I CESARONI - CAPITOLO IV

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  1. Bunny88
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 11/4/2010, 18:28)
    Buona domenica a tuti!! :D :D Siamo arrivati al penultimo episodio della nostro FF, che comincia con un capitolo piuttosto lungo (tanto per cambiare... :blink: :blink: :17: :17: ) e nel quale ne succederanno davvero di tutti i colori... tra i tanti disastri che combineranno Cesaroni, Masetti e Barilon ci sarà anche l'arrivo MOLTO inaspettato di un personaggio che porterà un bel po' di scompiglio in casa Cesaroni.... vi lascio al primo capitolo, sperando che vi piaccia.... Buona lettura a tutti :B): :B): :lol: :lol:

    Episodio 15 - Con o senza te



    .... papiro finito (è proprio il caso di dirlo.... :255: :255: :255: )... nella seconda parte scopriremo chi è questo personaggio misterioso, e ovviamente come finirà la festa di Olga, anche se non è difficile immaginarselo... :258: :258: :258: ... alla prossima :253: :253: :51: :51:

    Complimenti molto bello questo capitolo! :100: :100: :100:
    Mimmo innamorato è super! :102: :102: :102:
    Forte Ezio che cambia carburatori a caso! :258: :258: :258: :258: :258: :258: :258:
    e così il turno di lavoro di Ezio si riduce! Come si salverà da Stefania quando lo scoprirà? :17: :17: :17:
    Giulio è proprio andato, nemmeno si accorge che Olga ci prova disperatamente con lui! :264:
    Sono curiosa di leggere del primo giorna di asilo nido di Marta!
    Credo di aver capito chi potrebbe essere la ragazza che Marco conosce alla fine del capitolo, ma sono curiosa di capire se ho ragione! :101:
    Ci hai lasciato in sospeso! Posta presto il seguito!
    :280: :280: :280: :280:
     
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    CITAZIONE (Bunny88 @ 12/4/2010, 15:19)
    Credo di aver capito chi potrebbe essere la ragazza che Marco conosce alla fine del capitolo, ma sono curiosa di capire se ho ragione! :101:
    Ci hai lasciato in sospeso! Posta presto il seguito!
    :280: :280: :280: :280:

    Sara a chi hai pensato?
     
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    I will go down with this ship!

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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 11/4/2010, 18:28)
    Buona domenica a tuti!! :D :D Siamo arrivati al penultimo episodio della nostro FF, che comincia con un capitolo piuttosto lungo (tanto per cambiare... :blink: :blink: :17: :17: ) e nel quale ne succederanno davvero di tutti i colori... tra i tanti disastri che combineranno Cesaroni, Masetti e Barilon ci sarà anche l'arrivo MOLTO inaspettato di un personaggio che porterà un bel po' di scompiglio in casa Cesaroni.... vi lascio al primo capitolo, sperando che vi piaccia.... Buona lettura a tutti :B): :B): :lol: :lol:

    .... papiro finito (è proprio il caso di dirlo.... :255: :255: :255: )... nella seconda parte scopriremo chi è questo personaggio misterioso, e ovviamente come finirà la festa di Olga, anche se non è difficile immaginarselo... :258: :258: :258: ... alla prossima :253: :253: :51: :51:

    :280: :280: :280: :280: .........bella questa prima parte dell'episodio 14.......mi sembrava di vederlo in tv!! :D :D ;) ;) ;) .......bella la scena in cucina.....con Eva che ha capito tutto su Mimmo e completa le frasi che pronuncia Giulio, che come sempre non ha afferrato il motivo dell'entusiasmo del figlio :17: :17: .....e poi Rudy e Alice....come sempre si inseguono x casa :258: :258:

    Poi divertente il dialogo Marco/Walter........Marco dava consigli all'amico.....però nello stesso momento rideva e scherzava :17: .......e poi divertente il dialogo di Rudy, Alice &co su quello che prova Olga x Giulio.....sono curioso di vedere Rudy come metterà in pratica il suo piano....ho l'impressione che Alice non aveva tutti i torti ad essere preoccupata :17: .....e poi esilarante Walter che tenta di evitare di dire a Simona quello che aveva in mente, cambiando discorso :255: :255: :255: :255: .......sono curioso di sapere chi è questa ragazza che va vicino a Marco fuori dal Rock Studio.....e di sapere chi c'era in quella foto.....forse Marco da piccolo?? :286: :286:
     
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  4. bella'mbriana
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    John, bravissimo!
    Quest'episodio e' proprio intrigante! Chi sara' questa ragazza misteriosa? Devo ammettere che a differenza di Sara io non ne ho la piu' pallida idea...e Rudi&co che combineranno? :17: :17: Mi viene da ridere solo a pensarci :17:
    Walter ha ragione, dopo 2 anni, penso che sia giusto pensare di vivere insieme :100:

    Di solito non mi piace dirlo, ma davvero se l'avessi scritta tu la quarta serie sarebbe stata magnifica! Sei bravissimo, migliori ad ogni episodio...dopo il matrimonio di Marco ed Eva pensavo che non potessi fare di meglio, ma mi sbagliavo alla grande...sei pieno di idee e le presenti magnifiacmente... :280: :280: :280:

    Ma adesso che ti ho fatto tutti questi complimenti...me lo dai un indizio sulla ragazza misteriosa? :asd:
     
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  5. jameskirk88
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    Ciao ragazzi :B): :B): :D Anche se un po' ritardo rispetto al previsto ecco la seconda parte del penultimo episodio della nostra FF... non è un capitolo lunghissimo (neanche cortissimo però, non posso sciuparmi la media... :255: :255: :255: :255: ) però scopriremo qualcosa di più sulla ragazza misteriosa che ha fermato Marco in mezzo alla strada, e vedremo il primo giorno della piccola Marta all'asilo... buona lettura a tutti!! :D :D :D


    Marco prese in mano la fotografia, distolse lo sguardo da Martina e rivolse la sua attenzione sull'istantanea che aveva davanti a se.
    Impiegò poche frazioni di secondo per capire chi fosse la persona ritratta in quella foto, un po' ingiallita e usurata dal tempo. Una persona che MAI si sarebbe aspettato di ritrovare nella foto che una ragazza che lui non aveva mai visto prima di allora aveva tirato fuori dalla tasca del suo giubbotto.
    Ripresosi dallo stupore, Marco alzò di nuovo lo sguardo verso la ragazza, che lo guardava con un misto di speranza e di timore.
    Marco, guardandola negli occhi: «Che... cosa significa?? Dove l'hai presa questa foto?? Chi cavolo sei tu???»
    Martina gli mise una mano sulla spalla, sospirando un paio di volte quasi a cercare di prender fiato sapendo quante e quali cose avrebbe dovuto spiegare al ragazzo che aveva di fronte, e po gli disse piano, quasi sussurrando: «Va bene va bene... stai calmo... ti spiego tutto....»

