I CESARONI - CAPITOLO IV

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  1. bella'mbriana
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    John, tutti i tuoi fans sono per la rissa!

    Facci contenti!

    Dammi una R, dammi una I, dammi una S, dammi una S, dammi una A: RISSA!!!! :66: :66: :66: :66: :66:
     
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  2. Bunny88
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/11/2009, 23:13)
    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'episodio numero 10., durante il quale Marco ed Eva coroneranno finalmente la loro avventura iniziata ormai quattro anni fà.... :111: :111: :111: :111: Prima del grande evento però non mancheranno certo le sorprese, e ovviamente i guai, nella famiglia più caciarona della storia della televisione.... :255: :255: Vabbè, bando alle chiacchiere.... vi lascio al primo capitolo di questo nuovo episodio.... Buona lettura a tutti :) :) :)


    EPISODIO 10- SIETE CORDIALMENTE INVITATI




    Episodio 10 - Siete cordialmente invitati



    Casa Cesaroni, 5 dicembre, ore 8.00


    Mimmo: "Ormai manca poco.... tra qualche giorno Marco ed Eva saliranno all'altare e diranno davanti a tutti il fatidico si.... è un grande momento per tutta la famiglia, perchè tutti ci ricordiamo quante ne hanno passate loro due prima di poter vivere la loro vita insieme.... e ora finalmente stanno per dire a tutto il mondo, semmai non l'avesse ancora capito, che la loro storia non finirà mai.... perchè loro si amano.... e sono sicuro che continueranno ad amarsi anche quando cresceranno e invecchieranno... Un po' come è successo anche a Giulio e Lucia, che si sono conosciuti quando avevano l'età di Marco ed Eva.... e dopo tanti anni stanno ancora insieme....."

    Mimmo scese lentamente le scale, stroppicciandosi gli occhi e sbadigliando. Aveva appena messo piede sul pianerottolo a mezza scala quando sentì qualcuno che suonava alla porta. Si passò una mano tra i capelli cercando di scuotersi e si diresse a passo svelto verso la porta.
    Mimmo, aprendo la porta: "Zio Cesare..... non dirmi che ti sei perso un'altra volta le chiavi... le hai rifatte ieri..... " Si interruppe subito quando vide chi c'era davanti a lui.
    Mimmo, sorridendo: "Papà... Lucia..... Che ci fate qui.....???"
    Giulio, andando verso di lui e abbracciandolo forte: "Ciao piccolè..... Oddio, mica tanto piccoletto... A me me sembra che da quando so' andato via l'ultima volta già sei cresciuto.... "
    Mimmo, ridendo: "Papà.... non è passato neanche un mese e mezzo dall'ultima volta.... "
    Giulio: "Eh lo so.... A me pare sempre che passi un secolo quando sto lontano da qui..... Ahò, Torino è Torino.... però la Garbatella è la Garbatella.... qui stamo a casa nostra.... vero Lucia....??"
    Lucia, entrando in casa e accarezzando Mimmo: "Eh beh.... certo non è la stessa cosa..... Mimmo ma..... i tuoi fratelli dove sono....?? Che stanno sempre a letto....??"
    Mimmo, sorridendo: "Eh beh... Marco ed Eva non lavorano, Rudy e Alice già sono usciti..... e io stamani entro alla seconda ora.... "
    Giulio, guardando Lucia: "Hai capito oh.... so' già usciti.... Ma semo sicuri che non sia passato un secolo per davvero, si....??"
    Lucia, trascinando la sua valigia e richiudendo la porta: "Beh, stanno crescendo Giulio.... è normale..... "
    Mimmo, entrando in cucina: "Rudy ha detto che dovevano trovare lo scherzo migliore da fare alla prof di matematica, e Alice s'è svegliata alla sei per andare a fare colazione da Matteo, dall'altra parte della città.... "
    Giulio: "Si, so' cresciuti.... de mezzo centimetro.... forse.... "
    Si voltarono tutti e tre quando videro Marco ed Eva che facevano capolino alla porta della cucina.
    Eva, sorpresa: "Mamma.... Giulio..... Ma siete già qui..... ?? Vi aspettavamo solo stasera.... "
    Lucia, avvicinandosi a lei: "Si lo so, ma volevamo farvi una sorpresa..... E poi sono riuscita a convincere il Preside della scuola ad anticiparmi una settimana di ferie dalle vacanze di Natale.... così possiamo rimanere anche qualche giorno dopo il matrimonio.... "
    Eva, sorridendo: "Ma è bellissimo mamma..... In effetti non c'avevo pensato, ma noi staremo fuori per due settimane dopo il matrimonio.... E' bene che ci sia qualcuno a badare a questa tribù.... "
    Giulio, avvicinandosi a Marco e abbracciandolo: "Marcolì.... Ce siamo finalmente.... Chi l'avrebbe detto..... "
    Marco, sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla: "Beh... tu no di sicuro.... Se non ricordo male non eri proprio convintissimo di quest'idea... "
    Giulio: "Vabbè dai, è passato un secolo.... Sono felicissimo ragazzi, davvero.... Anzi, siamo felicissimi.... Ma com'è che avete deciso di accelerare la cosa.....?? L'ultima volta che ci siamo visti diceste che non c'era fretta, che se poteva aspettà l'anno nuovo.... Che è successo....??"
    Marco, rivolgendo uno sguardo a Eva e prendendole la mano: "Niente.... Diciamo che ci siamo resi conto che aspettare ancora sarebbe stata soltanto una perdita di tempo.... e poi quindici anni di fidanzamento cominciano a essere un po' troppi, non vi pare.....??"
    Giulio, annuendo: "Beh certo, so' un po' tanti ma...... Come scusa.....?? Quant'hai detto....???"
    Eva, sorridendo verso Marco: "Si è confuso.... in questi giorni ha sempre la testa fra le nuvole.... "
    Marco: "Chissà perchè..... "
    Giulio, ridendo: "Eh beh, è comprensibile.... ce se sposa una volta sola, oh..... "
    Marco: "Che ce stai a portà sfiga....??!!"
    Eva, ridendo e scuotendo la testa: "In realtà Marco voleva dire che siamo fidanzati da.... quattordici anni e tre mesi.... "
    Giulio, scambiandosi un'occhiata interrogativa con Lucia: "Boh, forse sarà il viaggio da Torino a Roma..... ma non me sembra d'avè afferrato tanto bene il concetto.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Tranquillo papà.... non è il viaggio.... è una lunga storia, magari dopo te la raccontiamo.... "
    Mimmo, rivolgendosi a Eva: "Non prima della colazione, spero.... "
    Eva, scompigliandogli i capelli: "Stai diventando peggio di Marta.... hai sempre fame..... "
    Giulio: "A proposito oh.... 'ndo sta l'ultima arrivata in casa Cesaroni....??"
    Marco, mettendosi a sedere: "E' a letto papà.... Per lei è ancora un po' presto...... "
    Non aveva nemmeno finito di parlare che sentirono uno strano rumore provenire dalle scale, come di ruote che stavano saltellando. Fecero appena in tempo a voltarsi e videro la tavoletta dello skateboard saltare sul povimento con Marta che ci si era aggrappata sopra con tutte e due le mani. Proprio mentre le ruote toccarono il pavimento la porta si aprì, con zio Cesare che bofonchiava tra se e se. Non fece neanche in tempo a entrare che vide quella scheggia che gli stava venendo incontro.
    Cesare, sgranando gli occhi: "Ahò, ma che è.....???" Fece un balzo in avanti e Marta gli passò tra le gambe, toccandogli un piede con le rotelle dello skate e facendogli perdere l'equilibrio. Cercò di riprendersi ma tonfò sul pavimento urlando così forte che anche i passanti sulla strada si voltarono per vedere che era successo.
    Tutti si precipitarono in corridoio e trovarono zio Cesare in terra che imprecava e gesticolava.
    Cesare, cercando di rialzare: "Ah.... !!!! Ma porca zozza, proprio sur fondoschiena dovevo atterrà..... ???"
    Giulio, avvicinandosi a lui: "Ah Cè, e 'ndo volevi atterrà, scusa.....???"
    Cesare, alzando lo sguardo: "Lasciamo perde.... è meglio che non te lo dico.... "
    Marco, aiutandolo ad alzarsi: "Oh cavolo.... Niente di rotto zio....??"
    Cesare, gesticolando: "No no..... ce vuole ben altro per rompere Cesare Cesaroni..... 'ndo stà.....??? Allora, se po' sapè 'ndo sta....???"
    Marco: "Lo so zio, lo so.... Ma vedrai che questa non gliela faccio passare liscia.... "
    Cesare: "Ma la colpa non è de tu' figlia, è di quell'altro scimunito de Rudy.... con tutti i regali che ce stanno al mondo, a un terremoto come quello gli è andato a regalà quella tavola da stiro con le rotelle.... Ieri è stato tutto il pomeriggio a fà lo scemo su quell'arnese con lei davanti.... "
    Eva, uscendo in giardino e avvicinandosi a Marta, che la stava guardando preoccupata: "Marta.... Vieni qui..... "
    Marta esitò un attimo prima di avvicinarsi molto lentamente, fermandosi a pochi passi da Eva.
    Eva: "Marta.... quante volte te lo devo dire che in casa con palle, palline, rotelle e cose del genere non si deve giocare..... C'ho già la camera strapiena di palline che ti ho sequestrato..... Vuoi che ti faccia sparire anche quello.....???"
    Marta, grattandosi la fronte: "Io no sapevo che zio entra ora..... "
    Eva: "E meno male che è entrato.... sennò andavi a sbattere la testa contro la porta.... Certo, era più facile che poi ci fosse da riparare la porta piuttosto che portare te all'ospedale.... Allora, ci siamo capiti.....?? Non lo fare mai più..... Chiaro....????"
    Marta, abbassando lo sguardo: "Si mamma..... "
    Eva, abbassandosi e allungando la mano: "Avanti, dammi lo skate..... "
    Marta: "Tavoletta.....???"
    Eva: "Proprio quella.... forza...... "
    Marta spinse con tutte e due le mani lo skate verso Eva, che si alzò tenendolo tra le braccia.
    Eva: "Questo lo tengo io..... almeno fin quando non avrai imparato a stare un po' più tranquilla.... E anche quando te lo ridarò, lo farò soltanto perchè tu lo usi fuori.... fuori.... Capito....???"
    Marta, annuendo: "Bene..... "
    Eva: "Dai, entra in casa.... tra un po' facciamo colazione.... E fammi il favore di non arrampicarti sulla sedia e poi sul tavolo come l'altro giorno.... Forza signorina..... "
    Marta camminò lentamente verso la porta ed entrò in casa, mentre Giulio si rivolgeva a Marco, sorpreso.
    Giulio: "Ammazza oh.... Ce sa fà tu' moglie....."
    Marco, sorridendo: "Mai abbastanza.... Mi sa che quella è venuta fuori 99% Cesaroni e 1% Cudicini..... "
    Giulio: "Se vede.... "
    Cesare, massaggiandosi ancora la schiena: "A proposito.... ma voi che ce fate qui a quest'ora.....??"
    Lucia: "Niente, siamo arrivati un po' prima... avevamo nostalgia di casa... "
    In quel momento si aprì il cancello ed entrò Gabriella, che si tolse subito gli occhiali da sole e gli andò incontro quando si accorse di Giulio e Lucia.
    Gabriella: "Lucia.... ma siete già arrivati....?? Vi aspettavamo tutti stasera..... "
    Lucia, abbracciando la madre: "Eh lo so mamma.... Volevamo fare una sorpresa..... "
    Eva: "Beh nonna, pure te ci hai fatto una sorpresa.... Non dovevi essere qui prima di domani.... "
    Gabriella, scuotendo la testa: "Guarda, sono stata via per un sacco di tempo.... almeno i giorni prima delle nozze volevo passarli insieme ai miei nipoti preferiti.... "
    Eva, abbracciandola: "Ah, ma già lo sai......?? Chi è che ha parlato....???"
    Gabriella, sorridendo: "Cara mia, devi sapere che tua madre non è proprio la persona giusta alla quale chiedere di mantenere un segreto.... "
    Marco: "Vabbè dai, entriamo che così facciamo tutti colazione.... mancano Rudy e Alice ma stasera ci saranno sicuramente..."
    Lucia, rientrando in casa e rivolgendosi a Eva: "A proposito di Alice.... Mimmo ha detto che è andata a fare colazione con Matteo.... "
    Eva, annuendo: "Si, è vero...... "
    Lucia: "Ecco.... e questa cosa, che lei va a preparargli la colazione.... quante volte sarebbe successa negli ultimi tempi.....? Così sai, per curiosità...... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Tanto per parlare di una cosa a caso, vero.....??"
    Lucia: "Vabbè dai, è una domanda..... Manco da un po' di tempo e mi interessa sapere cosa hanno fatto le mie figlie mentre ero assente.... Mi sembra normale, o no...?"
    Eva andò verso il frigorifero mentre tutti gli altri si mettevano a tavola, ma Gabriella le fece cenno di mettersi a sedere.
    Gabriella: "Lascia stare Eva.... ci penso io.... la futura sposa deve stare riposata e rilassata.... "
    Eva, sorridendo e sedendosi di fronte a Marco: "Va bene nonna.... Te lo ricordi dov'è il latte, si....??"
    Cesare, voltandosi e sgranando gli occhi: "Ahò ma che fai sul serio....?? Io già c'ho avuto uno shock cinque minuti fa.... mò che famo, me ne fate piglià un altro... ??? E questo è pure peggio di quello de prima.... "
    Gabriella, scrollando le spalle: "Guardi, non ho nessuna intenzione di risponderle.... sono troppo felice per farmi guastare la mattinata da un vecchio maggiolone che non fa altro che brontolare dalla mattina alla sera come lei, caro Cesare..... e comunque, per sua norma e regola, la mia cucina è conosciuta in tutta la capitale.... "
    Cesare, rivolgendosi a Marco: "E te credo, saranno stati tutti gli invitati a casa sua che so' stati ricoverati in sala de rianimazione a sparge la voce in giro.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Guarda Gabriella, basterà scaldare un po' di caffè latte..... tanto oggi non devo neanche allo studio di registrazione.... abbiamo già finito tutto il lavoro.... "
    Giulio: "Ah bene.... Un altro successo in arrivo....??"
    Marco, sorridendo: "Per ora è solo il nuovo disco che abbiamo appena finito di incidere.... speriamo che riesca a vendere bene come l'ultimo che abbiamo lanciato due anni fa..... "
    Giulio: "Ma certo che venderà, stai tranquillo.... e poi negli ultimi tempi tra serate e concerti c'hai avuto un successo straordinario..... ho visto due o tre programmi il sabato pomeriggio che non facevano altro che mandare le ultime canzoni che hai scritto.... Fidati, sarà un successone.... "
    Marco, annuendo: "Speriamo..... "
    Giulio: "Ovviamente il lancio ci sarà dopo il matrimonio..... "
    Marco, annuendo: "Si certo.... c'è ancora qualche dettaglio da sistemare..... Non sono ancora riuscito a trovare il nome più adatto per questo nuovo album.... Franco vorrebbe cominciare la vendita proprio sotto Natale... "
    Lucia: "Beh, mi sembra un'ottima idea.... sotto le feste gli acquisti aumentano sempre tantissimo.... "
    Marco: "L'ultimo disco ha avuto un grande successo perchè le persone che ascoltavano le canzoni riuscivano a immedesimarsi in me che le avevo scritte, e cantate.... era come se anche loro potessero vivere tutto quello che avevo vissuto e provato io.... è questa la cosa che conta.... rendere gli altri partecipi delle tue emozioni.... Se ci sarò riuscito, sicuramente il pubblico lo apprezzerà molto..... Ma non è facile trovare sempre le parole giuste per raccontare quello che ci succede.... e soprattutto per farlo capire agli altri.... Spero di esserci riuscito almeno in parte.... "
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: "Ti assicuro che ci sei riuscito benissimo...... come sempre.... "
    Lucia, guardandogli e sorridendo: "E penso che questo giudizio gli interessi molto più di quello di un milione di persone..... "
    Marco, annuendo: "Ovviamente..... "
    Gabriella, togliendo la caffettiera dai fornelli e posandolo sul tavolo: "Allora ragazzi, a che punto siete.....??? Avrete già organizzato tutto...."
    Marco, scambiandosi un'occhiata dubbiosa con Eva: "Organizzato che cosa.....??"
    Gabriella, ridendo: "Sbaglio o tra una settimana dovrebbe esserci una certa cerimonia alla Chiesa della Garbatella....?"
    Eva, sorridendo: "Mi sembra di averne sentito parlare.... "
    Gabriella: "Eh beh.... mi auguro che avrete pensato alla Chiesa, alla cerimonia, al pranzo di nozze, alle bomboniere.... alla lista degli invitati.... "
    Lucia, annuendo: "Alla lista di nozze.... a proposito, ma l'avete preparata......?? Sennò è capace che vi ritrovate con una ventina di regali tutti identici.... "
    Cesare, alzando al cielo e versandosi il caffè nella tazzina: "E poi Nando me dice... ah Cè, perchè nun te sposi.....?? Una riunione de condominio co' Ezio me darebbe meno stress..... "
    Marco, ridendo: "Ecco.... approfitto di questa occasione che ci siete praticamente tutti per dirvi una cosa molto importante.... allora, io Eva abbiamo pensato a tutto..... e abbiamo deciso che per il nostro matrimonio non vogliamo nè duecento invitati, nè festeggiamenti straordinari nè altre cose..... vogliamo soltanto sposarci.... nient'altro..... Quindi non vi preoccupate per noi, perchè abbiamo già tutto quello di cui abbiamo bisogno.... non c'è bisogno che facciate niente..... Siamo d'accordo....??"
    Gabriella, annuendo: "Certo certo, ci mancherebbe altro.... il matrimonio è vostro e deve essere come lo volete voi.... però se per caso aveste bisogno di qualcuno che vi organizzi la lista degli invitati, il pranzo..... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Oh, ma che vò cucinà pure lì.....?? Ce saranno cento persone.... chi glieli paga i danni a tutta 'sta gente.....???"
    Eva, ridendo: "Lo sappiamo nonna.... se abbiamo bisogno di qualcosa tu sarai la prima alla quale lo diremo.... "
    Gabriella, annuendo: "Oh, finalmente.... ora prendetevi il caffè che sennò si fredda.... "
    Cesare: "Non sia mai che se sciupi quest'opera d'arte..... "
    Lucia, mettendo una mano sulla spalla di Eva: "Oh mi raccomando.... se avete bisogno d'aiuto per il matrimonio ci siamo pure noi eh.... Basta che chiedete.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Mamma.... non abbiamo neanche finito di dirlo.... Non abbiamo bisogno di niente.... abbiamo pensato a tutto noi.... e penseremo a tutto noi, ovviamente....."
    Lucia: "Vabbè, ho capito.... però noi siamo qua..... "
    Marco, sorridendo: "Effettivamente ce ne siamo accorti..... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla testa: "Ma senti 'sto scimunito oh..... A proposito.... quante catastrofi so' successe mentre noi stavamo a Torino...??"
    Marco, guardando un attimo Eva: "E che deve essere successo..... Niente, tutto tranquillo..... Vero Eva.....??"
    Eva, sorridendo: "Certo..... tranquillissimo..... "
    Giulio, dubbioso: "Si, tutto tranquillo.... manco se lo vedessi con gli occhi miei ce crederei.... Già me immagino tutte le volte che avrete fatto tornà quei delinquenti che mo' non ci stanno a notte fonda.... "
    Marco: "Ma scherzi.....?? Non siamo mai andati a letto dopo le undici..... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Sta attento che il vetro della finestra nun è troppo lontano.... se dici un'altra frignaccia va a finì che il nasone che te ritrovi lo sfonda.... "
    Marco, ridendo: "Dì la verità.... ti mancano tutte queste catastrofi.... o sbaglio....?"
    Giulio, scrollando le spalle: "Vabbè, mi manca la casa..... la città..... il quartiere..... la bottiglieria...... Sicuramente nun mi mancano i casini che combinate voi dalla mattina alla sera...."
    Lucia, sorridendo: "Non dargli retta.... gli rimpiange tutti i giorni.... Rimpiange anche lo scopettino, pensa te..... "
    Giulio: "Ah Lucì, che te ce metti pure te....??"
    Cesare: "A proposito.... mo' me ne stavo a scordà.... ieri sera è venuto in bottiglieria Don Saverio.... m'ha detto di dirvi che le prove del matrimonio l'ha dovute spostà a oggi pomeriggio.... "
    Marco, annuendo: "Ah bene.... a che ora.....??"
    Cesare: "Ha detto alle cinque.... prima nun c'ha tempo perchè deve andà a un altro matrimonio..... "
    Giulio, dubbioso: "Ma il prete della parrocchia non se chiamava Don Luciano.....?"
    Cesare: "Eh lo so, ma du' mesi fà l'hanno trasferito a Bolzano.... questo è quello che hanno mandato al posto suo.... Quelli che vanno a messa dicono che è tanto bravo... certo, se lo vedi per la strada tutto te sembra tranne che un prete.... "
    Giulio: "Perchè, com'è....??"
    Marco, sorridendo: "Hai presente Don Gervasio.....?"
    Giulio, annuendo: "E certo.... "
    Cesare: "Ecco.... uguale... Gli mancano le scarpette da calcio della Romulana e poi è lui spiccicato.... Passa più tempo in bottiglieria che in parrocchia.... E come se intende de vino.... Tutte le volte che ordina un quartino vuole che pulisca due volte un bicchiere già pulito prima de prenderlo.... pensa un po' te.... A momenti me fà rimpiange le birette de Ezio.... "
    Giulio, alzando lo sguardo: "A proposito de Ezio..... Dopo vengo pure io in bottiglieria, che ce devo parlà.... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Ah bravo.... Così te voglio sentì parlà.... Mò vado a prendere la parannanza, così te la metti subito.... "
    Giulio: "No no Cè, per carità.... Ho detto che vengo in bottiglieria per parlà d'una cosa a Ezio.... mica voglio rubà il mestiere a Barilon..... mò ce stà lui in bottiglieria... io sò di passaggio, tra una settimana torno a Torino.... "
    Cesare: "E vabbè, ho capito.... ma intanto sette giorni senza Barilon che gira tra i tavoli della bottiglieria sò sempre meglio de niente..... "
    Giulio: "Ma dai Cesare.... sò tornato per stà un po' de tempo con i ragazzi, con Mimmo, con Rudy.... con Marco, che se stà a sposà.... Che faccio, passo tutto il tempo a servì in bottiglieria....??"
    Cesare, gesticolando: "Parli bene te..... a fà il cameriere in doppio petto in un ristorante a cinque stelle da Peppe.... e a me, che devo stà tutti i santi giorni in bottiglieria co' uno che m'ha fatto calà le vendite de frascati del sessanta per cento in un mese.... a me chi ce pensa....??"
    Marco: "Mah zio.... a me sembra che da quando c'è Barilon la bottiglieria sia più affollata di prima.... "
    Cesare: "E come no.... de gente che viene a bere un bicchier d'acqua.... lui e la mania de dire a tutti che l'alcool fà male.... Ma te rendi conto....?? Un oste che dice ai clienti che un quartino de vino rosso a colazione fà male.... quattro generazioni de Cesaroni se staranno a rivoltà nella tomba a sentì 'sto scempio..... "
    Eva, cercando di non ridere: "Vabbè zio.... non è che abbia proprio tutti i torti..... "
    Cesare, voltandosi verso di lei: "Ahò, ma te da che parte stai......????"
    Si interruppe quando sentì qualcosa che gli stava tirando i pantaloni. Abbassò lo sguardo e vide Marta che stava cercando di montargli sulle ginocchia.
    Cesare, prendendola in braccio: "Eccola quà..... Te sei proprio figlia de tu' madre, lo sai.....??"
    Marta, sedendosi sulle sue ginocchia: "Zio.... mi porti su bancone.....???"
    Lucia, dubbiosa: "Dove vuole che la porti....??"
    Marco, sorridendo: "Niente, è che l'altro giorno eravamo tutti fuori.... e l'abbiamo lasciata per un paio d'ore in bottiglieria con zio Cesare.... "
    Cesare: "S'è messa a smanettà sulla cassa mentre stavo a fà uno scontrino a un cliente che aveva comprato du' bottiglie de vino rosso..... quando ha visto che aveva speso 2000 euro a momenti bisognava portarlo al pronto soccorso.... "
    Giulio: "Vabbè ragazzi, visto che ce vado pure io in bottiglieria la posso portà con me.... So' due mesi che non passo più un po' di tempo con questo angioletto...."
    Eva, guardando Marta: "Si, un angioletto caduto dal cielo.... la figlia minore di Lucifero..... "
    Marta, voltandosi verso di lei: "Io no cifero.....Io Matta.... !!!"
    Tutti scoppiarono a ridere mentre Eva la guardava annuendo: "Su questo non ci sono dubbi guarda.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Va bene papà.... Però mi raccomando, non perderla mai di vista... Ultimamente sembra più agitata del solito.... "
    Giulio: "Eh certo.... chissà da chi avrà imparato..... "
    Mimmo finì di bere il suo caffè latte e poi si alzò in piedi: "Vabbè, io vado.... Tra un po' entro a scuola pure io.... "
    Giulio, voltandosi verso di lei: "Ohi Mimmo.... se vuoi ti accompagno io... tanto stò de strada, devo andà in bottiglieria.... "
    Mimmo, sorridendo: "Grazie papà, ma non c'è bisogno.... faccio due passi fino a scuola.... "
    Giulio, annuendo: "Eh beh..... un po' de moto la mattina fà bene pure a me.... Così facciamo du' chiacchiere..... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Senti papà.... Che ne dici se stasera ce ne andiamo a cena fuori.....??? Io, te, Mimmo, Rudy.... "
    Giulio, annuendo: "Tutti i Cesaroni senza donne intorno....??"
    Marco: "Ovvio.... Così possiamo recuperare tutto il tempo perduto negli ultimi due mesi.... e tu puoi raccontarci qualcosa su tutte le torinesi che hai visto passare al ristorante..... "
    Eva, dandogli una pacca sulla testa: "Ma sentilo 'sto scemo.... Cominciamo bene, non c'è che dire..... "
    Marco, ridendo: "Allora papà.... Ti và....??"
    Giulio, sorridendo: "E certo che me va Marcolì.... Bella idea.... Vieni pure te Mimmo..... vero.....?"
    Mimmo, sorridendo: "Certo che vengo papà.... Ora però fammi andare che è tardissimo.... A dopo..... "
    Giulio: "Ciao Mimmo.... oh me raccomando, torna in orario a pranzo.... sennò chi le sente Lucia e Gabriella.... "
    Mimmo: "Ehm..... no guarda, non torno a pranzo.... "
    Giulio, dubbioso: "Come nun torni.....?? E che fai, stai tutto il pomeriggio senza magnà....?? Vabbè che prima d'andà al ristorante la sera bisognerebbe stà leggeri, ma così me sembra un po' esagerato.... "
    Mimmo, ridendo: "Tranquillo papà.... non morirò di fame... Mangio fuori con degli amici.... "
    Giulio: "Con gli amici..... E che amici.... "
    Marco lo interruppe e salutò Mimmo con la mano: "Ciao Mimmo..... mi raccomando, puntuale stasera.... "
    Mimmo, annuendo: "Certo.... a stasera..... !!" Prese la cartella in soggiorno e poi uscì di casa a passo svelto, mentre Giulio aggrottò la fronte e diede uno sguardo all'orologio: "Tardissimo.... so' manco le otto e mezza..... ha detto che entra alla seconda ora.... che hanno spostato la scuola alla Magliana....??"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "No papà, sta sempre dove l'hai lasciata.... Solo che prima di andare a scuola doveva fare un salto a casa di amici..... "
    Giulio: "Ah ecco.... gli amici de prima..... Ma sò amici amici... oppure so' amici che non sono amici..... ma sono qualcos'altro.... non so se mi spiego.... "
    Cesare, alzandosi in piedi e mettendo a terra Marta: "Eccolo là.... Gabriella, lo so che alla sua età è difficile.... Però ce potrebbe pure sta attenta prima de correggere il latte col limoncello..... "
    Gabriella: "Già... e a sentirla parlare sono sicura che a lei deve essere piaciuto proprio tanto.... "
    Eva, ridendo: "Beh, diciamo che da un po' di tempo a questa parte Mimmo ha trovato qualcun altro che lo accompagna sempre a scuola... Anzi, che lui accompagna sempre a scuola.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Ma scusa, l'hai detto tu che Mimmo non è più il piccoletto di casa... Che fai, ti rimangi la parola.....??"
    Giulio, scuotendo la testa: "Io nun me rimangio niente.... "
    Marco, annuendo: "E allora stai tranquillo, che è tutto sotto controllo.... e ti assicuro che Mimmo in questo periodo è maturato tantissimo.... Certe volte sembra lui il più anziano di casa.... "
    Giulio: "Ah bene... è confortante 'sta cosa.... "
    Cesare: "E dai Giulio.... i ragazzi c'hanno ragione.... te sei troppo antiquato.... Mimmo c'ha quasi quattordici anni.... è normale che alla sua età cominci a avè qualche interesse in più oltre che al pallone e ai videogiochi.... che te sei dimenticato quando ce gli avevi te quattordici anni....??"
    Marco, ridendo: "Visto il tempo che è passato sarebbe pure normale.... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla spalla: "Ahò... che vorresti dì, che sò troppo vecchio per capì 'ste cose....???"
    Marco, scuotendo la testa: "No dai.... vecchio no..... "
    Giulio: "Ah beh.... volevo ben dire.... "
    Marco: "Solo un po' datato..... "
    Giulio, alzandosi in piedi: "Vabbè ho capito và.... sarà meglio che vada in bottiglieria.... sempre che ce riesca a arrivà vista l'età che me ritrovo.... "
    Marco, sorridendo: "Se vuoi ti dò una mano..... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla testa: "Ridi ridi.... tra una settimana te n'accorgerai..... Ah Cè, te non vieni....??"
    Cesare, alzandosi dal tavolo e mettendo a terra Marta: "E vengo si.... nun vorrei arrivà dopo Barilon.... quello sarebbe capace de mette le bottiglie de chinotto sugli scaffali del vino d'annata.... "
    Marta sgambettò dietro di loro ma fu ripresa da Eva che la prese in braccio e la guardò negli occhi: "Ehi signorina.... Se per caso qualche uccellino dovesse dirmi che hai combinato qualche altro guaio..... "
    Marta, imbronciandosi: "Io no guai.... !!!!"
    Eva, stuzzicandole il nasino: "Sarà meglio..... Su, vai dallo zio Giulio.... "
    La rimise a terra e lei si incamminò a passo svelto verso Giulio che la prese in braccio: "Vieni qui, bella de zio..... oddio, veramente sarebbe bella de nonno.... "
    Eva, sorridendo: "Sei troppo giovane per farti chiamare nonno.... "
    Giulio, uscendo dalla cucina: "Eh eh.... l'ho sempre detto che Marco avrebbe fatto un affare a sposà una ragazza intelligente come te.... "
    Marco si scambiò un'occhiata con Eva che non riusciva a smettere di ridere e poi disse rivolgendosi a Lucia: "Hai capito.....?? L'ha sempre detto.... "
    Lucia, ridendo: "Dal primo momento che siamo entrate in casa.... "
    Marco rise scuotendo la testa, e po finì di bere il suo caffè latte.


    Bottiglieria Cesaroni, poco dopo.....


