CESARONI QUARTA SERIE (PRIMA DELL'X-TOUR)

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    delia voglio qualche anticipazione.
     
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  2. margaret09
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    Brava Delia...continua a postare! :101:
     
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  3. delia_73
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    Non appena Eva mette piede in casa non riesce a credere alla scena che gli si presenta davanti. Tutta la famiglia, Masetti compresi, la accoglie con un festoso applauso.

    Ezio: era ora ma dove eravate finiti. Ma guarda qua che bella la nostra mammina (abbracciando Eva).

    Eva: Ezio lamentati con Marco se mi avesse detto tutto subito invece di guardarmi con aria sorniona non avrei perso tempo, INUTILMENTE, a insistere.

    Giulio: ben tornata tesoro. Stai benissimo, sei una mamma sempre più bella.

    Eva: grazie Giulio. Papà ma non sei partito?

    Sergio: e ti pare che mi perdevo la festa per il ritorno a casa di mia figlia e mia nipote?

    Eva: avete bisogno di una mano in cucina?

    Lucia: no tesoro è tutto sotto controllo, tranquilla

    Eva: allora io vado di sopra a posare la roba.

    In cima alle scale nota qualcosa di strano in camera dei fratelli: le lenzuola del letto di Alice sul letto di Marco e i libri di sua sorella sulla scrivani vicino a quelli di Rudy. Marco nel frattempo l’ha raggiunta.

    Marco: Eva tutto bene?

    Eva: Ma cosa ci fanno le lenzuola di Alice nel tuo letto? E i suoi libri sulla scrivania di Rudy?

    Marco: guarda qua (aprendo la porta della camera di Alice e Eva).

    Eva: Ma questa…. è la mia roba. Come ci è finita qua? E questa culla da dove salta fuori? E le apine che ho comprato io ….Poi ci sono anche le tue cose, la chitarra, il computer, i tuoi vestiti nell’armadio al posto di quelli di Alice.

    Marco: (sedendosi sul letto) vieni qua che ti racconto tutto.

    Eva si siede accanto a Marco stringendo le braccia intorno alla sua vita e appoggiando la testa alla sua spalla.

    Marco: la tua roba sono andato a prenderla io ieri assieme a Walter, e Alice. Per quanto riguarda la culla…l’ho comprata e ho lasciato a casa di Alex quell’orrore che aveva comprato lui. Perché voglio sperare che l’avesse comprata lui vero??? Tu non avresti mai comprato una schifezza simile.

    Eva: Era proprio orrenda, pensare che quando l’ha comprata l’ho trovata bella. Dovevo essere proprio stordita (ridendo). Allora andiamo sotto a vedere cosa ne hanno fatto di nostra figlia? (baciandolo teneramente)

    Tenendosi per mano scendono sotto dove li stavano aspettando per il pranzo.

    Mimmo: era ora qua abbiamo fame!!!!!

    In quel momento suona il campanello e Marco va ad aprire

    Franco/Simona: sorpresa!!!!!!!

    Walter: alla buon ora stavamo per cominciare senza di voi

    Marco: ma che succede?

    Giulio: su Marco si gentile fa accomodare i nostri ospiti. Scusatelo ma da quando è diventato padre non capisce più nulla. Anche se non è che prima fosse tanto diverso.

    Franco: non si preoccupi signor Cesaroni.

    Simona: Eva stai benissimo tutto bene? Posso tenere in braccio la piccola?

    Eva: ma certo prendila reggile la testa che non è ancora in grado di tenerla su da sola.

    Risuona il campanello stavolta ad aprire va Lucia.

    Lucia: dottoressa, infermiera che piacere vi stavamo aspettando. Siamo una famiglia un po’ numerosa spero che la cosa non vi crei uno shock.

    Ginecologa: ma no si figuri, se siete tutti come Marco e Eva credo che trascorreremo ore piacevoli. Eva non sa nulla che ci siamo anche noi giusto?

    Lucia: non le abbiamo ancora detto niente.

    Eva: mamma zio Cesare dice che….dottoressa, infermiera cosa ci fate qua? E’ opera tua vero? (rivolta a Marco).

    Marco: bhe sono sempre state cosi pazienti con noi che ho sentito il dovere di sdebitarmi.

    Eva: venite vi presentiamo al resto della famiglia.

    Una volta fatte le relative presentazioni spiegando i contorti legami parentali prima di mettersi a tavola…

    Franco: Marco dobbiamo parlarti, scusa ma non riesco più a tenermi (in modo serio)

    Marco: si lo so andandomene ho combinato un bel casino, ho già detto a Simona che mi assumo tutte le responsabilità.

    Franco: Marco non ci sarà nessun X-Tour, quindi la tua fuga non ha avuto conseguenze. Ci sono stati dei problemi e… tutto è annullato.

    Marco: non importa ci saranno altre occasioni (visibilmente deluso)

    Franco: Ascolta è vero ci sono stati problemi a livello organizzativo, ma….hai vinto aprirai tu il concerto degli Artic Monkeys a Milano e poi partirai per l’X-Tour!!!!!E tutto questo accadrà tra soli tre mesi.

    Marco: NOO davvero?????? Franco dimmi che non scherzi

    Franco: No stavolta no davvero.

    Franco: un’altra cosa: non ci andrai da solo

    Marco: cioè?

    Simona: Eva tu e Marta siete pronte per un giro intorno al mondo?

    Marco: eh…vuoi dire che loro possono venire con me?

    Simona: se Eva è d’accordo. Conoscendoti ho pensato che senza di loro non saresti mai partito quindi ho fatto in modo che potessero venire con te.

    Eva: Ma ti devi sempre fare riconoscere? (abbracciandolo)

    Cesare: sa se magna qua il barbecue non ha pietà!!!

    Alla fine del lauto pranzo accompagnato dalla consueta allegria di casa Cesaroni, ci si accinge a mangiare il dolce al cioccolato preparato da Pamela ma prima ci vuole un brindisi. Cesare va a prendere lo spumante in cucina mentre i ragazzi sistemano bicchieri e piatti e posate apposta.

    Infermiera: signor Cesaroni che figli servizievoli che avete complimenti.

    Giulio: guardi da quando è nata la bambina non riconosco più i miei figli. Niente più litigi, si aiutano tra loro, danno una mano in casa…ci fanno diventare nonni (dando una scherzosa scopola sulla testa di Marco).