    Marco, incrociando lo sguardo con quello di Martina: «Bene... sono tutto orecchi... posso ammettere qualsiasi cosa, qualsiasi.. ma non che si scherzi su mia madre...»
    Martina, scuotendo la testa: «Credimi, non ho nessuna intenzione di scherzare su di lei... non potrei mai farlo...»
    Marco: «E allora che ci fai con una sua fotografia?? Come diavolo l'hai avuta???»
    Martina sospirò un paio di volte e poi si rivolse di nuovo a Marco: «So che ti sembrerà assurdo ma... me l'ha spedita lei... poco prima di morire...»
    Marco, avvicinandosi a lei e lanciandole un'occhiataccia: «Cazzate..!!!»
    Martina, guardandola negli occhi: «Credimi, è la verità...»
    Marco, alzando lo sguardo al cielo: «Certo.. mia madre prima di morire si prende la briga di spedire una cartolina con dentro una sua fotografia ad una perfetta sconosciuta... così, tanto per passare il tempo... perchè non la smetti di prendermi per il culo e non cominci a dirmi qualcosa che sia quantomeno credibile...???»
    Martina, annuendo: «Hai ragione Marco... tua madre non avrebbe mai mandato una lettera del genere a una persona che non conosceva neanche...»
    Marco, annuendo distrattamente: «Bene... cominciamo a ragionare....»
    Martina, alzando lo sguardo e incrociando di nuovo quello di Marco: «Ma forse a sua figlia avrebbe anche potuto mandarla, non credi??»
    Marco, sgranando gli occhi e guardando la ragazza che aveva davanti: «Che cosa???»
    Martina, annuendo lentamente senza staccare gli ccchi da Marco: «Hai capito benissimo...»
    Marco rimase per un attimo in silenzio, davanti a Martina che lo guardava cercando di capire se stesse prendendo in considerazione le sue parole o stesse solo cercando le parole giuste per mandarla al diavolo una volta per tutte. Quando dopo qualche secondo Marco si voltò di nuovo verso di lei e la fulminò con un'occhiataccia, capì che era vera la seconda delle ipotesi che aveva formulato nella sua mente.
    Marco sorrise amaramente, con gli occhi lucidi, e parlò molto lentamente: «Di tutte le cazzate e le carognate che ho visto e sentito dire alle persone per cercare di attirare su di se l'attenzione di qualcuno, questa è senza dubbio la più ignobile, la più vigliacca e la peggiore che abbia sentito in tutta la mia vita...»
    Martina, sospirando: «Ti prego Marco...»
    Marco si scostò da lei che cercava di avvicinarsi: «Non ti avvicinare...!!! Stà lontana da me....!!!! Ma come ti permetti di venire qui a inventarti una storia del genere su mia madre solo per cercare di convincermi ad ascoltarti e a parlare con te...???Pensi davvero che sia così deficiente da bermi in questo modo la prima idiozia che si inventa la prima schizzata che passa per la strada...??? Cosa pensavi di fare, eh?? Cosa pensavi di ottenere????»
    Martina, scuotendo la testa: «Ti assicuro che ti stai sbagliando Marco... non ho nessuna intenzione di prenderti in giro, credimi.. e quello che ti ho detto è semplicemente la verità... pensa davvero che qualcuno possa inventarsi una storia simile??»
    Marco: «Se ne sentono anche di peggio...»
    Martina, senza arretrare di un passo: «Beh non è questo il caso... perchè io ti sto dicendo la verità....»
    Marco, scuotendo la testa: «Ah si...???»
    Martina, annuendo: «Si...»
    Marco, sorridendo rassegnato: «Bene... quindi se non ho capito male mia madre era pure tua madre, giusto??»
    Martina: «Si...»
    Marco: «... e quindi, se oltre all'ispirazione non ho perso pure la testa, tu saresti... mia sorella... è altrettanto giusto??»
    Martina, sospirando: «Beh, non proprio...»
    Marco: «Ah no??»
    Martina: «Diciamo sorellastra...»
    Marco, allargando le braccia: «Magnifico... me ne mancava giusto un'altra... come si dice, il 3 è il numero perfetto...»
    Martina, sorridendo verso di lui: «Se ti riferisci a Eva e Alice, beh, non sono proprio sorellastre...»
    Marco, annuendo: «Tranquilla, non hai bisogno di ricordarmelo...»
    Martina, sospirando: «Capisco che tutto questo potrà sembrarti assurdo, ma ti assicuro che...»
    Marco, scuotendo la testa: «No... perchè assurdo?? In fondo non c'è proprio niente di strano nel ritrovarsi faccia a faccia con una ragazza che dice di essere la sorella che nè tu nè tuo padre hanno mai conosciuto.... Non ci vedo proprio niente di assurdo guarda.. sono cose che ci succedono ogni giorno...»
    Martina: «Senti, lascia che ti spieghi...»
    Marco, avvicinandosi a lei e stringendo i pugni: «No, senti tu... io non ho la più pallida idea di chi tu sia... nè tantomeno di che cosa tu potessi avere in mente facendo questa sceneggiata davanti a me.. non sò se tu sia un fan in cerca di fortuna e di attenzione, una pazza, una psicotica, o semplicemente una che se ne va in giro a truffare la gente... io non lo so, e se devo proprio essere sincero non me ne frega niente di saperlo... io voglio solo una cosa... vederti sparire, e subito anche...»
    Martina: «Marco....»
    Marco, continuando senza fermarsi: «... e se per puro caso venissi a sapere che continui ad andare in giro a raccontare queste balle su di me e su mia madre, ti giuro che ti denuncio.... e non prima di averti fatto rosse tutte e due le guance... ci siamo capiti???»
    Martina, cercando di trattenerlo: «Marco, ti prego... non sarei mai venuta da te se non fossi stata proprio costretta a farlo... non ho mai avuto intenzione nè di turbare te nè la tua famiglia... io per voi non sono mai esistita, ed è giusto che sia così.. però adesso dovevo farlo, dovevo venire a cercarti... io non ho nessuno al mondo, Marco...»
    Marco, annuendo: «Questo l'avevo intuito...»
    Martina, guardandolo negli occhi: «Io sono venuta a cercarti perchè ho bisogno d'aiuto...»
    Marco: «Anche questo l'avevo intuito, ma io non posso aiutarti in nessun modo, mi dispiace... se vuoi posso darti il numero di qualcuno che lo possa fare... di qualcuno che possa aiutarti veramente...»
    Martina, sorridendo amaramente: «Cioè, uno psicologo??»
    Marco: «Meglio uno psichiatra...»
    Martina, scuotendo la testa: «Guarda che io non sono pazza....»
    Marco: «Strano, mi davi proprio quest'impressione...» Fece per andarsene ma lei lo raggiunse e gli si parò davanti alla macchina, cercando di convincerlo ad ascoltarla ancora.
    Martina: «Posso provarti che dico la verità...»
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: «E come...?? Con una foto di te e di me che giochiamo a guardie e ladri da bambini...??»
    Martina, sospirando e scuotendo la testa: «Magari ne avessi...»
    Marco: «Perchè, non le hai conservate???»
    Martina: «Purtroppo questa è la prima volta che io e te abbiamo la possibilità di incontrarci...»
    Marco, annuendo: «Si, è la prima... e spero vivamente che questa sia anche l'ultima...»
    Martina, implorante: «Marco, per favore... devi ascoltarmi....»
    Marco: «L'ho già fatto anche troppo per stamattina, e non ho intenzione di farlo ancora...»
    Martina, avvicinandosi di nuovo a lui: «Ti prego.. ti scongiuro, mi devi credere... io ho davvero bisogno d'aiuto...»
    Marco: «Mi dispiace tanto, ma io non posso fare niente per te... forse se tu fossi venuta da me senza inventarti tutte le boiate che ti sei inventata e non avessi cercato di divertirti usando il nome di mia madre, io ti avrei anche aiutata.. pensa un po' che razza di deficiente che hai davanti... ma così no... questo non lo dovevi fare... te l'ho detto prima che posso tollerare qualunque cosa, ma non che si scherzi con mia madre.... quindi, se non c'è altro...»
    Martina: «Ti prego... non lasciarmi sola adesso... non ho nessuno che mi possa aiutare...»
    Marco, spazientito: «Ehi... sei sorda per caso?? Ti ho detto che la devi piantare... basta... basta!!! E ora scusami, ma ho cose molto più importanti da fare che perdere il mio tempo con te...!!!»
    Marco le voltò le spalle e la oltrepassò camminando sul marciapiede per una decina di metri, fino ad arrivare alla sua macchina. La ragazza lo seguì a passo svelto, fino a pochi passi dalla macchina, fermandosi solo quando Marco si voltò verso di lei stando appoggiato allo sportello: «Eh ricordati... piantala di andare in giro a raccontare queste cazzate... non voglio più nè vederti nè sentirti ronzare attorno a me, e tantomeno voglio vederti avvicinare ad altri della mia famiglia... ti saluto....» Entrò in macchina, mise in moto e ripartì, senza voltarsi, lasciando Martina in piedi sul marciapiede a guardare, sconsolata e rassegnata, l'auto che si allontanava e che spariva dietro l'angolo della strada.


    Via Giacomo Trevis, alla Garbatella, ore 10.00 del mattino...


