I CESARONI - CAPITOLO IV

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  1. jameskirk88
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    Locale in Via del Mare, a Nettuno, ore 17.00


    Eva aprì lentamente la porta ed entrò nel locale, guardandosi intorno distrattamente e avvicinandosi al bancone. Il ragazzo che stava sistemando le bottiglie sullo scaffale si voltò verso di lei, sorridendo: "Salve...... "
    Eva, alzando lo sguardo: "Ciao..... "
    Il barman: "Sei un po' in anticipo.... il locale è praticamente deserto a quest'ora.... Se vuoi fare quattro salti bisogna che torni tra qualche ora.... "
    Eva, ridendo: "Ti assicuro che in questo momento non è la mia massima aspirazione..... Mi accontento di bere qualcosa..... Siete aperti....??"
    Il barman, annuendo: "Certo, noi siamo sempre aperti...... Che prendi....??"
    Eva, sedendosi lentamente sullo sgabello davanti a lei: "Qual'è la cosa più forte che avete da queste parti......??"
    Il barman: "La più forte? Beh dunque, vediamo.... Direi che è la.... "
    Eva, alzando una mano: "Lascia perdere.... Non voglio neanche sapere come si chiama.... Dammene solo un bicchiere.... "
    Il barman, sorridendo: "Va bene, sarà fatto.... "
    Eva, appoggiando i gomiti sul bancone: "Carino qui.... Avete molti clienti....??"
    Il barman: "Dopo l'ora di cena non ci lamentiamo..... Tu però sei la prima cliente di oggi pomeriggio.... "
    Eva: "Ma va.....??"
    Il barman, preparando il bicchiere: "Proprio così.... Mi sembra di non averti mai vista da queste parti.... Sei nuova....??"
    Eva, sorridendo: "In un certo senso.... Sono venuta a trovare un'amica che non vedo da un po' di tempo.... Stà qui vicino, forse tu la conosci.... Si chiama Manuela.... "
    Il barman, annuendo: "Capelli castani, lunghi.... Occhi neri, un po' più alta di te.... Una gran furbacchiona.... "
    Eva, ridendo: "Manca solo il nome.... Allora la conosci.....??"
    Il barman: "Si, è qui da qualche giorno, per lavoro..... Ogni tanto passa a prendere qualcosa da bere.... Oggi ancora non l'ho vista.... "
    Eva, sospirando: "Tanto tra poco andrò a trovarla..... "
    Il barman, porgendole il bicchiere: "Ecco quà.... Spero che sia di tuo gradimento..... "
    Eva, prendendo in mano il bicchiere: "Ti assicuro che oggi non poteva capitarti una cliente peggiore..... "
    Il barman, squadrandola da capo a piedi e sorridendo verso di lei: "Mah..... Così a occhio e croce direi proprio di no...... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "L'apparenza inganna, credimi..... "
    Il barman, lanciandole un'occhiata incuriosita: "Oh.... Sei sicura che va tutto bene, si....??"
    Eva, finendo di bere il suo bicchiere e appoggiandolo sul bancone: "Si, benissimo..... Mai stata meglio..... "
    Il barman stava per risponderle ma fu interrotto da una voce che proveniva dall'ingresso: "Eh eh.... Non sei mai stata tanto brava a raccontare le bugie.... Vedo che non hai ancora imparato..... "
    Eva si voltò, sorpresa, incrociando lo sguardo di Manuela che si stava avvicinando a lei. Si alzò in piedi, lentamente, e le andò incontro guardandola negli occhi.
    Eva, sorridendo: "Manuela....??!! Sei proprio tu.....??"
    Manuela, uscendo dall'ombra e arrivando a pochi passi da lei: "Si, sono ancora io..... Anche se a prima vista magari non si direbbe.... Mi sembra di essere invecchiata di vent'anni in questi giorni..... "
    Eva, avvicinandosi a lei: "Stavo.... Stavo per venire da te...... "
    Manuela, ridendo e scuotendo la testa: "Beh, meno male che ci siamo incrociate qui.... Pensa che io stavo venendo a casa tua.... "
    Si avvicinarono entrambe e si abbracciarono forte, sorridendo. Manuela si staccò leggermente, guardandola negli occhi.
    Manuela: "Non sai quanto sia felice di rivederti..... Mi sei mancata tantissimo in questi giorni..... "
    Eva, mettendole una mano sulla spalla: "Anche tu mi sei mancata.... Sei mancata a tutti noi..... Manu, ma perchè non mi hai detto niente....?? Perchè non mi hai chiamata..... ?? Credi forse che se mi avessi tutto io non t'avrei aiutata.... che non sarei venuta con te...??"
    Manuela, sospirando: "Non ho dubbi che lo avresti fatto..... Ma vedi.... Questa è una cosa che dovevo fare da sola..... Dovevo capire se fosse davvero possibile che avessi commesso l'errore più grande ti tutta la mia vita, oppure se fossero soltanto delle storie senza alcun fondamento..... inventate da una madre che ha passato una vita accanto ad una figlia che c'era, ma non c'era..... Mi dispiace se vi ho fatti preoccupare, ma dovevo farlo..... "
    Eva, avvicinandosi allo sgabello e invitando Manuela a sedersi accanto a lei: "Vieni.... sediamoci un attimo..... Ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare.... "
    Manuela, sorridendo e mettendosi a sedere: "Non c'hai messo molto a trovarmi.... Non c'è nulla da fare.... sei proprio la migliore...." Eva, scuotendo la testa: "Beh, non abbastanza a quanto pare.... Evidentemente c'erano un bel po' di cose che non avevo capito.... "
    Manuela, sorridendo leggermente: "Mai quanto quelle che non avevo capito io.... e dire che io le ho avute sotto gli occhi per anni.... e non mi sono mai accorta di niente.... o almeno, non me ne sono accorta quando dovevo e potevo farlo.... "
    Eva, sospirando e rivolgendosi verso di lei: "Ho parlato con il signor De Vincenzi.... Mi ha raccontato tutto..... forse non ci crederai, ma io fino a stamattina non ricordavo assolutamente niente.... neanche di essere mai stata su quella spiaggia.... "
    Manuela, annuendo: "Io mi ricordavo benissimo di quell'estate... avevo sognato il mare tutto l'uomo, e poi non ero potuta andare perchè a fine giugno presi il mal di gola... mi toccò stare a letto con la febbre per settimane.... mamma e papà avevano deciso di non partire, ma io gli convinsi che non c'era bisogno che loro e Andrea rinunciassero alle vacanze.... tanto io potevo stare benissimo con i miei zii, a Milano.... sarebbe stato molto meglio se avessi lasciato decidere a loro.... "
    Eva, scuotendo la testa e mettendogli una mano sulla spalla: "E dai Manu, smettila di dire stupidaggini.... Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo.... nessuno..... tanto meno una bambina di sette anni..... e comunque sono sicura che in tutto questo tuo fratello ha avuto pochissime responsabilità..... "
    Manuela, sorridendo verso di lei: "Vorrei avere le tue certezze, amica mia..... io invece non sono più sicura di niente.... o meglio, soltanto di una cosa..... che una ragazza come te e me ha passato quindici anni della sua vita come un vegetale.... che mio fratello sapeva tutto e non ha mai detto niente.... e che due mesi fà mi sono sposata con un mostro..... "
    Eva, guardandola negli occhi: "De Vincenzi mi ha detto che avevi trovato qualcosa..... una cosa molto importante, che confermerebbe tutta quella storia.... Di che si tratta.....??"
    Manuela, alzando un attimo lo sguardo e rivolgendosi al barman: "Ehi Stefano.... Fammi un caffè per favore..... "
    Stefano, annuendo: "Subito..... "
    Manuela, sospirando e abbassando lo sguardo sul bancone: "Quando ho sentito quella storia, la prima cosa che ho pensato è che fossero soltanto idiozie..... non poteva essere vero, ne ero sicurissima..... Sono tornata a casa a piedi, camminando per strada, con quelle parole che mi rimbombavano nella testa senza darmi pace.... Ci ho pensato, e ripensato.... Sono stata sveglia tutta la notte..... Ma come si fa a ignorare un dubbio del genere.....?? Anche se era una cosa assolutamente impossibile, io dovevo capire se in quella storia assurda potesse esserci qualcosa di vero.... La mattina dopo sono andata a quell'indirizzo, senza nemmeno rivolgere la parola a Giacomo.... non credevo a una parola di quello che mi aveva detto quella donna, ma non volevo che il mio giudizio fosse influenzato più di quanto già non lo era dai miei sentimenti. Ho parlato con De Vincenzi.... e per quanto mi fosse possibile, ho anche cercato di valutare i fatti in modo professionale, come se avessi dovuto scrivere un articolo, o girare un servizio su questo fatto..... anche se non era per niente semplice, come potrai immaginare...... ho pensato a tutto quello che mi avevano raccontato, e alla fine mi sono resa conto che in quella storia c'erano molte cose che non tornavano.... a quella bambina, Eleonora.... non era stato torto un capello, ne le era stata usata alcun tipo di violenza..... tre giorni dopo l'hanno ritrovata su quella scogliera sul mare, davanti a quella vecchia casa diroccata.... è strano, non ti pare..... Perchè proprio lì....??"
    Eva, scuotendo la testa: "Si, è strano..... ma non so proprio cosa dirti..... Ci ho pensato anch'io......"
    Manuela: "..... e comunque tutti quelli con cui ho parlato, compresi alcuni dei suoi vecchi amici milanesi, sono sicuri che nei giorni delle ricerche, da quando Eleonora è sparita fino a quando l'hanno ritrovata, Giacomo non si è mai allontanatodal gruppo per più di qualche ora.... stavano sempre insieme..... dove poteva andare in così poco tempo....??? Eppure in quello stato Eleonora non poteva certo fare molta strada... ammesso che sia andata davvero in qualche posto.... Quindi doveva tenerla nascosta in un posto molto vicino.... o comunque non troppo lontano dalla pineta nella quale era sparita.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Questo non è possibile..... Sai bene che quella zona la rivoltarono come un calzino nelle ore successive alla sua scomparsa.... Se fosse stata lì, l'avrebbero trovata sicuramente.... "
    Manuela, guardandola negli occhi: "Sei sicura..... Proprio sicura.....?? Lo sai, uno dei miei scrittori preferiti diceva sempre che il posto migliore dove nascondere qualcosa è dove tutti la possono vedere..... "
    Eva, abbassando lo sguardo, dubbiosa: "Interessante.... ma nel nostro caso come ci aiuta....???"
    Manuela finì di bere il suo caffè, poi prese una manciata di monete dalla tasca e le porse a Stefano: "Prendi Stè.... tieniti anche il resto.... "
    Stefano, sorridendo: "La cliente che ogni barman vorrebbe avere al suo bancone..... "
    Manuela, alzandosi dallo sgabello: "Me ne ricorderò....... "
    Stefano, guardandola maliziosamente: "Eh eh.... magari...... "
    Manuela, sorridendo e scuotendo la testa: "Per questo mi sa che dovrai aspettare parecchio...... "
    Stefano, salutandola con la mano: "Quando vuoi.... io sono sempre qui..... "
    Manuela, rivolgendosi a Eva: "Dai, andiamo...... Non perdiamo altro tempo..... "
    Eva, alzandosi in piedi: "Sono d'accordo..... Ma dove andiamo esattamente.....??"
    Manuela, sospirando e abbassando lo sguardo: "A chiudere questa storia una volta per tutte.... Non riesco più a dormire.... non riesco più a vivere..... Ho sempre davanti a me gli occhi di quella ragazza..... che mi guardano, e non mi vedono..... Ho già sbagliato una volta..... stavolta voglio fare la cosa giusta..... "
    Uscirono entrambe dal locale e si fermarono un attimo sul marciapiede. Eva le indicò la sua macchina parcheggiata dall'altra parte della strada.
    Manuela: "Voi avete un amico tra i carabinieri alla Garbatella, se non ricordo male....."
    Eva, annuendo: "Gianni..... E' un vecchio amico di famiglia.... Marco e Rudy lo conoscono da una vita.... "
    Manuela: "Chiamalo quando arriviamo a Roma.... Vorrei che ci fosse anche lui..... "
    Eva, sospirando e mettendole una mano sulla spalla: "Manu..... Sei sicura di quello che stai facendo.....?"
    Manuela socchiuse un attimo gli occhi e annuì lentamente: "Si Eva.... stavolta si..... Andiamo.... "
    Eva, sorridendo: "Va bene..... "
    Lasciarono passare un paio di macchine poi attraversarono entrambe la strada a passo svelto.



    Bottiglieria Cesaroni, ore 19.00.....


    Cesare stava asciugando gli ultimi bicchieri rimasti sul bancone, alzando di tanto in tanto lo sguardo verso Barilon che stava discutendo animatamente con Germana al tavolino davanti a lui.
    Barilon, scuotendo la testa: "Ma insomma.... Quante volte te lo devo dire che le stavo semplicemente versando una tazza di caffè..."
    Germana, ironica: "Ah certo.... Perchè adesso i baristi per servire il caffè alle clienti devono anche mettersi a sedere a fare gli imbecilli insieme a loro, vero....???"
    Cesare, alzando lo sguardo: "E certo... che non lo sapeva..... Sta pure nel nuovo manuale del perfetto barista.... se vuole gliene faccio legge 'na copia.... "
    Germana, gesticolando: "Senta Cesaroni..... lei faccia meno lo spiritoso e pensi a quello che deve fare.... Che a mio marito qua ci penso io.... "
    Cesare, ridendo: "Non ho dubbi..... Poveraccio...... "
    Germana: "Allora.... si può sapere che hai da dire....?? Ti ostini ancora a negare l'evidenza.....???"
    Barilon, gesticolando: "Ma quale evidenza..... Era una signora tanto carina, tanto perbene..... Mi sembrava che fosse un po' giù di morale, e allora io..... "
    Cesare: "..... l'ha tirata un po' su.... "
    Barilon, annuendo: "Ecco..... "
    Germana, alzandosi in piedi: "Ah..... l'hai tirata su..... Tutto qui.....??"
    Barilon, annuendo e scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Certo che è tutto qui amore..... Ma cosa ti credevi....?? Io sono un uomo tutto d'un pezzo..... "
    Germana, avvicinandosi a lui: "Davvero.....??"
    Barilon: "Eh, si capisce..... un vero Barilon è un uomo integerrimo e di specchiata moralità.... Senza macchia e senza paura..... "
    Germana: "Beh, a dire il vero una macchia ce l'hai.... "
    Barilon, dubbioso: "Io....??? Impossibile..... "
    Germana, indicandogli la guancia destra con il dito: "Ti dico che ce l'hai..... guarda qui...... "
    Barilon si passò una mano sulla guancia, poi si rivolse a Cesare: "Ho qualcosa di strano sulla faccia.....???"
    Cesare, scrollando le spalle: "Non più de quello che c'ha sempre..... "
    Barilon si voltò di nuovo verso Germana, appena in tempo per beccarsi un ceffone che lo fece quasi girare dall'altra parte.
    Barilon: "Oh..... Ma che ti prende......???"
    Germana, prendendo la borsa e avvicinandosi a passo svelto alla porta: "Guarda ora, e vedi se non hai una bella macchia rossa sul viso..... Io vado a casa.... Ah dimenticavo: non t'azzardare ad entrare in camera da letto o ti faccio rossa pure l'altra guancia.... e anche qualcos'altro.... Ci siamo capiti.....???"
    Barilon, massaggiandosi la guancia: "Chiaro come la nebbia..... "
    Germana uscì dalla porta, andando quasi a sbattere contro Marco che stava entrando in quel momento. Marco rimase un attimo a guardarla, e poi entrò lentamente in bottiglieria rivolgendosi a zio Cesare.
    Marco: "Oh ma che gli avete fatto.....???"
    Cesare: "Ah non lo so.... Domandalo a Barilon..... "
    Barilon, avvicinandosi al bancone: "Ma pure lei Cesaroni..... Non poteva reggermi il gioco....???"
    Cesare: "Ah Barilon..... ma che stà a dì....??? L'hanno vista tutti.... se n'è accorto pure quel sacco de pulci ambulante che se porta sempre appresso.... E poi pure lei.... Ce stanno tremila posti in città per fà il cascamorto con le donne, e lei proprio davanti alla bottiglieria dove lavora lo viene a fà....??? No, lei è un caso disperato..... "
    Barilon: "Ma quale cascamorto....??? Era solo galanteria.... Certo, capisco che certi concetti sofisticati siano un po' fuori dalla sua portata.... "
    Cesare: "Lei invece c'era alla portata.... della pizza in faccia che s'è beccato da su' moglie..... "
    Barilon, rivolgendosi a Marco: "Guarda, lo chiedo a te che sei una persona onesta e moderna, non un pezzo d'antiquariato come tuo zio.... Onestamente.... ti sembrava che stessi facendo il cascamorto con quella cliente....???"
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "No..... non stava facendo il cascamorto con lei.... "
    Barilon, tutto tronfio: "Ecco, ha visto..... La voce dell'obiettività..... "
    Marco, scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Era troppo impegnato a squadrarla da capo a piedi per trovare il tempo di fare il cascamorto.... "
    Cesare, ridendo: "Ha proprio ragione Barilon.... La voce della sincerità..... "
    Barilon, gesticolando: "Oh ma che vi siete messi d'accordo..... ??? Tra me e quella signora non è successo assolutamente niente.... Quante volte ve lo devo dire.... "
    Marco, sorridendo: "Vabbè, però non vorrà negare di averci messo un po' gli occhi addosso.... Se ne sono accorti tutti.... Voleva che non se ne accorgesse sua moglie....??"
    Cesare: "Eh eh, è un'ora che glielo stò dicendo.... Lei è troppo imprudente Barilon.... se vuole le posso dà l'indirizzo d'un bar in centro che per lei e la signora sarebbe perfetto.... "
    Barilon: "Ma quale signora, quale bar.... non so neanche come si chiama..... Se n'è andata senza dirmi niente.... "
    Cesare, ironico: "Beh, se non altro Germana c'ha una rivale molto intelligente.... "
    Marco, sedendosi sullo sgabello: "Stia tranquillo Barilon.... si sistemerà tutto.... Nel frattempo magari se le va potrebbe venire da noi stasera.... dobbiamo festeggiare..... "
    Cesare, dubbioso: "Dev'essere un'usanza nuova.... mica lo sapevo che se festeggiavano pure le separazioni..... Certo, nel caso de Barilon sarebbe più che comprensibile.... "
    Barilon: "Cesaroni per favore.... non spari ancora sulla croce rossa che già stà abbastanza nei guai.... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Parlo sul serio.... stasera è un'occasione molto particolare... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Oh.... guarda che da quest'orecchio.... anzi, da questa tasca..... io nun ce sento..... Ce semo capiti..??"
    Marco, ridendo: "Tranquillo.... niente ristoranti..... casa nostra andrà benissimo.... "
    Cesare: "Ah ecco.... Che stò ancora contando tutti i quattrini che m'avete spillato l'ultima volta te e quell'altro sciroppato dell'amico tuo.... "
    Barilon, scuotendo la testa: "Non c'è niente da fare.... lei non si smentisce mai.... è sempre il solito tirato come le corde di un violino del cinquecento.... "
    Cesare, ironico: "Barilon.... io se fossi in lei starei attento a nun scambià la porta de camera sua per quella del bagno... perch+ se su' moglie se la ritrova davanti stanotte mica lo so come và a finì..... "
    Marco, sorridendo: "Allora, ci stà....? Tra un'ora a casa nostra.... Faccia venire anche Lorenzo.... "
    Barilon: "Ma che si festeggia?"
    Marco: "Ho appena finito di incidere la mia nuova canzone.... Mi ha dato parecchio da lavorare in queste settimane.... ma alla fine ci sono riuscito..... Non so se sia venuta più o meno bella delle altre, ma per me è comunque una canzone molto speciale... e poi oh, altre tre canzoni e potrò incidere il mio terzo disco.... "
    Cesare: "Ah.... bravo Marcolì.... buon sangue non mente mai..... "
    Barilon, aggrottando la fronte: "Beh, oddio.... proprio mai mai..... non direi..... qui davanti a noi ne abbiamo la prova vivente.... "
    Marco sorrise scuotendo la testa, proprio mentre la porta della bottiglieria si aprì, e Andrea entrò dentro quasi in punta di piedi, con la testa bassa. Marco ci mise qualche secondo a capire chi era quel tizio tutto rannicchiato nel suo cappotto, del quale si faceva fatica a vedere perfino la faccia.
    Alzò la testa ed incrociò lo sguardo interrogativo di Marco: "Buonasera..... "
    Cesare, guardandolo negli occhi: "Salve.... Desidera....??"
    Marco, alzandosi dallo sgabello: "Andrea..... "
    Andrea: "Ciao Marco.... Senti, io.... io dovrei parlare con Eva..... mi farebbe piacere che ci fossi anche tu..... "
    Marco, avvicinandosi a lui: "Oh, ma ti senti bene....?? Sei pallido come un panno lavato....."
    Andrea, sorridendo leggermente: "Si si, sto benissimo..... "
    Barilon: "Beh, qua dentro puoi anche toglierti quel cappotto da neve.... non fa così freddo.... "
    Cesare: "C'ha ragione..... Vieni, siediti al bancone..... Vuoi qualcosa da bere.....??"
    Andrea, togliendosi lentamente il cappotto e appendendolo all'attaccapanni: "Grazie..... Un bicchiere di vino non mi farebbe male...."
    Si avvicinò al bancone e si mise a sedere accanto a Marco, che lo guardava sempre più dubbioso.
    Marco: "Sono.... un po' sorpreso di vederti da queste parti.... e anche della tua richiesta.... beh, dopo quello che è successo l'altro giorno credevo che non conservassi un gran ricordo del sottoscritto.... "
    Andrea, sorridendo: "Figurati.... e poi in fin dei conti avevi ragione tu.... Certo, non hai usato un modo molto comune per farmelo capire.... "
    Marco: "Che ci vuoi fare.....?? E' una vecchia abitudine di famiglia.... quando dobbiamo fare qualcosa scegliamo sempre il modo più complicato.... le cose semplici proprio non ci piacciono..... "
    Cesare, annuendo: "Parole sante...... "
    Andrea, sospirando: "E' una cosa molto importante..... e credo che abbia a che fare con il comportamento di mia sorella..... in fondo al cuore sapevo che poteva essere quella la causa.... ma ho fatto finta di niente, sperando che invece non c'entrasse nulla, che fosse soltanto una mia idea.... e invece credo che fosse proprio come credevo, purtroppo..... "
    Marco, porgendogli un bicchiere di vino: "Tieni, bevi..... Eva non c'è in questo momento..... comunque non dovrebbe tardare molto.... stava tornando da Nettuno.... "
    Andrea, dubbioso: "Nettuno.....??"
    Marco, annuendo: "Si..... è andata da tua sorella..... dovrebbe tornare con lei..... Almeno potrai dirlo a tutte e due..... "
    Andrea, sorridendo: "Si... certo...... "
    Stava finendo di bere il suo bicchiere quando vide entrare una dietro l'altra Eva e Manuela, seguite da Gianni che richiuse lentamente la porta, salutando con un cenno della mano sia Marco che Cesare.
    Andrea, alzandosi dallo sgabello: "Eva.... Manuela...... "
    Eva, fermandosi a poca distanza da loro: "Ciao Andrea...... "
    Andrea fece qualche passo verso la sorella, ma lei mise una mano avanti, bloccandolo: "Fermo.... per favore, non ti avvicinare.... "
    Andrea, sospirando: "Manuela.... per favore, ascoltami..... "
    Manuela, scuotendo la testa: "Che cosa dovrei ascoltare.....?? Altre bugie, come quelle che mi hai sempre detto fino ad ora....??? No caro mio.... stavolta sarai tu ad ascoltarmi.... "
    Marco: "Ohi Gianni.... Che ci fai qui....??"
    Gianni, sorridendo e sedendosi al tavolino davanti al bancone: "Eh eh.... bella domanda..... A dire il vero non lo so bene nemmeno io... Ma dire di no a queste due era un'impresa praticamente impossibile.... "
    Marco, ridendo: "Si.... ne so qualcosa..... "
    Manuela si avvicinò a lui, porgendogli la mano: "Marco..... Finalmente ci conosciamo..... "
    Marco, stringendole calorosamente la mano: "Ci hai fatto preoccupare tutti.... lo sai....???"
    Manuela, sospirando: "Si, lo so.... e mi dispiace molto..... ma credimi, non l'ho fatto con piacere.... e non avevo molta scelta.... "
    Prese una sedia da uno dei tavolini, avvicinandola al bancone, mentre Marco si accostò ad Eva, dubbioso.
    Marco: "Ehi.... ma si può sapere che è successo....?? Dove l'hai ritrovata....???"
    Eva, sorridendo e guardandolo negli occhi: "Nel passato..... "
    Marco, dubbioso: "Dove.....???"
    Manuela, sorridendo verso di lui: "Eva è sempre stata un asso a complicare le cose più del necessario.... "
    Marco, annuendo: "E' proprio un vizio di famiglia..... "
    Manuela, mettendosi a sedere: "In realtà, non è una storia molto lunga.... e neanche troppo complicata..... anche se io ero talmente accecata dai sentimenti che ci ho messo un bel po' di tempo a capirla.... Siamo qui apposta per raccontarla.... poi magari Gianni e i suoi colleghi andranno a fare una visita a.... " Si interruppe un attimo, sospirando, e poi riprese: ".... a mio marito..... "
    Manuela trasse un paio di respiri profondi, poi alzò lo sguardo e cominciò lentamente a parlare: "E' una storia che inizia quattordici anni fà, a Fiumicino.... e inizia tutto per una telefonata.... incredibile vero....?? Una stupida telefonata che da il via a tutto questo.... sul lungomare di Fiumicino c'è una villetta, dove abita la famiglia De Vincenzi.... poco lontano da questa villetta c'è una piccola tettoia, sotto la quale tutte le sere si raduna sempre lo stesso gruppetto di ragazzi delle superiori che quell'estate stanno in vacanza da quelle parti. Si accampano là sotto, bevendo, drogandosi, inveendo contro i pochi passanti che hanno la sfortuna di passare in quella zona dopo il tramonto..... una sera, due di loro infastidiscono una ragazzina che sta tornando a casa un po' più tardi del solito.... lei però non è come la maggior parte della gente.... lei non volta la testa dall'altra parte, impaurita.... non si tiene tutto per se, e racconta quello che è successo ai suoi genitori.... i quali, una delle tante sere nelle quali il branco si radunava per fare il solito casino di sempre, chiamano i carabinieri dicendogli tutto quello che era successo e che stava succedendo sotto quella tettoia.... così i carabinieri arrivano alla tettoia, perquisiscono i ragazzi.... gli trovano armati di coltelli, spranghe, tirapugni.... e pieni di droga fino al collo.... e ovviamente gli arrestano tutti. Certo, sono tutti minorenni, e più di tanto non gli possono fare.... Però in questo modo i loro genitori vengono a sapere del modo con il quale passavano le loro serate.... e questa per loro è una punizione peggiore perfino della galera, o del riformatorio.... sanno che da quel momento in poi tutto quello che avevano fatto fino ad allora non lo avrebbero più potuto fare.... e non ci mettono molto a capire di chi sia la colpa.... La colpa è di quegli impiccioni che hanno mandato i carabinieri.... peggio, di quella bambina che ha fatto la spia, dicendo ai genitori quello che era successo..... ma, nonostante questo, anche loro rimangono solo e semplicemente un gruppo di ragazzini di sedici anni.... tante parole e pochi fatti... la verità è che nessuno di loro ha il coraggio e la pazzia necessarie per continuare a dare fastidio a quella bambina, nè tantomeno ai suoi genitori. Cercano di metterci una pietra sopra, a tutto quello che è successo, e di ricominciare tutto da capo. Cercando magari di essere poù prudenti e di limitare gli eccessi più pericolosi, specie per quanto riguarda la droga.
    Tutti tranne uno. Uno questo affronto non riesce proprio a mandarlo giù.
    Non può accettare che lui e i suoi compagni di branco siano stati messi nel sacco da una bambina di sette anni. E' troppo orgoglioso per poterlo accettare, o per dimenticarsene come se niente fosse successo.
    O magari è solo più pazzo degli altri.
    Fatto sta che questo... ragazzo, inizia a pensare al modo migliore di farla pagare a quella bambina e ai suoi genitori. Certo, un pazzo esaltato si accontenterebbe di bucare le gomme di una macchina, di rompere il vetro di una finestra.... magari di dar fuoco al giardino.... ma lui no, lui è un tipo troppo astuto.... e soprattutto molto vendicativo, e terribilmente lucido anche nelle sue follie. Sarebbe facile per chiunque capire che una boiata del genere può essere opera sua, o di uno dei suoi amici..... No, lui vuole fare le cose in grande... vuole stupire tutti, far parlare di se... E alla fine riesce a trovare il modo.... Lui conosce la bambina, abita vicino a lui... Inizia a starle dietro, la mattina quando esce con il padre per andare a comprare il pane, oppure quando la portano a prendere il gelato al bar.... Ci scambia qualche parola in spiaggia, sta attento a tutto quello che fa con i suoi amichetti.... e ogni tanto anche a quello che si dicono.... è furbo, fa sempre in modo che la sua presenza appaia casuale, e di non farsi notare troppo.... Una mattina vede Eleonora e Andrea che litigano furiosamente in spiaggia.... lei gli tira addosso una manciata di sabbia, che gli finisce negli occhi.... E' l'occasione che stava aspettando.... La mattina dopo il ragazzo avvicina Andrea, magari mentre il bambino se ne sta dentro il bar del bagno a giocare con i videogame.... gli parla di quello che è successo.... di quello che gli ha fatto quella bambina dispettosa.... e gli dice che se vuole ascoltarlo, lui avrebbe un'idea magnifica per farle prendere un gran bello spavento, e per farsi una bella risata alle sue spalle. Andrea non capisce certo quali intenzioni abbia veramente quel ragazzo... per lui è soltanto un gioco, uno scherzo come un altro.... e decide di dargli retta.... La sera dopo, Andrea fà in modo di convincere i suoi amici a fare un bagno in fondo alla spiaggia, vicino ad una vecchia casa diroccata che dà direttamente sul mare. Dentro la pineta sotto la casa, il ragazzo gli aspetta, con un cappuccio nero in testa.... sa bene che quella casa ha la fama di essere infestata dai fantasmi.... e decide di rendere tutto un po' più credibile.... quando Eleonora si avvicina alla casa fà in modo di farsi notare, per un attimo, per poi sparire nei cespugli.... Eleonora si convince di aver visto un fantasma che appariva e scompariva.... Ha paura, ma è curiosa.... lei i suoi amici hanno una vera ossessione per le case infestate dai mostri.... Decide di entrare nei cespugli per vedere più da vicino questo spettro misterioso.... Un'amica vorrebbe seguirla, ma Andrea la convince a non farlo, perchè non ce n'è bisogno e sarebbe sicuramente tornata subito. Andrea e la sua amica vanno in acqua..... e in quel momento, Eleonora è già nelle mani del ragazzo. Forse cerca di dimenarsi, di divincolarsi.... il ragazzo fà non poca fatica a tenerla ferma.... probabilmente la afferra per i vestiti e glieli strappa tutti cercando di tenerla ferma. La prende in braccio, la imbavaglia, e corre dentro la pineta..... A quel punto chiunque sarebbe uscito dalla pineta per andarsene il più velocemente possibile..... Ma lui non ci pensa neanche....... vuole strafare fino in fondo.... nel punto più folto della pineta, sotto un'ampia macchia di rovi, ci sono delle vecchie rovine.... medioevali, probabilmente... ed erano in una zona talmente sporca che nessuno se n'era mai accorto.... nessuno, tranne lui.... Chissà, forse le aveva trovate in una delle serate in cui era più fatto del solito, e si era avventurato la dentro.... una decina di minuti, non ci mette di più.... raggiunge il centro della macchia, le lega bene anche piedi e mani, e la mette dentro una grossa conca di pietra, non troppo profonda.... forse una vecchia cisterna... e la ricopre con tutte le sterpaglie che riesce a trovare.... Quindici minuti..... in lontananza comincia a sentire le voci dei genitori che cercano sua figlia.... non si lascia prendere dal panico.... conosce quella pineta enorme meglio di chiunque altro.... striscia attraverso i rovi, le sterpaglie, i cespugli.... riesce ad evitare senza problemi tutti i bagnini e le persone che si sono precipitate in pineta. Percorre qualche chilometro, ed esce fuori in una zona quasi deserta. Sono passati quaranta minuti.... il ragazzo mette guanti, passamontagna e cappotto nero in una borsa, sale sul motorino e parte.... Torna a casa, tranquillo, come se niente fosse successo. Nel frattempo tutti cercano la bambina.... la cercano in tutta la pineta, ma a nessuno viene in mente di controllare in quella macchia, ai loro occhi assolutamente inaccessibile.... Non gli passa neanche per la testa che qualcuno possa aver nascosto la bambina che ha rapito a cento metri dalla spiaggia.... I pollini della pineta fanno il resto, e i cani non riescono a trovare tracce utili. La bambina è scomparsa, nel nulla.
    Nessuno immagina che in realtà la piccola Eleonora se ne stia lì, a poche centinaia di metri, a pochi passi.... chiusa dentro un'antica cisterna medioevale, legata e imbavagliata.... non può parlare, non si può movere.... respira a malapena, ed è terrorizzata.... Il ragazzo non ha nessuna intenzione di andarla a riprendere.... lui vuole lasciarla lì, a morire di fame e di sete... o magari anche di paura.... per poi riprenderla e farla ritrovare da qualche altra parte.... La sua vendetta è completa.... terribilmente perfetta..... così spaventosa che si fà anche fatica a immaginarsela.... Però il nostro ragazzo ha fatto un errore.... un errore clamoroso, non degno di una mente geniale come la sua.... "
    Eva la interruppe, annuendo sorpresa: "Ha detto al bambino dove avrebbe portato Eleonora....??"
    Manuela, annuendo: "Si.... Dal suo punto di vista era solo uno stupido moccioso, che gli serviva soltanto per rendere meno sospetta e più misteriosa la scomparsa della bambina.... e magari per far scatenare le centinaia di creduloni che avrebbero cominciato a dare la caccia ai fantasmi, piuttosto che ai rapitori.... Non immaginava neanche lontanamente che quello stupido bamboccio potesse rendersi conto di quello che stava succedendo alla sua amica, e di quello che aveva fatto... Andrea e la sua famiglia abitano vicino alla pineta.... tre notti dopo la scomparsa di Eleonora, Andrea trova il coraggio di sgattaiolare fuori dalla porta di casa quando tutti sono a letto... entra in pineta, arriva sulla spiaggia..... raccoglie tutto il coraggio che gli è rimasto per avvicinarsi alla casa infestata, con in mano una piccola torcia elettrica.... si addentra nei cespugli.... sa dove cercare, e piccolo com'è riesce ad entrare nella macchia molto più facilmente di quanto non aveva fatto il suo "amico" qualche giorno prima... raggiunge le rovine, sposta a fatica tutti i rovi sopra la cisterna... e vede la sua amica.... a terra, immobile.... Pensa che sia morta.... però non si arrende.... Le si avvicina, le toglie la benda dagli occhi, le slega mani e piedi.
    No, Eleonora non è morta. Ma non è neanche viva.... o almeno, non completamente. E' completamente sotto shock, non parla.... non muove neanche gli occhi.... Cerca di scuoterla, ma non ci riesce.... ci avrà messo sicuramente un bel po' di tempo a farla uscire dalla cisterna, ma alla fine ci riesce.... anche perchè, per quanto sconvolta, le sue gambe sono ancora perfettamente sane. In qualche modo riesce a spingerla tra i cespugli e i rovi, e passandoci in mezzo Eleonora finisce di farsi a brandelli tutti i vestiti, e si graffia dappertutto.... ma non batte ciglio..... nè un gemito, nè un grido di dolore..... Probabilmente ci avrà messo più di un'ora per farle fare quei cento metri scarsi che gli dividevano dalla spiaggia.... Quando arrivano finalmente sulla spiaggia, Andrea ha un altro problema..... Che si fà ora....?? Doveva riportarla a casa....?? Certo, avrebbe dovuto spiegare perchè era lì, come aveva fatto a trovarla in un posto del genere.... Aveva una paura tremenda di quello che poteva succedere se qualcuno avesse capito quello che aveva fatto.... Fece la prima cosa che gli venne in mente..... la prese per mano, la fece salire sulla scogliera davanti alla casa diroccata, e la lasciò lì.... in piedi, immobile con lo sguardo fisso sul mare. E poi se ne andò da dove era venuto, scomparendo nella notte. La mattina dopo una barca di pescatori che passava davanti alla scogliera riuscì a vederla, e a portarla in salvo.... Eleonora era viva.... ma di quello che era prima purtroppo era rimasto ben poco.... Non lo so se quel ragazzo si sia mai reso conto di come Eleonora aveva fatto ad uscire di lì.... forse era talmente presuntuoso e talmente convinto della stupidità di quel moccioso che lo aveva aiutato che non prese nemmeno in considerazione l'idea che potesse essere stato lui a salvarla... forse non l'aveva legata bene, forse Eleonora era riuscita a sciogliersi e a tornare da sola.... Tanto per lui non cambiava niente.... Aveva ottenuto la sua vendetta, aveva fatto parlare di se in tutta Italia.... e nessuno poteva accusarlo di niente, visto che Eleonora era ridotta a un vegetale.... e anche se avesse detto qualcosa, era ben difficile che qualcuno riuscisse a prenderla sul serio nello stato in cui si trovava... Un piano perfetto....
    Conosco a memoria tutti i peggiori criminali degli ultimi cinquant'anni.... assassini, mostri, stupratori.... ma il peggiore di loro non riesce a farmi rabbrividire tanto quanto quel ragazzo, che a sedici anni è stato capace di concepire un piano così terrificante.... e così perfetto.... e che per anni ha fatto finta di niente.... che tutto questo non fosse mai successo.... ha continuato ad andare a scuola, a giocare con i suoi amici, a divertirsi con le sue ragazze.... Aveva strappato la vita di dosso a una bambina di sette anni.... e la cosa non gli faceva nessun effetto.... " Manuela si interruppe, rivolgendosi ad Andrea.
    Manuela: "Tu lo sai come si chiamava quel ragazzo..... quel mostro..... quel lurido bastardo.... Come si chiamava.....??? Certo che lo sapevi.... lo hai sempre saputo.... e non hai mai detto niente.... Neanche quando tua sorella è stata così idiota da innamorarsi di lui.... fino a sposarlo.... Neanche allora hai detto niente...... !!!!!!!!"
    Eva si avvicinò a Manuela, cercando di calmarla, ma lei si divincolò e andò di nuovo sotto di lui.
    Manuela: "Perchè Andrea.......??? Spiegami perchè..... Perchè non mi hai detto niente..... Non quindici anni fà.... allora posso anche capirlo.... Eri piccolo, eri spaventato..... ma ora non sei piccolo.... l'anno scorso non eri piccolo..... due mesi fà non eri piccolo.... Tu hai lasciato che sposassi un pazzo maniaco..... Come hai potuto.....????"
    Andrea, sospirando e mettendosi le mani nei capelli: "Io non volevo che lo sposassi.... ho cercato di fartelo capire in tutti i modi che lui non era la persona giusta per te.... Non lo dovevi sposare..... ma tu non mi hai dato ascolto.... e non mi avresti ascoltato neanche se ti avessi detto la verità.... perchè eri troppo innamorata..... "
    Manuela, scuotendo la testa: "Tu non ci hai neanche provato..... Cosa avevi intenzione di fare....?? Quanto avevi intenzione di aspettare prima di dire a tutti quello che era successo veramente.....???"
    In quel momento, qualcuno bussò alla porta della bottiglieria. Tutti distolsero lo sguardo da quello che stava succedendo. Gianni aprì la porta, e rimase un attimo interdetto vedendo la persona che aveva davanti. Rientrò dentro, e poco dopo lo seguì una ragazza. Era alta, con lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, due occhi azzurri che si muovevano rapidamente da una parta all'altra.. Camminava lentamente, sorretta da suo padre che era accanto a lei.
    Tutti rimasero in silenzio, senza parlare. Andrea si mise una mano davanti alla bocca, sgranando gli occhi e respirando a fatica. Si alzò dallo sgabello, si avvicinò a lei lentamente. Rimase per qualche secondo immobile, guardandola.
    Lei sollevò lentamente la mano, gliela passò tra i capelli, e poi gli accarezzò dolcemente una guancia. Eleonora deglutì un paio di volte, poi articolò lentamente: "Andrea...... C-Ciao...... Andrea...... "
    Andrea, con gli occhi gonfi di lacrime: "Eleonora..... Com'è possibile....?? Tu parli.....???"
    Maurizio, avvicinandosi a lei: "Non ancora come noi.... ma stà facendo progressi..... Ora i medici sono ottimisti.... pensano che al massimo entro un paio d'anni sarà tornata quasi una ragazza normale.... Ci vorrà tempo e pazienza, ma ce la farà.... "
    Eva, mettendo una mano sulla spalla di Manuela: "E' vero.... E molto merito va anche..... a tuo fratello..... Andrea era un bambino di sette anni... eppure non si fece scrupoli ad addentrarsi in una pineta nel cuore della notte per tirare fuori la sua amica.... Sappiamo tutte e due che non aveva intenzione di farle del male.... Giacomo si è solo approfittato di lui..... "
    Manuela, sorridendo leggermente: "Si, ne sono sicura...... Anche se questo non giustifica affatto quello che è successo dopo.... "
    Marco, alzandosi in piedi: "No.... non lo giustifica.... Però credo che almeno qualche attennuante gliela possiamo dare.... Ha salvato la vita ad Eleonora.... e questo è un grande merito..... "
    Eleonora fece un passo verso Andrea, guardandolo negli occhi: "S-Sono stata brava.... vero....??"
    Andrea, annuendo: "Si.... sei stata bravissima..... Tu lo sai che sono stato io ad aiutare Giacomo a portarti via..... lo sai questo, vero...?"
    Eleonora, sorridendo leggermente e prendendogli una mano: "Si..... Però sei tornato..... e mi hai portata via..... S-sarei già morta se non fosse stato per te..... Grazie..... "
    Andrea sospirò un attimo, e poi la abbracciò forte, con le lacrime che gli scendevano sul viso.
    Marco si avvicinò a Gianni, parlando sottovoce: "Che gli succederà ora....??"
    Gianni: "A lui....? Niente..... Che vuoi che gli succeda....?? Ma Giacomo non se la caverà altrettanto a buon mercato..... Aveva già diciotto anni all'epoca dei fatti.... Verrà accusato di una mezza dozzina di reati... e molti sono ben lontani dalla prescrizione.... Lo processeranno.... "
    Marco, sorridendo e abbracciando Eva: "Questa è la migliore notizia che potessi darci..... "
    Eva, annuendo: "E soprattutto che potessi dare a quella famiglia..... Hanno aspettato tanto.... E giusto che abbiano un po' di giustizia anche loro..... "
    Andrea si staccò leggermente da Eleonora, mentre Maurizio le mise una mano sulla schiena.
    Maurizio: "Vieni tesoro.... E' ora di tornare a casa.... Ti sei già stancata abbastanza per oggi.... "
    Eleonora, guardando Andrea: "Mi lasci un'altra volta.....??"
    Andrea, accarezzandola dolcemente: "No..... non ti lascio stavolta.... Stai tranquilla, domani verrò a trovarti..... Vi dispiace....??"
    Maurizio, scuotendo la testa: "Certo che no.... Le farà bene avere accanto un amico.... finalmente..... "
    Andrea: "Hai sentito.....?? Stai tranquilla.... "
    Eleonora, sorridendo: "Va bene..... casco biondo.... "
    Marco, sorridendo: "Come ha detto....??"
    Andrea, ridendo: "E' come mi chiamavano sempre da bambino..... Ciao trecciolina.... Ci vediamo presto..... "
    Maurizio, stringendo le mani a Manuela ed Eva: "Grazie.... E' poco per quello che avete fatto per noi.... ma è l'unica parola che mi venga in mente in questo momento.... "
    Eva, sorridendo: "E' più che sufficiente..... "
    Maurizio prese per mano Eleonora, accompagnandola alla porta. Mentre stava per uscire, Eleonora si voltò un attimo indietro, guardando Marco da lontano. Alzò la mano e disse lentamente: "Ciao Jason..... A domani.... !!!"
    Uscì chiudendo la porta dietro di se, mentre tutti si voltarono verso Marco, guardandolo con aria interrogativa.
    Eva, avvicinandosi a Marco: "Come ti ha chiamato.....? Jason....???"
    Marco, aggrottando la fronte: "Si..... il Red Ranger..... "
    Manuela, dubbiosa: "Come scusa..... ?"
    Marco: "Quando ero piccolo andavo dicendo che gli somigliavo..... era diventato il mio soprannome, tutti gli amici mi chiamavano così..... Pensa te.... Trecciolina..... me la ricordavo benissimo.... ma dopo tutti questi anni non l'avrei mai riconosciuta.... "
    Manuela: "La conoscevi....?? "
    Marco: "Si, certo.... Io andavo sempre al mare da quelle parti..... Ma onestamente non ricordo se l'ho conosciuta quell'anno, oppure l'anno prima.... è passato talmente tanto tempo.... "
    Eva, sorridendo verso di lui: "Lei ti ricordava benissimo, a quanto pare...... "
    Marco, appoggiandosi al bancone e guardando verso la porta, sorridendo: "Già..... Pare proprio di si..... "