    Dottoressa: Siete una bella famiglia, ne ho viste poche serene come la vostra. Davvero complimenti.

    Walter: zitti che Cesare sta per stappare lo spumante. Bhe perché ti sei fermato?

    Giulio: Cè non ti senti bene?

    Cesare: Giù non spetta a me stappare la bottiglia oggi. Marco…a te l’onore.

    Marco: zio ma ….è sempre stato compito tuo.

    Cesare: si ma sei te che sei diventato papà no io. Tiè stappa.

    Giulio: a Marco e Eva che siano sempre felici. Auguri ragazzi

    Tutti: auguri!!!!

    Ezio: eh ma qua ci vuole un bel discorso….

    Eva: io..io… non so cosa dire… vi ringrazio per questa festa e.. anche per tutti i regali….insomma non me la aspettavo…. questi mesi per me non sono stati facili, c’è stato un momento in cui stavo per affogare ma all’improvviso è arrivata una mano che mi ha tirato fuori e… grazie alla quale oggi sono qua (guardando Marco negli occhi e accarezzandogli una guancia). Non so se sarò una buona mamma, a momenti ho ancora bisogno della mia…. Ma ci proverò……(versando qualche lacrima appoggiandosi al petto di Marco che le da un bacio sulla fronte).

    Il pomeriggio passa veloce siamo ormai a tarda sera quando dopo un’ intensa giornata Eva seduta sul letto allatta Marta, mentre chiacchera con Marco che sdraiato vicino a lei continua a riempirla di baci e carezze.

    Eva: sai che mi sono mancati i tuoi baci?

    Marco: anche a me sono mancati i tuoi. Adesso dobbiamo rifarci del tempo perso. Ehi cosa succede? Come mai quell’espressione seria?

    Eva: niente pensavo che se avessi sposato Alex, adesso non sarei qua a godermi tutta questa felicità. Stavo per commettere la più grossa stupidaggine della mia vita. Non oso nemmeno pensare a come sarebbe stata la nostra vita con lui. Niente allegria, niente emozioni, dei NO continui su qualsiasi proposta, e schifezze improponibili a tavola. Ma dico io come si fa ad abbinare dell’arrosto con del cioccolato bianco? E’ la cosa più schifosa di questo mondo (ride). Per non parlare delle gallette di riso che mi propinava per colazione: dovevo stare a dieta perché avevo la tendenza a ingrassare. Poi le verdure tagliate in modo artistico altrimenti non si possono mangiare, oppure niente la musica in cucina perché rischi di non sentire la roba che brucia e altre cretinerie simili che la mia mente ha rimosso.

    Marco comincia a ridere a crepapelle ed Eva con lui.

    Eva: adesso ci rido sopra ma ti assicuro che non era piacevole.

    Marco: (diventando serio) ma allora non potrò più suonare in casa altrimenti non sentiamo l’odore della cipolla che si brucia.

    Eva: e a colazione da domani solo gallette di riso. Però un pochino mi spiace per Alex baciando Marco.

    Marco: quanto ti spiace?

    Eva: non abbastanza da sentirmi in colpa.

    Eva si alza mette Marta nella culla, che nel frattempo si è addormentata, dopodichè si rimette nel letto appoggiando la testa sul petto di Marco

    Marco: sai pensavo che non possiamo stare qua per sempre, dovremo cercarci un posto nostro dove non c’è gente da ogni parte; io voglio poterti baciare come e quando mi pare senza essere interrotto da qualcuno ogni cinque minuti. E poi siamo una famiglia ed è giusto che ci facciamo la nostra vita, non possiamo vivere in eterno con i nostri genitori. Cosa ne pensi?

    Eva: sono d’accordo su tutto, dobbiamo trovarci una casa nostra e cominciare la nostra vita a tre. Da domani sarà meglio cominciare a cercare qualcosa. Per carità voglio bene a tutti quanto ma…. ho voglia di stare a guardarti negli occhi senza gente che rompe ogni tre secondi.

    Marco: ancora non ci credo noi due assieme con una figlia. Se penso che fino a quattro giorni fa stavo in albergo a piangere…

    Eva: cosa? Piangevi?

    Marco: Eva devo confessarti una cosa….la sera prima del matrimonio hai ricevuto una telefonata giusto?

    Eva: lo so eri tu, avrei voluto parlare ma…non ci riuscivo.

    Marco: per me era lo stesso appena ho sentito la tua voce mi è venuto il groppo in gola così ho riattaccato e sono scoppiato in lacrime. Ho pianto gran parte della notte: mi mancavi così tanto.

    Eva: a me è successa la stessa cosa quel pomeriggio, stavo provando il vestito quando mi sono chiusa in bagno e sono esplosa. Anche tu mi mancavi. Marco anche io devo confessarti una cosa.

    Marco: cosa è successo?

    Eva: la sera della conferenza stampa a Milano. Ero li…volevo per dirti che senza di te non potevo stare, ero disposta a mandare all’aria tutto quanto pur di passare il resto della mia vita con te. Non mi importava se Alex era il padre di mio figlio, non lo avrei sposato ma lui avrebbe potuto vederlo quando voleva non glielo avrei impedito.
    Ma quando sono arrivata ti ho sentito dire che la musica era tutto ciò che volevi, che non avevi bisogno di altro.. e così ho fatto marcia indietro. Me ne stavo andando quando Walter mi ha visto e mi è corso dietro, gli ho raccontato tutto pregandolo di non dirti nulla, non volevo che per causa mia tu rinunciassi ai tuoi sogni. Voleva anche riaccompagnarmi a Roma ma ho preferito tornare per conto mio. Gli ho anche detto che doveva farti stare tranquillo.

    Marco: piccola nelle tue condizioni hai fatto due viaggi in treno per di più a vuoto. Ed eri disposta a sposare quel gambero lesso purchè io non rinunciassi a ai miei sogni?

    Eva: eh si.

    Marco: già che siamo in tempo di confidenze ne una anche io. Il pomeriggio della conferenza stampa io e Walter stavamo nella piscina dell’albergo e lui mi stava facendo il lavaggio del cervello perché non riuscivo a godermi quello che la vita mi stava regalando. Ricordo ancora quella frase “la vita ti sta offrendo una mano di tutto rispetto, anzi una scala reale, ed io che sono il tuo migliore amico ho il dovere di dirti che la stai buttando via. È chiaro?”

