I CESARONI - CAPITOLO IV

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    Proprietario della bottiglieria

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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 8/6/2010, 13:02)
    Bene ragazzi, ora siamo davvero arrivati alla fine.... ho cercato di rendere l'ultimo capitolo della FF il pià sintetico possibile, ma ovviamente non ci sono riuscito..... :huh: :huh: :17: :17: .. siamo giunti dunque al gran giorno del matrimonio di Cesare e Pamela... nel quale Marco ed Eva prenderanno finalmente una decisione che fino ad ora avevano sempre rimandato, aspettando che Giulio e Lucia facessero pace... :111: :111: :111: :111: .... e nel quale succederanno un bel po' di cose (ma non tante eh... sarà un matrimonio tranquillo e senza incidenti, come succede sempre ai Cesaroni.... :106: :106: :255: :255: :255: :255: ).. bene, vi lascio alla lettura del capitolo, sperando che riusciate ad arrivare in fondo senza addormentarvi..... :huh: :huh: :261: :261: :261: :261:

    Detto questo, non pensiate di esservi liberati definitivamente dei miei capitoli enciclopedici... questa FF è finita, ma tra quache mese ne comincerò un'altra.... :106: :106: :106: :17: .. stavolta sarà dedicata a quello che è successo e non è successo nella terza serie dei nostri amati Cesaroni.. ma di questo parleremo tra un po'... nel frattempo... ARRIVEDERCI A TUTTI!!! :253: :253: :253: :253: :253: :51: :51: :51: :51: [/color]

    Jhon, non ho mai riso tanto in vita mia.
    :258: :258: :258: :258: :258: :258:
    Matrimonio in perfetto stile Cesaroni.L'idea di nascondere la radiolina poteva venire solo ad Ezio.
    Come al solito Ezio ha combinato disastri anche in occasione del matrimonio di Cesare,come ha fatto a non capire che la macchina non partiva perchè era senza benzina? :17: :17: :17:
    Povero Cesare,gli doveva capitare anche l'autista laziale. :262: :262: :262:
    Ottima idae quella di chiudere la tua FF leggendo il diario di Mimmo.
    Mi sono commosso. :uhm: :uhm: :uhm:
    Hai descritto ottimamente lo spirito della famiglia Cesaroni.
    Ti ringraziamo di averci allietato con la tua FF per tutti questi mesi,sei un grande.
    Sono un pò triste per la fine del tuo racconto. :263: :263: :263:
    Posta presto la nuova FF (QUESTA FRASE NON POTEVA MANCARE).
    :280: :280: :280:
     
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  2. bella'mbriana
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    John ho appena finito di leggere, ma meriti un commento migliore di quello che riuscire i a sciurvere adesso...per cui rimando a domani. Per ora, mi vine solo da dire,, :uhm: :uhm: :uhm: :uhm: :258: :258: :258:
     
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  3. bella'mbriana
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    Eccomi qui di nuovo (dopo il commento dislessico di ieri :261: :261: ), a cercare di commentare degnamente quest'ultimo capitolo, che è stato scoppiettante, divertente e appassionante al pari di tutti quelli che lo hanno preceduto.
    Le scene degli imbottigliati (e anche di Pamela) sono assolutamente meravigliose, nessuno più sarà in grado di scriverne di simili in questo forum, dovresti fare lo sceneggiatore di film comici, sei troppo forte!! :258: :258: :258:
    Poi a questo giro abbiamo anche avuto un imbottigliato onorario, il nostro Marcolino con la stampella :17: :17: ....poi scusa, dici a me che non si fanno entrare tizi in maglia biancazzurra in bottiglieria? E tu, che hai fatto entrare il povero zio Cesare in un taxi guidato da un laziale???? E nel giorno del suo matrimonio!!!! Il tuo sadismo non ha limiti, povero zio Cesare!!!:17: :17: :17:

    Marco che ripercorre l'ultimo anno, e noi insieme a lui ripercorriamo questa bellissima storia che ci ha tenuto compagnia in questi mesi sarebbe bastato per fare un bellissimo finale :uhm: :uhm: :uhm: ...e quando Eva gli chiede se è pronto ad andare via da casa e lui ricorda il momento in cui la loro storia ha cominciato ad andare a rotoli e gli sembra lontano anni luce...bè, è la conclusione migliore per questa storia d'amore che ci ha tanto appassionato :102: :102: :102:

    Ma la mia parte preferita è la fine, quando Mimmo ripercorre la giornata sul suo diario, lui che inizia semrpe gli episodi, per una volta lo conclude...e poi, le istantanee sugli altri personaggi, intenti a fare quello che fanno tutti i gionri (Rudi, Alice, Marco, Eva &co....) che ci danno l'impressione di qualcosa che non finisce, che continua come e meglio di prima :100: :100:

    Insomma, un finale perfetto di una bellissima FF...grazie a te di avercela regalata :257: :257: :257:

    In quanto alla prossima, inutile che te lo dico...già lo sai che sono curiosa :asd:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 8/6/2010, 13:02)
    Bene ragazzi, ora siamo davvero arrivati alla fine.... ho cercato di rendere l'ultimo capitolo della FF il pià sintetico possibile, ma ovviamente non ci sono riuscito..... :huh: :huh: :17: :17: .. siamo giunti dunque al gran giorno del matrimonio di Cesare e Pamela... nel quale Marco ed Eva prenderanno finalmente una decisione che fino ad ora avevano sempre rimandato, aspettando che Giulio e Lucia facessero pace... :111: :111: :111: :111: .... e nel quale succederanno un bel po' di cose (ma non tante eh... sarà un matrimonio tranquillo e senza incidenti, come succede sempre ai Cesaroni.... :106: :106: :255: :255: :255: :255: ).. bene, vi lascio alla lettura del capitolo, sperando che riusciate ad arrivare in fondo senza addormentarvi..... :huh: :huh: :261: :261: :261: :261:


    E qui finisce questa lunga e interminabile storia, cominciata all'inizio di agosto dell'anno scorso e che mi ha tenuto compagnia durante tutta questa stagione nella quale i nostri Cesaroni, quelli veri, sono andati momentaneamente in vacanza.. spero che sia riuscita a tenere un po' di compagnia anche a voi, nonostante la lunghezza enciclopedica della gran parte dei suoi capitoli.... :17: :17: ... ringrazio con tutto il cuore tutti gli utenti della Bottiglieria Cesaroni, del Forum Fiction Mediaset e di Casa Cesaroni che nel corso di questi nove mesi hanno lasciato almeno un commento sotto le mie storie... e anche tutti i visitatori che sono passati di qui dandoli un'occhiata, sperando che non si siano spaventati troppo..... :258: :258: :258: :258: . :258: grazia a tutti..... :257: :257:

    Detto questo, non pensiate di esservi liberati definitivamente dei miei capitoli enciclopedici... questa FF è finita, ma tra quache mese ne comincerò un'altra.... :106: :106: :106: :17: .. stavolta sarà dedicata a quello che è successo e non è successo nella terza serie dei nostri amati Cesaroni.. ma di questo parleremo tra un po'... nel frattempo... ARRIVEDERCI A TUTTI!!! :253: :253: :253: :253: :253: :51: :51: :51: :51:

    :280: :280: :280: :280: :...ci ho messo 1 ora x leggerlo, ma ne è valsa la pena...bellissimo...come tutta la FF!! ......in camera da letto Ezio, Giulio e Cesare sempre i soliti.....sistemano la radiolina su idea di Ezio x sentire la Roma anche in chiesa :255: :255: :255: ....e poi arriva Marco che li prende un pò in giro divertendosi 1pò :17: :17: .......e poi usano la mitica alfetta di Ezio per andare in chiesa......ed ovviamente proprio in quel momento non partiva ed Ezio si è messo all'opera, senza accorgersi che dipendeva dalla benzina...troppo forte quando ha fatto schizzare l'olio proprio sullo sposo :255: :255: :255: :255: :255: :255: ......e fuori la Chiesa, Don Saverio è leggermente nervoso...ma solo leggermente :17: ......e poi il tassista laziale......credevano di essere stati fortunati a trovare un tassista che accendesse la radio proprio su "tutto il calcio minuto x minuto"....ma poco dopo si rendono conto che è Laziale....e Cesare non è che l'ha presa tanto bene... :17: ....sarà dovuto scappare in Africa il tassista :255: :255: :255: ......e poi quando arrivano in Chiesa, tra Pamela e Don Saverio fanno a gara a chi sta più nervoso :17: ......bellissimo il discorso di Marco ed Eva sulla casa nuova.....cosi come le parole che si scambiano...mi sembrava di vedere la scena :111: :111: :111: :uhm: :uhm: :uhm: ....e bello anche il fatto che sia Giulio che Lucia hanno reagito esattamente allo stesso modo alla notizia...dimostra che sono praticamente uguali!! ;) ;) ;) .......anche il momento del matrimonio l'hai descritto bene...mii sembrava di immaginarmi la scena!! :111: :111: ...e poi fuori la Chiesa.....tutti ad ascoltare la radiolina finchè non cambia da sola frequenza mettendosi sulle previsioni meteo....la grande alta tecnologia di Ezio :17: :17:
    E poi davvero bella l'idea di chiudere con Mimmo che scrive sul suo diario......raccontando tutto quello che era successo l'ultimo anno.........ottima chiusura!! :111: :111: :111: ....e poi Rudy ed Alice sempre i soliti...sempre a farsi scherzi......mentre Rudy si vantava con la nuova arrivata in famiglia, Alice subito gli fa arrivare una pallina in testa x smontare le sue tesi :17: .....e poi Marta e Tommy che fanno cadere il vaso e si stupiscono che non l'hanno rotto, perchè Eva aveva iniziato a comprare vasi infrangibili!! :17:
    Mi dispiace che la FF sia finita...mi ci ero affezionato...ci ha tenuto compagnia x tutto l'anno...e ci ha fatto sentire meno la mancanza della serie dai palinsesti televisivi!!

    Aspetto la prossima...sono curioso di leggerla!! ;) ;) ;)

    Edited by marko.988 - 19/8/2010, 12:45
     
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    eccomi qua a commentare il tuo ultimo capitolo.... :280: :280: :280: :280: :280: :280:

    forte l'idea del "taxinaro..."laziale :asd: :asd: :asd: :asd: e la radiolina accesa per sentire la roma.... :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258:
    per non parlare del discorso tra marco ed eva....!!!!!!!!!!..e la parte finale dove mimmmo legge il suo diario..!!!!!!!

    Jhon davvero :280: :280:

     
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  6. ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 8/6/2010, 13:02)
    Bene ragazzi, ora siamo davvero arrivati alla fine.... ho cercato di rendere l'ultimo capitolo della FF il pià sintetico possibile, ma ovviamente non ci sono riuscito..... :huh: :huh: :17: :17: .. siamo giunti dunque al gran giorno del matrimonio di Cesare e Pamela... nel quale Marco ed Eva prenderanno finalmente una decisione che fino ad ora avevano sempre rimandato, aspettando che Giulio e Lucia facessero pace... :111: :111: :111: :111: .... e nel quale succederanno un bel po' di cose (ma non tante eh... sarà un matrimonio tranquillo e senza incidenti, come succede sempre ai Cesaroni.... :106: :106: :255: :255: :255: :255: ).. bene, vi lascio alla lettura del capitolo, sperando che riusciate ad arrivare in fondo senza addormentarvi..... :huh: :huh: :261: :261: :261: :261:
    [color=blue]<i><b>E qui finisce questa lunga e interminabile storia, cominciata all'inizio di agosto dell'anno scorso e che mi ha tenuto compagnia durante tutta questa stagione nella quale i nostri Cesaroni, quelli veri, sono andati momentaneamente in vacanza.. spero che sia riuscita a tenere un po' di compagnia anche a voi, nonostante la lunghezza enciclopedica della gran parte dei suoi capitoli.... :17: :17: ... ringrazio con tutto il cuore tutti gli utenti della Bottiglieria Cesaroni, del Forum Fiction Mediaset e di Casa Cesaroni che nel corso di questi nove mesi hanno lasciato almeno un commento sotto le mie storie... e anche tutti i visitatori che sono passati di qui dandoli un'occhiata, sperando che non si siano spaventati troppo..... :258: :258: :258: :258: . :258: grazia a tutti..... :257: :257:

    Caro jhon....eccomi a commentare il tuo ultimo capitolo di questa bellissima FF ..e devo dire che non potevi scrivere finale migliore...che dire i soliti tre in bottigliati che le genialate di ezio...la radiolina per segure la roma solo lui poteva avere un idea del genere! per non parlaree del taxiista laziale... :258: poi che dire di marco ed eva bello il loro racconto..... :uhm: :uhm: :uhm: ...davvero complimenti

    Edited by Ylenia84 - 7/11/2010, 20:57
     
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  7. jameskirk88
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    Beh ragazzi, era un bel po' di tempo che volevo farlo ma ancora non avevo mai trovato la voglia di mettermici, come al solito... :17: :17: .. saranno state le ultime anticipazioni nefaste, saranno state le pochissime emozioni che questa quarta serie per ora ci ha regalato, saranno stati martedì sera passati a ronfare sul divano mentre in tv passavano le scene di Giulio e Olga.... :sick: :sick: :sick: :258: :258: :258: .. ma in questi giorni mi è venuta una gran nostalgia per la quarta serie che io, Delia e tutti gli altri scrittori a tempo perso del forum ci stavamo immaginando l'anno scorso, più o meno di questi tempi, nelle nostre FF.. allora ho preso la balla al balzo, e visto che qua dentro postai soltanto la seconda metà della mia FF sui miei immaginari Cesaroni IV, ho deciso ora di postare anche tutti gli altri nove episodi che avevo scritto di passare in questo forum lo scorso novembre.. qualcuno forse se li ricorderà, per qualcun altro magari saranno quasi una novità, perchè è roba che ho scritto un anno e mezzo fa, ormai... niente di che, dei raccontini senza pretese nei quali immaginavo cosa sarebbe potuto succedere nella quarta stagione mischiandolo con quello che mi sarebbe piaciuto che succedesse.. per chi li dovesse leggere per la prima volta, spero che li piacciano... :B): :B): :B):



    Episodio 1 - Una famiglia troppo allargata



    Capitolo 1

    Casa Cesaroni, 28 settembre 2010, mattina


    Mimmo: “Papà dice sempre che è bello riunirsi tutti la mattina intorno alla tavola per fare colazione, e io sono d’accordo con lui, anche se da un po’ di tempo non siamo più proprio tutti insieme. Alice esce sempre presto da casa per andare a fare colazione con le sue amiche al bar, mentre Rudy si alza talmente tardi che quando lo fa poi deve correre come un matto per non fare tardi scuola…. “

    Mentre Mimmo continua a bere la sua tazza di latte accanto a Matilde entrano prima Lucia, poi Giulio e Cesare che stanno discutendo animatamente.
    Giulio: “Cesare andiamo, lo sai benissimo che sei sempre il benvenuto in casa mia, ma non so dove metterti a letto…. Ormai in questa casa sono rimasti i posti in piedi e basta…. “
    Cesare: “Eh beh, vorrà dire che dormirò sul divano…. “
    Giulio: “Si, magari sotto le coperte insieme a Ezio… “
    Cesare: “Scusa, ma mo’ che c’entra Ezio in questo discorso…..? “
    Giulio: “Che c’entra, so’ due giorni che dorme sul divano in salotto e secondo me ci dovrà dormire per lo meno altri due giorni prima di farsi perdonare da Stefania, capirai con quello che ha combinato…. “
    Cesare: “Ma di che stai a parlare?”
    Giulio: “Come, non sai niente? Ezio ha assunto una donna in officina visto che ormai Walter stà quasi sempre per i fatti suoi…. A Stefania ovviamente non aveva detto nulla, e siccome gli sono capitati parecchi clienti ultimamente è capitato che per qualche gorno rincasasse molto tardi, la notte ….. Alla quarta notte consecutiva Stefania s’è insospettita, è andata in officina, e gli ha trovati uno sopra all’altra….. può immaginare quello che è successo, gli ha tirato addosso una chiave inglese da 81 che se lo becca bene lo manda in rianimazione, fortuna che gli ha fatto solo un bel bozzo sulla testa… “
    Lucia: “Vabbè dai, sicuramente c’era una spiegazione a quello che ha visto Stefania, non credo che stesse facendo niente di male…. Lo sai com’Ezio, no? Te lo ricordi quando si convinse che io mi ero presa una cotta per lui….?”
    Giulio: “Ma si, lo so, però tu sai com’è Stefania…. Prende fuoco subito per nulla, figurati davanti a quella scena….”
    Cesare: “Vabbè, ho capito, ma possibile che in questa casa porte e divani siano sempre aperti a quel deficiente de Ezio e a me, che sono tuo fratello, un Cesaroni, le fate trovà sempre chiuse…. Vatti a fidà della famiglia…. “

    Mimmo: “Non so perché, ma in un modo o nell’altro la nostra è sempre piena di gente: ora che zio Cesare deve riparare il tetto di casa che l’altro giorno gli è quasi cascato sulla testa si trasferirà a casa nostra anche lui, ovviamente insieme a Matilde e Pamela. Papà ha proprio ragione a dire che ormai ci sono rimasti solo i posti in piedi, ma d’altronde la nostra è sempre stata una famiglia allargata a tutti quanti. E ho come l’impressione che da ora in poi lo sarà anche più di prima….”