     
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  2. yleni84
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 4/11/2009, 22:34)
    Ciao ragazzi!! :D :D :D Ecco dunque il penultimo capitolo di questo lungo episodio..... due paragrafi nei quali ci sarà un'altra sorpresa.... Buona lettura a tutti :101: :101: :101:


    Locale in Via del Mare, a Nettuno, ore 17.00


    Eva aprì lentamente la porta ed entrò nel locale, guardandosi intorno distrattamente e avvicinandosi al bancone. Il ragazzo che stava sistemando le bottiglie sullo scaffale si voltò verso di lei, sorridendo: "Salve...... "
    Eva, alzando lo sguardo: "Ciao..... "
    Il barman: "Sei un po' in anticipo.... il locale è praticamente deserto a quest'ora.... Se vuoi fare quattro salti bisogna che torni tra qualche ora.... "
    Eva, ridendo: "Ti assicuro che in questo momento non è la mia massima aspirazione..... Mi accontento di bere qualcosa..... Siete aperti....??"
    Il barman, annuendo: "Certo, noi siamo sempre aperti...... Che prendi....??"
    Eva, sedendosi lentamente sullo sgabello davanti a lei: "Qual'è la cosa più forte che avete da queste parti......??"
    Il barman: "La più forte? Beh dunque, vediamo.... Direi che è la.... "
    Eva, alzando una mano: "Lascia perdere.... Non voglio neanche sapere come si chiama.... Dammene solo un bicchiere.... "
    Il barman, sorridendo: "Va bene, sarà fatto.... "
    Eva, appoggiando i gomiti sul bancone: "Carino qui.... Avete molti clienti....??"
    Il barman: "Dopo l'ora di cena non ci lamentiamo..... Tu però sei la prima cliente di oggi pomeriggio.... "
    Eva: "Ma va.....??"
    Il barman, preparando il bicchiere: "Proprio così.... Mi sembra di non averti mai vista da queste parti.... Sei nuova....??"
    Eva, sorridendo: "In un certo senso.... Sono venuta a trovare un'amica che non vedo da un po' di tempo.... Stà qui vicino, forse tu la conosci.... Si chiama Manuela.... "
    Il barman, annuendo: "Capelli castani, lunghi.... Occhi neri, un po' più alta di te.... Una gran furbacchiona.... "
    Eva, ridendo: "Manca solo il nome.... Allora la conosci.....??"
    Il barman: "Si, è qui da qualche giorno, per lavoro..... Ogni tanto passa a prendere qualcosa da bere.... Oggi ancora non l'ho vista.... "
    Eva, sospirando: "Tanto tra poco andrò a trovarla..... "
    Il barman, porgendole il bicchiere: "Ecco quà.... Spero che sia di tuo gradimento..... "
    Eva, prendendo in mano il bicchiere: "Ti assicuro che oggi non poteva capitarti una cliente peggiore..... "
    Il barman, squadrandola da capo a piedi e sorridendo verso di lei: "Mah..... Così a occhio e croce direi proprio di no...... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "L'apparenza inganna, credimi..... "
    Il barman, lanciandole un'occhiata incuriosita: "Oh.... Sei sicura che va tutto bene, si....??"
    Eva, finendo di bere il suo bicchiere e appoggiandolo sul bancone: "Si, benissimo..... Mai stata meglio..... "
    Il barman stava per risponderle ma fu interrotto da una voce che proveniva dall'ingresso: "Eh eh.... Non sei mai stata tanto brava a raccontare le bugie.... Vedo che non hai ancora imparato..... "
    Eva si voltò, sorpresa, incrociando lo sguardo di Manuela che si stava avvicinando a lei. Si alzò in piedi, lentamente, e le andò incontro guardandola negli occhi.
    Eva, sorridendo: "Manuela....??!! Sei proprio tu.....??"
    Manuela, uscendo dall'ombra e arrivando a pochi passi da lei: "Si, sono ancora io..... Anche se a prima vista magari non si direbbe.... Mi sembra di essere invecchiata di vent'anni in questi giorni..... "
    Eva, avvicinandosi a lei: "Stavo.... Stavo per venire da te...... "
    Manuela, ridendo e scuotendo la testa: "Beh, meno male che ci siamo incrociate qui.... Pensa che io stavo venendo a casa tua.... "
    Si avvicinarono entrambe e si abbracciarono forte, sorridendo. Manuela si staccò leggermente, guardandola negli occhi.
    Manuela: "Non sai quanto sia felice di rivederti..... Mi sei mancata tantissimo in questi giorni..... "
    Eva, mettendole una mano sulla spalla: "Anche tu mi sei mancata.... Sei mancata a tutti noi..... Manu, ma perchè non mi hai detto niente....?? Perchè non mi hai chiamata..... ?? Credi forse che se mi avessi tutto io non t'avrei aiutata.... che non sarei venuta con te...??"
    Manuela, sospirando: "Non ho dubbi che lo avresti fatto..... Ma vedi.... Questa è una cosa che dovevo fare da sola..... Dovevo capire se fosse davvero possibile che avessi commesso l'errore più grande ti tutta la mia vita, oppure se fossero soltanto delle storie senza alcun fondamento..... inventate da una madre che ha passato una vita accanto ad una figlia che c'era, ma non c'era..... Mi dispiace se vi ho fatti preoccupare, ma dovevo farlo..... "
    Eva, avvicinandosi allo sgabello e invitando Manuela a sedersi accanto a lei: "Vieni.... sediamoci un attimo..... Ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare.... "
    Manuela, sorridendo e mettendosi a sedere: "Non c'hai messo molto a trovarmi.... Non c'è nulla da fare.... sei proprio la migliore...." Eva, scuotendo la testa: "Beh, non abbastanza a quanto pare.... Evidentemente c'erano un bel po' di cose che non avevo capito.... "
    Manuela, sorridendo leggermente: "Mai quanto quelle che non avevo capito io.... e dire che io le ho avute sotto gli occhi per anni.... e non mi sono mai accorta di niente.... o almeno, non me ne sono accorta quando dovevo e potevo farlo.... "
    Eva, sospirando e rivolgendosi verso di lei: "Ho parlato con il signor De Vincenzi.... Mi ha raccontato tutto..... forse non ci crederai, ma io fino a stamattina non ricordavo assolutamente niente.... neanche di essere mai stata su quella spiaggia.... "
    Manuela, annuendo: "Io mi ricordavo benissimo di quell'estate... avevo sognato il mare tutto l'uomo, e poi non ero potuta andare perchè a fine giugno presi il mal di gola... mi toccò stare a letto con la febbre per settimane.... mamma e papà avevano deciso di non partire, ma io gli convinsi che non c'era bisogno che loro e Andrea rinunciassero alle vacanze.... tanto io potevo stare benissimo con i miei zii, a Milano.... sarebbe stato molto meglio se avessi lasciato decidere a loro.... "
    Eva, scuotendo la testa e mettendogli una mano sulla spalla: "E dai Manu, smettila di dire stupidaggini.... Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo.... nessuno..... tanto meno una bambina di sette anni..... e comunque sono sicura che in tutto questo tuo fratello ha avuto pochissime responsabilità..... "
    Manuela, sorridendo verso di lei: "Vorrei avere le tue certezze, amica mia..... io invece non sono più sicura di niente.... o meglio, soltanto di una cosa..... che una ragazza come te e me ha passato quindici anni della sua vita come un vegetale.... che mio fratello sapeva tutto e non ha mai detto niente.... e che due mesi fà mi sono sposata con un mostro..... "
    Eva, guardandola negli occhi: "De Vincenzi mi ha detto che avevi trovato qualcosa..... una cosa molto importante, che confermerebbe tutta quella storia.... Di che si tratta.....??"
    Manuela, alzando un attimo lo sguardo e rivolgendosi al barman: "Ehi Stefano.... Fammi un caffè per favore..... "
    Stefano, annuendo: "Subito..... "
    Manuela, sospirando e abbassando lo sguardo sul bancone: "Quando ho sentito quella storia, la prima cosa che ho pensato è che fossero soltanto idiozie..... non poteva essere vero, ne ero sicurissima..... Sono tornata a casa a piedi, camminando per strada, con quelle parole che mi rimbombavano nella testa senza darmi pace.... Ci ho pensato, e ripensato.... Sono stata sveglia tutta la notte..... Ma come si fa a ignorare un dubbio del genere.....?? Anche se era una cosa assolutamente impossibile, io dovevo capire se in quella storia assurda potesse esserci qualcosa di vero.... La mattina dopo sono andata a quell'indirizzo, senza nemmeno rivolgere la parola a Giacomo.... non credevo a una parola di quello che mi aveva detto quella donna, ma non volevo che il mio giudizio fosse influenzato più di quanto già non lo era dai miei sentimenti. Ho parlato con De Vincenzi.... e per quanto mi fosse possibile, ho anche cercato di valutare i fatti in modo professionale, come se avessi dovuto scrivere un articolo, o girare un servizio su questo fatto..... anche se non era per niente semplice, come potrai immaginare...... ho pensato a tutto quello che mi avevano raccontato, e alla fine mi sono resa conto che in quella storia c'erano molte cose che non tornavano.... a quella bambina, Eleonora.... non era stato torto un capello, ne le era stata usata alcun tipo di violenza..... tre giorni dopo l'hanno ritrovata su quella scogliera sul mare, davanti a quella vecchia casa diroccata.... è strano, non ti pare..... Perchè proprio lì....??"
    Eva, scuotendo la testa: "Si, è strano..... ma non so proprio cosa dirti..... Ci ho pensato anch'io......"
    Manuela: "..... e comunque tutti quelli con cui ho parlato, compresi alcuni dei suoi vecchi amici milanesi, sono sicuri che nei giorni delle ricerche, da quando Eleonora è sparita fino a quando l'hanno ritrovata, Giacomo non si è mai allontanatodal gruppo per più di qualche ora.... stavano sempre insieme..... dove poteva andare in così poco tempo....??? Eppure in quello stato Eleonora non poteva certo fare molta strada... ammesso che sia andata davvero in qualche posto.... Quindi doveva tenerla nascosta in un posto molto vicino.... o comunque non troppo lontano dalla pineta nella quale era sparita.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Questo non è possibile..... Sai bene che quella zona la rivoltarono come un calzino nelle ore successive alla sua scomparsa.... Se fosse stata lì, l'avrebbero trovata sicuramente.... "
    Manuela, guardandola negli occhi: "Sei sicura..... Proprio sicura.....?? Lo sai, uno dei miei scrittori preferiti diceva sempre che il posto migliore dove nascondere qualcosa è dove tutti la possono vedere..... "
    Eva, abbassando lo sguardo, dubbiosa: "Interessante.... ma nel nostro caso come ci aiuta....???"
    Manuela finì di bere il suo caffè, poi prese una manciata di monete dalla tasca e le porse a Stefano: "Prendi Stè.... tieniti anche il resto.... "
    Stefano, sorridendo: "La cliente che ogni barman vorrebbe avere al suo bancone..... "
    Manuela, alzandosi dallo sgabello: "Me ne ricorderò....... "
    Stefano, guardandola maliziosamente: "Eh eh.... magari...... "
    Manuela, sorridendo e scuotendo la testa: "Per questo mi sa che dovrai aspettare parecchio...... "
    Stefano, salutandola con la mano: "Quando vuoi.... io sono sempre qui..... "
    Manuela, rivolgendosi a Eva: "Dai, andiamo...... Non perdiamo altro tempo..... "
    Eva, alzandosi in piedi: "Sono d'accordo..... Ma dove andiamo esattamente.....??"
    Manuela, sospirando e abbassando lo sguardo: "A chiudere questa storia una volta per tutte.... Non riesco più a dormire.... non riesco più a vivere..... Ho sempre davanti a me gli occhi di quella ragazza..... che mi guardano, e non mi vedono..... Ho già sbagliato una volta..... stavolta voglio fare la cosa giusta..... "
    Uscirono entrambe dal locale e si fermarono un attimo sul marciapiede. Eva le indicò la sua macchina parcheggiata dall'altra parte della strada.
    Manuela: "Voi avete un amico tra i carabinieri alla Garbatella, se non ricordo male....."
    Eva, annuendo: "Gianni..... E' un vecchio amico di famiglia.... Marco e Rudy lo conoscono da una vita.... "
    Manuela: "Chiamalo quando arriviamo a Roma.... Vorrei che ci fosse anche lui..... "
    Eva, sospirando e mettendole una mano sulla spalla: "Manu..... Sei sicura di quello che stai facendo.....?"
    Manuela socchiuse un attimo gli occhi e annuì lentamente: "Si Eva.... stavolta si..... Andiamo.... "
    Eva, sorridendo: "Va bene..... "
    Lasciarono passare un paio di macchine poi attraversarono entrambe la strada a passo svelto.



    Bottiglieria Cesaroni, ore 19.00.....


