LA BOTTIGLIERIA CESARONI

Posts written by marek

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    Bees: Meditazioni notturne

    Brianna e i bambini dormivano profondamente, distesi sul pavimento della soffitta come vittime di qualche improvvisa pestilenza, caduti dove stavano distesi, tra i barili di vernice e nerofumo e cataste di libri e pamphlet. Nonostante la lunga giornata, la riunione commovente e l’impressionante quantità di vino bevuto, Roger si ritrovò riluttante ad addormentarsi subito. Non incapace; poteva ancora sentire le vibrazioni del carro e le redini nelle sue mani e una sorta di ipnosi nascosta in fondo alla sua mente, che lo spingeva a lasciarsi andare in un vortice lento di campi di riso e uccelli volteggianti, strade acciottolate e foglie d’albero che si muovevano come fumo al tramonto. Ma si trattenne, volendo conservare questo momento il più a lungo possibile.
    Destinazione. Destino, se poteva pensare una cosa del genere. La gente normale, le persone comuni, avevano un destino? Sembrava immodesto pensare che lui l’avesse – ma era un ministro di Dio; questo era esattamente quello che credeva: che ogni anima umana avesse un destino, e il dovere di trovarlo e compierlo. Proprio in quel momento, sentì il peso della preziosa speranza che portava e non voleva mai lasciar andare il grande senso di pace che lo riempiva.
    Ma la carne è debole e senza che prendesse alcuna decisione consapevole in tal senso, si dissolse tranquillamente nella notte, il respiro di sua moglie e dei suoi bambini addormentati, il fuoco smorzato e il suono delle paludi lontane.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Bees: Dillo alle api

    [In celebrazione del compleanno di Claire Elizabeth Beauchamp Randall Fraser! John Quincy Myers ha portato a Claire uno sciame di api, e le sta spiegando la credenza secondo cui dovrebbe benedire le sue nuove api.]
    “Stai completamente ferma.”
    “Fa la volontà di Dio,” finì, aprendo gli occhi. Scosse la testa. “Questo non supera tutto? Dire a un’ape di stare ferma, figurarsi a un migliaio alla volta? Perché le api dovrebbero tollerare una cosa screanzata come questa, vi chiedo?”
    “Be’, deve funzionare,” dissi. “Jamie ha portato a casa del miele da Salem, molte volte. Forse sono api tedesche. Conoscete una benedizione più… educata?”
    Le sue labbra si incresparono dubbiose, e io vidi di sfuggita uno o due denti gialli a pezzi. Poteva ancora masticare la carne? Mi chiesi, rivedendo leggermente il menu della cena. Potevo tagliare la carne di coniglio in cubetti e mescolarla con uova sbattute con cipolle tagliate….
    “Suppongo di ricordarmene la maggior parte…”
    “O Dio, Creatore di tutti gli animali, tu benedici il seme e lo rendi fruttuoso… è giusto, fruttuoso? Sì, immagino che sia… fruttuoso per il nostro uso. Per intercessione di… be’, ci sono un sacco di santi e simili, ma col cavolo se ne ricordo qualcuno a parte Giovanni Battista – tuttavia se qualcuno ne sa di miele, non pensate che dovrebbe essere lui? Quello delle locuste e del vivere in una pelle d’orso – però perché qualcuno dovrebbe fare così in un posto caldo come ho sentito che è la Terra Santa, sicuramente io non so dirlo. Comunque…” I suoi occhi si chiusero di nuovo, e allungò la mano, quasi inconsciamente, verso l’alveare, circondato da una nuvola di api volanti.
    “Con l’intercessione di chiunque voglia intercedere, ascolta misericordioso le nostre preghiere. Benedici e santifica queste api con la Tua compassione, affinché possano… Be’,” disse, aprendo gli occhi e guardandomi accigliato, “dice ‘portare frutti in abbondanza’, anche se qualsiasi dannato sciocco sa che è il miele che volete che sia abbondante. Eppure…” Le palpebre rugose si chiusero di nuovo contro la luce del sole morente, e concluse, “per la bellezza e l’ornamento del Tuo santo tempio e per il nostro umile scopo.”
    “Sono un po’ di più,” disse, lasciando cadere la mano e girandosi verso di me, “ma questo è il senso. Alla fine, direi, che potete benedire le vostre api in qualsiasi modo vi sembri giusto. La sola cosa importante – è forse lo sapete già – è che parliate con loro regolarmente.”
    “Di qualcosa in particolare?” chiesi cautamente, flettendo le dita e provando a ricordare se avevo mai avuto una conversazione con le mie precedenti arnie.
    Probabilmente lo avevo fatto, ma non consciamente. Come la maggior parte dei giardinieri, avevo l’abitudine di borbottare tra me in mezzo alle erbacce e alle verdure, esecrando gli insetti e i conigli ed incoraggiando le piante. Dio sapeva cosa potevo aver detto alle api strada facendo…
    “Le api sono molto socievoli,” spiegò Myers, e ne soffiò una via dal dorso della sua mano molto gentilmente. “E sono curiose, cosa che ha solo senso, dal momento che vanno avanti e indietro e raccolgono notizie insieme al loro polline. Perciò ditegli cosa sta succedendo – se è venuto qualcuno per una visita, se è nato un nuovo bambino, se qualcuno di nuovo doveva insediarsi, o un colono è partito – o morto. Vedete, se qualcuno vive o muore,” spiegò, scacciando un’ape dalla mia spalla, “e voi non lo dite alle api, loro si offendono, e voleranno tutte via.”
    Potevo vedere parecchie somiglianze tra John Quincy e un’ape, in termini di raccolta di notizie, e sorrisi al pensiero. Mi chiesi se si sarebbe offeso scoprendo che qualcuno gli aveva tenuto nascosto un succoso pettegolezzo, ma in generale, dubitavo che qualcuno lo avesse fatto. Aveva una gentilezza che invogliava la confidenza, ed ero sicura che manteneva i segreti di molte persone.
    “Bene, allora.” Il sole stava cominciando a scendere veloce adesso, e l’odore umido delle piante era forte e raggi di luce tagliavano tra le palizzate, vivide tra le ombre fruscianti del giardino. “Meglio proseguire, suppongo.”
    Dato i vari esempi offerti da John Quincy, ero abbastanza sicura di poter procedere a mia volta in tema di benedizione. Riempimmo i quattro piatti con acqua e li mettemmo sotto le gambe dello sgabello, per impedire alle formiche di arrampicarsi sull’alveare, attratte dall’odore del miele. Alcuni di questi insetti voraci stavano già salendo lungo le gambe dello sgabello e io li rimossi con una falda della mia gonna – il mio primo gesto di protezione verso le mie nuove api.
    John Quincy sorrise e mi fece un cenno con la testa mentre mi alzavo, e io annuii in risposta, allungai una mano esitante attraverso il velo di api che entravano nell'arnia e toccai la paglia liscia e contorta dell’alveare. Poteva essere immaginazione, ma pensai di riuscire a sentire una vibrazione attraverso la pelle, proprio sotto la soglia dell'udito, un ronzio forte e certo.
    “Oh, Dio,” dissi – e avrei voluto conoscere il nome del santo protettore delle api, perché sicuramente doveva essercene uno – “Ti prego fa che queste api si sentano benvenute nella loro nuova casa. Aiutami a proteggerle e ad avere cura di loro, e che possano trovare sempre dei fiori. Er… e un tranquillo riposo alla fine di ogni giorno. Amen.”
    “Andrà benissimo, Mrs. Claire,” disse John Quincy, e la sua voce era bassa e calda come il ronzio delle api.
    Ce ne andammo, chiudendo e assicurando con cura il cancello dietro di noi, e andammo giù, fuori dall’ombra del camino torreggiante e lungo il muro orientale della casa. Si stava facendo buio in fretta ora, e il fuoco della cucina sussultò mentre entravamo in cucina, illuminando la mia famiglia in attesa. _Casa_