    Giulio si avvicinò al bancone e si sedette accanto allo sgabello di Ezio, mentre Cesare finiva di sistemare le bottiglie sullo scaffale.
    Giulio, appoggiando Marta sul bancone: "Oh ma Ezio che fine ha fatto.....?? Di solito era qui prima ancora d'alzare la saracinesca..... "
    Cesare, ridendo; "Eh eh, per i prossimi tre giorni sarà difficile vederlo qui prima de mezzogiorno.... sempre se ce la fa a venì fin qui.... "
    Giulio, dubbioso: "Ma perchè, che ha fatto....???"
    Cesare, avvicinandosi al bancone: "Dopo l'ultimo capolavoro che ha fatto l'altra settimana Stefania l'ha messo a stecchetto peggio d'un general dei marines..... Ha detto che da ora in poi tutti i turni de notte che faceva il povero Walter in officina se gli deve sobbarcà tutti lui..... "
    Giulio, annuendo: "Eh beh, era l'ora..... "
    Non aveva ancora finito di parlare che la porta si aprì ed Ezio entrò in bottiglieria. Aveva la faccia nera come la pece, la tuta tutta macchiata e le scarpe mezze slacciate.
    Cesare, ridendo: "Ah... parli del diavolo e spunta il meccanico..... Ammazza oh, non t'aspettavo a quest'ora.... Che sei andato a letto presto stanotte...???"
    Ezio, scuotendo la testa e sedendosi al suo sgabello: "Si si.... fà lo spiritoso.... Vorrei vedè te co' un'officina strapiena de macchine tutte da riparà entro du' giorni.... ma capisci te.... du' giorni.... E chi ce la fà a riparà tre macchine in due giorni.... "
    Cesare, ridendo: "Eh eh... lo so.... Te sei abituato a tre macchine in un anno.... quando te và male.... Vabbè oh... tanto è questione d'abitudine.... alla seconda o alla terza settimana te c'abituerai.... forse.... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Eh dai Cè.... nun infierire... guarda com'è ridotto 'sto poveraccio.... Pare uscito da una guerra.... "
    Ezio, passandosi una mano tra i capelli: "Ma magari..... certo sarebbe meno faticosa de 'sta maratona notturna.... so' due giorni che và avanti così... due giorni.... Ma te pare possibile a te...?? E poi perchè un povero disgraziato che nun fà altro che lavorà dalla mattina alla sera ha sbagliato a svoltà all'uscita d'un'autostrada.... sò cose che succedono.... poteva succede a tutti no...??"
    Cesare: "Eh lo so.... poteva succede a tutti.... ma è successo solo a te.... E a quel poveraccio de Walter gli è toccato scappà fino a Frosinone perchè aveva promesso a tutti i clienti che le macchine l'avrebbe riparate entro il giorno dopo.... "
    Ezio, gesticolando: "Vabbè, ma mica è colpa mia.... la colpa è di che mette i cartelli per le strade, ma che scherziamo... nun ce se capisce mai niente.... mai.... "
    Cesare: "Più che altro sei te che nun ce capisci mai niente.... "
    Ezio, voltandosi alla sua sinistra: "Ahò.... ma te che ce fai da 'ste parti....?? Già siete tornati..... ???"
    Giulio, ridendo: "Ezio, so' due ore che sei entrato e ancora nun m'avevi visto.....???"
    Cesare: "Vabbè oh, mica è colpa sua.... c'ha altro per la testa.... anzi, per le mani..... "
    Ezio: "Siete un po' in anticipo.... il matrimonio nun c'è sabato prossimo.....?"
    Giulio, annuendo: "Si lo so, manca una settimana.... ma volevamo passà qualche giorno insieme ai ragazzi... nun ce stiamo mai.... Beppe era d'accordo, e Lucia gira che ti rigira gli è riuscito convince quello strozzino del preside della scuola sua.... Certo oh.... t'ho lasciato su 'sto sgabello, e te ritrovo su 'sto sgabello.... "
    Ezio: "E te credo.... dopo una nottata come questa.... mamma mia che notte..... nun sò se sò arrivato a un'ora de sonno ma non credo.... "
    Giulio: "Ma non sei stato tutta la notte in officina....??"
    Ezio, annuendo: "E che non lo so..... Però alla terza macchina c'ho riparato..... "
    Cesare, ridendo: "Cala cala...... "
    Ezio: "Vabbè, che ho quasi finito de riparà..... "
    Cesare: "Cala cala..... "
    Ezio, gesticolando: "E vabbè. che ho cercato de riparà ma nun ce sò riuscito..... "
    Cesare, annuendo: "Oh.... tombola.... "
    Ezio: "..... io stavo sotto la macchin a armeggià.... e..... "
    Giulio: ".... e che è successo....??"
    Ezio: "E che è successo, me sò addormentato..... Erano le tre de notte, nun connettevo più...... "
    Cesare: "Eh beh certo perchè alle tre de pomeriggio invece connetti.... "
    Ezio: "Vabbè, connetto poco ma connetto.... ma alle tre de notte nulla.... buio completo...... "
    Giulio: "Che te sei svegliato ora.....?"
    Ezio: "E me sò svegliato si.... dieci minuti fà Stefania è passata in officina e..... "
    Giulio, ridendo: ".... e t'ha beccato a dormì...... "
    Ezio, mettendosi le mani nei capelli: "Me ce sò voluti cinque minuti per seminarla.... non correvo così da quando andavamo io e te a fà gli scherzi ai campanelli delle case.... Mamma mia che corsa..... Quella m'ha inseguito per mezzo quartiere co' una chiave inglese in mano..... Senti famme 'na biretta che c'ho tutta la gola arsa.... "
    Cesare: "E certo.... cominciamo bene.... mò te vado a servì la prima biretta della giornata all'otto e mezzo del mattino.... Te faccio un caffè.... doppio... almeno vediamo se una volta tanto te riesce de svegliarti.... Certo, sveglio se fà per dire.... "
    Marta, che aveva ascoltato tutta la conversazione sul bancone, agitò i piedini e richiamò l'attenzione verso di se: "Ezio.... se dormi sotto macchina.... zia Stefania fà boom su zio Ezio.....!!!"
    Ezio, annuendo: "Più che altro fa boom con la testa mia..... nel senso che me la sfonda con la chiave da 81.... "
    Cesare: "Sempre se sei fortunato.... sennò te capita pure sulla testa quella da 91.... "
    Ezio, voltandosi verso Giulio: "A proposito.....mò che ce penso.... ma alla festa c'avete pensato....???"
    Giulio, dubbioso: "La festa.....?? Che festa......???"
    Ezio, scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Ma come che festa.... Quella che fanno tutti, dico tutti gli uomini poco prima de sposarsi.... prima de fà il grande passo.... La festa d'addio al nubilato..... "
    Cesare: "Ah.... voi organizzà una festa per Eva.....??"
    Ezio: "No, ma che c'entra Eva... oddio, mò ce stanno pure quelle per le donne che se stanno per sposà ma a quella ce devono pensà le donne de casa.... gli uomini se devono occupà di quella dello sposo..... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Casomai la festa d'addio al celibato, Ezio.... e comunque guarda non mi sembra proprio il caso... C'ho parlato venti minuti fà con Marco e me sembra d'avè capito che nun abbia voglia nè de troppe cerimonie nè de troppe feste..... "
    Ezio: "Vabbè, che c'entra.... Questa è una tradizione secolare, millenaria.... nun po' mancà prima d'un matrimonio.... che vogliamo portà sfiga a tutta l'unione....???"
    Cesare, rivolgendosi verso Giulio: "Forse stavolta nun c'ha tutti i torti.... pure te la facesti la festa d'addio al celibato.... te la ricordi....??"
    Giulio: "Si, con Marta.... vent'anni fà..... con Lucia l'ultima volta no..... "
    Ezio: "Eh lo so ma Marco c'ha vent'anni..... mica cinquanta come te...... "
    Giulio, gesticolando: "A parte il fatto che sò quarantotto e no cinquanta, prima cosa..... E poi questo nun è il genere de cose che piace a Marco.... io lo so, so su' padre..... "
    Ezio: "Ma certo che gli piace.... specie se la organizza qualcuna che de queste cose ne capisce, uno sempre aggiornato su tutti gli usi e costumi moderni.... vedrai se non gli piace....."
    Giulio, scrollando le spalle: "Eh ho capito, ma io mò 'ndo lo vado a trovà 'sto scenziato sociale.... "
    Ezio, finendo di bere il suo caffè: "Ma come 'ndo lo trovi....?? E io allora che ce stò a fare....???"
    Cesare, annuendo: "E' quello che me chiedo sempre anch'io..... "
    Ezio, annuendo: "Stà tranquillo Giulio..... vedrai se non t'organizzo una festa che a Marco lo fà rimanè a bocca aperta.... "
    Cesare: "Ah Ezio, ma che voi organizzà....?? Nun c'hai manco il tempo de piglià un caffè... te tocca berlo con un occhio qui e un altro verso la porta per vedè se entra tu' moglie co' una chiave inglese in mano.... mò voi organizzà una festa..... "
    Ezio: "Vabbè, che c'entra.... è questione de fà due o tre telefonate alle persone giuste e è tutto risolto.... tempo tre giorni e te mettono su una festa memorabile.... "
    Giulio, pensieroso: "E te le conosci le persone giuste....??"
    Ezio: "E come no.... ne conosco un paio che s'occupano d'organizzà 'ste feste in giro.... Gli ho riparato la macchina l'altro mese... sò pure rimaste contenti..... "
    Cesare: "Ah beh, annamo bene.... Giulio, 'sti due so' braccia rubate alle vigne.... va a sapè che te combinano..... "
    Ezio, scuotendo la testa: "Mamma mia Cesare, certo che te sei proprio antiquato.... nun sei aggiornato sulle novità.... sei rimasto troppo indietro.... "
    Cesare: "Mai quanto sei indietro te con le macchine da riparà..... e stà attento che dall'altra parte della strada me pare d'avè visto passà una donna co' capelli marroni.... "
    Ezio: "E che c'è de strano.....?? Ne passeranno du' o trecento tutto il giorno..... "
    Cesare, annuendo: "Si si.... Però sono in poche a passà de qui con una chiave de ferro battuto in mano..... "
    Ezio sgranò gli occhi e cominciò a gesticolare, mettendosi le mani nei capelli: "Oddio è lei.... è lei.... è arrivata, m'ha beccato pure quà.... "
    Cesare: "Eh certo.... l'ultimo posto 'ndo te verrebbero a cercà.... d'altronde te qua dentro nun ce viene mai... perchè te dovrebbero cercà qui....???"
    Ezio, alzandosi dallo sgabello e guardandosi intorno: "Oh io me nascondo in bagno.... ce sta la chiave.....??"
    Cesare: "Se Barilon nun se l'è portata a casa per ricordo.... "
    Ezio, correndo in bagno: "Oh voi nun m'avete visto.... non ci sono.... Anzi, non so' mai venuto..... "
    Cesare, annuendo: "Vai vai.... vai tranquillo, che qua ce pensiamo noi...... "
    Ezio, entrando in bagno e gesticolando: "Che situazione.... che situazione.... !!!!"
    Giulio lanciò un'occhiataccia a Cesare che si stava sganasciando dalle risate, insieme a Marta che saltellava sul bancone battendo le mani.
    Marta, ridendo: "Ezio bagno..... Ezio bagno...... !!!!"
    Giulio: "Ahò ma chi è il bambino qua dentro....?? Io pensavo ce ne fosse una sola, ma a quanto pare avevo contato male..... "
    Si voltò quando sentì la porta della bottiglieria che si apriva e si richiudeva. Rimase un attimo a guardare l'uomo che era appena entrato, cercando di ricordare chi fosse. Era un uomo sulla settantina, con i capelli bianchi un po' brizzolati, piuttosto tarchiato, con una camicia e un paio di pantaloni da contadino addosso. Cesare alzò lo sguardo verso di lui.
    Cesare: "Oh.... buon giorno Don Saverio.... è in anticipo stamattina..... "
    Don Saverio, avvicinandosi al bancone e annuendo: "Eh lo so che sono in anticipo.... tu sapessi Cesaroni 'i che c'è da fà in una Chiesa come questa che qui.... io sò stato venticinqu'anni a Figline Valdarno.... e so' un po' di quello che c'è da fà in una Chiesa a Roma.... e alla Garbatella poi.... che c'è più gente qui che al Campidoglio tutto il mese.... Vabbè và, lasciamo perde.... dammi un bicchierino di vino che n'ho proprio bisogno guarda..... "
    Giulio, voltandosi verso di lui: "Ah ma lei è il nuovo parrocco della Garbatella.... Don Saverio, quello che hanno mandato al posto de Don Luciano du' mesi fà..... "
    Don Saverio, annuendo: "Oh un son'io.... chi voi che sia....?? Lei piuttosto... un mi pare d'averla mai vista da queste parti.... Che è nuovo.....???"
    Giulio, ridendo: "Eh eh, proprio nuovo nun direi.... Sono Giulio Cesaroni, il fratello de Cesare..... "
    Don Saverio, porgendogli la mano: "Ma senti un pochino..... I' fratello di Cesare.... ma allora te tu sei i' babbo di qui ragazzo che si deve sposà sabato..... aspetta un po', come si chiama..... "
    Giulio: "Marco..... Si, è mio figlio maggiore.... Si sposa sabato con Eva...... la figlia....... "
    Don Saverio: "Si si, e me l'hanno detto..... gli'è la figliola della tu' moglie...... si insomma, della seconda moglie..... Ma che bellini... s'enno innamorati in casa proprio.... Bravi bravi... ce ne fossero di ragazzi come quelli lì.... " Si guardò un attimo intorno e poi si rivolse a Cesare: "Che lo so... e mi sembra che manchi quarche cosa stamani in questo barre..... "
    Cesare: "Bottiglieria, Don Saverio..... bottiglieria.... lo sà che ce tengo..... Comunque nun manca nulla..... è andato in bagno.... tempo du' minuti e torna subito.... "
    Don Saverio, ridendo: "Eh eh... e sarà meglio che ci stia un po' di più nì gabinetto.... se lo becca la su' moglie tu lo vedi che stonfi..... Ma che ha finito di lavorà....???"
    Cesare, annuendo: "E come no... ha finito de comincià..... Ah eccolo.... è uscito dal bunker..... "
    Ezio aprì lentamente la porta del bagno e si guardò un attimo intorno, rivolgendosi a Cesare: "Che se n'è annata....???"
    Cesare, annuendo: "Via libera.... la tromba d'aria è passata.... per ora...... "
    Ezio, avvicinandosi al bancone: "Mamma mia che giornate... che giornate che sò queste..... "
    Don Saverio, mettendogli una mano sulla spalla: "O' Masetti.... e te l'ho detto duecento volte..... te bisogna che lavori di giorno.... di giorno.... un tu po' seguità a lavorà di notte.... Ma lo vedi in che stato tu sei....??? Tu mi sembri uscito dai Carnevale di Viareggio..... "
    Cesare, ridendo: "E s'è pure scordato de lascià la maschera sul carro.... guarda che roba..... "
    Don Saverio: "Vieni vai.... mettiti a sedè..... E pigliati un caffè..... "
    Ezio: "E n'ho già preso uno padre..... Poi sennò faccio l'indigestione de caffeina come sempre.... Oh allora.... te sei deciso Giulio....??"
    Giulio, voltandosi verso di lui: "Ma deciso che....???"
    Ezio: "Come che....?? Che già te ne sei dimenticato..... Quella festa che te dicevo prima..... Loi voi fà o no un bel regalo a tu' figlio....???"
    Giulio: "Ezio, io il regalo glielo voglio fà.... Però nun so se questo è il regalo giusto per Marco.... "
    Don Saverio, finendo di bere il suo bicchiere: "Ma perchè, che regalo vu' gli volete fà..... ???"
    Ezio, gesticolando: "Ecco... mò lo chiediamo a Don Saverio che lui è uno che ce capisce di 'ste cose.... con tutti quelli c'ha sposato.... E' vero o nun è vero che gli omini fanno sempre la festa d'addio al celibato prima de sposarsi....???"
    Don Saverio: "Eh eh.... al paese mio quand'ero alto come quella bambinetta lì la facevano la notte prima de sposarsi.... S'andava a casa dell'amico che c'aveva la casa più grossa.... e dalle nove alle due, le tre, le quattro della mattina.... giù baldoria.... Vino, grappino, vinsanto, limoncello, e..... e insomma, v'avete capito i' che...... Eh... la mattina quande veniano in Chiesa a sposarsi.... e bisognava tenè il calice dì vinsanto lontano dallo sposo... perchè come tu battevi un occhio e si bevevano anche i' che un c'era..... Ma che tu voi.... e gl'erano altri tempi..... "
    Ezio: "Eh lo so, ma queste sò tradizioni popolari vecchie stravecchie.... E poi oh.... voi mette una bella festa in una bella discoteca.... la sera prima de sposarse.... quello lo sposo se carica..... "
    Giulio: "E che è, un carillon che se carica, ah Ezio, su..... Non lo so.... Bisogna che ce pensi..... Mò farò du' chiacchiere con Marco..... "
    Ezio: "Vabbè ma questa deve esse una festa a sorpresa.... dico bene Don Saverio....?? E sennò che gusto c'è....???"
    Giulio: "Si si, ma io mica gli dico niente.... gli faccio qualche domanda.... così vedo se una cosa del genere gli potrebbe pure fà piacere.... Però nun ti prometto niente..... "
    Ezio: "Vabbè.... te fammelo sapè prima de mercoledì.... Sennò poi se fà tardi..... "
    Giulio: "Si si, nun te preoccupà.... Don Saverio, ma voi c'avete le prove del matrimonio stasera.....???"
    Don Saverio: "Oh un c'ho anche quelle da fà.... E mi so' svegliato da mezz'ora.... e di già un so' più come fà a finì ogni cosa.... Oh... prima d'arrivà a staser a cena c'ho tre prove di matrimoni, un funerale, le messe e le novene che siamo sotto Natale.... Un lo sò mica se ce la fò a resiste fino a Capodanno... qui gli è un continuo tutti i santi giorni che Nostro Signore mette in terra.... "
    Cesare: "Non se preoccupi Don Savè.... lei basta che viene qui e troverà sempre il su' quartino de vino rosso.... e vedrà che gli passa tutto.... "
    Don Saverio, lasciando qualche moneta sul bancone: "Mah, i' che ti devo dì.... speriamo che tu abbia ragione te Cesaroni.... Perchè io un' c'ho mica più vent'anni.... A proposito di chi c'ha vent'anni.... Un'è che te tu volevi venì alle provi dì matrimonio, vero....??"
    Giulio, scuotendo la testa: "Io....?? Ce mancherebbe.... quelli sò loro che se devono sposà.... e poi io nun voglio fà il padre vecchia maniera che stà sempre tra i piedi... che nun è capace di stà a cento metri dal figlio quando se stà per sposà... insomma, nun gli voglio assillà troppo.... Che già gli ho assillati abbastanza in passato..... "
    Don Saverio, scrollando le spalle: "Vabbè.... comunque le prove le si fanno in Chiesa stasera alle cinque.... "
    Giulio: "Ma alle cinque in punto si....??"
    Don Saverio: "E vedrai.... se si sgarra di du' minuti si và di fori dalla tabella di marcia...., "
    Giulio: "Ah vabbè... tanto io nun ce devo venì... era solo per curiosità..... "
    Don Saverio, uscendo dalla bottiglieria: "Si... ho capito và..... Bona Cesaroni.... ci si vede stasera alle cinque.... "
    Giulio, voltandosi verso Cesare: "Ma che ve vedete stasera alle cinque.....???"
    Cesare: "Io no.... sei te che lo vedi stasera alle cinque.... "
    Giulio: "Dici....??"
    Ezio, annuendo: "E me sà de si..... "
    Giulio, annuendo e sospirando: "E me sa di si pure a me..... "
    Marta, sbattendo i piedini sul bancone: "Anch'io pove.... anch'io pove.....!!!!"
    Cesare, annuendo: "E certo... così invece de finì all'ora di cena le prove finiranno all'ora delle nozze..... "
    Marta incrociò le braccia aggrottando la fronte, mentre Giulio e Cesare risero scuotendo la testa.



    Casa Cesaroni, ore 11.00....


    Eva stava scrivendo al tavolo in soggiorno, cercando inutilmente di concentrarsi mentre Gabriella faceva su e giu dalla cucina al soggiorno con in mano un bloc notes.
    Gabriella: "Eva.... Eva.... Ma come, a una settimana dal matrimonio ancora non avete fatto una lista degli invitati....?? Ma tesoro... questa è la prima cosa da fare.... E le bomboniere.....?? C'avete pensato alle bomboniere.....???"
    Eva, sospirando: "Nonna.... Per l'ennesima volta.... Non c'è bisogno di nessuna lista per gli invitati.... e alle bomboniere ci abbiamo già pensato noi.... Non c'è bisogno che ti disturbi tu.... "
    Gabriella, scuotendo la testa: "Ma figurati tesoro... nessun disturbo, anzi... per me è un piacere.... Ma che stai scrivendo....???"
    Eva: "Niente.... stò cercando di buttar giù un articolo sul caso della villa maledetta.... Irma vuole farmi presentare uno speciale del Tg in seconda serata, dopo il viaggio di nozze.... Ma non riesco a mettere insieme due frasi.... Avevo dimenticato quanto fosse difficile scrivere... "
    Gabriella, sorridendo: "Ma stai tranquilla.... Le parole ti verranno da sole, quando me te le aspetti..... Certo, forse in questo momento non hai proprio la concentrazione giusta per scrivere un articolo come questo.... Magari se ci provassi dopo il matrimonio..... "
    Eva: "Nonna... Guarda che devo sposarmi.... e stavolta con l'uomo che amo..... Quindi non potrei essere più tranquilla..... Non è per quello..... Forse questa storia la sento troppo vicina per poterci scrivere qualcosa sopra.... Mah, speriamo bene.... "
    Gabriella: "Ma si, non ti preoccupare.... Piuttosto Eva.... il ristorante del pranzo di nozze.... spero che ne abbiate scelto uno di una certa classe..... Non avrete mica dato retta a quel Matusalemme di Cesare....??? Fosse per lui il pranzo lo organizzerebbe pure nel retro della bottiglieria.... "
    Eva, sorridendo e voltandosi verso di lei: "E perchè no....?? Lo sai che non è affatto una cattiva idea...???"
    Gabriella, alzando gli occhi al cielo: "Oddio.... si vede che stai per sposare un Cesaroni..... "
    Eva rise scuotendo la testa, mentre Gabriella tornò a passo svelto in cucina.
    In quel momento qualcuno suonò alla porta.
    Eva continuò a scrivere sul suo quaderno degli appunti, mentre il campanello suonò altre due volte.
    Eva: "Nonna.... La porta.....!!!"
    Gabriella, dalla cucina: "Eva tesoro... ho una pentola per le mani.... non è che potresti andare tu ad aprire....??"
    Eva sbuffò nervosamente, lasciando sul tavolo la penna e dirigendosi lentamente verso la porta. Mise la mano sul pomello e aprì lentamente la porta, sospirando.
    Quando si rese conto della persona che aveva davanti, rimase senza parole. Si stropicciò gli occhi, e si passò una mano sulla fronte, quasi volesse assicurarsi che non fosse un'allucinazione. Rimase per qualche secondo immobile all'entrate, senza parlare. La persona che aveva davanti ruppe per prima quel silenzio imbarazzante: "Ciao..... "
    Eva, sospirando e passandosi una mano tra i capelli: "Alex..... Che..... Che cosa ci fai qui....?"

    .... cosa sarà venuto a fare il nostro amatissimo Gamberone.....??? E cosa dirà Marco quando saprà del suo ritorno.....??? A venerdì per il secondo capitolo del decimo episodio :253: :253: :253:

    Wow Jhon COMPLIMENTISSIMI!
    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
    Ci hai lasciati sul più bello!
    cosa è tornato a fare Alex?
    ah lo voglio sapere sono curiosa!
     
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    bravo jhon.il racconto si è chiuso con una scena degna di un film horror.aspetto il seguito.
     
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    CITAZIONE (marek @ 21/11/2009, 18:41)
    bravo jhon.il racconto si è chiuso con una scena degna di un film horror.aspetto il seguito.

    Eh eh, e il peggio ancora deve venire marek..... :106: :106: :106: :17: Vediamo dunque che è successo dopo la scena da film horror con la quale si è chiuso il primo capitolo: il ritorno del nostro amatissimo Gamberone.... per quale motivo Alex si sarò rifatto vivo a casa Cesaroni due anni dopo il matrimonio pagliacciata saltato all'ultimo minuto....?? Buona lettura a tutti (cioè, si fa per dire.... un intero paragrafo lo passerete insieme al Gamberone.... :255: :255: :255:


    Eva, sospirando e passandosi una mano tra i capelli: "Alex..... Che..... Che cosa ci fai qui....?"
    Alex, sorridendo leggermente: "Scusa se ti disturbo.... Ma avevo bisogno di parlare con qualcuno.... e tu sei la prima persona che mi è venuta in mente.... "
    Eva, sorpresa: "La prima che ti è venuta in mente.....?? Alex..... Qualunque sia il tuo problema.... credo di non essere la persona più indicata con la quale parlarne.... "
    Alex, scuotendo la testa: "Senti, lo so che non ti aspettavi di vedermi e che sono venuto senza nessun preavviso... e mi dispiace... però devo assolutamente parlare con te.... Tu sei l'unica persona che mi può aiutare.... "
    Eva, sospirando: "Io non posso fare niente per te.... Mi dispiace se hai qualche problema, ma sono sicura che riuscirai a risolverlo benissimo anche senza di me.... Se non ricordo male avevi un sacco di amici a New York.... e James.... perchè non ti rivolgi a lui....??"
    Alex, ridendo e scuotendo la testa: "Credimi.... sono molti meno di quelli che tu possa pensare.... Lo sai Eva, gli amici hanno il brutto vizio di voltarti le spalle quando tu hai bisogno di loro.... o quando non hai più niente da offrirgli in cambio.... "
    Eva osservò un attimo la barba incolta, i capelli lunghi e scarmigliati, il giubbotto di pelle mezzo scucito. Guardandolo ebbe l'impressione che non fosse particolarmente lucido.
    Alex: "Per favore, fammi entrare un attimo.... solo un attimo..... Poi ti prometto che me ne vado.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No senti.... in questo momento non è proprio il caso...... "
    Alex: "Ma è una cosa urgente.... non posso aspettare..... Ti prego, almeno cerca di ascoltarmi.... "
    Eva, sospirando: "E va bene.... però non qui..... Mi metto una giacca e arrivo.... Tu aspettami qui, per favore..... "
    Alex, annuendo: "Va bene.... ti aspetto qui..... "
    Eva rientrò in casa accostando la porta. Rimase per un attimo in piedi, davanti all'entrata, alzando gli occhi al cielo e cercando di capire cosa avesse spinto la persona che due anni prima aveva lasciato all'altare a ripresentarsi davanti alla porta di casa sua. Scosse la testa e afferò dall'attaccapanni il suo giubbotto viola, affacciandosi in cucina.
    Gabriella, alzando lo sguardo: "Ah Eva... meno male che sei arrivata.... Devi aiutarmi con questa ricetta perchè proprio non me la ricordo.... Tua madreaveva detto che me la lasciava sul tavolo ma poi deve essersene dimenticata.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Trattandosi di cucina non credo ti sarei di grande aiuto.... esco un attimo.... "
    Gabriella: "Come esci....?? E mi lasci così, con il pranzo tutto da preparare....?? Hai idea delle storie che farà Cesare se tornando a casa non troverà tutto pronto.... già stamani non ha fatto altro che lamentarsi..... "
    Eva: "Tranquilla nonna... sono sicura che te la caverai benissimo.... ora però devo scappare.... Tanto sarà questione di pochi minuti.... "
    Gabriella: "Ma si può sapere dove vai così di fretta....?? Non avevi detto che questa settimana non lavoravi....??"
    Eva: "Non è per lavoro.... è.... un'amica.... Era lei alla porta... vuole fare quattro chiacchiere con me da sola.... "
    Gabriella: "Vabbè falla entrare, no...?? Parlate sul divano in soggiorno.... magari la inviti anche a pranzo da noi..... "
    Eva: "Non credo che la mia amica sia dell'umore giusto.... il tempo di accompagnarla al bar all'angolo e di prendere qualcosa e torno subito.... mi raccomando il pranzo.... non vorrai far aspettare zio Cesare.... "
    Gabriella, gesticolando: "Per carità, non sia mai detto che dovesse perdere due etti per aver aspettato il pranzo dieci minuti di troppo... "
    Eva la salutò con un cenno della mano e poi uscì a passo svelto, richiudendo la porta dietro di se e rivolgendosi ad Alex.
    Eva, sospirando: "Vieni, andiamo.... Però solo cinque minuti... va bene....? Cinque minuti.... "
    Alex, annuendo: "Si, certo...... "
    Eva oltrepassò velocemente il giardino richiudendo il cancello dietro di se, e poi si incamminò sul marciapiede seguita a breve distanza da Alex.


    Bar Di Matteo, alla Garbatella, pochi minuti dopo.....