    Eva si fermò davanti all'entrata dell'asilo nido, guardando per un attimo la piccola Marta, che sembrava piuttosto incuriosita dalla grande casa che aveva davanti e che non aveva mai visto.
    Si voltò verso la madre, guardandola dubbiosa: «Perchè qui, mamma??»
    Eva, scambiandosi un'occhiata con Carlotta che sorrideva accanto a lei: «Te l'ho detto no?? Questa da oggi sarà un po' come... come la tua stanza dei giochi... però molto più grande... e soprattutto molto più affollata...»
    Marta, dubbiosa: «Perchè più folata??»
    Eva, ridendo: «Perchè ci sono un sacco di bambini che hanno tanto voglia di giocare e divertirsi... proprio come te... certo, la maggior parte molto meno pestiferi di te.. per fortuna...»
    Carlotta sollevò lentamente tra le braccia il piccolo Tommy, che come Marta guardava con molta curiosità l'edificio che aveva davanti.
    Carlotta, sorridendo: «Allora, ti piace??»
    Tommy, pensieroso: «Uhm....»
    Carlotta, sorridendo e incrociando lo sguardo divertito di Eva: «Beh, non si può dire che non vadano perfettamente d'accordo...»
    Eva, accarezzando prima Marta e poi Tommy: «Vi piacerà, vedrete... sono sicura che vi divertirete un mondo...» Si voltò verso Marta, fingendo uno sguardo che sembrasse il più possibile severo: «.... ovviamente senza causare danni irreparabili a cose o persone... ci siamo capiti io e te, vero???»
    Marta, corrucciando la fronte: «Io no danni!!!!»
    Eva, ridendo e scuotendo la testa: «No certo.... sarebbe proprio la prima volta....»
    Aprì il cancello che aveva davanti a se e percorse lentamente il lastricato di pietre che portava alla porta d'ingresso. Si avvicinò cercando con lo sguardo il campanello, e quando riuscì a vederlo lo premette tre volte, rimanendo in attesa che venisse qualcuno ad aprire la porta.
    Dovette aspettare poco, perchè una manciata di secondi dopo la porta si aprì e si trovò davanti la ragazza con la quale aveva già parlato qualche settimana prima, quando era passata a dare un'occhiata all'asilo nido nel quale avrebbe dovuto lasciare la sua piccola.
    Eva, sorridendo verso di lei: «Ciao Greta... ho qui una signorina che ha tanta voglia di trattenersi un po'...»
    Greta, sorridendo: «Ah bene... quindi sei tu Marta, eh??»
    Marta la guardò per qualche secondo e poi annuì con la testa: «Si si...!!»
    Greta, rivolgendosi a Eva: «Sembra molto sveglia....»
    Eva, ridendo e annuendo: «Credimi... lo è....»
    Greta si avvicinò a Carlotta e si rivolse al piccolo che aveva in braccio: «E tu devi essere Tommaso, vero...??»
    Tommy si voltò un attimo verso la madre, poi si rivolse a Greta e la guardò sorridendo: «Io Tommy!!»
    Greta gli accarezzò entrambi e poi si rivolse a Eva e Carlotta: «Complimenti ragazze... avete due splendidi bambini...»
    Carlotta, annuendo: «Si, hai ragione... però oltre a essere splendidi sono anche molto... come dire....»
    Eva, sorridendo: «... molto svegli....»
    Carlotta: «Ecco appunto....»
    Greta sorrise ad entrambe e poi gli fece strada dentro l'edificio, richiudendo la porta dietro di se: «Non preoccupatevi... siamo abituate a mattinate un po' movimentate...»
    Eva: «Meno male và... ma quanti ce ne sono??»
    Greta: «Di bambini??»
    Eva, annuendo: «Si....»
    Greta: «Beh, quando abbiamo aperto due anni fà abbiamo cominciato con sei bambini... ed è rimasto così per un bel po' di tempo... tanto che è passato un periodo in cui il Comune pensava seriamente alla chiusura, perchè tenere aperta una struttura come questa che si occupava a mala pena di cinque o sei bambini veniva considerato più uno spreco di denaro e di risorse che altro...»
    Eva, annuendo: «Capisco...»
    Greta: «Già, ma per fortuna le cose sono cambiate... abbiamo cominciato ad impegnarci di più, a farci conoscere meglio... è incredibile che ci fosse così tanta gente ad aver bisogno di una struttura come questa che per un motivo o per un altro non erano nemmeno a conoscenza del fatto che esistevamo... da tre anni a questa parte le cose sono molto migliorate.... ora abbiamo 4 classi. e 15 bambini per classe....»
    Eva: «Caspita... non dev'essere facile...»
    Greta, sorridendo: «Neanche troppo difficile, visto che siamo in otto... e poi passare le giornate in compagnia di questi bambini, anche se a volte può essere un po' faticoso, per me rimane il lavoro più bello che si possa fare...»
    Eva, sorridendo: «Si, hai proprio ragione... non sai cosa darei per poter passare tutto il giorno a giocare con questa piccola peste... purtroppo però con il mio lavoro non ne ho mai il tempo...»
    Greta, annuendo: «E' un problema che oggi hanno in molti, purtroppo... noi non possiamo certi sostituirti, ma ti assicuro che faremo di tutto perchè Marta passi delle bellissime giornate qui in nostra compagnia...»
    Eva, sorridendo e annuendo: «Lo so... è per questo che l'ho portata qui... tutti quello che ho sentito mi hanno detto tutto il bene possibile di questo asilo nido.. e delle loro maestre, ovviamente...»
    Carlotta, annuendo: «E' vero... siete diventate molto popolari...»
    Greta: «Fà piacere sentirlo....»
    Carlotta: «Il vostro orario finisce alle quattro e mezza del pomeriggio??»
    Greta: «No, finisce alle sei e mezza...»
    Carlotta: «Pensavo che il nuovo regolamento...»
    Greta, annuendo: «Infatti... gli orari regolari sarebbero dalle otto del mattino alle quattro e mezza del pomeriggio... ma noi abbiamo deciso di prolungare un po' la giornata... per molte mamme era impossibile venire a prendere i bambini a quell'ora del pomeriggio...»
    Eva: «Sarebbe stato difficile anche per me...»
    Greta: «Appunto....»
    Carlotta: «Ma il Comune queste due ore che fate in più....»
    Greta: «... non ce le copre.... rimaniamo aperti a nostre spese...»
    Eva: «Beh, molto ammirevole da parte vostra...»
    Greta: «A parte che venire incontro alle esigenze delle persone alla lunga è un vantaggio... quello che perdiamo lo recuperiamo tutte le volte che qualcuno decide di portare i suoi bambini da noi... e poi, come vi ho detto... per noi non è solo un lavoro... è un grande piacere... e stare due ore in più con questi piccoli per me non è certo un sacrificio...»
    Gli fece strada attraverso un lungo corridoio e ampio corridoio, con le pareti tutte tappezzate di disegni e cartelloni colorati che, si interrompevano soltanto all'entrata delle varie stanze, che erano altrettanto ampie e spaziose. Greta si fermò all'ultima di queste stanze, in fondo al corridoio, facendogli cenno di entrare.
    Sulla destra, poco distante dalla porta, una ragazza seduta a un piccolo tavolino attorniata da sei bambini che stavano scarabocchiando sui fogli che avevano davanti. In fondo alla stanza videro un'altra ragazza, seduta a terra su un tappetino accanto alla finestra, attorniata da un gruppetto di bambini che l'aiutavano a costruire una specie di scultura con i mitici mattoncini colorati della Lego.
    Eva guardandosi intorno e sorridendo: «Lo sai piccola... quand'era piccolina come te anche la mamma giocava con quei mattoncini... anche se le costruzioni finali poi duravano poco... io e Alice le usavano come palline di gomma per tirarcele addosso... proprio come fai te...»
    Marta, sorridendo e agitando le manine: «Si si si... palline palline.... belle palline.... fanno sempre BOOM BOOM!!!!»
    Eva, ridendo e solleticandole il nasino: «Ah si eh... sono loro a fare boom boom.. tu invece....»
    Marta: «Io brava...!!»
    Eva, accarezzandole la testa: «Ehi piccola peste... non farti venire in mente strane idee, va bene?? Com'è che devi stare oggi??»
    Marta, sbuffando e abbassando la testa: «Buona....»
    Eva: «E....??»
    Marta: «... tanquilla....»
    Eva, ridendo: «Ecco brava... allora vedi di fare così, e di non combinare guai come fai di solito....»
    Marta, incrociando le braccia: «Io no guai!!!»
    Carlotta, rivolgendosi a Tommy: «Guarda che questo vale anche per te, signorino... non fare come quando stai da papà.. va bene??»
    Eva, voltandosi verso di lei: «Perchè, che gli ha insegnato Walter??»
    Carlotta: «L'altro giorno l'ho beccato a casa che gli stava insegnando una cosa MOLTO importante....»
    Eva, dubbiosa: «A parlare??»
    Carlotta: «No...a tenere in mano una fionda....»
    Eva, ridendo e scuotendo la testa: «Un metodo pedagogico infallibile...»
    Carlotta si avvicinò al gruppetto di bambini in fondo alla sala, con il piccolo Tommy in braccio a lei che li guardava incuriosito. «Ti va di giocare un po' con loro??»
    Tommy, guardando il gruppetto di bambini a terra: «Si giocare... giocare!!»
    Carlotta, sorridendo e abbassandosi sulle ginocchia: «Non avevo dubbi....» Lo mise a terra, accanto agli altri, dandogli un bacio sulla testa. Rimase un attimo con lui, poi si alzò e tornò indietro, voltandosi a metà sala quando Tommy alzò lo sguardo preoccupato verso di lei: «Mamma, non giochi???»
    Carlotta tornò indietro e lo abbracciò forte: «No amore... la mamma deve andare adesso, non può restare qui....»
    Tommy, imbronciato: «Perchè??»
    Carlotta: «Perchè qui possono restare solo i bambini come voi.... e queste tre signorine che vi aiutano a giocare... le mamme devono restare fuori...»
    Tommy, alzando lo sguardo: «Mamma... torni poi??»
    Carlotta, baciandolo sulla fronte: «Certo che torno piccolino... e poi andiamo a trovare papà, va bene??»
    Tommy, sorridendo e annuendo: «Si si papà... papà.... papà ha sempre fonda...»
    Carlotta, voltandosi verso Eva che la guardava ridendo: «Appunto...»
