Cesaroni 4 (si fà per dire)

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  1. bella'mbriana
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    Episodio 3
    Dietro al vicolo, l'oceano
    (parte terza)




    Rock Studio, mezzogiorno

    Marco sta mettendo via gli strumenti, insieme agli altri musicisti

    Marco: Oh, alla grande oggi, eh? Stiamo andando proprio bene!
    Batterista: Tutto merito della star! (lo tocca nelle parti basse)
    Marco (ride): Lo sapevo che non vi dovevo presentare Walter! Mi sono rovinato con le mie mani!
    Tastierista: Marco, noi annamo a farci un panino da quarche parte...Vieni?
    Marco: No no, io torno a casa da Eva e Marta...
    Bassista (prendendolo in giro): Lui torna a casa da Eva e Marta!
    Tastierista (in falsetto): Marcolino, non fare tardi insieme a quei diavoletti degli amici tuoi! La tua Evuccia si sente sola! (ridono)
    Marco: Sì, ridete, ridete...tanto lo so che è tutta invidia...
    Bassista (ironico): Sì infatti, non vedo l'ora di diventare un noioso padre de famiglia come te!
    Batterista: Vabbe', comunque sempre mejo noioso padre de famiglia de com'era quando siamo partiti per l'X-tour...i giorni prima del concerto a Milano...
    Tastierista: Mamma mia! Sembrava de sta' a sona' cor morto vivente!
    Bassista: Io c'avevo paura che a momenti me mozzicava, stavo pronto a tiraje er basso in testa, casomai je veniva n'attacco...
    Marco: Ma dai! Non ero mica così intrattabile! (i tre lo guardano male) Forse un po' di cattivo umore (i tre strabuzzano gli occhi)...vabbe', stavo di merda e non mi ci si poteva accosta'...
    Batterista (facendo "così così" con la mano): Eh! Adesso ti stai avvicinando alla verità...vabbe', noi annamo...ciao!
    Marco: Ciao! (i musicisti se ne vanno, marco finisce di mettere a posto)
    Marta (entrando insieme a Eva): Papà! (corre e gli salta addosso)
    Marco (la afferra e le fà fare due giri per aria prima di darle un grosso bacio e di stringerla forte): Amore mio! Ma quanto sei bella!
    Marta: Papà, compato pappello! (mostra orgogliosa il suo nuovo acquisto)
    Marco: Ma è bellissimo! E ti sta una meraviglia! (vede Eva e sorride) Ehi...
    Eva: Ehi (si avvicina e lo bacia sulle labbra)...tua figlia non ha voluto saperne di aspettarti a casa...ha insistito per farti vedere subito il suo grande acquisto!
    Marco: Avete fatto benissimo a venire...bisogna festeggiarlo questo cappello nuovo! (fà naso naso con Marta)
    Eva (sibillina): Be'...ci sarebbe anche qualcos'altro da festeggiare (Marco la guarda interrogativo)...sono stata all'Università...
    Marco (illuminandosi): Ti hanno presa!
    Eva (sorride esultante): Sì!
    Marco: Evvai! (si abbracciano includendo anche Marta e poi girano in tondo con piccoli saltelli)
    Marta (ride): Mamma confitto imici!
    Marco: Li ha sbaragliati, i nemici! E' troppo forte la mamma!
    Marta: Fotte fotte!
    Eva (ride): Ho un bellissimo fan club, non c'è che dire...
    Marco: Dobbiamo assolutamente festeggiare...sapete cosa facciamo? Ce ne andiamo a Ostia! Mangiamo in un bel ristorantino sulla spiaggia e poi ce ne andiamo al Luna Park!
    Marta: Sì! Luna Pak!
    Marco (sorride a Eva): Eh? Che dici?
    Eva (annuisce): Mmh...è una bellis...
    Simona (entrando trafelata): Marco, meno male che sei ancora qui! Mi devi assolutamente aiutare! Ho bisogno di un secondo parere su quei CD...
    Marco: Sì, Simo...magari domani...
    Simona: No! Assolutamente! Devo finire per oggi, domani inizio già a chiamare quelli che mi piacciono, e...me l'avevi promesso che mi aiutavi!
    Marco: Lo so Simona, ma...
    Eva: No Marco, ha ragione lei...gliel'avevi promesso (prende Marta in braccio) Vorrà dire che festeggeremo stasera...
    Simona: Festeggiare cosa?
    Marco: Eva è stata ammessa all'Università
    Simona (sorride): Ma è magnifico! Complimenti! (la abbraccia)
    Eva: Grazie
    Simona: Be'...allora bisogna festeggiare sul serio (si illumina) Ci sono! Perchè non facciamo un'uscita a quattro stasera? Così ne approfitto anch'io per stare un po' con Walter, l'ho trascurato ultimamente...
    Marco (guarda Eva): Tu che dici?
    Eva (sorride): E' una bellissima idea!
    Simona: Bene, allora è deciso! (prende Marco per un braccio) Adesso vieni, che abbiamo un sacco di cose da fare...