    Cesare: “Senti, le chiacchiere stanno a zero: io in casa mia non ci posso dormire perché sembra d’essere alla stazione de’ San Pietro e non è che posso passare un mese o due in una stanza d’albergo…. Ma ti rendi conto di quanto me viene a costare?? “ Giulio si siede dando una pacca sulla testa a Mimmo e alzando gli occhi al cielo in segno di rassegnazione: “Va bene Cesare, ho capito, non ti preoccupare…. Vorrà dire che farò due chiacchiere con Stefania cercando di convincerla che l’altra notte ha equivocato tutto e a perdonare Ezio così stanotte dormirà a casa sua e potrà darti il divano…. Però bisogna trovare una soluzione, non potrai stare un mese in albergo ma anche un mese a dormire sul divano mi sembra un po’ eccessiva come cosa, non ti pare?”
    Cesare: “Vabbè, intanto risolviamo la situazione per qualche giorno, poi si vedrà…. Sennò che faccio stanotte, me ne vado a dormì sotto Ponte Milvio?”
    Matilde alzò gli occhi dal tavolo e lo guardò ironica: “E perché no? Ho sentito dire che è l’unico albergo della città dove danno le camere gratis, dovrebbe fare al caso tuo…..”
    Giulio, Lucia e Mimmo scoppiarono a ridere mentre Cesare scosse la testa prendendo in mano un cornetto: “….. Che amarezza….!”
    Giulio guardò l’orologio e poi nervosamente verso il corridoio: “Eccola là, sono già le otto passate e quel cretino di Rudy è ancora a letto…. Oh, ma si po’ sapere che c’ha? In questo periodo stà sempre distratto, sempre sulle nuvole… Figurati che l’altro giorno dopo cena mi ha detto di non disturbarlo per la partita perché doveva studiare…. Ma non è che stò ragazzo si sta sentendo male e non ci dice niente?”
    Lucia: “Vabbè Giulio, Rudy è cresciuto, non è mica più un bambino…. Ricordati che quest’anno frequenta la terza liceo, mi sembra molto positivo da parte sua che abbia preso così seriamente il nuovo anno scolastico… anche perché sia il primo che il secondo anno la promozione l’ha veramente strappata con le unghie e con i denti…. Non sarebbe male se quest’anno si mettesse d’impegno per fare meglio…. “
    Giulio: “Eh ho capito, però la sera studia e la mattina ritarda più di quanto non facesse quando andava alle medie…. Non lo so, stà cosa non me convince molto… “
    Lucia: “Beh, se avrà qualche problema a scuola o in altre cose sono sicura che ne parlerà con noi…. E dai, non vorrai cominciare subito l’anno a preoccuparti per nulla…. Rudy ha sedici anni, è giusto che cerchi di risolvere i suoi problemi da solo… Ma vedrai che quando avrà bisogno di un consiglio tu sarai la prima persona con la quale verrà a parlare….”
    Giulio annuì distrattamente posando la tazza vuota e si alzò dando un bacio a Lucia: “E che ti devo dire, speriamo che tu abbia ragione come sempre…. “
    Lucia: “Ma si che ho ragione, stai tranquillo che non c’è nulla di cui preoccuparsi…. “
    Giulio e Cesare uscirono di casa continuando ancora la loro discussione mentre Matilde lo guardava dalla finestra scuotendo la testa: “Non c’è nulla da fare, è proprio taccagno fino all’ osso…. “
    Mimmo: “IO sono contento che veniate a stare qui da noi…. Sai, da quando Marco se ne è andato e Rudy è cresciuto mi sento un po’…. “
    Matilde lo guardò: “….. solo? “ Anche Lucia rimase con la tazza del caffè a mezz’aria guardando Mimmo: “Beh, un pochino si…. Noi eravamo abituati a stare sempre insieme, e invece adesso insieme ci stiamo pochissimo….. Marco poi non lo vediamo più da un sacco di tempo…. “
    Lucia gli carezzò la testa dolcemente: “Stai tranquillo tesoro, vedrai che Marco sarà presto qui con noi…. E poi con tutte le volte che è comparso in televisione lo abbiamo potuto seguire durante il suo X Tour quasi come se fossimo insieme a lui…. –
    Matilde: “A proposito, ma quando finisce il Tour di Marco? Ormai è via da un sacco di tempo…. “
    Mimmo: “Un anno e quattro mesi….. “
    Lucia: “L’ultima volta che ha telefonato ha detto che entro novembre sarebbe tornato insieme ad Eva e alla piccolina…. Ah, non vedo l’ora di poterli riabbracciare tutti e tre…. Non abbiamo avuto molto tempo per stare tutti insieme, visto che sono partiti un mese dopo la nascita della bambina…. “ Lucia guardò l’orologio e fece cenno ai ragazzi di sbrigarsi: “Oh Signore, ma è tardissimo!! Ecco che succede a perdersi nei ricordi…. Dai ragazzi, finite la colazione che poi vi porto subito a scuola, sennò rischiamo di arrivare tardi tutti e tre…. Sai che risate…. “Mentre Lucia usciva dalla stanza, Matilde osservò per un attimo il suo amico che finiva di bere il caffè latte e poi gli disse: “Ehi Mimmo, sei sicuro che và tutto bene? “
    Lui la guardò con le labbra macchiate di bianco e poi annuì sorridendo: “Certo che va bene. Stai tranquilla, è che ogni tanto sento la mancanza di mio fratello, ma poi passa…. “.
    Matilde: “Va bene, comunque se hai bisogno di qualsiasi cosa sappi che puoi sempre contare su di me. Capito?”
    Mimmo: “Lo so, lo so… Adesso però è meglio che ci sbrighiamo sennò avremo bisogno tutti e due di aiuto per inventarci una scura con quella di matematica…. Sarebbe la seconda volta in quattro giorni che entriamo in ritardo a lezione…. “
    I ragazzi presero i loro zaini e corsero svelti fuori dalla cucina….


    Nei pressi di Ostia, 28 settembre, qualche ora dopo….

    “Oh mio Dio, ma sei proprio tu….! Non ci posso credere, proprio qui su questa nave, ma guarda che combinazione….!” Con un vassoio in mano e un’espressione che definire annoiata era un eufemismo, Marco stava cercando un pretesto qualsiasi per liberararsi dell’ennesima ammiratrice nella quale si era imbattuto durante la crociera: “Eh si, proprio una straordnaria combinazione….. Scusa sai, rimarrei qui tutta la mattina ma devo tornare subito in cabina…. Ho due signore che mi stanno aspettando…. “
    La ragazza cambiò subito espressione: “Due signore? Ma sei in compagnia?”
    Marco sorrise e annuì: “Eh credo proprio di si…. In dolcissima compagnia….. “
    “Certo che non badi a spese…. Addirittura con due donne nello stesso viaggio…. E’ proprio vero che voi artisti non conoscete il senso della misura… Beh, buon divertimento, ti lascio tornare al tuo harem personale…. “ La ragazza girò i tacchi e si allontanò scuotendo la testa, mentre Marco non riusciva più a trattenere le risate. Si incamminò lungo il corridoio ed entrò nella cabina. Eva stava ancora dormendo sotto le coperte: Marco posò il vassoio e si avvicinò piano al lettino della piccola, che stava dormendo proprio come la madre. Le rimboccò piano la copertina accarezzandole le guance e poi salì a gattoni sul letto. Rimase per un attimo a guardare Eva che si era tutta raggomitolata nelle coperte fin quasi a coprirsi la testa, poi sollevò piano la coperta e la baciò dolcemente sulle labbra. Marco la vide aprire gli occhi sorridente e incrociare per qualche secondo lo sguardo con il suo, prima di sentirsi circondare la schiena dalle sue gambe che lo fecero cadere sul letto, con Eva che adesso lo guardava dall’alto verso il basso ridendo.
    Marco: “Ho capito, allora vuoi la guerra eh?”
    Eva: “No, lascia perdere, tanto lo sai che non avresti nessuna possibilità…..”
    Marco le circondò la schiena con le sue braccia e la fece rotolare sul letto: “E va bene, lo hai voluto tu…. !” Rotolarono entrambi sul letto ridendo come dei matti per diversi secondi prima di ricadere l’uno accanto all’altra, esausti. Marco si voltò con la testa ancora appoggiata sul letto rivolgendo lo sguardo a Eva che lo stava guardando con un dolce sorriso dipinto sulle labbra.
    Marco: “Di un po’, ma non sei un po’ troppo vecchia per combinarmi ancora di questi scherzi?”
    Eva gli diede una pacca sulla testa: “Io vecchia? Ma come ti permetti? Vorrei ricordarti che qua dentro il più vecchio sei proprio tu, caro signor Cesaroni…. “
    Marco: “Capirai, più vecchio di un mese e mezzo…. “
    Eva avvicinò il suo viso a quello di Marco che la prese tra le braccia: “Un mese e ventitre giorni, Marco Cesaroni…. C’è una bella differenza…. “ Si baciarono di nuovo sulle labbra e poi si alzarono insieme dal letto. Eva si avvicinò alla culla della piccola e rimase per un attimo a guardarla: “Ma è incredibile…. Con tutto il chiasso che abbiamo fatto si sarebbe svegliato anche un ghiro…. E invece guardala, non ha fatto una piega…. Chissà da chi avrà preso con questa passione per il dormire fino a tardi…. “
    Marco la guardò scuotendo la testa e poi si sedette sul tavolino vicino alla finestra: “Dai vieni, facciamo colazione che siamo quasi arrivati ad Ostia… “
    Eva: “Ottima idea…. “
    Si sedettero entrambi uno di fronte all’altro iniziando a mangiare. Eva rimase per un attimo a guardare il mare oltre la finestra, e Marco le passò una mano davanti agli occhi: “Ehi amore, tutto bene?”
    Eva gli prese la mano passandosela sulla guancia: “Si si, benissimo…. “
    Marco sorrise posando per un attimo la marmellata: “Benissimo…. Da quanto tempo ci conosciamo io e te?”
    Eva: “Vediamo, sono esattamente quattro anni, di cui uno trascorso da fratellastri, un altro da innamorati clandestini e un altro da storditi…. “
    Marco: “Ne dimentichi uno….. “
    Eva sorrise annuendo dolcemente: “E uno da genitori innamorati”
    Marco: “Ecco. E dopo tutto questo tempo credi ancora di potermi nascondere qualcosa?”
    Eva sospirò prendendo in mano la tazza del latte: “Ma di che stai parlando, non ti capisco…. “
    Marco: “ Eh dai, Eva, guarda che lo so benissimo quello che sta pensando…. “
    Eva: “E a cosa sto pensando?”
    Marco: “Al modo migliore per dire ai nostri genitori che abbiamo intenzione di andare a vivere da soli…. “
    Eva sospirò ancora appoggiando la schiena alla sedia: “Lo so che è una cosa stupida amore….. La verità è che non so proprio come la prenderanno, anche perché se devo essere sincera i nostri genitori per me continuano ad essere un mistero assoluto…. “
    Marco sorrise: “Beh, devo dire che anch’io rimasi un po’ sorpreso dalla loro reazione quando seppero che io e te, dopo la maturità, facemmo….. “ Marco indicò con la testa la culla di Marta: “…. Lei…. Mi aspettavo che reagissero male, e invece furono felicissimi…. Fa strano pensare che per due anni hanno fatto di tutto per evitare che potessimo stare insieme…. “
    Eva scosse la testa: “Misero anche una bomba sul traghetto, ti ricordi?”
    Marco: “E come vuoi che si possa dimenticare una storia del genere…. “
    Eva finì di bere il suo latte e poi si alzò sedendosi sulle gambe di Marco: “Se dopo tutto quello che è successo ricominceranno ancora con le loro storie…. “
    Marco la rassicurò accarezzandole piano i capelli: “Ma no dai, ti pare? Quella era un’altra situazione, un’altra vita…. Adesso è cambiato tutto….. Non siamo più due liceali innamorati…. Ora siamo mamma e papà di una bellissima bambina. E loro sono i primi ad essere contenti che ora siamo così felici, come non lo eravamo mai stati prima…. Vedrai che quando gli diremo che vogliamo andare a vivere insieme saranno contenti, come lo furono quando seppero che eravamo diventati genitori…. “
    Eva lo guardo per qualche secondo negli occhi sorridendo furbescamente: “Sul serio credi a quello che dici?”
    Marco sostenne per un attimo il suo sguardo e poi scosse la testa sorridendo: “Certo che ci credo, dai…. Sono sicuro che andrà benissimo…. Piuttosto dovremo cominciare a pensare a cercarla, questa casa, perché non sarà un’impresa facile”
    Eva si alzò in piedi e lo abbracciò da dietro sorridendo: “Beh, in confronto alla fatica che dovrò fare per convincere mia madre che andare a vivere insieme è la cosa migliore per tutti sarà una passeggiata di salute….”
    Marco: “Se non ricordo male non fu molto difficile convincerla che era giusto tornare a vivere con il cuoco, o sbaglio?”
    Eva scosse la testa: “Ma era diverso, allora ero incinta e tutti credevamo che fosse lui il padre della piccola… Io non volevo che mio figlio crescesse senza un padre, e non ero nemmeno sicura che sarei riuscita a crescerlo da sola…. E mia madre, bene o male, pensava esattamente la stessa cosa…. Per questo non fu difficile convincerla, come dici tu, ma credo che tutta la sua preoccupazione e la sua disapprovazione se la sia portata dietro in silenzio, come quando le dissi che volevo andarmene a New York…. “
    Marco annuì piano: “Beh, anche io pensavo la stessa cosa…. E anche se avrei voluto rispedirlo a calci da dove era tornato mi convinsi che non sarebbe stato giusto far crescere tuo figlio senza suo padre, anche se il padre, beh…. Diciamo che non era esattamente un modello da seguire…. Probabilmente se tornassi indietro rifarei esattamente le stesse boiate che feci due anni fa”
    Eva si accostò a lui e gli arruffò i capelli: “E magari lo aiuteresti a prepararmi il miglior regalo possibile, come facesti con quella scatola dei ricordi…. Capìì subito che lo avevi aiutato tu a prepararla, un po’ perché tante cose lui non le poteva sapere e un po’ perché il tuo stile è inconfondibile…. Ti rendi conto di come mi sentii? Io stavo mandando al diavolo il padre di mio figlio per te e tu lo aiutavi a fare pace con me…. Proprio il massimo della vita, Marco….. Ma come ti saltò in mente??”
    Marco la prese in braccio e la distese sul letto solleticandola dappertutto: “Ma sentila…. Lei che la mattina che se ne andò di casa ebbe anche il coraggio di chiedermi di aiutarla con i bagagli…. Hai una bella faccia tosta, lo sai?”
    Eva cercò di divincolarsi ridendo: “Ma io credevo che tu fossi contento di vedermi partire…. L’avevi aiutato a farmi quel regalo… Che dovevo pensare….? Ehi dai, smettila, va bene, mi arrendo, mi arrendo, smettila!” Si divincolò da lui e poi entrambi ricaddero sul letto baciandosi e abbracciandosi.
    Entrambi si fermarono quanto sentirono una vocina che chiamava non molto distante da loro: “Mamma…. Papà….. “ Si avvicinarono alla culla dove la piccola Marta, sveglia come un grillo, gli guardava con i suoi occhioni agitandosi nel lettino. Marco la prese in braccio e le carezzò la testa e le guance, mentre Eva lo guardava sorridendo dolcemente. La piccola si accoccolò tra le braccia di Marco e poi disse piano: “Papà…. Pappa….. Pappa…..!”
    Eva rise scuotendo la testa: “Ha già capito chi dei due la vizia di più…. E’ sveglia la nostra piccolina… “
    Marco: “Ma dai, io non la vizio… “
    Eva lo abbracciò da dietro: “No certo… Praticamente le compri un regalo al giorno, comprese le domeniche…. “
    Marco sorrise baciando piano la testa della piccola che sorrise dolcemente agitando le manine: “Ma guardala, come si fa a non viziare una bambina così bella…. Vero piccola?”
    Marta sorrise al padre aggrappandosi con le manine alla sua maglietta. Eva andò a prendere la pappa per la piccola e disse a Marco di sedersi sul letto. Poi prese la piccola in braccio che si aggrappò subito a lei bisbigliando piano: “Mamma…. Mamma……”
    Eva: “Va bene, va bene…. Adesso arriva alla pappa….. Ma senza esagerare, sennò finisce che diventi cicciottella come il tuo papà…. “
    Marco la guardò sorridendo e le diede una pacca sulla testa: “Senti chi parla…. “ Carezzò la testa della piccola che mangiava la sua pappa in braccio alla mamma, poi si rivolse ad Eva sorridendo rassicurante: “Stai tranquilla, vedrai che capiranno…. Gli basterà tenere in braccio per dieci secondi la piccolina per dimenticarsi di tutto il resto…. “
    Eva annuì mentre continuava a imboccare la piccola: “Su questo non ho dubbi…. “ Entrambi sorrisero accarezzando dolcemente la piccola Marta….


    ... CONTINUA....
     
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  8. jameskirk88
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    Liceo “Ugo Foscolo”, ore 13,20


    Il suono della campanella fu come il segnale di partenza in una gara di atletica: tutti si alzarono come tanti grilli dai banchi precipitandosi frettolosamente verso la porta incuranti delle urla della prof che cercava, inutilmente, di riportare un po’ d’ordine. Anche Alice e Iolanda si erano alzate in tutta fretta per fuggire il più in fretta possibile dalla seconda ora consecutiva di matematica, ma Alice si bloccò quasi subito sulla porta quando vide che Rudy, al suo solito banco in fondo alla classe, era ancora seduto. Si scambiò una rapida occhiata che Iolanda che la guardò incredula: “Ma si può sapere che c’ha tuo fratello? La campana è suonata da trenta secondi e lui stà ancora seduto al banco? Deve esserci in giro una forma molto grave di influenza, quasi quasi vado a vaccinarmi stasera, non vorrei prendesse anche me…. “
    Alice scrollò le spalle: “Non ne ho idea, ma sono giorni che si comporta più stranamente del solito, ed è tutto dire… “ Si avvicinò al banco cercando di attirare la sua attenzione, ma lui non fece una piega. Anche la prof osservava incredula la scena. Allora Alice si avvicinò ancora scuotendogli con forza le spalle: “Ehi Rudy, che ti sei incantato?? Guarda che sono già usciti tutti…. “ Si scosse di soprassalto rischiando quasi di cadere dalla sedia, poi si tolse piano gli occhiali da sole neri e si stropicciò gli occhi sbadigliando. Alice rise scuotendo la testa, e poi disse a bassa voce: “Ma che dormi?!”
    Rudy, stiracchiandosi vistosamente: “No, dormivo prima che mi svegliassi tu…. Ti dispiacerebbe essere un po’ meno brusca, se mi sveglio male poi stò male anche tutto il giorno…. “
    La prof si alzò in piedi e oltrepassò la cattedra con un diavolo per capello: “CESARONI!!!! Siamo appena alla terza settimana di scuola e sei già riuscito a mettere la mia pazienza a durissima prova…. Per questa volta lasciamo andare, ma la prossima volta che ti becco a dormire in classe ti faccio svegliare con una bella interrogazione generale su tutto il programma dell’anno scorso e su quello che abbiamo cominciato a fare quest’anno, così’ vedi come starai bene poi per tutta la giornata!!”
    Dopo essere usciti dalla scuola, Alice salutò Iolanda con un cenno della mano e raggiunse Rudy che se ne stava andando piano piano verso casa, con la testa china e lo sguardo perso nel vuoto.
    Alice: “Allora, vediamo di ricapitolare la situazione: è una settimana che passi tutte le serate chiuso in camera a studiare, e già questo è un fatto di per se molto preoccupante. Vai a letto ad ore impensabili, la mattina per sollevarti dal letto servirebbe una gru meccanica e recuperi le ore di sonno dormendo sul banco della scuola…. Conclusione: tu hai un grosso problema che ti tormenta e non vuoi dirlo a nessuno….. Domanda: di che problema si tratta?”
    Rudy la guardò distrattamente: “Secondo me hai passato un po’ troppo tempo con Fernando, ultimamente…. Parli esattamente come lui… “
    Alice: “Oddio, spero di no…. Però tu ancora non hai risposto alla mia domanda… “
    Rudy: “Non ho risposto alla tua domanda perché la tua domanda non ha ragione di esistere….. Io non ho assolutamente nessun problema, capito? Nessuno!”
    Alice scosse la testa: “Guarda che sei incredibile! Pensavo che ormai avessi imparato a fidarti di me…. “
    Rudy: “Certo che mi fido di te. Però, come ti ho già detto, stò benissimo e non ho bisogno di aiuto. Comunque ti ringranzio per l’interessamento…. “
    Alice: “E va bene, ho capito, facciamo finta di crederci: posso lasciarti andare a casa da solo senza aver paura che ti addormenti mentre attraversi le strisce o devo accompagnarti a casa?”
    Rudy la guardò con un finto sorriso dipinto sul volto: “Ah ah ah….. molto molto divertente, complimenti…. Scusa se non posso rimanere qui a ridere insieme a te ma devo proprio andare. Anzi, quando arrivi a casa dì a Lucia che oggi non torno a mangiare…. “
    Alice: “E dove te ne vai?”
    Rudy: “Niente di che…. Io, Lorenzo e Budino dobbiamo fare un salto in un posto… Torneremo sicuramente prima di cena…. “
    Alice: “Ah ecco, adesso si che è tutto più chiaro…. Se Giulio e Lucia mi chiedono dove sei io che gli devo rispondere? Praticamente non mi hai detto niente…. “
    Rudy: “E come no? Gli dici quello che ti ho detto io…… E cioè che sono andato a mangiare fuori con Lorenzo e Budino, e che torno prima di cena….. Tutto chiaro o vuoi che ti scriva un post it?”
    Alice: “Vabbè, fai un po’ come ti pare….. Ci vediamo stasera, almeno spero…. “
    Rudy si allontanò a passo svelto mentre Alice lo guardava scuotendo la testa, cercando di capire che cosa stesse passando per la testa del suo fratellastro…..



