I CESARONI - CAPITOLO IV

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. jameskirk88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (marek @ 21/11/2009, 18:41)
    bravo jhon.il racconto si è chiuso con una scena degna di un film horror.aspetto il seguito.

    Eh eh, e il peggio ancora deve venire marek..... :106: :106: :106: :17: Vediamo dunque che è successo dopo la scena da film horror con la quale si è chiuso il primo capitolo: il ritorno del nostro amatissimo Gamberone.... per quale motivo Alex si sarò rifatto vivo a casa Cesaroni due anni dopo il matrimonio pagliacciata saltato all'ultimo minuto....?? Buona lettura a tutti (cioè, si fa per dire.... un intero paragrafo lo passerete insieme al Gamberone.... :255: :255: :255:


    Eva, sospirando e passandosi una mano tra i capelli: "Alex..... Che..... Che cosa ci fai qui....?"
    Alex, sorridendo leggermente: "Scusa se ti disturbo.... Ma avevo bisogno di parlare con qualcuno.... e tu sei la prima persona che mi è venuta in mente.... "
    Eva, sorpresa: "La prima che ti è venuta in mente.....?? Alex..... Qualunque sia il tuo problema.... credo di non essere la persona più indicata con la quale parlarne.... "
    Alex, scuotendo la testa: "Senti, lo so che non ti aspettavi di vedermi e che sono venuto senza nessun preavviso... e mi dispiace... però devo assolutamente parlare con te.... Tu sei l'unica persona che mi può aiutare.... "
    Eva, sospirando: "Io non posso fare niente per te.... Mi dispiace se hai qualche problema, ma sono sicura che riuscirai a risolverlo benissimo anche senza di me.... Se non ricordo male avevi un sacco di amici a New York.... e James.... perchè non ti rivolgi a lui....??"
    Alex, ridendo e scuotendo la testa: "Credimi.... sono molti meno di quelli che tu possa pensare.... Lo sai Eva, gli amici hanno il brutto vizio di voltarti le spalle quando tu hai bisogno di loro.... o quando non hai più niente da offrirgli in cambio.... "
    Eva osservò un attimo la barba incolta, i capelli lunghi e scarmigliati, il giubbotto di pelle mezzo scucito. Guardandolo ebbe l'impressione che non fosse particolarmente lucido.
    Alex: "Per favore, fammi entrare un attimo.... solo un attimo..... Poi ti prometto che me ne vado.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No senti.... in questo momento non è proprio il caso...... "
    Alex: "Ma è una cosa urgente.... non posso aspettare..... Ti prego, almeno cerca di ascoltarmi.... "
    Eva, sospirando: "E va bene.... però non qui..... Mi metto una giacca e arrivo.... Tu aspettami qui, per favore..... "
    Alex, annuendo: "Va bene.... ti aspetto qui..... "
    Eva rientrò in casa accostando la porta. Rimase per un attimo in piedi, davanti all'entrata, alzando gli occhi al cielo e cercando di capire cosa avesse spinto la persona che due anni prima aveva lasciato all'altare a ripresentarsi davanti alla porta di casa sua. Scosse la testa e afferò dall'attaccapanni il suo giubbotto viola, affacciandosi in cucina.
    Gabriella, alzando lo sguardo: "Ah Eva... meno male che sei arrivata.... Devi aiutarmi con questa ricetta perchè proprio non me la ricordo.... Tua madreaveva detto che me la lasciava sul tavolo ma poi deve essersene dimenticata.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Trattandosi di cucina non credo ti sarei di grande aiuto.... esco un attimo.... "
    Gabriella: "Come esci....?? E mi lasci così, con il pranzo tutto da preparare....?? Hai idea delle storie che farà Cesare se tornando a casa non troverà tutto pronto.... già stamani non ha fatto altro che lamentarsi..... "
    Eva: "Tranquilla nonna... sono sicura che te la caverai benissimo.... ora però devo scappare.... Tanto sarà questione di pochi minuti.... "
    Gabriella: "Ma si può sapere dove vai così di fretta....?? Non avevi detto che questa settimana non lavoravi....??"
    Eva: "Non è per lavoro.... è.... un'amica.... Era lei alla porta... vuole fare quattro chiacchiere con me da sola.... "
    Gabriella: "Vabbè falla entrare, no...?? Parlate sul divano in soggiorno.... magari la inviti anche a pranzo da noi..... "
    Eva: "Non credo che la mia amica sia dell'umore giusto.... il tempo di accompagnarla al bar all'angolo e di prendere qualcosa e torno subito.... mi raccomando il pranzo.... non vorrai far aspettare zio Cesare.... "
    Gabriella, gesticolando: "Per carità, non sia mai detto che dovesse perdere due etti per aver aspettato il pranzo dieci minuti di troppo... "
    Eva la salutò con un cenno della mano e poi uscì a passo svelto, richiudendo la porta dietro di se e rivolgendosi ad Alex.
    Eva, sospirando: "Vieni, andiamo.... Però solo cinque minuti... va bene....? Cinque minuti.... "
    Alex, annuendo: "Si, certo...... "
    Eva oltrepassò velocemente il giardino richiudendo il cancello dietro di se, e poi si incamminò sul marciapiede seguita a breve distanza da Alex.


    Bar Di Matteo, alla Garbatella, pochi minuti dopo.....

    Il barista si avvicinò con il vassoio in mano e posò prima una tazzina da caffè e poi un bicchiere di liquore sul tavolino.
    Eva, alzando una mano: "Ah scusa.... senti, il mio amico si è confuso prima... ha ordinato un bicchiere di vodka ma ora ha cambiato idea.... non è che lo potresti cambiare con un'altra tazzina di caffè....??"
    Alex, sorpreso: "Veramente io..... "
    Eva, interrompendolo: "Si infatti... lui è astemio.... non riesce a reggere niente che sia più forte di un bicchiera di spuma... "
    Il barista, sorridendo: "Va bene, non c'è nessun problema.... Le porto subito il caffè...... "
    Eva, annuendo: "Grazie... grazie mille..... e ci scusi.... "
    Il barista, allontanandosi con il vassoio in mano: "Si figuri..... "
    Alex, voltandosi un attimo verso il bar: "Scusa perchè gli hai fatto riportare indietro la vodka....?? Guarda che non mi ero sbagliato ad ordinarla.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non ti sembra di aver già bevuto abbastanza per oggi...???"
    Alex, sorpreso: "Cosa....?? Ma di che stai parlando.....??? Guarda che ti sbagli.... Non ho bevuto neanche un goccio.... "
    Eva, annuendo: "Si infatti... ti sei attaccato direttamente alla bottiglia.... si sente lontano un miglio che sei ubriaco fradicio.... Quante bottiglie hai bevuto...?? Una... due.... "
    Alex, sbuffando: "Senti, non ti ho cercata per farmi fare un'altra predica.... quelle che mi hanno fatto fino a ieri i miei carissimi amici a New York sono più che sufficienti....."
    Eva: "A quanto pare non molto.... Comunque hai ragione, sono cose che non mi riguardano.... Però ti sarei grata se mi dicessi per quale motivo sei tornato a cercarmi due anni dopo quello che è successo.... "
    Alex, annuendo: "Si, stai tranquilla.... Non ti farò perdere tanto tempo.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Non è per quello Alex.... però ammetterai che la situazione è un po' imbarazzante... noi ci siamo già detti tutto quello che dovevamo dirci... "
    Alex: "Beh, non è che abbiamo parlato poi molto.... "
    Eva: "Ma quello che ci siamo detti era più che sufficiente a capire che le cose tra me e te non potevano funzionare.... E lo sai perchè...? Perchè io e te non eravamo innamorati... Stavamo insieme soltanto perchè di mezzo c'era quella bambina che noi credevamo nostra... Senza di lei tu non saresti mai tornato a Roma per cercarmi.... e io certo non sarei mai tornata a vivere con te.... Pensavo che in tutto questo tempo tu queste cose le avessi capite.... "
    Alex: "Si si.... certo che le ho capite... Magari un po' troppo tardi ma le ho capite.... Non è per questo che sono venuto... "
    Eva: "E allora perchè....??"
    Il barista si avvicinò di nuovo al tavolino e porse ad entrambi una tazzina di caffè. Eva lo ringraziò con un sorriso e poi aspettò che Alex cominciasse a parlare.
