LA BOTTIGLIERIA CESARONI

Posts written by marek

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    OUTLANDER: Il cast della Stagione 7 tra nuovi arrivi e vecchi ritorni

    Notizia fantastica per tutti i fans di “Outlander”: vari attori delle precedenti stagioni ritorneranno nel settimo capitolo dello show le cui riprese sono in corso in Scozia.

    La Stagione 7 di “Outlander” vedrà un cast molto ricco, tra nuovi arrivi e vecchi ritorni.

    Graham McTavish – che possiamo vedere attualmente nella serie tv HBO “House of Dragon” – riprenderà il suo ruolo di Dougal MacKenzie, uno degli zii materni di Jamie.

    A fargli compagnia, altre facce già note al pubblico appassionato dell’adattamento tv che narra le avventure di Jamie e Claire nate dalla penna di Diana Gabaldon:

    Nell Hudson che riprenderà il ruolo di Laoghaire Fraser;
    Steven Cree che ritornerà a vestire i panni di Ian Murray;
    Andrew Whipp nel ruolo di Brian Fraser, il padre di Jamie;
    Layla Burns come Joan MacKimmie, sorella di Marsali e figlia adottiva di Jamie;
    Lotte Verbeek nel ruolo di Geillis Duncan, l’ex amica diventata nemica di Claire nonché viaggiatrice nel tempo proprio come la protagonista della serie.

    Numerosi anche i nuovi attori che si uniranno al cast, tra cui Gloria Obianyo (“Dune”) che interpreterà Mercy Woodcock, una donna afroamericana libera che affronta le difficoltà della vita coloniale negli Stati Uniti; Rod Hallett (“The Last Kingdom”) nel ruolo di Benedict Arnold, il famigerato soldato rivoluzionario diventato traditore; Chris Fulton (“Bridgerton”, “The Witcher”) che sarà Rob Cameron, una nuova conoscenza di Roger e Brianna; Diarmaid Murtagh (“Vikings”) come Buck MacKenzie, il figlio illegittimo di Dougal MacKenzie e Geillis Duncan ed antenato di Roger, un ruolo in precedenza interpretato da Graham McTavish nella stagione 5, e Kristin Atherton (“Shakespeare & Hathaway”) nel ruolo di Jenny Murray, la sorella di Jamie e madre del Giovane Ian, una parte che era stata interpretata da Laura Donnelly dalla prima alla terza stagione.

    Outlander-7-Cast-

    Tutti loro si aggiungiono ai già annunciati Charles Vandervaart che interpreterà il ruolo di William Ransom; Izzy Meikle-Small che avrà il ruolo di Rachel Hunter e Joey Phillips che vestirà i panni di Denzell Hunter.

    Matthew B. Roberts, showrunner, sceneggiatore e produttore esecutivo, ha dichiarato:

    “Uno dei tanti piaceri della nostra storia epica è il suo elemento del viaggio nel tempo, che ci permette di rivisitare alcuni dei nostri personaggi preferiti in diverse epoche e in diversi luoghi.
    Siamo felicissimi di riaccogliere tanti volti familiari nella Stagione 7.
    Oltre al ritorno di alcuni nostri attori, siamo entusiasti anche di dare il benvenuto ai nuovi ingressi nella famiglia di ‘Outlander’ e non vediamo l’ora di presentarli ai fan nella nostra stagione estesa.”

    Roberts insieme a Ronald D. Moore, Maril Davis, Toni Graphia, Luke Schelhaas, Andy Harries, Jim Kohlberg, Caitríona Balfe e Sam Heughan ricoprono il ruolo di produttori esecutivi della serie tv, che è prodotta da Tall Ship Productions, Left Bank Pictures and Story Mining & Supply Company, in associazione con Sony Pictures Television.



    Fonte: outlander-italy.com



    Sono contento di rivedere Geillis però ricordo che Roger si ritroverà nel 1739 nell'ottavo libro ma poco cambia.
    Prevedibile il recast per il ruolo di Jenny.
    Giusto far interpretare Buck ad un altro attore, Graham è troppo vecchio per questo ruolo ed infatti quella decisione non mi aveva mai convinto.
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    Libro 10: William & Rachel