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Bees: Chiacchiere serali

    Era stata una di quelle belle giornate di inizio autunno, quando il sole è luminoso e caldo al suo zenith, ma il freddo si insinua all’alba e al tramonto e le notti sono abbastanza fredde da rendere più che benvenuti un bel fuoco, una coperta pesante e un bell’uomo con tanto corpo caldo nel letto accanto a te.
    Il bell’uomo in questione si stiracchiò, gemendo, e ricadde nella lussuria del riposo con un sospiro, la mano sulla mia coscia. Le diedi un colpetto e rotolai verso di lui, smuovendo Adso, che era sceso ai piedi del letto, ma balzò via con un breve mirp! di fastidio a questa indicazione che non volevamo ricadere di nuovo nell’immobilità
    “Dunque, Sassenach, che hai fatto tutto il giorno?” chiese Jamie, accarezzandomi il fianco. I suoi occhi erano mezzi chiusi nel piacere sonnolento del calore, ma concentrati sul mio viso.
    “Oh, Dio…” L’alba sembrava un secolo fa, ma mi stiracchiai e mi rilassai comodamente al suo tocco. “Faccende domestiche, per la maggior parte… ma un uomo chiamato Herman Mortenson è venuto da Woolam’s Mill in tarda mattinata per farsi incidere e svuotare una cisti pilonidale alla base della schiena; non avevo mai sentito qualcosa di così puzzolente da quando Bluebell si era rotolato in una carcassa di maiale in putrefazione. Ma, poi,” aggiunsi, intuendo che questa poteva non essere la nota giusta con cui cominciare un incontro in una piacevole serata autunnale, “ho passato gran parte del pomeriggio nell’orto, sradicando cespugli di arachidi e raccogliendo gli ultimi fagioli. E parlando con le api, naturalmente.”
    “Avevano qualcosa di interessante da dirti, Sassenach?” La carezza si era trasformata in un piacevole massaggio al mio sedere, che aveva il benefico effetto collaterale di farmi inarcare la schiena e premere leggermente il seno contro il suo petto. Usai la mano libera per sciogliermi la sottoveste, prendere un seno e strofinare il mio capezzolo contro il suo, il che gli fece stringere forte il mio sedere e dire qualcosa in gaelico a bassa voce.
    “E, um, com’è stata la..tua.. giornata?” chiesi desistendo.
    “Se lo rifai, Sassenach, non risponderò delle conseguenze,” disse grattandosi il capezzolo come se fosse stato punto da una grossa zanzara. “Riguardo a quello che ho fatto, ho costruito un nuovo cancello per il porcile da riproduzione. Parlando di maiali.”
    “Parlando di maiali…” ripetei, lentamente. “Um… sei andato nel porcile?”
    “No. Perchè?”. La sua mano si mosse un po’ più giù, prendendo a coppa la mia natica sinistra.
    “Ho dimenticato di dirtelo, perché eri andato in Tennessee per parlare con Mr. X e il Colonnello Y e non sei tornato per quattro giorni. Ma sono andata lassù…” il porcile era una piccola grotta di calcare più su della casa… “una settimana fa, per prendere un vasetto di trementina che avevo lasciato lì dalla sverminazione, e – sai dove la grotta forma una curva verso sinistra?”
    Annuì, gli occhi fissi sulla mia bocca come per leggermi le labbra.
    “Be’, ho girato l’angolo e loro erano lì.”
    “Chi?”
    “La Scrofa Bianca in persona, con quelle che presumo fossero due delle sue figlie o nipoti… le altre non erano bianche, ma dovevano essere imparentate con lei perché tutte e tre erano della stessa taglia… immensa.” Un maiale selvatico era alto in media circa un metro e venti al garrese e pesante poco meno di novanta chili. La Scrofa Bianca, che non era un maiale selvatico, ma presumibilmente il prodotto di una linea suina allevata per il peso, era molto più vecchia, golosa e feroce della media, e anche se io non ero brava quanto Jamie a stimare il peso del bestiame, avrei detto che pesasse circa centotrenta chili senza un attimo di esitazione. I suoi discendenti non erano tanto più piccoli.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    House of the Dragon, Paddy Considine è il primo attore a far parte del cast

    Ha recitato in Peaky Blinders e The Outsider, ed ora è il primo attore annunciato del cast del prequel di Game

    paddy-considine

    Prende forma il cast di House of the Dragon, l’atteso prequel di Game of Thrones di cui la Hbo ha ordinato una stagione da dieci episodi. E’ stato reso noto, infatti, il nome del primo attore che entra ufficialmente a far parte del cast della serie tv, la cui uscita è programmata per il 2022.