    Alex, bevendo lentamente il suo caffè: "Ho bisogno di aiuto Eva... e non so a chi altri rivolgermi se non a te... "
    Eva, sorridendo leggermente: "Certo per te non deve essere molto confortante l'idea di non poterti rivolgere ad altri se non alla tua ex fidanzata.... Perchè non ne hai parlato ai tuoi amici americani.... a James, per esempio.... "
    Alex, sorridendo e scuotendo la testa: "Eh eh... sai, è straordinario quanto poco tempo ci mettano i tuoi "amici" a voltarti le spalle quando le cose non vanno più per il verso giusto.... Quando sono tornato a New York ero distrutto.... ho cercato di riprendere il mio vecchio lavoro al ristorante, ma non avevo più stimoli, non avevo più ambizioni. Ero distratto, sbadato, e spesso e volentieri sbagliavo mentre stavo sui fornelli. Dopo un paio di mesi la direzione dell'albergo mi ha gentilmente invitato a farmi da parte, perchè non ero più abbastanza produttivo... "
    Eva: "Mi dispiace.... davvero..... "
    Alex: "Si, anche a me è dispiaciuto... ma non mi sono perso d'animo.... Ho cercato lavoro un po' dappertutto, ma non sono più riuscito ad arrivare ai piani alti.... sai, quelli che fino a due mesi prima mi stringevano la mano e mi invitavano ai cocktail privati si erano raccomandati a tutti i loro colleghi di non assumermi più, perchè secondo loro uno come me non meritava di togliere posti così importanti a gente molto più brava e molto più competente... In realtà volevano soltanto farmela pagare per un paio di figuracce che gli avevo fatto fare con dei clienti importanti... e probabilmente non avevano neanche tutti i torti... io in quel momento non ero più in grado di fare bene il mio lavoro... E allora mi sono adattato a compiti un po' meno ambiziosi.... Ristoranti a due stelle, pizzerie, pub.... Anche qualche mensa pubblica.... Certo, non erano i Grand Hotel ai quali mi ero abituato in questi anni, ma il lavoro non mancava e nonostante tutto me la sono passata abbastanza bene negli ultimi due anni. Almeno sul piano finanziario. Su quello personale... beh, lasciamo perdere.... in fondo non è così importante.... "
    Eva: "Certo che è importante.... Ma non ti devi preoccupare.... Tu sei giovane, hai trent'anni e una vita intera davanti a te.... sono sicura che là fuori da qualche parte c'è la persona giusta per te, quella che ti renderà felice.... "
    Alex: "Può darsi.... Anche se mi ci vorrà un bel po' di tempo prima di poter ricominciare a cercarla.... due anni fa ero sicurissimo di averla già trovata... "
    Eva: "Si, lo so.... Ed è stata anche colpa mia.... Io sapevo bene quello che volevo... ma non avevo il coraggio di affrontare la verità... Con quella pancia mi sentivo troppo fragile.... In questi due anni ho chiesto tante volte scusa a Marco per tutto quello che non avevo fatto, e per tutto quello che non ero mai riuscita a dirgli prima che nascesse la bambina... Beh penso di dover chiedere scusa anche a te... in un certo senso è come se ti avessi preso in giro, anche se non ne avevo nessuna intenzione... Io sono tornata da te solo perchè tu eri il padre di mio figlio.... e avevo accettato di sposarti per la stessa ragione, anche se in realtà non ti amavo.... Dovevo avere il coraggio di dirti la verità, ma non l'ho fatto.... in quel momento pensavo soltanto a quello che credevo fosse il meglio per il mio bambino.... Ho ignorato i miei sentimenti.... e ho fatto del male a te, a me e Marco.... Vorrei tanto tornare indietro e cancellare tutti gli errori che ho fatto in quel periodo, ma purtroppo non è possibile.... so che sei stato male dopo tutto quello che successe.... ma credimi Alex, saresti stato molto peggio se ti fossi reso conto che io e te non eravamo fatti per stare insieme quando già eravamo sposati... e non sarebbe stato peggio solo per te, ma anche per me.... e per lei, soprattutto.... Quello che stavamo facendo su quell'altare era sbagliato, era una menzogna.... non potevamo andare fino in fondo.... e io non l'avrei fatto..... anche se non mi si fossero rotte le acque all'improvviso.... Avevo già deciso che non avrei detto di si.... "
    Alex, annuendo: "Lo so.... Me ne ero accorto sull'altare, ma come sempre ho fatto finta di non vedere.... E ho pensato bene di accompagnarti in sala parto.... "
    Eva, sospirando: "Si, me lo ricordo... Mi dispiace che tu sia venuto a saperlo in quel modo.... Non sarebbe dovuto succedere.... "
    Alex, scuotendo la testa: "Acqua passata.... C'è voluto un po' di tempo, ma alla fine sono riuscito a superarlo.... In questo momento ho un problema molto più urgente che dimenticare il passato.... "
    Eva: "Che problema....??"
    Alex: "Due mesi fa ho incontrato un vecchio amico.... il proprietario di uno dei locali più famosi di Manhattan... lo hai conosciuto anche tu, all'inaugurazione del mio ristorante a New York.... anzi, del tuo ristorante.... quello che portava il tuo nome.... "
    Eva, annuendo: "Si si, ho capito di chi parli.... Fu uno dei più grandi estimatori dei tuoi piatti naif... oltre che delle mie gambe, ovviamente.... "
    Alex, sorridendo: "Si, Mike è un tipo un po' eccentrico, ma è uno che nel suo lavoro ci sa fare come pochi altri.... Mi disse che stava cercando qualcuno per rilevare tutta la sua vecchia attività, visto che lui aveva pensato di aprire un locale molto più grande ai Queen.... Era anche disposto a vendere a un prezzo più basso di quello di mercato se fosse stato sicuro di affidare il suo vecchio locale in mani esperte e fidate... E mi ha chiesto se per caso io non fossi interessato a quell'affare.... "
    Eva: "Ah.... e tu che gli hai risposto....??"
    Alex: "Beh, che ero molto interessato.... un locale del genere a Manhattan è sempre stato il mio sogno nel cassetto.... Certo, prima di pronunciarmi dovevo sapere per quanto aveva intenzione di vendere tutto.... Mi ha detto che sarebbe disposto a cedere l'intera attività, ristorante, bar, pizzeria, sala da ballo... per un milione e mezzo di dollari.... "
    Eva: "Un milione e mezzo....?? Beh, per un'attività come quella non è certo tantissimo..... "
    Alex: "No infatti.... ma per me una cifra del genere non è certo uno scherzo.... Ho fatto due conti.... anche mettendo insieme tutti i miei vecchi risparmi e il ricavato della vendita del nostro vecchio ristorante di New York potevo arrivare al massimo a 800mila euro.... gli ho chiesto se poteva venirmi un po' incontro con il prezzo, ma sotto un milione e trecentomila dollari non è voluto scendere... Insomma, a conti fatti mi manca ancora mezzo milione di dollari per arrivare alla somma necessaria per rilevare tutta l'attività.... "
    Eva: "Accidenti, mi dispiace... Hai provato a chiedere un prestito in banca....??"
    Alex: "Certo che ci ho provato.... ma in questo momento non ho uno stipendo fisso, e la mia casa di New York non è certo sufficiente a coprire la garanzia per una somma come quella.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Poteva essere una grande occasione per te.... Non c'è proprio niente che si possa fare.....??"
    Alex: "Mike è sceso fin troppo nel prezzo di vendita... sarebbe difficile convincerlo a scendere ancora di più di quanto già non ha fatto.... Considera che un'attività come la sua già per questa cifra è praticamente regalata.... Certo... se riuscissi a trovare subito anche la metà di quella somma potrei anche convincere la banca a concedermi un prestito, e potrei chiudere l'affare con Mike in cinque minuti... lui ha già detto che sarebbe felicissimo di affidare a me il suo vecchio locale ed è disposto anche ad aspettare qualche settimana.... ma certo non aspetterà in eterno.... "
    Eva, sospirando: "Quindi ti servirebbero più o meno duecentocinquantamila dollari, se non ho capito male....?"
    Alex: "All'incirca duecentomila euro.... Il resto lo potrei coprire tranquillamente offrendo in garanzia la mia casa di New York, sarebbe più che sufficiente.... "
    Eva: "E tu hai pensato di chiedere questi soldi a me..... vero....??"