    Rachel era seduta su una sedia a dondolo sulla veranda in sottoveste, quando William entrò nel boschetto di pioppi dove si trovava il capanno dei Murray. Lei sentì i suoi passi e alzò lo sguardo, la faccia illuminata. Poi vide chi era, e mentre la luce non lasciò i suoi occhi, il suo sorriso cambiò completamente, e prese lo scialle piegato sul bracciolo della sedia dondolo.
    «William!» disse, e si alzò, lo scialle stretto sul petto. «Da dove diavolo arrivi?» Il sorriso era caldo e spontaneo – ma sapeva di non essere l’uomo che lei stava aspettando.
    «Mrs. Murray,» disse, e si inchinò, sorridendo a sua volta. «Servo vostro, ma’am.»
    Lei rise.
    «Nessun uomo è il servo di un altro, William e so che tu ne sei consapevole.»
    «Sono al corrente che gli Amici pensano questo, sì. Ma certamente non mi priverete del piacere di offrirvi i miei miseri servizi –_come_ amico?» Si guardò intorno in cerca di qualcosa da fare; il suo cuore aveva fatto un salto quando l’aveva vista, e non era tornato del tutto al suo posto. Un cestino di verdi baccelli di piselli appena raccolti stava vicino alla sua sedia a dondolo con una ciotola di terracotta gialla, piena per metà di piselli sgranati.
    «Sedetevi,» disse. «Ci penso io.»
    Si sedette vicino a lei, le gambe che penzolavano oltre il bordo della veranda, e tirò il cestino verso di sé.
    Era consapevole di un mucchio di cose al momento, tutte riguardo a Rachel. I suoi capelli scuri erano sciolti, piuttosto scompigliati, e le sue lunghe gambe erano nude e abbronzate sotto l’orlo della sottoveste. Incrociò le caviglie – molto eleganti – quando vide la sua occhiata e lui distolse lo sguardo non volendola mettere in imbarazzo, anche se voleva ancora guardare.
    Era sola; la porta del capanno era aperta e non c’era segno di nessuno all’interno.
    Nella lunga scalata verso il capanno, non aveva ammesso con sé stesso che sperava di trovarla da sola… ma lo aveva fatto. L’ultima volta che l’aveva incontrata, lei lo aveva schiaffeggiato, dato un calcio nello stinco e chiamato galletto. Non aveva inteso nessuno di questi come un complimento, e lui sperava di fare ammenda.
    Comunque, era stato quasi tre anni prima, e lei sembrava abbastanza ben disposta verso di lui al momento… ed era tranquillamente sposata adesso.
    «Le mie scuse,» disse, «Avrei dovuto pensare di portarvi qualcosa dal banchetto — c’era un’immensa quantità di cibo; abbastanza da evitare la fame a tutto il Ridge per tre mesi, almeno. Un sacco di pollo fritto, pasticci di tutti i tipi, qualcosa che mi hanno detto era corn fufu — e dal momento che è stata mia sorella a dirmelo, sono incline a crederle — patate dolci con mele e cipolle, e un maiale gigantesco. Hanno detto che è stato arrostito sottoterra per giorni, fino a che la carne non si è staccata dall’osso — l’odore copriva tutto il fianco della collina e il resto della carcassa avrebbe sfamato —
    Rachel si alzò in piedi all’improvviso, afferrò il palo che reggeva il tetto della veranda e vomitò fuori dal bordo del porticato.
    «Miss Hunter! Voglio dire…Mrs…Mrs…» Nell’agitazione del momento il suo nome da sposata era sparito. «Rachel!» Era scattato quando lei si era alzata, e ora le afferrò il gomito per evitare che cadesse oltre la veranda.
    Lei emise un suono inarticolato, facendo un gesto della mano per tenerlo lontano, e poi vomitò di nuovo, in abbondanza. Sembrava malferma anche se stava aggrappata al palo con entrambe le mani ora, e lui le mise un braccio intorno alla vita per stabilizzarla.
    «Oh, Gesù!» disse, allo stesso tempo sollevato e sconvolto dal piccolo rigonfiamento rotondo che aveva toccato sotto la sua sottoveste. «Siete incinta!»
    Nonostante la sua evidente infermità, gli lanciò un’occhiata che fortunatamente non venne tradotta in inglese.
    «Perdonatemi, madam,» disse togliendo con cautela la mano dalla sua cintola.
    Lei sventolò una mano, collassando sulla sedia con una forza che la fece oscillare avanti e indietro brevemente. I suoi occhi erano chiusi, la faccia lucida per il sudore ed era diventata del colore del latte cagliato.
    «C’è…qualcosa…?» disse, anche se la situazione sembrava del tutto oltre le sue capacità.
    La sua gola lunga e delicata si mosse mentre deglutiva e fece una smorfia.
    «Sottaceti», disse. «Sottaceti…Latticello» Fece un gesto con una mano molle verso la porta aperta.
    Il suggerimento di sottaceti con il latticello lo fece sentire quasi nauseato, ma andò subito dentro e rovistò nella dispensa, dove c’era un piccolo vaso di cetriolini che, dall’odore, erano stati conservati in aceto, aneto, aglio e pepe nero. Sembravano difficilmente adatti a qualcuno con una digestione folle, ma Amaranthus una volta gli aveva raccontato le cose che aveva trovato commestibili durante la gravidanza, tutte peggiori dei cetrioli che sapevano di aglio. E i sottaceti con l’aneto funzionavano contro il mal di mare…



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Outlander: Diana Gabaldon, Outlander e gli uomini in kilt

    Diana Gabaldon ritiene che Outlander abbia "permesso agli uomini scozzesi di rimorchiare più del kilt"

    La scrittrice americana ha anche confessato impudentemente che non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine di un guerriero delle Highlands neanche quando andò in chiesa, un giorno.
    Mentre a Edimburgo riflette sul suo successo, l'autrice di Outlander Diana Gabaldon immagina che la sua serie di libri abbia "permesso agli uomini scozzesi di rimorchiare più del kilt".
    La scrittrice americana ha anche fatto una confessione impudente su quale sia il fascino di scrivere di uomini in kilt, ammettendo: «Suppongo che sia l'idea che potresti trovarti contro un muro con lui in un minuto».
    Parlando al Festival Internazionale del Libro di Edimburgo, la settantenne scrittrice originaria dell'Arizona ha spiegato come l'ispirazione per Highlander Jamie Fraser - interpretato da Sam Heughan nella serie tv – le sia venuta da un episodio di Doctor Who. E ha ammesso che neanche a messa poteva togliersi l'immagine dalla mente.