    Il barista si avvicinò con il vassoio in mano e posò prima una tazzina da caffè e poi un bicchiere di liquore sul tavolino.
    Eva, alzando una mano: "Ah scusa.... senti, il mio amico si è confuso prima... ha ordinato un bicchiere di vodka ma ora ha cambiato idea.... non è che lo potresti cambiare con un'altra tazzina di caffè....??"
    Alex, sorpreso: "Veramente io..... "
    Eva, interrompendolo: "Si infatti... lui è astemio.... non riesce a reggere niente che sia più forte di un bicchiera di spuma... "
    Il barista, sorridendo: "Va bene, non c'è nessun problema.... Le porto subito il caffè...... "
    Eva, annuendo: "Grazie... grazie mille..... e ci scusi.... "
    Il barista, allontanandosi con il vassoio in mano: "Si figuri..... "
    Alex, voltandosi un attimo verso il bar: "Scusa perchè gli hai fatto riportare indietro la vodka....?? Guarda che non mi ero sbagliato ad ordinarla.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non ti sembra di aver già bevuto abbastanza per oggi...???"
    Alex, sorpreso: "Cosa....?? Ma di che stai parlando.....??? Guarda che ti sbagli.... Non ho bevuto neanche un goccio.... "
    Eva, annuendo: "Si infatti... ti sei attaccato direttamente alla bottiglia.... si sente lontano un miglio che sei ubriaco fradicio.... Quante bottiglie hai bevuto...?? Una... due.... "
    Alex, sbuffando: "Senti, non ti ho cercata per farmi fare un'altra predica.... quelle che mi hanno fatto fino a ieri i miei carissimi amici a New York sono più che sufficienti....."
    Eva: "A quanto pare non molto.... Comunque hai ragione, sono cose che non mi riguardano.... Però ti sarei grata se mi dicessi per quale motivo sei tornato a cercarmi due anni dopo quello che è successo.... "
    Alex, annuendo: "Si, stai tranquilla.... Non ti farò perdere tanto tempo.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non è per quello Alex.... però ammetterai che la situazione è un po' imbarazzante... noi ci siamo già detti tutto quello che dovevamo dirci... "
    Alex: "Beh, non è che abbiamo parlato poi molto.... "
    Eva: "Ma quello che ci siamo detti era più che sufficiente a capire che le cose tra me e te non potevano funzionare.... E lo sai perchè...? Perchè io e te non eravamo innamorati... Stavamo insieme soltanto perchè di mezzo c'era quella bambina che noi credevamo nostra... Senza di lei tu non saresti mai tornato a Roma per cercarmi.... e io certo non sarei mai tornata a vivere con te.... Pensavo che in tutto questo tempo tu queste cose le avessi capite.... "
    Alex: "Si si.... certo che le ho capite... Magari un po' troppo tardi ma le ho capite.... Non è per questo che sono venuto... "
    Eva: "E allora perchè....??"
    Il barista si avvicinò di nuovo al tavolino e porse ad entrambi una tazzina di caffè. Eva lo ringraziò con un sorriso e poi aspettò che Alex cominciasse a parlare.
    Alex, bevendo lentamente il suo caffè: "Ho bisogno di aiuto Eva... e non so a chi altri rivolgermi se non a te... "
    Eva, sorridendo leggermente: "Certo per te non deve essere molto confortante l'idea di non poterti rivolgere ad altri se non alla tua ex fidanzata.... Perchè non ne hai parlato ai tuoi amici americani.... a James, per esempio.... "
    Alex, sorridendo e scuotendo la testa: "Eh eh... sai, è straordinario quanto poco tempo ci mettano i tuoi "amici" a voltarti le spalle quando le cose non vanno più per il verso giusto.... Quando sono tornato a New York ero distrutto.... ho cercato di riprendere il mio vecchio lavoro al ristorante, ma non avevo più stimoli, non avevo più ambizioni. Ero distratto, sbadato, e spesso e volentieri sbagliavo mentre stavo sui fornelli. Dopo un paio di mesi la direzione dell'albergo mi ha gentilmente invitato a farmi da parte, perchè non ero più abbastanza produttivo... "
    Eva: "Mi dispiace.... davvero..... "
    Alex: "Si, anche a me è dispiaciuto... ma non mi sono perso d'animo.... Ho cercato lavoro un po' dappertutto, ma non sono più riuscito ad arrivare ai piani alti.... sai, quelli che fino a due mesi prima mi stringevano la mano e mi invitavano ai cocktail privati si erano raccomandati a tutti i loro colleghi di non assumermi più, perchè secondo loro uno come me non meritava di togliere posti così importanti a gente molto più brava e molto più competente... In realtà volevano soltanto farmela pagare per un paio di figuracce che gli avevo fatto fare con dei clienti importanti... e probabilmente non avevano neanche tutti i torti... io in quel momento non ero più in grado di fare bene il mio lavoro... E allora mi sono adattato a compiti un po' meno ambiziosi.... Ristoranti a due stelle, pizzerie, pub.... Anche qualche mensa pubblica.... Certo, non erano i Grand Hotel ai quali mi ero abituato in questi anni, ma il lavoro non mancava e nonostante tutto me la sono passata abbastanza bene negli ultimi due anni. Almeno sul piano finanziario. Su quello personale... beh, lasciamo perdere.... in fondo non è così importante.... "
    Eva: "Certo che è importante.... Ma non ti devi preoccupare.... Tu sei giovane, hai trent'anni e una vita intera davanti a te.... sono sicura che là fuori da qualche parte c'è la persona giusta per te, quella che ti renderà felice.... "
    Alex: "Può darsi.... Anche se mi ci vorrà un bel po' di tempo prima di poter ricominciare a cercarla.... due anni fa ero sicurissimo di averla già trovata... "
    Eva: "Si, lo so.... Ed è stata anche colpa mia.... Io sapevo bene quello che volevo... ma non avevo il coraggio di affrontare la verità... Con quella pancia mi sentivo troppo fragile.... In questi due anni ho chiesto tante volte scusa a Marco per tutto quello che non avevo fatto, e per tutto quello che non ero mai riuscita a dirgli prima che nascesse la bambina... Beh penso di dover chiedere scusa anche a te... in un certo senso è come se ti avessi preso in giro, anche se non ne avevo nessuna intenzione... Io sono tornata da te solo perchè tu eri il padre di mio figlio.... e avevo accettato di sposarti per la stessa ragione, anche se in realtà non ti amavo.... Dovevo avere il coraggio di dirti la verità, ma non l'ho fatto.... in quel momento pensavo soltanto a quello che credevo fosse il meglio per il mio bambino.... Ho ignorato i miei sentimenti.... e ho fatto del male a te, a me e Marco.... Vorrei tanto tornare indietro e cancellare tutti gli errori che ho fatto in quel periodo, ma purtroppo non è possibile.... so che sei stato male dopo tutto quello che successe.... ma credimi Alex, saresti stato molto peggio se ti fossi reso conto che io e te non eravamo fatti per stare insieme quando già eravamo sposati... e non sarebbe stato peggio solo per te, ma anche per me.... e per lei, soprattutto.... Quello che stavamo facendo su quell'altare era sbagliato, era una menzogna.... non potevamo andare fino in fondo.... e io non l'avrei fatto..... anche se non mi si fossero rotte le acque all'improvviso.... Avevo già deciso che non avrei detto di si.... "
    Alex, annuendo: "Lo so.... Me ne ero accorto sull'altare, ma come sempre ho fatto finta di non vedere.... E ho pensato bene di accompagnarti in sala parto.... "
    Eva, sospirando: "Si, me lo ricordo... Mi dispiace che tu sia venuto a saperlo in quel modo.... Non sarebbe dovuto succedere.... "
    Alex, scuotendo la testa: "Acqua passata.... C'è voluto un po' di tempo, ma alla fine sono riuscito a superarlo.... In questo momento ho un problema molto più urgente che dimenticare il passato.... "
    Eva: "Che problema....??"
    Alex: "Due mesi fa ho incontrato un vecchio amico.... il proprietario di uno dei locali più famosi di Manhattan... lo hai conosciuto anche tu, all'inaugurazione del mio ristorante a New York.... anzi, del tuo ristorante.... quello che portava il tuo nome.... "
    Eva, annuendo: "Si si, ho capito di chi parli.... Fu uno dei più grandi estimatori dei tuoi piatti naif... oltre che delle mie gambe, ovviamente.... "
    Alex, sorridendo: "Si, Mike è un tipo un po' eccentrico, ma è uno che nel suo lavoro ci sa fare come pochi altri.... Mi disse che stava cercando qualcuno per rilevare tutta la sua vecchia attività, visto che lui aveva pensato di aprire un locale molto più grande ai Queen.... Era anche disposto a vendere a un prezzo più basso di quello di mercato se fosse stato sicuro di affidare il suo vecchio locale in mani esperte e fidate... E mi ha chiesto se per caso io non fossi interessato a quell'affare.... "
    Eva: "Ah.... e tu che gli hai risposto....??"
    Alex: "Beh, che ero molto interessato.... un locale del genere a Manhattan è sempre stato il mio sogno nel cassetto.... Certo, prima di pronunciarmi dovevo sapere per quanto aveva intenzione di vendere tutto.... Mi ha detto che sarebbe disposto a cedere l'intera attività, ristorante, bar, pizzeria, sala da ballo... per un milione e mezzo di dollari.... "
    Eva: "Un milione e mezzo....?? Beh, per un'attività come quella non è certo tantissimo..... "
    Alex: "No infatti.... ma per me una cifra del genere non è certo uno scherzo.... Ho fatto due conti.... anche mettendo insieme tutti i miei vecchi risparmi e il ricavato della vendita del nostro vecchio ristorante di New York potevo arrivare al massimo a 800mila euro.... gli ho chiesto se poteva venirmi un po' incontro con il prezzo, ma sotto un milione e trecentomila dollari non è voluto scendere... Insomma, a conti fatti mi manca ancora mezzo milione di dollari per arrivare alla somma necessaria per rilevare tutta l'attività.... "
    Eva: "Accidenti, mi dispiace... Hai provato a chiedere un prestito in banca....??"
    Alex: "Certo che ci ho provato.... ma in questo momento non ho uno stipendo fisso, e la mia casa di New York non è certo sufficiente a coprire la garanzia per una somma come quella.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Poteva essere una grande occasione per te.... Non c'è proprio niente che si possa fare.....??"
    Alex: "Mike è sceso fin troppo nel prezzo di vendita... sarebbe difficile convincerlo a scendere ancora di più di quanto già non ha fatto.... Considera che un'attività come la sua già per questa cifra è praticamente regalata.... Certo... se riuscissi a trovare subito anche la metà di quella somma potrei anche convincere la banca a concedermi un prestito, e potrei chiudere l'affare con Mike in cinque minuti... lui ha già detto che sarebbe felicissimo di affidare a me il suo vecchio locale ed è disposto anche ad aspettare qualche settimana.... ma certo non aspetterà in eterno.... "
    Eva, sospirando: "Quindi ti servirebbero più o meno duecentocinquantamila dollari, se non ho capito male....?"
    Alex: "All'incirca duecentomila euro.... Il resto lo potrei coprire tranquillamente offrendo in garanzia la mia casa di New York, sarebbe più che sufficiente.... "
    Eva: "E tu hai pensato di chiedere questi soldi a me..... vero....??"
    Alex, scuotendo la testa: "Eva, credimi.... Non sai quanto mi sia costato venire fino a Roma, rivederti, parlare con te dopo tutto quello che c'era stato fra noi.... Ma questa potrebbe essere la svolta della mia vita, quella che ho sempre aspettato da quando ho iniziato a fare questo lavoro.... Potrei fare talmente tanti soldi che quei duecentomila euro tra neanche un anno potrebbero sembrarmi quasi come delle noccioline.... "
    Eva: "Potrebbero.... se il locale fosse un successo.....Ma che succederebbe se le cose invece non andassero così bene come immagini....??"
    Alex: "Ma dai Eva.... è il locale più importante e più conosciuto di mezza New York.... i soldi che ha fatto fare a Mike negli ultimi dieci anni non riesce a contarli nemmeno lui.... è un affare incredibile, e a un prezzo bassissimo per giunta.... Occasioni come queste capitano soltanto una volta nella vita, se sei fortunato.... E a me è capitato adesso.... io non ti sto chiedendo un'elemosina... ti sto chiedendo di diventare socia alla pari di questa nuova attività..... "
    Eva, sorridendo: "Beh, ti ringrazio molto per la fiducia ma onestamente non credo che sia proprio il mio campo.... "
    Alex: "E allora....?? Che importanza ha....?? Tanto tu non dovrai fare proprio niente.... a parte versare la tua parte di denaro.... quando poi io avrò versato la mia saremo noi a rilevare tutto il locale... non io, noi.... e da quel momento in poi una parte degli utili che metterà insieme alla fine dell'anno il locale sarà sempre destinata a te.... sempre e comunque.... E ti garantisco che tra meno di tre anni avrai recuperato tutto i soldi che avevi investito, con gli interessi.... Andiamo Eva, non puoi rifiutare una proposta del genere..... "
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Alex... io sono molto lusingata dal fatto che tu abbia pensato a me, davvero.... Però credimi.... questo è il momento meno indicato nel quale tu potessi farmi una richiesta del genere.... Forse tu non lo sai ma io tra una settimana mi sposo.... "
    Alex, ironico: "Ah.... spero che il finale sia leggermente diverso da quello dell'ultima volta.... Povero Marco, mi dispiacerebbe tanto per lui se tu all'ultimo momento dovessi scoprire qualche altro amore nascosto.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Senti.... io vorre tanto aiutarti, credimi.... Ma in questo momento proprio non ce la faccio..... Già abbiamo dovuto affrontare un sacco di spese negli ultimi tempi.... adesso il matrimonio, che anche se abbiamo deciso di farlo senza troppe cerimonie è sempre una spesa considerevole.... Purtroppo io non posso aiutarti..... Perchè non provi a parlarne con mio padre....?? Forse lui potrebbe anche essere interessato a un affare del genere.... "
    Alex: "Beh, non credo che si rifiuterebbe di darti una mano se fossi tu a chiederglielo.... "
    Eva: "Io a mio padre ho già chiesto un mucchio di cose in questi anni... e lui mi ha sempre accontentato.... Ma non gli ho mai chiesto del denaro, mai.... Se mi ha dato qualcosa è perchè lui ha voluto darmela, e non certo perchè io glel'ho chiesto.... Mi dispiace Alex.... chiedimi qualunque altra cosa.... ma non questa.... "
    Alex, sorridendo leggermente: "Capisco.... la mia vita per te non conta assolutamente niente.... Non ha mai contato niente, neanche quando stavamo insieme... come quando riuscisti a convincermi a non accettare l'offerta di tuo padre di andare ad aprire un ristorante a Milano.... E io che pensavo che tu fossi preoccupata perchè da quel momento in poi non avresti potuto passare più molto tempo insieme a me... mentre tu eri soltanto preoccupata dal fatto che se fossimo andati a Milano ti saresti allontanata troppo dal tuo grande amore... Di me, della mia vita, della mia carriera a te non è mai importato assolutamente niente... hai pensato sempre e solo a te stessa... !!"
    Eva, annuendo: "Si è vero Alex... in quei momenti pensavo solo a me stessa.... Però non sono stata l'unica a farlo.... Tu a cosa pensavi quando te ne sei andato di casa dopo avermi sentito dire che ero incinta....?? Quando mi hai lanciato addosso quel telecomando....??? A che pensavi tu Alex.....??? Pensavi a me forse.... pensavi a me....???"
    Alex: "Io ci sono tornato da te... perchè mi ero accorto di aver sbagliato, e volevo rimediare.... Ho fatto di tutto per rimediare... ho venduto tutto quello che avevo a New York, ho cercato una casa qui a Roma, mi sono cercato un lavoro... ho cercato di ricominciare tutto da zero, ho rifiutato un'offerta da tuo padre che per me sarebbe stata un vero affare... Io ho cercato di rimediare Eva... a quell'errore che feci a New York.... e tu invece... quand'è che rimedierai a tutte le balle che mi hai detto dopo che sei tornata a vivere con me....??"
    Eva: "Cosa vuoi, un risarcimento danni.....?? Mi dispiace se tutto quello che è successo due anni fa ti ha fatto perdere il tuo lavoro... Io con te ho sbagliato moltissimo....e non solo con te... Però la colpa non è stata tutta mia.... Tu pensavi che l'amore e l'affetto si potesse comprare con una casa a Roma....?? Che tutto quello che era successo nei sette mesi precedenti potesse essere cancellato da quella sceneggiata che facesti in camera mia.... quando mi portasti quel regalo che avevi anche avuto la faccia tosta di farti preparare da Marco.....??? Tu Alex non ci sei mai stato.... mai.... Sei tornato soltanto quando ti ha fatto comodo.... Ma io per tutta la gravidanza ero da sola.... Anzi, ero con il vero padre di mia figlia.... lui si,mi è stato accanto e mi ha aiutata molto più di quanto non avrebbe fatto un marito.... e non mi ha chiesto niente in cambio.... Quando ti ha rivisto tornare poteva urlare, arrabbiarsi, sbattere i pugni sul tavolo... e invece non ha fatto niente.... Si è messo da parte ed è stato zitto anche quando mi ha visto fare la più grande idiozia di tutta la mia vita.... Questo è amore Alex.... è quello che tu non hai mai provato in tutta la tua vita per nessuno.... Tranne che per te stesso.... "
    Alex, guardandola negli occhi: "Io ti amavo Eva...... "
    Eva: "No Alex... tu non amavi me.... amavi l'amore che tu credevi io provassi per te.... Solo questo amavi.... Ma tu non mi hai mai conosciuta.... Non mi hai mai chiesto come stavo, a cosa pensassi, cosa avessi dentro in quel periodo.... Tu pensavi soltanto a lavorare, a cucinare... a metterti a letto la sera accanto a me.... Ma amare è molto più di tutto questo.... Tu mi volevi accanto a te perchè io ti facevo sentire meno solo.... è per questo che sei tornato a cercarmi.... "
    Alex: "E questo ti fa dormire meglio la notte Eva.....?? Pensare questo ti aiuta a dimenticare tutti i tuoi sensi di colpa.... ???"
    Eva: "L'unico rimpianto che ho è di non averti detto la verità quando ti ho rivisto alla porta di casa mia... e di essermi fatta trascinare da quello che mi stava succedendo in quel periodo.... Ma nient'altro.... La scelta che ho fatto la rifarei un altro milardo di volte e poi ricomincerei da capo.... perchè è stata la più giusta di tutta la mia vita.... magari un po' tardiva, ma sicuramente la più giusta...."
    Alex: "Mi fa piacere che tu sia stata bene in questi anni... Purtroppo però a me non è andata altrettanto come a te.... Sai, non c'era nessun'altra ad aspettarmi dopo che tu hai deciso di piantarmi sull'altare.... Dopo che tu mi hai preso in giro per dei mesi facendomi credere una cosa che invece non era vera... "
    Eva, scuotendo la testa: "Se stai cercando di farmi sentire in colpa per tutto quello che ti ho fatto puoi anche smetterla.... sono due anni che mi sento in colpa.... Verso di te, verso la mia famiglia.... verso Marco..... Ma questo non ti autorizza a venire qui e pretendere da me che io ti presti mezzo miliardo per rilevare un'attività che potrebbe anche rivelarsi un fiasco colossale, visto che tu..... "
    Alex: "Visto che io cosa....?? Visto che sono sempre ubriaco.....???"
    Eva: "Sicuramente questo non avrà contribuito a migliorare la tua reputazione nell'ambiente... scommetto che ti hanno cacciato dal tuo vecchio ristorante perchè quando a lavoro eri nelle stesse condizioni in cui sei adesso.... Non mi sorprende che tu gli abbia fatto fare delle pessime figure.... "
    Alex, alzandosi in piedi: "Eh già.... hai ragione, ero sempre ubriaco.... E lo sai perchè....?? Perchè non riuscivo a dimenticare tutto quello che era successo.... mi rivedevo ancora lì, su quell'altare... il giorno più bello di tutta la mia vita... e mi rivedevo fuori dalla Chiesa, a sorreggerti mentre avevi le doglie... e in ambulanza, a tenerti la mano per farti sentire che ero vicino a te anche in quel momento.... E in quella sala parto, quando io ero accanto a te, e tu mi hai guardato per qualche secondo... e mi hai chiamato Marco.... "
    Eva abbassò lo sguardo, sospirando, mentre Alex si avvicinò a lei.
    Alex: "Io volevo costruire tutta la mia vita attorno a te e alla nostra famiglia... e tu hai distrutto tutto nel breve spazio di poche parole... I miei sentimenti, i miei sogni, le mie speranze.... e poi anche il mio lavoro.... Mi hai chiesto se volessi un risarcimento danni.... Ebbene si, lo voglio.... lo pretendo, dopo tutto quello che mi hai fatto.... E non andrò via di qui fin quando non avrò avuto quello che mi spetta da te.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Tu mi stai chiedendo una cosa che io non ti posso dare, e tu lo sai..... "
    Alex: "E perchè no.....?? Tuo padre ti ha lasciato una fortuna tutta per te.... tre milioni, se non ricordo male.... Cosa vuoi che siano per te duecentomila sporchi e miseri euro.... ?? E poi si tratta solo di un prestito... te l'ho già detto che appena potrò di restituirò tutto fino all'ultimo centesimo.... "
    Eva: "Quei soldi sono per la mia famiglia, per mia figlia.... per il suo futuro.... Io non ho mai toccato un centesimo di tutto quello che mi ha lasciato mio padre, e non ho intenzione di farlo per prestare dei soldi a una persona che cerca di approfittarsi di quello che c'è stato fra noi per estorcermi del denaro..... "
    Alex: "Io non ti sto estorcendo niente.... ti ho solo proposto un affare molto vantaggioso.... "
    Eva: "No, tu stai cercando di ricattarmi.... Vuoi farmi sentire in colpa per averti rovinato la vita e pretendi che io ti risarcisca per tutto quello che ti ho fatto perdere.... Ma la colpa non è stata soltanto mia Alex.... ricordatelo.... Abbiamo sbagliato in due, e non è giusto che tu te la prenda soltanto con me.... Dovresti prendertela anche con te stesso..... "
    Alex: "Certo che me la prendo con me stesso.... Me la prendo per non aver capito subito che mi stavi prendendo in giro.... come mi hai preso in giro per tre mesi quando eravamo insieme a New York senza mai dirmi quello che era successo con Marco... tu mi hai sempre preso in giro... mi hai usato soltanto come un ripiego quando la tua prima scelta non era più disponibile... Questa è la verità.... E tu lo sai benissimo.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No Alex, non è così.... Io non ti ho mai voluto ferire... ho sbagliato, è vero, ma non avevo intenzione di farti del male.... "
    Alex: "Se fosse vero non avresti aspettato il giorno del matrimonio per dirmi in faccia che non mi amavi... la realtà è che di me non te n'è mai fregato niente Eva... niente..... E non te ne frega niente neanche adesso.... "
    Eva, alzandosi in piedi e scostando la sedia: "Non abbiamo più niente da dirci Alex... ammesso che ne abbiamo mai avuto... Mi dispiace, ma dovrai cercarli da qualche altra parte i soldi che ti servono.... da me non avrai neanche un centesimo.... "
    Alex prese la sedia e la scaraventò addosso ad un altro tavolo, fortunatamente vuoto, con tutti i clienti che si voltarono contemporaneamente per vedere cosa stava succedendo.
    Alex: "Quei soldi non sono neanche un centesimo di quello che tu mi dovresti dare per tutto quello che io ho fatto per te... il mio ristorante, la casa a Roma, la mia carriera, il mio lavoro.... Ti sei presa tutto senza mai darmi niente in cambio, maledetta.... !!!"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Distruggere questo bar non ti servirà a niente.... Tu da me non avrai neanche un soldo... E la sai una cosa.... " Si avvicinò a lui guardandolo negli occhi: ".... se invece che cercare di ricattarmi quei soldi me gli avessi chiesti, io avrei anche potuto cercare d'aiutarti... ma così no.... Tu stai solo cercando di scaricare su di me tutti i tuoi sensi di colpa... Dai a me la colpa di tutto quello che è successo, ma sai benissimo che non è così... Non sei cambiato per niente Alex... sei quello che sei sempre stato.... un egoista..... E io non voglio avere più niente a che fare con uno come te... Ti auguro buona fortuna.... e spero di non rivederti mai più.... "
    Eva si voltò e si allontanò a passo svelto sotto lo sguardo attonito di tutti i clienti, mentre Alex la guardava stringendo i pugni. Alex: "Eva..... Eva, torna qui..... Non puoi lasciarmi in questo modo..... Eva.... !!!!"
    Eva, senza voltarsi: "Non ti sto lasciando.... Ti ho già lasciato due anni fa, per fortuna.... "
    Il proprietario del bar uscì dalla porta seguito da due baristi e si avvicinò ad Alex furibondo: "Ehi, spaventapasseri.... Credi di stare a casa tua o a casa dei tuoi amici deficienti....?? Ti consiglio di levarti subito dalle balle se non vuoi che chiami la polizia e ti faccia sbattere dentro, oltre a farti pagare i danni... " Prese una sedia e gliela rivolse contro: "..... e se fossi in te non me lo farei ripetere un'altra volta.... "
    Alex scosse la testa, furioso e rassegnato, e si allontanò dal locale a testa bassa.
    Eva svoltò all'angolo della strada e si appoggiò un attimo al muro, socchiudendo gli occhi e sospirando. Si passò una mano tra i capelli e alzò gli occhi al cielo, chiedendosi se quella sarebbe stata davvero l'ultima volta in cui le sarebbe capitato di rivedere il suo ex fidanzato.



    Rock Studio, 6 dicembre, ore 14.00


    Marco aprì la porta ed entrò nel locale, guardandosi intorno. Alzò lo sguardo e vide Franco e Simona che erano seduti all'ultimo tavolo, e Walter che stava armeggiando con un bicchiere accanto al bancone.
    Simona, voltandosi verso di lui: "Walter.... deve continuare ancora molto questo balletto.... ??"
    Walter: "Finchè non avrò perfezionato la mia nuova, grandissima, straordinaria invenzione.... "
    Simona, sospirando: "Ah si.... e quale sarebbe.....??"
    Walter: "Come, non lo sai...?? Ormai se ne parla praticamente in tutti i locali della città.... Il Second Baman Freestyle.... il grande successo della prossima stagione..... "
    Simona: "Io se fossi in te penserei a un posto decente dove festeggiare l'uscita del nuovo cd... dopo le ultime due buche che m'hai dato mi sembra proprio il minimo.... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Io....?? Ma di che stai parlando...???"
    Simona: "Per non parlare delle figuracce che mi hai fatto fare negli ultimi tempi... "
    Walter, scuotendo la testa: "Che ingratitudine oh.... è proprio vero che le donne non s'accontentano mai di nulla.... "
    Marco, avvicinandosi a loro: "Specialmente quando dovrebbero accontentarsi di una serata passata al ristorante in centro in compagnia del cameriere ultrasettantenne... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Oh, ma che ti ci metti pure te....?? Mica è colpa mia se papà cercando Frosinone è finito a Castellammare di Stabia.... ho dovuto lavorare tutta la notte... e non è neanche servito a qualcosa, visto che senza quei pezzi di ricambio le macchine non le ho manco riparate.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Tranquillo.... Simona lo sa che sei un lavoratore instancabile.... "
    Simona, ridendo: "Come no.... guardalo, è stanco morto a forza di fare l'imitazione al giocoliere del circo equestre... "
    Walter, guardando Marco: "Le donne.... che delusione Marcolì.... beato te che.... "
    Simona, voltandosi verso di lui: "Beato lui..... perchè.....?? Cos'è che stavi per dire.....??"
    Walter, gesticolando: "No, dicevo.... beato lui.... che si sta per sposare.... "
    Marco, dubbioso: "Non vedo il nesso logico... ma va bene lo stesso.... "
    Walter, dandogli una pacca sulla spalla: "Oh ma la fai finita.... ?? Quella già sta nervosa per conto suo.... se te ce metti pure te allora stamo freschi.... "
    Marco, sedendosi al tavolo: "Signori.... ho una grande notizia da darvi..... "
    Walter: "Ti sposi in bottiglieria.... "
    Simona prese una nocciolina e gliela tirò in testa lanciandogli un'occhiataccia.
    Walter, massaggiandosi la fronte: "Ahi... ma che ho detto.....???"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Finalmente sono riusciuto a trovare un titolo per il nuovo album..... "
    Franco, alzando lo sguardo: "Oh, finalmente..... Bravo..... Te lo dicevo che era solo questione di tempo.... Ce l'avevi dentro, come le tue canzoni.... E che hai scelto alla fine....??"
    Marco: "Il titolo di una delle canzoni del nuovo album.... Oltre l'orizzonte..... Mi sembrava il più appropriato viste le cose di cui parlano le canzoni... e il momento in cui le ho scritte.... "
    Franco, annuendo: "Sono d'accordo, è veramente molto bello.... e molto azzeccato..... Tu che ne dici Simona.....??"
    Simona, sorridendo: "E che devo dire....?? Ovunque andrai..... Oltre l'orizzonte...... Mi sembra proprio che nella scelta dei titoli il nostro cantautore se la cavi benissimo anche da solo.... "
    Marco, rivolgendosi a Franco: "Pensi che ce la facciamo a lanciare il disco prima di Natale....?"
    Franco, annuendo: "Certo che si... Il tempo di sistemare gli ultimi dettagli e tra un paio di settimane potremo fare un lancio in grandissimo stile... Oggi mi ha telefonato il produttore di uno show musicale su MTV.... mi ha detto che ti vorrebbero in trasmissione per cantare in anteprima gli inediti del tuo nuovo album..... "
    Marco, sgranando gli occhi: "In televisione.....???"
    Franco: "Eh, in televisione....?? Non dirmi che ti vergogni.... ti sei esibito davanti a settantamila spettatori allo Stadio Olimpico.... che vuoi che sia cantare davanti alle telecamere.....??"
    Marco, sorridendo: "Eh, ho capito.... ma dietro a quelle telecamere ci sono milioni di spettatori.... non mi sono mai esibito in diretta tv.... "
    Franco, mettendogli una mano sulla spalla: "E vabbè, questa è la volta buona che cominci... Ti assicuro non c'è niente di diverso dalle emozioni che provi quando sali su quel palco accanto al bancone e ti metti a cantare per i nostri clienti.... "
    Marco, sospirando: "Se lo dici tu.... "
    Franco, sorridendo: "Ma si, stai tranquillo.... Allora posso dare la conferma al produttore della MTV che tu sarai ospite della trasmissione....."
    Marco: "Si va bene... Però non se ne parla prima del venti di dicembre.... cioè prima della fine del mio viaggio di nozze.... Intesi....???"
    Franco, annuendo: "Certo certo, non ti preoccupare.... E poi non vorrei far arrabbiare troppo tua moglie.... "
    Marco, ridendo: "Sarà meglio per te.... "
    Franco, ridendo e scuotendo la testa: "Allora, a che punto siamo con i preparativi....??"
    Marco: "Ah non lo so... dovresti chiedere a casa.... Credo che neanche i reali d'Inghilterra avessero tutta 'sta gente ad occuparsi del loro matrimonio... si sono mobilitati tutti.... è tornata pure Gabriella dalla campagna.... "
    Walter, ridendo: "Immagino che non vi sarete neanche accorti della sua presenza.... "
    Marco, lanciandogli un'occhiataccia: "Si si, fai lo spiritoso.... Tanto caro mio è questione di tempo.... e ci sarai te al posto mio... con Ezio che cercherà di organizzarti il pranzo di nozze... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Guarda, non me ce fà pensare, che è meglio..... "
    Simona, lanciandogli un'altra nocciolina addosso: "E a cosa non deve farti pensare.... ? Al pranzo di nozze di Ezio o al matrimonio....???"
    Walter: "Vabbè, che domande... al pranzo de nozze.... E al viaggio de nozze... Sarebbe capace d'organizzarcelo in Antartide.... "
    Franco, sorridendo: "Ragazzi io devo scappare.... Lascio il locale nelle vostre mani.... Mi raccomando, quando torno lo voglio ritrovare tutto intero.... Capito Masetti....???"
    Walter, gesticolando: "Ahò, io non ho capito perchè guardate sempre tutti me....!!!"
    Marco, ridendo: "Eh si, un bel mistero..... "
    Simona: "Chissà perchè..... "
    Franco, sorridendo e andando verso la porta: "Ohi Marco... se dopo hai un minuto possiamo rivedere i dettagli della tua partecipazione allo show... "
    Marco, annuendo: "Si magari.... dopo le sei del pomeriggio quando vuoi tu, tanto sono a casa.... Eva deve fare un salto da Irma e non vuole lasciare Marta da sola in casa con Mimmo e Rudy..... "
    Franco: "Va bene Marco, ci vediamo dopo allora.... "
    Marco, salutandolo con la mano: "A dopo.... !!"
    Franco uscì richiudendo la porta dietro di se e Walter saltò giù dal bancone e si appoggiò alla schiena di Marco facendolo quasi cadere della sedia.
    Marco: "Oh... guarda che vorrei arrivarci tutto intero su quell'altare.... "
    Walter, mettendosi a sedere accanto a lui: "Mamma mia oh... me sembra ieri quando Eva è arrivata la prima volta a scuola e ora voi due ve state per sposà... L'ho sempre detto che sarebbe andata a finì così.... "
    Marco, sorridendo: "Che sarebbe iniziata così vorrai dire.... la parte più bella deve ancora venire.... "
    Walter, annuendo: "E che non lo so.... Senti, c'è una cosa che ti volevo chiedere da un po' di tempo.... una cosa un po' personale.... "
    Marco, dubbioso: "E chiedila Walter.... che fai complimenti.... ci conosciamo da quando eravamo più bassi di questo tavolino.... "
    Walter, guardandolo negli occhi: "Ti piacciono le feste....???"
    Marco, sorpreso: "Come....??"
    Walter: "Le feste.... che ne so, le feste di compleanno.... le feste a sorpresa...... "
    Marco, grattandosi la fronte: "Si, certo che mi piacciono.... Oddio, lo sai che a me troppo baccano e troppa gente ammucchiata tutta nello stesso posto non è che mi facciano proprio saltare di gioia..... Preferisco le cose un po' più tranquille... con meno gente.... "
    Walter: "Festicciole tra amici, insomma..... con pochi intimi.... "
    Marco: "Eh infatti... ma perchè questa domanda scusa....??"
    Walter: "No no, niente.... è che tra un po' è il mio compleanno, e allora io e Simona avevamo pensato di organizzare una bella festa quà al Rock Studio.... "
    Marco: "Il tuo compleanno....?? E cominci a organizzarlo ora....?? E' il 23 di marzo..... "
    Walter: "Vabbè, che c'entra.... intanto pensiamo un po' a quello che si può fare, alla gente da invitare.... oh, mica è una cosa facile organizzà una bella festa de compleanno... Bisogna partì per tempo..... "
    Marco: "Giusto.... mi sembra un'ottima idea.... Ma non ti sembra di esagerare un po'.....?? Mancano ancora quattro mesi e mezzo...... "
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "E te ovviamente tra quattro mesi e mezzo ci sarai...... "
    Marco: "Dove....??"
    Walter: "Come dove Marco.... alla festa mia.... qui al Rock Studio..... "
    Marco: "Ah alla festa.... E certo, perchè non dovrei venire....??"
    Walter, annuendo: "Oh bene.... questo volevo sentirti dire.... Che festa sarebbe senza lo sposo.....??"
    Marco: "Si.... magari il 23 marzo già sarò sposato.... "
    Walter: "Eh appunto.... sei già sposato.... più sposo di così'..... "
    Marco, dubbioso: "Senti un po'.... ma non è che mi stai nascondendo qualcosa tu.....?"
    Walter: "Io....?? Ma come ti viene in mente....??"
    Marco: "Mah, non lo so.... Prepari a Natale il tuo compleanno che è Pasqua.... cominci a parlare di feste a sorpresa..... Non è che tu, tuo padre, mio padre, mio zio e qualcun altro state tramando qualcosa alle mie spalle....??"
    Walter: "Ma dai Marco... come ti verranno certe idee in testa.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Beh, ieri sera mio padre mi ha fatto esattamente le stesse domande... Certo, un po' più ingarbugliate ma il senso più o meno era questo.... Che mi devo preoccupare Walter....?"
    Walter: "No, tranquillo.... Te devi pensare soltanto al grande giorno.... Che ormai è vicinissimo è..... E al grande evento televisivo dell'anno... Mi raccomando oh... fatti valere.... "
    Marco, annuendo: "Tranquillo Walter, sarà fatto.... però continuo a pensare che te non me la racconti giusta..... "
    Walter, scuotendo la testa: "Oh te a forza di stà co' una giornalista te stai a prende tutti i suoi vizziacci.....T'ho detto che non c'è niente... Sei te che col matrimonio alle porte sei un po' paranoico, amico mio.... "
    Marco, ridendo: "Dici eh....??"
    Walter: "Eh dico si..... Ma pure la sposa sta nelle tue condizioni....???"
    Marco: "No, per fortuna no.... Anche se..... "
    Simona: "Che cosa....??"
    Marco: "No niente... è che oggi mi sembrava un po' più nervosa del solito.... e distratta, soprattutto.... In tutti questi anni credo sia la prima volta che la vedo veramente distratta da qualcosa.... "
    Walter: "Vabbè oh, c'è da capirla... Sta per sposarsi.... è l'evento più importante di tutta la vita.... E' normale che abbia un po la testa fra le nuvole.... Guardati te.... "
    Marco, dandogli una pacca sulla schiena: "Si, ma lei non è me... E' strano, fino a ieri mattina sembrava tranquillissima... ora invece la vedo molto agitata.... "
    Simona: "Beh, è abbastanza normale Marco... si sta avvicinando il giorno delle nozze.... è martedì..... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Si si, lo so.... e lo capisco.... Però non lo so.... Ieri sera quando siamo andati a dormire ho avuto l'impressione che volesse dirmi qualcosa ma che non ci riuscisse.... Lo so che sembra assurdo.... ma ho avuto proprio l'impressione che mi stesse nascondendo qualcosa.... "
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "Brutti ricordi Marco.... tutto qui..... Insomma, lo sappiamo tutti e due che non è la prima volta che Eva sale all'altare... è normale che siate tutti e due un po' condizionati da questo fatto... Soprattutto lei... in fondo c'era lei su quell'altare insieme a.... hai capito no....??"
    Simona, annuendo: "Walter ha ragione... Con un precedente del genere è normale essere un po' nervosi prima di un matrimonio... anche se questo è il matrimonio che tutti e due avete sempre desiderato.... Stai tranquillo, vedrai che andrà tutto benissimo.... "
    Marco, sorridendo leggermente: "Ma si, forse avete ragione voi.... "
    Walter: "E poi oh... vuoi mettere la settimana prima del matrimonio di due anni fa con questa qui....?? Secondo me due anni fa stavi un pochino più nervoso.... tu che dici....??"
    Marco, ridendo: "Si... giusto un pochino.... "
    Walter, dandogli una pacca sulla testa: "Oh bravo, così si fa.... su con il morale Cesaroni, che a quest'ora tra una settimana te ne starai tutto spaparanzato su una spiaggia alla Canarie... A proposito ma.... la piccola la lasciate a casa....?"
    Marco, sorridendo: "Si, per il bene del villaggio vacanze... Non vorremo altre spese extra dopo quelle del matrimonio, tipo la ristrutturazione di qualche bungalow... con lei è meglio non correre rischi.... "
    Walter, ridendo: "Bella Anitina mia.... hai visto che capolavoro che è venuto fuori grazie a quelle settimane nel magazzino mio....?? La fusione perfetta tra Masetti e Cesaroni.... con l'intelligenza dei Cudicini.... "
    Marco, voltandosi verso di lui: "Praticamente l'erede di Frankestein..... "
    Walter, annuendo: "Si, un po' più carina magari.... per fortuna..... "
    Marco: "Più carina e molto più pericolosa.... ieri s'è messa a fare wind surf sulle scale.... a momenti ci toccava di recuperare zio Cesare in fondo alla buca che stava aprendo sul pavimento quando è tonfato in terra.... "
    Walter, gesticolando: "Un mito è Anitina mia... un mito..... Senti un po', ma non è che la potresti lasciare un po' a me mentre voi due andate a fare i turisti per caso sulle calde spiagge delle Canarie....??"
    Marco, mettendogli una mano sulla schiena: "Walter... Eva non si fida a lasciare Marta da sola per due ore insieme a Mimmo e Rudy... e pensi che riuscirei a convincerla a lasciarla a casa tua, con te che gli prepari le pappine ed Ezio che le canta la ninnananna.....???"
    Walter, guardando prima Simona e poi Marco: "Dici che non ci riesci, eh...??"
    Marco, scuotendo la testa: "Mi sa proprio di no...... "
    Walter: "Peccato.... oh però se ve serve un baby sitter tutto fare io so' sempre disponibile.... "
    Simona, rivolgendosi a Marco: "Si, magari prima insegna a Marta a prepararsi da sola le pappine.... sennò le toccherebbe andare a letto senza cena.... "
    Marco e Simona scoppiarono a ridere, mentre Walter gli guardava sorridendo e scuotendo la testa.