    Alex, scuotendo la testa: "Eva, credimi.... Non sai quanto mi sia costato venire fino a Roma, rivederti, parlare con te dopo tutto quello che c'era stato fra noi.... Ma questa potrebbe essere la svolta della mia vita, quella che ho sempre aspettato da quando ho iniziato a fare questo lavoro.... Potrei fare talmente tanti soldi che quei duecentomila euro tra neanche un anno potrebbero sembrarmi quasi come delle noccioline.... "
    Eva: "Potrebbero.... se il locale fosse un successo.....Ma che succederebbe se le cose invece non andassero così bene come immagini....??"
    Alex: "Ma dai Eva.... è il locale più importante e più conosciuto di mezza New York.... i soldi che ha fatto fare a Mike negli ultimi dieci anni non riesce a contarli nemmeno lui.... è un affare incredibile, e a un prezzo bassissimo per giunta.... Occasioni come queste capitano soltanto una volta nella vita, se sei fortunato.... E a me è capitato adesso.... io non ti sto chiedendo un'elemosina... ti sto chiedendo di diventare socia alla pari di questa nuova attività..... "
    Eva, sorridendo: "Beh, ti ringrazio molto per la fiducia ma onestamente non credo che sia proprio il mio campo.... "
    Alex: "E allora....?? Che importanza ha....?? Tanto tu non dovrai fare proprio niente.... a parte versare la tua parte di denaro.... quando poi io avrò versato la mia saremo noi a rilevare tutto il locale... non io, noi.... e da quel momento in poi una parte degli utili che metterà insieme alla fine dell'anno il locale sarà sempre destinata a te.... sempre e comunque.... E ti garantisco che tra meno di tre anni avrai recuperato tutto i soldi che avevi investito, con gli interessi.... Andiamo Eva, non puoi rifiutare una proposta del genere..... "
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Alex... io sono molto lusingata dal fatto che tu abbia pensato a me, davvero.... Però credimi.... questo è il momento meno indicato nel quale tu potessi farmi una richiesta del genere.... Forse tu non lo sai ma io tra una settimana mi sposo.... "
    Alex, ironico: "Ah.... spero che il finale sia leggermente diverso da quello dell'ultima volta.... Povero Marco, mi dispiacerebbe tanto per lui se tu all'ultimo momento dovessi scoprire qualche altro amore nascosto.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Senti.... io vorre tanto aiutarti, credimi.... Ma in questo momento proprio non ce la faccio..... Già abbiamo dovuto affrontare un sacco di spese negli ultimi tempi.... adesso il matrimonio, che anche se abbiamo deciso di farlo senza troppe cerimonie è sempre una spesa considerevole.... Purtroppo io non posso aiutarti..... Perchè non provi a parlarne con mio padre....?? Forse lui potrebbe anche essere interessato a un affare del genere.... "
    Alex: "Beh, non credo che si rifiuterebbe di darti una mano se fossi tu a chiederglielo.... "
    Eva: "Io a mio padre ho già chiesto un mucchio di cose in questi anni... e lui mi ha sempre accontentato.... Ma non gli ho mai chiesto del denaro, mai.... Se mi ha dato qualcosa è perchè lui ha voluto darmela, e non certo perchè io glel'ho chiesto.... Mi dispiace Alex.... chiedimi qualunque altra cosa.... ma non questa.... "
    Alex, sorridendo leggermente: "Capisco.... la mia vita per te non conta assolutamente niente.... Non ha mai contato niente, neanche quando stavamo insieme... come quando riuscisti a convincermi a non accettare l'offerta di tuo padre di andare ad aprire un ristorante a Milano.... E io che pensavo che tu fossi preoccupata perchè da quel momento in poi non avresti potuto passare più molto tempo insieme a me... mentre tu eri soltanto preoccupata dal fatto che se fossimo andati a Milano ti saresti allontanata troppo dal tuo grande amore... Di me, della mia vita, della mia carriera a te non è mai importato assolutamente niente... hai pensato sempre e solo a te stessa... !!"
    Eva, annuendo: "Si è vero Alex... in quei momenti pensavo solo a me stessa.... Però non sono stata l'unica a farlo.... Tu a cosa pensavi quando te ne sei andato di casa dopo avermi sentito dire che ero incinta....?? Quando mi hai lanciato addosso quel telecomando....??? A che pensavi tu Alex.....??? Pensavi a me forse.... pensavi a me....???"
    Alex: "Io ci sono tornato da te... perchè mi ero accorto di aver sbagliato, e volevo rimediare.... Ho fatto di tutto per rimediare... ho venduto tutto quello che avevo a New York, ho cercato una casa qui a Roma, mi sono cercato un lavoro... ho cercato di ricominciare tutto da zero, ho rifiutato un'offerta da tuo padre che per me sarebbe stata un vero affare... Io ho cercato di rimediare Eva... a quell'errore che feci a New York.... e tu invece... quand'è che rimedierai a tutte le balle che mi hai detto dopo che sei tornata a vivere con me....??"
    Eva: "Cosa vuoi, un risarcimento danni.....?? Mi dispiace se tutto quello che è successo due anni fa ti ha fatto perdere il tuo lavoro... Io con te ho sbagliato moltissimo....e non solo con te... Però la colpa non è stata tutta mia.... Tu pensavi che l'amore e l'affetto si potesse comprare con una casa a Roma....?? Che tutto quello che era successo nei sette mesi precedenti potesse essere cancellato da quella sceneggiata che facesti in camera mia.... quando mi portasti quel regalo che avevi anche avuto la faccia tosta di farti preparare da Marco.....??? Tu Alex non ci sei mai stato.... mai.... Sei tornato soltanto quando ti ha fatto comodo.... Ma io per tutta la gravidanza ero da sola.... Anzi, ero con il vero padre di mia figlia.... lui si,mi è stato accanto e mi ha aiutata molto più di quanto non avrebbe fatto un marito.... e non mi ha chiesto niente in cambio.... Quando ti ha rivisto tornare poteva urlare, arrabbiarsi, sbattere i pugni sul tavolo... e invece non ha fatto niente.... Si è messo da parte ed è stato zitto anche quando mi ha visto fare la più grande idiozia di tutta la mia vita.... Questo è amore Alex.... è quello che tu non hai mai provato in tutta la tua vita per nessuno.... Tranne che per te stesso.... "
    Alex, guardandola negli occhi: "Io ti amavo Eva...... "
    Eva: "No Alex... tu non amavi me.... amavi l'amore che tu credevi io provassi per te.... Solo questo amavi.... Ma tu non mi hai mai conosciuta.... Non mi hai mai chiesto come stavo, a cosa pensassi, cosa avessi dentro in quel periodo.... Tu pensavi soltanto a lavorare, a cucinare... a metterti a letto la sera accanto a me.... Ma amare è molto più di tutto questo.... Tu mi volevi accanto a te perchè io ti facevo sentire meno solo.... è per questo che sei tornato a cercarmi.... "
    Alex: "E questo ti fa dormire meglio la notte Eva.....?? Pensare questo ti aiuta a dimenticare tutti i tuoi sensi di colpa.... ???"
    Eva: "L'unico rimpianto che ho è di non averti detto la verità quando ti ho rivisto alla porta di casa mia... e di essermi fatta trascinare da quello che mi stava succedendo in quel periodo.... Ma nient'altro.... La scelta che ho fatto la rifarei un altro milardo di volte e poi ricomincerei da capo.... perchè è stata la più giusta di tutta la mia vita.... magari un po' tardiva, ma sicuramente la più giusta...."
    Alex: "Mi fa piacere che tu sia stata bene in questi anni... Purtroppo però a me non è andata altrettanto come a te.... Sai, non c'era nessun'altra ad aspettarmi dopo che tu hai deciso di piantarmi sull'altare.... Dopo che tu mi hai preso in giro per dei mesi facendomi credere una cosa che invece non era vera... "
    Eva, scuotendo la testa: "Se stai cercando di farmi sentire in colpa per tutto quello che ti ho fatto puoi anche smetterla.... sono due anni che mi sento in colpa.... Verso di te, verso la mia famiglia.... verso Marco..... Ma questo non ti autorizza a venire qui e pretendere da me che io ti presti mezzo miliardo per rilevare un'attività che potrebbe anche rivelarsi un fiasco colossale, visto che tu..... "
    Alex: "Visto che io cosa....?? Visto che sono sempre ubriaco.....???"
