gli sposi.... sennò chi si sposa, mica me posso risposà io....?? Già l'abbiamo fatto una volta... "
    Don Saverio: "Ecco, ora si fà anche gli spiritosi..... Cesaroni io te lo dico.... aspetto un'altro quarto d'ora... se qui un si fà vedè nessuno io vò a pranzo e vi mollo tutti.... che ci sempo capiti....???"
    Giulio, annuendo: "Eh certo.... che glie devo dì.... speriamo che arrivino subito.... "
    Don Saverio, allargando le braccia: "E speriamo si.... Di già un ho fatto colazione, ora vu mi fate sartà anche i' pranzo.... Ma che è possibile che qui a Roma un vada liscio neanche mezzo matrimonio oh.... l'altr'anno gli è successo qui casino coi Martini, quest'anno ne succede un altro coi Cesaroni.... e me l'avevan detto che gli era tutto un bordello.... "
    Lucia, rivolgendosi a Rudy e Alice: "Sentite ragazzi... ma voi non avete proprio nessuna idea... non lo so, un posto dove potrebbero essere andati.... "
    Alice, scuotendo la testa: "Non lo so, non saprei.... " Stava per finire di parlare quando qualcuno la interruppe venendo da dietro: "Forse vi posso aiutare io.... "
    Si voltarono tutti e videro Carlotta che si stava avvicinando camminando sulle stampelle con Marta accanto a lei.
    Alice: "Carlotta.... sei venuta allora..... "
    Carlotta, sorridendo: "Eh certo... che pensavi che non venissi.... Pensavo di essere un po' in ritardo ma invece vedo che sono in anticipo.... "
    Lucia: "Come è stata la piccola....?? Ti ha fatta dannare....???"
    Carlotta, ridendo e scuotendo la testa: "Ma no.... oddio, lei e Tommy hanno messo sotto sopra mezza casa ma non hanno causato danni irreparabili..... mi sono divertita un mondo..... "
    Marta, sorridendo e battendo le manine: "Anch'io divettita.... !!!"
    Giulio, sorridendo: "Non ne dubito guarda..... "
    Lucia: "Senti ma che stavi dicendo....??"
    Carlotta, sospirando: "Ma niente.... credo di sapere dove si sono andati a cacciare quei due matti.... certo non capisco perchè siano così in ritardo... forse avranno avuto qualche problema con la macchina..... "
    Giulio: "Ma scusa, te lo sai.... 'ndo sò andati quei pazzi scatenati....?? Quà ce stanno cento persone che sò du' ore che se grattano.... "
    Lucia, dandogli una pacca sulla spalla: "Giulio....!!!"
    Giulio: "..... le ginocchia..... se grattano le ginocchia.... per nun parlà del prete che è più nervoso de me.... e questi ancora nun se vedono.... Ma 'ndo sò finiti 'sti due disgraziati....???"
    Carlotta, sorridendo: "Per me sono andati all'appartamento.... "
    Lucia, dubbiosa: "Che appartamento....???"
    Carlotta: "Due anni fà, dopo il malore di Giulio, Marco ed Eva pensavano di andarsene a vivere da soli... e io allora gli diedi le chiavi di uno degli appartamenti di mia madre... e niente, loro andarono a guardarlo ma poi decisero che non era il caso.... "
    Giulio, annuendo: "E me lo ricordo.... mannaggia a me e quando me sò messo in mezzo.... forse a quest'ora quei due già stavano sposati da mò.... Ma dici che sò tornati là.... Ma sarà stato occupato, no....??"
    Carlotta, scuotendo la testa: "No, era sfitto.... ci stava una famiglia fino a un po' di tempo fà ma ora era tornato sfitto... gliene parlavo a Eva qualche giorno fà, è per questo che penso che stanotte sia andata là.... "
    Giulio: "Ho capito, ma perchè nun chiamano, nun avvertono.... nun rispondono..... "
    Carlotta: "Boh, non lo so.... te l'ho detto, forse hanno avuto quache problema..... "
    Giulio: "Lo sò io dove ce gli hanno i problemi quei due.... Mò quand'arrivano me sentono... se arrivano...... "



    Nel frattempo, fuori dalla Chiesa....