    HOUSE OF THE DRAGON, ECCO PADDY CONSIDINE

    Si chiama Paddy Considine il primo attore che entra nel cast del prequel di Game of Thrones. 46 anni, inglese, Considine ha lavorato molto al cinema, ma il suo volto è già noto agli appassionati di serie tv, avendo recitato in alcuni episodi di Peaky Blinders (era John Hughes) e più recentemente in The Oustider (interpretava Claude Bolton). A breve, invece, lo vedremo di The Third Day, miniserie che andrà in onda su Sky Atlantic dal 19 ottobre 2020.

    Considine è stato scelto per dare volto ad un personaggio chiave del prequel, ovvero Re Viserys Targaryen, colui che viene scelto dai lord di Westeros per succedere a Jaehaerys Targaryen, suo padre. Siamo 300 anni prima degli eventi narrati in Game of Thrones: il Regno vive un periodo di pace e prosperità, così come la Casa Targaryen è all’apice del potere.

    Per Viserys, uomo mite e generoso, regnare si rivela essere molto più semplice proprio per questi motivi. E’ però da lui che la Casa Targaryen affronterà negli anni successivi uno dei suoi momenti più bui. Dopo la morte in tenera età dei due figli maschi e della moglie, Viserys decide di crescere la figlia Rhaenyra come legittima erede al trono, istruendola alla politica e facendola ammettere al Consiglio Ristretto.

    In seconde nozze, però, Viserys ha altri figli, tra cui Aegon. Nonostante il consiglio di molti di nominare un erede maschio al trono, il Re resta fermo sulle sue idee: a succedergli dovrà essere la figlia. Cosa che, però, non accade: alla sua morte, è proprio Aegon a diventare il nuovo Sovrano, prendendo il nome di Aegon II Targaryen, affiancato dalla sorella Helaena, che ha sposato.

    Un gesto, questo, che dà il via alla cosiddetta “Danza dei draghi”, ovvero la guerra civile scatenata tra i sostenitori di Aegon e quelli di Rhaenyra, diventata successivamente oggetto di numerose ballate popolari in tutto il Regno e citata anche in Game of Thrones.

    A CHE PUNTO È IL PREQUEL?

    Questa notizia smuove un po’ le acque relativamente ad House of the Dragon, la cui produzione ha inevitabilmente rallentato i ritmi a causa della pandemia. La Hbo, però, è determinata a portare in tv il prequel di Game of Thrones, di cui ha ordinato una stagione “straight-to-series”, ovvero senza nemmeno realizzare un pilot.

    Per farlo vuole comunque prendersi tutto il tempo necessario, tant’è che la messa in onda è prevista, come detto, nel 2022, tre anni dopo la conclusione di Game of Thrones. La serie tv è tratta dal libro “Fire and Blood” scritto da George R.R Martin, quest’ultimo anche creatore dello show con Ryan Condal. Miguel Sapochnik, regista di alcuni episodi cult di GoT, tra cui “La battaglia dei Bastardi” e “La lunga notte”, sarò produttore esecutivo nonché regista di alcuni episodi.



    Fonte: tvblog.it
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    BEES: CASA

    Era una casa grande. E sembrava ancora più grande con solo due persone e un cane all’interno.
    Fanny, privata della compagnia, mi stava appiccicata come una piccola nappola, con i suoi passi che echeggiavano dietro di me – e il tic-tic-tic di quelli di Bluebell dietro i suoi – mentre andavo avanti e indietro dall’ambulatorio alla cucina al salotto e di nuovo all’ambulatorio, tutte e tre sempre consapevoli delle camere da letto vuote di sopra e del lontano, indistinto e vuoto terzo piano più in alto, le sue mura una spettrale foresta di montanti verticali, le finestre senza vetri ancora coperte da listelli per tenere fuori la pioggia e la neve fino a che il Mastro scomparso non fosse tornato per finire i lavori lasciati incompiuti.
    L’avevo invitata a dividere la mia camera da letto e avevamo trasportato il letto estraibile dalla stanza dei bambini. Era un conforto sentire il respiro l’una dell’altra durante la notte, qualcosa di caldo e veloce, che quasi sovrastava il lento, freddo respirare della casa intorno a noi – quasi impercettibile, ma certamente lì. Specialmente al tramonto, quando le ombre cominciavano a risalire le mura come una marea silenziosa, versando l’oscurità nella stanza.
    Ogni tanto mi ero svegliata all’alba trovando Fanny nel mio letto, rannicchiata contro di me per scaldarsi e profondamente addormentata, Bluey distesa in un nido di coperte ai nostri piedi. Il cane alzava la testa quando mi svegliavo, battendo delicatamente la coda leggera sul letto, ma non si muoveva finché non lo faceva Fanny.
    “Torneranno,” la rassicuravo, ogni giorno. “Tutti. Dobbiamo solo restare impegnate finché non lo faranno.”
    Ma Fanny non aveva mai vissuto un giorno da sola nella sua vita. Non sapeva come affrontare la solitudine, per non parlare di una solitudine piena della minaccia dei propri pensieri.
    “E se…?” era il costante ritornello dei suoi pensieri. Il fatto che fosse anche il ritornello – pur se silenzioso – dei miei non aiutava.
    “Pensate che le case siano vive?” Disse Fanny senza riflette un giorno.
    “Si, ne sono sicura,” dissi piuttosto assente.
    “Davvero?” gli occhi rotondi di Fanny mi riportarono al presente. Stavamo rammendando calze davanti al fuoco, avendo terminato le faccende della mattina e pranzato. Avevamo dato da mangiare ai maiali, messo fieno asciutto alle altre bestie e munto la mucca e le due capre – avrei dovuto fare il burro il giorno dopo, mettere da parte un paio di secchi per la produzione di formaggio e mandare il resto del latte in accesso giù da Bobby Higgins.
    “Be’… sì,” dissi lentamente. “Penso che qualsiasi luogo in cui la gente vive per molto tempo probabilmente assorba un po’ da loro. Sicuramente le case influenzano le persone che ci vivono – perché non dovrebbe funzionare in entrambi i sensi?
    “In entrambi i sensi?” sembrava dubbiosa. “Volete dire che ho lasciato una parte di me al bordello – e ho portato una parte del bordello con me?”
    “Non è così?” Chiesi dolcemente. Il suo viso divenne vuoto per un momento, ma poi la vita tornò nei suoi occhi.
    “Sì,” disse, ma era diffidente adesso, e non aggiunse più nulla.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Outlander: le riprese della sesta stagione cominceranno a gennaio 2021