    Ha detto: «In questo episodio lui (Doctor Who) aveva trovato un giovane scozzese del 1745 ed era un giovane che indossava il suo kilt e ho detto ‘be’, è piuttosto affascinante’. Mi sono ritrovata a pensarci ancora il giorno dopo, in chiesa, e ho pensato ‘be’, vuoi scrivere un libro, non importa davvero dove lo hai ambientato, l'importante è iniziare così ho detto 'bene, Scozia, diciottesimo secolo' e quindi è lì che ho iniziato senza avere nessuna trama, nessuna bozza e nessun personaggio, e non sapendo nulla della Scozia o del diciottesimo secolo.»
    «Tutto quello che avevo era questa immagine piuttosto vaga di un uomo in kilt, che è, ovviamente, un'immagine molto potente e avvincente».
    Ha aggiunto: «Mi è stato detto che i miei libri hanno permesso agli uomini scozzesi si rimorchiare più del kilt».
    L'adattamento televisivo di Outlander è noto per le sue scene di sesso bollenti tra Heughan e la co-protagonista Caitriona Balfe. Lo scozzese ha recentemente parlato dell'importanza di avere un allenatore di intimità sul set per le riprese della sesta stagione.
    Ha detto: «Ci siamo trovati un po’ impreparati, sai. Abbiamo dovuto in qualche modo risolvere la cosa da soli. Ora abbiamo qualcuno che è lì per consigliarci, per guidarci e non solo noi, ma anche i membri più giovani del cast».



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    House of the Dragon 2 si farà; dal 29 agosto su Sky e Now la versione in italiano

    Oltre venti milioni di persone hanno già visto il primo episodio della serie, la cui versione doppiata in italiano parte su Sky e Now dal 29 agosto 2022

    I draghi voleranno su Approdo del Re ancora per un bel po’: come ampiamente prevedibile, Hbo nelle ore scorse ha confermato il rinnovo di House of the Dragon, che quindi tornerà in onda con una stagione 2. Un rinnovo che giunge cinque giorni dopo il debutto del prequel di Game of Thrones incentrato sulla Casa Targaryen 200 anni prima dei fatti narrati dalla serie madre.

    HOUSE OF THE DRAGON 2, LE PAROLE DI HBO

    “Siamo più che orgogliosi di quanto l’intera squadra della serie ha raggiunto nella prima stagione”, ha detto Francesca Orsi, Vice Presidente Esecutiva di Hbo Programming. “Il nostro fenomenale cast e troupe hanno raccolto un’incredibile sfida e superato tutte le aspettative, sviluppando una serie che si è già importa come tv da vedere. Un grosso grazie a George (R.R. Martin, ndr), Ryan (Condal, ndr) e Miguel (Sapochnik, ndr) per averci guidato in questo viaggio. Non potremmo essere più entusiasti di continuare a far vivere l’epica saga di Casa Targaryen con la seconda stagione”.

    HOUSE OF THE DRAGON 2, UN RINNOVO NEL SEGNO DI ASCOLTI RECORD

    Un rinnovo prevedibile, dicevamo, su cui avremmo potuto scommettere prima ancora della messa in onda della prima puntata. L’imponente campagna pubblicitaria voluta da Hbo per lanciare la serie, ma anche l’ingente sforzo produttivo messo in atto per ricreare le atmosfere (ed i numerosi draghi) della storia pensata da Martin (qui in qualità anche di co-creatore e produttore esecutivo) facevano già ipotizzare che il network via cavo non avrebbe rinunciato così facilmente ad House of the Dragon.

    A confermare che la scommessa era riuscita, poi, gli ascolti tv e streaming: se subito dopo la messa in onda del primo episodio sono stati registrati oltre 9 milioni di telespettatori, ad oggi sono in tutto più di venti milioni le persone che hanno visto la prima puntata, in tv oppure in streaming su Hbo Max nei Paesi in cui è disponibile. Numeri a cui bisogna poi aggiungere quelli dei Paesi in cui la serie è stata trasmessa da altri gruppi, come l’Italia.

    HOUSE OF THE DRAGON IN ITALIANO AL VIA DAL 29 AGOSTO

    A proposito di Italia, è Sky ad avere l’esclusiva della serie. Per seguirla, la pay tv ha messo a disposizione alcune alternative. I nottambuli, ad esempio, possono vederla i dieci episodi della prima stagione in contemporanea con Hbo nelle notti tra domenica e lunedì alle 03:00, con i sottotitoli in italiano, su Sky Atlantic e in streaming su Now.
    La stessa versione sottotitolata viene inoltre replicata il lunedì sera alle 22:15. La versione doppiata in italiano, invece, prende il via da lunedì 29 agosto 2022 quando, alle 21:15, andrà in onda sempre su Sky Atlantic e in streaming su Now dove, tra l’altro, è possibile recuperare tutti gli episodi.



    Fonte: tvblog.it
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    “Blood of My Blood”: STARZ conferma la serie prequel di Outlander

    Il network ha ufficializzato la produzione di una serie prequel di Outlander incentrata sulla storia dei genitori di Jamie Fraser.

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    STARZ ha rilasciato i primi dettagli ufficiali di “Outlander: Blood of My Blood”, una nuova serie drammatica che racconterà la storia d’amore dei genitori di Jamie Fraser (Sam Heughan), Ellen MacKenzie e Brian Fraser.

    Speculazioni su un prequel di “Outlander” erano iniziate a circolare la scorsa estate quando Deadline aveva contattato STARZ riguardo il progetto ma all’epoca non vi era stata alcuna conferma.