    Piazza Navona, qualche ora dopo….


    “E dai, non fare così…. Vedrai che una soluzione la troviamo, però smettila di piangere… “
    Rudy cercava di consolare la giovane ragazza bionda che singhiozzava con la testa china e lo sguardo perso nel vuoto. Sospirò per un attimo e poi lo guardò scuotendo la testa: “Rudy, non ci sono parole per descrivere quello che tu stai facendo per me, ma purtroppo ho paura che sarà tutto inutile…. Non ce la faremo mai a trovare tutti quei soldi in una settimana, neanche se lavorassimo tutti e due per ventiquattro ore al giorno…. Quello che mi spaventa di più è che ora dovremo dire tutto a papà, e proprio non ho idea di come potrebbe reagire: lui ha sempre saputo del vizio di mia madre, ma credeva che ormai fosse tutto risolto da tempo. Non ha la benchè minima idea di quello che ha combinato negli ultimi mesi…. “
    Rudy: “Beh, non lo sapresti nemmeno tu se non avessi trovato per caso quel biglietto…. “
    La ragazza annuì sospirando: “Si lo so…. Il fatto è che i loro rapporti non sono più quelli di una volta già da molto tempo…. Se mio padre viene a sapere che la mamma ha gettato al vento tutti quei soldi giocando ai videopoker ci metterà dieci minuti a fare le valigie ed andarsene di casa. E a questo punto non so proprio come fare ad evitarlo…. “
    Rudy l’abbracciò cercando di calmarla: “Mi dispiace…. Sono tre settimane che dormo praticamente due ore per notte, lavoro anche nel pomeriggio…. Ma non siamo arrivati nemmeno a metà della cifra che si servirebbe.... A parte una rapina alla banca non saprei proprio come fare uscire il resto in una settimana…. Non posso neanche raggranellare qualche soldo in più lavorando in bottiglieria, mio padre dopo il casino che combinai due anni fa mi ha praticamente proibito di prendere in mano anche un bicchiere se non per bere una coca cola, pensa un po’….. Scusa ma ho proprio esaurito il mio bagaglio di idee geniali…. “
    Aurora sorrise asciugandosi le lacrime e poi gli carezzò piano la testa: “Tu che chiedi scusa a me…. Ma che sei impazzito? Guarda come ti sei ridotto per cercare di aiutarmi….. Tra l’altro immagino che non sia stato nemmeno tanto facile per te dopo che…. Beh, insomma, dopo quello che è successo tra noi…. “
    Rudy alzò le spalle sfoggiando il suo tipico sguardo da uomo consumato: “Figurati…. Insomma, per me questa è normale amministrazione…. Sai quanto tempo potrei ancora resistere se volessi…. “
    Aurora: “Un’altra serata così e dovranno ricoverarti…. No Rudy, lascia stare…. Sarebbe soltanto uno sforzo inutile… Devo rassegnarmi e trovare il coraggio di dire tutto a mio padre, tanto prima o poi si accorgerà di tutti i soldi che mancano…. E’ meglio che glielo dica io piuttosto che se ne accorga lui di persona…. Forse riuscirò a farlo ragionare… “
    Rudy cercò di nascondere i suoi sbadigl stropicciandosi gli occhi e poi si rivolse ad Aurora: “Forse volevi dire che è meglio se siamo noi a dirglielo…. Scusa, l’hai detto tu che da tre settimane mi sto spaccando la schiena girando per ristoranti e locali notturni…. Pensi davvero che Rudy Cesaroni lascierebbe sola un’amica in un momento come questo? Beh, evidentemente due anni non sono stati abbastanza per imparare a conoscermi….” Lei sorrise scuotendo la testa e poi lo abbracciò forte: “Evidentemente no….. Probabilmente perché non mi sono mai sforzata di provarci, a conoscerti…” Trasse un lungo sospiro e poi annuì decisamente: “Allora, che facciamo? Andiamo da mio padre e cerchiamo di spiegarli tutto sperando che non uccida mia madre prima di andarsene di casa? ”
    Rudy: “Senti facciamo così: abbiamo ancora qualche giorno di tempo, giusto? Allora prendiamocelo tutto.... Intanto cercherò di raggranellare ancora qualche soldo e poi proverò a farmi venire un'idea per trovare anche il resto della somma prima che tuo padre vada a controllare e si accorga di tutto.... Se poi fra sei giorni vediamo che proprio non c'è più niente da fare, ci faremo coraggio e andremo a parlare con tuo padre.... Vedrai che capirà.... "
    Aurora annuì piano con la testa: "Spero che tu abbia ragione. Senti, hai qualche impegno oggi pomeriggio?"
    Rudy: "Niente fino all’ora di cena, poi sarà meglio che torni a casa sennò papà finisce che fa alzà gli elicotteri per venirmi a cercare…. “
    Aurora: “Ti va se passiamo un po' di tempo insieme? Non ce la faccio proprio a restare sola oggi pomeriggio.... Ti dispiace?”
    Rudy sorrise scuotendo la testa: "Scherzi, non c'è nemmeno bisogno di chiederlo.... e poi sono tre settimane che vado per locali con bicchieri e vassoi in mano, non mi dispiacerebbe tornarci come cliente una volta tanto...."
    Aurora annuì sorridendo: “Non è una cattiva idea…. “
    I due ragazzi si alzarono dalla panchina e montarono insieme in motorino partendo a tutta velocità, sotto lo sguardo un po’ contrariato di turisti e passanti….


    Bottiglieria Cesaroni, due ore dopo….


    “Secondo me te stai a fa troppi castelli di carta, Giulio: tuo figio non c’ha niente, o meglio c’ha qualcosa: ha sedici anni, e se comporta come tutti i ragazzi di sedici anni, che te sei scordato come eri tu alla sua età?”
    Giulio: “No no, per carità, io lo capisco…. Però secondo me non me la racconta giusto, io a Rudy lo conosco bene, e quando nasconde qualcosa me ne accorgo subito…. Certo non so che cosa, anche perché ultimamente ci vediamo si e no dieci secondo per giorni…. “
    Cesare: “Ve vedete? E quando?”
    Giulio: “E quando, Cesare, la mattina quando me tocca andà in camera sua a tirarlo giù con l’idrante dal letto…. Quando basta, l’idrante, a volte serve proprio la gru, sennò quello quando se sveglia… Me sembra di essere ritornato ai tempi delle medie, con la differenza che allora lo vedevo sempre allegro e sorridente, che pensava a fa scherzi a destra e a manca, e adesso tutte le volte che lo guardo c’ha una faccia che sembra tornato da una veglia funebre….”
    Cesare: “Vabbè Giulio, pensala un po’ come ti pare… Secondo me ti stai facendo troppi problemi per niente, e ne approfitti per non pensare al’unico problema che c’hai in questo momento…. Cioè, che c’ho io…. “
    Giulio sbuffò vistosamente alzando gli occhi al cielo: “A' Cesare, ancora con questa storia…. Te l’ho detto che parlo con Stefania e stasera dormi sul divano, te lo prometto…. Però ti ho anche detto che dobbiamo trovare una soluzione, perché tu un mese o due sul divano mio non ci puoi stare, e non è che te posso mettere un sacco a pelo in salotto…. Per una volta in vita tua caccia due soldi di tasca e pagati un paio di mesi di affitto…. Vedi che non andrai in fallimento…. “
    Cesare scosse la testa mentre asciugava un bicchiere: “Certo che siete unici, come ve piace caccià sempre un sacco de soldi dalle tasche…. “
    In quel momento Ezio entrò in bottiglieria seguito da Barilon che stava inutilmente cercando di consolarlo.
    Ezio: “So’ un uomo finito, finito sono….. Lo vuole capire si o no che quella non me crede, non me vo credere…. Io gliel’ho detto in tutte le lingue possibili e immaginabili, ma lei niente…. “
    Cesare: “Eh beh, se gliel’hai detto nelle lingue che conosci te probabilmente non c’ha capito nulla, prova a ripeterglielo piano e magari ce crede pure alle frignacce che gli dici… “
    Ezio: “Ma senti questo oh…. Ma te pare il momento de scherzare con tutto quello che me passa per la testa….? Te rendi conto si o no che quella m’ha sbattutto fuori de casa, dal tetto coniugale… “
    Cesare: “Ammazza che novità…. Da quando ve siete sposati le vostre crisi coniugali vanno di pari passo con il cambio di stagione, quindi io non me preoccuperei troppo se fossi in te…. “
    Giulio: “E dai Ezio, Cesare c’ha ragione: vedrai che basterà qualche giorno per rimettere a posto le cose, tanto Stefania lo sai com’è fatta…. Fa tante storie ma poi è sempre la prima a tornare sui suoi passi, perché per motivi a noi sconosciuti pare che non riesca a vivere senza de te…. Dai mettete seduto e beviti una biretta che te fa bene, ok?”
    Ezio si sedette piano sullo sgabello mettendosi le mani tra i capelli.
    Giulio: “Te ti preoccupi pe’ queste stupidaggini, Ezio….. Io ce l’ho i problemi, io…. Che non so più che cavolo passa per la testa dei miei figli: Alice è diventata un fantasma, praticamente in casa non ce stà mai…. Rudy pure quando c’è o dorme a letto o dorme in piedi…. Che poi con tutto il tempo che passa a dormire la mattina dovrebbe essere fresco come una rosa, e invece pare un zombie, non c’è mai verso di farlo uscire da quel letto…. Hai capito come sto messo, Ezio? “
    Ezio: “Beh me sembra abbastanza normale….. in fondo quelli c’hanno sedici anni, è sempre un’età un po’ così…. Pure Marco e Walter quando c’avevano sedici anni parevano due zombie quando s’alzavano da letto, non te dicevano mai niente di che facevano, di che pensavano…. E’ l’età, Giulio, l’età…… “
    Cesare: “Eh eh, lo senti? Pure Ezio è d’accordo, solo tu continui a farti un mucchio de problemi…. So’ ragazzi, so’ giovani, è normale che a quell’età cerchino d’allontanarsi un po’ dalla famiglia, non c’è nulla di strano…. “
    Giulio scosse la testa: “Sarà però io continui a non vederci chiaro manco per niente, guarda….”
    Cesare: “Ahò, fa un po’ come te pare…. Te voi preoccupà? E preoccupate…. Tanto non risolvi nulla…. Vuoi risolvere qualche cosa? E allora stasera invece de sdraiarti subito sul divano a vedè la partita de Coppa cerca di farci due chiacchiere con que ragazzi….. Come voi fa a capì qualcosa di quello che c’hanno in testa se sei te il primo a non scambiarci mai una parola?”
    Giulio annuì convinto: “Oh, lo sai che c’hai ragione…. Se loro non mi cercano più per parlare potrei provare a cercarli io… e sentire un po’ che accidenti gli stà passando per la testa, specialmente a Rudy…. Perché a me quel ragazzo non me la racconta giusta…. “

    Capitolo 3

    Rock Studio, tardo pomeriggio….


    “Oh Dio ragazzi, ma è bellissima….. Era quasi un anno che non la vedevo, guarda come è diventata grande…. Stupenda!” Simona prese in braccio la piccola cullandola dolcemente mentre Marco ed Eva la guardavano sorridendo. “E senti com’è tranquilla….. Non piange mai?”
    Eva: “Beh, in questo sembra proprio che abbia preso tutto dalla madre…. E’ quasi sempre tranquillissima e dolcissima… “
    Marco: “La dolcezza è sicuramente della madre, la tranquillità proprio non saprei…. Probabilmente l’ha ereditata da qualche lontano trisavolo, sicuramente non dalla madre…. “ Marco e Simona risero mentre Eva gli dava una pacca sulla schiena scuotendo la testa. Marta guardava incurosita la ragazza che la stava cullando e iniziò a giocare con una ciocca di capelli che le cadeva lungo le spalle.
    Eva sorridendo: “Marta, lascia in pace i capelli di Simona….. “
    Marco prese in braccio la piccola e la sistemò dolcemente nel passeggino: “Eh si amore, ti somiglia sempre di più…. “ Tutti e tre risero insieme mentre dalla porta qualcuno entrava silenziosamente: “Guarda guarda, abbiamo una celebrità tra noi…. Marco Cesaroni che torna dal tour internazionale più trionfale degli ultimi anni… “ Si girarono verso la porta vedendo Franco che veniva verso di lorol. Subito Marco si diresse verso di lui abbracciandolo calorosamente: “Ohi Franco, finalmente ci si rivede…. Era un pezzo che non ci si vedeva…. “
    Franco: “Eh beh, da quando te ne sei andato a raccogliere applausi in giro per il mondo…. Un anno e mezzo di successi…. Sicuramente l’intuizione più felice e fortunata che abbia avuto in tutta la mia vita…. Quando ti sentii cantare la prima volta su quel palco capii subito che avevi la stoffa per sfondare…. E infatti mi sembra che hai sfondato, o sbaglio?”
    Marco, sorridendo un po’ imbarazzato come sempre quando qualcuno si complimentava con lui: “Si, diciamo che non è andata male…. “
    Franco e Simona si guardarono sorridendo, poi lui gli diede una pacca sulla schiena: “Un anno e mezzo di successo e una dozzina di recensioni entusiastiche da parte della critica non hanno smosso di un millimetro la sua modestia…. Questo ragazzo è veramente un caso eccezionale… “
    Franco poi si rivolse ad Eva stringendole la mano: “Io e te non ci siamo mai incontrati, ma avevo immaginato la tua esistenza da quanto iniziai ad ascoltare le canzoni di Marco…. “
    Eva sorrise imbarazzata: “Veramente?”
    Franco: “Beh, non era difficile capire che tutte le canzoni scritte da Marco erano ispirate ad una splendida e tormentata storia d’amore…. L’unico che sembrava non averlo ancora capito era proprio lui…. “
    Marco prese la mano di Eva e l’abbracciò dolcemente: “No no, io lo sapevo benissimo cos’era che mi ispirava e che mi ha sempre ispirato nella mia canzoni…. In qule periodo mi faceva comodo far finta di credere che non fosse così, ma non ci ho messo molto a capire che stavo sbagliando tutto”
    Franco: “Sei tornato oggi?”
    Marco: “Si, stamattina…. Volevamo tornare subito a casa ma poi abbiamo deciso di rimandare a stasera, almeno siamo sicuri di prenderci quasi tutta la famiglia…. Non abbiamo neanche chiamato per avvertire, vogliamo fare una sorpresa…. A proposito Simona, siamo passati dal magazzino di Walter per andare a trovarlo ma non l’abbiamo trovato, poi siamo passati in officina ma non c’era nessuno, né Ezio né Walter…. Si può sapere che fine ha fatto il tuo ragazzo?”
    Simona abbassò lo sguardo con un misto di imbarazzo e indecisione. Eva se ne accorse subito e diede una gomitata a Marco facendoli segno che forse avrebbe fatto meglio a porre la domanda in maniera diversa.
    Marco: “Ah scusa…. Cioè, io…. Io credevo che le cose che fra voi…. Insomma, che andassero sempre bene…. Walter me lo diceva sempre tutte le volte che lo sentivo per telefono…. Ma è successo qualcosa?”
    Simona sospirò scuotendo la testa: “Eh, bella domanda…. Tu lo sai Marco? No perché se lo sai magari potresti illuminarmi, io non saprei proprio che risponderti…. Sono settimane che praticamente ci vediamo soltanto per salutarci, a casa non ci stà mai e a quanto ne so il padre è stato costretto a prendersi un altro aiutante in officina perché lui praticamente non ci va più…. Non so più cosa pensare…. “
    Eva: “Ma avete litigato, avete avuto qualche discussione?”
    Simona scosse la testa: “No, assolutamente…. E’ per questo che non riesco proprio a capire il suo comportamento…. Vabbè ragazzi, non vorrei rovinarvi il vostro ritorno con queste cose senza importanza….. “
    Marco: “No no, anzi.... In effetti sono due settimane che non sento Walter per telefono…. Comunque non preoccuparti, ormai dovresti conoscerlo molto bene, lo sai com’è fatto… “
    Simona: “Eh si, ho avuto modo di impararlo a mie spese”
    Franco: “Sentite ragazzi, se non avete niente in contrario potremo festeggiare il vostro ritorno con una bella cena tutti insieme, che ne dite?”
    Marco: “L’idea sarebbe buona, è che oggi è stata una giornata veramente molto faticosa, fra il viaggio e tutto il resto… sinceramente non me la sento di portare la piccolina in giro per ristoranti, stasera… Che dici amore?”
    Eva: “Eh si, mi sembra un pochino stanca…. Sarà meglio non farle fare altri straordinari per oggi…. “
    Simona: “Vabbè ragazzi, che problema c’è? Possiamo mangiare qui, tutti insieme…. Tanto stasera il locale è chiuso, ci facciamo portare qualcosa qui senza bisogno di dover andare tanto in giro, che ne dite?”
    Marco si scambiò un’occhiata con Eva e poi annuì sorridendo: “Va bene dai…. Tanto a casa non ci stanno nemmeno aspettando, quindi possiamo anche rincasare un po’ più tardi… “
    Eva: “Beh, sarebbe carino se ci fosse anche Walter…. Marco, perché non provi a fargli una telefonata per senire dove diavolo è andato a cacciarsi?”
    Marco: “Beh oggi c’ho provato tre volte ma era…. “
    “Sempre staccato, ovviamente…. “ lo anticipò Simona con un’espressione rassegnata.
    Marco: “Vabbè, io ci riprovo un’altra volta però non vi prometto nulla…. “
    Camminò piano fino in fondo al locale e compose il numero di Walter. Dopo quattro squilli, ecco che finalmente rispose al telefono: “Pronto, chi è?”
    Marco: “Pronto Walter….. Sono io, Marco…. “
    Walter: “Ah ah, il nostro cantante di successo….. Fa piacere che ogni tanto ti ricordi del tuo vecchio amico che hai lasciato alla Garbatella…”
    Marco: “Guarda che me ne sono ricordato pure troppo….. E’ tutto il giorno che ti cerco, e non sono nemmeno l’unico…. Si può sapere dove sei finito?”
    Walter: “Come dove sono finito…. Sono…. So’ in officina, stò lavorando….. Mamma mia non ti dico che giornata stressante che ho avuto oggi, con papà che non c’ha mai voglia di fare niente…. “
    Marco: “Eh beh, non è difficile capire da chi abbia preso il figlio allora….”
    Walter: “Eh già, non è difficile capire…. No scusa, forse non ho afferrato bene l’ultima battuta, ti dispiacerebbe ripeterla?”
    Marco, abbassando la voce e voltandosi verso la porta: “Lascia perdere…. La vuoi smettere di sparare cavolate Walter…. Tu l’officina oggi non te la sei neanche sognata…. “
    Walter: “Ah ah, questa è buona…. E te come faresti a saperlo, so’ proprio curioso…. “
    Marco: “Lo so perché ci sono passato e non c’eravate ne te ne tuo padre…. “
    Un attimo di silenzio dall’altra parte del filo.
    Marco: “Walter…. Ohi Walter, ci sei ancora….?”
    Walter: “Si si, ci sono, ci sono…. O almeno, per adesso ci sono perché mi stà venendo un leggero mancamento….. “
    Marco: “Piantala di scherzare e vieni al Rock Studio….. Dai, siamo tornati stamattina, ho finito l’X Tour…. Restiamo a cena da Franco e Simona, e certo sarebbe meglio per te che ti facessi vedere almeno stasera, perché Simona… “
    Walter: “Simona…. Che? Che dice Simona?”
    Marco, scuotendo la testa: “Niente, che vuoi che dica…. A parte il fatto che non ha la benchè minima idea di dove passi le tue giornate da un mese a questa parte è felice come una Pasqua….. Allora, ti vuoi spicciare a venire qu’…. Poi dopo facciamo due chiacchiere e con molta calma mi spieghi cosa accidenti stai combinando… Va bene?”
    Walter: “Va bene, va bene…. Ho capito…. Tempo una mezz’oretta per arrivare e sono da voi, ok?”
    Marco: “Ok, ma sbrigati”
    Marco chiuse la comunicazione e tornò verso Eva e Simona con uno sguardo rassicurante: “Perfetto, il nostro eroe sarà qui entro mezz’ora…. Mi ha detto che arriva subito”
    Simona: “Meno male và…. Ma te l’ha detto dov’era?”
    Marco: "Beh, veramente sai.... Non gliel'ho chiesto.... Gli ho solo detto che eravamo tornati questa mattina e che stasera mangiavamo tutti insieme al Rock Studio.... "
    Simona sospirò alzando gli occhi al cielo, mentre Eva le mise una mano sulla spalla: "Vabbè dai, quando arriva glielo chiedi no? Che problema c'è... "
    Simona: "Nessuno. Vabbè ragazzi, io vado ad ordinare la cena.... Vi fidate o preferite darmi un menu?"
    Marco: "Per stavolta ci fidiamo, ma non ti ci abituare"
    Mentre Simona usciva dalla stanza Marco ed Eva si avvicinarono a Franco.
    Marco: "Oh ma te ne sai niente?"
    Franco: "Io? E che vuoi che ne sappia.... Della sua vita privata lei mi ha sempre detto molto meno di niente, per cui non so proprio che dirti.... E ovviamente non so nemmeno come aiutarla"
    Eva: "Però è strano che Walter si comporti in questo modo.... Non è da lui.... Vorrei tanto sapere che cosa c'è sotto......"
    Marco: "Vabbè dai, ora non esageriamo.... Sarà un momento un po' così, lo sai com'è Walter... "
    Eva: "Si lo so.... Speriamo che tu abbia ragione, perchè io ho la sensazione che si sia cacciato in qualche casino come al suo solito"