    Eva sorrise tra se e se, guardando da lontano quella scena, e pensando a quanto fosse maturata e cresciuta la sua amica da quel giorno in cui la vide entrare per la prima volta nella loro classe al liceo, stando attenta a non sciuparsi le unghie e i vestiti firmati che portava addosso.
    Si voltò lentamente verso Marta, che si stava guardando intorno molto incuriosita da tutte i bambini che vedeva qua e là in quella stanza.
    Eva, sorridendole dolcemente: «E tu, che ne dici?? Ti vai di giocare un po' con loro??»
    Marta, sorridendo e agitando le manine: «Si si si si!!! Giocare giocare...!!!»
    Eva, accarezzandola sulla fronte: «Si, però io devo andare con Carlotta... non posso rimanere qui...»
    Marta, salutandola con la manina: «Ciao mamma....»
    Eva, ridendo e stuzzicandola: «Ah si eh?? Non te ne può fregare di meno, vero peste???» Percorse tutta la stanza e poi la mise a terra accanto a Tommy, dandole un bacetto sulla testa: «Fai la brava, cucciolotta...»
    La guardò un attimo mentre faceva la conoscenza degli altri bambini, della maestra e cominciava a giocare con loro, poi si voltò raggiungendo Carlotta, e si fermò ancora qualche secondo a guardarla sorridendo. Marta si voltò lentamente verso la porta, incrociando lo sguardo della mamma, e poi la chiamò ad alta voce: «Mamma...!!!»
    Eva, sorridendole e salutandola con la mano: «La mamma torna fra un po'... tranquilla piccolina...»
    Marta aggrottò la fronte, pensierosa. Poi alzò di nuovo lo sguardo e ricambiò il saluto della mamma: «Ciao mamma... ciao....»
    Eva sorrise, voltandosi verso Carlotta: «Andiamo và, sennò finisce che non vado più via...»
    Greta, sorridendo: «Tranquilla... si divertirà moltissimo....»
    Eva, annuendo: «Sicuramente... ma lo sai come siamo noi mamme, no??»
    Greta, annuendo: «Un po' apprensive...»
    Eva: «Quando si tratta dei nostri figli direi che rompiscatole è l'aggettivo più adeguato...»
    Carlotta, ridendo: «Questo è poco ma sicuro...»
    Greta, sorridendo verso di loro: «Se volete potete rimanere ancora un po'...»
    Eva, scuotendo la testa: «No no... meglio di no... e poi tra un po' devo tornare a lavoro, per cui è meglio se andiamo... e alla svelta...»
    Carlotta, sorridendo e annuendo: «Sono d'accordo...»
    Greta, accompagnandole di nuovo lungo il corridoio: «Ci sono passata anch'io... la prima volta che ci si deve staccare da nostro figlio è sempre la più difficile... poi però ci si fà l'abitudine...»
    Eva: «Mi raccomando eh... dovesse esserci qualunque problema lo sai dove trovarci, vero??»
    Greta, sorridendo: «Non ce ne saranno, state tranquille... comunque nel caso dò dove trovarvi...»
    Eva, annuendo: «Bene... scusa se sono un po'....»
    Carlotta, ridendo: «... rompiscatole....»
    Eva, dandole una pacca sulla spalla: «... è che conosco bene la mia peste e sò che quando le prendono i suoi cinque minuti migliori non è proprio un'impresa semplice starle dietro...in tutti i sensi...»
    Greta: «Abbiamo già avuto dei bambini un po' vivaci, ma si sono ambientati benissimo quasi subito...»
    Eva, annuendo: «Ne sono sicura... comunque se....»
    Greta, sorridendo e annuendo: «... so dove trovarti, va bene...»
    Si avvicinarono alla porta e uscirono una dietro l'altra, salutando Greta che sorrise ad entrambe prima di richiudere la porta dietro di se: «A dopo... e state tranquille... andrà tutto benissimo....»
    Eva e Carlotta si avviarono di nuovo lungo il lastricato di pietra che riportava al cancello all'entrata e lo oltrepassarono dirigendosi verso la macchina.
    Carlotta, alzando lo sguardo: «Ti riporto a TeleTua??»
    Eva, annuendo: «Si, non ho ancora finito il pezzo di stamattina...»
    Carlotta, aggrottando la fronte: «Strano.. di solito tu ci metti meno di mezz'ora a completare un pezzo o un servizio...»
    Eva: «Già, di solito... stamani però avevo la testa altrove...»
    Carlotta, sorridendo: «Marta??»
    Eva, annuendo: «Marta... Giulio.... Marco.... mia madre.... c'è l'imbarazzo della scelta come vedi...»
    Carlotta: «Che è successo a Marco??»
    Eva: «Niente niente... solo che da quando è cominciata questa situazione Giulio non vuole proprio saperne di rialzarsi e di reagire... e lo sai com'è fatto Marco... lui si preoccupa, cerca di aiutarlo, di tenerlo su... ma non ci riesce... sono due mesi ormai che non riesce più a scrivere quattro righe consecutive senza aver bisogno di cancellare qualcosa... qualche giorno fà ha avuto l'idea di una canzone... ha scritto la musica... ma non riesce a buttare giù un testo che sia alla sua altezza...»
    Carlotta: «Pensi che sia preoccupato per Giulio??»
    Eva: «Lui dice di no... ma tanto è inutile, non ci riesce a dirmi una bugia senza che io non me ne accorga... io lo so che è preoccupato... più che altro è preoccupato per Mimmo, Rudy... hanno già perso la madre una volta.. e quando finalmente erano riusciti a ritrovare qualcuno che consideravano quasi come una seconda madre, hanno perso anche lei... non è proprio il massimo della vita...»
    Carlotta, sorridendo: «E ovviamente di cambiare un po' aria...»
    Eva, sorridendo: «... non riusciresti ad allontanarlo di dieci passi da casa Cesaroni neanche se usassi una gru...»
    Carlotta: «Ma... tra Giulio e Lucia proprio....»
    Eva, sospirando: «Non lo so... avevano già attraversaro momenti difficili, ma si vedeva che erano ancora uniti... che si amavano e che non avevano alcuna intenzione di lasciarsi... ma adesso.... Giulio la ama ancora, certo... ma se gli chiedessi di andare fino a Torino per dirglielo probabilmente ti manderebbe pure al diavolo... e avrebbe anche ragione... e lei... boh, non lo so... o come l'impressione che da parte sua l'amore sia proprio finito... non lo so perchè... è finito, e basta... capita a volte... e lo sai com'è l'amore, no??»
    Carlotta, annuendo: «Quando non c'è più, è inutile insistere...»
    Eva, annuendo: «Appunto...»
    Carlotta, mettendole una mano sulla spalla: «Marco è forte, vedrai.... riuscirà a superarlo questo momento... e sono sicuro che lo farà superare anche a Giulio...»
    Eva, sospirando: «Speriamo....»
    Carlotta: «A una casa vostra non c'avete mai pensato??»
    Eva, annuendo: «Certo... ma poi è successo tutto quello che è successo e allora abbiamo deciso di rinunciare... magari quando Giulio avrà ricominciato a guardare le partite della Roma con la bandiera giallorossa in mano e la sciarpa addosso insieme a Ezio e zio Cesare e a litigare con Barilon in bottiglieria il lunedì mattina potremo anche ripensarci... ma non prima... e poi neanche io me la sentirei di lasciare i ragazzi da soli in un momento come questo... anche Alice... io la conosco, fa finta di niente... ma ci sta male, molto male...»
    Carlotta: «E' comprensibile...»
    Eva: «Già... e sono sicura che insieme riusciremo a superarlo prima questo momento....» Aprì la portiera della macchina e si sedette sul sedile del passeggero, voltandosi verso Carlotta: «A proposito di Giulio... Olga domani sera ha organizzato una festa nel giardino di casa sua...»
    Carlotta: «Chi è Olga??»
    Eva: «Una lunga storia... se vieni anche tu la vedrai più da vicino....»
    Carlotta: «Lei o la storia...???»
    Eva, sorridendo: «Tutte e due... allora, vieni??»
    Carlotta, annuendo: «Perchè no.... però Tommy....»
    Eva: «Vabbè, puoi portare anche lui... sarà una festa tranquilla... almeno spero...»
    Carlotta: «In che senso??»
    Eva, sospirando: «Eh... in che senso... nel senso che questa Olga non ha invitato Giulio solo perchè è uno dei suoi vicini di casa, ma anche per un altro motivo... leggermente più personale...»
    Carlotta, sorridendo: «Ma dai?? Giulio ha una spasimante...???»
    Eva, annuendo: «E che spasimante... pensa che si sono già fatti perfino un viaggetto in due a Venezia...»
    Carlotta, sgranando gli occhi sempre più sorpresa: «Cosa...????»
    Eva: «Gli abbiamo incontrati io e Marco al ristorante Gran Canal... Giulio poi ha detto che era andato con lei solo perchè doveva aiutarla a liberarsi dell'ex marito che la stava tormentando...»
    Carlotta: «Non era vero??»
    Eva: «Si si, era sicuramente vero... e forse lui c'è andato solo per questo motivo... ma ti assicuro che per lei non era affatto tutto qui... anzi...»
    Carlotta, continuando a parlare mentre faceva manovra per uscire dal parcheggio: «E Giulio che fa...???»
    Eva, scuotendo la testa: «Niente....»
    Carlotta: «Che vuol dire niente...???»
    Eva: «Vuol dire quello che significa.. niente di niente....»
    Carlotta: «Cos'è, non è il suo tipo??»
    Eva: «Se sia o meno il suo tipo non lo so... sicuramente è molto carina.... Ezio se n'è già accorto da un pezzo...»
    Carlotta, ridendo: «E allora scusa, qual'è il problema...???»
    Eva: «Te l'ho detto prima qual'è il problema... Giulio c'ha ancora in testa una sola donna... e non è Olga...»
    Carlotta, annuendo: «Ah... capisco....»
    Eva: «Ecco....»
    Carlotta: «Secondo me gli farebbe bene stare un po' con un'altra persona... in questo momento stare solo lo aiuta soltanto a stare peggio....»
    Eva, sospirando: «Si lo so... anche perchè te l'ho detto... non credo che tra lui e mia madre le cose si possano aggiustare, purtroppo... però è difficile comandare al cuore...»
    Carlotta, sospirando e annuendo: «Lo so bene...»
    Eva, voltandosi verso di lei: «E tu...??»
    Carlotta: «Io cosa??»
    Eva, sorridendo: «Tu ci sei riuscita a comandare al tuo, di cuore...??»
    Carlotta sorrise tra se e se, senza distogliere lo sguardo dalla strada: «Quando ci riuscirò, tu sarai la prima a saperlo....»
    Si scambiarono un cenno di assenso, ed Eva come sempre riuscì a capire dallo sguardo di Carlotta tutto quello che lei, per un motivo o per un altro, preferiva non dirle a parole.