    Adesso, invece, la sala degli sceneggiatori alla STARZ è stata ufficialmente aperta con Matthew B. Roberts che ricoprirà i ruoli di sceneggiatore, showrunner e produttore esecutivo (gli stessi che riveste nella serie madre) e Maril Davis che sarà produttrice esecutiva insieme anche a Ronald D. Moore, che ha sviluppato l’adattamento tv di “Outlander”, sotto la loro compagnia di produzione Tall Ship Productions. Figurano come produttori esecutivi anche Story Mining & Supply Company e Diana Gabaldon, i cui romanzi hanno ispirato il franchise, sarà consulente di produzione.

    L’autrice statunitense aveva rivelato nel 2020 su Twitter che stava scrivendo una storia sui genitori di Jamie. Poi il 3 Febbraio di quest’anno, ha condiviso sul suo profilo Facebook quella che potrebbe essere la prima frase del libro:

    “Ellen MacKenzie, la maggiore dei figli di Jacob Ruadh MacKenzie, capo del clan MacKenzie-beh, il defunto capo, anche se solo per pochi istanti, ma a ciò lei avrebbe pensato in seguito – afferrò Ailidh Watt da dietro e la trascinò al riparo da occhi indiscreti, battendo una mano sulla sua bocca bavosa per soffocare le sue grida.”

    “Outlander è uno show avvincente che stagione dopo stagione ha catturato i cuori dei suoi fan in tutto il mondo”, ha detto Kathryn Busby, Presidente della Programmazione Originale alla STARZ. “Siamo entusiasti di ripercorrere strati di questo mondo vibrante per consentire al nostro pubblico di scoprire le origini di dove tutto è iniziato. Matthew, Maril e Ron continueranno a portare la loro eccellente visione e la loro creatività in questa nuova iterazione e siamo impazienti di vedere cosa succederà dopo.”

    Il prequel Outlander: Blood of My Blood sarà prodotto da Sony Pictures Television. Il Vicepresidente Esecutivo della Programmazione Originale Karen Bailey supervisionerà la serie per conto della STARZ.



    Fonte: outlander-italy.com
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    Outlander vince il campionato Sci-Fi e Fantasy di RadioTimes

    Dopo migliaia di voti espressi in quattro round molto combattuti, è stato rivelato il vincitore del Campionato televisivo.
    Dopo migliaia di voti e dozzine di battaglie testa a testa il torneo per il Campione Sci-Fi e Fantasy di RadioTimes è arrivato finalmente alla fine, con l’amato dramma fantasy Outlander nominato vincitore dopo la finale del 28 luglio.
    Lo scontro tra Outlander e l’altro finalista Doctor Who è stato un testa a testa particolarmente combattuto, con entrambi gli show che prendevano il comando in diversi punti della votazione.
    Poi, alla fine della difficile votazione i fan di Outlander sono riusciti ad andare in vantaggio e a portare Claire, Jamie e il resto del clan Fraser alla vittoria con il 56% dei voti contro il 44% di Doctor Who (vi avevamo detto che erano vicini).
    Forse questo risultato non dovrebbe sorprendere. Outlander ha spesso vinto nei vari tornei di RadioTimes.com in precedenza, e anche a pochi anni di distanza è chiaro che i fan non hanno perso la loro passione e dedizione. O il potere di voto, a essere precisi.

    Questa volta è riuscito a superare altri show di fantascienza e fantasy tra cui Stranger Things, Obi-Wan Kenobi, Loki, The Umbrella Academy e A Discovery of Witches per raggiungere le fasi finali, dove ha affrontato il cult Sci-Fi di Sky The Lazarus Project prima di affrontare Doctor Who in finale.
    Lì, Outlander ha affrontato la sua competizione più dura di sempre, ma neanche un esercito di Whovians votanti è bastato a impedirgli avere una vittoria facile nelle ultime ore.
    Può qualsiasi show agguantare l'inattaccabile Outlander quando si tratta di un torneo per campione televisivo? Per quest'anno, almeno, sembra di no. Congratulazioni al team dietro lo show e a tutti i fan: avete davvero mostrato la vostra dedizione ed entusiasmo durante tutto il concorso.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Quando Accadrà Dillo Alle Api” – il libro 9 della saga di Outlander disponibile in italiano dal 30 Agosto

    Diana Gabaldon e la sua amatissima saga letteraria di “Outlander” sono entrate a far parte del catalogo Oscar Mondadori!

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    L’attesissimo nono romanzo della saga “GO TELL THE BEES THAT I AM GONE” sarà pubblicato in lingua italiana a partire dal 30 Agosto nella collana Oscar Fantastica.

    Il viaggio nel tempo e nella storia di Claire Beauchamp, iniziato con La straniera, giunge quest’anno al suo nono episodio che in italiano avrà come titolo “Quando accadrà dillo alle api”. Consterà di 1008 pagine e la traduzione è a cura di Chiara Brovelli.

    Il libro, che sarà pubblicato in un unico volume e con una veste grafica più fedele e in linea a quella originale, si apre nel 1779, quando Claire e Jamie sono finalmente riusciti a ritrovarsi e a vivere con la figlia Brianna, suo marito Roger e i loro bambini a Fraser’s Ridge. Avere tutta la famiglia riunita è un sogno che i Fraser avevano sempre ritenuto irrealizzabile.

    Ma in North Carolina si sentono risuonare i tamburi di guerra. Le tensioni sono sempre più feroci; Jamie sa che tra i suoi coloni ci sono divisioni, ed è solo questione di tempo prima che la loro serenità ne venga intaccata.