    I fan di Outlander sono abituati a sopportare le lunghe attese, ma è stato riferito che Jamie e Claire Fraser potrebbero non tornare sugli schermi fino a fine 2021.
    La quinta stagione di Outlander è terminata a maggio, ma le riprese della sesta stagione devono ancora iniziare poiché la pandemia da coronavirus ha messo in pausa la produzione. I fan hanno atteso con ansia news su quando i protagonisti Sam Heughan e Caitriona Balfe torneranno sul set. Ora, UK Casting News ha annunciato che le riprese inizieranno a gennaio 2021.
    Hanno pubblicato sul loro account Twitter ufficiale: "La stagione VI della popolare serie TV Outlander finalmente inizierà le riprese in Scozia a gennaio 2021".
    Non sorprende che la notizia non sia stata accolta bene dai fan con molti che hanno risposto al tweet esprimendo la loro delusione.
    "Onestamente, quante riprese si possono fare a gennaio in Scozia??? Questa sarà la più lunga attesa di sempre!!!" qualcuno ha scritto.
    Outlander e Starz devono ancora confermare la notizia, ma in precedenza il cast aveva spiegato quanto fossero emozionati di tornare insieme.

    Parlando al PaleyFest a LA a luglio, Caitriona Balfe, che è meglio conosciuta per il suo ruolo della viaggiatrice nel tempo Claire Fraser ha detto: "Sono così emozionata di rivedere tutta la mia troupe. Abbiamo sentito moltissimo la mancanza di tutti loro. E' triste che non tutti possano alzarsi e andare al lavoro, e forse mi taglierò i capelli questa stagione. Lascerò che sia Sam a farlo."
    Sam ha aggiunto: “Innanzitutto, sarò entusiasta che non ci saranno più chiamate su Zoom. Possiamo tutti brindare a questo. Sono entusiasta di vedere dove andrà Jamie in questa stagione, ma ad essere onesti, ora abbiamo sei, quasi sette, anni di esperienza alle spalle. Ci sono scene, personaggi, ci sono cose tratte dai libri che non abbiamo toccato. Possiamo riprendere qualcosa. Abbiamo visto che ci sono altri viaggiatori del tempo. Sembra che l'universo si stia ampliando un po' di più con molte più più cose a cui noi, e gli scrittori, possiamo attingere."
    Roger MacKenzie, interpretato da Richard Rankin, ha spiegato che "non vede l'ora di uscire di casa".
    Ha detto ai fan: “Non vedo l'ora di tornare sul set. Sarà bellissimo. Infinite, abbondanti quantità di caffè, per esempio. E al momento non ho idea di cosa succede nel sesto libro perché non l'ho letto. Perciò, penso che sarà la prima stagione a cui partecipo senza sapere cosa succede."



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Game of Thrones, ecco perché [spoiler] non torna, come invece accade nei libri

    A più di un anno dalla fine, gli autori di Game of Thrones spiegano perché in tv non compare uno dei colpi di scena orchestrati da Martin

    E’ ormai passato più di un anno dal finale di Game of Thrones, eppure c’è ancora qualcosa che -solo come le grandi serie tv sanno fare- stuzzica la curiosità dei milioni di fan di questo grande racconto epico durato otto stagioni. Un piccolo mistero legato ad un personaggio storico dello show ed al suo destino, che se sul piccolo schermo ha preso una determinata strada nei libri di George R.R. Martin ne ha preso un’altra.

    Se proseguite nella lettura, attenzione agli spoiler.

    IL MISTERO INTORNO A CATELYN STARK

    Stiamo parlando della sorte toccata al personaggio di Catelyn Stark, interpretata sul piccolo schermo da Michelle Fairley. Come ben ricorderete (e se non lo ricordate, l’unico motivo plausibile è che non avete mai visto Game of Thrones) Lady Stark è una delle vittime del Red Wedding, il massacro passato nella storia della serie tv avvenuto nel nono episodio della terza stagione.

    Ebbene, nella saga di Martin Catelyn ricompare, sotto forma di non-morta, assumendo il nome di Lady Stoneheart, riportata in vita dalla Fratellanza senza Vessilli di cui diventa la leader. Sempre nei libri, il suo obiettivo diventa quello di vendicarsi contro coloro che ritiene responsabili della morte del figlio Robb.

    Un personaggio, questo, che nei libri compare solo in due occasioni, mentre nella serie tv non viene proprio nominato. Come mai? A rivelarlo sono gli stessi autori della serie, D.B. Weiss e David Benioff, nel libro di prossima uscita “Fire cannot kill a dragon” di James Hibberd.

    I due rivelano di non avere mai avuto dubbi su un possibile ritorno in forma zombie di Catelyn Stark: nonostante le voci che ai tempi si rincorrevano, con i fan in trepidante attesa del colpo di scena, questo non è mai stato nei piani della serie tv.

    I TRE MOTIVI SECONDO WEISS E BENIOFF

    Catelyn Stark (Michelle Fairley) in Game of Thrones
    Tre le principali ragioni: la prima riguarda la volontà di non svelare troppo dei piani di Martin per lo svolgimento della trama dei libri. Game of Thrones, in tv, ha superato ampiamente la linea narrativa dei libri, fino a giungere ad una conclusione che sappiamo già non essere identica a quella che Martin ha in mente per la versione letteraria.

    Dal momento che Lady Stoneheart, nei libri già usciti, compare solo due volte, portarla in tv avrebbe significato rivelare troppo di cosa Martin avesse intenzione di far compiere a questo personaggio. Dal momento che l’ultima volta che viene avvistata Lady Stoneheart si trova di fronte a Brienne e Jaime, trasporre questa storyline in tv avrebbe significato stravolgere i piani degli autori per questi ultimi due personaggi e soprattutto rovinare ai fan dei libri la sorpresa. Va ricordato che gli ultimi due libri della saga non sono ancora stati pubblicati.