    Eva: "Sicuramente questo non avrà contribuito a migliorare la tua reputazione nell'ambiente... scommetto che ti hanno cacciato dal tuo vecchio ristorante perchè quando a lavoro eri nelle stesse condizioni in cui sei adesso.... Non mi sorprende che tu gli abbia fatto fare delle pessime figure.... "
    Alex, alzandosi in piedi: "Eh già.... hai ragione, ero sempre ubriaco.... E lo sai perchè....?? Perchè non riuscivo a dimenticare tutto quello che era successo.... mi rivedevo ancora lì, su quell'altare... il giorno più bello di tutta la mia vita... e mi rivedevo fuori dalla Chiesa, a sorreggerti mentre avevi le doglie... e in ambulanza, a tenerti la mano per farti sentire che ero vicino a te anche in quel momento.... E in quella sala parto, quando io ero accanto a te, e tu mi hai guardato per qualche secondo... e mi hai chiamato Marco.... "
    Eva abbassò lo sguardo, sospirando, mentre Alex si avvicinò a lei.
    Alex: "Io volevo costruire tutta la mia vita attorno a te e alla nostra famiglia... e tu hai distrutto tutto nel breve spazio di poche parole... I miei sentimenti, i miei sogni, le mie speranze.... e poi anche il mio lavoro.... Mi hai chiesto se volessi un risarcimento danni.... Ebbene si, lo voglio.... lo pretendo, dopo tutto quello che mi hai fatto.... E non andrò via di qui fin quando non avrò avuto quello che mi spetta da te.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Tu mi stai chiedendo una cosa che io non ti posso dare, e tu lo sai..... "
    Alex: "E perchè no.....?? Tuo padre ti ha lasciato una fortuna tutta per te.... tre milioni, se non ricordo male.... Cosa vuoi che siano per te duecentomila sporchi e miseri euro.... ?? E poi si tratta solo di un prestito... te l'ho già detto che appena potrò di restituirò tutto fino all'ultimo centesimo.... "
    Eva: "Quei soldi sono per la mia famiglia, per mia figlia.... per il suo futuro.... Io non ho mai toccato un centesimo di tutto quello che mi ha lasciato mio padre, e non ho intenzione di farlo per prestare dei soldi a una persona che cerca di approfittarsi di quello che c'è stato fra noi per estorcermi del denaro..... "
    Alex: "Io non ti sto estorcendo niente.... ti ho solo proposto un affare molto vantaggioso.... "
    Eva: "No, tu stai cercando di ricattarmi.... Vuoi farmi sentire in colpa per averti rovinato la vita e pretendi che io ti risarcisca per tutto quello che ti ho fatto perdere.... Ma la colpa non è stata soltanto mia Alex.... ricordatelo.... Abbiamo sbagliato in due, e non è giusto che tu te la prenda soltanto con me.... Dovresti prendertela anche con te stesso..... "
    Alex: "Certo che me la prendo con me stesso.... Me la prendo per non aver capito subito che mi stavi prendendo in giro.... come mi hai preso in giro per tre mesi quando eravamo insieme a New York senza mai dirmi quello che era successo con Marco... tu mi hai sempre preso in giro... mi hai usato soltanto come un ripiego quando la tua prima scelta non era più disponibile... Questa è la verità.... E tu lo sai benissimo.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No Alex, non è così.... Io non ti ho mai voluto ferire... ho sbagliato, è vero, ma non avevo intenzione di farti del male.... "
    Alex: "Se fosse vero non avresti aspettato il giorno del matrimonio per dirmi in faccia che non mi amavi... la realtà è che di me non te n'è mai fregato niente Eva... niente..... E non te ne frega niente neanche adesso.... "
    Eva, alzandosi in piedi e scostando la sedia: "Non abbiamo più niente da dirci Alex... ammesso che ne abbiamo mai avuto... Mi dispiace, ma dovrai cercarli da qualche altra parte i soldi che ti servono.... da me non avrai neanche un centesimo.... "
    Alex prese la sedia e la scaraventò addosso ad un altro tavolo, fortunatamente vuoto, con tutti i clienti che si voltarono contemporaneamente per vedere cosa stava succedendo.
    Alex: "Quei soldi non sono neanche un centesimo di quello che tu mi dovresti dare per tutto quello che io ho fatto per te... il mio ristorante, la casa a Roma, la mia carriera, il mio lavoro.... Ti sei presa tutto senza mai darmi niente in cambio, maledetta.... !!!"
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Distruggere questo bar non ti servirà a niente.... Tu da me non avrai neanche un soldo... E la sai una cosa.... " Si avvicinò a lui guardandolo negli occhi: ".... se invece che cercare di ricattarmi quei soldi me gli avessi chiesti, io avrei anche potuto cercare d'aiutarti... ma così no.... Tu stai solo cercando di scaricare su di me tutti i tuoi sensi di colpa... Dai a me la colpa di tutto quello che è successo, ma sai benissimo che non è così... Non sei cambiato per niente Alex... sei quello che sei sempre stato.... un egoista..... E io non voglio avere più niente a che fare con uno come te... Ti auguro buona fortuna.... e spero di non rivederti mai più.... "
    Eva si voltò e si allontanò a passo svelto sotto lo sguardo attonito di tutti i clienti, mentre Alex la guardava stringendo i pugni. Alex: "Eva..... Eva, torna qui..... Non puoi lasciarmi in questo modo..... Eva.... !!!!"
    Eva, senza voltarsi: "Non ti sto lasciando.... Ti ho già lasciato due anni fa, per fortuna.... "
    Il proprietario del bar uscì dalla porta seguito da due baristi e si avvicinò ad Alex furibondo: "Ehi, spaventapasseri.... Credi di stare a casa tua o a casa dei tuoi amici deficienti....?? Ti consiglio di levarti subito dalle balle se non vuoi che chiami la polizia e ti faccia sbattere dentro, oltre a farti pagare i danni... " Prese una sedia e gliela rivolse contro: "..... e se fossi in te non me lo farei ripetere un'altra volta.... "
    Alex scosse la testa, furioso e rassegnato, e si allontanò dal locale a testa bassa.
    Eva svoltò all'angolo della strada e si appoggiò un attimo al muro, socchiudendo gli occhi e sospirando. Si passò una mano tra i capelli e alzò gli occhi al cielo, chiedendosi se quella sarebbe stata davvero l'ultima volta in cui le sarebbe capitato di rivedere il suo ex fidanzato.



    Rock Studio, 6 dicembre, ore 14.00


    Marco aprì la porta ed entrò nel locale, guardandosi intorno. Alzò lo sguardo e vide Franco e Simona che erano seduti all'ultimo tavolo, e Walter che stava armeggiando con un bicchiere accanto al bancone.
    Simona, voltandosi verso di lui: "Walter.... deve continuare ancora molto questo balletto.... ??"
    Walter: "Finchè non avrò perfezionato la mia nuova, grandissima, straordinaria invenzione.... "
    Simona, sospirando: "Ah si.... e quale sarebbe.....??"
    Walter: "Come, non lo sai...?? Ormai se ne parla praticamente in tutti i locali della città.... Il Second Baman Freestyle.... il grande successo della prossima stagione..... "
    Simona: "Io se fossi in te penserei a un posto decente dove festeggiare l'uscita del nuovo cd... dopo le ultime due buche che m'hai dato mi sembra proprio il minimo.... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Io....?? Ma di che stai parlando...???"
    Simona: "Per non parlare delle figuracce che mi hai fatto fare negli ultimi tempi... "
    Walter, scuotendo la testa: "Che ingratitudine oh.... è proprio vero che le donne non s'accontentano mai di nulla.... "
    Marco, avvicinandosi a loro: "Specialmente quando dovrebbero accontentarsi di una serata passata al ristorante in centro in compagnia del cameriere ultrasettantenne... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Oh, ma che ti ci metti pure te....?? Mica è colpa mia se papà cercando Frosinone è finito a Castellammare di Stabia.... ho dovuto lavorare tutta la notte... e non è neanche servito a qualcosa, visto che senza quei pezzi di ricambio le macchine non le ho manco riparate.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Tranquillo.... Simona lo sa che sei un lavoratore instancabile.... "
    Simona, ridendo: "Come no.... guardalo, è stanco morto a forza di fare l'imitazione al giocoliere del circo equestre... "
    Walter, guardando Marco: "Le donne.... che delusione Marcolì.... beato te che.... "
    Simona, voltandosi verso di lui: "Beato lui..... perchè.....?? Cos'è che stavi per dire.....??"