    Cesare stava asciugando gli ultimi bicchieri rimasti sul bancone, alzando di tanto in tanto lo sguardo verso Barilon che stava discutendo animatamente con Germana al tavolino davanti a lui.
    Barilon, scuotendo la testa: "Ma insomma.... Quante volte te lo devo dire che le stavo semplicemente versando una tazza di caffè..."
    Germana, ironica: "Ah certo.... Perchè adesso i baristi per servire il caffè alle clienti devono anche mettersi a sedere a fare gli imbecilli insieme a loro, vero....???"
    Cesare, alzando lo sguardo: "E certo... che non lo sapeva..... Sta pure nel nuovo manuale del perfetto barista.... se vuole gliene faccio legge 'na copia.... "
    Germana, gesticolando: "Senta Cesaroni..... lei faccia meno lo spiritoso e pensi a quello che deve fare.... Che a mio marito qua ci penso io.... "
    Cesare, ridendo: "Non ho dubbi..... Poveraccio...... "
    Germana: "Allora.... si può sapere che hai da dire....?? Ti ostini ancora a negare l'evidenza.....???"
    Barilon, gesticolando: "Ma quale evidenza..... Era una signora tanto carina, tanto perbene..... Mi sembrava che fosse un po' giù di morale, e allora io..... "
    Cesare: "..... l'ha tirata un po' su.... "
    Barilon, annuendo: "Ecco..... "
    Germana, alzandosi in piedi: "Ah..... l'hai tirata su..... Tutto qui.....??"
    Barilon, annuendo e scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Certo che è tutto qui amore..... Ma cosa ti credevi....?? Io sono un uomo tutto d'un pezzo..... "
    Germana, avvicinandosi a lui: "Davvero.....??"
    Barilon: "Eh, si capisce..... un vero Barilon è un uomo integerrimo e di specchiata moralità.... Senza macchia e senza paura..... "
    Germana: "Beh, a dire il vero una macchia ce l'hai.... "
    Barilon, dubbioso: "Io....??? Impossibile..... "
    Germana, indicandogli la guancia destra con il dito: "Ti dico che ce l'hai..... guarda qui...... "
    Barilon si passò una mano sulla guancia, poi si rivolse a Cesare: "Ho qualcosa di strano sulla faccia.....???"
    Cesare, scrollando le spalle: "Non più de quello che c'ha sempre..... "
    Barilon si voltò di nuovo verso Germana, appena in tempo per beccarsi un ceffone che lo fece quasi girare dall'altra parte.
    Barilon: "Oh..... Ma che ti prende......???"
    Germana, prendendo la borsa e avvicinandosi a passo svelto alla porta: "Guarda ora, e vedi se non hai una bella macchia rossa sul viso..... Io vado a casa.... Ah dimenticavo: non t'azzardare ad entrare in camera da letto o ti faccio rossa pure l'altra guancia.... e anche qualcos'altro.... Ci siamo capiti.....???"
    Barilon, massaggiandosi la guancia: "Chiaro come la nebbia..... "
    Germana uscì dalla porta, andando quasi a sbattere contro Marco che stava entrando in quel momento. Marco rimase un attimo a guardarla, e poi entrò lentamente in bottiglieria rivolgendosi a zio Cesare.
    Marco: "Oh ma che gli avete fatto.....???"
    Cesare: "Ah non lo so.... Domandalo a Barilon..... "
    Barilon, avvicinandosi al bancone: "Ma pure lei Cesaroni..... Non poteva reggermi il gioco....???"
    Cesare: "Ah Barilon..... ma che stà a dì....??? L'hanno vista tutti.... se n'è accorto pure quel sacco de pulci ambulante che se porta sempre appresso.... E poi pure lei.... Ce stanno tremila posti in città per fà il cascamorto con le donne, e lei proprio davanti alla bottiglieria dove lavora lo viene a fà....??? No, lei è un caso disperato..... "
    Barilon: "Ma quale cascamorto....??? Era solo galanteria.... Certo, capisco che certi concetti sofisticati siano un po' fuori dalla sua portata.... "
    Cesare: "Lei invece c'era alla portata.... della pizza in faccia che s'è beccato da su' moglie..... "
    Barilon, rivolgendosi a Marco: "Guarda, lo chiedo a te che sei una persona onesta e moderna, non un pezzo d'antiquariato come tuo zio.... Onestamente.... ti sembrava che stessi facendo il cascamorto con quella cliente....???"
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "No..... non stava facendo il cascamorto con lei.... "
    Barilon, tutto tronfio: "Ecco, ha visto..... La voce dell'obiettività..... "
    Marco, scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Era troppo impegnato a squadrarla da capo a piedi per trovare il tempo di fare il cascamorto.... "
    Cesare, ridendo: "Ha proprio ragione Barilon.... La voce della sincerità..... "
    Barilon, gesticolando: "Oh ma che vi siete messi d'accordo..... ??? Tra me e quella signora non è successo assolutamente niente.... Quante volte ve lo devo dire.... "
    Marco, sorridendo: "Vabbè, però non vorrà negare di averci messo un po' gli occhi addosso.... Se ne sono accorti tutti.... Voleva che non se ne accorgesse sua moglie....??"
    Cesare: "Eh eh, è un'ora che glielo stò dicendo.... Lei è troppo imprudente Barilon.... se vuole le posso dà l'indirizzo d'un bar in centro che per lei e la signora sarebbe perfetto.... "
    Barilon: "Ma quale signora, quale bar.... non so neanche come si chiama..... Se n'è andata senza dirmi niente.... "
    Cesare, ironico: "Beh, se non altro Germana c'ha una rivale molto intelligente.... "
    Marco, sedendosi sullo sgabello: "Stia tranquillo Barilon.... si sistemerà tutto.... Nel frattempo magari se le va potrebbe venire da noi stasera.... dobbiamo festeggiare..... "
    Cesare, dubbioso: "Dev'essere un'usanza nuova.... mica lo sapevo che se festeggiavano pure le separazioni..... Certo, nel caso de Barilon sarebbe più che comprensibile.... "
    Barilon: "Cesaroni per favore.... non spari ancora sulla croce rossa che già stà abbastanza nei guai.... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Parlo sul serio.... stasera è un'occasione molto particolare... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Oh.... guarda che da quest'orecchio.... anzi, da questa tasca..... io nun ce sento..... Ce semo capiti..??"
    Marco, ridendo: "Tranquillo.... niente ristoranti..... casa nostra andrà benissimo.... "
    Cesare: "Ah ecco.... Che stò ancora contando tutti i quattrini che m'avete spillato l'ultima volta te e quell'altro sciroppato dell'amico tuo.... "
    Barilon, scuotendo la testa: "Non c'è niente da fare.... lei non si smentisce mai.... è sempre il solito tirato come le corde di un violino del cinquecento.... "
    Cesare, ironico: "Barilon.... io se fossi in lei starei attento a nun scambià la porta de camera sua per quella del bagno... perch+ se su' moglie se la ritrova davanti stanotte mica lo so come và a finì..... "
    Marco, sorridendo: "Allora, ci stà....? Tra un'ora a casa nostra.... Faccia venire anche Lorenzo.... "
    Barilon: "Ma che si festeggia?"
    Marco: "Ho appena finito di incidere la mia nuova canzone.... Mi ha dato parecchio da lavorare in queste settimane.... ma alla fine ci sono riuscito..... Non so se sia venuta più o meno bella delle altre, ma per me è comunque una canzone molto speciale... e poi oh, altre tre canzoni e potrò incidere il mio terzo disco.... "
    Cesare: "Ah.... bravo Marcolì.... buon sangue non mente mai..... "
    Barilon, aggrottando la fronte: "Beh, oddio.... proprio mai mai..... non direi..... qui davanti a noi ne abbiamo la prova vivente.... "
    Marco sorrise scuotendo la testa, proprio mentre la porta della bottiglieria si aprì, e Andrea entrò dentro quasi in punta di piedi, con la testa bassa. Marco ci mise qualche secondo a capire chi era quel tizio tutto rannicchiato nel suo cappotto, del quale si faceva fatica a vedere perfino la faccia.
    Alzò la testa ed incrociò lo sguardo interrogativo di Marco: "Buonasera..... "
    Cesare, guardandolo negli occhi: "Salve.... Desidera....??"
    Marco, alzandosi dallo sgabello: "Andrea..... "
    Andrea: "Ciao Marco.... Senti, io.... io dovrei parlare con Eva..... mi farebbe piacere che ci fossi anche tu..... "
    Marco, avvicinandosi a lui: "Oh, ma ti senti bene....?? Sei pallido come un panno lavato....."
    Andrea, sorridendo leggermente: "Si si, sto benissimo..... "
    Barilon: "Beh, qua dentro puoi anche toglierti quel cappotto da neve.... non fa così freddo.... "
    Cesare: "C'ha ragione..... Vieni, siediti al bancone..... Vuoi qualcosa da bere.....??"
    Andrea, togliendosi lentamente il cappotto e appendendolo all'attaccapanni: "Grazie..... Un bicchiere di vino non mi farebbe male...."
    Si avvicinò al bancone e si mise a sedere accanto a Marco, che lo guardava sempre più dubbioso.
    Marco: "Sono.... un po' sorpreso di vederti da queste parti.... e anche della tua richiesta.... beh, dopo quello che è successo l'altro giorno credevo che non conservassi un gran ricordo del sottoscritto.... "
    Andrea, sorridendo: "Figurati.... e poi in fin dei conti avevi ragione tu.... Certo, non hai usato un modo molto comune per farmelo capire.... "
    Marco: "Che ci vuoi fare.....?? E' una vecchia abitudine di famiglia.... quando dobbiamo fare qualcosa scegliamo sempre il modo più complicato.... le cose semplici proprio non ci piacciono..... "
    Cesare, annuendo: "Parole sante...... "
    Andrea, sospirando: "E' una cosa molto importante..... e credo che abbia a che fare con il comportamento di mia sorella..... in fondo al cuore sapevo che poteva essere quella la causa.... ma ho fatto finta di niente, sperando che invece non c'entrasse nulla, che fosse soltanto una mia idea.... e invece credo che fosse proprio come credevo, purtroppo..... "
    Marco, porgendogli un bicchiere di vino: "Tieni, bevi..... Eva non c'è in questo momento..... comunque non dovrebbe tardare molto.... stava tornando da Nettuno.... "
    Andrea, dubbioso: "Nettuno.....??"
    Marco, annuendo: "Si..... è andata da tua sorella..... dovrebbe tornare con lei..... Almeno potrai dirlo a tutte e due..... "
    Andrea, sorridendo: "Si... certo...... "
    Stava finendo di bere il suo bicchiere quando vide entrare una dietro l'altra Eva e Manuela, seguite da Gianni che richiuse lentamente la porta, salutando con un cenno della mano sia Marco che Cesare.
    Andrea, alzandosi dallo sgabello: "Eva.... Manuela...... "
    Eva, fermandosi a poca distanza da loro: "Ciao Andrea...... "
    Andrea fece qualche passo verso la sorella, ma lei mise una mano avanti, bloccandolo: "Fermo.... per favore, non ti avvicinare.... "
    Andrea, sospirando: "Manuela.... per favore, ascoltami..... "
    Manuela, scuotendo la testa: "Che cosa dovrei ascoltare.....?? Altre bugie, come quelle che mi hai sempre detto fino ad ora....??? No caro mio.... stavolta sarai tu ad ascoltarmi.... "
    Marco: "Ohi Gianni.... Che ci fai qui....??"
    Gianni, sorridendo e sedendosi al tavolino davanti al bancone: "Eh eh.... bella domanda..... A dire il vero non lo so bene nemmeno io... Ma dire di no a queste due era un'impresa praticamente impossibile.... "
    Marco, ridendo: "Si.... ne so qualcosa..... "
    Manuela si avvicinò a lui, porgendogli la mano: "Marco..... Finalmente ci conosciamo..... "
    Marco, stringendole calorosamente la mano: "Ci hai fatto preoccupare tutti.... lo sai....???"
    Manuela, sospirando: "Si, lo so.... e mi dispiace molto..... ma credimi, non l'ho fatto con piacere.... e non avevo molta scelta.... "
    Prese una sedia da uno dei tavolini, avvicinandola al bancone, mentre Marco si accostò ad Eva, dubbioso.
    Marco: "Ehi.... ma si può sapere che è successo....?? Dove l'hai ritrovata....???"
    Eva, sorridendo e guardandolo negli occhi: "Nel passato..... "
    Marco, dubbioso: "Dove.....???"
    Manuela, sorridendo verso di lui: "Eva è sempre stata un asso a complicare le cose più del necessario.... "
    Marco, annuendo: "E' proprio un vizio di famiglia..... "
    Manuela, mettendosi a sedere: "In realtà, non è una storia molto lunga.... e neanche troppo complicata..... anche se io ero talmente accecata dai sentimenti che ci ho messo un bel po' di tempo a capirla.... Siamo qui apposta per raccontarla.... poi magari Gianni e i suoi colleghi andranno a fare una visita a.... " Si interruppe un attimo, sospirando, e poi riprese: ".... a mio marito..... "
    Manuela trasse un paio di respiri profondi, poi alzò lo sguardo e cominciò lentamente a parlare: "E' una storia che inizia quattordici anni fà, a Fiumicino.... e inizia tutto per una telefonata.... incredibile vero....?? Una stupida telefonata che da il via a tutto questo.... sul lungomare di Fiumicino c'è una villetta, dove abita la famiglia De Vincenzi.... poco lontano da questa villetta c'è una piccola tettoia, sotto la quale tutte le sere si raduna sempre lo stesso gruppetto di ragazzi delle superiori che quell'estate stanno in vacanza da quelle parti. Si accampano là sotto, bevendo, drogandosi, inveendo contro i pochi passanti che hanno la sfortuna di passare in quella zona dopo il tramonto..... una sera, due di loro infastidiscono una ragazzina che sta tornando a casa un po' più tardi del solito.... lei però non è come la maggior parte della gente.... lei non volta la testa dall'altra parte, impaurita.... non si tiene tutto per se, e racconta quello che è successo ai suoi genitori.... i quali, una delle tante sere nelle quali il branco si radunava per fare il solito casino di sempre, chiamano i carabinieri dicendogli tutto quello che era successo e che stava succedendo sotto quella tettoia.... così i carabinieri arrivano alla tettoia, perquisiscono i ragazzi.... gli trovano armati di coltelli, spranghe, tirapugni.... e pieni di droga fino al collo.... e ovviamente gli arrestano tutti. Certo, sono tutti minorenni, e più di tanto non gli possono fare.... Però in questo modo i loro genitori vengono a sapere del modo con il quale passavano le loro serate.... e questa per loro è una punizione peggiore perfino della galera, o del riformatorio.... sanno che da quel momento in poi tutto quello che avevano fatto fino ad allora non lo avrebbero più potuto fare.... e non ci mettono molto a capire di chi sia la colpa.... La colpa è di quegli impiccioni che hanno mandato i carabinieri.... peggio, di quella bambina che ha fatto la spia, dicendo ai genitori quello che era successo..... ma, nonostante questo, anche loro rimangono solo e semplicemente un gruppo di ragazzini di sedici anni.... tante parole e pochi fatti... la verità è che nessuno di loro ha il coraggio e la pazzia necessarie per continuare a dare fastidio a quella bambina, nè tantomeno ai suoi genitori. Cercano di metterci una pietra sopra, a tutto quello che è successo, e di ricominciare tutto da capo. Cercando magari di essere poù prudenti e di limitare gli eccessi più pericolosi, specie per quanto riguarda la droga.
    Tutti tranne uno. Uno questo affronto non riesce proprio a mandarlo giù.
    Non può accettare che lui e i suoi compagni di branco siano stati messi nel sacco da una bambina di sette anni. E' troppo orgoglioso per poterlo accettare, o per dimenticarsene come se niente fosse successo.
    O magari è solo più pazzo degli altri.
    Fatto sta che questo... ragazzo, inizia a pensare al modo migliore di farla pagare a quella bambina e ai suoi genitori. Certo, un pazzo esaltato si accontenterebbe di bucare le gomme di una macchina, di rompere il vetro di una finestra.... magari di dar fuoco al giardino.... ma lui no, lui è un tipo troppo astuto.... e soprattutto molto vendicativo, e terribilmente lucido anche nelle sue follie. Sarebbe facile per chiunque capire che una boiata del genere può essere opera sua, o di uno dei suoi amici..... No, lui vuole fare le cose in grande... vuole stupire tutti, far parlare di se... E alla fine riesce a trovare il modo.... Lui conosce la bambina, abita vicino a lui... Inizia a starle dietro, la mattina quando esce con il padre per andare a comprare il pane, oppure quando la portano a prendere il gelato al bar.... Ci scambia qualche parola in spiaggia, sta attento a tutto quello che fa con i suoi amichetti.... e ogni tanto anche a quello che si dicono.... è furbo, fa sempre in modo che la sua presenza appaia casuale, e di non farsi notare troppo.... Una mattina vede Eleonora e Andrea che litigano furiosamente in spiaggia.... lei gli tira addosso una manciata di sabbia, che gli finisce negli occhi.... E' l'occasione che stava aspettando.... La mattina dopo il ragazzo avvicina Andrea, magari mentre il bambino se ne sta dentro il bar del bagno a giocare con i videogame.... gli parla di quello che è successo.... di quello che gli ha fatto quella bambina dispettosa.... e gli dice che se vuole ascoltarlo, lui avrebbe un'idea magnifica per farle prendere un gran bello spavento, e per farsi una bella risata alle sue spalle. Andrea non capisce certo quali intenzioni abbia veramente quel ragazzo... per lui è soltanto un gioco, uno scherzo come un altro.... e decide di dargli retta.... La sera dopo, Andrea fà in modo di convincere i suoi amici a fare un bagno in fondo alla spiaggia, vicino ad una vecchia casa diroccata che dà direttamente sul mare. Dentro la pineta sotto la casa, il ragazzo gli aspetta, con un cappuccio nero in testa.... sa bene che quella casa ha la fama di essere infestata dai fantasmi.... e decide di rendere tutto un po' più credibile.... quando Eleonora si avvicina alla casa fà in modo di farsi notare, per un attimo, per poi sparire nei cespugli.... Eleonora si convince di aver visto un fantasma che appariva e scompariva.... Ha paura, ma è curiosa.... lei i suoi amici hanno una vera ossessione per le case infestate dai mostri.... Decide di entrare nei cespugli per vedere più da vicino questo spettro misterioso.... Un'amica vorrebbe seguirla, ma Andrea la convince a non farlo, perchè non ce n'è bisogno e sarebbe sicuramente tornata subito. Andrea e la sua amica vanno in acqua..... e in quel momento, Eleonora è già nelle mani del ragazzo. Forse cerca di dimenarsi, di divincolarsi.... il ragazzo fà non poca fatica a tenerla ferma.... probabilmente la afferra per i vestiti e glieli strappa tutti cercando di tenerla ferma. La prende in braccio, la imbavaglia, e corre dentro la pineta..... A quel punto chiunque sarebbe uscito dalla pineta per andarsene il più velocemente possibile..... Ma lui non ci pensa neanche....... vuole strafare fino in fondo.... nel punto più folto della pineta, sotto un'ampia macchia di rovi, ci sono delle vecchie rovine.... medioevali, probabilmente... ed erano in una zona talmente sporca che nessuno se n'era mai accorto.... nessuno, tranne lui.... Chissà, forse le aveva trovate in una delle serate in cui era più fatto del solito, e si era avventurato la dentro.... una decina di minuti, non ci mette di più.... raggiunge il centro della macchia, le lega bene anche piedi e mani, e la mette dentro una grossa conca di pietra, non troppo profonda.... forse una vecchia cisterna... e la ricopre con tutte le sterpaglie che riesce a trovare.... Quindici minuti..... in lontananza comincia a sentire le voci dei genitori che cercano sua figlia.... non si lascia prendere dal panico.... conosce quella pineta enorme meglio di chiunque altro.... striscia attraverso i rovi, le sterpaglie, i cespugli.... riesce ad evitare senza problemi tutti i bagnini e le persone che si sono precipitate in pineta. Percorre qualche chilometro, ed esce fuori in una zona quasi deserta. Sono passati quaranta minuti.... il ragazzo mette guanti, passamontagna e cappotto nero in una borsa, sale sul motorino e parte.... Torna a casa, tranquillo, come se niente fosse successo. Nel frattempo tutti cercano la bambina.... la cercano in tutta la pineta, ma a nessuno viene in mente di controllare in quella macchia, ai loro occhi assolutamente inaccessibile.... Non gli passa neanche per la testa che qualcuno possa aver nascosto la bambina che ha rapito a cento metri dalla spiaggia.... I pollini della pineta fanno il resto, e i cani non riescono a trovare tracce utili. La bambina è scomparsa, nel nulla.
    Nessuno immagina che in realtà la piccola Eleonora se ne stia lì, a poche centinaia di metri, a pochi passi.... chiusa dentro un'antica cisterna medioevale, legata e imbavagliata.... non può parlare, non si può movere.... respira a malapena, ed è terrorizzata.... Il ragazzo non ha nessuna intenzione di andarla a riprendere.... lui vuole lasciarla lì, a morire di fame e di sete... o magari anche di paura.... per poi riprenderla e farla ritrovare da qualche altra parte.... La sua vendetta è completa.... terribilmente perfetta..... così spaventosa che si fà anche fatica a immaginarsela.... Però il nostro ragazzo ha fatto un errore.... un errore clamoroso, non degno di una mente geniale come la sua.... "
    Eva la interruppe, annuendo sorpresa: "Ha detto al bambino dove avrebbe portato Eleonora....??"
    Manuela, annuendo: "Si.... Dal suo punto di vista era solo uno stupido moccioso, che gli serviva soltanto per rendere meno sospetta e più misteriosa la scomparsa della bambina.... e magari per far scatenare le centinaia di creduloni che avrebbero cominciato a dare la caccia ai fantasmi, piuttosto che ai rapitori.... Non immaginava neanche lontanamente che quello stupido bamboccio potesse rendersi conto di quello che stava succedendo alla sua amica, e di quello che aveva fatto... Andrea e la sua famiglia abitano vicino alla pineta.... tre notti dopo la scomparsa di Eleonora, Andrea trova il coraggio di sgattaiolare fuori dalla porta di casa quando tutti sono a letto... entra in pineta, arriva sulla spiaggia..... raccoglie tutto il coraggio che gli è rimasto per avvicinarsi alla casa infestata, con in mano una piccola torcia elettrica.... si addentra nei cespugli.... sa dove cercare, e piccolo com'è riesce ad entrare nella macchia molto più facilmente di quanto non aveva fatto il suo "amico" qualche giorno prima... raggiunge le rovine, sposta a fatica tutti i rovi sopra la cisterna... e vede la sua amica.... a terra, immobile.... Pensa che sia morta.... però non si arrende.... Le si avvicina, le toglie la benda dagli occhi, le slega mani e piedi.
    No, Eleonora non è morta. Ma non è neanche viva.... o almeno, non completamente. E' completamente sotto shock, non parla.... non muove neanche gli occhi.... Cerca di scuoterla, ma non ci riesce.... ci avrà messo sicuramente un bel po' di tempo a farla uscire dalla cisterna, ma alla fine ci riesce.... anche perchè, per quanto sconvolta, le sue gambe sono ancora perfettamente sane. In qualche modo riesce a spingerla tra i cespugli e i rovi, e passandoci in mezzo Eleonora finisce di farsi a brandelli tutti i vestiti, e si graffia dappertutto.... ma non batte ciglio..... nè un gemito, nè un grido di dolore..... Probabilmente ci avrà messo più di un'ora per farle fare quei cento metri scarsi che gli dividevano dalla spiaggia.... Quando arrivano finalmente sulla spiaggia, Andrea ha un altro problema..... Che si fà ora....?? Doveva riportarla a casa....?? Certo, avrebbe dovuto spiegare perchè era lì, come aveva fatto a trovarla in un posto del genere.... Aveva una paura tremenda di quello che poteva succedere se qualcuno avesse capito quello che aveva fatto.... Fece la prima cosa che gli venne in mente..... la prese per mano, la fece salire sulla scogliera davanti alla casa diroccata, e la lasciò lì.... in piedi, immobile con lo sguardo fisso sul mare. E poi se ne andò da dove era venuto, scomparendo nella notte. La mattina dopo una barca di pescatori che passava davanti alla scogliera riuscì a vederla, e a portarla in salvo.... Eleonora era viva.... ma di quello che era prima purtroppo era rimasto ben poco.... Non lo so se quel ragazzo si sia mai reso conto di come Eleonora aveva fatto ad uscire di lì.... forse era talmente presuntuoso e talmente convinto della stupidità di quel moccioso che lo aveva aiutato che non prese nemmeno in considerazione l'idea che potesse essere stato lui a salvarla... forse non l'aveva legata bene, forse Eleonora era riuscita a sciogliersi e a tornare da sola.... Tanto per lui non cambiava niente.... Aveva ottenuto la sua vendetta, aveva fatto parlare di se in tutta Italia.... e nessuno poteva accusarlo di niente, visto che Eleonora era ridotta a un vegetale.... e anche se avesse detto qualcosa, era ben difficile che qualcuno riuscisse a prenderla sul serio nello stato in cui si trovava... Un piano perfetto....
    Conosco a memoria tutti i peggiori criminali degli ultimi cinquant'anni.... assassini, mostri, stupratori.... ma il peggiore di loro non riesce a farmi rabbrividire tanto quanto quel ragazzo, che a sedici anni è stato capace di concepire un piano così terrificante.... e così perfetto.... e che per anni ha fatto finta di niente.... che tutto questo non fosse mai successo.... ha continuato ad andare a scuola, a giocare con i suoi amici, a divertirsi con le sue ragazze.... Aveva strappato la vita di dosso a una bambina di sette anni.... e la cosa non gli faceva nessun effetto.... " Manuela si interruppe, rivolgendosi ad Andrea.
    Manuela: "Tu lo sai come si chiamava quel ragazzo..... quel mostro..... quel lurido bastardo.... Come si chiamava.....??? Certo che lo sapevi.... lo hai sempre saputo.... e non hai mai detto niente.... Neanche quando tua sorella è stata così idiota da innamorarsi di lui.... fino a sposarlo.... Neanche allora hai detto niente...... !!!!!!!!"
    Eva si avvicinò a Manuela, cercando di calmarla, ma lei si divincolò e andò di nuovo sotto di lui.
    Manuela: "Perchè Andrea.......??? Spiegami perchè..... Perchè non mi hai detto niente..... Non quindici anni fà.... allora posso anche capirlo.... Eri piccolo, eri spaventato..... ma ora non sei piccolo.... l'anno scorso non eri piccolo..... due mesi fà non eri piccolo.... Tu hai lasciato che sposassi un pazzo maniaco..... Come hai potuto.....????"
    Andrea, sospirando e mettendosi le mani nei capelli: "Io non volevo che lo sposassi.... ho cercato di fartelo capire in tutti i modi che lui non era la persona giusta per te.... Non lo dovevi sposare..... ma tu non mi hai dato ascolto.... e non mi avresti ascoltato neanche se ti avessi detto la verità.... perchè eri troppo innamorata..... "
    Manuela, scuotendo la testa: "Tu non ci hai neanche provato..... Cosa avevi intenzione di fare....?? Quanto avevi intenzione di aspettare prima di dire a tutti quello che era successo veramente.....???"
    In quel momento, qualcuno bussò alla porta della bottiglieria. Tutti distolsero lo sguardo da quello che stava succedendo. Gianni aprì la porta, e rimase un attimo interdetto vedendo la persona che aveva davanti. Rientrò dentro, e poco dopo lo seguì una ragazza. Era alta, con lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, due occhi azzurri che si muovevano rapidamente da una parta all'altra.. Camminava lentamente, sorretta da suo padre che era accanto a lei.
    Tutti rimasero in silenzio, senza parlare. Andrea si mise una mano davanti alla bocca, sgranando gli occhi e respirando a fatica. Si alzò dallo sgabello, si avvicinò a lei lentamente. Rimase per qualche secondo immobile, guardandola.
    Lei sollevò lentamente la mano, gliela passò tra i capelli, e poi gli accarezzò dolcemente una guancia. Eleonora deglutì un paio di volte, poi articolò lentamente: "Andrea...... C-Ciao...... Andrea...... "
    Andrea, con gli occhi gonfi di lacrime: "Eleonora..... Com'è possibile....?? Tu parli.....???"
    Maurizio, avvicinandosi a lei: "Non ancora come noi.... ma stà facendo progressi..... Ora i medici sono ottimisti.... pensano che al massimo entro un paio d'anni sarà tornata quasi una ragazza normale.... Ci vorrà tempo e pazienza, ma ce la farà.... "
    Eva, mettendo una mano sulla spalla di Manuela: "E' vero.... E molto merito va anche..... a tuo fratello..... Andrea era un bambino di sette anni... eppure non si fece scrupoli ad addentrarsi in una pineta nel cuore della notte per tirare fuori la sua amica.... Sappiamo tutte e due che non aveva intenzione di farle del male.... Giacomo si è solo approfittato di lui..... "
    Manuela, sorridendo leggermente: "Si, ne sono sicura...... Anche se questo non giustifica affatto quello che è successo dopo.... "
    Marco, alzandosi in piedi: "No.... non lo giustifica.... Però credo che almeno qualche attennuante gliela possiamo dare.... Ha salvato la vita ad Eleonora.... e questo è un grande merito..... "
    Eleonora fece un passo verso Andrea, guardandolo negli occhi: "S-Sono stata brava.... vero....??"
    Andrea, annuendo: "Si.... sei stata bravissima..... Tu lo sai che sono stato io ad aiutare Giacomo a portarti via..... lo sai questo, vero...?"
    Eleonora, sorridendo leggermente e prendendogli una mano: "Si..... Però sei tornato..... e mi hai portata via..... S-sarei già morta se non fosse stato per te..... Grazie..... "
    Andrea sospirò un attimo, e poi la abbracciò forte, con le lacrime che gli scendevano sul viso.
    Marco si avvicinò a Gianni, parlando sottovoce: "Che gli succederà ora....??"
    Gianni: "A lui....? Niente..... Che vuoi che gli succeda....?? Ma Giacomo non se la caverà altrettanto a buon mercato..... Aveva già diciotto anni all'epoca dei fatti.... Verrà accusato di una mezza dozzina di reati... e molti sono ben lontani dalla prescrizione.... Lo processeranno.... "
    Marco, sorridendo e abbracciando Eva: "Questa è la migliore notizia che potessi darci..... "
    Eva, annuendo: "E soprattutto che potessi dare a quella famiglia..... Hanno aspettato tanto.... E giusto che abbiano un po' di giustizia anche loro..... "
    Andrea si staccò leggermente da Eleonora, mentre Maurizio le mise una mano sulla schiena.
    Maurizio: "Vieni tesoro.... E' ora di tornare a casa.... Ti sei già stancata abbastanza per oggi.... "
    Eleonora, guardando Andrea: "Mi lasci un'altra volta.....??"
    Andrea, accarezzandola dolcemente: "No..... non ti lascio stavolta.... Stai tranquilla, domani verrò a trovarti..... Vi dispiace....??"
    Maurizio, scuotendo la testa: "Certo che no.... Le farà bene avere accanto un amico.... finalmente..... "
    Andrea: "Hai sentito.....?? Stai tranquilla.... "
    Eleonora, sorridendo: "Va bene..... casco biondo.... "
    Marco, sorridendo: "Come ha detto....??"
    Andrea, ridendo: "E' come mi chiamavano sempre da bambino..... Ciao trecciolina.... Ci vediamo presto..... "
    Maurizio, stringendo le mani a Manuela ed Eva: "Grazie.... E' poco per quello che avete fatto per noi.... ma è l'unica parola che mi venga in mente in questo momento.... "
    Eva, sorridendo: "E' più che sufficiente..... "
    Maurizio prese per mano Eleonora, accompagnandola alla porta. Mentre stava per uscire, Eleonora si voltò un attimo indietro, guardando Marco da lontano. Alzò la mano e disse lentamente: "Ciao Jason..... A domani.... !!!"
    Uscì chiudendo la porta dietro di se, mentre tutti si voltarono verso Marco, guardandolo con aria interrogativa.
    Eva, avvicinandosi a Marco: "Come ti ha chiamato.....? Jason....???"
    Marco, aggrottando la fronte: "Si..... il Red Ranger..... "
    Manuela, dubbiosa: "Come scusa..... ?"
    Marco: "Quando ero piccolo andavo dicendo che gli somigliavo..... era diventato il mio soprannome, tutti gli amici mi chiamavano così..... Pensa te.... Trecciolina..... me la ricordavo benissimo.... ma dopo tutti questi anni non l'avrei mai riconosciuta.... "
    Manuela: "La conoscevi....?? "
    Marco: "Si, certo.... Io andavo sempre al mare da quelle parti..... Ma onestamente non ricordo se l'ho conosciuta quell'anno, oppure l'anno prima.... è passato talmente tanto tempo.... "
    Eva, sorridendo verso di lui: "Lei ti ricordava benissimo, a quanto pare...... "
    Marco, appoggiandosi al bancone e guardando verso la porta, sorridendo: "Già..... Pare proprio di si..... "


    ..... venerdì, o al più tardi sabato, gli ultimi due paragrafi di questo episodio.... con l'ultimo colpo di scena finale, e la nuova canzone di Marcolino.... :111: :111: :111: A presto :253:

    Complimenti come sempre jhon bravisssimo :100:
     
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  3. bella'mbriana
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    QUOTE (jameskirk88 @ 4/11/2009, 22:34)
    Ciao ragazzi!! :D :D :D Ecco dunque il penultimo capitolo di questo lungo episodio..... due paragrafi nei quali ci sarà un'altra sorpresa.... Buona lettura a tutti :101: :101: :101:




    ..... venerdì, o al più tardi sabato, gli ultimi due paragrafi di questo episodio.... con l'ultimo colpo di scena finale, e la nuova canzone di Marcolino.... :111: :111: :111: A presto :253:

    E come sempre mervagliosa! Non ti smentisci mai!
    La storia è a dir poco allucinante, ma come ti vengono in mente? E l'amico di Eva mi ha fatto quasi commuovere :263:

    Non vedo l'ora di leggere il finale, sono sicura che sarà stratosferico!
    Grazie di questi bellissimi regali che ci fai :257:
     
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 4/11/2009, 22:34)
    Ciao ragazzi!! :D :D :D Ecco dunque il penultimo capitolo di questo lungo episodio..... due paragrafi nei quali ci sarà un'altra sorpresa.... Buona lettura a tutti :101: :101: :101:



    ..... venerdì, o al più tardi sabato, gli ultimi due paragrafi di questo episodio.... con l'ultimo colpo di scena finale, e la nuova canzone di Marcolino.... :111: :111: :111: A presto :253:

    Davvero bella questa parte!! ;) ;) ...Eva che re-incontra Manuela al bar e insieme parlano di quanto successo ed organizzano le mosse successive!! ;) ;)

    E poi in bottiglieria....la parte di quel litigio di Barilon con la moglie è davvero divertente, con Marco e Cesare che lo prendono in giro :17: :255: :255:

    Poi bello che proprio quando Andrea stava raccontando tutto, entrano anche Eva e Manuela!! ;) ;) ....in un certo senso con questa storia mi hai sorpreso....io pensavo che anche Andrea c'entrasse, in negativo, con la scomparsa di Eleonora......lui c'entra..però in un certo senso "positivamente", dato che è proprio lui a salvarla ;) ;)

    Molto bella anche la scena in cui entra Eleonora e riconosce Andrea e si inizia a ricordare qualcosa dal passato, facendo progressi!! ;) :) :) .....me lo aspettavo che anche Marco la conoscesse....ora sono curioso di vedere come evolve questa storia!! ;) anche se penso di aver capito :286: :286: :286: :P .....e poi sono curioso di vedere qual è questo colpo di scena finale!!! ;) ;)
     
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  5. delia_73
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    Jhon complimentissimi come sempre, ma ti diverti a ingarbugliare le storie vero?