    Anche Brianna e Roger hanno di che preoccuparsi: la loro fuga dal Ventesimo secolo potrebbe non essere stata senza conseguenze, e non sono certi di avere compiuto la scelta giusta per la loro famiglia.

    Non molto lontano, il giovane William Ransom sta ancora facendo i conti con la scoperta della vera identità di suo padre – e, di conseguenza, anche della sua. E lo stesso Lord John Grey deve affrontare riconciliazioni e pericoli, per il figlio e per se stesso.

    Nel frattempo, le colonie del Sud si infiammano e la Rivoluzione si avvicina a Fraser’s Ridge. E Claire non può fare a meno di chiedersi quanto del sangue che sarà versato apparterrà a coloro che ama…

    “Quando accadrà dillo alle api” è un romanzo incredibilmente desiderato – e Diana Gabaldon non ha risparmiato a lettrici e lettori molta tensione – soprattutto perché è il penultimo libro previsto prima del termine della saga di Outlander.

    La saga di “Outlander” viene pubblicata per la prima volta nel 1991, ma solo nel 2003 arriva definitivamente in Italia. La caratteristica vincente dei romanzi di Diana Gabaldon, oltre alla caratterizzazione di personaggi eccezionali e un ritmo incalzante, è la capacità di mescolare romanzo fantasy, storico, romantico e d’avventura in un solo racconto.

    Come annunciato in occasione del Lucca Comics & Games tenutosi a Novembre 2021, Mondadori si occuperà anche della riedizione dei romanzi precedenti, conservandone la stesura originale, quindi un volume per ciascun libro e non più la doppia suddivisione come da tradizione Corbaccio e TEA.



    Fonte: outlander-italy.com
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    Libro 10: William & Davy

    Un urlo acuto bloccò Brianna a metà frase. Subito, staccò il bambino dal suo corpo e lo spinse tra le braccia di William.
    «Ecco,» disse, e sparì in un fruscio di gonne. Sentì i suoi passi, tonfi irregolari che suggerivano che stava facendo le scale della veranda due o tre alla volta, e poi la sua voce lontana all’interno della casa, che si alzava in comando. Guardò in basso al fagotto caldo, e con attenzione lo risistemò in modo che il bambino si appoggiasse — faccia in su — nella curva del suo gomito.
    Il bambino stava schioccando le labbra da lattante in maniera pensierosa, come curioso dell’improvviso cambiamento della sua situazione, ma non sembrò avere obiezioni.
    «Ciao,» disse, esitante. Gli occhi rotondi del bambino si strinsero improvvisamente. Il corpicino si irrigidì e un odore intenso di pipì fresca fece sì che William mettesse in fretta il bambino a debita distanza, poi si accovacciò e stese David sull'erba prima che accadesse qualsiasi altra cosa. Qualcos’altro successe improvvisamente, e il bambino divenne rosso e cominciò a urlare.
    «Sul serio?» disse William. «Andiamo, ci conosciamo appena.» uno sguardo veloce gli rivelò l’assenza completa di Brianna o di qualsiasi altra donna che potesse essere d’aiuto, e le urla attutite all’interno suggerivano che probabilmente nessuna sarebbe apparsa presto. Si strofinò un dito sotto il naso, poi alzò le spalle e cominciò a rimuovere con cautela il pannolino del bambino, che era bagnato e pieno di una sostanza color senape dall’odore dolciastro, in quantità sufficiente da fuoriuscire lungo le gambe del bambino.
    La coperta era bagnata a chiazze, ma non sudicia e la usò per pulire le piccole parti intime e le gambe. La camicia aveva sofferto un po' nell'eruzione, e riuscì ad arrotolarla e a passarla con un po' di attenzione sulla testa del bambino senza sporcare troppo nessuno dei due. David aveva smesso di urlare a questo punto e scalciò le piccole gambe storte con entusiasmo.
    «Va meglio, sì?» chiese William, sorridendogli. «Sì, lo penso anche io. Cosa diavolo ti metto però?»
    Davy —sì, sua sorella chiamava così il bambino— era molto più piccolo di quanto era stato Trevor quando William lo aveva incontrato la prima volta, ma la sensazione di qualcosa allo stesso tempo molto fragile e incredibilmente solido — molto maschio — riportò immediatamente alla mente ricordi del figlio di Amaranthus — e di Amaranthus.
    William buttò fuori il fiato e lo riprese di nuovo, lentamente, provando ad allentare il nodo improvviso alla bocca dello stomaco.
    «Dove sei?» disse a bassa voce all’aria di montagna. «E che stai facendo?»
    Cosa hai fatto_? Questo pensiero arrivò a ridosso del primo, e scosse la testa violentemente nella speranza di scacciarlo. Premendo le labbra insieme, tirò fuori dalla tasca un fazzoletto enorme — e leggermente usato —e lo scrollò.
    «Meglio di niente», disse a Davy. «Dobbiamo mantenere le apparenze, non è così?»



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    CITAZIONE (dordogne @ 9/7/2022, 13:42 ?)
    Ti ringrazio per l’info…non so cosa potranno ancora inventarsi per tenere sveglio l’interesse, ma mi fa piacere vedere i “nostri” insieme ancora per qualche anno..

    Diana ha la scrittura facile. 😂😂😂
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    CITAZIONE (dordogne @ 6/7/2022, 15:23) 
    Per quanto mi riguarda, a un certo punto ho smesso di leggere i libri per le stesse ragioni che hai evidenziato anche tu. La prossima stagione sarà anche l’ultima?

