I CESARONI - CAPITOLO IV

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  1. Bunny88
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 16/11/2009, 23:13)
    Ciao ragazzi!! :D :D Ecco dunque l'episodio numero 10., durante il quale Marco ed Eva coroneranno finalmente la loro avventura iniziata ormai quattro anni fà.... :111: :111: :111: :111: Prima del grande evento però non mancheranno certo le sorprese, e ovviamente i guai, nella famiglia più caciarona della storia della televisione.... :255: :255: Vabbè, bando alle chiacchiere.... vi lascio al primo capitolo di questo nuovo episodio.... Buona lettura a tutti :) :) :)


    EPISODIO 10- SIETE CORDIALMENTE INVITATI




    Episodio 10 - Siete cordialmente invitati



    Casa Cesaroni, 5 dicembre, ore 8.00


    Mimmo: "Ormai manca poco.... tra qualche giorno Marco ed Eva saliranno all'altare e diranno davanti a tutti il fatidico si.... è un grande momento per tutta la famiglia, perchè tutti ci ricordiamo quante ne hanno passate loro due prima di poter vivere la loro vita insieme.... e ora finalmente stanno per dire a tutto il mondo, semmai non l'avesse ancora capito, che la loro storia non finirà mai.... perchè loro si amano.... e sono sicuro che continueranno ad amarsi anche quando cresceranno e invecchieranno... Un po' come è successo anche a Giulio e Lucia, che si sono conosciuti quando avevano l'età di Marco ed Eva.... e dopo tanti anni stanno ancora insieme....."

    Mimmo scese lentamente le scale, stroppicciandosi gli occhi e sbadigliando. Aveva appena messo piede sul pianerottolo a mezza scala quando sentì qualcuno che suonava alla porta. Si passò una mano tra i capelli cercando di scuotersi e si diresse a passo svelto verso la porta.
    Mimmo, aprendo la porta: "Zio Cesare..... non dirmi che ti sei perso un'altra volta le chiavi... le hai rifatte ieri..... " Si interruppe subito quando vide chi c'era davanti a lui.
    Mimmo, sorridendo: "Papà... Lucia..... Che ci fate qui.....???"
    Giulio, andando verso di lui e abbracciandolo forte: "Ciao piccolè..... Oddio, mica tanto piccoletto... A me me sembra che da quando so' andato via l'ultima volta già sei cresciuto.... "
    Mimmo, ridendo: "Papà.... non è passato neanche un mese e mezzo dall'ultima volta.... "
    Giulio: "Eh lo so.... A me pare sempre che passi un secolo quando sto lontano da qui..... Ahò, Torino è Torino.... però la Garbatella è la Garbatella.... qui stamo a casa nostra.... vero Lucia....??"
    Lucia, entrando in casa e accarezzando Mimmo: "Eh beh.... certo non è la stessa cosa..... Mimmo ma..... i tuoi fratelli dove sono....?? Che stanno sempre a letto....??"
    Mimmo, sorridendo: "Eh beh... Marco ed Eva non lavorano, Rudy e Alice già sono usciti..... e io stamani entro alla seconda ora.... "
    Giulio, guardando Lucia: "Hai capito oh.... so' già usciti.... Ma semo sicuri che non sia passato un secolo per davvero, si....??"
    Lucia, trascinando la sua valigia e richiudendo la porta: "Beh, stanno crescendo Giulio.... è normale..... "
    Mimmo, entrando in cucina: "Rudy ha detto che dovevano trovare lo scherzo migliore da fare alla prof di matematica, e Alice s'è svegliata alla sei per andare a fare colazione da Matteo, dall'altra parte della città.... "
    Giulio: "Si, so' cresciuti.... de mezzo centimetro.... forse.... "
    Si voltarono tutti e tre quando videro Marco ed Eva che facevano capolino alla porta della cucina.
    Eva, sorpresa: "Mamma.... Giulio..... Ma siete già qui..... ?? Vi aspettavamo solo stasera.... "
    Lucia, avvicinandosi a lei: "Si lo so, ma volevamo farvi una sorpresa..... E poi sono riuscita a convincere il Preside della scuola ad anticiparmi una settimana di ferie dalle vacanze di Natale.... così possiamo rimanere anche qualche giorno dopo il matrimonio.... "
    Eva, sorridendo: "Ma è bellissimo mamma..... In effetti non c'avevo pensato, ma noi staremo fuori per due settimane dopo il matrimonio.... E' bene che ci sia qualcuno a badare a questa tribù.... "
    Giulio, avvicinandosi a Marco e abbracciandolo: "Marcolì.... Ce siamo finalmente.... Chi l'avrebbe detto..... "
    Marco, sorridendo e mettendogli una mano sulla spalla: "Beh... tu no di sicuro.... Se non ricordo male non eri proprio convintissimo di quest'idea... "
    Giulio: "Vabbè dai, è passato un secolo.... Sono felicissimo ragazzi, davvero.... Anzi, siamo felicissimi.... Ma com'è che avete deciso di accelerare la cosa.....?? L'ultima volta che ci siamo visti diceste che non c'era fretta, che se poteva aspettà l'anno nuovo.... Che è successo....??"
    Marco, rivolgendo uno sguardo a Eva e prendendole la mano: "Niente.... Diciamo che ci siamo resi conto che aspettare ancora sarebbe stata soltanto una perdita di tempo.... e poi quindici anni di fidanzamento cominciano a essere un po' troppi, non vi pare.....??"
    Giulio, annuendo: "Beh certo, so' un po' tanti ma...... Come scusa.....?? Quant'hai detto....???"
    Eva, sorridendo verso Marco: "Si è confuso.... in questi giorni ha sempre la testa fra le nuvole.... "
    Marco: "Chissà perchè..... "
    Giulio, ridendo: "Eh beh, è comprensibile.... ce se sposa una volta sola, oh..... "
    Marco: "Che ce stai a portà sfiga....??!!"
    Eva, ridendo e scuotendo la testa: "In realtà Marco voleva dire che siamo fidanzati da.... quattordici anni e tre mesi.... "
    Giulio, scambiandosi un'occhiata interrogativa con Lucia: "Boh, forse sarà il viaggio da Torino a Roma..... ma non me sembra d'avè afferrato tanto bene il concetto.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Tranquillo papà.... non è il viaggio.... è una lunga storia, magari dopo te la raccontiamo.... "
    Mimmo, rivolgendosi a Eva: "Non prima della colazione, spero.... "
    Eva, scompigliandogli i capelli: "Stai diventando peggio di Marta.... hai sempre fame..... "
    Giulio: "A proposito oh.... 'ndo sta l'ultima arrivata in casa Cesaroni....??"
    Marco, mettendosi a sedere: "E' a letto papà.... Per lei è ancora un po' presto...... "
    Non aveva nemmeno finito di parlare che sentirono uno strano rumore provenire dalle scale, come di ruote che stavano saltellando. Fecero appena in tempo a voltarsi e videro la tavoletta dello skateboard saltare sul povimento con Marta che ci si era aggrappata sopra con tutte e due le mani. Proprio mentre le ruote toccarono il pavimento la porta si aprì, con zio Cesare che bofonchiava tra se e se. Non fece neanche in tempo a entrare che vide quella scheggia che gli stava venendo incontro.