    Marco va via insieme a Simona, lanciando ad Eva uno sguardo di scusa. Eva sorride rassicurante, poi, dopo che sono usciti, si rabbuia e sbuffa

    Marta: Mamma, no luna pak?
    Eva: No tesoro, niente luna park...
    Marta: Che arezza! (Eva ride)


    Palestra della scuola, pomeriggio

    C'è una tavola imbandita con stuzzichini e aperitivi. Giulio, Lucia, Cesare e Pamela entrano. Stefania sta parlando con Belleville

    Stefania: Ah, eccovi qui. Jacques, lei è Lucia Liguori, una delle nostre insegnanti e lei è Pamela, la segretaria della scuola
    Lucia: Enchantè, Monsieur Belleville. J'espère que vous vous soyez senti bien accuelli dans notre école
    Belleville: L'accoglienza è stata davvero calorosa (le fà uno sguardo d'intesa) ...è meglio che parliamo italiano, mi sembra di capire che i signori qui sono un po'...confusi

    Lucia ride, mentre Giulio e Cesare si guardano come a dire "Ma questo che vuole?"

    Lucia: Lui è mio marito Giulio e lui è mio cognato Cesare, il marito di Pamela
    Belleville (stringendo la mano ai due): Molto piacere...siete molto fortunati, le vostre mogli sono tres charmantes (Pamela e Lucia sorridono lusingate, Giulio e Cesare continuano a mandarsi occhiate reciproche) E inoltre la signora ha una pronuncia francese impeccabile...si candida anche lei per lo stage nella mia scuola?
    Lucia: No, no...lascio il campo ai colleghi più giovani
    Belleville: Ma lei è giovanissima! Tanto giovane quanto incantevole
    Lucia (fà un risolino): Grazie (Giulio lancia un'occhiata di fuoco a Belleville)
    Ezio (arrivando e passando un braccio attorno alle spalle di Belleville): Giacche, vieni che te devo fa' assaggia' certe bruschette che so' un capolavoro!
    Belleville: Ezio, io preferisco la cucina francese
    Ezio: Ma che francese! Vie' qua, che te converto io! (si allontanano)
    Stefania (notando gli sguardi stupiti degli altri): E che devo fa'? Li ho presentati e subito so' diventati amici per la pelle! (li guarda preoccupata) Sentite, io vado a controllare prima che Ezio me combina qualche guaio (si allontana in direzione dei due)
    Lucia (ride): Hai visto che persona alla mano? E' diventato pure amico di Ezio!
    Giulio (ironico): Eh...proprio socievole...subito fà amicizia con tutti...
    Lucia: Dai Giulio, non mi fare il geloso adesso! Si è soltanto comportato da persona gentile, cosa che tu...eh? non è che fai proprio spesso!
    Giulio: Gentile...ja faccio vede' io a gentilezza...se allunga a mano ja taglio
    Lucia: Ecco, appunto...
    Donna sulla trentina: Lucia!
    Lucia: Silvia, ciao! Lui è mio marito, Giulio...lei è Silvia, la nuova insegnante di francese...Pamela la conosci già...
    Pamela: E lui è Cesare, mio marito
    Silvia: Il novello sposo! Tanti auguri!
    Cesare: Grazie, grazie
    Giulio: Insegni francese? Quindi te sei candidata per..
    Silvia: Sì, sono l'unica candidata a dire la verità...d'altra parte il francese lo parliamo solo io e Lucia qui a scuola...e posso capire che alla sua età...
    Giulio: Che età, scusa?
    Silvia: Ma io non volevo mica offendere!
    Giulio (sorride ironico): Ah, me pareva...
    Silvia: Lucia è giovanissima, ci mancherebbe...solo che quella dell'integrazione razziale è una tematica molto recente, capisco che quelli della vostra generazione possano sentirsi un po' a disagio...
    Giulio: Quelli della nostra generazione se sentono a disagio!
    Cesare: Giulio, calmate...
    Silvia: Sì, magari Lucia non ha proprio la forma mentis adatta per...
    Giulio: Mi moje a tiene 'a forma mentis! Anzi, sai che te dico? Che pure Lucia se candida pe anna' a Tolosa!
    Cesare: Ecco 'a là! (si passa una mano sulla faccia)
    Lucia: Giulio! Ma dici sul serio?
    Giulio: E certo che dico sul serio! Perchè te nun saresti capace de fà l'integrazione razziale?
    Lucia: Sì...certo! Allora mi candido!
    Silvia (poco convinta): Ah, bene...sono proprio contenta
    Lucia: Vado subito a dirlo a Stefania! (prende il viso di Giulio fra le mani e gli stampa un bacio sulle labbra): Sei il marito migliore del mondo! (si allontana)
    Cesare (scuotendo la testa): Sei er deficiente più deficiente der mondo...che amarezza!


