Cesaroni 4 (si fà per dire)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. bella'mbriana
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Episodio 3
    Dietro al vicolo, l'oceano
    (parte prima)



    Chiesa della Garbatella

    Mimmo: Oggi è una giornata storica! Zio Cesare si sposa! Papà dice che mai nella vita avrebbe pensato che sarebbe arrivato un giorno come questo! Zio Cesare e Pamela ne hanno passate tante, ma alla fine l'amore vince tutto...o no?

    Cesare è all'altare, nervoso, si sistema i capelli, guarda l'orologio, si annusa, cerca di allentare il papillon al collo

    Cesare: Mannaggia a me che me so' fatto convince a mette sta farfallina!

    In quel momento, sulle note della marcia nuziale, Pamela fà il suo ingresso al braccio di Giulio, preceduta da Matilde come damigella. Cesare sorride incantato, Pamela è raggiante

    ...

    Sacerdote: ...per cui, datevi la mano destra, ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso

    Pamela si volta verso Cesare, che però sta armeggiando con il papillon

    Cesare: Sta farfallina der ca..

    Il sacerdote strabuzza gli occhi

    Pamela: Calzolaio! E' er calzolaio che gl'ha prestata (tace imbarazzata)
    Sacerdote (guardando Cesare): Allora? Procediamo?
    Cesare (smette di armeggiare): Procediamo, procediamo (prende la mano di Pamela) Io Cesare, prendo te Pamela...
    Pamela: Io Pamela, prendo te Cesare...
    Cesare: ...come mia sposa, e prometto...
    Pamela: ...e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia...
    Cesare: ...nella gioia e nel dolore, in salute...
    Pamela: ...in salute e in malattia, e di amarti...
    Cesare: ...e di amarti e onorarti, per tutti i giorni della mia vita
    Pamela: ...per tutti i giorni della mia vita

    Cesare e Pamela escono dalla Chiesa fra lanci di riso e grida di evviva. Cesare si volta a destra e a sinistra, salutando orgoglioso, non vede lo scalino e inciampa, cadendo rovinosamente a terra

    Giulio: Oh, Cesare! (và a rialzarlo) Tutto a posto?
    Cesare (alzandosi): Mazza, che botta! (rivolto a Pamela, che è rimasta sulle scale) Eccomi qua: sono caduto ai tuoi piedi! (tutti ridono)
    Pamela (scuote la testa sorridendo): A Cè...



    Esterno della bottiglieria

    Mimmo: Dopo il matrimonio, naturalmente, siamo andati tutti in bottiglieria a festeggiare, come da tradizione!

    Giulio (sbattendo la forchetta contro il bicchiere): Un attimo di attenzione, prego! In qualità di testimone dello sposo, nonchè accompagnatore della sposa, farò un brindisi!
    Nando: E vai Giulio, però c'a rima!
    Giulio: C'a rima, c'a rima (tossichia e alza il calice)
    In questo giorno così bello
    in cui si sposa mio fratello
    io brindo a tutti gli invitati
    da ogni dove arrivati...
    Ezio: Da ogni dove...er più distante abita qua dietro
    Giulio: Non mi interrompere...
    Brindo a Matilde, degli sposi la figlia
    che da tempo è parte della famiglia...
    Ezio: Mazza, hai studiato co' Eugenio Montella
    Stefania: Eugenio Montale
    Ezio: Perchè, che ho detto?
    Giulio: Me fai finì? (Ezio gli fà cenno di continuare)
    Ma più di tutti brindo a Pamela
    che è tanto dolce e tanto bella
    che illumina tutta la Garbatella (parte l'applauso)
    Tutti: Bravo Giulio! (Giulio si pavoneggia un po')
    Ezio: ...e pure perchè se lei non ti amava
    a Cè...ma a te chi te se pijava? (risata generale)

    Marta, in braccio a Eva, si sbraccia e si allunga verso il tavolo

    Marta: Posutto, voio posutto!
    Eva: Marta, non puoi mangiare tutto il prosciutto, la mamma te ne ha già dato un po'
    Marta: No voio poco, tanto!
    Walter (avvicinandosi): Anitina bella, vieni dallo zio Walter!
    Marta: Io no Tina, io Tatta!
    Walter: E vabbè, che sarà mai...vuoi venire con lo zio Walter, che ti porta a giocare a palla con quei bambini? (indica due bambini che stanno dando due calci a un pallone poco distante)
    Marta: Sì! Palla! (si butta addosso a Walter)