    Chiesa parrocchiale della Garbatella, ore 16.00


    Eva aprì lentamente la porta della Chiesa, entrando in punta di piedi e guardandosi intorno. Accostò la porta e percorse lentamente tutta la Chiesa arrivando davanti all'altare. Mentre si avvicinava alla porta della sacrestia sentì delle voci non proprio tranquille che provenivano dall'interno. Quando aprì la porta della sacrestia sentì chiaramente la voce di Don Saverio che stava discutendo molto animatamente con qualcuno.
    Don Saverio: "Oh, ma che è possibile che un ci s'intenda mai io e te.....?? E t'ho detto che tu me lo devi portà sull'altare... sennò i' che dico quande c'è da recità le letture....?? Che credi che me le ricordi a memoria....?? E c'ho settant'anni Vittorino... e un mi ricordo nemmeno i' che ho mangiato a colazione, e tu mi vo fà ricordà a memoria la seconda lettera di San Paolo Apostolo a' Filippesi.... "
    Vittorino: "E ma Don Luciano le recitava sempre a memoria.... "
    Don Saverio, gesticolando: "Senti nini, ma che ci sei o tu ci fai...?? Don Luciano se la ricordava.... e se la ricordava si, e gli avea trent'anni meno di me... Ma lo sai che mentre te t'andavi a scuola con lo zaino a tracolla io gli ero belle a fà i prete a Santa Croce....??? E son vecchio.... che un vu l'avete visto ancora....??? Via via, andiamo, facciamo alla sverta che c'ho da fà un monte di qui a stasera... sennò gira gira tu mi fai anche fa tardi.... "
    Eva, bussando alla porta: "Ehm... permesso.....??"
    Don Saverio, alzando lo sguardo: "Oh la nostra sposa.... Vieni vieni.... vieni avanti, un'avè paura di questo omaccio... e sembra cattivo ma un fa mica nulla.... "
    Vittorino: "Ah io sembro cattivo, eh....??"
    Don Saverio: "Senti Vittorino.... fai i che tu hai da fa e poi vai a fa una girata.... Che tanto prima di stasera un c'è bisogno di te.... va bene....??"
    Vittorino, uscendo dalla porta: "Va bene padre.... Arrivederci signorina.... "
    Eva, sorridendo: "Arrivederci..... "
    Vittorino, accennando leggermente con la testa verso Don Saverio: "Sia lodato Gesù Cristo..... "
    Don Saverio, infilandosi la tonaca: "E sarà meglio.... Sennò qui mi sa che a me che gli è un gran bordello..... "
    Vittorino uscì dalla sacrestia, alzando lo sguardo al cielo con gli occhi sgranati, mentre Eva non riusciva più a smettere di ridere.
    Don Saverio, voltandosi verso di lei: "Eh.... te tu ridi.... io mica tanto.... E gli è un lavoro di per ridere con questo sacrestano... ma quell'altro prete.... che si chiamava Don Luciano o San Luciano.....?? No perchè per sopportà quello lì e ci vorrebbe giusto i' santo spirito... Vabbè va... lasciamo perdere, gli è meglio... Senti un po', e t'ho chiamato perchè ieri tra una cosa e un'altra ci semo scordati di ragionà degli invitati ai matrimonio.... No perchè ieri mattina s'è fatto du' chiacchiere co' i tu babbo.... Ah no, quello gli è babbo di quell'altro.... Insomma, co ì' Cesaroni.... "
    Eva: "Ah con Giulio..... "
    Don Saverio: "Ecco brava.... e m'ha detto che a questo matrimonio ci dovrebbe esse un monte di gente.... A me e mi va bene ogni cosa... Solo che se c'è di molta gente bisogna mette qualche altra panca in fondo, sennò qui dentro e ci s'entra pigiati come le patate.... "
    Eva: "Ah si certo, ha ragione.... Ma guardi, non deve fare molto caso a quello che sente da Giulio, o da mia madre... sa loro sono abituati a pensare al matrimonio come a un raduno al quale invitare amici, conoscenti, amici dei conoscenti, conoscenti degli amici dei conoscenti e così via.... Comunque non si preoccupi... ci sarà la gente che c'è ad ogni matrimonio, nè più nè meno... "
    Don Saverio: "Ah per me gli è uguale... basta saperlo, e io mi regolo di conseguenza... capisci i che voglio dìre.... "
    Eva, annuendo: "Certo.... Ma non penso proprio ci sia bisogno di mettere altre panche.... Ci saranno le nostre famiglie, i nostri amici.... molti dei nostri vecchi compagni di scuola... Tra l'altro abbiamo anche fissato il matrimonio nel pomeriggio di sabato per non farlo in coincidenza con la messa della domenica... quindi sarà difficile che ci siano più di cinquanta persone.... "
    Don Saverio, annuendo: "E ci staranno un po' pigiucchiati su queste panchine, ma s'adatteranno oh... i che tu vo' fa..... "
    Eva, sorridendo: "Perfetto... Ha bisogno di sapere altro....??"
    Don Saverio: "No no.... io un c'ho più bisogno di nulla.... Te invece.... un tu c'hai bisogno di nulla neanche te....?"
    Eva, sorpresa: "Io.....?? In che senso scusi.....???"
    Don Saverio, sedendosi sulla panca più vicina all'altare: "Senti... e sarò anche vecchio.... però ancora un son proprio rimbambinito... e quande le gente le un mi dicano la verità, io e me n'accorgo ancora.... gli è quarant'anni che fo' i prete, qualche cosa ho imparato.... E te gli è da ieri sera che ti vedo co' i capo sulle nuvole... "
    Eva, un po' imbarazzata: "Beh mi devo sposare tra quattro giorni... mi preoccuperei se non ce l'avessi la testa fra le nuvole..."
    Don Saverio: "Si, codesto gli è vero.... Però te un tu mi sembri emozionata per i matrimonio.... Un lo so, e mi par che tu sia un po' poco convinta di qualche cosa, ma un mi riesce di capire i che.... Senti, siccome l'anno scorso di questi tempi m'è capitata un'altra coppia come te e i' tu' fidanzato... che si volevano sposà.... son venuti fino all'altare e poi la sposa gli ha mollato qui' ragazzino come un baccalà cinque minuti prima delle nozze..... io ora ti chiedo una cosa.... però te rispondimi sinceramente... Che sei sicura di quello che tu stai facendo..... ?? Sicura sicura......?? Un'è che poi quande s'arriva ai dunque e risuccede i' patatracche dell'anno scorso, vero....?? Che m'hanno fatto perde tre settimane a una prova ogni du' giorni e poi un se n'è fatto più nulla, c'è mancato poco che un ci toccasse portà via qui ragazzo con l'ambulanza.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Guardi.... le assicuro che se c'è una cosa sulla quale non ho assolutamente il minimo dubbio.... quella è il mio matrimonio.... anzi, il nostro matrimonio.... mio e di Marco..... Lei non sa quanto abbiamo aspettato questo momento io e lui... e quanto è stato difficile arrivarci.... Sono sicura che sarà il giorno più bello di tutta la nostra vita.... di quelli che non si scordano mai neanche a cent'anni..... "
    Don Saverio, sorridendo: "Figliola mia... te tu dici delle bellissime cose.... Però se ti guardo.... e un ti vedo tranquilla, serena... come dovrebbe esse una ragazza che si sta per sposà con l'amore della su' vita, capisci che voglio dire....?? E non mi dì' che non è vero perchè io ci vedo ancora bene... e c'ho dieci decimi, che credi....?? Allora, si po' sapè i' che c'è che ti preoccupa tanto....?? Se un'è per i' matrimonio allora i' che po' essere....??"
    Eva, sospirando: "Ma niente.... niente di cui valga la pena parlare, glielo assicuro... sono soltanto stupidaggini.... "
    Don Saverio: "Si... e per una stupidaggine come tu la chiami te si sa per du' giorni a fila con codesto muso appeso come tu c'hai....?? Guarda che se tu c'hai qualche problema bisogna che tu ne parli.... se un tu ne voi parlà con me va bene... però con qualcuno bisogna che tu ragioni.... Magari co' i' tu fidanzato.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No guardi, non è proprio il caso di disturbare Marco per una cosa del genere.... "
    Don Saverio: "Eh eh, disturbare... Oh Eva.... la fidanzata la un disturba mai quando la c'ha un problema.... Se uno gli è innamorato davvero, e te tu dici che voi vu' sete innamorati per davvero... o sbaglio....??"
    Eva, annuendo: "Certo che lo siamo.... "
    Don Saverio: "Bene.... e allora perchè un ti gli voi dire i' che tu hai.... ?? Lui ti potrebbe aiutare..... "
    Eva, sorridendo: "Vede, a volte ci sono dei problemi che una persona deve risolvere da sola se è veramente adulta come ha sempre sostenuto di essere... Specie se questi problemi riguardano soltanto lei e nessun altro.... Lei non ha idea di quante volte Marco mi ha aiutata ad uscire dalle situazioni più dure, dai momenti più difficili che a me sembravano senza via d'uscita.... lui è sempre riuscito a farmi ritrovare la strada giusta, e non mi ha mai chiesto niente in cambio.... Lei forse non lo sa ma io gia mi dovevo sposare due anni fà.... "
    Don Saverio, sorpreso: "Ah.... e codesto un me l'hanno mica detto i Cesaroni.... E come mai v'avete rimandato i' matrimonio....???"
    Eva, scuotendo la testa: "No guardi, non mi sono spiegata... Io dovevo sposarmi, ma non con Marco.... "
    Don Saverio, annuendo: "Ah ecco.... e si va bene di nulla.... "
    Eva, ridendo: "Certe volte mi chiedo ancora come feci ad arrivare fino a quel punto.... sarebbe una storia lunga da raccontare.... diciamo che per una serie di equivoci e di errori reciproci io e Marco due anni fa ci separammo... io mi fidanzai con Alex, un ragazzo di trent'anni, maturo.... uno che mi faceva sentire al sicuro, ma che non ho mai amato veramente... poi rimasi incinta, e lui mi cacciò di casa... Così tornai qui, a Roma... Marco poteva sputarmi addosso tutta la rabbia e il rancore che aveva contro di me... e invece non l'ha fatto.... mi ha aiutata, mi ha sostenuta.... mi è stato vicino, sempre.... come un marito e anche di più di un marito.... Poi Alex è tornato per prendersi le sue responsabilità.... io non ebbi il coraggio di dirgli quello che provavo veramente finchè non mi ritrovai su questo altare... E stavo per dirlo a tutti quando qualcuno mi ha interrotta... una piccola peste che ancora prima di nascere già aveva cominciato a combinarne di tutti i colori.... Così mi hanno portata in ospedale..... Alex mi teneva la mano ma era come se fossi sola.... Non avevo Marco accanto a me... Per la prima volta io mi voltavo e non lo vedevo.... E allora l'ho chiamato.... con tutto il fiato che avevo in corpo.... ho chiamato il suo nome, ho detto che l'amavo... che volevo stare solo con lui... e che io e lui avevamo fatto l'amore nove mesi prima, poco prima di partire per New York.... "
    Don Saverio, ridendo: "Che gioventù ragazzi.... E allora la bambinetta gli era vostra....??"
    Eva, sorridendo: "Si, era nostra.... E Marco le ha fatto da padre anche quando pensava di essere soltanto lo zio.... Certo, ce la siamo vista brutta... Io non so quanti uomini sarebbero tornati con me dopo tutto il casino che avevo combinato, dopo che ero tornata a vivere con un altro... dopo che stavo per sposarlo.... Lui è tornato da me senza pretendere neanche una parola di scuse per tutto quello che gli avevo fatto passare... "
    Don Saverio: "Ma gli innamorati un'hanno bisogno delle scuse.... e gli basta anche un'occhiata per capissi subito al volo..... neanche una parola, anche solo un'occhiata.... Però quell'occhiata bisogna che tu gliela dia.... Che c'hai paura di pesargli....?? Gli è rimasto insieme a te anche quando tu eri incinta d'un altro.... sta' sicura che un gli farà effetto nulla..... "
    Eva: "Io ho tanta paura di rovinare questo momento.... ed è l'ultima cosa che vorrei succedesse.... questo momento è nostro.. nostro e di nessun altro... e nessuno ha il diritto di rovinarcelo... "
    Don Saverio: "Eh lo so, ma i problemi quando ci sono ci sono.... un'è che a far finta che un ci siano si risolvono, anzi.... Di molte volte un si fa altro che peggiorà la situazione.... Allora te lo ridico un'altra volta: se tu c'hai un problema... qualunque problema... bisogna che tu ne parli con lui... E sennò i' che vu vi sposate a fà se un vu vi fidate neanche tra di voi..... "
    Eva: "Ma io mi fido di lui... più di chiunque altro.... "
    Don Saverio: "Oh, e allora.... Qualunque problema ci sia un sarà mai troppo grosso per voi... se vu vi amate davvero come tu dici te... Allora stasera dopo cena, invece di sta su i' divano a fà tante moine tu lo pigli da una parte e tu gli dici i che c'è che nun và... Un tu vorrà mica salì sull'altare con codesta faccia appesa....?? E porta anche male.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Va bene, ho capito.... mi ha convinto.... "
    Don Saverio, avvicinandosi: "Senti un po'.... un'è per farmi gli affari vostri eh, perchè a me un me ne frega nulla.... però si po' sapè i' che t'è successo..... Così sai, giusto per conversazione.... "
    Eva, ridendo: "Per conversazione.....?"
    Don Saverio: "Eh certo oh.... un tu penserai mica che m'interessino i pettegolezzi...."
    Eva, annuendo: "Ieri ho rivisto Alex..... "
    Don Saverio, sgranando gli occhi: "Ohi ohi.... la veggo buia.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No no, non è come crede... Di me non gliene frega più niente, se mai gliene è veramente interessato qualcosa.... Ha perso il suo vecchio lavoro e ora ha l'occasione di rilevare un'attività molto importante, però non gli bastano i soldi.... Così è venuto da me per chiedermi di prestargli duecentomila euro.... "
    Don Saverio: "Dugentomila euri....??? E i' che s'ha da comprà, i' ponte di brochlinne....??? "
    Eva, sorridendo: "No, un locale a Manhattan... uno dei più importanti di tutta la città.... Il vecchio proprietario glielo vuole svendere, ma a lui non bastano i soldi... gli manca mezzo milione di dollari.... dice che se gli prestassi almeno la metà della somma potrebbe chiedere un prestito alla banca.... "
    Don Saverio, allargando le braccia: "Ma senti un pochino codesto caprone americano che faccia tosta che c'ha..... E te ì' che tu gli ha detto....??"
    Eva: "E che gli ho detto..... l'ho mandato al diavolo.... "
    Don Saverio, annuendo: "E ci dovrebbe stà anche parecchio comodo..... "
    Eva, sospirando: "Però ho come l'impressione che non fosse per niente convinto.... E poi.... non lo so, a un certo punto ho avuto la netta impressione che se non fossimo stati in pubblico avrebbe anche potuto saltarmi addosso... era ubriaco fradicio, alternava momenti di lucidità ad altri di completa follia.... Non credo che riuscirò a liberarmene facilmente... lui pensa che io abbia un debito da saldare con lui per averlo preso in giro dopo il suo ritorno a Roma... e per aver continuato a prenderlo in giro fino al giorno del matrimonio.... Non dico che abbia tutti i torti.... Io ho sbagliato tanto con lui, e l'ho ferito moltissimo... Ma questo non lo autorizza a venire qui e pretendere che io gli presti una somma del genere... Io mi sto per sposare, ho una figlia.... anche se volessi farlo in questo momento non potrei mai dargli tutti i soldi che mi chiede.... Ma dallo sguardo che mi ha lanciato quando me ne sono andata dal bar... non credo che lui questo lo abbia capito... "
    Don Saverio: "Eh... figlia mia... e te l'ho detto i' che tu devi fare... bisogna che tu ne parli con Marco.... e anche alla svelta.... Un tu vorrai mica arrivà ai giorno dì matrimonio con codesto mattone sullo stomaco....???"
    Eva, sospirando: "Lo so... lo so... "
    Don Saverio, mettendogli una mano sulla spalla: "Dai, un'avè paura.... tanto questa situazione bisogna che vu la risolvete una volta per tutte.... sennò se un'è oggi gli è domani, ma codesto caprone ritorna a rompervi l'ova nì paniere quando meno vu ve l'aspettate.... "
    Eva, sorridendo: "Si, ha ragione..... Stasera parlerò con Marco..... "
    Don Saverio, sospirando: "Oh.... gira gira tu l'hai capito eh....?? Oh mi raccomando.... risolvete codesto pastrocchio prima di sabato.... perchè un voglio che ne succedano altri durante la cerimonia.... sa' com'è.... e sembra che ormai ci sia abbonato.... prima i' Martini l'anno scorso.... ora un vorrei che s'aggiungessero alla lista anche i Cesaroni.... semo d'accordo....???"
    Eva, ridendo: "Si, non si preoccupi.... "
    In quel momento la porta della Chiesa si aprì e Vittorino entrò avvicinandosi a passo svelto a Don Saverio.
    Vittorino: "Padre.... sono arrivati i catechisti... la stanno aspettando.... "
    Don Saverio, alzando gli occhi al cielo: "Riverga.... o un te l'ho belle detto che a i' catechismo ci penso io... un voglio catechisti in giro per la Chiesa.... "
    Vittorino: "Come....??? Ma questo è inaudito..... Qui abbiamo sempre avuto almeno cinque catechisti..... "
    Don Saverio: "Visto che vu ci siete vu potevate anche portarne dodici, almeno vu rifacevate anche l'ultima cena.... "
    Vittorino, alzando gli occhi al cielo: "Oh Signore.... Cosa mi tocca sentire.... alla mia età..... "
    Don Saverio, alzandosi in piedi: "Va bene va, ho capito..... Senti, e c'ho da fare con questa gente.... Ci si vede venerdì per l'ultima prova eh...."
    Eva, annuendo: "Certo..... "
    Don Saverio, voltandosi verso di lei: "Oh mi raccomando.... pensaci a i' che t'ho detto.... e parlaci... Che hai capito....???"
    Eva, ridendo e annuendo: "Si.... la ringrazio moltissimo..... "
    Don Saverio: "E di che...?? E semo qui apposta..... Oddio, anche per fà le riunioni co' catechisti.... co' sacrestani... co' campanari.... Che c'avete anche i panchinari voi altri alla Garbatella per farvi raddrizzà le panche dopo la messa.... ??"
    Vittorino, dubbioso: "Mah, veramente non abbiamo mai avuto simili inservienti.... Ma mi informerò al più presto presso la diocesi.... "
    Don Saverio, gesticolando: "Si.... addio nini..... "
    Don Saverio uscì dalla Chiesa bofonchiando e gesticolando, mentre Eva si alzò in piedi sorridendo e scuotendo la testa. percorrendo lentamente l'ingresso della Chiesa.....


    ...... ecco qua, capitoletto di spostamento in attesa dell'ultima metà dell'episodio... vi do appuntamento alla metà della prossima settimana per la terza parte del decimo episodio..... :253: :253: :253:

     
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  5. delia_73
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    Vediamo dunque che è successo dopo la scena da film horror con la quale si è chiuso il primo capitolo: il ritorno del nostro amatissimo Gamberone.... per quale motivo Alex si sarò rifatto vivo a casa Cesaroni due anni dopo il matrimonio pagliacciata saltato all'ultimo minuto....?? Buona lettura a tutti (cioè, si fa per dire.... un intero paragrafo lo passerete insieme al Gamberone.... :255: :255: :255: [/color]


    ...... ecco qua, capitoletto di spostamento in attesa dell'ultima metà dell'episodio... vi do appuntamento alla metà della prossima settimana per la terza parte del decimo episodio..... :253: :253: :253:
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    Jhon complimentissimiii il ritorno di Alex ubriaco e senza il becco di un centesimo che va a chiedere i soldi a Eva :17: :17: :17: Non so perchè ma scommetto che non sono i soldi il motivo del suo ritorno, non è che vuole riprendersela per ricucire il suo orgoglio ferito? :286: :286:

    Comunque sono curiosa di sapere in che modo Eva lo manda al diavolo una volta per tutte :66: :66: :66:

    Bravo perchè hai descritto alla perfezione il suo caratteraccio orribile ed egoista uno che pensa solo a se stesso e che degli altri non gliene può fregare assolutamente nulla. Bravissima Eva che anche se dopo due anni gli ha detto in faccia quello che realmente pensa di lui. :280: :280: :280:

    Aspettiamo il seguito.
     
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  6. =manu=
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    bhe jhon certo il gambero è insopportabile antipatico....e credo che si ripresenterà ancora..
    cmq tu sei sempre bravissimo... :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
    domanda.:alex ci sarà anche nel prossimo capitolo..???
    eva lo dirà a marco e finalmente sarà rissa tra i due... :17: :17: :17: :17:

    cmq bravissomoooo :101:
     
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  7. ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 21/11/2009, 23:12)
    CITAZIONE (marek @ 21/11/2009, 18:41)
    bravo jhon.il racconto si è chiuso con una scena degna di un film horror.aspetto il seguito.

    Eh eh, e il peggio ancora deve venire marek..... :106: :106: :106: :17: Vediamo dunque che è successo dopo la scena da film horror con la quale si è chiuso il primo capitolo: il ritorno del nostro amatissimo Gamberone.... per quale motivo Alex si sarò rifatto vivo a casa Cesaroni due anni dopo il matrimonio pagliacciata saltato all'ultimo minuto....?? Buona lettura a tutti (cioè, si fa per dire.... un intero paragrafo lo passerete insieme al Gamberone.... :255: :255: :255:


    Eva, sospirando e passandosi una mano tra i capelli: "Alex..... Che..... Che cosa ci fai qui....?"
    Alex, sorridendo leggermente: "Scusa se ti disturbo.... Ma avevo bisogno di parlare con qualcuno.... e tu sei la prima persona che mi è venuta in mente.... "
    Eva, sorpresa: "La prima che ti è venuta in mente.....?? Alex..... Qualunque sia il tuo problema.... credo di non essere la persona più indicata con la quale parlarne.... "
    Alex, scuotendo la testa: "Senti, lo so che non ti aspettavi di vedermi e che sono venuto senza nessun preavviso... e mi dispiace... però devo assolutamente parlare con te.... Tu sei l'unica persona che mi può aiutare.... "
    Eva, sospirando: "Io non posso fare niente per te.... Mi dispiace se hai qualche problema, ma sono sicura che riuscirai a risolverlo benissimo anche senza di me.... Se non ricordo male avevi un sacco di amici a New York.... e James.... perchè non ti rivolgi a lui....??"
    Alex, ridendo e scuotendo la testa: "Credimi.... sono molti meno di quelli che tu possa pensare.... Lo sai Eva, gli amici hanno il brutto vizio di voltarti le spalle quando tu hai bisogno di loro.... o quando non hai più niente da offrirgli in cambio.... "
    Eva osservò un attimo la barba incolta, i capelli lunghi e scarmigliati, il giubbotto di pelle mezzo scucito. Guardandolo ebbe l'impressione che non fosse particolarmente lucido.
    Alex: "Per favore, fammi entrare un attimo.... solo un attimo..... Poi ti prometto che me ne vado.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No senti.... in questo momento non è proprio il caso...... "
    Alex: "Ma è una cosa urgente.... non posso aspettare..... Ti prego, almeno cerca di ascoltarmi.... "
    Eva, sospirando: "E va bene.... però non qui..... Mi metto una giacca e arrivo.... Tu aspettami qui, per favore..... "
    Alex, annuendo: "Va bene.... ti aspetto qui..... "
    Eva rientrò in casa accostando la porta. Rimase per un attimo in piedi, davanti all'entrata, alzando gli occhi al cielo e cercando di capire cosa avesse spinto la persona che due anni prima aveva lasciato all'altare a ripresentarsi davanti alla porta di casa sua. Scosse la testa e afferò dall'attaccapanni il suo giubbotto viola, affacciandosi in cucina.
    Gabriella, alzando lo sguardo: "Ah Eva... meno male che sei arrivata.... Devi aiutarmi con questa ricetta perchè proprio non me la ricordo.... Tua madreaveva detto che me la lasciava sul tavolo ma poi deve essersene dimenticata.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Trattandosi di cucina non credo ti sarei di grande aiuto.... esco un attimo.... "
    Gabriella: "Come esci....?? E mi lasci così, con il pranzo tutto da preparare....?? Hai idea delle storie che farà Cesare se tornando a casa non troverà tutto pronto.... già stamani non ha fatto altro che lamentarsi..... "
    Eva: "Tranquilla nonna... sono sicura che te la caverai benissimo.... ora però devo scappare.... Tanto sarà questione di pochi minuti.... "
    Gabriella: "Ma si può sapere dove vai così di fretta....?? Non avevi detto che questa settimana non lavoravi....??"
    Eva: "Non è per lavoro.... è.... un'amica.... Era lei alla porta... vuole fare quattro chiacchiere con me da sola.... "
    Gabriella: "Vabbè falla entrare, no...?? Parlate sul divano in soggiorno.... magari la inviti anche a pranzo da noi..... "
    Eva: "Non credo che la mia amica sia dell'umore giusto.... il tempo di accompagnarla al bar all'angolo e di prendere qualcosa e torno subito.... mi raccomando il pranzo.... non vorrai far aspettare zio Cesare.... "
    Gabriella, gesticolando: "Per carità, non sia mai detto che dovesse perdere due etti per aver aspettato il pranzo dieci minuti di troppo... "
    Eva la salutò con un cenno della mano e poi uscì a passo svelto, richiudendo la porta dietro di se e rivolgendosi ad Alex.
    Eva, sospirando: "Vieni, andiamo.... Però solo cinque minuti... va bene....? Cinque minuti.... "
    Alex, annuendo: "Si, certo...... "
    Eva oltrepassò velocemente il giardino richiudendo il cancello dietro di se, e poi si incamminò sul marciapiede seguita a breve distanza da Alex.


    Bar Di Matteo, alla Garbatella, pochi minuti dopo.....

    Il barista si avvicinò con il vassoio in mano e posò prima una tazzina da caffè e poi un bicchiere di liquore sul tavolino.
    Eva, alzando una mano: "Ah scusa.... senti, il mio amico si è confuso prima... ha ordinato un bicchiere di vodka ma ora ha cambiato idea.... non è che lo potresti cambiare con un'altra tazzina di caffè....??"
    Alex, sorpreso: "Veramente io..... "
    Eva, interrompendolo: "Si infatti... lui è astemio.... non riesce a reggere niente che sia più forte di un bicchiera di spuma... "
    Il barista, sorridendo: "Va bene, non c'è nessun problema.... Le porto subito il caffè...... "
    Eva, annuendo: "Grazie... grazie mille..... e ci scusi.... "
    Il barista, allontanandosi con il vassoio in mano: "Si figuri..... "
    Alex, voltandosi un attimo verso il bar: "Scusa perchè gli hai fatto riportare indietro la vodka....?? Guarda che non mi ero sbagliato ad ordinarla.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non ti sembra di aver già bevuto abbastanza per oggi...???"
    Alex, sorpreso: "Cosa....?? Ma di che stai parlando.....??? Guarda che ti sbagli.... Non ho bevuto neanche un goccio.... "
    Eva, annuendo: "Si infatti... ti sei attaccato direttamente alla bottiglia.... si sente lontano un miglio che sei ubriaco fradicio.... Quante bottiglie hai bevuto...?? Una... due.... "
    Alex, sbuffando: "Senti, non ti ho cercata per farmi fare un'altra predica.... quelle che mi hanno fatto fino a ieri i miei carissimi amici a New York sono più che sufficienti....."
    Eva: "A quanto pare non molto.... Comunque hai ragione, sono cose che non mi riguardano.... Però ti sarei grata se mi dicessi per quale motivo sei tornato a cercarmi due anni dopo quello che è successo.... "
    Alex, annuendo: "Si, stai tranquilla.... Non ti farò perdere tanto tempo.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non è per quello Alex.... però ammetterai che la situazione è un po' imbarazzante... noi ci siamo già detti tutto quello che dovevamo dirci... "
    Alex: "Beh, non è che abbiamo parlato poi molto.... "
    Eva: "Ma quello che ci siamo detti era più che sufficiente a capire che le cose tra me e te non potevano funzionare.... E lo sai perchè...? Perchè io e te non eravamo innamorati... Stavamo insieme soltanto perchè di mezzo c'era quella bambina che noi credevamo nostra... Senza di lei tu non saresti mai tornato a Roma per cercarmi.... e io certo non sarei mai tornata a vivere con te.... Pensavo che in tutto questo tempo tu queste cose le avessi capite.... "
    Alex: "Si si.... certo che le ho capite... Magari un po' troppo tardi ma le ho capite.... Non è per questo che sono venuto... "
    Eva: "E allora perchè....??"
    Il barista si avvicinò di nuovo al tavolino e porse ad entrambi una tazzina di caffè. Eva lo ringraziò con un sorriso e poi aspettò che Alex cominciasse a parlare.
    Alex, bevendo lentamente il suo caffè: "Ho bisogno di aiuto Eva... e non so a chi altri rivolgermi se non a te... "
    Eva, sorridendo leggermente: "Certo per te non deve essere molto confortante l'idea di non poterti rivolgere ad altri se non alla tua ex fidanzata.... Perchè non ne hai parlato ai tuoi amici americani.... a James, per esempio.... "
    Alex, sorridendo e scuotendo la testa: "Eh eh... sai, è straordinario quanto poco tempo ci mettano i tuoi "amici" a voltarti le spalle quando le cose non vanno più per il verso giusto.... Quando sono tornato a New York ero distrutto.... ho cercato di riprendere il mio vecchio lavoro al ristorante, ma non avevo più stimoli, non avevo più ambizioni. Ero distratto, sbadato, e spesso e volentieri sbagliavo mentre stavo sui fornelli. Dopo un paio di mesi la direzione dell'albergo mi ha gentilmente invitato a farmi da parte, perchè non ero più abbastanza produttivo... "
    Eva: "Mi dispiace.... davvero..... "
    Alex: "Si, anche a me è dispiaciuto... ma non mi sono perso d'animo.... Ho cercato lavoro un po' dappertutto, ma non sono più riuscito ad arrivare ai piani alti.... sai, quelli che fino a due mesi prima mi stringevano la mano e mi invitavano ai cocktail privati si erano raccomandati a tutti i loro colleghi di non assumermi più, perchè secondo loro uno come me non meritava di togliere posti così importanti a gente molto più brava e molto più competente... In realtà volevano soltanto farmela pagare per un paio di figuracce che gli avevo fatto fare con dei clienti importanti... e probabilmente non avevano neanche tutti i torti... io in quel momento non ero più in grado di fare bene il mio lavoro... E allora mi sono adattato a compiti un po' meno ambiziosi.... Ristoranti a due stelle, pizzerie, pub.... Anche qualche mensa pubblica.... Certo, non erano i Grand Hotel ai quali mi ero abituato in questi anni, ma il lavoro non mancava e nonostante tutto me la sono passata abbastanza bene negli ultimi due anni. Almeno sul piano finanziario. Su quello personale... beh, lasciamo perdere.... in fondo non è così importante.... "
    Eva: "Certo che è importante.... Ma non ti devi preoccupare.... Tu sei giovane, hai trent'anni e una vita intera davanti a te.... sono sicura che là fuori da qualche parte c'è la persona giusta per te, quella che ti renderà felice.... "
    Alex: "Può darsi.... Anche se mi ci vorrà un bel po' di tempo prima di poter ricominciare a cercarla.... due anni fa ero sicurissimo di averla già trovata... "
    Eva: "Si, lo so.... Ed è stata anche colpa mia.... Io sapevo bene quello che volevo... ma non avevo il coraggio di affrontare la verità... Con quella pancia mi sentivo troppo fragile.... In questi due anni ho chiesto tante volte scusa a Marco per tutto quello che non avevo fatto, e per tutto quello che non ero mai riuscita a dirgli prima che nascesse la bambina... Beh penso di dover chiedere scusa anche a te... in un certo senso è come se ti avessi preso in giro, anche se non ne avevo nessuna intenzione... Io sono tornata da te solo perchè tu eri il padre di mio figlio.... e avevo accettato di sposarti per la stessa ragione, anche se in realtà non ti amavo.... Dovevo avere il coraggio di dirti la verità, ma non l'ho fatto.... in quel momento pensavo soltanto a quello che credevo fosse il meglio per il mio bambino.... Ho ignorato i miei sentimenti.... e ho fatto del male a te, a me e Marco.... Vorrei tanto tornare indietro e cancellare tutti gli errori che ho fatto in quel periodo, ma purtroppo non è possibile.... so che sei stato male dopo tutto quello che successe.... ma credimi Alex, saresti stato molto peggio se ti fossi reso conto che io e te non eravamo fatti per stare insieme quando già eravamo sposati... e non sarebbe stato peggio solo per te, ma anche per me.... e per lei, soprattutto.... Quello che stavamo facendo su quell'altare era sbagliato, era una menzogna.... non potevamo andare fino in fondo.... e io non l'avrei fatto..... anche se non mi si fossero rotte le acque all'improvviso.... Avevo già deciso che non avrei detto di si.... "
    Alex, annuendo: "Lo so.... Me ne ero accorto sull'altare, ma come sempre ho fatto finta di non vedere.... E ho pensato bene di accompagnarti in sala parto.... "
    Eva, sospirando: "Si, me lo ricordo... Mi dispiace che tu sia venuto a saperlo in quel modo.... Non sarebbe dovuto succedere.... "
    Alex, scuotendo la testa: "Acqua passata.... C'è voluto un po' di tempo, ma alla fine sono riuscito a superarlo.... In questo momento ho un problema molto più urgente che dimenticare il passato.... "
    Eva: "Che problema....??"
    Alex: "Due mesi fa ho incontrato un vecchio amico.... il proprietario di uno dei locali più famosi di Manhattan... lo hai conosciuto anche tu, all'inaugurazione del mio ristorante a New York.... anzi, del tuo ristorante.... quello che portava il tuo nome.... "
    Eva, annuendo: "Si si, ho capito di chi parli.... Fu uno dei più grandi estimatori dei tuoi piatti naif... oltre che delle mie gambe, ovviamente.... "
    Alex, sorridendo: "Si, Mike è un tipo un po' eccentrico, ma è uno che nel suo lavoro ci sa fare come pochi altri.... Mi disse che stava cercando qualcuno per rilevare tutta la sua vecchia attività, visto che lui aveva pensato di aprire un locale molto più grande ai Queen.... Era anche disposto a vendere a un prezzo più basso di quello di mercato se fosse stato sicuro di affidare il suo vecchio locale in mani esperte e fidate... E mi ha chiesto se per caso io non fossi interessato a quell'affare.... "
    Eva: "Ah.... e tu che gli hai risposto....??"
    Alex: "Beh, che ero molto interessato.... un locale del genere a Manhattan è sempre stato il mio sogno nel cassetto.... Certo, prima di pronunciarmi dovevo sapere per quanto aveva intenzione di vendere tutto.... Mi ha detto che sarebbe disposto a cedere l'intera attività, ristorante, bar, pizzeria, sala da ballo... per un milione e mezzo di dollari.... "
    Eva: "Un milione e mezzo....?? Beh, per un'attività come quella non è certo tantissimo..... "
    Alex: "No infatti.... ma per me una cifra del genere non è certo uno scherzo.... Ho fatto due conti.... anche mettendo insieme tutti i miei vecchi risparmi e il ricavato della vendita del nostro vecchio ristorante di New York potevo arrivare al massimo a 800mila euro.... gli ho chiesto se poteva venirmi un po' incontro con il prezzo, ma sotto un milione e trecentomila dollari non è voluto scendere... Insomma, a conti fatti mi manca ancora mezzo milione di dollari per arrivare alla somma necessaria per rilevare tutta l'attività.... "
    Eva: "Accidenti, mi dispiace... Hai provato a chiedere un prestito in banca....??"
    Alex: "Certo che ci ho provato.... ma in questo momento non ho uno stipendo fisso, e la mia casa di New York non è certo sufficiente a coprire la garanzia per una somma come quella.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Poteva essere una grande occasione per te.... Non c'è proprio niente che si possa fare.....??"
    Alex: "Mike è sceso fin troppo nel prezzo di vendita... sarebbe difficile convincerlo a scendere ancora di più di quanto già non ha fatto.... Considera che un'attività come la sua già per questa cifra è praticamente regalata.... Certo... se riuscissi a trovare subito anche la metà di quella somma potrei anche convincere la banca a concedermi un prestito, e potrei chiudere l'affare con Mike in cinque minuti... lui ha già detto che sarebbe felicissimo di affidare a me il suo vecchio locale ed è disposto anche ad aspettare qualche settimana.... ma certo non aspetterà in eterno.... "
    Eva, sospirando: "Quindi ti servirebbero più o meno duecentocinquantamila dollari, se non ho capito male....?"
    Alex: "All'incirca duecentomila euro.... Il resto lo potrei coprire tranquillamente offrendo in garanzia la mia casa di New York, sarebbe più che sufficiente.... "
    Eva: "E tu hai pensato di chiedere questi soldi a me..... vero....??"
    Alex, scuotendo la testa: "Eva, credimi.... Non sai quanto mi sia costato venire fino a Roma, rivederti, parlare con te dopo tutto quello che c'era stato fra noi.... Ma questa potrebbe essere la svolta della mia vita, quella che ho sempre aspettato da quando ho iniziato a fare questo lavoro.... Potrei fare talmente tanti soldi che quei duecentomila euro tra neanche un anno potrebbero sembrarmi quasi come delle noccioline.... "
    Eva: "Potrebbero.... se il locale fosse un successo.....Ma che succederebbe se le cose invece non andassero così bene come immagini....??"
    Alex: "Ma dai Eva.... è il locale più importante e più conosciuto di mezza New York.... i soldi che ha fatto fare a Mike negli ultimi dieci anni non riesce a contarli nemmeno lui.... è un affare incredibile, e a un prezzo bassissimo per giunta.... Occasioni come queste capitano soltanto una volta nella vita, se sei fortunato.... E a me è capitato adesso.... io non ti sto chiedendo un'elemosina... ti sto chiedendo di diventare socia alla pari di questa nuova attività..... "
    Eva, sorridendo: "Beh, ti ringrazio molto per la fiducia ma onestamente non credo che sia proprio il mio campo.... "
    Alex: "E allora....?? Che importanza ha....?? Tanto tu non dovrai fare proprio niente.... a parte versare la tua parte di denaro.... quando poi io avrò versato la mia saremo noi a rilevare tutto il locale... non io, noi.... e da quel momento in poi una parte degli utili che metterà insieme alla fine dell'anno il locale sarà sempre destinata a te.... sempre e comunque.... E ti garantisco che tra meno di tre anni avrai recuperato tutto i soldi che avevi investito, con gli interessi.... Andiamo Eva, non puoi rifiutare una proposta del genere..... "
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Alex... io sono molto lusingata dal fatto che tu abbia pensato a me, davvero.... Però credimi.... questo è il momento meno indicato nel quale tu potessi farmi una richiesta del genere.... Forse tu non lo sai ma io tra una settimana mi sposo.... "
    Alex, ironico: "Ah.... spero che il finale sia leggermente diverso da quello dell'ultima volta.... Povero Marco, mi dispiacerebbe tanto per lui se tu all'ultimo momento dovessi scoprire qualche altro amore nascosto.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Senti.... io vorre tanto aiutarti, credimi.... Ma in questo momento proprio non ce la faccio..... Già abbiamo dovuto affrontare un sacco di spese negli ultimi tempi.... adesso il matrimonio, che anche se abbiamo deciso di farlo senza troppe cerimonie è sempre una spesa considerevole.... Purtroppo io non posso aiutarti..... Perchè non provi a parlarne con mio padre....?? Forse lui potrebbe anche essere interessato a un affare del genere.... "
    Alex: "Beh, non credo che si rifiuterebbe di darti una mano se fossi tu a chiederglielo.... "
    Eva: "Io a mio padre ho già chiesto un mucchio di cose in questi anni... e lui mi ha sempre accontentato.... Ma non gli ho mai chiesto del denaro, mai.... Se mi ha dato qualcosa è perchè lui ha voluto darmela, e non certo perchè io glel'ho chiesto.... Mi dispiace Alex.... chiedimi qualunque altra cosa.... ma non questa.... "
    Alex, sorridendo leggermente: "Capisco.... la mia vita per te non conta assolutamente niente.... Non ha mai contato niente, neanche quando stavamo insieme... come quando riuscisti a convincermi a non accettare l'offerta di tuo padre di andare ad aprire un ristorante a Milano.... E io che pensavo che tu fossi preoccupata perchè da quel momento in poi non avresti potuto passare più molto tempo insieme a me... mentre tu eri soltanto preoccupata dal fatto che se fossimo andati a Milano ti saresti allontanata troppo dal tuo grande amore... Di me, della mia vita, della mia carriera a te non è mai importato assolutamente niente... hai pensato sempre e solo a te stessa... !!"
    Eva, annuendo: "Si è vero Alex... in quei momenti pensavo solo a me stessa.... Però non sono stata l'unica a farlo.... Tu a cosa pensavi quando te ne sei andato di casa dopo avermi sentito dire che ero incinta....?? Quando mi hai lanciato addosso quel telecomando....??? A che pensavi tu Alex.....??? Pensavi a me forse.... pensavi a me....???"
    Alex: "Io ci sono tornato da te... perchè mi ero accorto di aver sbagliato, e volevo rimediare.... Ho fatto di tutto per rimediare... ho venduto tutto quello che avevo a New York, ho cercato una casa qui a Roma, mi sono cercato un lavoro... ho cercato di ricominciare tutto da zero, ho rifiutato un'offerta da tuo padre che per me sarebbe stata un vero affare... Io ho cercato di rimediare Eva... a quell'errore che feci a New York.... e tu invece... quand'è che rimedierai a tutte le balle che mi hai detto dopo che sei tornata a vivere con me....??"
    Eva: "Cosa vuoi, un risarcimento danni.....?? Mi dispiace se tutto quello che è successo due anni fa ti ha fatto perdere il tuo lavoro... Io con te ho sbagliato moltissimo....e non solo con te... Però la colpa non è stata tutta mia.... Tu pensavi che l'amore e l'affetto si potesse comprare con una casa a Roma....?? Che tutto quello che era successo nei sette mesi precedenti potesse essere cancellato da quella sceneggiata che facesti in camera mia.... quando mi portasti quel regalo che avevi anche avuto la faccia tosta di farti preparare da Marco.....??? Tu Alex non ci sei mai stato.... mai.... Sei tornato soltanto quando ti ha fatto comodo.... Ma io per tutta la gravidanza ero da sola.... Anzi, ero con il vero padre di mia figlia.... lui si,mi è stato accanto e mi ha aiutata molto più di quanto non avrebbe fatto un marito.... e non mi ha chiesto niente in cambio.... Quando ti ha rivisto tornare poteva urlare, arrabbiarsi, sbattere i pugni sul tavolo... e invece non ha fatto niente.... Si è messo da parte ed è stato zitto anche quando mi ha visto fare la più grande idiozia di tutta la mia vita.... Questo è amore Alex.... è quello che tu non hai mai provato in tutta la tua vita per nessuno.... Tranne che per te stesso.... "
    Alex, guardandola negli occhi: "Io ti amavo Eva...... "
    Eva: "No Alex... tu non amavi me.... amavi l'amore che tu credevi io provassi per te.... Solo questo amavi.... Ma tu non mi hai mai conosciuta.... Non mi hai mai chiesto come stavo, a cosa pensassi, cosa avessi dentro in quel periodo.... Tu pensavi soltanto a lavorare, a cucinare... a metterti a letto la sera accanto a me.... Ma amare è molto più di tutto questo.... Tu mi volevi accanto a te perchè io ti facevo sentire meno solo.... è per questo che sei tornato a cercarmi.... "
    Alex: "E questo ti fa dormire meglio la notte Eva.....?? Pensare questo ti aiuta a dimenticare tutti i tuoi sensi di colpa.... ???"
    Eva: "L'unico rimpianto che ho è di non averti detto la verità quando ti ho rivisto alla porta di casa mia... e di essermi fatta trascinare da quello che mi stava succedendo in quel periodo.... Ma nient'altro.... La scelta che ho fatto la rifarei un altro milardo di volte e poi ricomincerei da capo.... perchè è stata la più giusta di tutta la mia vita.... magari un po' tardiva, ma sicuramente la più giusta...."
    Alex: "Mi fa piacere che tu sia stata bene in questi anni... Purtroppo però a me non è andata altrettanto come a te.... Sai, non c'era nessun'altra ad aspettarmi dopo che tu hai deciso di piantarmi sull'altare.... Dopo che tu mi hai preso in giro per dei mesi facendomi credere una cosa che invece non era vera... "
    Eva, scuotendo la testa: "Se stai cercando di farmi sentire in colpa per tutto quello che ti ho fatto puoi anche smetterla.... sono due anni che mi sento in colpa.... Verso di te, verso la mia famiglia.... verso Marco..... Ma questo non ti autorizza a venire qui e pretendere da me che io ti presti mezzo miliardo per rilevare un'attività che potrebbe anche rivelarsi un fiasco colossale, visto che tu..... "
    Alex: "Visto che io cosa....?? Visto che sono sempre ubriaco.....???"
    Eva: "Sicuramente questo non avrà contribuito a migliorare la tua reputazione nell'ambiente... scommetto che ti hanno cacciato dal tuo vecchio ristorante perchè quando a lavoro eri nelle stesse condizioni in cui sei adesso.... Non mi sorprende che tu gli abbia fatto fare delle pessime figure.... "
    Alex, alzandosi in piedi: "Eh già.... hai ragione, ero sempre ubriaco.... E lo sai perchè....?? Perchè non riuscivo a dimenticare tutto quello che era successo.... mi rivedevo ancora lì, su quell'altare... il giorno più bello di tutta la mia vita... e mi rivedevo fuori dalla Chiesa, a sorreggerti mentre avevi le doglie... e in ambulanza, a tenerti la mano per farti sentire che ero vicino a te anche in quel momento.... E in quella sala parto, quando io ero accanto a te, e tu mi hai guardato per qualche secondo... e mi hai chiamato Marco.... "
    Eva abbassò lo sguardo, sospirando, mentre Alex si avvicinò a lei.
    Alex: "Io volevo costruire tutta la mia vita attorno a te e alla nostra famiglia... e tu hai distrutto tutto nel breve spazio di poche parole... I miei sentimenti, i miei sogni, le mie speranze.... e poi anche il mio lavoro.... Mi hai chiesto se volessi un risarcimento danni.... Ebbene si, lo voglio.... lo pretendo, dopo tutto quello che mi hai fatto.... E non andrò via di qui fin quando non avrò avuto quello che mi spetta da te.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Tu mi stai chiedendo una cosa che io non ti posso dare, e tu lo sai..... "
    Alex: "E perchè no.....?? Tuo padre ti ha lasciato una fortuna tutta per te.... tre milioni, se non ricordo male.... Cosa vuoi che siano per te duecentomila sporchi e miseri euro.... ?? E poi si tratta solo di un prestito... te l'ho già detto che appena potrò di restituirò tutto fino all'ultimo centesimo.... "
    Eva: "Quei soldi sono per la mia famiglia, per mia figlia.... per il suo futuro.... Io non ho mai toccato un centesimo di tutto quello che mi ha lasciato mio padre, e non ho intenzione di farlo per prestare dei soldi a una persona che cerca di approfittarsi di quello che c'è stato fra noi per estorcermi del denaro..... "
    Alex: "Io non ti sto estorcendo niente.... ti ho solo proposto un affare molto vantaggioso.... "
    Eva: "No, tu stai cercando di ricattarmi.... Vuoi farmi sentire in colpa per averti rovinato la vita e pretendi che io ti risarcisca per tutto quello che ti ho fatto perdere.... Ma la colpa non è stata soltanto mia Alex.... ricordatelo.... Abbiamo sbagliato in due, e non è giusto che tu te la prenda soltanto con me.... Dovresti prendertela anche con te stesso..... "
    Alex: "Certo che me la prendo con me stesso.... Me la prendo per non aver capito subito che mi stavi prendendo in giro.... come mi hai preso in giro per tre mesi quando eravamo insieme a New York senza mai dirmi quello che era successo con Marco... tu mi hai sempre preso in giro... mi hai usato soltanto come un ripiego quando la tua prima scelta non era più disponibile... Questa è la verità.... E tu lo sai benissimo.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No Alex, non è così.... Io non ti ho mai voluto ferire... ho sbagliato, è vero, ma non avevo intenzione di farti del male.... "
    Alex: "Se fosse vero non avresti aspettato il giorno del matrimonio per dirmi in faccia che non mi amavi... la realtà è che di me non te n'è mai fregato niente Eva... niente..... E non te ne frega niente neanche adesso.... "
    Eva, alzandosi in piedi e scostando la sedia: "Non abbiamo più niente da dirci Alex... ammesso che ne abbiamo mai avuto... Mi dispiace, ma dovrai cercarli da qualche altra parte i soldi che ti servono.... da me non avrai neanche un centesimo.... "
    Alex prese la sedia e la scaraventò addosso ad un altro tavolo, fortunatamente vuoto, con tutti i clienti che si voltarono contemporaneamente per vedere cosa stava succedendo.
    Alex: "Quei soldi non sono neanche un centesimo di quello che tu mi dovresti dare per tutto quello che io ho fatto per te... il mio ristorante, la casa a Roma, la mia carriera, il mio lavoro.... Ti sei presa tutto senza mai darmi niente in cambio, maledetta.... !!!"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Distruggere questo bar non ti servirà a niente.... Tu da me non avrai neanche un soldo... E la sai una cosa.... " Si avvicinò a lui guardandolo negli occhi: ".... se invece che cercare di ricattarmi quei soldi me gli avessi chiesti, io avrei anche potuto cercare d'aiutarti... ma così no.... Tu stai solo cercando di scaricare su di me tutti i tuoi sensi di colpa... Dai a me la colpa di tutto quello che è successo, ma sai benissimo che non è così... Non sei cambiato per niente Alex... sei quello che sei sempre stato.... un egoista..... E io non voglio avere più niente a che fare con uno come te... Ti auguro buona fortuna.... e spero di non rivederti mai più.... "
    Eva si voltò e si allontanò a passo svelto sotto lo sguardo attonito di tutti i clienti, mentre Alex la guardava stringendo i pugni. Alex: "Eva..... Eva, torna qui..... Non puoi lasciarmi in questo modo..... Eva.... !!!!"
    Eva, senza voltarsi: "Non ti sto lasciando.... Ti ho già lasciato due anni fa, per fortuna.... "
    Il proprietario del bar uscì dalla porta seguito da due baristi e si avvicinò ad Alex furibondo: "Ehi, spaventapasseri.... Credi di stare a casa tua o a casa dei tuoi amici deficienti....?? Ti consiglio di levarti subito dalle balle se non vuoi che chiami la polizia e ti faccia sbattere dentro, oltre a farti pagare i danni... " Prese una sedia e gliela rivolse contro: "..... e se fossi in te non me lo farei ripetere un'altra volta.... "
    Alex scosse la testa, furioso e rassegnato, e si allontanò dal locale a testa bassa.
    Eva svoltò all'angolo della strada e si appoggiò un attimo al muro, socchiudendo gli occhi e sospirando. Si passò una mano tra i capelli e alzò gli occhi al cielo, chiedendosi se quella sarebbe stata davvero l'ultima volta in cui le sarebbe capitato di rivedere il suo ex fidanzato.