    La saga terminerà con il decimo libro (da poco è stato pubblicato il nono) e di conseguenza la serie terminerà con la decima stagione.
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    Game of Thrones, quali sono gli spin-off con cui Hbo vuole creare il proprio universo fantasy?

    Bocciato Bloodmoon e pronto ad andare in onda House of the Dragon, il network via cavo sta lavorando ad altri progetti, che potrebbero diventare serie tv

    L’annuncio del sequel (l’unico al momento in discussione: tutti gli altri sono prequel) di Game of Thrones con protagonista Jon Snow ha riacceso l’attenzione intorno a quello che sembra essere un progetto su larga scala di Hbo, tanto affascinante quanto estremamente complicato da mettere in atto, legato agli spin-off della serie cult tratta dalla saga letteraria di George R.R. Martin.

    Per capire la portata dell’iniziativa, basti pensare che le prime notizie circa la possibilità di produrre delle serie derivate da Il Trono di Spade risalgono ad ancora prima che la serie originale terminasse, cosa avvenuta nel maggio 2019: ai tempi, si parlava di cinque progetti su cui il network stava ragionando, ma che non avrebbero visto la luce prima del finale di serie.

    Oggi, a tre anni di distanza dalla messa in onda di quel (da alcuni discutibile) finale, ci si chiede che fine abbiano fatto tutti quei progetti annunciati. Una cosa va subito detta: il fatto che la Hbo abbia annunciato dei progetti spin-off, non significa affatto che questi debbano essere realizzati per forza. Ordinare la sceneggiatura di un episodio pilota è solo il primo passo di una serie di step, e realizzare il numero zero stesso non ne garantisce la sua messa in onda.

    Ne sa qualcosa Jane Goldman, a cui era stato dato l’incarico di lavorare al primo spin-off di GoT da realizzare, un prequel ambientato durante l’Età degli Eroi, epoca in cui fu siglata una pace tra i Primi Uomini ed i Figli della Foresta e che avrebbe raccontato anche la Lunga Notte, ovvero l’inverno più lungo e rigido mai affrontato da Westeros (ricordiamo che nel mondo di Game of Thrones le stagioni non hanno una durata fissa, ma possono essere lunghe anche anni). Un progetto a cui era stato dato il titolo Bloodmoon e che vedeva tra i protagonisti Naomi Watts: le riprese del pilot si svolsero nel 2019 a Belfast, con un grande sforzo di budget da parte della Hbo che, però, non ne rimase pienamente convinta. Problemi a livello creativo e costi troppo alti avrebbero così spinto il network a dire “grazie, ma no grazie”.

    E’ andata decisamente meglio ad House of the Dragon, la cui prima stagione da dieci episodi è in procinto di andare in onda: l’appuntamento in Italia è per il 22 agosto 2022 su Sky e Now. La serie sarà ambientata duecento anni prima degli eventi della serie madre, soffermandosi in particolare sulla Casa Targaryen.

    E poi? Se la sopra citata notizia del possibile spin-off sequel con Kit Harington ha destato molta curiosità, non va dimenticato che la Hbo sta continuando a lavorare ad altri progetti, dei più vari: non tutti vedranno la luce, ma ripetiamo che l’obiettivo del network è quello di creare un vero e proprio brand di Game of Thrones da usare in più produzioni, creando così una sorta di risposta ai mondi di Star Wars e Marvel che stanno spopolando altrove (ovvero su Disney+).

    Ad oggi, dunque, il network si è concentrato su alcuni progetti in particolare. Uno è 9 Voyages, che racconterebbe le gesta di un giovane Corlys Velaryon, colui che diventerà noto come Serpente di Mare, futuro Primo Cavaliere di Rhaenyra Targaryen durante la Danza dei Draghi (e di cui vedremo la versione adulta in House of the Dragon). La Hbo ha ordinato una sceneggiatura a Bruno Heller, già dietro a serie di successo come Roma, The Mentalist e Gotham.
    Poi c’è 10.000 Ships, scritto da Amanda Segel (Person of interest) e che si soffermerebbe sulla storia di Nymeria, regina guerriera della popolazione dei Rhoynar, che porta in salvo dal continente orientale a quello occidentale tramite, appunto, una flotta da 10mila navi. Arrivata a Dorne, sposa Mors Martell entrando nella sua Casa.

    Tales of Dunk and Egg vede invece coinvolto Steve Conrad, sceneggiatore del film “Wonder”. La serie prenderebbe spunto dai libri che hanno al centro le avventure di Sir Duncan l’Alto, cavaliere noto anche come Dunk, ed il suo scudiero Egg, per via della forma della sua testa a uovo, che altri non è che un giovane Aegon V Targaryen, futuro re che siederà sul Trono di Spade.

    A questi progetti live action se ne devono aggiungere tre animati, che potrebbero essere destinati ad Hbo Max, la piattaforma streaming del canale via cavo: tra questi, spicca The Golden Empire, incentrato sul regno orientale di Yi Ti, per la cui ideazione Martin si sarebbe ispirato alla Cina imperiale.

    Tutto qui? No: Martin ha già annunciato che l’anno prossimo debutterà uno spettacolo teatrale a Broadway da lui prodotto e con protagonista il Torneo di Harrenhal, il più lungo tenutosi nel Continente Occidentale. Sulla carta, l’universo desiderato dalla Hbo esiste già, ma metterlo in pratica è tutta un’altra cosa.