    Cesare, sgranando gli occhi: "Ahò, ma che è.....???" Fece un balzo in avanti e Marta gli passò tra le gambe, toccandogli un piede con le rotelle dello skate e facendogli perdere l'equilibrio. Cercò di riprendersi ma tonfò sul pavimento urlando così forte che anche i passanti sulla strada si voltarono per vedere che era successo.
    Tutti si precipitarono in corridoio e trovarono zio Cesare in terra che imprecava e gesticolava.
    Cesare, cercando di rialzare: "Ah.... !!!! Ma porca zozza, proprio sur fondoschiena dovevo atterrà..... ???"
    Giulio, avvicinandosi a lui: "Ah Cè, e 'ndo volevi atterrà, scusa.....???"
    Cesare, alzando lo sguardo: "Lasciamo perde.... è meglio che non te lo dico.... "
    Marco, aiutandolo ad alzarsi: "Oh cavolo.... Niente di rotto zio....??"
    Cesare, gesticolando: "No no..... ce vuole ben altro per rompere Cesare Cesaroni..... 'ndo stà.....??? Allora, se po' sapè 'ndo sta....???"
    Marco: "Lo so zio, lo so.... Ma vedrai che questa non gliela faccio passare liscia.... "
    Cesare: "Ma la colpa non è de tu' figlia, è di quell'altro scimunito de Rudy.... con tutti i regali che ce stanno al mondo, a un terremoto come quello gli è andato a regalà quella tavola da stiro con le rotelle.... Ieri è stato tutto il pomeriggio a fà lo scemo su quell'arnese con lei davanti.... "
    Eva, uscendo in giardino e avvicinandosi a Marta, che la stava guardando preoccupata: "Marta.... Vieni qui..... "
    Marta esitò un attimo prima di avvicinarsi molto lentamente, fermandosi a pochi passi da Eva.
    Eva: "Marta.... quante volte te lo devo dire che in casa con palle, palline, rotelle e cose del genere non si deve giocare..... C'ho già la camera strapiena di palline che ti ho sequestrato..... Vuoi che ti faccia sparire anche quello.....???"
    Marta, grattandosi la fronte: "Io no sapevo che zio entra ora..... "
    Eva: "E meno male che è entrato.... sennò andavi a sbattere la testa contro la porta.... Certo, era più facile che poi ci fosse da riparare la porta piuttosto che portare te all'ospedale.... Allora, ci siamo capiti.....?? Non lo fare mai più..... Chiaro....????"
    Marta, abbassando lo sguardo: "Si mamma..... "
    Eva, abbassandosi e allungando la mano: "Avanti, dammi lo skate..... "
    Marta: "Tavoletta.....???"
    Eva: "Proprio quella.... forza...... "
    Marta spinse con tutte e due le mani lo skate verso Eva, che si alzò tenendolo tra le braccia.
    Eva: "Questo lo tengo io..... almeno fin quando non avrai imparato a stare un po' più tranquilla.... E anche quando te lo ridarò, lo farò soltanto perchè tu lo usi fuori.... fuori.... Capito....???"
    Marta, annuendo: "Bene..... "
    Eva: "Dai, entra in casa.... tra un po' facciamo colazione.... E fammi il favore di non arrampicarti sulla sedia e poi sul tavolo come l'altro giorno.... Forza signorina..... "
    Marta camminò lentamente verso la porta ed entrò in casa, mentre Giulio si rivolgeva a Marco, sorpreso.
    Giulio: "Ammazza oh.... Ce sa fà tu' moglie....."
    Marco, sorridendo: "Mai abbastanza.... Mi sa che quella è venuta fuori 99% Cesaroni e 1% Cudicini..... "
    Giulio: "Se vede.... "
    Cesare, massaggiandosi ancora la schiena: "A proposito.... ma voi che ce fate qui a quest'ora.....??"
    Lucia: "Niente, siamo arrivati un po' prima... avevamo nostalgia di casa... "
    In quel momento si aprì il cancello ed entrò Gabriella, che si tolse subito gli occhiali da sole e gli andò incontro quando si accorse di Giulio e Lucia.
    Gabriella: "Lucia.... ma siete già arrivati....?? Vi aspettavamo tutti stasera..... "
    Lucia, abbracciando la madre: "Eh lo so mamma.... Volevamo fare una sorpresa..... "
    Eva: "Beh nonna, pure te ci hai fatto una sorpresa.... Non dovevi essere qui prima di domani.... "
    Gabriella, scuotendo la testa: "Guarda, sono stata via per un sacco di tempo.... almeno i giorni prima delle nozze volevo passarli insieme ai miei nipoti preferiti.... "
    Eva, abbracciandola: "Ah, ma già lo sai......?? Chi è che ha parlato....???"
    Gabriella, sorridendo: "Cara mia, devi sapere che tua madre non è proprio la persona giusta alla quale chiedere di mantenere un segreto.... "
    Marco: "Vabbè dai, entriamo che così facciamo tutti colazione.... mancano Rudy e Alice ma stasera ci saranno sicuramente..."
    Lucia, rientrando in casa e rivolgendosi a Eva: "A proposito di Alice.... Mimmo ha detto che è andata a fare colazione con Matteo.... "
    Eva, annuendo: "Si, è vero...... "
    Lucia: "Ecco.... e questa cosa, che lei va a preparargli la colazione.... quante volte sarebbe successa negli ultimi tempi.....? Così sai, per curiosità...... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Tanto per parlare di una cosa a caso, vero.....??"
    Lucia: "Vabbè dai, è una domanda..... Manco da un po' di tempo e mi interessa sapere cosa hanno fatto le mie figlie mentre ero assente.... Mi sembra normale, o no...?"
    Eva andò verso il frigorifero mentre tutti gli altri si mettevano a tavola, ma Gabriella le fece cenno di mettersi a sedere.
    Gabriella: "Lascia stare Eva.... ci penso io.... la futura sposa deve stare riposata e rilassata.... "
    Eva, sorridendo e sedendosi di fronte a Marco: "Va bene nonna.... Te lo ricordi dov'è il latte, si....??"
    Cesare, voltandosi e sgranando gli occhi: "Ahò ma che fai sul serio....?? Io già c'ho avuto uno shock cinque minuti fa.... mò che famo, me ne fate piglià un altro... ??? E questo è pure peggio di quello de prima.... "
    Gabriella, scrollando le spalle: "Guardi, non ho nessuna intenzione di risponderle.... sono troppo felice per farmi guastare la mattinata da un vecchio maggiolone che non fa altro che brontolare dalla mattina alla sera come lei, caro Cesare..... e comunque, per sua norma e regola, la mia cucina è conosciuta in tutta la capitale.... "
    Cesare, rivolgendosi a Marco: "E te credo, saranno stati tutti gli invitati a casa sua che so' stati ricoverati in sala de rianimazione a sparge la voce in giro.... "
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "Guarda Gabriella, basterà scaldare un po' di caffè latte..... tanto oggi non devo neanche allo studio di registrazione.... abbiamo già finito tutto il lavoro.... "
    Giulio: "Ah bene.... Un altro successo in arrivo....??"