    Rock Studio, 6 dicembre, ore 14.00


    Marco aprì la porta ed entrò nel locale, guardandosi intorno. Alzò lo sguardo e vide Franco e Simona che erano seduti all'ultimo tavolo, e Walter che stava armeggiando con un bicchiere accanto al bancone.
    Simona, voltandosi verso di lui: "Walter.... deve continuare ancora molto questo balletto.... ??"
    Walter: "Finchè non avrò perfezionato la mia nuova, grandissima, straordinaria invenzione.... "
    Simona, sospirando: "Ah si.... e quale sarebbe.....??"
    Walter: "Come, non lo sai...?? Ormai se ne parla praticamente in tutti i locali della città.... Il Second Baman Freestyle.... il grande successo della prossima stagione..... "
    Simona: "Io se fossi in te penserei a un posto decente dove festeggiare l'uscita del nuovo cd... dopo le ultime due buche che m'hai dato mi sembra proprio il minimo.... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Io....?? Ma di che stai parlando...???"
    Simona: "Per non parlare delle figuracce che mi hai fatto fare negli ultimi tempi... "
    Walter, scuotendo la testa: "Che ingratitudine oh.... è proprio vero che le donne non s'accontentano mai di nulla.... "
    Marco, avvicinandosi a loro: "Specialmente quando dovrebbero accontentarsi di una serata passata al ristorante in centro in compagnia del cameriere ultrasettantenne... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Oh, ma che ti ci metti pure te....?? Mica è colpa mia se papà cercando Frosinone è finito a Castellammare di Stabia.... ho dovuto lavorare tutta la notte... e non è neanche servito a qualcosa, visto che senza quei pezzi di ricambio le macchine non le ho manco riparate.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Tranquillo.... Simona lo sa che sei un lavoratore instancabile.... "
    Simona, ridendo: "Come no.... guardalo, è stanco morto a forza di fare l'imitazione al giocoliere del circo equestre... "
    Walter, guardando Marco: "Le donne.... che delusione Marcolì.... beato te che.... "
    Simona, voltandosi verso di lui: "Beato lui..... perchè.....?? Cos'è che stavi per dire.....??"
    Walter, gesticolando: "No, dicevo.... beato lui.... che si sta per sposare.... "
    Marco, dubbioso: "Non vedo il nesso logico... ma va bene lo stesso.... "
    Walter, dandogli una pacca sulla spalla: "Oh ma la fai finita.... ?? Quella già sta nervosa per conto suo.... se te ce metti pure te allora stamo freschi.... "
    Marco, sedendosi al tavolo: "Signori.... ho una grande notizia da darvi..... "
    Walter: "Ti sposi in bottiglieria.... "
    Simona prese una nocciolina e gliela tirò in testa lanciandogli un'occhiataccia.
    Walter, massaggiandosi la fronte: "Ahi... ma che ho detto.....???"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Finalmente sono riusciuto a trovare un titolo per il nuovo album..... "
    Franco, alzando lo sguardo: "Oh, finalmente..... Bravo..... Te lo dicevo che era solo questione di tempo.... Ce l'avevi dentro, come le tue canzoni.... E che hai scelto alla fine....??"
    Marco: "Il titolo di una delle canzoni del nuovo album.... Oltre l'orizzonte..... Mi sembrava il più appropriato viste le cose di cui parlano le canzoni... e il momento in cui le ho scritte.... "
    Franco, annuendo: "Sono d'accordo, è veramente molto bello.... e molto azzeccato..... Tu che ne dici Simona.....??"
    Simona, sorridendo: "E che devo dire....?? Ovunque andrai..... Oltre l'orizzonte...... Mi sembra proprio che nella scelta dei titoli il nostro cantautore se la cavi benissimo anche da solo.... "
    Marco, rivolgendosi a Franco: "Pensi che ce la facciamo a lanciare il disco prima di Natale....?"
    Franco, annuendo: "Certo che si... Il tempo di sistemare gli ultimi dettagli e tra un paio di settimane potremo fare un lancio in grandissimo stile... Oggi mi ha telefonato il produttore di uno show musicale su MTV.... mi ha detto che ti vorrebbero in trasmissione per cantare in anteprima gli inediti del tuo nuovo album..... "
    Marco, sgranando gli occhi: "In televisione.....???"
    Franco: "Eh, in televisione....?? Non dirmi che ti vergogni.... ti sei esibito davanti a settantamila spettatori allo Stadio Olimpico.... che vuoi che sia cantare davanti alle telecamere.....??"
    Marco, sorridendo: "Eh, ho capito.... ma dietro a quelle telecamere ci sono milioni di spettatori.... non mi sono mai esibito in diretta tv.... "
    Franco, mettendogli una mano sulla spalla: "E vabbè, questa è la volta buona che cominci... Ti assicuro non c'è niente di diverso dalle emozioni che provi quando sali su quel palco accanto al bancone e ti metti a cantare per i nostri clienti.... "
    Marco, sospirando: "Se lo dici tu.... "
    Franco, sorridendo: "Ma si, stai tranquillo.... Allora posso dare la conferma al produttore della MTV che tu sarai ospite della trasmissione....."
    Marco: "Si va bene... Però non se ne parla prima del venti di dicembre.... cioè prima della fine del mio viaggio di nozze.... Intesi....???"
    Franco, annuendo: "Certo certo, non ti preoccupare.... E poi non vorrei far arrabbiare troppo tua moglie.... "
    Marco, ridendo: "Sarà meglio per te.... "
    Franco, ridendo e scuotendo la testa: "Allora, a che punto siamo con i preparativi....??"
    Marco: "Ah non lo so... dovresti chiedere a casa.... Credo che neanche i reali d'Inghilterra avessero tutta 'sta gente ad occuparsi del loro matrimonio... si sono mobilitati tutti.... è tornata pure Gabriella dalla campagna.... "
    Walter, ridendo: "Immagino che non vi sarete neanche accorti della sua presenza.... "
    Marco, lanciandogli un'occhiataccia: "Si si, fai lo spiritoso.... Tanto caro mio è questione di tempo.... e ci sarai te al posto mio... con Ezio che cercherà di organizzarti il pranzo di nozze... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Guarda, non me ce fà pensare, che è meglio..... "
    Simona, lanciandogli un'altra nocciolina addosso: "E a cosa non deve farti pensare.... ? Al pranzo di nozze di Ezio o al matrimonio....???"
    Walter: "Vabbè, che domande... al pranzo de nozze.... E al viaggio de nozze... Sarebbe capace d'organizzarcelo in Antartide.... "
    Franco, sorridendo: "Ragazzi io devo scappare.... Lascio il locale nelle vostre mani.... Mi raccomando, quando torno lo voglio ritrovare tutto intero.... Capito Masetti....???"
    Walter, gesticolando: "Ahò, io non ho capito perchè guardate sempre tutti me....!!!"
    Marco, ridendo: "Eh si, un bel mistero..... "
    Simona: "Chissà perchè..... "
    Franco, sorridendo e andando verso la porta: "Ohi Marco... se dopo hai un minuto possiamo rivedere i dettagli della tua partecipazione allo show... "
    Marco, annuendo: "Si magari.... dopo le sei del pomeriggio quando vuoi tu, tanto sono a casa.... Eva deve fare un salto da Irma e non vuole lasciare Marta da sola in casa con Mimmo e Rudy..... "
    Franco: "Va bene Marco, ci vediamo dopo allora.... "
    Marco, salutandolo con la mano: "A dopo.... !!"
    Franco uscì richiudendo la porta dietro di se e Walter saltò giù dal bancone e si appoggiò alla schiena di Marco facendolo quasi cadere della sedia.
    Marco: "Oh... guarda che vorrei arrivarci tutto intero su quell'altare.... "
    Walter, mettendosi a sedere accanto a lui: "Mamma mia oh... me sembra ieri quando Eva è arrivata la prima volta a scuola e ora voi due ve state per sposà... L'ho sempre detto che sarebbe andata a finì così.... "
    Marco, sorridendo: "Che sarebbe iniziata così vorrai dire.... la parte più bella deve ancora venire.... "
    Walter, annuendo: "E che non lo so.... Senti, c'è una cosa che ti volevo chiedere da un po' di tempo.... una cosa un po' personale.... "
    Marco, dubbioso: "E chiedila Walter.... che fai complimenti.... ci conosciamo da quando eravamo più bassi di questo tavolino.... "
    Walter, guardandolo negli occhi: "Ti piacciono le feste....???"
    Marco, sorpreso: "Come....??"
    Walter: "Le feste.... che ne so, le feste di compleanno.... le feste a sorpresa...... "
    Marco, grattandosi la fronte: "Si, certo che mi piacciono.... Oddio, lo sai che a me troppo baccano e troppa gente ammucchiata tutta nello stesso posto non è che mi facciano proprio saltare di gioia..... Preferisco le cose un po' più tranquille... con meno gente.... "
    Walter: "Festicciole tra amici, insomma..... con pochi intimi.... "
    Marco: "Eh infatti... ma perchè questa domanda scusa....??"
    Walter: "No no, niente.... è che tra un po' è il mio compleanno, e allora io e Simona avevamo pensato di organizzare una bella festa quà al Rock Studio.... "
    Marco: "Il tuo compleanno....?? E cominci a organizzarlo ora....?? E' il 23 di marzo..... "
    Walter: "Vabbè, che c'entra.... intanto pensiamo un po' a quello che si può fare, alla gente da invitare.... oh, mica è una cosa facile organizzà una bella festa de compleanno... Bisogna partì per tempo..... "
    Marco: "Giusto.... mi sembra un'ottima idea.... Ma non ti sembra di esagerare un po'.....?? Mancano ancora quattro mesi e mezzo...... "
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "E te ovviamente tra quattro mesi e mezzo ci sarai...... "
    Marco: "Dove....??"
    Walter: "Come dove Marco.... alla festa mia.... qui al Rock Studio..... "
    Marco: "Ah alla festa.... E certo, perchè non dovrei venire....??"
    Walter, annuendo: "Oh bene.... questo volevo sentirti dire.... Che festa sarebbe senza lo sposo.....??"
    Marco: "Si.... magari il 23 marzo già sarò sposato.... "
    Walter: "Eh appunto.... sei già sposato.... più sposo di così'..... "
    Marco, dubbioso: "Senti un po'.... ma non è che mi stai nascondendo qualcosa tu.....?"
    Walter: "Io....?? Ma come ti viene in mente....??"
    Marco: "Mah, non lo so.... Prepari a Natale il tuo compleanno che è Pasqua.... cominci a parlare di feste a sorpresa..... Non è che tu, tuo padre, mio padre, mio zio e qualcun altro state tramando qualcosa alle mie spalle....??"
    Walter: "Ma dai Marco... come ti verranno certe idee in testa.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Beh, ieri sera mio padre mi ha fatto esattamente le stesse domande... Certo, un po' più ingarbugliate ma il senso più o meno era questo.... Che mi devo preoccupare Walter....?"
    Walter: "No, tranquillo.... Te devi pensare soltanto al grande giorno.... Che ormai è vicinissimo è..... E al grande evento televisivo dell'anno... Mi raccomando oh... fatti valere.... "
    Marco, annuendo: "Tranquillo Walter, sarà fatto.... però continuo a pensare che te non me la racconti giusta..... "
    Walter, scuotendo la testa: "Oh te a forza di stà co' una giornalista te stai a prende tutti i suoi vizziacci.....T'ho detto che non c'è niente... Sei te che col matrimonio alle porte sei un po' paranoico, amico mio.... "
    Marco, ridendo: "Dici eh....??"
    Walter: "Eh dico si..... Ma pure la sposa sta nelle tue condizioni....???"
    Marco: "No, per fortuna no.... Anche se..... "
    Simona: "Che cosa....??"
    Marco: "No niente... è che oggi mi sembrava un po' più nervosa del solito.... e distratta, soprattutto.... In tutti questi anni credo sia la prima volta che la vedo veramente distratta da qualcosa.... "
    Walter: "Vabbè oh, c'è da capirla... Sta per sposarsi.... è l'evento più importante di tutta la vita.... E' normale che abbia un po la testa fra le nuvole.... Guardati te.... "
    Marco, dandogli una pacca sulla schiena: "Si, ma lei non è me... E' strano, fino a ieri mattina sembrava tranquillissima... ora invece la vedo molto agitata.... "
    Simona: "Beh, è abbastanza normale Marco... si sta avvicinando il giorno delle nozze.... è martedì..... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Si si, lo so.... e lo capisco.... Però non lo so.... Ieri sera quando siamo andati a dormire ho avuto l'impressione che volesse dirmi qualcosa ma che non ci riuscisse.... Lo so che sembra assurdo.... ma ho avuto proprio l'impressione che mi stesse nascondendo qualcosa.... "
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "Brutti ricordi Marco.... tutto qui..... Insomma, lo sappiamo tutti e due che non è la prima volta che Eva sale all'altare... è normale che siate tutti e due un po' condizionati da questo fatto... Soprattutto lei... in fondo c'era lei su quell'altare insieme a.... hai capito no....??"
    Simona, annuendo: "Walter ha ragione... Con un precedente del genere è normale essere un po' nervosi prima di un matrimonio... anche se questo è il matrimonio che tutti e due avete sempre desiderato.... Stai tranquillo, vedrai che andrà tutto benissimo.... "
    Marco, sorridendo leggermente: "Ma si, forse avete ragione voi.... "
    Walter: "E poi oh... vuoi mettere la settimana prima del matrimonio di due anni fa con questa qui....?? Secondo me due anni fa stavi un pochino più nervoso.... tu che dici....??"
    Marco, ridendo: "Si... giusto un pochino.... "
    Walter, dandogli una pacca sulla testa: "Oh bravo, così si fa.... su con il morale Cesaroni, che a quest'ora tra una settimana te ne starai tutto spaparanzato su una spiaggia alla Canarie... A proposito ma.... la piccola la lasciate a casa....?"
    Marco, sorridendo: "Si, per il bene del villaggio vacanze... Non vorremo altre spese extra dopo quelle del matrimonio, tipo la ristrutturazione di qualche bungalow... con lei è meglio non correre rischi.... "
    Walter, ridendo: "Bella Anitina mia.... hai visto che capolavoro che è venuto fuori grazie a quelle settimane nel magazzino mio....?? La fusione perfetta tra Masetti e Cesaroni.... con l'intelligenza dei Cudicini.... "
    Marco, voltandosi verso di lui: "Praticamente l'erede di Frankestein..... "
    Walter, annuendo: "Si, un po' più carina magari.... per fortuna..... "
    Marco: "Più carina e molto più pericolosa.... ieri s'è messa a fare wind surf sulle scale.... a momenti ci toccava di recuperare zio Cesare in fondo alla buca che stava aprendo sul pavimento quando è tonfato in terra.... "
    Walter, gesticolando: "Un mito è Anitina mia... un mito..... Senti un po', ma non è che la potresti lasciare un po' a me mentre voi due andate a fare i turisti per caso sulle calde spiagge delle Canarie....??"
    Marco, mettendogli una mano sulla schiena: "Walter... Eva non si fida a lasciare Marta da sola per due ore insieme a Mimmo e Rudy... e pensi che riuscirei a convincerla a lasciarla a casa tua, con te che gli prepari le pappine ed Ezio che le canta la ninnananna.....???"
    Walter, guardando prima Simona e poi Marco: "Dici che non ci riesci, eh...??"
    Marco, scuotendo la testa: "Mi sa proprio di no...... "
    Walter: "Peccato.... oh però se ve serve un baby sitter tutto fare io so' sempre disponibile.... "
    Simona, rivolgendosi a Marco: "Si, magari prima insegna a Marta a prepararsi da sola le pappine.... sennò le toccherebbe andare a letto senza cena.... "
    Marco e Simona scoppiarono a ridere, mentre Walter gli guardava sorridendo e scuotendo la testa.