    Walter, gesticolando: "No, dicevo.... beato lui.... che si sta per sposare.... "
    Marco, dubbioso: "Non vedo il nesso logico... ma va bene lo stesso.... "
    Walter, dandogli una pacca sulla spalla: "Oh ma la fai finita.... ?? Quella già sta nervosa per conto suo.... se te ce metti pure te allora stamo freschi.... "
    Marco, sedendosi al tavolo: "Signori.... ho una grande notizia da darvi..... "
    Walter: "Ti sposi in bottiglieria.... "
    Simona prese una nocciolina e gliela tirò in testa lanciandogli un'occhiataccia.
    Walter, massaggiandosi la fronte: "Ahi... ma che ho detto.....???"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Finalmente sono riusciuto a trovare un titolo per il nuovo album..... "
    Franco, alzando lo sguardo: "Oh, finalmente..... Bravo..... Te lo dicevo che era solo questione di tempo.... Ce l'avevi dentro, come le tue canzoni.... E che hai scelto alla fine....??"
    Marco: "Il titolo di una delle canzoni del nuovo album.... Oltre l'orizzonte..... Mi sembrava il più appropriato viste le cose di cui parlano le canzoni... e il momento in cui le ho scritte.... "
    Franco, annuendo: "Sono d'accordo, è veramente molto bello.... e molto azzeccato..... Tu che ne dici Simona.....??"
    Simona, sorridendo: "E che devo dire....?? Ovunque andrai..... Oltre l'orizzonte...... Mi sembra proprio che nella scelta dei titoli il nostro cantautore se la cavi benissimo anche da solo.... "
    Marco, rivolgendosi a Franco: "Pensi che ce la facciamo a lanciare il disco prima di Natale....?"
    Franco, annuendo: "Certo che si... Il tempo di sistemare gli ultimi dettagli e tra un paio di settimane potremo fare un lancio in grandissimo stile... Oggi mi ha telefonato il produttore di uno show musicale su MTV.... mi ha detto che ti vorrebbero in trasmissione per cantare in anteprima gli inediti del tuo nuovo album..... "
    Marco, sgranando gli occhi: "In televisione.....???"
    Franco: "Eh, in televisione....?? Non dirmi che ti vergogni.... ti sei esibito davanti a settantamila spettatori allo Stadio Olimpico.... che vuoi che sia cantare davanti alle telecamere.....??"
    Marco, sorridendo: "Eh, ho capito.... ma dietro a quelle telecamere ci sono milioni di spettatori.... non mi sono mai esibito in diretta tv.... "
    Franco, mettendogli una mano sulla spalla: "E vabbè, questa è la volta buona che cominci... Ti assicuro non c'è niente di diverso dalle emozioni che provi quando sali su quel palco accanto al bancone e ti metti a cantare per i nostri clienti.... "
    Marco, sospirando: "Se lo dici tu.... "
    Franco, sorridendo: "Ma si, stai tranquillo.... Allora posso dare la conferma al produttore della MTV che tu sarai ospite della trasmissione....."
    Marco: "Si va bene... Però non se ne parla prima del venti di dicembre.... cioè prima della fine del mio viaggio di nozze.... Intesi....???"
    Franco, annuendo: "Certo certo, non ti preoccupare.... E poi non vorrei far arrabbiare troppo tua moglie.... "
    Marco, ridendo: "Sarà meglio per te.... "
    Franco, ridendo e scuotendo la testa: "Allora, a che punto siamo con i preparativi....??"
    Marco: "Ah non lo so... dovresti chiedere a casa.... Credo che neanche i reali d'Inghilterra avessero tutta 'sta gente ad occuparsi del loro matrimonio... si sono mobilitati tutti.... è tornata pure Gabriella dalla campagna.... "
    Walter, ridendo: "Immagino che non vi sarete neanche accorti della sua presenza.... "
    Marco, lanciandogli un'occhiataccia: "Si si, fai lo spiritoso.... Tanto caro mio è questione di tempo.... e ci sarai te al posto mio... con Ezio che cercherà di organizzarti il pranzo di nozze... "
    Walter, sgranando gli occhi: "Guarda, non me ce fà pensare, che è meglio..... "
    Simona, lanciandogli un'altra nocciolina addosso: "E a cosa non deve farti pensare.... ? Al pranzo di nozze di Ezio o al matrimonio....???"
    Walter: "Vabbè, che domande... al pranzo de nozze.... E al viaggio de nozze... Sarebbe capace d'organizzarcelo in Antartide.... "
    Franco, sorridendo: "Ragazzi io devo scappare.... Lascio il locale nelle vostre mani.... Mi raccomando, quando torno lo voglio ritrovare tutto intero.... Capito Masetti....???"
    Walter, gesticolando: "Ahò, io non ho capito perchè guardate sempre tutti me....!!!"
    Marco, ridendo: "Eh si, un bel mistero..... "
    Simona: "Chissà perchè..... "
    Franco, sorridendo e andando verso la porta: "Ohi Marco... se dopo hai un minuto possiamo rivedere i dettagli della tua partecipazione allo show... "
    Marco, annuendo: "Si magari.... dopo le sei del pomeriggio quando vuoi tu, tanto sono a casa.... Eva deve fare un salto da Irma e non vuole lasciare Marta da sola in casa con Mimmo e Rudy..... "
    Franco: "Va bene Marco, ci vediamo dopo allora.... "
    Marco, salutandolo con la mano: "A dopo.... !!"
    Franco uscì richiudendo la porta dietro di se e Walter saltò giù dal bancone e si appoggiò alla schiena di Marco facendolo quasi cadere della sedia.
    Marco: "Oh... guarda che vorrei arrivarci tutto intero su quell'altare.... "
    Walter, mettendosi a sedere accanto a lui: "Mamma mia oh... me sembra ieri quando Eva è arrivata la prima volta a scuola e ora voi due ve state per sposà... L'ho sempre detto che sarebbe andata a finì così.... "
    Marco, sorridendo: "Che sarebbe iniziata così vorrai dire.... la parte più bella deve ancora venire.... "
    Walter, annuendo: "E che non lo so.... Senti, c'è una cosa che ti volevo chiedere da un po' di tempo.... una cosa un po' personale.... "
    Marco, dubbioso: "E chiedila Walter.... che fai complimenti.... ci conosciamo da quando eravamo più bassi di questo tavolino.... "
    Walter, guardandolo negli occhi: "Ti piacciono le feste....???"
    Marco, sorpreso: "Come....??"
    Walter: "Le feste.... che ne so, le feste di compleanno.... le feste a sorpresa...... "
    Marco, grattandosi la fronte: "Si, certo che mi piacciono.... Oddio, lo sai che a me troppo baccano e troppa gente ammucchiata tutta nello stesso posto non è che mi facciano proprio saltare di gioia..... Preferisco le cose un po' più tranquille... con meno gente.... "
    Walter: "Festicciole tra amici, insomma..... con pochi intimi.... "
    Marco: "Eh infatti... ma perchè questa domanda scusa....??"
    Walter: "No no, niente.... è che tra un po' è il mio compleanno, e allora io e Simona avevamo pensato di organizzare una bella festa quà al Rock Studio.... "
    Marco: "Il tuo compleanno....?? E cominci a organizzarlo ora....?? E' il 23 di marzo..... "
    Walter: "Vabbè, che c'entra.... intanto pensiamo un po' a quello che si può fare, alla gente da invitare.... oh, mica è una cosa facile organizzà una bella festa de compleanno... Bisogna partì per tempo..... "
    Marco: "Giusto.... mi sembra un'ottima idea.... Ma non ti sembra di esagerare un po'.....?? Mancano ancora quattro mesi e mezzo...... "
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "E te ovviamente tra quattro mesi e mezzo ci sarai...... "
    Marco: "Dove....??"
    Walter: "Come dove Marco.... alla festa mia.... qui al Rock Studio..... "
    Marco: "Ah alla festa.... E certo, perchè non dovrei venire....??"
    Walter, annuendo: "Oh bene.... questo volevo sentirti dire.... Che festa sarebbe senza lo sposo.....??"
    Marco: "Si.... magari il 23 marzo già sarò sposato.... "
    Walter: "Eh appunto.... sei già sposato.... più sposo di così'..... "
    Marco, dubbioso: "Senti un po'.... ma non è che mi stai nascondendo qualcosa tu.....?"