    Marco, sorridendo: "Per ora è solo il nuovo disco che abbiamo appena finito di incidere.... speriamo che riesca a vendere bene come l'ultimo che abbiamo lanciato due anni fa..... "
    Giulio: "Ma certo che venderà, stai tranquillo.... e poi negli ultimi tempi tra serate e concerti c'hai avuto un successo straordinario..... ho visto due o tre programmi il sabato pomeriggio che non facevano altro che mandare le ultime canzoni che hai scritto.... Fidati, sarà un successone.... "
    Marco, annuendo: "Speriamo..... "
    Giulio: "Ovviamente il lancio ci sarà dopo il matrimonio..... "
    Marco, annuendo: "Si certo.... c'è ancora qualche dettaglio da sistemare..... Non sono ancora riuscito a trovare il nome più adatto per questo nuovo album.... Franco vorrebbe cominciare la vendita proprio sotto Natale... "
    Lucia: "Beh, mi sembra un'ottima idea.... sotto le feste gli acquisti aumentano sempre tantissimo.... "
    Marco: "L'ultimo disco ha avuto un grande successo perchè le persone che ascoltavano le canzoni riuscivano a immedesimarsi in me che le avevo scritte, e cantate.... era come se anche loro potessero vivere tutto quello che avevo vissuto e provato io.... è questa la cosa che conta.... rendere gli altri partecipi delle tue emozioni.... Se ci sarò riuscito, sicuramente il pubblico lo apprezzerà molto..... Ma non è facile trovare sempre le parole giuste per raccontare quello che ci succede.... e soprattutto per farlo capire agli altri.... Spero di esserci riuscito almeno in parte.... "
    Eva, mettendogli una mano sulla spalla: "Ti assicuro che ci sei riuscito benissimo...... come sempre.... "
    Lucia, guardandogli e sorridendo: "E penso che questo giudizio gli interessi molto più di quello di un milione di persone..... "
    Marco, annuendo: "Ovviamente..... "
    Gabriella, togliendo la caffettiera dai fornelli e posandolo sul tavolo: "Allora ragazzi, a che punto siete.....??? Avrete già organizzato tutto...."
    Marco, scambiandosi un'occhiata dubbiosa con Eva: "Organizzato che cosa.....??"
    Gabriella, ridendo: "Sbaglio o tra una settimana dovrebbe esserci una certa cerimonia alla Chiesa della Garbatella....?"
    Eva, sorridendo: "Mi sembra di averne sentito parlare.... "
    Gabriella: "Eh beh.... mi auguro che avrete pensato alla Chiesa, alla cerimonia, al pranzo di nozze, alle bomboniere.... alla lista degli invitati.... "
    Lucia, annuendo: "Alla lista di nozze.... a proposito, ma l'avete preparata......?? Sennò è capace che vi ritrovate con una ventina di regali tutti identici.... "
    Cesare, alzando al cielo e versandosi il caffè nella tazzina: "E poi Nando me dice... ah Cè, perchè nun te sposi.....?? Una riunione de condominio co' Ezio me darebbe meno stress..... "
    Marco, ridendo: "Ecco.... approfitto di questa occasione che ci siete praticamente tutti per dirvi una cosa molto importante.... allora, io Eva abbiamo pensato a tutto..... e abbiamo deciso che per il nostro matrimonio non vogliamo nè duecento invitati, nè festeggiamenti straordinari nè altre cose..... vogliamo soltanto sposarci.... nient'altro..... Quindi non vi preoccupate per noi, perchè abbiamo già tutto quello di cui abbiamo bisogno.... non c'è bisogno che facciate niente..... Siamo d'accordo....??"
    Gabriella, annuendo: "Certo certo, ci mancherebbe altro.... il matrimonio è vostro e deve essere come lo volete voi.... però se per caso aveste bisogno di qualcuno che vi organizzi la lista degli invitati, il pranzo..... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Oh, ma che vò cucinà pure lì.....?? Ce saranno cento persone.... chi glieli paga i danni a tutta 'sta gente.....???"
    Eva, ridendo: "Lo sappiamo nonna.... se abbiamo bisogno di qualcosa tu sarai la prima alla quale lo diremo.... "
    Gabriella, annuendo: "Oh, finalmente.... ora prendetevi il caffè che sennò si fredda.... "
    Cesare: "Non sia mai che se sciupi quest'opera d'arte..... "
    Lucia, mettendo una mano sulla spalla di Eva: "Oh mi raccomando.... se avete bisogno d'aiuto per il matrimonio ci siamo pure noi eh.... Basta che chiedete.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Mamma.... non abbiamo neanche finito di dirlo.... Non abbiamo bisogno di niente.... abbiamo pensato a tutto noi.... e penseremo a tutto noi, ovviamente....."
    Lucia: "Vabbè, ho capito.... però noi siamo qua..... "
    Marco, sorridendo: "Effettivamente ce ne siamo accorti..... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla testa: "Ma senti 'sto scimunito oh..... A proposito.... quante catastrofi so' successe mentre noi stavamo a Torino...??"
    Marco, guardando un attimo Eva: "E che deve essere successo..... Niente, tutto tranquillo..... Vero Eva.....??"
    Eva, sorridendo: "Certo..... tranquillissimo..... "
    Giulio, dubbioso: "Si, tutto tranquillo.... manco se lo vedessi con gli occhi miei ce crederei.... Già me immagino tutte le volte che avrete fatto tornà quei delinquenti che mo' non ci stanno a notte fonda.... "
    Marco: "Ma scherzi.....?? Non siamo mai andati a letto dopo le undici..... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Sta attento che il vetro della finestra nun è troppo lontano.... se dici un'altra frignaccia va a finì che il nasone che te ritrovi lo sfonda.... "
    Marco, ridendo: "Dì la verità.... ti mancano tutte queste catastrofi.... o sbaglio....?"
    Giulio, scrollando le spalle: "Vabbè, mi manca la casa..... la città..... il quartiere..... la bottiglieria...... Sicuramente nun mi mancano i casini che combinate voi dalla mattina alla sera...."
    Lucia, sorridendo: "Non dargli retta.... gli rimpiange tutti i giorni.... Rimpiange anche lo scopettino, pensa te..... "
    Giulio: "Ah Lucì, che te ce metti pure te....??"
    Cesare: "A proposito.... mo' me ne stavo a scordà.... ieri sera è venuto in bottiglieria Don Saverio.... m'ha detto di dirvi che le prove del matrimonio l'ha dovute spostà a oggi pomeriggio.... "
    Marco, annuendo: "Ah bene.... a che ora.....??"
    Cesare: "Ha detto alle cinque.... prima nun c'ha tempo perchè deve andà a un altro matrimonio..... "
    Giulio, dubbioso: "Ma il prete della parrocchia non se chiamava Don Luciano.....?"