    Eva: e tu?

    Marco: ho preso il telefono e gli ho fatto vedere la foto che ci ha fatto Mimmo mentre dormiamo sul divano.
    Gli ho chiesto come facevo a godermi quello che la vita mi stava regalando se non facevo altro che pensare ad te, al fatto che stavi sposando con un altro, che avrei voluto essere il padre del bambino? Allora lui mi ha consigliato di mollare tutto saltare sul primo aereo e correre da te. Gli ho risposto che nonostante ti amassi su di te e sul bambino non avevo diritti tu e lei eravate di Alex. Però Eva non sai che male mi faceva.

    Eva: eravamo infelici entrambi ma per paura di farci male a vicenda saremmo stati disposti a vivere nell’infelicità eterna. Il massimo dell’intelligenza non trovi? Però Walter è stato grande sapeva tutto ma ha taciuto per mantenere la promessa che ci aveva fatto: chissà che peso anche per lui sapere e non poter parlare.

    Marco: d’ora in poi niente più pianti e se ci saranno ci consoleremo a vicenda. D’accordo? Anche se devo ammettere che quando piangi e tiri su con il naso mi piaci ancora di più. Ti ricordi il giorno che ho promesso di aiutarti e di non dire niente a nessuno?

    Eva: e come potrei dimenticarlo avevo una paura folle e non sapevo come tirare avanti.

    Marco: piangevi con la testa appoggiata al mio petto, continuavi a tirare sul col naso e tremavi come una foglia. Avessi ascoltato la voglia ti avrei baciata.

    Eva: senti ma….perchè invece di continuare a parlare a vanvera non mi baci adesso?

    Marco comincia a farle il solletico sapendo bene quanto lo patisca.

    Eva: basta smettila non resisto lo sai, sta fermo con quelle mani sembri un polipo. No sui fianchi no!!! Ti prego basta smettila!!!

    Marco: tanto lo so che ti piace e quindi continuo.

    Eva: guarda che tra un po’ mamma e Giulio vengono a vedere cosa stiamo combinando. Smettila!!! Basta!!! Ti prego finiscila tieni a posto quelle mani!!!

    Marco: ma se ti ho appena toccato. E non urlare che svegli TUA figlia.

    Eva riesce finalmente a liberarsi e con una mossa veloce si siede sulla pancia di Marco tenendogli fermi i polsi.

    Eva: ti ricordo che quel giorno hai contribuito anche tu al concepimento quindi è pure TUA figlia. Se la smetti di farmi il solletico magari non mi lamento più e lei non si sveglia.

    In quel momento sentono la porta che si apre.

    Lucia: ragazzi scusateci, abbiamo bussato ma non avete sentito, va tutto bene?

    Giulio: sentivamo parlare in modo agitato e ci siamo preoccupati.

    Marco: papà va tutto bene, stavamo solo… giocando. Scusateci se vi abbiamo svegliato

    Giulio: tanto eravamo svegli. Bhe…. se avete bisogno chiamate.

    Eva: questa scena non mi è nuova, ti ricordi quando stavamo dentro la doccia e Rudy è entrato in bagno? (continuando a ridacchiare)

    Marco: già qua gli eventi si ripetono, sarà meglio trovare un posto per noi al più presto altrimenti finisce che andiamo in bianco tutte le sere. Ancora un po’ e manco mi ricordo come si fa.

    Eva: vieni qua smemorato che facciamo un ripasso, ma evitiamo di fare caciara.

    Marco: (perdendo il suo sguardo dentro quello di Eva e accarezzandole i capelli) mi togli una curiosità?

    Eva: dimmi.

    Marco: ma Alex…insomma come era….

    Eva: (cominciando a ridere) mah poteva andare però tu sei molto meglio. E con Simona come andava?

    Marco: bene, ma….con te è tutta un’altra cosa.

    E’ ormai mattina, quando Eva riapre gli occhi. In casa si sente il via vai di tutti che poco per volta si alzano. Marco vicino a lei dorme beato: uno sguardo sereno e un leggero sorriso, starà pensando alla notte appena trascorsa. La prima insieme dopo tanto tempo. Sente Marta che miagola si alza e la tira su.

    Eva: ciao amore della mamma hai fatto tanta nanna anche tu? Certo che sei proprio una bimba brava non piangi quasi mai. Cosa dici lasciamo dormire papà e noi andiamo sotto a dare il buongiorno ai nonni e agli zii?

    Mentre esce dalla stanza incrocia Giulio.

    Giulio: buongiorno tesoro dormito bene?

    Eva: si grazie benissimo. Io arrivo subito porti giù Marta per piacere?

    Giulio: certo da qua.

    Lucia: ohhh eccola qua la mia nipotina!!!!

    Alice: ecco la mia adorata nipotina. Certo che mi fa un certo effetto essere zia.

    Rudy: pure a me. Però quanto me piace!!!

    Mimmo: posso prenderla un po’ in braccio?

    Lucia: certo ma prima siediti cosi sei più comodo.

    Mimmo: che bello è morbida morbida. E che manine piccole!!!!

    Eva: buongiorno a tutti.

    Lucia: buongiorno tesoro dormito bene?

    Eva: benissimo erano mesi che non dormivo così (sorride al pensiero dei momenti meravigliosi passati poche ore prima tra le braccia di Marco).

    Alice: dal sorriso che hai stampato sulla faccia direi che non hai dormito molto…..

    Eva: in effetti….

    Lucia: Marco dorme ancora?

    Rudy: e lo credo…..

    Alice: piantala che tu non sapresti nemmeno da che parte cominciare.

    Rudy: ha parlato la dottoressa stranamore!!!

    Mimmo: perché mi succhia la camicia?

    Eva: è perché ha fame, dammela qua che le do il latte.

    In quel momento entrano Cesare, Pamela e Matilde

    Cesare: buongiorno a tutti

    Giulio: ciao Cè.

    Pamela: vi abbiamo portato i cornetti magnateli che so belli caldi

    Matilde: ma… non ti fa male mentre succhia?

    Eva: no anzi è piacevole.

    Lucia: ragazzi sbrigatevi che altrimenti fate tardi a scuola.