    Troppo forti Cesare e Barillon mi sembrava di vederli :17:

    Certo che quel Giacomo è stato tremendo ha chiuso quella povera bambina in una vecchia cisterna :angry: c'è da sperare che lo condannino all'ergastolo.

    Hai capito chi ha incontrato Eva al mare tanti anni prima? Il suo futuro maritino :wub:
     
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  6. =manu=
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    [QUOTE=jameskirk88,4/11/2009, 22:51]
    Locale in Via del Mare, a Nettuno, ore 17.00

    bhe jhon che dire bellissimo è dire poco....
    è stupendo hai saputo raccontare la storia di eleonora in maniera perfetta...
    x non parlare di cesare e barilon...grandiosi..

    e poi mi sa che avevamo indovinato...sui due bambini... :286: :286: :286:
    ..cmq aspetto la fine del capito...voglio leggere la canzone di marco...

    :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:
     
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  7. checca.68.9
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 4/11/2009, 22:51)
    Locale in Via del Mare, a Nettuno, ore 17.00


    Eva aprì lentamente la porta ed entrò nel locale, guardandosi intorno distrattamente e avvicinandosi al bancone. Il ragazzo che stava sistemando le bottiglie sullo scaffale si voltò verso di lei, sorridendo: "Salve...... "
    Eva, alzando lo sguardo: "Ciao..... "
    Il barman: "Sei un po' in anticipo.... il locale è praticamente deserto a quest'ora.... Se vuoi fare quattro salti bisogna che torni tra qualche ora.... "
    Eva, ridendo: "Ti assicuro che in questo momento non è la mia massima aspirazione..... Mi accontento di bere qualcosa..... Siete aperti....??"
    Il barman, annuendo: "Certo, noi siamo sempre aperti...... Che prendi....??"
    Eva, sedendosi lentamente sullo sgabello davanti a lei: "Qual'è la cosa più forte che avete da queste parti......??"
    Il barman: "La più forte? Beh dunque, vediamo.... Direi che è la.... "
    Eva, alzando una mano: "Lascia perdere.... Non voglio neanche sapere come si chiama.... Dammene solo un bicchiere.... "
    Il barman, sorridendo: "Va bene, sarà fatto.... "
    Eva, appoggiando i gomiti sul bancone: "Carino qui.... Avete molti clienti....??"
    Il barman: "Dopo l'ora di cena non ci lamentiamo..... Tu però sei la prima cliente di oggi pomeriggio.... "
    Eva: "Ma va.....??"
    Il barman, preparando il bicchiere: "Proprio così.... Mi sembra di non averti mai vista da queste parti.... Sei nuova....??"
    Eva, sorridendo: "In un certo senso.... Sono venuta a trovare un'amica che non vedo da un po' di tempo.... Stà qui vicino, forse tu la conosci.... Si chiama Manuela.... "
    Il barman, annuendo: "Capelli castani, lunghi.... Occhi neri, un po' più alta di te.... Una gran furbacchiona.... "
    Eva, ridendo: "Manca solo il nome.... Allora la conosci.....??"
    Il barman: "Si, è qui da qualche giorno, per lavoro..... Ogni tanto passa a prendere qualcosa da bere.... Oggi ancora non l'ho vista.... "
    Eva, sospirando: "Tanto tra poco andrò a trovarla..... "
    Il barman, porgendole il bicchiere: "Ecco quà.... Spero che sia di tuo gradimento..... "
    Eva, prendendo in mano il bicchiere: "Ti assicuro che oggi non poteva capitarti una cliente peggiore..... "
    Il barman, squadrandola da capo a piedi e sorridendo verso di lei: "Mah..... Così a occhio e croce direi proprio di no...... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "L'apparenza inganna, credimi..... "
    Il barman, lanciandole un'occhiata incuriosita: "Oh.... Sei sicura che va tutto bene, si....??"
    Eva, finendo di bere il suo bicchiere e appoggiandolo sul bancone: "Si, benissimo..... Mai stata meglio..... "
    Il barman stava per risponderle ma fu interrotto da una voce che proveniva dall'ingresso: "Eh eh.... Non sei mai stata tanto brava a raccontare le bugie.... Vedo che non hai ancora imparato..... "
    Eva si voltò, sorpresa, incrociando lo sguardo di Manuela che si stava avvicinando a lei. Si alzò in piedi, lentamente, e le andò incontro guardandola negli occhi.
    Eva, sorridendo: "Manuela....??!! Sei proprio tu.....??"
    Manuela, uscendo dall'ombra e arrivando a pochi passi da lei: "Si, sono ancora io..... Anche se a prima vista magari non si direbbe.... Mi sembra di essere invecchiata di vent'anni in questi giorni..... "
    Eva, avvicinandosi a lei: "Stavo.... Stavo per venire da te...... "
    Manuela, ridendo e scuotendo la testa: "Beh, meno male che ci siamo incrociate qui.... Pensa che io stavo venendo a casa tua.... "
    Si avvicinarono entrambe e si abbracciarono forte, sorridendo. Manuela si staccò leggermente, guardandola negli occhi.
    Manuela: "Non sai quanto sia felice di rivederti..... Mi sei mancata tantissimo in questi giorni..... "
    Eva, mettendole una mano sulla spalla: "Anche tu mi sei mancata.... Sei mancata a tutti noi..... Manu, ma perchè non mi hai detto niente....?? Perchè non mi hai chiamata..... ?? Credi forse che se mi avessi tutto io non t'avrei aiutata.... che non sarei venuta con te...??"
    Manuela, sospirando: "Non ho dubbi che lo avresti fatto..... Ma vedi.... Questa è una cosa che dovevo fare da sola..... Dovevo capire se fosse davvero possibile che avessi commesso l'errore più grande ti tutta la mia vita, oppure se fossero soltanto delle storie senza alcun fondamento..... inventate da una madre che ha passato una vita accanto ad una figlia che c'era, ma non c'era..... Mi dispiace se vi ho fatti preoccupare, ma dovevo farlo..... "
    Eva, avvicinandosi allo sgabello e invitando Manuela a sedersi accanto a lei: "Vieni.... sediamoci un attimo..... Ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare.... "
    Manuela, sorridendo e mettendosi a sedere: "Non c'hai messo molto a trovarmi.... Non c'è nulla da fare.... sei proprio la migliore...." Eva, scuotendo la testa: "Beh, non abbastanza a quanto pare.... Evidentemente c'erano un bel po' di cose che non avevo capito.... "
    Manuela, sorridendo leggermente: "Mai quanto quelle che non avevo capito io.... e dire che io le ho avute sotto gli occhi per anni.... e non mi sono mai accorta di niente.... o almeno, non me ne sono accorta quando dovevo e potevo farlo.... "
    Eva, sospirando e rivolgendosi verso di lei: "Ho parlato con il signor De Vincenzi.... Mi ha raccontato tutto..... forse non ci crederai, ma io fino a stamattina non ricordavo assolutamente niente.... neanche di essere mai stata su quella spiaggia.... "
    Manuela, annuendo: "Io mi ricordavo benissimo di quell'estate... avevo sognato il mare tutto l'uomo, e poi non ero potuta andare perchè a fine giugno presi il mal di gola... mi toccò stare a letto con la febbre per settimane.... mamma e papà avevano deciso di non partire, ma io gli convinsi che non c'era bisogno che loro e Andrea rinunciassero alle vacanze.... tanto io potevo stare benissimo con i miei zii, a Milano.... sarebbe stato molto meglio se avessi lasciato decidere a loro.... "
    Eva, scuotendo la testa e mettendogli una mano sulla spalla: "E dai Manu, smettila di dire stupidaggini.... Nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo.... nessuno..... tanto meno una bambina di sette anni..... e comunque sono sicura che in tutto questo tuo fratello ha avuto pochissime responsabilità..... "
    Manuela, sorridendo verso di lei: "Vorrei avere le tue certezze, amica mia..... io invece non sono più sicura di niente.... o meglio, soltanto di una cosa..... che una ragazza come te e me ha passato quindici anni della sua vita come un vegetale.... che mio fratello sapeva tutto e non ha mai detto niente.... e che due mesi fà mi sono sposata con un mostro..... "
    Eva, guardandola negli occhi: "De Vincenzi mi ha detto che avevi trovato qualcosa..... una cosa molto importante, che confermerebbe tutta quella storia.... Di che si tratta.....??"
    Manuela, alzando un attimo lo sguardo e rivolgendosi al barman: "Ehi Stefano.... Fammi un caffè per favore..... "
    Stefano, annuendo: "Subito..... "
    Manuela, sospirando e abbassando lo sguardo sul bancone: "Quando ho sentito quella storia, la prima cosa che ho pensato è che fossero soltanto idiozie..... non poteva essere vero, ne ero sicurissima..... Sono tornata a casa a piedi, camminando per strada, con quelle parole che mi rimbombavano nella testa senza darmi pace.... Ci ho pensato, e ripensato.... Sono stata sveglia tutta la notte..... Ma come si fa a ignorare un dubbio del genere.....?? Anche se era una cosa assolutamente impossibile, io dovevo capire se in quella storia assurda potesse esserci qualcosa di vero.... La mattina dopo sono andata a quell'indirizzo, senza nemmeno rivolgere la parola a Giacomo.... non credevo a una parola di quello che mi aveva detto quella donna, ma non volevo che il mio giudizio fosse influenzato più di quanto già non lo era dai miei sentimenti. Ho parlato con De Vincenzi.... e per quanto mi fosse possibile, ho anche cercato di valutare i fatti in modo professionale, come se avessi dovuto scrivere un articolo, o girare un servizio su questo fatto..... anche se non era per niente semplice, come potrai immaginare...... ho pensato a tutto quello che mi avevano raccontato, e alla fine mi sono resa conto che in quella storia c'erano molte cose che non tornavano.... a quella bambina, Eleonora.... non era stato torto un capello, ne le era stata usata alcun tipo di violenza..... tre giorni dopo l'hanno ritrovata su quella scogliera sul mare, davanti a quella vecchia casa diroccata.... è strano, non ti pare..... Perchè proprio lì....??"
    Eva, scuotendo la testa: "Si, è strano..... ma non so proprio cosa dirti..... Ci ho pensato anch'io......"
    Manuela: "..... e comunque tutti quelli con cui ho parlato, compresi alcuni dei suoi vecchi amici milanesi, sono sicuri che nei giorni delle ricerche, da quando Eleonora è sparita fino a quando l'hanno ritrovata, Giacomo non si è mai allontanatodal gruppo per più di qualche ora.... stavano sempre insieme..... dove poteva andare in così poco tempo....??? Eppure in quello stato Eleonora non poteva certo fare molta strada... ammesso che sia andata davvero in qualche posto.... Quindi doveva tenerla nascosta in un posto molto vicino.... o comunque non troppo lontano dalla pineta nella quale era sparita.... "
    Eva, scuotendo la testa: "Questo non è possibile..... Sai bene che quella zona la rivoltarono come un calzino nelle ore successive alla sua scomparsa.... Se fosse stata lì, l'avrebbero trovata sicuramente.... "
    Manuela, guardandola negli occhi: "Sei sicura..... Proprio sicura.....?? Lo sai, uno dei miei scrittori preferiti diceva sempre che il posto migliore dove nascondere qualcosa è dove tutti la possono vedere..... "
    Eva, abbassando lo sguardo, dubbiosa: "Interessante.... ma nel nostro caso come ci aiuta....???"
    Manuela finì di bere il suo caffè, poi prese una manciata di monete dalla tasca e le porse a Stefano: "Prendi Stè.... tieniti anche il resto.... "
    Stefano, sorridendo: "La cliente che ogni barman vorrebbe avere al suo bancone..... "
    Manuela, alzandosi dallo sgabello: "Me ne ricorderò....... "
    Stefano, guardandola maliziosamente: "Eh eh.... magari...... "
    Manuela, sorridendo e scuotendo la testa: "Per questo mi sa che dovrai aspettare parecchio...... "
    Stefano, salutandola con la mano: "Quando vuoi.... io sono sempre qui..... "
    Manuela, rivolgendosi a Eva: "Dai, andiamo...... Non perdiamo altro tempo..... "
    Eva, alzandosi in piedi: "Sono d'accordo..... Ma dove andiamo esattamente.....??"
    Manuela, sospirando e abbassando lo sguardo: "A chiudere questa storia una volta per tutte.... Non riesco più a dormire.... non riesco più a vivere..... Ho sempre davanti a me gli occhi di quella ragazza..... che mi guardano, e non mi vedono..... Ho già sbagliato una volta..... stavolta voglio fare la cosa giusta..... "
    Uscirono entrambe dal locale e si fermarono un attimo sul marciapiede. Eva le indicò la sua macchina parcheggiata dall'altra parte della strada.
    Manuela: "Voi avete un amico tra i carabinieri alla Garbatella, se non ricordo male....."
    Eva, annuendo: "Gianni..... E' un vecchio amico di famiglia.... Marco e Rudy lo conoscono da una vita.... "
    Manuela: "Chiamalo quando arriviamo a Roma.... Vorrei che ci fosse anche lui..... "
    Eva, sospirando e mettendole una mano sulla spalla: "Manu..... Sei sicura di quello che stai facendo.....?"
    Manuela socchiuse un attimo gli occhi e annuì lentamente: "Si Eva.... stavolta si..... Andiamo.... "
    Eva, sorridendo: "Va bene..... "
    Lasciarono passare un paio di macchine poi attraversarono entrambe la strada a passo svelto.



    Bottiglieria Cesaroni, ore 19.00.....