    Casa Cesaroni, poco prima di mezzanotte....


    Marco si fermò sul pianerottolo e tirò fuori piano piano le chiavi di tasca, facendo cenno ad Eva di non fare rumore.
    Eva: "E dai Marco, ma perchè dobbiamo entrare in casa nostra come due topi d'appartamento?"
    Marco: "Ma perchè abbiamo fatto troppo tardi, dai.... non possiamo mica svegliare tutta la famiglia a quest'ora.... Noi entriamo in casa e stanotte dormiamo in soggiorno... vedrai che faccia che faranno Giulio e Lucia quando scenderanno in cucina e ci troveranno sul divano.... "
    Aprì piano la porta ed entrò per primo senza accendere la luce tenendo in mano due valigie. Le appoggiò sul pavimento e poi fece cenno ad Eva di portare dentro il passeggino con la piccola.
    Marco: "Senti, intanto sistemiamo queste due di valigie e poi torniamo a prendere anche il resto che ci è rimasto in macchina.... "
    Marco fece qualche passo verso il soggiorno con le valigie in mano, ma mentre si avvicinava al divano inciampò su qualcosa che era sul pavimento: cercò di mantenere l'equilibrio ma prima fece cadere le valigie a terra e poi cadde in avanti, atterrando per sua fortuna sul divano. Appena si appoggiò al divano qualcuno sobbalzò urlando sotto le coperte:
    "Oddio ciu ciu, non mi ammazzare.....pietà ciu ciu, te giuro che non lo faccio più, non lo faccio più....!"
    Dal pavimento dove era inciampato Marco qualcuno si alzò di soprassalto: "Oddio ce stanno i ladri, ce stanno i ladri Giulio....! Mortacci vostri, se ve piglio ve scortico come un pezzo de' legno..... " Cercò di alzarsi dal pavimento ma ricadde subito a terra toccandosi la caviglia e imprecando: "Ah..... ! 'Sti zozzi infami m'hanno azzoppato.... Ezio.... Ezio, 'ndo cavolo stai, Ezio.... deficiente....!"
    Eva rimase per un attimo interdetta da tutto quel baccano, poi cercò a tentoni l'interruttore e finalmente riuscì ad accendere la luce. Ecco come si presentava la scena: zio Cesare che con una gamba stava ancora nel sacco a pelo e con l'altra zoppicava sul pavimento, con in mano un vaso di fiori pronto a lanciarlo verso il divano; Marco con le gambe all'aria sul divano e la testa appoggiata sul pavimento; Ezio che stava mezzo fuori dalle coperte mettendo in mostra la canottiera bianca e un paio di mutande a pois con lo sguardo di chi aveva appena incontrato un fantasma per strada.
    Dulcis in fundo, a pochi metri da Eva c'era Rudy che si era fermato mentre stava scendendo le scale che la guardava come fulminato sulla via di Damasco.
    Rudy: "E.... Eva.....? " Si voltò guardando in soggiorno e vide Marco che puntava le mani sul pavimento cercando di rialzarsi dal divano appoggiandosi con tutto il peso del corpo su Ezio che sobbalzò di nuovo sul divano: "Aho, e statte fermo che me stai a schiaccià! Ammazza oh, certo che non ce stanno più i ladre de 'na volta, manco reggersi in piedi sanno oh... "
    Eva rimase per un attimo ferma all'entrata del soggiorno e poi riguardò per un attimo tutta la scena senza riuscire a trattenere una risata: "Zio Cesare..... Ma che ci fai accampato in soggiorno con un sacco a pelo?" Lui la guardò posando piano il vaso di fiori e cercando di liberarsi del sacco a pelo. Poi Eva si rivolse verso Ezio: "E te che ci fai sul divano? E tu Rudy.... Mi spieghi dove te ne vai a mezzanotte vestito come Batman?"
    Superato lo stupore iniziale, Rudy corse verso Eva abbracciandola forte e sollevandola quasi dal pavimento: "Non ci posso credere, siete tornati.... siete tornati!!!"
    Anche Cesare si alzò in piedi zoppicando vistosamente: "Oh Madonna mia.... Ma siete voi, i figlioli prodighi che tornano a casa!!! "
    Ezio si alzò dal divano insieme a Marco e lo guardò mettendosi le mani nei capelli: "Ma allora eri tu che me sei zompato addosso mentre dormivo sul divano.... me stavo pure a fà un bel sogno.... "
    Marco: "Si, infatti l'ho sentito, eri proprio il ritratto della felicità....."
    Intanto si accesero tutte le luci al piano di sopra: Giulio scendeva piano le scale seguito da Lucia e Pamela che si nascondevano dietro la schiena: "Aho, ve state ferme voi due che a momenti me fate cascà de sotto!!" Quando arrivarono in fondo alle scale rimasero per un attimo senza parole, e poi Giulio e Lucia corsero ad abbracciare Eva.
    Giulio: "Eva... Marco.... Oh Signore, ma che c'è fate quà, quando siete arrivati?"
    Marco: "Beh papà, non è difficile immaginarlo, tu che dici...."
    Giulio: "Marcolì.... vieni quà, fatti abbracciare!! "
    Marco si avvicinò al padre che lo abbracciò tanto forte che credette di soffocare: "Piano papà, piano, sennò mi sa che ti libererai di me molto presto.... " Giulio gli diede una pacca sulla testa e poi abbracciò piano anche Eva: "Ciao tesoro.... Come stai?"
    Eva: "Bene bene.... E' bello tornare a casa.... "
    Giulio e Cesare rimasero per un attimo fermi davanti alla porta quando videro il passeggino della piccola. Che, come al solito, nonostante il fracasso infernale non aveva fatto neanche una piega.
    Lucia: "Ma c'è anche la nostra piccola.... Marta, tesoro, vieni quì..... " Si avvicinò al passeggino e la prese in braccio. Marta si aggrappò subito alle spalle di Lucia che la guardò dolcemente: "Oddio.... Ma come è cresciuta.... Tesoro, sei bellisima sei...."
    Cesare: "E certo.... Il marchio di fabbrica Cesaroni non sbaglia mai....."
    Ezio: "Oddio, 'na volta se sbagliato.... quando ha fabbricato te ce doveva avere il mal di testa....."
    Dalle scale arrivarono correndo Mimmo, Alice e Matilde. Mimmo appena vide Marco gli andò incontro e gli saltò addosso rischiando quasi di farlo cadere: "Marco..... Marco sei quì!! Evviva, Marco è tornato.... Marco è tornato.....!!"
    Alice: "E certo, chi poteva essere a fare tutto questo baccano se non la famiglia Cesaroni al completo!" Eva sorrise abbracciando la sorella, mentre il trio della bottiglieria era intento ad osservare minuziosamente la piccola.
    Giulio: "Certo che Marco c'ha dato una nipotina bellissima..... "
    Ezio : "Ehi piccolina, vieni quì.... Guarda l'uccellino.... guarda l'uccellino.... "
    Cesare gli diede una pacca sulla schiena facendolo sobbalzare: "Ma la voi piantà.... Hai visto mai che ce cresce con lo stesso shock che ha avuto tu' figlio la prima volta che t'ha visto in faccia.... "
    Ezio: "Ahò, per tua norma e regola so' stato io ad occuparmi dei primi passi de' mio figlio, hai capito?"
    Cesare: "Eh infatti se so' visti i risultati, guarda come stà combinato quel disgraziato..... "
    Giulio: "Voi due... La prossima discussione che ve sento fare ve sbatto fuori a pedate, tutti e due.... chiaro?"
    Marco sorrise, scuotendo la testa e guardandosi intorno: "Sbaglierò, ma ho come l'impressione che questa casa sia leggermente più affollata di quando l'abbiamo lasciata.... e se possibile anche più strana.... meno male che siamo entrati noi, se entrava Barilon è capace che lo portavano al manicomio...."
    Tutti i presenti risero all'unisono.
    Giulio: "Si.... E' una storia un po' lunga da raccontare.... Diciamo che un po' per un motivo e un po' per un altro abbiamo provvisoriamente...." e guardò prima Cesare e poi Ezio che fecero i finti tonti "..... qualche inquilino in più in casa.... Vabbè, comunque calma e sangue freddo che per stasera una soluzione la troviamo..... "
    Ezio: " E certo, che problema c'è... Cesare se ne và a dormì da qualche altra parte, così io cedo il divano letto ai ragazzi e me prendo il suo sacco a pelo... Che ne dite? Non fa una grinza.... "
    Cesare non lo fece nemmeno finire di parlare che gli diede una pedata tanto forte sugli stinchi che lo fece sobbalzare: "Certo che te senza sparà frignacce non ce poi stare manco per due secondo consecutivi eh?"
    Ezio: "Mortacci tua.... Ahò, era solo un'idea.... "
    Marco ed Eva si guardarono e poi scoppiarono a ridere mentre tutti gli altri gli guardavano sorpresi.
    Giulio: "Beh ragazzi, che succede?"
    Marco scosse la testa abbracciando Eva e poi andò da suo padre mettendogli una mano sulla spalla: "Niente pà.... E' solo che tu non hai nemmeno idea di quanto ci sia mancato tutto questo casino appena mettevamo piede in casa.... Tutta queste gente che và e viene su e giù per le scale, Ezio e zio Cesare che si azzuffanno e che cercano di far divertire la piccola con i loro modi maldestri.... Ci mancavano tanto i Cesaroni, papà.... "
    Eva sorrise prendendo in braccio la piccola: "E tu che dici piccola? Anche a te mancavano i Cesaroni?"
    Tutti si voltarono verso la piccola guardandola dolcemente mentre Eva la sollevava tra le braccia.
    Marta guardò incuriosita tutta quelle gente davanti a lei, poi si aggrappò con le manine alla maglietta della mamma e disse a voce alta: "Mamma..... Pappa..... Pappa Mamma.....!!!"
    Eva la guardò un attimo e poi scoppiò a ridere, seguita poi da tutto il resto della famiglia che si avvicinò a lei ricoprendo la piccola di complimenti, mentre Marco sorrideva accanto a Rudy e Mimmo.
    Marco: "Eh si, ora siamo proprio tornati tutti a casa.... !"


    Fine episodio
     
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  9. jameskirk88
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    Con un po' di ritardo, ecco la prima parte del vecchio episodio 2 :100: :100:


    Episodio 2 - Segreti e Bugie




    Mimmo: "Oggi è il giorno che io e tutti i ragazzi aspettiamo con ansia per tutta la settimana: è domenica, e finalmente non si va a scuola. Di solito non mi sveglio prima delle 10, ma stanotte non sono proprio riuscito a chiudere occhio: ieri sera infatti Marco ed Eva sono tornati a casa insieme alla piccola Marta dopo quasi due anni passati in giro per il mondo. Finalmente noi Cesaroni siamo di nuovo tutti al completo..."

    Scendendo dalle scale si ferma per un attimo davanti al soggiorno provvisoriamente trasformato in una specie di accampamento: Ezio e Cesare che dormivano poco distanti sul pavimento in due sacchi a pelo, Giulio e Lucia che si erano fatti piccoli piccoli per entrare tutti e due nello stesso divano....

    Mimmo: "Papà e Lucia erano talmente felici per il ritorno di Marco ed Eva che gli hanno perfino lasciato la loro camera a disposizione per la notte, e si sono accontentati di dormire in soggiorno. Certo che la vita a volte è proprio strana: qualche anno fà se solo papà si fosse immaginati Marco ed Eva che dormivano insieme probabilmente gli sarebbe venuto un infarto, come successe quando lui e Lucia gli beccarono che dormivano nel loro letto...."