    Chiesa parrocchiale della Garbatella, ore 16.00


    Eva aprì lentamente la porta della Chiesa, entrando in punta di piedi e guardandosi intorno. Accostò la porta e percorse lentamente tutta la Chiesa arrivando davanti all'altare. Mentre si avvicinava alla porta della sacrestia sentì delle voci non proprio tranquille che provenivano dall'interno. Quando aprì la porta della sacrestia sentì chiaramente la voce di Don Saverio che stava discutendo molto animatamente con qualcuno.
    Don Saverio: "Oh, ma che è possibile che un ci s'intenda mai io e te.....?? E t'ho detto che tu me lo devi portà sull'altare... sennò i' che dico quande c'è da recità le letture....?? Che credi che me le ricordi a memoria....?? E c'ho settant'anni Vittorino... e un mi ricordo nemmeno i' che ho mangiato a colazione, e tu mi vo fà ricordà a memoria la seconda lettera di San Paolo Apostolo a' Filippesi.... "
    Vittorino: "E ma Don Luciano le recitava sempre a memoria.... "
    Don Saverio, gesticolando: "Senti nini, ma che ci sei o tu ci fai...?? Don Luciano se la ricordava.... e se la ricordava si, e gli avea trent'anni meno di me... Ma lo sai che mentre te t'andavi a scuola con lo zaino a tracolla io gli ero belle a fà i prete a Santa Croce....??? E son vecchio.... che un vu l'avete visto ancora....??? Via via, andiamo, facciamo alla sverta che c'ho da fà un monte di qui a stasera... sennò gira gira tu mi fai anche fa tardi.... "
    Eva, bussando alla porta: "Ehm... permesso.....??"
    Don Saverio, alzando lo sguardo: "Oh la nostra sposa.... Vieni vieni.... vieni avanti, un'avè paura di questo omaccio... e sembra cattivo ma un fa mica nulla.... "
    Vittorino: "Ah io sembro cattivo, eh....??"
    Don Saverio: "Senti Vittorino.... fai i che tu hai da fa e poi vai a fa una girata.... Che tanto prima di stasera un c'è bisogno di te.... va bene....??"
    Vittorino, uscendo dalla porta: "Va bene padre.... Arrivederci signorina.... "
    Eva, sorridendo: "Arrivederci..... "
    Vittorino, accennando leggermente con la testa verso Don Saverio: "Sia lodato Gesù Cristo..... "
    Don Saverio, infilandosi la tonaca: "E sarà meglio.... Sennò qui mi sa che a me che gli è un gran bordello..... "
    Vittorino uscì dalla sacrestia, alzando lo sguardo al cielo con gli occhi sgranati, mentre Eva non riusciva più a smettere di ridere.
    Don Saverio, voltandosi verso di lei: "Eh.... te tu ridi.... io mica tanto.... E gli è un lavoro di per ridere con questo sacrestano... ma quell'altro prete.... che si chiamava Don Luciano o San Luciano.....?? No perchè per sopportà quello lì e ci vorrebbe giusto i' santo spirito... Vabbè va... lasciamo perdere, gli è meglio... Senti un po', e t'ho chiamato perchè ieri tra una cosa e un'altra ci semo scordati di ragionà degli invitati ai matrimonio.... No perchè ieri mattina s'è fatto du' chiacchiere co' i tu babbo.... Ah no, quello gli è babbo di quell'altro.... Insomma, co ì' Cesaroni.... "
    Eva: "Ah con Giulio..... "
    Don Saverio: "Ecco brava.... e m'ha detto che a questo matrimonio ci dovrebbe esse un monte di gente.... A me e mi va bene ogni cosa... Solo che se c'è di molta gente bisogna mette qualche altra panca in fondo, sennò qui dentro e ci s'entra pigiati come le patate.... "
    Eva: "Ah si certo, ha ragione.... Ma guardi, non deve fare molto caso a quello che sente da Giulio, o da mia madre... sa loro sono abituati a pensare al matrimonio come a un raduno al quale invitare amici, conoscenti, amici dei conoscenti, conoscenti degli amici dei conoscenti e così via.... Comunque non si preoccupi... ci sarà la gente che c'è ad ogni matrimonio, nè più nè meno... "
    Don Saverio: "Ah per me gli è uguale... basta saperlo, e io mi regolo di conseguenza... capisci i che voglio dìre.... "
    Eva, annuendo: "Certo.... Ma non penso proprio ci sia bisogno di mettere altre panche.... Ci saranno le nostre famiglie, i nostri amici.... molti dei nostri vecchi compagni di scuola... Tra l'altro abbiamo anche fissato il matrimonio nel pomeriggio di sabato per non farlo in coincidenza con la messa della domenica... quindi sarà difficile che ci siano più di cinquanta persone.... "
    Don Saverio, annuendo: "E ci staranno un po' pigiucchiati su queste panchine, ma s'adatteranno oh... i che tu vo' fa..... "
    Eva, sorridendo: "Perfetto... Ha bisogno di sapere altro....??"
    Don Saverio: "No no.... io un c'ho più bisogno di nulla.... Te invece.... un tu c'hai bisogno di nulla neanche te....?"
    Eva, sorpresa: "Io.....?? In che senso scusi.....???"
    Don Saverio, sedendosi sulla panca più vicina all'altare: "Senti... e sarò anche vecchio.... però ancora un son proprio rimbambinito... e quande le gente le un mi dicano la verità, io e me n'accorgo ancora.... gli è quarant'anni che fo' i prete, qualche cosa ho imparato.... E te gli è da ieri sera che ti vedo co' i capo sulle nuvole... "
    Eva, un po' imbarazzata: "Beh mi devo sposare tra quattro giorni... mi preoccuperei se non ce l'avessi la testa fra le nuvole..."
    Don Saverio: "Si, codesto gli è vero.... Però te un tu mi sembri emozionata per i matrimonio.... Un lo so, e mi par che tu sia un po' poco convinta di qualche cosa, ma un mi riesce di capire i che.... Senti, siccome l'anno scorso di questi tempi m'è capitata un'altra coppia come te e i' tu' fidanzato... che si volevano sposà.... son venuti fino all'altare e poi la sposa gli ha mollato qui' ragazzino come un baccalà cinque minuti prima delle nozze..... io ora ti chiedo una cosa.... però te rispondimi sinceramente... Che sei sicura di quello che tu stai facendo..... ?? Sicura sicura......?? Un'è che poi quande s'arriva ai dunque e risuccede i' patatracche dell'anno scorso, vero....?? Che m'hanno fatto perde tre settimane a una prova ogni du' giorni e poi un se n'è fatto più nulla, c'è mancato poco che un ci toccasse portà via qui ragazzo con l'ambulanza.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Guardi.... le assicuro che se c'è una cosa sulla quale non ho assolutamente il minimo dubbio.... quella è il mio matrimonio.... anzi, il nostro matrimonio.... mio e di Marco..... Lei non sa quanto abbiamo aspettato questo momento io e lui... e quanto è stato difficile arrivarci.... Sono sicura che sarà il giorno più bello di tutta la nostra vita.... di quelli che non si scordano mai neanche a cent'anni..... "
    Don Saverio, sorridendo: "Figliola mia... te tu dici delle bellissime cose.... Però se ti guardo.... e un ti vedo tranquilla, serena... come dovrebbe esse una ragazza che si sta per sposà con l'amore della su' vita, capisci che voglio dire....?? E non mi dì' che non è vero perchè io ci vedo ancora bene... e c'ho dieci decimi, che credi....?? Allora, si po' sapè i' che c'è che ti preoccupa tanto....?? Se un'è per i' matrimonio allora i' che po' essere....??"
    Eva, sospirando: "Ma niente.... niente di cui valga la pena parlare, glielo assicuro... sono soltanto stupidaggini.... "
    Don Saverio: "Si... e per una stupidaggine come tu la chiami te si sa per du' giorni a fila con codesto muso appeso come tu c'hai....?? Guarda che se tu c'hai qualche problema bisogna che tu ne parli.... se un tu ne voi parlà con me va bene... però con qualcuno bisogna che tu ragioni.... Magari co' i' tu fidanzato.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No guardi, non è proprio il caso di disturbare Marco per una cosa del genere.... "
    Don Saverio: "Eh eh, disturbare... Oh Eva.... la fidanzata la un disturba mai quando la c'ha un problema.... Se uno gli è innamorato davvero, e te tu dici che voi vu' sete innamorati per davvero... o sbaglio....??"
    Eva, annuendo: "Certo che lo siamo.... "
    Don Saverio: "Bene.... e allora perchè un ti gli voi dire i' che tu hai.... ?? Lui ti potrebbe aiutare..... "
    Eva, sorridendo: "Vede, a volte ci sono dei problemi che una persona deve risolvere da sola se è veramente adulta come ha sempre sostenuto di essere... Specie se questi problemi riguardano soltanto lei e nessun altro.... Lei non ha idea di quante volte Marco mi ha aiutata ad uscire dalle situazioni più dure, dai momenti più difficili che a me sembravano senza via d'uscita.... lui è sempre riuscito a farmi ritrovare la strada giusta, e non mi ha mai chiesto niente in cambio.... Lei forse non lo sa ma io gia mi dovevo sposare due anni fà.... "
    Don Saverio, sorpreso: "Ah.... e codesto un me l'hanno mica detto i Cesaroni.... E come mai v'avete rimandato i' matrimonio....???"
    Eva, scuotendo la testa: "No guardi, non mi sono spiegata... Io dovevo sposarmi, ma non con Marco.... "
    Don Saverio, annuendo: "Ah ecco.... e si va bene di nulla.... "
    Eva, ridendo: "Certe volte mi chiedo ancora come feci ad arrivare fino a quel punto.... sarebbe una storia lunga da raccontare.... diciamo che per una serie di equivoci e di errori reciproci io e Marco due anni fa ci separammo... io mi fidanzai con Alex, un ragazzo di trent'anni, maturo.... uno che mi faceva sentire al sicuro, ma che non ho mai amato veramente... poi rimasi incinta, e lui mi cacciò di casa... Così tornai qui, a Roma... Marco poteva sputarmi addosso tutta la rabbia e il rancore che aveva contro di me... e invece non l'ha fatto.... mi ha aiutata, mi ha sostenuta.... mi è stato vicino, sempre.... come un marito e anche di più di un marito.... Poi Alex è tornato per prendersi le sue responsabilità.... io non ebbi il coraggio di dirgli quello che provavo veramente finchè non mi ritrovai su questo altare... E stavo per dirlo a tutti quando qualcuno mi ha interrotta... una piccola peste che ancora prima di nascere già aveva cominciato a combinarne di tutti i colori.... Così mi hanno portata in ospedale..... Alex mi teneva la mano ma era come se fossi sola.... Non avevo Marco accanto a me... Per la prima volta io mi voltavo e non lo vedevo.... E allora l'ho chiamato.... con tutto il fiato che avevo in corpo.... ho chiamato il suo nome, ho detto che l'amavo... che volevo stare solo con lui... e che io e lui avevamo fatto l'amore nove mesi prima, poco prima di partire per New York.... "
    Don Saverio, ridendo: "Che gioventù ragazzi.... E allora la bambinetta gli era vostra....??"
    Eva, sorridendo: "Si, era nostra.... E Marco le ha fatto da padre anche quando pensava di essere soltanto lo zio.... Certo, ce la siamo vista brutta... Io non so quanti uomini sarebbero tornati con me dopo tutto il casino che avevo combinato, dopo che ero tornata a vivere con un altro... dopo che stavo per sposarlo.... Lui è tornato da me senza pretendere neanche una parola di scuse per tutto quello che gli avevo fatto passare... "
    Don Saverio: "Ma gli innamorati un'hanno bisogno delle scuse.... e gli basta anche un'occhiata per capissi subito al volo..... neanche una parola, anche solo un'occhiata.... Però quell'occhiata bisogna che tu gliela dia.... Che c'hai paura di pesargli....?? Gli è rimasto insieme a te anche quando tu eri incinta d'un altro.... sta' sicura che un gli farà effetto nulla..... "
    Eva: "Io ho tanta paura di rovinare questo momento.... ed è l'ultima cosa che vorrei succedesse.... questo momento è nostro.. nostro e di nessun altro... e nessuno ha il diritto di rovinarcelo... "
    Don Saverio: "Eh lo so, ma i problemi quando ci sono ci sono.... un'è che a far finta che un ci siano si risolvono, anzi.... Di molte volte un si fa altro che peggiorà la situazione.... Allora te lo ridico un'altra volta: se tu c'hai un problema... qualunque problema... bisogna che tu ne parli con lui... E sennò i' che vu vi sposate a fà se un vu vi fidate neanche tra di voi..... "
    Eva: "Ma io mi fido di lui... più di chiunque altro.... "
    Don Saverio: "Oh, e allora.... Qualunque problema ci sia un sarà mai troppo grosso per voi... se vu vi amate davvero come tu dici te... Allora stasera dopo cena, invece di sta su i' divano a fà tante moine tu lo pigli da una parte e tu gli dici i che c'è che nun và... Un tu vorrà mica salì sull'altare con codesta faccia appesa....?? E porta anche male.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Va bene, ho capito.... mi ha convinto.... "
    Don Saverio, avvicinandosi: "Senti un po'.... un'è per farmi gli affari vostri eh, perchè a me un me ne frega nulla.... però si po' sapè i' che t'è successo..... Così sai, giusto per conversazione.... "
    Eva, ridendo: "Per conversazione.....?"
    Don Saverio: "Eh certo oh.... un tu penserai mica che m'interessino i pettegolezzi...."
    Eva, annuendo: "Ieri ho rivisto Alex..... "
    Don Saverio, sgranando gli occhi: "Ohi ohi.... la veggo buia.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No no, non è come crede... Di me non gliene frega più niente, se mai gliene è veramente interessato qualcosa.... Ha perso il suo vecchio lavoro e ora ha l'occasione di rilevare un'attività molto importante, però non gli bastano i soldi.... Così è venuto da me per chiedermi di prestargli duecentomila euro.... "
    Don Saverio: "Dugentomila euri....??? E i' che s'ha da comprà, i' ponte di brochlinne....??? "
    Eva, sorridendo: "No, un locale a Manhattan... uno dei più importanti di tutta la città.... Il vecchio proprietario glielo vuole svendere, ma a lui non bastano i soldi... gli manca mezzo milione di dollari.... dice che se gli prestassi almeno la metà della somma potrebbe chiedere un prestito alla banca.... "
    Don Saverio, allargando le braccia: "Ma senti un pochino codesto caprone americano che faccia tosta che c'ha..... E te ì' che tu gli ha detto....??"
    Eva: "E che gli ho detto..... l'ho mandato al diavolo.... "
    Don Saverio, annuendo: "E ci dovrebbe stà anche parecchio comodo..... "
    Eva, sospirando: "Però ho come l'impressione che non fosse per niente convinto.... E poi.... non lo so, a un certo punto ho avuto la netta impressione che se non fossimo stati in pubblico avrebbe anche potuto saltarmi addosso... era ubriaco fradicio, alternava momenti di lucidità ad altri di completa follia.... Non credo che riuscirò a liberarmene facilmente... lui pensa che io abbia un debito da saldare con lui per averlo preso in giro dopo il suo ritorno a Roma... e per aver continuato a prenderlo in giro fino al giorno del matrimonio.... Non dico che abbia tutti i torti.... Io ho sbagliato tanto con lui, e l'ho ferito moltissimo... Ma questo non lo autorizza a venire qui e pretendere che io gli presti una somma del genere... Io mi sto per sposare, ho una figlia.... anche se volessi farlo in questo momento non potrei mai dargli tutti i soldi che mi chiede.... Ma dallo sguardo che mi ha lanciato quando me ne sono andata dal bar... non credo che lui questo lo abbia capito... "
    Don Saverio: "Eh... figlia mia... e te l'ho detto i' che tu devi fare... bisogna che tu ne parli con Marco.... e anche alla svelta.... Un tu vorrai mica arrivà ai giorno dì matrimonio con codesto mattone sullo stomaco....???"
    Eva, sospirando: "Lo so... lo so... "
    Don Saverio, mettendogli una mano sulla spalla: "Dai, un'avè paura.... tanto questa situazione bisogna che vu la risolvete una volta per tutte.... sennò se un'è oggi gli è domani, ma codesto caprone ritorna a rompervi l'ova nì paniere quando meno vu ve l'aspettate.... "
    Eva, sorridendo: "Si, ha ragione..... Stasera parlerò con Marco..... "
    Don Saverio, sospirando: "Oh.... gira gira tu l'hai capito eh....?? Oh mi raccomando.... risolvete codesto pastrocchio prima di sabato.... perchè un voglio che ne succedano altri durante la cerimonia.... sa' com'è.... e sembra che ormai ci sia abbonato.... prima i' Martini l'anno scorso.... ora un vorrei che s'aggiungessero alla lista anche i Cesaroni.... semo d'accordo....???"
    Eva, ridendo: "Si, non si preoccupi.... "
    In quel momento la porta della Chiesa si aprì e Vittorino entrò avvicinandosi a passo svelto a Don Saverio.
    Vittorino: "Padre.... sono arrivati i catechisti... la stanno aspettando.... "
    Don Saverio, alzando gli occhi al cielo: "Riverga.... o un te l'ho belle detto che a i' catechismo ci penso io... un voglio catechisti in giro per la Chiesa.... "
    Vittorino: "Come....??? Ma questo è inaudito..... Qui abbiamo sempre avuto almeno cinque catechisti..... "
    Don Saverio: "Visto che vu ci siete vu potevate anche portarne dodici, almeno vu rifacevate anche l'ultima cena.... "
    Vittorino, alzando gli occhi al cielo: "Oh Signore.... Cosa mi tocca sentire.... alla mia età..... "
    Don Saverio, alzandosi in piedi: "Va bene va, ho capito..... Senti, e c'ho da fare con questa gente.... Ci si vede venerdì per l'ultima prova eh...."
    Eva, annuendo: "Certo..... "
    Don Saverio, voltandosi verso di lei: "Oh mi raccomando.... pensaci a i' che t'ho detto.... e parlaci... Che hai capito....???"
    Eva, ridendo e annuendo: "Si.... la ringrazio moltissimo..... "
    Don Saverio: "E di che...?? E semo qui apposta..... Oddio, anche per fà le riunioni co' catechisti.... co' sacrestani... co' campanari.... Che c'avete anche i panchinari voi altri alla Garbatella per farvi raddrizzà le panche dopo la messa.... ??"
    Vittorino, dubbioso: "Mah, veramente non abbiamo mai avuto simili inservienti.... Ma mi informerò al più presto presso la diocesi.... "
    Don Saverio, gesticolando: "Si.... addio nini..... "
    Don Saverio uscì dalla Chiesa bofonchiando e gesticolando, mentre Eva si alzò in piedi sorridendo e scuotendo la testa. percorrendo lentamente l'ingresso della Chiesa.....


    ...... ecco qua, capitoletto di spostamento in attesa dell'ultima metà dell'episodio... vi do appuntamento alla metà della prossima settimana per la terza parte del decimo episodio..... :253: :253: :253:

    jhon alex ubriaco :17: :17: :17: :17: che str.... o , e che faccia tosta che ha avuto a ripresentarsi a casa cesaroni
    Sei sempre molto bravo :280: :280: :280:
    aspetto il seguito, e voglio la rissa :17: :17: :17:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 21/11/2009, 23:12)
    CITAZIONE (marek @ 21/11/2009, 18:41)
    bravo jhon.il racconto si è chiuso con una scena degna di un film horror.aspetto il seguito.

    Eh eh, e il peggio ancora deve venire marek..... :106: :106: :106: :17: Vediamo dunque che è successo dopo la scena da film horror con la quale si è chiuso il primo capitolo: il ritorno del nostro amatissimo Gamberone.... per quale motivo Alex si sarò rifatto vivo a casa Cesaroni due anni dopo il matrimonio pagliacciata saltato all'ultimo minuto....?? Buona lettura a tutti (cioè, si fa per dire.... un intero paragrafo lo passerete insieme al Gamberone.... :255: :255: :255:


    ...... ecco qua, capitoletto di spostamento in attesa dell'ultima metà dell'episodio... vi do appuntamento alla metà della prossima settimana per la terza parte del decimo episodio..... :253: :253: :253:

    :280: :280: ....bello questo capitolo!!! :100:

    Mi è piaciuta l'idea del chiarimento con il Gamberone.....ci stava che si chiarissero su quanto successo 2 anni prima :101: ....e poi troppo forte il Gamberone ubriaco, che cerca di estorcere 200000€ ad Eva, facendola sentire in colpa :17: :17: ....ha anche l'attacco d'ira quando lancia la sedia verso il tavolino a fianco.....si fa addirittura cacciare dal proprietario del bar :17:


    Nella parte al Rock Studio, troppo forte Walter che fa i suoi numeri da barman freestyle....e cerca di informarsi sulle feste che piacciono a Marco x organizzare l'addio al celibato :255: :255: :255: :255:

    E poi divertente anche Don Saverio, in chiesa....che si fa raccontare quello che era successo con il Gamberone, solo x fare conversazione :255: :255:

    Non vedo l'ora di leggere il seguito, x vedere come va a finire la vicenda del Gamberone...e x vedere il momento in cui Eva parla di quell'incontro a Marco ;) ;)
     
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    il gamberopne ha fatto la fine che si meritava.che faccia tosta a chiedere tutti quei soldi ad eva.non deve avere nulla.marco come reagirà?
     
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  10. margaret09
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    Jhon complimenti come sempre! :101:
    Alex che cerca di ricattare Eva ed ha reazioni da pazzo da manicomio in pubblico....si è lui, l'hai descritto benissimo! :255: :255:
    Sono curiosa di sapere come andrà a finire e come reagirà Marco...io, come gli altri, sono sempre per la rissa!
    Naturalmente Eva non gli deve niente... anche perchè non credo che Alex potrebbe restituirle qualcosa...anche quest'attività, un altro fallimento!
    Don Saverio e Walter mitici :17: ...che dite comincio a organizzare adesso il mio compleanno che è ad agosto...oppure fra un paio di mesi?
    Sono curiosissima di leggere il proseguimento e ancora :280: :280: :280: :280:
     
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  11. bella'mbriana
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    John, con un po' di ritardo ecco il mio commento:

    Qualcosa ti avevo gia' detto, Walter e don Saverio veramente mitici :17: :17:
    Sei stato proprio bravo a creare questo nuovo personaggio, mi piacerebbe vederlo in azione, anche se mi sembra quasi di vederlo a leggere i tuoi episodi! E Walter e' sempre il mitico Walter :100:

    Ma la cosa piu' importante e' che io sono CURIOSISSIMA adesso! :woot: :woot:
    Cosa farai succedere? Che nasconde Alex? E che fara' Marco?

    Vedo con piacere che il rissa fan-club conta molti membri :261: :261:
    Io pero' sono il presidente e fondatore! Dai John: FACCI CONTENTE! :66: :66:

    RI-SSA! RI-SSA!
     
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  12. =manu=
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    CITAZIONE (bella'mbriana @ 23/11/2009, 13:18)
    John, con un po' di ritardo ecco il mio commento:

    Qualcosa ti avevo gia' detto, Walter e don Saverio veramente mitici :17: :17:
    Sei stato proprio bravo a creare questo nuovo personaggio, mi piacerebbe vederlo in azione, anche se mi sembra quasi di vederlo a leggere i tuoi episodi! E Walter e' sempre il mitico Walter :100:

    Ma la cosa piu' importante e' che io sono CURIOSISSIMA adesso! :woot: :woot:
    Cosa farai succedere? Che nasconde Alex? E che fara' Marco?

    Vedo con piacere che il rissa fan-club conta molti membri :261: :261:
    Io pero' sono il presidente e fondatore! Dai John: FACCI CONTENTE! :66: :66:

    RI-SSA! RI-SSA!

    ciao laura siii pure io voglio la rissa.... :17: :17: :17: :17: :17: :17: :17:

    RIS-SA! RIS-SA!!!!! :66: :66: :66: :66: :66:
    facciamo valere marcolino!!! :lol:
     
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  13. redcomanche
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    Caro Jonathan, ho appena finito di leggere le ultime puntate della tua FF, rimettendomi finalmente in pari. :101:

    Che dire, complimenti vivissimi, perché queste e soprattutto l'ultima parte, sono secondo me alcune delle storie più belle che hai scritto (e ne hai scritte tante)! :100: :100: :100:

    A parte i bellissimi siparietti con tutti i vari personaggi (sembrava davvero di stare lì, a fare colazione con la famiglia Cesaroni, o in bottiglieria a sentire gli sproloqui di Ezio...), ho trovato divertentissimo e particolarmente riuscito il personaggio di don Saverio. Visto che è delle tue parti, mi viene il sospetto che tu ti sia ispirato a una o più persone reali, ma non voglio indagare! :lol: :lol: :lol: :lol:

    Soprattutto, però, mi sono piaciute più che mai le scene tra Marco ed Eva, ormai sempre più "coppia" e sempre più maturi... L'amore di questi due ragazzi è sempre più bello (o forse sono io che sono un inguaribile romantico!)... :257: :257: :257:

    E il modo in cui Eva ha affrontato Alex: era ora che si chiarisse con lui, che però si è purtroppo confermato egoista e cinico come sempre, oltre che incline a pericolosi scatti di violenza.

    Ma sono sicuro che Marco gli darà il fatto suo, o no? :189: :189: :189: :189: :D :D :D :D

    Aspetto con impazienza il seguito. Intanto ancora complimenti!
     
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  14. jameskirk88
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    Ciao ragazzi!! :D :D Avevamo lasciato Eva che non sapeva come fare a dire a Marco del ritorno del Gamberone sperduto.... vediamo cosa succederà nella terza parte dell'episodio.... siccome era venuta molto ma molto lunga (12 pagine di word..... :106: :106: :106: ) l'ho spezzata in due capitoli... il primo lo posto stasera, il secondo sabato.... Vabbè, bando alle chiacchiere e buona lettura a tutti :B): :B): :B):


    Rock Studio, ore 22.30


    Eva aprì la porta ed entrò facendosi strada fra tutta la gente che stava affollando il locale. Diede uno sguardo al palco, dove Marco stava suonando Per sempre, la canzone più richiesta del momento tra quelle del suo repertorio. Si avvicinò al bancone e intravide Walter che stava parlottando con il barman, il quale aveva un'espressione a metà fra l'annoiato e lo spazientito.
    Walter, scuotendo la testa: "Amico mio, te non ci sai proprio fare con i bicchieri.... mica è colpa tua eh, è una questione d'istinto, de classe.... e te a occhio e croce non è che ce n'hai tanta.... "
    Il barman, sbuffando: "Mamma mia Walter, e che sarà mai.... Devo servire qualche cocktail, mica fare un'opera d'arte... "
    Walter, gesticolando: "E' qui che te sbagli... preparare un cocktail è la massima espressione dell'arte... altro che fà un quadro... per farlo bene ce vuole il tocco del grande artista... damme retta, che io ne so qualche cosa.... "
    Eva, sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla: "Mi raccomando, non perderti una parola di quello che dice... lui un tempo era un barman formidabile.... pensa che detiene ancora un record.... quello delle bottiglie rotte in una sola giornata tentando di preparare qualcosa di vagamente simile a un cocktail da bere.... una vera autorità in materia.... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Non darle retta, è tutta invidia.... vorrebbe avere il mio tocco d'artista, ma non ce l'ha, e allora per vendicarsi me prende in giro.... "
    Eva, scuotendo la testa e sedendosi sullo sgabello accanto a lui: "Il giorno in cui lascerai lavorare un barista in santa pace credo che Franco e Simona daranno una festa gratis qui al locale per festeggiare l'avvenimento.... "
    Walter: "Vabbè che c'entra, gli stavo solo dando qualche consiglio gratis per migliorare un po' il suo stile..... anche se il ragazzo non mi sembra particolarmente recettivo.... "
    Eva, annuendo: "Meno male, mi preoccuperei del contrario..... "
    Il barman, ridendo e rivolgendosi ad Eva: "Ti porto qualcosa....??"
    Eva, scuotendo la testa: "No no grazie, niente..... "
    Walter, con un cenno della mano: "A me invece portami una birra..... "
    Il barman, avvicinandosi a lui: "Sicuro....?? Se vuoi ti preparo una delle mie specialità..... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Grazie carissimo, ma credo che per stasera mi accontenterò della birra.... sai, tra un po' me ne devo andare e non vorrei mettermi al volante co' qualche grado de troppo.... "
    Eva, dubbiosa: "Non sapevo che per stare sul sedile del passeggero bisognasse essere particolarmente lucidi.... "
    Walter: "Ma te l'hai mai assaggiato un cocktail preparato da lui.....?? Certe volte me fà rimpiange lo spumante annacquato che papà me rifilava quando c'avevo dieci anni.... "
    Eva si voltò sentendo qualcuno che le metteva una mano sulla schiena e incrociò lo sguardo sorridente di Simona.
    Simona: "Ah, finalmente la nostra sposa.... Ma quant'è che non ci vedevamo....??"
    Eva, sorridendo e abbracciandola: "Eh, un bel po' di tempo..... Ultimamente non ho avuto molto tempo libero.... il lavoro mi ha assorbita del tutto.... "
    Simona, annuendo: "Eh ho sentito qualche giorno fà quella notizia.... ne hanno parlato pure al telegiornale nazionale.... Certo che hai fatto un gran bel colpo.... "
    Eva: "Beh, abbiamo fatto un gran bel colpo.... Molto merito va anche alla mia amica Manuela.... E' stata una storia molto difficile, anche se ha avuto i suoi lati positivi.... "
    Walter: "Eh certo.... te forse non lo sai ma questa fresca sposa tra qualche giorno condurrà un approfondimento del telegiornale tutto dedicato alla storia della casa maledetta.... "
    Simona, sorpresa: "Ma davvero.....??"
    Eva: "Si, sto buttando giù il mio copione anche se è una gran faticaccia... Irma dice che se lo speciale dovesse avere successo ci sono ottime probabilità che diventi un programma fisso nel palinsesto.... "
    Simona, sorridendo: "Complimenti Eva.... te lo meriti davvero..... "
    Eva: "Comunque in questo momento ho altro per la testa.... "
    Simona, annuendo: "Beh lo posso capire.... fra quattro giorni ti sposi.... Anche Marco è tutto in fibrillazione.... Sei venuta per lui, vero....?"
    Eva, sorridendo: "Eh si..... Dovevo parlargli di una cosa ma stasera a cena tra una cosa e un'altra me ne sono dimenticata... Così ne ho approfittato per venire a salutarvi.... Franco dov'è...??"
    Simona: "Eh, stasera non c'è.... è andato a cena con Venuti e con i suoi colleghi, dovevano discutere gli ultimi dettagli sul lancio promozionale del disco.... "
    Eva, sorpresa: "Ma parli di Mario Venuti, il produttore discografico.....??"
    Simona, annuendo: "In persona.... Saranno lui e la sua casa a produrre il nuovo disco di Marco.... "
    Eva: "Addirittura....?? Questo il signorino non me l'aveva mica detto.... "
    Simona, sorridendo: "Lo so.... voleva farti una sorpresa, ma mi sa che la sorpresa te l'ho già fatta io.... "
    Eva: "Mamma mia, è fantastico.... Quello negli ultimi cinque anni ha prodotto gli album di Laura Pausini, Jovanotti, Tiziano Ferro.... Quanto c'ha messo Franco per convincerlo....???"
    Simona, scuotendo la testa: "Non ha dovuto fare tanta fatica... è bastato che gli facesse ascoltare le ultime canzoni di Marco... l'ultima soprattutto lo ha molto impressionato.... Dice che può diventare il successo della prossima stagione.... "
    Eva: "Eh si, è bellissima.... D'altronde la scritta pensando a sua madre, e non poteva essere diversamente..... "
    Gli applausi scroscianti e le grida del pubblico le interruppero non appena Marco finì di cantare la sua canzone. Si voltarono tutti e tre e unirono i loro applausi a quelli di tutti gli altri clienti del locale. Marco salutò tutti con un cenno della mano e poi prese il microfono: "Grazie, grazie a tutti.... Siete sempre fantastici..... !!"
    Scese lentamente dal palco raccogliendo tutti gli applausi dei clienti, mentre Simona guardò Eva sorridendo: "Se il buongiorno si vede dal mattino credo che possiamo dormire sonni tranquilli.... questo album sarà un successo straordinario.... "
    Eva, sorridendo: "Non ho il minimo dubbio..... Diventa ogni giorno più bravo.... "
    Walter, mettendole una mano sulla spalla: "Si, ma non dirglielo troppo forte.... Già quello è su di giri come una trottola perchè sabato si sposa.... se poi gli ci metti pure il carico da undici quello al matrimonio è capace che leva il microfono di mano a Iolanda e comincia a cantà Voglio mordere la vita...."
    Eva stava per rispondere ma Marco la precedette avvicinandosi al bancone: "Eh, ora che ci penso non sarebbe una cattiva idea.... Tu che dici amore....??"
    Eva, annuendo: "Sicuramente faresti contento Don Saverio..... "
    Simona: "Il pubblico è entusiasta di questa nuova canzone.... ma come ti è venuta in mente....??"
    Marco, sorridendo e rivolgendo uno sguardo a Eva: "Beh, diciamo che è stato un lavoro di squadra... come sempre, del resto.... "
    Walter, avvicinandosi a Eva: "E chi sarà l'uomo assist di questa squadra....?? Anzi, la donna assist di questa squadra...??? Lo credo che vince sempre, co' una fantasista come questa è facile vince il Grande Slam.... "
    Marco, annuendo e avvicinandosi a Eva: "Eh lo so... sono il centravanti più fortunato del mondo.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla spalla: "Non dargli retta Simona.... E' sempre il solito modesto.... L'idea è stata tutta sua, io non ho fatto proprio niente... "
    Marco, ridendo: "Ah, e sarei io quello che fa il modesto eh....??"
    Eva, scompigliandoli i capelli: "Si che lo sei.... Ed è per questo che ti amo tanto.... "
    Walter, avvicinandosi a Simona: "Beh, non vorrei sbagliarmi ma credo che questo sia il classico momento in cui due aspiranti sposi vogliano rimanere soli.... "
    Eva, ridendo: "L'ho sempre detto che Walter è un genio.... "
    Marco, annuendo: "Ed eri anche l'unica a pensarlo, oltre lui.... "
    Walter, ridendo: "Eh eh, scherza scherza.... Scherza ora, che da domenica mattina ce pensa lei a metterti in riga, caro Cesaroni..... "
    Marco, sorridendo: "Per quello non ci è bisogno di aspettare domenica mattina.... ormai lo fa da quattro anni.... "
    Simona: "Senti, se vuoi andare non preoccuparti, vai pure.... Tanto Franco quello che ti deve dire può dirtelo tranquillamente domani mattina, non c'è bisogno che lo aspetti qui.... Anche perchè credo che tornerà piuttosto tardi.... "
    Marco, sorridendo: "Si, è probabile.... Allora ci vediamo domattina, va bene....??"
    Simona, annuendo: "Perfetto.... Tanto si tratta soltanto di semplici formalità.... ormai è praticamente tutto fatto.... "
    Marco, infilandosi la sua giacca: "Si lo so, ed è tutto merito di Franco.... è stato davvero impagabile.... "
    Simona, sorridendo: "Si.... per non parlare di quel cantautore che ha scritto e cantato le canzoni di questo album.... è un tipo molto in gamba, ma ora non riesco a ricordarne il nome.... "
    Marco ed Eva si abbracciarono salutando Simona e Walter ed uscirono insieme dal locale, facendosi strada fra i clienti che di tanto in tanto si voltavano per salutarlo e per fargli i complimenti. Quando furono fuori dal locale Marco sospirò e si passò una mano tra i capelli.
    Marco: "Non credo che mi ci abituerò mai..... "
    Eva: "A che cosa....??"
    Marco: "Alla gente che mi segue con lo sguardo, che mi da le pacche sulle spalle quando esco da un locale, che mi fa i complimenti ogni volta che mi vede... Quando sono sul palco e prendo la chitarra in mano non ho paura di niente.... Però quando vedo tutta questa gente che mi chiede di stringerli la mano.... mi sembra di occupare un posto che non è mio.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Ecco.... ecco che ricominci la modestia.... Guarda che se non la smetti salgo su una macchina e comincio a gridare a squarciagola che Marco Cesaroni è disposto a firmare autografi a tutti i clienti davanti all'entrata del Rock Studio... "
    Marco, ridendo: "Si, ti ci vedo proprio sul tettuccio di una macchina a fare da speaker.... "
    Eva, scompigliandoli i capelli: "Cos'è, mi metti alla prova....?? Ti ricordi com'è finita l'ultima volta che ci hai provato....??"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "E chi se lo dimentica..... Sei salita sul palco della scuola a cantare la prima strofa di Adesso che ci siete voi.... "
    Eva: "Un successo senza precedenti.... "
    Marco: "Non è proprio così che me lo ricordavo.... "
    Eva, stringendosi contro di lui: "Ti sbagli, è stato davvero un successo.... Ti ho convinto a riprendere in mano la chitarra.... "
    Marco, sorridendo e baciandola sulle labbra: "Si, lo so.... Senza di te non ce l'avrei mai fatta.... "
    Eva: "Oh si che l'avresti fatto..... Magari ci avresti messo un po' più di tempo, ma ce l'avresti fatta lo stesso.... Eri troppo bravo per non farcela, anche se continui a fare il modesto, Cesaroni..... "
    Marco, sorridendo: "Credo proprio che dovrai sopportarmi ancora un bel po'..... "
    Eva, ridendo: "Cercherò di farmene una ragione.... Senti Marco, c'è una cosa che ti devo dire..... Anzi, avrei già dovuto parlartene ieri ma eri così impegnato a preparare questa serata.... e io volevo che niente e nessuno ti potesse disturbare.... "
    Marco, annuendo: "Si, lo so..... "
    Eva: "Sai che cosa....??"
    Marco: "Che c'era qualcosa che ti preoccupava.... Ormai dovresti saperlo che non puoi nascondermi niente.... Allora, si può sapere che sta succedendo....?? Stamani ti sei alzata alle sei e mezza del mattino per preparare la colazione.... "
    Eva, sospirando: "E' perchè non riuscivo a dormire.... Senti.... è inutile girarci intorno.... ieri mattina ho rivisto una persona che mai in vita mia mi sarei aspettata di rivedere alla porta di casa nostra... soprattutto adesso.... "
    Marco, dubbioso: "Di chi stai parlando....??"
    Eva sospirò un paio di volte e socchiuse gli occhi, prima di trovare il coraggio di parlare: "Di Alex..... "
    Marco si fermò, sgranando gli occhi e guardandola per un attimo in silenzio, senza parlare.
    Marco: "Cosa....?? E che..... che diavolo è venuto a fare.....???"
    Eva, scuotendo la testa: "Ieri mattina si è presentato alla porta dicendo che voleva parlarmi di una cosa molto importante, che era arrivato qui da New York per dirmela.... "
    Marco: "E tu gli hai dato retta.....???"
    Eva: "E che dovevo fare.... Sbatterlo fuori.....???"
    Marco, annuendo: "Ho sentito idee peggiori.... "
    Eva, sospirando: "Gli ho detto che l'avrei ascoltato, a patto che dopo se ne andasse subito.... L'ho accompagnato al Bar Di Matteo.... non volevo che mia nonna lo vedesse entrare in casa.... "
    Marco: "E poi......?? Che è successo.....?? Che cosa voleva da te.....???"
    Eva, scuotendo la testa: "Una cosa che non gli posso dare.... "
    Marco, stringendo i pugni: "Ehi, non sarà tornato per ricominciare a fare il cretino con te.... Perchè se è così stavolta io.... "
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: "No no, non è per quello..... O almeno, se è così non ha fatto proprio niente per farmelo capire..... "
    Marco: "E allora che cosa voleva.....??"
    Eva: "Ha detto che dopo quello che è successo due anni fà lui non è più riuscito a riprendersi.... che ha perso il lavoro al ristorante di New York e che non è più riuscito a farsi assumere come cuoco in nessun altro locale importante della città.... "
    Marco, sorridendo leggermente: "Magari i clienti si saranno annoiati di mangiare lumache in agrodolce.... "
    Eva: "Marco.... Guarda che sto parlando seriamente..... "
    Marco: "Anch'io.... ma che razza di uomo è....?? Ti ha sbattuta fuori di casa, ti ha lasciata da sola per sette mesi..... sette, fregandosene del fatto che tu fossi incinta e per di più di un figlio che lui credeva suo.... Ha lasciato che tu affrontassi tutta la gravidanza da sola, e poi quando gli è fatto comodo è tornato, bello e sorridente, per dirti che voleva prendersi le sue responsabilità.... brutto figlio di puttana, dovevo rompergli la faccia appena l'ho rivisto la sera in cui è tornato.... !!!"
    Eva, sospirando: "Lo so Marco, lo so.... Però tu sai benissimo che neanche il mio comportamento è stato fra i più esemplari.... con te, con la mia famiglia.... e anche con lui.... "
    Marco, accarezzandole dolcemente i capelli: "Eva, ma tu eri incinta.... aspettavi un bambino, a vent'anni.... eri confusa, spaventata.... Certo che hai sbagliato.... Però nessuno avrebbe il coraggio di fartene una colpa, tranne quel viscido bastardo... "
    Eva: "Io dovevo dirgli di no.... Se quando è venuto a cercarmi io gli avessi detto che non lo amavo, tutto questo non sarebbe mai successo.... "
    Marco: "Ma era il padre di tuo figlio Eva.... non era una situazione semplice.... "
    Eva: "No, non lo era.... Ciò non toglie che abbia sbagliato... e che lo abbia fatto soffrire, in un modo o nell'altro.... "
    Marco, scuotendo la testa: "E quello che lui ti ha fatto soffrire....?? Di questo non ti ha parlato.....???"
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "C'è un'altra cosa..... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Ehi... non è che si è permesso di alzare le mani vero....?? No perchè se è così io questa volta lo vado a cercare in capo al mondo e giuro che lo mando in rianimazione... "
    Eva scosse la testa, ripensando in silenzio a quella sedia che aveva lanciato contro un tavolo al bar, e stando bene attenta a non farsi sfuggire neanche una sillaba sull'argomento: "No no Marco, non è successo niente, credimi.... E poi eravamo tra decine di persone, non poteva succedere assolutamente nulla.... "
    Marco, annuendo: "Che cosa ti ha chiesto.....???"
    Eva: "Marco..... era ubriaco fradicio, non ragionava più..... "
    Marco: "Se è per questo non ha mai ragionato neanche quando era sobrio.... Che cosa ti ha chiesto Eva....????"
    Eva, sospirando e passandosi una mano tra i capelli: "Dice che vuole comprare un altro locale a New York.... e che i soldi che ha non gli bastano.... Mi ha chiesto un prestito..... "
    Marco, spalancando gli occhi: "Che cosa ha fatto.....???"
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: "Dai Marco, calmati..... "
    Marco, allargando le braccia: "Ma ti rendi conto che razza di bastardo è questo....?? Prima di ha raccontato tutte quelle storie per farti sentire in colpa, e poi ti ha chiesto dei soldi... Quasi come se tu dovessi risarcire qualcosa a quel pezzo di..... "
    Eva, cercando di calmarlo: "Lo so Marco, lo so.... Ho cercato di fargli capire che se voleva io ero disposto ad aiutarlo, perchè in fondo ha ragione quando dice che io gli ho fatto del male.... Ho accettato di sposarlo e l'ho portato fino all'altare anche se non lo amavo.... E questo non avrei mai dovuto farlo.... "
    Marco, sospirando: "Forse no..... anzi, sicuramente non dovevi farlo.... Ma avevi paura.... era normale in quella situazione.... E comunque l'unico che non si era ancora accorto che tu non eri affatto felice era lui.... E questo dimostra quanto ci tenesse a te e alla tua felicità..... Aveva il suo bel trofeo da mettere in mostra nelle serate di gala al suo ristorante, e questo per lui era più che sufficiente.... E dopo tutto questo ha anche il coraggio di tornare qui dopo due anni a chiedere dei soldi a te.... E quanto ti avrebbe chiesto....???"
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Duecentomila euro..... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "E' pazzo.... è completamente pazzo..... "
    Eva, annuendo: "Credo proprio di si.... "
    Marco, dubbioso: "Che vuoi dire.....??"
    Eva, sospirando: "Marco, io l'ho guardato negli occhi.... avevo visto quello sguardo solo un'altra volta.... quando io gli dissi che stavo aspettando un bambino, a New York.... E lui..... lui prese il telefono in mano e me lo lanciò addosso con tutta la forza che aveva nelle mani.... "
    Marco, sorpreso: "Non me lo hai mai detto questo...... "
    Eva: "Per fortuna non prese me.... ruppe soltanto una statua di vetro che aveva in soggiorno.... Ma in quel momento ebbi la sensazione che avrebbe anche potuto perdere completamente la testa.... sembrava fuori di se dalla rabbia..... Proprio come oggi quando gli ho detto che non gli avrei dato un centesimo.... Non lo so Marco.... ma ho come l'impressione che questa non sarà l'ultima volta che lo rivedremo da queste parti.... "
    Marco, sospirando e accarezzandole i capelli: "Beh comunque se non ricordo male dopo quella sfuriata il nostro cuoco sparì dalla circolazione per un bel po' di tempo.... E' probabile che farà così anche questa volta.... "
    Eva: "Lo spero tanto.... Non vorrei che facesse un'altra scenata sabato mattina in Chiesa.... questo è il momento più bello della nostra vita, e non voglio che gli errori del mio passato lo possano rovinare..... "
    Marco, abbracciandola e stringendola forte a se: "Eva.... non esiste cosa al mondo che possa rovinarci questo momento.... nessuna, te lo assicuro.... Quanto ad Alex.... lo spero per lui che non ritorni a darti fastidio..... A proposito.... dove sta ora il bastardo....???"
    Eva, scuotendo la testa: "Non lo so.... ha detto che alloggia in una stanza d'albergo ma non ne ha fatto il nome.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Ehi.... non è che lo sai ma non me lo vuoi dire perchè hai paura che vada a dirgli in faccia quello che penso di lui....?? Guarda che non ho nessuna intenzione di mettermi nei guai per colpa sua... voglio solo fargli capire che deve starsene fuori dai piedi e che non deve più permettersi di darti fastidio, tutto qui.... "
    Eva, sorridendo: "Si.... e immagino che useresti proprio queste parole per dirglielo, vero.....??"
    Marco: "Certo.... Con qualche aggiunta qua e la.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "No davvero.... non mi ha detto niente..... "
    Marco, annuendo: "Va bene, non importa.... spero che riesca a capirlo da solo.... Però promettimi che se dovesse rifarsi vivo tu me lo dirai subito.... E non preoccuparti.... guarda che non è colpa tua se Alex è quello che è..... Era così anche prima che tu lo lasciassi sull'altare... Uno che cerca di riconquistare una ragazza incinta con l'inganno ha già un bel coraggio a considerarsi un uomo.... "
    Eva, sorridendo e guardandolo negli occhi: "Va bene amore, te lo prometto.... mi dispiace se non te ne ho parlato subito.... io mi fido di te più di qualunque altra persona al mondo.... ma non volevo che questa storia ti pesasse troppo.... Soprattutto adesso che stai lanciando il tuo nuovo album.... "
    Marco, sorridendo e prendendole il volto tra le mani: "Amore.... questo vuol dire essere sposati.... dividersi i pesi.... e portarli in due.... insieme..... Perchè se siamo insieme non esiste problema al mondo che non possiamo affrontare, o peso troppo grande che non possiamo portare.... Questo è il matrimonio..... non siamo più io e te, siamo noi..... per sempre noi, ricordi....??"
    Eva, sorridendo: "Certo che me lo ricordo.... E semmai ce ne fosse stato bisogno mi sono ricordata anche di un'altra cosa.... "
    Marco: "Quale....??"
    Eva, circondandogli la schiena con le braccia ed accostando le labbra alle sue: "Perchè ti amo così tanto..... "
    Marco, sorridendo: "Allora siamo in due..... "
    Si avvicinarono e si baciarono dolcemente per qualche secondo, poi Marco la guardò negli occhi, sorridendo.
    Marco: "Andiamo a casa.....?? Là c'è un posto un po' più caldo e comodo di questo dove possiamo continuare questa chiacchierata.... "
    Eva, annuendo: "Mi sembra un'ottima idea..... "
    Marco, prendendola per mano: "Allora andiamo.... Anche se ora che ci penso questo posto rispetto alla camera di casa nostra avrebbe un grosso vantaggio.... "
    Eva: "Quale.....??"
    Marco, sorridendo: "Non ci sono angioletti pestiferi che sul più bello atterrano sempre sulla mia schiena saltando dalla spalliera del letto.... "
    Eva lo guardò un attimo e poi scoppio a ridere, stringendosi forte al suo braccio, mentre entrambi passeggiavano sotto il freddo pungente della notte dicembrina.