    Cesare stava asciugando gli ultimi bicchieri rimasti sul bancone, alzando di tanto in tanto lo sguardo verso Barilon che stava discutendo animatamente con Germana al tavolino davanti a lui.
    Barilon, scuotendo la testa: "Ma insomma.... Quante volte te lo devo dire che le stavo semplicemente versando una tazza di caffè..."
    Germana, ironica: "Ah certo.... Perchè adesso i baristi per servire il caffè alle clienti devono anche mettersi a sedere a fare gli imbecilli insieme a loro, vero....???"
    Cesare, alzando lo sguardo: "E certo... che non lo sapeva..... Sta pure nel nuovo manuale del perfetto barista.... se vuole gliene faccio legge 'na copia.... "
    Germana, gesticolando: "Senta Cesaroni..... lei faccia meno lo spiritoso e pensi a quello che deve fare.... Che a mio marito qua ci penso io.... "
    Cesare, ridendo: "Non ho dubbi..... Poveraccio...... "
    Germana: "Allora.... si può sapere che hai da dire....?? Ti ostini ancora a negare l'evidenza.....???"
    Barilon, gesticolando: "Ma quale evidenza..... Era una signora tanto carina, tanto perbene..... Mi sembrava che fosse un po' giù di morale, e allora io..... "
    Cesare: "..... l'ha tirata un po' su.... "
    Barilon, annuendo: "Ecco..... "
    Germana, alzandosi in piedi: "Ah..... l'hai tirata su..... Tutto qui.....??"
    Barilon, annuendo e scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Certo che è tutto qui amore..... Ma cosa ti credevi....?? Io sono un uomo tutto d'un pezzo..... "
    Germana, avvicinandosi a lui: "Davvero.....??"
    Barilon: "Eh, si capisce..... un vero Barilon è un uomo integerrimo e di specchiata moralità.... Senza macchia e senza paura..... "
    Germana: "Beh, a dire il vero una macchia ce l'hai.... "
    Barilon, dubbioso: "Io....??? Impossibile..... "
    Germana, indicandogli la guancia destra con il dito: "Ti dico che ce l'hai..... guarda qui...... "
    Barilon si passò una mano sulla guancia, poi si rivolse a Cesare: "Ho qualcosa di strano sulla faccia.....???"
    Cesare, scrollando le spalle: "Non più de quello che c'ha sempre..... "
    Barilon si voltò di nuovo verso Germana, appena in tempo per beccarsi un ceffone che lo fece quasi girare dall'altra parte.
    Barilon: "Oh..... Ma che ti prende......???"
    Germana, prendendo la borsa e avvicinandosi a passo svelto alla porta: "Guarda ora, e vedi se non hai una bella macchia rossa sul viso..... Io vado a casa.... Ah dimenticavo: non t'azzardare ad entrare in camera da letto o ti faccio rossa pure l'altra guancia.... e anche qualcos'altro.... Ci siamo capiti.....???"
    Barilon, massaggiandosi la guancia: "Chiaro come la nebbia..... "
    Germana uscì dalla porta, andando quasi a sbattere contro Marco che stava entrando in quel momento. Marco rimase un attimo a guardarla, e poi entrò lentamente in bottiglieria rivolgendosi a zio Cesare.
    Marco: "Oh ma che gli avete fatto.....???"
    Cesare: "Ah non lo so.... Domandalo a Barilon..... "
    Barilon, avvicinandosi al bancone: "Ma pure lei Cesaroni..... Non poteva reggermi il gioco....???"
    Cesare: "Ah Barilon..... ma che stà a dì....??? L'hanno vista tutti.... se n'è accorto pure quel sacco de pulci ambulante che se porta sempre appresso.... E poi pure lei.... Ce stanno tremila posti in città per fà il cascamorto con le donne, e lei proprio davanti alla bottiglieria dove lavora lo viene a fà....??? No, lei è un caso disperato..... "
    Barilon: "Ma quale cascamorto....??? Era solo galanteria.... Certo, capisco che certi concetti sofisticati siano un po' fuori dalla sua portata.... "
    Cesare: "Lei invece c'era alla portata.... della pizza in faccia che s'è beccato da su' moglie..... "
    Barilon, rivolgendosi a Marco: "Guarda, lo chiedo a te che sei una persona onesta e moderna, non un pezzo d'antiquariato come tuo zio.... Onestamente.... ti sembrava che stessi facendo il cascamorto con quella cliente....???"
    Marco, mettendogli una mano sulla spalla: "No..... non stava facendo il cascamorto con lei.... "
    Barilon, tutto tronfio: "Ecco, ha visto..... La voce dell'obiettività..... "
    Marco, scambiandosi un'occhiata con Cesare: "Era troppo impegnato a squadrarla da capo a piedi per trovare il tempo di fare il cascamorto.... "
    Cesare, ridendo: "Ha proprio ragione Barilon.... La voce della sincerità..... "
    Barilon, gesticolando: "Oh ma che vi siete messi d'accordo..... ??? Tra me e quella signora non è successo assolutamente niente.... Quante volte ve lo devo dire.... "
    Marco, sorridendo: "Vabbè, però non vorrà negare di averci messo un po' gli occhi addosso.... Se ne sono accorti tutti.... Voleva che non se ne accorgesse sua moglie....??"
    Cesare: "Eh eh, è un'ora che glielo stò dicendo.... Lei è troppo imprudente Barilon.... se vuole le posso dà l'indirizzo d'un bar in centro che per lei e la signora sarebbe perfetto.... "
    Barilon: "Ma quale signora, quale bar.... non so neanche come si chiama..... Se n'è andata senza dirmi niente.... "
    Cesare, ironico: "Beh, se non altro Germana c'ha una rivale molto intelligente.... "
    Marco, sedendosi sullo sgabello: "Stia tranquillo Barilon.... si sistemerà tutto.... Nel frattempo magari se le va potrebbe venire da noi stasera.... dobbiamo festeggiare..... "
    Cesare, dubbioso: "Dev'essere un'usanza nuova.... mica lo sapevo che se festeggiavano pure le separazioni..... Certo, nel caso de Barilon sarebbe più che comprensibile.... "
    Barilon: "Cesaroni per favore.... non spari ancora sulla croce rossa che già stà abbastanza nei guai.... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Parlo sul serio.... stasera è un'occasione molto particolare... "
    Cesare, alzando lo sguardo: "Oh.... guarda che da quest'orecchio.... anzi, da questa tasca..... io nun ce sento..... Ce semo capiti..??"
    Marco, ridendo: "Tranquillo.... niente ristoranti..... casa nostra andrà benissimo.... "
    Cesare: "Ah ecco.... Che stò ancora contando tutti i quattrini che m'avete spillato l'ultima volta te e quell'altro sciroppato dell'amico tuo.... "
    Barilon, scuotendo la testa: "Non c'è niente da fare.... lei non si smentisce mai.... è sempre il solito tirato come le corde di un violino del cinquecento.... "
    Cesare, ironico: "Barilon.... io se fossi in lei starei attento a nun scambià la porta de camera sua per quella del bagno... perch+ se su' moglie se la ritrova davanti stanotte mica lo so come và a finì..... "
    Marco, sorridendo: "Allora, ci stà....? Tra un'ora a casa nostra.... Faccia venire anche Lorenzo.... "
    Barilon: "Ma che si festeggia?"
    Marco: "Ho appena finito di incidere la mia nuova canzone.... Mi ha dato parecchio da lavorare in queste settimane.... ma alla fine ci sono riuscito..... Non so se sia venuta più o meno bella delle altre, ma per me è comunque una canzone molto speciale... e poi oh, altre tre canzoni e potrò incidere il mio terzo disco.... "
    Cesare: "Ah.... bravo Marcolì.... buon sangue non mente mai..... "
    Barilon, aggrottando la fronte: "Beh, oddio.... proprio mai mai..... non direi..... qui davanti a noi ne abbiamo la prova vivente.... "
    Marco sorrise scuotendo la testa, proprio mentre la porta della bottiglieria si aprì, e Andrea entrò dentro quasi in punta di piedi, con la testa bassa. Marco ci mise qualche secondo a capire chi era quel tizio tutto rannicchiato nel suo cappotto, del quale si faceva fatica a vedere perfino la faccia.
    Alzò la testa ed incrociò lo sguardo interrogativo di Marco: "Buonasera..... "
    Cesare, guardandolo negli occhi: "Salve.... Desidera....??"
    Marco, alzandosi dallo sgabello: "Andrea..... "
    Andrea: "Ciao Marco.... Senti, io.... io dovrei parlare con Eva..... mi farebbe piacere che ci fossi anche tu..... "
    Marco, avvicinandosi a lui: "Oh, ma ti senti bene....?? Sei pallido come un panno lavato....."
    Andrea, sorridendo leggermente: "Si si, sto benissimo..... "
    Barilon: "Beh, qua dentro puoi anche toglierti quel cappotto da neve.... non fa così freddo.... "
    Cesare: "C'ha ragione..... Vieni, siediti al bancone..... Vuoi qualcosa da bere.....??"
    Andrea, togliendosi lentamente il cappotto e appendendolo all'attaccapanni: "Grazie..... Un bicchiere di vino non mi farebbe male...."
    Si avvicinò al bancone e si mise a sedere accanto a Marco, che lo guardava sempre più dubbioso.
    Marco: "Sono.... un po' sorpreso di vederti da queste parti.... e anche della tua richiesta.... beh, dopo quello che è successo l'altro giorno credevo che non conservassi un gran ricordo del sottoscritto.... "
    Andrea, sorridendo: "Figurati.... e poi in fin dei conti avevi ragione tu.... Certo, non hai usato un modo molto comune per farmelo capire.... "
    Marco: "Che ci vuoi fare.....?? E' una vecchia abitudine di famiglia.... quando dobbiamo fare qualcosa scegliamo sempre il modo più complicato.... le cose semplici proprio non ci piacciono..... "
    Cesare, annuendo: "Parole sante...... "
    Andrea, sospirando: "E' una cosa molto importante..... e credo che abbia a che fare con il comportamento di mia sorella..... in fondo al cuore sapevo che poteva essere quella la causa.... ma ho fatto finta di niente, sperando che invece non c'entrasse nulla, che fosse soltanto una mia idea.... e invece credo che fosse proprio come credevo, purtroppo..... "
    Marco, porgendogli un bicchiere di vino: "Tieni, bevi..... Eva non c'è in questo momento..... comunque non dovrebbe tardare molto.... stava tornando da Nettuno.... "
    Andrea, dubbioso: "Nettuno.....??"
    Marco, annuendo: "Si..... è andata da tua sorella..... dovrebbe tornare con lei..... Almeno potrai dirlo a tutte e due..... "
    Andrea, sorridendo: "Si... certo...... "
    Stava finendo di bere il suo bicchiere quando vide entrare una dietro l'altra Eva e Manuela, seguite da Gianni che richiuse lentamente la porta, salutando con un cenno della mano sia Marco che Cesare.
    Andrea, alzandosi dallo sgabello: "Eva.... Manuela...... "
    Eva, fermandosi a poca distanza da loro: "Ciao Andrea...... "
    Andrea fece qualche passo verso la sorella, ma lei mise una mano avanti, bloccandolo: "Fermo.... per favore, non ti avvicinare.... "
    Andrea, sospirando: "Manuela.... per favore, ascoltami..... "
    Manuela, scuotendo la testa: "Che cosa dovrei ascoltare.....?? Altre bugie, come quelle che mi hai sempre detto fino ad ora....??? No caro mio.... stavolta sarai tu ad ascoltarmi.... "
    Marco: "Ohi Gianni.... Che ci fai qui....??"
    Gianni, sorridendo e sedendosi al tavolino davanti al bancone: "Eh eh.... bella domanda..... A dire il vero non lo so bene nemmeno io... Ma dire di no a queste due era un'impresa praticamente impossibile.... "
    Marco, ridendo: "Si.... ne so qualcosa..... "
    Manuela si avvicinò a lui, porgendogli la mano: "Marco..... Finalmente ci conosciamo..... "
    Marco, stringendole calorosamente la mano: "Ci hai fatto preoccupare tutti.... lo sai....???"
    Manuela, sospirando: "Si, lo so.... e mi dispiace molto..... ma credimi, non l'ho fatto con piacere.... e non avevo molta scelta.... "
    Prese una sedia da uno dei tavolini, avvicinandola al bancone, mentre Marco si accostò ad Eva, dubbioso.
    Marco: "Ehi.... ma si può sapere che è successo....?? Dove l'hai ritrovata....???"
    Eva, sorridendo e guardandolo negli occhi: "Nel passato..... "
    Marco, dubbioso: "Dove.....???"
    Manuela, sorridendo verso di lui: "Eva è sempre stata un asso a complicare le cose più del necessario.... "
    Marco, annuendo: "E' proprio un vizio di famiglia..... "
    Manuela, mettendosi a sedere: "In realtà, non è una storia molto lunga.... e neanche troppo complicata..... anche se io ero talmente accecata dai sentimenti che ci ho messo un bel po' di tempo a capirla.... Siamo qui apposta per raccontarla.... poi magari Gianni e i suoi colleghi andranno a fare una visita a.... " Si interruppe un attimo, sospirando, e poi riprese: ".... a mio marito..... "
    Manuela trasse un paio di respiri profondi, poi alzò lo sguardo e cominciò lentamente a parlare: "E' una storia che inizia quattordici anni fà, a Fiumicino.... e inizia tutto per una telefonata.... incredibile vero....?? Una stupida telefonata che da il via a tutto questo.... sul lungomare di Fiumicino c'è una villetta, dove abita la famiglia De Vincenzi.... poco lontano da questa villetta c'è una piccola tettoia, sotto la quale tutte le sere si raduna sempre lo stesso gruppetto di ragazzi delle superiori che quell'estate stanno in vacanza da quelle parti. Si accampano là sotto, bevendo, drogandosi, inveendo contro i pochi passanti che hanno la sfortuna di passare in quella zona dopo il tramonto..... una sera, due di loro infastidiscono una ragazzina che sta tornando a casa un po' più tardi del solito.... lei però non è come la maggior parte della gente.... lei non volta la testa dall'altra parte, impaurita.... non si tiene tutto per se, e racconta quello che è successo ai suoi genitori.... i quali, una delle tante sere nelle quali il branco si radunava per fare il solito casino di sempre, chiamano i carabinieri dicendogli tutto quello che era successo e che stava succedendo sotto quella tettoia.... così i carabinieri arrivano alla tettoia, perquisiscono i ragazzi.... gli trovano armati di coltelli, spranghe, tirapugni.... e pieni di droga fino al collo.... e ovviamente gli arrestano tutti. Certo, sono tutti minorenni, e più di tanto non gli possono fare.... Però in questo modo i loro genitori vengono a sapere del modo con il quale passavano le loro serate.... e questa per loro è una punizione peggiore perfino della galera, o del riformatorio.... sanno che da quel momento in poi tutto quello che avevano fatto fino ad allora non lo avrebbero più potuto fare.... e non ci mettono molto a capire di chi sia la colpa.... La colpa è di quegli impiccioni che hanno mandato i carabinieri.... peggio, di quella bambina che ha fatto la spia, dicendo ai genitori quello che era successo..... ma, nonostante questo, anche loro rimangono solo e semplicemente un gruppo di ragazzini di sedici anni.... tante parole e pochi fatti... la verità è che nessuno di loro ha il coraggio e la pazzia necessarie per continuare a dare fastidio a quella bambina, nè tantomeno ai suoi genitori. Cercano di metterci una pietra sopra, a tutto quello che è successo, e di ricominciare tutto da capo. Cercando magari di essere poù prudenti e di limitare gli eccessi più pericolosi, specie per quanto riguarda la droga.
    Tutti tranne uno. Uno questo affronto non riesce proprio a mandarlo giù.
    Non può accettare che lui e i suoi compagni di branco siano stati messi nel sacco da una bambina di sette anni. E' troppo orgoglioso per poterlo accettare, o per dimenticarsene come se niente fosse successo.
    O magari è solo più pazzo degli altri.
    Fatto sta che questo... ragazzo, inizia a pensare al modo migliore di farla pagare a quella bambina e ai suoi genitori. Certo, un pazzo esaltato si accontenterebbe di bucare le gomme di una macchina, di rompere il vetro di una finestra.... magari di dar fuoco al giardino.... ma lui no, lui è un tipo troppo astuto.... e soprattutto molto vendicativo, e terribilmente lucido anche nelle sue follie. Sarebbe facile per chiunque capire che una boiata del genere può essere opera sua, o di uno dei suoi amici..... No, lui vuole fare le cose in grande... vuole stupire tutti, far parlare di se... E alla fine riesce a trovare il modo.... Lui conosce la bambina, abita vicino a lui... Inizia a starle dietro, la mattina quando esce con il padre per andare a comprare il pane, oppure quando la portano a prendere il gelato al bar.... Ci scambia qualche parola in spiaggia, sta attento a tutto quello che fa con i suoi amichetti.... e ogni tanto anche a quello che si dicono.... è furbo, fa sempre in modo che la sua presenza appaia casuale, e di non farsi notare troppo.... Una mattina vede Eleonora e Andrea che litigano furiosamente in spiaggia.... lei gli tira addosso una manciata di sabbia, che gli finisce negli occhi.... E' l'occasione che stava aspettando.... La mattina dopo il ragazzo avvicina Andrea, magari mentre il bambino se ne sta dentro il bar del bagno a giocare con i videogame.... gli parla di quello che è successo.... di quello che gli ha fatto quella bambina dispettosa.... e gli dice che se vuole ascoltarlo, lui avrebbe un'idea magnifica per farle prendere un gran bello spavento, e per farsi una bella risata alle sue spalle. Andrea non capisce certo quali intenzioni abbia veramente quel ragazzo... per lui è soltanto un gioco, uno scherzo come un altro.... e decide di dargli retta.... La sera dopo, Andrea fà in modo di convincere i suoi amici a fare un bagno in fondo alla spiaggia, vicino ad una vecchia casa diroccata che dà direttamente sul mare. Dentro la pineta sotto la casa, il ragazzo gli aspetta, con un cappuccio nero in testa.... sa bene che quella casa ha la fama di essere infestata dai fantasmi.... e decide di rendere tutto un po' più credibile.... quando Eleonora si avvicina alla casa fà in modo di farsi notare, per un attimo, per poi sparire nei cespugli.... Eleonora si convince di aver visto un fantasma che appariva e scompariva.... Ha paura, ma è curiosa.... lei i suoi amici hanno una vera ossessione per le case infestate dai mostri.... Decide di entrare nei cespugli per vedere più da vicino questo spettro misterioso.... Un'amica vorrebbe seguirla, ma Andrea la convince a non farlo, perchè non ce n'è bisogno e sarebbe sicuramente tornata subito. Andrea e la sua amica vanno in acqua..... e in quel momento, Eleonora è già nelle mani del ragazzo. Forse cerca di dimenarsi, di divincolarsi.... il ragazzo fà non poca fatica a tenerla ferma.... probabilmente la afferra per i vestiti e glieli strappa tutti cercando di tenerla ferma. La prende in braccio, la imbavaglia, e corre dentro la pineta..... A quel punto chiunque sarebbe uscito dalla pineta per andarsene il più velocemente possibile..... Ma lui non ci pensa neanche....... vuole strafare fino in fondo.... nel punto più folto della pineta, sotto un'ampia macchia di rovi, ci sono delle vecchie rovine.... medioevali, probabilmente... ed erano in una zona talmente sporca che nessuno se n'era mai accorto.... nessuno, tranne lui.... Chissà, forse le aveva trovate in una delle serate in cui era più fatto del solito, e si era avventurato la dentro.... una decina di minuti, non ci mette di più.... raggiunge il centro della macchia, le lega bene anche piedi e mani, e la mette dentro una grossa conca di pietra, non troppo profonda.... forse una vecchia cisterna... e la ricopre con tutte le sterpaglie che riesce a trovare.... Quindici minuti..... in lontananza comincia a sentire le voci dei genitori che cercano sua figlia.... non si lascia prendere dal panico.... conosce quella pineta enorme meglio di chiunque altro.... striscia attraverso i rovi, le sterpaglie, i cespugli.... riesce ad evitare senza problemi tutti i bagnini e le persone che si sono precipitate in pineta. Percorre qualche chilometro, ed esce fuori in una zona quasi deserta. Sono passati quaranta minuti.... il ragazzo mette guanti, passamontagna e cappotto nero in una borsa, sale sul motorino e parte.... Torna a casa, tranquillo, come se niente fosse successo. Nel frattempo tutti cercano la bambina.... la cercano in tutta la pineta, ma a nessuno viene in mente di controllare in quella macchia, ai loro occhi assolutamente inaccessibile.... Non gli passa neanche per la testa che qualcuno possa aver nascosto la bambina che ha rapito a cento metri dalla spiaggia.... I pollini della pineta fanno il resto, e i cani non riescono a trovare tracce utili. La bambina è scomparsa, nel nulla.
    Nessuno immagina che in realtà la piccola Eleonora se ne stia lì, a poche centinaia di metri, a pochi passi.... chiusa dentro un'antica cisterna medioevale, legata e imbavagliata.... non può parlare, non si può movere.... respira a malapena, ed è terrorizzata.... Il ragazzo non ha nessuna intenzione di andarla a riprendere.... lui vuole lasciarla lì, a morire di fame e di sete... o magari anche di paura.... per poi riprenderla e farla ritrovare da qualche altra parte.... La sua vendetta è completa.... terribilmente perfetta..... così spaventosa che si fà anche fatica a immaginarsela.... Però il nostro ragazzo ha fatto un errore.... un errore clamoroso, non degno di una mente geniale come la sua.... "
    Eva la interruppe, annuendo sorpresa: "Ha detto al bambino dove avrebbe portato Eleonora....??"
    Manuela, annuendo: "Si.... Dal suo punto di vista era solo uno stupido moccioso, che gli serviva soltanto per rendere meno sospetta e più misteriosa la scomparsa della bambina.... e magari per far scatenare le centinaia di creduloni che avrebbero cominciato a dare la caccia ai fantasmi, piuttosto che ai rapitori.... Non immaginava neanche lontanamente che quello stupido bamboccio potesse rendersi conto di quello che stava succedendo alla sua amica, e di quello che aveva fatto... Andrea e la sua famiglia abitano vicino alla pineta.... tre notti dopo la scomparsa di Eleonora, Andrea trova il coraggio di sgattaiolare fuori dalla porta di casa quando tutti sono a letto... entra in pineta, arriva sulla spiaggia..... raccoglie tutto il coraggio che gli è rimasto per avvicinarsi alla casa infestata, con in mano una piccola torcia elettrica.... si addentra nei cespugli.... sa dove cercare, e piccolo com'è riesce ad entrare nella macchia molto più facilmente di quanto non aveva fatto il suo "amico" qualche giorno prima... raggiunge le rovine, sposta a fatica tutti i rovi sopra la cisterna... e vede la sua amica.... a terra, immobile.... Pensa che sia morta.... però non si arrende.... Le si avvicina, le toglie la benda dagli occhi, le slega mani e piedi.
    No, Eleonora non è morta. Ma non è neanche viva.... o almeno, non completamente. E' completamente sotto shock, non parla.... non muove neanche gli occhi.... Cerca di scuoterla, ma non ci riesce.... ci avrà messo sicuramente un bel po' di tempo a farla uscire dalla cisterna, ma alla fine ci riesce.... anche perchè, per quanto sconvolta, le sue gambe sono ancora perfettamente sane. In qualche modo riesce a spingerla tra i cespugli e i rovi, e passandoci in mezzo Eleonora finisce di farsi a brandelli tutti i vestiti, e si graffia dappertutto.... ma non batte ciglio..... nè un gemito, nè un grido di dolore..... Probabilmente ci avrà messo più di un'ora per farle fare quei cento metri scarsi che gli dividevano dalla spiaggia.... Quando arrivano finalmente sulla spiaggia, Andrea ha un altro problema..... Che si fà ora....?? Doveva riportarla a casa....?? Certo, avrebbe dovuto spiegare perchè era lì, come aveva fatto a trovarla in un posto del genere.... Aveva una paura tremenda di quello che poteva succedere se qualcuno avesse capito quello che aveva fatto.... Fece la prima cosa che gli venne in mente..... la prese per mano, la fece salire sulla scogliera davanti alla casa diroccata, e la lasciò lì.... in piedi, immobile con lo sguardo fisso sul mare. E poi se ne andò da dove era venuto, scomparendo nella notte. La mattina dopo una barca di pescatori che passava davanti alla scogliera riuscì a vederla, e a portarla in salvo.... Eleonora era viva.... ma di quello che era prima purtroppo era rimasto ben poco.... Non lo so se quel ragazzo si sia mai reso conto di come Eleonora aveva fatto ad uscire di lì.... forse era talmente presuntuoso e talmente convinto della stupidità di quel moccioso che lo aveva aiutato che non prese nemmeno in considerazione l'idea che potesse essere stato lui a salvarla... forse non l'aveva legata bene, forse Eleonora era riuscita a sciogliersi e a tornare da sola.... Tanto per lui non cambiava niente.... Aveva ottenuto la sua vendetta, aveva fatto parlare di se in tutta Italia.... e nessuno poteva accusarlo di niente, visto che Eleonora era ridotta a un vegetale.... e anche se avesse detto qualcosa, era ben difficile che qualcuno riuscisse a prenderla sul serio nello stato in cui si trovava... Un piano perfetto....
    Conosco a memoria tutti i peggiori criminali degli ultimi cinquant'anni.... assassini, mostri, stupratori.... ma il peggiore di loro non riesce a farmi rabbrividire tanto quanto quel ragazzo, che a sedici anni è stato capace di concepire un piano così terrificante.... e così perfetto.... e che per anni ha fatto finta di niente.... che tutto questo non fosse mai successo.... ha continuato ad andare a scuola, a giocare con i suoi amici, a divertirsi con le sue ragazze.... Aveva strappato la vita di dosso a una bambina di sette anni.... e la cosa non gli faceva nessun effetto.... " Manuela si interruppe, rivolgendosi ad Andrea.
    Manuela: "Tu lo sai come si chiamava quel ragazzo..... quel mostro..... quel lurido bastardo.... Come si chiamava.....??? Certo che lo sapevi.... lo hai sempre saputo.... e non hai mai detto niente.... Neanche quando tua sorella è stata così idiota da innamorarsi di lui.... fino a sposarlo.... Neanche allora hai detto niente...... !!!!!!!!"
    Eva si avvicinò a Manuela, cercando di calmarla, ma lei si divincolò e andò di nuovo sotto di lui.
    Manuela: "Perchè Andrea.......??? Spiegami perchè..... Perchè non mi hai detto niente..... Non quindici anni fà.... allora posso anche capirlo.... Eri piccolo, eri spaventato..... ma ora non sei piccolo.... l'anno scorso non eri piccolo..... due mesi fà non eri piccolo.... Tu hai lasciato che sposassi un pazzo maniaco..... Come hai potuto.....????"
    Andrea, sospirando e mettendosi le mani nei capelli: "Io non volevo che lo sposassi.... ho cercato di fartelo capire in tutti i modi che lui non era la persona giusta per te.... Non lo dovevi sposare..... ma tu non mi hai dato ascolto.... e non mi avresti ascoltato neanche se ti avessi detto la verità.... perchè eri troppo innamorata..... "
    Manuela, scuotendo la testa: "Tu non ci hai neanche provato..... Cosa avevi intenzione di fare....?? Quanto avevi intenzione di aspettare prima di dire a tutti quello che era successo veramente.....???"
    In quel momento, qualcuno bussò alla porta della bottiglieria. Tutti distolsero lo sguardo da quello che stava succedendo. Gianni aprì la porta, e rimase un attimo interdetto vedendo la persona che aveva davanti. Rientrò dentro, e poco dopo lo seguì una ragazza. Era alta, con lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, due occhi azzurri che si muovevano rapidamente da una parta all'altra.. Camminava lentamente, sorretta da suo padre che era accanto a lei.
    Tutti rimasero in silenzio, senza parlare. Andrea si mise una mano davanti alla bocca, sgranando gli occhi e respirando a fatica. Si alzò dallo sgabello, si avvicinò a lei lentamente. Rimase per qualche secondo immobile, guardandola.
    Lei sollevò lentamente la mano, gliela passò tra i capelli, e poi gli accarezzò dolcemente una guancia. Eleonora deglutì un paio di volte, poi articolò lentamente: "Andrea...... C-Ciao...... Andrea...... "
    Andrea, con gli occhi gonfi di lacrime: "Eleonora..... Com'è possibile....?? Tu parli.....???"
    Maurizio, avvicinandosi a lei: "Non ancora come noi.... ma stà facendo progressi..... Ora i medici sono ottimisti.... pensano che al massimo entro un paio d'anni sarà tornata quasi una ragazza normale.... Ci vorrà tempo e pazienza, ma ce la farà.... "
    Eva, mettendo una mano sulla spalla di Manuela: "E' vero.... E molto merito va anche..... a tuo fratello..... Andrea era un bambino di sette anni... eppure non si fece scrupoli ad addentrarsi in una pineta nel cuore della notte per tirare fuori la sua amica.... Sappiamo tutte e due che non aveva intenzione di farle del male.... Giacomo si è solo approfittato di lui..... "
    Manuela, sorridendo leggermente: "Si, ne sono sicura...... Anche se questo non giustifica affatto quello che è successo dopo.... "
    Marco, alzandosi in piedi: "No.... non lo giustifica.... Però credo che almeno qualche attennuante gliela possiamo dare.... Ha salvato la vita ad Eleonora.... e questo è un grande merito..... "
    Eleonora fece un passo verso Andrea, guardandolo negli occhi: "S-Sono stata brava.... vero....??"
    Andrea, annuendo: "Si.... sei stata bravissima..... Tu lo sai che sono stato io ad aiutare Giacomo a portarti via..... lo sai questo, vero...?"
    Eleonora, sorridendo leggermente e prendendogli una mano: "Si..... Però sei tornato..... e mi hai portata via..... S-sarei già morta se non fosse stato per te..... Grazie..... "
    Andrea sospirò un attimo, e poi la abbracciò forte, con le lacrime che gli scendevano sul viso.
    Marco si avvicinò a Gianni, parlando sottovoce: "Che gli succederà ora....??"
    Gianni: "A lui....? Niente..... Che vuoi che gli succeda....?? Ma Giacomo non se la caverà altrettanto a buon mercato..... Aveva già diciotto anni all'epoca dei fatti.... Verrà accusato di una mezza dozzina di reati... e molti sono ben lontani dalla prescrizione.... Lo processeranno.... "
    Marco, sorridendo e abbracciando Eva: "Questa è la migliore notizia che potessi darci..... "
    Eva, annuendo: "E soprattutto che potessi dare a quella famiglia..... Hanno aspettato tanto.... E giusto che abbiano un po' di giustizia anche loro..... "
    Andrea si staccò leggermente da Eleonora, mentre Maurizio le mise una mano sulla schiena.
    Maurizio: "Vieni tesoro.... E' ora di tornare a casa.... Ti sei già stancata abbastanza per oggi.... "
    Eleonora, guardando Andrea: "Mi lasci un'altra volta.....??"
    Andrea, accarezzandola dolcemente: "No..... non ti lascio stavolta.... Stai tranquilla, domani verrò a trovarti..... Vi dispiace....??"
    Maurizio, scuotendo la testa: "Certo che no.... Le farà bene avere accanto un amico.... finalmente..... "
    Andrea: "Hai sentito.....?? Stai tranquilla.... "
    Eleonora, sorridendo: "Va bene..... casco biondo.... "
    Marco, sorridendo: "Come ha detto....??"
    Andrea, ridendo: "E' come mi chiamavano sempre da bambino..... Ciao trecciolina.... Ci vediamo presto..... "
    Maurizio, stringendo le mani a Manuela ed Eva: "Grazie.... E' poco per quello che avete fatto per noi.... ma è l'unica parola che mi venga in mente in questo momento.... "
    Eva, sorridendo: "E' più che sufficiente..... "
    Maurizio prese per mano Eleonora, accompagnandola alla porta. Mentre stava per uscire, Eleonora si voltò un attimo indietro, guardando Marco da lontano. Alzò la mano e disse lentamente: "Ciao Jason..... A domani.... !!!"
    Uscì chiudendo la porta dietro di se, mentre tutti si voltarono verso Marco, guardandolo con aria interrogativa.
    Eva, avvicinandosi a Marco: "Come ti ha chiamato.....? Jason....???"
    Marco, aggrottando la fronte: "Si..... il Red Ranger..... "
    Manuela, dubbiosa: "Come scusa..... ?"
    Marco: "Quando ero piccolo andavo dicendo che gli somigliavo..... era diventato il mio soprannome, tutti gli amici mi chiamavano così..... Pensa te.... Trecciolina..... me la ricordavo benissimo.... ma dopo tutti questi anni non l'avrei mai riconosciuta.... "
    Manuela: "La conoscevi....?? "
    Marco: "Si, certo.... Io andavo sempre al mare da quelle parti..... Ma onestamente non ricordo se l'ho conosciuta quell'anno, oppure l'anno prima.... è passato talmente tanto tempo.... "
    Eva, sorridendo verso di lui: "Lei ti ricordava benissimo, a quanto pare...... "
    Marco, appoggiandosi al bancone e guardando verso la porta, sorridendo: "Già..... Pare proprio di si..... "

    e VAI JHON,FINALMENTE ABBIAMO SAPUTO DI MANUELA,LE TUE FF. SONO SEMPRE ORIGINALI E COINVOLGENTI E SI LEGGONO TUTTO DI UN FIATO X ARRIVARE A SAPERELA FINE DELL'EPISODIO, COME SEMPRE JHON INSUPERABILE....
     
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    jhon sei bravissimo,mi hai fatto piangere.giacomo è un mostro,sono contento che eleonora stia guarendo.
     
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  9. margaret09
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    Jhon complimentissimi, ormai lo sappiamo:ci sorprendi sempre! :101:
    Non so come riesci a inventarti delle storie così belle... :100:
    Giacomo è stato davvero crudele :103: per fortuna Eleonora alla fine ha trovato l'aiuto di Andrea!
    Sospettavo di Marco e Walter però non pensavo che Eleonora si ricordasse di Jason-Marco!
    Eva perchè invece non si ricorda niente? :286:
    Capitolo fantastico...! :280:
     
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    I will go down with this ship!

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    CITAZIONE (margaret09 @ 7/11/2009, 16:36)
    Jhon complimentissimi, ormai lo sappiamo:ci sorprendi sempre! :101:
    Non so come riesci a inventarti delle storie così belle... :100:
    Giacomo è stato davvero crudele :103: per fortuna Eleonora alla fine ha trovato l'aiuto di Andrea!
    Sospettavo di Marco e Walter però non pensavo che Eleonora si ricordasse di Jason-Marco!
    Eva perchè invece non si ricorda niente? :286:
    Capitolo fantastico...! :280:

    Speriamo che oggi posterà presto il nuovo capitolo :286: ....anche io sono molto curioso di scoprire perchè Eva non ricorda niente :286: :286:
     
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    CITAZIONE (marko.988 @ 7/11/2009, 17:06)
    CITAZIONE (margaret09 @ 7/11/2009, 16:36)
    Jhon complimentissimi, ormai lo sappiamo:ci sorprendi sempre! :101:
    Non so come riesci a inventarti delle storie così belle... :100:
    Giacomo è stato davvero crudele :103: per fortuna Eleonora alla fine ha trovato l'aiuto di Andrea!
    Sospettavo di Marco e Walter però non pensavo che Eleonora si ricordasse di Jason-Marco!
    Eva perchè invece non si ricorda niente? :286:
    Capitolo fantastico...! :280:

    Speriamo che oggi posterà presto il nuovo capitolo :286: ....anche io sono molto curioso di scoprire perchè Eva non ricorda niente :286: :286:

    lo vogliamo sapere tutti.
     
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  12. jameskirk88
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    CITAZIONE (marek @ 7/11/2009, 17:16)
    CITAZIONE (marko.988 @ 7/11/2009, 17:06)

    lo vogliamo sapere tutti.

    Ecco dunque l'ultima parte dell'episodio "L'amico d'infanzia", nella quale scopriamo finalmente il motivo per il quale Eva non ricorda praticamente niente di quella famosa estate del 1996.... e nella quale "sentiremo" anche la canzone di Marco per la mamma..... :111: :111: :111: .... Buona lettura a tutti!! :100: :100: :100:


    Casa Cesaroni, 28 novembre, ore 3.00


    Marco scese lentamente le scale stropicciandosi gli occhi ed entrò in cucina, prendendosi un bicchiere d'acqua. Rimase per qualche secondo in silenzio con lo sguardo abbassato, poi scosse la testa e fece per uscire, ma si accorse che la luce in soggiorno era accesa. Si avvicinò e vide una tazza fumante sul tavolo, e Eva seduta sul divano con le braccia incrociate.
    Marco: "Ehi..... Non dirmi che è già l'alba e che quella dannata sveglia che abbiamo in camera si è fermata un'altra volta..... "
    Eva alzò lo sguardo, sorridendo e scuotendo la testa: "No no, tranquillo.... La sveglia funziona benissimo..... "
    Marco, avvicinandosi a lei: "Mica tanto.... l'altro giorno mi sono svegliato alle nove e mezza e mi ha fatto fare tardissimo allo studio di registrazione.... se non mi svegliava Marta saltandosi addosso sul letto stavo ancora a dormire.... "
    Eva scosse la testa, ridendo e passandosi una mano tra i capelli.
    Marco, sorridendo: "Oh, finalmente ci sono riuscito..... "
    Eva, guardandolo negli occhi: "A far cosa.....??"
    Marco: "A farti sorridere..... Non te l'ho visto fare in tutta la serata..... "
    Eva, sospirando: "Anche volendo, sarebbe stato difficile..... "
    Marco, annuendo e distendendosi sul divano: "Non riesci a dormire.....?"
    Eva, scuotendo la testa: "Non riuscivo a chiudere occhio.... mi sono fatta una tazza di camomilla sperando che mi aiutasse a prendere sonno.... ma a quanto pare dovrò rassegnarmi a passare tutta la notte in bianco.... "
    Marco, sorridendo: "Neanch'io ho dormito troppo bene..... Non è facile dimenticare il volto di quella ragazza..... e quella storia..... "
    Eva, voltandosi verso di lui: "Non è la storia che mi impressiona.... In questi mesi ho seguito tante tragedie..... ho raccontato decine di storie terribili.... ma come si fa a convivere con la certezza che una di queste storie fosse tanto vicina a noi che quasi potevamo toccarla.... e che nessuno si è mai accorto di niente..... la povera Manuela ha passato anni accanto a una persona, ha imparato prima a rispettarlo, poi a volergli bene, e poi ad amarlo.... due mesi fa lo ha sposato.... e poi ha scoperto che la persona alla quale aveva concesso tutta la sua vita era un mostro, che per anni ha vissuto la sua vita facendo finta che tutto quello che era successo in quell'estate maledetta non fosse mai avvenuto.... ha strappato di dosso la vita a una bambina di sette anni.... non l'ha uccisa, ma è come se lo avesse fatto.... anzi, forse ha fatto perfino di peggio.... e avrebbe ottenuto quello che voleva non fosse stato per Andrea.... "
    Marco, annuendo: "Beh, mi ero sbagliato su di lui.... certo, nascondeva qualcosa.... ma in tutto quello che è successo lui aveva pochissima colpa.... e quella poca che aveva l'ha riscattata tutta salvandole la vita.... non credo che io avrei avuto il coraggio di fare quello che ha fatto lui, soprattutto quattordici anni fà..... "
    Eva: "E pensa che quell'estate.... su quella stessa spiaggia, c'ero anch'io..... "
    Marco, guardandola sorpreso: "Tu.....??"
    Eva, sorridendo: "Si, c'ero anch'io.... I signori Torresi mi avevano portata in vacanza insieme a loro, perchè mamma e papà erano impegnati a Milano e non potevano allontanarsi dalla città neanche per due giorni.... Allora i Torresi furono così' gentili da offrirsi di portarmi al mare insieme a loro.... e avevano affittato una casa a non più di mezzo chilometro dalla villetta dei De Vincenzi, a Fiumicino.... ho passato tre settimane in vacanza da quelle parti, proprio nell'estate del 1996.... e fino a poche ore fà, non ricordavo assolutamente niente..... "
    Marco, dubbioso: "Niente....?? E' impossibile.... insomma, di quello che succede quando abbiamo sette anni dovremmo mantenere un ricordo abbastanza chiaro.... "
    Eva, annuendo: "Infatti..... E' strano, molto strano..... eppure è così..... Chissà, forse il ricordo di quello che era successo ad Eleonora mi ha turbata più di quanto non credessi possibile..... "
    Marco: "La bambina sulla scogliera..... ricordavo benissimo quella storia.... i telegiornali ne parlarono per settimane.... la bambina inghiottita e poi restituita dalla casa maledetta.... "
    Eva: "Anche tu sapevi della casa maledetta.... la villetta diroccata sulla scogliera.....??"
    Marco, sorridendo: "Eh eh.... ogni bambino sopra i tre anni sapeva che quella villetta a picco sul mare, che spesso durante le mareggiate veniva sommersa per metà, era completamente infestata dai fantasmi.... Ci divertivamo da matti ad andare a fare il bagno nelle vicinanze della scogliera, e a guardare se da una delle finestre facesse capolino lo spettro del vecchio padrone di casa o magari quello di sua moglie.... però, per quanto fossimo curiosi, nessuno di noi aveva mai il coraggio di entrare là dentro.... "
    Eva: "E l'avete mai fatto.....??"
    Marco: "Cosa.....?"
    Eva: "Siete mai entrati dentro la casa diroccata......??"
    Marco, sospirando: "Si.... una volta si....... "
    Eva, sorridendo: "Ma dai..... non ti facevo così cuor di leone, Cesaroni..... "
    Marco, dandole una pacca sulla spalla: "E non sai quanto ti sbagli..... "
    Eva, incrociando le braccia: "Beh, ora non puoi tirarti indietro.... devi raccontarmi tutto.... per filo e per segno.... "
    Marco, sorridendo: "Non sono sicuro di poterlo fare.... "
    Eva, dubbiosa: "Perchè.....??"
    Marco: "Perchè giurai sul mio onore ad una persona che non avrei raccontato quello che era successo in quella casa non prima che fossero passati vent'anni... e per ora ne sono passati soltanto quindici..... "
    Eva, ridendo: "Ah bene.... Quindi dovremo riprendere questa conversazione il 28 novembre del 2015...... "
    Marco, annuendo: "Proprio così'..... A proposito..... Manuela aveva detto di aver trovato una prova schiacciante che confermava tutto il suo racconto.... di che si trattava.....?"
    Eva, sorridendo: "Quando si mette in testa una cosa non c'è nessuno che la possa dissuadere dal farla.... "
    Marco: "Si.... mi ricorda qualcuno..... "
    Eva: "Dopo i lavori che hanno fatto in quel tratto di spiaggia nel 2001 gran parte della vecchia pineta e della vecchia macchia sono scomparse, anche perchè ormai il mare ogni inverno che passava arrivava sempre più in dentro, e aveva praticamente seccato tutto, pini e sottobosco. Sapendo quello che stava cercando non le è stato difficile trovare quelle antiche rovine medioevali... nella cisterna c'erano ancora frammenti di tessuto, tracce di sangue..... e brandelli di una camicia da uomo..... ha fatto analizzare tutto, e hanno scoperto che il sangue era di Eleonora, così come gran parte dei frammenti di tessuto.... sicuramente facevano parte del vestito che aveva addosso.... e quei brandelli di camicia erano sicuramente di Giacomo.... prove schiaccianti..... E poi ora che anche Andrea si è deciso a parlare ed Eleonora è in via di guarigione, non avranno difficoltà a dare a quel bastardo quello che si merita.... un po' in ritardo magari.... ma è molto meglio tardi che mai..... "
    Marco, annuendo: "Certo..... Spero solo che Manuela riesca a superare questo colpo.... "
    Eva, sorridendo: "Manu è forte, non è facile metterla al tappeto.... Certo ne dovrà passare di tempo prima che possa tornare a fidarsi di un uomo..... ma sono sicura che col tempo le passerà... " Rimase per qualche secondo a guardarlo, sorridendo.
    Marco: "Che c'è.....? Qualcosa non va....??"
    Eva: "No no, niente.... Stavo solo cercando di immaginarti con quindici anni di meno.... "
    Marco, ridendo: "Una bella impresa, te l'assicuro..... Col passare degli anni ho cambiato completamente fisionomia... Dovrei avere ancora delle foto da qualche parte di quando andavo al mare da piccolo..... le vuoi vedere.....??"
    Eva, sorridendo: "Ma dai..... e non me le hai mai fatte vedere.....???"
    Marco, scrollando le spalle: "Non ce ne è mai stata l'occasione.... ma questa mi sembra quella giusta..... "
    Eva: "Direi proprio di si.... "
    Marco, alzandosi dal divano: "Aspetta un attimo.... torno subito..... "
    Salì a passo svelto le scale, mentre Eva finì di bere la sua camomilla e poi posò di nuovo la tazza sul tavolino.
    Qualche minuto dopo Marco riapparve in soggiorno con in mano un grosso album bianco. Si mise a sedere accanto a Eva e la guardò sorridendo: "E sei pregata di non metterti a ridere.... Da piccolo ero piuttosto buffo da vedere... "
    Eva, ridendo: "Ma dai, smettila.... Sono sicura che eri un bambino bellissimo..... "
    Marco, posando l'album sul tavolino e cominciando a sfogliarlo: "Aspetta e vedrai.... Ecco, guarda... Questo l'abbiama scattata davanti a casa, insieme a mamma..... poco prima di andare al mare.... "
    Eva si avvicinò alla foto, che ritraeva Marta seduta sull'erba in giardino che teneva tra le braccia un bambino, piuttosto piccolo con i capelli neri e una paletta per la sabbia in mano. Sotto di loro, un bambino più piccolo che sembrava stesse prendendo una manciata di ebra in mano.
    Eva, sorridendo: "Oddio che carina.... "
    Marco, annuendo: "A parte la testa in formato extralarge.... Guarda che roba, a momenti prendevo tutto lo spazio della foto..... "
    Eva, ridendo e dandogli una pacca sulla spalla: "Non è vero, eri carinissimo..... Ma quel bambino che sta gattonando sull'erba chi è....??"
    Marco, sorridendo: "E chi vuoi che sia....?? Uno che si stava preparando a combinarne un'altra delle sue.... Guarda, c'aveva già una manciata d'erba e di terra in mano.... Si stava preparando a lanciarmela addosso..... "
    Eva, ridendo: "Rudy.....???"
    Marco: "L'unico e il solo..... per fortuna...... "
    Eva: "Quanto è vecchia questa foto......?"
    Marco: "E' del '96..... proprio di quell'estate..... "
    Eva diede un altro sguardo alla fotografia, aggrottando la fronte. Prese in mano l'album sfilando lentamente la foto e mettendola il più possibile sotto la luce, osservandola con molta attenzione.
    Marco, dubbioso: "Che stai guardando.....?"
    Eva, osservando la foto: "Niente niente.... E' solo che.... Questa foto me ne ha fatte ricordare un'altra.... sono quasi sicura di averti visto in un'altra foto, ma ora come ora non riesco a ricordare quale.... "
    Marco: "Forse ti sarà capitato di vederne qualcuna per sbaglio in camera mia..... "
    Eva, alzando lo sguardo sorpresa: "La foto di Manuela..... "
    Marco: "Come....??"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Ma si, ne sono sicura.... La foto che ho trovato ieri a casa di Manuela... quella dove c'era scritto l'indirizzo di Fiumicino.... Gliel'aveva data la mamma di Eleonora quando si era incontrata con lei, e gli aveva raccontato tutta quella storia.... aveva preso quella foto e le aveva scritto dietro l'indirizzo di casa.... C'erano due bambini sulla spiaggia, e sullo sfondo quella casa diroccata.... Sono sicurissima che uno di quei bambini eri proprio tu.... "
    Marco, sorpreso: "Io.....?? Ma sei sicura.....??"
    Eva, annuendo: "Si, te l'ho detto..... Non ci sono dubbi, eri te.... E stavi giocando nella sabbia con un altro bambino, biondo...... Andrea..... "
    Marco, sgranando gli occhi: "Andrea..... Il tuo amico d'infanzia......???"
    Eva: "Si...... Casco biondo, te lo ricordi.....??"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Beh certo.... è possibile..... Io la conoscevo Eleonora..... ricordavo di aver conosciuto un bambino con i capelli biondi.... ma fu solo per poco tempo, non era nel nostro gruppo di amici..... "
    Eva rimise la foto nell'album e poi continuò a sfogliarlo, lentamente.
    Eva: "Ci sono delle foto in cui siete al mare.....??"
    Marco: "Certo.... dovrebbero essere un po' più in là.... "
    Sfogliò diverse di pagine, nelle quali c'erano foto di Marco che giocava in acqua e sulla spiaggia con Giulio, con Marta, e con altri bambini che non conosceva. In una era insieme ad un bambino con i capelli rossi tutti scarmigliati, su uno scoglio.
    Eva, indicandola: "Walter..... Giusto.....???"
    Marco, annuendo: "Si, Walter..... lo hai riconosciuto subito..... "
    Eva annuì distrattamente e continuò a sfogliare le pagine, finchè si fermò trovando una foto molto più grande delle altre. Era stata scattata in pineta, non troppo lontano dal mare che si vedeva bene sullo sfondo. Due bambini comparivano in primo piano, in piedi su quella sembrava una panchina di legno. C'era Marco, in magliettina e pantaloncini corti, con i capelli ancora visibilmente umidi. Stava abbracciando qualcuno. Una bambina, con i capelli a caschetto, gli occhi verdi e un'espressione vispa e sveglia come poche. Eva sospirò, lentamente, e poi posò l'album sul tavolino. Sentì nelle orecchie il rumore dell'acqua che si infrangeva sulla sabbia.... no, si infrangeva su qualcosa di più duro, più pesante.... probabilmente scogli. Sentì il cuore che le batteva all'impazzata nel petto, il respiro sempre più affannoso, il sudore che le bagnava le mani.
    E le grida. Grida fortissime, disperate, che le rimbombavano nella testa. Grida d'aiuto. Si alzò dal divano, passandosi una mano sulla fronte madida di sudore. Marco si avvicinò a lei, preoccupato, tenendola per le spalle.
    Marco: "Eva..... Che succede, ti senti male.....???"
    Eva annuì e poi si rannicchiò contro di lui, respirando affannosamente.
    Marco, stringendola forte: "Eva, mi sta spaventando.... Sei diventata pallida..... Vieni, ti porto subito all'ospedale..... "
    Eva lo trattenne, appoggiando la testa contro di lui e cercando di calmare i battiti del suo cuore. Pian piano tornò a respirare lentamente, e si strinse forte contro di lui.
    Marco: "Eva...... Che succede......???"
    Eva, traendo un paio di respiri profondi e alzando lo sguardo verso di lui: "Proprio come allora....... "
    Marco, sorpreso: "Come.....???"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Io che mi stringo a te per ricominciare a respirare.... con il cuore in gola..... Tu che mi tieni tra le braccia per farmi passare la paura.... e poi mi accompagni fuori..... "
    Marco spalancò gli occhi e rimase un attimo a bocca aperta, guardando quella foto appoggiata sul tavolino, e po rivolgendo di nuovo lo sguardo su di lei.
    Marco, scuotendo la testa: "No..... non è possibile, non può essere...... "
    Eva, sospirando: "Invece credo proprio di si..... Non c'è più bisogno che tu rompa quella promessa..... Ora posso anche raccontartelo io.... forse è quello che stavo aspettando di fare da quindici anni.... parlarne con qualcuno..... E tu sei la persona migliore che mi potesse capitare.... "
    Marco, accompagnandola a sedere sul divano: "Lo spaventapasseri.....???"
    Eva, sorridendo verso di lui: "E il sorcio corridore.... A pensarci bene non sei cambiato troppo..... A parte le proporzioni della testa....."
    Marco, dandole una pacca sulla spalla: "Neanche tu sei cambiato molto.... Sei sempre insopportabile come allora.... "
    Eva, annuendo: "Si... ma allora era anche testarda, arrogante e un po' presuntuosa.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Un po'.....??"
    Eva, ridendo: "E va bene, molto presuntuosa.... Ero così presuntuosa da pensare di poter ritrovare Eleonora da sola.... e abbastanza pazza da poterci provare.... "
    Marco, accarezzandole i capelli: "Eva, se non te la senti..... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "No no.... anzi..... E' proprio arrivato il momento di ricordare.... l'ho già tenuto dentro anche per troppo tempo..... "
    Marco annuì e strinse a se Eva, mentre lei cercava di tornare ancora una volta su quella spiaggia, con il mare che che si muoveva lentamente sotto un leggero vento di maestrale e il sole che stava cominciando ad abbassarsi all'orizzonte....