    Fonte: tvblog.it
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    Outlander S6: intervista a Caitriona Balfe

    Caitriona Balfe (‘Outlander’): Per la stagione 6, ‘ho dovuto scavare in profondità con Claire come non avevo mai fatto prima.
    «Ho dovuto scavare in profondità con Claire come non avevo mai fatto prima,» ammette Caitriona Balfe a proposito della particolarmente impegnativa sesta stagione del dramma Starz Outlander, che esplora i tentativi di Claire di affrontare il trauma di essere rapita e brutalmente aggredita. «Nell’ultima stagione abbiamo davvero avuto modo di esplorare un lato diverso di Claire tanto che ero un po’ scioccata da ciò stavamo facendo. Quando sono venuti da me per la prima volta con questa trama sull'etere», rivela l'attrice.
    «Ero piuttosto incuriosita, ma mi chiedevo anche, 'davvero, è lei? Non lo so». Ma in realtà, è stato un modo davvero interessante di mostrare come un trauma grave possa assolutamente far saltare in aria la psiche di qualcuno e quando ciò accade, come fa quella persona a guarire e tornare? È stata davvero una grande sfida», dice nella nostra recente webchat, aggiungendo che «esplorare quali fossero le sue paure più profonde e oscure è stato molto interessante, ma ciò che amo di più è che siamo usciti dall’altro lato e abbiamo dimostrato che da questo tipo di trauma, puoi davvero esplorare la crescita, far vedere crescita e far vedere guarigione».
    La stagione 6 si apre con Claire (Balfe) e Jamie (Sam Heughan) di nuovo a Fraser’s Ridge sulla scia del brutale assalto di Claire, mentre la minaccia della Rivoluzione incombe sullo sfondo. Dopo una serie di drammatici alti e devastanti bassi, la sesta stagione abbreviata (a causa della gravidanza della Balfe e della pandemia) si è conclusa con un'avvincente sparatoria seguita dall'arresto illegittimo di Claire per l'omicidio di Malva Christie (Jessica Reynolds). Balfe dice di essere così orgogliosa della stagione in generale perché il cast e la troupe l'hanno portata a termine in circostanze difficili, l'ultima delle quali è stata che durante la produzione, la candidata SAG e BAFTA aspettava il suo primo figlio. «Stavo letteralmente ondeggiando da un posto all'altro», scherza sulla difficoltà di perseverare in riprese fisicamente impegnative durante la gravidanza. «Trisha Biggar, la nostra costumista, ha fatto miracoli», ricorda. «Avremmo fatto prove ogni una o due settimane, dove le cose sarebbero state allargate, ma lei molto abilmente ha creato quei corpetti che indossavo che si allentano sul retro», spiega Balfe.
    I fan stanno ora aspettando con impazienza la maxi settima stagione, con cast e troupe già nel bel mezzo della produzione. «È stato davvero un ottimo inizio. Voglio dire, direi che per tutti noi, è stato un tale rinnovamento in questa stagione, perché penso che ovviamente la scorsa stagione sia stata davvero dura. Penso che lo fosse per tutti, date le circostanze» condivide. «Eravamo tutti bloccati, è stata un po' una faticaccia. È stata una grande stagione e ci siamo sentiti davvero orgogliosi del lavoro, ma penso che sia stata davvero faticosa per tutti personalmente. Ma in questa stagione, forse è solo che siamo tutti del tipo 'oh, il mondo è di nuovo aperto e siamo tutti tornati', ma è stato davvero forte», dichiara Felice Balfe, aggiungendo che «tutti si sentono molto organizzati; è davvero fantastico, quindi siamo tutti entusiasti!»



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    CITAZIONE (dordogne @ 29/5/2022, 09:26) 
    Ciao Marek, sono arrivata alla 6^ puntata della stagione ( ho dato un’occhiata anche agli spoilers delle 2 successive) vorrei condividere le mie impressioni a caldo: è sempre un piacere guardare i personaggi a cui ormai siamo affezionati destreggiarsi negli intrecci di ogni stagione, però si ha la sensazione che gli ingredienti della trama si ripetatano e non vi sia molto altro da raccontare. Il leit motiv dell’ abuso/ aggressione sessuale in effetti ha un po’ stancato ( sono stati violati quasi tutti ormai) e quando Jaime confessa a Claire di averla tradita nella caverna, Diana Gabaldon ha forse dimenticato che lo aveva già fatto anni prima? E che le aveva confessato di averla tradita anche un’altra volta quando era uno stalliere? Si ha a volte la sensazione che l’autrice stia un po’ allungando il brodo in attesa del grande evento: la guerra di indipendenza americana …per carità, è sempre un piacere guardare i nostri beniamini ancora innamoratissimi, assistere alle imprese di Claire che cura ogni malattia ricreando medicine e anestetici, e godere dei paesaggi mozzafiato… solo mi sarebbe piaciuta un po’ di azione/ fantasia in più…detto questo, resto una fan sfegatata :)

    Ciao Annalisa.
    Ho sempre detto che invece di 10 libri avrebbe potuto raccontare la storia scrivendone solamente 5.
    Gli autori della serie tv sono stati molto bravi nel tagliare alcune parti per rendere le puntate più dinamiche ed è per questo che preferisco di gran lunga l'adattamento televisivo ai libri.
    Nei libri ci sono capitoli e capitoli in cui non succede nulla e sono di una noia mortale, ci sono tanti personaggi secondari a cui viene dedicato troppo spazio.
    Come ho già detto ho preferito la storyline di Roger e Brianna a quella di Claire e Jamie.
    Una cosa che mi fa arrabbiare di Diana è che nel suo racconto all'improvviso compare qualcosa che riguarda i viaggi nel tempo e qualche personaggio del passato ma poi lascia perdere tutto per poi ritornare fugace mente su quella storia dopo due libri ma senza arrivare mai al dunque. Su alcune cose si intuisce chiaramentequale sarà l'evoluzione della trama quindi non capisco il suo temporeggiare.
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    Game of Thrones, Hbo pensa al sequel spin-off con protagonista Jon Snow
    Se confermata, sarebbe la prima serie tv ambientata dopo gli eventi dei series finale di Game of Thrones