    Ristorante a Trastevere, sera

    Marco, Eva, Simona e Walter si siedono a un tavolo

    Marco: Eccoci qua (guarda Eva)...il ristorante del nostro primo appuntamento
    Eva: Il nostro primo appuntamento mancato...
    Simona: Come mancato?
    Walter: E' una lunga storia...
    Simona: C'entri anche tu?
    Marco (scoppia a ridere): E c'entra sì! (Walter lo guarda male) Io avevo invitato Eva a cena fuori, ma poi mi sono fatto convincere da Walter a cedergli il posto...
    Simona: E perchè?
    Marco: Vabbe', lui si era preso una cotta per Eva e io...io ero un'idiota, come al solito...
    Simona (rivolta a Eva): Quindi all'appuntamento si è presentato Walter al posto di Marco...
    Eva: Be'...non proprio...
    Marco (scoppia a ridere di nuovo): Diciamo qualcuno che gli somigliava!
    Walter: Come siamo allegri stasera! Passato una bella giornata?
    Simona: Eh, bellissima! E' stato tutto il pomeriggio con me ad ascoltare CD!
    Marco: E che CD!
    Simona (scoppia a ridere): Quello delle canzoni folk era fenomenale!
    Marco: Perchè, i metallari non ti sono piaciuti? (ridono entrambi)
    Eva (cercando di inserirsi nella conversazione): Il rock duro è un genere difficile...
    Simona: Ma il pezzo migliore è stato il gruppo di percussionisti!
    Marco (quasi cade dalla sedia dalle risate): Oddio! Quelli se li mandiamo in Africa ci denunciano per traffico di rifiuti tossici!
    Simona (continuando a ridere): Mamma mia, che elementi! Però qualcuno che si salvava c'era!
    Marco: Sì, quella ragazza che suonava la chitarra mi è piaciuta...dovresti chiamarla
    Eva (ci riprova): Che genere di musica suonava?
    Simona: Dici? Però anche quella coppia, dove lui suonava il pianoforte e lei cantava...
    Marco: Sì...erano un po' troppo melodici, però...
    Simona: Già, forse hai ragione...

    Simona e Marco continuano a parlare di lavoro e a scherzare fra di loro, Eva e Walter si scambiano uno sguardo sconsolato


    Salotto di casa Cesaroni, la mattina dopo

    Eva e Carlotta sono sedute al tavolo e bevono un succo di frutta

    Eva: ...e sono andati avanti così per tutta la serata! Non mi ha neanche degnata di uno sguardo, una parola...e meno male che dovevamo festeggiare la mia ammissione all'Università!
    Carlotta: Be'...te l'avevo detto che passano troppo tempo insieme...
    Eva: E non hai ancora sentito la parte migliore! Si sono divertiti così tanto che stasera vogliono replicare! (appoggia il mento alle mani e scuote la testa) No, ma io non ci vado...sono stufa di fare la bella statuina! Mi invento un bel mal di testa...
    Carlotta: E lasci andare Marco a cena da solo con Simona?
    Eva: Da solo...c'è Walter, non sarebbe da solo...e poi quando sente che ho il mal di testa Marco resta a casa con me, ne sono sicura
    Carlotta: Certo, è probabile...ma se invece dovesse uscire? Potrebbe riscoccare la scintilla da un momento all'altro...
    Eva (allarmata): Ma quale scintilla! Gliela faccio scoccare io la scintilla, gli dò fuoco a tutti e due!
    Lucia (entrando dalla cucina): Adesso non esagerare! Vuoi lasciare tua figlia senza padre?
    Eva (si alza e la abbraccia): Mamma...che devo fare?
    Lucia: Be'...devi essere pronta per la battaglia!
    Carlotta: E se ti servisse un rinforzo...verrò anch'io stasera con voi!
    Lucia: Buona idea! Dov'è che andate?
    Eva: A una sagra di paese...
    Lucia: Perfetto! Allora, ti porti anche Marta! Marco non sa resistere a Marta, lo avrai tutto per te!
    Carlotta: E io provvederò a distrarre Simona...
    Eva (la guarda): Che hai in mente?
    Carlotta (sorride): Aspetta e vedrai...



     
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