    Flashback - Lungomare di Fiumicino, davanti alla villa sulla scogliera, 20 luglio 1996....


    Erano le otto e mezza del pomeriggio. La pineta era ancora affollata di bagnanti che stavano lentamente tornando a casa, e di gente che approfittava della serata non troppo calda per fare due passi negli splendidi percorsi tra gli alberi. Eva passò accanto a due bambini che si stavano rincorrendo e ai loro genitori che cercavano inutilmente di calmarli. Oltrepassò il viale principale che tagliava in due la pineta e si diresse a passo svelto sul piccolo pontile che passava sopra il canale di scolo e portava direttamente alla spiaggia. Si fermò un attimo prima di mettere i piedi sulla sabbia, sospirando. La spiaggia era praticamente deserta: tutti i bagnanti se ne erano già andati, lasciando soltanto qualche ombrellone chiuso e qualche sdraio ripiegata. Eva si avvicinò a passo svelto ad uno degli ombrelloni e sollevò la sdraio, tirando fuori dalla sabbia un sacchetto di plastica chiuso. Lo aprì e prese in mano un piccolo fucile a pallini di gomma, e una scatola chiusa con dentro un bel po' di sassolini. Ne prese una manciata e gli infilò dentro la canna del fucile, e poi si mise la scatola in tasca. Impugnò il fucile nero con tutte e due le mani, sospirando e socchiudendo gli occhi: "E dai Eva.... che ti prende....?? Prima eri così sicura.... e ora che fai, ti fai venire la tremarella....??? Non ti succederà niente.... E' solo una casa Eva.... solo una casa.... non può farti del male..... E se qualche spettro proverà a darti fastidio saprai te come sistemarlo.... !!!" Diede uno sguardo al fucile che teneva tra le mani: "Speriamo almeno che quest'arnese funzioni e che il rosso non mi abbia dato un'altra fregatura..... " Alzò lo sguardo, rivolgendolo alla scogliera che aveva davanti a se, e iniziò a camminare lentamente. Si avvicinò alla riva fin quasi a bagnarsi i piedi, senza mai distogliere lo sguardo dal suo obiettivo. Si fermò quando fu abbastanza vicina alla scogliera da poter sentire su di se gli spruzzi provocati dallo sbattere delle onde sugli scogli. Alzò lo sguardo verso la villa diroccata, rendendosi conto che vista da vicino era molto più grande di quanto avessi mai pensato. Per un attimo si sentì piccola piccola di fronte a quel mostro che sembrava la stesse aspettando con le fauci aperte.
    Scosse la testa, cercando di allontanare quelle idee assurde. E' una casa. Solo una casa. E le case non possono fare del male....
    Fece qualche passo in acqua, cercando il punto migliore sul quale salire e poi arrampicarsi. L'ingresso era dietro la villa, ma era completamente ricoperto dalla macchia e per arrivarci si sarebbe sicuramente strappata tutti i vestiti, e si sarebbe fatta scoprire. Salì su un piccolo sasso, poi si arrampicò su due scogli. Riuscì faticosamente ad arrampicarsi anche su un terzo, arrivando quasi a metà della scalata: prese il fucile e lo lanciò con tutte e due le mani sopra di lei, e poi si arrampicò con entrambe le mani sugli scogli che rimanevano ancora da scalare. Ricorse a tutta la forza che aveva per issarsi sull'ultimo scoglio e riuscì finalmente a salire sulla piattaforma sabbiosa che circondava la villa. Si sedette per qualche secondo, giusto il tempo di riprendere fiato, e poi si alzò in piedi dando uno sguardo alla villa. C'erano due terrazze, una al primo e l'altra al secondo piano, dalla quale si doveva riuscire a dominare praticamente tutta la costa. Davanti a lei, quello che sembrava un vecchio portone d'ingresso semidistrutto, con una grossa ascia che era conficcata proprio all'altezza dello squarcio più grande. Girò lentamente intorno alla villa, vedendo finestre con vetri rotti, quello che sembrava una specie di balcone sul tetto completamente fatiscente, e in terra accanto agli scogli lenze e mangimi lasciati a terra dai pochi pescatori che osavano sfidare la casa maledetta venendo a pescare proprio su quella scogliera. L'entrata dietro era completamente inaccessibile, ricoperta da sterpaglie e spine di ogni genere. Sospirando, Eva si avvicinò lentamente al grande portone d'ingresso davanti a lei. Cercò di dare uno sguardo all'interno, ma filtrava pochissima luce. Cercò inutilmente di aprirlo ma il portone non si spostava di un millimetro. Allora si aggrappò con tutte e due le mani ad uno dei buchi sulla porta e tirò indietro cercando di metterci più forza possibile. Le sembrò che si stesse muovendo qualcosa, ma ancora troppo poco.
    Eva, dando un calcio alla porta: "Maledizione..... !!!! Sono arrivata fin quassù e non mi fermerò certo davanti a una porta vecchia e arrugginita come te.... " Impugnò il fucile e cercò di allargare il buco nel portone. Dopo averne staccato qualche pezzo si infilò nel buco, stando attenta a non tagliarsi con le schegge di legno. Dopo tre tentativi riuscì finalmente a entrare, ricadendo sul pavimento sopra al suo fucile. Si alzò in piedi, cercando di mettere a fuoco l'ambiente interno. Rimase per qualche secondo senza fiato, sentendo che il suo cuore stava rapidamente accelerando i battiti. Era entrata in un ampio locale, che ricordava vagamente un ingresso con due stanze ai lati, solo che le mura che dividevano stanze e corridoio erano completamente crollate. Alla sua destra c'era quello che restava di un grosso tavolo di legno, completamente a pezzi. Sotto un mucchio di polvere e calcinacci un vecchio sofà del quale ancora si riusciva a intravedere il vecchio colore verde bottiglia. Due finestroni, parzialmente coperti da assi di legno, dai quali filtrava un po' di luce che contribuiva a dare a tutto l'ambiente un'atmosfera molto lugubre. Alle pareti, una serie di quadri impolverati e sbiaditi, ma che stavano ancora incredibilmente appesi là dentro. Davanti a lei, una scala di legno ancora in piedi che portava al piano di sopra.
    Eva, sospirando: "Ele..... ???!!! TRecciolina, ci sei.....??? Se ci sei fatti sentire per favore..... "
    Nessuna risposta. Stava per avvicinarsi alla scala quando sentì una specie di ululato, fortissimo, provenire dal piano di sopra e diffondersi in tutta la casa. Un tremito le percorse tutto il corpo, ma si sforzò di non piangere.
    Eva, urlando: "Se sperate di farmi paura vi sbagliate di grosso.... !!! Forza, fatevi vedere..... Non sapete proprio fare di meglio.....??" Un altro ululato, più forte, ma stavolta sembrava provenire da sotto di lei. Le sembrò di sollevarsi leggermente da terra. Trattenne il respiro per qualche secondo, senza riuscire a muovere un muscolo.
    Dopo qualche secondo di silenzio assoluto, Eva fece qualche passo dirigendosi verso le scale, ma quando stava per posare il piede sul primo gradino sentì di nuovo quel rumore, stavolta molto più forte: ebbe la nette impressione che il pavimento si stesse sgretolando sotto i suoi piedi. Cercò di salire sulla scala, ma in quel momento una voragine si aprì proprio sotto il suo piede. Cercò di aggrapparsi alla scala ma non fece in tempo, e cadde a peso morto nella voragine che si era aperta sul pavimento. Chiuse gli occhi gridando con tutta la voce che aveva in corpo, anche se era sicura che in un posto come quello, a quell'ora, nessuno l'avrebbe potuta sentire....

    Nel frattempo, dalla parte opposta della scogliera....


    Marco, scuotendo la testa: "Allora, si può sapere qual'è quest'idea.....???"
    Walter, gesticolando e arrampicandosi sugli scogli: "Guarda, è geniale.... Certe volte mi sorprendo di me stesso.... "
    Marco, arrampicandosi dietro di lui: "Io invece no.... Orma c'ho fatto l'abitudine.... Ora se non ti è di troppo disturbo, ti dispiacerebbe spiegarmi perchè abbiamo raccontato una balla colossale a zio Cesare per venire nell'unico posto di tutta la zona dove non entrerebbe nemmeno un cane.... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Quanto se vede che non c'hai fantasia..... "
    Marco: "E che me ne faccio....?? Ce l'hai te per tutti e due.... "
    Walter: "Ma scusa, quando il milanese saprà che abbiamo avuto il coraggio di affrontare il mostro più pericoloso della zona, abbasserà la cresta.... per non parlare delle dieci partite a calcio balilla che sarà lui a pagarci.... "
    Marco: "Io non so se sei più matto te.... oppure io che ti vengo sempre dietro.... Ma poi scusa, pure che ci riusciamo, come pensi di convincerlo....???"
    Walter montò sull'ultimo scoglio e tirò fuori di tasca una piccola macchinetta usa e getta: "Eh eh, guarda e impara.... uomo di poca fede.... Ora gli facciamo un bel servizio fotografico completo.... Gli faccio delle foto che se per caso le vedesse il direttore del Tg1..."
    Marco, saltando sulla piattaforma sabbiosa: ".... le invierebbe al manicomio più vicino..... "
    Walter, scattando qualche foto della villa: "Marcolì.... a te manca completamente il senso del morismo..... "
    Marco: "Infatti.... io c'ho quello del biondismo.... "
    Walter, dubbioso: "Che c'hai te...???"
    Marco, scuotendo la testa: "Niente niente, lasciamo perdere.... Allora..... da che parte si entra....??"
    Walter: "Ma che speri di trovare, un cartello con sopra scritto Entrance..... ???"
    Marco: "E che ne so..... Ci sei mai stato te....??"
    Walter: "No.... "
    Marco: " Lo vedi..... Guarda un po' là..... " Gli indicò il portone d'ingresso.
    Walter: "Che c'è...... ??"
    Marco: "Ma come che c'è Walter..... Il portone, lo vedi....??"
    Walter: "Eh lo vedo.... però è chiuso..... "
    Marco: "Se non si entra di li non si entra da nessuna parte..... l'ingresso dietro è bloccato dalla macchia..... "
    Walter: "Vabbè, diamoci un'occhiata.... "
    Marco, guardandolo negli occhi: "Beh, che aspetti......???"
    Walter, grattandosi la fronte: "Beh, sei te che l'hai visto per primo.... Lascio a te l'onore di fare il primo passo.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Vieni, cuor di leone...... E quest'ascia.....??"
    Walter, guardandola e passandoci sopra le dita: "Forse qualcuno che stava un po' ingrugnito co 'sta villa.... non è che c'abbia una gran reputazione.... "
    Marco, guardando il buco nella porta: "La porta non si apre, però possiamo passare da qui..... Senti, io non credo che sia una buona idea.... Questa casa è peggio del triangolo delle bermuda..... C'è gente che quà dentro ha perso intere cucciolate di cani... gli hanno visti entrare e non sono mai usciti.... "
    Walter: "Magari si sono trovati così bene che stanno ancora dentro..... Forse là dentro c'è una porta d'accesso per un'altra dimensione..... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Hai rivisto un'altra volta Stargate, vero.....??"
    Walter: "E dai, che aspettiamo...... "
    Marco, sospirando: "E va bene..... Ma vado prima io...... "
    Stava per infilarsi nel buco quando sentì un urlo fortissimo provenire da dentro, che lo fece quasi sobbalzare.
    "Aiuto...... Aiuto....... !!!! Sono qui...... Per favore, qualcuno mi aiuti..... !!!!!"
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "Oh mamma, l'hai sentito.....Quella è sicuramenente un'anima in pena.... E mò che si fà....???"
    Marco, dandogli una pacca sulla schiena: "E piantala con queste fesserie.... là dentro c'è qualcuno...... Dai, andiamo...... "
    Walter, guardando la porta: "Sei sicuro.....???"
    Marco, prendendolo per un braccio: "Beh, che c'è..... T'è già passato il coraggio......??? Andiamo, sbrigati..... "
    Walter: "Ma non sarebbe meglio andare a chiamare aiuto.....??"
    Marco: "Forse non c'è tempo.... C'è qualcuno che ha bisogno di aiuto ora..... Vuoi entrare o no....??"
    Walter: "E va bene, va bene..... Cavolo, tutte a noi capitano..... "
    Marco si fece strada attraverso lo squarcio, e poi aiutò Walter ad entrare. Rimasero per un attimo in piedi, nel silenzio.
    Marco: "Ehi..... C'è qualcuno.....???"
    Immediatamente sentì la risposta: "Si..... Si...... Sono quaggiù.....!!!"
    Marco: "Ma dove...... Non ti vediamo...... "
    "Nel pavimento..... c'è un buco nel pavimento..... proprio davanti alle scale.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Oh cavolo, è finita là dentro...... Vieni presto...... "
    Si avvicinarono alla voragine nel pavimento e vi si affacciarono sopra. Sotto di loro c'era un vuoto di oltre cinque metri, in fondo al quale si intravedevano sassi e scogli, raggiunti di tanto in tanto dall'acqua del mare che entrava e usciva attraverso le fenditure che c'erano nella scogliera esterna. Intorno alla voragine c'era soltanto terra umida simile alla fanghiglia che c'è sul fondo in riva al mare. Un'asse di legno era miracolosamente rimasta attaccata al resto del pavimento, ed Eva ci si era aggrappata con tutte e due le mani.
    Marco, sorpreso: "Oddio..... puffetta, che ci fai laggiù....?? Tutto bene.....???"
    Eva, alzando lo sguardo: "Come no... è una meraviglia quaggiù.... quasi quasi la prossima estate la passo qui..... "
    Marco, scuotendo la testa: "Sarebbe un'idea..... Senti, cerca di stare ferma.... non muoverti per nessuna ragione, o quell'asse potrebbe staccarsi dal resto del pavimento.... "
    Eva: "Va bene.... Ma fate presto per favore.... Non ce la faccio più.... le mani mi stanno cedendo..... "
    Marco: "No.... per amor di Dio, non mollare..... Veniamo a prenderti...... "
    Walter, gesticolando: "Più facile dirlo che farlo.... Guarda lì, saranno almeno due metri.... Come caspita ci arriviamo laggiù....???"
    Marco si guardo un attimo intorno e gli caddero gli occhi su una grossa trave di legno appoggiata accanto a loro, tutta ricoperta dai calcinacci.
    Marco: "Tieni duro puffetta.... Arriviamo...... Dai Walter, dammi una mano..... dobbiamo calarle questa trave.... "
    Walter: "Ma pesa un quintale, non ce la faremo mai..... "
    Marco, prendendolo per la maglietta: "Morirà se non ce la facciamo..... Dobbiamo farcela...... "
    Walter, annuendo: "Si, hai ragione..... "
    Presero da entrambi i lati la trave legno, spostandola a fatica dalla sua posizione. Poi la calarono lentamente dentro la voragine.
    Marco: "Ascoltami Eva...... "
    Eva, ansimando: "Si....... "
    Marco: "Ora caliamo questa trave nella buca.... Appena puoi tu afferrala con tutte e due le mani.... e montaci sopra..... Hai capito, ci devi montare sopra..... "
    Eva, dando uno sguardo al fondo della buca dove si intravedevano scogli appuntiti e qualcosa che somigliava molto vagamente a degli scheletri: "Va bene, ho capito, ci salgo sopra.... E poi.....??"
    Marco: "Ti arrampichi sulla trave ed esci dalla buca.... noi penseremo a reggerti...... "
    Eva, sospirando: "Non ce la farete mai..... "
    Marco: "Eva..... se non facciamo qualcosa quest'asse si staccherà dal pavimento entro trenta secondi.... Dobbiamo provarci adesso..... lo capisci....???"
    Eva: "Si..... va bene, proviamo...... "
    Marco e Walter iniziarono a calare la trave all'interno della buca. Le fecero scivolare sui bordi dello squarcio che si era aperto sul pavimento, cercando di non farsela sfuggire dalle mani.
    Walter: "Marco, a me pesa già adesso..... Figuriamoci con lei sopra.... "
    Marco: "Tranquillo..... ci montiamo sopra tutti e due, da questa parte.... dovrebbe bastare il peso di tutti e due a reggerla..... "
    Walter, con il fiatone: "Sei tu il genio..... Se non lo sai te...... "
    Continuarono a calare la trave fin quando Eva non gli disse di fermarsi.
    Marco: "Dai coraggio.... Aggrappati..... "
    Eva, allungando la mano verso la trave: "Non ci riesco.... "
    Marco: "Si che ci riesci..... Dai, non è difficile.... "
    Eva, abbassando di nuovo lo sguardo: "Ho paura Marco...... !!!"
    Marco: "Eva per favore.... non guardare giù aggrappati alla trave e tirati su.... Forza, non c'è molto tempo.... da un momento all'altro quell'asse si può spezzare.... "
    Sentirono un cigolio e l'asse al quale era aggrappata si scosse pericolosamente.
    Marco: "Eva..... Dai sbrigati..... !!!"
    Eva chiuse gli occhi, raccolse tutte le forze che le erano rimaste e saltò verso la trave, aggrappandola con tutte e due le mani. Marco e Walter spostarono tutto il peso del corpo sull'altra estremità, riuscendo a bloccarne la caduta.
    Marco, ansimando: "Dai Eva..... vieni su.... ti teniamo noi.... "
    Eva salì sulla trave ed iniziò a gattonarci sopra tenendo sempre gli occhi chiusi. Dopo tre passi la trave ballò pericolosamente.... Scese di qualche centimetro, ma alla fine riuscirono a tenerla incollata ai bordi della buca. Eva continuò ad andare avanti, singhiozzando e con il viso solcato dalle lacrime.
    Marco, iniziando a intravedere la sua testa: "Non piangere Eva.... ci sei quasi..... Un ultimo sforzo, dai..... "
    Eva sospirò e fece ancora qualche passo, sbucando finalmente dalla voragine aperta nel pavimento.
    Marco, sorridendo: "Bravissima.... Ora devi soltanto scendere..... "
    Eva, piangendo: "Vienimi a prendere..... "
    Marco: "Non posso..... Se lascio la trave cadrai un'altra volta nella buca.... Walter non ce la fa a tenerti da solo..... Dai, che non è difficile.... Salta sul pavimento..... "
    Eva: "E se non regge....?? Se si apre un'altra buca.....???"
    Marco: "Non succederà Eva.... stai tranquilla..... Avanti, metti un piede sul pavimento..... poi una mano e dopo tutto il resto.... "
    Eva singhiozzò un paio di volte, poi alzò lentamente un piede e lo posò sul pavimento. Si protrasse in avanti con tutte e due le mani, scendendo lentamente dalla trave.
    Marco: "Brava..... Dai che ci sei..... "
    Walter, voltandosi verso di lei: "Dai Eva..... !!!"
    Eva socchiuse di nuovo gli occhi e saltò ricadendo a peso morto sul pavimento, urlando e singhiozzando.
    Marco e Walter tirarono un sospiro di sollievo e lasciarono andare la trave, che in un attimo fu inghiottita dalla voragine nel pavimento. Marco si precipitò su Eva che alzò lo sguardo e si fiondò su di lui, senza riuscire a smettere di piangere.
    Marco, abbracciandola forte: "Dai su..... non piangere.... E' finita.... è finita..... Non c'è più niente di cui aver paura.... "
    Walter si avvicinò alla voragine e gettò uno sguardo sul fondo, mettendosi una mano nei capelli.
    Walter: "Altro che viaggi nell'iperspazio.... 'ste povere bestie di strada n'hanno fatta poca.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Cosa.... ???"
    Walter, indicando la buca: "Guarda qua..... E' pieno di scheletri e ossa sparse su tutto il fondo...... Scommetto quello che vuoi che qui c'è la tomba di parecchi Fido.... "
    Marco: "Hai trovato i tuoi spettri Walter.... "
    Walter: "Non so te ma io ne ho avuto abbastanza di questo posto..... e poi non vorrei andare ad ingrossare la famiglia Addams in fondo a 'sto burrone.... Se s'è aperta una buca lì può aprirsi su tutto il pavimento..... "
    Marco, annuendo: "Vieni Eva, dobbiamo andare.... "
    Riuscì a sollevarla ed uscirono tutti e tre da dove erano entrati. Si gettarono sulla sabbia e rimasero per qualche minuto fermi, senza parlare e cercando di riprendere fiato.
    Marco, voltandosi verso Eva e mettendole una mano sulla spalla: "Tutto bene..... ??"
    Eva, annuendo lentamente e prendendogli la mano: "Si..... Grazie..... Grazie ragazzi..... Senza di voi sarei già morta..... Ma come avete fatto a sentirmi dalla spiaggia....???"
    Marco: "Non eravamo sulla spiaggia.... Eravamo qui pure noi.... "
    Eva, dubbiosa: "E che cercavate in un posto come questo....???"
    Marco: "Potrei farti la stessa domanda.... "
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Volevo trovare Trecciolina..... Pensavo che questo mostro l'avesse ingoiata.... "
    Walter, scuotendo la testa: "Pare di no.... per fortuna...... "
    Marco: "Già..... fosse caduta in una di quelle voragini si potrebbe fare ben poco per lei..... "
    Walter: "Aspetta un po'..... Ma non è che hai preso il mio fucile a gommini per entrare in questa catapecchia..... ???"
    Eva, annuendo: "Ho paura di si..... "
    Walter: "Eccolo là.... Mi toccherà fare gli occhi dolci a mamma perchè me ne compri un altro..... "
    Marco, ridendo: "Stai fresco..... "
    Walter, rivolgendosi a Eva: "Lo sai che ti dico....??"
    Eva: "Cosa.....??"
    Walter: "La prossima volta che ti prende la voglia di fare Ghost Busters ti ammollo la fionda da pesca di papà.... "
    Marco: "E poi come fà Ezio a lanciare il mangime ai pesci.....??"
    Walter, scrollando le spalle: "Ai pesci..... L'ultima volta ha sbagliato parte e ha preso in pieno il pescatore che stava dietro a lui.... ha dovuto corre fino a Roma Est per levarselo de torno..... "
    Eva e Marco si guardarono un attimo e poi scoppiarono a ridere insieme a Walter, mentre il sole ormai stava quasi per sparire all'orizzonte sul mare....

    Quattro giorni dopo......