    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mercoledì 7 dicembre alle 11 del mattino....



    Giulio schiacciò il piede sul freno e si guardò intorno, dubbioso. Cesare si voltò verso di lui: "Ahò, ma che stai a fà il turista....?? Guardi il panorama....??? Che poi fra l'altro fa pure un po' schifo.... 'ndo te giri ce stanno solo casermoni a quindici piani e panni stesi alle finestre.... pare 'na boutique de quarta categoria a cielo aperto.... "
    Giulio: "Eh ho capito, ma io nun ce sò mai stato da 'ste parti.... Ezio, sei sicuro che il posto sia qui....??"
    Ezio: "Eh certo.... ha detto Viale Tirreno.... questo è..... "
    Giulio, dubbioso: "Eh ma 'ndo stà....?? Io non vedo niente.... "
    Barilon fece capolino da dietro il sedile del guidatore: "Certo che non si vede... sarà sicuramente nascosto sotto mentite spoglie..... Così magari quando arriva una retata hanno il tempo di chiudere baracca e burattini e di filarsela..... "
    Ezio: "Ah.... Barilon, certo che lei porta più sfiga d'una civetta alla finestra..... vede sempre tutto nero.... Questo è un locale rispettabile, ma che scherziamo.... Questi manco lo sanno come è fatta 'na divisa.... "
    Barilon: "Eh, lo credo.... Qua ci vengono sempre in borghese quando devono fare una retata, sennò gli sgamano subito.... "
    Giulio, voltandosi verso di loro: "Oh ma la volete finì voi due..... M'avete fatto venì la testa più grossa del pallone dei mondiali.... "
    Barilon, scuotendo la testa: "Cesaroni, mi meraviglio di lei.... Prestarsi a seguire il Masetti qui presente in questo luogo di perdizione e di pornografia.... io che pensavo che almeno lei in questa marmaglia fosse una persona integerrima, tutta d'un pezzo.... "
    Cesare: "Ecco appunto.... se vo' rimane tutto d'un pezzo Barilon me faccia la cortesia de chiude quella boccaccia.... Che già lei a quest'ora nun dovrebbe sta appollaiato su quel sedile, ma dietro il bancone della bottiglieria con la parannanza addosso... Cose da pazzi.... è la prima volta in vent'anni che chiudo la bottiglieria a metà mattinata.... stava aperta pure il giorno che s'è sposato Giulio.... "
    Giulio: "Vabbè dai Cè, tanto è questione de cinque minuti.... sempre che se riesca a trovà 'sto posto..... "
    Barilon, gesticolando: "Sodoma e Gomorra.... mi hanno trascinato a Sodoma e Gomorra.... un uomo nella mia posizione.... "
    Cesare: "Capirai, il re della tazza che ormai nun c'ha manco più la tazza.... "
    Giulio aprì lo sportello e scese dal furgoncino seguito da Cesare, Ezio e Barilon che si guardarono intorno.
    Ezio, avvicinandosi a una porta girevole con un'insegna spenta sopra: "Eccolo qui.... Dev'esse questo.... "
    Giulio, avvicinandosi: "Eh, è questo si.... è l'unica porta girevole de tutta la strada.... Entra dai..... "
    Ezio si avvicinò e sobbalzò all'indietro quando la porta iniziò a girare prima che ci mettesse la mano sopra. Una ragazza con mezzo vestito addosso e una minigonna argentata poco più lunga di un paio di mutande uscì dalla porta salutandogli con un cenno della mano e facendogli l'occhiolino.
    Giulio, dando una pacca sulla schiena di Ezio: "Oh, ma che te sei incantato....??"
    Ezio: "Ammazza oh, ma hai visto che roba.....???"
    Giulio: "Eh l'ho vista si.... Chi t'aspettavi de vedè uscì da un posto come questo..... 'na dama de carità.....???"
    Ezio, entrando nel locale: "E quella è 'na dama.... ma più che de carità me sembra 'na bella dama de.... "
    Barilon: "Per favore Masetti, non vada oltre.... Povero me, dove sono finito..... Se la Germana sapesse che sono entrato in un posto come questo.... quella è capace di mandarmi a letto senza cena per un mese.... "
    Cesare: "E sai che novità.... Tanto ormai c'è abituato a andà a letto senza cena.... e più che altro senza dopo cena.... per sua fortuna.... "
    Entrarono tutti e quattro in un ampio locale, quasi completamente in penombra eccetto per una debole luce bianca che proveniva dal soffitto, con diversi tavolini e un grosso palco rialzato in fondo alla sala.
    Cesare, alzando lo sguardo: "Oh, ma non è che avemo sbagliato indirizzo e ce semo infilati in una veglia funebre.....???"
    Mentre si dirigevano al centro della sala un uomo di mezza età, tarchiato e quasi completamente calvo entrò nel locale dalla porta dietro al bancone e si diresse a passo svelto verso di loro.
    L'uomo, allargando le braccia: "Ah, finalmente ve sete decisi.... E' un'ora che ve stò aspettando.... ma che fine avete fatto....??"
    Ezio, gesticolando: "Ahò, scusace Trick e Track ma 'sto locale è più nascosto d'un ricercato..... "
    Cesare, avvicinandosi a Giulio: "Com'è che se chiama questo.....??"
    Giulio: "Trick e Track.... "
    Cesare, dubbioso: "E che vor dì......???"
    Giulio: "Eh.... ha presente il rumore de' sedili della 127 rustica quando ce stavamo a fà 'na certa cosa.... "
    Cesare: "Eh..... "
    Giulio: "Ecco..... "
    Cesare: "Dici.....??"
    Giulio: "E dico si..... "
    L'uomo, avvicinandosi a Barilon e dandogli una pacca sulla spalla: "Ah, finalmente ci incontriamo.... Ezio m'ha parlato tanto de lei che me sembra quasi de conoscerla.... anche se a dire il vero m'aspettavo un tipo un po' più.... più romano..... Certo che a vederla non sembra proprio il padrone di un'osteria.... "
    Cesare, avvicinandosi a lui: "Ah flick e flack, de che osteria parli....?? Guarda che la nostra è la premiata bottiglieria Cesaroni.... bottiglieria, ce semo capiti....??"
    L'uomo, ridendo: "Eh eh, lei invece è tale e quale a come me l'ero immaginato.... Cesare Cesaroni, giusto.....??"
    Cesare: "In carne e ossa.... "
    Ezio, dandogli uno sguardo: "Più in carne che in ossa, a dì la verità.... "
    Giulio: "Ehm, ci dev'essere un equivoco... sò io Giulio Cesaroni, il padre dello sposo..... "
    L'uomo, annuendo: "Ah ecco, me sembrava strano.... Gerolamo Monti, proprietario del night club omonimo... tanto piacere..... Ezio m'ha detto che su' figlio se stà per sposà e vorrebbe organizzà una bella festa d'addio al celibato, vero....??"
    Giulio: "No, veramente mio figlio non sa niente... dovrebbe essere 'na sorpresa.... "
    Monti: "E lo sarà senz'altro, mi creda.... Modestamente posso dire senza falsa modestia che il nostro è un locale leader nel settore.... "
    Cesare, seguendo con lo sguardo un'altra ragazza semi svestita che stava entrando nel locale: "Se se riferisce al settore delle mignotte sò sicuro che nun ve batte nessuno.... "
    Giulio, dandogli una gomitata sulla schiena: "Senta una cosa.... noi semo venuti per renderci un po' conto del locale.... sa, non è per sfiducia ma quando se paga bisogna esse sicuri di quello che si paga... e di chi si paga, non so se mi spiego.... "
    Monti: "Eh eh, si spiega benissimo Cesaroni.... Guardi, le assicuro che mai nessun cliente, e in questo caso nessun aspirante sposo si è mai lamentato delle feste che noi abbiamo organizzato... se vuole può anche informarsi.... Come le ho detto siamo un locale leader nel settore... pensi che organizziamo feste simili per lo meno una volta ogni quindici giorni, per cui.... "
    Giulio: "Ammazza oh... il lavoro nun ve manca.... "
    Monti: "Non ci lamentiamo..... "
    Giulio: "Ecco ma.... generalmente che tipo di feste organizzate......??"
    Monti: "Eh beh, Cesaroni.... organizziamo feste per ragazzi che stanno per sposarsi, e che da quel momento in poi non saranno più dei semplici ragazzi ma mariti e forse padri di famiglia... Diciamo che noi cerchiamo di regalargli l'ultima serata de follia... perchè voi capite che dopo il grande passo non che se ne potranno permette più de tante.... "
    Giulio: "Ah.... quindi è un po' come un sabato sera in discoteca.... "
    Monti: "Eh beh, più o meno... Solo che qui sarà tutto a disposizione del festeggiato.... musica, ristorante, dj.... per non parlà poi del personale del night.... "
    Cesare: "I camerieri....??"
    Monti, ridendo: "Beh si, diciamo così..... Solo che invece de servì piatti e vassoi il nostro personale offre dei servizi un po' meno formali.... "
    Ezio, rivolgendosi a Cesare: "Meno formali, hai capito..... "
    Monti: "Si insomma, diciamo che i nostri servizi so' un po' più personalizzati, ecco.... "
    Ezio: "Personalizzati..... "
    Cesare, voltandosi verso di lui: "C'hai finito de fà il pappagallo....???"
    Ezio, gesticolando: "Vabbè oh, era per puntualizzà la situazione... te nun sei pratico dell'ambiente, nun l'ha conosci 'sta termologia.... "
    Cesare, sospirando: "Senti Treccani, me lo faresti un piacere.... ???"
    Ezio: "Eh certo, che domande..... "
    Cesare: "Vai a quel bancone, fatte servì una bella ciotola de noccioline e bevitele tutte d'un fiato, così invece de sentirti sparà frignacce per una mezz'oretta avremo il piacere de sentirti solo masticà.... "
    Barilon: "Che poi non è che ci sia tutta questa gran differenza..... "
    Ezio: "Si si, fate gli spiritosi.... Intanto se nun era per me voi ce pensavate l'anno prossimo a organizzà 'na bella festa per Marcolino che se stà per sposà.... "
    Giulio: "Ecco appunto.... a proposito de questo..... Guardi che mì figlio se stà per sposà, non è che stà per divorzia... Quindi non vorrei che co' tutti questi servizi personalizzati alla fine, tra un bicchiere e un altro dovesse succede qualche fattaccio.... nun so se mi spiego.... "
    Monti: "Ma si figuri, per carità..... Noi siamo professionisti seri.... Certo, in un night club i clienti nun è che s'aspettano de trovà proprio delle suore de clausura..... "
    Cesare: "Ah ecco.... me sembrava che c'avessero la tonaca un po' troppo corta..... "
    Monti: .... però le assicuro che non offriamo servizi di quel genere.... Poi è chiaro che se un cliente e una delle nostre ragazze riescono, diciamo così, a fraternizzare.... io nun è che gli posso proibì d'uscì da qua dentro e d'andà magari a casa sua... "
    Cesare, annuendo: "Sempre per fraternizzà.... "
    Monti: "Ovviamente.... "
    Giulio: "Vabbè, lasciamo perde.... Basta che non succedano bordelli venerdì sera.... me raccomando, che già ne sò successi abbastanza in casa nostra... "
    Monti: "Ma stia tranquillo Cesaroni.... vedrà che rimarrete tutti soddisfattissimi del nostro lavoro.... "
    Giulio: "Rimarrete chi.... noi.....??"
    Monti: "Eh beh, certo.... Perchè scusi, voi non ce sarete venerdì sera.....??"
    Giulio: "Mah, veramente noi..... "
    Ezio, dandogli una gomitata nello stomaco: "E come no.... certo che ce saremo..... E poi oh.... mica vorrai che il padre, lo zio e lo zio acquisito dello sposo manchino a 'sto momento..... Che ce tiriamo indietro....??"
    Cesare: "No no.... "
    Ezio: "Ecco, lo vedi..... "
    Cesare: "Ce penserà qualcun altro a tirarti indietro.... anzi, a tirarti qualcosa su quella scatola vuota che c'hai il coraggio de chiamà testa... Nun so se te dicono niente le parole ciu ciu.... "
    Monti, dubbioso: "Che è, il suo gatto....???"
    Cesare: "No, è la tigre che se tiene in casa..... "
    Ezio: "Vabbè, ma tanto mica facciamo niente de male... E' come passà una sera in bottiglieria.... "
    Cesare: "Ah.... mica m'ero accorto che Nando andava in giro co' du' bocce davanti.... Se sarà rifatto negli ultimi giorni..... "
    Giulio: "Vabbè, che gli devo dì.... Grazie tante, e me raccomando che a questa cosa ce tengo parecchio... Vedete de fà un bel lavoro.... "
    Monti, stringendogli la mano: "Ma certo, non si preoccupi.... Le posso assicurare che per suo figlio e i suoi amici sarà una festa assolutamente indimenticabile.... E spero pure per voi.... Me farebbe piacere avè d'intorno qualcuno della nostra generazione.... "
    Giulio: "Ah, ce sarà pure lei....??"
    Monti: "Eh beh, sa com'è... Mi fido tantissimo dei miei sottoposti, ma è sempre meglio che ci sia il vecchio capitano a controllare la rotta della serata... Allora, sarete anche voi della partita....??? Vi assicuro che ci sarà da divertirsi.... "
    Giulio, annuendo: "E va bene va... M'ha convinto... In fondo è un bel po' de tempo che nun vado più in discoteca.... "
    Ezio, guardando Cesare: "Eh certo... e poi c'è pure chi nun c'è mai stato in vita sua.... almeno fa un po' d'esperienza che alla sua età n'avrebbe proprio bisogno.... "
    Cesare, sarcastico: "Ah ah ah..... Ha parlato il tinegger..... L'ultima volta che ha fatto quattro salti è stato per scappà da su' moglie quando l'ha beccato in officina che stava facendo un ripasso d'anatomia insieme alla meccanica mora.... "
    Monti, avvicinandosi a Barilon: "Ovviamente ce sarà pure lei, vero....??"
    Barilon, scuotendo la testa: "Guardi, le assicuro che questo non è proprio il genere di feste che fanno per me.... "
    In quel momento uscì dalla porta dietro il bancone una stangona di un metro e ottanta con i capelli biondi ossigenati, due labbra gonfie come due ventose e un vestito tutto attilato color argento, che lasciava intravedere più di un particolare. La stangona si avvicinò a Monti e gli stampò un lungo bacio sulle labbra prima di rivolgersi a loro: "Buongiorno signori.... Scusate se vi ho interrotti ma dovevo assolutamente parlare con mio marito.... Voi dovete essere quelli della festa di venerdì sera, giusto....??"
    Giulio, squadrandola da capo a piedi: "Eh me sà de si..... "
    Monti: "Signori, vi presento Sofia.... la mia cara e adorata consorte..... "
    Cesare, sorridendo: "L'angelo del focolare.... "
    Monti: "E non sapete quanto sia brava nel lavoro.... non so cosa farei senza di lei qui al night...... "
    Sofia, mettendogli una mano sulla testa: "Non dategli retta.... E' Gerolamo che manda avanti tutta la baracca.... Ha sempre una gran fantasia negli affari.... "
    Monti, sorridendo: "Mia moglie è sempre troppo buona.... "
    Ezio, annuendo: "Beh, su questo c'ha ragione... su' moglie è proprio troppo bona.... "
    Giulio, lanciandogli un'occhiataccia: "Eh, una bella coppia dentro e fuori de casa, insomma..... "
    Sofia, annuendo: "Proprio così.... " Si avvicinò a Barilon, mettendogli una mano sulla spalla e prendendogli la cravatta: "E tu devi essere lo sposo, vero.... Pensavo che fossi più giovane, anche se i tuoi anni gli porti davvero molto bene, sai....??"
    Barilon, deglutendo e guardandola negli occhi: "No guardi, veramente io sarei..... "
    Sofia: "Si, l'ho capito subito che eri tu.... Hai l'occhio sveglio.... "
    Barilon: "Dice.....???"
    Sofia, annuendo: "Certo.... "
    Cesare, ridendo: "E te credo... co' tutte le notti che passa in bianco a discute co' su' moglie.... "
    Sofia, dubbiosa: "Ma non dovevi sposarti sabato....???"
    Giulio, avvicinandosi a lei: "No guarda, è mio figlio che si sposa.... Lui è Antonio Barilon, un amico de famiglia.... "
    Sofia: "Ah, ho capito.... Beh, sarà per un'altra volta..... "
    Cesare: "Se, magari.... Quello stà già sposato..... "
    Barilon: "E' vero.... però possiamo sempre scambiare due parole alla festa di venerdì sera.... "
    Cesare: "Ma come Barilon....?? Nun aveva detto che 'sto genere de feste nun fà per lei....???"
    Barilon: "L'ho detto.....???"
    Giulio, annuendo: "Eh si....."
    Barilon: "Beh però diciamo che dopo un'attenta riflessione ho deciso che per il matrimonio del giovane Cesaroni un'eccezione la posso anche fare.... "
    Cesare, annuendo: "Eh certo... per il giovane Cesaroni lo farebbe, vero....???"
    Barilon, guardando Sofia: "Si capisce.... "
    Monti: "Bene signori, allora vi do appuntamento a venerdì sera alle ventidue.... Mi raccomando, siate puntuali che l'inizio è sempre una delle parti migliori della festa.... "
    Giulio: "Non mancheremo..... "
    Ezio: "Ciao Trick e Track... se' sempre il meglio sei..... "
    Cesare, ridendo: "Si si.... mò voglio vedè se sarà d'accordo pure Stefania a dì che è il migliore.... "
    Ezio, raggiungendogli entrambi: "Ah Cè, nun scherziamo col fuoco..... Quella già m'ha messo a' lavori forzati dopo l'incidente dell'altra settimana..... se per sbaglio venisse a sapè de 'sta cosa è capace che viene qui armata fino ai denti.... quella se facesse male a qualcuno poi guai seri, ma che scherziamo..... "
    Cesare: "Eh... specie se quel qualcuno fosse un certo meccanico che passa tutte le giornate su uno sgabello nella bottiglieria mia.... "
    Ezio: "Vabbè, questo è un dettaglio.... Me raccomando eh, so' nelle vostre mani..... "
    Giulio, guardandosi intorno: "Oh, ma nun è che ce semo persi qualche cosa....???"
    Cesare, frugandosi le tasche: "Boh.... io il cellulare e il portafoglio ce gli ho sempre in tasca.... "
    Giulio si fermò e si voltò indietro, vedendo Barilon che stava ancora confabulando con Sofia.
    Giulio: "Barilon..... Venga andiamo.... Ahò, guardi che la lasciamo qui.... non lo so mica quanto le convenga.... da qui alla Garbatella è 'na bella camminata eh.... "
    Giulio fece per andarsene ma allargò le braccia quando vide che Barilon non aveva neanche battuto ciglio.
    Cesare, dandogli una pacca sulla spalla: "Aspetta un po', mò ce penso io..... " Fece qualche passo in avanti e poi iniziò a parlare a voce alta: "Ah ciao Germana.... e te che ce fai da 'ste parti....?? Lo sai che ce stà pure tu' marito... mò se vuoi te lo vado a chiamà.... "
    Barilon, sobbalzando: "Oh Signore.... anche qui è venuta a cercarmi.... Mi scusi tanto sà ma ora devo proprio andare.... E' questione di vita o di morte.... Ci vediamo venerdì sera..... !!!"
    Barilon corse verso l'uscita oltrepassando come un fulmine Giulio, Cesare ed Ezio, mentre Monti e Sofia si guardarono un attimo un po' dubbiosi....


    ...... sabato sera la seconda parte di questo terzo capitolo..... :253: :253: :253:
     
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  15. ylenia84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 26/11/2009, 21:05)
    Ciao ragazzi!! :D :D Avevamo lasciato Eva che non sapeva come fare a dire a Marco del ritorno del Gamberone sperduto.... vediamo cosa succederà nella terza parte dell'episodio.... siccome era venuta molto ma molto lunga (12 pagine di word..... :106: :106: :106: ) l'ho spezzata in due capitoli... il primo lo posto stasera, il secondo sabato.... Vabbè, bando alle chiacchiere e buona lettura a tutti :B): :B): :B):