    Cesare: "Eh lo so, ma du' mesi fà l'hanno trasferito a Bolzano.... questo è quello che hanno mandato al posto suo.... Quelli che vanno a messa dicono che è tanto bravo... certo, se lo vedi per la strada tutto te sembra tranne che un prete.... "
    Giulio: "Perchè, com'è....??"
    Marco, sorridendo: "Hai presente Don Gervasio.....?"
    Giulio, annuendo: "E certo.... "
    Cesare: "Ecco.... uguale... Gli mancano le scarpette da calcio della Romulana e poi è lui spiccicato.... Passa più tempo in bottiglieria che in parrocchia.... E come se intende de vino.... Tutte le volte che ordina un quartino vuole che pulisca due volte un bicchiere già pulito prima de prenderlo.... pensa un po' te.... A momenti me fà rimpiange le birette de Ezio.... "
    Giulio, alzando lo sguardo: "A proposito de Ezio..... Dopo vengo pure io in bottiglieria, che ce devo parlà.... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Ah bravo.... Così te voglio sentì parlà.... Mò vado a prendere la parannanza, così te la metti subito.... "
    Giulio: "No no Cè, per carità.... Ho detto che vengo in bottiglieria per parlà d'una cosa a Ezio.... mica voglio rubà il mestiere a Barilon..... mò ce stà lui in bottiglieria... io sò di passaggio, tra una settimana torno a Torino.... "
    Cesare: "E vabbè, ho capito.... ma intanto sette giorni senza Barilon che gira tra i tavoli della bottiglieria sò sempre meglio de niente..... "
    Giulio: "Ma dai Cesare.... sò tornato per stà un po' de tempo con i ragazzi, con Mimmo, con Rudy.... con Marco, che se stà a sposà.... Che faccio, passo tutto il tempo a servì in bottiglieria....??"
    Cesare, gesticolando: "Parli bene te..... a fà il cameriere in doppio petto in un ristorante a cinque stelle da Peppe.... e a me, che devo stà tutti i santi giorni in bottiglieria co' uno che m'ha fatto calà le vendite de frascati del sessanta per cento in un mese.... a me chi ce pensa....??"
    Marco: "Mah zio.... a me sembra che da quando c'è Barilon la bottiglieria sia più affollata di prima.... "
    Cesare: "E come no.... de gente che viene a bere un bicchier d'acqua.... lui e la mania de dire a tutti che l'alcool fà male.... Ma te rendi conto....?? Un oste che dice ai clienti che un quartino de vino rosso a colazione fà male.... quattro generazioni de Cesaroni se staranno a rivoltà nella tomba a sentì 'sto scempio..... "
    Eva, cercando di non ridere: "Vabbè zio.... non è che abbia proprio tutti i torti..... "
    Cesare, voltandosi verso di lei: "Ahò, ma te da che parte stai......????"
    Si interruppe quando sentì qualcosa che gli stava tirando i pantaloni. Abbassò lo sguardo e vide Marta che stava cercando di montargli sulle ginocchia.
    Cesare, prendendola in braccio: "Eccola quà..... Te sei proprio figlia de tu' madre, lo sai.....??"
    Marta, sedendosi sulle sue ginocchia: "Zio.... mi porti su bancone.....???"
    Lucia, dubbiosa: "Dove vuole che la porti....??"
    Marco, sorridendo: "Niente, è che l'altro giorno eravamo tutti fuori.... e l'abbiamo lasciata per un paio d'ore in bottiglieria con zio Cesare.... "
    Cesare: "S'è messa a smanettà sulla cassa mentre stavo a fà uno scontrino a un cliente che aveva comprato du' bottiglie de vino rosso..... quando ha visto che aveva speso 2000 euro a momenti bisognava portarlo al pronto soccorso.... "
    Giulio: "Vabbè ragazzi, visto che ce vado pure io in bottiglieria la posso portà con me.... So' due mesi che non passo più un po' di tempo con questo angioletto...."
    Eva, guardando Marta: "Si, un angioletto caduto dal cielo.... la figlia minore di Lucifero..... "
    Marta, voltandosi verso di lei: "Io no cifero.....Io Matta.... !!!"
    Tutti scoppiarono a ridere mentre Eva la guardava annuendo: "Su questo non ci sono dubbi guarda.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Va bene papà.... Però mi raccomando, non perderla mai di vista... Ultimamente sembra più agitata del solito.... "
    Giulio: "Eh certo.... chissà da chi avrà imparato..... "
    Mimmo finì di bere il suo caffè latte e poi si alzò in piedi: "Vabbè, io vado.... Tra un po' entro a scuola pure io.... "
    Giulio, voltandosi verso di lei: "Ohi Mimmo.... se vuoi ti accompagno io... tanto stò de strada, devo andà in bottiglieria.... "
    Mimmo, sorridendo: "Grazie papà, ma non c'è bisogno.... faccio due passi fino a scuola.... "
    Giulio, annuendo: "Eh beh..... un po' de moto la mattina fà bene pure a me.... Così facciamo du' chiacchiere..... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Senti papà.... Che ne dici se stasera ce ne andiamo a cena fuori.....??? Io, te, Mimmo, Rudy.... "
    Giulio, annuendo: "Tutti i Cesaroni senza donne intorno....??"
    Marco: "Ovvio.... Così possiamo recuperare tutto il tempo perduto negli ultimi due mesi.... e tu puoi raccontarci qualcosa su tutte le torinesi che hai visto passare al ristorante..... "
    Eva, dandogli una pacca sulla testa: "Ma sentilo 'sto scemo.... Cominciamo bene, non c'è che dire..... "
    Marco, ridendo: "Allora papà.... Ti và....??"
    Giulio, sorridendo: "E certo che me va Marcolì.... Bella idea.... Vieni pure te Mimmo..... vero.....?"
    Mimmo, sorridendo: "Certo che vengo papà.... Ora però fammi andare che è tardissimo.... A dopo..... "
    Giulio: "Ciao Mimmo.... oh me raccomando, torna in orario a pranzo.... sennò chi le sente Lucia e Gabriella.... "
    Mimmo: "Ehm..... no guarda, non torno a pranzo.... "
    Giulio, dubbioso: "Come nun torni.....?? E che fai, stai tutto il pomeriggio senza magnà....?? Vabbè che prima d'andà al ristorante la sera bisognerebbe stà leggeri, ma così me sembra un po' esagerato.... "
    Mimmo, ridendo: "Tranquillo papà.... non morirò di fame... Mangio fuori con degli amici.... "
    Giulio: "Con gli amici..... E che amici.... "
    Marco lo interruppe e salutò Mimmo con la mano: "Ciao Mimmo..... mi raccomando, puntuale stasera.... "
    Mimmo, annuendo: "Certo.... a stasera..... !!" Prese la cartella in soggiorno e poi uscì di casa a passo svelto, mentre Giulio aggrottò la fronte e diede uno sguardo all'orologio: "Tardissimo.... so' manco le otto e mezza..... ha detto che entra alla seconda ora.... che hanno spostato la scuola alla Magliana....??"