    Ci sono, però, altre due ragioni più di carattere “tecnico”. Una riguarda la consapevolezza dei due sceneggiatori già durante la terza stagione del fatto che tra la quinta e la sesta il pubblico avrebbe assistito alla morte e resurrezione di un altro personaggio importante, ovvero Jon Snow (Kit Harington). “Troppe resurrezioni avrebbero diminuito l’impatto causato dalla morte di un personaggio”, hanno spiegato, “volevamo essere pronti per quello”.

    L’altra, invece, riguarda il grande momento narrativo che è stato il Red Wedding: riportare in vita un personaggio ucciso in maniera così brutale ne avrebbe, secondo gli autori, sminuito la fine, facendo perdere potenza all’intera scena che, invece, come sappiamo, è diventata una delle colonne dell’intera serie. “Gli ultimi momenti di Catelyn sono fantastici, e Michelle è una grande attrice”, hanno detto, “riportarla sotto forma di zombie che non parla l’avrebbe sminuita”.

    IN ATTESA DEL PREQUEL DI GAME OF THRONES

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    Se Catelyn ci fa guardare al passato, la Hbo punta invece al futuro, con House of the Dragon, l’atteso prequel tratto da “Fire & Blood”, sempre di Martin, che racconterà l’inizio della fine della Casa dei Targaryen, 300 anni prima degli eventi raccontati dalla serie originale. Annunciata nel 2019, la prima stagione sarà composta da dieci episodi, in onda nel 2022: a luglio sono iniziati i casting.



    Fonte: tvblog.it
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    Bees: Prigioniero

    William esaminò il suo fazzoletto con fare critico. Non ne era rimasto molto; avevano provato a legargli polsi con quello e lui lo aveva fatto a brandelli togliendoselo. Ancora… Ci soffiò dentro il naso, molto delicatamente. Ancora sanguinante, e tamponò la perdita con cautela. Dei passi stavano salendo le scale della taverna verso la stanza dove era seduto, sorvegliato da due soldati diffidenti.
    “Ha detto di essere… chi..?” disse una voce seccata fuori dalla stanza. Qualcuno disse qualcosa in risposta, ma si perse nel raschiare della porta sul pavimento irregolare mentre si apriva. Si alzò in piedi lentamente e si allungò in tutta la sua altezza, fronteggiando l’ufficiale – un maggiore dei dragoni – che era appena entrato. Il maggiore si fermò improvvisamente, obbligando pure i due uomini dietro di lui a fermarsi.
    “Ha detto di essere il fottuto nono Conte di Ellesmere,” disse William in un tono aspro e minaccioso, e fissò il maggiore con l’occhio che ancora poteva aprire.
    “In effetti, lo è,” disse una voce più bassa, che sembrava sia divertita che familiare. William sgranò gli occhi verso l’uomo che stava entrando nella stanza, una figura snella, dai capelli scuri in uniforme da capitano di fanteria. “…Capitano... Lord Ellesmere, infatti. Salve William.”
    “Ho rinunciato al mio incarico,” disse William in tono piatto. “Salve, Denys.”
    “Ma non al vostro titolo” Denys Randall lo guardò con attenzione, ma si astenne dal commentare il suo aspetto.
    “Avete rinunciato al vostro incarico?” Il maggiore un tipo tarchiato e giovanile che sembrava avere i pantaloni troppo stretti, lanciò a William un’occhiata sgradevole. “Per cambiare casacca e unirvi ai ribelli, ho indovinato?”
    William, prese fiato, due volte, per evitare di dire qualcosa di avventato.
    “No,” disse, con voce ostile.
    “Naturalmente no,” disse Denys, rimproverando gentilmente il maggiore. Si girò verso William. “E naturalmente avete viaggiato con una compagnia della milizia Americana perché...?”
    “Non stavo viaggiando con loro,” disse William, riuscendo a non aggiungere “cretino” alla sua affermazione. “Ho incontrato i gentiluomini in questione l’altra sera in una taverna, e gli ho vinto una considerevole somma a carte. Ho lasciato la taverna presto questa mattina e ho ripreso il mio viaggio, ma loro mi hanno seguito, con l’ovvia intenzione di riprendersi il denaro con la forza.”
    “Ovvia intenzione?” gli fece eco il maggiore scettico. “Come avete percepito tale intenzione? Sir,” aggiunse con riluttanza.
    “Immagino che essere seguito e prenderle di santa ragione sia stata un’indicazione abbastanza inequivocabile,” disse Denys. “Sedetevi Ellesmere; state sgocciolando sul pavimento. Sono riusciti di fatto a riprendersi il denaro?” Tirò fuori un enorme fazzoletto, bianco dalla manica e lo porse a William.
    “Si. Insieme a tutto il resto nelle mie tasche. Non so cosa sia successo al mio cavallo.” Si tamponò il fazzoletto contro il labbro spaccato. Poteva sentire il profumo della colonia di Randall su di esso, nonostante il suo naso gonfio – un’autentica Eau de Cologne, che profumava di Italia e legno di sandalo. Lord John la usava ogni tanto, e l’aroma lo confortò un poco.
    “Quindi sostenete di non sapere niente degli uomini con cui vi abbiamo trovato?” disse l’altro ufficiale, un tenente, un uomo di circa l’età di William, un uomo impaziente come un terrier. Il maggiore gli lanciò uno sguardo di antipatia, che indicava che non pensava di aver bisogno di assistenza nell’interrogare William, ma il tenente non se ne curò. “Sicuramente se stavate giocando a carte con loro, dovete aver raccolto alcune informazioni?”
    “Conosco alcuni dei loro nomi,” disse William, sentendosi improvvisamente molto stanco. “Questo è tutto.”
    In effetti non era tutto, per niente, ma non voleva parlare delle cose che aveva saputo – che Abbot era un fabbro e aveva un cane intelligente che lo aiutava alla forgia, portando piccoli attrezzi o fascine per il fuoco quando lui glielo chiedeva. Justin Martineau aveva una nuova moglie, al cui letto desiderava ardentemente tornare. La moglie di Geoffrey Garland faceva la migliore birra del villaggio, e quella di sua figlia era quasi altrettanto buona, anche se non aveva più di dodici anni. Garland era uno degli uomini che il capitano aveva scelto per l’impiccagione. Deglutì, la sua gola secca per la polvere e per le parole non dette.
    Era sfuggito al cappio principalmente grazie alla sua capacità di imprecare in latino, che aveva sconcertato il capitano abbastanza a lungo perché William identificasse sé stesso, il suo vecchio reggimento, e una lista di illustri ufficiali dell’esercito che avrebbero garantito per lui, a cominciare dal Generale Clinton (Dio, dov’era Clinton adesso?)
    Denys Randall stava sussurrando al maggiore, che sembrava ancora contrariato, ma era passato da un’ebollizione completa a una scontenta cottura a fuoco lento. Il tenente stava guardando William attentamente, con occhi socchiusi, aspettandosi evidentemente che balzasse dalla panca e si mettesse a correre. L'uomo continuava inconsciamente a toccare la sua scatola di cartucce e poi la sua pistola nella fondina, immaginando chiaramente la meravigliosa possibilità di poter sparare a William mentre correva verso la porta. William sbadigliò, terribilmente e inaspettatamente, e rimase seduto sbattendo le palpebre, un'improvvisa stanchezza lo attraversò come la marea
    Proprio in quel momento, davvero non gli importava di cosa sarebbe successo dopo.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    IMETAY RAVELERSTAY ANUALMAY, ONSERVATIONCAY OFWAY ASSMAY N NRG