    Marco ed Eva si fermarono davanti alla porta della Chiesa, guardandosi negli occhi e sorridendo tra loro.
    Eva: "Ma dici che è una buona idea....???"
    Marco: "E che vuoi fare.... Hai sbagliato autobus, c'ha fatto fare tutto il giro di Roma.... "
    Eva: "Vabbè oh, già è un miracolo se siamo riusciti a beccarlo.... " Mentre stava parlando passò davanti a loro un camion della verdura e si fermò proprio davanti a loro, lasciando scendere Ezio, Cesare, Barilon e Walter con i vestiti tutti sottosopra e una faccia stravolta.
    Walter, alzando lo sguardo: "Ahò.... ma che è già finita, sò già andati via tutti....???"
    Marco sorrise scuotendo la testa: "Puntuale come sempre, eh Walter.....??"
    Walter, passandosi una mano tra i capelli: "Ah Marco, per piacere..... lascia perde che c'ho avuto 'na mattinata allucinante.... "
    Cesare: "Eh certo, perchè noi invece ce semo divertiti....?? Amo fatto il Giro d'Italia in tre ora e mezza su quella specie de baldacchino vegetale ambulante.... "
    Ezio: "Vabbè oh, ma mica era tanto male.... c'ha pure fatto magnà 'na cesta d'insalata gratis..... "
    Cesare: "Senti... te stai zitto che è successo tutto per colpa tua e de quell'altro sciroppato de Trick e Track, che se lo ripiglio lo so io come finisce... "
    Barilon: "Giovane Cesaroni, mi faccia una cortesia.... vada a sposarsi che così forse riusciamo a stare trenta secondi senza sentirli.... "
    Marco, incrociando lo sguardo sorridente di Eva: "Se proprio insiste.... "
    Cesare, guardandoli dubbiosi: "Oh ma voi sempre così state.... Che ve volete sposà in jeans e maglietta....???"
    Eva, scambiandosi un'occhiata con Marco: "Perchè.... serve qualche altra cosa.....??"
    Cesare, annuendo: "No no....a voi nun ve serve niente de più.... C'avete già tutto quello che conta.... "
    Eva, voltandosi verso Marco: "Andiamo....??"
    Marco, sorridendo: "Andiamo..... "
    Si incamminarono entrambi tenendosi per mano, seguiti da Walter prima e poi da Ezio, Cesare e Barilon. Quando entrarono dalla porta della Chiesa tutti i presenti si voltarono verso di loro, guardandoli ad occhi sgranati. Seguì poi un brusio sorpreso mentre Marco ed Eva percorrevano mano nella mano l'ingresso della Chiesa. Giulio e Lucia si scambiarono un'occhiata terrorizzata mentre Carlotta rideva scuotendo la testa. Giulio e Lucia si avvicinarono a loro a passo svelto e si fermarono a guardarli un attimo in silenzio,
    Lucia, sospirando: "Ragazzi.... ma che è successo....?? Perchè non vi sposate più....??? Eppure sembravate tanto felici, tanto sicuri... che cosa avete combinato stanotte.....??? Guarda tesoro che anche se è successo qualcosa tra voi non bisogna essere così precipitosi... tutto si risolve in fondo, basta volerlo.... "
    Giulio, annuendo: "Eh certo, Lucia c'ha ragione.... a tutto c'è rimedio... E dai su, nun fate così..... "
    Marco non riuscì a trattenere una risata scambiandosi un'occhiata divertita con Eva, mentre Giulio e Lucia continuavano a guardarli sempre più allibiti.
    Gulio: "Ma che ridete oh....?? Che ve sembrano cose da ride....??? Un matrimonio che salta è 'na cosa seria, oh.... "
    Eva: "Cos'è che salta scusa....??"
    Giulio, guardando Lucia: "Il matrimonio..... non ve siete manco messi i vestiti,quindi non ve sposate più.... "
    Marco, sorridendo verso Eva: "Tu hai annullato qualcosa, scusa....??"
    Eva, scuotendo la testa: "Io no..... Se non l'hai fatto tu.... "
    Marco: "Io no davvero..... "
    Giulio, passandosi una mano sulla fronte: "Oh a me me stà a schioppà il cervello.... se po' sapè che stà succedendo qui....???"
    Eva, alzando le spalle: "Niente..... Ci sposiamo..... "
    Giulio, guardando Marco: "Ve sposate.....???"
    Marco, sorridendo e annuendo: "Si..... "
    Giulio, guardandoli: "Così.....???"
    Marco ed Eva, guardandosi e rispondendo insieme: "Certo..... "
    Don Saverio, gesticolando: "Ovvia.... gl'era l'ora.... altri cinque minuti e vu mi facevate ghiaccià anche le pastasciutte.... Allora.... vi sposate si.... Che siamo sicuri....?? Un è che poi gli arriva quarche d'uno alla porta all'ultimo minuto e ci viene a rompe l'ova nì paniere, no....???"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Non credo proprio..... "
