Cesaroni 4 (si fà per dire)

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  1. bella'mbriana
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    Episodio 3
    Dietro al vicolo, l'oceano
    (parte seconda)



    Rock studio, la mattina dopo

    Simona ha le cuffie nelle orchie e una pila di CD a fianco. Walter arriva da dietro e la abbraccia

    Simona (sobbalzando): Ah! Sei tu! Vuoi farmi venire un'infarto?
    Walter (tira fuori un mazzo di rose): Sorpresa!
    Simona (sorride): Ma non è il mio compleanno!
    Walter: Lo so...ma ho pensato che magari ti potevo convincere a passare la giornata con me. Sono riuscito a mollare l'officina a mio padre: un'occasione da non perdere!
    Simona (ride e lo bacia sulle labbra): Magari, amore...ma proprio non posso...ho tutti questi CD da sentire, magari un'altra volta...
    Walter (si rabbuia): Sì...un'altra volta. Sono due settimane che dici sempre un'altra volta! Ieri non sei neanche venuta al matrimonio di Cesare!
    Simona: Te l'ho detto, ho troppo da fare in questo periodo...devo guardarmi in giro per trovare nuovi artisti, se voglio fare la produttrice non posso continuare ad avere un solo cantante!
    Walter: Certo...adeso devi trovare gli artisti...poi gli dovrai far fare un disco...poi li dovrai lanciare...avrai sempre delle cose da fare Simo, ma un po' di tempo per me potresti pure trovarlo! Cazzo, ti vedevo di più quando stavi in giro per l'Europa!
    Simona: Ma tu pensi che io mi diverta?
    Walter: No! Assolutamente! Te è una vita che non ti diverti più!
    Simona: Adesso parli come Marco...
    Walter (facendo gesto delle "rotelle" che girano): E non ti sfiora l'idea che se lo diciamo in due, magari è vero?
    Simona (sospira): Senti, Walter...io adesso non ho proprio tempo di stare qui a litigare con te. Per cui, per favore...
    Walter: Me ne vado, me ne vado. Scusami se ho osato venire a dare il buongiorno alla mia ragazza (amareggiato) quando avrai tempo di stare un po' con me, fammi uno squillo...magari, se fosse possibile vederci prima che uno dei tuoi "artisti" vinca il grammy, mi faresti un grosso piacere! (se ne va, Simona sbuffa e si appogia alla parete)


    Corridoio del liceo

    Pamela e Lucia passeggiano e chiacchierano

    Lucia: Allora...com'è il primo giorno da sposati?
    Pamela: E come dev'esse Lucì...Cesare, ieri sera, co tutto quello che s'è bevuto, appena ha posato la testa sur cuscino...bum!...stecchito! N'o svejavo più manco co' 'e botti de capodanno!
    Lucia: No! Si è addormentato la prima notte di nozze!
    Pamela: E c'o so...ma quello Cesare è così, 'e cose nun e fà mai quanno uno s'aspetta ch'e dovrebbe fare...è na sorpresa continua (Lucia ride) Immagino che co' Giulio, invece, a primma notte de nozze...
    Lucia (fà una smorfia): Guarda, lasciamo perdere la mia prima notte di nozze che...
    Stefania (arrivando eccitata): Ragazze, non ve lo potete immaginare! Una notizia fantastica!
    Lucia: Ti pubblicano un altro libro?
    Stefania: No, non riguarda me, riguarda la scuola! Lo sapete che oggi pomeriggio c'è l'incontro con il preside di quella scuola di Tolosa...che ci deve parlare del loro modello d'integrazione razziale, no? (Lucia e Pamela annuiscono) Mi hanno appena avvisato dal provveditorato che hanno deciso di mandare un nostro insegnante lì per un anno, così da poter studiare il modello sul campo e riproporlo qui una volta tornato!
    Lucia (strabuzza gli occhi): Ma è una cosa bellissima! Uno scambio culturale, è magnifico!
    Stefania: Adesso vado a mettere l'avviso in sala professori: chi si vuole candidare entro domani deve presentare un progetto di massima su come affronterebbe la questione dell'integrazione. Monsieur Belleville sceglierà il migliore e l'insegnante che l'avrà proposto andrà in Francia!
    Pamela: Lucì, e perchè nun te presenti te? 'O parli pure bene er francese
    Stefania: Eh...e mica è una cattiva idea...
    Lucia (scuote la testa): No no, dove mi presento...con cinque figli...e poi adesso c'è pure Marta, Eva e Marco hanno bisogno di me, so' giovani. Ci sono altri insegnanti più giovani, che potranno fare sicuramente un ottimo lavoro!
    Stefania: Vabbe', come vuoi...io scappo, che devo mettere l'annuncio in sala professori...Ci vediamo dopo! (se ne va)
    Lucia e Pamela: Ciao!
    Pamela: Ma sei sicura?
    Lucia: Ma sì che sono sicura! Ma che faccio, lascio Giulio da solo per un anno? Figurati quello che combina! E poi non conviene neanche a te, che se io me ne vado Giulio sequestra Cesare e te lo fà vedere col binocolo, te lo fà vedere...
    Pamela: Ah, per quello nun te preoccupa'...io c'ho i miei metodi per richiamare Cesare a me quanno me serve...
    Lucia (ride): Che metodi?
    Pamela: E c'ho i miei metodi...lascia fà (si allontanano lungo il corridoio)

    Negozio per bambini

    Eva e Carlotta si guardano intorno, mentre Marta corre e afferra tutto quello che le capita sotto mano