    “Un manuale per viaggiatori nel tempo?” chiese Roger, guardandola di sbieco. Brianna aveva il viso arrossato e mostrava una linea profonda tra le sopracciglia, ma nessuno dei due sminuiva il suo fascino.
    Lei annuì, guardando la pagina ancora accigliata.
    “Ho avuto un’idea e volevo metterla giù prima di dimenticarla, ma-”
    “Non vuoi rischiare che qualcuno la trovi per caso e la legga,”, finì lui per lei.
    “Sì. Ma deve essere anche qualcosa che i bambini – Jemmy, almeno – possano leggere, se necessario.”
    “Quindi raccontami la tua preziosa idea,” propose, e si sedette, molto lentamente. Era stato in sella dall’alba al tramonto negli ultimi tre giorni, e provava dolore dal collo alle ginocchia.
    “Così non sai niente del Pig Latin,” disse, guardandolo scettica. “Cosa ne sai del principio di conservazione della massa?”
    Chiuse gli occhi, e minò la scrittura su una lavagna.
    “La materia non si crea e non si distrugge,” disse e aprì gli occhi. “È questo?”
    “Ben fatto.” Gli diede un colpetto sulla mano; poi notò il suo stato: sudicia e curva in un mezzo pugno, le sue dita rigide per aver stretto le redini. L’attirò sul suo grembo, distese le dita e cominciò a massaggiarle.
    “La definizione completa dice, “La legge di conservazione della massa afferma che per ogni sistema chiuso a ogni trasferimento di materia ed energia, la massa del sistema deve rimanere costante nel tempo, dato che la massa del sistema non può cambiare, così la quantità non può essere né aggiunta né sottratta.”
    Gli occhi di Roger erano mezzi chiusi in un misto di stanchezza ed estasi.
    “Dio, è piacevole.”
    “Bene. Perciò quello che stavo pensando è questo: i viaggiatori nel tempo sicuramente hanno una massa, giusto? Perciò che si muovono da un’epoca all’altra, questo non significa che il sistema è temporaneamente sbilanciato in termini di massa? Voglio dire, il 1779 ha 192 chili di massa in più di quanto dovrebbe avere – e di converso il 1983 ha 192 chili in meno?
    “Pesiamo tanto tutti insieme?” Roger aprì gli occhi. “Ho sempre pensato che ognuno dei bambini pesasse tanto, da solo.”
    “Sono sicura di sì” disse sorridendo, ma non volendo perdere il filo dei suoi pensieri. “E ovviamente sto facendo l’ipotesi che la dimensione del tempo sia parte della definizione di ‘sistema’. Ecco, dammi l’altra.”
    “È anche sudicia.” Lo era, ma lei semplicemente prese un fazzoletto dal petto e pulì la mistura di grasso e sporco dalle sue dita. “Perché hai le dita tanto unte?”
    “Se stai spedendo qualcosa come un fucile attraverso un oceano, lo imballi nel grasso per evitare che il sale e l’acqua lo corrodano.”
    “Beato Michele difendici,” disse, e nonostante il fatto che lo intendesse davvero, lui rise del suo accento gaelico bostoniano.
    “Va tutto bene,” la rassicurò, trattenendo uno sbadiglio. Sono al sicuro. Va avanti con la conservazione della massa; sono affascinato.”
    “Certo che lo sei.” Le sue dita lunghe e forti esploravano e strofinavano, tirando le sue articolazioni ed evitando – per la maggior parte – le sue vesciche. “Quindi – ricordi il grimorio di Geillis, giusto? E la registrazione che fece dei corpi che furono trovati dentro o vicino ai cerchi di pietre?”
    Questo lo svegliò.
    “Lo ricordo.”
    “Bene. Se sposti un pezzo di massa in un periodo di tempo diverso, forse dovresti bilanciarlo rimuovendo un pezzo differente?”
    Lui la fissò, e lei distolse lo sguardo, tenendo ancora la sua mano, ma non massaggiandola più. I suoi occhi erano fissi, in attesa.
    “Stai dicendo che se qualcuno attraversa un – un portale – qualcun altro di questa epoca deve morire, per mantenere l’equilibrio, giusto?”
    “Non esattamente.” Fece una sintesi del suo messaggio, più lentamente ora. “Perché anche se muoiono, la loro massa è ancora qui. Sto quasi pensando che forse è questo che impedisce loro di passare, tuttavia; sono diretti in un’epoca che… che non ha spazio per loro, in termini di massa.”
    “E… non possono attraversare e questo li uccide?” Sembrava esserci qualcosa di illogico, ma il suo cervello non era in condizione di dire cosa.
    “Neanche quello, esattamente.” Brianna alzò la testa, in ascolto, ma qualsiasi cosa ascoltasse, il suono non si ripeté, e lei andò avanti, piegando la testa per guardare il suo palmo. “Amico, hai – grosse – vesciche. Ma pensaci; la maggior parte dei corpi nei ritagli di notizie di Geillis non erano identificati e per lo più indossavano abiti strani.
    Lui la fissò per un momento, poi, sottrasse la mano e la fletté con attenzione
    “Quindi tu pensi che loro vengano da qualche altra parte – qualche altra epoca – e hanno superato le pietre ma poi sono morti?
    “O,” disse dolcemente. “Sono arrivati da questa epoca, ma sapevano dove stavano andando. O dove pensavano di andare, perché chiaramente non ce l’hanno fatta. Perciò, capisci…”
    “Come hanno scoperto che era possible?” finì per lei. Guardò il suo quaderno. “Forse più gente di quanto pensi legge il Pig Latin.”