    Marco, ridendo e scuotendo la testa: "No papà, sta sempre dove l'hai lasciata.... Solo che prima di andare a scuola doveva fare un salto a casa di amici..... "
    Giulio: "Ah ecco.... gli amici de prima..... Ma sò amici amici... oppure so' amici che non sono amici..... ma sono qualcos'altro.... non so se mi spiego.... "
    Cesare, alzandosi in piedi e mettendo a terra Marta: "Eccolo là.... Gabriella, lo so che alla sua età è difficile.... Però ce potrebbe pure sta attenta prima de correggere il latte col limoncello..... "
    Gabriella: "Già... e a sentirla parlare sono sicura che a lei deve essere piaciuto proprio tanto.... "
    Eva, ridendo: "Beh, diciamo che da un po' di tempo a questa parte Mimmo ha trovato qualcun altro che lo accompagna sempre a scuola... Anzi, che lui accompagna sempre a scuola.... "
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "Ma scusa, l'hai detto tu che Mimmo non è più il piccoletto di casa... Che fai, ti rimangi la parola.....??"
    Giulio, scuotendo la testa: "Io nun me rimangio niente.... "
    Marco, annuendo: "E allora stai tranquillo, che è tutto sotto controllo.... e ti assicuro che Mimmo in questo periodo è maturato tantissimo.... Certe volte sembra lui il più anziano di casa.... "
    Giulio: "Ah bene... è confortante 'sta cosa.... "
    Cesare: "E dai Giulio.... i ragazzi c'hanno ragione.... te sei troppo antiquato.... Mimmo c'ha quasi quattordici anni.... è normale che alla sua età cominci a avè qualche interesse in più oltre che al pallone e ai videogiochi.... che te sei dimenticato quando ce gli avevi te quattordici anni....??"
    Marco, ridendo: "Visto il tempo che è passato sarebbe pure normale.... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla spalla: "Ahò... che vorresti dì, che sò troppo vecchio per capì 'ste cose....???"
    Marco, scuotendo la testa: "No dai.... vecchio no..... "
    Giulio: "Ah beh.... volevo ben dire.... "
    Marco: "Solo un po' datato..... "
    Giulio, alzandosi in piedi: "Vabbè ho capito và.... sarà meglio che vada in bottiglieria.... sempre che ce riesca a arrivà vista l'età che me ritrovo.... "
    Marco, sorridendo: "Se vuoi ti dò una mano..... "
    Giulio, dandogli una pacca sulla testa: "Ridi ridi.... tra una settimana te n'accorgerai..... Ah Cè, te non vieni....??"
    Cesare, alzandosi dal tavolo e mettendo a terra Marta: "E vengo si.... nun vorrei arrivà dopo Barilon.... quello sarebbe capace de mette le bottiglie de chinotto sugli scaffali del vino d'annata.... "
    Marta sgambettò dietro di loro ma fu ripresa da Eva che la prese in braccio e la guardò negli occhi: "Ehi signorina.... Se per caso qualche uccellino dovesse dirmi che hai combinato qualche altro guaio..... "
    Marta, imbronciandosi: "Io no guai.... !!!!"
    Eva, stuzzicandole il nasino: "Sarà meglio..... Su, vai dallo zio Giulio.... "
    La rimise a terra e lei si incamminò a passo svelto verso Giulio che la prese in braccio: "Vieni qui, bella de zio..... oddio, veramente sarebbe bella de nonno.... "
    Eva, sorridendo: "Sei troppo giovane per farti chiamare nonno.... "
    Giulio, uscendo dalla cucina: "Eh eh.... l'ho sempre detto che Marco avrebbe fatto un affare a sposà una ragazza intelligente come te.... "
    Marco si scambiò un'occhiata con Eva che non riusciva a smettere di ridere e poi disse rivolgendosi a Lucia: "Hai capito.....?? L'ha sempre detto.... "
    Lucia, ridendo: "Dal primo momento che siamo entrate in casa.... "
    Marco rise scuotendo la testa, e po finì di bere il suo caffè latte.


    Bottiglieria Cesaroni, poco dopo.....


    Giulio si avvicinò al bancone e si sedette accanto allo sgabello di Ezio, mentre Cesare finiva di sistemare le bottiglie sullo scaffale.
    Giulio, appoggiando Marta sul bancone: "Oh ma Ezio che fine ha fatto.....?? Di solito era qui prima ancora d'alzare la saracinesca..... "
    Cesare, ridendo; "Eh eh, per i prossimi tre giorni sarà difficile vederlo qui prima de mezzogiorno.... sempre se ce la fa a venì fin qui.... "
    Giulio, dubbioso: "Ma perchè, che ha fatto....???"
    Cesare, avvicinandosi al bancone: "Dopo l'ultimo capolavoro che ha fatto l'altra settimana Stefania l'ha messo a stecchetto peggio d'un general dei marines..... Ha detto che da ora in poi tutti i turni de notte che faceva il povero Walter in officina se gli deve sobbarcà tutti lui..... "
    Giulio, annuendo: "Eh beh, era l'ora..... "
    Non aveva ancora finito di parlare che la porta si aprì ed Ezio entrò in bottiglieria. Aveva la faccia nera come la pece, la tuta tutta macchiata e le scarpe mezze slacciate.
    Cesare, ridendo: "Ah... parli del diavolo e spunta il meccanico..... Ammazza oh, non t'aspettavo a quest'ora.... Che sei andato a letto presto stanotte...???"
    Ezio, scuotendo la testa e sedendosi al suo sgabello: "Si si.... fà lo spiritoso.... Vorrei vedè te co' un'officina strapiena de macchine tutte da riparà entro du' giorni.... ma capisci te.... du' giorni.... E chi ce la fà a riparà tre macchine in due giorni.... "
    Cesare, ridendo: "Eh eh... lo so.... Te sei abituato a tre macchine in un anno.... quando te và male.... Vabbè oh... tanto è questione d'abitudine.... alla seconda o alla terza settimana te c'abituerai.... forse.... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Eh dai Cè.... nun infierire... guarda com'è ridotto 'sto poveraccio.... Pare uscito da una guerra.... "
    Ezio, passandosi una mano tra i capelli: "Ma magari..... certo sarebbe meno faticosa de 'sta maratona notturna.... so' due giorni che và avanti così... due giorni.... Ma te pare possibile a te...?? E poi perchè un povero disgraziato che nun fà altro che lavorà dalla mattina alla sera ha sbagliato a svoltà all'uscita d'un'autostrada.... sò cose che succedono.... poteva succede a tutti no...??"
    Cesare: "Eh lo so.... poteva succede a tutti.... ma è successo solo a te.... E a quel poveraccio de Walter gli è toccato scappà fino a Frosinone perchè aveva promesso a tutti i clienti che le macchine l'avrebbe riparate entro il giorno dopo.... "
    Ezio, gesticolando: "Vabbè, ma mica è colpa mia.... la colpa è di che mette i cartelli per le strade, ma che scherziamo... nun ce se capisce mai niente.... mai.... "
    Cesare: "Più che altro sei te che nun ce capisci mai niente.... "
    Ezio, voltandosi alla sua sinistra: "Ahò.... ma te che ce fai da 'ste parti....?? Già siete tornati..... ???"
    Giulio, ridendo: "Ezio, so' due ore che sei entrato e ancora nun m'avevi visto.....???"