    Walter: "Io....?? Ma come ti viene in mente....??"
    Marco: "Mah, non lo so.... Prepari a Natale il tuo compleanno che è Pasqua.... cominci a parlare di feste a sorpresa..... Non è che tu, tuo padre, mio padre, mio zio e qualcun altro state tramando qualcosa alle mie spalle....??"
    Walter: "Ma dai Marco... come ti verranno certe idee in testa.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Beh, ieri sera mio padre mi ha fatto esattamente le stesse domande... Certo, un po' più ingarbugliate ma il senso più o meno era questo.... Che mi devo preoccupare Walter....?"
    Walter: "No, tranquillo.... Te devi pensare soltanto al grande giorno.... Che ormai è vicinissimo è..... E al grande evento televisivo dell'anno... Mi raccomando oh... fatti valere.... "
    Marco, annuendo: "Tranquillo Walter, sarà fatto.... però continuo a pensare che te non me la racconti giusta..... "
    Walter, scuotendo la testa: "Oh te a forza di stà co' una giornalista te stai a prende tutti i suoi vizziacci.....T'ho detto che non c'è niente... Sei te che col matrimonio alle porte sei un po' paranoico, amico mio.... "
    Marco, ridendo: "Dici eh....??"
    Walter: "Eh dico si..... Ma pure la sposa sta nelle tue condizioni....???"
    Marco: "No, per fortuna no.... Anche se..... "
    Simona: "Che cosa....??"
    Marco: "No niente... è che oggi mi sembrava un po' più nervosa del solito.... e distratta, soprattutto.... In tutti questi anni credo sia la prima volta che la vedo veramente distratta da qualcosa.... "
    Walter: "Vabbè oh, c'è da capirla... Sta per sposarsi.... è l'evento più importante di tutta la vita.... E' normale che abbia un po la testa fra le nuvole.... Guardati te.... "
    Marco, dandogli una pacca sulla schiena: "Si, ma lei non è me... E' strano, fino a ieri mattina sembrava tranquillissima... ora invece la vedo molto agitata.... "
    Simona: "Beh, è abbastanza normale Marco... si sta avvicinando il giorno delle nozze.... è martedì..... "
    Marco, aggrottando la fronte: "Si si, lo so.... e lo capisco.... Però non lo so.... Ieri sera quando siamo andati a dormire ho avuto l'impressione che volesse dirmi qualcosa ma che non ci riuscisse.... Lo so che sembra assurdo.... ma ho avuto proprio l'impressione che mi stesse nascondendo qualcosa.... "
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "Brutti ricordi Marco.... tutto qui..... Insomma, lo sappiamo tutti e due che non è la prima volta che Eva sale all'altare... è normale che siate tutti e due un po' condizionati da questo fatto... Soprattutto lei... in fondo c'era lei su quell'altare insieme a.... hai capito no....??"
    Simona, annuendo: "Walter ha ragione... Con un precedente del genere è normale essere un po' nervosi prima di un matrimonio... anche se questo è il matrimonio che tutti e due avete sempre desiderato.... Stai tranquillo, vedrai che andrà tutto benissimo.... "
    Marco, sorridendo leggermente: "Ma si, forse avete ragione voi.... "
    Walter: "E poi oh... vuoi mettere la settimana prima del matrimonio di due anni fa con questa qui....?? Secondo me due anni fa stavi un pochino più nervoso.... tu che dici....??"
    Marco, ridendo: "Si... giusto un pochino.... "
    Walter, dandogli una pacca sulla testa: "Oh bravo, così si fa.... su con il morale Cesaroni, che a quest'ora tra una settimana te ne starai tutto spaparanzato su una spiaggia alla Canarie... A proposito ma.... la piccola la lasciate a casa....?"
    Marco, sorridendo: "Si, per il bene del villaggio vacanze... Non vorremo altre spese extra dopo quelle del matrimonio, tipo la ristrutturazione di qualche bungalow... con lei è meglio non correre rischi.... "
    Walter, ridendo: "Bella Anitina mia.... hai visto che capolavoro che è venuto fuori grazie a quelle settimane nel magazzino mio....?? La fusione perfetta tra Masetti e Cesaroni.... con l'intelligenza dei Cudicini.... "
    Marco, voltandosi verso di lui: "Praticamente l'erede di Frankestein..... "
    Walter, annuendo: "Si, un po' più carina magari.... per fortuna..... "
    Marco: "Più carina e molto più pericolosa.... ieri s'è messa a fare wind surf sulle scale.... a momenti ci toccava di recuperare zio Cesare in fondo alla buca che stava aprendo sul pavimento quando è tonfato in terra.... "
    Walter, gesticolando: "Un mito è Anitina mia... un mito..... Senti un po', ma non è che la potresti lasciare un po' a me mentre voi due andate a fare i turisti per caso sulle calde spiagge delle Canarie....??"
    Marco, mettendogli una mano sulla schiena: "Walter... Eva non si fida a lasciare Marta da sola per due ore insieme a Mimmo e Rudy... e pensi che riuscirei a convincerla a lasciarla a casa tua, con te che gli prepari le pappine ed Ezio che le canta la ninnananna.....???"
    Walter, guardando prima Simona e poi Marco: "Dici che non ci riesci, eh...??"
    Marco, scuotendo la testa: "Mi sa proprio di no...... "
    Walter: "Peccato.... oh però se ve serve un baby sitter tutto fare io so' sempre disponibile.... "
    Simona, rivolgendosi a Marco: "Si, magari prima insegna a Marta a prepararsi da sola le pappine.... sennò le toccherebbe andare a letto senza cena.... "
    Marco e Simona scoppiarono a ridere, mentre Walter gli guardava sorridendo e scuotendo la testa.



    Chiesa parrocchiale della Garbatella, ore 16.00


    Eva aprì lentamente la porta della Chiesa, entrando in punta di piedi e guardandosi intorno. Accostò la porta e percorse lentamente tutta la Chiesa arrivando davanti all'altare. Mentre si avvicinava alla porta della sacrestia sentì delle voci non proprio tranquille che provenivano dall'interno. Quando aprì la porta della sacrestia sentì chiaramente la voce di Don Saverio che stava discutendo molto animatamente con qualcuno.
    Don Saverio: "Oh, ma che è possibile che un ci s'intenda mai io e te.....?? E t'ho detto che tu me lo devi portà sull'altare... sennò i' che dico quande c'è da recità le letture....?? Che credi che me le ricordi a memoria....?? E c'ho settant'anni Vittorino... e un mi ricordo nemmeno i' che ho mangiato a colazione, e tu mi vo fà ricordà a memoria la seconda lettera di San Paolo Apostolo a' Filippesi.... "
    Vittorino: "E ma Don Luciano le recitava sempre a memoria.... "
    Don Saverio, gesticolando: "Senti nini, ma che ci sei o tu ci fai...?? Don Luciano se la ricordava.... e se la ricordava si, e gli avea trent'anni meno di me... Ma lo sai che mentre te t'andavi a scuola con lo zaino a tracolla io gli ero belle a fà i prete a Santa Croce....??? E son vecchio.... che un vu l'avete visto ancora....??? Via via, andiamo, facciamo alla sverta che c'ho da fà un monte di qui a stasera... sennò gira gira tu mi fai anche fa tardi.... "
    Eva, bussando alla porta: "Ehm... permesso.....??"
    Don Saverio, alzando lo sguardo: "Oh la nostra sposa.... Vieni vieni.... vieni avanti, un'avè paura di questo omaccio... e sembra cattivo ma un fa mica nulla.... "
    Vittorino: "Ah io sembro cattivo, eh....??"
    Don Saverio: "Senti Vittorino.... fai i che tu hai da fa e poi vai a fa una girata.... Che tanto prima di stasera un c'è bisogno di te.... va bene....??"
    Vittorino, uscendo dalla porta: "Va bene padre.... Arrivederci signorina.... "
    Eva, sorridendo: "Arrivederci..... "
    Vittorino, accennando leggermente con la testa verso Don Saverio: "Sia lodato Gesù Cristo..... "
    Don Saverio, infilandosi la tonaca: "E sarà meglio.... Sennò qui mi sa che a me che gli è un gran bordello..... "
    Vittorino uscì dalla sacrestia, alzando lo sguardo al cielo con gli occhi sgranati, mentre Eva non riusciva più a smettere di ridere.