    Rivedere Jon Snow e Kit Harington nell’universo di Game of Thrones, in uno spin-off? Ora la Hbo ci sta pensando, per davvero. The Hollywood Reporter ha annunciato di essere in possesso di informazioni per cui il network via cavo starebbe pensando ad uno spin-off sequel del fantasy drama conclusosi nel 2019 con protagonista proprio Jon Snow, che quindi vedrebbe Harington riprendere il ruolo per cui è stato nominato due volte agli Emmy Awards ed una ai Golden Globe.

    Una notizia -che per ora né Hbo né Harington hanno confermato- che non è di poco conto, per vari motivi: è vero che il network ancora prima della messa in onda del series finale aveva annunciato di voler espandere il mondo de Il Trono di Spade con altri progetti tv, ma in questo caso -se la serie dovesse andare in porto- sarebbe la prima serie sequel, ovvero ambientata dopo i fatti narrati nell’ultima puntata e con protagonista un membro del cast originale.

    Rivedere Jon Snow e Kit Harington nell’universo di Game of Thrones, in uno spin-off? Ora la Hbo ci sta pensando, per davvero. The Hollywood Reporter ha annunciato di essere in possesso di informazioni per cui il network via cavo starebbe pensando ad uno spin-off sequel del fantasy drama conclusosi nel 2019 con protagonista proprio Jon Snow, che quindi vedrebbe Harington riprendere il ruolo per cui è stato nominato due volte agli Emmy Awards ed una ai Golden Globe.

    Una notizia -che per ora né Hbo né Harington hanno confermato- che non è di poco conto, per vari motivi: è vero che il network ancora prima della messa in onda del series finale aveva annunciato di voler espandere il mondo de Il Trono di Spade con altri progetti tv, ma in questo caso -se la serie dovesse andare in porto- sarebbe la prima serie sequel, ovvero ambientata dopo i fatti narrati nell’ultima puntata e con protagonista un membro del cast originale.

    Harington sarebbe così il primo attore del cast originale ad accettare di tornare ad interpretare il suo personaggio dopo che, a fine serie tre anni fa, tutti sembravano abbastanza convinti di aver dato tutto quello che potevano ai loro personaggi. Quando fu ospite, cinque anni fa, del Giffoni Film Festival, TvBlog aveva chiesto proprio a Harington un commento su un possibile spin-off della serie. Lui ci rispose così:
    “Non ho mai chiesto di far parte di uno spin-off di Game of Thrones. Penso che una volta che il mio viaggio nella serie sarà finito, lo sarà davvero. Spero che lo facciano, è un mondo che va ulteriormente esplorato. Ma credo che per chiunque sia coinvolto ora, [a fine serie] sarà tutto finito”.

    L’attore inglese, in questi anni, ha recitato al cinema (lo abbiamo visto in “Eternals”) ed in tv (in un episodio di Modern Love 2 in cui si sbeffeggia in una battuta proprio Game of Thrones), mentre di recente ha recitato anche in teatro, nell’“Enrico V”.

    Nel frattempo, Hbo ha messo in cantiere House of the Dragon, prequel della serie originale -da noi in onda dal 22 agosto 2022 su Sky e Now-, e sta pensando ad altri progetti, tra cui 10.000 Ships, 9 Voyages, Dunk and Egg e tre serie animate (una di queste dovrebbe essere The Golden Empire).



    Fonte: tvblog.it
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    Libro 10: Somiglianze

    «Tua madre ti ha mai raccontato del sogno che ho fatto? Subito dopo che voi… ve n’eravate andati.» Non poté fare a meno di guardarsi oltre la spalla, per essere sicuro che non ci fosse nessuno a portata d’orecchio.
    «No.» Lei lo stava guardando con profondo interesse, una piccola ruga tra le sopracciglia, e lui non poté fare a meno di sorriderle. «Era un sogno divertente?» chiese.
    «Och, no. Stavo solo sorridendo perché somigli molto a Claire, in questo momento. Quando cerca di capire qual è il problema con qualcuno, cioè.»
    Lei non rise ma la fossetta momentanea che ogni tanto le compariva sulla guancia destra apparve per un attimo.
    «Nessuno ha mai detto che somiglio a Mamma,» disse. «Continuano tutto il tempo a dire quanto somiglio a te.»
    «Oh, somigli spesso a tua madre,» le assicurò. «Solo che non è una questione di capelli o occhi o di quanto sei alta. È lo sguardo sul tuo viso quando tocchi Jem o Mandy—o quando stai parlando con Roger Mac la sera sotto il portico, e la luce della luna nei tuoi occhi.»
    La sua voce era morbida e roca e abbassò lo sguardo sul terreno, la sovrapposizione di strati di foglie morte, come stelle morenti sotto i suoi stivali.
    «Somigli a tua madre nell’amore, voglio dire. Esattamente come lei.»



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
15568 replies since 30/10/2009
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