    Cesare: "Vabbè oh, mica è colpa sua.... c'ha altro per la testa.... anzi, per le mani..... "
    Ezio: "Siete un po' in anticipo.... il matrimonio nun c'è sabato prossimo.....?"
    Giulio, annuendo: "Si lo so, manca una settimana.... ma volevamo passà qualche giorno insieme ai ragazzi... nun ce stiamo mai.... Beppe era d'accordo, e Lucia gira che ti rigira gli è riuscito convince quello strozzino del preside della scuola sua.... Certo oh.... t'ho lasciato su 'sto sgabello, e te ritrovo su 'sto sgabello.... "
    Ezio: "E te credo.... dopo una nottata come questa.... mamma mia che notte..... nun sò se sò arrivato a un'ora de sonno ma non credo.... "
    Giulio: "Ma non sei stato tutta la notte in officina....??"
    Ezio, annuendo: "E che non lo so..... Però alla terza macchina c'ho riparato..... "
    Cesare, ridendo: "Cala cala...... "
    Ezio: "Vabbè, che ho quasi finito de riparà..... "
    Cesare: "Cala cala..... "
    Ezio, gesticolando: "E vabbè. che ho cercato de riparà ma nun ce sò riuscito..... "
    Cesare, annuendo: "Oh.... tombola.... "
    Ezio: "..... io stavo sotto la macchin a armeggià.... e..... "
    Giulio: ".... e che è successo....??"
    Ezio: "E che è successo, me sò addormentato..... Erano le tre de notte, nun connettevo più...... "
    Cesare: "Eh beh certo perchè alle tre de pomeriggio invece connetti.... "
    Ezio: "Vabbè, connetto poco ma connetto.... ma alle tre de notte nulla.... buio completo...... "
    Giulio: "Che te sei svegliato ora.....?"
    Ezio: "E me sò svegliato si.... dieci minuti fà Stefania è passata in officina e..... "
    Giulio, ridendo: ".... e t'ha beccato a dormì...... "
    Ezio, mettendosi le mani nei capelli: "Me ce sò voluti cinque minuti per seminarla.... non correvo così da quando andavamo io e te a fà gli scherzi ai campanelli delle case.... Mamma mia che corsa..... Quella m'ha inseguito per mezzo quartiere co' una chiave inglese in mano..... Senti famme 'na biretta che c'ho tutta la gola arsa.... "
    Cesare: "E certo.... cominciamo bene.... mò te vado a servì la prima biretta della giornata all'otto e mezzo del mattino.... Te faccio un caffè.... doppio... almeno vediamo se una volta tanto te riesce de svegliarti.... Certo, sveglio se fà per dire.... "
    Marta, che aveva ascoltato tutta la conversazione sul bancone, agitò i piedini e richiamò l'attenzione verso di se: "Ezio.... se dormi sotto macchina.... zia Stefania fà boom su zio Ezio.....!!!"
    Ezio, annuendo: "Più che altro fa boom con la testa mia..... nel senso che me la sfonda con la chiave da 81.... "
    Cesare: "Sempre se sei fortunato.... sennò te capita pure sulla testa quella da 91.... "
    Ezio, voltandosi verso Giulio: "A proposito.....mò che ce penso.... ma alla festa c'avete pensato....???"
    Giulio, dubbioso: "La festa.....?? Che festa......???"
    Ezio, scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Ma come che festa.... Quella che fanno tutti, dico tutti gli uomini poco prima de sposarsi.... prima de fà il grande passo.... La festa d'addio al nubilato..... "
    Cesare: "Ah.... voi organizzà una festa per Eva.....??"
    Ezio: "No, ma che c'entra Eva... oddio, mò ce stanno pure quelle per le donne che se stanno per sposà ma a quella ce devono pensà le donne de casa.... gli uomini se devono occupà di quella dello sposo..... "
    Giulio, scuotendo la testa: "Casomai la festa d'addio al celibato, Ezio.... e comunque guarda non mi sembra proprio il caso... C'ho parlato venti minuti fà con Marco e me sembra d'avè capito che nun abbia voglia nè de troppe cerimonie nè de troppe feste..... "
    Ezio: "Vabbè, che c'entra.... Questa è una tradizione secolare, millenaria.... nun po' mancà prima d'un matrimonio.... che vogliamo portà sfiga a tutta l'unione....???"
    Cesare, rivolgendosi verso Giulio: "Forse stavolta nun c'ha tutti i torti.... pure te la facesti la festa d'addio al celibato.... te la ricordi....??"
    Giulio: "Si, con Marta.... vent'anni fà..... con Lucia l'ultima volta no..... "
    Ezio: "Eh lo so ma Marco c'ha vent'anni..... mica cinquanta come te...... "
    Giulio, gesticolando: "A parte il fatto che sò quarantotto e no cinquanta, prima cosa..... E poi questo nun è il genere de cose che piace a Marco.... io lo so, so su' padre..... "
    Ezio: "Ma certo che gli piace.... specie se la organizza qualcuna che de queste cose ne capisce, uno sempre aggiornato su tutti gli usi e costumi moderni.... vedrai se non gli piace....."
    Giulio, scrollando le spalle: "Eh ho capito, ma io mò 'ndo lo vado a trovà 'sto scenziato sociale.... "
    Ezio, finendo di bere il suo caffè: "Ma come 'ndo lo trovi....?? E io allora che ce stò a fare....???"
    Cesare, annuendo: "E' quello che me chiedo sempre anch'io..... "
    Ezio, annuendo: "Stà tranquillo Giulio..... vedrai se non t'organizzo una festa che a Marco lo fà rimanè a bocca aperta.... "
    Cesare: "Ah Ezio, ma che voi organizzà....?? Nun c'hai manco il tempo de piglià un caffè... te tocca berlo con un occhio qui e un altro verso la porta per vedè se entra tu' moglie co' una chiave inglese in mano.... mò voi organizzà una festa..... "
    Ezio: "Vabbè, che c'entra.... è questione de fà due o tre telefonate alle persone giuste e è tutto risolto.... tempo tre giorni e te mettono su una festa memorabile.... "
    Giulio, pensieroso: "E te le conosci le persone giuste....??"
    Ezio: "E come no.... ne conosco un paio che s'occupano d'organizzà 'ste feste in giro.... Gli ho riparato la macchina l'altro mese... sò pure rimaste contenti..... "
    Cesare: "Ah beh, annamo bene.... Giulio, 'sti due so' braccia rubate alle vigne.... va a sapè che te combinano..... "
    Ezio, scuotendo la testa: "Mamma mia Cesare, certo che te sei proprio antiquato.... nun sei aggiornato sulle novità.... sei rimasto troppo indietro.... "
    Cesare: "Mai quanto sei indietro te con le macchine da riparà..... e stà attento che dall'altra parte della strada me pare d'avè visto passà una donna co' capelli marroni.... "
    Ezio: "E che c'è de strano.....?? Ne passeranno du' o trecento tutto il giorno..... "
    Cesare, annuendo: "Si si.... Però sono in poche a passà de qui con una chiave de ferro battuto in mano..... "
    Ezio sgranò gli occhi e cominciò a gesticolare, mettendosi le mani nei capelli: "Oddio è lei.... è lei.... è arrivata, m'ha beccato pure quà.... "
    Cesare: "Eh certo.... l'ultimo posto 'ndo te verrebbero a cercà.... d'altronde te qua dentro nun ce viene mai... perchè te dovrebbero cercà qui....???"