    Pamela: Uhh devo scappare ancora faccio tardi al lavoro. Cè porti te Matilde a scuola?

    Cesare: certo ciaciona mia. Ma quanto te voio bene!!!! Su va ci vediamo oggi.

    Pamela: ciao tesoro (rivolta a Matilde). Ciao piccolè (rivolta a Marta).

    Cesare: Mimmo Matilde andiamo che è tardi.

    Alice: meglio che andiamo anche noi.

    Rudy: ciao a tutti

    Giulio: Lucia scappo pure io (bacio). Ciao nipotina, beata te che puoi stare a casa.

    In cucina è tornata la tranquillità ed Lucia ed Eva ne approfittano per parlare un po’

    Eva: mamma perché mi guardi così?

    Lucia: niente tesoro è che mi fa effetto vederti in questa nuova veste di mamma.

    Eva: è una bella sensazione mamma, però mi spiace il modo in cui sei venuta a saperlo. Avrei dovuto dirti tutto subito invece….

    Lucia: tesoro è stata anche colpa mia, vedevo che c’era qualcosa che non andava avrei dovuto starti vicino. Di questo non potrò mai ringraziare Marco abbastanza se non era per lui….

    Eva: mamma ma …davvero tu e Giulio non siete arrabbiati con noi? Insomma avete fatto di tutto per dividerci.

    Lucia: è vero e abbiamo sbagliato, in fondo non siete fratelli di sangue ma per noi è come se lo foste e non riuscivamo ad accettare l’idea di una relazione tra voi. Siamo anche arrivati a pensare che fosse una cotta adolescenziale che si sarebbe risolta nel giro di qualche mese. E invece ci siamo dovuti ricredere, ma siamo contenti. Sai a dirla tutta Alex non ci è mai piaciuto molto e in fondo, anche se non lo abbiamo mai ammesso nemmeno con coi stessi, speravamo che il papà fosse Marco. E a quanto pare siamo stati accontentati.
    Santo cielo è tardi sarà meglio che vada pure io: oggi compito in classe di italiano. Ciao tesoro.

    Eva: ciao mamma. Ehi cucciolotta andiamo a vedere se papà si è svegliato? Se dorme ancora ci infiliamo nel lettone vicino a lui e gli diamo tanti baci finchè non si sveglia.

    Non appena Eva sfiora le labbra di Marco lui apre gli occhi

    Eva: buongiorno amore mio!!!

    Marco: ehi i miei angioletti che mi augurano il buon giorno. Ma che ore sono?

    Eva: le dieci meno un quarto.

    Marco: ho dormito cosi tanto? Perché non mi hai svegliato?

    Eva: e perché? Dormivi cosi bene. Avevi un’aria talmente rilassata che mi spiaceva svegliarti. E poi mi piace guardarti dormire (accarezzandogli i capelli spettinati).

    Marco: chi c’è in casa?

    Eva: nessuno mamma è uscita da poco aveva lezione alla terza ora.

    Marco: silenzio, sai cosa, noi siamo soli in casa.

    Eva: stupido !!!! (bacio). Vieni bimba io e te andiamo a cambiarci.

    Marco: no dai ma che cambiarvi venite qua (avvolgendole in un unico abbraccio).

    Più tardi dopo una mega razione di coccole mentre appoggia la bambina sul ripiano per cambiarla Eva vede le braccia di Marco sbucare da sotto le sue.
    Insieme hanno svestito, cambiato e messo il vestitino rosso regalo di zio Ezio e zia Stefania. Le loro mani si muovevano abilmente e in perfetta sincronia laddove finiva uno cominciava l’altro.

    Eva: ecco fatto la signorina è pronta

    Marco: ma guarda la mia bimba come è elegante, adesso se qualche giovanotto le fa il filo potrei quasi essere geloso (dandole un bacio sul naso e mettendola nell’ovetto).

    Non appena viene messa giù la bimba si riaddormenta e Marco ed Eva tranquillamente si preparano.

    Marco: perché mi guardi in quel modo? (notando che Eva appoggiata alla porta del bagno lo fissava intensamente). Mi sto solo facendo la barba.

    Eva: ma sai che sei sensuale a torso nudo con il rasoio in mano?

    Marco: bhe anche tu non sei mica male semivestita in quel modo… lasci ben poco spazio all’immaginazione. Marta dorme in casa non c’è nessuno…. (baciandola sul collo)

    Eva: scemo se arriva qualcuno!!!

    Marco: ma chi vuoi che arrivi, papà è in bottiglieria, Lucia, Mimmo, Rudy e Alice sono a scuola

    Marco prende Eva in braccio e la porta sul letto.

    Eva: mamma mia sei insaziabile, non ti è bastato la notte scorsa?

    Marco: amore mio dobbiamo recuperare almeno dieci mesi di astinenza e poi mi provochi pure… guarda come giri per casa…

    Eva: ammetto mi piace provocarti.

    In quel momento Marta si sveglia cominciando a piagnucolare.

    Marco: (ridendo) fine del gioco.
     
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  4. delia_73
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    La vendetta di Criscuolo

    E’passato un mese dalla nascita di Marta la bimba cresce bene e in salute: ha gli azzurri come nonna Marta mentre i capelli, ancora radi ma morbidi sono biondi come quelli di nonno Sergio. Come quando è nata continua ad avere carattere abbastanza tranquillo, piange solo se ha qualcosa che non va: Lucia dice che in questo ha preso da Eva anche lei da piccola non piangeva quasi mai. Come tutti i bambini a quell’età è attratta dalle fonti di luce e dagli oggetti in movimento, e commenta a modo suo quello che vede tramite versi e gorgoglii. E’ il cucciolo della famiglia e tutti fanno a gara a chi la vizia di più: Eva e Marco ogni tanto si lamentano per questo, giustamente non vogliono che la bambina prenda cattive abitudini (anche se qualche volta pure loro a vizi non scherzano, specialmente papà). Ma le loro lamentele spesso entrano da un orecchio ed escono dall’altro: d’altronde si sa, da che mondo e mondo il compito di nonni e zii è quello di viziare i nipoti, l’importante è che i genitori sappiano tenere il freno tirato.
    E’ una normale serata di Giugno, non fa eccessivamente caldo e Marco e Eva abbracciati sul dondolo in giardino si godono la tranquillità della serata, mentre la bambina dorme in casa nel suo lettino.