    Rock Studio, ore 22.30


    Eva aprì la porta ed entrò facendosi strada fra tutta la gente che stava affollando il locale. Diede uno sguardo al palco, dove Marco stava suonando Per sempre, la canzone più richiesta del momento tra quelle del suo repertorio. Si avvicinò al bancone e intravide Walter che stava parlottando con il barman, il quale aveva un'espressione a metà fra l'annoiato e lo spazientito.
    Walter, scuotendo la testa: "Amico mio, te non ci sai proprio fare con i bicchieri.... mica è colpa tua eh, è una questione d'istinto, de classe.... e te a occhio e croce non è che ce n'hai tanta.... "
    Il barman, sbuffando: "Mamma mia Walter, e che sarà mai.... Devo servire qualche cocktail, mica fare un'opera d'arte... "
    Walter, gesticolando: "E' qui che te sbagli... preparare un cocktail è la massima espressione dell'arte... altro che fà un quadro... per farlo bene ce vuole il tocco del grande artista... damme retta, che io ne so qualche cosa.... "
    Eva, sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla: "Mi raccomando, non perderti una parola di quello che dice... lui un tempo era un barman formidabile.... pensa che detiene ancora un record.... quello delle bottiglie rotte in una sola giornata tentando di preparare qualcosa di vagamente simile a un cocktail da bere.... una vera autorità in materia.... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Non darle retta, è tutta invidia.... vorrebbe avere il mio tocco d'artista, ma non ce l'ha, e allora per vendicarsi me prende in giro.... "
    Eva, scuotendo la testa e sedendosi sullo sgabello accanto a lui: "Il giorno in cui lascerai lavorare un barista in santa pace credo che Franco e Simona daranno una festa gratis qui al locale per festeggiare l'avvenimento.... "
    Walter: "Vabbè che c'entra, gli stavo solo dando qualche consiglio gratis per migliorare un po' il suo stile..... anche se il ragazzo non mi sembra particolarmente recettivo.... "
    Eva, annuendo: "Meno male, mi preoccuperei del contrario..... "
    Il barman, ridendo e rivolgendosi ad Eva: "Ti porto qualcosa....??"
    Eva, scuotendo la testa: "No no grazie, niente..... "
    Walter, con un cenno della mano: "A me invece portami una birra..... "
    Il barman, avvicinandosi a lui: "Sicuro....?? Se vuoi ti preparo una delle mie specialità..... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Grazie carissimo, ma credo che per stasera mi accontenterò della birra.... sai, tra un po' me ne devo andare e non vorrei mettermi al volante co' qualche grado de troppo.... "
    Eva, dubbiosa: "Non sapevo che per stare sul sedile del passeggero bisognasse essere particolarmente lucidi.... "
    Walter: "Ma te l'hai mai assaggiato un cocktail preparato da lui.....?? Certe volte me fà rimpiange lo spumante annacquato che papà me rifilava quando c'avevo dieci anni.... "
    Eva si voltò sentendo qualcuno che le metteva una mano sulla schiena e incrociò lo sguardo sorridente di Simona.
    Simona: "Ah, finalmente la nostra sposa.... Ma quant'è che non ci vedevamo....??"
    Eva, sorridendo e abbracciandola: "Eh, un bel po' di tempo..... Ultimamente non ho avuto molto tempo libero.... il lavoro mi ha assorbita del tutto.... "
    Simona, annuendo: "Eh ho sentito qualche giorno fà quella notizia.... ne hanno parlato pure al telegiornale nazionale.... Certo che hai fatto un gran bel colpo.... "
    Eva: "Beh, abbiamo fatto un gran bel colpo.... Molto merito va anche alla mia amica Manuela.... E' stata una storia molto difficile, anche se ha avuto i suoi lati positivi.... "
    Walter: "Eh certo.... te forse non lo sai ma questa fresca sposa tra qualche giorno condurrà un approfondimento del telegiornale tutto dedicato alla storia della casa maledetta.... "
    Simona, sorpresa: "Ma davvero.....??"
    Eva: "Si, sto buttando giù il mio copione anche se è una gran faticaccia... Irma dice che se lo speciale dovesse avere successo ci sono ottime probabilità che diventi un programma fisso nel palinsesto.... "
    Simona, sorridendo: "Complimenti Eva.... te lo meriti davvero..... "
    Eva: "Comunque in questo momento ho altro per la testa.... "
    Simona, annuendo: "Beh lo posso capire.... fra quattro giorni ti sposi.... Anche Marco è tutto in fibrillazione.... Sei venuta per lui, vero....?"
    Eva, sorridendo: "Eh si..... Dovevo parlargli di una cosa ma stasera a cena tra una cosa e un'altra me ne sono dimenticata... Così ne ho approfittato per venire a salutarvi.... Franco dov'è...??"
    Simona: "Eh, stasera non c'è.... è andato a cena con Venuti e con i suoi colleghi, dovevano discutere gli ultimi dettagli sul lancio promozionale del disco.... "
    Eva, sorpresa: "Ma parli di Mario Venuti, il produttore discografico.....??"
    Simona, annuendo: "In persona.... Saranno lui e la sua casa a produrre il nuovo disco di Marco.... "
    Eva: "Addirittura....?? Questo il signorino non me l'aveva mica detto.... "
    Simona, sorridendo: "Lo so.... voleva farti una sorpresa, ma mi sa che la sorpresa te l'ho già fatta io.... "
    Eva: "Mamma mia, è fantastico.... Quello negli ultimi cinque anni ha prodotto gli album di Laura Pausini, Jovanotti, Tiziano Ferro.... Quanto c'ha messo Franco per convincerlo....???"
    Simona, scuotendo la testa: "Non ha dovuto fare tanta fatica... è bastato che gli facesse ascoltare le ultime canzoni di Marco... l'ultima soprattutto lo ha molto impressionato.... Dice che può diventare il successo della prossima stagione.... "
    Eva: "Eh si, è bellissima.... D'altronde la scritta pensando a sua madre, e non poteva essere diversamente..... "
    Gli applausi scroscianti e le grida del pubblico le interruppero non appena Marco finì di cantare la sua canzone. Si voltarono tutti e tre e unirono i loro applausi a quelli di tutti gli altri clienti del locale. Marco salutò tutti con un cenno della mano e poi prese il microfono: "Grazie, grazie a tutti.... Siete sempre fantastici..... !!"
    Scese lentamente dal palco raccogliendo tutti gli applausi dei clienti, mentre Simona guardò Eva sorridendo: "Se il buongiorno si vede dal mattino credo che possiamo dormire sonni tranquilli.... questo album sarà un successo straordinario.... "
    Eva, sorridendo: "Non ho il minimo dubbio..... Diventa ogni giorno più bravo.... "
    Walter, mettendole una mano sulla spalla: "Si, ma non dirglielo troppo forte.... Già quello è su di giri come una trottola perchè sabato si sposa.... se poi gli ci metti pure il carico da undici quello al matrimonio è capace che leva il microfono di mano a Iolanda e comincia a cantà Voglio mordere la vita...."
    Eva stava per rispondere ma Marco la precedette avvicinandosi al bancone: "Eh, ora che ci penso non sarebbe una cattiva idea.... Tu che dici amore....??"
    Eva, annuendo: "Sicuramente faresti contento Don Saverio..... "
    Simona: "Il pubblico è entusiasta di questa nuova canzone.... ma come ti è venuta in mente....??"
    Marco, sorridendo e rivolgendo uno sguardo a Eva: "Beh, diciamo che è stato un lavoro di squadra... come sempre, del resto.... "
    Walter, avvicinandosi a Eva: "E chi sarà l'uomo assist di questa squadra....?? Anzi, la donna assist di questa squadra...??? Lo credo che vince sempre, co' una fantasista come questa è facile vince il Grande Slam.... "
    Marco, annuendo e avvicinandosi a Eva: "Eh lo so... sono il centravanti più fortunato del mondo.... "
    Eva, dandogli una pacca sulla spalla: "Non dargli retta Simona.... E' sempre il solito modesto.... L'idea è stata tutta sua, io non ho fatto proprio niente... "
    Marco, ridendo: "Ah, e sarei io quello che fa il modesto eh....??"
    Eva, scompigliandoli i capelli: "Si che lo sei.... Ed è per questo che ti amo tanto.... "
    Walter, avvicinandosi a Simona: "Beh, non vorrei sbagliarmi ma credo che questo sia il classico momento in cui due aspiranti sposi vogliano rimanere soli.... "
    Eva, ridendo: "L'ho sempre detto che Walter è un genio.... "
    Marco, annuendo: "Ed eri anche l'unica a pensarlo, oltre lui.... "
    Walter, ridendo: "Eh eh, scherza scherza.... Scherza ora, che da domenica mattina ce pensa lei a metterti in riga, caro Cesaroni..... "
    Marco, sorridendo: "Per quello non ci è bisogno di aspettare domenica mattina.... ormai lo fa da quattro anni.... "
    Simona: "Senti, se vuoi andare non preoccuparti, vai pure.... Tanto Franco quello che ti deve dire può dirtelo tranquillamente domani mattina, non c'è bisogno che lo aspetti qui.... Anche perchè credo che tornerà piuttosto tardi.... "
    Marco, sorridendo: "Si, è probabile.... Allora ci vediamo domattina, va bene....??"
    Simona, annuendo: "Perfetto.... Tanto si tratta soltanto di semplici formalità.... ormai è praticamente tutto fatto.... "
    Marco, infilandosi la sua giacca: "Si lo so, ed è tutto merito di Franco.... è stato davvero impagabile.... "
    Simona, sorridendo: "Si.... per non parlare di quel cantautore che ha scritto e cantato le canzoni di questo album.... è un tipo molto in gamba, ma ora non riesco a ricordarne il nome.... "
    Marco ed Eva si abbracciarono salutando Simona e Walter ed uscirono insieme dal locale, facendosi strada fra i clienti che di tanto in tanto si voltavano per salutarlo e per fargli i complimenti. Quando furono fuori dal locale Marco sospirò e si passò una mano tra i capelli.
    Marco: "Non credo che mi ci abituerò mai..... "
    Eva: "A che cosa....??"
    Marco: "Alla gente che mi segue con lo sguardo, che mi da le pacche sulle spalle quando esco da un locale, che mi fa i complimenti ogni volta che mi vede... Quando sono sul palco e prendo la chitarra in mano non ho paura di niente.... Però quando vedo tutta questa gente che mi chiede di stringerli la mano.... mi sembra di occupare un posto che non è mio.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Ecco.... ecco che ricominci la modestia.... Guarda che se non la smetti salgo su una macchina e comincio a gridare a squarciagola che Marco Cesaroni è disposto a firmare autografi a tutti i clienti davanti all'entrata del Rock Studio... "
    Marco, ridendo: "Si, ti ci vedo proprio sul tettuccio di una macchina a fare da speaker.... "
    Eva, scompigliandoli i capelli: "Cos'è, mi metti alla prova....?? Ti ricordi com'è finita l'ultima volta che ci hai provato....??"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "E chi se lo dimentica..... Sei salita sul palco della scuola a cantare la prima strofa di Adesso che ci siete voi.... "
    Eva: "Un successo senza precedenti.... "
    Marco: "Non è proprio così che me lo ricordavo.... "
    Eva, stringendosi contro di lui: "Ti sbagli, è stato davvero un successo.... Ti ho convinto a riprendere in mano la chitarra.... "
    Marco, sorridendo e baciandola sulle labbra: "Si, lo so.... Senza di te non ce l'avrei mai fatta.... "
    Eva: "Oh si che l'avresti fatto..... Magari ci avresti messo un po' più di tempo, ma ce l'avresti fatta lo stesso.... Eri troppo bravo per non farcela, anche se continui a fare il modesto, Cesaroni..... "
    Marco, sorridendo: "Credo proprio che dovrai sopportarmi ancora un bel po'..... "
    Eva, ridendo: "Cercherò di farmene una ragione.... Senti Marco, c'è una cosa che ti devo dire..... Anzi, avrei già dovuto parlartene ieri ma eri così impegnato a preparare questa serata.... e io volevo che niente e nessuno ti potesse disturbare.... "
    Marco, annuendo: "Si, lo so..... "
    Eva: "Sai che cosa....??"
    Marco: "Che c'era qualcosa che ti preoccupava.... Ormai dovresti saperlo che non puoi nascondermi niente.... Allora, si può sapere che sta succedendo....?? Stamani ti sei alzata alle sei e mezza del mattino per preparare la colazione.... "
    Eva, sospirando: "E' perchè non riuscivo a dormire.... Senti.... è inutile girarci intorno.... ieri mattina ho rivisto una persona che mai in vita mia mi sarei aspettata di rivedere alla porta di casa nostra... soprattutto adesso.... "
    Marco, dubbioso: "Di chi stai parlando....??"
    Eva sospirò un paio di volte e socchiuse gli occhi, prima di trovare il coraggio di parlare: "Di Alex..... "
    Marco si fermò, sgranando gli occhi e guardandola per un attimo in silenzio, senza parlare.
    Marco: "Cosa....?? E che..... che diavolo è venuto a fare.....???"
    Eva, scuotendo la testa: "Ieri mattina si è presentato alla porta dicendo che voleva parlarmi di una cosa molto importante, che era arrivato qui da New York per dirmela.... "
    Marco: "E tu gli hai dato retta.....???"
    Eva: "E che dovevo fare.... Sbatterlo fuori.....???"
    Marco, annuendo: "Ho sentito idee peggiori.... "
    Eva, sospirando: "Gli ho detto che l'avrei ascoltato, a patto che dopo se ne andasse subito.... L'ho accompagnato al Bar Di Matteo.... non volevo che mia nonna lo vedesse entrare in casa.... "
    Marco: "E poi......?? Che è successo.....?? Che cosa voleva da te.....???"
    Eva, scuotendo la testa: "Una cosa che non gli posso dare.... "
    Marco, stringendo i pugni: "Ehi, non sarà tornato per ricominciare a fare il cretino con te.... Perchè se è così stavolta io.... "
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: "No no, non è per quello..... O almeno, se è così non ha fatto proprio niente per farmelo capire..... "
    Marco: "E allora che cosa voleva.....??"
    Eva: "Ha detto che dopo quello che è successo due anni fà lui non è più riuscito a riprendersi.... che ha perso il lavoro al ristorante di New York e che non è più riuscito a farsi assumere come cuoco in nessun altro locale importante della città.... "
    Marco, sorridendo leggermente: "Magari i clienti si saranno annoiati di mangiare lumache in agrodolce.... "
    Eva: "Marco.... Guarda che sto parlando seriamente..... "
    Marco: "Anch'io.... ma che razza di uomo è....?? Ti ha sbattuta fuori di casa, ti ha lasciata da sola per sette mesi..... sette, fregandosene del fatto che tu fossi incinta e per di più di un figlio che lui credeva suo.... Ha lasciato che tu affrontassi tutta la gravidanza da sola, e poi quando gli è fatto comodo è tornato, bello e sorridente, per dirti che voleva prendersi le sue responsabilità.... brutto figlio di puttana, dovevo rompergli la faccia appena l'ho rivisto la sera in cui è tornato.... !!!"
    Eva, sospirando: "Lo so Marco, lo so.... Però tu sai benissimo che neanche il mio comportamento è stato fra i più esemplari.... con te, con la mia famiglia.... e anche con lui.... "
    Marco, accarezzandole dolcemente i capelli: "Eva, ma tu eri incinta.... aspettavi un bambino, a vent'anni.... eri confusa, spaventata.... Certo che hai sbagliato.... Però nessuno avrebbe il coraggio di fartene una colpa, tranne quel viscido bastardo... "
    Eva: "Io dovevo dirgli di no.... Se quando è venuto a cercarmi io gli avessi detto che non lo amavo, tutto questo non sarebbe mai successo.... "
    Marco: "Ma era il padre di tuo figlio Eva.... non era una situazione semplice.... "
    Eva: "No, non lo era.... Ciò non toglie che abbia sbagliato... e che lo abbia fatto soffrire, in un modo o nell'altro.... "
    Marco, scuotendo la testa: "E quello che lui ti ha fatto soffrire....?? Di questo non ti ha parlato.....???"
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "C'è un'altra cosa..... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Ehi... non è che si è permesso di alzare le mani vero....?? No perchè se è così io questa volta lo vado a cercare in capo al mondo e giuro che lo mando in rianimazione... "
    Eva scosse la testa, ripensando in silenzio a quella sedia che aveva lanciato contro un tavolo al bar, e stando bene attenta a non farsi sfuggire neanche una sillaba sull'argomento: "No no Marco, non è successo niente, credimi.... E poi eravamo tra decine di persone, non poteva succedere assolutamente nulla.... "
    Marco, annuendo: "Che cosa ti ha chiesto.....???"
    Eva: "Marco..... era ubriaco fradicio, non ragionava più..... "
    Marco: "Se è per questo non ha mai ragionato neanche quando era sobrio.... Che cosa ti ha chiesto Eva....????"
    Eva, sospirando e passandosi una mano tra i capelli: "Dice che vuole comprare un altro locale a New York.... e che i soldi che ha non gli bastano.... Mi ha chiesto un prestito..... "
    Marco, spalancando gli occhi: "Che cosa ha fatto.....???"
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: "Dai Marco, calmati..... "
    Marco, allargando le braccia: "Ma ti rendi conto che razza di bastardo è questo....?? Prima di ha raccontato tutte quelle storie per farti sentire in colpa, e poi ti ha chiesto dei soldi... Quasi come se tu dovessi risarcire qualcosa a quel pezzo di..... "
    Eva, cercando di calmarlo: "Lo so Marco, lo so.... Ho cercato di fargli capire che se voleva io ero disposto ad aiutarlo, perchè in fondo ha ragione quando dice che io gli ho fatto del male.... Ho accettato di sposarlo e l'ho portato fino all'altare anche se non lo amavo.... E questo non avrei mai dovuto farlo.... "
    Marco, sospirando: "Forse no..... anzi, sicuramente non dovevi farlo.... Ma avevi paura.... era normale in quella situazione.... E comunque l'unico che non si era ancora accorto che tu non eri affatto felice era lui.... E questo dimostra quanto ci tenesse a te e alla tua felicità..... Aveva il suo bel trofeo da mettere in mostra nelle serate di gala al suo ristorante, e questo per lui era più che sufficiente.... E dopo tutto questo ha anche il coraggio di tornare qui dopo due anni a chiedere dei soldi a te.... E quanto ti avrebbe chiesto....???"
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Duecentomila euro..... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "E' pazzo.... è completamente pazzo..... "
    Eva, annuendo: "Credo proprio di si.... "
    Marco, dubbioso: "Che vuoi dire.....??"
    Eva, sospirando: "Marco, io l'ho guardato negli occhi.... avevo visto quello sguardo solo un'altra volta.... quando io gli dissi che stavo aspettando un bambino, a New York.... E lui..... lui prese il telefono in mano e me lo lanciò addosso con tutta la forza che aveva nelle mani.... "
    Marco, sorpreso: "Non me lo hai mai detto questo...... "
    Eva: "Per fortuna non prese me.... ruppe soltanto una statua di vetro che aveva in soggiorno.... Ma in quel momento ebbi la sensazione che avrebbe anche potuto perdere completamente la testa.... sembrava fuori di se dalla rabbia..... Proprio come oggi quando gli ho detto che non gli avrei dato un centesimo.... Non lo so Marco.... ma ho come l'impressione che questa non sarà l'ultima volta che lo rivedremo da queste parti.... "
    Marco, sospirando e accarezzandole i capelli: "Beh comunque se non ricordo male dopo quella sfuriata il nostro cuoco sparì dalla circolazione per un bel po' di tempo.... E' probabile che farà così anche questa volta.... "
    Eva: "Lo spero tanto.... Non vorrei che facesse un'altra scenata sabato mattina in Chiesa.... questo è il momento più bello della nostra vita, e non voglio che gli errori del mio passato lo possano rovinare..... "
    Marco, abbracciandola e stringendola forte a se: "Eva.... non esiste cosa al mondo che possa rovinarci questo momento.... nessuna, te lo assicuro.... Quanto ad Alex.... lo spero per lui che non ritorni a darti fastidio..... A proposito.... dove sta ora il bastardo....???"
    Eva, scuotendo la testa: "Non lo so.... ha detto che alloggia in una stanza d'albergo ma non ne ha fatto il nome.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Ehi.... non è che lo sai ma non me lo vuoi dire perchè hai paura che vada a dirgli in faccia quello che penso di lui....?? Guarda che non ho nessuna intenzione di mettermi nei guai per colpa sua... voglio solo fargli capire che deve starsene fuori dai piedi e che non deve più permettersi di darti fastidio, tutto qui.... "
    Eva, sorridendo: "Si.... e immagino che useresti proprio queste parole per dirglielo, vero.....??"
    Marco: "Certo.... Con qualche aggiunta qua e la.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "No davvero.... non mi ha detto niente..... "
    Marco, annuendo: "Va bene, non importa.... spero che riesca a capirlo da solo.... Però promettimi che se dovesse rifarsi vivo tu me lo dirai subito.... E non preoccuparti.... guarda che non è colpa tua se Alex è quello che è..... Era così anche prima che tu lo lasciassi sull'altare... Uno che cerca di riconquistare una ragazza incinta con l'inganno ha già un bel coraggio a considerarsi un uomo.... "
    Eva, sorridendo e guardandolo negli occhi: "Va bene amore, te lo prometto.... mi dispiace se non te ne ho parlato subito.... io mi fido di te più di qualunque altra persona al mondo.... ma non volevo che questa storia ti pesasse troppo.... Soprattutto adesso che stai lanciando il tuo nuovo album.... "
    Marco, sorridendo e prendendole il volto tra le mani: "Amore.... questo vuol dire essere sposati.... dividersi i pesi.... e portarli in due.... insieme..... Perchè se siamo insieme non esiste problema al mondo che non possiamo affrontare, o peso troppo grande che non possiamo portare.... Questo è il matrimonio..... non siamo più io e te, siamo noi..... per sempre noi, ricordi....??"
    Eva, sorridendo: "Certo che me lo ricordo.... E semmai ce ne fosse stato bisogno mi sono ricordata anche di un'altra cosa.... "
    Marco: "Quale....??"
    Eva, circondandogli la schiena con le braccia ed accostando le labbra alle sue: "Perchè ti amo così tanto..... "
    Marco, sorridendo: "Allora siamo in due..... "
    Si avvicinarono e si baciarono dolcemente per qualche secondo, poi Marco la guardò negli occhi, sorridendo.
    Marco: "Andiamo a casa.....?? Là c'è un posto un po' più caldo e comodo di questo dove possiamo continuare questa chiacchierata.... "
    Eva, annuendo: "Mi sembra un'ottima idea..... "
    Marco, prendendola per mano: "Allora andiamo.... Anche se ora che ci penso questo posto rispetto alla camera di casa nostra avrebbe un grosso vantaggio.... "
    Eva: "Quale.....??"
    Marco, sorridendo: "Non ci sono angioletti pestiferi che sul più bello atterrano sempre sulla mia schiena saltando dalla spalliera del letto.... "
    Eva lo guardò un attimo e poi scoppio a ridere, stringendosi forte al suo braccio, mentre entrambi passeggiavano sotto il freddo pungente della notte dicembrina.





    Viale Tirreno 164, quartiere Monte Sacro, mercoledì 7 dicembre alle 11 del mattino....



    Giulio schiacciò il piede sul freno e si guardò intorno, dubbioso. Cesare si voltò verso di lui: "Ahò, ma che stai a fà il turista....?? Guardi il panorama....??? Che poi fra l'altro fa pure un po' schifo.... 'ndo te giri ce stanno solo casermoni a quindici piani e panni stesi alle finestre.... pare 'na boutique de quarta categoria a cielo aperto.... "
    Giulio: "Eh ho capito, ma io nun ce sò mai stato da 'ste parti.... Ezio, sei sicuro che il posto sia qui....??"
    Ezio: "Eh certo.... ha detto Viale Tirreno.... questo è..... "
    Giulio, dubbioso: "Eh ma 'ndo stà....?? Io non vedo niente.... "
    Barilon fece capolino da dietro il sedile del guidatore: "Certo che non si vede... sarà sicuramente nascosto sotto mentite spoglie..... Così magari quando arriva una retata hanno il tempo di chiudere baracca e burattini e di filarsela..... "
    Ezio: "Ah.... Barilon, certo che lei porta più sfiga d'una civetta alla finestra..... vede sempre tutto nero.... Questo è un locale rispettabile, ma che scherziamo.... Questi manco lo sanno come è fatta 'na divisa.... "
    Barilon: "Eh, lo credo.... Qua ci vengono sempre in borghese quando devono fare una retata, sennò gli sgamano subito.... "
    Giulio, voltandosi verso di loro: "Oh ma la volete finì voi due..... M'avete fatto venì la testa più grossa del pallone dei mondiali.... "
    Barilon, scuotendo la testa: "Cesaroni, mi meraviglio di lei.... Prestarsi a seguire il Masetti qui presente in questo luogo di perdizione e di pornografia.... io che pensavo che almeno lei in questa marmaglia fosse una persona integerrima, tutta d'un pezzo.... "
    Cesare: "Ecco appunto.... se vo' rimane tutto d'un pezzo Barilon me faccia la cortesia de chiude quella boccaccia.... Che già lei a quest'ora nun dovrebbe sta appollaiato su quel sedile, ma dietro il bancone della bottiglieria con la parannanza addosso... Cose da pazzi.... è la prima volta in vent'anni che chiudo la bottiglieria a metà mattinata.... stava aperta pure il giorno che s'è sposato Giulio.... "
    Giulio: "Vabbè dai Cè, tanto è questione de cinque minuti.... sempre che se riesca a trovà 'sto posto..... "
    Barilon, gesticolando: "Sodoma e Gomorra.... mi hanno trascinato a Sodoma e Gomorra.... un uomo nella mia posizione.... "
    Cesare: "Capirai, il re della tazza che ormai nun c'ha manco più la tazza.... "
    Giulio aprì lo sportello e scese dal furgoncino seguito da Cesare, Ezio e Barilon che si guardarono intorno.
    Ezio, avvicinandosi a una porta girevole con un'insegna spenta sopra: "Eccolo qui.... Dev'esse questo.... "
    Giulio, avvicinandosi: "Eh, è questo si.... è l'unica porta girevole de tutta la strada.... Entra dai..... "
    Ezio si avvicinò e sobbalzò all'indietro quando la porta iniziò a girare prima che ci mettesse la mano sopra. Una ragazza con mezzo vestito addosso e una minigonna argentata poco più lunga di un paio di mutande uscì dalla porta salutandogli con un cenno della mano e facendogli l'occhiolino.
    Giulio, dando una pacca sulla schiena di Ezio: "Oh, ma che te sei incantato....??"
    Ezio: "Ammazza oh, ma hai visto che roba.....???"
    Giulio: "Eh l'ho vista si.... Chi t'aspettavi de vedè uscì da un posto come questo..... 'na dama de carità.....???"
    Ezio, entrando nel locale: "E quella è 'na dama.... ma più che de carità me sembra 'na bella dama de.... "
    Barilon: "Per favore Masetti, non vada oltre.... Povero me, dove sono finito..... Se la Germana sapesse che sono entrato in un posto come questo.... quella è capace di mandarmi a letto senza cena per un mese.... "
    Cesare: "E sai che novità.... Tanto ormai c'è abituato a andà a letto senza cena.... e più che altro senza dopo cena.... per sua fortuna.... "
    Entrarono tutti e quattro in un ampio locale, quasi completamente in penombra eccetto per una debole luce bianca che proveniva dal soffitto, con diversi tavolini e un grosso palco rialzato in fondo alla sala.
    Cesare, alzando lo sguardo: "Oh, ma non è che avemo sbagliato indirizzo e ce semo infilati in una veglia funebre.....???"
    Mentre si dirigevano al centro della sala un uomo di mezza età, tarchiato e quasi completamente calvo entrò nel locale dalla porta dietro al bancone e si diresse a passo svelto verso di loro.
    L'uomo, allargando le braccia: "Ah, finalmente ve sete decisi.... E' un'ora che ve stò aspettando.... ma che fine avete fatto....??"
    Ezio, gesticolando: "Ahò, scusace Trick e Track ma 'sto locale è più nascosto d'un ricercato..... "
    Cesare, avvicinandosi a Giulio: "Com'è che se chiama questo.....??"
    Giulio: "Trick e Track.... "
    Cesare, dubbioso: "E che vor dì......???"
    Giulio: "Eh.... ha presente il rumore de' sedili della 127 rustica quando ce stavamo a fà 'na certa cosa.... "
    Cesare: "Eh..... "
    Giulio: "Ecco..... "
    Cesare: "Dici.....??"
    Giulio: "E dico si..... "
    L'uomo, avvicinandosi a Barilon e dandogli una pacca sulla spalla: "Ah, finalmente ci incontriamo.... Ezio m'ha parlato tanto de lei che me sembra quasi de conoscerla.... anche se a dire il vero m'aspettavo un tipo un po' più.... più romano..... Certo che a vederla non sembra proprio il padrone di un'osteria.... "
    Cesare, avvicinandosi a lui: "Ah flick e flack, de che osteria parli....?? Guarda che la nostra è la premiata bottiglieria Cesaroni.... bottiglieria, ce semo capiti....??"
    L'uomo, ridendo: "Eh eh, lei invece è tale e quale a come me l'ero immaginato.... Cesare Cesaroni, giusto.....??"
    Cesare: "In carne e ossa.... "
    Ezio, dandogli uno sguardo: "Più in carne che in ossa, a dì la verità.... "
    Giulio: "Ehm, ci dev'essere un equivoco... sò io Giulio Cesaroni, il padre dello sposo..... "
    L'uomo, annuendo: "Ah ecco, me sembrava strano.... Gerolamo Monti, proprietario del night club omonimo... tanto piacere..... Ezio m'ha detto che su' figlio se stà per sposà e vorrebbe organizzà una bella festa d'addio al celibato, vero....??"
    Giulio: "No, veramente mio figlio non sa niente... dovrebbe essere 'na sorpresa.... "
    Monti: "E lo sarà senz'altro, mi creda.... Modestamente posso dire senza falsa modestia che il nostro è un locale leader nel settore.... "
    Cesare, seguendo con lo sguardo un'altra ragazza semi svestita che stava entrando nel locale: "Se se riferisce al settore delle mignotte sò sicuro che nun ve batte nessuno.... "
    Giulio, dandogli una gomitata sulla schiena: "Senta una cosa.... noi semo venuti per renderci un po' conto del locale.... sa, non è per sfiducia ma quando se paga bisogna esse sicuri di quello che si paga... e di chi si paga, non so se mi spiego.... "
    Monti: "Eh eh, si spiega benissimo Cesaroni.... Guardi, le assicuro che mai nessun cliente, e in questo caso nessun aspirante sposo si è mai lamentato delle feste che noi abbiamo organizzato... se vuole può anche informarsi.... Come le ho detto siamo un locale leader nel settore... pensi che organizziamo feste simili per lo meno una volta ogni quindici giorni, per cui.... "
    Giulio: "Ammazza oh... il lavoro nun ve manca.... "
    Monti: "Non ci lamentiamo..... "
    Giulio: "Ecco ma.... generalmente che tipo di feste organizzate......??"
    Monti: "Eh beh, Cesaroni.... organizziamo feste per ragazzi che stanno per sposarsi, e che da quel momento in poi non saranno più dei semplici ragazzi ma mariti e forse padri di famiglia... Diciamo che noi cerchiamo di regalargli l'ultima serata de follia... perchè voi capite che dopo il grande passo non che se ne potranno permette più de tante.... "
    Giulio: "Ah.... quindi è un po' come un sabato sera in discoteca.... "
    Monti: "Eh beh, più o meno... Solo che qui sarà tutto a disposizione del festeggiato.... musica, ristorante, dj.... per non parlà poi del personale del night.... "
    Cesare: "I camerieri....??"
    Monti, ridendo: "Beh si, diciamo così..... Solo che invece de servì piatti e vassoi il nostro personale offre dei servizi un po' meno formali.... "
    Ezio, rivolgendosi a Cesare: "Meno formali, hai capito..... "
    Monti: "Si insomma, diciamo che i nostri servizi so' un po' più personalizzati, ecco.... "
    Ezio: "Personalizzati..... "
    Cesare, voltandosi verso di lui: "C'hai finito de fà il pappagallo....???"
    Ezio, gesticolando: "Vabbè oh, era per puntualizzà la situazione... te nun sei pratico dell'ambiente, nun l'ha conosci 'sta termologia.... "
    Cesare, sospirando: "Senti Treccani, me lo faresti un piacere.... ???"
    Ezio: "Eh certo, che domande..... "
    Cesare: "Vai a quel bancone, fatte servì una bella ciotola de noccioline e bevitele tutte d'un fiato, così invece de sentirti sparà frignacce per una mezz'oretta avremo il piacere de sentirti solo masticà.... "
    Barilon: "Che poi non è che ci sia tutta questa gran differenza..... "
    Ezio: "Si si, fate gli spiritosi.... Intanto se nun era per me voi ce pensavate l'anno prossimo a organizzà 'na bella festa per Marcolino che se stà per sposà.... "
    Giulio: "Ecco appunto.... a proposito de questo..... Guardi che mì figlio se stà per sposà, non è che stà per divorzia... Quindi non vorrei che co' tutti questi servizi personalizzati alla fine, tra un bicchiere e un altro dovesse succede qualche fattaccio.... nun so se mi spiego.... "
    Monti: "Ma si figuri, per carità..... Noi siamo professionisti seri.... Certo, in un night club i clienti nun è che s'aspettano de trovà proprio delle suore de clausura..... "
    Cesare: "Ah ecco.... me sembrava che c'avessero la tonaca un po' troppo corta..... "
    Monti: .... però le assicuro che non offriamo servizi di quel genere.... Poi è chiaro che se un cliente e una delle nostre ragazze riescono, diciamo così, a fraternizzare.... io nun è che gli posso proibì d'uscì da qua dentro e d'andà magari a casa sua... "
    Cesare, annuendo: "Sempre per fraternizzà.... "
    Monti: "Ovviamente.... "
    Giulio: "Vabbè, lasciamo perde.... Basta che non succedano bordelli venerdì sera.... me raccomando, che già ne sò successi abbastanza in casa nostra... "
    Monti: "Ma stia tranquillo Cesaroni.... vedrà che rimarrete tutti soddisfattissimi del nostro lavoro.... "
    Giulio: "Rimarrete chi.... noi.....??"
    Monti: "Eh beh, certo.... Perchè scusi, voi non ce sarete venerdì sera.....??"
    Giulio: "Mah, veramente noi..... "
    Ezio, dandogli una gomitata nello stomaco: "E come no.... certo che ce saremo..... E poi oh.... mica vorrai che il padre, lo zio e lo zio acquisito dello sposo manchino a 'sto momento..... Che ce tiriamo indietro....??"
    Cesare: "No no.... "
    Ezio: "Ecco, lo vedi..... "
    Cesare: "Ce penserà qualcun altro a tirarti indietro.... anzi, a tirarti qualcosa su quella scatola vuota che c'hai il coraggio de chiamà testa... Nun so se te dicono niente le parole ciu ciu.... "
    Monti, dubbioso: "Che è, il suo gatto....???"
    Cesare: "No, è la tigre che se tiene in casa..... "
    Ezio: "Vabbè, ma tanto mica facciamo niente de male... E' come passà una sera in bottiglieria.... "
    Cesare: "Ah.... mica m'ero accorto che Nando andava in giro co' du' bocce davanti.... Se sarà rifatto negli ultimi giorni..... "
    Giulio: "Vabbè, che gli devo dì.... Grazie tante, e me raccomando che a questa cosa ce tengo parecchio... Vedete de fà un bel lavoro.... "
    Monti, stringendogli la mano: "Ma certo, non si preoccupi.... Le posso assicurare che per suo figlio e i suoi amici sarà una festa assolutamente indimenticabile.... E spero pure per voi.... Me farebbe piacere avè d'intorno qualcuno della nostra generazione.... "
    Giulio: "Ah, ce sarà pure lei....??"
    Monti: "Eh beh, sa com'è... Mi fido tantissimo dei miei sottoposti, ma è sempre meglio che ci sia il vecchio capitano a controllare la rotta della serata... Allora, sarete anche voi della partita....??? Vi assicuro che ci sarà da divertirsi.... "
    Giulio, annuendo: "E va bene va... M'ha convinto... In fondo è un bel po' de tempo che nun vado più in discoteca.... "
    Ezio, guardando Cesare: "Eh certo... e poi c'è pure chi nun c'è mai stato in vita sua.... almeno fa un po' d'esperienza che alla sua età n'avrebbe proprio bisogno.... "
    Cesare, sarcastico: "Ah ah ah..... Ha parlato il tinegger..... L'ultima volta che ha fatto quattro salti è stato per scappà da su' moglie quando l'ha beccato in officina che stava facendo un ripasso d'anatomia insieme alla meccanica mora.... "
    Monti, avvicinandosi a Barilon: "Ovviamente ce sarà pure lei, vero....??"
    Barilon, scuotendo la testa: "Guardi, le assicuro che questo non è proprio il genere di feste che fanno per me.... "
    In quel momento uscì dalla porta dietro il bancone una stangona di un metro e ottanta con i capelli biondi ossigenati, due labbra gonfie come due ventose e un vestito tutto attilato color argento, che lasciava intravedere più di un particolare. La stangona si avvicinò a Monti e gli stampò un lungo bacio sulle labbra prima di rivolgersi a loro: "Buongiorno signori.... Scusate se vi ho interrotti ma dovevo assolutamente parlare con mio marito.... Voi dovete essere quelli della festa di venerdì sera, giusto....??"
    Giulio, squadrandola da capo a piedi: "Eh me sà de si..... "
    Monti: "Signori, vi presento Sofia.... la mia cara e adorata consorte..... "
    Cesare, sorridendo: "L'angelo del focolare.... "
    Monti: "E non sapete quanto sia brava nel lavoro.... non so cosa farei senza di lei qui al night...... "
    Sofia, mettendogli una mano sulla testa: "Non dategli retta.... E' Gerolamo che manda avanti tutta la baracca.... Ha sempre una gran fantasia negli affari.... "
    Monti, sorridendo: "Mia moglie è sempre troppo buona.... "
    Ezio, annuendo: "Beh, su questo c'ha ragione... su' moglie è proprio troppo bona.... "
    Giulio, lanciandogli un'occhiataccia: "Eh, una bella coppia dentro e fuori de casa, insomma..... "
    Sofia, annuendo: "Proprio così.... " Si avvicinò a Barilon, mettendogli una mano sulla spalla e prendendogli la cravatta: "E tu devi essere lo sposo, vero.... Pensavo che fossi più giovane, anche se i tuoi anni gli porti davvero molto bene, sai....??"
    Barilon, deglutendo e guardandola negli occhi: "No guardi, veramente io sarei..... "
    Sofia: "Si, l'ho capito subito che eri tu.... Hai l'occhio sveglio.... "
    Barilon: "Dice.....???"
    Sofia, annuendo: "Certo.... "
    Cesare, ridendo: "E te credo... co' tutte le notti che passa in bianco a discute co' su' moglie.... "
    Sofia, dubbiosa: "Ma non dovevi sposarti sabato....???"
    Giulio, avvicinandosi a lei: "No guarda, è mio figlio che si sposa.... Lui è Antonio Barilon, un amico de famiglia.... "
    Sofia: "Ah, ho capito.... Beh, sarà per un'altra volta..... "
    Cesare: "Se, magari.... Quello stà già sposato..... "
    Barilon: "E' vero.... però possiamo sempre scambiare due parole alla festa di venerdì sera.... "
    Cesare: "Ma come Barilon....?? Nun aveva detto che 'sto genere de feste nun fà per lei....???"
    Barilon: "L'ho detto.....???"
    Giulio, annuendo: "Eh si....."
    Barilon: "Beh però diciamo che dopo un'attenta riflessione ho deciso che per il matrimonio del giovane Cesaroni un'eccezione la posso anche fare.... "
    Cesare, annuendo: "Eh certo... per il giovane Cesaroni lo farebbe, vero....???"
    Barilon, guardando Sofia: "Si capisce.... "
    Monti: "Bene signori, allora vi do appuntamento a venerdì sera alle ventidue.... Mi raccomando, siate puntuali che l'inizio è sempre una delle parti migliori della festa.... "
    Giulio: "Non mancheremo..... "
    Ezio: "Ciao Trick e Track... se' sempre il meglio sei..... "
    Cesare, ridendo: "Si si.... mò voglio vedè se sarà d'accordo pure Stefania a dì che è il migliore.... "
    Ezio, raggiungendogli entrambi: "Ah Cè, nun scherziamo col fuoco..... Quella già m'ha messo a' lavori forzati dopo l'incidente dell'altra settimana..... se per sbaglio venisse a sapè de 'sta cosa è capace che viene qui armata fino ai denti.... quella se facesse male a qualcuno poi guai seri, ma che scherziamo..... "
    Cesare: "Eh... specie se quel qualcuno fosse un certo meccanico che passa tutte le giornate su uno sgabello nella bottiglieria mia.... "
    Ezio: "Vabbè, questo è un dettaglio.... Me raccomando eh, so' nelle vostre mani..... "
    Giulio, guardandosi intorno: "Oh, ma nun è che ce semo persi qualche cosa....???"
    Cesare, frugandosi le tasche: "Boh.... io il cellulare e il portafoglio ce gli ho sempre in tasca.... "
    Giulio si fermò e si voltò indietro, vedendo Barilon che stava ancora confabulando con Sofia.
    Giulio: "Barilon..... Venga andiamo.... Ahò, guardi che la lasciamo qui.... non lo so mica quanto le convenga.... da qui alla Garbatella è 'na bella camminata eh.... "
    Giulio fece per andarsene ma allargò le braccia quando vide che Barilon non aveva neanche battuto ciglio.
    Cesare, dandogli una pacca sulla spalla: "Aspetta un po', mò ce penso io..... " Fece qualche passo in avanti e poi iniziò a parlare a voce alta: "Ah ciao Germana.... e te che ce fai da 'ste parti....?? Lo sai che ce stà pure tu' marito... mò se vuoi te lo vado a chiamà.... "
    Barilon, sobbalzando: "Oh Signore.... anche qui è venuta a cercarmi.... Mi scusi tanto sà ma ora devo proprio andare.... E' questione di vita o di morte.... Ci vediamo venerdì sera..... !!!"
    Barilon corse verso l'uscita oltrepassando come un fulmine Giulio, Cesare ed Ezio, mentre Monti e Sofia si guardarono un attimo un po' dubbiosi....


    ...... sabato sera la seconda parte di questo terzo capitolo..... :253: :253: :253:

    :280: :280: :280: capitolo molto bello come sempre, quello che ha detto marco riguardo al gambero è esattamente quello che penso io e otto milioni di telespettatori, alex è proprio un figlio di...... Attraverso le parole di marco rivolte al gamberone mi sono potuta sfogare anch'io in un certo senso, Grazie :kiss:

    Molto divertente anche la parte in cui Giulio, Cesare e Barilon vanno al night: "il re della tazza che nun c'ha manco più la tazza" :258: :258: :258: :17: :17: :17:
    :280: ancora, aspettiamo sabato :100: :101:
     
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299 replies since 4/11/2009, 22:51   14889 views
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