    Ezio, alzandosi dallo sgabello e guardandosi intorno: "Oh io me nascondo in bagno.... ce sta la chiave.....??"
    Cesare: "Se Barilon nun se l'è portata a casa per ricordo.... "
    Ezio, correndo in bagno: "Oh voi nun m'avete visto.... non ci sono.... Anzi, non so' mai venuto..... "
    Cesare, annuendo: "Vai vai.... vai tranquillo, che qua ce pensiamo noi...... "
    Ezio, entrando in bagno e gesticolando: "Che situazione.... che situazione.... !!!!"
    Giulio lanciò un'occhiataccia a Cesare che si stava sganasciando dalle risate, insieme a Marta che saltellava sul bancone battendo le mani.
    Marta, ridendo: "Ezio bagno..... Ezio bagno...... !!!!"
    Giulio: "Ahò ma chi è il bambino qua dentro....?? Io pensavo ce ne fosse una sola, ma a quanto pare avevo contato male..... "
    Si voltò quando sentì la porta della bottiglieria che si apriva e si richiudeva. Rimase un attimo a guardare l'uomo che era appena entrato, cercando di ricordare chi fosse. Era un uomo sulla settantina, con i capelli bianchi un po' brizzolati, piuttosto tarchiato, con una camicia e un paio di pantaloni da contadino addosso. Cesare alzò lo sguardo verso di lui.
    Cesare: "Oh.... buon giorno Don Saverio.... è in anticipo stamattina..... "
    Don Saverio, avvicinandosi al bancone e annuendo: "Eh lo so che sono in anticipo.... tu sapessi Cesaroni 'i che c'è da fà in una Chiesa come questa che qui.... io sò stato venticinqu'anni a Figline Valdarno.... e so' un po' di quello che c'è da fà in una Chiesa a Roma.... e alla Garbatella poi.... che c'è più gente qui che al Campidoglio tutto il mese.... Vabbè và, lasciamo perde.... dammi un bicchierino di vino che n'ho proprio bisogno guarda..... "
    Giulio, voltandosi verso di lui: "Ah ma lei è il nuovo parrocco della Garbatella.... Don Saverio, quello che hanno mandato al posto de Don Luciano du' mesi fà..... "
    Don Saverio, annuendo: "Oh un son'io.... chi voi che sia....?? Lei piuttosto... un mi pare d'averla mai vista da queste parti.... Che è nuovo.....???"
    Giulio, ridendo: "Eh eh, proprio nuovo nun direi.... Sono Giulio Cesaroni, il fratello de Cesare..... "
    Don Saverio, porgendogli la mano: "Ma senti un pochino..... I' fratello di Cesare.... ma allora te tu sei i' babbo di qui ragazzo che si deve sposà sabato..... aspetta un po', come si chiama..... "
    Giulio: "Marco..... Si, è mio figlio maggiore.... Si sposa sabato con Eva...... la figlia....... "
    Don Saverio: "Si si, e me l'hanno detto..... gli'è la figliola della tu' moglie...... si insomma, della seconda moglie..... Ma che bellini... s'enno innamorati in casa proprio.... Bravi bravi... ce ne fossero di ragazzi come quelli lì.... " Si guardò un attimo intorno e poi si rivolse a Cesare: "Che lo so... e mi sembra che manchi quarche cosa stamani in questo barre..... "
    Cesare: "Bottiglieria, Don Saverio..... bottiglieria.... lo sà che ce tengo..... Comunque nun manca nulla..... è andato in bagno.... tempo du' minuti e torna subito.... "
    Don Saverio, ridendo: "Eh eh... e sarà meglio che ci stia un po' di più nì gabinetto.... se lo becca la su' moglie tu lo vedi che stonfi..... Ma che ha finito di lavorà....???"
    Cesare, annuendo: "E come no... ha finito de comincià..... Ah eccolo.... è uscito dal bunker..... "
    Ezio aprì lentamente la porta del bagno e si guardò un attimo intorno, rivolgendosi a Cesare: "Che se n'è annata....???"
    Cesare, annuendo: "Via libera.... la tromba d'aria è passata.... per ora...... "
    Ezio, avvicinandosi al bancone: "Mamma mia che giornate... che giornate che sò queste..... "
    Don Saverio, mettendogli una mano sulla spalla: "O' Masetti.... e te l'ho detto duecento volte..... te bisogna che lavori di giorno.... di giorno.... un tu po' seguità a lavorà di notte.... Ma lo vedi in che stato tu sei....??? Tu mi sembri uscito dai Carnevale di Viareggio..... "
    Cesare, ridendo: "E s'è pure scordato de lascià la maschera sul carro.... guarda che roba..... "
    Don Saverio: "Vieni vai.... mettiti a sedè..... E pigliati un caffè..... "
    Ezio: "E n'ho già preso uno padre..... Poi sennò faccio l'indigestione de caffeina come sempre.... Oh allora.... te sei deciso Giulio....??"
    Giulio, voltandosi verso di lui: "Ma deciso che....???"
    Ezio: "Come che....?? Che già te ne sei dimenticato..... Quella festa che te dicevo prima..... Loi voi fà o no un bel regalo a tu' figlio....???"
    Giulio: "Ezio, io il regalo glielo voglio fà.... Però nun so se questo è il regalo giusto per Marco.... "
    Don Saverio, finendo di bere il suo bicchiere: "Ma perchè, che regalo vu' gli volete fà..... ???"
    Ezio, gesticolando: "Ecco... mò lo chiediamo a Don Saverio che lui è uno che ce capisce di 'ste cose.... con tutti quelli c'ha sposato.... E' vero o nun è vero che gli omini fanno sempre la festa d'addio al celibato prima de sposarsi....???"
    Don Saverio: "Eh eh.... al paese mio quand'ero alto come quella bambinetta lì la facevano la notte prima de sposarsi.... S'andava a casa dell'amico che c'aveva la casa più grossa.... e dalle nove alle due, le tre, le quattro della mattina.... giù baldoria.... Vino, grappino, vinsanto, limoncello, e..... e insomma, v'avete capito i' che...... Eh... la mattina quande veniano in Chiesa a sposarsi.... e bisognava tenè il calice dì vinsanto lontano dallo sposo... perchè come tu battevi un occhio e si bevevano anche i' che un c'era..... Ma che tu voi.... e gl'erano altri tempi..... "
    Ezio: "Eh lo so, ma queste sò tradizioni popolari vecchie stravecchie.... E poi oh.... voi mette una bella festa in una bella discoteca.... la sera prima de sposarse.... quello lo sposo se carica..... "
    Giulio: "E che è, un carillon che se carica, ah Ezio, su..... Non lo so.... Bisogna che ce pensi..... Mò farò du' chiacchiere con Marco..... "
    Ezio: "Vabbè ma questa deve esse una festa a sorpresa.... dico bene Don Saverio....?? E sennò che gusto c'è....???"