    E’passato un mese dalla nascita di Marta la bimba cresce bene e in salute: ha gli azzurri come nonna Marta mentre i capelli, ancora radi ma morbidi sono biondi come quelli di nonno Sergio. Come quando è nata continua ad avere carattere abbastanza tranquillo, piange solo se ha qualcosa che non va: Lucia dice che in questo ha preso da Eva anche lei da piccola non piangeva quasi mai. Come tutti i bambini a quell’età è attratta dalle fonti di luce e dagli oggetti in movimento, e commenta a modo suo quello che vede tramite versi e gorgoglii. E’ il cucciolo della famiglia e tutti fanno a gara a chi la vizia di più: Eva e Marco ogni tanto si lamentano per questo, giustamente non vogliono che la bambina prenda cattive abitudini (anche se qualche volta pure loro a vizi non scherzano, specialmente papà). Ma le loro lamentele spesso entrano da un orecchio ed escono dall’altro: d’altronde si sa, da che mondo e mondo il compito di nonni e zii è quello di viziare i nipoti, l’importante è che i genitori sappiano tenere il freno tirato.
    E’ una normale serata di Giugno, non fa eccessivamente caldo e Marco e Eva abbracciati sul dondolo in giardino si godono la tranquillità della serata, mentre la bambina dorme in casa nel suo lettino.

    Eva: che serata tiepida stasera si sta proprio bene qua fuori, vero?

    Marco: io con te sto bene dovunque fossi anche in mezzo ai ghiacci del polo nord (dandole un bacio).

    Eva: ti ricordi di quando siamo saliti sul tetto a guardare il cielo stellato?

    Marco: certo che le scovavamo tutte pur di riuscire a restare un po’ da soli eravamo proprio matti.

    Eva: già due matti che quella sera hanno fatto l’amore sotto le stelle. Abbiamo anche perso l’equilibrio e rischiato di finire spiaccicati qua sotto. Pensa se fosse successo: semi svestiti e sfracellati sul selciato. Non oso immaginare la reazione di mamma e Giulio.

    Marco: non voglio nemmeno pensare alle conseguenze (ridendo insieme). Comunque adesso non abbiamo più bisogno di arrampicarci sui tetti. Che dici affrontiamo l’argomento “leviamo i picchetti da questa casa”?.

    Eva: dai andiamo e speriamo che non la prendano troppo male.

    Rientrano in casa

    Lucia: ragazzi va tutto bene come siete seri.

    Eva: mamma dobbiamo parlarvi.

    Giulio: avrete mica litigato?

    Marco: no no papà anzi e che io ed Eva abbiamo pensato che…dovremo cercarci un posto dove stare, una casa nostra.

    Giulio: perché non state bene qua?

    Eva: oh si benissimo, ma…siamo una famiglia ormai ed è giusto che andiamo per la nostra strada non possiamo vivere per sempre qua.

    Lucia: certo è un normale desiderio, però siete sicuri della vostra scelta?

    Marco: si è già da un po’ che ci pensiamo, non fraintendeci…qua stiamo bene ma sentiamo la necessità di farci una vita nostra.

    Giulio: capiamo bene quello che volete dire, anche se ci spiace vedervi andare via accettiamo la vostra decisione, ma cercate di non andare a stare troppo lontano vogliamo vedere spesso la nostra nipotina. E ricordatevi che se avete bisogno per qualunque cosa noi ci siamo, vi abbiamo lasciati soli quando non era il momento e adesso è ora che rimediamo.

    Eva: comunque ci penseremo dopo l’X-Tour è prematuro pensarci adesso.

    Più tardi a letto:

    Marco: direi che tutto sommato l’hanno presa abbastanza bene, pensavo facessero più tragedie.

    Eva: ma erano dispiaciuti: già non ci potranno vedere per un anno e quando torniamo gli diciamo che abbiamo intenzione di andare a stare per conto nostro c’è anche da capirli.

    Marco: hanno capito le nostre esigenze e stavolta non ci ostacoleranno anzi sono convinto che ci sosterranno. Ora però meglio se facciamo un po’ di nanna (bacio)

    Un’altra giornata si è conclusa in casa Cesaroni

    Il pomeriggio seguente Alice assiste a una scena tenerissima e di corsa va a chiamare sua sorella che stava in cucina con Giulio e Lucia.

    Alice: Eva mamma Giulio presto venite!!!

    Eva: Ali cosa succede Marta piange?

    Alice: no no anzi ma fate piano a salire le scale.

    Lucia: tesoro ma si può sapere cosa succede.

    Alice: zitta mamma. Mettevi vicino alla porta ma non fatevi notare.

    Marco: triciclo girello il mondo sembra bello, le scarpe che indossi per fare i primi passi!! E’ bella vero? L’ho scritta per te, la mia bellissima bimba (dandole un bacio sulla fronte): certo che mamma ti ha fatto proprio bene, sei perfetta. Voglio vederti crescere seguire i tuoi primi passi e le tue prime parole…sentire la prima volta che mi chiamerai papà correndomi intorno con passo traballante, portarti al mare e vederti giocare con le manine nella sabbia.. insegnarti ad andare in bicicletta e portarti sulle spalle. E tutto questo accadrà con la complicità e la compagnia della tua dolcissima mamma… Tu e lei siete mie e non permetterò a nessun cuoco da strapazzo di portarvi lontano. (baciando la morbida bocca di sua figlia) ti piace ne vuoi un altro?

    Giulio, Lucia e Alice si allontanano commossi mentre Eva entra in camera

    Marco: ciccia cosa c’è hai gli occhi lucidi.

    Eva: è che ti stavo guardando mentre eri impegnato in una profonda conversazione con tua figlia e lei ti ascoltava senza fiatare. Ha compreso il significato delle tue parole e…a modo suo ha risposto: la nostra piccolina ha la fortuna di avere un papà speciale (passandogli una mano tra i capelli). Adesso torno sotto stavo aiutando Mimmo coi compiti: vi lascio continuare la conversazione (bacio).

    Giulio: è permesso?