    Marco e Walter stavano giocando a biliardino nel bari della pineta. Eva arrivò dalla strada, avvicinandosi a passo svelto e rimanendo per un attimo a guardarli.
    Eva: "Ciao..... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Ehi Eva.... Sei arrivata giusto in tempo.... Vieni, che insieme gli diamo una bella lezione a questo qui..."
    Walter: "Oh, mica vorrete giocare due contro uno....??? Complimenti, bella lealtà..... Vatti a fidà degli amici.... "
    Eva, sorridendo: "Magari..... Sono venuta a salutarvi.... "
    Marco, lasciando il biliardino e avvicinandosi a lei: "Come a salutarci..... Dove vai.....??"
    Eva: "Torno a casa.... a Milano..... Per noi le vacanze sono finite..... "
    Marco, annuendo: "Ah già.... quasi dimenticavo..... Ma credevo dovessi partire domani....."
    Eva: "Si, ma i genitori di Andrea devono tornare a Milano per lavoro.... dobbiamo partire con un giorno d'anticipo.... "
    Marco: "Ah, ho capito.... Senti.... Io..... vorrei darti una cosa.... "
    Eva, sorridendo: "Una cosa per me.....?? E che cos'è.....???"
    Marco: "Niente di che.... l'altro giorno ho aperto un uovo kinder e ci ho trovato questo..... " Tirò fuori di tasca un anellino di plastica bianco.
    Marco: "E' solo un pezzetino di plastica.... però è carino..... e poi io non è che sia molto esperto di regali da fare alle ragazze.... In realtà tu sei la prima con la quale ho fatto..... "
    Eva: ".... amicizia....??"
    Marco: "Si, amicizia.... anche se non è cominciata proprio con il piede giusto...... "
    Eva, sorridendo: "Se non fosse stato per te io a quest'ora sarei in fondo a quella buca.... non credo di poter fare qualcosa per ringraziarti nel modo giusto.... "
    Marco, prendendole la mano e infilandole l'anellino al dito: "Beh.... sicuramente da qui in capo a qyalche anno ti regaleranno tanti anelli che non saprai che fartene.... proprio come mia madre...... Però con questo ti ricorderai di me..... "
    Eva arrossì un pochino e abbassò lo sguardo: "Aspetta...... credo di averlo sempre in tasca..... "
    Marco: "Cosa....??"
    Eva, tirando fuori di tasca un anello di metallo: "L'ho trovato l'altro giorno passeggiando sulla spiaggia..... E' solo un pezzetto di metallo.... Però almeno ti ricorderai anche tu di me..... "
    Eva glielo infilò al dito, e risero entrambi quando videro che era abbastanza grande che poteva entrare anche in due dei suoi diti.
    Marco: "Eh eh.... non ti preoccupare.... Da qui in avanti dovrò crescere parecchio.... Tra qualche anno me lo potrò infilare anch'io..."
    Eva, sorridendo: "Beh allora.... io vado..... Sennò finisce che mi lasciano qui..... "
    Marco, sorridendo: "Beh, a me non è che dispiacerebbe molto...... "
    Eva sorrise scuotendo la testa, poi si avvicinò a lui e gli stampò un bacetto sulla guancia: "Ciao..... "
    Marco: "Ciao puffetta..... "
    Eva lo salutò con la mano e poi si allontanò a passo svelto, mentre Marco rimase per un attimo in piedi, senza parlare, guardando l'anello che gli aveva infilato al dito.
    Walter, avvicinandosi a lui: "Peccato.... Sta a Milano.... chissà se la rivedremo..... Era proprio una forza.... "
    Marco, sorridendo e voltandosi verso di lui: "Io sono sicuro che la rivedremo.... Prima o poi..... "
    Walter, dubbioso: "Boh, se lo dici te.... Vieni, che dobbiamo ancora fa lo spareggio.... "
    Tornò al tavolo del biliardino, mentre Marco rimase per qualche secondo a guardare davanti a se, prima di seguire di nuovo Walter....


    Marco ed Eva rimasero in silenzio, per qualche secondo, rivolgendo entrambi lo sguardo agli anelli che portavano alle mani.
    Eva, sorridendo: "Non è possibile..... Come ho fatto a dimenticarmi di tutto.....??"
    Marco, abbracciandola: "Magari quello che ricordavi ti faceva paura.... e allora hai deciso di dimenticarlo.... "
    Eva: "Pensa che io ero sicura di aver trovato quest'anello in un ovetto della kinder quando ero piccola.... E invece me lo avevi regalato tu.... "
    Marco, sorridendo: "Io ricordavo tutto.... Ma onestamente.... non ti ho mai riconosciuta.... E' impressionante come sei cambiata.... Chissà, forse sarà anche per il taglio di capelli.... allora gli portavi a caschetto.... "
    Eva, ridendo: "Oddio.... praticamente un mostro..... Guarda che roba..... "
    Marco, accarezzandole i capelli e baciandola sulla guancia: "Ma se eri la bambina più carina della spiaggia... Quello scemo di Walter iniziò a provarci pure allora.... Te lo ricordi questo....??"
    Eva, annuendo: "Si, ora si..... Ecco, lui è l'unico a non essere cambiato troppo..... "
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Ma da quant'è che sono innamorato di te.....???"
    Eva, ridendo e avvicinandosi a lui: "Più o meno da quanto lo sono io di te.... "
    Marco: "Abbiamo vissuto per quindici anni ognuno con gli anelli dell'altro alle dita..... E' incredibile.... Forse è per quello che sono rimasto senza parole quando ti ho vista ricomparire a quella porta.... "
    Eva: "Quando.....??"
    Marco: "Quattro anni fa.... Quando vi siete trasferite da Milano.... Era come se ti conoscessi da sempre..... Certo, non credevo fino a questo punto.... "
    Eva, passandogli una mano tra i capelli: "Hai cominciato molto tempo fà ad essere la persona più importante della mia vita.... senza di te l'avrei persa da un pezzo.... "
    Marco, sorridendo: "Non so quanto avrei pagato per vederti entrare in quella casa con in mano un fucili a gommini..... "
    Eva, dandogli una pacca sulla spalla: "Ehi.... guarda che devi ancora rispondere alla mia domanda....."
    Marco, dubbioso: "Che domanda....??"
    Eva: "Che diavolo ci facevate tu e Walter su quella scogliera......???"
    Marco, ridendo: "Stavamo facendo a gara con Andrea a chi era più coraggioso.... Il vincitore avrebbe pagato a tutti gli altri dieci partite a biliardino.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Ah ecco, quindi se sono ancora viva devo ringraziare la vostra passione per il biliardino.... "
    Marco, annuendo: "Principalmente si...... per non parlare del mio grande spirito d'iniziativa.... "
    Eva, spintonandolo e ridendo: "Sei sempre il solito sorcio.... "
    Marco, facendole il solletico: "Senti chi parla..... lo spaventapasseri più spaventoso che esista in tutto l'universo.... "
    Eva, sorridendo: "Ma come ti venne quell'idea per tirarmi fuori da lì... a me non sarebbe mai venuta... "
    Marco: "Beh, io stavo cercando un modo per salvarti.... ma se quella trave non ci fosse stata, e per salvarti fossi dovuto scendere fino in fondo a quella voragine.... io l'avrei fatto, anche allora..... Perchè allora come adesso io sentivo che tu per me eri importante.... la cosa più importante per me.... "
    Eva gli sorrise e lo baciò dolcemente sulle labbra. Marco si staccò leggermente e prese in mano il lettore cd con le cuffie che era appoggiato sul tavolino.
    Marco: "Avrei voluto suonartela.... ma vista l'ora non mi sembra la soluzione più indicata.... "
    Eva: "Che cos'è....??"
    Marco: "E' la canzone che tu mi hai fatto scrivere.... e che senza di te non sarei mai riuscito a finire..... "
    Eva sorrise, si mise le cuffie alle orecchie e avviò il cd che stava nel lettore, ascoltandolo in silenzio:


    Guarda me che sono qui....
    la mia vita i sogni miei
    oltre la realtà.....
    Lascia che.... il vento porti
    poi verso di te.....
    quello che ho.....

    Tu che sei sempre qui con me.....
    non ti vedo ma ci sei
    ora e sempre tu....
    Non lassù, ma in ogni cosa
    che io vedrò.... tu ci sarai....
    E io penso e ripenso a te....
    le parole che dici a me....
    le sentirò......

    Per sempre.....
    Per sempre.... ti ascolterò.....
    Per sempre......
    Per sempre..... tu con me sarai......

    Io ti chiamo e tu ci sei....
    Ti penso e poi ti vedo qui...
    ti sento insiema me....
    E tu, mi segui sempre ad
    ogni passo mio.....
    Che io farò.....
    E io penso e ripenso a te.....
    le parole che dici a me....
    le sentirò.....

    Per sempre..... per sempre.....
    ti sentirò.....
    Per sempre..... per sempre.....

    E tutto adesso qui, ricorda te con me.....
    la tua mano sempre io sentirò....
    Quando uscirò di qui.... e la mia vita andrò a scoprire tu....
    tu ci sarai.....
    Perchè tu sei sempre tu....
    fuori dal tempo e dalla vita.....
    non mi lascerai mai....

    Per sempre.....
    Per sempre.... ti ascolterò.....
    Per sempre......
    Eva posò il lettore sul tavolino, incrociando lo sguardo di Marco e sorridendogli dolcemente: "Marco..... Io sono senza parole.... questa canzone è straordinaria..... "
    Marco, sorridendo: "LO so..... è straordinaria..... proprio come te...... L'hai scritta praticamente tu, l'altro giorno mentre eravamo in camera... Senza di te non sarei mai riuscito a trovare quelle parole.... "
    Eva, avvicinandosi a lui: "Senti.... tu quindici anni avevi capito che saremmo stati legati per sempre.... e lo hai fatto capire anche a me.... Quand'è che lo faremo capire anche a tutti gli altri.... "
    Marco: "Vuoi dire davanti a un altare... con tanta gente che stà intorno e che ci guarda con gli occhi lucidi....??"
    Eva, sorridendo: "Esatto..... "
    Marco, avvicinandosi e abbracciandola: "Che dici, ce la facciamo ad aspettare due settimane......??"
    Eva ci pensò un attimo, e poi annuì sorridendo: "Va bene Cesaroni.... ma non un minuto di più..... Non fare scherzi.... "
    Marco, ridendo: "Tranquilla.... sarò puntuale..... "
    Eva, accostando le labbra contro le sue: "Lo credo bene..... "
    Sorrisero entrambi, baciandosi dolcemente sulle labbra e stendendosi l'uno sopra l'altra sul divano.

    ..... papiro finito, con l'ennesimo capitolo cortissimo da 8 pagine.... :106: :106: :106: :17: ..... nel prossimo episodio, come avrete intuito, Marco ed Eva si sposano.... :wub: :wub: :111: :111: .... Alla prossima :253: :253: :253:



     
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  13. delia_73
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    CITAZIONE (jameskirk88 @ 7/11/2009, 22:43)
    CITAZIONE (marek @ 7/11/2009, 17:16)
    lo vogliamo sapere tutti.

    Ecco dunque l'ultima parte dell'episodio "L'amico d'infanzia", nella quale scopriamo finalmente il motivo per il quale Eva non ricorda praticamente niente di quella famosa estate del 1996.... e nella quale "sentiremo" anche la canzone di Marco per la mamma..... :111: :111: :111: .... Buona lettura a tutti!! :100: :100: :100:


    Casa Cesaroni, 28 novembre, ore 3.00


    Marco scese lentamente le scale stropicciandosi gli occhi ed entrò in cucina, prendendosi un bicchiere d'acqua. Rimase per qualche secondo in silenzio con lo sguardo abbassato, poi scosse la testa e fece per uscire, ma si accorse che la luce in soggiorno era accesa. Si avvicinò e vide una tazza fumante sul tavolo, e Eva seduta sul divano con le braccia incrociate.
    Marco: "Ehi..... Non dirmi che è già l'alba e che quella dannata sveglia che abbiamo in camera si è fermata un'altra volta..... "
    Eva alzò lo sguardo, sorridendo e scuotendo la testa: "No no, tranquillo.... La sveglia funziona benissimo..... "
    Marco, avvicinandosi a lei: "Mica tanto.... l'altro giorno mi sono svegliato alle nove e mezza e mi ha fatto fare tardissimo allo studio di registrazione.... se non mi svegliava Marta saltandosi addosso sul letto stavo ancora a dormire.... "
    Eva scosse la testa, ridendo e passandosi una mano tra i capelli.
    Marco, sorridendo: "Oh, finalmente ci sono riuscito..... "
    Eva, guardandolo negli occhi: "A far cosa.....??"
    Marco: "A farti sorridere..... Non te l'ho visto fare in tutta la serata..... "
    Eva, sospirando: "Anche volendo, sarebbe stato difficile..... "
    Marco, annuendo e distendendosi sul divano: "Non riesci a dormire.....?"
    Eva, scuotendo la testa: "Non riuscivo a chiudere occhio.... mi sono fatta una tazza di camomilla sperando che mi aiutasse a prendere sonno.... ma a quanto pare dovrò rassegnarmi a passare tutta la notte in bianco.... "
    Marco, sorridendo: "Neanch'io ho dormito troppo bene..... Non è facile dimenticare il volto di quella ragazza..... e quella storia..... "
    Eva, voltandosi verso di lui: "Non è la storia che mi impressiona.... In questi mesi ho seguito tante tragedie..... ho raccontato decine di storie terribili.... ma come si fa a convivere con la certezza che una di queste storie fosse tanto vicina a noi che quasi potevamo toccarla.... e che nessuno si è mai accorto di niente..... la povera Manuela ha passato anni accanto a una persona, ha imparato prima a rispettarlo, poi a volergli bene, e poi ad amarlo.... due mesi fa lo ha sposato.... e poi ha scoperto che la persona alla quale aveva concesso tutta la sua vita era un mostro, che per anni ha vissuto la sua vita facendo finta che tutto quello che era successo in quell'estate maledetta non fosse mai avvenuto.... ha strappato di dosso la vita a una bambina di sette anni.... non l'ha uccisa, ma è come se lo avesse fatto.... anzi, forse ha fatto perfino di peggio.... e avrebbe ottenuto quello che voleva non fosse stato per Andrea.... "
    Marco, annuendo: "Beh, mi ero sbagliato su di lui.... certo, nascondeva qualcosa.... ma in tutto quello che è successo lui aveva pochissima colpa.... e quella poca che aveva l'ha riscattata tutta salvandole la vita.... non credo che io avrei avuto il coraggio di fare quello che ha fatto lui, soprattutto quattordici anni fà..... "
    Eva: "E pensa che quell'estate.... su quella stessa spiaggia, c'ero anch'io..... "
    Marco, guardandola sorpreso: "Tu.....??"
    Eva, sorridendo: "Si, c'ero anch'io.... I signori Torresi mi avevano portata in vacanza insieme a loro, perchè mamma e papà erano impegnati a Milano e non potevano allontanarsi dalla città neanche per due giorni.... Allora i Torresi furono così' gentili da offrirsi di portarmi al mare insieme a loro.... e avevano affittato una casa a non più di mezzo chilometro dalla villetta dei De Vincenzi, a Fiumicino.... ho passato tre settimane in vacanza da quelle parti, proprio nell'estate del 1996.... e fino a poche ore fà, non ricordavo assolutamente niente..... "
    Marco, dubbioso: "Niente....?? E' impossibile.... insomma, di quello che succede quando abbiamo sette anni dovremmo mantenere un ricordo abbastanza chiaro.... "
    Eva, annuendo: "Infatti..... E' strano, molto strano..... eppure è così..... Chissà, forse il ricordo di quello che era successo ad Eleonora mi ha turbata più di quanto non credessi possibile..... "
    Marco: "La bambina sulla scogliera..... ricordavo benissimo quella storia.... i telegiornali ne parlarono per settimane.... la bambina inghiottita e poi restituita dalla casa maledetta.... "
    Eva: "Anche tu sapevi della casa maledetta.... la villetta diroccata sulla scogliera.....??"
    Marco, sorridendo: "Eh eh.... ogni bambino sopra i tre anni sapeva che quella villetta a picco sul mare, che spesso durante le mareggiate veniva sommersa per metà, era completamente infestata dai fantasmi.... Ci divertivamo da matti ad andare a fare il bagno nelle vicinanze della scogliera, e a guardare se da una delle finestre facesse capolino lo spettro del vecchio padrone di casa o magari quello di sua moglie.... però, per quanto fossimo curiosi, nessuno di noi aveva mai il coraggio di entrare là dentro.... "
    Eva: "E l'avete mai fatto.....??"
    Marco: "Cosa.....?"
    Eva: "Siete mai entrati dentro la casa diroccata......??"
    Marco, sospirando: "Si.... una volta si....... "
    Eva, sorridendo: "Ma dai..... non ti facevo così cuor di leone, Cesaroni..... "
    Marco, dandole una pacca sulla spalla: "E non sai quanto ti sbagli..... "
    Eva, incrociando le braccia: "Beh, ora non puoi tirarti indietro.... devi raccontarmi tutto.... per filo e per segno.... "
    Marco, sorridendo: "Non sono sicuro di poterlo fare.... "
    Eva, dubbiosa: "Perchè.....??"
    Marco: "Perchè giurai sul mio onore ad una persona che non avrei raccontato quello che era successo in quella casa non prima che fossero passati vent'anni... e per ora ne sono passati soltanto quindici..... "
    Eva, ridendo: "Ah bene.... Quindi dovremo riprendere questa conversazione il 28 novembre del 2015...... "
    Marco, annuendo: "Proprio così'..... A proposito..... Manuela aveva detto di aver trovato una prova schiacciante che confermava tutto il suo racconto.... di che si trattava.....?"
    Eva, sorridendo: "Quando si mette in testa una cosa non c'è nessuno che la possa dissuadere dal farla.... "
    Marco: "Si.... mi ricorda qualcuno..... "
    Eva: "Dopo i lavori che hanno fatto in quel tratto di spiaggia nel 2001 gran parte della vecchia pineta e della vecchia macchia sono scomparse, anche perchè ormai il mare ogni inverno che passava arrivava sempre più in dentro, e aveva praticamente seccato tutto, pini e sottobosco. Sapendo quello che stava cercando non le è stato difficile trovare quelle antiche rovine medioevali... nella cisterna c'erano ancora frammenti di tessuto, tracce di sangue..... e brandelli di una camicia da uomo..... ha fatto analizzare tutto, e hanno scoperto che il sangue era di Eleonora, così come gran parte dei frammenti di tessuto.... sicuramente facevano parte del vestito che aveva addosso.... e quei brandelli di camicia erano sicuramente di Giacomo.... prove schiaccianti..... E poi ora che anche Andrea si è deciso a parlare ed Eleonora è in via di guarigione, non avranno difficoltà a dare a quel bastardo quello che si merita.... un po' in ritardo magari.... ma è molto meglio tardi che mai..... "
    Marco, annuendo: "Certo..... Spero solo che Manuela riesca a superare questo colpo.... "
    Eva, sorridendo: "Manu è forte, non è facile metterla al tappeto.... Certo ne dovrà passare di tempo prima che possa tornare a fidarsi di un uomo..... ma sono sicura che col tempo le passerà... " Rimase per qualche secondo a guardarlo, sorridendo.
    Marco: "Che c'è.....? Qualcosa non va....??"
    Eva: "No no, niente.... Stavo solo cercando di immaginarti con quindici anni di meno.... "
    Marco, ridendo: "Una bella impresa, te l'assicuro..... Col passare degli anni ho cambiato completamente fisionomia... Dovrei avere ancora delle foto da qualche parte di quando andavo al mare da piccolo..... le vuoi vedere.....??"
    Eva, sorridendo: "Ma dai..... e non me le hai mai fatte vedere.....???"
    Marco, scrollando le spalle: "Non ce ne è mai stata l'occasione.... ma questa mi sembra quella giusta..... "
    Eva: "Direi proprio di si.... "
    Marco, alzandosi dal divano: "Aspetta un attimo.... torno subito..... "
    Salì a passo svelto le scale, mentre Eva finì di bere la sua camomilla e poi posò di nuovo la tazza sul tavolino.
    Qualche minuto dopo Marco riapparve in soggiorno con in mano un grosso album bianco. Si mise a sedere accanto a Eva e la guardò sorridendo: "E sei pregata di non metterti a ridere.... Da piccolo ero piuttosto buffo da vedere... "
    Eva, ridendo: "Ma dai, smettila.... Sono sicura che eri un bambino bellissimo..... "
    Marco, posando l'album sul tavolino e cominciando a sfogliarlo: "Aspetta e vedrai.... Ecco, guarda... Questo l'abbiama scattata davanti a casa, insieme a mamma..... poco prima di andare al mare.... "
    Eva si avvicinò alla foto, che ritraeva Marta seduta sull'erba in giardino che teneva tra le braccia un bambino, piuttosto piccolo con i capelli neri e una paletta per la sabbia in mano. Sotto di loro, un bambino più piccolo che sembrava stesse prendendo una manciata di ebra in mano.
    Eva, sorridendo: "Oddio che carina.... "
    Marco, annuendo: "A parte la testa in formato extralarge.... Guarda che roba, a momenti prendevo tutto lo spazio della foto..... "
    Eva, ridendo e dandogli una pacca sulla spalla: "Non è vero, eri carinissimo..... Ma quel bambino che sta gattonando sull'erba chi è....??"
    Marco, sorridendo: "E chi vuoi che sia....?? Uno che si stava preparando a combinarne un'altra delle sue.... Guarda, c'aveva già una manciata d'erba e di terra in mano.... Si stava preparando a lanciarmela addosso..... "
    Eva, ridendo: "Rudy.....???"
    Marco: "L'unico e il solo..... per fortuna...... "
    Eva: "Quanto è vecchia questa foto......?"
    Marco: "E' del '96..... proprio di quell'estate..... "
    Eva diede un altro sguardo alla fotografia, aggrottando la fronte. Prese in mano l'album sfilando lentamente la foto e mettendola il più possibile sotto la luce, osservandola con molta attenzione.
    Marco, dubbioso: "Che stai guardando.....?"
    Eva, osservando la foto: "Niente niente.... E' solo che.... Questa foto me ne ha fatte ricordare un'altra.... sono quasi sicura di averti visto in un'altra foto, ma ora come ora non riesco a ricordare quale.... "
    Marco: "Forse ti sarà capitato di vederne qualcuna per sbaglio in camera mia..... "
    Eva, alzando lo sguardo sorpresa: "La foto di Manuela..... "
    Marco: "Come....??"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Ma si, ne sono sicura.... La foto che ho trovato ieri a casa di Manuela... quella dove c'era scritto l'indirizzo di Fiumicino.... Gliel'aveva data la mamma di Eleonora quando si era incontrata con lei, e gli aveva raccontato tutta quella storia.... aveva preso quella foto e le aveva scritto dietro l'indirizzo di casa.... C'erano due bambini sulla spiaggia, e sullo sfondo quella casa diroccata.... Sono sicurissima che uno di quei bambini eri proprio tu.... "
    Marco, sorpreso: "Io.....?? Ma sei sicura.....??"
    Eva, annuendo: "Si, te l'ho detto..... Non ci sono dubbi, eri te.... E stavi giocando nella sabbia con un altro bambino, biondo...... Andrea..... "
    Marco, sgranando gli occhi: "Andrea..... Il tuo amico d'infanzia......???"
    Eva: "Si...... Casco biondo, te lo ricordi.....??"
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Beh certo.... è possibile..... Io la conoscevo Eleonora..... ricordavo di aver conosciuto un bambino con i capelli biondi.... ma fu solo per poco tempo, non era nel nostro gruppo di amici..... "
    Eva rimise la foto nell'album e poi continuò a sfogliarlo, lentamente.
    Eva: "Ci sono delle foto in cui siete al mare.....??"
    Marco: "Certo.... dovrebbero essere un po' più in là.... "
    Sfogliò diverse di pagine, nelle quali c'erano foto di Marco che giocava in acqua e sulla spiaggia con Giulio, con Marta, e con altri bambini che non conosceva. In una era insieme ad un bambino con i capelli rossi tutti scarmigliati, su uno scoglio.
    Eva, indicandola: "Walter..... Giusto.....???"
    Marco, annuendo: "Si, Walter..... lo hai riconosciuto subito..... "
    Eva annuì distrattamente e continuò a sfogliare le pagine, finchè si fermò trovando una foto molto più grande delle altre. Era stata scattata in pineta, non troppo lontano dal mare che si vedeva bene sullo sfondo. Due bambini comparivano in primo piano, in piedi su quella sembrava una panchina di legno. C'era Marco, in magliettina e pantaloncini corti, con i capelli ancora visibilmente umidi. Stava abbracciando qualcuno. Una bambina, con i capelli a caschetto, gli occhi verdi e un'espressione vispa e sveglia come poche. Eva sospirò, lentamente, e poi posò l'album sul tavolino. Sentì nelle orecchie il rumore dell'acqua che si infrangeva sulla sabbia.... no, si infrangeva su qualcosa di più duro, più pesante.... probabilmente scogli. Sentì il cuore che le batteva all'impazzata nel petto, il respiro sempre più affannoso, il sudore che le bagnava le mani.
    E le grida. Grida fortissime, disperate, che le rimbombavano nella testa. Grida d'aiuto. Si alzò dal divano, passandosi una mano sulla fronte madida di sudore. Marco si avvicinò a lei, preoccupato, tenendola per le spalle.
    Marco: "Eva..... Che succede, ti senti male.....???"
    Eva annuì e poi si rannicchiò contro di lui, respirando affannosamente.
    Marco, stringendola forte: "Eva, mi sta spaventando.... Sei diventata pallida..... Vieni, ti porto subito all'ospedale..... "
    Eva lo trattenne, appoggiando la testa contro di lui e cercando di calmare i battiti del suo cuore. Pian piano tornò a respirare lentamente, e si strinse forte contro di lui.
    Marco: "Eva...... Che succede......???"
    Eva, traendo un paio di respiri profondi e alzando lo sguardo verso di lui: "Proprio come allora....... "
    Marco, sorpreso: "Come.....???"
    Eva, guardandolo negli occhi: "Io che mi stringo a te per ricominciare a respirare.... con il cuore in gola..... Tu che mi tieni tra le braccia per farmi passare la paura.... e poi mi accompagni fuori..... "
    Marco spalancò gli occhi e rimase un attimo a bocca aperta, guardando quella foto appoggiata sul tavolino, e po rivolgendo di nuovo lo sguardo su di lei.
    Marco, scuotendo la testa: "No..... non è possibile, non può essere...... "
    Eva, sospirando: "Invece credo proprio di si..... Non c'è più bisogno che tu rompa quella promessa..... Ora posso anche raccontartelo io.... forse è quello che stavo aspettando di fare da quindici anni.... parlarne con qualcuno..... E tu sei la persona migliore che mi potesse capitare.... "
    Marco, accompagnandola a sedere sul divano: "Lo spaventapasseri.....???"
    Eva, sorridendo verso di lui: "E il sorcio corridore.... A pensarci bene non sei cambiato troppo..... A parte le proporzioni della testa....."
    Marco, dandole una pacca sulla spalla: "Neanche tu sei cambiato molto.... Sei sempre insopportabile come allora.... "
    Eva, annuendo: "Si... ma allora era anche testarda, arrogante e un po' presuntuosa.... "
    Marco, guardandola negli occhi: "Un po'.....??"
    Eva, ridendo: "E va bene, molto presuntuosa.... Ero così presuntuosa da pensare di poter ritrovare Eleonora da sola.... e abbastanza pazza da poterci provare.... "
    Marco, accarezzandole i capelli: "Eva, se non te la senti..... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "No no.... anzi..... E' proprio arrivato il momento di ricordare.... l'ho già tenuto dentro anche per troppo tempo..... "
    Marco annuì e strinse a se Eva, mentre lei cercava di tornare ancora una volta su quella spiaggia, con il mare che che si muoveva lentamente sotto un leggero vento di maestrale e il sole che stava cominciando ad abbassarsi all'orizzonte....


    Flashback - Lungomare di Fiumicino, davanti alla villa sulla scogliera, 20 luglio 1996....


    Erano le otto e mezza del pomeriggio. La pineta era ancora affollata di bagnanti che stavano lentamente tornando a casa, e di gente che approfittava della serata non troppo calda per fare due passi negli splendidi percorsi tra gli alberi. Eva passò accanto a due bambini che si stavano rincorrendo e ai loro genitori che cercavano inutilmente di calmarli. Oltrepassò il viale principale che tagliava in due la pineta e si diresse a passo svelto sul piccolo pontile che passava sopra il canale di scolo e portava direttamente alla spiaggia. Si fermò un attimo prima di mettere i piedi sulla sabbia, sospirando. La spiaggia era praticamente deserta: tutti i bagnanti se ne erano già andati, lasciando soltanto qualche ombrellone chiuso e qualche sdraio ripiegata. Eva si avvicinò a passo svelto ad uno degli ombrelloni e sollevò la sdraio, tirando fuori dalla sabbia un sacchetto di plastica chiuso. Lo aprì e prese in mano un piccolo fucile a pallini di gomma, e una scatola chiusa con dentro un bel po' di sassolini. Ne prese una manciata e gli infilò dentro la canna del fucile, e poi si mise la scatola in tasca. Impugnò il fucile nero con tutte e due le mani, sospirando e socchiudendo gli occhi: "E dai Eva.... che ti prende....?? Prima eri così sicura.... e ora che fai, ti fai venire la tremarella....??? Non ti succederà niente.... E' solo una casa Eva.... solo una casa.... non può farti del male..... E se qualche spettro proverà a darti fastidio saprai te come sistemarlo.... !!!" Diede uno sguardo al fucile che teneva tra le mani: "Speriamo almeno che quest'arnese funzioni e che il rosso non mi abbia dato un'altra fregatura..... " Alzò lo sguardo, rivolgendolo alla scogliera che aveva davanti a se, e iniziò a camminare lentamente. Si avvicinò alla riva fin quasi a bagnarsi i piedi, senza mai distogliere lo sguardo dal suo obiettivo. Si fermò quando fu abbastanza vicina alla scogliera da poter sentire su di se gli spruzzi provocati dallo sbattere delle onde sugli scogli. Alzò lo sguardo verso la villa diroccata, rendendosi conto che vista da vicino era molto più grande di quanto avessi mai pensato. Per un attimo si sentì piccola piccola di fronte a quel mostro che sembrava la stesse aspettando con le fauci aperte.
    Scosse la testa, cercando di allontanare quelle idee assurde. E' una casa. Solo una casa. E le case non possono fare del male....
    Fece qualche passo in acqua, cercando il punto migliore sul quale salire e poi arrampicarsi. L'ingresso era dietro la villa, ma era completamente ricoperto dalla macchia e per arrivarci si sarebbe sicuramente strappata tutti i vestiti, e si sarebbe fatta scoprire. Salì su un piccolo sasso, poi si arrampicò su due scogli. Riuscì faticosamente ad arrampicarsi anche su un terzo, arrivando quasi a metà della scalata: prese il fucile e lo lanciò con tutte e due le mani sopra di lei, e poi si arrampicò con entrambe le mani sugli scogli che rimanevano ancora da scalare. Ricorse a tutta la forza che aveva per issarsi sull'ultimo scoglio e riuscì finalmente a salire sulla piattaforma sabbiosa che circondava la villa. Si sedette per qualche secondo, giusto il tempo di riprendere fiato, e poi si alzò in piedi dando uno sguardo alla villa. C'erano due terrazze, una al primo e l'altra al secondo piano, dalla quale si doveva riuscire a dominare praticamente tutta la costa. Davanti a lei, quello che sembrava un vecchio portone d'ingresso semidistrutto, con una grossa ascia che era conficcata proprio all'altezza dello squarcio più grande. Girò lentamente intorno alla villa, vedendo finestre con vetri rotti, quello che sembrava una specie di balcone sul tetto completamente fatiscente, e in terra accanto agli scogli lenze e mangimi lasciati a terra dai pochi pescatori che osavano sfidare la casa maledetta venendo a pescare proprio su quella scogliera. L'entrata dietro era completamente inaccessibile, ricoperta da sterpaglie e spine di ogni genere. Sospirando, Eva si avvicinò lentamente al grande portone d'ingresso davanti a lei. Cercò di dare uno sguardo all'interno, ma filtrava pochissima luce. Cercò inutilmente di aprirlo ma il portone non si spostava di un millimetro. Allora si aggrappò con tutte e due le mani ad uno dei buchi sulla porta e tirò indietro cercando di metterci più forza possibile. Le sembrò che si stesse muovendo qualcosa, ma ancora troppo poco.
    Eva, dando un calcio alla porta: "Maledizione..... !!!! Sono arrivata fin quassù e non mi fermerò certo davanti a una porta vecchia e arrugginita come te.... " Impugnò il fucile e cercò di allargare il buco nel portone. Dopo averne staccato qualche pezzo si infilò nel buco, stando attenta a non tagliarsi con le schegge di legno. Dopo tre tentativi riuscì finalmente a entrare, ricadendo sul pavimento sopra al suo fucile. Si alzò in piedi, cercando di mettere a fuoco l'ambiente interno. Rimase per qualche secondo senza fiato, sentendo che il suo cuore stava rapidamente accelerando i battiti. Era entrata in un ampio locale, che ricordava vagamente un ingresso con due stanze ai lati, solo che le mura che dividevano stanze e corridoio erano completamente crollate. Alla sua destra c'era quello che restava di un grosso tavolo di legno, completamente a pezzi. Sotto un mucchio di polvere e calcinacci un vecchio sofà del quale ancora si riusciva a intravedere il vecchio colore verde bottiglia. Due finestroni, parzialmente coperti da assi di legno, dai quali filtrava un po' di luce che contribuiva a dare a tutto l'ambiente un'atmosfera molto lugubre. Alle pareti, una serie di quadri impolverati e sbiaditi, ma che stavano ancora incredibilmente appesi là dentro. Davanti a lei, una scala di legno ancora in piedi che portava al piano di sopra.
    Eva, sospirando: "Ele..... ???!!! TRecciolina, ci sei.....??? Se ci sei fatti sentire per favore..... "
    Nessuna risposta. Stava per avvicinarsi alla scala quando sentì una specie di ululato, fortissimo, provenire dal piano di sopra e diffondersi in tutta la casa. Un tremito le percorse tutto il corpo, ma si sforzò di non piangere.
    Eva, urlando: "Se sperate di farmi paura vi sbagliate di grosso.... !!! Forza, fatevi vedere..... Non sapete proprio fare di meglio.....??" Un altro ululato, più forte, ma stavolta sembrava provenire da sotto di lei. Le sembrò di sollevarsi leggermente da terra. Trattenne il respiro per qualche secondo, senza riuscire a muovere un muscolo.
    Dopo qualche secondo di silenzio assoluto, Eva fece qualche passo dirigendosi verso le scale, ma quando stava per posare il piede sul primo gradino sentì di nuovo quel rumore, stavolta molto più forte: ebbe la nette impressione che il pavimento si stesse sgretolando sotto i suoi piedi. Cercò di salire sulla scala, ma in quel momento una voragine si aprì proprio sotto il suo piede. Cercò di aggrapparsi alla scala ma non fece in tempo, e cadde a peso morto nella voragine che si era aperta sul pavimento. Chiuse gli occhi gridando con tutta la voce che aveva in corpo, anche se era sicura che in un posto come quello, a quell'ora, nessuno l'avrebbe potuta sentire....