    Mimmo risalì piano le scale ed aprì piano la porta della sua stanza: "Eppure non sono l'unico che stamani di dormire non ne ha proprio voglia...."
    Guardò Rudy che se ne stava disteso sul letto a faccia in su con gli occhi spalancati intento a guardare il soffitto. Mimmo scosse la testa e poi andò piano piano verso la camera da letto dei genitori.
    Marco ed Eva erano abbracciati sul letto, anche loro già svegli. Mimmo gli guardò sorridendo rimanendo per un attimo fermo sulla porta.
    Marco: "Hai visto amore? E te che ti preoccupavi tanto per papà e Lucia.... stanotte ci hanno fatto perfino dormire nel loro letto, praticamente una specie di miracolo..... Non credevo che avrei vissuto tanto da vedere questa scena.... "
    Eva rise accoccolandosi tra le braccia di Marco: "Beh, in effetti mi hanno colta un po' sorpresa con questa uscita... non me la sarei mai aspettata.... comunque non sanno ancora tutte le novità.... ieri sera non mi è sembrato proprio il caso di sparare la grande notizia..... Cioè, ma hai visto come stavano combinati?"
    Marco: "Si infatti.... ma io non c'ho mica capito niente..... Che diavolo ci facevano Ezio e Cesare accampati in salotto?"
    Eva: "Beh, per Ezio non è difficile immaginarselo......" risero entrambi "..... per Cesare non lo so, ma ci sono anche Pamela e Matilde a casa.... chissà che hanno combinato...."
    Marco: "E chi lo sa.... Però entrare in casa e ritrovarseli tutti quì è stato..... bellissimo.... Più bello di come me lo ero immaginato.... a parte il fatto che stavo per rompermi l'osso del collo inciampando su zio Cesare....."
    Eva: "E ti ha detto anche bene..... Se non accendo la luce in tempo ti ritrovavi con il vaso da fiori di mamma in testa!"
    Marco ed Eva si baciarono sulle labbra e poi si guardarono per istanti interminabili negli occhi con il sorriso dipinto sulle labbra. Eva scostò un ciuffo ribelle dagli occhi di Marco e poi lo guardò sorridendo furbescamente.
    Marco: "Beh, che c'è? Perchè mi guardi così?"
    Eva: "Niente niente.... Pensavo solo alla gioia che ti ho letto negli occhi quando ti sei abbracciato con Giulio, o quando Mimmo ti è saltato addosso facendoti quasi cadere.... o quando dopo il brindisi di mezzanotte hai cominciato a discutere con Giulio, Cesare ed Ezio cercando di capire a chi somigliasse di più la nostra piccolina.... "
    Marco sorrise e poi annuì un po' dubbioso: "Si..... E allora?"
    Eva: "E allora...... Sei proprio sicuro di quello che stai per fare?"
    Marco: "Cioè?"
    Eva: "E dai Marco, la smetti di fare il finto tonto come sempre..... Lo sai benissimo di cosa stò parlando.... Io lo so quanto sei legato a tuo padre, a tuo zio, ai tuoi fratelli..... e tu dovresti sapere che per me è esattamente la stessa cosa.... Siamo a casa Marco, siamo di nuovo a casa.... Sei sicuro di volertene andare così presto?"
    Marco rise accarezzando piano i capelli di Eva: "I Cesaroni mi sono mancati, è vero.... Ma se immagino tutto quello che abbiamo davanti e che dobbiamo ancora fare insieme non riesco a pensare ad altro.... Ma ci pensi? Io e te insieme che cresciamo la nostra bambina nella nostra casa, che le insegniamo a camminare, a colorare, a disegnare, a scrivere.... Quattro anni fà quando arrivasti in casa nostra una cosa del genere non riuscivo ad immaginarmela neanche nei miei sogni, perchè mi sembrava talmente bella da essere irrealizzabile: e.... e invece adesso è vera, stà succedendo proprio a noi..... ed è talmente splendido che non riuscirei ma a descrivere quello che ho provato nell'ultimo anno e mezzo e che sto provando adesso, mentre sono insieme a te in un posto dove mai in vita mia avrei pensato di stare se non con una sbarra di ferro sulla porta..... io te e lei siamo una famiglia, magari non come quella a cui eravamo abituati, ma lo siamo.... e io non chiedo di meglio che passare tutta la mia vita in questa famiglia.... Se poi avremo nostalgia di gente che dormono sui pavimenti, delle corse a chi arriva prima in bagno, di discussioni a tavola.... insomma, se avessimo nostalgia dei Cesaroni, non dovremo fare altro che tornare quì e bussare alla porta.... Tanto mica ci trasferiamo a Milano, cercheremo un appartamento che sia il più possibile vicino a Casa Cesaroni, magari anche alla Garbatella.... e non ci trasferiremo prima di averlo trovato....."
    Eva sospirò e poi saltò sopra a Marco che le circondò la schiena con le braccia: "Ma dov'è finito il ragazzo che si aggrappava timido alla sua chitarra e che veniva sempre in camera mia a chiedermi consigli sull'amore?"
    Marco avvicinò piano le sue labbra a quelle di Eva: "E' più vicino di quello che pensi, credimi.... "
    Mentre stavano per baciarsi, Eva si fermò e girò piano la testa verso la porta, accorgendosi che Mimmo stava facendo capolino da uno spiraglio appena aperto. Sorrise scuotendo la testa e poi si mise a sedere sul letto: "A mamma e Giulio ancora non l'abbiamo detto, ma visto che ci siamo possiamo informare almeno un membro della famiglia, non ti pare amore?"
    Marco: "Cosa? Che dici?"
    Eva indicò a Marco la porta e anche lui si accorse di Mimmo che gli stava guardando un po' imbarazzato.
    Mimmo: "Ehm.... stavo..... cercavo...... "
    Eva: "Dai smettila di balbettare e vieni dentro"
    Mimmo si avvicinò piano al letto dopo aver chiuso la porta. Eva gli fece cenno di sedersi proprio in mezzo a loro. Lui gli guardò entrambi e poi disse: "Scusate.... Io non volevo spiare, ma ho sentito che stavate parlando e non volevo disturbarvi...."
    Eva e Marco gli accarezzarono la testa guardandosi sorridendo.
    Mimmo: "Volete andare via?"
    Eva: "Mimmo tesoro.... Io e Marco stiamo insieme da quasi due anni, ci siamo abituati a dormire nello stesso letto, ad avere una stanza tutta per noi, uno spazio tutto per noi e per la piccolina.... Quì saremo in otto, praticamente due famiglie e mezza.... Come facciamo a restare tutti sotto lo stesso tetto? Purtroppo casa Cesaroni non è abbastanza grande per dare a tutti l'intimità che cercano.... "
    Mimmo, guardando prima Marco e poi Eva: "Eh lo so, avete ragione..... Però a me dispiace che ve ne andiate un'altra volta.... "
    Marco: "Ma no Mimmo..... Noi siamo tornati, e non andremo più via...... Vedrai, troveremo una casa quà vicino e torneremo quì talmente tante volte al giorno che alla fine ti verrà voglia di cacciarci di casa.... "
    Mimmo: "E' più facile che mi venga voglia di venire a casa vostra per dirvi di venire più spesso.... "
    Eva e Marco si guardarono per un attimo e poi abbracciarono insieme Mimmo che si strinse forte ai due ragazzi.

    Mimmo: E'' proprio vero che i segreti sono come i cereali nel latte.... più cerchi di nasconderli e più che loro tornano sempre a galla. Ma se è anche vero che le bugie hanno le gambe corte e il naso lungo, credo che fra poco in casa nostra ci saranno molti nani con un naso lungo lungo...."


    Poco dopo, al piano di sotto.....


    Cesare: "Ah.....!! Te venisse un bene..... Ezio, deficiente, la voi piantà de tirà calci nel didietro, questo sarà il ventesimo che mi prendo.... Ma perchè non mangi un po' meglio prima d'andà a letto la sera a cena?"
    Giulio nascose la faccia sotto il cuscino del divano: "Oh Signore, ma la volete piantà de fà casino, so' manco le otto e mezza del mattino.... "
    Cesare: "E certo, parli bene te.... Spaparanzato sul divano accanto a tu' moglie.... te vorrei vedè sdraiato sul pavimento co' accanto questo pericolo pubblico.... c'ho un sedere che sembra d'essere stato dieci ore sotto il sole da quanto è rosso... mò basta....!"
    Ezio, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando: "Aho, ma se po' sapè che è stò casino.... un disgraziato non pò manco dormì un'ora in pace in questa casa....."
    Cesare alzò gli occhi al cielo e poi cercò di tirarsi su faticosamente: "Vabbè và, lasciamo perdere.... E' meglio che m'alzo sennò finisce male, tanto ormai chi ce la fà a dormì...."
    Ezio: "Ecco bravo, magari se me porti anche una tazzina de caffè che de mattina me piace parecchio.... "
    Cesare prese il sacco a pelo e lo scaraventò sopra ad Ezio: "Lo sai dove te lo metterei il caffè.... E poi se meraviglia pure se la moglie lo caccia de casa...."
    Ezio: "Ammazza Cesare, era 'na domanda, non te scaldà tanto.... "
    Giulio prese in mano il cuscino e lo scaraventò addosso a Ezio che ricadde sul pavimento: "Madonna mia, manco i ragazzini in campeggio.... ma se po' sentì questa caciara all'otto e mezza di domenica mattina??"
    Ezio: "Aho, ma che ce l'avete tutti con me stamani.... "
    Giulio si alzò piano dal divano insieme a Lucia, entrambi sbadigliando: "Vieni Lucia và, tanto quì de dormì non se ne parla proprio...."
    Andarono in cucina dove Cesare si era già messo a sedere a capo tavola: "Giulio, lo sai che te dico? M'hai convinto.... Stamani vado a cercà un appartamento in affitto, caccio i soldi che servono dalle tasche e stasera me vado a dormì.... a dormì, hai capito? Perchè quà stanotte tutto s'è fatto tranne che dormire...."
    Giulio: "Eh già, chissà de chi è la colpa Cè.... Tra te e lui proprio non saprei chi scegliere, roba da non ci credere...."
    Cesare: "Eh certo, magari se ce venivi te a dormì in un sacco a pelo accanto a uno che a ogni zanzara che sente ronzà pensa che sia la moglie che viene a farlo fuori.... "
    Lucia: "Vabbè Cesare, anche tu però cerca di capire.... Lo sai che stà passando Ezio in questo periodo.... "
    Cesare: "Eh come no.... grosso modo quello che passa sua moglie tutte le volte che và a letto con lui... Altro che tappi nelle orecchie ce vorrebbero.... "
    Ezio entrò in cucina stropicciandosi gli occhi: "C'è una tazza de caffè.... ?"
    Giulio: "Se hai pazienza d'aspettà un attimo ora arriva anche il caffè, mettete seduto dai.... "
    Non aveva nemmeno finito di parlare che sentì bussare alla porta. Lucia fece cenno a Giulio che sarebbe andata lei ad aprire. Appena aprì la porta si trovò davanti Stefania: "Ciao Stefania.... ehm, che bella sorpresa...."
    Stefania: "Lucia lascia perdere, tanto lo so che il cinghiale è venuto a dormire quì e che ora è sicuramente al tavolo di cucina pesticciando perchè ancora non ha avuto il caffè, c'ho preso?"
    Lucia: "Beh, si.... Ezio ha dormito quì stanotte..... "
    Stefania: "Ecco appunto, ora fammi entrare che tanto non ci metto molto a dirgli quello che gli devo dire.... "
    Stefania oltrepassò Lucia che rimase per un attimo interdetta prima di chiudere la porta.
    Ezio, che non si era accorto della presenza della moglie, parlava con Cesare: "Ah capito, quella se crede de spaventamme, de mettemi paura, ma non lo sa chi è Ezio Masetti.... "
    Stefania: "Oddio, non è che serve un genio per capirlo, comunque se te non ci fossi arrivato te lo dico io: è un deficiente che se gareggiasse per il guinnes dei primati gli altri concorrenti manco comincerebbero la gara perchè saprebbero di non avere neanche mezza chance..."
    Ezio si girò di scatto facendo quasi cadere la sedia e poi si alzò in piedi: "Ciu Ciu, amore mio....."
    Stefania: "Non t'azzardà a chiamarmi amore mio o te faccio un bozzo anche dall'altra parte, ce siamo capiti??"
    Ezio si rimise subito a sedere annuendo piano con la testa.
    Giulio: "Vabbè Stefania, stai calma... Vuoi una tazza di caffè?"
    Stefania: "La valeriana ce vorrebbe, magari doppia.... "
    Lucia: "Dai siediti un attimo e cerchiamo di calmarci, va bene....?
    Stefania si mise a sedere su una sedia stando bene attenta a non avvicinarsi troppo a Ezio, e poi si girò verso di lui: "Senti un po', ieri sera per puro caso sono passata dall'officina e tanto per cambiare te non c'eri....."
    Ezio: "Ah no? Pensa te, sei arrivata proprio in quei cinque minuti che ero andato in bottiglieria a famme 'na biretta...."
    Stefania: "Eh già, pensa che sfortuna.... Ad ogni modo, ho fatto due chiacchiere con quella dark femme che te tieni in officina....."
    Ezio: "Oddio Ciu Ciu, non è c'hai fatto qualche gesto inconsulto e mò vado in officina e me la ritrovo impacchettata da qualche parte...."
    Stefania: "No, e perchè mai..... Anzi, devo dire che è stata una conversazione molto proficua...."
    Ezio, sorpreso: "Ah si.....? Bene, so' contento...."
    Stefania: "Non credo proprio Ezio.... Che è questa storia che Walter non viene più a lavorà in officina?"
    Ezio, sforzandosi di ridere: "Ah ah ah.... Walterino nostro che non và in officina.... A Stefà ma che stai a dì? S'è dovuto assentare per qualche giorno perchè aveva da cercare de' pezzi pe' delle riparazioni che aveva da fà, così' ne ho approfittato e l'ho mandato un po' in giro dai fornitori... Sai, col lavoro che c'abbiamo in officina ce mancano sempre pezzi a destra e a manca...."
    Stefania: "E un pezzo di ricambio per la testa tua te lo sei fatto portà da Walter? E visto che c'era magari potevano prenderne anche uno per se perchè gli avrebbe fatto comodo.... Allora Ezio, si può sapere che cavolo state combinando te e quell'altro scioperato de' mio figlio?"
    Ezio: "Ma che dovemo combinà, Stefania.... niente, non stà succedendo niente nè a me nè tantomeno a Walter.... "
    Stefania: "Ma pensa te.... La signora in nero m'ha raccontato una storia un po' diversa... "
    Ezio cercava di fare l'indifferente ma già stava cominciando a sudare freddo: "Ah si.... E che t'avrebbe detto Veronica?"
    Stefania: "Mah, c'ho scambiato due chiacchiere e mi sono accorta che incredibilmente la ragazza sembra possedere un cervello, a differenza del suo spasimante... M'ha detto che è stato tutto un equivoco, che lei non aveva nessuna intenzione di creare problemi nè di farci litigare e che quando t'ho beccato col sorcio in bocca in realtà era lei che ti era cascata addosso perchè era inciampata su uno degli attrezzi che te lasci sempre in giro in officina.... "
    Ezio: "Eh certo che è andata così, io te l'ho sempre detto.... Non è successo niente, lo voi capì si o no? Allora è tutto risolto, ce siamo chiariti, posso tornà a casa stasera... "
    Stefania: "La ragazza però mi anche detto che un paio di settimane fà Walter è tornato in officina, dopo che per quindici giorni non s'era mai visto, tanto che te eri stato costretto ad assumere qualcun altro per lavorare al posto tuo.... Dice che ve siete appartati in un angolo e avete cominciato a discutere molto animatamente.... dopo di che, Walter ha preso baracca e burattini e se ne andato mandandoti al diavolo.... Ora, evitando altri patetici tentativi di negare l'evidenza, tu mi devi dire per filo e per segno che diavolo è successo con Walter, perchè quel disgraziato non và più a lavorare da un mese, e soprattutto dove cavolo passa le sue giornate.... L'hai capita la domanda o hai bisogno dello spelling?"
    Ezio passò lo sguardo su tutti i presenti prima di incrociare quello della moglie passandosi le mani fra i capelli.
    Stefania: "Guarda che se cerchi una via di fuga è meglio che lasci perdere.... Io voglio sapere che stà succedendo a nostro figlio.... So che a te il fatto che una madre se preoccupi del figlio può sembrare una cosa fuori dal mondo, però per me non è così.... Allora, te decidi a parlare si o no?"
    Ezio: "Ma porca miseria, possibile che me metto sempre in queste situazioni.... Stefà, io non lo so che c'ha Walterino, non ne ho idea.... E' vero, è un mese che non viene più in officina... "
    Stefania guardando Lucia: "Hai capito, è un mese che non viene più in officina.... e io adesso lo so, hai capito? Adesso.... E quando avevi intenzione di informare pure me di questa novità?"
    Ezio: "E quando, Stefà, quando.... Io te lo volevo dì, ma prima di farlo ce volevo vedè un po' più chiaro su questa storia, tutto quì.... Magari te preoccupavi per una sciocchezza...?"
    Stefania: "Una sciocchezza? Nostro figlio non si sa più dove và, con chi và, con chi stà e che cavolo fà da un mese a questa parte e lui la chiama 'na sciocchezza.... Ascoltami Ezio, e ascolta bene perchè te lo dico una volta sola: io adesso vado al magazzino per vedere se quel cretino è in casa, se non c'è tu vai là, ti apposti al magazzino e l'aspetti finchè non torna, poi ce parli e te fai dire che diavolo stà combinando e possibilmente lo convinci a tornare a lavorare... "
    Ezio: "Vabbè ma oggi è domenica, quello è capace che stà fuori tutto il giorno, che faccio l'aspetto fino a stasera?"
    Stefania: "Perchè? Te salta l'appuntamento al cinema con l'amichetta tua?"
    Ezio: "L'appuntamento... Ma che stai a dì, chi ce l'ha l'appuntamento con l'amichetta.... E soprattutto chi ce l'ha l'amichetta...."
    Stefania: "Beh perfetto, allora c'hai tutta la domenica libera, per te non dovrebbe nemmeno essere una novità visto che pure i giorni feriali per te so' sempre domeniche, per cui.... "
    Ezio: "Vabbè ho capito, ce parlo io co' Walterino, poi stasera quando torno a casa te racconto tutto...."
    Stefania: "Eh no caro mio.... tu stasera dormi in officina, e sottolineo in officina, così magari togli anche il disturbo a Giulio e Lucia che te tengono quì da tre giorni: se quando domani passo davanti all'officina vedo Walter che lavora mi fermo e ci faccio due chiacchiere, e te domani sera te ne torni a casa.... In caso contrario, ti consiglio di andarti a comprare una bella materassa ergonomica da sistemare in ufficio perchè ce dovrai passare parecchio tempo.... "
    Ezio: "No scusa, non me pare d'avè capito bene l'ultima parte del discorso.... "
    Stefania: "In sintesi, se mio figlio non ritorna a lavorare per colpa tua tu in officina ce dormi fino all'anno prossimo.... Ho chiarito meglio il concetto ora?"
    Cesare, scambiandosi un'occhiata con Ezio: "Cristallino...."
    Stefania: "Meglio così. Ora vado che magari riesco a beccare quel disgraziato ancora a letto.... " Uscendo dalla cucina Stefania notò una valigia sistemata accanto al divano: "Ma che te sei avvantaggiato? Hai già portato la roba tua dai Cesaroni?"
    Lucia: "Ma no Stefania, quella è la valigia dei ragazzi.... Non te l'ho detto, ieri sera sono tornati..... "
    Stefania: "No.... Marco ed Eva con la piccolina?"
    Lucia: "Eh si, c'hanno fatto una sorpresa... "
    Stefania: "E dove stanno?"
    Giulio: "Gli abbiamo fatti dormì nella nostra camera da letto per stasera.... Stanno ancora su.... "
    Stefania: "Gli saluterei volentieri ma viste le circostanze non gli vorrei disturbare.... Magari sarà per la prossima volta, scusa ma mò c'ho fretta.... Gli fate tanti saluti da parte mia? E date un bacio alla piccolina.... "
    Lucia: "Certo, stai tranquilla.... In tutti i sensi..... "
    Stefania, voltandosi prima di uscire: "Si, tranquilla una cifra con 'sti due disgraziati.... Vabbè, ci si vede Lucia.... "
    In cucina, Giulio e Cesare guardarono a turno Ezio che cercava di far finta di niente mentre beveva il caffè.
    Giulio: "Ezio sei sicuro d'aver detto tutto a Stefania, si.... "
    Ezio: "Eh certo che so' sicuro.... Che domande fai...."
    Cesare: "No perchè se per sbaglio Stefania scopre che tutta la verità non l'hai detta, è capace che ce trovamo te, impacchettato da qualche parte in officina...."
    Ezio: "Dici.....?"
    Cesare: "Dico....!"
    Ezio: "Vabbè ma che problema c'è? Io gli ho detto tutto quello che sapevo de nostro figlio, so' tranquillo... mo' dopo ce vado a fà due chiacchiere e se risolve tutto"
    Giulio: "Eh speriamo, sennò stanotte una bella dormita in officina non te la leva nessuno...."