    Eva: Marta, lascia stare le scarpine, che non ci servono...vieni qui dalla mamma (le mostra una magliettina rosa) Ti piace?
    Marta: No!
    Carlotta: Ha ragione, la fai sembrare un confetto con quella addosso...guarda un po' cosa ti ha preso la zia Carlotta (tira fuori un vestito verde a maniche corte) Ti piace?
    Marta: Sì! Io compe con tia Pappotta!
    Eva: Certo, è una pacchia fare le compere con la zia Carlotta...peccato però che siamo a Novembre e quel vestitino proprio non mi sembra l'ideale per il clima autunnale!
    Carlotta: Va bene...vorrà dire che dovrai comprare anche una bella giacchettina in tinta... Vero puffetta?
    Marta: Sì, mamma compare nacchettina!
    Carlotta: Oddio! Guarda questo cappellino, è bellissimo! (lo fà indossare a Marta) Amore, sei splendida...non è vero, Eva?
    Marta: Mamma, voio pappello!
    Eva: Sì, adesso compriamo tutto il negozio (Carlotta e Marta fanno il labbruccio, Eva ride) Ma che vi siete coalizzate, voi due? Va bene, compriamo anche il cappello (Carlotta e Marta esultano)
    Marta: Papà vedere!
    Eva: Dopo andiamo anche da papà per fargli vedere tutto, certo...Ma com'è che non ti so rifiutare niente, birbantella? (si china e le fà il solletico sulla pancia, Marta ride) Chi è la monella, qui? (Marta la indica col dito) Ah, sono io? Sono io! (la prende in braccio e finge di mangiarsela) Vieni qua che ti sbrano!
    Carlotta (sorride): Sembri quasi più bambina di lei
    Eva (dà un bacio a Marta e la mette a terra): E non hai visto Marco!
    Carlotta: A proposito...dov'è Marco?
    Eva: Doveva provare dei nuovi arrangiamenti...e poi aiutava Simona con dei demo di nuovi artisti...
    Carlotta: Passa molto tempo con Simona, eh?
    Eva: Certo, è la sua manager
    Carlotta: Ma è stata anche la sua ragazza...me l'hai detto tu, no?
    Eva: Carlotta, non ci provare...lo so che non sopporti Simona perchè è la ragazza di Walter, però...
    Carlotta: Ma cosa c'entra adesso Walter? E' una vita che ci siamo lasciati! Anzi, che l'ho lasciato, per essere precisi!
    Eva (ironica): Sì, certo...quindi tu non stai cercando di farmi apparire Simona antipatica per tirarmi dalla tua parte...
    Carlotta: Ma quale parte?! Guarda che io non ho niente contro Simona, anzi...mi fà pure pena, visto che deve sopportare quel buzzurro...io lo dicevo solo per te: passano molto tempo insieme, condividono gli stessi interessi, sono anche molto amici, no?
    Eva: Sì, sono amici ma...(in quel momento si accorge che Marta si è arrampicata sul secondo ripiano e sta usando un vestito appeso come liana: dopo aver spiccato il volo, cade in una cesta di magliette, provocando le urla di spavento delle signore che ci stavano guardando dentro) Marta! (corre verso di lei)
    Marta (ridendo): Mamma, io voato!
    Eva (guardando le commesse con un sorriso imbarazzato): E'...è un po' vivace...scusate...scusate tanto...

    Bottiglieria, tarda mattinata

    Ezio (leggendo il giornale): Oh, ma sentite qua che c'è scritto...i francesi superano gli italiani nell'arte dell'amore...hanno fatto un sondaggio fra le donne europee...
    Cesare: E a chi hanno intervistato? Carla Bruni e Monica Bellucci? Ste cose nun se devono chiedere alla gente dell'alta società, ma a donne più...
    Ezio: Più come tu moje...lei sì che può giudicare...
    Cesare: Ma quanto sei delicato! Nun è che hanno intervistato pure a Stefania, per questo che siamo calati in classifica?
    Ezio: Caro mio, per tua norma e regola la mia signora non si è mai dovuta lamentare della mia arte amatoria...
    Stefania (entrando insieme a Lucia e Pamela): Arte dormitoria, vuoi dire...so' tre notti de seguito che t'addormenti!
    Ezio: Ciuciù, e che so' cose da di' queste? (Giulio e Cesare baciano le rispettive signore) E poi lo sai, so' troppo stanco per il lavoro...
    Stefania (si guarda intorno): Il lavoro, come no...guarda, lasciamo sta' che oggi nun me vojo arrabbia' (si rivolge a tutti) Allora, sono venuta per invitarvi ad un piccolo aperitivo oggi pomeriggio, in onore di Monsieur Belleville...
    Cesare: Ecco 'o là, ha trovato er francese pe te rimpiazza'! (ride insieme a Giulio)
    Ezio: Ma che te ridi? Non sai niente, è uno scambio culturale...
    Cesare: Sì, mo se chiama così (ride ancora con Giulio)
    Lucia (ridendo): No, Ezio ha ragione: è il preside di una scuola francese dove un nostro insegnante andrà per un anno a studiare il loro modello di integrazione razziale!
    Giulio (preoccupato): Che insegnante?
    Stefania: Non è Lucia, Giulio, non ti preoccupare...ha rifiutato di presentare la candidatura...
    Giulio (sorride): Ah, bene...è una bella cosa studiare l'integrazione razziale!
    Pamela (ironica): Sì...quanno 'a studiano gli antri...
    Stefania: Allora, che fate? Venite?
    Giulio: Sì, perchè no?
    Ezio: E certo, un aperitivo
    Cesare: Te quanno mai 'o rifiuti?
    Stefania: E tu Cesare?
    Cesare: Non lo so...a me 'e francesi... (fà un gesto scocciato)
    Pamela: E dai, Cè... (fà il labbruccio)
    Cesare: No, e se me fai labbrucio (Pamela insiste) e vabbe', vengo!
    Tutti: Oh, bravo Cesare!

     
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