    Bottiglieria Cesaroni, poco dopo....

    Cesare guardò un'altra volta Marco, cercando di capire se stesse parlando seriamente o se come al solito lo stesso prendendo in giro. Si avvicinò al bancone, scambiandosi un'occhiata perplessa con Ezio: «Ho sentito bene....?? L'ha detto...???»
    Ezio, annuendo: «Me pare proprio di si...»
    Cesare, rivolgendosi di nuovo a Marco: «Oh nun è che me stai a pijà per il sedere come sempre, no..???»
    Marco: «Io?? No, quando mai...»
    Cesare, gesticolando: «Capirai, sarebbe la prima volta che te e quel deficiente de Walter ve inventate qualche fregnaccia solo per farme salì la pressione a tremila...»
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: «Ti assicuro che è la verità....»
    Cesare, alzando gli occhi al cielo: «Oh ma voi vedè che San Saverio veglia davvero su di noi... questo è un miracolo... un miracolo è...!!»
    Ezio, seduto al suo inseparabile sgabello, alzò un attimo gli occhi dal Corriere dello Sport e si rivolse a Cesare, tutto tronfio: «Eh certo... un'altra situazione delicata che ha risolto brillantemente il sottoscritto qui presente...»
    Cesare, voltandosi verso di lui: «... e rompente non ce lo metti fra gli aggettivi???»
    Ezio: «Si si... parla parla... intanto se nun era per me...»
    Cesare: «... avrei risparmiato ventimila euro de birette negli ultimi vent'anni...»
    Ezio: «Ecco...»
    Marco, ridendo e rivolgendosi a Cesare: «Guarda che ha ragione....»
    Cesare: «Speriamo de no... sennò tra un po' comincia a nevicà....»
    Marco: «Ma scusa, se Walter non avesse avuto bisogno di un aiuto in officina io non avrei mai pensato di proporre l'incarico a Barilon... e se non avessi proposto l'incarico a Barilon...»
    Ezio: «... sarebbe sempre qui con un vassoio in mano... anzi, con un vassoio in terra...»
    Cesare, guardandosi intorno: «Ma 'ndo è finito, se po' sapè??»
    Ezio: «Come 'ndo è finito?? Quello mica ha perso tempo, s'è già insediato....»
    Cesare: «Che l'hanno eletto sindaco??»
    Ezio, scuotendo la testa: «Guarda che la mia è un'officina de grido... ne parlano in tutta la città ne parlano...»
    Cesare: «Te credo... dopo la botta de stamattina anche di più, visto che l'hanno sentita fino al Pincio...»
    Ezio, gesticolando: «Vabbè che c'entra, quello è stato un caso.. un incidente....»
    Cesare: «Quello di sicuro... è stato il primo motore che hai provato a aggiustà negli ultimi cinque anni... povero Walter, c'ha pure sfortuna oh...»
    Marco, rivolgendosi a Cesare: «Dov'è finito papà??»
    Cesare: «E' quello che me stavo a chiede pure io... l'ho mandato dal fornitore perchè ce mancava un po' de frascati...»
    Ezio: «Vabbè, sarà ancora in viaggio...»
    Cesare: «Ammazza, è andato via due ore fà.. il fornitore stà qui a tre chilometri....»
    Ezio, aggrottando la fronte: «C'avrà avuto problemi con la macchina...»
    Cesare: «Se c'avessi messo le mani te a quest'ora stavo già attaccato al telefono a chiamà il soccorso stradale... ma siccome le mani ce l'ha messe tu' figlio, me pare un po' improbabile...»
    Ezio: «Eh beh certo, gli ho insegnato tutti i trucchi del mestiere... quello ha preso tutto da me...»
    Cesare: «Speriamo de no....»
    Ezio, sorridendo malizioso: «Oh, hai visto mai che c'avesse pure qualcosa de meglio da fare...»
    Cesare, dubbioso: «Ma de che stai a parlà??»
    Ezio, avvicinandosi al bancone: «Ma scusa, le damigiane de frascati 'ndo le carica sul furgoncino??»
    Cesare: «Sul furgoncino...»
    Ezio, gesticolando: «Ho capito sul furgoncino, ma dove...???»
    Cesare: «Dietro.. ce stà il vano apposta...»
    Ezio: «Appunto... dietro ce carica le botti... poi magari passa davanti a 'na certa casa... 'ndo abita 'na certa persona... e magari, dico magari, sul furgoncino ce carica pure qualcos'altro, però sul sedile davanti, quello del passeggero... capisci che voglio dì...??»
    Cesare lo guardò qualche secondo, poi prese il bicchiere di birra che aveva davanti e lo vuotò nel lavabo: «Me sa che per stamattina de questa qui n'hai già bevuta abbastanza...»
    Marco, ridendo: «Ezio.. ti assicuro che sei fuori strada....»
    Cesare: «Capirai che novità....»
    Ezio, avvicinandosi a lui: «Ma perchè, lui e l'agente matrimoniale ancora.... proprio.... niente niente...??»
    Marco, scuotendo la testa: «Meno di niente...»
    Ezio, allargando le braccia: «Mah, io a Giulio nun lo capisco più nun lo capisco... ma quando glie ricapita di trovà una che se innamora de lui... oh parliamoci chiaro, qui ormai nun è che semo più de primo pelo fra tutti... mica è facile trovà qualcuna che ce veda ancora belli e affascinanti....»
    Cesare, annuendo: «Per te l'impresa sarebbe oltre il limite dell'impossibile....»
    Ezio: «Ecco appunto... e lui se fà sfuggì un'occasione come questa?? Boh... che poi quella lì, diciamoci la verità, quella è pure 'na gran...»
    Cesare, gesticolando: «... e su questo siamo tutti d'accordo... però a me, quella lì, nun me piace....»
    Ezio: «Nun te piace??»
    Cesare: «Per niente... e lo sai perchè...?? Lasciamo perde che già du' figli e 'na sorella a carico.. quella lì è 'na donna infida dentro... ma hai visto che piano s'era architettata solo per portasse mì fratello du' giorni a Venezia???»
    Ezio, rivolgendosi a Marco: «Oddio, nun è che me dispiacerebbe troppo avè qualcuno che m'architetta 'sti piani eh...»
    Cesare, avvicinandosi al bancone: «Ah beh... se proprio ci tieni lo possiamo dì pure a Stefania... così te ce porta lei a Venezia...???»
    Ezio: «Credi...??»
    Marco, annuendo: «Certo....»
    Cesare: «Te ce manda impacchettato con un biglietto de sola andata....»
    Ezio, sgranando gli occhi: «Dici eh??»
    Cesare, annuendo: «Eh me sa de si....»
    Marco si voltò, ridendo e scuotendo la testa, e incrociò lo sguardo di Eva che stava appena entrando in bottiglieria. Si alzò dallo sgabello e le andò incontro, scambiandosi con lei un bacio sulle labbra: «Eva... che ci fai qui??»
    Eva, sorridendo: «Ero sicura di trovarti qui...»
    Cesare, guardando Ezio: «Eh certo... a forza de bere con lo zoppo s'impara a zoppicà...»
    Ezio, dubbioso: «Ma perchè, zoppico io...???»
    Marco, ridendo: «Sono tornato da poco....»
    Eva: «Sei stato al Rock Studio??»
    Marco, annuendo e invitandola a sedersi al bancone: «Si... poco fà...»
    Eva: «Allora, com'è andata??»
    Cesare, gesticolando: «Eh com'è andata...?? Benissimo è andata... meglio de così... ha fatto un capolavoro...»
    Eva: «Ne ero sicura... e come si chiama??»
    Cesare: «Barilon... se chiama Barilon....capisci??»
    Eva, dubbiosa: «Non ne sono sicura...»
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: «Niente, Walter aveva disperato bisogno di un aiuto in officina...»
    Ezio: «Vabbè, mò disperato... ce stavo sempre io oh...»
    Cesare, annuendo: «Appunto...»
    Marco, ridendo: «... e io gliel'ho trovato....»
    Eva, sorpresa: «Barilon...??? Il Barilon che conosco io...???»
    Marco: «Guarda che con le macchine ci sà fare... papà lo dice sempre...una volta ha riparato per lui una macchina, quando papà si era messo in testa di fare il meccanico... e fece un lavoro eccezionale...»
    Cesare: «Sicuramente glie riesce più de fà il meccanico che non il venditore de cessi...»
    Ezio: «Oh ma nun è che quello se pensa che riparà le macchine sia facile come riparà i cessi...???»
    Cesare: «Perchè, è facile ripararli??»
    Ezio: «Capirai, ce riuscirebbero tutti, ce riuscirebbero....»
    Cesare: «Scusa eh ma c'ho un vuoto de memoria... che è successo l'ultima volta che c'hai provato te...???»