    Camera dei ragazzi, ore 10,30

    Rudy: "No.....! Ma chi ha acceso la luce??! E dai, almeno oggi fatemi dormire...."
    Eva: "Ah scusa Rudy, non m'ero accorta che sono solo le 10 e mezza del mattino...."
    Rudy sbuffò e nascose la testa sul cuscino: "E dai, c'ho sonno, fammi dormì altri cinque minuti..."
    Eva si avvicinò al letto e tirò via tutte le coperte dal letto: "Rudy alzati.... dai, guarda che io e te dobbiamo parlare..."
    Rudy tolse la testa da sotto il cuscino: "Parlare? E di che?"
    Eva: "Mah, di tante cose.... Per esempio, di cosa stavi facendo a mezzanotte vestito di tutto punto pronto per uscire di casa"
    Rudy: "Io uscire di casa...? Guarda che ti sbagli, io ero solo sceso un attimo a prendere da bere perchè ancora non ero andato a letto"
    Eva: "Certo, e magari ti eri ammazzato di fatica sui libri per tutta la sera, giusto?"
    Rudy: "Brava, come hai fatto a indovinare?"
    Eva: "Ho sparato la cavolata più grossa e assurda che m'è venuta in mente, sicura che tu l'avessi rifilata anche a Giulio e Lucia.... giusto?"
    Rudy sospirò mettendosi a sedere sul letto, guardando Eva in silenzio senza parlare. Eva fece altrettanto sedendosi proprio davanti a Rudy e guardandolo in silenzio per qualche secondo.
    Eva: "Allora Rudy, me lo dici dove stavi andando di nascosto a quell'ora di notte?"
    In quel momento entrò Marco, che si fermò proprio sulla porta guardando Rudy e scuotendo la testa.
    Rudy: "Beh, che c'hai? T'è venuta una paralisi facciale?"
    Marco: "Ci siamo svegliati finalmente.... Notte di bagordi, eh?"
    Rudy: "Senti chi parla... Lui che la domenica quando andava a scuola prima delle undici in casa non c'era mai...."
    Marco si avvicinò prendendo una sedia dalla scrivania: "E' vero, ma io quando mi alzavo non avevo certo questa faccia come se mi fossi svegliato alla sette del mattino... "
    Rudy: "Oh ma che c'avete tutti e due stamani.... Io stò benissimo, non c'ho niente che non và, ok?"
    Eva: "Guarda che a noi lo puoi dire... Ti prometto che a Giulio e Lucia non diciamo niente, va bene?"
    Rudy guardò prima Eva e poi Marco: "Promesso?"
    Marco: "Eh certo, stai tranquillo.... oddio, a meno che non sei diventato il capo di una banda di rapinatori che se ne và in giro la notte a svaligiare le case del quartiere, ma a occhio e croce direi che c'è qualcos'altro sotto, vero?"
    Rudy: "Purtroppo si.... Te la ricordi Aurora, Marco?"
    Marco: "Aurora? Ma chi, quella ragazzina bionda di due anni fà, quella della tua.... "
    Rudy: "Prima volta.... Si, esatto, proprio lei.... "
    Marco: "Ritorno di fiamma?"
    Rudy: "No no.... cioè..... non è questo il punto..... il fatto è che lei aveva bisogno di aiuto, e allora è venuta da me.... e quando è venuta, anche se ero ancora un po' incavolato per quello che mi combinò due anni fà proprio non ce l'ho fatta a dirle di no.... e allora.... allora le ho detto di si, anche se poi un po' mi sono pentito perchè ora non so più come uscirne, e se non ne esco per lei è un grosso problema.... Capisci che intendo?"
    Marco: "Ah beh, ora si che è tutto chiaro....."
    Eva si mise a ridere scuotendo la testa e poi si rivolse a Rudy: "Dai Rudy, adesso calmati, prendi fiato, e dicci che è successo"
    Rudy trasse un profondo respiro: "Qualche settimana fà lei è venuta da me, era disperata, non sapeva a chi rivolgersi. I suoi non vanno più molto d'accordo e ultimamente sono arrivati a tanto così dal separarsi.... Poi le acque si sono un po' calmate, ma stanno sempre sul filo del rasoio.... Ora, Aurora ha scoperto che la madre negli ultimi tempi ha dilapidato un sacco di soldi nei videopoker..... Ci ha parlato, ha provato a farla ragionare e sembra che ci sia riuscita.... Ora il problema sono tutti quei soldi che ha perso.... Se il padre se ne accorge quello ci mette due secondi a fare i bagagli e ad andarsene, sempre che prima non decida di ammazzare la moglie.... Aurora è disperata, e io non so più che inventarmi per rimettere insieme tutti i soldi prima che suo padre se ne accorga.... "
    Marco si scambiò un'occhiata con Eva e poi scosse la testa sorridendo: "Quindi tu uscivi di nascosto tutte le sere per andare a lavorare nei locali notturni, giusto?"
    Rudy: "Di notte in quelli notturni.... il giorno in quelli pomeridiani....."
    Eva: "Da quanto tempo va avanti questa storia?"
    Rudy: "Tre settimane, quasi quattro..... Il bello è che stato tutto inutile, perchè fra quattro giorni il padre andrà in banca a depositare una parte dello stipendio, e ovviamente si accorgerà di tutti i soldi che ancora mancano...."
    Marco: "E così per sapere, a quanto ammonterebbe la somma?"
    Rudy: "Ottomila euro....."
    Marco: "Ottomila euro?? Rudy, non è che per caso c'avevi pensato sul serio a fare una rapina... No perchè era l'unico modo per mettere insieme tutti quei soldi"
    Rudy: "Ne aveva persi undicimila.... Tra i soldi che abbiamo fatto io e lei andando a lavorare e quelli che ho messo insieme comprando e vendendo su ebay siamo arrivati a tremila euro, ma siamo lontani anni luce dalla cifra che ci servirebbe"
    Marco: "Per quando hai detto che vi servono questi soldi?"
    Rudy: "Quattro giorni.... Manco il miracolo di San Gennaro ce potrebbe da' una mano...."
    Marco: "Beh lui non lo so, ma noi sicuramente una mano te la possiamo dare...."
    Rudy: "No Marco..... ti ringrazio, ma non potrei mai accettare, e neanche Aurora potrebbe accettare, non sarebbe giusto....."
    Marco: "Ma che hai capito Rudy? Niente elemosine, stai tranquillo.... anche perchè in questo momento non so neanche se potremmo permettercele..... Ho un'idea per mettere insieme quei soldi...."
    Rudy: "Ottomila euro in quattro giorni? Che t'hanno dato all'X Tour, la bacchetta magica?"
    Anche Eva guardò Marco incuriosita: "Che hai in mente, Marco?"
    Marco: "Ascolta Rudy, chiama la tua amica e dille di venire subito quì, così ne parliamo insieme ok?"
    Rudy: "Va bene.... Ma sei sicuro di quello che fai?"
    Marco: "Perchè, te eri sicuro di trovare undicimila euro?"
    Rudy: "No, anzi...."
    Marco: "E allora perchè l'hai fatto se eri quasi sicuro di non riuscirci?"
    Rudy: "Perchè, perchè.... che domande.... Perchè era una persona in difficoltà e io la volevo aiutare, tutto quì....."
    Marco: "Perchè pensavi che farlo per lei ne valesse la pena, anche se ti sarebbe costato molto...."
    Rudy sospirò alzandosi lentamente dal letto: "Vabbè ho capito, và... Io chiamo Aurora e le dico di venire quì subito...."
    Marco: "Bravo....."
    Mentre usciva dalla camera Rudy si voltò un attimo: "Ah ragazzi....."
    Eva: "Si?"
    Rudy: "Grazie....!" Dicendo questo, uscì chiudendo piano la porta.
    Marco: "E' incredibile, se me lo avessero detto io non c'avrei creduto.... Rudy che và a lavorare la notte di nascosto ammazzandosi di fatica per aiutare una ragazza in difficoltà.... Sembra ieri che si divertiva a mettere i petardi nei cassetti delle prof che gli stavano antipatiche, e ora me lo ritrovo come il cavaliere solitario.... "
    Eva, sorridendo: "Mamma e Giulio che ci lasciano il letto per dormire insieme, Rudy che aiuta di nascosto la sua innamorata....."
    Marco: "Oh ma che è successo in questa casa?"
    Eva: "Probabilmente quello che è successo a noi.... Siamo cresciuti....."
    Marco sorrise baciando dolcemente Eva sulle labbra.


    Casa Cesaroni, verso le tre del pomeriggio....


    "Giulio, te voi sbrigà che famo tardi? Quelli già staranno in mezzo al campo.... "
    Giulio: "Ah Cè un attimo, stò arrivando... tempo de ritrovà il cellulare e vengo subito...."
    Cesare: "Ma che se' come Ezio, aspetti la telefonata dall'amante?"
    Giulio: "Se te stessi zitto ce metterei la metà del tempo.... Capirai, stamani l'ha usato Rudy perchè dice che il suo era scarico... Quand'è uscito con Marco ed Eva m'ha detto che l'aveva lasciato in camera, ma vallo a trovà... Guarda quì, ce mancano gli indiani in terra e il fumo in 'sta camera e poi amo fatto un campo de battaglia...."
    Cesare sbuffò vistosamente e poi salì le scale scuotendo la testa: "Ah capirai, se devi ritrovà qualcosa nella camera de Rudy manco il fischio finale ce vedemo...."
    Si fermò sulla porta mentre Giulio stava cercando nei cassetti e fra le cartacce che riempivano tutto il pavimento.
    Giulio: "Tò, guarda che macello.... Io vorrei sapè da chi ha preso 'sto ragazzo...."
    Cesare: "Oddio, non è che ce voglia tanta fantasia pe' capirlo...."
    Giulio si fermò un attimo notando fra le cartacce un giornale. Lo prese in mano e lo scorse rapidamente, con un'espressione da prima incuriosita e poi sempre più sconvolta.
    Cesare: "Aho Giulio....! Cioè, se te metti pure a legge i giornaletti de tu' figlio basta che me lo dici, ce vado da solo.... Almeno ce risparmiamo un posto che in in bottiglieria stamo sempre stretti come in una scatola de sardine...."
    Giulio, sfogliando il giornale e mettendosi le mani nei capelli: "Oh Dio Cè, ma te rendi conto? Ecco che era che me nascondeva quel disgraziato.... Certo strano era strano, pure più del solito, ma chi se la immaginava 'na cosa così.... "
    Cesare: "Ma che stai a dì Giulio?"
    Giulio: "Che stò a dire, guarda quì.... Ecco che stò a dire....."
    Giulio gli porse un giornale dove comparivano decine di annunci di case e appartamenti in vendita e in affitto. Alcuni annunci erano cerchiati di rosso.
    Cesare: "Beh che c'è? Cerchi casa?"
    Giulio: "Si, cerco la casa al mare per le vacanze.... Cesare, ma non capisci! 'Stò giornale, sotto il letto di Rudy, con gli annunci cerchiati de rosso, secondo te che vuol dire?"
    Cesare: "E che vuol dire Giulio, vuol dire.... " Si bloccò un attimo sgrandando gli occhi: "Ma che sul serio pensi....."
    Giulio: "Sul serio.... Sta quà, non ce vò un genio per capì.... "
    Cesare: "Ma no dai, sicuramente ce sarà un'altra spiegazione...."
    Giulio: "Si e quale? Che Rudy se interessa agli annunci immobiliari così, per hobby? Per favore.... Piuttosto ora capisco la faccia da zombie, le serate passate a studià... Ha capito, studiare lo chiama.... Lui sicuramente s'è trovato una ragazzina, ha perso la bussola e ora s'è messo in testa d'andarci a vivere insieme.... Perchè se sente grande, il signorino..... Oh, uguale identico al fratello..... "
    Cesare: "Eh infatti Giulio..... Te ricordi come andò a finì quando Marco cominciò a fa' sti discorsi?"
    Giulio: "Come andò a finì.... Che Marco se rese conto che ancora era troppo giovane per fà un passo del genere e.... "
    Cesare: "E se ne andò a Londra piantando quì la fidanzata.... Che poi se non me ricordo male è da lì che so' cominciati tutti gli altri casini...."
    Giulio: "No scusa Cesare, non ho capito 'ndo voi arrivà...."
    Cesare: "Ah n'hai capito? Te voglio fà capì che l'ultima volta che tu e Lucia avete preso de petto 'na situazione come questa avete finito solo per peggiorare le cose.... "
    Giulio: "Eh ho capito, ma allora che devo fà? Stà zitto mentre mio figlio de sedici anni s'è messo in testa d'andassene de casa?"
    Cesare: "Ma no Giulio, te voglio solo dì mettete seduto, de pensare una decina di volte e poi di andare da Rudy e parlarci.... parlarci, per cercà de capire che cosa gli stà passando per la testa..."
    Giulio annuì alzandosi piano da terra mentre Cesare gli metteva una mano sulla spalla.
    Cesare: "Forza su.... ora con calma ce ne andiamo in bottiglieria, ce vediamo la partita della Roma, ce facciamo un paio di bicchierini, e poi dopo stasera vai da Rudy e ce parli.... Non t'azzardà a cercarlo ora perchè in questo stato faresti solo casini, ce semo capiti?"
    Giulio: "Perchè in che stato sono?"
    Cesare: "Eh non lo so, pare che hai appena sentito al telegiornale c'hanno venduto Totti alla Lazio..... Andiamo su, e non fà il bambino sempre! Stai calmo e vedrai che se risolve tutto... Ora però sbrigate che so' già le tre e cinque, sennò va a finì che ce perdiamo pure un gol..... "
    Giulio: "Ma chi se ne frega Cesare! Io devo parlà con Rudy, gli devo fà capì che stà facendo 'na cavolata grossa come 'na casa...."
    Cesare: "E glielo fai capì, non te preoccupà, glielo fai capì... Però stasera, con calma e tanto sangue freddo...d'accordo?"
    Giulio annuì poco convinto scuotendo la testa: "Vabbè ho capito.... Stò calmo, non ti preoccupà...."
    Cesare: "Oh.... ! Bravo, ora sbrigate che sennò famo tardi.... "
    Giulio lasciò cadere il giornale sul letto di Rudy mentre Cesare usciva in fretta dalla stanza. Rimase per un attimo a guardare il letto di Rudy, quello di Mimmo e tutto il resto della stanza, prima di uscire anche lui chiudendo piano la porta.

    ...... CONTINUA.....
     
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  10. jameskirk88
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    Piazza di Spagna, più o meno alla stessa ora....