    Marco: oh ciao papà ma cosa succede che tutti avete gli occhi lucidi? Prima Eva poi tu

    Giulio: niente e che passavo qua davanti e ti ho visto con la piccola in braccio

    Marco: ho visto che era sveglia, non sono riuscito a resistere e l’ho tirata su. Hai visto ha gli occhi azzurri come mamma. E’ un peccato che non sia qui adesso

    Giulio: dovunque sia sta sicuramente guardando e veglia su di noi, come ha sempre fatto.

    Marco: papà

    Giulio: dimmi

    Marco: secondo te io e Eva sapremo essere dei buoni genitori? Sapremo educare nostra figlia insegnandole cosa è giusto e cosa è sbagliato?

    Giulio: Marco non è facile fare i genitori, non sai mai se quello che fai è giusto o sbagliato. Uno agisce sperando di fare del proprio meglio, a volte va bene a volte no, ma questo fa parte del gioco che diventa ancora più difficile quando uno dei due genitori viene a mancare e tutto il carico stà sulle spalle di uno solo come è successo a me.

    Marco: papà non abbiamo mai affrontato l’argomento ma per te è stata molto dura vero?

    Giulio: si Marco ho dovuto affrontare un sacco di problemi, le questioni burocratiche, la bottiglieria da mandare avanti, perché non potevo lasciare tutto sulle spalle di vostro zio, voi che eravate ancora piccoli. Spesso pensavo di mollare tutto ma poi vi guardavo e mi dicevo che non potevo fermarmi, dovevo continuare per voi, che stavate già soffrendo abbastanza. Ho tirato avanti grazie all’aiuto di zio Cesare e Ezio, senza di loro non so come avrei fatto. Non so se sono stato un buon padre ma ce l’ho messa tutta.

    Marco: sei stato grande invece, ti sei rimboccato le maniche per non farci mancare niente e se adesso siamo qua è grazie a te. Papà io voglio essere in gamba come te sai Eva dice che sono un papà speciale (sorridendo)

    Giulio: ha ragione e lo eri ancora prima di scoprire di esserne il padre naturale. Ti sei assunto il ruolo che avrebbe dovuto essere di Alex che, a quanto ho capito, non ha mai svolto nemmeno al suo ritorno. Sai devo confessarti che non ci è mai piaciuto, lo avevamo accettato per amore di Eva. Il fatto di sapere che non era lui il padre della bambina ci ha tolto un peso dallo stomaco.

    Marco: non dirlo a me!!!

    Giulio: Marco passando a dei discorsi più leggeri mi togli una curiosità da padre impiccione e ficcanaso?

    Marco: certo dimmi

    Giulio: tu e Eva quante volte

    Marco: dalla prima volta a quando ci avete beccato nel vostro letto parecchie. Poi la notte dopo l’esame di maturità e infine la notte scorsa (arrossendo).

    Giulio: ah e le prime volte dove diavolo andavate a imboscarvi a parte nel nostro letto dove siete stati cosi fessi da farvi beccare???

    Marco: bhe il capanno degli attrezzi, in casa quando riuscivamo a rimanere soli, la casa sul Tevere di Carlotta, quando non era occupata da lei e Walter. La prima volta è stata la sera in cui Lucia aveva l’audizione di Amleto. Siamo arrivati tardi e siamo rimasti chiusi dentro… una volta è successo pure sul tetto e dai papà non mi fare queste domande mi vergogno!!!!

    Giulio: ok basta domande, vado da Ezio a portargli il furgone che credo abbia qualche problema.

    Marco: sei sicuro di trovarlo?

    Giulio: cè provo non sia mai!!!

    Eva: ho sentito che parlavi con tuo padre di cosa è che ti vergogni?

    Marco: papà ha deciso di farmi il terzo grado sulla nostra vita sessuale. Voleva sapere dove, quando e quante volte lo abbiamo fatto.

    Eva: ma si è messo d’accordo con mamma? Mi ha fatto le stesse domande. Bhe su una cosa sono certa: non farò mai a mia figlia un terzo grado del genere. E’ cosi imbarazzante!!! (ride di gusto assieme a Marco)

    Marco: mi piaci quando ridi ti vengono le fossette sulle guance (mettendo le sue mani sui fianchi di Eva)

    Eva: a te invece spunta fuori un sorriso irresistibile (appoggiando la sua fronte contro quella di Marco e mettendogli le braccia attorno al collo).

    Marco: starei così tutto il pomeriggio ma Franco mi aspetta al Rock Studio, dobbiamo definire i dettagli per lo spettacolo di domani sera, c’è una festa di compleanno per i diciotto anni.

    Eva: allora sarà meglio che ti sbrighi (dandogli un bacio)

    Marco: ci vediamo più tardi mamma.

    Eva: ciao ciao papà (prendendo la manina di Marta e muovendola in segno di saluto).

    Quella sera mentre Marco si esibisce davanti a una bolgia di adolescenti sconvolte e con Franco e Simona visibilmente soddisfatti, sul fondo della sala, non visto, compare una figura sicuramente poco gradita accompagnata dal suo fedele scagnozzo di turno.

    Criscuolo: (guardando Marco cantare) amico mio quello è una gallina dalle uova d’oro, mi farebbe fare un sacco di soldi.

    Scagnozzo: e cosa ha intenzione di fare?

    Criscuolo: riprendermelo, già una volta era nelle mie mani e come un idiota me lo sono lasciato scappare. Mi sono rifatto ricattando Franco e facendomi cedere la metà dei diritti di produzione dell'album, ma non mi basta più.

    Scagnozzo: e adesso come intende agire?

    Criscuolo: come ho già fatto una volta: i ricatti sono fatti per essere usati, sia Franco che il ragazzo cederanno facilmente.

    Criscuolo se ne va è pronto a mettere in atto il suo diabolico piano.

    Quando Marco rientra è piuttosto tardi, ma trova Eva ancora sveglia.

    Marco: ehi mamma ancora sveglia (dandole un bacio sulla fronte)

    Eva: non avevo sonno, come è andata la serata?

    Marco: (seduto sul letto mentre si toglie le scarpe) bene bene anche se ho dovuto faticare non poco per difendermi da delle ragazzine sconvolte e con la bava alla bocca. Secondo me sono tutte matte!!!

    Eva: (scoppiando a ridere) amore mio questo è il risvolto negativo del successo. Però non hanno tutti i torti sei talmente carino (inginocchiandosi sul letto alle spalle di Marco e mettendogli le braccia attorno al collo), ma sarà meglio che sappiano che sei già impegnato, con due donne.