    Don Saverio, annuendo: "Oh... o vediamo se mi riesce portà un matrimonio alla fine.... I testimoni.....???"
    Marco ed Eva si voltarono indietro, facendo cenno a Walter e Carlotta di farsi vedere.
    Marco: "Eccoli lì i nostri testimoni.... "
    Eva: "I migliori che potevamo chiedere..... "
    Don Saverio: "Oh bravi.... su andiamo.... Organista, la fai partì questa musica, che gli è tutta la mattina che tu strimpelli su codesto trespolo....???"
    Marco ed Eva sorrisero insieme, si tolsero i cappotti porgendoli a Giulio e Lucia e poi raggiunsero i loro posti davanti all'altare tenendosi per mano con la musica dell'organo che li accompagnava.
    Rimasero mano nella mano praticamente per tutta la cerimonia, scambiandosi ogni tanto qualche occhiata sorridente ed emozionata. Fino a quando Don Saverio gli porse il foglio con la formula rituale sopra, che Marco rifiutò con un cenno della mano perchè non ne aveva alcun bisogno, Perchè quel momento lo stava vivendo ormai da quattro anni, dal momento in cui quella ragazzina bellissima, un po' imbronciata e apparentemente insopportabile era entrata dalla porta di casa sua. Lo aveva sognato di notte, lo aveva immaginato di giorno. Ora lo stava vivendo. Finalmente.
    Marco, voltandosi verso Eva e sorridendole dolcemente: "Io, Marco.... accolgo te, Eva, come mia sposa.... E prometto di esserti fedele sempre.... nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà.... e di amarti e onorarti ogni giorno della mia vita.... "
    Eva, ricambiando il suo sorriso: "Io, Eva.... accolgo te, Marco, come mio sposo.... E prometto di esserti fedele sempre... nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà.... e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita..... " Neanche lei aveva bisogno di rileggersela, perchè anche lei quel momento lo stava aspettando da molto tempo. Da quando si era accorta che quel ragazzo apparentemente un po' rozzo, dai modi e dalle abitudini tanto diverse dalle sue in realtà nascondeva molto più di quello che nessuno potesse immaginare.... neanche lei, che lo aveva giudicato a prima vista come uno dei tanti, il bello di quartiere da una botta e via che si diverte a passare di storiella in storiella senza mai fermarsi a pensare. Molto presto si era accorta che lui passava molto più tempo a pensare di quello che passava a fare le cose. Si era accorta della fantasia, della sensibiltà, della poesia che si nascondeva in ogni suo gesto, in ogni sua parola, in ogni sua frase. Aveva visto il suo talento inespresso sbocciare e diventare un fiore bellissimo. Aveva visto l'amore che provava per lei, che non aveva mai cessato di essere così grande e così speciale neanche quando tutto sembrava andargli contro. E aveva sempre sentito l'amore che lei, nonostante spesso cercasse di convincersi del contrario, provava e a aveva sempre provato per lui. Quel bellissimo fiore ora stava mettendo su il petalo più bello.
    Quando Don Saverio gli chiese se volevano diventare marito e moglie non ebbe nemmeno il tempo di finire la domanda che loro già gli avevano risposto. Non era difficile. Non poteva esserci altra risposta a quella domanda.
    Dopo aver ascoltato le loro risposte, Don Saverio alzò lo sguardo: "I testimoni hanno sentito....??"
    Walter e Carlotta annuirono e risposero insieme: "Si..... "
    Don Saverio, sorridendo: "Bene.... Allora io vi dichiaro marito e moglie..... Ora potete anche baciarvi.... "
    Marco ed Eva si guardarono per qualche secondo, sorridendo, Poi socchiusero gli occhi e si avvicinarono l'uno all'altra, sfiorandosi dolcemente le labbra, come avevano fatto tante volte, anche se quella volta sembrava diversa da tutte le altre. Si abbracciarono e si strinsero forte, insieme, mentre tutti i presenti applaudivano verso di loro. Si scambiarono qualche altro bacio e poi scesero sotto braccio dall'altare, percorrendo lentamente l'ingresso della Chiesa. Quando uscirono trovarono ad accoglierli un gruppetto di facce conosciute che gli riempì di riso. Videro in quel gruppetto molti dei loro ex compagni di scuola, Manuela, Alberto e diversi colleghi della redazione di TeleTua.
    Sara si staccò dal gruppetto e andò verso Eva: "Ce l'avete fatta finalmente.... Ma era tanto difficile....???"
    Eva si scambiò un'occhiata con Marco: "Il matrimonio no.... arrivarci non era facile.... "