    Aurora si voltò: "Vi stò causando un mucchio di problemi.... prima Rudy, adesso voi.... mi dispiace davvero, non avevo il diritto di coinvolgervi nei miei problemi personali...."
    Rudy la abbracciò accarezzandole la testa: "Ma che dici, dai.... Tu non stai causando nessun problema, capito? Nessuno.... Semmai cerchi di risolverlo, un grosso problema...."
    Marco ed Eva si guardarono sorridendo e poi si rivolsero alla ragazza.
    Marco: "Guarda che Rudy ha ragione, quello che fai per tua madre è veramente bellissimo: tutti vorrebbero avere una figlia come te... "
    Eva: "E noi siamo ben felici di aiutarti"
    Aurora gli guardò entrambi abbassando lo sguardo: "Grazie, ma ormai non c'è più niente che possiate fare per me o per mia madre: è troppo tardi, non ce la faremo mai a trovare tutti quei soldi in così poco tempo"
    Marco: "E se ti dicessi che c'è un modo che non preveda una rapina alla banca del quartiere?"
    Aurora sorrise: "Che ho smesso da un pezzo di credere a Babbo Natale"
    Marco: "Hai smesso di credere anche nei concerti?"
    Rudy e Aurora si scambiarono un'occhiata dubbiosa. Anche Eva guardò Marco con aria interrogativa.
    Rudy: "Concerti? Quali concerti?"
    Marco: "Beh, diciamo che io conosco una persona, un cantante ancora giovane ma che ultimamente ha avuto occasione di farsi conoscere parecchio, che sarebbe disposta a cantare dal vivo in una serata speciale al Rock Studio.... è un pezzo che aveva da parte una canzone inedita ma non aveva mai trovato l'occasione giusta per presentarla al pubblico. E conosco anche le persone che sarebbero disposte ad organizzare la cosa praticamente gratis.... "
    Rudy: "Ho capito Marco, ma come facciamo a convincere un estraneo a cantare per noi e poi a farci dare anche l'incasso della serata? Dove lo troviamo un buon samaritano come questo?"
    Marco: "Beh ma lui non è un estraneo.... Diciamo che è quasi una di famiglia, anche se ultimamente in famiglia c'è stato poco...."
    Eva sorrise scuotendo la testa e poi guardò i due ragazzi: "Ho come l'impressione di conoscerlo, questo giovane cantante famoso.... Chissà perchè.... "
    Rudy, voltandosi verso Marco: "Tu..... ! "
    Marco, guardando la faccia stupita del fratello: "Beh, se per caso non te ne fossi accorto io ho passato gli ultimi due anni a strimpellare la chitarra per mezzo mondo.... certo, non è che sia proprio il massimo che c'è in circolazione, però m'hanno detto che in Italia e specialmente a Roma le hanno seguite in parecchi le tappe dell'X Tour... magari riusciamo ad attirarla un po' di gente al Rock Studio, te che dici?"
    Aurora: "Ma.... sul serio tu saresti disposto a farlo?"
    Marco: "E perchè no? Sarei felicissimo di tornare ad esibirmi laggiù.... tanti palchi in giro per il mondo, ma il primo ti rimane sempre nel cuore... un po' come tutto il resto.... le prime volte sono sempre difficili da dimenticare... "
    Rudy, guardando prima Eva e poi Marco: "Beh sai, dopo che sei tornato da un tour di un anno e mezzo dove non hai fatto altre che cantare credevo che volessi passare un po' di tempo tranquillo, con Eva e la piccolina.... si insomma, che voleste passare un po' di tempo insieme...."
    Eva: "E credi che ci riusciremo sapendo che la tua amica è nei guai e che non abbiamo fatto niente per aiutarla?"
    Marco: "Io credo di no.... anzi, sono sicuro che non ci riusciremo.... "
    Aurora: "Ragazzi, io non so proprio cosa dire.... "
    Eva: "E tu non dire niente.... E poi forse non lo sai ma Marco si diverte un mondo quando stà al centro dell'attenzione..."
    Marco scosse la testa abbassandosi sul passeggino per accarezzare Marta: "La senti la mamma che dice? Tu non sei mica d'accordo, vero?"
    Marta protese le manine verso la testa di Marco e gli diede due pacchette sulla testa. Eva e Rudy si guardarono ridendo mentre Marco prendeva in braccio la piccolina: "Ah si è? Ti sei alleata col nemico.... "
    Rudy: "Eh, la piccola si farà.... Ancora non cammina ma è già una Cesaroni dentro.... sarà una grande allieva...."
    Marco: "Spero no un'allieva tua, sennò stamo apposto...."
    Aurora ed Eva risero all'unisono mentre Rudy dava una pacca sulla schiena a Marco.
    Marco: "Vabbè ragazzi, state tranquilli che pensiamo a tutto noi: soprattutto tu, Aurora, mi raccomando.... Vedrai che risolviamo tutto" disse stringendo la mano alla ragazza che sorrise tranquilizzata prima di abbracciare Eva.
    Aurora: "Grazie ragazzi.... Non so come sdebitarmi.... "
    Marco: "Aspetta a ringraziarmi.... Non garantisco nulla se poi faccio fiasco...."
    Aurora: "Tu? Marco Cesaroni? Ti ho visto cantare in televisione tante di quelle volte.... Al liceo le ragazze sono tutte.... "
    Eva: "Pazze di lui..... Guarda non ti preoccupare, tanto ci sono abituata.... "
    Marco: "Ma la smetti di sfottere?"
    Eva si avvicinò a Marco e lo baciò sulle labbra: "Perchè, non è vero forse?"
    Marco sorrise imbarazzato: "No.... cioè si.... Vabbè, comunque molto meno di quanto dici tu!"
    Eva: "Durante la crociera l'avrò visto ronzare intorno a una decina di ragazze...."
    Marco: "Veramente erano loro che ronzavano intorno a me..... "
    Rudy: "Però.... c'avevano gusto le ragazze...."
    Aurora: "Beh, almeno lasciate che vi offra qualcosa da bere.... Vi và?"
    Eva: "Guarda, poco fà Rudy mi ha detto che aveva una voglia matta di prendere qualcosa nel bar che hanno appena aperto all'angolo.... " Rudy la guardò sorpreso prima che Eva gli desse una gomitata nello stomaco ".... noi vi accompegneremmo volentieri ma abbiamo un impegno al quale proprio non possiamo rinunciare...."
    Marco, guardando Eva: "E no..... non possiamo proprio...."
    Aurora: "Va bene, allora se ti va possiamo andarci insieme, che dici Rudy?"
    Rudy: "Beh, io.... Si, mi sembra..... Mi sembra un'ottima idea si...."
    Marco ed Eva gli salutarono mentre si allontanavano, sorridendo mentre vedevano che Rudy cercava ogni pretesto per starle il più vicino possibile.
    Eva: "Hai capito Rudy.... "
    Marco: "E' cresciuto ma con le ragazze è sempre imbranato forte...."
    Eva lo guardò sorridendo: "Segue fedelmente la tradizione di famiglia...."
    Marco le si avvicinò prendendola in braccio: "Ah ah.... Che vorresti dire?"
    Eva: "Quello che hai capito amore.... Ci hai messo un anno e mezzo per guardarmi negli occhi e dirmi che ero io la donna della tua vita.... "
    Marco, scompigliandole i capelli: "Ma senti chi parla.... "
    Mentre ridevano e scherzavano sotto gli occhi divertiti dei passanti non si accorsero che stavano andando addosso a qualcuno che arrivava proprio dietro di loro.... Marco si fermò subito appena sentì che aveva urtato una persona e mise giù Eva.
    Marco: "Accidenti.... Mi scusi, non l'avevo proprio vista, stavamo..."
    Marco si voltò per scusarsi ma si bloccò quasi subito, sorpreso dalla persona che si era trovato davanti: "Walter.... ! Ma che ci fai da queste parti? Non m'avevi detto ieri sera che oggi dovevi andare fuori città?"
    Walter rimase immobile davanti a Marco, cercando di parlare ma senza riuscire a spiccicare parola. Si tolse il basco di testa e si passò le mani tra i capelli: "M.... Marco.... Eva... Che.... Che bella sorpresa..... Non m'aspettavo di trovarvi quì a quest'ora... "
    Eva: "Eh neanche noi l'avevamo in programma, ma dovevamo fare quattro chiacchiere con due amici.... "
    Walter, cercando di far finta di niente ma con la testa fra le nuvole: "Due amici.... E... E chi erano....."
    Marco: "Mah niente, è una storia lunga.... Anzi guarda, noi stiamo andando da Franco, dovrebbe essere al Rock Studio a quest'ora, no?"
    Walter annuì distrattamente.
    Marco: "Ecco allora se ci accompagni mi fai un favore, tanto mi sa che avremo anche bisogno del tuo aiuto Walter...."
    Walter: "Del mio aiuto.... "
    Marco: "Eh si.... Bisogna organizzare una serata super al Rock Studio, è un'emergenza, e bisogna farlo anche in fretta.... Così potresti dare una mano a Franco e a.... " Marco si bloccò vedendo una persona che si stava avvicinando spingendo un passeggino davanti a se. Era abbastanza lontana, ma Marco era sicuro che quella figura avesse qualcosa di molto familiare. Riconobbe il vestito chiaro, i capelli biondi lunghi legati con una bella coda dietro la testa, anche se rispetto a quando se la ricordava lui sembrava essere in una versione molto più acqua e sapone. Rimase per un attimo interdetto, senza parlare. Anche Walter si voltò mettendosi le mani tra i capelli e poi guardò di nuovo Marco.
    Marco, sospirando, terminò la frase che aveva cominciato: "..... e a Simona.... ".Eva si avvicinò a Marco: "Amore che c'è?"
    Marco si voltò verso di lei e le fece cenno di guardare la persona che si stava avviciando a loro. Eva spalancò gli occhi quando si accorse di chi si trattava. E di quello che stava spingendo. Anche la ragazza si accorse di loro e rivolse un'occhiata stupita verso Walter.
    Eva oltrepassò Marco e Walter e si avvicinò alla ragazza guardando il bambino seduto tranquillamente nel passeggino, poi alzò lo sguardo e guardò per un attimo in silenzio la ragazza, che ricambiò senza parlare.
    Si scambiò un'occhiata anche con Walter che la guardò sospirando, poi si rivolse di nuovo alla ragazza che aveva davanti a lei.
    Eva: "Carlotta..... "
    Carlotta, titubante e imbarazzata: "Eva.... !"
    Marco si avvicinò piano a Walter che abbassò lo sguardo pensieroso.
    Marco: "Walter.... Non è che per caso, ieri sera ti sei dimenticato di dirmi qualcosa, no?"



    Bottiglieria Cesaroni, tre e mezza del pomeriggio....


    Cesare: "Ma porca zozza.... ah arbitro, quello è rigore tutta la vita.... oh, non ce se crede, è sempre la stessa storia tutte le domeniche.... " Un tizio seduto poco dietro a Cesare rincarò la dose "Eh te credo, ce l'hanno tutti con noi... so' quei maledetti de' nordisti, ce vogliano segare...."
    La bottiglieria era strapiena: le sedie arrivavano quasi in strada e dentro c'era un caos veramente assordante. Tra bandiere che sventolavano e urla che ogni tanto partivano a destra e a sinistra, l'unico che in quella sala sembrava non interessarsi minimamente a quello che succedeva all'Olimpico era Giulio, immobile al suo posto con lo sguardo perennemente perso nel vuoto. Cesare lo guardò un paio di volte alzando gli occhi al cielo, poi gli rivolse la parola spazientito: "Aho, e mò basta, bisogna che l'ha pianti.... Ma te sei visto nello specchio? Me sembri il ritorno della mummia..."
    Giulio: "Lo specchio? Stamo in bottiglieria, de che specchio parli?"
    Cesare, alzando gli occhi al cielo: "Oh Signore.... Basta, ce rinuncio, tanto è fiato sprecato.... "
    In quel momento Ezio entrò in bottiglieria con la sua sciarpa al vento: "Forza lupi forza lupi, so' finiti i tempi cupi.... Daje Roma, che mo' gli facciamo neri.... neri gli facciamo!!"
    Prese una delle poche sedie ancora rimaste libere e andò a sedersi poco distante da Giulio e Cesare.
    Cesare: "To', guarda chi se rivede.... il milite ignoto.... ahò, che t'hanno già smontato dalla guardia?"
    Tutti i presenti scoppiarono a ridere.
    Ezio: "Ecco bravo, quand'hai finito de sfottere famme 'na biretta, anzi fammene due che dopo la giornata d'oggi ce vuole proprio...."
    Cesare: "Ezio, io la biretta te la faccio, però te dò un consiglio: dopo che te la sei bevuta rimetti la sedia dove stava prima, rimetteti in tasca la sciarpa e vedi se riesci a ripescà quell'altro sciperato de tu' figlio.... perchè se puta caso Stefania passasse de quà e te vedesse spaparanzato sulla sedia a vedè la partita della Roma, quella prima te tira addosso tutto quello che gli capita per le mani e poi t'ammazza, così a me me tocca ripagà tutti i danni e me ritrovo pure la magistratura in bottiglieria..... "
    Ezio: "Senti famme 'na cortesia, non me nominà Walter che non rispondo più dell'azioni mie...."
    Cesare: "Eh certo, perchè prima invece ne rispondi.... "
    Ezio: "Ahò, io tutto il giorno so' stato davanti a quel cavolo de magazzino per vedè se se decideva a tornà, ma niente.... Niente, non s'è visto, hai capito? Non ce stà, mai.... Ne de mattina ne de sera ne a mezzogiorno, speramo che ce torni almeno la notte.... "
    Cesare gli fece cenno di avvicinarsi al bancone perchè il frastuono dentro era diventato assordante: "Senti un po' 'na cosa, Ezio.... Ma te lo sai che ce stà passando per la testa de tu' figlio, o sbaglio? No perchè a me me sembra de capì che te ne sai molto di più de quello che hai detto a Stefania.... Te lo sai 'ndo passa giorni e notti, e sennè perchè c'avresti ltigato come un pazzo in officina.... C'hai litigato quando è venuto da te e t'ha detto tutto... E soprattutto t'ha detto che d'ora in avanti il lavoro tuo, in officina, lui non lo faceva più... Per te 'na tragedia, visto che là dentro lavora praticamente soltanto lui.... "
    Ezio: "Eh mò lavora lui.... Lui è il braccio della ditta, ma senza il cervello mio 'ndo voi che vada la ditta..... A quest'ora era da mo' che aveva..... "
    Cesare: "..... cominciato a guadagnà qualche euro.... "
    Ezio: "Ahò, ma te da che parte stai?"
    Cesare: "Dalla tua sicuramente no perchè non fai mai un tubo dalla mattina alla sera, da quella de tu' moglie nemmeno perchè è 'na matta da manicomio.... da quella de Walter non lo so, perchè non so che cavolo stà facendo..... te non dici niente, te ne stai appiccicato su quello sgabello a sparà frignacce.... Che voi che te dica io?"
    Ezio: "Walter s'è innamorato..... "
    Cesare: "Eh lo so.... So' due anni che stà con la ex de Marco, quella Simona, che detto fra noi è pure 'na bella.... "
    Ezio: "Ah Cè, ho capito, non importa che entri in dettagli..... Tanto non è de lei che parlo.... Non è de Simona che stamo a parlà.... "
    Cesare: "Ah no? E de chi....?"
    Ezio: "De Carlotta.... Ecco, mò l'ho detto.... "
    Cesare: "Carlotta? Ma chi, la biondina che du' anni fà l'ha mollato per andà dietro a quel fighetto de' Parioli? "
    Ezio: "Quella.... Ma io me domando e dico, co' tutte le gnocche che c'è stanno a Roma quello se và a innamorà un'altra volta della più..... "
    Cesare: "Vabbè, ora non c'entrà te in dettagli che tanto amo capito.... Ho capito, s'è preso 'na sbandata, ma perchè non voì più tornà in officina?"
    Ezio: "Ma che ne so che ce passa in testa a quel disgraziato.... ! Dice che è riscoppiata la fiamma, che s'è innamorato.... Che s'è accorto che la vita dell'officina non fa per lui.... Ahò, io ho fatto de tutto per convincerlo che stava a fà 'na cretinata, ma quello dice che è sicuro, che è convinto.... "
    Cesare, dubbioso: "Mah, non lo so.... A me 'sta storia puzza de bruciato.... "
    Ezio: "Dici? C'hai lasciato 'na pentola sul fuoco?"
    Cesare: "Ma 'ndo t'hanno trovato a te, sotto er fagiolo magico de' Jack?"
    Ezio: "Ah Cesare, ma che te ce metti pure te a confondeme l'idee?"
    Cesare: "Non c'è bisogno, ce riesci benissimo da solo...."
    Dalla porta entrarono a passo svelto Rudy e Aurora, anche se nessuno se ne accorse perchè tutti erano attentissimi a guardare la partita. Rudy rimase per un attimo sull'entrata cercando qualcuno, poi si avvicinò al bancone e si rivolse a Cesare: "Ehi Zio, dove stà papà?"
    Cesare: "To', eccone un altro.... Ora amo fatto il raduno proprio.... Che te serve Rudy?"
    Rudy: "Niente, stò cercando papà, Lucia m'ha detto che doveva essere quì.... "
    Cesare: "Tiè, eccolo là.... E' quello imbalsamato in prima fila.... "
    Rudy lo guardò un attimo: "Mamma mia, e che ha incontrato per strada, lo yeti?"
    Cesare: "No, peggio: ha incontrato te....."
    Rudy: "Si, stamani a colazione.... "
    Cesare: "Si vabbè, tanto oggi è giornata... Va lì e vedi che te dice tutto lui... "
    Rudy si fece spazio tra le sedie.
    Rudy: "Papà!"
    Giulio si voltò di scatto e si alzò dalla sedia: "Rudy... ! Proprio te cercavo, che ce fai quì?"
    Rudy: "Io? Niente, è che sul cellulare non rispondi.... "
    Giulio: "E non rispondo no, mannaggia a te.... Vatte a sapè dove me l'hai cacciato....."
    Rudy: "Vabbè senti, ti voledo dire che stasera non torno a cena.... "
    Giulio sgranò gli occhi: "Come? Che è 'sta novità?"
    Rudy, stupito: "Vabbè papà, non fare quella faccia.... Vado a cena fuori con Marco ed Eva, mica sulla Luna... "
    Giulio, con un sospiro: "Ah.... Co' Marco ed Eva.... E la piccolina pure.... "
    Rudy: "Non lo so, credo di si.... Tanto sembra che non s'annoi da nessuna parte.... Vabbè, ci si vede.... "
    Giulio: "No Rudy, aspetta un attimo.... Guarda che io e te dovemo parlà, e parecchio pure... "
    Guardò verso il bancone e vide la ragazza bionda: "Eh quella chi è ?"
    Rudy: "Chi?"
    Giulio: "Ah Rudy, chi.... al bancone ce stanno Cesare, Ezio e 'na ragazzina bionda.... te che dici?"
    Rudy: "Ah lei.... E' Aurora, una mia amica.... "
    Giulio: "Un'amica.... E te la porti a cena fuori con Marco ed Eva..... "
    Rudy: "Eh si papà.... Perchè che c'è di strano? Vabbè, adesso vado che famo tardi.... "
    Giulio: "Come fa' tardi, so' manco le quattro, 'ndo vai a fà merenda?"
    Rudy: "E... un impegno, pà.... Ti spiego tutto domattina.... "
    Giulio: "Si, al cesso me lo spieghi.... "
    Rudy fece cenno ad Aurora di seguirlo fuori dal locale. Si fermò per un attimo e si rivolse ad Ezio: "Ah Ezio, Walter ha detto che per stasera non può tornare al magazzino, dorme fuori...."
    Ezio, guardando Cesare: "Eccola là..... E mò chi la sente Stefania, chi la sente.... ?!"
    Cesare: "Te sicuramente no, perchè se te fai vedè a casa stasera e glielo dici la notte te tocca passarla in un reparto de rianimazione.... "
    Ezio: "Si si, seguita a fà lo spiritoso te.... "
    Rudy: "Vabbè Ezio, a me sembrava che Walter stesse benissimo, comunque non m'ha detto niente di domani.... "
    Ezio: "E stà bene si, quel disgraziato infame che se lo becco lo faccio stà bene io lo faccio.... !"
    Rudy: "Beh forse Carlotta c'avrà bisogno d'una mano col bambino.... "
    Ezio: "Eh ho capito, ma se quella non lo trova in officina domani.... " Ezio si bloccò di scatto, guardando prima Cesare e poi Rudy: "C'hai detto? De che c'ha bisogno Carlotta?"
    Rudy: "D'aiuto.... Si insomma, con un bambino come quello sicuramente ce ne avrà bisogno.... Da sola come si ritrova..."
    Ezio sgranò gli occhi sbiancando come se avesse appena incontrato un fantasma.
    Rudy: "Oh Ezio, ma stai bene? Se' diventato pallido come il panno de zio Cesare...."
    Cesare: "Ezio..... E dai non fà così Ezio, vedrai che c'è sicuramente una spiegazione.... Non pensà subito male, dai.... "
    Ezio, alzandosi piano dallo sgabello: "No.... e chi pensa male? In fondo c'è mica niente de grave.... La nuova vecchia fidanzata de mi' figlio c'ha un bambinetto, è sola, mò Walter che è tanto bono gli dà una mano e se risolve tutto, no?"
    Rudy annuì piano, guardando Cesare che fece lo stesso ma molto meno convinto.
    Ezio: "Tutto se risolve.... tutto.... " Sgranò gli occhi e poi barcollò un paio di volte prima di schiantarsi sul pavimento trascinandosi dietro due bicchieri e una ciotola di noccioline.
    Cesare: "Eccolo là, mò ce giochiamo Ezio.... ! Rudy prendi un bicchiere d'acqua.... anzi no guarda, prendi 'na biretta che forse gli fà meglio.... Ezio.... Ezio, e dai tirati sù... che vò crepà te prima che t'ammazzi Stefania... E dai su! E voi, branco d'animali, me venite a dà 'na mano si o no!"
    Tutti si alzarono dalla sedie precipitandosi intorno ad Ezio. Giulio prese da Rudy il bicchiere e gli si avvicinò: "Ma porca miseria, se po' sapè che è successo Cesare?"
    Cesare: "Ma niente Giulio, er colpo della strega... "
    Giulio: "Si, er colpo del deficiente Cesare, che se sviene per colpo della strega... "
    Cesare: "Ahò e che ne so io, che m'ha preso per la croce rossa.... "
    Giulio: "Vabbè dai, fate un po' de spazio che lo stamo a soffocà... " Gli avvicinò il bicchiere alla bocca e cercò di scuoterlo: "Ezio.... Oh Ezio.... Oh qui ce vuole un medico, Cè...."
    Ezio scosse la testa un paio di volte borbottando frasi incomprensibili.
    Giulio: "Meno male và, se stà a ripiglià.... "
    Ezio: "Walter.... Walterino a papà, perchè m'ha fatto questo? Perchè, perchè l'hai fatto perchè.... Perchè....!!"
    Giulio: "E che l'ho chiedi a me, Ezio... che ne so io.... So manco di che stai a parlà.... Ah Cesare, se po' sapè che gli è successo a questo, pare che gli è venuto un ictus.... "
    Cesare: "Se magari.... de sicuro era meno grave de quello che ha avuto lui... "
    Giulio lo guardò con aria interrogativa e poi si fece aiutare da Rudy a rimetterlo a sedere.
    Giulio: "Cesare, se po' sapè che è 'sta storia? Che è successo, ch'avete combinato tutti e due? Che me devo preoccupà?"
    Cesare, rivolto a Rudy: "Certo che pure te gli ha sparato un colpo al cuore a quel disgraziato, glielo potevi dì co' un po' più de tatto.... "
    Rudy: "Oh e io che ne sapevo.... A parte il fatto che ancora non c'ho capito un tubo...."
    Ezio, riprendendosi: "Ahi che male.... Che male madonna mia che male! A Cè, certo che 'sto sgabello è duro come un pezzo de marmo.... "
    Cesare: "Eh certo, mò la colpa è dello sgabello mio.... "
    Giulio: "Ezio, ce sei o te dovemo chiamà un'ambulanza?"
    Ezio: "Ancora no.... Magari dopo verso le sei di sera se ne mandi una a casa mia me fai un piacere.... "
    Giulio: "Che Stefania se sente male?"
    Ezio: "Ora no.... Appena sà stà novità prima ammazza a me e poi và a cercà Walter, forse lui lo risparmia per bene della creatura.... Se la caverà co' qualche costola rotta, poraccio.... "
    Giulio, guardando prima Cesare e poi Rudy: "La creatura? Che creatura, Ezio?"
    Ezio scuoteva la testa: "Mamma mia che guaio..... E mò che faccio, come glielo dico a Stefania... Come glielo dico....? So' rovinato sono, rovinato....!"
    Giulio: "Certo che stà proprio fuori de testa, straparla come un matto.... "
    Cesare: "Bene no? Vuol dì che stà a tornà normale...."
    Giulio: "La pianti de dì cretinate e spiegame piuttosto che cavolo stà succedendo.... Perchè Ezio s'è sentito male?"
    Cesare: "E mò te la spiega Ezio, quando se ripiglia.... "
    Giulio, guardando Ezio che continuava a imprecare e a borbottare alzando gli occhi al cielo: "Capirai, s'aspetto che se ripiglia faccio prima a tirà a indovinare, guarda come stà messo 'sto poraccio....."