    Ezio: «E che è successo... è successo....»
    Cesare: «... che Stefania quand'è entrata in bagno pensava che te fossi comprato 'na piscina olimpica... ce mancavano i trampolini e poi era al completo...»
    Ezio: «Ma mica fu colpa mia oh...»
    Cesare, annuendo: «E che non lo so... fu colpa del cesso...»
    Marco, ridendo e rivolgendosi a Eva: «Trovare un assistente a Walter e un impiego a Barilon... le uniche due cose che sono riuscito a concludere stamattina...»
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: «Niente ancora...??»
    Marco, scuotendo la testa: «Niente... cioè.... il motivo ce l'ho già in testa, e l'ho scritto.... c'ho la musica... mi mancano le parole... come dire che mi manca il novanta per cento della canzone... sto perdendo colpi Eva....»
    Eva, sorridendogli: «Non dirlo neanche per scherzo, lo sai che non è così... hai sola bisogno della giusta...»
    Marco: «Ispirazione??»
    Eva, annuendo: «Si... della giusta ispirazione... e dopo vedrai che le parole arriveranno da sole... non avrai neanche bisogno di chiamarle...»
    Marco, sorridendole e invitandola a sedersi sulle sue ginocchia: «Vorrei avere almeno la metà del tuo ottimismo....»
    Eva: «Se vuoi te ne posso prestare un po'...»
    Marco, baciandola dolcemente sulle labbra: «Non c'è bisogno... già lo hai fatto...»
    Eva lo accarezzò dolcemente sulla testa, lo guardò un attimo negli occhi e poi disse: «Si ma te non me la racconti giusta... c'è qualcos'altro che ti preoccupa... non è solo la canzone...»
    Marco la guardò un attimo negli occhi, poi abbassò lo sguardo e scoppio a ridere.
    Eva: «Che ho detto??»
    Marco, sorridendo: «Niente niente... mi chiedevo solo quando riuscirò a nasconderti qualcosa senza che tu mi sgami dopo meno di cinque minuti...»
    Eva, sorridendo maliziosa: «Semplice... non ci riuscirai mai...»
    Marco, annuendo: «Non ho dubbi....»
    Eva: «Allora, che c'è che ti preoccupa??»
    Marco, sospirando: «Ma niente.. è solo che... prima ho incontrato una persona... una ragazza... una certa Martina...»
    Eva, dubbiosa: «MI sembra di non conoscere nessuno con questo nome...»
    Marco, annuendo: «E infatti non la conosci... e neanche io...almeno fino a un'ora fà... non l'avevo mai vista prima...»
    Eva: «E cosa voleva..?? Aspetta, non dirmelo... era una tua irriducibile fan che non ha potuto resistere alla tentazione di vedere da vicino il suo idolo.. è così??»
    Marco, sorridendo: «E' quello che ho pensato subito, ma... non era così...»
    Eva: «Ah.. e allora che voleva...??»
    Marco, sospirando: «Giuro che non ne ho idea... straparlava, diceva cose senza senso... pensa che è arrivata pure a dirmi che è... che sarebbe....»
    Eva: «... cosa??»
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: «.... mia sorella....»
    Eva, stupita: «Come...???»
    Marco, annuendo: «Hai capito benissimo....»
    Cesare: «Certo che se ne trova de gente strana a 'sto mondo eh...»
    Marco, pensieroso: «E aveva pure una foto...»
    Eva, dubbiosa: «Una foto??»
    Cesare, avvicinandosi al bancone: «Che foto??»
    Marco: «Una foto della mamma...» Si interruppe, abbassando lo sguardo, pensieroso: «... una che io non avevo mai visto prima...»
    Eva: «Ma sei sicuro??»
    Marco, annuendo: «Sicurissimo... le foto che ho di lei me le ricordo tutte a memoria... quella io non l'avevo mai vista....»
    Cesare: «Magari questa qui è la figlia d'una vecchia amica di Marta e ha trovato quella foto in qualche cassetto... in fondo Marta d'amiche in giro ce n'aveva tante, lo sai pure te...»
    Marco, annuendo: «Si, lo so...»
    Eva, annuendo: «Forse è andata così... non c'è altra spiegazione... e ti ha detto qualcos'altro??»
    Marco: «Ha ripetuto almeno dieci volte che era nei guai... e che aveva bisogno d'aiuto...»
    Eva: «E tu che hai fatto??»
    Marco: «E che dovevo fare..?? Le ho detto di andarsene, di non farsi più vedere e di non andare in giro a raccontare queste balle su di me e su mia madre...»
    Cesare, annuendo: «E hai fatto bene hai fatto.. 'sti giovani d'oggi nun hanno più rispetto per nulla, oh...»
    Marco, sospirando e scuotendo la testa: «Non lo so... forse era solo una matta ma... se avesse avuto davvero bisogno d'aiuto?? Forse tutte quelle storie se l'è inventate solo per convincermi ad aiutarla...»
    Eva: «Beh, un comportamento molto discutibile comunque...»
    Marco: «Si certo... però non riesco proprio a dimenticare i suoi occhi....»
    Eva, sorridendo maliziosa: «Ah no eh...?? Andiamo bene....»
    Marco, sorridendo e dandole una pacca sulla spalla: «Ma quanto sei scema... intendevo dire che erano occhi molto preoccupati... quasi spaventati....»
    Eva: «Credi...??»
    Marco: «Ne ho viste tante di fans scatenate ai miei concerti... lei non era una di quelle, ne sono sicuro... spero non si sia cacciata in qualche brutto guaio...»
    Eva: «Forse era solo una ragazza con qualche problema psicologico in cerca d'aiuto, di attenzione... e ha cercato di trovarla dal suo cantante preferito...»
    Marco, annuendo: «Può darsi...»
    Lo squillo del cellulare precedette la risposta di Eva, che lo tirò fuori dalla borsetta premendo sul tasto di chiamata: «Si pronto?? Si, sono io... ah Greta....»
    Si accostò a Marco, parlando a passa voce; «E' la maestra dell'asilo di Marta...»
    Marco, dubbioso: «La maestra...?? Perchè, è successo qualcosa...??»
    Eva: «No, non credo... forse Marta sente un po' la nostra mancanza....»
    Marco: «Uhm.... rispondi un po'....»
    Eva, annuendo e ricominciando a parlare al cellulare: «Eccomi Greta, dimmi...che è successo, Marta è un po' triste...??? No.... e allora che è successo?? Come...??? Che ha fatto...???? Ma s'è fatta male...?? Ah, ti sei fatta male te... parecchio...?? Meno male và... ma come è successo?? Vuoi che veniamo subito?? Vabbè, possiamo aspettare che finisca la giornata, tanto non mi sembra una cosa così grave... un'ora... vabbè, il tempo di arrivare almeno... si si, ho capito, ho capito.... eh certo che mi dispiace....Va bene, arriviamo subito... si, non ti preoccupare... Greta, subito ho detto, ancora il teletrasporto non è entrato in funzione... ok ok... si, a dopo... a dopo....»
    Eva ripose il cellulare nella borsa e si rivolse a Marco: «C'è... un piccolo problema...»
    Marco: «Quanto piccolo...???»
    Cesare: «Più o meno quanto l'asilo...»
    Eva, alzandosi: «Dobbiamo andare... subito... sennò quella poveretta quando arriviamo la troviamo in stato di shock....»
    Marco: «Ma che è successo???»
    Eva: «Niente, la maestra stava disegnando con i colori a tubetto insieme ai bambini... e...»
    Marco: «E...??»
    Eva: «... e ha lasciato per un attimo il tubetto di colore incustodito...»
    Marco: «Vicino a Marta...???»
    Eva, annuendo: «Mi sa di si....»+
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: «Ecco... ci mancava solo questa... andiamo và... ma non è che se l'è messo in bocca il colore...??»
    Eva: «No no, tranquillo... ha trovato un sacco di altri posti dove metterlo....»
    Marco, alzando gli occhi al cielo: «Oddio... zio, se arriva papà digli che sono passato, va bene...?? Io devo andare all'asilo...»
    Cesare: «Vai vai, tranquillo....»
    Uscirono entrambi dalla bottiglieria a passo svelto, salutando con un cenno della mano zio Cesare, che si avvicinò al bancone e alzò gli occhi al cielo: «Speriamo bene...»
    Ezio: «Che nun abbia combinato niente??»
    Cesare: «No, che l'asilo sia ancora in piedi quando c'arriveranno....»