    Tutti scoppiarono a ridere mentre dalla Chiesa uscivano lentamente tutti gli invitati che si raggrupparono intorno a loro, invocando a gran voce un discorso di Marco.
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "E che vi devo dire.... Non è che ci sia molto da dire... Questa settimana prima delle nozze è stata un po' come tutta la nostra storia: lunga, difficile, piena di ostacoli, di imprevisti.... " Si voltò verso Giulio ed Ezio: ".... di ogni genere ovviamente..... " Tutti scoppiarono a ridere.... "..... però nonostante tutti i problemi e tutti gli ostacoli che abbiamo trovato, non abbiamo mai smesso di fare una cosa..... " Marco si interruppe ed Eva cominciò a parlare: "..... non abbiamo mai smesso di avere fiducia l'una dell'altro... di cercarci quando uno di noi si trovava in difficoltà... di amarci come si può amare soltanto l'altra metà della nostra anima.... è questo che ci rende forti... è questo che ci ha fatto superare tutte le difficoltà, anche quelle che in questi anni sembravano più insormontabili.... ne abbiamo passate tante... a volte stavamo insieme, a volte eravamo divisi.... ma qualunque cosa sia successa noi siamo sempre stati una cosa sola.... siamo sempre stati noi.... e lo saremo sempre...... Qualunque cosa ci riserverà il futuro, io non avrò nè paura nè timore... finchè l'altra metà della mia anima resterà insieme a me.... e sono sicura che sarà così anche per lui..... "
    Marco, sorridendo: "Credo proprio di si.... Grazie.... grazie a tutti, noi non ci aspettavamo così tanta gente, e avrete visto che non siamo persone che diamo tanta importanza alla forma.... Grazie per essere venuti..... "
    Eva, sorridendo: ".... e grazie in anticipo per tutte le volte che vi toccherà sopportarci.... "
    Marco, ridendo: "..... e saranno tante, ve lo assicuro..... " Tutti scoppiarono a ridere e ad applaudire, mentre Marco ed Eva ricevevano gli abbracci e le congratulazioni di tutti i loro amici.
    Proprio in quel momento nella piazzetta passò una ragazza sulla trentina, apparentemente un po' stupita da quella folla urlante che si era trovata davanti. Stava per passare oltre a passo svelto quando si fermò all'improvviso e si diresse proprio al centro del gruppo, dando una pacca sulle spalle a uno degli uomini che stavano ridendo e scherzando con gli sposi.
    La ragazza, sorridendo: "Ezio..... topolino mio, che cosa ci fai qui....??? Non mi avevi detto che stavi per sposarti.... ah mascalzone che non sei altro.... ma ti sembrano cosa da farsi alla tua bellissima moglie...???"
    Ezio sgranò gli occhi mentre un po' tutti i presenti si voltarono verso di lui, guardandolo incuriositi.
    Ezio, gesticolando e andandole incontro: "Carissima ragioniera, che piacere vederla.... Ah brava, vedo che pure lei è venuta al mattrimonio.... ha fatto bene, è stata 'na gran cerimonia, però magari ne possiamo parlà più tardi, mò se ne dovemo andà a magnà, sa com'è....."
    La ragazza, aggrottando la fronte: "Ma quale ragioniera....?? Ma che dici, cretino....???"
    Ezio: "Ridaje.... e t'ho detto che nun è il momento.... "
    Stefania, prendendolo per un braccio e stringendolo tanto forte da farlo sobbalzare: "No no no... invece questo è proprio il momento giusto.... Ce voglio proprio fà quattro chiacchiere co 'sta ragioniera... così poi me dice 'ndo ha preso il diploma.... Che te sei diplomata al Trick e Track, carina....???"
    La ragazza, annuendo: "Brava, hai indovinato.... Ma come hai fatto....???"
    Stefania, allargando le braccia: "Eh eh.... che ce voi fà, intuito matrimoniale.... forse prima o poi verrà pure a te... magari verso la settantina, se sei fortunata.... " Allentò un attimo la presa ed Ezio non si fece pregare ad alzare i tacchi e a squagliarsela alla svelta, con Stefania che gli andava dietro urlando a squarciagola: "Ezio.... Ah disgraziato, infame, delinquente, carogna, viscido che non sei altro, vieni qui..... "
    Ezio, correndo: "Scusa amore ma me sò ricordato che c'ho un impegno improrogabile.... "
    Stefania: "Certo.... con la sala rianimazione..... "
    Gli invitati si scambiarono qualche occhiata sorpresa e poi scoppiarono a ridere, mentre Marco ed Eva approfittarono della confusione per scambiarsi l'ennesimo bacio di quella giornata indimenticabile.