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Caitriona Balfe nel nuovo film di Kenneth Branagh

    BAZ BAMIGBOYE: Judi Dench vince di ruolo di Nonna nel nuovo film di Kenneth Branagh

    Kenneth Branagh sta girando un film semi autobiografico ispirato alla sua infanzia passata in Irlanda del Nord, circondato da una famiglia molto allargata.

    Posso rivelare che Judi Dench rappresenterà sua nonna.



    Ciaran Hinds interpreta il nonno di Branagh. La star di Outlander, nativa di Dublino, Caitriona Balfe e il nordirlandese Jamie Dornan (celebrità di The Fall e Cinquanta Sfumature di Grigio) sono stati scritturati come genitori di Branagh.
    Jude Hill è stato scelto per recitare Branagh da ragazzo durante i suoi primi anni Belfast tra i tumulti della fine degli anni ’60.


    Il film non è una biografia fedele dell’infanzia di Branagh, così al momento il personaggio di Hill non è chiamato Kenneth. È uno spettacolo d’insieme.
    Il film, chiamato Belfast (l’attore è nato nel nord della città), ha cominciato le riprese, silenziosamente, in alcune località in Inghilterra; tuttavia è nei piani che alcune scene saranno girate nella sua città natale.

    Branagh ha parlato spesso della città che lo ha ‘formato’, ricordando come i suoi genitori, Frances e William, fossero imparentati con mezza Belfast ‘e io sono andato a scuola con l’altra metà.’


    Lui andava a fare visita ai suoi nonni due volte a settimana, e, all’età di nove anni, sentì lo strazio quando suo padre, un carpentiere, e sua madre, che lavorava in un negozio di patate fritte, si trasferirono a Reading, Berkshire, per sfuggire ai Tumulti.
    Il regista pluripremiato descrive il film, sul Belfast Telegraph, come un ‘film molto personale su un posto e persone che amo’.

    Il suo Morte sul Nilo, in cui recita il ruolo di Hercule Poirot – e dirige anche – uscirà questo autunno.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    Caitriona Balfe, produttrice di ‘Here Is The Beehive’

    La star di "Outlander" Caitriona Balfe ha opzionato i diritti per adattare il romanzo di Sarah Crossan.

    L'attrice e produttrice Caitriona Balfe, candidata ai Golden Globe e ai BAFTA, insieme ad Ocean Independent, la parte produttiva dell'agenzia Emptage Hallett, si è assicurata i diritti di produrre e adattare il romanzo di Sarah Crossan, 'Here Is the Beehive'. Fonti vicine alla Balfe dicono che, impegni lavorativi e tempismo permettendo, questo vuole essere un'opportunità per il ruolo da protagonista per la Balfe.
    Pubblicato la scorsa settimana nel Regno Unito da Bloomsbury Publishing, è prevista la pubblicazione del romanzo negli Stati Uniti a novembre dall'editore Little, Brown (in Italia è ancora inedito)
    "Sono oltremodo entusiasta che Sarah abbia accettato di collaborare con me per portare sullo schermo il suo emozionante e avvincente romanzo", ha detto la Balfe. "Sono stata particolarmente attratta dal suo ritratto di una donna imperfetta, complessa e ferita, che attraversa una tragica circostanza in qualche modo di sua creazione".
    'Here Is the Beehive' è descritto come un romanzo diretto e pieno di suspense sul dolore, la morte e l'ossessione. La narrazione è incentrata su Ana e Connor, che hanno una relazione da tre anni. Tra camere d'albergo e caffè, messaggi cancellati rapidamente e fine settimana rubati, si sono costruiti un mondo isolato concentrato l'uno sull'altra. Analizzando gli strati di due matrimoni, il libro è uno scavo devastante sul rischio, sull'ossessione e la perdita.
    "Sono lieto che Caitriona Balfe abbia acquisito i diritti cinematografici di 'Here Is the Beehive' ", ha detto la Crossan. “La sua visione è ambiziosa ed audace oltre che vicina al testo originale. Sono entusiasta di lavorare con lei e il suo team per i prossimi mesi e anni."
    La Balfe è molto conosciuta per aver interpretato Claire nella popolare serie di Starz, Outlander, che ha appena concluso la sua quinta stagione. Basato sulla serie di libri di Diana Gabaldon, la serie continua ad essere una delle preferite dai fan e la Balfe ha ottenuto numerosi riconoscimenti sin dal lancio della serie nel 2014. Lei è anche produttore dello show. Sul grande schermo, ha recentemente recitato nel ruolo della protagonista femminile in Ford v Ferrari, candidato all'Oscar.
    La Balfe è rappresentata da WME, Jackoway Austen ed Emptage Hallett nel Regno Unito. La Crossan è rappresentato da A.M. Heath in associazione con Dench Arnold.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com

    Edited by marek - 7/9/2020, 17:15
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    ARRIVA 'OUTLANDER - END OF SUMMER'

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    La Sony Pictures Home Entertainment sta per lanciare una serie in quattro parti intitolata End of Summer per la serie di successo di Starz, Outlander, a partire dal 23 agosto sulla pagina Facebook di Outlander Collector.
    La serie, prevista per le prossime quattro domeniche, consisterà in un nuovo episodio tematico ogni settimana e in alcune interviste completamente nuove con figure importanti dell'universo di Outlander. Inoltre, ogni episodio rivelerà anche l'anteprima di una scena originale di Outlander Untold con i personaggi preferiti dai fan, che sarà disponibile quando la quinta stagione sarà pubblicata in Blu-ray e DVD, in versione digitale e in edizione limitata il 15 settembre.
    La serie viene pubblicata per sostenere l'organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere. Gli spettatori potranno utilizzare la funzione di donazione di Facebook per contribuire al lavoro medico umanitario e salvavita dell'organizzazione no-profit.