    Marco: le mie principesse, guarda la nostra bimba quando dorme assomiglia tutta a mamma.

    Eva: ha rognato un po’ prima ma poi si è addormentata. Voleva stare in braccio ma non voglio darle quell’abitudine altrimenti è un casino. Per quello spesso discuto con tutti, c’è sempre qualcuno che la tiene in braccio infatti i risultati si stanno vedendo.

    Marco: già ci sarà difficile ma non dobbiamo viziarla troppo altrimenti rischia che viene su come quelle bambine viziate e capricciose che si vedono in giro.

    Eva: no no per carità una figlia così.

    In quel momento regna la serenità ma la nube nera che incombe sulla testa di Marco si avvicina.

    Edited by delia_73 - 8/11/2009, 00:12
     
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  5. delia_73
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    Il pomeriggio seguente al Rock Studio è tutto tranquillo: Franco sta controllando dei conti, Simona organizza le tappe dell’ X-Tour e Walter stà cercando di sistemare un amplificatore che la sera prima dava qualche problema. All’improvviso si sente aprire la porta, ma nessuno si dà la pena di guardare chi; è tutti sono convinti che sia Marco.

    Criscuolo: ciao Franco ma che bel localino che hai messo su, proprio carino già già… (guardandosi intorno).

    Franco: con i sacrifici e l’onestà si ottiene tutto, peccato che questi siano concetti a te sconosciuti. Criscuolo che ci fai qua? La tua parte l’hai avuta che altro vuoi ancora?

    Criscuolo: ooohhh come ci scaldiamo, sono solo venuto a trovare degli amici. Certo che non siete per niente ospitali, avete un bar che non finisce più e non offrite nemmeno qualcosa da bere?

    Simona: mi spiace ma il cianuro lo abbiamo finito, se vuoi posso offrirti dell’alcol pure con dentro del curaro sai va molto in voga.

    Criscuolo: ehi bellezza da quando è che tu hai tutta questa grinta? (strattonandola per un braccio)

    Walter: lasciala stare pezzo di ameba affetta da demenza senile!!!

    Criscuolo: e tu chi sei la sua guardia del corpo? Ancora un po’ e devi assumerne una tu (dandogli uno spintone e facendolo cadere all’indietro). Guarda manco ti reggi in piedi ma vattene va!!!

    Simona: tesoro ti sei fatto male!!!

    Criscuolo: e tu sei fidanzata con questo? Certo che sei caduta proprio in basso.

    Franco: senti dicci che cosa vuoi e poi vattene che qua abbiamo da fare.

    Criscuolo: Marco Cesaroni.

    Simona: cosa?

    Criscuolo: avete capito benissimo, voglio Marco Cesaroni.

    Franco: lo avevi ma te lo sei lasciato scappare ora arrangiati. Dovevi pensarci prima.

    Criscuolo: eh no mio caro voglio quel ragazzo e tu sai che quando voglio una cosa riesco a ottenerla.

    Nel frattempo Walter di nascosto è riuscito a rintracciare Marco che stava arrivando assieme a Eva.

    Marco: pronto eh ciao Walter che c’è?

    Walter: Marco sono al Rock Studio c’è un certo Criscuolo che sta minacciando Franco e Simona qua ne va della tua carriera presto corri.

    Marco: oh cacchio!!! Stavo giusto venendo li.

    Eva: era Walter?

    Marco: c’è quel cretino di Criscuolo che sta minacciando Franco.

    Eva: ancora? Ma non si era levato di mezzo?

    Marco: evidentemente no. Dai sbrighiamoci!!!

    Nell’ arco di tempo in cui Marco e Eva corrono verso il Rock Studio…

    Criscuolo: d’accordo Franco non vuoi cedermi il ragazzo? Allora ti faccio una proposta: il 90% dei proventi dell’X-Tour li versi a me. Puoi scegliere: o questo o Cesaroni.

    Simona: a parte il fatto che Marco non è un oggetto che si può passare da una mano all’altra, ma se rifiutassimo l’offerta?

    Criscuolo: fossi in voi ci penserei, ricordatevi che se quello ha superato le selezioni per partecipare all’X-Tour è merito mio. Con le conoscenze che ho posso stroncare la carriera a lui e far chiudere il locale a voi.

    Marco: Franco, Simona che succede?

    Criscuolo: ecco la giovane promessa della musica, rispetto all’ultima volta che ti ho visto, ti trovo bene; scommetto che è tutto merito di questa deliziosa fanciulla (riferendosi a Eva). Complimenti hai buon gusto. Franco vuoi cortesemente esporre al qui presente la mia proposta? Se glielo dici tu è più facile che accetti.

    Simona: o torni a lavorare con lui oppure gli dobbiamo versare il 90% dei guadagni dell’ X-Tour. Scegli.

    Criscuolo: mi sembra una proposta onesta, sai i proventi del tuo album sono spariti come neve al sole. E’ incredibile di come i soldi spariscano così velocemente non trovate?

    Marco: i proventi dell’album?

    Criscuolo: ma come!!! Non gli avete detto nulla?

    Franco: per farti passare le selezioni dell’X-Tour ha preteso metà dei diritti di produzione dell’album. E io per permetterti di realizzare i tuoi sogni ho acconsentito.

    Marco: complimenti Criscuolo a quanto pare non hai perso il vizio di ricattare la povera gente per soddisfare i tuoi luridi comodi vero? Con te non ci tornerei nemmeno se mi ricoprissi di monete d’oro e puoi scordarti anche il 90% dei proventi. Piuttosto che darli a uno come te rinuncio all’X-Tour.

    Eva: Marco cerca di calmarti per favore!!!

    Marco: non ho alcuna intenzione di lavorare per ingrassare le tasche di questo cinghiale obeso che poi sapete come se li spende? In macchine di lusso e gentili signore d’alto bordo. Se si diverte a giocare al magnaccia che lo faccia ma non coi soldi nostri.

    Criscuolo: bene se le cose stanno così allora puoi tranquillamente dire addio ai tuoi sogni di gloria e alla tua sfavillante carriera, l’unico posto dove d’ora in poi potrai suonare sarà la bottiglieria di quello sfigato di tuo padre. Ti do ancora tre giorni per ripensarci e se non hai cambiato idea passerò ai fatti. Attento Cesaroni Criscuolo non scherza.