    Piazza di Spagna, alla stessa ora....


    Marco: "Walter..... Ehi Walter, dai vieni quì.... Che te metti a fare le corse con me... E dai fermati.... "
    Eva e Carlotta da lontano gli guardavano tutti e due che correvano nella piazza.
    Marco: "Walter, ti vuoi fermare cavolo! Aspetta.... !
    Walter: "Lasciami in pace, non ho niente da dirti!"
    Marco: "Ah Walter, mica sono tuo padre io.... Non sono mica venuto a farti un processo.... Andiamo, smettila di fare il bambino... "
    Walter si fermò senza voltarsi e rimase per qualche secondo immobile al centro della piazza. Marco si fermò a pochi metri da lui, poi si avvicinò piano e gli mise una mano sulla spalla: "Dai Walter, sediamoci, mettiamoci calmi e facciamo due chiacchiere.... "
    Walter si voltò piano e lo guardò per un attimo prima di seguirlo e di sedersi su una panchina.
    Marco: "Simona m'aveva detto che eri cambiato, ma onestamente non credevo fino a questo punto... "
    Walter sorrise scuotendo la testa: "Bella sorpresa t'ho fatto eh, mannaggia..... "
    Marco: "Eh non lo so.... Torno e ti trovo con qualcuno che credevo non vedessi da due anni, pure lei molto cambiata a quanto vedo.... Walter, io non voglio intromettermi nella tua vita se tu non sei d'accordo, per cui se ti và ne parliamo, quanto ne vuoi: se non ti và non c'è problema, ti lascio solo con Carlotta e con.... con lui, e facciamo finta che io non ti abbia mai visto oggi.... Dimmelo tu, per me va bene comunque... "
    Walter, sospirando: "Ma dai Marco, che te vuoi intromettere... E poi insomma, non è che sarebbe proprio una cosa facile far finta di non avermi mai visto oggi.... "
    Marco, sorridendo: "In effetti no...."


    Walter: "La verità....?"
    Marco: "La verità...."
    Walter: "Vabbè, tanto prima o poi la saresti venuto a sapere comunque, per cui.... Io lo so quello che stai pensando, ma ti assicuro che le cose non stanno affatto così...."
    Marco: "Va bene Walter..... Allora dimmelo tu come stanno le cose, sennò io non so davvero che pensare... "
    Walter: "Un mese fà mentre ero in giro dalle parti dell'Eur sono entrato in un minimarket.... avevo appena staccato dal lavoro e papà come al solito s'era dimenticato di fare spesa... Mi sono fermato al primo negozio che ho trovato, così a caso, pensa a volte i casi oh... E mentre giravo tra gli scaffali me la sono ritrovata davanti.... "
    Marco: "Carlotta?"
    Walter: "Carlotta... All'inizio ci sono rimasto un po' così, sai dopo due anni che non la vedevo e dopo che c'eravamo salutati in quel modo... è stato un po' come trovarsi davanti un pezzetto della mia vecchia vita, e lì per lì non sapevo proprio che fare, se girare la testa dall'altra parte e far finta di non conoscerla oppure se fermarmi un attimo, stringerle la mano e chiederle come stava, perchè dopo tutto lei è stata una delle persone più importanti della mia vita, e te lo sai Marco.... alla fine sono riuscito a borbottare qualcosa che somigliava ad un ciao, poi però m'è bastato abbassare un attimo lo sguardo per capire che in realtà non era sola e che c'era qualcuno con lei, anche se non era esattamente quello che mi aspettavo di vedere.... Mi sono avvicinato piano e lui m'ha guardato con quei due occhioni neri.... e ..... e poi mi ha sorriso.... allora le ho chiesto se me lo faceva tenere in braccio un attimo e l'ho preso, me lo sono messe tra le braccia e l'ho accarezzato come un cucciolo.... è stato.... "
    Marco: "Bellissimo.... "
    Walter: "Non lo so, più che bellissimo.... E' stato perfetto.... E per un attimo mi è passata per la testa un'idea folle, assurda: ti ricordi due anni fà, l'ultima volta che vidi Carlotta prima di dirle addio?"
    Marco: "E certo che mi ricordo, quando venni al magazzino e tu mi dicesti che era stato bello amare Carlotta, ma che poi era passato tutto...."
    Walter: "Già, allora.... E ti ricordi che successe prima che io la salutassi?"
    Marco alzò gli occhi e lo guardò sospirando: "Si.... Direi proprio di si.... "
    Walter: "Ma io dico che stupido, che cretino, che idiota, che deficiente.....!! Ma come, l'anno prima m'ero preso uno spavento che sembravano due e che faccio? Vado a rifà la stessa cavolata come se nulla fosse? Ti prego sputami in faccia, prendimi a schiaffi, o a calci nel sedere.... Io c'ho provato ma da solo proprio non ci riesco!!"
    Marco: "Non è possibile Walter, non ci credo.... Cioè tu mi stai dicendo che...."
    Walter: "Che Carlotta ha scoperto d'essere incinta un mese e mezzo dopo quello che successe quel giorno.... Quando l'ha saputo, la prima cosa che ha cercato di capire è se il padre del bambino fosse quel bastardo di Giuglielmo, ma non ci ha messo molto a scoprire che non poteva essere lui, per cui.... Purtroppo, o per fortuna non lo so, ci ha messo un po' più di tempo a decidersi se tornare subito da me, che l'avevo mandata al diavolo due mesi prima, o se andare avanti da sola facendo finta che il padre non esistesse..... Non sarebbe stata nè la prima nè l'ultima, e te questo lo dovresti sapere abbastanza bene..."
    Marco: "E poi che è successo?"
    Carlotta: "Quando s'è decisa a dirmi della sua gravidanza era già all'ottavo mese.... Te la immagini Carlotta con un pancione così?? E' venuta al magazzino, e.... E mi ha visto.... "
    Marco: "Beh, mi sembra normale, eri a casa tua... "
    Walter: "Normalissimo.... Peccato che m'ha visto mentre ero a letto con Simona.... E se n'è andata, ovviamente.... Se n'è andata, e ha ricominciato a far finta che il padre non esistesse"
    Marco sospirò: "E' strano, è un po' rivivere.... "
    Walter: "Un dejavu, vero? Con la differenza che il tuo è stato a lieto fine, e questo invece... non lo che fine c'avrà questo Marco, e in queste settimane ho fatto di tutto per non chiedermelo... Però scappare è inutile... Serve soltanto a rimandare la soluzione dei problemi, e questo è pure bello grosso.... "

    .... Eva e Carlotta, nello stesso momento....


    Eva si avvicinò al piccolo e lo accarezzò sulle guance, sorridendo. Avvicinò il passeggino di Marta al suo e la fece scendere, tenendola per mano. La piccola si avvicinò al bambino, che la guardò cuorioso.
    Marta: "Ciao!"
    Il bambino le sorrise e protese le manine verso di lei. Carlotta lo prese in braccio e lo avvicinò a lei: "Vai Tommy, salutala.... "
    Il piccolo si avvicinò gattonando a Marta: "Ciao.... !" Protese una mano verso di lei e gliela passò fra i capelli mentre Marta sorrideva guardando la mamma.
    Carlotta alzò lo sguardo e incrociò nuovamente quello di Eva, con gli occhi rossi gonfi di lacrime, che la ricambiò sorridendo.
    Eva: "Ciao Carlotta... "
    Carlotta: "Ciao Eva.... E' un pezzo che non ci si vede.... "
    Eva, con gli occhi lucidi: "Eh si.... Proprio tanto.... "
    Le due ragazze si guardarono ancora una volta prima di avvicinarsi e ritrovarsi abbracciate l'una con l'altra, come era già successo tante di quelle volte che probabilmente neanche loro se le ricordavano tutte, ma questa volta era diverso. Rimasero abbracciate per diversi secondi, mentre i piccoli a terra le guardavano incuriositi.
    Carlotta: "Quanto mi sei mancata, Eva.... tu neanche te lo immagini...."
    Eva: "Mi sei mancata anche tu...."
    Carlotta si staccò, sospirando: "Eva, io..... Mi dispiace.... Mi dispiace tanto.... "
    Eva sorrise accarezzandole i capelli: "E di che Carlotta? Quello che è successo è servito a farci crescere, a farci diventare grandi.... nel bene e nel male.... Tutti sbagliamo, Carlotta.... Se sapessi quante volte ho sbagliato io con le persone che amavo, quante volte le ho fatto del male e le ho fatte soffrire per colpa delle mie decisioni sbagliate e dei miei errori... Quello che è importante è che anche quando sbagliavo, o quando dicevo di volermele dimenticare, io continuavo a voler bene a quelle persone.... anzi, forse gli volevo ancora più bene di prima.... Con te è stato così, Carlotta.... Anche se eri lontana, e anche se continuavo ad essere incavolata con te per quello che avevi fatto a me, o a Walter, tu per me continuavi ad essere Carlotta, la mia amica.... La mia migliore amica... E spero che anche per te sia stato lo stesso...."
    Carlotta: "Non sai quante volte ho pensato di tornare, di chiamarti, di vederti: volevo chiederti scusa per averti delusa e starti vicina in quello che stavi passando... E poi, quando mi sono finalmente decisa.... è capitato anche a me.... "
    Eva, guardando i piccoli che stavano facendo amicizia: "Lo vedo.... Certo non si può dire che tu non sia piena di sorprese... anche questa volta sei riuscita a lasciarmi senza parole...."
    Carlotta: "Immagino..... Anche io la prima volta sono rimasta senza parole.... Poi ho desiderato con tutte le mie forze che ciò che stavo passando non succedesse a me ma a qualcun'altra...."
    Eva, sorridendo: "Beh io posso capirti meglio di chiunque altro...." Eva si avvicinò a Carlotta: "Sai una cosa? Due anni fà ci siamo allontanate perchè abbiamo smesso di dirci la verità. Sarebbe un peccato se dopo tutto quello che è successo e tutto quello che abbiamo passato ricominciassimo facendo gli stessi errori, non ti pare?"
    Carlotta: "Assolutamente...."
    Eva: "E' con te che Walter ha passato quasi tutto il tempo nell'ultimo mese, vero?"
    Carlotta: "Si, è vero"
    Eva: "E l'ha fatto come un amico che stà vicino ad un'amica in un momento difficile, oppure l'ha fatto come... "
    Carlotta: ".... come un padre?"
    Eva: "Si.... E' così vero?"
    Carlotta prese in braccio il piccolo e gli sorrise accarezzandoli le guance: "Ecco.... E' così che è cominciato tutto.... E' incredibile come ci siano cose che si sentono anche senza saperle.... E la prima volta che Walter ha preso in braccio Tommy non sapeva di essere lui il padre, eppure si comportava già come se lo fosse... Credo che anche l'abbia capito in quel momento, mentre teneva il piccolo tra le braccia, e mentre mi guardava negli occhi.... Sai com'è, non è facile nascondere certe cose, neanche se lo vuoi fare...."
    Eva: "Perchè?"
    Carlotta: "Eva io sapevo benissimo che Walter si era rifatto una vita senza di me.... così come sapevo che ero stata una stupida, una cretina a gettare al vento la cosa più bella che mi fosse capitata nella vita per un capriccio da adolescente....e sapevo che se fossi stata al suo posto, io avrei fatto esattamente come lui.... avrei cercato di dimenticare la persona che mi aveva fatto soffrire così tanto... Io lo amavo Walter, lo amavo quando sono andata da lui per dirgli che aspettavamo un bambino, e lo amo anche adesso.... Ma non avevo nessun diritto di sconvolgere di nuovo la sua vita dopo avergliela distrutta.... Lui era felice, la sua ragazza era felice con lui... Quando me li sono trovati davanti.... Non ce l'ho fatta Eva, io... io non ho potuto... e me ne sono andata..... Per me era un capitolo chiuso: ormai mi ero abituata all'idea di crescere il piccolino da sola, e superato lo shock iniziale devo ammettere che non vedevo l'ora di faro. Sai, di insegnarli a parlare, a camminare, a giocare, a leggere, di vederlo crescere.... insomma, di fare la mamma...."
    Eva: "E poi che è successo?"
    Carlotta: "Niente.... Come sempre, il caso ha deciso per noi.... E stavolta non sono riuscita a mentire a Walter, quando me lo sono ritrovata davanti dopo due anni.... Ma mi sono già pentita.... "
    Eva: "Carlotta.... Onestamente, saresti riuscita a vivere con il rimorso di non aver mai detto la verità a Walter, o a tuo figlio quando sarebbe cresciuto.... Io non credo che ce l'avrei fatta, e neanche tu ci saresti riuscita.... Hai fatto la cosa giusta, credimi..."
    Carlotta: "Facile a dirsi.... E adesso?"
    Mentre stava per rispondere Eva si accorse che Marco e Walter si erano riavvicinati e ora erano proprio dietro a loro. Si abbassarono accarezzando i piccoli e poi gli presero in braccio, mostrandogli orgogliosi alle mamme che sorrisero insieme.
    Walter: "E adesso dobbiamo trovare lo stesso coraggio che abbiamo avuto con Marco ed Eva e dirlo anche a tutto il resto del mondo.... mamma e papà compresi.... "
    Marco gli diede una pacca sulla spalla e poi strinse la mano a Carlotta: "E' bello rivederti...."
    Carlotta: "Lo è molto più per me credimi...."
    Marco: "Beh ragazzi, vi ricordate come facevamo a risolvere tutti, ma dico tutti i problemi dietro ai banchi di scuola?"
    Walter: "Usando le mie intuizioni geniali....?"
    Eva: "Soprattutto Walter.... mi ricordo ancora quella di ricattare il presidente della commissione d'esame alla maturità...."
    Walter: "Appunto....una vera genialata, a chi sarebbe venuta in mente, a chi??"
    Carlotta: "A te, su questo non c'è dubbio...."
    Tutti e quattro risero insieme.
    Marco: "Ecco, così' facevamo.... L'affrontavamo insieme...."
    Walter, Eva e Carlotta annuirono guardandosi a vicenda. Walter si avvicinò a Marco e gli tese la mano: "Insieme....?"
    Eva e Carlotta si abbracciarono e presero la mano di Walter: "Insieme..... !"
    Marco gli guardò tutti e tre sorridendo e poi aggiunse la sua mano a quella degli altri: "Eh certo.... Come sempre....!"



     
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  11. squit91
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    che bella john.. :) :uhm: :uhm: :uhm: :uhm:
    la avevo già letta,sul forum di mediaset un po di tempo fa.. ^_^ davvero bellissimaaa! ^_^ aspetto il continuo.. :) :) ^_^
    come vorrei che la 4a stagione non esistesse.. ^_^ ^_^
     
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  12. bella'mbriana
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    Certo John, che a rileggere la tua vecchia FF viene proprio il magone...il tuo Marcolino era proprio su una ltro pianeta rispetto a questo! :wub: :wub: :( :(
     
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  13. eli.10
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    :280: :280: John le tue FF sono molto belle, se solo gli autori avessero preso spunto, oggi non saremo qui a criticarli!!
     
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  14. NicolettaBranciamore87
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    Jhon, che dire un emozione indimenticabile 6 stato bravissimo, anche la storia di Martina, e finalmente il riavvicinamento di Giulio e Lucia, e ora l'ultima l'incontro di Marco ed Eva con Walter e Carlotta, bravissimo davvero :263: :263: :263: :263: :263: :263: :263: :263: :263: :263: :263: :263: :263: :17: :17: :17:
     
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  15. Scrappy
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    Ti ho seguito su tre forum diversi per leggerla tutta, e la navigazione non è stata per niente facile per una neofita dei Cesaroni come me, che senza il suggerimento di Pierina (che ringrazio) su Casa Cesaroni, sarei rimasta con il rimpianto di una serie così bella non finita!
    Te lo hanno detto tutti quelli che hanno commentato che hai un vero talento da sceneggiatore, e lo penso anche io. Hai un particolare estro per il "giallo", ma anche per la commedia, ed ho apprezzato particolarmente l'accuratezza con cui ti sei documentato (tutti i riferimenti di "luoghi" erano precisi ed anche il tuo romanesco lo era, e te lo dice una romana :)).
    A me personalmente è piaciuto soprattutto il sapore leggermente malinconico e struggente che hai saputo infondere a tutti i numerosi flashbacks ed incursioni nel passato (dalla storia dell'estate a Fiumicino, a quella di Marta e all'incontro di Giulio e Lucia). Sei un maestro del vintage :B):

    Ciao, Ari
     
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299 replies since 4/11/2009, 22:51   14893 views
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