    Don Saverio, voltandosi verso di lei: "Eh.... te tu ridi.... io mica tanto.... E gli è un lavoro di per ridere con questo sacrestano... ma quell'altro prete.... che si chiamava Don Luciano o San Luciano.....?? No perchè per sopportà quello lì e ci vorrebbe giusto i' santo spirito... Vabbè va... lasciamo perdere, gli è meglio... Senti un po', e t'ho chiamato perchè ieri tra una cosa e un'altra ci semo scordati di ragionà degli invitati ai matrimonio.... No perchè ieri mattina s'è fatto du' chiacchiere co' i tu babbo.... Ah no, quello gli è babbo di quell'altro.... Insomma, co ì' Cesaroni.... "
    Eva: "Ah con Giulio..... "
    Don Saverio: "Ecco brava.... e m'ha detto che a questo matrimonio ci dovrebbe esse un monte di gente.... A me e mi va bene ogni cosa... Solo che se c'è di molta gente bisogna mette qualche altra panca in fondo, sennò qui dentro e ci s'entra pigiati come le patate.... "
    Eva: "Ah si certo, ha ragione.... Ma guardi, non deve fare molto caso a quello che sente da Giulio, o da mia madre... sa loro sono abituati a pensare al matrimonio come a un raduno al quale invitare amici, conoscenti, amici dei conoscenti, conoscenti degli amici dei conoscenti e così via.... Comunque non si preoccupi... ci sarà la gente che c'è ad ogni matrimonio, nè più nè meno... "
    Don Saverio: "Ah per me gli è uguale... basta saperlo, e io mi regolo di conseguenza... capisci i che voglio dìre.... "
    Eva, annuendo: "Certo.... Ma non penso proprio ci sia bisogno di mettere altre panche.... Ci saranno le nostre famiglie, i nostri amici.... molti dei nostri vecchi compagni di scuola... Tra l'altro abbiamo anche fissato il matrimonio nel pomeriggio di sabato per non farlo in coincidenza con la messa della domenica... quindi sarà difficile che ci siano più di cinquanta persone.... "
    Don Saverio, annuendo: "E ci staranno un po' pigiucchiati su queste panchine, ma s'adatteranno oh... i che tu vo' fa..... "
    Eva, sorridendo: "Perfetto... Ha bisogno di sapere altro....??"
    Don Saverio: "No no.... io un c'ho più bisogno di nulla.... Te invece.... un tu c'hai bisogno di nulla neanche te....?"
    Eva, sorpresa: "Io.....?? In che senso scusi.....???"
    Don Saverio, sedendosi sulla panca più vicina all'altare: "Senti... e sarò anche vecchio.... però ancora un son proprio rimbambinito... e quande le gente le un mi dicano la verità, io e me n'accorgo ancora.... gli è quarant'anni che fo' i prete, qualche cosa ho imparato.... E te gli è da ieri sera che ti vedo co' i capo sulle nuvole... "
    Eva, un po' imbarazzata: "Beh mi devo sposare tra quattro giorni... mi preoccuperei se non ce l'avessi la testa fra le nuvole..."
    Don Saverio: "Si, codesto gli è vero.... Però te un tu mi sembri emozionata per i matrimonio.... Un lo so, e mi par che tu sia un po' poco convinta di qualche cosa, ma un mi riesce di capire i che.... Senti, siccome l'anno scorso di questi tempi m'è capitata un'altra coppia come te e i' tu' fidanzato... che si volevano sposà.... son venuti fino all'altare e poi la sposa gli ha mollato qui' ragazzino come un baccalà cinque minuti prima delle nozze..... io ora ti chiedo una cosa.... però te rispondimi sinceramente... Che sei sicura di quello che tu stai facendo..... ?? Sicura sicura......?? Un'è che poi quande s'arriva ai dunque e risuccede i' patatracche dell'anno scorso, vero....?? Che m'hanno fatto perde tre settimane a una prova ogni du' giorni e poi un se n'è fatto più nulla, c'è mancato poco che un ci toccasse portà via qui ragazzo con l'ambulanza.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Guardi.... le assicuro che se c'è una cosa sulla quale non ho assolutamente il minimo dubbio.... quella è il mio matrimonio.... anzi, il nostro matrimonio.... mio e di Marco..... Lei non sa quanto abbiamo aspettato questo momento io e lui... e quanto è stato difficile arrivarci.... Sono sicura che sarà il giorno più bello di tutta la nostra vita.... di quelli che non si scordano mai neanche a cent'anni..... "
    Don Saverio, sorridendo: "Figliola mia... te tu dici delle bellissime cose.... Però se ti guardo.... e un ti vedo tranquilla, serena... come dovrebbe esse una ragazza che si sta per sposà con l'amore della su' vita, capisci che voglio dire....?? E non mi dì' che non è vero perchè io ci vedo ancora bene... e c'ho dieci decimi, che credi....?? Allora, si po' sapè i' che c'è che ti preoccupa tanto....?? Se un'è per i' matrimonio allora i' che po' essere....??"
    Eva, sospirando: "Ma niente.... niente di cui valga la pena parlare, glielo assicuro... sono soltanto stupidaggini.... "
    Don Saverio: "Si... e per una stupidaggine come tu la chiami te si sa per du' giorni a fila con codesto muso appeso come tu c'hai....?? Guarda che se tu c'hai qualche problema bisogna che tu ne parli.... se un tu ne voi parlà con me va bene... però con qualcuno bisogna che tu ragioni.... Magari co' i' tu fidanzato.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No guardi, non è proprio il caso di disturbare Marco per una cosa del genere.... "
    Don Saverio: "Eh eh, disturbare... Oh Eva.... la fidanzata la un disturba mai quando la c'ha un problema.... Se uno gli è innamorato davvero, e te tu dici che voi vu' sete innamorati per davvero... o sbaglio....??"
    Eva, annuendo: "Certo che lo siamo.... "
    Don Saverio: "Bene.... e allora perchè un ti gli voi dire i' che tu hai.... ?? Lui ti potrebbe aiutare..... "
    Eva, sorridendo: "Vede, a volte ci sono dei problemi che una persona deve risolvere da sola se è veramente adulta come ha sempre sostenuto di essere... Specie se questi problemi riguardano soltanto lei e nessun altro.... Lei non ha idea di quante volte Marco mi ha aiutata ad uscire dalle situazioni più dure, dai momenti più difficili che a me sembravano senza via d'uscita.... lui è sempre riuscito a farmi ritrovare la strada giusta, e non mi ha mai chiesto niente in cambio.... Lei forse non lo sa ma io gia mi dovevo sposare due anni fà.... "
    Don Saverio, sorpreso: "Ah.... e codesto un me l'hanno mica detto i Cesaroni.... E come mai v'avete rimandato i' matrimonio....???"
    Eva, scuotendo la testa: "No guardi, non mi sono spiegata... Io dovevo sposarmi, ma non con Marco.... "
    Don Saverio, annuendo: "Ah ecco.... e si va bene di nulla.... "
    Eva, ridendo: "Certe volte mi chiedo ancora come feci ad arrivare fino a quel punto.... sarebbe una storia lunga da raccontare.... diciamo che per una serie di equivoci e di errori reciproci io e Marco due anni fa ci separammo... io mi fidanzai con Alex, un ragazzo di trent'anni, maturo.... uno che mi faceva sentire al sicuro, ma che non ho mai amato veramente... poi rimasi incinta, e lui mi cacciò di casa... Così tornai qui, a Roma... Marco poteva sputarmi addosso tutta la rabbia e il rancore che aveva contro di me... e invece non l'ha fatto.... mi ha aiutata, mi ha sostenuta.... mi è stato vicino, sempre.... come un marito e anche di più di un marito.... Poi Alex è tornato per prendersi le sue responsabilità.... io non ebbi il coraggio di dirgli quello che provavo veramente finchè non mi ritrovai su questo altare... E stavo per dirlo a tutti quando qualcuno mi ha interrotta... una piccola peste che ancora prima di nascere già aveva cominciato a combinarne di tutti i colori.... Così mi hanno portata in ospedale..... Alex mi teneva la mano ma era come se fossi sola.... Non avevo Marco accanto a me... Per la prima volta io mi voltavo e non lo vedevo.... E allora l'ho chiamato.... con tutto il fiato che avevo in corpo.... ho chiamato il suo nome, ho detto che l'amavo... che volevo stare solo con lui... e che io e lui avevamo fatto l'amore nove mesi prima, poco prima di partire per New York.... "
    Don Saverio, ridendo: "Che gioventù ragazzi.... E allora la bambinetta gli era vostra....??"