    Giulio: "Si si, ma io mica gli dico niente.... gli faccio qualche domanda.... così vedo se una cosa del genere gli potrebbe pure fà piacere.... Però nun ti prometto niente..... "
    Ezio: "Vabbè.... te fammelo sapè prima de mercoledì.... Sennò poi se fà tardi..... "
    Giulio: "Si si, nun te preoccupà.... Don Saverio, ma voi c'avete le prove del matrimonio stasera.....???"
    Don Saverio: "Oh un c'ho anche quelle da fà.... E mi so' svegliato da mezz'ora.... e di già un so' più come fà a finì ogni cosa.... Oh... prima d'arrivà a staser a cena c'ho tre prove di matrimoni, un funerale, le messe e le novene che siamo sotto Natale.... Un lo sò mica se ce la fò a resiste fino a Capodanno... qui gli è un continuo tutti i santi giorni che Nostro Signore mette in terra.... "
    Cesare: "Non se preoccupi Don Savè.... lei basta che viene qui e troverà sempre il su' quartino de vino rosso.... e vedrà che gli passa tutto.... "
    Don Saverio, lasciando qualche moneta sul bancone: "Mah, i' che ti devo dì.... speriamo che tu abbia ragione te Cesaroni.... Perchè io un' c'ho mica più vent'anni.... A proposito di chi c'ha vent'anni.... Un'è che te tu volevi venì alle provi dì matrimonio, vero....??"
    Giulio, scuotendo la testa: "Io....?? Ce mancherebbe.... quelli sò loro che se devono sposà.... e poi io nun voglio fà il padre vecchia maniera che stà sempre tra i piedi... che nun è capace di stà a cento metri dal figlio quando se stà per sposà... insomma, nun gli voglio assillà troppo.... Che già gli ho assillati abbastanza in passato..... "
    Don Saverio, scrollando le spalle: "Vabbè.... comunque le prove le si fanno in Chiesa stasera alle cinque.... "
    Giulio: "Ma alle cinque in punto si....??"
    Don Saverio: "E vedrai.... se si sgarra di du' minuti si và di fori dalla tabella di marcia...., "
    Giulio: "Ah vabbè... tanto io nun ce devo venì... era solo per curiosità..... "
    Don Saverio, uscendo dalla bottiglieria: "Si... ho capito và..... Bona Cesaroni.... ci si vede stasera alle cinque.... "
    Giulio, voltandosi verso Cesare: "Ma che ve vedete stasera alle cinque.....???"
    Cesare: "Io no.... sei te che lo vedi stasera alle cinque.... "
    Giulio: "Dici....??"
    Ezio, annuendo: "E me sà de si..... "
    Giulio, annuendo e sospirando: "E me sa di si pure a me..... "
    Marta, sbattendo i piedini sul bancone: "Anch'io pove.... anch'io pove.....!!!!"
    Cesare, annuendo: "E certo... così invece de finì all'ora di cena le prove finiranno all'ora delle nozze..... "
    Marta incrociò le braccia aggrottando la fronte, mentre Giulio e Cesare risero scuotendo la testa.



    Casa Cesaroni, ore 11.00....


    Eva stava scrivendo al tavolo in soggiorno, cercando inutilmente di concentrarsi mentre Gabriella faceva su e giu dalla cucina al soggiorno con in mano un bloc notes.
    Gabriella: "Eva.... Eva.... Ma come, a una settimana dal matrimonio ancora non avete fatto una lista degli invitati....?? Ma tesoro... questa è la prima cosa da fare.... E le bomboniere.....?? C'avete pensato alle bomboniere.....???"
    Eva, sospirando: "Nonna.... Per l'ennesima volta.... Non c'è bisogno di nessuna lista per gli invitati.... e alle bomboniere ci abbiamo già pensato noi.... Non c'è bisogno che ti disturbi tu.... "
    Gabriella, scuotendo la testa: "Ma figurati tesoro... nessun disturbo, anzi... per me è un piacere.... Ma che stai scrivendo....???"
    Eva: "Niente.... stò cercando di buttar giù un articolo sul caso della villa maledetta.... Irma vuole farmi presentare uno speciale del Tg in seconda serata, dopo il viaggio di nozze.... Ma non riesco a mettere insieme due frasi.... Avevo dimenticato quanto fosse difficile scrivere... "
    Gabriella, sorridendo: "Ma stai tranquilla.... Le parole ti verranno da sole, quando me te le aspetti..... Certo, forse in questo momento non hai proprio la concentrazione giusta per scrivere un articolo come questo.... Magari se ci provassi dopo il matrimonio..... "
    Eva: "Nonna... Guarda che devo sposarmi.... e stavolta con l'uomo che amo..... Quindi non potrei essere più tranquilla..... Non è per quello..... Forse questa storia la sento troppo vicina per poterci scrivere qualcosa sopra.... Mah, speriamo bene.... "
    Gabriella: "Ma si, non ti preoccupare.... Piuttosto Eva.... il ristorante del pranzo di nozze.... spero che ne abbiate scelto uno di una certa classe..... Non avrete mica dato retta a quel Matusalemme di Cesare....??? Fosse per lui il pranzo lo organizzerebbe pure nel retro della bottiglieria.... "
    Eva, sorridendo e voltandosi verso di lei: "E perchè no....?? Lo sai che non è affatto una cattiva idea...???"
    Gabriella, alzando gli occhi al cielo: "Oddio.... si vede che stai per sposare un Cesaroni..... "
    Eva rise scuotendo la testa, mentre Gabriella tornò a passo svelto in cucina.
    In quel momento qualcuno suonò alla porta.
    Eva continuò a scrivere sul suo quaderno degli appunti, mentre il campanello suonò altre due volte.
    Eva: "Nonna.... La porta.....!!!"
    Gabriella, dalla cucina: "Eva tesoro... ho una pentola per le mani.... non è che potresti andare tu ad aprire....??"
    Eva sbuffò nervosamente, lasciando sul tavolo la penna e dirigendosi lentamente verso la porta. Mise la mano sul pomello e aprì lentamente la porta, sospirando.
    Quando si rese conto della persona che aveva davanti, rimase senza parole. Si stropicciò gli occhi, e si passò una mano sulla fronte, quasi volesse assicurarsi che non fosse un'allucinazione. Rimase per qualche secondo immobile all'entrate, senza parlare. La persona che aveva davanti ruppe per prima quel silenzio imbarazzante: "Ciao..... "
    Eva, sospirando e passandosi una mano tra i capelli: "Alex..... Che..... Che cosa ci fai qui....?"

    .... cosa sarà venuto a fare il nostro amatissimo Gamberone.....??? E cosa dirà Marco quando saprà del suo ritorno.....??? A venerdì per il secondo capitolo del decimo episodio :253: :253: :253:

    Wow Jhon COMPLIMENTISSIMI!
    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
    Ci hai lasciati sul più bello!
    cosa è tornato a fare Alex?
    ah lo voglio sapere sono curiosa!
     
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