    .... capitolo finito, per oggi... nell'ultima parte dell'episodio vedremo mezza Garbatella alla festa di Olga, e sul finale ci sarà un colpo di scena che riguarderà la ragazza misteriosa... alla prossima!! :253: :253: :51: :51:
     
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  6. bella'mbriana
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    L'avevo capito che era una foto della mamma! :66: ...vabbè, l'avevano capito tutti, non era così difficile :P ...e così abbiamo una figlia segreta di Marta...in che guaio si sarà cacciata? E come mai Marta l'ha tenuta segreta?...devi sempre farci rimanere con mille dubbi, se no non sei contento, eh? :103:
    Marta ha distrutto l'asilo? :258: Le maestre avranno bisogno di uno psicanalista dopo l'uragano Marta :258: ...ben gli sta, mi stava un po' sulle scatole con quell'aria da Madre Teresa..."Oh, per noi è un piacere stare con questi bambini"... stacci, stacci, vediamo come te la cavi :258:
    E ora ci sarà la festa di Olga...dove ci farai vedere anche il piano di Rudi&co per allontanare Olga da Giulio...chissà che si inventeranno!
    Non te lo dico nemmeno quanto mi piacciono i tuoi dialoghi fra Marco ed Eva...complici, maturi, dolci ma non sdolcinati...in una parola, perfetti! :uhm:
     
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  7. Bunny88
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/4/2010, 18:46)
    Ciao ragazzi :B): :B): :D Anche se un po' ritardo rispetto al previsto ecco la seconda parte del penultimo episodio della nostra FF... non è un capitolo lunghissimo (neanche cortissimo però, non posso sciuparmi la media... :255: :255: :255: :255: ) però scopriremo qualcosa di più sulla ragazza misteriosa che ha fermato Marco in mezzo alla strada, e vedremo il primo giorno della piccola Marta all'asilo... buona lettura a tutti!! :D :D :D




    .... capitolo finito, per oggi... nell'ultima parte dell'episodio vedremo mezza Garbatella alla festa di Olga, e sul finale ci sarà un colpo di scena che riguarderà la ragazza misteriosa... alla prossima!! :253: :253: :51: :51:

    :280: :280: :280: :280: :280: :280:
    Bel capitolo John!
    Avevo ragione a proposito della ragazza misteriosa! :asd: :asd: :asd:
    Quando ho letto la scena mi ha ricordato una scena di "Un ciclone in Famiglia" quando Ludovica (figia di Boldi) scopre di avere una sorella! La ragazza le aveva mostrato una foto ingiallita di Boldi! Ora non so se tu ti sia ispirato a questa scena, ma a me l'ha ricordata! :101:
    Ma Martina è veramente figlia di Marta?!?!? :blink: :blink: :blink: :blink: :blink: C'è qualcosa che non mi convince.... :286: :286: :286:
    Che tenere Eva e Carlotta quando hanno portato Tommy e Marta all'asilo!Scena molto carina! :uhm: :uhm: :uhm:
    Che ha combinato quella peste di Marta?
    Ha buttato addosso alla maestra il tubetto di colore?!? :17: :17: :17: :17: :17: :17: :17:
    Sono curiosa di leggere il prossimo capitolo!!!!!!!!
     