    ..... papiro (ed episodio) finito.... dopo il matrimonio di Marco ed Eva la FF va in vacanza ma tornerà sicuramente dopo le feste di Natale con il ritorno del re degli imbottigliati a casa Cesaroni e con l'arrivo di molte new entry.... Buone Feste a tutti, e arrivederci al 2010 per nuove (dis)avventure dei nostri amatissimi Cesaroni :253: :253: :253:

    jhon ennesimo bellissimo capitolo :280: :280: :280: :280: finalmente Marco e Eva dopo tante sofferenze (e non sono state poche), hanno coronato il loro sogno d'amore :111: :111: :111: :111: :111: :111: :111: :111: :111:
    Gli imbtiigliati si fanno sempre riconoscere :258: :258: :258: :258: :258: :258: :17: :17: :17:

    Arrivederci al 2010 e ancora :280:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/12/2009, 11:27)
    Buongiorno ragazzi!! :B): :D Eccoci dunque all'ultimo capitolo del decimo episodio, al termine del quale i nostri amatissimi protagonisti saliranno finalmente all'altare... in attesa di vedere la scena nella prossima stagione dei Cesaroni..... :111: :111: :111: ...... il capitolo è leggermente lungo ma spero che vi piaccia lo stesso..... Buona lettura a tutti :253: :253: :253:



    ..... papiro (ed episodio) finito.... dopo il matrimonio di Marco ed Eva la FF va in vacanza ma tornerà sicuramente dopo le feste di Natale con il ritorno del re degli imbottigliati a casa Cesaroni e con l'arrivo di molte new entry.... Buone Feste a tutti, e arrivederci al 2010 per nuove (dis)avventure dei nostri amatissimi Cesaroni :253: :253: :253:

    beh....che dire..... :280: :280: Jhon.....capitolo bellissimo!! ;) ;) ;) .....bello quando Marco cerca Eva x tutta Roma e dintorni x poi trovarla alla casa di Carlotta dove stavano x andare ad abitare dopo l'infarto di Giulio.......e stupenda la scena a bollino "quasi rosso" :111: :111: :111:

    E poi troppo forti Ezio, Walter, Cesare e Barilon.......niente meno erano finiti a Napoli, scambiando la porta del camion x l'ingresso del Trick&Track :258: :258: :258: .....certo che ne capitavano di tutti i colori quella mattina.......ci si è messa anche la macchina che non partiva (nonostante l'attenta manutenzione di Ezio :17: :17: :17: )......in chiesa un altro pò e Don Saverio se ne andava a mangiare, lasciando tutti gli invitati là :17: :17:
    Poi troppo forte quando Marco ed Eva sono entrati in jeans e maglietta e Giulio e Lucia pensavano che non si volessero più sposare :255: :255: :255: ..........ed ovviamente il momento della formula di rito e del "si" indescrivibile.....solo a leggere questa scena mi sono commosso ed emozionato :111: :111: :111: ....figuriamoci quando vedremo questa scena a fine 4^serie :uhm: :uhm:

    Ed il finale davvero divertente.........la moglie del proprietario del Trick&Track chiama Ezio "topolino mio"...e Stefania ovviamente insegue Ezio :17: :17: :258: :258:

    P.S.: piccola precisazione.....a Napoli la zona Posillipo non si trova proprio sul mare....ma è una zona residenziale (d'elitè) più panoramica......mentre la zona del lungomare è la Riviera di Chiaia! ;) ;) :P :P
     
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  15. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/12/2009, 11:27)
    Buongiorno ragazzi!! :B): :D Eccoci dunque all'ultimo capitolo del decimo episodio, al termine del quale i nostri amatissimi protagonisti saliranno finalmente all'altare... in attesa di vedere la scena nella prossima stagione dei Cesaroni..... :111: :111: :111: ...... il capitolo è leggermente lungo ma spero che vi piaccia lo stesso..... Buona lettura a tutti :253: :253: :253:


    Via Portuense, zona di Trastevere, ore 3.00 del mattino....

    ..... papiro (ed episodio) finito.... dopo il matrimonio di Marco ed Eva la FF va in vacanza ma tornerà sicuramente dopo le feste di Natale con il ritorno del re degli imbottigliati a casa Cesaroni e con l'arrivo di molte new entry.... Buone Feste a tutti, e arrivederci al 2010 per nuove (dis)avventure dei nostri amatissimi Cesaroni :253: :253: :253:

    Mamma mia Jhon mi ci è voluta quasi un'ora per leggere tutto :17: :17: :17: comunque :280: :280: :280: bel capitolo, gli imbottigliati finiti a Napoli non è possibile solo a loro poteva capitare una cosa del genere :255: :255: .

    Marco e Eva finalmente si sono sposati anche se l'arrivo in Chiesa è stato leggermente travagliato. :66: :66: :66 :17: :17:

    Bravo Bravo :280:
     
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