    Walter e Marta si allontanano. Appena arrivati dai bambini, Marta scede a terra e si mette a giocare con il pallone. I due bambini (che sono più grandi di lei) accettano di buon grado e la accolgono nel gruppo. Eva la guarda ridendo

    Marco (arriva e la abbraccia da dietro): Cosa ridi?
    Eva (gli indica Marta): Guardala...conquista tutti
    Marco (guarda e sorride): E' irresisitibile...proprio come la sua mamma (le dà un bacio sul collo)
    Eva (gira un po' la testa e lo bacia ulle labbra, poi si gira completamente verso di lui): Lo sai che sei bellissimo con questo abito elegante?
    Marco (sorride): E tu lo sai che sei bellissima sempre? (le dà un altro bacio, poi ride) Sai a cosa stavo pensando?
    Eva (annuisce): Al matrimonio dei nostri genitori
    Marco: Esatto...ne sono successe di cose da allora, eh?
    Eva: Già...chi l'avrebbe mai detto che saremmo venuti al matrimonio di zio Cesare insieme a nostra figlia?
    Marco: Be'...il matrimonio di zio Cesare non me lo sarei mai immaginato. Quanto a nostra figlia...certo, non lo avrei mai detto ad alta voce, ma...nei miei sogni c'era già
    Eva (sorride emozionata): Davvero? (Marco annuisce, guardandola negli occhi)
    Giulio: Oh, Marco! Una canzone per gli sposi, su! Pija a chitara...
    Tutti: Mar-co! Mar-co!

    Marco sorride, a malincuore si stacca da Eva, prende la chitarra e si sistema in un punto da dove tutti possano vederlo

    Marco: La mia dolce metà dice che sono un'egocentrico e che le mie canzoni parlano sempre di me...e probabilmente ha ragione. Ma se c'è una cosa bella nelle canzoni è che una volta scritte non ti appartengono più...diventano qualcos'altro, prendono vita propria e chiunque ne può godere e le può sentire sue. La canzone che canterò adesso l'ho scritta per me, tanto per cambiare, ma oggi non la canto per me. Oggi la canto per due persone speciali, Cesare e Pamela, che ci hanno dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che non esistono amori impossibili

    Mentre Marco canta, scorrono le immagini della storia di Cesare e Pamela, dal primo incontro alla "prima volta", dal ritorno di Pamela alla proposta di matrimonio

    :114: Sei tu che hai messo la mia mano fra le tue dita
    perchè eri spenta perchè eri ferita, svuotata
    non ci credevi più
    Quando hai sentito la mia stretta sulla tua vita
    ti sei ritratta così in fretta e me l'hai graffiata
    è stato un dejà-vu

    Tu dici che non si può
    tra noi due mai
    ma non dire mai
    perchè le regole non sono oracoli
    su vieni, dai
    dietro a quel vicolo
    c'è un oceano
    respira e vedrai
    in acqua non si cade mai
    respira e vedrai
    cose che ancor non hai

    Lo so che la tua strada l'hai già disegnata
    ma io ti ho messo in mano una gomma ed una matita
    mi ascolti o no

    Tu dici che non si può
    tra noi due mai
    ma non dire mai
    perchè le regole non sono oracoli
    in fondo sai
    certi pericoli sono miracoli
    su vieni dai
    dietro a quel vicolo
    c'è un oceano
    respira e vedrai
    il nostro non è un mare di guai
    :114:

    Tutti applaudono, Pamela e Cesare sorridono comossi e si baciano

    Mimmo: Cesare e Pamela hanno fatto proprio come dice la canzone di Marco...hanno preso un grosso respiro e si sono buttati, e hanno trovato la felicità...dietro ad ogni vicolo, c'è sempre un'oceano ad aspettarci...forse non sempre è l'oceano che ci aspettavamo, però...
     
    Top
    .
145 replies since 31/10/2009, 14:52   10785 views
  Share  
.