    Nel frattempo, dalla parte opposta della scogliera....


    Marco, scuotendo la testa: "Allora, si può sapere qual'è quest'idea.....???"
    Walter, gesticolando e arrampicandosi sugli scogli: "Guarda, è geniale.... Certe volte mi sorprendo di me stesso.... "
    Marco, arrampicandosi dietro di lui: "Io invece no.... Orma c'ho fatto l'abitudine.... Ora se non ti è di troppo disturbo, ti dispiacerebbe spiegarmi perchè abbiamo raccontato una balla colossale a zio Cesare per venire nell'unico posto di tutta la zona dove non entrerebbe nemmeno un cane.... "
    Walter, voltandosi verso di lui: "Quanto se vede che non c'hai fantasia..... "
    Marco: "E che me ne faccio....?? Ce l'hai te per tutti e due.... "
    Walter: "Ma scusa, quando il milanese saprà che abbiamo avuto il coraggio di affrontare il mostro più pericoloso della zona, abbasserà la cresta.... per non parlare delle dieci partite a calcio balilla che sarà lui a pagarci.... "
    Marco: "Io non so se sei più matto te.... oppure io che ti vengo sempre dietro.... Ma poi scusa, pure che ci riusciamo, come pensi di convincerlo....???"
    Walter montò sull'ultimo scoglio e tirò fuori di tasca una piccola macchinetta usa e getta: "Eh eh, guarda e impara.... uomo di poca fede.... Ora gli facciamo un bel servizio fotografico completo.... Gli faccio delle foto che se per caso le vedesse il direttore del Tg1..."
    Marco, saltando sulla piattaforma sabbiosa: ".... le invierebbe al manicomio più vicino..... "
    Walter, scattando qualche foto della villa: "Marcolì.... a te manca completamente il senso del morismo..... "
    Marco: "Infatti.... io c'ho quello del biondismo.... "
    Walter, dubbioso: "Che c'hai te...???"
    Marco, scuotendo la testa: "Niente niente, lasciamo perdere.... Allora..... da che parte si entra....??"
    Walter: "Ma che speri di trovare, un cartello con sopra scritto Entrance..... ???"
    Marco: "E che ne so..... Ci sei mai stato te....??"
    Walter: "No.... "
    Marco: " Lo vedi..... Guarda un po' là..... " Gli indicò il portone d'ingresso.
    Walter: "Che c'è...... ??"
    Marco: "Ma come che c'è Walter..... Il portone, lo vedi....??"
    Walter: "Eh lo vedo.... però è chiuso..... "
    Marco: "Se non si entra di li non si entra da nessuna parte..... l'ingresso dietro è bloccato dalla macchia..... "
    Walter: "Vabbè, diamoci un'occhiata.... "
    Marco, guardandolo negli occhi: "Beh, che aspetti......???"
    Walter, grattandosi la fronte: "Beh, sei te che l'hai visto per primo.... Lascio a te l'onore di fare il primo passo.... "
    Marco, scuotendo la testa: "Vieni, cuor di leone...... E quest'ascia.....??"
    Walter, guardandola e passandoci sopra le dita: "Forse qualcuno che stava un po' ingrugnito co 'sta villa.... non è che c'abbia una gran reputazione.... "
    Marco, guardando il buco nella porta: "La porta non si apre, però possiamo passare da qui..... Senti, io non credo che sia una buona idea.... Questa casa è peggio del triangolo delle bermuda..... C'è gente che quà dentro ha perso intere cucciolate di cani... gli hanno visti entrare e non sono mai usciti.... "
    Walter: "Magari si sono trovati così bene che stanno ancora dentro..... Forse là dentro c'è una porta d'accesso per un'altra dimensione..... "
    Marco, sorridendo e scuotendo la testa: "Hai rivisto un'altra volta Stargate, vero.....??"
    Walter: "E dai, che aspettiamo...... "
    Marco, sospirando: "E va bene..... Ma vado prima io...... "
    Stava per infilarsi nel buco quando sentì un urlo fortissimo provenire da dentro, che lo fece quasi sobbalzare.
    "Aiuto...... Aiuto....... !!!! Sono qui...... Per favore, qualcuno mi aiuti..... !!!!!"
    Walter, mettendogli una mano sulla spalla: "Oh mamma, l'hai sentito.....Quella è sicuramenente un'anima in pena.... E mò che si fà....???"
    Marco, dandogli una pacca sulla schiena: "E piantala con queste fesserie.... là dentro c'è qualcuno...... Dai, andiamo...... "
    Walter, guardando la porta: "Sei sicuro.....???"
    Marco, prendendolo per un braccio: "Beh, che c'è..... T'è già passato il coraggio......??? Andiamo, sbrigati..... "
    Walter: "Ma non sarebbe meglio andare a chiamare aiuto.....??"
    Marco: "Forse non c'è tempo.... C'è qualcuno che ha bisogno di aiuto ora..... Vuoi entrare o no....??"
    Walter: "E va bene, va bene..... Cavolo, tutte a noi capitano..... "
    Marco si fece strada attraverso lo squarcio, e poi aiutò Walter ad entrare. Rimasero per un attimo in piedi, nel silenzio.
    Marco: "Ehi..... C'è qualcuno.....???"
    Immediatamente sentì la risposta: "Si..... Si...... Sono quaggiù.....!!!"
    Marco: "Ma dove...... Non ti vediamo...... "
    "Nel pavimento..... c'è un buco nel pavimento..... proprio davanti alle scale.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Oh cavolo, è finita là dentro...... Vieni presto...... "
    Si avvicinarono alla voragine nel pavimento e vi si affacciarono sopra. Sotto di loro c'era un vuoto di oltre cinque metri, in fondo al quale si intravedevano sassi e scogli, raggiunti di tanto in tanto dall'acqua del mare che entrava e usciva attraverso le fenditure che c'erano nella scogliera esterna. Intorno alla voragine c'era soltanto terra umida simile alla fanghiglia che c'è sul fondo in riva al mare. Un'asse di legno era miracolosamente rimasta attaccata al resto del pavimento, ed Eva ci si era aggrappata con tutte e due le mani.
    Marco, sorpreso: "Oddio..... puffetta, che ci fai laggiù....?? Tutto bene.....???"
    Eva, alzando lo sguardo: "Come no... è una meraviglia quaggiù.... quasi quasi la prossima estate la passo qui..... "
    Marco, scuotendo la testa: "Sarebbe un'idea..... Senti, cerca di stare ferma.... non muoverti per nessuna ragione, o quell'asse potrebbe staccarsi dal resto del pavimento.... "
    Eva: "Va bene.... Ma fate presto per favore.... Non ce la faccio più.... le mani mi stanno cedendo..... "
    Marco: "No.... per amor di Dio, non mollare..... Veniamo a prenderti...... "
    Walter, gesticolando: "Più facile dirlo che farlo.... Guarda lì, saranno almeno due metri.... Come caspita ci arriviamo laggiù....???"
    Marco si guardo un attimo intorno e gli caddero gli occhi su una grossa trave di legno appoggiata accanto a loro, tutta ricoperta dai calcinacci.
    Marco: "Tieni duro puffetta.... Arriviamo...... Dai Walter, dammi una mano..... dobbiamo calarle questa trave.... "
    Walter: "Ma pesa un quintale, non ce la faremo mai..... "
    Marco, prendendolo per la maglietta: "Morirà se non ce la facciamo..... Dobbiamo farcela...... "
    Walter, annuendo: "Si, hai ragione..... "
    Presero da entrambi i lati la trave legno, spostandola a fatica dalla sua posizione. Poi la calarono lentamente dentro la voragine.
    Marco: "Ascoltami Eva...... "
    Eva, ansimando: "Si....... "
    Marco: "Ora caliamo questa trave nella buca.... Appena puoi tu afferrala con tutte e due le mani.... e montaci sopra..... Hai capito, ci devi montare sopra..... "
    Eva, dando uno sguardo al fondo della buca dove si intravedevano scogli appuntiti e qualcosa che somigliava molto vagamente a degli scheletri: "Va bene, ho capito, ci salgo sopra.... E poi.....??"
    Marco: "Ti arrampichi sulla trave ed esci dalla buca.... noi penseremo a reggerti...... "
    Eva, sospirando: "Non ce la farete mai..... "
    Marco: "Eva..... se non facciamo qualcosa quest'asse si staccherà dal pavimento entro trenta secondi.... Dobbiamo provarci adesso..... lo capisci....???"
    Eva: "Si..... va bene, proviamo...... "
    Marco e Walter iniziarono a calare la trave all'interno della buca. Le fecero scivolare sui bordi dello squarcio che si era aperto sul pavimento, cercando di non farsela sfuggire dalle mani.
    Walter: "Marco, a me pesa già adesso..... Figuriamoci con lei sopra.... "
    Marco: "Tranquillo..... ci montiamo sopra tutti e due, da questa parte.... dovrebbe bastare il peso di tutti e due a reggerla..... "
    Walter, con il fiatone: "Sei tu il genio..... Se non lo sai te...... "
    Continuarono a calare la trave fin quando Eva non gli disse di fermarsi.
    Marco: "Dai coraggio.... Aggrappati..... "
    Eva, allungando la mano verso la trave: "Non ci riesco.... "
    Marco: "Si che ci riesci..... Dai, non è difficile.... "
    Eva, abbassando di nuovo lo sguardo: "Ho paura Marco...... !!!"
    Marco: "Eva per favore.... non guardare giù aggrappati alla trave e tirati su.... Forza, non c'è molto tempo.... da un momento all'altro quell'asse si può spezzare.... "
    Sentirono un cigolio e l'asse al quale era aggrappata si scosse pericolosamente.
    Marco: "Eva..... Dai sbrigati..... !!!"
    Eva chiuse gli occhi, raccolse tutte le forze che le erano rimaste e saltò verso la trave, aggrappandola con tutte e due le mani. Marco e Walter spostarono tutto il peso del corpo sull'altra estremità, riuscendo a bloccarne la caduta.
    Marco, ansimando: "Dai Eva..... vieni su.... ti teniamo noi.... "
    Eva salì sulla trave ed iniziò a gattonarci sopra tenendo sempre gli occhi chiusi. Dopo tre passi la trave ballò pericolosamente.... Scese di qualche centimetro, ma alla fine riuscirono a tenerla incollata ai bordi della buca. Eva continuò ad andare avanti, singhiozzando e con il viso solcato dalle lacrime.
    Marco, iniziando a intravedere la sua testa: "Non piangere Eva.... ci sei quasi..... Un ultimo sforzo, dai..... "
    Eva sospirò e fece ancora qualche passo, sbucando finalmente dalla voragine aperta nel pavimento.
    Marco, sorridendo: "Bravissima.... Ora devi soltanto scendere..... "
    Eva, piangendo: "Vienimi a prendere..... "
    Marco: "Non posso..... Se lascio la trave cadrai un'altra volta nella buca.... Walter non ce la fa a tenerti da solo..... Dai, che non è difficile.... Salta sul pavimento..... "
    Eva: "E se non regge....?? Se si apre un'altra buca.....???"
    Marco: "Non succederà Eva.... stai tranquilla..... Avanti, metti un piede sul pavimento..... poi una mano e dopo tutto il resto.... "
    Eva singhiozzò un paio di volte, poi alzò lentamente un piede e lo posò sul pavimento. Si protrasse in avanti con tutte e due le mani, scendendo lentamente dalla trave.
    Marco: "Brava..... Dai che ci sei..... "
    Walter, voltandosi verso di lei: "Dai Eva..... !!!"
    Eva socchiuse di nuovo gli occhi e saltò ricadendo a peso morto sul pavimento, urlando e singhiozzando.
    Marco e Walter tirarono un sospiro di sollievo e lasciarono andare la trave, che in un attimo fu inghiottita dalla voragine nel pavimento. Marco si precipitò su Eva che alzò lo sguardo e si fiondò su di lui, senza riuscire a smettere di piangere.
    Marco, abbracciandola forte: "Dai su..... non piangere.... E' finita.... è finita..... Non c'è più niente di cui aver paura.... "
    Walter si avvicinò alla voragine e gettò uno sguardo sul fondo, mettendosi una mano nei capelli.
    Walter: "Altro che viaggi nell'iperspazio.... 'ste povere bestie di strada n'hanno fatta poca.... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Cosa.... ???"
    Walter, indicando la buca: "Guarda qua..... E' pieno di scheletri e ossa sparse su tutto il fondo...... Scommetto quello che vuoi che qui c'è la tomba di parecchi Fido.... "
    Marco: "Hai trovato i tuoi spettri Walter.... "
    Walter: "Non so te ma io ne ho avuto abbastanza di questo posto..... e poi non vorrei andare ad ingrossare la famiglia Addams in fondo a 'sto burrone.... Se s'è aperta una buca lì può aprirsi su tutto il pavimento..... "
    Marco, annuendo: "Vieni Eva, dobbiamo andare.... "
    Riuscì a sollevarla ed uscirono tutti e tre da dove erano entrati. Si gettarono sulla sabbia e rimasero per qualche minuto fermi, senza parlare e cercando di riprendere fiato.
    Marco, voltandosi verso Eva e mettendole una mano sulla spalla: "Tutto bene..... ??"
    Eva, annuendo lentamente e prendendogli la mano: "Si..... Grazie..... Grazie ragazzi..... Senza di voi sarei già morta..... Ma come avete fatto a sentirmi dalla spiaggia....???"
    Marco: "Non eravamo sulla spiaggia.... Eravamo qui pure noi.... "
    Eva, dubbiosa: "E che cercavate in un posto come questo....???"
    Marco: "Potrei farti la stessa domanda.... "
    Eva, passandosi una mano tra i capelli: "Volevo trovare Trecciolina..... Pensavo che questo mostro l'avesse ingoiata.... "
    Walter, scuotendo la testa: "Pare di no.... per fortuna...... "
    Marco: "Già..... fosse caduta in una di quelle voragini si potrebbe fare ben poco per lei..... "
    Walter: "Aspetta un po'..... Ma non è che hai preso il mio fucile a gommini per entrare in questa catapecchia..... ???"
    Eva, annuendo: "Ho paura di si..... "
    Walter: "Eccolo là.... Mi toccherà fare gli occhi dolci a mamma perchè me ne compri un altro..... "
    Marco, ridendo: "Stai fresco..... "
    Walter, rivolgendosi a Eva: "Lo sai che ti dico....??"
    Eva: "Cosa.....??"
    Walter: "La prossima volta che ti prende la voglia di fare Ghost Busters ti ammollo la fionda da pesca di papà.... "
    Marco: "E poi come fà Ezio a lanciare il mangime ai pesci.....??"
    Walter, scrollando le spalle: "Ai pesci..... L'ultima volta ha sbagliato parte e ha preso in pieno il pescatore che stava dietro a lui.... ha dovuto corre fino a Roma Est per levarselo de torno..... "
    Eva e Marco si guardarono un attimo e poi scoppiarono a ridere insieme a Walter, mentre il sole ormai stava quasi per sparire all'orizzonte sul mare....

    Quattro giorni dopo......


    Marco e Walter stavano giocando a biliardino nel bari della pineta. Eva arrivò dalla strada, avvicinandosi a passo svelto e rimanendo per un attimo a guardarli.
    Eva: "Ciao..... "
    Marco, alzando lo sguardo: "Ehi Eva.... Sei arrivata giusto in tempo.... Vieni, che insieme gli diamo una bella lezione a questo qui..."
    Walter: "Oh, mica vorrete giocare due contro uno....??? Complimenti, bella lealtà..... Vatti a fidà degli amici.... "
    Eva, sorridendo: "Magari..... Sono venuta a salutarvi.... "
    Marco, lasciando il biliardino e avvicinandosi a lei: "Come a salutarci..... Dove vai.....??"
    Eva: "Torno a casa.... a Milano..... Per noi le vacanze sono finite..... "
    Marco, annuendo: "Ah già.... quasi dimenticavo..... Ma credevo dovessi partire domani....."
    Eva: "Si, ma i genitori di Andrea devono tornare a Milano per lavoro.... dobbiamo partire con un giorno d'anticipo.... "
    Marco: "Ah, ho capito.... Senti.... Io..... vorrei darti una cosa.... "
    Eva, sorridendo: "Una cosa per me.....?? E che cos'è.....???"
    Marco: "Niente di che.... l'altro giorno ho aperto un uovo kinder e ci ho trovato questo..... " Tirò fuori di tasca un anellino di plastica bianco.
    Marco: "E' solo un pezzetino di plastica.... però è carino..... e poi io non è che sia molto esperto di regali da fare alle ragazze.... In realtà tu sei la prima con la quale ho fatto..... "
    Eva: ".... amicizia....??"
    Marco: "Si, amicizia.... anche se non è cominciata proprio con il piede giusto...... "
    Eva, sorridendo: "Se non fosse stato per te io a quest'ora sarei in fondo a quella buca.... non credo di poter fare qualcosa per ringraziarti nel modo giusto.... "
    Marco, prendendole la mano e infilandole l'anellino al dito: "Beh.... sicuramente da qui in capo a qyalche anno ti regaleranno tanti anelli che non saprai che fartene.... proprio come mia madre...... Però con questo ti ricorderai di me..... "
    Eva arrossì un pochino e abbassò lo sguardo: "Aspetta...... credo di averlo sempre in tasca..... "
    Marco: "Cosa....??"
    Eva, tirando fuori di tasca un anello di metallo: "L'ho trovato l'altro giorno passeggiando sulla spiaggia..... E' solo un pezzetto di metallo.... Però almeno ti ricorderai anche tu di me..... "
    Eva glielo infilò al dito, e risero entrambi quando videro che era abbastanza grande che poteva entrare anche in due dei suoi diti.
    Marco: "Eh eh.... non ti preoccupare.... Da qui in avanti dovrò crescere parecchio.... Tra qualche anno me lo potrò infilare anch'io..."
    Eva, sorridendo: "Beh allora.... io vado..... Sennò finisce che mi lasciano qui..... "
    Marco, sorridendo: "Beh, a me non è che dispiacerebbe molto...... "
    Eva sorrise scuotendo la testa, poi si avvicinò a lui e gli stampò un bacetto sulla guancia: "Ciao..... "
    Marco: "Ciao puffetta..... "
    Eva lo salutò con la mano e poi si allontanò a passo svelto, mentre Marco rimase per un attimo in piedi, senza parlare, guardando l'anello che gli aveva infilato al dito.
    Walter, avvicinandosi a lui: "Peccato.... Sta a Milano.... chissà se la rivedremo..... Era proprio una forza.... "
    Marco, sorridendo e voltandosi verso di lui: "Io sono sicuro che la rivedremo.... Prima o poi..... "
    Walter, dubbioso: "Boh, se lo dici te.... Vieni, che dobbiamo ancora fa lo spareggio.... "
    Tornò al tavolo del biliardino, mentre Marco rimase per qualche secondo a guardare davanti a se, prima di seguire di nuovo Walter....


    Marco ed Eva rimasero in silenzio, per qualche secondo, rivolgendo entrambi lo sguardo agli anelli che portavano alle mani.
    Eva, sorridendo: "Non è possibile..... Come ho fatto a dimenticarmi di tutto.....??"
    Marco, abbracciandola: "Magari quello che ricordavi ti faceva paura.... e allora hai deciso di dimenticarlo.... "
    Eva: "Pensa che io ero sicura di aver trovato quest'anello in un ovetto della kinder quando ero piccola.... E invece me lo avevi regalato tu.... "
    Marco, sorridendo: "Io ricordavo tutto.... Ma onestamente.... non ti ho mai riconosciuta.... E' impressionante come sei cambiata.... Chissà, forse sarà anche per il taglio di capelli.... allora gli portavi a caschetto.... "
    Eva, ridendo: "Oddio.... praticamente un mostro..... Guarda che roba..... "
    Marco, accarezzandole i capelli e baciandola sulla guancia: "Ma se eri la bambina più carina della spiaggia... Quello scemo di Walter iniziò a provarci pure allora.... Te lo ricordi questo....??"
    Eva, annuendo: "Si, ora si..... Ecco, lui è l'unico a non essere cambiato troppo..... "
    Marco, passandosi una mano tra i capelli: "Ma da quant'è che sono innamorato di te.....???"
    Eva, ridendo e avvicinandosi a lui: "Più o meno da quanto lo sono io di te.... "
    Marco: "Abbiamo vissuto per quindici anni ognuno con gli anelli dell'altro alle dita..... E' incredibile.... Forse è per quello che sono rimasto senza parole quando ti ho vista ricomparire a quella porta.... "
    Eva: "Quando.....??"
    Marco: "Quattro anni fa.... Quando vi siete trasferite da Milano.... Era come se ti conoscessi da sempre..... Certo, non credevo fino a questo punto.... "
    Eva, passandogli una mano tra i capelli: "Hai cominciato molto tempo fà ad essere la persona più importante della mia vita.... senza di te l'avrei persa da un pezzo.... "
    Marco, sorridendo: "Non so quanto avrei pagato per vederti entrare in quella casa con in mano un fucili a gommini..... "
    Eva, dandogli una pacca sulla spalla: "Ehi.... guarda che devi ancora rispondere alla mia domanda....."
    Marco, dubbioso: "Che domanda....??"
    Eva: "Che diavolo ci facevate tu e Walter su quella scogliera......???"
    Marco, ridendo: "Stavamo facendo a gara con Andrea a chi era più coraggioso.... Il vincitore avrebbe pagato a tutti gli altri dieci partite a biliardino.... "
    Eva, sorridendo e scuotendo la testa: "Ah ecco, quindi se sono ancora viva devo ringraziare la vostra passione per il biliardino.... "
    Marco, annuendo: "Principalmente si...... per non parlare del mio grande spirito d'iniziativa.... "
    Eva, spintonandolo e ridendo: "Sei sempre il solito sorcio.... "
    Marco, facendole il solletico: "Senti chi parla..... lo spaventapasseri più spaventoso che esista in tutto l'universo.... "
    Eva, sorridendo: "Ma come ti venne quell'idea per tirarmi fuori da lì... a me non sarebbe mai venuta... "
    Marco: "Beh, io stavo cercando un modo per salvarti.... ma se quella trave non ci fosse stata, e per salvarti fossi dovuto scendere fino in fondo a quella voragine.... io l'avrei fatto, anche allora..... Perchè allora come adesso io sentivo che tu per me eri importante.... la cosa più importante per me.... "
    Eva gli sorrise e lo baciò dolcemente sulle labbra. Marco si staccò leggermente e prese in mano il lettore cd con le cuffie che era appoggiato sul tavolino.
    Marco: "Avrei voluto suonartela.... ma vista l'ora non mi sembra la soluzione più indicata.... "
    Eva: "Che cos'è....??"
    Marco: "E' la canzone che tu mi hai fatto scrivere.... e che senza di te non sarei mai riuscito a finire..... "
    Eva sorrise, si mise le cuffie alle orecchie e avviò il cd che stava nel lettore, ascoltandolo in silenzio:


    Guarda me che sono qui....
    la mia vita i sogni miei
    oltre la realtà.....
    Lascia che.... il vento porti
    poi verso di te.....
    quello che ho.....

    Tu che sei sempre qui con me.....
    non ti vedo ma ci sei
    ora e sempre tu....
    Non lassù, ma in ogni cosa
    che io vedrò.... tu ci sarai....
    E io penso e ripenso a te....
    le parole che dici a me....
    le sentirò......

    Per sempre.....
    Per sempre.... ti ascolterò.....
    Per sempre......
    Per sempre..... tu con me sarai......

    Io ti chiamo e tu ci sei....
    Ti penso e poi ti vedo qui...
    ti sento insiema me....
    E tu, mi segui sempre ad
    ogni passo mio.....
    Che io farò.....
    E io penso e ripenso a te.....
    le parole che dici a me....
    le sentirò.....

    Per sempre..... per sempre.....
    ti sentirò.....
    Per sempre..... per sempre.....

    E tutto adesso qui, ricorda te con me.....
    la tua mano sempre io sentirò....
    Quando uscirò di qui.... e la mia vita andrò a scoprire tu....
    tu ci sarai.....
    Perchè tu sei sempre tu....
    fuori dal tempo e dalla vita.....
    non mi lascerai mai....

    Per sempre.....
    Per sempre.... ti ascolterò.....
    Per sempre......
    Eva posò il lettore sul tavolino, incrociando lo sguardo di Marco e sorridendogli dolcemente: "Marco..... Io sono senza parole.... questa canzone è straordinaria..... "
    Marco, sorridendo: "LO so..... è straordinaria..... proprio come te...... L'hai scritta praticamente tu, l'altro giorno mentre eravamo in camera... Senza di te non sarei mai riuscito a trovare quelle parole.... "
    Eva, avvicinandosi a lui: "Senti.... tu quindici anni avevi capito che saremmo stati legati per sempre.... e lo hai fatto capire anche a me.... Quand'è che lo faremo capire anche a tutti gli altri.... "
    Marco: "Vuoi dire davanti a un altare... con tanta gente che stà intorno e che ci guarda con gli occhi lucidi....??"
    Eva, sorridendo: "Esatto..... "
    Marco, avvicinandosi e abbracciandola: "Che dici, ce la facciamo ad aspettare due settimane......??"
    Eva ci pensò un attimo, e poi annuì sorridendo: "Va bene Cesaroni.... ma non un minuto di più..... Non fare scherzi.... "
    Marco, ridendo: "Tranquilla.... sarò puntuale..... "
    Eva, accostando le labbra contro le sue: "Lo credo bene..... "
    Sorrisero entrambi, baciandosi dolcemente sulle labbra e stendendosi l'uno sopra l'altra sul divano.

    ..... papiro finito, con l'ennesimo capitolo cortissimo da 8 pagine.... :106: :106: :106: :17: ..... nel prossimo episodio, come avrete intuito, Marco ed Eva si sposano.... :wub: :wub: :111: :111: .... Alla prossima :253: :253: :253:

    Fantastico, stupendo, meraviglioso, sensazionale. Marco e Walter hanno salvato Eva da una brutta fine e che carini quando si sono scambiati gli anelli da piccoli. BRAVO BRAVO!!!! :100: :100: :100:
     
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  14. bella'mbriana
        +1   -1
     
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    John :102: :102: :102:
    SENZA PAROLE!
    Dolcissimi, meravigliosi...Marco era un babbà anche a 7 anni...la storia delgi anelle la sapevo, ma il salvataggio chi se lo immaginava! E poi, tenerissimi immaginarseli bambini mentre si scambiano gli anelli e marco che la guarda mentre si allontana :wub: :wub:
    Be', per il titolo di autore più sadico sei ancora in gala con delia, ma oggi hai vinto di sicuro quello di autore più romantico! :111:
    :280: :280: :280:

    Oddio, quasi dimenticavo: la canzone è....meravigliosa :102:
     
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  15. =manu=
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    bhe jhon che dire stupendo bellissimo...eccezionale.... :280: :280: :280: :280: :280: :280: :280:

    anche da piccoli marco ed eva si sono dichiarati il loro amore...che belloooo :102: :102: :102: :102: :102:

    e la canzone bellissima...

    adesso mi aspetto un matrimonio da urlooo!!!!!!!!!!! image image image
     
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299 replies since 4/11/2009, 22:51   14893 views
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