    Visualizza questo post su Instagram

    #Repost from @samheughan • • • • • • Forget #droughtlander .... The “Outlander End of Summer Series” start this weekend! Over the next four Sundays at 10am PT / 1pm ET, @theoutlandercollector will be bringing you all-new exclusive conversations, performances and sneak peeks with some of your “favorite” cast members and figures integral to the Outlander universe, all in support of @doctorswithoutborders ! Follow Facebook.com/TheOutlanderCollector to not miss a single episode and join the conversation with #OutlanderSummerSeries. @outlander_starz

    Un post condiviso da Italian Outlanders (@outlander_world) in data: <time style=" font-family:Arial,sans-serif; font-size:14px; line-height:17px;" datetime="2020-08-20T21:56:18+00:00">20 Ago 2020 alle ore 2:56 PDT</time>



    Di seguito è riportato un dettaglio degli episodi:


    Book Corner con Diana Gabaldon e Maril Davis (23 agosto)
    l'autrice di Outlander, Diana Gabaldon e la produttrice esecutiva Maril Davis ripercorrono il processo di adattamento del lavoro della Gabaldon per il piccolo schermo e rispondono alle domande dei fan più accaniti. Diana anticipa anche qualcosa dal suo prossimo libro, il nono; un estratto che quale sarà incluso nella Outlander Season 5 Collector’s Edition.



    A Taste of Outlander (30 agosto)
    Theresa Carle-Sanders, autrice della serie di libri di cucina Outlander Kitchen, è affiancata dai membri del cast Lauren Lyle (Marsali) e John Bell (Young Ian) per creare un piatto di fish and chips di ispirazione storica , una ricetta dal suo ultimo libro Outlander Kitchen: To the New World and Back Again.

    The Music of Outlander (6 settembre)
    il compositore della serie Bear McCreary e la cantante Raya Yarbrough parlano dei loro momenti musicali preferiti delle ultime cinque stagioni di Outlander. A loro si uniscono Maria Doyle Kennedy (zia Jocasta), che esegue una versione a casa di "Flowers of the Forest", nonché i dodici cantanti originali del tema della quinta stagione per una versione a cappella mozzafiato di "The Skye Boat Song".
    Resta al passo con Caitriona e Sam (13 settembre)
    Claire e Jamie in persona, Caitriona Balfe e Sam Heughan, si riuniscono per parlare della vita, per discutere dei momenti preferiti delle ultime cinque stagioni e per rispondere alle domande dei fan da tutto il mondo.



    Outlander ha concluso la sua quinta stagione all'inizio di quest'anno, a maggio e tornerà per la sesta stagione, anche se non si sa quando.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    IL 'FORGET ME NOT' DI CAITRIONA BALFE

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    La star di Outlander Caitriona Balfe lancia il suo gin scozzese Forget Me Not - ed è per una nobile causa: l'attrice irlandese, che interpreta Claire Randall Fraser nello show, ha creato il gin speciale per aiutare a sostenere gli artisti e le industrie del ramo creativo "per riconoscere il contributo positivo che l'arte dà alla società".
    Sul suo account ufficiale di Twitter, Caitriona ha scritto: "Questo è un prodotto molto speciale che ha unito il mio amore per la collaborazione con gli amici, il bere e la ricerca di un modo per supportare la nostra comunità artistica provata. Quindi spero che vi piaccia e sentiate l'amore presente in 'Forget Me Not'."
    La star aveva precedentemente anticipato il nuovo gin in una clip di lei che si gode un bicchiere con la sua gatta Eddie su instagram.

    Visualizza questo post su Instagram

    #Repost from @caitrionabalfe . Drinking to remember..... #SupportTheArts #ForgetMeNot #ScottishGin . #Caitrionabalfe #Eddie

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    Questo alcolico speciale è descritto come un "gin naturale liscio" distillato nelle Highlands della Scozia, anche se la distilleria non viene nominata.
    È stato creato utilizzando elementi naturali tra cui il fiore 'Forget Me Not' (che ha un significato speciale nello show), la rosa canina, i fiori di sambuco e, in modo interessante, barbabietola.
    Una parte dei profitti delle vendite del nuovo prodotto andrà a sostenere una serie di enti di beneficenza e progetti coinvolti con l'arte. Il primo dei quali è il SWG3 Graduate Program, che ha sede a Glasgow e offre ogni anno una alloggio studio pagato per 12 mesi e un programma di attività per artisti e designer.
    Un post sul nuovo sito dedicato al gin recita: "Purtroppo, i finanziamenti per l'arte sono stati tagliati in tutto il mondo negli ultimi dieci anni. Molti degli artisti che conosciamo e amiamo oggi hanno ricevuto assistenza finanziaria nei loro primi anni cosa che ha permesso loro di diventare artisti di successo a tempo pieno.
    Vogliamo contribuire a colmare la carenza di finanziamenti che esiste oggi in modo che gli artisti di domani ottengano il supporto di cui hanno bisogno per raggiungere il loro pieno potenziale"
    Coloro che desiderano mettere le mani su una bottiglia sono invitati a registrarsi sul sito Web, i primi lotti in edizione limitata del gin 'Forget Me Not' saranno presto disponibili per il preordine.
    Per poter acquistare una delle bottiglie della prima edizione non appena saranno disponibili nel rispettivo paese, è necessario compilare l'apposito modulo.
    Il nuovo annuncio segue quello del secondo lotto di whisky 'Sassenach' (che prende il nome dal personaggio di Caitriona nello show) del collega Sam Heughan che sarà presto disponibile con le prime bottiglie che raggiungeranno le coste del Regno Unito a novembre.



    Fonte: outlanderworld.blogspot.com
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    CITAZIONE (dordogne @ 14/8/2020, 19:48) 
    Già iniziata?

    Inizierà ad ottobre.
  15. .
    CITAZIONE (dordogne @ 27/7/2020, 08:55) 
    Be’ , quanto meno chiarisce... mi potresti dire il titolo di questa nuova serie?

    Si chiama "La Révolution".
15568 replies since 30/10/2009
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