    Walter: che essere lurido e infame.

    Marco si accascia sconvolto su una sedia.

    Eva: amore vedrai che ne uscirete.

    Marco: e come Eva come? Che vada con lui o che non ci vada la situazione non cambia: i soldi finirebbero in ogni caso nelle sue mani. In qualsiasi caso abbiamo il futuro rovinato tutti quanti (abbracciandola). Amore mi spiace volevo garantire a te e alla bambina un futuro sereno e invece guarda come sta andando a finire.

    Eva: quel tipo è un delinquente va perseguito penalmente chissà quante persone ha già truffato in vita sua.

    Simona: certo ma non possiamo permetterci un avvocato, i conti per ora quadrano ma delle spese superflue sarebbero deleterie.

    Eva: e chi dice che l’avvocato dobbiamo pagarlo? Sorridendo furbescamente guardando Marco.

    Franco e Simona guardano Marco con aria interrogativa.

    Eva: amore e se facessi una telefonata a Milano?

    Marco: (intuendo l’idea di Eva) vuoi chiamare tuo padre?

    Eva: no faccio un numero a caso, sai ho voglia di fare scherzi telefonici.

    Nonostante la situazione poco piacevole tutti scoppiano a ridere.

    Marco: ok ok scusa la domanda stupida (continuando a ridere)

    Franco: Eva noi ti ringraziamo, ma non è il caso che tu chieda i soldi a tuo padre per permettere a noi di pagarci un avvocato.

    Marco: Franco il padre di Eva è un avvocato

    Eva: non so se possa darci direttamente una mano, ma di sicuro avrà delle conoscenze qua a Roma.

    Simona: bhe non abbiamo altre soluzioni

    Eva: ascoltate ora devo correre a casa, mia figlia penso avrà fame così chiamo papà. Perché non venite anche voi così saprete subito cosa dice?

    Franco: ok andiamo: questa situazione comincio a non reggerla giù più!!!

    Marco: già pure io.

    Edited by delia_73 - 8/11/2009, 00:24
     
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  6. margaret09
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    E' iniziato il "capitolo Criscuolo!" image
     
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  7. =manu=
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 4/11/2009, 13:45)
    Con chi? Claudio Amendola?

    E il provino insieme, quando sara'? :286:

    E la scena, hai detto che l'hai scelta...qual e'?
    Quella dove Marco la deve descrivere, prima in italiano e poi in francese? :wub:

    bella mi piace quella scena!!!!!!! :100:
     
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  8. bella'mbriana
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    Anche a me piace molto :wub:

    E poi mi sembra adatta per mostrare l'inizio del coinvolgimento fra i due, Eva non parla molto in quella scena, ma il viso e' abbastanza espressivo...l'abilita' di un attore non si vede solo quando parla :101:

    Oppure potrebbe essere quella dove compongono la canzone insieme...il regista a un certo punto potrebbe dire "Adesso improvvisate un po'" (il momento dove nella serie parte la canzone e si vedono Marco e Eva che scherzano ma non si sente quello che dicono...) anche quella sarebbe adatta :101:

    :17: Scusa delia, mi sono lasciata un po' prendere, adesso mi metto anche a dare suggerimenti! :17:

    QUOTE (delia_73 @ 4/11/2009, 13:55)
    QUOTE (bella'mbriana @ 4/11/2009, 13:45)
    Con chi? Claudio Amendola?

    E il provino insieme, quando sara'? :286:

    E la scena, hai detto che l'hai scelta...qual e'?
    Quella dove Marco la deve descrivere, prima in italiano e poi in francese? :wub:

    Laura ancora qualche domanda? No cosi per sapere :286: :286: :17:

    Tu inizia a rispondere a queste qui, poi vediamo :286:
     
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  9. delia_73
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    Non è Amendola

    Il provino insieme sarà piu avanti

    Le scene le ho già scelte ma col caspita che vi dico quali sono :258:

     
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  10. bella'mbriana
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    QUOTE (delia_73 @ 4/11/2009, 14:03)
    Non è Amendola

    Il provino insieme sarà piu avanti

    Le scene le ho già scelte ma col caspita che vi dico quali sono :258:

    Bastarda maledetta :103: :103:

    Allora e' Ludovico :101:
     
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  11. bella'mbriana
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    QUOTE (=manu= @ 4/11/2009, 14:11)

    sei crudele...............

    nn ci puoi trattare così...
    [/QUOTE]

    Manu, bannala :100:
     
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  12. delia_73
        +1   -1
     
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 4/11/2009, 14:29)
    CITAZIONE (=manu= @ 4/11/2009, 14:11)

    sei crudele...............

    nn ci puoi trattare così...

    Manu, bannala :100:
    [/QUOTE]

    A parte che mi autoriabilito ma se mi bannate come faccio a postare :17: :17: :17:
     
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  13. bella'mbriana
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    QUOTE (delia_73 @ 4/11/2009, 14:30)
    A parte che mi autoriabilito ma se mi bannate come faccio a postare :17: :17: :17:

    Infatti io pensavo non tanto al bannamento, quanto auna minaccia di bannamento...ma non ha funzionato :sick:
     
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  14. delia_73
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 4/11/2009, 14:35)
    CITAZIONE (delia_73 @ 4/11/2009, 14:30)
    A parte che mi autoriabilito ma se mi bannate come faccio a postare :17: :17: :17:

    Infatti io pensavo non tanto al bannamento, quanto auna minaccia di bannamento...ma non ha funzionato :sick:

    Qui nessuno banna e cretica nessuno, ci vogliamo tutti bene peace and love :143: :143: :143:
     
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  15. bella'mbriana
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    QUOTE (delia_73 @ 4/11/2009, 15:06)
    QUOTE (bella'mbriana @ 4/11/2009, 14:35)
    Infatti io pensavo non tanto al bannamento, quanto auna minaccia di bannamento...ma non ha funzionato :sick:

    Qui nessuno banna e cretica nessuno, ci vogliamo tutti bene peace and love :143: :143: :143:

    Si vabbe', adesso ci facciamo pure una canna :17:
     
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528 replies since 30/10/2009, 18:30   46491 views
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