    Eva, sorridendo: "Si, era nostra.... E Marco le ha fatto da padre anche quando pensava di essere soltanto lo zio.... Certo, ce la siamo vista brutta... Io non so quanti uomini sarebbero tornati con me dopo tutto il casino che avevo combinato, dopo che ero tornata a vivere con un altro... dopo che stavo per sposarlo.... Lui è tornato da me senza pretendere neanche una parola di scuse per tutto quello che gli avevo fatto passare... "
    Don Saverio: "Ma gli innamorati un'hanno bisogno delle scuse.... e gli basta anche un'occhiata per capissi subito al volo..... neanche una parola, anche solo un'occhiata.... Però quell'occhiata bisogna che tu gliela dia.... Che c'hai paura di pesargli....?? Gli è rimasto insieme a te anche quando tu eri incinta d'un altro.... sta' sicura che un gli farà effetto nulla..... "
    Eva: "Io ho tanta paura di rovinare questo momento.... ed è l'ultima cosa che vorrei succedesse.... questo momento è nostro.. nostro e di nessun altro... e nessuno ha il diritto di rovinarcelo... "
    Don Saverio: "Eh lo so, ma i problemi quando ci sono ci sono.... un'è che a far finta che un ci siano si risolvono, anzi.... Di molte volte un si fa altro che peggiorà la situazione.... Allora te lo ridico un'altra volta: se tu c'hai un problema... qualunque problema... bisogna che tu ne parli con lui... E sennò i' che vu vi sposate a fà se un vu vi fidate neanche tra di voi..... "
    Eva: "Ma io mi fido di lui... più di chiunque altro.... "
    Don Saverio: "Oh, e allora.... Qualunque problema ci sia un sarà mai troppo grosso per voi... se vu vi amate davvero come tu dici te... Allora stasera dopo cena, invece di sta su i' divano a fà tante moine tu lo pigli da una parte e tu gli dici i che c'è che nun và... Un tu vorrà mica salì sull'altare con codesta faccia appesa....?? E porta anche male.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Va bene, ho capito.... mi ha convinto.... "
    Don Saverio, avvicinandosi: "Senti un po'.... un'è per farmi gli affari vostri eh, perchè a me un me ne frega nulla.... però si po' sapè i' che t'è successo..... Così sai, giusto per conversazione.... "
    Eva, ridendo: "Per conversazione.....?"
    Don Saverio: "Eh certo oh.... un tu penserai mica che m'interessino i pettegolezzi...."
    Eva, annuendo: "Ieri ho rivisto Alex..... "
    Don Saverio, sgranando gli occhi: "Ohi ohi.... la veggo buia.... "
    Eva, scuotendo la testa: "No no, non è come crede... Di me non gliene frega più niente, se mai gliene è veramente interessato qualcosa.... Ha perso il suo vecchio lavoro e ora ha l'occasione di rilevare un'attività molto importante, però non gli bastano i soldi.... Così è venuto da me per chiedermi di prestargli duecentomila euro.... "
    Don Saverio: "Dugentomila euri....??? E i' che s'ha da comprà, i' ponte di brochlinne....??? "
    Eva, sorridendo: "No, un locale a Manhattan... uno dei più importanti di tutta la città.... Il vecchio proprietario glielo vuole svendere, ma a lui non bastano i soldi... gli manca mezzo milione di dollari.... dice che se gli prestassi almeno la metà della somma potrebbe chiedere un prestito alla banca.... "
    Don Saverio, allargando le braccia: "Ma senti un pochino codesto caprone americano che faccia tosta che c'ha..... E te ì' che tu gli ha detto....??"
    Eva: "E che gli ho detto..... l'ho mandato al diavolo.... "
    Don Saverio, annuendo: "E ci dovrebbe stà anche parecchio comodo..... "
    Eva, sospirando: "Però ho come l'impressione che non fosse per niente convinto.... E poi.... non lo so, a un certo punto ho avuto la netta impressione che se non fossimo stati in pubblico avrebbe anche potuto saltarmi addosso... era ubriaco fradicio, alternava momenti di lucidità ad altri di completa follia.... Non credo che riuscirò a liberarmene facilmente... lui pensa che io abbia un debito da saldare con lui per averlo preso in giro dopo il suo ritorno a Roma... e per aver continuato a prenderlo in giro fino al giorno del matrimonio.... Non dico che abbia tutti i torti.... Io ho sbagliato tanto con lui, e l'ho ferito moltissimo... Ma questo non lo autorizza a venire qui e pretendere che io gli presti una somma del genere... Io mi sto per sposare, ho una figlia.... anche se volessi farlo in questo momento non potrei mai dargli tutti i soldi che mi chiede.... Ma dallo sguardo che mi ha lanciato quando me ne sono andata dal bar... non credo che lui questo lo abbia capito... "
    Don Saverio: "Eh... figlia mia... e te l'ho detto i' che tu devi fare... bisogna che tu ne parli con Marco.... e anche alla svelta.... Un tu vorrai mica arrivà ai giorno dì matrimonio con codesto mattone sullo stomaco....???"
    Eva, sospirando: "Lo so... lo so... "
    Don Saverio, mettendogli una mano sulla spalla: "Dai, un'avè paura.... tanto questa situazione bisogna che vu la risolvete una volta per tutte.... sennò se un'è oggi gli è domani, ma codesto caprone ritorna a rompervi l'ova nì paniere quando meno vu ve l'aspettate.... "
    Eva, sorridendo: "Si, ha ragione..... Stasera parlerò con Marco..... "
    Don Saverio, sospirando: "Oh.... gira gira tu l'hai capito eh....?? Oh mi raccomando.... risolvete codesto pastrocchio prima di sabato.... perchè un voglio che ne succedano altri durante la cerimonia.... sa' com'è.... e sembra che ormai ci sia abbonato.... prima i' Martini l'anno scorso.... ora un vorrei che s'aggiungessero alla lista anche i Cesaroni.... semo d'accordo....???"
    Eva, ridendo: "Si, non si preoccupi.... "
    In quel momento la porta della Chiesa si aprì e Vittorino entrò avvicinandosi a passo svelto a Don Saverio.
    Vittorino: "Padre.... sono arrivati i catechisti... la stanno aspettando.... "
    Don Saverio, alzando gli occhi al cielo: "Riverga.... o un te l'ho belle detto che a i' catechismo ci penso io... un voglio catechisti in giro per la Chiesa.... "
    Vittorino: "Come....??? Ma questo è inaudito..... Qui abbiamo sempre avuto almeno cinque catechisti..... "
    Don Saverio: "Visto che vu ci siete vu potevate anche portarne dodici, almeno vu rifacevate anche l'ultima cena.... "
    Vittorino, alzando gli occhi al cielo: "Oh Signore.... Cosa mi tocca sentire.... alla mia età..... "
    Don Saverio, alzandosi in piedi: "Va bene va, ho capito..... Senti, e c'ho da fare con questa gente.... Ci si vede venerdì per l'ultima prova eh...."
    Eva, annuendo: "Certo..... "
    Don Saverio, voltandosi verso di lei: "Oh mi raccomando.... pensaci a i' che t'ho detto.... e parlaci... Che hai capito....???"
    Eva, ridendo e annuendo: "Si.... la ringrazio moltissimo..... "
    Don Saverio: "E di che...?? E semo qui apposta..... Oddio, anche per fà le riunioni co' catechisti.... co' sacrestani... co' campanari.... Che c'avete anche i panchinari voi altri alla Garbatella per farvi raddrizzà le panche dopo la messa.... ??"
    Vittorino, dubbioso: "Mah, veramente non abbiamo mai avuto simili inservienti.... Ma mi informerò al più presto presso la diocesi.... "
    Don Saverio, gesticolando: "Si.... addio nini..... "
    Don Saverio uscì dalla Chiesa bofonchiando e gesticolando, mentre Eva si alzò in piedi sorridendo e scuotendo la testa. percorrendo lentamente l'ingresso della Chiesa.....


    ...... ecco qua, capitoletto di spostamento in attesa dell'ultima metà dell'episodio... vi do appuntamento alla metà della prossima settimana per la terza parte del decimo episodio..... :253: :253: :253:

     
    Top
    .
299 replies since 4/11/2009, 22:51   14895 views
  Share  
.