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  8. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/4/2010, 18:46)
    Ciao ragazzi :B): :B): :D Anche se un po' ritardo rispetto al previsto ecco la seconda parte del penultimo episodio della nostra FF... non è un capitolo lunghissimo (neanche cortissimo però, non posso sciuparmi la media... :255: :255: :255: :255: ) però scopriremo qualcosa di più sulla ragazza misteriosa che ha fermato Marco in mezzo alla strada, e vedremo il primo giorno della piccola Marta all'asilo... buona lettura a tutti!! :D :D :D


    .... capitolo finito, per oggi... nell'ultima parte dell'episodio vedremo mezza Garbatella alla festa di Olga, e sul finale ci sarà un colpo di scena che riguarderà la ragazza misteriosa... alla prossima!! :253: :253: :51: :51:

    Jhon bel capitolo :100: , però mi è sembrato che Marco fosse un pò troppo inc.....o con Martina, capisco la sopresa ma forse renderlo un pò più calmo :286: ancora un pò e la menava.

    I due imbottigliati non si smentiscono mai, Ezio che potesse ci prova con Olga :17: :17:

    E Marta che ha combinato col colore dei tubetti? :106: :106: :261: :261: :261:

    :280: :280:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/4/2010, 18:46)
    Ciao ragazzi :B): :B): :D Anche se un po' ritardo rispetto al previsto ecco la seconda parte del penultimo episodio della nostra FF... non è un capitolo lunghissimo (neanche cortissimo però, non posso sciuparmi la media... :255: :255: :255: :255: ) però scopriremo qualcosa di più sulla ragazza misteriosa che ha fermato Marco in mezzo alla strada, e vedremo il primo giorno della piccola Marta all'asilo... buona lettura a tutti!! :D :D :D




    .... capitolo finito, per oggi... nell'ultima parte dell'episodio vedremo mezza Garbatella alla festa di Olga, e sul finale ci sarà un colpo di scena che riguarderà la ragazza misteriosa... alla prossima!! :253: :253: :51: :51:

    Jhon
    Non mi aspettavo che Martina fosse la sorellastra di Marco.Mi sembra strano che Marta abbia una figlia segreta.C'è forse sotto qualche altra cosa?
    La piccola Marta ha combinato un disastro al primo giorno di asilo,non si fa! :258: :258: :258:
    Hai lasciato parecchie cose in sospeso,stai diventando come gli autori dei Cesaroni.Potevi dirci qualcosa in più su Martina,oppure dirci cosa ha combinato di preciso Marta.E Rudy e company che piano hanno ideato? :280: :280: :280:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/4/2010, 18:46)
    Ciao ragazzi :B): :B): :D Anche se un po' ritardo rispetto al previsto ecco la seconda parte del penultimo episodio della nostra FF... non è un capitolo lunghissimo (neanche cortissimo però, non posso sciuparmi la media... :255: :255: :255: :255: ) però scopriremo qualcosa di più sulla ragazza misteriosa che ha fermato Marco in mezzo alla strada, e vedremo il primo giorno della piccola Marta all'asilo... buona lettura a tutti!! :D :D :D

    .... capitolo finito, per oggi... nell'ultima parte dell'episodio vedremo mezza Garbatella alla festa di Olga, e sul finale ci sarà un colpo di scena che riguarderà la ragazza misteriosa... alla prossima!! :253: :253: :51: :51:

    :280: :280: :280: ......che si trattava di una foto di Marta si era capito.....la cosa che mi ha sorpreso è stata che questa ragazza dice di essere la sorellastra di Marco.....è una figlia segreta di Marta?? ......e poi perchè l'ha tenuta nascosta?.....oppure alla fine si scoprirà che si è inventata tutto ed è come diceva Eva, che aveva solo bisogno di aiuto?? .....questo fatto mi ha incuriosito molto :286:

    Divertente il primo giorno d'asilo di Marta e Tommy.......praticamente avevano le stesse reazioni a quello che dicevano le rispettive madri.......leggermente vivaci entrambi :17: :17: .......bello che si nota la maturazione di Carlotta da quando era entrata in classe per la prima volta......mi è piaciuta quella parte dei pensieri di Eva su di lei!! ;) ;) ;)

    E poi la parte in bottiglieria è come al solito divertentissima.....le solite Eziate......i battibecchi tra lui e zio Cesare......e Marco che ogni tanto infierisce, sostituendo il padre nel ruolo di imbottigliato :258: :258: :258: ......divertente Ezio nella descrizione di Olga.......e della proposta che aveva fatto a Giulio di andare a Venezia.....se l'avesse saputo Stefania mi sa che davvero ce l'avrebbe fatto arrivare lei :255: :255: :255: :17: .......e poi quella telefonata finale dall'asilo........Marta l'ha praticamente distrutto :17: ....mi sa che le mastre avranno bisogno di un mese di analisi x riprendersi :255: :255: :255:

    Posta presto il capitolo conclusivo!! ;) ;) ;)
     
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  11. bella'mbriana
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    QUOTE (delia_73 @ 19/4/2010, 20:51)
    [Jhon bel capitolo :100: , però mi è sembrato che Marco fosse un pò troppo inc.....o con Martina, capisco la sopresa ma forse renderlo un pò più calmo :286: ancora un pò e la menava.

    Eh deliuccia, Marcolino è bello e caro...ma la mamma è sempre la mamma, guai a chi la tocca :189:
     
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  12. delia_73
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 19/4/2010, 22:33)
    CITAZIONE (delia_73 @ 19/4/2010, 20:51)
    [Jhon bel capitolo :100: , però mi è sembrato che Marco fosse un pò troppo inc.....o con Martina, capisco la sopresa ma forse renderlo un pò più calmo :286: ancora un pò e la menava.

    Eh deliuccia, Marcolino è bello e caro...ma la mamma è sempre la mamma, guai a chi la tocca :189:

    Marcolino bello lo è sicuramente :102: :102: :102: beata Eva :111: :111: :111:
     
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  13. bella'mbriana
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    QUOTE (delia_73 @ 19/4/2010, 22:48)
    Marcolino bello lo è sicuramente :102: :102: :102: beata Eva :111: :111: :111:

    Deliuccia, non sbavare sula fiction di John, che si scioglie tutto l'inchiostro e quelli che vengono dopo non ci capiscono niente :261:
     
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  14. checca.68.9
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 19/4/2010, 18:46)
    Ciao ragazzi :B): :B): :D Anche se un po' ritardo rispetto al previsto ecco la seconda parte del penultimo episodio della nostra FF... non è un capitolo lunghissimo (neanche cortissimo però, non posso sciuparmi la media... :255: :255: :255: :255: ) però scopriremo qualcosa di più sulla ragazza misteriosa che ha fermato Marco in mezzo alla strada, e vedremo il primo giorno della piccola Marta all'asilo... buona lettura a tutti!! :D :D :D


    .... capitolo finito, per oggi... nell'ultima parte dell'episodio vedremo mezza Garbatella alla festa di Olga, e sul finale ci sarà un colpo di scena che riguarderà la ragazza misteriosa... alla prossima!! :253: :253: :51: :51:

    :280: :280: :280: :280: :280: :280: Come al solito Jhon bravissimo!!!Marco che si arrabbia con la presunta sorella, ma poi come sempre con il suo gran cuore gli viene un po' il rimorso di aver trattato male la ragazza perchè pensa che forse ha veramente bisogno di aiuto!!! Il primo giorno di asilo di Marta nn poteva che finire così...lei è una vera Cesaroni e ha nelle vene il sangue di zio Rudy... :261: :261: :261: :261: :261: :261: :261: :261: :261: :261: :261: :261: e il dialogo tra Marco e Eva...si capiscono con uno sguardo come al solito e nn servono tante parole tra di loro..... :305: :305: :305: :305: :305: Aspetto il prossimo capitolo...perchè nn credo che quella ragazza sia la sorella di Marco....mi sono fatta una certa idea...ma per ora nn voglio dire niente... :286: :286: :286: comunque
     
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  15. delia_73
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 19/4/2010, 22:53)
    CITAZIONE (delia_73 @ 19/4/2010, 22:48)
    Marcolino bello lo è sicuramente :102: :102: :102: beata Eva :111: :111: :111:

    Deliuccia, non sbavare sula fiction di John, che si scioglie tutto l'inchiostro e quelli che vengono dopo non ci capiscono niente :261:

    Io non sbavo ma resta il fatto che Marcolino è bellino :wub: :wub:
     
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299 replies since 4/11/2009, 22:51   14893 views
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